Emma Newport - Orgasmo Multiplo Maschile

January 11, 2017 | Author: foxpro123 | Category: N/A
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ORGASMO MULTIPLO MASCHILE EMMA NEWPORT

INTRODUZIONE

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Uno dei desideri inconfessati della maggior parte degli uomini è quello di riuscire a prolungare a piacimento gli incontri amorosi e soddisfare pienamente la propria compagna annullando la distanza siderale che talvolta esiste tra i tempi di lui e quelli di lei necessari a raggiungere l’orgasmo. Il fatto straordinario è che ciò è possibile, e non da oggi ma da millenni. Più o meno tutti hanno sentito parlare dell’orgasmo multiplo femminile, pochi sanno però che questa gioia è riservata anche ai maschietti. Nelle pagine che seguiranno vi illustrerò che essa è alla portata di ogni uomo disposto ad impararne le tecniche con esercizi semplici ed innocui, senza ricorrere ad alcun tipo di farmaco o erba miracolosa, e senza spendere soldi. Comprendo la vostra incredulità perché è la medesima che ho provato io quando mi sono occupato per la prima volta di questo argomento. Temevo di perdermi nel misterioso mondo del tantra o di trovarmi di fronte all’ennesima riproposizione delle tradizionali tecniche per risolvere i problemi di eiaculazione precoce. Mi sono ben presto ricreduto perché le tecniche dell’orgasmo multiplo maschile sono semplici da comprendere e rivoluzionarie negli effetti. Tutto ciò che viene richiesto è dedicare pochi minuti al giorno agli esercizi e la pazienza di procedere un passo alla volta, senza scoraggiarsi o annoiarsi. Vi assicuro che ne varrà la pena.

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Molte persone, anche tra coloro che operano in ambito scientifico, identificano ancora l’orgasmo con l’eiaculazione, pensando che essi siano la medesima cosa. Non è così. Il primo passo per acquisire la capacità di provare orgasmi multipli maschili è comprendere che orgasmo ed eiaculazione sono due cose distinte. Poi bisogna imparare a separarle, a raggiungere l’orgasmo senza eiaculare (o solo parzialmente) ma soprattutto senza perdere l’erezione, per poter continuare il rapporto sessuale. Negli ultimi trent’anni diversi studiosi americani hanno approfondito l’argomento ed individuato i meccanismi che regolano l’eccitazione ed il raggiungimento del piacere maschile. Essi hanno messo a punto semplici tecniche che consentono all’uomo di vivere la propria sessualità senza l’ansia della prestazione e dedicando attenzione ai bisogni ed ai desideri della partner. A questa recente scoperta della medicina occidentale i maestri del taoismo che, concependo il sesso come scambio di energia lo consideravano elemento essenziale nella pratica medica, erano giunti in Cina già duemila e cinquecento anni fa. Di nuovo vi starete chiedendo ciò che mi sono chiesto io: se è così semplice e al tempo stesso rivoluzionario perché non ne ho mai sentito parlare? Ritengo che il motivo principale stia nella mentalità sessofobica della cultura occidentale moderna. Per secoli è stato inculcato nelle menti degli uomini che il sesso era qualcosa di peccaminoso, di cui vergognarsi, di cui non parlare, relegato nel buio delle camere da

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letto o nei bordelli. A questo tabù si aggiungeva un’altra aberrazione culturale: il mito del maschio dominante ed infallibile che sottomette la femmina avendo come unico scopo il soddisfacimento dei propri istinti e la prosecuzione della specie. Per fortuna tutto ciò sta cambiando, ma incombono altre insidie nell’era della globalizzazione e del Grande Fratello divenuto realtà: basti pensare alle manipolazioni dell’industria pornografica il cui obiettivo è fare soldi più velocemente possibile. Essa costruisce le scene sui movimenti ritmici della mano maschile e focalizza l’attenzione sull’eiaculazione come prova dell’orgasmo, alimentando nei fruitori la falsa convinzione che le due cose debbano coincidere e spingendoli a consumare in fretta il piacere. Il mio intento è riuscire a dare un piccolo contributo alla diffusione di conoscenze che nel mondo antico erano privilegio di pochi eletti e che oggi sono accessibili a tutti. L’approccio vuole essere semplice e pragmatico, fondato su solide basi scientifiche ed esperienze personali. Se volterete pagina inizierete un viaggio straordinario che cambierà il vostro modo di pensare all’amore ed alla fine del quale nulla sarà come prima.

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CAPITOLO PRIMO

IL TABU’ DEL SESSO

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Questo libro è diretto agli uomini ma è stato scritto pensando alle donne perché sono loro che potranno trarre i maggiori benefici dalla assimilazione delle tecniche per raggiungere orgasmi maschili multipli da parte dei loro amanti.

LA RIVOLUZIONE SESSUALE Dalla fine degli anni sessanta, la rivoluzione sessuale e l’emancipazione femminile hanno profondamente modificato il modo delle donne di vivere la sessualità ed il rapporto di coppia. Prima di allora ad esse era negato il diritto di provare piacere nel sesso e chi ne era alla ricerca veniva considerata una donna di malaffare. In questi quarant’anni abbiamo assistito ad un fiorire di studi e ricerche scientifiche che hanno analizzato il comportamento sessuale di donne e uomini. Grande attenzione è stata dedicata all’orgasmo femminile, alle sue diverse forme e ai modi per raggiungerlo, assumendo spesso per definitive e scontate le conoscenze esistenti su quello maschile. Le donne hanno potuto dare sfogo alle proprie fantasie erotiche sperimentando posizioni e pratiche sessuali che in un passato non lontano costituivano reato in diversi paesi. La parità all’interno della coppia ha costretto l’uomo a tenere finalmente conto delle

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esigenze della partner, a non finalizzare il rapporto sessuale unicamente al raggiungimento del proprio orgasmo bensì a focalizzare l’attenzione sul piacere della donna. Questa ventata d’aria fresca che ha attraversato le alcove del mondo occidentale, ha portato indubbi benefici ad entrambi i sessi. Statisticamente le cose sembrano migliorate almeno nella durata dei rapporti sessuali (calcolati dall’inizio della penetrazione) passata dai due o tre minuti rilevati nelle ricerche sul comportamento sessuale maschile condotte da Alfred Kinsey nel 1948 ai sei o sette minuti emersi dalle ricerche più recenti. Negli uomini questi cambiamenti hanno creato diffuse ansie di prestazione che ne minano fortemente la capacità di continuare ad interpretare il ruolo storico di sesso forte.

DIFFERENZE NELL’ECCITAMENTO MASCHILE E FEMMINILE Le difficoltà dell’uomo trovano una spiegazione nel complesso dei differenti meccanismi che regolano l’eccitazione femminile e maschile. Secondo gli ultimi studi, nelle donne prevale l’influenza di stati d’animo e di fattori esterni, mentre nell’uomo essa è più legata alla fisicità e si manifesta generalmente con l’erezione. Tutto ciò sembra trovare riscontro nei diversi livelli di

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testosterone e di altri ormoni prodotti nell’uomo e nella donna e nel ruolo svolto da alcuni neurotrasmettitori. Il risultato pratico che maggiormente qui ci interessa è che spesso l’uomo è già vicinissimo a raggiungere l’orgasmo mentre alla donna manca ancora molto, essa anzi si trova in una fase in cui ha bisogno di essere stimolata più intensamente. Lei grida “non ti fermare”, “ancora”, “più forte”, “di più” e lui vorrebbe accontentarla ma sa che continuando a spingere in pochi secondo eiaculerà. Non vi è nulla di più frustrante per entrambi che dover interrompere il rapporto senza che lei abbia potuto assaporare il piacere dell’orgasmo e lui avere la conferma della propria virilità rappresentata dalla capacità di soddisfarla. Al disappunto di lei ed alla frustrazione di lui è possibile porre rimedio con le tecniche dell’orgasmo maschile multiplo. La buona notizia è che per divenire padroni di queste tecniche non occorre essere degli uomini eccezionali o dei superdotati. Come ho già detto nell’introduzione esse sono alla portata di tutti, a patto che si sia costanti nella esecuzione dei pochi e semplici esercizi richiesti. Ciò d’altro canto vale per tutte le nuove esperienze: ricordate quanto impegno vi è costato ad esempio imparare a giocare a tennis, suonare uno strumento o ballare il tango? Qui vi si chiede molto meno, ma la ricompensa è infinitamente più preziosa e duratura.

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LE FASI DELL’ECCITAMENTO Per circoscrivere il nostro campo d’indagine ricordiamo brevemente la classica divisione in quattro fasi del ciclo della risposta sessuale adottata da Masters e Johnson: eccitamento, plateau, orgasmo, risoluzione. Le manifestazioni più evidenti dell’eccitamento sono l’erezione del pene nell’uomo, l’erezione del clitoride e generalmente la lubrificazione vaginale nella donna (anche se fattori psicologici possono giocare un ruolo rilevante). La fase di plateau è uno stato di eccitamento più avanzato in cui il pene pienamente eretto diviene di un colore rosso scuro e le ghiandole di Cowper producono il liquido preseminale; nella donna l’utero si ingrossa, le piccole e grandi labbra assumono un intenso colore rosso, il clitoride si ritrae. L’orgasmo è la fase culminante dello stato di eccitazione, caratterizzata da un senso di intenso piacere, da contrazioni ritmiche localizzate nella zona genitale ma talvolta capaci di espandersi a tutto il corpo o a parti di esso. A queste sensazioni sono associati un aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, una respirazione accelerata e tensione muscolare. L’origine e il controllo di tutti questi fenomeni sono localizzati nel cervello. Per raggiungere l’orgasmo i tempi sono notevolmente variabili e vanno da due minuti ad un ora,

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mentre la sua durata va dai cinque ai trenta secondi (con punte massime rilevate da Hartman e Fithian di un minuto). Durante la fase refrattaria il sangue defluisce dai genitali, battito, pressione e respiro si normalizzano, ed immancabilmente l’uomo perde l’erezione. Egli è pervaso da un senso di stanchezza e spossatezza; il più delle volte il gioco dei sensi ha fine prima di quanto si desideri.

ORGASMO ED EIACULAZIONE Nell’uomo l’eiaculazione è un riflesso indotto dell’orgasmo ed avviene a sua volta in due fasi: emissione ed espulsione. Nella prima (detta anche di contrazione) i testicoli si avvicinano al corpo, il seme sale da essi mescolandosi al liquido prodotto dalla prostata e da altre ghiandole ed è spinto dalle contrazioni della prostata nel bulbo uretrale posto alla base del pene. Psicologicamente questo momento rappresenta il punto di non-ritorno, quello in cui l’uomo ha la consapevolezza della inevitabilità dell’eiaculazione. Nella fase di espulsione il muscolo pubococcigeo dà inizio alle contrazioni espellendo lo sperma dall’uretra. Appare evidente a questo punto che considerare orgasmo ed eiaculazione un unico processo costituisce un grave errore. A scanso di equivoci ribadiamo che per

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orgasmo multiplo maschile non si intende la capacità di riuscire ad avere una nuova erezione il più presto possibile, ma piuttosto non perderla tra un orgasmo e l’altro. Per riuscire nell’impresa dovrete acquisire sufficiente consapevolezza del vostro corpo e delle sensazioni che provate. Al giorno d’oggi di sesso si parla molto ma spesso se ne sa ancora troppo poco. Nella realtà della vita quotidiana tra gli uomini le esperienze non vengono condivise, si recitano copioni stereotipati, raramente vi è uno scambio di informazioni e ciascuno è affidato a sé stesso, con il rischio di restare per molto tempo vittima dei propri errori. Un rapporto sessuale soddisfacente è fondamentale per una relazione salda e duratura. Ma anche per chi non ha un legame fisso acquisire queste conoscenze ed impadronirsi delle tecniche descritte nei capitoli seguenti può costituire un aiuto prezioso per accrescere la propria autostima e migliorare l’approccio con l’altro sesso. Si aprono dinanzi a voi nuovi mondi ed infinite possibilità di sperimentazione.

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In sintesi • La rivoluzione sessuale ha modificato il rapporto tra donna e uomo restituendo alla prima il diritto a provare piacere e costringendo il secondo a tenere conto dei bisogni e dei desideri della donna. • I differenti meccanismi che regolano l’eccitamento maschile e femminile spiegano i diversi tempi necessari per raggiungere l’orgasmo e determinano spesso ansie di prestazione e senso di inadeguatezza nell’uomo, • L’unica risposta in grado di ridare serenità all’uomo e regalare la felicità sessuale alla coppia è rappresentata dalle tecniche dell’orgasmo multiplo maschile. • Secondo il modello di Masters e Johnson la risposta sessuale è divisa in quattro fasi: eccitamento, plateau, orgasmo e risoluzione. • La maggior parte degli studiosi ancora oggi incorre nell’errore di identificare orgasmo ed eiaculazione considerandoli un unico processo. La chiave di volta delle tecniche dell’orgasmo maschile multiplo sta proprio nel separare (del tutto o in parte) orgasmo ed eiaculazione.:

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CAPITOLO SECONDO

CENNI DI ANATOMIA MASCHILE

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Prima di passare alla parte pratica è necessario fare qualche breve riflessione sui nostri attrezzi del mestiere. Non è un’esagerazione dire che molti uomini conoscono meglio l’anatomia femminile che quella maschile. Eppure è indispensabile conoscere il proprio corpo per imparare a leggere i segnali che esso ci invia e controllarne le reazioni.

IL PENE E LA MASTURBAZIONE Cominciamo dal vecchio amico pene fonte di felicità e turbamenti. Diciamo subito che esso non è un muscolo e pertanto non può essere allenato in palestra per svilupparne le dimensioni, ma il suo uso più o meno regolare consente di tenerlo in buona forma ed impedisce che si ritiri all’interno del corpo creando l’illusione ottica di un accorciamento. Le sue dimensioni sono da sempre oggetto di discussione e motivo di preoccupazione. Secondo i dati più recenti il 90% degli uomini ha un pene eretto lungo tra i 13 ed i 18 centimetri con un valore statisticamente normale cioè più frequente intorno ai 15 centimetri (un uomo su quattro), mentre nei superdotati la lunghezza sfiora i 30 centimetri. Tuttavia, se serve ad alleviare le angosce di qualcuno ricordo che la lunghezza della vagina va dai 7 ai 10 centimetri e che determinante per riuscire a soddisfare una donna non è la lunghezza del pene ma il suo completo controllo.

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Generalmente, nei maschietti la scoperta della propria sessualità avviene in età adolescenziale attraverso la masturbazione, praticata di nascosto, con il terrore di essere scoperti, la paura di commettere peccato, la voglia di arrivare in fretta all’orgasmo identificato con l’eiaculazione. Sono pochi i ragazzi che da soli scoprono il modo di trattenerla sviluppando autonomamente la capacità di divenire multiorgasmici, la maggior parte si accontenta di un unico orgasmo. I modelli di raggiungimento del piacere così acquisiti, buoni o cattivi che siano, vengono assimilati e traslati nei rapporti con i futuri partner.

IL MUSCOLO PUBOCOCCIGEO Per voi è giunto il momento di mettere in discussione le vecchie abitudini ed aprirvi al cambiamento. Il principale alleato nella conquista della multiorgasmicità sarà il muscolo pubococcigeo, che per semplicità e brevità d’ora innanzi chiameremo semplicemente muscolo PC. In realtà è un gruppo di muscoli che si estende dal coccige fino al punto in cui il pene si inserisce nell’osso pubico. Esso si contrae nella fase di espulsione dell’eiaculazione spingendo fuori lo sperma. Per individuarlo basta concentrarvi mentre fate pipì: si tratta infatti dello stesso muscolo che contraete per interrompere la minzione.

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ALTRE ZONE EROGENE Esistono altre zone erogene del corpo maschile che spesso vengono trascurate ma la cui stimolazione per alcuni uomini risulta estremamente gradevole. La loro sensibilità si manifesta quando si è già eccitati e si acuisce nella fase avanzata dell’eccitazione. Le risposte sono variabili da uomo a uomo e ciascuno potrà saggiare sul proprio corpo le reazioni: se non avvertite nulla o addirittura provate fastidio basta smettere. I capezzoli sono un esempio classico ed a molte donne piace stuzzicare quelli del partner segnalando in tal modo il desiderio di essere ricambiate. I due testicoli, destro e sinistro, contenuti nello scroto, costituiscono un organo ghiandolare doppio, deputato alla produzione degli spermatozoi e dell’ormone sessuale maschile, il testosterone. I baci e le carezze che ad essi possono riservare le donne, in genere, non dispiacciono agli uomini. Una zona estremamente sensibile e legata a profondi pregiudizi è l’ano, ricco di terminazioni nervose. Attenendovi alle norme di igiene personale la cui adozione do per scontata ogni volta che vi appropinquate ad un incontro amoroso, qualsiasi sua stimolazione, dalle carezze alla penetrazione di un dito, può rivelarsi fonte di piacere senza per questo sviluppare tendenze omosessuali.

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LA PROSTATA La prostata è una ghiandola dalle dimensioni di una castagna tra le cui funzioni vi è quella di produrre parte (20-30%) del liquido seminale. Essa si trova al di sotto della vescica, circonda l’uretra ed è collocata nella parte frontale del retto a circa 5 cm dall’ano. E’ considerata così erogena da venire paragonata al famoso punto G che si trova all’interno della vagina ed alcuni studiosi le attribuiscono un autonomo potere orgasmico. La sua individuazione è semplice giacché in seguito all'eccitazione l'afflusso di sangue la ingrossa e la indurisce. Il postillonage a volte chiamato anche mungitura della prostata (dall'inglese prostate milking) è una tecnica che prevede il massaggio della prostata allo scopo di aumentare l’intensità dell’orgasmo, sia in modo diretto introducendo un dito o altri oggetti (preferibilmente lubrificati per evitare abrasioni) nell'ano per circa 5 cm, sia in modo indiretto stimolando il perineo, la zona erogena compresa tra i testicoli e l’ano. Massaggiando il perineo partendo dal centro verso l’ano le dita rilevano la presenza di un incavo che i maestri taoisti chiamavano “punto del milione di monete d’oro”, tanto valeva a loro giudizio il segreto della sua conoscenza. Premendo su tale punto con le tre dita centrali è possibile ritardare o bloccare l’eiaculazione.

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LO SPERMA Un uomo dispone in media di due cucchiai da tavola di sperma che contengono circa 15 calorie. Tuttavia la quantità disponibile varia secondo il periodo che intercorre tra una eiaculazione e l’altra. Lo sperma che non viene eiaculato subisce dopo un certo tempo il fenomeno dell’autolisi, cioè si decompone, si dissolve e viene riassorbito dall'organismo L'odore e il sapore dello sperma possono essere molto diversi da uomo a uomo ed il gusto dei fluidi seminali prodotti e’ influenzato anche dal tipo di alimentazione. Ad esempio carni rosse, spinaci e cibi cotti ai ferri conferiscono un sapore più piccante, frutta e verdura un aroma più tenue. Sigarette e alcol danno un gusto più amaro. Dal punto di vista chimico, lo sperma contiene, in quantità e percentuali ridotte, acido ascorbico, antigeni del sangue, calcio, cloro, colesterolo, acido citrico, creatina, fruttosio, acido lattico, magnesio, azoto, fosforo, potassio, pirimidina, sodio, sorbitolo, spermidina, urea, acido urico, vitamina B12 e zinco.

TONIFICARE IL MUSCOLO PC Dopo questa panoramica a volo d’uccello torniamo ad occuparci del muscolo PC. Il suo rafforzamento è la chiave del successo per chi vuole diventare

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multiorgasmico. Gli esercizi descritti nei capitoli seguenti non hanno controindicazioni e possono essere svolti da uomini di ogni età. E’ tuttavia tassativo che chi abbia delle patologie di qualsiasi natura si consulti con il proprio medico di fiducia prima di affrontarli. Una raccomandazione che vale per tutti è di non strafare nè cercare di bruciare i tempi perché è proprio questo che vogliamo imparare ad evitare. Fate gli esercizi nell’ordine in cui sono presentati e con gradualità. Alcuni ci metteranno poche settimane, altri diversi mesi per impadronirsi delle tecniche. Non scoraggiatevi e mettete nel conto momenti di insuccesso, nei quali fermarvi e fare un passo indietro, analizzare quel che avete fatto ed individuare gli errori per ricominciare più determinati di prima la marcia verso il traguardo finale. Gli esercizi possono essere svolti da soli o con la collaborazione di una compagna, a vostro e suo piacimento. Se avete una relazione stabile e decidete comunque di fare tutti gli esercizi da soli perché vi sentite più tranquilli, vi consiglio di parlarne con lei. Presto noterà dei cambiamenti in voi e cercherà delle risposte fantasticando magari di amanti immaginarie. Infine voglio mettervi in guardia dal vostro peggior nemico: la paura dell’inadeguatezza. Essa è immotivata perché con l’impegno riuscirete a conquistare il controllo sul vostro pene invece che farvi controllare da lui, come già hanno imparato a fare migliaia di uomini in tutto il mondo.

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Fonte: Kinsey Institute

Lunghezza (cm.)

% uomini

9,5cm 10,1cm 10,8cm" 11,4cm 12,0cm 12,7cm 13,3cm 13,9cm 14,6cm 15,2cm 15,9cm 16,5cm 17,1cm 17,8cm 18,4cm 19,0cm 19,7cm 20,3cm 20,9cm 21,6cm 22,2cm 22,9cm

0.2% 0.3% 0.2% 1.7% 0.8% 2.0% 4.4% 10,7% 8.0% 23.9% 8.8% 14.3% 5.7% 9.5% 1.8% 2.9% 1.0% 1.0% 0.3% 0.3% 0.1% 0.1%

Tabella 1

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Fonte: Kinsey Institute

Circonferenza (cm.)

% uomini

3,8c 4,4cm 5,1cm 5,7cm 6,3cm 7,0cm 7,6cm 8,2cm 8,9cm 9,5cm 10,1cm 10,8cm 11,4cm 12,0cm 12,7cm 13,3cm 13,9cm 14,6cm 15,2cm 15,9cm 16,5cm 17,1cm

0.3% 0.4% 0.4% 1.2% 0.3% 0.3% 0.4% 0.4% 0.9% 1.1% 6.3% 6.3% 17.1% 11.7% 24.1% 9.9% 11.5% 3.0% 3.9% 0.5% 0.5% 0,1% Tabella 2

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In sintesi • Premessa fondamentale per una vita sessuale soddisfacente è la conoscenza del proprio corpo e delle sue zone erogene. • Il pene non è un muscolo che può essere allenato ma un uso regolare ne conserva l’agilità. Un uomo su quattro ha un pene intorno ai quindici centimetri mentre la lunghezza della vagina va dai sette ai dieci centimetri. • Generalmente è attraverso la masturbazione che i ragazzi imparano come procurarsi piacere e si portano dietro nell’età adulta eventuali cattive abitudini acquisite durante tali pratiche. • Il principale alleato per padroneggiare le tecniche dell’orgasmo multiplo maschile è il muscolo pubococcigeo, in breve muscolo PC. E’ quello che si contrae per interrompere la minzione. • Capezzoli, ano e testicoli sono zone erogene la cui sensibilità si acuisce nella fase avanzata dell’eccitamento. La prostata è considerata tanto erogena da essere paragonata al famoso punto G. • Gli esercizi per tonificare il muscolo PC possono essere svolti facilmente da tutti, ma chi è affetto da

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qualsiasi patologia deve rivolgersi al proprio medico di fiducia prima di intraprenderli. • Il vostro peggior nemico è la paura dell’inadeguatezza. Essa è immotivata: migliaia di uomini prima di voi hanno imparato con la pazienza ed il tempo necessari a divenire multiorgasmici.

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CAPITOLO TERZO

GLI ESERCIZI FONDAMENTALI

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Prima di effettuare gli esercizi che possono essere svolti indistintamente da soli o con l’ausilio di una partner, è necessario allenare e rafforzare adeguatamente il muscolo PC. Questa tappa del viaggio forse non vi sembrerà la più eccitante ma è fondamentale perché essa consente di indurire l’erezione, intensificare l’orgasmo e separare (del tutto o in parte) orgasmo ed eiaculazione; su di essa insomma si basa la possibilità di divenire multiorgasmici. Inoltre gli esercizi possono essere un valido ausilio nella prevenzione di disturbi della vescica e della prostata.

INDIVIDUARE IL MUSCOLO PC Innanzitutto dovete individuare il muscolo PC. Come abbiamo già detto in realtà si tratta di un gruppo di muscoli, presente nell’uomo e nella donna, che va dal coccige all’osso pubico. Il modo più semplice per capire di cosa stiamo parlando è provare a interrompere il flusso mentre state facendo pipì. E’ proprio quello il muscolo che andate a contrarre; quando lo rilassate il getto di urina ricomincia a scorrere. Dalla facilità con cui vi riesce di ripetere più volte questa piccola operazione potrete rendervi conto del grado di allenamento del vostro muscolo PC. Se non siete ancora certi di averlo individuato toccate con due dita la zona centrale del perineo, effettuate le contrazioni e sentirete il muscolo sotto le vostre dita. Il pene ed i testicoli

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faranno un piccolo balzo, appena percettibile in assenza di erezione, evidente se siete eccitati. Insomma dovrete imparare a muovere la coda come gli animali anche se negli esercizi di questo capitolo non occorre l’erezione del pene.

POCHI MINUTI AL GIORNO E’ indispensabile che dedichiate ogni giorno alcuni minuti del vostro tempo per rafforzare il muscolo PC. Cominciate con venti contrazioni di due secondi ciascuna da fare almeno tre volte al giorno. E’ un esercizio semplice che ha la straordinarietà di poter essere svolto praticamente ovunque ed in qualsiasi momento della giornata senza che nessuno se ne accorga. Potete farli a letto prima di alzarvi, in auto o in tram mentre andate al lavoro, facendo la fila in banca, facendo finta di ascoltare il vostro capo o guardando la televisione. Le prime volte potrebbe accadere di non riuscire ad isolare perfettamente il muscolo PC con il risultato di contrarre anche altri muscoli, come l’addome, la parte superiore delle cosce o le anche. In tal caso imparate a rilassare tutti i muscoli con un esercizio di respirazione addominale. Proviamo a respirare di pancia. Sedete comodamente in poltrona con la schiena dritta o sdraiatevi sul letto, poggiate una mano sull’addome e inspirate profondamente poi espirate molto lentamente

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fino a far uscire tutta l’aria. Il vostro addome si alza e si abbassa, sentite l’aria entrarvi nei polmoni ed uscirne. La frequenza cardiaca rallenta e vi sentirete più rilassati. Fermatevi per due o tre secondi e ripetete l’esercizio, poi respirate normalmente. Vedremo più avanti che imparare a controllare la propria respirazione è un ulteriore ausilio per controllare l’eiaculazione. Se doveste avere ancora difficoltà ad isolare il muscolo PC, fate prima degli esercizi con i muscoli che vi disturbano, ad esempio degli addominali. Una volta che li avrete stressati sarà semplice tenerli fuori gioco e concentrare la vostra attenzione sul muscolo PC. Mentre fate gli esercizi respirate normalmente, non trattenete il respiro. Espirate nella fase di contrazione ed inspirate quando rilassate il muscolo PC. Riposate alcuni secondi e riprendete. Quando avrete familiarizzato perfettamente con questo esercizio, aggiungete al ciclo di venti che fate di solito la seguente variante: contraete lentamente il muscolo PC in modo che la fase di contrazione duri cinque secondi, tenete duro per almeno altri cinque secondi e poi rilassate lentamente nei cinque secondi successivi. Dovrete esercitarvi sia in contrazioni brevi che lunghe. Potrebbe tornarvi utile tenere il conto degli esercizi svolti ogni giorno per valutare i progressi fatti. Ognuno può inventarsi un modo divertente per inserire gli esercizi nelle attività quotidiane. Ad esempio una contrazione ogni volta che vedete una bella donna, o quando squilla il telefono o ogni volta che pensate alla vostra compagna.

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GRADUALITA’ E COSTANZA Ad adottare per la prima volta gli esercizi del muscolo PC fu negli anni trenta il ginecologo Arnold Kegel, da cui prendono il nome, per combattere i problemi di incontinenza delle donne in gravidanza e facilitare il parto. Solo in un secondo momento, parlando con le sue pazienti, si rese conto che effetti secondari dei suoi esercizi erano un aumento del desiderio sessuale ed una maggiore intensità degli orgasmi. Da ciò intuirete che il muscolo PC svolge una funzione importante anche nella sessualità femminile. Attenzione comunque a non strafare. Come ogni muscolo anche il pubococcigeo se sollecitato eccessivamente si affatica e si indolenzisce. Appena doveste avvertire un fastidio o un dolore fermatevi e rallentate il ritmo degli esercizi. Ma se procederete con gradualità e costanza, imparando a stringere forte e tenere duro, nel giro di tre settimane dovreste riuscire ad acquisire un sufficiente grado di rafforzamento del muscolo PC per affrontare con successo le tappe successive. Alla fine vi renderete conto che quelli appena descritti sono gli esercizi più importanti di tutto il libro e non li abbandonerete più per tutta la vita.

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In sintesi • Il modo più semplice per individuare il muscolo PC è provare ad interrompere il flusso urinario mentre fate pipì. • Sono necessari e sufficienti pochi minuti al giorno per gli esercizi che potrete svolgere ovunque vi troviate senza che nessuna se ne accorga. • Effettuate qualche esercizio di respirazione addominale per rilassarvi prima di allenare il muscolo PC • Cercate di fare contrazioni sia brevi che lunghe e ripetete gli esercizi più volte durante la giornata. • Come per ogni muscolo un allenamento eccessivo procura indolenzimento. Non strafate e non abbiate fretta perché è proprio questa che vogliamo evitare.

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CAPITOLO QUARTO

CENNI DI ANATOMIA FEMMINILE

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Prima di proporvi gli esercizi che potrete svolgere sia da soli che con la collaborazione della vostra compagna, giova fare un ripasso delle nozioni basilari di anatomia femminile. Alcuni lo riterranno superfluo ma non immaginate neppure quanta confusione esiste in materia non solo tra gli uomini ma anche tra le stesse donne.

LA VULVA La parte esterna dell’anatomia genitale femminile si chiama vulva; essa comprende il monte di venere, le labbra esterne, quelle interne, l’apertura vaginale e l’orifizio urinario. Il monte di Venere è l’area sopra l’osso pubico coperta di pelle e peli pubici. Da esso partono le grandi labbra che giungono fino all’orifizio vaginale, di solito sono congiunte e se la donna non è eccitata coprono gli orifizi urinario e vaginale. Al loro interno si trovano le piccole labbra costituite da tessuto mucoso; esse vanno da sopra il clitoride a sotto l’apertura vaginale; durante l’eccitamento si inturgidiscono aumentando di volume ed assumendo un colore rosso scuro.

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IL CLITORIDE All’estremità superiore della vulva si trova il clitoride, il solo organo sessuale deputato unicamente al piacere. Sotto il punto di incontro delle piccole labbra sta il glande clitorideo coperto dal prepuzio, una piccola piega di pelle. La maggior parte del clitoride è nascosta all’interno del corpo. Con la stimolazione il sangue affluisce alla regione pelvica, il glande si riempie e si inturgidisce divenendo estremamente sensibile. Dopo l’orgasmo il sangue accumulato nella zona del clitoride si disperde in circa 10 minuti e il clitoride ritorna al diametro di partenza. La similitudine con il pene è evidente se si pensa che solo dopo otto settimane di vita dell’embrione l’ormone maschile, il testosterone, trasforma le potenziali labbra in uno scroto e il potenziale clitoride nel glande del pene, consentendo di stabilire il sesso del nascituro. Scendendo troviamo prima l’uretra, poi l’apertura vaginale. La vicinanza tra le due aperture è causa di possibili infezioni dell’uretra in seguito all’introduzione di batteri durante lo strofinamento coitale, la più comune delle quali è la cistite.

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LA VAGINA La vagina è un organo interno non visibile le cui forma, dimensione e colore mutano con il grado di eccitamento della donna. Essa si inserisce nell'utero collegandosi esternamente alla vulva. Nella donna vergine l'orifizio esterno è parzialmente chiuso da una sottile membrana, l'imene. La lunghezza della vagina va dai sette ai dieci centimetri e in condizioni di non eccitamento le pareti si uniscono. Con l’eccitamento le mucose che rivestono le pareti producono la lubrificazione vaginale e il tessuto muscolare si dilata consentendo la penetrazione del pene o di altri oggetti. Il muscolo pubococcigeo localizzato all’interno dell’apertura vaginale si contrae durante l’orgasmo e se tonificato contribuisce ad accrescere notevolmente il piacere sessuale femminile tanto che alcune donne provano l’orgasmo con la sola stimolazione del muscolo PC.

IL PUNTO G Avrete sentito parlare innumerevoli volte del punto G, così denominato dal nome del suo scopritore il ginecologo Ernest Grafenberg. Esso si trova a circa due terzi del canale vaginale sulla parte superiore. Considerando la vagina un orologio con il clitoride che segna le dodici esso sta da qualche parte tra le undici e

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l’una. Si tratta di una zona estremamente sensibile che se stimolata può scatenare l’orgasmo; ha le dimensioni di una monetina ed è rugosa al tatto. In genere si gonfia e diventa sensibile da un certo livello di eccitamento in poi Molte donne riportano inoltre di sentirsi eccitate dalla stimolazione delle zone localizzate a ore quattro ed ore otto, ricche di terminazioni nervose. La cervice costituisce il collo dell’utero ed è generalmente considerata la parte finale della vagina. Vi è un’area dietro la cervice detta cul de sac che diviene accessibile quando la donna è molto eccitata e l’utero si alza consentendo una penetrazione più profonda. Per rendere possibile l’accesso a questa area nascosta occorre aver adeguatamente sviluppato il muscolo PC.

L’ORGASMO FEMMINILE Tradizionalmente si parla di orgasmo femminile clitorideo, vaginale e misto. In realtà la donna riesce a raggiungere l’orgasmo attraverso la stimolazione di diverse zone erogene, la cui sensibilità varia soggettivamente, o addirittura senza alcun contatto fisico, come ennesima dimostrazione del fatto che la sede del controllo del piacere è il cervello. Secondo tutti gli studi condotti la maggior parte delle donne che raggiungono l’orgasmo durante il coito hanno bisogno di una stimolazione diretta del clitoride e

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molte raggiungono l’orgasmo solo con la sua stimolazione orale o manuale. Purtroppo sono ancora numerose le donne che non riescono a provare affatto l’orgasmo nella propria vita sessuale. Le ragioni sono spesso legate alla insufficiente conoscenza del proprio corpo e della sua potenzialità sessuale, alla disabitudine ad accarezzarsi ed a toccarsi per motivi culturali o psicologici. Ciò costituisce un serio ostacolo alla creazione di una felice vita sessuale di coppia e di una relazione sincera, stabile ed equilibrata. La risposta orgasmica alla stimolazione del punto G in particolare può essere accompagnata dalla eiaculazione di un fluido caldo, talvolta erroneamente scambiato per urina. Analisi cliniche hanno mostrato che tale liquido prodotto dalle ghiandole di Skene è simile al liquido seminale maschile prodotto dalla prostata.

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In sintesi • La parte esterna dell’apparato genitale femminile è la vulva composta dal monte di Venere, dalle grandi e piccole labbra, dagli orifizi vaginale ed urinario. • Il clitoride è l’unico organo sessuale deputato esclusivamente al piacere. • La vagina è un organo interno dalle pareti molto elastiche che si dilatano con l’eccitamento consentendo la penetrazione. • Il punto G si trova nella parte anteriore del canale vaginale e la sua stimolazione può procurare intensi orgasmi ma i tempi di stimolazione necessari perché questi si scatenino sono generalmente lunghi. • Tradizionalmente si parla di orgasmo femminile clitorideo, vaginale e misto. La maggior parte delle donne ha bisogno di una stimolazione diretta del clitoride per raggiungere l’orgasmo durante il coito.

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CAPITOLO QUINTO

LE CAREZZE SENSUALI

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Siamo finalmente giunti al primo degli esercizi che potrete praticare da soli o in compagnia della partner.

IMPARARE A LEGGERE I SEGNALI DEL CORPO Il compito consiste nel regalarvi delle carezze sensuali per rendervi consapevoli del vostro corpo e delle sue reazioni. La maggior parte degli uomini, ancor più che delle donne, non dedica adeguata attenzione al proprio corpo e non è in grado di comprenderne i segnali ed i messaggi. Presi dall’ansia e dalla fretta di consumare il piacere si precludono la conoscenza del proprio corpo e la possibilità di controllarne le risposte alle sollecitazioni interne ed esterne. Il seguente esercizio vi aiuterà ad entrare in confidenza con voi stessi attraverso una sessione di carezze sensuali il cui scopo non è di eccitarvi sessualmente ma di regalarvi sensazioni piacevoli liberi da ansie di prestazione, senza meta, paura o impazienza. Se doveste avere un’erezione cercate di notarne i vari stadi e le sensazioni ad essi collegate. Tentate di fermarvi prima di eiaculare. Non preoccupatevi più di tanto se non ci riuscite, ma sappiate che non è questo lo scopo dell’esercizio. Quindi non barate né voi né la vostra eventuale compagna.

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LA GIUSTA ATMOSFERA Create un ambiente rilassante e confortevole, avendo dinanzi a voi un tempo sufficiente in cui non sarete disturbati da fattori esterni, da visite o telefonate. L’ideale è la camera da letto, regolate la luminosità della stanza affinché si crei la giusta intimità, tenete a portata di mano un asciugamano e del lubrificante. Anche se non indispensabile quest’ultimo aiuta ad intensificare le sensazioni, rende le carezze più morbide, evita di provocare screpolature o arrossamenti. Vanno bene sia le creme che gli oli per il corpo o i classici lubrificanti intimi, facendo attenzione a provarli prima su una piccola parte del corpo per evitare eventuali reazioni allergiche in particolare negli esercizi di coppia.

ESERCIZIO SOLITARIO DI CAREZZE SENSUALI Se decidete per necessità o per scelta di fare gli esercizi da soli ritagliatevi almeno una mezz’ora di tempo e procedete nel seguente modo. Sdraiatevi nudi sul letto e fate qualche esercizio di respirazione addominale già descritto nel capitolo terzo per rilassarvi. Cospargete le mani di lubrificante e cominciate ad accarezzarvi molto lentamente con un tocco leggero delle dita. Accarezzate

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il petto, i capezzoli, i fianchi, le braccia, l’addome cercando di registrare le sensazioni che provate, non negatevi al piacere provocato da questo soffio leggero. Passate alla zona dei genitali, sfiorate la parte interna delle cosce, i testicoli, il perineo, il pene in ogni sua parte. Non affrettatevi, procedete come in un filmato al rallentatore, non divagate con la mente, se vi distraete ritornate con il pensiero al presente, non avete altro scopo se non quello di percepire le sensazioni piacevoli. Trattatevi con dolcezza e delicatezza, variate la pressione che esercitate con le dita, esplorate ogni millimetro. Se necessario aggiungete altro lubrificante. Non dimenticate che la chiave dell’esercizio è la sensualità non la sessualità, l’obiettivo non è portarvi all’orgasmo ma scoprire nuove fonti di piacere sul vostro corpo, capire cosa scatena l’eccitazione, dove e come vi piace essere toccati o stuzzicati di più. Ritornate sulle altre zone erogene da cui avete cominciato l’esercizio; può darsi che diano risposte diverse alle vostre carezze ora che siete più eccitati. Se ci riuscite non cedete alla tentazione di masturbarvi, non ancora almeno. Fermatevi per qualche secondo inspirando ed espirando lentamente fin quando l’eccitazione sarà calata, poi riprendete le carezze sensuali. Viceversa se non siete riusciti a frenare l’impulso di arrivare all’orgasmo ed all’eiaculazione godetevi il momento. Non disperatevi perché potrete fare ancora infiniti tentativi, ma è la riprova che non avete ancora il controllo del vostro pene ma è lui a controllare voi. La durata dell’esercizio è di almeno

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venti minuti, se vi riesce di prolungarlo meglio ancora. Dopo potete masturbarvi fino a raggiunger l’orgasmo se è quello che desiderate o rivestirvi subito.

ESERCIZIO IN COPPIA DI CAREZZE SENSUALI Nel caso in cui facciate l’esercizio con una compagna è necessario che tra di voi esista un buon grado di intimità e di fiducia reciproca. Vi accarezzerete a turno ciascuno per il proprio piacere di donare o ricevere sensazioni piacevoli. Dovrete spiegarle con chiarezza le regole del gioco: lo scopo dell’esercizio non è quello di eccitarsi o eccitare il partner, per questo ci sarà tempo; bisogna sentirsi liberi dall’ansia della prestazione perché non occorre dimostrare nulla a sé o all’altro; tutto deve svolgersi lentamente e con dolcezza; bisogna concentrarsi unicamente sul piacere che si prova nell’accarezzare l’altro o nell’essere accarezzati ed è necessario non divagare con la mente ma essere lì presenti in quel momento pronti a scoprire nuove sensazioni. Sdraiatevi entrambi nudi l’una accanto altro e fate qualche esercizio di respirazione per rilassarvi. Poniamo che iniziate voi ad accarezzare la vostra compagna. Accertatevi che sia davvero rilassata e stia stesa in una posizione comoda, con gli occhi chiusi se preferisce. Stendetevi al suo fianco e cominciate con lo sfiorarle

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lentamente il viso, poi il collo, le braccia, le mani, le gambe, i piedi, prima di passare alle zone più erogene. Utilizzate un’adeguata quantità di lubrificante e cominciate le carezze dall’esterno passando lentamente con movimenti circolari verso l’interno. Potete usare anche le labbra per accarezzare il suo corpo, ma sempre con il medesimo spirito. Accarezzate il suo seno, avvicinandovi lentamente ai capezzoli, passate all’addome, all’interno delle cosce, poi alle labbra esterne e al clitoride, sfregatelo molto delicatamente, accarezzate dolcemente l‘interno della vagina. Focalizzate la vostra attenzione sul piacere che vi dà accarezzarla, sulle sue reazioni al vostro tocco, sui mutamenti nella consistenza, forma e colore dei genitali quando sono rilassati e quando sono eccitati, al calore del suo corpo, ma non distraetevi rincorrendo fantasie erotiche. Non preoccupatevi del suo piacere, perché non è quello l’obiettivo dell’esercizio. E’ importante che se il vostro tocco dovesse procurarle ansia o fastidio vi fermiate immediatamente. L’esercizio dovrebbe durare una ventina di minuti ed al termine vi scambierete i ruoli. Questa volta sarete voi a stare distesi con le gambe leggermente divaricate, gli occhi chiusi concentrandovi esclusivamente sulle sensazioni che provate alle carezze della vostra compagna. Sempre usando un lubrificante comincerà a sfiorarvi il viso, le braccia, le mani, i piedi, le gambe, il petto, l’addome per poi passare ai vostri attributi più preziosi. Potrà usare le mani o la bocca per accarezzarvi. Avrà l’opportunità di esplorare con

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attenzione, il vostro pene, lo scroto, il perineo, notando ogni loro particolare, ogni reazione, senza pressioni, solo per il suo piacere. Respirate normalmente, non contraete i muscoli, neanche quello PC. Entrambi sapete che l’obiettivo non è quello di eccitarvi. Spingendola in tale direzione la metterete sotto pressione e tradirete lo spirito dell’esercizio. Se non riuscite a trattenervi ed eiaculate non drammatizzate. Alla fine dell’esercizio poterete passare al rapporto sessuale o concedervi un bel bagno caldo. Sono certo che per molti di voi questa delle carezze sensuali è un’esperienza completamente nuova, che vi darà il piacere di scoprire sensazioni sconosciute, focalizzando l’attenzione sul presente, senza altri scopi. Gli esercizi appena descritti vi aiuteranno a padroneggiare l’arte dell’orgasmo multiplo maschile e d’ora in poi inizierete sempre con una carezza sensuale.

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In sintesi • Prendere confidenza con il proprio corpo significa imparare a coccolarlo ed a comprenderne i messaggi • Per affrontare gli esercizi di carezze sensuali è necessario liberarsi dalla fretta e dalle preoccupazioni e creare la giusta atmosfera. • Sistematevi comodamente in poltrona o sul letto ed accarezzate il vostro corpo usando un lubrificante. • Concentratevi sulle sensazioni non sull’eccitazione: non vi state masturbando ma scoprendo nuove fonti di piacere sul vostro corpo. • Se eiaculate prima di terminare l’esercizio non fatene un dramma. • Prima di iniziare l’esercizio in coppia spiegate bene le regole alla vostra partner: ciascuno dona o riceve le carezze per il proprio piacere non quello dell’altro. Lo scopo non è l’orgasmo ma la meravigliosa scoperta dei corpi.

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CAPITOLO SESTO

L’ALTALENA DEL PIACERE

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Avete cominciato a sviluppare la vostra consapevolezza sensoriale e con la pratica le cose andranno sempre meglio. Ora dovete imparare ad individuare i differenti livelli dell’eccitamento per poterlo modulare e controllare. Ad esempio, l’erezione è certamente sintomo di eccitazione ma si può essere eccitati anche senza avere un’erezione. Ogni uomo la raggiunge a livelli diversi di eccitamento e lo stesso uomo può impiegare maggiore o minor tempo a seconda delle situazioni. Gli esercizi di sensibilizzazione vi aiuteranno a rendervi conto di come il vostro corpo reagisce alle sollecitazioni, di come ad esempio il pene muti dimensioni, consistenza, colore.

IL CONTROLLO DELL’ECCITAMENTO ATTRAVERSO LA RESPIRAZIONE Partiamo subito con una esercitazione pratica. Per cominciare vi presenterò un esercizio solitario. Liberatevi da impegni, sgomberate la mente da preoccupazioni e pensieri sgradevoli, create un ambiente tranquillo e confortevole munendovi di asciugamano e lubrificante. Comodamente seduti o sdraiati sulla schiena, iniziate con un esercizio di respirazione addominale, rilassate tutti i muscoli. Dopo quattro o cinque respirazioni cospargete le mani di lubrificante e regalatevi delle carezze sensuali come avete già fatto in precedenza, prima su tutto il corpo poi

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ai genitali. Sfioratevi molto lentamente, con dolcezza e notate le diverse sfumature nelle sensazioni man mano che vi eccitate. Raggiunta l’erezione continuate ancora a stimolarvi per alcuni secondi poi fermatevi, inspirate ed espirate lentamente, cercando di mantenere i muscoli rilassati. Con la respirazione il battito cardiaco rallenta e noterete l’eccitazione abbassarsi. Praticamente avete raggiunto e segnato un picco nella scala dell’eccitamento. Dopo una ventina di secondi riprendete la stimolazione con maggiore decisione di prima. Muovete la mano lungo l’asta e il glande del pene, abbandonatevi al piacere delle carezze fino a quando vi rendete conto che l’eccitazione ha raggiunto un livello più alto del picco precedente. Lo notate dalla durezza dell’erezione, dal respiro più accelerato ma soprattutto dalle mutevoli sensazioni che avvertite e state imparando a leggere. Fermatevi, inspirate ed espirate lentamente, aspettate che la tensione si allenti e cali il livello di eccitamento. Riprendete la stimolazione e ripetete l’esercizio ancora una volta, cercando di fermarvi prima di raggiungere il punto di non-ritorno o cosiddetto dell’inevitabilità superato il quale non siete ancora in grado di evitare l’eiaculazione.

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ESERCIZIO IN COPPIA Se la vostra partner vuole partecipare al gioco sdraiatevi entrambi sul letto, iniziate con una carezza sensuale che vi scambiate reciprocamente poi distendetevi sulla schiena e lasciate che lei cominci ad accarezzarvi con le mani, la bocca ed ogni altra parte del corpo che desidera e che a voi non dispiace. Importante è rispettare le regole che entrambi già conoscete: procedere molto lentamente, con dolcezza, ciascuno per il proprio piacere non quello del partner, l’intento non è di portarvi all’orgasmo. Raggiunta la piena erezione, ditele di fermarsi, inspirate ed espirate con calma, rilassate tutti i muscoli, aspettate che l’eccitazione sia scemata. Non abbiate fretta anche se ci vorrà qualche secondo in più che nell’esercizio solitario. Quando sentite che l’eccitazione è scesa fatele cenno di riprendere le carezze. Raggiunto un livello più alto, segnate un nuovo picco. Lei dovrà fermarsi, respirate lentamente. Prima di riprendere aspettate di avere sufficientemente raffreddato i bollori. Continuate l’esercizio cercando di segnare altri due picchi. Se non riuscite a trattenervi ed eiaculate non sentitevi frustrati, state facendo un esercizio non sostenendo un esame. Al termine potete decidere di invertire i ruoli facendo distendere la vostra compagna sulla schiena, baciandola ed accarezzandola, fatele segnare dei picchi sulla sua curva dell’eccitamento come ha fatto con voi. Per lei sarà l’occasione di avere maggiore consapevolezza delle proprie sensazione e per voi di comprendere meglio le

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risposte del suo corpo alle vostre carezze. Se preferite fate l’amore e basta.

SEGNARE I PICCHI UTILIZZANDO IL MUSCOLO PC I primi tentativi non saranno semplici ma non scoraggiatevi. Vi assicuro che andrà presto molto meglio perché ci verrà in aiuto una vecchia conoscenza, il muscolo PC, a patto che abbiate scrupolosamente svolto i vostri esercizi quotidiani. Cominciamo ancora una volta dall’esercizio solitario. Partite con le carezze sensuali, poi stimolate il vostro pene, man mano che i movimenti della mano diventano più serrati l’eccitamento sale, il respiro è affannoso, il battito cardiaco aumenta. Il vostro compito è segnare dei picchi come nell’esercizio precedente, ma questa volta raggiunto un certo livello di eccitamento, anziché fermarvi continuate a stimolarvi, contraete il muscolo PC, inspirate ed espirate lentamente, solo ora fermate la mano. La stretta del muscolo PC avrà impedito all’eccitamento di aumentare e probabilmente l’avrà fatta leggermente scendere. Ripreso il controllo iniziate nuovamente a stimolarvi fino a raggiungere un livello di eccitazione più alto del precedente. Ripetete la stretta del muscolo PC senza interrompere le carezze, respirate come di consueto e fermatevi: avete segnato un nuovo picco. Continuate per altre due volte cercando di non

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eiaculare. L’esercizio completo dovrebbe durare una ventina di minuti. Se lo fate con l’ausilio della partner ricordate le regole: lei deve accarezzarvi per il suo piacere e non per portarvi all’orgasmo. Vi sarete resi conto che il muscolo PC può essere davvero magico, ma dovete imparare ad usarlo. Abbiamo visto in precedenza che le sue contrazioni possono essere brevi o lunghe. Man mano che vi esercitate ed il muscolo si rafforza, sentite che la stretta è più dura. Dovrete fare diversi tentativi per comprendere quale tipo di contrazione è più efficace per voi, quella che vi consente di far abbassare il livello dell’eccitamento di quel tanto che basta senza farvi perdere l’erezione. Per alcuni è sufficiente un’unica forte stretta, per altri occorrono due strette di media intensità e per altri ancora funziona con una successione di brevi contrazioni. E’ tutto quanto mai soggettivo, ma in generale più elevato è il livello di eccitamento più forti devono essere le strette del muscolo PC e più lunghi e profondi i respiri.

UN ALTRO STRUMENTO PREZIOSO: LA MODULAZIONE DEI MOVIMENTI Arricchiamo la gamma delle tecniche a vostra disposizione per il controllo dell’eccitamento con un altro strumento: la variazione dei movimenti. Traslato negli esercizi solitari ciò significa che è possibile

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modulare l’eccitamento variando la velocità del movimento e la pressione che esercitate sul pene o spostando la stimolazione ad una zona diversa. In sostanza quando volete frenare l’eccitamento e segnare un picco anziché fermarvi potete rallentare il movimento della mano, allentare la stretta, spostarla dal glande all’asta o viceversa. Una volta raffreddati i motori, per ripartire basta aumentare la velocità o la pressione oppure ritornare sulla parte già sensibilizzata dalle stimolazioni precedenti. Questo discorso ovviamente vale sia se si fa pratica da soli che in coppia. Quando ad accarezzarvi sarà la compagna in aggiunta ai movimenti descritti potrete spingere e delicatamente strofinare il vostro pene contro le mani o altre parte del suo corpo variando la velocità e l’intensità delle spinte.

LA FOCALIZZAZIONE DELL’ATTENZIONE L’ultimo strumento a cui potrete ricorrere è lo spostamento dell’attenzione che consiste nel concentrarvi su una parte dei genitali o altra zona erogena diversa da quella che viene sottoposta a stimolazione per impedire all’eccitamento di aumentare. Se ad esempio lei vi sta sfiorando con le sue labbra il glande facendo accelerare il vostro battito cardiaco, tentate di focalizzare l’attenzione sui vostri testicoli o sull’ano concentrando la mente sulle percezioni in

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quella zona. Non creiamo equivoci: non sto dicendo di distrarvi, di assentarvi pensando alle cose più strane come spesso viene suggerito. Al contrario dovete essere presenti e registrare le sensazioni del momento ma spostando leggermente la messa a fuoco. Finché non l’avrete sperimentata potrà sembrarvi una tecnica astratta ma non sottovalutatene la potenziale efficacia. Basta pensare all’utilizzo di essa fatta dai maestri taoisti che insegnano a liberare l’energia accumulata durante il prolungarsi dell’eccitamento spingendola idealmente dai genitali attraverso l’ano lungo la schiena. Occorrono pazienza e pratica per impadronirsi di queste tecniche; per ora potete limitarvi a prendere in prestito qualche concetto ed applicarlo nei vostri esercizi.

TRASFORMARE I PICCHI IN PLATEAU A questo punto avete a disposizione quattro strumenti per controllare il livello di eccitazione: la respirazione, le contrazioni del muscolo PC, la variazione dei movimenti e delle spinte, lo spostamento dell’attenzione. Siete diventati bravi a disegnare una curva dell’eccitamento punteggiata di picchi e discese. La prossima sfida che avete dinanzi a voi è quella di utilizzare tali strumenti per estendere la durata di questi picchi. Un picco dura uno o due secondi; portandolo a dieci, quindici o sessanta secondi creiamo un plateau. In

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tal modo imparerete ad allungare la curva dell’eccitamento e prolungare il rapporto sessuale prima di raggiungere l’orgasmo. Comodamente seduti in poltrona o sdraiati sul letto cospargetevi le mani di lubrificante e regalatevi una carezza sensuale. Raggiunto un livello medio di eccitamento, applicate una delle tecniche appena imparate per cercare di estendere il picco raggiunto mantenendovi sul corrispondente livello di eccitamento per almeno una decina di secondi. Se utilizzate la respirazione, rallentatela, inspirate ed espirate lentamente, finché non avvertite che il grado di eccitazione si è leggermente abbassato, poi riprendete una respirazione più intensa fino a raggiungere nuovamente il precedente livello di eccitamento. Insomma vi muoverete in uno stretto intorno di quel picco di eccitazione. E’ un po’ come cavalcare un’onda. Bastano una decina di secondi per cominciare. Ora fermatevi e fate scendere il livello di eccitamento prima di riprendere la stimolazione. Raggiunto un nuovo picco più alto del precedente, questa volta per creare un plateau utilizzate la tecnica di contrazione del muscolo PC. Stringendolo sentirete l’eccitamento scemare. Non interrompete la stimolazione. L’eccitamento riprenderà a salire. Appena avrete superato di nuovo il picco, contraete ancora il muscolo PC per dondolarvi all’ingiù. Ora che la tecnica vi è chiara al picco successivo utilizzate la variazione nei movimenti della mano o del bacino. Infine provate con lo spostare l’attenzione su una parte del corpo diversa da quella

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stimolata. Il metodo più efficace è usare una combinazione delle quattro tecniche. Non esiste un ordine da seguire, sarete voi a deciderlo. Cercate di prolungare i diversi picchi in modo da far durare l’esercizio almeno venti minuti prima di raggiungere l’orgasmo.

UNA VARIANTE PIACEVOLE: LA PENETRAZIONE Per un maggiore coinvolgimento della vostra compagna potete arricchire gli esercizi già descritti in questo capitolo inserendo nel loro svolgimento la penetrazione vaginale. Sono certo di aver catturato la vostra attenzione. Sdraiatevi sulla schiena e lasciate che lei inizi con la consueta carezza sensuale, dopo aver raggiunto l’erezione, segnate un picco e cercate di modulare la respirazione per prolungarne la durata, inspirate ed espirate lentamente per far scemare l’eccitazione poi riprendete a respirare normalmente, andando su e giù con l’eccitamento attorno a quel livello, ma senza interrompere la stimolazione. Appena vi rendete conto di aver raggiunto un grado più alto di eccitazione, cioè un nuovo picco, provate a controllarla modulando questa volta i movimenti del bacino con delicate spinte e rotazioni mentre la compagna continua ad accarezzarvi. Rallentate o fermate i vostri movimenti per frenare l’eccitamento, riprendeteli per farla salire. A

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questa punto introduciamo la variante. Lei si siederà a cavalcioni su di voi e lentissimamente, dolcissimamente introdurrà il vostro pene nella sua vagina. Godete della sensazione stupenda che provate nel penetrarla, ricordatevi di respirare normalmente e rilassare tutti i muscoli. Non avete alcun motivo di essere ansiosi, state facendo un esercizio non dando prova della vostra abilità di amatore. Lei si muoverà piano su e giù, immaginate di accarezzare con il pene le pareti della sua vagina. Quando sentite l’eccitamento aumentare segnate un picco stringendo una o più volte il muscolo PC con forza senza paura di farvi male, dateci dentro. L’eccitamento scende. Respirate normalmente mentre lei continua a muoversi, superato il livello di picco segnato in precedenza contraete nuovamente il muscolo PC. Dondolatevi in questo picco per una quindicina di secondi. E’ possibile che avvertiate delle deboli contrazioni della prostata pur senza eiaculare, una sorta di mini orgasmo, quasi un’anticipazione dell’orgasmo multiplo. Se vi sentite troppo eccitati dite alla vostra partner di fermarsi per qualche istante, ma restate con il pene nella vagina. Quando vi sarete calmati lei ricomincerà a muoversi, l’erezione si farà più dura, il respiro pesante man mano che l’eccitazione aumenta. Ormai dovreste aver imparato a riconoscere i segnali che il vostro corpo vi manda, probabilmente sarete consapevoli che continuando a muoversi la vostra donna vi porterà rapidamente all’orgasmo. Prima di arrivare a quel punto, provate con la focalizzazione dell’attenzione,

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spostate la concentrazione dal pene e immaginate di spingere con impercettibili movimenti dell’ano l’energia accumulata nei genitali su lungo la spina dorsale, quasi come il flusso di mercurio che all’aumentare della temperatura sale nella colonna di un termometro. Ricordate che questo è un esercizio, l’orgasmo non è l’obiettivo, ma se a questo punto non riuscite a fermarvi godetene pure a pieno.

PROVARE E RIPROVARE La combinazione descritta è solo un esempio delle infinte varianti che potrete adottare per sperimentare le tecniche di modulazione e controllo dell’eccitamento. Provate a far scendere l’eccitamento con una stretta del muscolo PC e poi a farla risalire con delle spinte del bacino oppure focalizzando l’attenzione sulla parte stimolata. Con la pratica diverrete esperti, vi impadronirete delle tecniche adattandole alla vostra sensibilità e personalizzandole con straordinari ed imprevedibili effetti benefici sulla vostra vita sessuale ed affettiva. Tenete sempre bene a mente che per una riuscita degli esercizi è fondamentale restare rilassati mentre la stimolazione continua. Gli strumenti descritti non hanno nulla a che fare con le tradizionali tecniche per ritardare l’eiaculazione precoce di cui sono pieni i manuali, dallo stop and start, alla stretta del pene, alla tirata dello scroto e persino al

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punto del milione di monete d’oro. Una volta fatta la conoscenza del muscolo PC, questi strumenti appaiono quasi ridicoli, frustranti, estranei alla magia ed alla intimità del gioco erotico, finiscono con l’uccidere il desiderio ed essere deleteri per la propria autostima. Altrettanto vivamente vi sconsiglio dal ricorrere a creme o lozioni che riducono la sensibilità del pene perché esse vanno in direzione opposta allo scopo da noi perseguito di affinare le percezioni. Per non parlare dei fastidi che l’uso di simili prodotti può causare alla vostra compagna. Il ricorso ad alcol e droghe in un primo momento può dare l’illusione di farvi rilassare ma alla lunga potreste sperimentarne gli effetti negativi sui vostri tempi di erezione. L’uso di tali sostanze crea assuefazione e quando cercherete di farne a meno potrebbe verificarsi un effetto rebound. Secondo Hartman e Fithian il miglior modo per imparare ad essere multiorgasmici e durare a lungo è la masturbazione. Dai loro studi emerge che se un uomo riesce a masturbarsi per 15/20 minuti senza eiaculare sarà in grado di durare a piacimento nell’amplesso col partner. La durata da quindici a venti minuti sembra essere l’arco di tempo critico superato il quale non si perde più il controllo. Occorre decisamente molta pratica. Un ultimo suggerimento è quello di urinare prima di fare gli esercizi o iniziare un rapporto sessuale perché la sensazione di pienezza della vescica può stimolarvi ad eiaculare rendendo più difficile il mantenimento del controllo.

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In sintesi • Accelerando e rallentando la respirazione durante gli esercizi di carezze sensuali è possibile rispettivamente far aumentare e diminuire il livello di eccitamento. • Far scendere l’eccitazione dal livello raggiunto significa segnare un picco • Lo strumento più efficace per esercitare il controllo dell’eccitamento è il muscolo PC. • Con la pratica vi renderete conto dell’intensità, della durata e del numero di contrazioni necessarie per far scendere il livello di eccitazione. • E’ possibile segnare dei picchi variando il movimento, modulando la velocità e la profondità delle spinte. • Spostare la concentrazione dalla zona stimolata ad un’altra parte dei genitali o delle zone erogene è un ulteriore strumento di controllo dell’eccitamento. Non confondete questo spostamento della messa a fuoco con l’aberrazione di estraniarvi dall’esperienza che state vivendo •

Con la pratica l’azione combinata dei quattro

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strumenti della variazione della respirazione, della contrazione del muscolo PC, della modulazione dei movimenti e della focalizzazione dell’attenzione vi consentiranno di acquisire un adeguato controllo del vostro corpo. • Utilizzare tali strumenti per estendere la durata di un picco dondolandosi su e giù rispetto ad esso significa creare un plateau. • Le tecniche descritte in questo capitolo vi consentiranno infinite sperimentazioni e non hanno nulla a che vedere con i tradizionali e frustranti metodi per ritardare l’eiaculazione precoce.

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CAPITOLO SETTIMO

IL TRAGUARDO FINALE

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E’ giunto il momento di raccogliere i frutti del lavoro fatto finora: preparatevi ad avere il vostro primo orgasmo multiplo. Provate prima da soli poi con la partecipazione della partner. La riuscita degli esercizi dipende dall’impegno da voi profuso nell’allenare il muscolo PC e nello sviluppare la consapevolezza delle vostre sensazioni nelle loro più sottili sfumature.

ESERCIZIO SOLITARIO Comodamente seduti in poltrona o distesi sulla schiena, accarezzatevi usando un’adeguata quantità di lubrificante. Raggiunta un’erezione stabile cominciate a segnare dei picchi crescenti nel modo che avete appreso in precedenza. Man mano che vi muovete su livelli più alti della scala dell’eccitamento avrete bisogno di respiri più profondi e contrazioni più intense del muscolo PC per tenere sotto controllo l’eccitazione ed evitare l’eiaculazione. Dovete iniziare a segnare dei picchi già a gradi bassi di eccitamento perché se lo fate solo ai livelli alti non solo la durata complessiva dell’esercizio si riduce ma vi risulterà più difficile esercitare il controllo. Fate attenzione quando state per avvicinarvi al punto di non-ritorno. Avete imparato a riconoscerlo ormai. Finora l’esperienza vi ha insegnato che se lo superate non riuscirete più a fermarvi, orgasmo ed eiaculazione saranno inevitabili. Ora imparerete a separarli del tutto o in parte. Continuate a stimolarvi fino a raggiunger il

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punto di non-ritorno, ma appena lo avrete superato fermate il movimento della mano, stringete immediatamente con tutta la vostra forza il muscolo PC, respirate profondamente. Alcuni di voi sperimenteranno che durante la stretta una respirazione più rapida può facilitare la resistenza, ma è del tutto soggettivo. Tenete duro per almeno dieci secondi poi rilassate il muscolo e dopo qualche respiro, riprendete lentamente la stimolazione per non perdere l’erezione. State provando le sensazioni dell’orgasmo riuscendo a bloccare in tutto o almeno in parte l’eiaculazione. Il pene è molto sensibile in questo momento e riprendere la stimolazione può dare un leggero fastidio ma svanirà rapidamente. Se temete che l’erezione stia calando troppo adottate una delle tecniche assimilate per far salire l’eccitazione e intensificate i movimenti della mano. Presto avrete riacquistato la piena erezione consapevoli di aver incredibilmente evitato la fase refrattaria ed essere pronti per un nuovo orgasmo. Date libero sfogo alle vostre fantasie erotiche e scatenatevi questa volta senza freni fino ad eiaculare gioiosamente. Avete provato il vostro primo orgasmo multiplo.

LE REAZIONI DEL VOSTRO CORPO Non scoraggiatevi se non ci riuscirete al primo tentativo. E’ molto probabile che abbiate la sensazione di un orgasmo parziale e che pur contraendo il muscolo

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PC fuoriesca una piccola quantità di sperma. Ciò non dovrebbe impedirvi di continuare ed arrivare al secondo orgasmo. Sono reazioni normali del vostro corpo a qualcosa di completamente nuovo e sconosciuto a cui cerca di adattarsi. Occorrerà allenare ancora il muscolo PC, fare pratica per coordinare tempistica, respirazione e contrazioni. Imparerete a capire quanto tempo dovrete tenere stretto il muscolo per non perdere troppa erezione. Qualche volta non funzionerà ma imparerete qualcosa in più di voi stessi e del vostro corpo. Potrà capitarvi di riuscire a separare orgasmo ed eiaculazione eppure perdere l’erezione, non perché avete stretto troppo a lungo il muscolo PC ma perché si è verificata una eiaculazione retrograda. Lo sperma è andato a finire nella vescica, lo espellerete la prossima volte che urinate, ma è come se aveste eiaculato all’indietro con conseguente perdita dell’erezione. In alcuni popoli il metodo veniva utilizzato per il controllo delle nascite con alquanto dubbia efficacia, ma il nostro scopo è ben altro. Dovete solo affinare le tecniche e con il tempo sarete voi a decidere quando avere il secondo orgasmo, se voler eiaculare o invece continuare la cavalcata verso nuove vette di piacere, per tre quattro o dieci volte ancora. A proposito della frequenza delle eiaculazioni è interessante ricordare che per i maestri taoisti l’eiaculazione comporta una perdita di energia vitale che indebolisce l’intero organismo. Nel mondo occidentale la stanchezza che si avverte dopo aver eiaculato è nota a tutti e spesso oggetto di battute da

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parte delle donne sul comportamento maschilista degli uomini. I taoisti limitano al minimo la dispersione dello sperma non per la sua sacralità come accade in altre culture ma per ragioni di salute.

IL VOSTRO PRIMO ORGASMO MULTIPLO IN COPPIA Provate adesso a ripetere l’esercizio con la vostra compagna. State distesi sulla schiena, lei inizierà regalandovi una carezza sensuale. Raggiungete un primo picco mentre lei vi sta ancora accarezzando poi cambiate posizione. Fatela sdraiare sulla schiena, le gambe alzate, le ginocchia piegate. Inginocchiatevi tra le sue cosce in modo che il peso del vostro corpo sia retto dalle gambe, siate sufficientemente rilassati ed abbiate la necessaria libertà di movimento. Se lo preferisce fatele poggiare i piedi sulle vostre spalle. Con il pene eretto avvicinatevi alla sua vagina, penetratela delicatamente con spinte prima leggere poi più vigorose e profonde. Raggiungete un successivo picco di eccitamento utilizzando soprattutto la respirazione ed il muscolo PC. Se necessario fermatevi per qualche secondo, poi riprendete il movimento dei corpi verso un punto più alto nella scala dell’eccitamento. Non dimenticate che state facendo un esercizio. Quando siete consapevoli di essere vicini all’orgasmo con il cuore che pulsa più velocemente, il respiro serrato ed il sudore che

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bagna i vostri corpi, iniziate la cavalcata, monitorate le sensazioni. Appena superato il punto di non ritorno fermatevi entrambi, stringete con tutta la vostra forza il muscolo PC, respirate profondamente, tenetelo duro per dieci secondi, poi rilassate il muscolo. Sentirete distintamente le pulsazioni della prostata tenute sotto controllo dalla vostra stretta impedendole di far schizzare fuori dall’uretra del tutto o in parte lo sperma. Ora respirate normalmente, tenete il muscolo PC rilassato e riprendete le spinte per mantenere l’erezione. Siete di nuovo saldamente in sella senza essere mai scesi da cavallo, galoppate a briglie sciolte verso un nuovo orgasmo questa volta accompagnato da completa eiaculazione. E’ un’esperienza travolgente e se la vostra compagna non ha mai avuto un partner multiorgasmico potrebbe restarne sconvolta perché saprà che d’ora in poi fare l’amore per voi non sarà mai più come prima, ma molto meglio. Gli esercizi sono finiti. Ora dovete trasferire nella vita sessuale quotidiana le cose che avete imparato per sperimentare ed affinare la vostra multiorgasmicità. Finalmente potrete vivere il rapporto sessuale liberi da ansie e pressioni, sapendo di poter aver un orgasmo senza dovere interrompere il rapporto e potendo soddisfare pienamente la vostra donna per tutto il tempo di cui avrà bisogno. A rischio di risultare noioso vi esorto ancora una volta a non scoraggiarvi dinanzi ai fallimenti. Riprovate,

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riprovate, riprovate. E non trascurate il vostro miglior alleato: allenate quotidianamente il muscolo PC.

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In sintesi • E’ necessario segnare dei picchi fin dai livelli più bassi di eccitamento per riuscire a mantenere il controllo ai livelli più alti. • Contraendo immediatamente dopo il punto di nonritorno il muscolo PC riuscirete a separare del tutto o in parte orgasmo ed eiaculazione. • Ai primi tentativi il vostro corpo potrà reagire in modo incerto e disorientato. • Non scoraggiatevi di un insuccesso perché con la pratica riuscirete a coordinare tempi e contrazioni. • Se non riuscite a padroneggiare le tecniche è probabile che non avete proceduto con la necessaria gradualità negli esercizi precedenti e con costanza nell’allenamento del muscolo PC. Fate qualche passo indietro e ripercorrete con maggiore attenzione le tappe del viaggio. • Prima di adottare le tecniche dell’orgasmo multiplo durante amplesso spiegate alla partner le vostre intenzioni per evitare equivoci ed incomprensioni.

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CAPITOLO OTTAVO

AMPLESSO E MULTIORGASMICITA’

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Le tecniche dell’orgasmo multiplo che avete appreso negli esercizi precedenti possono significativamente migliorare la vostra vita sensuale e sessuale ed arricchire il rapporto con la compagna attuale o futura di un’intimità difficilmente raggiungibile in altro modo. Tuttavia una cosa sono gli esercizi sia solitari che in coppia con le loro regole altro è fare l’amore spinti dalla passione e dal desiderio di ricevere e donare piacere. Non scoraggiatevi. A tal proposito potranno tornarvi utili alcune osservazioni sull’atto sessuale inteso come ogni attività in cui il pene è inserito nella vagina, dal punto di vista dell’uomo multiorgasmico.

LE POSIZIONI DELL’AMORE E L’UOMO MULTIORGASMICO La letteratura è ricca di manuali pieni di descrizioni dettagliate delle centinaia di posizioni in cui è possibile fare l’amore, differenziate tra loro da infinite sfumature benché tutte riconducibili alle quattro posizioni base dell’uomo sopra, donna sopra, di fianco e da dietro. La classica posizione dell’uomo sopra (c.d del missionario) consente una notevole intimità della coppia. Tuttavia l’uomo si stanca più facilmente ed ha un minor controllo dell’eiaculazione, la penetrazione risulta modesta e vi è una scarsa stimolazione clitoridea. Per ovviare a questi inconvenienti è preferibile

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apportare a tale posizione qualche variante. Ricordate la posizione assunta nell’ultimo esercizio? Fate distendere la vostra compagna sulla schiena ma con le gambe piegate ed i piedi sollevati in aria o poggiati sulle vostre spalle. Se necessario potete mettere un cuscino sotto i suoi fianchi. In tal modo si modifica l’angolo di penetrazione e potrete entrare più profondamente nella vagina. Inginocchiatevi tra le sue cosce in modo che il peso del vostro corpo sia retto dalle gambe. L’intimità non è sacrificata perché resta il contatto degli occhi e potete abbassarvi su di lei per baciarla o carezzarle i seni. Avrete un adeguato controllo dei movimenti e del vostro eccitamento e potete ritirare il pene dalla vagina per sfiorare con il glande il suo clitoride. Un'altra variante suggerita da Edward Eichel in anni recenti ma già ben nota agli antichi maestri del tao consiste nell’assumere la tradizionale posizione del missionario penetrando la compagna con il pene eretto e poi spostare il vostro corpo in avanti di alcuni centimetri. In tal modo il pene più che muoversi in avanti e indietro si muove su e giù, facilitando il controllo dell’eiaculazione e consentendo rapporti prolungati. Inoltre con lo sfregamento degli ossi pubici la base del pene esercita una piacevole pressione sul clitoride. Le posizioni con la donna sopra sono quelle più riposanti per l’uomo e gli consentono un buon controllo dell’eccitamento. La donna decide la profondità e l’inclinazione della penetrazione, potendo così stimolare in diversi punti l’interno della vagina compreso il punto

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G. Poiché è lei che decide anche la velocità dei movimenti dovrà essere disposta a fermarsi se glielo chiedete per farvi scendere di qualche gradino nella scala dell’eccitamento. La posizione vi consente di carezzarle i seni e quando distende il suo corpo sul vostro, con una presa dolce ma decisa delle mani potete spingere i suoi glutei determinando una penetrazione più profonda. Le posizioni di fianco sono riposanti per entrambi ma alcune coppie le trovano meno stimolante sessualmente. Non consentono una profonda penetrazione anche se l’uomo riesce a durare più a lungo. Le posizioni da dietro evocano istinti animaleschi e proprio per questo alcuni le prediligono ed altri si sentono a disagio. In genere gli uomini sono eccitati dal movimento dei glutei della donna contro il loro pene. Dal punto di vista fisico esse consentono spinte vigorose con una penetrazione profonda ed una adeguata stimolazione della cervice e del punto G nella donna ma poiché la vagina si restringe la pressione esercitata sul pene aumenta considerevolmente e rende più difficile il controllo dell’eiaculazione da parte dell’uomo.

LE TECNICHE DEI MAESTRI TAOISTI Gli antichi maestri taoisti ritenevano che l’amore espresso attraverso la sessualità fosse la più potente

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medicina ed avevano inventato posizioni e tecniche diverse per guarire dalle varie malattie. In generale essi suggeriscono di accostarsi all’atto sessuale senza fretta e di variare frequentemente le posizioni dell’amore per renderlo più armonioso e soddisfacente, stimolando e sollecitando anche le parti più nascoste e segrete del corpo della donna, consentendo all’uomo di modulare il proprio eccitamento e controllare l’orgasmo. Essi consigliano di penetrare la donna lentamente prima con spinte minime, movimenti verso destra e sinistra, l’alto e il basso. Solo dopo, dicono, di spingere profondamente, per poi ritornare a piccole spinte alternate allo strofinamento del glande contro le piccole labbra ed il clitoride. Oltre alla profondità l’uomo deve variare la velocità delle spinte e la direzione della penetrazione scegliendo angolazioni diverse che consentono di accarezzare le pareti vaginali in ogni punto. Più che spingere in avanti e dietro l’uomo dovrebbe effettuare movimenti circolari del bacino muovendosi in semicerchio prima in una direzione poi nell’altra sia nel penetrare la donna che nel ritirarsi, quasi avvitando e svitando il pene nella vagina. Indubbiamente ci troviamo dinanzi a tecniche amatorie raffinate delle quali ho voluto darvi solo un assaggio e che ciascuno potrà approfondire per proprio conto se lo vorrà. Il mio intento è di fornirvi qualche strumento in più per sviluppare le vostre capacità multiorgasmiche nell’esperienza quotidiana.

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In sintesi • Tutte le innumerevoli posizioni dell’amore sono riconducibili alle quattro posizioni base dell’uomo sopra, della donna sopra, di fianco e da dietro. • E’ possibile apportare alle posizioni più comuni delle varianti che favoriscano il controllo dell’eccitamento e la multiorgasmicità. • Gli antichi maestri taoisti consideravano l’amore espresso attraverso la sessualità la più potente medicina dando preziosi suggerimenti per massimizzarne gli effetti.

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CONSIDERAZIONI FINALI

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Giunti al termine del nostro viaggio nel mondo dell’orgasmo multiplo maschile spero di non aver disatteso le aspettative contribuendo ad allargare il vostro sguardo su sensualità e sessualità, stimolandovi alla sperimentazione ed alla presa di coscienza del vostro potenziale erotico. Ricordate sempre che la centrale di comando del sesso è il cervello. Secondo le scoperte sulla chimica dell’amore il testosterone è l’ormone che determina il desiderio sessuale, dalla dopamina dipendono lo stimolo a ripetere esperienze gratificanti e l’attrazione verso il partner, l’ossiticina influenza l’intimità e l’attaccamento. Essa è prodotta durante l’allattamento al seno della madre e durante l’orgasmo. Ecco la riprova scientifica che una vita sessuale appagante rinsalda l’unione della coppia e l’orgasmo multiplo sviluppa l’intimità nella relazione. Gli uomini potranno cogliere l’opportunità per accrescere la fiducia in se stessi ed impostare su nuove basi di maggiore attenzione e disponibilità il rapporto con l’altro sesso. Le donne troveranno una possibile soluzione alla propria insoddisfazione sessuale suggerendo ai propri compagni come renderle felici ed appagate. E a quelle che non hanno provato mai le gioie della multiorgasmicità la lettura di questo libro può essere da stimolo per iniziare a loro volta un viaggio alla scoperta dell’ancor più ricco e straordinario universo dell’orgasmo multiplo femminile e delle infinite tecniche per donare e ricevere piacere. L’intero testo è stato articolato immaginando come destinatari coppie eterosessuali ma è ovvio che buona

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parte delle tecniche descritte possono costituire un aiuto altrettanto prezioso per uomini con orientamento sessuale diverso. A conclusione di questo contributo alla liberazione dalla sessuofobia della nostra società mi preme ricordare a tutti, eterosessuali ed omosessuali, l’importanza di praticare sesso sicuro. Nell’era della globalizzazione, di internet e del sesso virtuale appaiono sconcertanti le statistiche sui rapporti sessuali non protetti e la diffusione delle malattie a trasmissione sessuale. Chi non si rassegna all’unico metodo sicuro al cento per cento, l’astinenza, ha il dovere e la responsabilità verso se stesso e gli altri di prendere ogni necessaria precauzione. D’istinto avrete pensato tutti immediatamente all’AIDS (Sindrome di Immunodeficienza Acquisita) causata dall’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV). Secondo le ultime stime in Italia a fine 2005 il numero di persone sieropositive per HIV è da collocarsi tra 110-130.000. Ma vi sono più di cinquanta malattie a trasmissione sessuale le cinque più gravi delle quali ogni anno colpiscono nel mondo oltre 340 milioni di persone. Limitiamoci alla più comune delle malattie trasmesse sessualmente, l’herpes genitale. Una sciocchezza (a parte quella neonatale estremamente pericolosa) rispetto alle altre, eppure può essere davvero fastidiosa ed è impossibile da sradicare completamente dall’organismo. Le donne ne sono colpite quattro volte più degli uomini. La voglia di sorridere vi passerà del tutto se pensate che ce l’hanno almeno quattro milioni di italiani.

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Come lentamente avviene negli Stati Uniti dovremmo imparare a chiedere ai nostri nuovi partner di sottoporsi ad analisi cliniche ed evitare occasionali rapporti vaginali, anali e orali non protetti con persone della cui salute non siamo certi. Dopo l’astinenza, il preservativo è la migliore garanzia sul sesso attualmente in circolazione. Fatene buon uso.

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LETTURE CONSIGLIATE

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Anand Margo, The Art of Sexual Ecstasy, Jeremy P. Tarcher, December 1990; Brauer Alan P., Eso: How You and Your Lover Can Give Each Other Hours of Extended Sexual Orgasm, Warner Books, April 2001; Chang Jolan, Il tao dell'amore, Mondadori, 1995, 3ª ed.; Chia Mantak & Arava Douglas Abrams, The Multiorgasmic Man, Harper Collins Publishers, 1996; Hartman William & Fithian Marilyn, Any Man Can, St Martins Mass Market Paper, 1986; Keesling Barbara, How to make love all night (and Drive a Woman Wild), Gramercy Books, New York, 1998: Keesling Barbara, Sexual Pleasure, Unter House Publishers, 2005;

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Masters William H., Johnson Virginia E., L' atto sessuale nell'uomo e nella donna. Indagine sugli aspetti anatomici e fisiologici, Feltrinelli, 1994, 6ª ed.; Paget Linda Lou, Fallo felice, NET, 2002; Zilbergeld Bernie, The New Male Sexuality: The Truth about Men, Sex, and Pleasure, Bantam Books, New York, 1999.

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INDICE

INTRODUZIONE

pag.

1

1 IL TABU’ DEL SESSO 1.1 La Rivoluzione sessuale 1.2 Differenze nell’eccitamento maschile e femminile 1.3 Le fasi dell’eccitamento 1.4 Orgasmo ed eiaculazione In sintesi

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5 6 7

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9 10 12

2 CENNI DI ANATOMIA MASCHILE 2.1 Il pene e la masturbazione 2.2 Il muscolo pubococcigeo 2.3 Altre zone erogene 2.4 La prostata 2.5 Lo sperma 2.6 Tonificare il muscolo PC Tabella 1 Tabella 2 In sintesi

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13 14 15 16 17 18 18 20 21 22

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3 GLI ESERCIZI FONDAMENTALI 3.1 Individuare il muscolo PC 3.2 Pochi minuti al giorno 3.3 Gradualità e costanza In sintesi

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24 25 26 28 29

4 CENNI DI ANATOMIA FEMMINILE 4.1 La vulva 4.2 Il clitoride 4.3 La vagina 4.4 Il punto G 4.5 L’orgasmo femminile In sintesi

pag. “ “ “ “ “ “

30 31 32 33 33 34 36

5 LE CAREZZE SENSUALI 5.1 Imparare a leggere i segnali del corpo 5.2 La giusta atmosfera 5.3 Esercizio solitario di carezze sensuali 5.4 Esercizio in coppia di carezze sensuali In sintesi

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37 38 39 39 41 44

6 L’ALTALENA DEL PIACERE 6.1 Il controllo dell’eccitamento attraverso la respirazione 6.2 Esercizio in coppia 6.3 Segnare i picchi utilizzando

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45 46

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48 49

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il muscolo PC 6.4 Un altro strumento prezioso: la modulazione dei movimenti 6.5 La focalizzazione dell’attenzione 6.6 Trasformare i picchi in plateau 6.7 Una variante piacevole: la penetrazione 6.8 Provare e riprovare In sintesi



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51 52 54 56 58

7 7.1 7.2 7.3

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60 61 62 64



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8 AMPLESSO E MULTIORGASMICITA’ “ 8.1 Le posizioni dell’amore e l’uomo “ multiorgasmico 8.2 Le tecniche dei maestri taoisti “ In sintesi “

68 69 71 73

CONSIDERAZIONI FINALI



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Figura 1 e 2 Figura 3

“ “

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IL TRAGUARDO FINALE Esercizio solitario Le reazioni del vostro corpo Il vostro primo orgasmo multiplo in coppia In sintesi

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LETTURE CONSIGLIATE

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