Fisiologia Muscolo
March 22, 2023 | Author: Anonymous | Category: N/A
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La locomozione: dall’organismo unicellulare al robot
Il corpo umano è una macchina: trasforma energia e compie lavoro meccanico
L’essere vivente è un sistema termodinamico
o meglio…un sistema termodinamico aperto
L’essere vivente è un sistema termodinamico aperto ossia una macchina termica
Da dove viene l’energia?
Vie biochimiche di produzione dell’energia
NH2 C
N C
N
CH O || -
O ||
O ||
HC
N
O—P—O—P—O—P—OCH 2 | | | O
O
O
H
C
O H H
H
HO
N
OH
La funzione è ricaricare la molecola di ATP: moneta di scambio dei processi energetici
nell organismo
Dove avviene la produzione di energia?
L’energia prodotta è trasformata in lavoro meccanico o altre forme di energia
ATP CO2 H+2O
Lavoro elettrico
La
Cr
~ Glic. O2 + o Grassi
PCr
Sintesi chimiche Lavoro meccanico Calore Lavoro osmotico Luce
ADP
Energia
i r o t a m r o f s a T r
È possibile da un punto di vista fisico?
Da dove assumiamo energia? Dai legami chimici degli
Produciamo lavoro meccanico (Joule)
alimenti (calorie)
1 Kcal = 4.18 Joule
Reazioni esoergoniche e reazioni endoergoniche: da ogni mole di ATP si sviluppano 5Kcal
Il rendimento di una qualsiasi macchina e quindi anche della macchina umana quando compie una qualsiasi attività può essere espresso da:
lavoroprodotto R = energiaspesa
Lavoro meccanico (F.s) espletato dal movimento (joule) Per la fisica il rendimento è un numero puro e infatti 1Kcal = 4.18 Joule
Misure metaboliche (consumo LA) (Kcal) di Ossigeno,
Il movimento più comune per
l’uomo è la locomozione
Il movimento negli organismi unicellulari: pseudopodi e ciglia
Nei protozoi ciliati la locomozione si effettua per Nei protozoi (amebidi) il mezzo di numerose cilia e flagelli movimento si effettua per vibratili mezzo di pseudopodi, Il movimento avvienepresente a spese una di emissioni citoplasmatiche ATP ma non è ancora
di forma non costante
flagellati di tubulisono e diprovvisti una
proteina contrattile strutturata
...per arrivare all’ Homo erectus
che però ha un equilibrio piuttosto instabile e quindi… La natura, nella evoluzione della specie, ha realizzato, per i vertebrati, onde sostenere gran parte del corpo, un ponte flessibile e robusto robusto armonicamente distribuito fra arti anteriori e posteriori con grande base di appoggio e centro di gravità relativamente basso. basso. L’uomo invece deve costantemente ricorrere all'apparato neuromuscolare neuromuscolare per dare stabilità al proprio corpo.
L’evoluzione ha trasformato trasformato il treno anteriore, anteriore, con funzione funzione di ap appoggio, poggio, in arto superiore, superiore, dotato di raffinata psicomotricità, psicomotricità, tradotta particolarmente particolarm ente dalla pinza (opposizione (opposizione del pollice a livello termino e sub-termino terminale alle altre dita): ciò ha richiesto, tra l’altro, una verticalizzazione del rachide rachide nell’homo erectus e un trasferimento, a livello delle zone più caudali della colonna e dell’apparato muscolo-legamentoso, del carico e dei compiti di stabilizzazione e di equilibrio equilibrio..
Il movimento diviene un processo coordinato dal sistema nervoso centrale
Bipedismo
Caratteristiche legate a postura e locomozione: morfologia ossea poco specializzata in sinergia con un sistema nervoso ben sviluppato. Il corpo è sostenuto dagli arti a rti posteriori che si muovono alternativamente per permetteredall’azione lo spostamento; l’andatura è caratterizzata delle falcate che coinvolgono un movimento propulsivo tallone-dita dei piedi. La eretti, maggiorper parte delle scimmie sono abili essere orientarsi su un campo visivoadampio e per camminare o correre e nello stesso tempo combattere o portare piccoli. I bonobo talvolta camminano eretti in modo da usare le mani per trasportare cibo o altri oggetti.
L’importanza del piede e della sua azione di leva
La funzione del piede only primate whose whose hallux llost ost divergence, and thus tthe he • Man is the only prehensile capacity. During locomotion the hallux is the last point of contact with the ground before the leg is uplifted forward (toe-off phase). phase). • Human uman footprints have various distinct features, including an S-shaped H pattern of load transmission from heel to hallux. • The most important anatomo-functional change is the presence of the two plantar arches (longitudinal and transverse), which allow tangent unloading of part of the body weight.
L’importanza della coda
The tail has a relevant role in posture and locomotion Many New New W World orld monkeys: howlers, spider and woolly monkeys have a prehensile tail
Tail used as a specialized: fifth limb very long and robust, with It isisextremely high tactile sensitivy, the ventral surface is endowed with dermatoglyphics like those on palmar and plantar surfaces Permits strong hold,so that limbs can be free to performaother tasks
Longer than front and hindlimbs, has a wide motion radius; gives an excellent positional perception, substantially independent from visual control
…usata anche per stabilizzare i primi Robot
Piani anatomici
Il baricentro del corpo o centro di applicazione della forza peso
Nel corpo umano, con una forma molto irregolare e con una massa distribuita in modo asimmetrico, il baricentro è assai difficile da stabilire.
Geometria della postura corporea in posizione
Centro di massa e baricentro
Collocazione del baricentro LINEA GRAVITARIA
BARICENTRO Sinfisi pubica D9 – D10
CONVENZIONALMENTE viene collocato a(alivello del nucleo polposo fra D9 e D10 – SINFISI BUBICA c.a il 53 55%
dell’altezza totale dell’individuo).
il poligono di appoggio
Se dalla POSTURA ERETTA si prolunga una linea verticale, dal centro di gravità fino alla base di essabase si vadia cadere nelappoggio, mezzo della appoggio, che è definita da un POLIGONO (di forma quasi
trapezoidale), profilo lateralecostituito dei piedi edaldalle due linee immaginarie che uniscono rispettivamente la parte anteriore e quella posteriore
La postura è mantenuta in modo dinamico con oscillazioni antero posteriori e latero laterali all’interno del poligono di appoggio LINEA GRAVITARIA: risultante delle diverse forze che operano per mantenere il corpo in equilibrio. NON E’ UNA LINEA IMMOBILE! IMMOBILE!
BARICENTRO
Perché il soggettodelle sia in forze equilibrio è necessario che lacadano forza o la risultante applicate al corpo
all’interno del poligono di appoggio. appoggio.
Per il mantenimento della posizione eretta, la specie umana ha sviluppato un’attività tonicoposturale, differente dal tono di base, che sfrutta contrazioni muscolari riflesse,, o meglio, isometriche riflesse antagoniste ripetute.
Le reazioni posturali e le reazioni di raddrizzamento regolano l’armonica coordinazione di atti motori che c he opponendosi alla forza di gravità concorrono al
mantenimento dell equilibrio
POSTURA meccanismi di regolazione
NERVOSI
Attività di tipo integrativo a vari livelli: Aree corticali e sottocorticali, sistema limbico, aree associative, gangli della base, cervelletto, informazioni periferiche sensitivosensoriali
Attraverso un controllo sugli effettori (fibre muscolari) determinano il tono muscolare, muscolare, esercitando sulle UFCL, di volta in volta sollecitate dalla forza di gravità nelle varie condizioni, un'azione uguale e contraria a quella della gravità al fine di mantenere la postura (postura come fenomeno attivo)
(postura come fenomeno attivo)
POSTURA meccanismi di regolazione
NON NERVOSI sono saldati alle proprietà meccaniche intrinseche delle unità funzionali capsulolegamentose (UFCL) che si adattano qualunque sia la posizione da esse assunte nello spazio
(postura come fenomeno passivo)
Il movimento volontario
Risposta riflessa
Vie ascendenti e vie discendenti
Movimento di flessione ed estensione: i muscoli si s i inbiscono reciprocamente per via riflessa
i n i d n e T
Osso
Osso
Modalità di inserzione muscolotendinee sulle articolazioni
Muscolo Il sistema muscolo-scheletrico: la forza, generata durante la contrazione, non è trasmessa allo scheletro in modo diretto, bensì attraverso i tendini, tendini, che quindi rappresentano la struttura di connessione.
biarticolari
monoarticolari
Modello meccanico di Hill (1949)
pluriarticolari
Il modello trasferito nel muscolo
Tipi di contrazione muscolare
Anatomia della cellula muscolare scheletrica
La cellula muscolare o fibra: ultrastruttura
Il sarcomero: unità funzionale del muscolo
Filamenti spessi e sottili
Come si contrae il sarcomero? Teoria dello scorrimento scorri mento dei miofilamenti: il sarcomero non si accorcia e non si allunga
Dal macroscopico al microscopico
Fibre Fibra muscolare
Miofibrilla Filamenti sottili Actina Nuclei
Troponina
Tropomiosina
I
A
Filamenti spessi Miosina
Z
Sarcomero
Ultrastruttura del sarcomero: le proteine contrattili actina e miosina
La miosina
MIOSINA TESTA
Sito di legame dell’actina
Sito di legame dell’ATP Catene leggere doppia elica
Sito di legame dell’ATP
Catene pesanti COLLO
CODA
Disposizione longitudinale dei filamenti spessi
Nel filamento spesso lepolarità molecole di miosina sono disposte con c on opposta essenziale per il meccanismo della contrazione
la parte centrale del filamento è priva di teste (ponti
trasversi) per un ampiezza di 2500 Å
Disposizione spaziale dei filamenti spessi
le teste delle molecole di miosina sono disposte in modo elicoidale sfasate in senso lineare di 143 Å l’una rispetto alla successiva
La miosina può stabilire rapporti con l’actina per mezzo dei
ponti trasversali
La molecola di miosina
Dominio motore Sito di legame dell’actina
scissione enzimatica
l l l o o C
Catena essenziale Catena regolatrice
Sito di legame dell’ATP MEROMIOSINA LEGGERA
S2
S1 MEROMIOSINA PESANTE
Filamento sottile
Arrangiamento di un filamento sottile
Actina è una proteina globulare (actina G) che polimerizza a formare le catene di actina F. Ciascun monomero di actina G presenta un sito attivo per la miosina muscolare che in condizioni di riposo, è mascherato dalla tropomiosina.
Cap Z
Tropomodulina
Troponina TnC che lega il Ca2+ TnI subunità Inibitrice TnT la subunità che lega la tropomiosina.
Tropomiosina
L I N E A Z
La funzione della Titina e della nebulina
Proteina costituita da un segmento elastico a livello della banda I e da un segmento inestensibile a livello della banda A. Filamento sottile
A
s t i r a m e n t o
B C
Titina
Linea Z
Miosina
Titina e nebulina
Quadro riassuntivo della rete proteica presente a livello del sarcomero e delle funzioni
α
actina
actinina
tropomiosina Filamento spesso miosina
titina nebulina
troponine tropomodulina
desmina
Rete di proteine con funzioni diverse: Contrattile
Strutturale
Regolatrice
Il muscolo è un organo effettore o attuatore
Particolari proprietà della sinapsi e funzione delle proteine regolatrici
Unica struttura in grado di produrre lavoro meccanico
Il ciclo dei ponti e la centralità dell’ATP: modello a due stati
Huxley 1957
S1 = motore: testa del filamento f ilamento di miosina; S2 elemento elastico non smorzato: molla
Modello a tre possibili stati Attaccato-distaccatoattaccato e ruotato: Huxley e Simmons 1971
in funzione dell’angolo formato dalle teste miosiniche il muscolo in contrazione si può accorciare-allungare o rimanere alla stessa lunghezza (isometrico)
Il ciclo dei ponti: fase 1 e 2
Il ciclo dei ponti: fase 3 e 4
Il ciclo dei ponti fase 5 e 6
Accoppiamento eccitazione contrazione: muscolo rilasciato
Accoppiamento eccitazione contrazione: ruolo regolatore di tropomiosina e troponina
Rotazione della testa della miosina Lavoro dei ponti ↓ movimenti angolari della parte del collo della miosina, (braccio di una leva) 100 Å
La resistenza allo scivolamento
dei filamenti, dà come risultato una deformazione dei ponti che genera forza.
Conclusioni
I ponti funzionano sequenzialmente → sviluppo della contrazione continuo
Occorre fornire ATP per il funzionamento del ciclo formazione-rottura dei ponti
Funzione del Calcio Il legame tra miosina ed actina la →
contrazione in sé, non è Calcio-dipendente ma per avvenire richiede Calcio
Troponina I C T
I CT Actina
Ca2+
Ca2+ Miosina
Ca2+
Actina Siti di legame
Miosina
Il sistema troponina-tropomiosina ha funzione di inibitore i nibitore dell’apparato contrattile
Placca motrice
Fibra nervosa motoria
Le fibre vengono attivate dalle fibre nervose motorie tramite le placche motrici. Il potenziale d’azione viene innescato dal potenziale delle placche motricipostsinaptico (potenziale di placca). Placca motrice
sezione fibra muscolare
SNC
Accoppiamento Motoneurone α
P l la c a c c a c m a o tt r r i c c e e
n e e o n i l e a z i a a g n z p t e r o o p p 2+
Ca
eccitazione
contrazione
Tubuli trasversi, reticolo sarcoplasmatico triade I tubuli T consentono il propagarsi della depolarizzazione dalla superficie, verso l’interno della cellula muscolare. L’insieme di due cisterne terminali e del tubulo T compreso tra di loro
costituisce la triade
Recettori Sarcolemma
Recettore per la rianodina Recettore diidropiridinico voltaggio dipendente
Tubulo T
CONTRAZIONE
Il rilascio del calcio
acoppiamento eccitazione-contrazione eccitazione-contrazione-riassuntoEccitazione 1. un impul impulso so ne nervo rvoso so arr arriva iva a alla lla pl placc acca a motric motrice e 2. si gene genera ra u un n poten potenzia ziale le d’az d’azion ione e 3. il p potenzi otenziale ale d’azio d’azione ne d depolari epolarizza zza iill sa sarcolem rcolemma ma 4. la dep depolariz olarizzazion zazione e a livello livello dei tubuli T causa u una na modi modificazi ficazione one conformazionale dei canali Ca2+ voltaggio-dipendenti DHPR 5. ciò de determi termina na l’l’intera interazione zione con i R RyR yR e il rilascio rilascio di Ca2+ dalle cisterne Contrazione 1. il Ca2+ rilasciato satura i siti di legame di TnC 2. induz induzione ione di modif modificazio icazioni ni conf conformaz ormazional ionalii di comp complesso lesso ttroponin roponinico ico 3. liber liberazione azione dei ssiti iti a attivi ttivi di le legame game dell’ dell’actina actina
4. illegame leg ttra rapo lanti te testa sta de della llana mios miosina ina erazion l act actina ina 5. ciclo ciame clo d dei ei ponti d dete etermi rmina la ccont ontraz ione e
Il fenomeno elettrico genera
l’onda meccanica
Periodo di latenza Tempo di contrazione
oi s n e T
Scossa singola
e n
0
50
100
150
Tempo (msec) V
200
Potenziale
La forza sviluppata dal sarcomero dipende dalla lunghezza e quindi dal numero di ponti formati
T- f(l) sarcomero
Relazione frequenza-tensione
stimolo
sti tim mol olo o st stim imol olo o
Quello che si somma è il fenomeno meccanico
Si arriva al tetano fuso Tetano fuso a vi 3 t
al e r e 2 n
Tetano non fuso
oi s n 1 e T
3
Contrazione
0 S 100
S
S
S
S
S
200
300
400
500
600
Stimoli ripetuti 700
800
900
1000
Tempo (ms)
L’aumento di tensione prodotta per aumento della frequenza di stimolazione
• Stiramento elementi elastici in serie
• Numero dei ponti formati (concentrazione intracellulare di Ca ) 2+
Biomeccanica del muscolo isolato
a) Il muscolo passivo La struttura elastica del muscolo: Diagramma stiramentoallungamento:stress-strain
ε
= ∆ l/l
Strain
ε
0
P
P= f( ε ) Stress
Elastico ideale: la legge di Hooke
F
Fmax
l
l 0
l
F/A = Y (l - l 0 )/l 0
Il muscolo non è un elastico ideale ed è un elastico compostodue da elastina e collagene: pendenze!
Isteresi: il ritorno è diverso dall’andata. Un sistema ideale non ha isteresi!
Fmax
l 0
Energia dissipata per attrito contro la viscosità del
l
muscolo
Risposta di un sistema meccanico ad una azione: Sistema ideale o di ordine zero caratterizzato da un’unica componente – elastica-
Analogo elettrico
2. Sistema reale è un sistema visco-elastico: la molla si s i muove in un mezzo dotato di viscosità. Sistema del I ordine. La risposta è caratterizzata c aratterizzata dalla costante di tempo Elemento elastico
Attenuatore η (viscosità)
3. Componente inerziale: il sistema reale è dotato di massa: risposta oscillatoria smorzata
b) Il muscolo isolato in contrazione: la forza biomeccanica sviluppata
isometrica (lunghezza costante) → P ≥ F tendine muscolo tendine
isotonica (tensione costante) → P < F
Leva
re o t t u d s a r T
P=F
Relazione potenza-carico
P>F P
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