Appunti per la preparazione alla prima parte dell'esame di Farmacologia + Farmacoterapia...
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Anno 2011
Appunti
Farmacologia Generale
Lo studio su questi appunti è a proprio rischio e pericolo :P
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By Ale
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Farmacologia Generale – Anna Siniscalchi – 2011. La farmacologia, come dice il nome stesso, è la scienza che studia la natura e i meccanismi degli effetti indotti da sostanze chimiche sui sistemi biologici. La definizione di sostanze chimiche è molto ampia, possono essere di qualsiasi natura (organiche e inorganiche) purchè abbiano un effetto biologico. “Farmaco” deriva dal greco pharmakon e significa veleno. E’ una sostanza in grado di determinare variazioni funzionali nella materia vivente. Considerando l’origine del termine la definizione data dell’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) include “con beneficio di chi la riceve” =). | N.B. Il linguaggio della comunità scientifica è differente dal linguaggio del popolino ignorante :P; Potenza ed Efficacia sono due termini ben distinti. L’efficacia si riferisce all’effetto massimo che la sostanza può determinare... La potenza, alla dose capace di determinare quell’effetto. La farmacologia è molto vasta, e spazia tra in diversi settori. Noi tratteremo solo la Molecolare e Cellulare, Sistemica e la Farmacoterapia… Peccato per la Farmacovigilanza ( Controllo dei farmaci dopo la loro immissione in commercio; per il riconoscimento di effetti favorevoli o collaterali sconosciuti… ad esempio si è scoperto dopo decine d’anni dal suo utilizzo che l’aspirina è anche un ottimo antiaggregante piastrinico)…. INIZIAMOOOooooOoooo :D La Farmacologia generale si divide in Farmacocinetica e Farmacodinamica. La Farmacocinetica è lo studio dei fattori che determinano la concentrazione del farmaco nei siti d’azione. Per arrivarci prima deve essere Assorbito per poi Distribuirsi… Nel sangue sono presenti parecchi enzimi, per questo è altamente probabile una sua eventuale biotrasformazione. La Farmacodinamica costituisce lo studio dei meccanismi d’azione dei farmaci e dei loro effetti sulla materia vivente. La prima Fase è l’ ASSORBIMENTO, che è il passaggio di un farmaco dal sito di somministrazione al torrente circolatorio. Se vogliamo che sia assorbito dobbiamo assicurarci il suo passaggio attraverso le membrane biologiche. Ci sono svariati meccanismi… ‐
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Può passare per diffusione facilitata, in questo caso si tratta sempre della forma indissociata, in quanto le molecole polari superano molto difficilmente lo strato fosfolipidico. In base alla pKa del farmaco e al pH del mezzo prevarrà una forma o l’altra.. Vi può essere diffusione tramite pori canale determinati da proteine, che permettono per osmosi il passaggio di piccole molecole polari... Esiste il trasporto mediato da carriers, come la diffusione facilitata (secondo gradiente) o trasporto attivo (contro gradiente).. Prevedono l’idrolisi di ATP.. Infine, fagocitosi o pinocitosi per proteine o altre molecole ad elevato peso molecolare..
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Considerando che la maggior parte dei farmaci sono acidi o basi deboli, è importante sapere il pH della zona dove si presume vengano assorbiti, lo spessore delle membrane e l’irrorazione. Questo per prevedere così quanto facilmente un farmaco sarà assorbito in quella zona e la cinetica. E’ essenziale conoscere quindi le caratteristiche chimico‐fisiche del farmaco: Dissociabilità (henderson hasselbach), coefficiente di ripartizione e Diffusibilità (Fick). A digiuno ad esempio lo stomaco può raggiungere un pH di 1, mentre a stomaco pieno può essere pari a 5… questo può essere molto importante per stabilire quando somministrare un farmaco a seconda delle sue caratteristiche. Il duodeno quando riceve il chimo dallo stomaco ha un pH di circa 5; successivamente può raggiungere pH di 8; ecc… La cute è invece particolarmente acida. LEGGE DI FICK: Permette di ricavare il flusso molare (una velocità); ovvero la quantità di farmaco che in un certo periodo di tempo attraversa una membrana. Il flusso molare è direttamente proporzionale alla concentrazione del farmaco e all’area di applicazione. Mentre è inversamente proporzionale allo spessore della membrana. Può essere scritta come
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. Considerando che la concentrazione nel flusso ematico viene
estremamente ridotta rispetto alla conc nel compartimento iniziale, la si può eliminare
∙
. “A” è la
superficie di applicazione, “D” è la costante di permeabilità (dipende dal coefficiente di ripartizione –lipofilia o idrofilia– e dalla presenza o meno di trasportatori); “d” è lo spessore della membrana. Il grafico qui sopra indica che all’aumentare del coefficiente di ripartizione (lipofilia) aumenta la permeabilità. A parità di coefficiente di ripartizione la permeabilità aumenta per le molecole più piccole. Il COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE è un dato empirico e si misura tramite il rapporto di concentrazione che un farmaco assume in un solvente apolare, e nella stessa quantità di acqua. Se >1 la molecola è lipofila; se 5 μm si fermano nel naso‐faringe.. quelle con 2
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