La pronuncia ritmica Lo Swing Lo swing è la pronuncia ritmica che più rappresenta il jazz. La cellula ritmica di base è la terzina, vale a dire che l'articolazione del fraseggio jazzistico è basata su una suddivisione ternaria:
La letterale pronuncia degli ottavi (che vede dividere il beat in due parti perfettamente uguali, battere e levare) viene modificata dilatando la durata dell'ottavo in battere e conseguentemente contraendo la durata di quello in levare. Quindi i due ottavi sono assimilabili ad una terzina dove la prima e la seconda nota sono legate e la terza rappresenta il nuovo levare
In tal modo si mantiene una suddivisione "quasi " binaria, ma oscillante ("swing" appunto). Le partiture jazz sono in genere espresse con cellule binarie (duine di ottavi), ma vengono pensate ed eseguite con il cosiddetto "swing feel".
Questa discrepanza tra linguaggio scritto e suonato è uno degli effetti della mescolanza culturale che il jazz rappresenta, in questo caso tra la notazione "classica" occidentale e le poliritmie africane. Gli accenti ritmici Nella musica classica occidentale (ma anche nel rock, pop ecc.) il tempo "forte", cioè quello che da l'impulso principale alla battuta e determina l'andamento ritmico è sui tempi 1 e 3
Il 2° e il 4°, i tempi cosiddetti in "levare" sono considerati "deboli", cioè privi di accento. Nel jazz, al contrario, l'impulso ritmico è posto sui tempi 2 e 4
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