Distillazione in Corrente Di Vapore, Flash e Differenziale

October 17, 2017 | Author: Ngassam Cedric | Category: Distillation, Chemistry, Applied And Interdisciplinary Physics, Physical Chemistry, Science
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Distillazione in corrente di vapore, flash e differenziale Consideriamo un sistema liquido ternario, formato dalle sostanze A, B e C, in cui A e B costituiscono una soluzione ideale mentre il componente C è immiscibile con i primi due. All’equilibrio liquido-vapore, avremo che la tensione di vapore della miscela ternaria sarà data da: Ptot = PA0 ⋅ xA + PB0 ⋅ xB + PC0 (1) in cui:

xA =

nA nA + nB

xB =

nB = 1 − xA nA + nB

La (1) consente, nota che sia la dipendenza della tensione di vapore P° di ciascun componente puro dalla temperatura, di ricavare la Teb di ebollizione della miscela: Ptot = PA0 ⋅ xA + PB0 ⋅ xB + PC0 = π (2) BB BC BA AB − AA − AC − Teb + CB Teb + CA Teb + CC xA ⋅ e + xB ⋅ e +e =π In cui si è ipotizzato di utilizzare l’equazione di Antoine per esprimere la dipendenza funzionale delle P° dalla temperatura T e col simbolo π si è indicata la pressione esterna agente sul sistema. La (2) può essere risolta per via grafica, oppure numerica o ancora per tentativi. Se il componente B è poco volatile, oppure è presente in piccola concentrazione, la (1) e la (2) possono essere semplificate in: PB0 ≅ 0 xB ≅ 0 (3) Ptot ≅ PA0 ⋅ xA + PC0

xA ⋅ e

AA −

BA Teb + CA

+e

AC −

BC Teb + CC



(4)

Un’interessante metodo grafico di risolvere la (4) è spiegato nel libro di testo (diagramma di Hausbrand). In pratica, con tale metodo, occorre rappresentare le funzioni: PA0 ⋅ xA = f1 (T )

π − PC0 = f2 (T )

Il punto di intersezione delle due curve fornisce la temperatura cercata. Infatti, all’intersezione: PA0 ⋅ xA = π − PC0 ⇒ π = PA0 ⋅ xA + PC0 ossia vale la (3). Ricordando Dalton, sempre la (3) fornisce:  PC0 yC = nC,vap mC,vap Ptot PC0 PC0 PMC  ⇒ = ⇒ = ⋅  0 0 0 nA,vap PA ⋅ xA mA,vap PA ⋅ xA PMA y = PA ⋅ xA A  Ptot

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(5)

1

Indicando con C l’acqua, la (5) permette di calcolare i kg di vapore da dover consumare per far evaporare 1 kg di sostanza A dalla miscela liquida iniziale. Come si nota questa quantità è tanto maggiore quanto più diluita è la miscela rispetto ad A e quanto minore è il suo peso molecolare.

800 700

P [mmHg]

600

π-PC

PA

500 400 300 200 100 0

Tebollizione

50

60

70

80

90

100

T [°C] Fig. 1 – Diagramma di Hausbrand

La distillazione in corrente di vapore è di norma utilizzata con miscele costituite da sostanze, insolubili in acqua, aventi alto punto di ebollizione e il cui raggiungimento sarebbe troppo dispendioso, oppure pericoloso, o ancora potrebbe determinare la decomposizione della sostanza stessa. In presenza di acqua infatti, il punto di ebollizione si abbassa (in misura anche notevole) per cui la separazione risulta più agevole. Questa tecnica di distillazione può essere attuata sia in maniera discontinua che continua. Nel primo caso l’apparecchio è costituito da un semplice serbatoio incamiciato nel quale viene introdotta la miscela da distillare e nel quale viene fatto gorgogliare il vapor d’acqua. Nella camicia esterna viene fatto circolare vapor d’acqua di riscaldamento in quanto il calore di surriscaldamento ceduto dal vapore che gorgoglia nel liquido non è sufficiente a garantire l’ebollizione della miscela. I vapori uscenti dal serbatoio vengono quindi raffreddati e condensati ed introdotti in un separatore-decantatore dal quale fuoriescono (a differenti altezze) l’acqua e il prodotto desiderato. Lo stesso apparecchio può essere utilizzato anche per l’operazione continua anche se, in quest’ultimo caso, si preferisce l’uso di una colonna a piatti sprovvista di ribollitore Distillazione in corrente di vapore, flash e differenziale

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di coda e dal fondo della quale viene iniettato direttamente vapore di rete W. Il calcolo (secondo il metodo di McCabe-Thiele) è identico a quello di una colonna con ribollitore. L’unica differenza nella procedura consiste nel tracciamento della retta di lavoro inferiore.

Fig. 2 – Distillazione in corrente di vapore

Per una colonna con ribollitore abbiamo infatti (dal bilancio di materia sul componente volatile A nella sezione di esaurimento): V'⋅y = L'⋅x − B ⋅ xB L' B ⋅ x − ⋅ xB V' V' E, ricordando che (dal bilancio di materia globale sulla sezione di esaurimento): L'= V'+B otteniamo che l’intersezione della retta con la diagonale y = x avviene nel punto: L' B  L'  B x = ⋅ x − ⋅ xB ⇒ x ⋅  − 1  = ⋅ xB ⇒ x = xB V' V'  V'  V' y=

Per una colonna senza ribollitore di coda: V'⋅y = L'⋅x − L'⋅xB L' L' ⋅ x − ⋅ xB V' V' Relazione da cui si ricava che l’intersezione della retta di lavoro con l’asse delle ascisse y = 0 avviene nel punto: y=

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3

0=

L' L' L' L' ⋅ x − ⋅ xB ⇒ ⋅ x = ⋅ xB ⇒ x = xB V' V' V' V'

Fig. 3 – Metodo di McCabe-Thiele per colonna a piatti senza ribollitore

Un’altra tecnica di distillazione è quella cosiddetta flash o di equilibrio.

Fig. 4 – Distillazione Flash

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In questa operazione la miscela liquida da separare viene riscaldata e vaporizzata in parte. La vaporizzazione può essere facilitata abbassando contemporaneamente la pressione del sistema. La corrente liquido-vapore viene quindi immessa in un separatore dal quale fuoriescono, in alto, i vapori che, condensati, andranno a costituire il distillato, mentre dal fondo si ottiene la fase liquida costituente il prodotto di coda o residuo. E’ una operazione basata su un solo stadio di equilibrio per cui il grado di separazione ottenibile sarà modesto. Le composizioni del distillato e del prodotto di coda si possono ottenere dal bilancio di materia (totale e parziale). Avremo infatti: F =D+B F ⋅ xF = D ⋅ xD + B ⋅ xB Per cui, indicando con q la frazione dell’alimentazione F rimasta allo stato liquido dopo la vaporizzazione, e con y e x le composizioni del distillato e del residuo: F = F ⋅ (1 - q) + F ⋅ q

F ⋅ xF = F ⋅ (1 - q) ⋅ xD + F ⋅ q ⋅ xB

F ⋅ xF = F ⋅ (1 - q) ⋅ y + F ⋅ q ⋅ x ⇒ y =

q 1 ⋅x − ⋅ xF q -1 q −1

che è l’equazione della retta “q”. Il punto di intersezione di tale retta con la curva di equilibrio del sistema, individua le composizioni y ed x cercate.

Fig. 5 – Calcolo della composizione finale in un distillatore Flash

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E’ evidente che tale procedura di calcolo presuppone la conoscenza del valore di q. Nel caso in cui non si conosca il valore di q ma fossero invece note temperatura T e pressione totale P finali del sistema, per ottenere composizioni e quantità relative del distillato e del residuo si dovrà fare ricorso alle note formule (leggi di Raoult, Dalton e regola della leva): P − P0 P0 ⋅ x x = 0 B0 y= A PA − PB P B D F =D+B ⇒ =1− F F F ⋅ xF = D ⋅ y + B ⋅ x

F ⋅ xF = D ⋅ y + (F - D) ⋅ x

F ⋅ (xF − x ) = D ⋅ (y - x ) ⇒

D (xF − x ) = F (y - x )

L’ultima tecnica di distillazione che esamineremo è quella così detta semplice, o differenziale, o batch. È la classica distillazione discontinua da laboratorio che utilizza come strumento l’alambicco.

Fig. 6 – Distillatore batch da laboratorio

L’analisi teorica di questo tipo di operazione è alquanto complessa, dovendo fare ricorso ad equazioni differenziali (e non più algebriche) per descrivere l’evoluzione nel tempo del sistema che non è più in condizioni stazionarie e nel quale si modificano sia la composizione del distillato che del residuo. Si scrivono i classici bilanci di materia globale e parziale (componente più volatile): F = D+B (6) F ⋅ xF = D ⋅ ymedio + B ⋅ x in cui questa volta F sono le moli iniziali sottoposte a distillazione, D il distillato raccolto fino ad un certo istante t e B il liquido residuo allo stesso istante. Si noti come la composizione del distillato che compare nel bilancio rappresenti il valore medio relativo all’intervallo di tempo t considerato. Infatti in ogni istante la Distillazione in corrente di vapore, flash e differenziale

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composizione y del vapore è quella che fa equilibrio alla composizione x del liquido nell’alambicco. Quelli su scritti rappresentano i bilanci di materia relativi ad un intervallo di tempo t finito. Volendo scrivere gli stessi bilanci per un intervallo infinitesimo dt avremo, differenziando le medesime espressioni rispetto al tempo (si ricordi che F ed xF assumono valori costanti e non rappresentano variabili): dF = dD + dB = 0 ⇒ dD = −dB d(F ⋅ xF ) = d(D ⋅ ymedio ) + d(B ⋅ x ) = 0

E, in base alla definizione di valore medio di una funzione1: D

∫ y ⋅ dD

⇒ d(D ⋅ ymedio ) = y ⋅ dD D y ⋅ dD = −dB ⋅ x − B ⋅ dx ymedio =

0

dB dx = B (y − x ) Integrando tra gli estremi F e B ed xF ed x: B

x

dB dx = B x (y − x ) F





(7)

F

Quella ora scritta è l’equazione di Rayleigh che, insieme alle (6), lega tra loro le 6 variabili del processo: F, xF, D, ymedio, B, x. Fissate che siano 3 di tali variabili, le restanti possono essere calcolate dal sistema di equazioni così formato. Poiché però il sistema contiene una equazione in cui una delle possibili incognite costituisce un estremo di integrazione, la soluzione non può avvenire per via diretta ma solo ricorrendo ad una procedura prova ed errore per tentativi (trial and error). Ad esempio, se si conoscono i valori della quantità di prodotto da distillare (F) e la sua composizione (xF) nonché la concentrazione di distillato che si desidera ottenere (ymedio) il sistema, costituito dalle (1) e dalla (3) fornisce:

1

Il valore medio di una funzione y=f(x) è definito dall’espressione: x + ∆x

∫ y ⋅ dx

y=

x

∆x Nel caso in questione la variabile indipendente x è data dal volume di distillato D, per cui: D

∫ y=

n

0

D

n

∑ y ⋅ ∆D ∑ y ⋅ ∆D

y ⋅ dD

i



i

i=1

n

∑ ∆D

i

=

i

i=1

D

i

i=1

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xF  dx I = (y − x )  x F F = D + B  = eI F ⋅ x = D ⋅ y + ⋅ B x F medio B    ⇒ D F  = −1 xF  B B F dx ln =  F  B x (y − x )  ⋅ xF − 1 y' B =  medio D  B  Vale a dire: 1. si fissa un valore di tentativo per la composizione finale x del residuo 2. si calcola per via analitica (se si conosce l’espressione della curva di equilibrio) o per via numerica (se la curva di equilibrio può essere calcolata solo per punti)





xF

l’integrale I =

dx

∫ (y − x) x

3. si determina il valore assunto dalla composizione del distillato y’medio 4. se y’medio (calcolato) ≠ ymedio (dato del problema) si assume un nuovo valore di tentativo per x e si riparte dal punto 1 La procedura si basa quindi principalmente sul calcolo dell’integrale I. Tale calcolo, supponendo di utilizzare l’espressione della curva di equilibrio in funzione della volatilità relativa α , porta a: α ⋅x y= 1 + (α − 1) ⋅ x xF

dx I= = (y − x ) x



xF

∫ x

dx =   α ⋅x  1 + (α − 1) ⋅ x − x   

xF

∫ x

dx = α ⋅ x − x ⋅ (1 + (α − 1) ⋅ x )   1 + (α − 1) ⋅ x  

(1 + (α − 1) ⋅ x ) ⋅ dx (α − 1) ⋅ x ⋅ (1 − x ) x

xF



1 (1 + (α − 1) ⋅ x ) ⋅ dx = 1 ⋅  A + B  ⋅ dx I= ⋅ (α − 1) x x ⋅ (1 − x ) (α − 1) x  x (1 − x ) xF

xF





A = 1 (1 + (α − 1) ⋅ x ) = A + B ⇒ A = 1 ⇒  x ⋅ (1 − x ) x (1 − x ) − A + B = (α − 1) B = α

xF dx xF α ⋅ dx  1 − xF  1 1  x I= ⋅ + ⋅ ln F − α ⋅ ln =  (α − 1)  x x x (1 − x ) (α − 1)  x 1−x 





Un aspetto interessante di questa tecnica si ha utilizzando non l’alambicco ma una colonna a piatti. In tal caso si riempie il ribollitore e si parte fornendo calore al sistema. L’impianto si comporta come una colonna formata dal solo tronco di arricchimento.

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Fig. 7 – Distillatore batch a piatti

L’operazione può essere condotta in due modi: 1. mantenendo costante il rapporto di riflusso. In tal caso le composizioni del distillato e del residuo andranno via via diminuendo nel corso del tempo;

Fig. 8 – Distillazione batch a riflusso costante

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2. aumentando il rapporto di riflusso dall’inizio alla fine dell’operazione in maniera da mantenere costante la composizione del distillato nel tempo. Il limite massimo di R sarà dato da R = ∞ situazione per la quale composizione del distillato D e del residuo B saranno costanti nel tempo (non si immette né si toglie nulla dalla colonna)

Fig. 9 – Distillazione batch a riflusso variabile

Il calcolo di composizioni e portate viene effettuato utilizzando lo stesso sistema di equazioni precedentemente introdotto: F = D + B F ⋅ x = D ⋅ y F medio + B ⋅ x    xF  dx ln F =  B x (y − x ) solo che, questa volta il valore y (composizione del vapore) non è più quello ottenibile dalla curva di equilibrio in corrispondenza della composizione x del liquido nel ribollitore, ma quello che deriva dalla costruzione a gradini di McCabe-Thiele per il rapporto di riflusso scelto e per il numero di piatti esistente in colonna. Poiché tale valore deve essere ricavato per via grafica, il calcolo dell’integrale va effettuato per via numerica, una volta definite un certo numero di coppie di valori (x, y).



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