Domande vecchi esami Linguistica Savoia Unifi

December 11, 2016 | Author: Matteo Torricelli | Category: N/A
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Domande che sono state fatte negli scorsi esami di Linguistica generale del professor Savoia, Unifi....

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Ciao a tutti :D Dato che siamo in tanti a chiedere di quest'esame, io ho raccolto tutte le info che sono state scritte, ma non sono sicura di avere tutte le domande . Se qualcuno ha da aggiungere tanto meeglio :D FILA _ struttura sillabica, i tratti (+alto, +posteriore ecc.), il turco e le sue regole di armonia vocalica, verbi inaccusativi e inergativi, tipi di frasi (lo trovate sulla sintassi), differenza tra soggetto di una frase e argomento del verbo, posizione dell'Unesco sul multilinguismo in Europa e commento di un grafico riguardo ai livelli di illetteralismo... ei tratti poi era inclusa la domanda tipo "che cos'è l' IPA" in quella della struttura sillabica chiedeva "caratteristiche di accento/rima" in quella del turco chiedeva di indicare la regola che segue scegliendone tra 3, e di definire una vocale atona e tonica FILA _ e per quanto riguarda l'altro compito, le domande sono le stesse, ma al posto del turco c'è il dialetto mascioni :) FILA C 1) differenza fra verbi inaccusativi e inergativi; 2) differenza tra soggetto della frase e argomento del verbo, cos'è la valenza dei verbi e differenza fra argomenti e circostanziali; 3) cos'è un sintagma e i criteri per individuarli; 4) riempire una tabella delle vocali con i + e i -, cos'è l'IPA; 5) il dialetto Palaulatino; 6) struttura sillabica di "gatto" e "ponte"; 7) grafico ad albero di "loro dicono che i ragazzi guardano la partita" o una cosa del genere; 8) la storia della scrittura 9) l'analfabetismo di ritorno

FILA D 1. C'era da dire com'è composta una sillaba, la struttura di sillaba di tratto e inkastro 2. tabella con + e 3. Assimilazione nel Chamorro (dispense), differenza tra soggetto e argomento esterno del verbo con riferimento all'espletivo piove-il pleut, valenza del verbo e differenza argomenti/circostanziali, i tipi di frase, verbi inaccusativi e inergativi, code-mixing e code mixing interno d parola, pidgin. il diagramma ad albero era su: Loro domandano chi guardano quegli uomini 0.0

Ciao a tutti :D Dato che siamo in tanti a chiedere di quest'esame, io ho raccolto tutte le info che sono state scritte, ma non sono sicura di avere tutte le domande . Se qualcuno ha da aggiungere tanto meeglio :D FILA _ struttura sillabica, i tratti (+alto, +posteriore ecc.), il turco e le sue regole di armonia vocalica, verbi inaccusativi e inergativi, tipi di frasi (lo trovate sulla sintassi), differenza tra soggetto di una frase e argomento del verbo, posizione dell'Unesco sul multilinguismo in Europa e commento di un grafico riguardo ai livelli di illetteralismo... ei tratti poi era inclusa la domanda tipo "che cos'è l' IPA" in quella della struttura sillabica chiedeva "caratteristiche di accento/rima" in quella del turco chiedeva di indicare la regola che segue scegliendone tra 3, e di definire una vocale atona e tonica FILA _ e per quanto riguarda l'altro compito, le domande sono le stesse, ma al posto del turco c'è il dialetto mascioni :) fila C. 1) differenza fra verbi inaccusativi e inergativi; 2) differenza tra soggetto della frase e argomento del verbo, cos'è la valenza dei verbi e differenza fra argomenti e circostanziali; 3) cos'è un sintagma e i criteri per individuarli; 4) riempire una tabella delle vocali con i + e i -, cos'è l'IPA; 5) il dialetto Palaulatino; 6) struttura sillabica di "gatto" e "ponte"; 7) grafico ad albero di "loro dicono che i ragazzi guardano la partita" o una cosa del genere; 8) la storia della scrittura 9) l'analfabetismo di ritorno

fila D. C'era da dire com'è composta una sillaba, la struttura di sillaba di tratto e inkastro 2. tabella con + e 3. Assimilazione nel Chamorro (dispense), differenza tra soggetto e argomento esterno del verbo con riferimento all'espletivo piove-il pleut, valenza del verbo e differenza argomenti/circostanziali, i tipi di frase, verbi inaccusativi e inergativi, code-mixing e code mixing interno d parola, pidgin. il diagramma ad albero era su: Loro domandano chi guardano quegli uomini 0.0

FILA _ struttura sillabica, i tratti (+alto, +posteriore ecc.), il turco e le sue regole di armonia vocalica, verbi inaccusativi e inergativi, tipi di frasi (lo trovate sulla sintassi), differenza tra soggetto di una frase e argomento del verbo, posizione dell'Unesco sul multilinguismo in Europa e commento di un grafico riguardo ai livelli di illetteralismo... ei tratti poi era inclusa la domanda tipo "che cos'è l' IPA" in quella della struttura sillabica chiedeva "caratteristiche di accento/rima" in quella del turco chiedeva di indicare la regola che segue scegliendone tra 3, e di definire una vocale atona e tonica FILA _ e per quanto riguarda l'altro compito, le domande sono le stesse, ma al posto del turco c'è il dialetto mascioni :) FILA C 1) differenza fra verbi inaccusativi e inergativi; 2) differenza tra soggetto della frase e argomento del verbo, cos'è la valenza dei verbi e differenza fra argomenti e circostanziali; 3) cos'è un sintagma e i criteri per individuarli; 4) riempire una tabella delle vocali con i + e i -, cos'è l'IPA; 5) il dialetto Palaulatino; 6) struttura sillabica di "gatto" e "ponte"; 7) grafico ad albero di "loro dicono che i ragazzi guardano la partita" o una cosa del genere; 8) la storia della scrittura 9) l'analfabetismo di ritorno FILA D C'era da dire com'è composta una sillaba, la struttura di sillaba di tratto e inkastro 2. tabella con + e 3. Assimilazione nel Chamorro (dispense), differenza tra soggetto e argomento esterno del verbo con riferimento all'espletivo piove-il pleut, valenza del verbo e differenza argomenti/circostanziali, i tipi di frase, verbi inaccusativi e inergativi, code-mixing e code mixing interno d parola, pidgin. il diagramma ad albero era su: Loro domandano chi guardano quegli uomini 0.0

GIANCATERINO 1) Costruisci la struttura sillabica delle sillabe contenute nelle parole seguenti: kontrattosegnale Quali sono le caratteristiche dell'attacco sillabico? 2) Trascrivi in IPA le seguenti parole italiane: pesce, rosa, pazzo Assegna i tratti alle seguenti consonanti: [p b s k] e individua le classi naturali (che cosa le caratterizza?) 3) Che cosa è la METAFONIA? In un dialetto sardo (quello parlato a Paulilàtino), la vocale tonica e la vocale seguente [...] per alcune proprietà (metafonia). Uno stesso elemento lessicale presenta [...] vocale finale è [a e o], mentre presenta rispettivamente [e] o [o] in posizione come indicato negli esempi seguenti: app[ɛ]rdzo --> "io apro" app[e]rizi --> "tu apri" b[ɛ]ttsa --> "vecchia" b[e]ttsu --> "vecchio" f[ɔ]rrozo --> "forni" f[o]rru --> "forno" I. In che cosa consiste la differenza fra "vocale tonica" e "vocale atona"? II. ASSEGNA i tratti [alto] e [basso] a [i e ɛ ɔ o u] III. Scrivi la regola che esprime il processo di metafonia 4) Nella frase seguente: quella ragazza ha chiamato le amiche di Gianni Assegna ogni parola ad una parte del discorso, individua i costituenti e assegna ai costituenti la loro funzione grammaticale. 5) Quali sono le differenze nel comportamento sintattico e dal punto di vista strutturale fra verbi intransitivi INACCUSATIVI e INERGATIVI? I test del "ne" e del participio che cosa mettono in evidenza? 6) Spiega che cosa si intende per caso strutturale in sintassi. Qual è il caso del soggetto? E quello dell'oggetto? Com'è rappresentata questa differenza nella struttura di frase? I ruoli tematici a quali sintagmi sono assegnati dal verbo? Che cosa si intende per argomenti e per circostanziali? 7) Costruisci l'albero di frase di "loro sanno che i ragazzi sono usciti". Che cosa è il complementatore e a che cosa corrisponde il suo dominio? 8) Che differenza c'è tra code-switching e code-mixing. Come si caratterizza il code-mixing, tenendo conto dell'esempio e della discussione svolta sul testo. Che cosa sono le varietà secondarie/apprendimento, tenendo conto dell'esempio e della discussione svolta sul testo? 9) La variazione linguistica in rapporto alle relazioni di ruolo, alla situazione, all'evento linguistico: i fattori demografici come regolatori della variazione linguistica, tipi di variabili sociolinguistiche. Discuti e spiega questo punto

Risposte alle domande di linguistica Di Marta Triberio, Sabato 28 gennaio 2012 alle ore 13.04

Struttura sillabica= la sillaba è una sequenza di vocali econsonanti che si raggruppano in unità, e corrisponde a schemi di combinazionipossibili di consonanti e vocali e la si può considerare come un costruttofonologico intermedio tra il segmentosingolo e l’enunciato. Def struttura sillabica _ la sillaba presenta due costituenti, la rima,che comprende il nucleo vocalico ed eventualmente una consonante detta coda, el’attacco, ovvero la posizione consonantica che si può trovare prima dellarima. È proprio la struttura interna della Rima che influenza diversi fenomenifonologici. In particolare, in molti sistemi fonologici l’assegnazionedell’accento tiene conto della differenza tra rima a una posizione (rimaleggera) e rima a due posizioni (rima pesante). Per esempio in latino in unaparola trisillaba, l’accento va sulla terzultima vocale solo se la sillabaintermedia è breve, mentre una penultima sillaba lunga, cioè con vocale lunga ocoda consonantica, attrae l’accento. Turco armoniavocalica nel turco si verifica un processo diassimilazione vocalica detto armonia vocalicain questo processo la vocale della baselessicale influenza le proprietà vocaliche dei suffissi. Specificamente nelcaso del turco, la vocale del suffisso si accorda con quella tonica della baselessicale, come nel caso del morfema di plurare. Esso presenta dure forme,ovvero -lar se è preceduto da [ u o a u] o -ler se preceduto da [i y e o]; inpiù le vocali alte si arrotondano se seguono una vocale arrotondata. Possiamoesprimere questo fenomeno con due regole(la variabile α riguarda la scelta trai due valori ‘+’ o ‘-’ )nella seconda regola poi introduce la restrizione +alto, per cui solo le vocali con quel tratto permettono la realizzazione delfenomeno di armonia di arrotondamento: . [+ vocalico]à [ αposteriore]/[+ vocalico, α posteriore]X___ .[+ vocalico]à [αarrotondato]/ [+ vocalico, α arrotondato]X___ [+ alto] Tipi di frasi: Prima classificazione: Frase semplice_ frase che noncontiene altre frasi (costituita da uno strato SV, uno ST(se flessa), uno SC(laperiferia sinistra), che può essere lessicalizzato o meno. Frase complessa_ frasecostituita da più di una frase semplice. La frase che contiene altre frasi mann è contenuta è detta matrice o principale, invece quella contenuta è dettasubordinata, o incassata. Le subordinate possono essere primo grado, secondo ecosì via secondo il principio di ricorsività. Secondo laposizione delle frasi: Subordinate completive verbali_sono saldate nella posizione di complemento di un verbo (Nico dice che Filu guarda la luna) Subordinate completive nominali_frasi che sono complemento di un nome.( Filu ha fatto la promessa che guardera la luna) Subordinate soggettive_ Subordinatein posizione di soggetto (che filu guardi la luna preoccupa nico) Subordinate aggiunte_ Frasiavverbiali (temporali,locative, finali causali) (filu guarda la luna quando ha tempo)

Secondo la diatesi Frasi attive Frasi passive Secondo la flessione Frasi flesse frasi chepresentano il verbo flesso. Frasi infinitivali frasi in cuic’è il verbo al modo infinito,solo subordinate Secondo la modalità Frasi dichiarative_ i fattiespressi vengono affermati Interrogative_ vengono posti inquestione i fatti espressi , in posizione matrice sono dirette, subordinataindirette. Secondo la polarità Affermative Negative Frasi coordinate stop_ due frasimatrice unite da una congiunzione. Ci sono controversie in merito a che tipo distruttura possa interpretare questo tipodi frasi. Alcuni pensano alla paratassi, quindi considerare una strutturapiatta, altri invece sostengono sia preferibile una struttura conforme alloXbarra, dove i due congiunti siano disposti asimmetricamente. Posizione Unescomultilinguismo Europa. L’unescopromuove il multilinguismo ,lo identifica come necessario per una pacifica erispettosa convivenza tra popoli.L’unesco dal 1999 ha promosso per il 21febbraio la giornata internazionale della lingua madre sullo stato dellelingue; questa giornata è stata creata nella XXX sessione della Conferenzagenerale Unesco,con le risoluzioni 12 e 37. Il documento che stabilisce l’istituzionedi questa giornata auspica alla creazione di un pianeta basato sulmultilinguismo; in particolare la risoluzione 12 individua nelladifferenziazione delle lingue un valore da proteggere e un principio diconvivenza e mutuo rispetto tra popoli. L’unesco infatti nella risoluzioneavverte del pericolo di scomparsa in cui molti idiomi locali stanno incorrendoa causa della globalizzazione, e sostenendo l’importanza del plurilinguismoanche per un accesso democratico al sapere, sostiene la necessità dipromuoverlo attraverso un contesto sociale, intellettuale e mediaticofavorevole. La risoluzione 37 introduce il problema dell’accesso multilinguealla rete ai fini “della promozione del pluralismo culturale nelle retid’informazione mondiali” e per “la promozione dell’accesso universaleall’informazione, in particolare a quella che ricade nel dominio pubblico”. I tratti. I tratti sonoproprietà che individuano particolari classi di unità fonologiche.Costituiscono una rappresentazione delle proprietà universali dei sistemifonologici delle lingue naturali . Indicano il contenuto fonologicodei segmenti, creando le cosidette classi naturali, ovvero insiemi di segmentiche condividono uno o piu tratti, e determinandone le differenze. Una teoriadei tratti è stata inizialmente formulata da Jakobson Fant e Halle nel 1952, esuccessivamente sviluppata da Chomsky e Halle nel 1968:questi ultimi proposeroun insieme di tratti fondati su criteri di articolazione, e questaclassificazione è tuttoggi utilizzata. tratti delle classi maggiori [±vocalico] = i segmenti [+vocalico] sono prodotti con una cavità orale in cui ilmassimo restringimento possibile è quello corrispondente a [i] e [u]; gli altri sono [-vocalico]. [±consonantico] = presenza/ assenza di una ostruzione maggiore nel tratto vocale [±sonorante] = presenza/ assenza della configurazione che permette la vibrazionespontanea delle corde vocali in assenza di un’ostruzione maggiore nel tratto vocale. tratti di cavità

[±coronale]= la punta della lingua è sollevata o meno dalla sua posizione neutra [±anteriore]= l’ostruzione è collocata prima o meno della regione palatoalveolare dellabocca [±alto]= il corpo della lingua è sollevato o meno rispetto alla sua posizione neutra [±basso]= il corpo della lingua è spinto o meno al di sotto della sua posizione neutra [±posteriore]= il corpo della lingua è ritratto o meno verso la parte posteriore dellacavità [±arrotondato]= presenza/ assenza di arrotondamento delle labbra [±nasale]= presenza/ assenza di flusso d’aria attraverso le cavità nasali [±laterale]= presenza/ assenza di passaggio dell’aria ai lati della lingua tratti di modo diarticolazione [±continuo]= presenza/ assenza di un’ostruzione tale da bloccare il flusso d’aria [±soluzioneritardata] = l’occlusione è sbloccata in maniera progressiva o repentina [±teso]= presenza/ assenza di una maggiore energia articolatoria e acustica tratti di sorgente [±sonoro]= presenza/ assenza di vibrazione delle corde vocali [+-stridente]= presenza/assenza di maggiore rumorosità. COS’E’ L’IPA L’IPA è l’acronimo diInternational Phonetic Association, la più importante associazione di foneticache ha anche creato l’alfabeto fonetico utilizzato a livello internazionale,sviluppato inizialmente nel 49 aggiornato negli anni. CARATTERISTICHE DI ACCENTO l’accento è responsabile di una maggiore forza articolatoria checaratterizza certe sillabe dette toniche, rispetto ad altre sillabe che invecene sono prive, dette atone o deboli. Unasillaba accentata viene percepita di durata maggiore, con un tono più elevatome un’intensità maggiore. Questi, insieme alla natura della vocale accentata,sono detti correlati fisici dell’accento, che appunto lo caratterizzano. Questicorrelati vengono usati in maniera diversa dalle varie lingue e in una stessalingua si possono avere correlati diversi a seconda del contesto sillabico. IL DIALETTOMASCIONI: Il dialetto mascioni è una varietà abruzzese nella quale si verifica un caso di metafonia,processo nel quale lavocale su cui è posto l’accento anticipa alcune proprietà della vocale atonasuccessiva. In questo dialetto la metafonia mantiene il suo contesto foneticopoiché le vocali atone finali sono pienamente realizzate; specificatamente nelMascioni la vocale tonica anticipa il grado di apertura della vocale seguente.Ci sono più possibilità: uno stesso elemento lessicale presenta la vocale tonica è[e] o [o] se la vocale finale è –a, -e, -o, mentre è [i] o[u] rispettivamente se in posizione finale ci sono[i u]; nel caso delle vocali medio-basse troviamo [ε] o [ ς]toniche se la vocale finale è –a, -e, -o, [e] o [o] rispettivamente se in posizione finale ci sono [i u].Possiamo esprimere queste alternanze con due regole di metafonia: la primaconverte [e o]in [i u] ,la seconda prende [ ε] o [ ς] e le trasforma in [e o] (RM 1) [+vocalico,-basso] --> [+alto] / __ X [+vocalico, +alto] (RM 2) [+vocalico,+basso] --> [-basso] / __ X [+vocalico, +alto] dove X è unavariabile che sta per qualsiasi sequenza possibile, anche nulla, di consonanti.

COS’E’ UN SINTAGMA E I CRITERI PER INDIVIDUARLI unsintagma è l’oggetto complesso costruito dall’operazione Salda. Perindividuarlo si usano i cosiddetti testi di costituenza, che sono: Def Movimento: molte operazionisintattiche possono essere definite di movimento, nel senso che spostano unelemento dalla sua posizione naturale a una posizione marcata, cioè menonaturale, e può interessare solo costituenti. Un gruppo di parole F è un costituente se può essere dislocato daun’operazione di movimento. Un tipo di movimento è la deffocalizzazione, per cui si disloca inposizione iniziale un costituente enfatizzato per attirare l’attenzione su di esso (LE CARTE DEI MOSTRI, filu vuole regalare a suo fratello). Un’altra operazione di movimento è la def scissione:un gruppo di parole x nella frase F è un costituente se si può dire che è’/sono x che (dove = F- ) Def isolabilità: un gruppo di parole è un costituente se si può pronunciare in isolamento. La sostituibilità tramite proforma: un gruppo di parole in una frase F è un costituente se può essere sostituito da proforma. L'ELLISSI: L’ellissi è la possibilità di non dire delle sequenze di prole che pure sono presenti nell’interpretazione. Un gruppo di parole è un costituente nella frase F se puòessere soggetto a ellissi. (Filu ha regalato le carte dei mostri a suo fratello e Nico oggi(sottinteso regalare le carte) def test di coordinazione: se due gruppi di parole sono coordinabili sono costituenti appartenenti alla stessa categoria. VALENZA DEI VERBI_ è unaproprietà che determina quanti costituenti (detti argomenti)un verbo deveavere. SI dice che questi argomenti saturano la valenza dei verbi. Questa Non èuna proprietà esclusiva dei verbi ma caratterizza questi ultimi in particolarmodo. Parliamo di verbi zerovalenti se non richiedono nessun argomento,monovalenti un argomento, bivalenti due argomenti, trivalenti tre. DIALETTO PAULILATINO_ il dialettopaulilàtino è una varietà parlata nella Sardegna centrale dove troviamo unaforma di metafonia. Infatti la distribuzione delle vocali medie toniche dipendedall’apertura della vocale finale: quindi le medio basse [εo ς] si trovano se in posizione finale la vocaleè -a -e-o, si hanno invece medio alte [e o] se la vocale finale è -i-u. Ilrisultato è che uno stesso elemento lessicale presenta la tonica medio alta [eo] davanti a una vocale [+alto] ma la tonica medio - bassa[ ε o ς] nel resto dei contesti. STORIA DELLA SCRITTURA_ una prima manifestazione della scritturarisale al 3299-3400 a.c, precisamente in Mesopotamia dove sono state ritrovatetavolette con dei segni dal valore convenzionale. Sono i Sumeri poi nel 3000 a.c. a inventarela scrittura cuneiforme,monosillabica e inizialmente di natura ideografica,composta appunto da segni detti cunei incisi su tavolette d’argilla. Questisegni derivano da quelli mesopotamici, ma li modificano ampiamente rendendo piùcomplesso il sistema. Nel 2340 a.c i cunei vengono utilizzati anche per linguesemitiche; si ha però l’evoluzione dei segni cuneiformi ad un uso fonologico.La scrittura dell’egiziano antico, simile a quella semitica, appare nel 3000a.c., e presenta un sistema misto in cui vi sono segni ideografici efonografici. Nelle scritture di Creta,si ha un tipo di scrittura ideografico ma anche altre due tipologie, la lineareA , non ancora decifrata e di chiara derivazione egizia, e la lineare B,chesoppiantò la lineare A a seguito della conquista di Creta da parte dei Micenei.Entrambe le

scritture usavano caratteri sillabici ma non avevano niente a chefare con le scritture alfabetiche.Importante passo avanti per la scritturarappresenta la scrittura e l’alfabeto fenici, di tipo fonografico, a partiredal 2000 a.c. Parrebbe che le fasi piùantiche di questi sistemi deriverebbero in parte dai geroglifici egiziani.Comunque sia l’alfabeto fenicio si diffuse in tutto il Mediterraneo, prima aigreci, nel VIII secolo a.c. o anche prima, e poi in Italia, grazie aicoloni greci, e in particolare grazie alcontatto tra coloro che si trovavano in Campania e che entrarono in contattocon gli Etruschi. ASSIMILAZIONE NEL CHAMORRO_ il fenomeno di assimilazione vocalica a cui si assiste nel chamorro,lingua Austronesiana di Guam, prevede che le proprietà timbriche di una vocalevengano diffuse. Il sistema vocalico del chamorro è il seguente: [-posteriore]

[+posteriore]

[+alto]

i

u

[-alto]

e

o

[+basso]

æ

a

Quando una vocaledella serie [-posteriore] precede una vocale della serie [+posteriore],quest’ultima cambianella corrispondente [-posteriore] (cioè quella sulla suastessa linea di sinistra), come negli esempi in (51).Come si vede i contestisono creati dalla combinazione di formativi clitici. La regola che esprimequesto processo di assimilazione può essere formalizzata come in (52). Inquesto caso X può includere non solo una possibile sequenza consonantica maanche un confine di parola. (52) chamorro [+vocalico] -->[-posteriore] / [+vocalico, -posteriore] X ___ ANALFABETISMO DI RITORNO: è un fenomeno che può essere indotto dalla disabitudine allalettura, e che porta molti parlanti scolarizzati a trovarsi in difficoltà nelcapire i testi scritti. La difficoltà non è dovuta al non saper fare la giustacorrelazione grafema- fonema, ma dal fatto che non si riesce ad interpretare iltesto scritto: per poter riuscire in questo scopo infatti è necessario esseredotati di una conoscenza piuttosto approfondita, bisogna comprendere vocabolariopiù ampio e specializzato rispetto a quello utilizzato nel linguaggio orale. DIFFERENZA TRA INACCUSATIVI E INERGATIVI: Ai verbi monoargomentali come dormiresi dà il nome di verbiinergativi, a quelli come andare si dà il nome di verbiinaccusativi .La differenza tra i due tipi sta nel fatto che l’argomento dei verbi inergativi è un agente, mentre l’argomento dei verbi inaccusativi è un tema.

PIDGIN_ Il Pidgin è una lingua che derivadalla mescolanza di lingue di popolazioni differenti, venute a contatto aseguito di migrazioni o colonizzazioni. Esistono molte varietà di pidgin, tuttediverse tra loro. Nella maggior parte dei casi non si può parlare di vere eproprie lingue, mancando una qualsiasi tradizione letteraria e avendo strutturenon codificate e fortemente semplificate, sia nella struttura che nelvocabolario. I pidgin, grazie alla mescolanza con due o più lingue consente lacomunicazione tra i parlanti di due o più lingue differenti, la lingua piùforte viene detta lessificatrice. Se il pidgin non si estingue o non restaeccessivamente limitato come numero dei parlanti, esso può assumere i connotatidi lingua relativamente stabile, assumendo una propria strutturalessico–sintattica: è questo il fenomeno della creolizzazione. DIFFERENZA ARGOMENTI/CIRCOSTANZIALI_ l’argomento è un costituente necessario per saturare la valenzadel verbo o comunque della parola in questione; un sintagma circostanziale nonha funzione argomentale perciò non è indispensabile per la saturazione, mafornisce appunto informazioni in merito alle circostanze in cui si è svoltol’evento descritto. (filù guarda la luna con il telescopio___ filu e luna sonoargomentali, con il telescopio circostanziale) DIFFERENZA ARGOMENTO ESTERNO VERBO ESOGGETTO_SOGGETTO DI FRASE: il soggetto è un sintagma nominale che può assumeredue ruoli: quello di argomento esterno del verbo, o di specificatore dellaflessione, che ha il ruolo di accordarsi con essa. L’argomento esterno delverbo invece è il costituente che è necessario per saturare la valenza del verboe che si trova nelle frasi attive; può coincidere con il soggetto ma non sempre. Nel caso della frase :Il pleut, il costituisce soggetto perché si accorda conla flessione( soggetto espletivo) ma non è argomento del verbo perché un verbocome piovere è zerovalente, quindi si dice che non ha ruolo tematico. DIFFERENZA ARGOMENTO VERBO E SOGGETTO_ Il soggetto diuna frase è un sintagma nominale che può avere due funzioni: quella diargomento esterno del verbo oppure di specificatore della flessione, con l’unicoscopo di accordarsi con essa. L’argomento del verbo è invece il costituente chesatura la valenza del verbo, e non sempre coincide con il soggetto. E' un sintagma nominale (SN) cheassume il ruolo di svolgere l'azione espressa dal verbo e che si accorda conesso in numero e persona.ARGOMENTO DEL VERBO:riceve il ruolo tematicod'agente.ESPLETIVO:un verbo come “piove” ( → “il pleut” ) ha soltanto unpronome che funge da soggetto, ma non possiede un argomento poiché il verbo inquestione è zerovalente, quindi privo di agente. Il soggetto che precede ilsuddetto verbo ha solo la funzione di accordarsi con la flessione e viene dettoESPLETIVO. Code switching ecode mixing la prima è la commutazione tra due o più linguediverse da parte di uno stesso parlante, la seconda il passaggio da una linguaa un’altra all’interno di una stessa frase, solo che in questo caso si tende asostenere che non vi è intenzionalità. Questa distinzione però è stataridiscussa durante gli anni e si è considerato non essere in realta così nettala differenza, in quanto anche il code mixing presenta alcuni risvoltipsicologici e funzionali. By Chiara vannini

STRUTTURA SILLABICA la sillaba è una sequenza di vocali e consonanti che si raggruppano in unità, e corrisponde a schemi di combinazioni possibili di consonanti e vocali e la si può considerare come un costrutto fonologico intermedio tra il segmento singolo e l’enunciato. Def struttura sillabica _ la sillaba presenta due costituenti, la rima, che comprende il nucleo vocalico ed eventualmente una consonante detta coda, e l’attacco, ovvero la posizione consonantica che si può trovare prima della rima. È proprio la struttura interna della Rima che influenza diversi fenomeni fonologici. In particolare, in molti sistemi fonologici l’assegnazione dell’accento tiene conto della differenza tra rima a una posizione (rima leggera) e rima a due posizioni (rima pesante). Per esempio in latino in una parola trisillaba, l’accento va sulla terzultima vocale solo se la sillaba intermedia è breve, mentre una penultima sillaba lunga, cioè con vocale lunga o coda consonantica, attrae l’accento. Turco armonia vocalica nel turco si verifica un processo di assimilazione vocalica detto armonia vocalica in questo processo la vocale della base lessicale influenza le proprietà vocaliche dei suffissi. Specificamente nel caso del turco, la vocale del suffisso si accorda con quella tonica della base lessicale, come nel caso del morfema di plurale. Esso presenta dure forme, ovvero -lar se è preceduto da [ u o a u] o -ler se preceduto da [i y e o]; inpiù le vocali alte si arrotondano se seguono una vocale arrotondata. Possiamoesprimere questo fenomeno con due regole(la variabile α riguarda la scelta trai due valori ‘+’ o ‘-’ )nella seconda regola poi introduce la restrizione +alto, per cui solo le vocali con quel tratto permettono la realizzazione delfenomeno di armonia di arrotondamento: . [+ vocalico]à [ αposteriore]/[+ vocalico, α posteriore]X___ .[+ vocalico]à [αarrotondato]/ [+ vocalico, α arrotondato]X___ [+ alto] Tipi di frasi: Prima classificazione:Frase semplice_ frase che noncontiene altre frasi (costituita da uno strato SV, uno ST(se flessa), uno SC(laperiferia sinistra), che può essere lessicalizzato o meno. Frase complessa_ frasecostituita da più di una frase semplice. La frase che contiene altre frasi mann è contenuta è detta matrice o principale, invece quella contenuta è dettasubordinata, o incassata. Le subordinate possono essere primo grado, secondo ecosì via secondo il principio di ricorsività. Secondo laposizione delle frasi Subordinate completive verbali_sono saldate nella posizione di complemento di un verbo (Nico dice che Filu guarda la luna) Subordinate completive nominali_frasi che sono complemento di un nome.( Filu ha fatto la promessa che guardera la luna) Subordinate soggettive_ Subordinatein posizione di soggetto (che filu guardi la luna preoccupa nico) Subordinate aggiunte_ Frasiavverbiali (temporali,locative, finali causali) (filu guarda la luna quando ha tempo) Secondo la diatesi Frasi attive Frasi passive Secondo la flessione Frasi flesse frasi chepresentano il verbo flesso. Frasi infinitivali frasi in cuic’è il verbo al modo infinito,solo subordinate Secondo la modalità Frasi dichiarative_ i fattiespressi vengono affermati Interrogative_ vengono posti inquestione i fatti espressi , in posizione matrice sono dirette, subordinataindirette. Secondo la polarità Affermative Negative

Frasi coordinate stop_ due frasimatrice unite da una congiunzione. Ci sono controversie in merito a che tipo distruttura possa interpretare questo tipodi frasi. Alcuni pensano alla paratassi, quindi considerare una strutturapiatta, altri invece sostengono sia preferibile una struttura conforme alloX-barra, dove i due congiunti siano disposti asimmetricamente. Posizione Unescomultilinguismo Europa. L’unescopromuove il multilinguismo ,lo identifica come necessario per una pacifica erispettosa convivenza tra popoli.L’unesco dal 1999 ha promosso per il 21febbraio la giornata internazionale della lingua madre sullo stato dellelingue; questa giornata è stata creata nella XXX sessione della Conferenzagenerale Unesco,con le risoluzioni 12 e 37. Il documento che stabilisce l’istituzionedi questa giornata auspica alla creazione di un pianeta basato sulmultilinguismo; in particolare la risoluzione 12 individua nelladifferenziazione delle lingue un valore da proteggere e un principio diconvivenza e mutuo rispetto tra popoli. L’unesco infatti nella risoluzioneavverte del pericolo di scomparsa in cui molti idiomi locali stanno incorrendoa causa della globalizzazione, e sostenendo l’importanza del plurilinguismoanche per un accesso democratico al sapere, sostiene la necessità dipromuoverlo attraverso un contesto sociale, intellettuale e mediaticofavorevole. La risoluzione 37 introduce il problema dell’accesso multilinguealla rete ai fini “della promozione del pluralismo culturale nelle retid’informazione mondiali” e per “la promozione dell’accesso universaleall’informazione, in particolare a quella che ricade nel dominio pubblico”. I tratti. I tratti sonoproprietà che individuano particolari classi di unità fonologiche.Costituiscono una rappresentazione delle proprietà universali dei sistemifonologici delle lingue naturali . Indicano il contenuto fonologicodei segmenti, creando le cosidette classi naturali, ovvero insiemi di segmentiche condividono uno o piu tratti, e determinandone le differenze. Una teoriadei tratti è stata inizialmente formulata da Jakobson Fant e Halle nel 1952, esuccessivamente sviluppata da Chomsky e Halle nel 1968:questi ultimi proposeroun insieme di tratti fondati su criteri di articolazione, e questaclassificazione è tuttoggi utilizzata. TRATTI DELLE CLASSI MAGGIORI

[±vocalico] = i segmenti [+vocalico] sono prodotti con una cavità orale in cui ilmassimo restringimento possibile è quello corrispondente a [i] e [u]; gli altri sono [-vocalico]. [±consonantico] = presenza/ assenza di una ostruzione maggiore nel tratto vocale [±sonorante] = presenza/ assenza della configurazione che permette la vibrazionespontanea delle corde vocali in assenza di un’ostruzione maggiore nel tratto vocale. tratti di cavità [±coronale]= la punta della lingua è sollevata o meno dalla sua posizione neutra [±anteriore]= l’ostruzione è collocata prima o meno della regione palatoalveolare dellabocca [±alto]= il corpo della lingua è sollevato o meno rispetto alla sua posizione neutra [±basso]= il corpo della lingua è spinto o meno al di sotto della sua posizione neutra [±posteriore]= il corpo della lingua è ritratto o meno verso la parte posteriore dellacavità [±arrotondato]= presenza/ assenza di arrotondamento delle labbra [±nasale]= presenza/ assenza di flusso d’aria attraverso le cavità nasali [±laterale]= presenza/ assenza di passaggio dell’aria ai lati della lingua tratti di modo diarticolazione [±continuo]= presenza/ assenza di un’ostruzione tale da bloccare il flusso d’aria [±soluzioneritardata] = l’occlusione è sbloccata in maniera progressiva o repentina [±teso]= presenza/ assenza di una maggiore energia articolatoria e acustica tratti di sorgente [±sonoro]= presenza/ assenza di vibrazione delle corde vocali [+-stridente]= presenza/assenza di maggiore rumorosità. COS’E’ L’IPA L’IPA è l’acronimo diInternational Phonetic Association, la più importante associazione di foneticache ha anche creato l’alfabeto fonetico utilizzato a livello internazionale,sviluppato inizialmente nel 49 aggiornato negli anni. CARATTERISTICHE DI ACCENTO l’accento è responsabile di una maggiore forza articolatoria checaratterizza certe sillabe dette toniche, rispetto ad altre sillabe che invecene sono prive, dette atone o deboli. Unasillaba accentata viene percepita di durata maggiore, con un tono più elevatome un’intensità maggiore. Questi, insieme alla natura della vocale accentata,sono detti correlati fisici dell’accento, che appunto lo caratterizzano. Questicorrelati vengono usati in maniera diversa dalle varie lingue e in una stessalingua si possono avere correlati diversi a seconda del contesto sillabico. IL DIALETTOMASCIONI: Il dialetto mascioni è una varietàabruzzese nella quale si verifica un caso di metafonia,processo nel quale lavocale su cui è posto l’accento anticipa alcune proprietà della vocale atonasuccessiva. In questo dialetto la metafonia mantiene il suo contesto foneticopoiché le vocali atone finali sono pienamente realizzate; specificatamente nelMascioni la vocale tonica anticipa il grado di apertura della vocale seguente.Ci sono più possibilità: uno stesso elemento lessicale presenta la vocale tonica è[e] o [o] se la vocale finale è –a, -e, -o, mentre è [i] o[u] rispettivamente se in posizione finale ci sono[i u]; nel caso delle vocali medio-basse troviamo [ε] o [ς]toniche se la vocale finale è –a, -e, -o, [e] o [o] rispettivamente se in posizione finale ci sono [i u].Possiamo esprimere queste alternanze con due regole di metafonia: la primaconverte [e o]in [i u] ,la seconda prende [ε] o [ς] e le trasforma in [e o] (RM 1) [+vocalico,-basso] --> [+alto] / __ X [+vocalico, +alto] (RM 2) [+vocalico,+basso] --> [-basso] / __ X [+vocalico, +alto] dove X è unavariabile che sta per qualsiasi sequenza possibile, anche nulla, di consonanti. COS’E’ UN SINTAGMA e i criteri perindividuarli_ unsintagma è l’oggetto complesso costruito dall’operazione Salda. Perindividuarlo si usano i cosiddetti testi di costituenza, che sono: Def Movimento: molte operazionisintattiche possono essere definite di movimento, nel senso che spostano unelemento dalla sua posizione naturale a una posizione marcata, cioè menonaturale, e può interessare solo costituenti. Un gruppo di parole F è un costituente se può essere dislocato daun’operazione di movimento. Un tipo di movimento è la def focalizzazione, per cui si disloca inposizione iniziale un costituente enfatizzato per attirare l’attenzione su diesso (LE CARTE DEI MOSTRI, filu vuole regalare a suo fratello). Un’altraoperazione di movimento è la def scissione:un gruppo di parole x nella frase F è un costituente se si può dire che è’/sono x che (dove = F- ) Def isolabilità: un gruppo diparole è un costituente se si può pronunciare in isolamento. La sostituibilità tramite proforma: un gruppo di parole in unafrase F è un costituente se può essere sostituito da proforma. l’ellissi. L’ellissi è lapossibilità di non dire delle sequenze di prole che pure sono presentinell’interpretazione. Un gruppo di paroleè un costituente nella frase F se puòessere soggetto a ellissi. (Filu ha regalato le carte dei mostri a suofratello e Nico oggi(sottinteso regalare le carte) def test di coordinazione: se due gruppi di parole sonocoordinabili sono costituenti appartenenti alla stessa categoria.

VALENZA DEI VERBI_

è unaproprietà che determina quanti costituenti (detti argomenti)un verbo deveavere. SI dice che questi argomenti saturano la valenza dei verbi. Questa Non èuna proprietà esclusiva dei verbi ma caratterizza questi ultimi in particolarmodo. Parliamo di verbi zerovalenti se non richiedono nessun argomento,monovalenti un argomento, bivalenti due argomenti, trivalenti tre. DIALETTO PAULILATINO_ il dialettopaulilàtino è una varietà parlata nella Sardegna centrale dove troviamo unaforma di metafonia. Infatti la distribuzione delle vocali medie toniche dipendedall’apertura della vocale finale: quindi le medio basse [εo ς] si trovano se in posizione finale la vocaleè -a -e-o, si hanno invece medio alte [e o] se la vocale finale è -i-u. Ilrisultato è che uno stesso elemento lessicale presenta la tonica medio alta [eo] davanti a una vocale [+alto] ma la tonica medio - bassa[ε o ς] nel resto dei contesti. STORIA DELLA SCRITTURA_ una prima manifestazione della scritturarisale al 3299-3400 a.c, precisamente in Mesopotamia dove sono state ritrovatetavolette con dei segni dal valore convenzionale. Sono i Sumeri poi nel 3000 a.c. a inventarela scrittura cuneiforme,monosillabica e inizialmente di natura ideografica,composta appunto da segni detti cunei incisi su tavolette d’argilla. Questisegni derivano da quelli mesopotamici, ma li modificano ampiamente rendendo piùcomplesso il sistema. Nel 2340 a.c i cunei vengono utilizzati anche per lingue semitiche; si ha però l’evoluzione dei segni cuneiformi ad un uso fonologico.La scrittura dell’egiziano antico, simile a quella semitica, appare nel 3000a.c., e presenta un sistema misto in cui vi sono segni ideografici efonografici. Nelle scritture di Creta,si ha un tipo di scrittura ideografico ma anche altre due tipologie, la lineareA , non ancora decifrata e di chiara derivazione egizia, e la lineare B,chesoppiantò la lineare A a seguito della conquista di Creta da parte dei Micenei.Entrambe le scritture usavano caratteri sillabici ma non avevano niente a chefare con le scritture alfabetiche.Importante passo avanti per la scritturarappresenta la scrittura e l’alfabeto fenici, di tipo fonografico, a partiredal 2000 a.c. Parrebbe che le fasi piùantiche di questi sistemi deriverebbero in parte dai geroglifici egiziani.Comunque sia l’alfabeto fenicio si diffuse in tutto il Mediterraneo, prima aigreci, nel VIII secolo a.c. o anche prima, e poi in Italia, grazie aicoloni greci, e in particolare grazie alcontatto tra coloro che si trovavano in Campania e che entrarono in contattocon gli Etruschi. ASSIMILAZIONE NEL CHAMORRO_ il fenomeno di assimilazione vocalica a cui si assiste nel chamorro,lingua Austronesiana di Guam, prevede che le proprietà timbriche di una vocalevengano diffuse. Il sistema vocalico del chamorro è il seguente: [-posteriore] [+posteriore] [+alto] i u [-alto] e o [+basso] æ a Quando una vocale della serie [-posteriore] precede una vocale della serie [+posteriore],quest’ultima cambia nella corrispondente [-posteriore] (cioè quella sulla sua stessa linea di sinistra), come negli esempi in (51).Come si vede i contestisono creati dalla combinazione di formativi clitici. La regola che esprime questo processo di assimilazione può essere formalizzata come in (52). In questo caso X può includere non solo una possibile sequenza consonantica maanche un confine di parola. (52) chamorro [+vocalico] -->[-posteriore] / [+vocalico, -posteriore] X ___ ANALFABETISMO DI RITORNO: è un fenomeno che può essere indotto dalla disabitudine alla lettura, e che porta molti parlanti scolarizzati a trovarsi in difficoltà nel capire i testi scritti. La difficoltà non è dovuta al non saper fare la giusta correlazione grafema- fonema, ma dal fatto che non si riesce ad interpretare il testo scritto: per poter riuscire in questo scopo infatti è necessario essere dotati di una conoscenza piuttosto approfondita, bisogna comprendere vocabolariopiù ampio e specializzato rispetto a quello utilizzato nel linguaggio orale. DIFFERENZA TRA INACCUSATIVI E INERGATIVI: Ai verbi monoargomentali come dormire si dà il nome di verbiinergativi, a quelli come andare si dà il nome di verbiinaccusativi .La differenza tra i due tipi sta nel fatto che l’argomento dei verbi inergativi è un agente, mentre l’argomento dei verbi inaccusativi è un tema. PIDGIN_ Il Pidgin è una lingua che deriva dalla mescolanza di lingue di popolazioni differenti, venute a contatto aseguito di migrazioni o colonizzazioni. Esistono molte varietà di pidgin, tutte diverse tra loro. Nella maggior parte dei casi non si può parlare di vere e proprie lingue, mancando una qualsiasi tradizione letteraria e avendo strutture non codificate e fortemente semplificate, sia nella struttura che nel vocabolario. I pidgin, grazie alla mescolanza con due o più lingue consente la comunicazione tra i parlanti di due o più lingue differenti, la lingua più forte viene detta lessificatrice. Se il pidgin non si estingue o non resta eccessivamente limitato come numero dei parlanti, esso può assumere i connotati di lingua relativamente stabile, assumendo una propria struttura lessico–sintattica: è questo il fenomeno della creolizzazione. DIFFERENZA ARGOMENTI/CIRCOSTANZIALI_ l’argomento è un costituente necessario per saturare la valenza del verbo o comunque della parola in questione; un sintagma circostanziale nonha funzione argomentale perciò non è indispensabile per la saturazione, ma fornisce appunto informazioni in merito alle circostanze in cui si è svolto l’evento descritto. (filù guarda la luna con il telescopio___ filu e luna sono argomentali, con il telescopio circostanziale) DIFFERENZA ARGOMENTO ESTERNO VERBO ESOGGETTO_SOGGETTO DI FRASE: il soggetto è un sintagma nominale che può assumere due ruoli: quello di argomento esterno del verbo, o di specificatore della flessione, che ha il ruolo di accordarsi con essa. L’argomento esterno delverbo invece è il costituente che è necessario per saturare la valenza del verbo e che si trova nelle frasi attive; può coincidere con il soggetto ma non sempre. Nel caso della frase

:Il pleut, il costituisce soggetto perché si accorda con la flessione( soggetto espletivo) ma non è argomento del verbo perché un verbo come piovere è zerovalente, quindi si dice che non ha ruolo tematico. DIFFERENZA ARGOMENTO VERBO E SOGGETTO_ Il soggetto di una frase è un sintagma nominale che può avere due funzioni: quella di argomento esterno del verbo oppure di specificatore della flessione, con l’unico scopo di accordarsi con essa. L’argomento del verbo è invece il costituente che satura la valenza del verbo, e non sempre coincide con il soggetto. E' un sintagma nominale (SN) che assume il ruolo di svolgere l'azione espressa dal verbo e che si accorda connesso in numero e persona. ARGOMENTO DEL VERBO: riceve il ruolo tematico d'agente. ESPLETIVO: un verbo come “piove” ( → “il pleut” ) ha soltanto un pronome che funge da soggetto, ma non possiede un argomento poiché il verbo in questione è zerovalente, quindi privo di agente. Il soggetto che precede il suddetto verbo ha solo la funzione di accordarsi con la flessione e viene detto ESPLETIVO. Code switching e code mixing la prima è la commutazione tra due o più linguediverse da parte di uno stesso parlante, la seconda il passaggio da una linguaa un’altra all’interno di una stessa frase, solo che in questo caso si tende asostenere che non vi è intenzionalità. Questa distinzione però è stataridiscussa durante gli anni e si è considerato non essere in realta così nettala differenza, in quanto anche il code mixing presenta alcuni risvoltipsicologici e funzionali. By Chiara vannini

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