Diritto Unione Europea
November 14, 2022 | Author: Anonymous | Category: N/A
Short Description
Download Diritto Unione Europea...
Description
8/10 È vero che la componente intergovernava è molto forte, è vero che ci sono regole che possono bloccare il funzionamento dell’istuzione e abbiamo visto che in tempi della pandemia che senza la votazione unanime non riuscivamo a muovere la situazione, che poi si è smossa ma comunque è vero che questo requisito dell’unanimità piò bloccare il funzionamento di una istuzione ormai così ampia come questo. Commento del ruolo dei parlamen europeo e abbiamo visto come una modica nell’asseto istuzionale, ovviamente importante perché si traa di un forte coinvolgimento die parlamen nazionali nel procedimento legislavo ao anche a controllarlo e anche a bloccarlo, vediamo come questa introduzione di poteri che è stata progressiva e che il traato di Lisbona ha semplicemente codicato cioè messo in norma nell’art 12 e nel protocollo sull’applicazione del principio di sussidiarietà sussidiarietà ha un pochino alterato gli equilibri equilibri perché da un lato in posivo ha aumentato la dialeca polica perché ha inserito la componente parlamentare nazionale che può anche esprimere una posizione non coerente con la componente governava che siede nel nel consiglio dell’Ue quindi l’incremento della dialeca è un faore posivo magari può appesanre il procedimento ma è posivo, per contro un aspeo negavo è che adesso la popolazione trovi un’espressione sì a livello nazionale ma un po’ depotenzia la rappresentavità del parlamento europeo e questa evoluzione è un bel esempio esempio per capire come nel momento in cui alteriamo l’asseo istuzionale ovviamente bisogna rivedere tu gli equilibri e rappor tra istuzioni e oggi vedremo come il consiglio europeo da non istuzione verce tra gli sta prassi di comportamento tra gli sta membri è diventata un istuzione che è protagonista delle più importan decisioni della vita di questo organo di organizzazio organizzazione ne internazionale. Uno degli esempi di intervento dei parlamen nazionali è la possibilità di bloccare decisioni che possono essere assunte dalle istuzioni europee per esempio in una situazione in cui si deroga la procedura legislava ordinaria, si deroga all’equilibrio istuzionale quindi è un buon esempio da ricordare si traa delle relazioni transfrontaliere del dirio di famiglia, è streamente legato ai diri fondamentali fondamentali quindi alla persona, in questa materia ritorna il requisito dell’unanimità, l’unione può adoare a normavi se oene l’unanimità al consiglio. Quindi una materia che riguarda la cooperazione giudiziaria civile cioè il dirio internazionale privato, una materia che dal 97 con il traato di Amsterdam è stata comunitarizzata cioè è stata portata nel primo pilastro aribuendo così all’unione una competenza direa in questa materia quindi un passo avan verso la comunitarizzazione ma per la materia delicata del dirio di famiglia si inserisce il requisito dell’unanimità quindi una materia che è nel primo pilastro ma soggea al requisito all’unanimità. Nell’art 81 del TFUE che le misure relave al dirio di famiglia che avranno applicazioni transnazionali sono stabilite dal consiglio che delibera secondo una procedura legislava speciale, che prevede l’unanimità con previa consultazione del parlamento europeo. Quindi materia operazione giudiziaria civile che il traato di Amsterdam sposta dal terzo pilastro al primo diventa comunitarizzata il traato di Amsterdam entra in vigore nel 99, a parre dal 2000 una serie di regolamen molto deaglia sui proli della giurisdizione della legge applicabile del riconoscimento delle sentenze, uno di ques riguarda il dirio di famiglia e la materia di dirio di famiglia deve essere soggea alla regola di unanimità. Possiamo capire il perché, ci sono sta all’interno dell’UE che considerano famiglia quella tradizionale soggea al vincolo di matrimonio che si compone c ompone con un uomo e una donna e ci sono sta che invece consentono famiglie che prevedono nel loro ordinamento istu più moderni come matrimonio di persone dello stesso sesso, in modo più snello, per esempio la surrogazione di maternità in alcuni sta è lecita in itali è un reato. Il consiglio su proposta della commissione c ommissione può anche decidere di passare a una procedura più snella, di adoare una decisione che può portare a una procedura più snella e questa decisone, questa proposta viene inviata ai parlamen nazionali che possono comunicare la loro opposizione e se c’è la decisione non viene adoata. Una norma molto specica, di deaglio che va a disciplinare una materia molto specica che però prevede un ruolo importante dei parlamen europei, un parlamento europeo può bloccare la decisione con la quale il consiglio può decidere di passare dalla regola dell’unanimità a una procedura più semplicata. Le agenzie sono molto grandi e hanno anche loro delle competenze specializzate, per esempio nel seore dei traspor ci sarà un’agenzia per ogni modalità di trasporto, l’agenzia per la sicurezza del cibo, sulla tutela die diri umani. 1. Consiglio Parlamento Parlam ento europeo eupeo ropeo - Voce Voiglio ce del popolo pop olo- Voci David Daviddegli Sassoli, Sasso li, President Pres idente e del Parlamen Parl amento europeo. europ eo. del 2. Consi glio europeo euro e Consiglio Cons dell’Ue del l’Ue deg li Sta membri memb ri Charles Charle s Michel, Miche l,to Presidente Presid ente del Consiglio Consiglio europeo. 27
3. La Commissio Commissione ne europea europea - Promuove l’inter l’interesse esse comune comune Ursula Ursula von Der Leyen, Leyen, President Presidentee della Commissione europea. Ci fermiamo sulle istuzioni perché è bene capire come si svolge poi il procediamo per l’adozione degli aa normavi. L’unione europea prevede il coinvolgimento della società civile n dall’inizio. Normalmente tende ad adoare uno strumento che è operavo per la commissione non una vera e propria fonte di dirio che il libro verde che è una sorta di strumento con il quale avvia una invesgazione su un determinato argomento e avvia proprio una vera e propria consultazione degli stakeholders ma anche della ciadinanza ava quindi di tu coloro che vogliono partecipare anche di esper a volte siamo chiama a dar un parere su una iniziava legislava e l’UE quando avvia il procedimento dice sempre le opzioni sono tre, mantenere lo status quo, adoare un ao di solaw quindi non vincolante oppure un ao vincolante. Se poi si procede nella soluzione di ao vincolante si apre anche la scelta tra gli a vincolan possibilmente applicabili che sono la direva, il regolamento e la decisione. Tuo parte dal basso, dai ciadini, dai gruppi di interesse, posto che era accanto alla commissione può essere smolata dalla altre istuzioni a fare queste proposte normave ma può vericarsi anche l’iniziava legislava popolare che è un’ulteriore strumento per avviare un procedimento normavo. Gli aspe tecnici, l’elaborazione completa della proposta normava avviene in seno alla commissione, è la commissione che dispone di tecnici che si occupano occ upano della stesura dell’ao normavo, materialmente vinee fao nella commissione europea, che poi passa verso il parlamento e il consiglio, normalmente con la procedura di codecisine che è la procedura normalmente ulizzata all’interno dei traa ma parlamento e consiglio hanno la possibilità di fare due leure per uno del progeo normavo e di apportare emendamen. L’obievo di questa procedura di doppia leura è che sia arrivi a un accordo tra queste due istuzioni che sono rappresentave del parlamento e della popolazione e consiglio dei governi. g overni. Una volta che l’ao normavo viene adoato deve entrare negli ordinamen nazionali alcune volte automacamente come nel caso del regolamento altre volte invece richiede un’implementazione quindi un ao normavo interno e qui ogni stato ha una sua disciplina di come viene deve essere implementato l’ao, quale ruolo possono avere per esempio l’autorità regionali locali, se deve invece svolgere l’auazione lo stato con l’autorità centralizzata etc. Una volta che l’ao è in vigore subentra il guardiano dei tra la commissione che deve vericare che l’ao sia rispeato dagli sta membri, spesso gli sta tardano nell’auazione della direva europea e per esempio la commissione sollecita l’auazione o verica che sia data auazione eventualmente all’ao normavo. il controllo di fase applicava del dirio dell’UE è della corte di giuszia che è l’unico interprete autenco del dirio dell’UE. Le istuzioni. Si deve fare subito una disnzione tra le istuzioni poliche cioè quelle che sono avamente importan nella vita polica dell’unione europea (consiglio europeo e consiglio dell’unione europea, parlamento e commissione. Poi ci sono le istuzioni con funzioni di controllo (la corte di giuszia e la Corte dei con) anche se la commissione controlla e vigila sempre sull’applicazione del dirio dell’unione europea. Poliche di controllo e poi ce ne sono alcune fortemente specializzate che sono quelle che sono state istuite con la polica economica. Organi consulvi che sono il comitato economico sociale e il comitato delle regioni, il primo è rappresentavo della società degli stakeholders dei gruppi d’interesse, il secondo un comitato consulvo che apparene alle sfere territoriali interne degli sta, regioni e autorità locali. Si individuano da poco dopo il traato di Lisbona degli organi monocraci per evidenziare il fao che ci sono tre gure che spiccano nel panorama delle istuzioni europee che sono il presidente del consiglio europeo, presidente della commissione e alto rappresentate per la polica estera e la sicurezza comune queste tre gure a livello di poteri ora hanno poteri più signicavi il traato di Lisbona ne ha valorizzato il ruolo, vedremo ad esempio il presidente del consiglio europeo, quindi dell’organo che deve decidere nella maggior parte dei casi all’unanimità ha tra le varie funzioni di organizzazione dei meeng del consiglio europeo anche quella di cercare di far trovare l’accordo tra i membri. E soprauo presidente della commissione e alto rappresentante per la polica estera hanno certe volte funzioni sovrapponibili e quindi è dicile capire certe volte di capire di chi sia la competenza ad agire. Il consiglio europeo. Le sue funzioni. 28
Funzioni di indirizzo norma art 15 del TUE. 1. Il Consiglio europeo dà all'Unione gli impulsi necessari al suo sviluppo e ne denisce gli orientamen e le priorità poliche generali. Non esercita funzioni legislave. 2. Il Consiglio europeo è composto c omposto dai capi di Stato o di governo degli Sta membri, dal suo presidente e dal presidente della Commissione. L'alto rappresentante dell'Unione per gli aari esteri e la polica di sicurezza partecipa ai lavori (non è un componente, non è un membro di questo organo partecipa solo ai lavori). 3. Il Consiglio europeo si riunisce due volte a semestre su convocazione del presidente (è lui che decide quando convocare e si riunisce di regola 4 volte all’anno). Se l'ordine del giorno lo richiede, i membri del Consiglio europeo possono decidere di farsi assistere ciascuno da un ministro e, per quanto riguarda il presidente della Commissione, da un membro della Commissione. Se la situazione lo richiede, il presidente convoca una riunione straordinaria del Consiglio europeo. (per esempio, l’anno scorso durante la pandemia ce ne sono state molte) I capi di stato, di governo sono coloro che partecipano, i membri di questo organo, possono semmai farsi assistere, non sostuire, da un ministro e il presidente della commissione da un commissario europeo. 4.Il Consiglio europeo si pronuncia per consenso, salvo nei casi in cui i traa dispongano diversamente. Qui si parla della procedura decisionale, per consenso e consensus è proprio una procedura decisionale a livello di dirio internazionale, la regola del consensus è che se nessuno si oppone la decisione è assunta. Il limite della procedura del consenso e che per il fao di avere il consenso di tu ossia la mancata opposizione qualche volta bisognerà votare delle soluzioni un po’ compromissorie. 5. Il Consiglio europeo elegge il presidente a maggioranza qualicata per un mandato di due anni e mezzo, rinnovabile una volta (quindi il presidente può stare in carica al massimo 5 anni ed è eleo). In caso di impedimento o colpa grave, il Consiglio europeo può porre ne al mandato secondo la medesima procedura. 6. Il presidente del Consiglio europeo: a) presiede e anima i lavori del Consiglio europeo; b) assicura la preparazione e la connuità dei lavori del Consiglio europeo, in cooperazione con il presidente della Commissione e in base ai lavori del Consiglio "Aari generali"; c) si adopera per facilitare la coesione e il consenso in seno al Consiglio europeo (importante funzione diplomaca) d) presenta al Parlamento europeo una relazione dopo ciascuna delle riunioni del Consiglio europeo. (esempio di controlli incrocia tra le istuzioni). Il presidente del Consiglio europeo assicura, al suo livello e in tale veste, la rappresentanza esterna dell'Unione per le materie relave alla polica estera e di sicurezza comune, fae salve le aribuzioni dell'alto rappresentante dell'Unione per gli aari esteri e la polica di sicurezza. Molto dicile lui rappresenta l'unione all'esterno ma è l'alto rappresentante che si occupa della polica estera di sicurezza comune, ne ricordiamo ancora una volta che la PESC fa sempre eccezione, è una materia delicassima vediamo com'è dicile studiare una soluzione che vada bene per tu, non si lascia la rappresentanza dell'unione europea nella materia della polica estera all'alto rappresentante, la si conferisce il presidente del consiglio europeo che è eleo da tu i capi di Stato e di governo dell'unione europea c'è un sistema soscato di controllo. Il presidente del Consiglio europeo non può esercitare un mandato nazionale. Quindi dall’art 15 noi ricaviamo rica viamo almeno tre funzioni di questo organo e istuzione. Prima di tuo le funzioni di indirizzo dalle conclusioni degli incontri 4 volte l’anno del consiglio dell’unione europea noi sappiamo qual è la direzione dell’azione dell’UE. Importante il fao che la norma precisa che non esercita funzioni legislave questo organo, non può adoare a normavi del dirio dell’UE, non signica che le decisioni del consiglio europeo apprende, apprende, non possono avere ee giuridici, signica solo che non partecipai alla fu funzione nzione legislava infa la seconda funzione ha delle funzioni decisionali importan partecipa a delle decisioni più improntan della vita di questo ordinamento ma sono a non legislavi, a che vengono adoa senza che venga seguita una procedura legislava ma ad hoc, possono produrre qualche eeo e allora sono per questa ragione impugnabili davan alla corte di giuszia europea ad esempio tra le varie competenze che il consiglio europeo ha vi è quella di stabilire la composizione del parlamento europeo, compito importante perché signica aribuire i seggi in proporzione alla popolazione, di rivederlo nel caso uno stato entro o esce. Decisione che non è un ao normavo perché preso dal consiglio ma produce eedue giuridici innegabili, la di distribuzione Una funzione molto importante accantodegli a queste è quella del freno emergenza,dei puòseggi. accadere che uno stato venga messo in minoranza nella procedura normava di codecisione, a maggioranza quindi la procedura legislava 29
ordinaria e si preoccupi per questa questa sua posizione e quin quindi di che si preoccupi del fao che potrebbe subire una una decisone non presa con la sua volontà, può rivolgersi in questo caso lo stato non contento al consiglio europeo oenendo che la situazione venga momentaneamente fermata e che si vada nuovamente a discutere in parlamento. Questo vale non per tue le materie avviene in quelle più delicate come per la cooperazione giudiziaria penale. L’introduzione di questo organo è una novità perché fa si che adesso vi siano due organi a componente preamente intergovernava e ci sia un po’ uno sbilanciamento verso questa componente intergovernava e senz’altro siamo di fronte a una situazione tra le istuzioni poliche quella più polica in assoluto. Le decisioni importan sono: La composizione del parlamento la decide lui, ma il consiglio europeo propone e nomina anche le cariche più rilevan es presidente della commissione, così come l’alto rappresentante aari esteri e polica di sicurezza. Ha anche potere nella materia di revisione dei traa il consiglio europeo è l’organo che da impulso al procedimento di revisione dei traa previsto dall’art 48. Ha anche ruolo importante sulla membership nel recesso del regno unito l’interruore era il consiglio europeo. Una delle funzioni più importan è la contestazione c ontestazione ex art see del TUE relava alla violazione grave e persistente dei valori Ue, che può portare alla limitazione di diri di membership di uno stato, abbiamo fa l’esempio della polonia e dell’Ungheria rispeo ai quali il procedimento dell’art 7 è in corso quindi samo ancora vericando quale sarà l’esito e c’era anche l’esempio del primo caso dell’Austria nel 2000 procedura che poi formalmente non è parta. Quindi ha un ruolo proprio importante negli aspe di vita dell’organizzazione. La decisone per consensus è la regola quindi vuol dire assenza di obiezioni salvo che i traai non prevedano diversamente ci sono alcune ipotesi nelle quali sono previste le maggioranze quindi la decisione viene presa a maggioranza. Quando si prevedono queste modalità di votazione che sono pochi i casi chi vota sono soltanto i capi di stato e del governo, il presidente dell’organo e presente della commissione non votano. Quindi la votazione è a 27. Ci sono due seori in cui il consiglio europeo ha un ruolo importante. Uno è la PESC, fa eccezione è una competenza streamente intergovernava e dicile da comunitarizzare ed è evidente che l’organo più polico e intergovernavo di tu svolga un ruolo primario. “Art. 22 TUE - 1. Il Consiglio europeo individua gli interessi e obievi strategici dell'Unione sulla base dei principi e degli obievi enuncia all’art. 21. Le decisioni del Consiglio europeo sugli interessi e gli g li obievi strategici dell'Unione riguardano la polica estera e di sicurezza comune e altri seori dell'azione esterna dell'Unione. Possono riferirsi alle relazioni dell'Unione con un paese o una regione o essere improntate ad un approccio temaco. Esse ssano la rispeva durata e i mezzi che l'Unione e gli Sta membri devono meere a disposizione.” Un altro seore in cui il consiglio europeo denisce gli orientamen, le line guida è quello dello spazio di libertà sicurezza e giuszia, queste tre parole hanno ognuna un signicato e ci riconducono a una competenza: libertà è riferito alla libertà di circolazione delle persone quindi ci riferiamo soprauo alla materia dell’immigrazione, dei visi, dell’asilo. Sicurezza si aene alla cooperazione giudiziaria soprauo in materia penale. Giuszia alla cooperazione giudiziaria civile. Anche in questa materia il consiglio europeo svolge un ruolo importante. Art. 68 TFUE - Il Consiglio europeo denisce gli orientamen strategici della programmazione legislava e operava nello spazio di libertà, sicurezza e giuszia. g iuszia. Uno di seori nel quale l’unione ha parcolarmente concentrato la propria avità nell’ulmo decennio. È un ruolo intergovernavo come il consiglio ma è diverso perché ha composizione più ampia cche he non è limitata alla componente intergovernava statale, comprende anche due organi monocraci cioè il suo predicente e presidente della commissione, oltre al fao che non è un membro ma partecipa ai lavori anche l’alto rappresentante della polica estera. La partecipazione è proprio della persona del capo di stato o di governo, quindi non mi interessa la competenza specica ma interessa che chi siede a quel tavolo è il capo di governo o stato di uno degli sta membri, e non può essere sostuito può al più essere aancato da un ministro ma non sostuito. La presidenza è importante perché prima andava di pari passo con quella del consiglio dell’UE invece ora il presidente del consiglio viene eleo, in ragione delle funzioni la persona che svolge che sono funzioni molto delicate una è quella di cercare di emediare tra le posizioni di stato, perconsiglio questa ragione si è stabilito eleggere questa persona non soltanto nominarladei in capi coerenza conproprio quella del dell’unione europea.di 30
Il consiglio europeo si conferma l’istuzione nuova intergovernava ma anche una istuzione che ha saputo occuparsi di temache sul momento, nel momento in cui il problema sorgeva e lo fa sempre araverso questa discussione di singoli dossier che vengono appunto presenta. È accaduto la prima volta quando è stato adoato un regolamento in materia di cooperazione raorzata in materia di breve si traava di decidere come potesse essere formulato questo testo e il consiglio europeo ha inciso, ha inciso anche sulla crisi migratoria quando si è traato di decidere se era correo riparre i migran che arrivavano sulle coste italiane e ggreche reche tra gli altri sta membri e il consiglio europeo ha saputo rispondere alla quesone emergenziale che si è creata con il covid avvocandosi anche di poteri importan come la valutazione dei piani nazionali, nazionali, che non solo valuta solo d dalla alla commissione ma il consiglio europeo ha preteso di essere un organo che valuta la conformità al next generaon UE dei piani nazionali. Non è solo un controllo ulteriori ma ci può essere anche la richiesta di controllo di uno degli sta membri sul piano nazionale di un altro stato membro. L’Alto rappresentante è un membro del Consiglio europeo? No. Quando non si decide per consensus, esiste qualche membro del Consiglio europeo che non vota? Si. Può un capo di Stato o di governo farsi sostuire? No. Può un capo di Stato o di governo farsi assistere? si. Esiste il rischio di sovrapposizione tra le funzioni del Presidente del Consiglio europeo e l’avità di qualche organo «monocraco»? si. Il consiglio dell’unione europea Centro di gravità dell’UE, per il consiglio dell’unione europeo passano tue le decisioni compreso quelle relave alla polica estera di sicurezza comune. Come il consiglio europeo e insieme a lui è un organo di indirizzo, è il principale organo legislavo che svolge questa funzione insieme al parlamento, coordina le poliche economiche e si relazione anche verso l’esterno con la conclusione di traa internazionali e nella gesone della polica estera. L’avità è a 360° perché svolge una funzione di indirizzo polico importante quindi dov dovee l’unione va lo decide anche il consiglio dell’UE insieme al consiglio europeo, è il protagonista insieme al parlamento della funzione legislava quindi il procedimento legislavo non si verica se non c’è il consiglio dell’UE, insieme perché la regola è la procedura di codecisione per cui parlamento e consiglio sono sullo stesso piano e se uno dice di no a un ao normavo, quell’ao non viene adoato ma ci sono anche casi che è il consiglio che connua a farla da padrone e non è mai il contrario, c ontrario, quindi il vero protagonista della funzione legislava resta il consiglio dell’UE che nella maggior parte dei casi condivide questo potere con il parlamento europeo e in altri casi lo deene ancora in maniera quasi esclusiva e il parlamento ha un ruolo subalterno. Il consiglio dell’unione europea non si mee materialmente a elaborare la proposta normava che spea alla commissione questo lavoro più tecnico. Si parla anche di economia, qui c’è proprio il coordinamento delle poliche economiche degli sta membri e il consiglio si occupa anche dell’azione dell’UE con il resto del mondo. Quindi l’organo intergovernavo che ha l’azione più completa e conclude accordi internazionali e gessci la polica estera. Composizione È un organo che cambia composizione non è staco, cambia composizione in funzione della materia di cui si discute, se discuto di infrastruure non andrà il ministro dell’istruzione ma quello dei traspor. Quindi è uno organo che si riunisce in diverse congurazioni, la composizione è variabile. Questo per quanto riguarda l’apice poi c’è tuo un apparato di supporto del consiglio dell’UE, che altrimen sarebbe di nuovo solo composto da 27 persone che cambiano di volta in volta ma sarebbe sempre 27 e sono chiama a occuparsi di una mole di lavoro enorme perché abbiamo visto che le funzioni sono molte quelle del consiglio dell’UE come fanno queste 27 persone di occuparsi di questa mole di lavoro? Hanno gruppi di lavoro permanen non cambiano che si riuniscono nel COREPER il comitato dei rappresentan permanen. loro esaminano il dossier li portano al consiglio che può decider di andare avan con quei dossier ma può anche bloccare l’analisi e allora sono costre a rivedere i dossier, la decisione sta al verce ma gli altri rappresentan fanno il loro lavoro. Ci sono dieci congurazioni senza che sia tra di essi stabilita alcuna gerarchia di congurazione, in realtà il traato ,
non prevedesitue e dieci le congurazioni traatoè nell’art 16conformemente ccomma omma 6 TUE all'ar[1]colo 236 del traato sul “Il Consiglio riunisce in varie formazioni, ma il cuiil elenco adoato funzionamento dell'Unione europea. 31
Il Consiglio "Aari generali" assicura la coerenza c oerenza dei lavori delle varie formazioni del Consiglio. Esso prepara le riunioni del Consiglio europeo e ne assicura il seguito in collegamento con il presidente del Consiglio europeo e la Commissione. Il Consiglio "Aari esteri" elabora l'azione esterna dell'Unione secondo le linee strategiche denite dal Consiglio europeo e assicura la coerenza dell'azione dell'Unione.” Ma non ci sono altre formazioni denite exleget dal traato, le formazioni si formano, sono state formate in ragione delle necessità e a oggi contano dieci formazioni. E il fao che ccii siano queste due formazioni che sono previste dall’art 16 aari generali ed esteri non instaura alcuna gerarchia tra di essi. Invece il COREPER è l’organo permanente quello che fa il lavoro quodiano di analisi della disciplina, di analisi delle problemache e le soopone ai diversi ministri. Il COREPER si disngue tra una composizione preamente governava quindi ci sono i rappresentan diplomaci degli sta e poi i rappresentan vengono a seconda della materia a più pi di lavoro. Si parla di clessidra perché il COREPER di suo prende il materiale per i ministri, i ministri non possono arontare la mole di problemi che il consiglio c onsiglio dell’UE deve arontare quindi le competenze sono vasssime, quindi ecco perché serve tuo questo lavoro di preparazione e a clessidra c lessidra perché già al suo interno prende una decisione che poi viene sooposta al consiglio dell’UE che può andare avan o fermarsi e in questo caso la decisione del COREPER viene smenta perché si ritorna sui banchi di lavoro. Può accadere che un progeo legislavo venga discusso a livello di COREPER e la discussione a livello di questo organo aiuta anche la cconoscenza onoscenza delle posizioni dei diversi sta quindi per esempio si può sapere a quel livello che per esempio che l’Italia è contraria aalla lla creazione di una infrastruura specica e quindi si opporrà alla decisone in consiglio e magari la maggioranza non si oene, è tuo un discorso di lavoro diplomaco ma anche molto tecnico perché è lì che vengono elabora gli emendamen alle proposte normave che arrivano dalla commissione. Questo lavoro rispecchia gli interessi degli sta, nel parlamento non funziona così, chi siede in parlamento sposa un’idea polica non l’idea del proprio stato, li perché condivide con altre persone non necessariamente della stessa nazionalità alcune posizioni poliche invece il consiglio lavora per l’interesse dello stato. Diversamente da tue le altre formazioni quando si siede in consiglio nella formazione aari esteri, l’alto rappresentante viene a presiedere la riunione per tue le altre riunioni c’è la presidenza del consiglio, che ha proprio una funzione importante ed è anche dicile stabilire la presidenza del consiglio perché ovviamente essendo un organo che prende decisioni così importan la presidenza decide l’ordine del giorno e quindi decide la priorità delle decisioni da arontare. Chi fa la scalea sugli argomen chiaramente incide sulla vita di una organizzazione. Quindi la gura del presidente è molto importante e si è cercato di dare la presidenza di questo importante organo intergovernavo in modo equo a tu gli sta, allora è stato previsto un meccanismo di rotazione ogni sei mesi e stabilisce questa rotazione il consiglio europeo. Ma in realtà non è mai solo uno stato che si occupa della presidenza ma in realtà viene individuato questo trio di sta, sono tre sta che collaborano, uno che c he presiede e poi gli altri due si avvicendano alla presidenza. Samo parlando di un organo intergovernavo, rappresenamo rappresenamo gli interessi degli sta quindi per esempio se ci fosse la presidenza italiana, l’Italia meerebbe come prioritari alcuni temi che magari gli altri sta non meerebbero, quindi è chiaro che è una funzione molto importante. Non è denita come monocraca proprio per questa vicenda del trio, di collaborazione tra sta che ci soolinea ancora come è dicile trovare un equilibrio, solo 6 mesi di presidenza ma in ques 6 mesi il consiglio c onsiglio lavora molssimo a diversi livelli ecco perché è così importante la sua gura. Procedura decisionale. È un organo molto importante, prende delle decisioni fondamentali per il funzionamento di questo ordinamento decide a maggioranza qualicata che si compone di due elemen, c’è un quorum numerico minimo, cioè devono votare a favore di una determinata proposta almeno il 55% dei membri del consiglio ora sono 15 sta membri ci devono essere almeno 15 sta membri a favore di una decisione. Ma proprio per far sì che anche la componete demograca sia rappresenta, il numero delle persone che ques sta rappresentano anche questo numero di 15 sta membri stato del 55% deve rappresentare al contempo il 65% della popolazione, di persone che risiedono in un determinato membro. 32
Il quorum demograco in realtà non è così vincolante perché può accedere che non venga raggiunto questo 65% perché ci possono essere alcuni sta che votano contro e magri sono sta più grandi allora è chiaro che se consideriamo il 65% in modo molto rigido allora per oenerlo basterà che alcuni sta grandi vono contro, per bloccare la procedura decisionale. Samo parlando dell’organo intergovernavo quindi il voto è degli sta, di quan sta votano una proposta, una novità che negli anni si è vericata e che fa parte del metodo comunitario è che se in passato occorreva il consenso di tuo, oggi non è così, può succede che tra i 27 sta membri ce ne sia una parte che siano contrari ma la proposta passa lo stesso, la vita dell’unione europea va avan lo stesso anche se loro non sono d’accordo. Il numero minimo per far sì che una proposta passi è del 55% che su 27 fa 15 quindi oggi dalla regola di unanimità che era stata prevista dai primi traa oggi siamo arriva a dire che basta che 15 sta membri dicano di sia a una proposta che questa proposta passa. Se veramente fosse così non è deo che siano ques 15 sta che rappresenno la popolazione europea, quindi, magari può essere che con ques 15 sta la maggior parte della popolazione riceve un ao normavo che non volevano, allora bisogna cercare di combinare sta e la loro rappresentavità eeva sul territorio. Allora si è unito al requisito di 55% degli sta che equivalgono a 15 anche un requisito demograco, ques 15 sta che votano a favore devono rappresentare almeno un po’ di più della metà della popolazione il 65%. Ma questo secondo elemento non è così fondamentale perché può anche accadere che non venga raggiunto e la decisone venga comunque assunta e questo stato stabilito perché ci sono sta che hanno poca popolazione e allora basta che alcuni sta si meano d’accordo e dicono aspea Malta e Cipro vogliono una certa legislazione, ci meamo d’accordo noi tre Italia, Germania e Francia e quell’ao non verrà mai adoato perché rappresentano più del 65% della popolazione. Allora alla a lla regola del combinato dei due requisi numero di sta e popolazione è stata unita una terza regola quella per cui c ui la minoranza che piò impedire l’adozione di un ao deve almeno interessare 4 sta, 4 sta densamente popola possono bloccare un ao normavo, ma se ques sta sono meno di 4 non può succedere. Quindi a livello di sta ci vogliono 15 consensi perché una proposta venga adoata ma la proposta può essere bloccata da alcuni sta che rappresentano la popolazione il 65% il secondo requisito, perché questo requisito venga integrato occorrono almeno 4 sta, quindi se almeno 4 sta rappresentavi del 65% della popolazione dicono di no, non importa che ci siano 15 sta a favore, ma se sono meno di 4 la proposta va avan. La minoranza di blocco rilevante deve essere di almeno 4 sta, allora in quel caso il requisito demograco è vincolante altrimen si può anche superare. Il progresso che si è raggiunto è che si decide a maggioranza, invece all’inizio della cooperazione si decideva all’unanimità ma è stato dicile che si trovasse una formula sulla maggioranza che tenesse conto del fao che ci sono sta di diverse dimensioni, con popolazione più o meno grandi, a volte il divario è signicavo ma il voto è lo stesso. Allora per bilanciare ques due aspe si è deo una decisone passa con la maggioranza di sta, ossia con un numero di sta che rappresen almeno il 55% cioè c ioè 15 sta su 27 ma ques 15 sta devono anche rappresentare almeno il 65% della popolazione. Questo secondo requisito normalmente si applica, ma questo secondo requisito potrebbe venire meno quando alcuni sta densamente popola decidessero di opporsi solo per il gusto di bloccare una proposta e allora questo sistema di opposizione funziona solo se sono almeno 4 gli sta e allora in quel caso la proposta viene bloccata, perché 4 sta che rappresentano il 65% della popolazione bloccano la posta ma se sono solo 3 per rappresentando il 65% della popolazione la proposta passa lo stesso. Questo per far sì che il consiglio non si blocchi se non a proposte che eevamente non accontentano tu. In realtà l’ipotesi di blocco del procedimento decisionale non è limitata al quorum ma ci sono anche il freno di emergenza e anche la possibilità di uno stato di far valere un forte pregiudizio ai suoi interessi rispeo a una decisione che viene assunta in consiglio, meccanismo denito compromesso di Lussemburgo che però non si usa più datato agli anni 80.
33
12/10 Ci sono tre principi che ispirano il quadro istuzionale: il principio di equilibrio istuzionale, il principio di aribuzione delle competenze alle istuzioni e il principio di leale collaborazione. Qualunque problema sorga tra le istuzioni, che può sorgere perché il quadro istuzionale è in connua evoluzione, dovrà essere risolto sulla base del traato e sulla base di ques tre principi. Permane la tensione che caraerizza un po’ tuo l'ordinamento europeo tra metodo intergovernavo e metodo sovranazionale. Le istuzioni espressione del metodo intergovernavo sono il consiglio europeo in primis, ha come regola decisionale il consensus che è il pico modo di decidere che si ha nelle conferenze internazionali per l'adozione dei traa, cioè l'ao viene adoato se nessuno si oppone e si raggiunge una soluzione compromissoria, infa il consiglio europeo deve dare l'indirizzo all'azione a ll'azione dell'unione europea, si pronuncia su quesoni molto generali della vita dell'organizzazione internazionale. Chi invece va più nel deaglio è il consiglio dell'unione europea, è il day to day work quello che fa il consiglio c onsiglio dell'unione europea ed è per questo che non può essere limitata l'avità alla sua composizione pur molto diciamo peculiare, perché la caraerisca della composizione del consiglio dell'unione europea è che non è mai la stessa, sono almeno 10 le formazioni allo stato auale del consiglio dell'unione europea, in realtà il traato ne individua soltanto due: la formazione del Consiglio Aari generali e la formazione del Consiglio Aari esteri, quest'ulma presieduta non dal presidente del consiglio dell'unione europea ma dall'alto rappresentante che fa un po’ capolino in tue e due le organizzazioni intergovernave sia nel consiglio dell'unione europea sia nel consiglio europeo dove partecipa ai lavori anche se non è un membro, quindi non partecipa poi al momento decisionale; qui invece coordina, presiede i lavori della formazione del consiglio in polica estera e di sicurezza comune. Ci sono i delega permanen che siedono in modo permanente a Bruxelles e che lavorano sui dossier di cui si occupa il consiglio e ques delega permanen formano il COREPER, organismo che ha una funzione molto importante perché masca già un po’ la decisione per il consiglio dell'unione europea che poi decide. Gli step sono tre: il primo è quello dei gruppi di lavoro dove si elaborano i fascicoli, poi c'è il COREPER dove ci sono i rappresentan permanen degli Sta membri che perseguono ciascuno il proprio interesse, non è un organo orizzontale il consiglio dell'unione europea, è un organo vercale, ciascuno Stato difende i propri interessi già nella dialeca che si ha a livello di gruppi di lavoro e poi a livello di delega permanen in seno al Coreper. Poi si raggiunge un risultato che viene presentato al consiglio che può poi anche a seconda del movimento polico, perché samo parlando di un organo intergovernavo possono impaare sulla decisione del consiglio dell'unione europea numerosissimi faori non solo tecnici, quindi non è escluso che c he si instaurino delle maggioranze che non sono solo deate dalla materia tecnica, è vero che il consiglio per come lavora e per come è struurato nelle diverse formazioni dovrebbe superare la quesone polica, ma una tale posizione può avere un impao anche quando si vada a discutere di altri argomen. Quando si convoca il consiglio traspor, ad esempio informazione, traspor, telecomunicazioni, energia che è una delle 10 formazioni del consiglio dell'unione europea, non è deo che non sia indispensabile in quella sede traare anche una quesone che non aenga streamente a ques tre temi, magari si raggiunge l’accordo su una quesone già dibauta in altre formazioni del consiglio e viene portata al consiglio dell'unione europea di quella data in cui si discute di traspor. Il consiglio decide anche su quella, quindi è un sistema che non deve essere rigidamente interpretato, può accadere che nelle formazioni non proprie venga discussa una quesone, questo conferma ancora che c'è anche un aspeo polico nella decisione del consiglio dell'unione europea, così come quando si discute al consiglio europeo, sono gli organi intergovernavi per eccellenza quindi non possiamo prescindere dalla dimensione polica. Quindi dobbiamo ricordare senz'altro la dimensione polica e poi il fao che a buon dirio chi siede in ques due organi difende la posizione dello Stato di provenienza, fa sì che in un quadro normavo lo strumento che viene discusso si plasmi quanto più possibile in conformità con gli interessi del suo stato, se poi ci riesce magari voterà a favore, se non riesce a oenere un risultato congruo anche araverso il lavoro diplomaco del Coreper vorrà dire che voterà contro e magari sarà la minoranza che dovrà subire l'applicazione di un determinato ao di dirio dell'unione europea. Quindi ci sono tre livelli: gruppi di lavoro che si smazzano il lavoro più grosso, poi ci sono i delega permanen degli Sta dove laeuropea, posizioneè èmolto diplomaca e poi c'è livelloinministri, è uno sta molto ampio quello del consiglio dell'unione ampio quello cheil siede manieraquindi permanente a Bruxelles. 34
Il consiglio è il centro di gravità perché forse più di tue le istuzioni svolge un po’ tue le funzioni principali: è il leader dell'azione legislava; prima dell'ao unico, poi del traato di Maastricht e poi sempre avan con Amsterdam Nizza e Lisbona, il ruolo del Parlamento europeo è cresciuto quindi condivide questo potere col Parlamento europeo, prima era il leader assoluto aveva il monopolio dell'azione legislava e il Parlamento a volte veniva consultato. C'erano diverse modalità con cui poteva consultare il Parlamento: a volte la semplice consultazione, sento cosa mi dici ma poi vado per la mia strada; a volte invece c'era l'obbligo di oenere il parere conforme e allora è un vincolo un po’ più forte. Oggi la maggior parte delle competenze che l'unione europea ha, grazie g razie ai traa istuvi, devono essere esercitate araverso la procedura legislava di codecisione che sta per decisione del consiglio insieme al Parlamento, entrambi hanno dirio di veto sostanzialmente, se non approvano una proposta la proposta non passa, quindi fondamentale è la funzione legislava. È importante anche la funzione esecuva, il dare esecuzione agli a dell'unione e si occupa anche della polica estera e di sicurezza comune, nella formazione aari esteri, ancorché presieduto dall'alto rappresentante, si discutono quesoni di polica estera. Poi è vero che c he in quella sede le decisioni devono essere prese all'unanimità, però lavora anche sulla polica estera che è un po’ sempre l'eccezione alla regola, sappiamo che anche il consiglio europeo ha competenza in materia però non gli altri organi. È un organo anch'esso di indirizzo perché con il consiglio europeo determina un po’ la missione, gli indirizzi dell'unione europea, con il Parlamento esercita la funzione legislava e poi lavora anche verso l'esterno, quindi un organo importanssimo. Come altri organi e in parcolare il Parlamento europeo, sore un po’ di una schizofrenia rispeo alle sedi, ha una sede che è a Bruxelles dove c'è il segretariato, dove siedono anche i comita, poi però per traato per regole interne di equilibrio tra istuzioni, fa delle riunioni a Lussemburgo in alcuni mesi dell'anno. La stessa schizofrenia è anche quella del Parlamento europeo che in alcuni casi si riunisce a Strasburgo, quindi da Bruxelles tu e 705 i parlamentari si spostano a Strasburgo. La rotazione della Presidenza del consiglio ha delle regole molto precise e quindi ci fa capire che è un momento molto importante, perché è la Presidenza del consiglio che sostanzialmente decide l'ordine del giorno, quindi signica dar priorità ad alcune quesoni rispeo ad altre. Ecco perché la triade perché comporta che bisogna che ques tre sta devono concertare l'ordine del giorno e quindi concertare l'ordine delle priorità. Garanre per sei mesi il potere di decidere l'ordine del giorno g iorno ad uno stato signica poter orientare in una maniera unilaterale l'azione del consiglio dell'unione europea che è il principale organo dell'unione europea, questa dialeca con gli aaltri ltri due sta e questa rotazione semestrale consente più essibilità e il recupero delle quesoni importan che eventualmente uno stato decida di lasciare indietro. Se per ipotesi la presidenza speasse a Sta come aualmente l’Ungheria o la Polonia che stanno subendo dei procedimen ex arcolo 7 per presunta violazione dei valori alla base dell'unione europea dell'arcolo due, se avessero la Presidenza ci potrebbero essere delle ripercussioni? Sì, siamo nel discorso polico, è chiaro che qui queste cose rilevano, dove uno stato può agire agisce e se è in consiglio europeo sarà in consiglio europeo dove magari è richiesta l’unanimità quindi è un potere di azione che hanno, però nella procedura legislava, grazie al fao che il potere legislavo non è esclusivo del consiglio, in realtà per quanto nello stabilire l'ordine del giorno alcuni sta possano decidere in che direzione va l'azione dell'unione europea, c'è anche da dire che nel consiglio europeo quaro volte l'anno danno l'indirizzo e l'indirizzo è scelto d'accordo quindi da lì non ci si può discostare, c'è anche da dire che la commissione europea è quella che lavora sull'iniziava legislava e mol dicono addiriura che l'organo più powerful sia proprio la commissione, perché se la commissione fa una proposta normava il consiglio e il Parlamento si deve pronunciare, quindi tuo parte da lei, non è che un organo può condizionare troppo, però sì nei limi delle loro facoltà gli sta fanno quello che è del loro interesse e non c'è nulla di male a riguardo, nei limi dei principi di buona convivenza e soprauo nei limi del principio di solidarietà che ispira l'ordinamento dell'unione europea. La procedura decisionale si caraerizza per due elemen che devono ricorrere cioè c ioè la maggioranza degli Sta e la maggioranza della popolazione. Maggioranza degli Sta al 55% equivalente a 15 sta su 27, 27 , e popolazione al 65%. Questo requisito essere interpretato in modo più essibile perché può accadere c hedell'unione che pur raggiungendo 65% ci può esserepuò unaanche opposizione, una maggioranza di blocco, ci possono essere quaro sta europeail che pur raggiunta la maggioranza si oppongono e allora in quel caso l'azione non passa perché l'unione europea non 35
vuole che ci sia una opposizione tale da invesre un numero di sta con una popolazione tale da non rispecchiare una eeva maggiorana, quindi c'è anche questo ulteriore limite all'azione del consiglio, che è sì un organo intergovernavo per il quale potrebbe anche bastare il solo elemento dei 15 sta, invece no calcoliamo anche l'elemento della rappresentavità, elemento che poi valuamo non tanto tenendo conto della ciadinanza, ma della residenza quindi delle persone che risiedono in un determinato stato membro. È chiaro che ci sono sta che araggono più di altri, ci sono sta più appebili di altri dal punto di vista delle opportunità, quindi questo 65% io lo calcolo in relazione alla popolazione residente in uno stato. Se vengono raggiunte queste maggioranze in teoria il consiglio decide e l'azione è presa, ma non è proprio così, ci sono tre situazioni, una è la minoranza di blocco e altre due situazioni che comportano un blocco nella decisione del consiglio. Blocco che può anche essere solo momentaneo ma che stoppa l'azione del consiglio anche quando ci c i sia solo uno stato che è in qualche modo pregiudicato dall'azione del consiglio. La prima ipotesi è in realtà poco usata che è quella del cosiddeo compromesso di Lussemburgo che è stato ulizzato pochissimo all'inizio della cooperazione europea, quando però il consiglio dell'unione europea decideva nella maggior parte dei casi all'unanimità, allora si era previsto che uno stato che vedesse signicavamente pregiudica i propri interessi potesse imporsi e opporsi all'adozione della decisione del consiglio e la quesone venisse rimessa in discussione; è un istuto che è stato creato c reato all'inizio della storia di integrazione europea quando ancora nel consiglio nella maggior parte dei casi dominava la regola dell'unanimità e quindi aveva senso lasciare un'arma di riserva a uno stato che magari da una decisione vedesse fortemente pregiudica i suoi interessi. Più ulizzato è il cosiddeo freno di emergenza, non signica che l'azione del consiglio venga bloccata ma signica che subentra l'azione del consiglio europeo che agisce in via diplomaca per vericare se passando dal livello ministeriale a quello dei capi di Stato e di governo si riesce a trovare una soluzione che mea d'accordo tu. Il freno d'emergenza non è previsto su tue le materie perché altrimen l'azione del consiglio c onsiglio si bloccherebbe, è previsto in materia di polica estera e di sicurezza comune e in materia di sicurezza sociale. Quando parliamo della materia economica nanziaria entriamo in un seore molto delicato perché è un buon esempio di cooperazione dierenziata, non samo parlando di tua l’unione europea, ma samo parlando di organi che a seconda dell’argomento possono riguardare gli sta euro o tu gli sta. Riguardano tu gli sta: il verce euro e il consiglio economico e nanziario (Econ), l'eurogruppo invece riguarda soltanto gli sta la cui moneta è l'euro. L'eurogruppo lo possiamo denire come una riunione informale dei ministri la cui moneta è l'euro, quindi assomiglia a quello che era il consiglio europeo prima di diventare istuzione, è una riunione informale, l'auspicio è che poi tu gli sta membri dell'unione adono l'euro e questa diven un'istuzione permanente come è stato per il consiglio europeo. L’Econ è un nome specico per una delle formazioni del consiglio dell'unione. Il verce è semplicemente una riunione assimilabile di nuovo al consiglio europeo che non ha valore di istuzione, però quando si parla di polica economica nanziaria vengono sovente in gioco ques tre aori di cui soltanto uno, cioè l’Econ, è un'istuzione, è il consiglio dell'unione europea nella formazione dei ministri dell'economia. I verci sono le riunione informali dei capi di stato delle 8 potenze (G8), quindi in genere sono una prassi che poi se si consolida può trasformarsi magari in una organizzazione vera e propria. Nel caso dell'unione europea e nel caso del verce euro abbiamo invece una prassi specica che ha come temaca proprio l’Unione economica e monetaria, il pao di stabilità, tue le quesoni nanziarie, che viene invocato senza parcolari regole, è una prassi, che poi questa prassi un domani si trasformi è possibile. L’Econ è l'unica istuzione vivente perché è una delle formazioni del consiglio dell'unione europea e poi abbiamo l'eurogruppo che è una sorta di verce ma più ristreo perché sono solo gli sta che hanno l'euro a riunirsi, ma anche questo assomiglia un po’ a quello che era il consiglio europeo prima di Lisbona. Quante sono le formazioni del consiglio dell'unione europea? Dieci. Esistono formazioni più importan di altre? No, ci sono formazioni previste dal traato che sono quella aari generali e aari esteri, ma non più importan. Gli incontri dell'unione europea avvengono a porte chiuse?europea No, sono pubbliche. Quale delle del dueconsiglio istuzioni tra consiglio europeo e consiglio dell'unione esercita avità legislava? Il consiglio dell'unione europea, perché il consiglio europeo invece ha l’avità di indirizzo oltre poi a partecipare alle 36
principali decisioni che riguardano la vita dell'organizzazione, come ad esempio l'acquisizione della membership da parte di un nuovo stato entrante, la revisione dei traa, l'uscita dai traa il recesso ai sensi dell'arcolo 50. Chiaramente il consiglio dell'unione europea e il consiglio europeo nulla hanno a che vedere col Consiglio d'Europa che non c'entra niente, il Consiglio d'Europa è un'organizzazione internazionale che si occupa di tutela dei diri fondamentali, pace tra le nazioni europee e dell’Europa geograca; consiglio dell'unione europea e consiglio europeo sono due istuzioni europee. Il Parlamento europeo. È l'organo che è più cambiato negli anni nel senso che è diventato sempre più potente e che ora sore anche del ruolo importante che viene fornito ai parlamen nazionali perché alla ne condivide con loro la rappresentavità della popolazione. È l'organo che esprime il principio democraco, è espressione della popolazione e lo vediamo da due norme: l'arcolo 10 del traato dell'unione europea che dice i ciadini sono direamente rappresenta a livello di unione nel Parlamento europeo; e poi lo dice l'arcolo 14 che è una norma del traato dell'unione europea, tra quelle norme iniziali che deniscono l'apparato istuzionale, che descrive l'azione del Parlamento europeo e dice: il Parlamento esercita congiuntamente al consiglio la funzione legislava e la funzione di bilancio, quindi tra le principali funzioni di questo organismo intravediamo, oltre quella legislava, quella di bilancio. Svolge anche funzione di controllo, ma aenzione di controllo polico, nonché consulve. Ed elegge il presidente della commissione. Quindi con il consiglio esercita la funzione legislava perché la maggior parte delle procedure decisionali nel traato sul funzionamento dell'unione europea sono procedure di codecisione in cui hanno pari dignità consiglio dell'unione europea e Parlamento. Esercita la funzione di bilancio che è fondamentale perché è come viene distribuito il bilancio dell'unione. Esercita funzione di controllo polico, ad esempio già soltanto la nomina della commissione è un'azione di controllo polico, la commissione ha una procedura di nomina molto parcolare perché il Parlamento elegge il presidente della commissione che quando viene eleo come prima azione fa un discorso programmaco, è un discorso che sembra molto dialeco in realtà indicata già quali sono le priorità dell'azione della commissione e il Parlamento che è un organo orizzontale che rispecchia i gruppi polici, decide se quel presidente va bene o no. Una volta selezionato il presidente, è il presidente che si fa la sua squadra e sceglie gli altri commissari, è vero che ogni commissario arriva da uno stato membro quindi è vero che la proposta poi è degli sta che indicano chi vorrebbero che fosse commissario nella commissione, il presidente sceglie se queste persone vanno bene e poi propone la sua squadra al Parlamento europeo che deve approvare, quindi doppio check perché è un organo importanssimo. Il Parlamento sceglie tra i candida il presidente della commissione, il fao che la nomina spe ad un organo diverso che è il consiglio europeo, è un'ulteriore controllo che il consiglio europeo fa; deve andar bene anche al consiglio europeo con la nomina perché il presidente della commissione è un membro del consiglio europeo, partecipa poi all'avità del consiglio europeo e quindi poi siederà con loro, con i capi di Stato e di governo, a decidere dell'indirizzo dell'unione europea, quindi la nomina uciale avviene in seno al consiglio europeo, ma l'elezione intesa come selezione e poi elezione del presidente della commissione che quindi inizia a individuare la sua squadra di governo, la fa il Parlamento, ed è infa in Parlamento che in prima bauta il candidato alla presidenza della commissione va. Caso di un polico italiano in cui il Parlamento ha espresso un certo malcontento, il caso riguardava Buglione, un'importante uomo polico italiano, e a un certo punto era stato proposto dal governo italiano in una direzione generale delicassima che era quella giuszia aari interni. Buglione si traava della Commissione Barroso, il Parlamento europeo in quel periodo si era occupato molto del dirio delle coppie omosessuali, il Parlamento non ha potere normavo autonomo, adoa delle raccomandazioni, le raccomandazioni sono a di so low, però aveva adoato una risoluzione di so low chiedendo c hiedendo un pari dirio per le coppie omosessuali. Buglione che era invece di estrazione caolica aveva espresso posizioni chiaramente contrarie all'equiparazione, si è creato subito un incidente diplomaco, quindi Barroso ha sostuito in corsa il candidato avevacompagine proposto con altro candidato italiano, Frani, messo al posto di Buglione perché si sapevache giàl’Italia che quella dellauncommissione non sarebbe stata approvata in toto perché un commissario non aveva posizioni coeren con la maggior parte del 37
Parlamento europeo all'epoca, questo per dare il senso di come deve esserci un'approvazione allargata dell'organo della commissione. Il Parlamento è composto dai rappresentan dei ciadini dell'unione e l'arcolo 14 parla di 750+1 perché ancora non ene conto della Brexit, quindi tu i seggi che erano sta aribui al Regno unito sono sta in parte ridistribui e in parte invece lascia liberi per un possibile nuovo ingresso di nuovi sta. Quindi ora il numero è 705 non 751. Resta il numero minimo e il numero massimo di seggi, numero minimo sono sei e il massimo è 96. Non c'è una regola proporzionale secca, nel senso tot abitan tot seggi, non è così proprio perché ci sono ggrandi randi divergenze nella popolazione, si tende a garanre quelli che ne hanno molto pochi di abitan e quindi a tenere conto dell'insieme degli sta, dell'insieme della popolazione e del numero di seggi, sono tre valutazioni che vengono fae con un calcolo che poi produce un risultato. L'Italia prima erano 73, ora sono 76 sono, alcuni Sta sono rimas invaria, per alcuni si è cresciu c resciu di qualche unità, ovviamente sono rimas dei seggi liberi per eventuali nuovi sta entran, ci sono alcuni sta che hanno un numero minimo di seggi Malta, Lussemburgo e Cipro che non hanno popolazione idenca, neanche estensione geograca idenca, ma gli viene garanto un numero minimo idenco, solo uno stato ha il numero massimo che è la Germania. Le funzioni principali: da un lato su il potere decisionale, il fao di partecipare all'avità legislava con il consiglio, in quella che è la procedura ordinaria con la stessa dignità, cioè con lo stesso potere di veto, in altri casi può anche solo essere consultato ma comunque ha una partecipazione alle decisioni; un controllo polico che si esprime nella nomina della commissione, nel controllo che ha sulla commissione, ma anche sul fao che può fare delle inchieste, delle interrogazioni, ha proprio un potere di controllo polico importante. Nell'alveo del Parlamento europeo è stato costuito il pediatore europeo che si occupa dei problemi che ciascun ciadino può avere con le istuzioni dell'unione europea, è una sorta di ombudsman dell'unione europea. Terza funzione partecipa al procedimento di formazione del bilancio, aspeo cruciale dell'avità dell'unione europea. Chi fa parte di questa grande istuzione, come si organizza questa istuzione: ci sono in prima bauta i parlamentari europei ele direamente da noi, aenzione non si fonda sulla nazionalità la rappresentavità, potremmo noi in Italia eleggere tranquillamente come nostro rappresentante un soggeo che ha ciadinanza francese. Ci si può porre la quesone se possano essere ammessi ciadini di sta terzi, questo dipende dalla legislazione dei singoli sta, lo ha stabilito la Corte di giuszia, questo dipende anche un po’ dall'apertura dei singoli sta, ad esempio nella costuzione italiana spesso le cariche più importan sono riservate ai ciadini italiani, però ad esempio nel Regno unito il sindaco di Londra era un ciadino non britannico, quindi non è escluso che uno stato autonomamente decida di eliminare la riserva di nazionalità per le cariche più importan, se così lo stato decide quindi apre la possibilità di eleggere un parlamentare alla carica di parlamentare italiano o alla a lla carica di parlamentare europeo a prescindere dalla sua nazionalità, questo si riee anche sulla legislazione europea. Nel Parlamento europeo ci sono i gruppi polici, come a livello nazionale, un gruppo polico deve avere almeno 23 componen che provengano da almeno un quarto degli sta membri altrimen non ha dignità di rappresentare un parcolare orientamento polico. Così come a livello nazionale il Parlamento lavora anche per commissioni parlamentari in ragione dell'avità che svolgono. Il potere legislavo però viene esercitato dalla sessione plenaria del Parlamento, le commissioni sono un po’ un ltro per i lavori, così come c ome accade a livello interno, la ccommissione ommissione poi propone il disegno di legge alla discussione della plenaria in Parlamento. Poi c’è il presidente e l'ucio di presidenza che adesso è presieduto da un italiano David Sassoli. Ci sono anche gli intergruppi, una nuova formazione che è stata costuita da parlamentari che lavorano su determinate temache, ad esempio c'è un intergruppo che si occupa soltanto dei diri dei minori, quindi ci sono temache che il Parlamento riene di dover studiare apposta e allora organizza ques intergruppi.
38
La sede uciale del Parlamento, dove vengono le sedute plenarie che è a Strasburgo, mentre il lavoro delle commissioni quando i deputa siedono nelle diverse commissioni avviene a Bruxelles, mentre Sassoli sta a Lussemburgo. La commissione europea È un'istuzione polica, ma anche altamente tecnica. È il motore, il cuore pulsante dell'unione, è lì che vengono considerate le soluzioni più innovave, si guarda agli strumen che si possono adoare a livello di Unione europea. Un commissario per ogni stato membro, stanno in carica c arica 5 anni e partecipano a tolo personale, sono indica dagli sta ma sono liberi. Gli sta devono indicarli perché ritengono siano persone indipenden e competen, ma loro non rappresentano gli sta. Se si riene che un commissario non sia adeguato per il ruolo viene in genere sostuito prima di essere nominato. Il presidente della commissione viene proposto dal consiglio europeo al Parlamento, ma è il Parlamento che lo elegge e poi il consiglio europeo che lo nomina. Il consiglio in accordo con il presidente della commissione forma la squadra ma è la commissione che la propone. La commissione poi viene nuovamente approvata dal Parlamento europeo e nominata dal consiglio. I commissari hanno questa prassi che ormai è invalsa così come il presidente della commissione, che fanno queste audizioni pubbliche in Parlamento che sono il manifesto dei commissari, è anche poi l'elemento dal quale si può capire se i commissari sono in linea con la posizione del Parlamento. È il cuore pulsante delle istuzione perché svolge la funzione normava che è cruciale, l'impulso all'azione normava è prerogava esclusiva della commissione europea, ma la commissione europea svolge anche molto da vicino il potere esecuvo, vigila che non ci siano violazioni del dirio dell'unione europea. La commissione rappresenta l'unione verso l'esterno. Qualche volta si pone il problema di quanto ampia possa essere la sua rappresentanza, che condivide talora anche con l'alto rappresentante per la polica estera, però all’interno svolge l'azione normava e di controllo e rappresenta l'istuzione verso l'esterno quindi la commissione è un po’ ovunque. Ha la tolarità del potere di iniziava quindi può condizionare il procedimento normavo, ma non soltanto l'avvio ma anche il suo svolgimento perché il consiglio che pure è sovrano dell'esercizio della funzione legislava, non si può discostare dalla posizione della commissione se non votando unanimità, quindi la linea la traccia la commissione e il consiglio per potersi distanziare dalla linea deve votare all'unanimità. La commissione invece può modicare la sua proposta, questo potere è un potere di mera iniziava perché normalmente la proposta della commissione poi passa a consiglio e Parlamento e viene adoata o no. La commissione però è talmente potente che ha anche poteri normavi autonomi che deene da sola, quindi può da sola adoare degli a della commissione. Ad esempio l’arcolo 45 è uno dei pochi casi in cui la commissione adoa un ao indipendentemente dal consiglio e dal Parlamento; lo fa anche nella materia della concorrenza l'arcolo 106 del traato che riguarda i cosidde servizi di interesse economico generale (SIEG), un esempio di un servizio di interesse economico generale è il servizio postale, servizio di natura economica ma che è di interesse generale. Uno stato per garanre un servizio essenziale come può essere il servizio postale talora lo ada in esclusiva a un erogatore di servizi. La commissione ha il potere di disciplinare questa materia. La commissione esercita un potere normavo anche su delega di consiglio e Parlamento, su delega o anche per dare proprio materiale esecuzione a un ao di consiglio e Parlamento, quindi un potere di iniziava che deene pressoché in esclusiva, in alcuni casi un potere autonomo che esercita senza coordinarsi con nessuna istuzione, in altri casi un potere delegato o di esecuzione rispeo al quale deve coordinarsi con consiglio e Parlamento, però un'avità dal punto di vista di tecnica normava molto ampia. Non esercita la sola funzione normava, anche quella esecuva, si occupa proprio di applicare il dirio dell'Unione Europea e svolge un’azione di vigilanza araverso una procedura molto deagliata, cioè la commissione per prima cosa contesta allo stato la violazione del dirio dell'unione europea e instaura un dialogo con lo stato dicendo io qua vedo che tu non stai adempiendo agli obblighi che derivano dal dirio dell'unione europea, quindi si avvia una dialeca, lo la stato risponde cercando di esercitare una difesa ed eventualmente anche più cercando di ma raggiungere accordo con commissione che magari consente l'auazione della direva in termini dilata, se non si un riesce a trovare una quadra alla situazione la commissione avvia un procedimento di infrazione davan alla Corte di 39
giuszia, quindi ci sarà una controversia commissione contro stato x per la violazione da parte dello stato x del dirio dell'unione europea, poi sarà la Corte di giuszia a decidere ed eventualmente anche a comminare delle sanzioni. Nella materia della concorrenza la commissione è avissima, la concorrenza è cruciale nel dirio dell'unione europea perché l'ordinamento europeo nasce con l'obievo soprauo economico di realizzare un mercato libero aperto alla concorrenza quindi la concorrenza è una competenza forssima in cui la commissione è leader. La commissione può agire direamente, comminare sanzioni direamente a sta, imprese che violino la concorrenza perché la concorrenza può essere violata da comportamen c omportamen degli sta stessi, ad esempio gli aiu di stato, se io stato italiano avvantaggio una compagnia di stato come la ex Alitalia, quella compagnia di Stato avrà vantaggi concorrenziali rispeo ad altre compagnie non statali e questo è una violazione della concorrenza, tu gli g li operatori dovrebbero operare alle stesse condizioni, se c'è un vantaggio compevo c'è una violazione della concorrenza. La commissione rappresenta l'unione in seori diversi dalla PESC, perché per la PESC c'è l'alto rappresentante.
40
13/10 Il Parlamento europeo è l’organo che rappresenta il popolo, ora ha questo problema di dialeca coi parlamen nazionali, ha tre funzioni chiave: il potere decisionale che è sempre cresciuto, con l'eccezione sempre molto rilevante della materia della PESC che è un seore streamente intergovernavo quindi il Parlamento non ha nulla da dire; potere di controllo crico nei confron della commissione; ha strumen che può valere nei confron di tue le istuzioni che sono le inchieste e le interrogazioni. Anche il mediatore europeo che è l'organo al a l quale ci siamo rivol tue le volte che le istuzioni europee non rispondano alle nostre esigenze comunque è stato creato nell’ambito del Parlamento; e poi partecipa alla formazione del bilancio che è un momento importante. La commissione è l'organo che non ha nulla a che vedere con gli ordinamen nazionali, non abbiamo un organo paragonabile alla commissione europea all'interno dell'ordinamento nazionale, che è appunto una peculiarità dell'ordinamento dell’UE. È un'istuzione senz'altro polica, ma è anche un organo tecnico perché la commissione lavora molto sui dossier sia in fase di proposizione sia poi in fase di adeguamento di ques dossier agli emendamen propos. È composta da un commissario per stato membro e questo signica che ciascun stato membro propone un commissario che però poi entra nel gioco delle nomine e deve essere comunque acceato anche dai governi, oltre che approvato dal Parlamento. Caso dell'eventuale sostuzione, è accaduto che non tu i commissari fossero perfeamente in linea con le aspeave degli organi che devono rispevamente approvare e poi nominare (Parlamento e Consiglio europeo) e quindi sono previamente sta sostui in modo da non creare un'impasse. La funzione della commissione molto importante è quella normava perché la commissione non solo è l'organo che fa parre tua la macchina legislava, che lavora al testo, e lo fa veramente dal basso perché inizia spesso con delle consultazioni, la consultazione degli stakeholders e la società civile è un trao caraerisco della legislazione dell'unione europea. Libri bianchi e libri verdi sono degli a non vincolan, degli a di so law, che la commissione europea ha da sempre adoato, non erano neanche previs dai traa, questo per dare il senso anche di come l'ordinamento evolve anche con una prassi che poi magari viene codicata, qui non abbiamo neanche la codicazione però la commissione connua ad emeerli. Sono strumen importanssimi, con i libri verdi si individuano normalmente i temi della consultazione pubblica che precede ogni iniziava legislava della commissione. c ommissione. La consultazione pubblica in genere pone tre domande: manteniamo lo status quo? Adoamo uno strumento a basso impao normavo come può essere la direva che lascia spazio agli ag li sta? Oppure ci muoviamo su un regolamento? Il libro verde ancipa la consultazione c onsultazione nel senso che individua quali sono i pun di discussione. Poi il procedimento normavo va avan e la commissione un po’ sulla base delle informazioni raccolte prepara una proposta di ao normavo. La proposta di ao normavo in genere è un documento che si chiama “com” (per commissione), si compone di una relazione esplicava quindi una relazione che indica perché si è arriva a quella proposta normava che è molto importante perchéesclusiva, la commissione decidere sola dove andare a legiferare, certo che deene questo potere in via pressoché ma nonnon puòpuò decidere da da sola dove andare a parare, deve giuscare la sua azione e sulla base degli esi della consultazione pubblica, ma anche sulla base delle indicazioni che le altre istuzioni orono; quando diciamo che il consiglio europeo è un organo di l'indirizzo dell’azione europea, è chiaro che l’azione della commissione non può che rimanere nell'ambito di quell'indirizzo. Giusca la sua scelta di agire in quel seore, ma poi spiega anche perché propone un determinato ao normavo, le soluzioni che ha scelto e spesso questa proposta normava fa riferimento a un documento che viene invece indicato con un acronimo che rinvia a un documento di po tecnico invece, e talora deve accompagnare la proposta. La proposta poi va normalmente ai codecisori della procedura legislava ordinaria che sono Parlamento e consiglio. Non si possono discostare molto da questa proposta, quindi è un documento che senz'altro ha un'importanza fondamentale, deve giuscarsi, però dà uno specico indirizzo all'azione. L’ao che c he viene adoato poi non è l’ao della commissione, ma è una direva o un regolamento di consiglio e Parlamento, qualche volta anche solo di consiglio su consultazione del Parlamento quindi l’ao diviene poi proprietà di altri. Però in qualche caso previsto dai traa la commissione ha un potere direo di adoare un ao che risulta ao della commissione e abbiamo due esempi: arcolo 45 e arcolo 106. 41
Inne come potere normava abbiamo anche la possibilità di esercitare un potere normavo delegato, se lo chiedono consiglio o Parlamento, o di esecuzione rispeo ad un ao normavo di consiglio e Parlamento adoato in precedenza. Esercita anche una non aao secondaria funzione esecuva, la commissione è il guardiano dei traa e controlla che il dirio dell’UE venga rispeato ed eseguito conformemente alle aspeave aspeave.. Lo strumento che più ulizza per l'avità nell’ambito della funzione di esecuzione e di controllo è il ricorso per infrazione che è uno di quei diversi ricorsi ric orsi giurisdizionali che si possono presentare e dei quali la Corte di giuszia si occupa, un ricorso per infrazione nei confron dello Stato che presuppone in realtà una fase dialeca con lo stato, non è che lo stato viene immediatamente portato davan al giudice europeo, c’è un dialogo al quale può seguire anche un accordo con il quale lo stato si impegna a meersi in regola rispeo al dirio dell’UE entro un certo periodo, o se non si raggiunge l'accordo può scaare la procedura di infrazione davan alla corte con anche come esito una sanzione in capo allo stato. Può soltanto nel seore della concorrenza esserci una procedura sanzionatoria direa della commissione, questo perché la concorrenza è un punto chiave c hiave dell'azione dell'unione europea, perché senza regole di concorrenza non abbiamo un mercato aperto, quindi è fondamentale che non ci sia un'ingerenza eccessiva degli sta, accordi tra imprese, che possano passare la concorrenza. Laddove sussistano la commissione deene in questa materia un potere sanzionatorio direo. Addiriura per confermare l’importanza di questa azione è previsto un meccanismo di delazione, che viene premiato, se un’impresa denuncia di essere parte di un accordo sulla concorrenza che viola le norme dei traa, ecco che questa impresa non viene sanzionata e tue le altre sì. Tra l’altro le norme sulla concorrenza del dirio dell'unione europea sono state copiate e incollate nelle legislazioni nazionali. Quindi abbiamo un quadro normavo uniforme che quindi consente alla commissione di darvi applicazione direa senza dover passare da altre autorità. La commissione poi esercita una funzione di rappresentanza, la Von Der Leyen si rapporta verso l'esterno, è lei che va a negoziare in via diplomaca rappor con sta terzi. Tuo ovviamente al di fuori fuori della PESC che è sempre l’eccezione alla regola. L'alto rappresentante per la sicurezza e gli aari esteri è aualmente Joseph Borell. È nominato dal consiglio europeo perché è l’organo intergovernavo per eccellenza, ma deve essere d'accordo con la presidente della commissione. Svolge la funzione di responsabile della PESC, così come della polica di difesa anche se è un po' il tallone d’Achille dell'unione europea, non è ancora riuscita ad avere una vera e propria polica di difesa uniforme, ma questo è la naturale conseguenza del fao che anche sulla polica estera abbiamo un'azione intergovernava. È il vicepresidente della commissione quindi assiste la Von Der Leyen nell'azione esterna. Presiede la formazione del consiglio in aari esteri, quando si traa degli aari esteri il presidente non è il presidente del consiglio di turno, ma è l’alto rappresentante. Corte di giuszia. Siamo un po’ al di fuori del sistema interno, del sistema nazionale, perché non abbiamo un'eguale a livello nazionale. La corte di giuszia svolge veramente un'azione importante nel rapporto trilaterale stato-istuzioni-ciadini, ma soprauo è stata insieme alla commissione cruciale nel processo di integrazione europea. Le pronunce della Corte di giuszia hanno fao miracoli, hanno smosso l'azione degli sta più a volte di alcuni traa di modica, anzi spesso i traa di modica si trovano a recepire l'esito di una giurisprudenza della corte di giuszia. L'analisi della giurisprudenza della Corte di giuszia è interessante perché sono quesoni che riguardano la vita di tu i giorni e questo fa sì anche che la Corte di giuszia ri giù a terra il dirio dell'unione europea, lo renda concreto, dia un po' all’ordinamento europeo quella caraerisca del pragmasmo che dà l'idea di essere qualcosa di molto vivo, di molto vicino a noi. La corte è composta da un giudice per ogni stato membro, i giudici sono lì perché sono esper di dirio. I giudici sono assis dagli avvoca generali. g enerali. L'avvocato generale oggi nelle cause più complesse (prima sempre invece oggi dopo Lisbona soltanto nelle cause complesse), c omplesse), redige le proprie conclusioni e le conclusioni per studiare un caso sono uno strumento ule perché danno un quadro del contesto. 42
Alla ne l'avvocato generale propone anche una possibile soluzione della controversia che non è aao vincolante per la Corte giuszia, anzi spesso la corte si discosta da queste conclusioni e spesso lo precisa anche nella sentenza. Ha due funzioni principali: decide sulle azioni proposte uno stato membro, da un'istuzione o da una persona sica e giuridica, quindi una funzione giurisdizionale propria; e ha una funzione invece più costruva che si esplica in due direzioni, una è quella di fornire pareri, per esempio l'arcolo 218 del traato sul funzionamento dell'unione europea prevede che ogni volta che l'unione vada a concludere un traato internazionale si chiede alla Corte di giuszia cosa ne pensa; la funzione costruva la esercita anche araverso l'altro strumento che è il rinvio pregiudiziale su interpretazione e validità degli a, ossia quel meccanismo di cooperazione tra giudici nazionali e giudice europeo araverso il quale il giudice nazionale ogni volta che si trova a dover denire una controversia che comporta l'applicazione del dirio dell'unione europea e trovi davan una quesone di interpretazione non avendo chiaro come il dirio dell'unione europea deve essere interpretato, ha l'obbligo di interrompere la causa e di porre una quesone pregiudiziale alla Corte di giuszia che così fornirà l'interpretazione autenca del dirio dell’UE con riferimento a quella specica situazione. Sarà poi compito alla ne del giudice nazionale una volta avuta questa indicazione, risolvere il caso concretamente alla luce dell'interpretazione fornita dalla corte, una funzione proprio consulva analoga a quella del parere. Il traato prevede anche organi consulvi, i più famosi sono quelli previs dal traato, ma ci sono mol altri organi consulvi che in singole materie vengono costui ad esempio nei traspor. Quelli che nella procedura decisionale vengono previs sono: uno è il comitato economico e sociale e l'altro è il comitato delle regioni. Il comitato delle regioni rappresenta cià, regioni, en locali dei diversi sta membri, venendo meno uno stato membro abbiamo meno rappresentan; non muta invece il comitato economico sociale nella composizione perché parliamo di organizzazioni di lavoratori, organizzazioni dei datori di lavoro, componen della società civile, in tue le aree economica, civica, professionale, culturale quindi un organo che dovrebbe rappresentare un po' la popolazione sia nella sua dimensione economica che nella dimensione sociale e culturale, anche se per quanto riguarda il welfare e la cultura le competenze dell'unione sono puramente di sostegno. Guardando l'iter normavo di una proposta si vede: la proposta della commissione, la consultazione magari dei suoi organi che possono dire sì o no rispeo ad un’azione, la leura in Parlamento, la leura in consiglio, un'eventuale seconda leura in Parlamento, una eventuale seconda in consiglio, e poi l'adozione dell'ao normavo. Queste posizioni del comitato delle regioni e/o del comitato economico sociale possono incidere, ma non è deo, nella procedimento. Rispeo all'intervento del consiglio dell'Unione Europea e del Parlamento ques comita aggiungono un quid pluris rispeo al singolo ao considerato, perché è vero che il Parlamento rappresenta i ciadini però è vero che lavora con commissioni tecniche che hanno poi delle competenze sugli specici argomen, però non riesce a ricomprendere tue le componen che possono essere interessate da un determinato ao, e quindi il fao che c he possano partecipare organizzazioni di lavoratori che hanno un orientamento molto specico, arricchisce il dibato. La loro funzione è consulva. Poi c'è la grandissima famigliasono dellecirca agenzie europee che sonoèuna diramazione dell'apparato dell’organizzazione internazionale. Aualmente 40, ad esempio l’EMA un'agenzia europea che si occupa di salute, nel seore dei traspor sono almeno 4, una per le diverse modalità di trasporto. La caraerisca di queste agenzie è che aiutano le istuzioni non soltanto nel momento decisionale, lavorando anch’esse sulle soluzioni tecniche, ma soprauo nel momento dell’auazione, perché se per esempio c'è l'agenzia ferroviaria europea che si occupa di monitorare gli inciden ferroviari, è chiaro che l'agenzia è l'organo che meglio può dare senso di come il dirio dell'unione europea viene applicato in relazione al trasporto ferroviario perché lo vede applicarsi tu i giorni, e così vale per tue le agenzie. Non sono altro che un necessario completamento dell’apparato amministravo dovuto anche alla grande estensione delle competenze dell'unione europea. Le font.
Il quadro istuzionale è complesso, lo stesso è il quadro normavo, la complessità rispecchia un po’ sempre il caraere sui generis di questa organizzazione. L'altra caraerisca è che c'è questo graduale arricchimento, tanto dei quadri istuzionali tanto nel quadro normavo che è in connua evoluzione, diventa sempre più soscato e si adaa sempre più ai bisogni dell'organizzazione. 43
Il quadro normavo è una delle caraerische speciche dell'Unione Europea e lo abbiamo già visto nel Parere 1/17 che riguardava l’accordo Canada – Ue su quesoni commerciali. È interessante vedere come si dice che il dirio dell’Ue si caraerizza per la circostanza di essere il prodoo di una fonte autonoma, costuita dai Traa, per il suo primato sui diri degli SM nonché per l’ecacia direa di tua una serie di disposizioni applicabili ai loro ciadini e agli stessi SM. La peculiarità del quadro istuzionale (triangolo UE in alto e in basso sta membri e individui) si riee anche a livello di fon perché nel rapporto tra dirio dell’UE e sta membri vale il principio del primato; e nel rapporto tra UE e individui vale il principio dell’eeo direo. Questa autonomia, originalità dell’ordinamento europeo è proprio data dal fao che l'unione si è dotata di quello che il parere denisce un quadro costuzionale che le è proprio, include da un lato i valori fondatori dell'unione europea (arcolo due) e a ques valori si uniscono i principi generali di dirio dell'unione europea, sono quei principi che necessariamente negli ordinamen di dimensione internazionale servono perché non sono ordinamen comple che quindi si autosostengono, ma hanno bisogno viste le inevitabili lacune di principi integravi, in questo caso abbiamo principi generali dell'unione europea. Hanno qui anche una valenza ulteriore che è quella di promuovere determina obievi, non solo di colmare le lacune. Poi ci sono le disposizioni della carta dei diri fondamentali dell'unione europea e l'ulmo elemento di questo quadro costuzionale sono i traa sull’UE e sul funzionamento, che dice la Corte contengono norme su aribuzione e riparzione delle competenze, sul funzionamento delle istuzioni e del sistema giurisdizionale, norme fondamentali dei seori specici struura in modo da consenre la realizzazione dell'integrazione che è un obievo dell’unione. Quindi la Corte si è spinta in questo parere a parlare di quadro costuzionale quasi a dire che ci sono delle fon, i valori, i principi generali, la carta e i traa che occupano una posizione speciale paragonabile a quella che negli organi nazionali occupa la costuzione. Laddove non si riesca a recuperare a livello normavo qualche volta è la corte che ci dice ques sono parcolarmente importan hanno un valore costuzionale. Parere del 91 sempre che la Corte rendeva in relazione ad un accordo internazionale che veniva rinegoziato, era l’EFTA (European Free Trade Associaon, con Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) che è un accordo che replica pur con delle signicave dierenze, le norme sul mercato interno anche rispeo a ques sta ulteriori che risentono un po’ dell'impao dell’esistenza di un mercato interno ed hanno interesse ad adoare norme non del tuo idenche ma quantomeno nalizzate a garanre la circolazione. La dierenza lo dice la corte lo Spazio Economico Europeo deve essere realizzato sulla base di un traato internazionale che crea c rea solo diri ed obblighi fra le par contraen e che non prevede alcun trasferimento di poteri sovrani in favore degli organi intergovernavi da esso istui. Il traato CEE, fonte di dirio primario, una delle fon che fa parte del quadro costuzionale, costuisce la carta costuzionale di una comunità di dirio, un salto da un mero accordo tra sta a una carta che la Corte denisce costuzionale perché ques traa installano un ordinamento giuridico di nuovo genere a favore del quale gli Sta hanno rinunziato, in seori sempre più ampi, ai loro poteri sovrani e che riconosce come sogge non solo gli sta macaraerische anche i loro ciadini. Le fondamentali dell'ordinamento giuridico comunitario così istuito sono, in parcolare, la sua preminenza sugli sta e l'ecacia direa sui ciadini. Quindi abbiamo capito che c’è un quadro costuzionale formato da valori, principi generali, carta e traa, sappiamo che il traato CEE, ma lo stesso discorso lo possiamo oggi trasferire al traato UE e sul funzionamento, è un traato un po’ diverso dai traa internazionali che siamo abitua a vedere perché crea una comunità di nuovo genere del quale non sono protagonis sono gli sta ma anche gli individui, e nel quale il dirio che viene ccreato reato da questa comunità di nuovo genere prevale sul dirio interno e può avere ecacia direa sui ciadini. Il quadro delle fon lo approcciamo in questo modo, sapendo che ci sono delle fon parcolarmente importan, ossia il dirio primario ossia i traa istuvi (ma non solo); poi c'è invece tuo un apparato normavo che ha contenuto gli a previs dai traa, quindi le cosiddee fon di terzo grado che includono le direve, i regolamen, le decisioni, ma anche fon non vincolan come le raccomandazioni. Paramo quindi dai traa TUE e TFUE e da questo loro asserito caraere costuzionale dalla Corte di giuszia. Il rilievo che ques traa hanno lo dichiarano gli stessi traa, l'arcolo uno sul TUE dice con il presente traato, le Alte Par Contraen (sta membri) istuiscono tra loro un’Ue alla quale gli SM aribuiscono competenze per conseguire i loro obievi comuni, questo traato segna una nuova tappa nel processo di creazione di un'unione 44
sempre più strea tra i popoli dell’Europa (integrazione), in cui le decisioni siano prese nel modo più trasparente possibile e vicino ai ciadini. L'unione si fonda su questo traato e sul TFUE, i due traa hanno lo stesso valore. Lo stesso dice il traato sul funzionamento dell'unione europea: il presente traato (a dierenza dell’altro) organizza il funzionamento e determina i seori, la delimitazione e le modalità d’esercizio delle sue competenze. Insieme al TUE costuiscono i pilastri su cui è fondata l’Unione. I due traa, che hanno lo stesso valore giuridico, sono denomina «i traa». I traa sono una costuzione? La risposta in realtà è no, perché i traa non hanno una struura costuzionale, per contro hanno una struura molto deagliata che conene molssime norme di deaglio e di funzionamento dell'organizzazione internazionale. Non sono neanche del tuo assimilabili l’uno all'altro perché si può vedere nel traato sul funzionamento una funzione servente rispeo al traato sull’UE, e per altro per le modiche di ques traa ci sono due procedure diverse. Quello che però è vero è che ques due traa sono oggi dirio dell'unione europea primario ed è vero anche che non parliamo di traa nel senso del dirio internazionale, ma parliamo di traa come un quid pluris che è dato da: il metodo di interpretazione, i traa devono essere interpreta secondo quello che prevede la convenzione di Vienna del dirio dei traa del 69 che dagli arcoli 31 a 34 indica delle regole di interpretazione che si basano sul metodo oggevo di interpretazione, ossia il metodo che guarda al testo del traato leerale e al contesto di riferimento a tu gli a che possono aiutare l’interpretazione di quel traato. Quando invece andiamo a interpretare i traa istuvi UE e FUE, quando la Corte lo fa (l'unica deputata a farlo) non ulizza un metodo oggevo, ulizza un metodo invece sistemaco e teleologico. Sistemaco vuol dire che guarda g uarda al complesso delle fon di dirio primario, quindi ai due traa insieme, e teleologico quindi rispeo alla nalità che è quella che diceva l'arcolo uno del TUE, creare un'unione sempre più strea tra i popoli con un metodo che si avvicini sempre di più ai ciadini. La corte va ben oltre il dato leerale in quelle decisioni che si caraerizzano per un certo pragmasmo, la Corte di giuszia va oltre il dato leerale si rifà agli obievi che questa organizzazione si pone che sono obievi molto al e li persegue, tant'è vero che è proprio la giurisprudenza della Corte di giuszia che qualche volta spinge l’azione dell'Unione Europea oltre e fa avanzare il dirio dell'unione europea. Mentre i traa internazionali “normali” quando devono essere emenda, revisiona basta che ci sia l'accordo di quelli che l'hanno racato e possono modicarlo a loro piacimento, così non è per i traa UE e FUE con i quali bisogna invece avare una vera e propria procedura non banale, si aua una conferenza che dà luogo a un comitato di lavoro e si va avan, no ad arrivare ai traa di revisione l'ulmo di quali il traato di Lisbona che modicano il quadro normavo. Siamo di fronte a fon che deniamo di dirio primario e la Corte di giuszia ha denito costuzionali forse anche per far risaltare queste specicità del metodo interpretavo e del metodo di revisione. La procedura di revisione è molto arcolata coinvolge le istuzioni largamente, può essere anche smolata non solo dalle istuzioni ma anche dagli sta membri e le modalità sono: la convocazione di una convenzione dove operano i rappresentan degli sta o una vera e propria conferenza intergovernava pica dei traa internazionali con uno specico mandato. Non avviene secondo la regola picamente intergovernava che invece regola la verica dei traa internazionali. Una precisazione che forse è solo più un valore polico che giuridico, nell'arcolo 48 si precisa che la revisione può portare così come ad un aumento delle competenze c ompetenze dell'unione anche a una riduzione, cioè si potrebbe anche tornare un po' indietro. Quando parliamo di dirio primario parliamo del dirio dell’unione europea, del TUE e del TFUE, ma costuiscono dirio primario anche i traato di modica e importanssimo i protocolli allega ai traa istuvi. Ques protocolli in realtà hanno spesso un rilievo fondamentale, ad esempio il protocollo che prevedeva una applicazione dierenziata della carta dei diri fondamentali a Regno Unito e Polonia; il protocollo numero 2 regola l'applicazione del principio di sussidiarietà e il controllo che i parlamen nazionali possono avere sul principio di sussidiarietà, altro argomento molto importante che fa meglio capire il potere dei parlamen nazionali così come deni da una norma del traato (l'arcolo 12). Nei protocolli spesso troviamo anche gli statu di alcune istuzioni. Si auano queste importan scelte normave a livello di protocollo per non appesanre troppo il quadro normavo; la seconda ragione è che qualche volta la disciplina ha meramente caraere transitorio e allora non ha senso prevederla nel traato dove disturberebbe poi lo scadere del termine, la meo nel protocollo quando poi decade il termine la norma non si applicherà più. 45
In altri casi ad esempio quello del protocollo sulla carta per Polonia e Regno unito, è anche uno strumento di applicazione dierenziata. Ques protocolli in realtà sono, quando si traa di strumen di applicazione dierenziata, veramente il compromesso che è stato raggiunto pur di non arretrare rispeo al quadro normavo principale. I protocolli sono parte integrante dei traa quindi hanno lo stesso valore giuridico dei traa e sono fon di rango primario, non è così per le dichiarazioni. Sono fon di dirio primario anche i traa di adesione di ingresso così come quelli di recesso. Il trade union che ene insieme tue queste fon è la volontà degli sta. Le dichiarazioni invece sono sempre allegate ai traa istuvi ma non hanno valore normavo, sono piuosto strumen interpretavi. Qui si che vale il discorso della convenzione di Vienna che si riferisce al contesto, c ontesto, agli strumen che possono aiutare l’interpretazione, le dichiarazioni sono troppi strumen che possono aiutare l'interpretazione delle norme contenute nei traa. Quella che veniva chiamata carta di Nizza era un ao di so law non vincolante che era stata proclamata dalle istuzioni con un accordo segreto che nessuno la citasse soprauo i giudici nelle loro sentenze, poi diventa la carta europea dei diri dell'uomo con il traato di Lisbona e viene inclusa nel dirio dell'unione europea primario in una versione emendata che non è più quella del 2000 ma è del 2006, ogg oggii ha lo stesso valore giuridico dei traa con tue quelle incongruenze che abbiamo per il fao che abbiamo un catalogo vincolante ma la competenza in materia di diri umani resta in capo agli sta. Quindi se la carta equivale ai traa anche per eventuali modiche della carta dovremmo andare araverso la procedura di revisione speciale che caraerizza il dirio primario dell'unione europea.
46
15/10 Una disnzione si può fare tra fon di dirio primario e secondario, fon internazionali di secondo livello che sono i traa che trovano la loro ragion rag ion essere nella consuetudine pacta sum servanda e poi le fon di terzo livello che sono le fon previste dai traa. Questa disnzione ritorna nel del dirio dell’UE dove abbiamo le fon pazie nei traa istuvi che possono essere a loro riconosciuto un valore, un’ecacia parcolarmente rilevante nell’ordinamento dell’UE perché vanno a disciplinare i principi fondamentali dell’ordinamento europeo e perché sono fon che danno luogo a un fenomeno giuridico parcolare che esplica un eeo parcolare non solo nei confron degli sta membri con la regola del primato ma anche nei confron di ciadini con il principio dell’eeo direo. Quindi questo è il caraere peculiare di queste fon che restano pur sempre dei traa internazionali ma che nell’ordinamento dell’unione europea acquisiscono un ruolo molto parcolare. Nelle lezioni preceden abbiamo preso parerei nei quali si conferma come il quadro normavo con il quadro istuzionale caraerizzino in senso di specialità l’ordinamento europeo rispeo agli altri sogge di dirio internazionale. I traa sono una costuzione o no? No, non abbiamo uno strumento che ha questa struura costuzionale e il tentavo di realizzarlo nel 2004 è di fao fallito, noi qua abbiamo dei traa molto diversi tra loro il TUE contenente norme di principio, i primi sistemi embrionali al sistema delle competenze e alle istuzioni e poi abbiamo tue le norme di deaglio, di funzionamento delle poliche europee contenute nel TFUE che ha questa funzione servente rispeo al TUE anche se hanno lo stesso rango all’interno della gerarchia delle fon e come proprio essi stessi dicono integrano un complesso normavo unico, fanno parte di un quadro normavo unico. Vero è che la specialità di questo quadro normavo si evidenzia soprauo in relazione all’interpretazione di questo quadro e qui la corte di giuszia lo ha soolineato questa specialità n dall’inizio con la sentenza Van Gend en Loos per prima ci fanno capire come sia stata importante la spinta che la giurisprudenza della corte di giuszia dell’unione europea ha dato al dirio dell’UE, spinta unidirezionale verso la crescita e l’integrazione di questo sistema mai un ritorno indietro. Quindi esempi di giurisprudenza van Gend en Loos e la sentenza Whitman nel senso di riconoscere non solo la specialità dell’ordinamento dell’unione europea ma anche questa interpretazione teleologica cioè verso il telos, l’obievo dell’integrazione che non risponde alle tradizionali tecniche di interpretazione che noi siamo abitua a conoscere nel seore dei traa internazionali perché non vi è dubbio che la convenzione di Vienna del69 sul dirio dei traa agli arcoli 31 e seguen imponga una interpretazione di po oggevo che sia basata su un dato leerale e sul contesto di riferimento. Qui andiamo oltre il dato leerale ma verso l’obievo dell’integrazione, questo è il quid pluris che ci fa capire che non siamo di fronte a meri traa ma traa con caraerische speciali. Seconda caraerisca è la procedura di revisione, i traa si possono revisionare, emendare con l’accordo degli sta membri qui non basta, qui bisogna convocare una conferenza vengono ovviamente fortemente coinvolte le istuzioni dell’unione europea e poi una volta oenuto l’emendamento, il nuovo traato, il traato modicavo dei traa esisten si passa alla procedura di rma e raca che deve coinvolgere tu gli sta membri, basta che uno stato non rachi e l’emendamento non viene approvato. Non sono solo i traa istuvi a formare il dirio primario dell’UE ma anche tu i traa di modica, i protocolli che sono molto di importan perché aiutano a non normavo di riferimento, a dare un quadro intertemporale adeguamento per quando ce neappesanre sia bisognoilequadro strumento di applicazione dierenziata. I protocolli sono come mini traa internazionali e quindi come loro costuiscono parte integrante del dirio dell’UE primario. Traa di accesso e recesso. Il caraere che accumuna tue queste fon traa di modica, protocolli, traa di ingresso e uscita è che sono traa che esprimono la volontà di tu gli sta membri. La disnzione di ques traa e quelli istu TUE e TFUE è che ques insieme alla carta costuiscono il quadro normavo primario di rifermento soggeo a quelle interpretazioni parcolari, procedure di emendamento che abbiamo visto. Diverso è il valore delle dichiarazioni anch’esse legate alla carta, queste sono prive di valore normavo non sono quindi fon di dirio primario ma sono strumen interpretavi perché consentono di meglio apprezzare il contesto nel quale un traato internazionale è stato formulato. Le dichiarazioni vengono apposte in sede di modica dei traa internazionali per meglio precisare la posizione di uno stato membro ma non hanno un valore vincolante. La carta dei diri fondamentali, ha sempre avuto una vita incerta, è stata proclamata come catalogo di diri comune a tu gli sta dell’UE nel 2000 a Nizza dalle istuzioni con l’accordo però di non richiamarla troppo perché era incerto il valore. Si è tentato di concluderla nel traato che adoa una costuzione per l’Europa e quindi di aribuirgli caraere vincolante nel 2004 ma il procedimento è fallito anche proprio per il caraere vincolante 47
riconosciuto in quel traato alla carta e quindi dal 2004 no al traato di Lisbona del 2009 si è traato di un ao di so law che ha iniziato ad avere un suo valore perché qualche rifermento nella giurisprudenza della corte di giuszia in realtà vi è stato all’indomani della dichiarazione di questa carta sempre però il ric richiamo hiamo alla carta veniva sempre dopo al richiamo della CEDU si chiamava una norma nella nella giurisprudenza della corte della C CEDU EDU e la corrispondente norma della carta quasi a dire la CEDU è chiaramente vincolante per tu gli sta membri dell’unione perché tu gli sta l’hanno racata, invece la carta conferma ma non ha questo valore giuridico così importante. Posto Lisbona art sei TUE chiarisce che ha lo stesso valore giuridico dei traa quindi parliamo di un ao del dirio dell’UE primario che ricondivide con il TUE e TFUE quelle caraerische speciali che fanno dell’ordinamento europeo un ordinamento sui generis quindi anche la carta ca rta è soggea alla procedura formale di revisione e anche lei diventa uno degli elemen che vengono ulizza nella prassi nell’avità di tu i giorni nelle istuzioni, quindi quando si adoa un ao normavo si deve fare i con con i diri della carta questo segna un passo importante in quella che c he era una comunità esclusivamente economica che con il traato Maastricht si adaa all’obievo di diventare invece un’unione sempre più vicina ai ciadini e con c on il denivo riconoscimento del caraere vincolante della carta impone a qualunque avità dell’UE di rispeare quel catalogo di diri fondamentali, il tuo senza che l’UE acquisisca delle speciche competenze in materia di diri umani, in realtà non è necessario che l’unione eserci delle competenze in materie di diri umani perché quella competenza resta agli sta membri nel rispeo della carta, nel rispeo di ques diri fondamentali che accomunano tu gli sta dell’unione europea. Quali sono gli ee delle norme del dirio primario. Nei confron degli sta membri l’eeo è forte perché il dirio dell’UE ha il primato sul dirio interno e quindi il primato impone che ogni volta che vi sia una norma interna che contras con il dirio dell’UE sorga un obbligo di disapplicazione del dirio interno e di applicazione del dirio dell’UE. Questo obbligo non è facile da rispeare perché si pongo quesoni interpretave delicate e spesso sorge l’esigenza di chiedere aiuto alla corte c orte di giuszia dell’unione europea, unico interprete autenco del dirio dell’UE, nel senso che si ulizza quella procedura di rinvio pregiudiziale che fa sì che il giudice nazionale trovandosi di fronte a una quesone di incompabilità fra dirio interno e dirio dell’UE si ferma, sospende il giudizio rinvia araverso un’ordinanza contente le quesoni da sooporre alla corte di giuszia e essa risponde a quelle quesoni di interpretazioni, dando al giudice nazionale la linea interpretava che deve seguire ma lasciando al giudica nazionale che è meglio posizionato per farlo il compito di decidere nel caso di specie, quindi la corte di giuszia non dice chi ha torto o chi ha ragione rispeo a una controversia, la corte di giuszia dice che c he una determinata norma del dirio dell’UE deve essere interpretata in quel determinato o che una norma di dirio interno per come congurata e proposta all’aenzione della corte può essere in contrasto con una norma di dirio dell’UE e quindi deve essere disapplicata, da questa interpretazione la corte di giuszia lasciando poi al giudice nazionale il compito di risolvere la quesone sulla base dell’indicazione. Queste quesoni si pongono tanto a livello di dirio primario di traa quanto a livello di applicazione di dirio dell’UE derivato quindi direve e regolamen. Con riferimento agli sta membri le norme del traato creano immediatamente degli obblighi come tuinterne. i traa internazionali, il quid pluris degli obblighi che comportano addiriura la disapplicazione delle norme Quindi il fao che le norme pazie creano degli obblighi in capo agli sta non è nuovo il quid pluris è che ques traa sono talmente importan, godono di una forza speciale nel nostro ordinamento che determinano l’obbligo di disapplicazione. Nei confron dei ciadini che fanno parte dell’ordinamento europeo a pari delle istuzioni e degli sta, non tue le norme dei traa hanno eeo direo, determinano in capo ai singoli situazioni giuridiche suscebili di essere invocate davan al giudice nazionale. L’eeo direo che è veramente uno dei principi più importan e originali del sistema europeo è quell’eeo che viene riconosciuto a norme tanto di dirio di dirio dell’UE primario dei traa quanto di dirio dell’UE secondario ogni volta che si è davan a norme chiare, precise, complete e incondizionate che possono essere direamente invocate dai ciadini senza intermediazione degli sta allora se un ciadino c iadino è di fronte a una norma di questo po può chiederne applicazione direa, può far valere l’eeo dirio di questa norma invocandolo contro uno stato, un altro privato perché è proprio la peculiarità dei traa europei quella di esplicare un ulteriore eeo non solo l’obbligo di disapplicazione nei confron degli sta ma anche la possibilità per i singoli in determinate circostanze di far valere direamente le norme del traato, di poterle invocar in giudizio, di poterle considerare norme diree a loro stesse e quindi direamente applicabili. 48
Questo conceo non stupisce molto perché proprio il caso van Gend en Loos uno dei più risalente stato il caso nel quale è stato riconosciuto un eeo direo all’allora art 12 che prevedeva l’abolizione dei dazi doganali alle fronere che Van Gend en Loos ha invocato direamente difronte all’amministrazione statale, ha deo c’è una norma chiara, precisa che mi dice che dovete abolire tu i dazi alle fronere, io trovo un dazio che mi fa salire il prezzo del prodoo che voglio importare la norma eeo direo chiedo alla Corte l'interpretazione correa, posso farla valere in giudizio? La Corte ha deo senz'altro è una norma che produce un eeo direo e quindi il singolo la puoi invocare. Lo stesso principio è stato aermato nel caso Simmenthal, la carne, che riguarda appunto l’importazione di carne e ai così de diri di visita sanitaria cioè pagamento di impor dovu all’ispezioni sanitarie che venivano svolte sulla carne importata. Ha oggeo questa disciplina e la sua legimità, compabilità con il dirio dell’UE. Caso Simmenthal 106/77. Riporamo questa sentenza che è poi stata decisa nell’anno successivo il 78 ma era già stato posto all’aenzione della corte questo caso sempre sulla quesone che riguardava un caso italiano, nasceva tuo da un pretore, il quale si era posto il problema, si era chiesta la condanna dell’amministrazione nanziaria delle nanze dello stato italiana alla restuzione dell’importo che l’importatore di Simmenthal aveva dovuto pagare per queste ispezioni. Tuo ciò che riguardava la circolazione delle merci soprauo degli alimen è una materia che picamente il dirio dell’unione europea ha arontato e infa c’era già un bel regolamento del 68 che disciplinava proprio la materia dell’organizzazione del mercato bovino e prevedeva una serie di norme in cui c ui regolava anche il costo delle visite sanitarie per l’ispezione sulle carni bovine. Il caso originariamente era stato posto in ragione del fao che erano sta riscossi ques diri di ispezione sanitaria che appunto il produore riteneva ingius perché non espressamente previs da questo regolamento europeo e nel primo caso Simmenthal era stato dato ragione alla a lla Simmenthal e quindi era stata condannata l’amministrazione alla restuzione degli impor. L’amministrazione non procede alla restuzione degli impor e quindi si deve fare un’altra azione per oenere ques impor allora si va di nuovo davan al giudice, sempre il solito pretore e la quesone si ripone perché nel fraempo c’è stato un adeguamento delle tabelle con la legge italiana del 70 e si pone di nuovo la quesone se anche una disciplina successiva al regolamento europeo possa essere oggeo di valutazione circa la compabilità con il dirio dell’UE quindi c’è c ’è un regolamento sanitario, sono sta riscossi degli impor che questo regolamento sanitario non prevedeva entro il 68 e la Simmenthal dice che sono indebi e il giudice dà ragione poi una legge successiva italiana connua a disciplinare questo argomento e la Simmenthal dice di nuovo non va bene è incompabile con il dirio dell'unione europea anche se ha una disciplina successiva e il pretore di Susa dice mi sembra anche a me così chiediamo alla Corte di giuszia dell'unione europea e la Corte di giuszia dell'unione europea ha l'occasione per chiarire una volta per tue cosa signica preminenza primato del dirio dell'unione europea sul dirio interno e non solo riesce anche a precisare che cosa signica eeo direo quindi qual è l'eeo che queste norme possono avere sui singoli. La corte nell'interpretazione sembra dare ragione alla Simmenthal ossia che non è possibile prevedere norme interne in contrasto colaldirio dell'unione europea anche successive all'adozione di un regolamento europeo e quindi poi lascerà pretore di Susa l'eventuale condanna ulteriore dell'amministrazione statale ma qui dice “dire che le norme di dirio dell'unione europea sono direamente applicabili vuol dire che queste norme deve esplicare pienamente i loro ee in maniera uniforme in tu gli Sta a parre dall'entrata in vigore per la durata della loro validità. Le disposizioni direamente applicabili sono fonte immediata di diri e obblighi per tu colori che se riguardano siano ques Sta membri o singoli”, quindi a prescindere dal fao che si tra di Sta o di singoli. Questo eeo riguarda anche i giudici che c he nell'ambito della loro competenza sono organi dello Stato S tato e quindi devono nell’esercizio delle loro funzioni di tutela riconoscere questa preminenza del dirio dell'unione europea questo eeo direo. Poi si parla della preminenza del dirio dell'unione europea e si dice che “in forza di questo principio le norme del traato e gli a di dirio dell'unione europea deriva hanno l'eeo non solo di rendere inapplicabile qualsiasi disposizione interna preesistente, ma anche di impedire che gli Sta legiferino contro il dirio dell’UE in modo incompabile con il dirio dell’UE” quindi a prescindere dal fao che la disciplina esistesse prima del regolamento del 68 o sia stata adoata anche con nuove tabelle successivamente al regolamento del 68, che disciplinava appunto le modalità di circolazione della carne c arne bovina, non importa, comunque sia una norma interna in contrasto con il 49
dirio dell’UE non va ben e il giudice in quanto parte, funzionario dello Stato deve rispeare l'eeo direo e primato e quindi deve disapplicare questa disciplina. Il giudice nazionale, infa, dice “incaricato di applicare disposizioni del dirio dell’UE ha l'obbligo di garanre la piena ecacia di tali norme disapplicando all'occorrenza qualsiasi disposizione contrastante della legislazione interna anche posteriore. Senza dover chiedere o aendere la prima rimozione in via legislava o mediante qualsiasi altro procedimento costuzionale”. Prima che entrassimo a far parte del dirio dell’UE qualunque quesone anente alla illegimità di una norma interna doveva necessariamente passare per il vaglio della Corte costuzionale e accade ancora oggi per tuo ciò che non è dirio dell’UE e solo il dirio dell’UE che ha questa parcolare valenza tale per cui determina l'immediata disapplicazione del dirio interno contrastante con il dirio dell’UE anche se posteriore alla norma di dirio dell’UE qui considerate. Questa è la specialità che queste norme di dirio dell’UE siano esse primarie caso van Gend en Loos siano secondarie caso Simmenthal producono nell'ordinamento, non occorre aendere la pronuncia della Corte costuzionale che esponga dall'ordinamento interno la norma contrastante con il dirio dell’UE. È un passaggio un principio che è stato espresso nella causa iscria a ruolo nel 77 decisa l'anno successivo. il numero della causa della causa è 106 il numero successivo è la l'anno, non l'anno nel quale la causa è stata decisa ma nel quale la causa è stata presentata al giudice europeo. Anche nell'unione europea esiste questa parcolare categoria di principi generali che hanno una specica funzione cioè quella di dare pienezza all'ordinamento dell'unione europea che gli ordinamen nazionali di per sé hanno e gglili ordinamen come quello dell’UE che sono ordinamen rispeo ai quali gli Sta cedono porzioni di sovranità, aribuiscono poteri chiaramente non possono avere perché è una crescita di poteri progressiva e che viene realizzata ma mai la pienezza di poteri perché appunto poi esistono gli Sta. Ques principi generali di dirio prima del traato di Lisbona avevamo un'idea molto vaga anche se la Corte di giuszia (un altro caso in cui ancipa quello che poi i traa di modica dicono) aveva chiarito che ci sono un substrato di principi che accomunano tu gli Sta dell’UE che sono principi che derivano dalle loro costuzioni, che derivano dal fao che gli Sta membri sono tu parte della CEDU, quindi una serie di principi che sono un patrimonio comune e che ci possono aiutare a rendere più completo l'ordinamento dell'unione europea. Questa giurisprudenza che la Corte di giuszia ha portato avan negli anni per dare proprio dig dignità nità all’ordinamento dell’UE è stata recepita nel traato di Lisbona sempre nell'arcolo sei che diventa un arcolo molto pesante e fa proprio riferimento ai principi generali di dirio dell’UE richiamando i diri fondamentali garan dalla CEDU le tradizioni costuzionali come parametri di ques principi. Quindi abbiamo una serie di valori, principi, diri che sono considera comuni ma con magari diversi livelli di tutela però comuni e quindi idonei a costuire questo questa specica fonte di dirio dell’UE che sono i principi generali. I principi generali sono nomina spesso dalla giurisprudenza della Corte di giuszia g iuszia per risolvere quesoni dubbie sempre nell'oca di una più forte integrazione e sono anche richiama nel quadro della responsabilità extracontrauale dell’unione, cioè quando l'unione determini con i suoi comportamen dei danni al di fuori di rappor contrauali quindi ogni che determini un illecito e a questo segua un danno, i principi comuni generali acquisiscono anchecome il ruolo non solo di integrare pienezza ordinamento ma anche di risolvere eventuali quesoni prache il risarcimento dei dannididadare responsabilità extracontrauale. Dovessimo indicare ques principi generali ci troveremmo nella stessa idenca posizione di dicoltà che troviamo quando dobbiamo dare un inquadramento dei principi generali di dirio internazionale che sono da un lato i principi generali dell'ordinamento internazionale dall'altro i principi generali delle azioni civili. Principi generali di dirio internazionale sono proprio i principi che ispirano i rappor tra Sta e quindi ad esempio il principio di non ingerenza, di rispeo della sovranità degli Sta, di autodeterminazione dei popoli e poi ci sono invece quelli delle Nazioni civili che riguardano ciascun ordinamento statale che qualche volta vengono ulizza a livello internazionale per risolvere quesoni. Questo sul fronte del dirio internazionale ma comunque abbiamo sempre un po’ una dicoltà denitoria per ques principi generali perché non c'è una lista uciale condivisa a livello degli Sta della comunità internazionale allo stesso modo non c'è una lista a livello di Sta europei di quelli che sono i principi generali del dirio dell'unione europea, senza dubbio il principio di leale collaborazione tra istuzioni e con gli Sta membri ed espressamente codicato a livello di traa. Le nalità a cui ques principi rispondono sono dare pienezza all'ordinamento europeo, raorzare la l'interpretazione del dirio dell’UE che deve essere interpretato sempre nell'oca della maggiore integrazione ma anche costuire un parametro di legimità dei comportamen delle istuzioni o degli Sta membri, nel caso di 50
rispeo dei diri fondamentali, nel caso Omega i principi generali sono sta richiama come appunto elemento da bilanciare rispeo alla libertà di circolazione delle merci dei servizi. Ci sono casi in cui per esempio un caso che è commissione contro Grecia, nella quale la Grecia è stata accusata di aver violato il principio di leale collaborazione semplicemente per il fao che si era interfacciata da sola con un'organizzazione internazionale senza coordinarsi sulla sull'argomento specico della discussione con l’UE quando quella competenza era già stata esercitata livello europeo grazie del principio di leale collaborazione. Carta dei diri fondamentali dell'unione contenuto. La carta dei diri fondamentali ha il pregio di essere uno dei più moderni cataloghi di tutela dei diri fondamentali, non sono uno strumento nuovo, ci sono strumen di dirio di tutelare i diri fondamentali molto specializza, la convenzione di New York sul dirio dei fanciulli ci sono strumen molto focalizza. Mentre la carta dei diri fondamentali dell’UE apparene a quel novero di fon che indicano i diri fondamentali dell'individuo a prescindere dalla sua età dal sesso, dalla religione. Per capire anche un po’ come cambia rispeo, per esempio, alla CEDU convenzione adoata nel 1950 meamo a confronto due norme. L'arcolo 8 della CEDU ad esempio dice che “a parte a parre dall'età minima per contrarre matrimonio l'uomo e la donna hanno il dirio di sposarsi di fondare una famiglia secondo le leggi nazionali che regolano esercizio di tale dirio”, l'arcolo 9 della carta non dice cose molto diverse però dice che “il dirio risposarsi una famiglia sono garan secondo le leggi nazionali che ne disciplinano esercizio” signica che a sposarsi non devono essere necessariamente un uomo e una donna può accadere che ci siano leggi nazionali che prevedono anche il matrimonio tra persone dello stesso sesso e anche il dirio di costuire una famiglia magari può non essere un dirio che apparene necessariamente alla coppia uomo donna ma può anche essere un dirio che apparene anche a un singolo per esempio una madre che voglia ricorrere da sola alla fecondazione assista o ancora all'adozione dei single quindi la formulazione della carta è necessariamente più moderna ene conto degli sviluppi che nella società si sono verica dal 50 ad oggi. Si vede anche ad esempio nell'aenzione che viene posta all'individuo in tue le fasi della vita la carta europea dei diri fondamentali, per esempio, ha una norma ad hoc l'arcolo 24 sui diri dei minori, quindi, è una norma specica che riconosce il minore come soggeo autonomo di dirio e non più come membro della famiglia e ne riconosce la tutela parcolare così come la riconosce agli anziani. Quindi una prospeva più moderna che ene conto delle evoluzioni della società ma anche una prospeva più individualisca che ene conto delle diverse situazioni in cui individuo venga a trovarsi. La carta non è lunghissima sono 54 arcoli ci sono norme sulla dignità, ci sono le norme classiche sulla libertà di associazione e di espressione del pensiero che troviamo anche nelle nostre costuzioni e diri di uguaglianza sostanziale previs, principi di solidarietà e una serie di diri dei ciadini tra i quali rientrano quelli appunto a formare una famiglia, diri di voto una serie di diri che riguardano proprio i ciadini dell’EU e poi ci sono una serie di norme invece che riguardano proprio il dirio all'accesso alla giuszia, la possibilità che ques diri così come previs dalla carta siano tutela davan ai giudici degli Sta membri. Da uno strumento meramente interpretavo è diventato catalogo di diri parcolarmente moderno aento alla dimensione individuo che è stato comparato ai traa e quindi diventa le parte del dirio primario dell’UE. Gli aoriistuvi che devono rispearla, istuzioni in primis, tu gli organi dell'unione nel rispeo dei principi di sussidiarietà e gli Sta membri nell'auazione del dirio dell’UE, però la carta è rilevante nell'auazione del dirio dell’UE, il dirio dell’UE viene in rilievo quando c’è una quesone sovranazionale che non esaurisca i suoi ee all'interno di un ordinamento altrimen è una competenza dello Stato. Il dirio dell'unione europea disciplina faspecie che abbiano una dimensione non meramente interna, per quesoni cross border, transnazionali che abbiano un rilievo sovranazionale ed è solo rispeo a quelle norme che la carta rileva. Laddove invece si abbia a che vedere con una quesone puramente interna che non implichi l'applicazione del dirio dell’UE allora non sarà la carta il ccatalogo atalogo dei diri fondamentali di riferimento bensì in tu i paesi dell’UE la CEDU sarà quello lo strumento col quale valuteremo anche la legimità di una disciplina interna. il dirio dell'unione europea non può riguardare quesoni meramente interne ad uno stato, il limite che il dirio dell’UE incontra, disciplina tuo ciò che ha una dimensione sovranazionale che riguarda ovviamente lo spazio europeo quindi il dirio dell'unione europea si occupa della libera circolazione dei lavoratori, ma non si occupa della disciplina del lavoratore all'interno dello Stato italiano, il dirio dell'unione europea si occupa della circolazione dei della carne in scatola ma non della produzione della carne in scatola in Italia. Quindi tuo ciò che ha u una na dimensione 51
puramente interna non fa scaare l'applicazione del dirio dell'unione europea, al contrario il dirio dell'unione Europe scaa ogni volta che ci sia una controversia sovranazionale. Devono rispeare la carta sempre le istuzioni europee che già lavorano sul dirio dell’UE lavorano sulle quesoni cross border quindi è ovvio che loro la devono sempre rispeare la carta. Per far capire come il caso omega sia molto chiaro rispeo a questo tema l'arcolo 53 della carta, siamo nelle disposizioni nali della carta prevede una clausola di salvaguardia, la carta prevede un livello specico di tutela prevederà tutela del dirio della libertà di espressione, del dirio a sposarsi facendo riferimento al dirio nazionale quindi una serie di tutele previste dalla carta esistono ma non è escluso che norme diverse dalla ccarta arta prevedano uno standard di tutela più elevato, cioè si può dire che la carta costuisce un livello di tutela deminimis che non impedisce agli Sta araverso la spulazione di altri traa internazionali, araverso della loro costuzione interne di tutelare gli stessi diri in maniera più potente. La carta tutela la dignità umana e fa riferimento alla tutela garanta dalle leggi nazionali non è escluso che la percezione di dignità umana vari da Stato a stato e che ci siano ad esempio costuzioni di sta che danno una tutela maggiore alla dignità umana di quanto invece lo facciano altri ordinamen. Quindi la carta dei diri fondamentali queste due enormi 51 e 53 ne chiariscono abbastanza su ambito applicavo, innanzi tuo l'applicazione della carta scaa ogni volta che sca l'applicazione del dirio dell’UE e il presupposto perché sca e che si tra di una situazione cross border che riguarda non un solo stato dell’UE e il secondo elemento è che la carta costuisce una tutela deminimis che può essere tranquillamente superata dai singoli Sta membri araverso la spulazione di traa internazionali ovvero araverso le loro costuzioni nazionali perché l'unione non ha competenza in materia di diri umani condividiamo un catalogo e quindi un livello deminimis. L'unione europea non ha competenza in materia di rappor familiari per quanto riguarda il dirio sostanziale cioè non può dire che cos'è matrimonio, lo dicono gli Sta non può dire se è ammessa o no la surrogazione di maternità, non può stabilire se l'ex coniuge ha dirio al mantenimento o no perché questo lo stabiliscono di sta però progressivamente l'unione europea ha un po’ rosicchiato le competenze degli Sta sulla materia di dirio di famiglia, lo ha fao innanzituo con la carta nel senso stabilendo un dirio al matrimonio, ma lasciando agli Sta la competenza di dire che cos'è un matrimonio, condividiamo la tutela dell'istuto del matrimonio ma ciascuno stabilisce che cos'è matrimonio. Araverso la carta ha fao una ricognizione di tu i diri che gli Sta S ta condividono ma non ha deo nella sostanza cosa ques diri siano quella resta una competenza dello Stato. Però è vero senz'altro che araverso l'esercizio di diverse competenze non dedicate al tema del dirio di famiglia l'unione europea nisca per condizionare un po’ di sta anche rispeo al dirio sostanziale e gli esempi che posso fare sono la libera circolazione delle persone e il cosiddeo dirio al ricongiungimento familiare di un ciadino dell'unione europea con ad esempio un suo familiare che arriva da uno stato terzo, nel prevedere questo dirio al ricongiungimento io inizio a tenere conto un pocheno della quesone che cos'è famiglia, chi si può ricongiungere con un ciadino europeo, si è posto ad esempio il problema dei matrimoni poligamici, si è posto il problema del dirio sostanziale della sua compabilità con il dirio dell’UE ad esempio rispeo a questo problema la Corte di giuszia ha fornito alcune chiaricazioni ne condizionano po’ il dirio sostanziale Stadove ma non è un'aggressione direa è un aggiramentoche delalla problema che però haun produce degli ee. Forsedegli seore seore l’Europa è stata più incisiva in questo questa sua avità è il seore della cooperazione giudiziaria civile è una di quelle materie si ricorda che con il traato di Amsterdam è stata comunitarizzata cioè è stata portata dal terzo pilastro al primo, dove quindi le istuzioni possono adoare a vincolan nei confron degli Sta e dove eevamente a parre dal 2000 l'unione ha iniziato a legiferare parecchio, la locuzione operazione giudiziaria civile sostanzialmente coincide con la locuzione dirio internazionale privato processuale perché la materia della cooperazione giudiziaria civile risolve i problemi relavi relavi al giudice competente le legge gge applicabile e circolazione dei provvedimen giurisdizionali, in questa materia proprio in questa materia l'unione europea ha legiferato parecchio anche con soluzioni innovave, la cooperazione giudiziaria in materia civile e relava ai rappor familiari ecco la materia che abbiamo visto l'arcolo 81 comma tre inseriva tra le materie dove è necessaria l'unanimità di consensi degli Sta per adoare un ao di dirio dell'unione europea derivato e non solo è una di quelle materie dove il consiglio può proporre il passaggio dall'unanimità a una maggioranza quindi cambiare procedura nel senso più favorevole all'adozione di a, dove parlamen nazionali possono opporsi fermare questa modica. La materia del dirio di famiglia è competenza degli Sta però araverso l'esercizio in relazione materia di cooperazione giudiziaria civile l'unione ha nito anche un po’ per incidere sul dirio sostanziale. 52
Questa tutela che abbiamo denito un po’ de minimis è una tutela che peraltro deve fare i con con altre norme di dirio dell’UE e quindi deve essere spesso bilanciata con ques e questo bilanciamento è implicito nel senso che la carta è sì un dirio dell’UE primario ma fa i con con le altre norme di dirio dell’UE primario e lo abbiamo visto chiaramente nel caso omega perché è indispensabile meere le libertà fondamentali anche a raronto con i diri fondamentali ma non è deo che i diri fondamentali prevalgono necessariamente sono norme che sono sullo stesso ramo quindi la libertà di circolazione c ircolazione delle merci dovrà fare i con ccon on la tutela dei diri fondamentali ma una tutela che deve essere proporzionata all'obievo che si vuole raggiungere è vero che ci sono diri che non possono essere compressi in alcun modo come il dirio alla vita o il divieto di tortura ma è vero anche che altri diri possono trovare un contemperamento con le altre norme di diri fondamentale. Quindi la carta deve essere applicata sempre dalle istuzioni e dagli Sta membri quando ricorrano quesoni di rilievo europeo è una tutela de minimis che non esclude una tutela superiore, araverso a dirio interno o a di dirio internazionale è una tutela che deve essere riconosciuta ma bilanciata anche con altri valori previs dalle altre norme di dirio dell’UE primario. Caso protocollo 30. È un protocollo e quindi ha lo stesso valore dei traa. Il protocollo 30 è quello strumento che per ragioni opposte Regno unito e Polonia hanno negoziato negoziato in modo da ridurre l'impao de della lla carta sui loro ordinamen. Art 1 e 2 “la carta non estende la competenza della Corte di giuszia dell’UE o di qualunque altro organo giurisdizionale di Polonia e regno unito a ritenere che leggi, regolamen, disposizioni prache o azione amministrava dei due Sta non siano conformi ai diri alle libertà e ai principi fondamentali che essa riaerma” cioè con questa norma i due Sta miravano a evitare che la Corte di giuszia o comunque i giudici nazionali polacchi o del Regno unito ulizzassero la carta come parametro di legimità delle disposizioni interne o anche della prassi interna. In parcolare il secondo comma “per evitare dubbi nulla del tolo quarto della carta crea diri azionabili davan a un organo giudiziale applicabili a Polonia Regno Unito salvo nella misura in cui Polonia e regno unito abbiano previsto tali diri nel rispevo dirio interno” quindi quella parte della carta che prevede i diri degli individui non può consenre agli individui di azionare quei diri davan alle giurisdizioni nazionali del regno unito e della Polonia salvo che lo dicano Regno Unito e polonia e nei limi in cui lo dico. Secondo arcolo “ove una nor norma ma della carta faccia riferimento legge prache nazionali questa disposizione si applica ai due Sta solo nella misura in ccui ui diri o i principi contenu sono riconosciu nel dirio e nelle prache della Polonia e del regno unito”. Protocollo che era nalizzato indubbiamente a oenere una limitazione dell'impao della carta sui due Sta che abbiamo considerato. In realtà è accaduto il traato è del 2007 è entrato in vigore nel 2009 quindi anche il protocollo è entrato in vigore nel 2009 e già nel 2011 una controversia è stata portata all'aenzione della carta e la Corte di giuszia ha chiarito che il protocollo non ha rimesso in quesone l'applicabilità della carta né ha eeo di impedire ad un giudice degli Sta coinvol di vigilare sull'osservanza delle disposizioni ovviamente nei limi che ci c i siamo de prima, che rilevi una quesone cross border, che si preveda la tutela dei minimis non escludendo una tutela maggiore quindi ha ridimensionato il valore del protocollo cheeperò nelrichiesto fraempo è stato esteso anche alla Romania come stato che appunto è entrato a far parte dell'unione che ha l'applicazione dell'esenzione pur molto temperata a poi seguito della pronuncia della Corte di questo protocollo che quindi oggi non si applica più al Regno unito perché è fuori ma si applica ancora Polonia e Romania con una scarsa chiarezza dell'impao che può avere. Quindi non vedo dopo questa pronuncia della Corte dove ha chiarito che non rimee in quesone l'applicabilità della carta nei limi in cui la carta può applicarsi quindi ancora molto incerto quanto questo protocollo possa determinare la limitazione. Il protocollo 30 ha costuito una delle condio sine qua non Regno Unito consenva l'adozione traato di Lisbona che subito dopo diciamo la Corte ha pragmacamente un po’ ridimensionato con questa sentenza. Quindi possiamo ricordare questo protocollo come un esempio della dicoltà di progredire nel dirio dell'unione europea, la carta è sempre stato un tema molto delicato e anche come l'azione dell'unione della Corte di giuszia dell’UE poi possa anche determinare un po’ un superamento del dato normavo, non vedo quale spazio questo protocollo oggi possa avere appunto applicazione. Obbligo di aderire ma appunto i problemi ci sono e sono come dicevo da un lato il fao che la l'unione europea possa essere chiamata a pronunciarsi su un comportamento dell'unione in quanto rappresentante degli Sta membri e poi anche il secondo problema è quello di coordinamento tra i poteri delle due cor, due problemi principali che probabilmente costuiranno l'oggeo delle prossime traave tra i due aori. 53
19/10 Uno dei principi che dobbiamo ricordare di questo ordinamento è il principio di aribuzione delle competenze, l’ordinamento dell’UE è sì un ordinamento basato su dei a originari ma non è un ordinamento assimilabile agli ordinamen nazionali, è un ordinamento che viene creato araverso le scelte degli sta che cedono competenze a un altro aore, per questo movo non è un ordinamento completo che può rispondere a tu i requisi che qualunque ordinamento si pone. Un ordinamento statale è di per sé considerato completo e trova al suo interno tue le risposte, l’ordinamento dell’Unione europea no. È vero che ha raggiunto un grado di evoluzione tale che già ci sono degli strumen che colmano le lacune esisten di un ordinamento caraerizzato dal principio di aribuzione, i principi generali del dirio dell’UE che sono un nucleo di principi condivisi che ricaviamo da tre strumen la CEDU, le tradizioni costuzionali degli sta membri e la carta europea dei diri fondamentali. È vero che abbiamo come un common cultural Heritage patrimonio giuridici comune che può in qualche modo colmare le lacune e sappiamo che a ques principi delle tradizioni costuzionali comuni si aggiungono altri principi, come il principio leale collaborazione, dell’equilibrio istuzionale che vanno a colmare ulteriormente queste lacune accanto ai principi che abbiamo deo. Vero è però che qualche volta l’ordinamento dell’UE ha anche bisogno di ricorre a principi classici di dirio internazionale e quindi fa riferimento al dirio internazionale e un primo riferimento lo troviamo già all’art 3 del TUE. Noi sappiamo che l’art 2 era quello che elencava i valori fondamentali dell’unione europea libertà, democrazia stato di dirio, rispeo di diri umani e all’art 3 indica gli obievi dell’UE che si propone di raggiungere e tra ques aerma anche al comma 5 la sua dichiarata volontà di contribuire all’osservanza e anche allo sviluppo del dirio internazionale in parcolare al rispeo dei principi della carta delle nazioni unite. Noi sappiamo che i principi della carte delle nazioni unite sono nient’altro che i principi delle nazioni civili elenca dall’art 38 dello stato della corte internazionale di giuszia a cui si aancano i principi generali di dirio internazionale, però signicavo è il fao che si fa riferimento al contribuire all’osservanza ma anche allo sviluppo, questo signica che prassi seguita dagli stai dell’UE può contribuire anche allo sviluppo del dirio internazionale, può contribuire ad esempio al consolidamento c onsolidamento della regola sull’immunità internazionale che è una regola con natura consuetudinaria e che spesso è messa in discussione. Per esempio, poco tempo fa la corte europea dei diri dell’uomo ha confermato la regola dell’immunità nei confron della santa sede rispeo ai rea compiu di pedolia in Belgio e la quesone era stata sollevata dal Belgio contro la santa sede e la corte non si è pronunciata perché applica la regola dell’immunità. Immunità che troviamo anche applicare all’interno della giurisprudenza dell’UE in materia di cooperazione giudiziaria civile spesso la corte di giuszia si è trovata a negare la sua giurisdizione la controversia che vedevano come protagonis lo stato, il dirio internazionale entra a far parte del dirio dell’unione europea, integra l’ordinamento dell’UE. Così come norme di accordi internazionali che non siano puramente interne all’’UE ma che l’UE concluda con altri aori internazionali siano essi sta terzi o organizzazioni internazionali, quindi dobbiamo sempre tenere conto anche di questa fonte. Ci si può porre rispeo a queste fon, in parcolare rispeo agli accordi internazionali il tema dell’eeo direo, che già eabbiamo invocato nel dirio dell’UE,Gli peculiarità dirionon dell’UE caraerizza il rapporto tra dirio statale dirio dell’UE rispeo gli individui. individuidel di solito sonoche desnatari primi delle norme pazie, delle norme derivan dai tra ma nel dirio dell’UE questo qualche volta accade, accade che le norme contenute nei traa istuvi si caraerizzino per alcuni elemen tali per cui i singoli li possano invocare, anche se sono indirizzate agli sta hanno alcune caraerische che sono il fao di essere molto chiare, precise e incondizionate che fanno si che ciascuno di noi possiamo far valere quelle norme nei confron di uno stato, ma sono norme pazie, cioè norme contenute in accordi internazionali, quindi norme diree in primis agli sta, è il dirio dell’UE che in modo originale le caraerizza in questo modo, ne considera queste qualità. Se questo avviane per i traa istuvi non è deo che questo eeo direo si estenda automacamente a tu gli accordi che in qualche modo vengono in contao con l’ordinamento dell’UE in parcolare con gli accordi che l’UE spulano con sta terzi e organizzazioni internazionali. Quindi alla domanda se i singoli possano invocare direamente le norme degli accordi sudde, al risposta è non automacamente, non è sempre così, dipende anche per queste norme bisognerà vericare se si traato di norme che possono avere quelle caraerische di chiarezza, precisone e il fao che c he non impongano un intervento di organo intermedio tra individuo e organizzazione e allora se ques requisis sussistono anche per ques accordi internazionali si potrà invocare l’eeo direo. 54
Esempio. Accordi che sono nell’alveo dell’organizzazione mondiale del commercio, sono accordi che per cer aspe sembrano ricalcare nel norme dei traa istuvi soprauo quando si parla di circolazione di merci e di servizi, il principio è lo stesso diciamo che entrambi i sistemi unione europea e OMC tendono verso una liberalizzazione degli scambi quindi verso eliminazione delle barriere interne solo che norme dei traa europei sono molto precise e deagliate e allora per esse la corte di giuszia ha frequentemente riconosciuto l’eeo direo se ci sposamo sul fronte OMC parliamo non più di un’organizzazione originale ma di una organizzazione globale, le stessi norme sono formulate in maniera molto più ampia e quindi la corte di giuszia non riconosce quell’eeo direo che invece ha riconosciuto alle norma UE. Comunque, per ogni traato internazionale quello che dobbiamo fare è sviluppare questo po di ragionamento cioè vedere se una norma può essere direamente invocata, può produrre ee dire valutando la sussistenza di ques elemen. Fon di dirio derivato. Macro-disnzione che dobbiamo fare tra le fon di dirio dell’UE è quella gerarchica, quindi fon di diri primario e fon di dirio secondario, le fon di dirio secondario non potranno contrastare quelle di dirio primario, la relazione è gerarchica. Se poi noi guardiamo al di fuori del sistema europeo le fon di dirio derivato si caraerizzano come fon previste da accordi e quindi come fon di terzo grado perché gli accordi internazionali trovano il loro fondamento logico nella regola consuetudinaria di primo livello pacta sum servanda, i traa quindi sono fon di secondo livello e le fon previste dai traa sono di terzo livello ma questa è una relazione tra fon soprauo di caraere logico invece all’interno dell’UE si instaura questa gerarchia tra fon di dirio primario e fon di dirio secondario e queste ulme ulme non possono contrastare contrastare quelle di dirio primario. All’interno della famiglia delle fon di dirio dell’UE derivato, secondario individuiamo ulteriori disnzioni la prima è tra a pici e apici. Tipici sono quelli previs dai traa, apici sono quegli a che non sono espressamente annovera nei traa ma per i quali magari è previsto l’esercizio di un determinato potere in capo alle istuzioni e le istuzioni trovano il modo di esercitarlo questo potere, nei margini di essibilità che i traa conferiscono. Quindi anche esse sono fon previs dai traa nel senso che è previsto il potere di esercitare una funzione che le istuzioni esercitano nell’ambito della loro discrezionalità. Esempio più pico degli a di dirio derivato apici sono le comunicazioni della commissione c ommissione e non sono a vincolan ma di so law ai quali la commissioni ci ha abituato così anche i libri bianchi e i libri verdi. La disnzione di libri bianchi e verdi, È una dierenza che si vede nella prassi. La commissione svolge pracamente in modo esclusivo l’avità di iniziava legislava e quando fa la proposta di direva o regolamento o di decisione, la fa precedere da una consultazione pubblica che a sua volta è preceduta dai libri verdi che meono in rilievo il tema e pongono delle domande, delle quesoni che sorgono in relazione di un determinato tema. I libri verdi hanno in genere proprio la funzione di fotografare una determinata realtà che spesso viene toccata dell’intervento normavo, nella quale la commissione araverso pun èproblemaci, fa poi pubblica e segue la propostaevidenzia normava e tuo ilquesonari suo iter. Diversa la funzione dei libriseguire bianchiuna checonsultazione sono documen di policy, la commissione dice araverso i libri bianchi quale sarà la sua avità in un determinato seore negli anni a venire. Indicai l’orientamento cosa la commissione vuole fare negli negli anni a venire in un determinato seore, in realtà poi ogni seore segue un po’una sua prassi. Un libro bianco molto famoso è quello dell’85 nel quale la commissione delinea i suoi obievi del mercato interno e dice voglio realizzare l’obievo del mercato interno entro il 92 invece lo realizza molto prima ma si era data quella scadenza. O per esempio nel seore dei traspor adoa libri bianchi con scadenza decennale, cioè dice nei prossimi dieci anni nel seore dei traspor voglio fare questo e fa una determinata previsione. Poi nel seore dei traspor ha preso anche l’abitudine di fare il midterm review document, cioè a metà, a 5 anni fa una nuova revisione degli obievi se la situazione è cambiata. Gli a pici sono quelli indica nell’art 288 TFUE sintezza bene le caraerische dei singoli a di dirio derivato. Le fon piche di dirio dell’UE derivato sono regolamen direve e decisioni con caraere vincolante, pareri e raccomandazioni prive di caraere vincolante. Poi ci sono altri a pici previs dai traa, per esempio, le decisioni del consiglio europeo e altri a che la commissione può adoare. Apici non previs e pici previs dall’art 288. 55
Quando si era pensato alla revisione dopo il traato di Nizza che si voleva introdurre con il traato per una costuzione per l’Europa li si era fao un ragionamento abbastanza approfondito anche sul sistema delle fon di dirio derivato e si era pensato di disnguere tra una normava più di principio quindi una normava quadro e una normava avente caraere ao delegato o ao di esecuzione. Quindi lì nel traato si era introdoa questa disnzione tra leggi quadro e leggi delegazione o esecuzione poi il traato non ha avuto seguito ma è rimasta l’idea di adare alle tradizionali fon previste dall’art 288 anche degli strumen che non hanno natura legislava ma strumen con i quali si può dare auazione alla disciplina più generica contenuta negli a legislavi. Quindi tra gli a pici oggi disnguiamo ancora tra a che hanno natura legislava e a che non hanno natura legislava. Quelli dell’art 288 sono deni a di natura legislava però ci sono a che hanno lo stesso nominavo regolamento-direva che vengono adoa su basi normave diverse art. 290-291 che riprendono quell’originaria disnzione che quel traato sulla costuzione Europa voleva introdurre, non signica che sono a meno importan, che non hanno caraere vincolante ma signica che c he sono a che hanno natura diversa, cioè non seguono la procedura legislava sia essa quella ordinaria o speciali, questo vuol dire ao non avente natura legislava, non segue la procedura legislava ordinaria quindi vengono adoa con modalità semplicate proprio perché contengono norme delegate o di esecuzione. Non si esauriscono in quelle due norme 290 a legislavi delega o 291 a legislavi di esecuzione ma ci sono anche norme del traato che prevedono il potere di adoare a privi di natura legislava ad esempio l’art 103 in materia di concorrenza la commissione può adoare a senza seguire la procedura legislava, lo stesso può farlo nella materia di cooperazione giudiziaria con riferimento alla cooperazione amministrava, sono due esempi del TFUE che indicano delle fon che seguono una procedura molto semplicata, e la commissione le adoa, sono a di natura non legislava. La dierenza non è nella forma, possono anche avere il nome di regolamento o direva ma sta nella procedura araverso la quale sono adoa che è molto semplicata perché si traata di norme di esecuzione o delegata. Esiste una gerarchia tra a aven natura legislava e a senza caraere legislavo? Di principio di no, ma è vero che ci sono delle dierenze nella procedura, non solo nel fao della procedura legislava ma anche a latere della procedura legislava ad esempio l’ao avente procedura legislava lo trasmee ai parlamen nazionali e possono dire qualcosa sull’ao che segue la procedura, non è lo stesso per gli altri non aven natura legislava. Possono essere impugna dai parlamen nazionali davan alla corta, gli a aven natura legislava sono discussi in sessioni aperte al pubblico, i documen sono sempre accessibili e gli sta che non adempiano agli obblighi ascesi da un ao di natura legislava possono vedersi arrivare delle sanzioni. Quindi sono a un po’ più for che producono più ee, ci sono più controlli su ques a perché seguono una procedura legislava ma poiché la l’avità normava dell’UE si è nel tempo molto amplicata, si è resa necessaria la previsione anche di queste diverse fon. Nel quadro istuzionale tra le novità degli ulmi anni c’è senz’altro un ruolo importante conferito ai parlamen nazionali, nel senso che ciascun parlamento è coinvolto nel procedimento legislavo perché ciascun parlamento è informato di una procedura legislava in corso, della proposta normava e ha anche il potere di bloccare un ao normavo araverso lo strumento del principio di sussidiarietà, laddove un ao normavo sia esorbitante vada a incedere troppo sulle competenze dello stato, lo stato che riene violato il principio di sussidiarietà può bloccare l’ao normavo. Quindi è un controllo dei parlamen nazionali che ovviamente esiste per gli a che seguono la procedura legislava quindi per tu gli a che c he hanno caraere legislavo, tu quelli che non seguono questa procedura non vengono soopos al controllo dei parlamen nazionali. Esempio. Direva avente natura legislava (prevede un obievo da raggiungere entro una determinata scadenza), lo stato non rispea la scadenza ed è inadempiente rispeo all’auazione della direva ecco che c’è un procedimento di infrazione e possono essere date delle sanzioni. Lo strumento di delegazione, regolamento o direva che sia non avente natura legislava non produce questo eeo, ma non lascia spazi di azione allo stato, ha una disciplinano molto più tecnica quella contenuta negli a non legislavi e anche più di deaglio, quindi, margini di discrezionalità rido, ecco perché non si producono delle sanzioni. Quindi prima disnzioni pici/apici e seconda aven natura legislava/non aven natura legislava. Ora fon di dirio derivato aven natura legislava previs dall’art.288 TFUE. 56
Per esercitare le competenze dell’Ue, le istuzioni adoano regolamen, direve, decisioni, raccomandazioni e pareri. Il regolamento ha portata generale. Esso è obbligatorio in tu i suoi elemen e direamente applicabile in ciascuno degli Sta membri. La direva vincola lo Stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. La decisione è obbligatoria in tu i suoi elemen. Se designa i desnatari è obbligatoria soltanto nei confron di ques. Le raccomandazioni e i pareri non sono vincolan. Norma NON nuova questa, è sempre esisto questo arcolo nei traa la novità grossa di Lisbona è che ha esteso queste fon a tue le materie coperte dalla competenza dell’unione europea inclusa la cooperazione giudiziaria penale che era ancora quel seore insieme alla PESC che erano i pilastri intergovernavi e lì c’erano delle fon speciali, strumen diversi che il dirio dell’UE prevedeva per i due pilastri intergovernavi, ques non ci sono più quindi tue le competenze dell’unione vengono esercitate con ques strumen dell’art 288, inclusa la cooperazione giudiziaria penale, seore che resta escluso è la PESC. Nella PESC l’art 24 dice proprio non si possono adoare a legislavi, si adoano a all’unanimità e che hanno altra natura, in genere di indirizzo. I rappor tra queste tre fon regolamento, direva e decisioni. Non esiste una forma di gerarchia tra i tre, sono molto diversi cioè rispondono a esigenze e nalità diverse anche la scelta dello strumento con cui l’unione agisce è importante, impaano diversamente sugli ordinamen nazionali e quindi anche la scelta dello strumento è oggeo di dibato e discussione nell’abito della procedura legislava. Vero è che può accadere che sia regolamen, direve e decisioni abbiamo una speciale valenza ma non è data dalla loro gerarchia, perché sono tu fon di dirio dell’UE secondario, è data talora dalla funzione che essi esercitano, ci sono asebbene normavi chea traato una dell’UE determinata materia, esempio,sull’applicazione possibilità di cambiare c ambiare procedura e allora siano di dirio derivato vannoad a incidere di norme di diriodecisionale dell’UE primario e allora sono gerarchicamente sovraordinato rispeo a quelle della loro famiglia, ma è la materia, la loro funzione che svolgono che è importante. Esempio che viene portato è il regolamento comitologia documento che disciplina come la commissione esercita queste competenze di esecuzione, stabilisce proprio delle regole, comita all’interno dei quali vengono formulate queste norme, un regolamento procedurale. È vero che questo regolamento è una fonte di dirio dell’UE derivato ma rispeo ad altre fon assimilabili a questo regolamento ha una valenza superiore perché incide sull’applicazione dei traa. È vero che anche gli g li a delega di esecuzione sono sempre regolamen e direva, quindi non c’è una formale gerarchia ma l’ao delegato deve rispeare l’ao delegante, che l’ao di esecuzione è uno strumento dell’ao che esegue quindi sono più che altro relazioni funzionali che si instaurano tra queste fon che però rimangono sullo stesso livello e anche quando non ci sia una relazione formale l’unione europea spesso, se non c’è la dicitura ao delegato o delegante, delegante, l’UE ravvisa la sussis sussistenza tenza di una relazione logica sstrumentale trumentale tra due a quando vi sia un ao di caraere generale e un ao di caraere parcolare. Art 25 sul TFUE esempio della prima pologia di a che in ragione della funzione possono essere considera un po’ più prevalen rispeo agli altri. Questo arcolo elenca i diri che ogni ciadino dell’UE ha, dirio di voto dei parlamentari europei, dirio di esse ele, di circolare liberalmente. L’arcolo 25.2 dice che “il Consiglio, deliberando all'unanimità secondo una procedura legislava speciale e previa approvazione del PE, può adoare disposizioni intese a completare i diri elenca all’art. 20.2 TUE. Tali disposizioni entrano in vigore previa approvazione degli SM, conformemente alle rispeve norme costuzionali.” C’è una norma del TFUE che lascia aperta la possibilità di adozione a da parte del consiglio quindi a di dirio dell’UE derivato che potrà essere un regolamento, direva e decisione ma che andando a toccare diri dei ciadini europei in una materia così importante chiaramente prevarrà in ragione della funzione che svolge rispeo ad altri a dello stesso rango, prevarrà secondo la funzione che esercita non perché gerarchicamente superiore. Tu gli a di dirio dell’UE deriva pici, quindi quelli dea dall’art 288, si caraerizzano per un obbligo di movazione e un regime di pubblicità. La movazione è molto importante perché nella movazione le istuzioni devono dare conto della base normava in virtù della quale è stato adoato quell’ao e delle ragioni che giuscano l’adozione di quell’ao. Ques due elemen base normava e ragioni possono essere sooposto al sindacato della 57
corte. Le procedure decisionali possono variare a seconda della competenza che viene esercitata, è vera che c’è una procedura legislava ordinaria però ad esempio qualche volta possono essere richieste delle consultazioni, ad esempio, del comitato economico sociale, del comitato delle regioni, in altre procedure no quindi la base normava di riferimento può condizionare la procedura decisionale e quindi la scelta della base normava è rilevante. In ogni ao di dirio dell’UE le istuzioni devono giuscare g iuscare questa scelta, dar conto di questa scelta e anche dar conto delle ragioni per cui legiferano in quella materia, tue le volte ad esempio che la materia riguardi una competenza concorrente deve esserci una specica giuscazione in punto rispeo al principio di sussidiarietà. Tue le volte che venga scelto un ao al posto di un altro si da ragione di questa scelta rispeo all’applicazione del principio di proporzionalità, ci deve essere una movazione. L’avità normava dell’UE non può spuntare a caso ci deve essere una movazione anche in base al quadro normavo di riferimento. L’indicazione della base normava è la più importante in ragione della procedura che ne consegue è capitato più volte che le istuzioni scegliessero una base normava che poi veniva contestata, c ontestata, magari da quei sta che, soprauo ante Lisbona, scegliendo una base normava piuosto che un’altra era necessario il consenso di tu gli sta o solo la maggioranza allora qualche volta le commissioni si dirigevano verso la base normava che prevedeva la semplice maggioranza per portare avan il procedimento legislavo, ma magari poi lo stato contrario impugnava l’ao dicendo no, la base normava correa sarebbe stata quella che c he prevedeva la procedura all’unanimità. Quindi la scelta della base normava può condizionare un procedimento. Allora l’UE deve scegliere tra due competenze, pensiamo a una iniziava che è volta a limitare il traco stradale dei camion, la base normava qual è? Il trasporto o la tutela dell’ambiente? Ci possono essere materie che si collocano nella zona grigia e allora la base normava può essere contestata. La giurisprudenza della corte che è più volte è stata chiamata a riutare la legimità della scelta della base normava è in genere che quando ci sono appunto più basi normave che possono venire in gioco, le istuzioni devono scegliere la base normava con la procedura legislava piùdella complicata, che requisi più stringen in modo c hedisiano che più garan gli sta. questa era la teoria corte di quella giuszia maprevede chiaramente le istuzioni cercano spesso aggirare il problema araverso invece una procedura più semplicata. La base normava è sempre più dicile da individuare perché da un lato le competenze dell’unione tendono ad ampliarsi dall’altro troviamo un’azione che sia solo sui traspor che non impa sull’ambiente che non impa sui consumatori del servizio dei traspor, animali, è dicile ormai trovare un’azione monotemaca. Questo disposivo è anche un importante strumento interpretavo. Spesso la corte decide le controversie guardando anche a questa parte dell’ao normavo non soltanto agli arcoli della direva o del regolamento spesso questa movazione è anche molto deagliata e deve essere sempre contenuta nell’ao, poi l’ao viene rmato consiglio e parlamento e vien pubblicato sulla gazzea uciale. Quindi quando poi dobbiamo analizzare le fon di dirio derivato quello che dobbiamo analizzare è: 1. se si traata di un Ao pico o apico 2. se è un ao con Caraere vincolante o non vincolante 3. se è sucientemente rispeato il rapporto tra potere normavo Ue e Potere normavo SM. 4. Portata generale o parcolare (limitata da alcuni sta) o indenita. Il regolamento europeo. Dice l’art 288 che il regolamento ha portata generale, è obbligatorio in tu i suoi elemen ed è direamente applicabile in ciascuno degli sta membri. Ha portata generale vuol dire che si applica in tua l’unione, non ha dei desnatari parcolari, sono tu gli sta membri, non è selevo o parcolare ha caraere generale, si applica a tu gli SM. È obbligatorio in tu i suoi elemen ed è direamente applicabile, quando il regolamento entra in vigore, diventa legge di ciascuno stato dell’unione europea, diventa parte dell’ordinamento nazionale prende il posto delle norme nazionali. È lo strumento che meglio ci fa comprendere come il dirio dell’UE impaa su quello interno, come si è realizzato un proprio e vero trasferimento di competenze tra sta a unione. Perché l’UE elabora un ao normavo con regole che si applicano a tu gli sta nella stessa misura, allo stesso modo. Il regolamento risponde all’obievo dell’uniformazione della disciplina, hanno tu le stesse regole. Gli a che noi samo guardando hanno tu ee diversi, ora guardiamo i regolamen che prendono il posto delle norme interne, nel senso che assumano il rango delle norme interne ed essendo dirio dell’UE per quanto riguarda l’ordinamento italiano benecia del primato del dirio dell’UE e comporta che c he tue le norme che contrastano con 58
l’ordinamento europeo siano esse preceden o posteriori al regolamento devono essere disapplicate, quindi automacamente diventano inecaci, non producono più ee. Nel momento in cui viene adoato un regolamento è quella la legge che viene applicata su quell’argomento in tu gli sta membri allo stesso modo. Chiaro che se l’unione fosse in grado di agire solo araverso regolamen tu avremo le stesse leggi avremmo un grande apparato normavo idenco. In realtà i regolamen disciplinano piccole parte e solo i rappor che hanno una dimensione transfrontaliera, il dirio dell’UE disciplina tuo ciò che ha caraere crossborder si disinteressa di tuo quello che è chiaramente nazionale. Quindi è chiaro che ciascuno stato avrà una disciplina per i rappor di caraere sovranazionali e una disciplina per i rappor puramente interni. Che poi questa disciplina a volte venga inuenzata quest’ulma e mutui le soluzioni adoate a livello di unione europea è una scelta degli sta. Esempio, qualche anno fa adoato regolamento sui diri dei passeggeri dei traspor ferroviari ci dice che se cancellano il treno devono dare il rimborso e anche se arriva in ritardo di un tot di minu, lo dice un regolamento che vale per tu i traspor transfrontalieri. Quindi Milano-Parigi e c’è molto ritardo puoi avere un rimborso o risarcimento. Questo regolamento però diceva queste norme non si applicano nei traspor interni salvo che gli sta non lo desiderino. È chiaro che è più comodo avere delle norme che valgono per il trasporto Genova-Roma e per il trasporto Genova-Parigi idenche che due diversi regimi di risarcimento quindi alla ne abbiamo le stesse modalità di risarcimento anche per i traspor nazionali ma il regolamento, di suo, disciplina il trasporto crossborder. Quindi l’obievo a cui risponde il regolamento è uniformazione, regole uguali per tu. Ha portata generale. Qualche regolamento può avere delle limitazioni applicave, facciamo sempre l’esempio del trasporto ferroviario, che si applica dove ci sono le ferrovie a Malta, per esempio, non ci sono ferrovie quindi non si applica, ma ci sono dei regolamen che si applicano a determina spazi territoriali proprio per loro stessa natura per esempio i regolamen che si applicano alle isole. Non lascia margine di discrezionalità agli sta non è che gli sta possono dire dovevo risarcire 180, risarcisco 160, no la cifra è una, quella e si risarcisce quello. È direamente applicabile in ciascuno stato membro, quindi non ci sono misure di auazione, gli sta non posso intervenire e se derivano dei diri in capo ai singoli come il dirio al risarcimento ques possiamo esercitarli contro Trenitalia, lo stato a seconda del responsabile, molto importante è il fao che è direamente applicabile cioè diventa legge nel momento in cui viene adoato, legge del nostro ordinamento, parte del nostro ordinamento si sostuisce alle norme interne. Gli sta non intervengono in alcun modo quando c’è un regolamento europeo? Si, ma solo per renderlo più ecace, per rendere l’applicazione più ecace. Per esempio magari espungendo dall’ordinamento le norme che si trovino con esso in contrasto, è un intervento normavo ma non di auazione del regolamento che ne esemplica semmai l’applicazione oppure qualche volta magari il regolamento prevede che venga istuita a livello nazionale un’autorità a tutela dei consumatori per esempio nei traspor e allora prevede che ci sia un’azione da parte degli sta, la nomina del responsabile a tutelare i consumatori del seore traspor chiaramente è una scelta che farà l’ordinamento nazionale. A parte ques piccoli interven che servono a far funzionare meglio le norme dell’UE quando un regolamento entra in vigore lo stato sta fermo, non adoa nulla. Quindi deve fare tuo quello che è necessario per garanre il funzionamento dello strumento, in ossequio al principio di leale collaborazione che è uno dei principi generali di dirio che ci aiutano a integrare l’ordinamento ma oltre quella leale collaborazione non deve andare. Negli anni 70 l’ordinamento italiano si era aestato su una prassi originale, cioè tue le volte che entrava in vigore un ordinamento faceva copia in colla del regolamento in una legge italiana, no a che c he la commissione ha chiamato in causa l’Italia e ha deo cosa fai, il regolamento è direamente applicabile perché lo rendi legge italiana, è direamente applicabile, prende il posto delle norme interne coì facendo crei dei problemi perché intano lo cristallizzi, quando magari io lo modico. Scombini i cardini del dirio dell’UE quindi supera questa prassi. Quindi servono norme di auazione per il regolamento? Di regola no, ma si possono adoare norme che rendono più agevole il funzionamento della disciplina nei limi del principio di leale collaborazione, ma nessuna norma di auazione perché il regolamento è direamente applicabile in tu i suoi elemen. È ammesso un intervento normavo da parte degli SM? In generale no; salvo che sia necessario per dare auazione al regolamento e comunque senza che le misure adoate a livello nazionale possano sostuirsi alle norme Ue. 59
È possibile una mera riproduzione del regolamento in una legge interna? No, nasconderebbe natura «europea» dell’ao ostacolando possibile ricorso a meccanismi giurisdizionali Ue. Se io come faceva l’Italia negli anni 70 prendo un regolamento e lo copio e incollo in una legge intera diventa legge interna, occulto il caraere europeo quindi come faccio a chiedere aiuto alla corte di giuszia se ho un ao meramente interno? Quindi può anche deare pregiudizio questa nazionalizzazione del dirio dell’UE che l’Italia faceva.
60
20/10 Disnzioni tra a di delega e a di esecuzione, è una disnzione che è stata introdoa solo con il traato di Lisbona, prima tuo rientrava senza parcolare chiarimento in un potere esecuvo della commissione dell’unione europea che eseguiva a volte l’ordine esplicito a volte invece soltanto nell'avità che rientrava nei suoi poteri da parte delle istuzioni, quindi a volte alla commissione, consiglio e parlamento delegavano in un ao normavo il potere di adoare qualche disciplina di esecuzione (ao di delega di poteri esecuvi), altre volte la commissione stessa eseguiva degli a di sua sponte, quindi la denizione delega ed esecuzione deriva dal potere esecuvo della commissione che ha (a di esecuzione) e la delega invece avviene su delega delle altre istuzioni, ma quello che poi la commissione materialmente fa cambia poco, è solo il nome di riferimento se è un'avità espressamente richiesta alla commissione dalle altre istuzioni si traa di delega altrimen è un'auazione che la commissione esercita nell'ambito delle sue funzioni. La disnzione è prodoa da Lisbona perché prima la commissione faceva gli stessi a in auazione del suo potere generico di esecuzione, ora siamo anda più nel deaglio perché l'avità normava delle altre istuzioni (parlamento e consiglio) spesso è così aumentata nel tempo che spesso la disciplina di deaglio dei regolamen o delle direve viene delegata alla commissione, ad esempio si adoa una direva dei prodo della plasca poi non si sta a fare un evento specico dei prodo della plasca perché ruberebbe tempo anche al procedimento normavo uciale, allora si delega alla commissione l'auazione di questo elenco. Altre volte un ao non prevede nulla per la commissione, ma la commissione c ommissione comunque ha dei compi esecuvi e adoa degli strumen che implementano un ao europeo e si chiamano a di esecuzione. Ques sono a pici non legislavi, quindi può traarsi di una direva un regolamento solo adoa fuori dalla procedura normava classica. Il regolamento prende il posto del dirio nazionale, questo “prendere il posto” è un po’ la sua caraerisca peculiare, entra immediatamente in vigore prende il posto del dirio nazionale, quindi se c'era un vuoto normavo ormai è colmato dalla disciplina dell'unione europea, se il vuoto normavo non c'era il dirio dell’unione europea s'impone e il dirio interno deve molto essereimportante disapplicatoè anche se venga adoato successivamente regolamento, il regolamento prevarrà. L'aspeo quale sia il margine di azione degli sta, delallegislatore nazionale rispeo a un regolamento, il margine di azione c'è perché qualche volta il regolamento stesso chiede agli sta di far qualcosa ad esempio di costuire un'autorità che sia competente a traare i reclami e se le autorità non esiste o esiste ma non è ha la specica competenza sarà un ao normavo interno a dover fornire quella specica competenza. Il limite è un po' il principio di leale collaborazione, gglili sta di regola non devono dare auazione ai regolamen perché sono immediatamente applica, tuavia se il regolamento stesso richiede un qualche adeguamento dell'ordinamento interno in ossequio al principio di leale collaborazione gli sta qualche misura dovranno necessariamente adoarla, nei limi del principio di leale collaborazione. La regola è che non si dà auazione e poi ovviamente qualche norma integrava o auava che il regolamento richieda, gli sta necessariamente per far funzionare bene il dirio dell'unione europea la dovranno adoare. I principi quindi sono leale collaborazione e il principio dell'eeo ule del dirio dell'unione europea. Per garanre l'eeo ule del dirio dell'unione europea una qualche avità si richiede e allora lo stato deve rispondere, ma è assolutamente contraria alla natura del regolamento quella prassi che anche l’ordinamento italiano in origine aveva seguito di dare auazione con uno strumento interno a una fonte di dirio dell'unione europea quale il regolamento, perché il regolamento già di per sé entra a far parte dell’ordinamento nazionale, non ha bisogno di a di trasposizione. Il procedimento normavo vede alcune istuzioni protagoniste e altre no, quindi noi sappiamo che una direva sarà senz'altro votata dal consiglio e dal parlamento, qualche volta anche solo dal consiglio con la consultazione del parlamento e sarà quell’organo a rmare l'ao, mentre non abbiamo una direva della sola commissione in generale, qualche volta la commissione agisce normalmente con regolamen ma potrebbe anche adoare una direva. Il parere può essere desnatario l'organo che lo richieda, la raccomandazione può essere anche una raccomandazione che si fanno tra istuzioni, quindi non si precisa la natura di ques due strumen non vincolan, ma in linea di principio tue le istuzioni possono adoarli, poi nel traato, in parcolare nel traato sul funzionamento, talora si ritrovano gli argomen ad esempio che il comitato economico sociale può fornire un parere, oppure il consiglio decide su raccomandazione del parlamento, è il traato a dire quali strumen si possono adoare, però il traato nella maggior parte dei casi dice parlamento e consiglio o comitato economico e sociale possono adoare tue le misure necessarie, quindi lasciano il ventaglio dell'arcolo 288 2 88 aperto. Questo ventaglio è 61
in linea di principio eevamente libero poi però in concreto la strada che si percorre è sempre vincolata perché ci sono una serie di competenze che sono concorren tra stato e istuzioni e unione e sono la grande maggioranza di casi e in quelle materie c'è proprio un’aenzione parcolare alla delimitazione delle reciproche sfere di competenza che avviene araverso il famoso principio di sussidiarietà. Il parere indicato nell’arcolo 288 è di base una fonte di dirio dell'unione europea derivato, che quindi non può contrastare col dirio primario, ma che non ha un valore vincolante. La regola è che non dovrebbero intervenire gli sta perché non dovrebbe nemmeno esserci necessità però non tu gli ordinamen sono uguali, magari qualche ordinamento ha la necessità di creare la struura di riferimento e quindi nei limi del principio di leale collaborazione è giusto farlo e nei limi per garanre l'eeo ule del dirio dell'unione europea, altrimen non è richiesto alcun intervento normavo. Dove è richiesto di regola l’intervento normavo è quando siamo di fronte a una direva europea. La direva tra tu gli strumen è quello più aascinante, svolge una funzione di armonizzazione. Armonizzare vuol dire avvicinare le legislazioni, rendere quanto più possibile simili (non idenche) partendo dall'idea che il contesto normavo di riferimento statale sia diverso cerchiamo di avvicinare il quadro normavo. Funzione ben diversa da quella svolta dal regolamento che invece impone una disciplina uguale per tu. Come fa la direva ad armonizzare il quadro normavo nazionale? Lo fa araverso l'individuazione di quello che è l'obievo che vuole realizzare, individua il risultato a cui vuole arrivare, ma non indica il metodo e gli strumen con i quali lo stato deve raggiungere quell'obievo. Quindi io indico un risultato e gli sta decidono come raggiungere quel risultato, e indico anche la deadline, il termine di scadenza. Quindi i due vincoli che pongo allo stato sono risultato e scadenza, sarà poi lo stato a decidere come oenere quel risultato, anche ancipatamente rispeo al termine, dopo quella data io devo avere all'interno dello spazio europeo oenuto da parte di tu il risultato, chiaramente avrò discipline divergen, ogni stato avrà scelto strumen diversi per raggiungere lo stesso obievo perché ciascuno stato ha un suo ordinamento e sceglierà la soluzione più confacente, rispeo dei principi generali di dirio dell'unione europea che fon di dirio primario,alasédireva è un aonel di dirio derivato quindi necessariamente deve rispearli, non si sono raggiunge il risultato illegalmente, si raggiunge il risultato nel rispeo dei principi generali di dirio e nel rispeo dei traa. La direva evidentemente non forza lo stato ad una soluzione, lascia lo stato libero di individuare la soluzione migliore, compabile con il suo sistema normavo, con le sue risorse, rispea la diversità che esiste tra gli sta. È per questo movo che si dice che la direva è lo strumento più rispeoso del principio di sussidiarietà, quello che meglio rispea la sovranità degli sta, il lato negavo è chiaramente quello per cui non avremo una disciplina uniforme, non avremo le stesse regole ovunque. Un esempio per capire il pro e il contro della direva è quello della liberalizzazione del trasporto ferroviario, il trasporto ferroviario e un seore picamente nazionale, è il servizio di trasporto pubblico per eccellenza che bisogna garanre, gli sta hanno sempre organizzato questo servizio tendenzialmente in regime di monopolio con un'impresa che gesva infrastruure e servizi. Anni fa c'erano solo le Ferrovie dello Stato e il discorso niva lì, poi nel 91 è stata adoata una direva che ha deo per la prima volta bisogna aprire il mercato del trasporto ferroviario alla concorrenza, non possiamo avere dei merca così chiusi, non è compabile coi principi dell'unione europea, ma è un seore molto dicile da aprire alla concorrenza e allora lo strumento che potremmo usare è senz'altro la direva con la quale aermiamo un principio che è il principio che ispira tuo il procedimento di liberalizzazione dei servizi nell'unione europea, cioè il principio che dice bisogna separare tra gesone dell'infrastruura ed erogazione dei servizi. Vale per tu i servizi di trasporto perché se il gestore di una infrastruura eroga anche il servizio è in una posizione di forza compeva e nessun altro potrà accedere alla infrastruura, invece la direva mirava ad aprire il mercato quindi se uno si occupa delle infrastruure dovrà cedere le trae a chi chiede queste trae in regime di concorrenza, ma la direva ha deo soltanto di aprire il mercato alla concorrenza e di separare tra gesone dell'infrastruura ed erogazione del servizio ferroviario, non ha deo come e a che livello questa separazione doveva arrivare. Ci sono sta degli sta membri come Il Regno Unito che hanno liberalizzato al massimo addiriura hanno privazzato, hanno lasciato che un privato gessse l’infrastruura, a metà ne degli anni 90 il sistema dei treni inglesi seppure come servizi ferroviari era un sistema super compevo, ne ha risento tanssimo. Altra ipotesi italiana, avevamo ferrovie dello stato e l’abbiamo tenuta, una società pubblica all'interno della quale sono state create altre due società pubbliche RFI gestore dell'infrastruura ferroviaria e Trenitalia erogatore del servizio. Abbiamo rispeato il principio di separazione? Si, due sogge diversi svolgevano due avità diverse, tuo è rimasto pubblico appartenente a un soggeo perfeamente conforme alla direva, quindi il valore aggiunto della 62
direva è che ha iniziato ad aprire il mercato alla concorrenza, ma lo ha fao con soluzioni che sono rimaste molto diverse dalle altre, l'unione europea ha ritenuto che quello fosse comunque un passo avan e ha adoato questa direva. Se andiamo a vedere gli strumen che danno auazione a questa direva vedremo che c'è una lista di a normavi nei vari sta membri, ciascuno adoa una soluzione diversa rispeo a questo fenomeno della separazione perfeamente compabile con la direva perché chiede un risultato anche minimo con la possibilità per gli sta di farlo anche più avanzato. La logica della direva è essere compabile con i sistemi nazionali, lasciare agli sta la scelta della miglior soluzione per il loro sistema. Quindi la direva è lo strumento che più protegge le competenze dello stato, che armonizza ma non è uniforma. Proprio per sfruare questa caraerisca posiva che la direva ha agli occhi degli sta, il rispeo delle loro competenze, l'unione europea spesso è arrivata a adoare le direve deagliate. La direva deagliata è un po’ un ossimoro perché noi se abbiamo esigenza di una disciplina deagliata che si applichi allo stesso modo a tu gli sta andremmo ad ulizzare il regolamento e non la direva perché la direva mi deve indicare due elemen base, risultato e termine entro il quale devo realizzarlo. È vero però che proprio per il gioco del procedimento normavo spesso non si riusciva a adoare strumen diversi dalle direve in determinate materie e quindi si è sviluppata la prassi delle direve deagliate che poco margine di discrezionalità lasciavano agli sta, non nessuno come il regolamento, ma un margine molto piccolo. La prassi delle direve deagliate in realtà è stata impugnata qualche volta davan la Corte di giuszia, ma ha deo che non è del tuo sbagliato adoare delle direve deagliate perché può anche darsi il caso che non si tra di discipline molto divergen, ma può anche capitare che ci siano seori di disciplina più convergen, più vicini tra gli sta e allora se adoo una direva deagliata lascio comunque un po' di margine di discrezionalità, ma vado verso un'armonizzazione più spinta, sfruo al massimo lo strumento della direva. In alcuni casi non troveremo direve con pochi arcoli nei quali si indicano gli elemen che abbiamo deo, ma troveremo alcune invece moltogià deagliate e allora quella sarà unache spialadel fao che materia considerata c'è unadireve sostanziale armonia di partenza tra gli sta membri direva nonnella fa altro che accrescere. Un seore pico dello strumento della direva anche abbastanza deagliata è quello della tutela dei consumatori, un seore in cui ormai c'è c 'è molta armonia tra gli sta, una materia in cui adesso abbiamo una normava con direve molto deagliate e addiriura l’ulmo provvedimento in materia è stato un regolamento perché si è talmente ravvicinata la disciplina che poi è stato possibile adoare un regolamento. Se devo agire in un seore in cui armonia zero come quello ferroviario va bene anche una direva che dà un obievo entro un determinato termine; la direva un poco deagliata classica in un seore già armonizzato non serve a nulla, quindi ecco perché è nata questa prassi delle direve deagliate è evidente che dal punto di vista dell'unione europea lo strumento migliore è il regolamento, la disciplina è uguale per tu, ma proprio perché è un'organizzazione con competenze aribuite ci sarà un gap anche se io ho adoo una disciplina su un aspeo specico della tutela dei consumatori, poi i consumatori hanno mille problemi e quindi dovrò comunque integrare con norme interne che si applicano. La disciplina uniforme aiuta ma tanto non potrà mai essere del tuo compiuta e le direve sono state lo strumento essenziale soprauo in quei seori dicili dove l’intervento normavo era già g ià di per sé abbastanza complicato, quindi la direva ha aiutato molto. Incide molto anche la tradizione giuridica che in alcuni sta è molto simile, ci sono sta che sono anda avan insieme su alcuni argomen e sta invece che hanno una losoa opposta e quindi è dicile trovare un punto di incontro a volte delle discipline, un esempio di un seore non del tuo toccato dal dirio dell'unione europea salvo che ci siano controversie sull'argomento, ma nella materia delle successioni, ci sono sta come lo stato italiano che riene che l'istuto della successione serva per tutelare i rappor familiari e quindi in automaco devolvere il patrimonio dello scomparso ai familiari, salvo che colui che fa il testamento non decida di diseredare i suoi familiari, ma comunque una parte del suo patrimonio va alla a lla famiglia. Nel Regno Unito e in Irlanda il patrimonio costuisce quello che una persona si è creata c reata nella sua vita e quindi può disporre come meglio crede, non ha nessun vincolo nei confron dei familiari. Come potremmo mai trovare dei pun d'incontro se abbiamo questo losoe completamente diverse? Eppure pun di incontro nella vita quodiana ci sono, perché ci sono persone del Regno unito che vengono a vivere in Italia, ci sono italiani che vanno a vivere nel Regno unito, uno si vuole portare il regime a cui abituato nello stato di provenienza e allora bisogna coordinarsi, ecco perché nasce l'esigenza di trovare degli strumen che salvino la zona grigia, quella che tu e due gli sta nella loro disciplina tutelano e allora in alcuni casi questa tutela è più 63
estesa e c'è più armonia, in altri casi è più ridoa e la zona grigia di incontro è più ristrea; il dirio dell’UE deve occuparsi di tante materie anche quelle dove la zona grigia è veramente sole e la direva per questo è lo strumento ideale. Quando invece ci siano una buona armonizzazione, la commissione che è l’organo che fa l'interesse dell'unione europea, l'unione europea prova sempre la soluzione più avanzata cioè quella del regolamento, ma deve fare i con anche con la realtà dei fa e quindi ecco perché fa queste indagini, fa la consultazione pubblica per fare venire a galla i problemi e capire qual è lo strumento che meglio si agisce al ccaso aso concreto. Nell'interesse dell'unione tra adoare una direva e un regolamento preferirebbe il regolamento perché si adoa una disciplina uniforme, ma non sempre è possibile perché ci sono troppe divergenze e addiriura sistemi normavi oppos, la direva normalmente era lo strumento che dava essibilità al sistema, però è vero che in qualche situazione è stato usato impropriamente, cioè soo le mente spoglie di uno strumento essibile che lascia discrezionalità agli sta veniva invece adoato uno strumento molto deagliato dove il margine di discrezionalità era molto ridoo e quindi spesso queste direve sono state incriminate davan alla Corte di giuszia perché risultava una violazione di legge della denizione stessa di direva, la corte ha deo ma eevamente questa direva assomiglia più a un regolamento che a una direva ma l'avete chiamata direva per farla acceare di più, e ha deo ma la prassi delle direve deagliate di per sé non è in contrasto col dirio dell'unione europea purché avvenga in un seore in cui c'è già una discreta armonizzazione. Quindi la Corte non ha deo le direve deagliate tout court sono contrarie al dirio dell'unione europea, non sono contrarie se agiscono in un seore in cui gli sta abbiano già una discreta armonia. Il regolamento è uniforme, la direva lascia spazio di manovra, la direva deagliata riduce lo spazio di manovra, poi ci sono ancora casi in cui una disciplina che lascia troppo margine di discrezionalità agli sta non è ecace, e l’esempio è ancora una volta quello del dirio internazionale privato, se io lascio delle scelte nel dirio internazionale privato non aiuto, perché quel misideve giudiceCcompetente, cnon ompetente, è laallegge applicabile e come circolano le sentenze, se iodirio dico ma puòdire farequal A e Bè eil anche aggiungoqual valore quadro normavo di riferimento. Allora ci sono seori nei quali lo strumento migliore anche in assenza di armonia è comunque il regolamento e viene adoato araverso la cooperazione raorzata, ancora una forma diversa, si cerca di individuare lo strumento migliore per la situazione. Ci sono seori nei quali la disciplina uniforme è l'unica soluzione altrimen diventa una disciplina inule, la proposta di regolamento magari non passa perché gli sta non sono d'accordo, non si raggiungono le maggioranze necessarie, allora il gruppo di sta che se la sente di avere una disciplina uniforme su una determinata materia, propone la cooperazione raorzata e ad essi si applica. Questo perché magari a volte c'è bisogno di una disciplina uniforme che non tu sono ancora pron a adoare, lasciando aperta la possibilità eventualmente di aderire, quindi la specializzazione delle fon è crescente. c rescente. Se è una direva deagliata può diventare regolamento? No, una direva è una direva, ma nelle clausole nali tu gli a dell'unione europea recano una clausola c lausola che parla della revisione dello strumento, cioè ogni tot si valuta se lo strumento è stato ecace o no. La discrezionalità degli Sta aene tanto allo strumento con il quale auazione alla direva posto che la dierenza più grossa che vediamo subito tra regolamento e direva, è che per il regolamento non serve avità normava da parte dello stato, per la direva sì, è il requisito principale, la direva impone allo stato di avarsi e di adoare una disciplina di auazione. Però può farlo ulizzando la sua discrezionalità con lo strumento che predilige purché si tra però di un ao vincolante che l'ordinamento avrebbe individuato come migliore per realizzare l'obievo che la direva pone, ma ao vincolante. Se l'obievo è eliminare tu i prodo della plasca entro il 2025 lo stato non potrà votare una circolare amministrava dove si dice per favore eliminate i prodo entro il 2025 perché non sarà ecacie, dovrà individuare l’ao interno vincolante che riesca a raggiungere ragg iungere il risultato, Il compito è dello stato ma stato inteso nel senso più lato possibile perché gli sta possono avere competenze anche a livello regionale o locale, cedere competenze a livello regionale o locale, lo stato sarà sempre responsabile dell'auazione della direva ma può anche accadere che la direva venga auata nell'ordinamento con leggi regionali, quello aene alla scelta dell'ordinamento, alla discrezionalità dell’ordinamento di riferimento. Poi si guarderà al risultato, in materia di smalmento riu c’è stato un caso in cui c ui una regione italiana non è riuscita a rispeare le quantà di smalmento di riu, non è stata ritenuta responsabile la regione che non aveva oenuto il risultato, ma lo stato italiano perché è lo stato italiano che deve raggiungere il risultato in una certa data. 64
La direva è direa allo stato, lo stato sceglie lo strumento e consente anche che venga auata a livello regionale o locale ma il responsabile è lo stato. È la commissione che sta bene aenta a vedere che tu gli sta diano auazione alle direve nel termine previsto, aenzione può anche accadere che ci sia uno stato che in una determinata materia abbia una disciplina molto avanzata e che il risultato l'abbia già oenuto, è successo anche all'ordinamento italiano qualche volta, quindi può anche succedere che non sia necessaria un’avità di produzione normava specica per quella direva, resta fermo comunque l'obbligo per lo stato in quesone di comunicare alla commissione quali sono le norme che consentono il fao di avere già raggiunto quel risultato. Questo se da un lato esime lo stato in quesone a adoare nuove norme quindi ad avviare la produzione normava, cosa che normalmente si deve fare in presenza di una direva, per altro verso non lo esime dal dire alla commissione dove si trova questa normava e quindi dal comunicare quali sono le fon rilevan a livello di ordinamento interno. Le direve sono rivolte agli sta, non agli individui, perché per l'auazione di una direva è indispensabile l'intermediazione dello stato che deve adoare qualche ao. Cosa succede se lo stato omee di adoare l'ao che deve adoare entro il termine previsto? Sul tema dell’eeo delle direve troviamo ancora una volta la conferma di quanto l'ordinamento dell'unione europea sia parcolare perché può accadere che una direva non venga auata. Lo stato X che ha bucato la scadenza della direva e non ha adoato nessuna norma, la corte di giuszia ha deo ma perché se io ho una norma chiara, precisa e incondizionata e la data di scadenza della direva è decorsa e lo stato è stato inavo, perché io non riconosco eeo direo a quella norma? Perché non riconosco all’individuo a ll’individuo dello stato X il dirio di avvalersi delle norme della direva senza l'intermediazione dello stato che si è reso inadempiente? Lo ha fao, cioè ha riconosciuto eeo direo ad alcune norme contenute in direve non auate nei termini, posto che quelle norme fossero chiare precise e incondizionate. Ha fao in modo che c he alcune norme, ma solo quelle norme che presentavano queste caraerische, enorme che non richiedevanodella l'intervento stato, quindi se laquel norma chiara precisa e incondizionata il termine per l'auazione direvanormavo è scaduto edello lo stato non ha fao cheèdoveva, il singolo può valere direamente quella norma nei confron dello stato perché è lo stato che è colpevole. Eeo direo vercale delle norme delle direve europee. Quindi una volta che è scaduto il termine la direva ha una sorta di stesso valore del regolamento. L’eeo direo posso farlo valere soltanto nei confron dello stato perché è lo stato che si è reso inadempiente, mentre una norma di un regolamento che ha immediatamente eeo direo la posso far valere nei confron dello stato e di un altro privato.
65
22/10 I singoli possono fare qualcosa in queste direve? L’eeo delle direve è prevalenteme prevalentemente nte nei confron degli sta, le direve sono strumen indirizza agli sta che devono fare qualcosa devono avarsi per oenere un risultato della direva. I ciadini in questo rapporto unione europea e sta non c’entrano perché è lo stato che deve auare la direva, i ciadini possono venire coinvol quando uno stato tardi nell’auazione di una direva, risul inadempiente rispeo all’obbligo di dare auazione a una direva nel determinato termine individuato non rispe la deadline. Allora in quel caso noi ciadini possiamo subire un pregiudizio, non necessario ma può accedere perché mancherà nel quadro normavo nazionale un pezzo di legislazione che dia auazione alla direva, possono mancare alcuni diri e prerogave che la direva prevede. Non è che tue le direve aribuiscono diri ai ciadini alcune sono solo molto tecniche ma ce ne sono alcune che prevedono specici diri in capo agli individui che se lo stato omee di auare ovviamente noi ciadini non ne possiamo usufruire. Per esempio, nella direva 2016/800 della volta scorsa è abbastanza signicava, la direva prevede un elenco di diri in capo ai minori nei procedimen penali, se la direva non viene avata quei diri non si innescano. È qui che entra un parcolare rapporto che non è altra espressione di quello che abbiamo deo n ora, di quelle caraerische sui generis dell’ordinamento dell’UE che coinvolge i ciadini, che ene conto che c he i ciadini sono protagonis al pari degli sta e delle istuzioni perché si riconosce l’eeo direo vercale a quelle norme previste nelle direve non auate nel termine purché abbiamo determinate caraerische ossia chiare precise e incondizionate. Quindi due sono le condizioni, la prima il termine di auazione della direva deve essere scaduto e la seconda che all’interno di questa direva non auata vi siano norme che c he prevedono in capo ai singoli diri araverso norme chiare, precise e incondizionate. Il dirio del minore ad avere un avvocato è una norma chiara precisa e non ha parcolari condizioni, se ci fosse invece il dirio di un individuo a fare appello a una determinata autorità è chiaro che statochiara, dovrà costuire quella autorità eper che una personadireo. si rivolga a essa allora quella non sarà una lo norma precisa e incondizionata checonsenre sia suscebile di eeo L’eeo però si produce in senso solo vercale perché è chiaro che l’eeo si può produrre questo per la parcolare valenza delle norme della direva non auata si possono produrre in senso vercale ossia nei confron dello stato perché è lo stato che è inadempiente, è solo nel rapporto ciadino/stato che io potrò far valere i diri della direva non auata. Al contrario lo stato non potrà pretendere da me il rispeo delle norme della direva non auata, perché è sua l’adempienza del fao di non averla auata a uata e non potrò far valere l’eeo direo delle direve in senso orizzontale cioè nei confron di altri sogge priva perché anche loro non possono fare nulla rispeo all’auazione della direva, l’unico responsabile resta lo stato. Però pensiamo all’ipotesi puramente teorica di una direva che introduca diri alle donne lavoratrici incinte, per la maternità, per i professori universitari e il periodo in cui può stare a casa è di tre mesi a 8 e dice che questo dirio deve essere auato entro il 2025. Arriva il 2025 e lo stato italiano non ha auato la direva. Sono un docente universitaria, nasce il bambino e voglio rimanere a casa quei oo mesi che la direva mi consenrebbe di rimanere ma la direva non è stata auata e quindi io non ho una norma nell’ordinamento che posso far valere nei confron del mio datore di lavoro chiedendo di stare a casa un tot di mesi ma io so che la direva me lo consenrebbe ma lo stato non l’ha auata. Fortunatamente io sono un universitario che dipende dalla struura pubblica, quindi il mio datore di lavoro è l’università di Genova il ministero dell’università è lo stato quindi io potrò far valere il mio dirio nei confron del mio datore di lavoro pubblico perché fa parte dell’apparato stato non adempiente rispeo all’auazione della direva. Ma cosa succede se io dipendo da università privata, sono sempre docente universitario, ho sempre il dirio di stare a casa oo mesi, ma il datore di lavoro non è lo stato, ma l’università privata, resta il fao che io comunque potrei usufruirne se lo stato italiano avesse autato la direva. Allora laddove meamo in gioco principi come quello di non discriminazione e solleva dal dirio dell’EU in questa ipotesi la corte di giuszia con c on la sua giurisprudenza è riuscita a garanre la tutela anche a questa situazione, non riconoscendo l’eeo direo orizzontale ma applicando il principio di non discriminazione. A queste direve, a strumen che siano auazione di principi generali prote dall’ordinamento dell’unione europea, a queste direve allora si riconosce entro ques limi ee orizzontale, ma non è la regola perché contraddice al meccanismo che è stato inadempiente non aua la direva nel termine previsto, la direva prevede norme chiare precise e incondizionate, io le faccio valere nei confron dello stato apparato, dove ci siano direve che prevedono riconoscimento di diri in applicazione di principi generali tutela dal dirio dell’unione europea 66
come principio di non discriminazione, in alcuni casi la corte di giuszia ha riconosciuto l’eeo direo orizzontale ma sono casi eccezionali, di solito è un rapporto unione-stato-ciadino. Se c’è un eeo direo orizzontale ha tue le stesse caraerische della teoria dell’eeo direo vercale, teoria che è stata elaborata dalla corte di giuszia perché non esisteva prima, è avvenuta su una richiesta che è parta da una sentenza, è una creazione giurisprudenziale che si è spinta al punto di riconoscere l’eeo direo anche orizzontale in alcune ipotesi quando si parla proprio di principi cardine del sistema dell’unione europea però quando si arriva all’eeo direo orizzontale devo prende gli stessi elemen che applico per l’eeo direo vercale quindi scadenza del termine e norme chiare precise e incondizionate. Ci sono due casi che hanno cambiato un po’ la storia del dirio dell’unione europea. Sono rinvii pregiudiziali di interpretazione che arrivano d controversie portate da dai giudici italiani. Primo caso faccini dori C-91/92 Il fao questa signore faccini dori che abitava in toscana prende il treno, va a Milano e scende e la ferma un signore che la convince ad acquistare un corso di inglese per corrispondenza si traata di una vendita di un prodoo fuori dai locali commerciali. L’unione europea aveva adoato una direva che tutelava i consumatori nel caso di vendita al di fuori locali commerciali. C’è una direva così specica perché quando un consumatore si trova fuori dai locali commerciali, si trovi in un ambiente diverso da quello nel quale normalmente sarebbe propenso ad acquistare il prodoo e quindi ha bisogno di parcolari tutele, tra queste la direva prevede un dirio di recesso di contrao nei see giorni successivi, perché uno può senrsi un po’ pressato, prevedeva quindi una serie di diri pe perr rimeere alla pari il venditore e il consumatore nella traava e tra ques vi era il dirio di recesso nei see giorni successivi. Cosa succede, l’Italia ha omesso di dare auazione a queta direva nel termine previsto, quindi è scaduta e pongono quindi due quesoni. La prima è se il dirio di recesso come formulato nella direva ha quei caraeri che possono garanre eeo direo, una norma chiara e incondizionata. Secondocioè problema è se in casoprecisa di risposta posiva al primo si possa far valere il dirio di recesso nei confron del venditore che è un privato non stato. La corte di giuszia analizza il dirio di recesso, queste disposizioni hanno una precisione suciente per individuare i sogge sul cui grado di applicazione e beneciari della dell’adempimento di ques, nessun provvedimento specico di auazione è necessario a riguardo, il giudice nazionale può limitarsi ad accertarsi che il contrao sia stato spulato e che sia stato concluso tra un commerciante e il consumatore. Quindi è facile secondo quello che prevede la direva individuare chi è il commerciante e il consumatore e applicare la direva stessa. Quindi il primo problema è risolto la disciplina è chiara precisa e incondizionata. Andiamo invece sul tema dell’eeo direo orizzontale, qui più problemaca perché abbiamo sì un dirio chiaro e individuabile in capo al consumatore ma il consumatore lo deve far valere nei confron di un altro soggeo privato che è il commerciante che ha venduto il contrao e per questa giurisprudenza la corte non ha visto nessun po parcolare discriminazione dei principi del dirio dell’unione europea e quindi ha ribadito la teoria dell’eeo dirio vercale, sarà una norma precisa chiara e incondizionata ma non possiamo riconoscere ee dire orizzontali e quindi dice in assenza di provvedimen di auazione di questa direva i consumatori non possono fondare sulla direva stessa il dirio di recesso nei confron dei commercian con i quali hanno spulato il contrao, ne possono far valere tale dirio davan al giudice nazionale, tuavia il giudice nazionali quando applica disposizioni di dirio nazionale preceden o successivi alla direva ha l’obbligo di interpretarle quanto più possibile alla luce della leera dello scopo della direva. Cosa si potrà fare in un caso come questo, il giudice nazionale che mi ha chiesto come interpretare il dirio interno non potrà applicare direamente quella norma ma potrà prendere il suo quadro normavo ancora non cambiato dal dirio dell’unione europea e cercare quanto più possibile di interpretarlo nel l’oca della direva quindi lascia aperto lo spiraglio della tutela del dirio nazionale, interpretato alla luce del dirio dell’unione europea, ma esclude l’eeo direo orizzontale. Sentenza Francovich c-6 e 9/90 Quesoni ecacia direa e la responsabilità dello stato. Si traava sempre di una direva non auata che disciplinava la tutela di lavoratori in caso di insolvenza del datore di lavoro. Francovich e un'altra persona, di cui le entrambe imprese dove lavoravano erano fallite, si erano rivolte a due pretori diversi per chiedere di essere immessi nel passivo fallimentare, nella lista dei creditore dell’impresa 67
fallita perché non avevano ancora ricevuto il pagamento dello spendio e davan a ques giudici hanno chiesto pagamento delle mensilità e hanno indicato l’applicazione di questa direva che appunto cercava di proteggere i lavoratori in parcolare nel caso di imprese fallite e prevedeva dei privilegi di ques lavoratori rispeo agli altri creditori. La direva però in Italia non era stata auata e si pione sempre il problema degli ee dire. Al punto 12 dice che l’esame degli ee dire deve riguardare tra aspe la determinazione della garanzia, il contenuto della garanzia e qual è il soggeo tenuto a pagare questa garanzia ai lavoratori e la corte dice la disciplina è precisa, conclude dicendo che si deve risolvere la prima parte della quesone dichiarando che le disposizioni di questa direva che deniscono i lavoratori devono essere interpreta nel senso che non possono far valere direamente tali diri nei confron dello Stato e dei giudici nazionali in mancanza di auazione, perché la norma è precisa ma lascia margini di discrezionalità circa le modalità e il quantum da pagare ai lavoratori, quindi esclude che ci sia l’eeo direo. Siamo già a due ipotesi in cui in entrambi i casi davan a due giudici italiani viene escluso l’eeo direo della direva però anche se, qui il desnatario principale sarebbe stato lo stato perché è poi lo stato che rispondeva ai danni quindi ci sarebbe stato anche eventualmente l’eeo vercale, ma quel è l’eeo di questa direva? Dice gli ee dire non possono essere invoca ma queste persone sono comunque pregiudicate dall’assenza della direva, può tale circostanza di per sé far sorgere una responsabilità in capo allo stato? Cioè lo stato che anche se non ha dato auazione a questa direva e che di fao limita i diri dei signori può in qualche modo essere considerato responsabile? La corte dice sostanzialmente di sì cioè indica ai giudici nazionali come lo stato italiano può essere considerato responsabile. Di fao lo stato ha determinato la violazione del dirio comunitario perché non ha dato auazione alla direva, la direva aribuva diri ai singoli come un contenuto di tale diri che comunque potevano essere individua se il danno esiste ed è imputabile allo stato ecco che allora può sorgere una responsabilità in capo allo stato, è una soluzione diversa, la soluzione idealediche avevano i signori avete era quella di ainvocare eeo direoche della direva, questo non avviene e la corte giuszia dicechiesto voi comunque dirio un risarcimento perché lo stato non ha auato una direva e quindi in questa sentenza La Corte aerma il principio della responsabilità dello Stato per danni causa ai singoli a seguito di una mancata auazione di una direva. Quindi alla ne di queste sentenze vediamo che quando una direva non viene aua e connente norme chiare precise e incondizionate i singoli possono far valere l’eeo direo della direva in senso vercale e non facilmente in senso orizzontale salvo che avvenga nell'oca dei principi fondamentali di dirio dell'unione europea. Quando purtroppo l’eeo direo non possa esser fao valere come nel caso Francovich F rancovich resta fermo che lo stato ha violato il dirio dell’unione europea perché non ha auato la direva allora se da questa violazione deriva il danno ai singoli e il nesso di causalità sia evidente allora i sonagli poteranno ccon on l’altra azione chiedere i danni allo stato. Questo principio della responsabilità dello stato per i danni causa dalla violazione del dirio dell'unione europea si è espanso al punto che in sentenze più recen è stata riconosciuta anche la responsabilità dello Stato nell'avità di giudici per esempio quando i giudici non applicano correamente il dirio dell'unione europea. Quindi vediamo come in ogni modo La Corte giuszia cerca di garanre tutela a fronte di una non correa auazione del dirio dell'unione europea da par degli sta. Tue queste quesoni ovviamente non sorgono nel momento in cui si tra di regolamento dell'unione europea in quanto il regolamento dell'unione europea ques problemi non li pone perché ciascuno di noi potrà invocare direamente le norme del regolamento. La responsabilità verso lo stato vale solo quando il pregiudizio lo fa l'ente statale. In praca la Corte cosa ha fao? La Corte è parta dal presupposto che ciascun individuo fa parte del sistema dell'unione europea e se lo stato non fa quello che deve fare anche i ciadini possono essere pregiudica perché samo tu e tre nello stesso sistema normavo stato istuzioni e ciadini. ci c i sono alcune fon che producono ee dire nei nostri confron, ad esempio, i regolamen o anche alcune norme dei traa che sono formula in modo tale per cui si può riconoscere eeo direo ma le norme dei traa non richiedono necessariamente l'auazione da parte dello Stato, quindi sono norme che entrano con forza di dirio primario nel nostro ordinamento quindi per queste non si pongono problemi. il problema si pone soltanto con quelle fon che chiedono un'avità di produzione normava statale cioè le direve. quando quindi lo stato manchi e omea di fare il suo dovere all'interno del dirio noi ciadini inevitabilmente riceviamo il pregiudizio, la domanda è possiamo reagire questo pregiudizio? secondo la Corte di giuszia sì perché tue le volte che una direva dell'unione europea 68
contenga norme chiare precise e incondizionate e lo stato non vi abbia dato auazione è possibile grazie alla giurisprudenza Corte, che noi ciadini ulizziamo direamente quelle norme in giudizio nei confron dello Stato, eeo direo vercale. in alcuni casi quando vengono in gioco principi fondamentali dell'ordinamento dell'unione europea come il principio di non discriminazione è stato anche riconosciuto l'eeo direo orizzontale, ma sono rari casi perché la regola è l'eeo direo vercale. quando però com'è il caso Francovich le norme della direva si si individuano sogge principali ma lasciano lo spazio da determinare proli importan come quando e le tempische allora in quel caso gli ee dire non si potevano produrre sia per la mancata chiarezza delle norme sia per il fao che le avremmo dovute invocare nei confron dell’impresa insolvente che un soggeo privato, allora la Corte di giuszia dice aenzione la strada delle fate direo non potete percorrerla per movi che c he abbiamo deo le norme non sono chiare e comunque i sogge di desnazione non sarebbero lo stato, ma c'è un'altra strada che potete invocare la responsabilità dello Stato per violazione del dirio dell'unione europea. responsabilità che implica che il signor Francovich dovrai iniziare un'altra azione giudiziaria con un tolo diverso non sarà più recupero delle somme nei confron delle imprese ma sarà un'azione nei confron dello Stato italiano per mancata auazione del dirio dell'unione europea circostanze che ha causato loro un danno cioè l'impossibilità di recuperare il loro spendi. Le soluzioni sono eeo direo in vercale, responsabilità dello Stato e poi nel caso faccini dori dove di nuovo l’eeo direo non lo potevo invocare, la corte di giuszia ha anche avuto l’ardine di aermare aenzione io non lo posso invocatore l'eeo direo di questa norma sul recesso dei contra c ontra commerciali ma tu giudice italiano cerca di interpretare il quadro normavo che hai le norme di cui disponi in modo da garanre tutela, in modo conforme al dirio dell’UE. questo ci conferma come sia forte l'aenzione della Corte per la tutela dei singoli come protagonis del dirio dell'unione europea. Anche di questa circostanza poi il legislatore europeo ha preso ao negli anni e infa adao spesso termini più lunghi e c'è un’avita anche della è il guardiano traadiverse che controlla l'auazione l' auazione delle a direve e qualche volta anche concommissione gli Sta arrivache a negoziare delledei soluzioni Se gli Sta non riescono auare le direve. anche questo argomento entra nel gioco della procedura legislava perché a volte gli Sta sono refraari all'auazione di una direva perché impone loro dei grossi g rossi cambiamen e sforzi. L'eeo direo guarda sempre il rapporto tra ciadino e i diri contenu in una direva che per denizione non dovrebbe neanche riguardarlo perché la direva ha ee dire solo nei confron dello Stato, subentrano ques ee dire anche nei confron dei ciadini quando lo stato mea di fare il suo dovere, allora quel rapporto non funziona e nell'ordinamento europeo ad alcuni sta la direva viene auata e ad altri no e non va bene perché poi lo verranno a sapere. Ma l'eeo direo orizzontale è l'eccezione all'eccezione, perché l'eeo direo è in vercale e proprio nei casi di palese ingiuszia in cui la direva stessa non voleva compiere una tale ingiuszia perché voleva produrre una disciplina di ampia auazione che non prevedesse desnazioni e allora in casi remo La Corte di giuszia riuscita a riconoscere l'eeo di rea orizzontale cioè i rappor tra priva, anche se la direva è un ao indirizzato allo stato. Quindi pun che abbiamo inquadrato sono tre, l'eeo direo delle direve vercale solo in alcuni casi anche orizzontale, laddove sia possibile oenere l'eeo direo ci sono due soluzioni, una andare per la responsabilità dello Stato quindi chiedere allo stato i danni per la violazione per la mancata adozione della direva l'altro che può essere anche messo in parallelo è quell'indicazione che nel caso faccini dori la corta dato di interpretare il quadro normavo interno quanto più possibile alla luce del dirio dell'unione europea. Quando parliamo di Stato nell'eeo direo nei confron Dello Stato, si intende stato il senso molto ampio in senso di apparato, quindi può anche accadere che io riesca a far valere l'eeo direo vercale nei confron di una società, per esempio la società autostrade che è una concessionaria c oncessionaria selezionata dallo stato per la gesone delle autostrade quindi hai una società possiamo dire controllata dallo stato e quindi soo la responsabilità dello Stato. Quindi non si traa di eeo direo orizzontale in casi come questo facciamo ancora valere l'eeo vercale. La decisione Ulmo degli a vincolan previs dall’art 288 è obbligatoria nei suoi elemen può avere applicazione parcolare ho generale, può essere una decisione indirizzata a determina sogge e allora avrà ee soltanto nei confron di essi o a caraere generale. Inizialmente non era un caso molto applicato, ora ha una invocazione non più solo amministrava di auazione del dirio dell'unione europea ma anche normava il consiglio europeo ulizzo 69
molssimo allo strumento delle decisioni accanto, ad esempio, alle conclusioni e nell'ambito della polica estera di sicurezza comune dove non è possibile adoare a legislavi sono ammessi invece le decisioni. Le decisioni possono avere come desnatari sta membri come, ad esempio, le decisioni che la commissione adoa ma possono anche avere come desnatari sogge priva, la materia di concorrenza competenza della commissione è un esempio dell'applicazione dello strumento della decisione. quando ad esempio la commissione veda l'esistenza di un accordo che viola la concorrenza tra imprese potrà adoare la decisione contro c ontro quelle determinate imprese. quando la commissione ravvisa da parte dello Stato una violazione di quella norma che dice allo stato di non intervenire troppo in economia la vantaggio delle imprese sennò questo completamento altera la concorrenza e quindi prevede il divieto diri di Stato, se lo stato questo divieto non lo rispea sarà la commissione a sanzionare lo stato. quindi la portata è individuale ma anche generale o indenita. Ci sono delle decisioni degli Sta Che magari idencano una disciplina contenete in un regolamento o in una direva ci sono anche decisioni che sono rivolte a Sta membri istuzioni dell'unione europea. la decisione ha preso campo grazie all'avità del consiglio europeo. l'elenco degli a pici si conclude con le raccomandazioni e pareri. le raccomandazioni sono a con valore di strumento persuasivo o di smolo sono a che dal punto di vista giuridico producono ee di so law quindi non vincolan non soovaluamo gli a di so law, Perché ques a vengono anche a formare il ragionamento giuridico con il quale il giudice risolve un caso, non è vincolante ma aiuto un giudice a capire meglio l'applicazione di una norma. I pareri sono strumen con i quali le istuzioni tue le istuzioni possono far conoscere la loro posizione su determinata quesone specica noi abbiamo visto quelli della Corte di giuszia previsto dal traato ma non escludo che renda un parere un comitato delle ragioni la commissione Parlamento etc. il parere di per sé è un ao di so law ma diventa un adempimento vincolante se lo richiede la Corte di giuszia, se neparere ha richiesto dal traato in capo allalaw. Corte di giuszia g iuszia però è il traato che eventualmente può dare valore diverso al di base resta un ao di so A apici Libri bianchi, verdi e orientamen Della commissione che sono un ao ancora di cui ancora si deve capire la natura, e di so law ma produce mol ee. Accordi inter-istuzionali ex art 295 TFUE Crescono perché Vale il principio dell'equilibrio istuzionale e anche perché crescono le istuzioni e c'è quel fenomeno di sovrapposizione delle competenze quindi ques accordi riescono a ad aiutare il funzionamento dell'apparato istuzionale. trovano la loro base nel principio di leale collaborazione che vale tra Sta membri e Unione ma anche all'interno delle istuzioni. Il processo decisionale. Sappiamo già che quando parliamo di processo decisionale parliamo del processo che determina la gesone degli a normavi dell'unione europea e sappiamo che chi lavora tanssimo in questa materia e il consiglio dell'unione europea, dal consiglio passano tue le decisioni il consiglio europeo dall’indirizzo ma il consiglio dell'unione europea è quello che cambia formazione a seconda Dell'argomento, è lui che decide la maggior parte delle quesoni. tuora resta al centro di gravità g ravità nel corso di ques 70 anni di cooperazione europea la cosa che è cambiata di più e che al consiglio si è mano a mano aaccato sempre io il Parlamento europeo chi è il codecisore. prima era chiamata procedura di codecisione ma oggi ogg i dopo il traato di Lisbona viene chiamata procedura ordinaria a conferma del fao che si voglia dare un certo peso a entrambe le istruzioni, se questa è la procedura ordinaria e quindi a regola vediamo che il traato prevede diverse eccezioni male prevede il traato che consistono poi nel coinvolgimento delle istuzioni dell'unione europea anche di organi ausiliari. Le procedure legislave vanno verso una maggiore democrazzazione e quindi con un crescente ruolo del Parlamento europeo, quindi grazie alle modiche che sono state introdoe con il trao di Lisbona oggi possiamo senz'altro dire che qualunque ao adoato a livello dell'unione europea gli specchia la volontà della maggior parte della popolazione. lo possiamo dire perché da un lato c'è il coinvolgimento del Parlamento europeo come co decisore, dall'altro perché quando il consiglio dell'unione europea decide lo fa a maggioranza dei suoi membri che 70
rappresentano il 55% degli Sta e questa maggioranza degli Sta membri deve anche rappresentare il 65% della popolazione quindi o per via del Parlamento P arlamento ho per via del consiglio la popolazione è giustamente rappresentata. in più anche i parlamen nazionali sono molto coinvol all'inizio quando la p procedura legislava viene avviata e anche ex post perché controllano il rispeo del principio di sussidiarietà. la procedura ordinaria è quella che vede Parlamento e consiglio come co decisori. Speciale: partecipazione di Consiglio e di Parlamento Pa rlamento al di fuori della procedura ordinaria, nei casi previs dai Traa Eccezione art. 352 TFUE «clausola di essibilità» (azione per realizzare obievi dei traa) che lascia la scelta alle istuzioni stesse. Questa clausola di essibilità è una norma molto importante perché ci dice, l'arcolo 352 cconsente onsente alle istuzioni dell'unione europea di adoare azioni che siano necessarie per realizzare gli obievi dell'unione europea. chi è una norma che vuole un po’ trovare una soluzione perché se io devo realizzare degli obievi ma non ho gli strumen per realizzarli perché il traato non me li consente ricorro alla clausola di essibilità che tappa un po’ i buchi tappa l'assenza di procedure. Questa clausola di essibilità è entrata in tue le organizzazioni internazionali proprio per far fronte alla mancanza Di poteri esplici ed ecco perché viene dea anche clausola poteri esplici, perché consente all'unione europea di esercitare quei poteri che però che sono però implici degli obievi che l'unione europea si pone. La scelta della procedura: la base giuridica. Quando si avvia il procedimento normavo cosa importante individuare la base giuridica perché da quella dipende tuo, Gli strumen che si possono adoare e nella maggior parte dei casi le norme dei traa fanno un riferimento generico Di come adoare tue le misure necessarie ma in alcuni casi sono invece un po' più specici magari dicono che si deve adoare una decisione. Viene fao sulla base di criteri oggevi andando a vedere di che cosa traa l'ao. cerca andata diverse basi possopiù eventualmente venirequella in discussione quella specica, quindi tra una base giuridica generale egiuridiche una baseche giuridica specica sceglierò più specica. inpiù caso di molteplicità di base normave sceglierò quella che ha più importanza che è più preponderante anche se la Corte di giuszia qualche volta ha messo la possibilità di indicare più di una base normava. la materia della PESC però quando entra in gioco annulla tue le altre competenze. Il potere esclusivo di iniziava e della commissione è da lì che nasce tuo, ccii sono altri sogge che hanno i poteri di iniziava ma nella maggior parte dei casi è la commissione e fa parre tuo. può accadere che anche il Parlamento europeo o un gruppo di sta facciano parre il procedimento legislavo, la BCE, La Corte di giuszia e la banca europea degli invesmen. È possibile che ci siano organi orga ni che chiedano alla commissione di intervenire quindi smolino l'azione della commissione sono il Parlamento europeo e il consiglio e anche gli Sta membri ma la commissione resta sovrana nella scelta di proseguire o no l'avità normava ovviamente se non la segue dovrà movare perché non ha seguito questa indicazione del Parlamento del consiglio o degli Sta membri. non è previsto nei traa che questa richiesta la possa fare il consiglio europeo ma si dà per scontato, cioè che il consiglio europeo l'organo dove risiedono i capi di Stato e di governo possa smolare l'azione della commissione europea non ci stupisce perché il consiglio europeo è l'organo di indirizzo. nella prassi la commissione è molto brava perché tue le volte che gli viene chiesto di fare qualcosa lo fa quindi avvia procedimento normavo. La grande novità del traato di Lisbona e che i ciadini possono avere iniziava legislava quindi iniziava popolare.
71
27/10 Iniziava dei ciadini. Novità introdoa dal traato di Lisbona la norma di riferimento è nel TUE tra le norme di principio, come a dire che è un aspeo molto importante questo rientra tra i principi che regolano le altre istuzioni. Importante perché un numero signicavo di ciadini che abino in un numero signicavo di SM dice la norma possono proporre l’iniziava normava e non è una cosa da poco perché abbiamo visto che il procedimento normavo è abbastanza conngentato cioè il leader del procedimento, colei che decide di avviare l’iniziava legislava è la commissione europea può essere sollecitata, è vero che ci sono possono essere iniziave da parte di un gruppo di sta ma chi c hi fa tuo alla ne è la commissione. Quindi di fao che ci sia questa importante alternava è molto rilevante e dimostra sempre quella volontà che fa da l rouge a tue le modiche introdoe con i vari traa di emendamento dell’unione europea ossia quella volontà di colmare il divario democraco per il quale l’unione è da sempre stata cricata quindi almeno un’unione di ciadini che abino in un numero signicavo di SM possono prendere l’iniziava. La formula è vaga perché noi non sappiamo quan sta l’unione avrà fra dieci anni magari 35 magari 10 quindi la formula è rimasta volutamente vaga. Possono prendere iniziava e invitare la commissione a presentare una proposta appropriata in merito a materie rispeo alle quali si riene di agire. ag ire. Quindi anche il popolo può dare il via al procedimento normavo. Resta ovviamente uno spazio discrezionale della commissione ma non così ampio in realtà. Esiste un sito dedicato a questa iniziava ed è interessante perché ci dice le iniziave in corso e possiamo avviare anche il nostro progeo. È stato adoato solo nel 2019 in realtà presentato subito dopo Lisbona e poi emendato un regolamento e dove è descria la procedura nel deaglio. Ossia iniziava se rmata da undeve milione di ciadini appartenen almeno 1 a 1/4 degli SM (7) almeno un da quarto degli SMèilvalida numero dei rmatari arrivare a un minimo di cui allegato quindi ci sono unintot di criteri rispeare e se sono sta calcola in base alla popolazione in proporzione. Quindi una volta che questo requisito è soddisfao anche se abbiamo visto che per parre il requisito è molto più basso entro anno vanno raggiun ques numeri e l’iniziava può essere presentata. È molto semplice avviarla, non è semplice arrivare a un milione di rme ma ccii sono sta casi in cui c ui alcuni iniziave hanno avuto successo viene poi presentata non direamente a consiglio e parlamento ma alla commissione, dibauta in parlamento e poi sarà la commissione che deciderà cosa fare questa iniziava che può anche essere un individuare il po di ao da proporre, vero è che l’iniziava diversamente da altre iniziave che arrivino da istuzione europee passa anche a essere dibauta davan al PE che non è un passaggio da poco. I ciadini devono essere residen però il numero di membri al quale si fa riferimento è un numero minimo che c he è contenuto nell’allegato di questo regolamento che corrisponde al numero dei membri del parlamento ele in ciascun stato membro per il numero complessivo dei parlamentari europei noi sappiamo che i nostri parlamentari circa 76 dopo il regno unito, si farà 76x705 quello è il numero che in quello stato deve essere raccolto di rme per poi il raggiunto quel milione di rme. Rimane il requisito dei ciadini dell’Unione europeo possono essere ciadini di altri sta ma comunque europei non di sta terzi. Potere di ritrito della proposta della commissione. Esiste anche la possibilità per la commissione che ha questo grosso potere a quasi esclusivo di gesone te la fase iniziale della procedura legislava, anche la possibilità di modicare quello che lei ha descrio quindi modicare la proposta dice l’art 293 del TUE in ogni fase delle procedure che portano all'adozione di un ao, quindi la commissione ha un ampio potere anche nell'iter successivo non soltanto della fase iniziale. Svolge questo potere in modo polico, anche con la possibilità di minacciare il riro della proposta quando vede che non si arrivi a un accordo e questo è possibile può accadere che consiglio a Parlamento apparno tali emendamen che non convincano l'uno o l'altro nelle varie leure che vengono previste allora la commissione può anche minacciare il riro della proposta anche solo con il ne di spingere a un possibile accordo Sull'ao normavo. Il caraere polico della procedura, quindi, resta e la commissione ha un ruolo molto importante. ruolo che la Corte di giuszia ha riconosciuto essere del tuo legimo non va contro principio di equilibrio istuzionale che regola i 72
rappor tra istuzioni purché la commissione faccia l’interesse dell’Unione, ma ha proprio questa funzione di fare l'interesse dell'unione di essere un organo con forte componente polica ma anche tecnica, quindi ha anche questo potere di riro della proposta. La procedura di consultazione. Resta in mol casi di ricorrere a una procedura diversa da quella ordinaria di cui abbiamo parlato, ossia la procedura di consultazione del Parlamento europeo, ci sono mol ambi nei quali il parlamento viene soltanto consultato. La rao della consultazione è che anche il PE partecipi al procedimento legislavo ma il limite è che il PE viene solo consultato e non deve rendere necessariamente un parere posivo. Quindi quando si traa di mera consultazione è un adempimento formale che avviene.non si pronunciasse, non la meesse all'ordine del giorno, i casi erano È accaduto che il PE senza quello una giuscazione casi di mala organizzazione nel senso che c he non era stata messa all'ordine del giorno e nell'ulma seduta ule del Parlamento nel mese di dicembre e quindi non c'era proprio modo di consultare il Parlamento nei termini necessari previsto dai traa. in ques casi però il consiglio può comunque adoare l'ao perché è stato un’ecienza del parlamento. Se il Parlamento invece non viene consultato tout court c ourt cioè si omee la consultazione allora l’ao risulta invalido perché c'è proprio la violazione della procedura del traato. Se poi nel corso del procedimento la consultazione del parlamento è avvenuta su un determinato testo dell’ao che viene signicatamene modicato allora è necessario una nuova consultazione del Parlamento. Ques sono esempi di applicazione del principio di leale collaborazione che caraerizza il rapporto tra istuzioni. L’ordine del giorno del PE è molto importante perché può accadere che non ci sia il tempo di dibaere, parte in cui c’è la seduta plenaria e poi delle soocommissioni dove non tu devono partecipare ma solo le commissioni esperte. Se il Parlamento viene consultato vuol dire che c'è proprio l'adempimento del consiglio che chiede la consultazione Parlamento ci sono tu i casi c asi in cui il Parlamento consultato non ha messo la quesone all'ordine del giorno ed è rimasto inerte. La responsabilità del Parlamento e quindi l'ao viene comunque adoato. Se la norma del traato non richiede una mera consultazione ma il parere favorevole del Parlamento, allora in quel caso l'inerzia non consenrebbe al consiglio di muoversi oltre perché avrebbe l'obbligo di oenere un parere favorevole del Parlamento e mancanza di quello si deve fermare. Quando ci troviamo di fronte a un caso in cui il Parlamento viene consultato e un Retaggio perché il parlamento non è da sempre codecisore, ma nella maggior parte dei casi (70 basi poliche) la procedura è ordinaria e si condivide il potere decisionale. Mentre altra ipotesi è il consiglio a decidere consultando il parlamento e talora chiedendo il parere favorevole ma questa l’eccezione, la regola è la procedura ordinaria con pari poteri decisionali. Colei che avvia la fase della proposta resta la commissione che può essere invitata a presentare la domanda da banca europea per gli invesmen, banca centrale europea, parlamento europeo, parlamento europeo con iniziava dei ciadini e ¼ degli sta membri. Ques sono gli aori da ricordare che possono smolare la commissione oltre alla commissione da sola e nella maggior parte dei casi è lei da sola che da avvio al procedimento normavo. Decide anche il po di ao da proporre, proposta di direva, regolamento quindi la commissione ha ggià ià esercitato un certo potere discrezionale. Una volta che nella procedura ordinaria la proposta è pronta, passa al PE in prima leura, analizza la proposta della commissione e può dire ok va bene così c osì oppure introdurre emendamen, una volta emendata o approvata, la prostata dal PE passa al consiglio c onsiglio sempre in prima leura nella composizione competente, la migliore delle ipotesi è che il consiglio e PE siano d’accordo e quell’ao sarebbe adoato. Spesso modica l’approvazione del PE e allora se introduce delle modiche la proposta torna al PE perché non è la stessa proposta di prima, vi è una seconda leura del PE che potrebbe essere favorevole e allora l’ao viene adoato. In PE potrebbe anche dire non se ne fa nulla, le proposte che tu introduci non vanno bene non si fa nulla oppure emenda nuovamente e riapre il dialogo con il consiglio quindi seconda leura del PE e del consiglio. Di nuovo potremmo arrivare al momento che il consiglio è d’accordo con ques emendamen e allora la proposta è adoata. Ma dopo due leure potremmo non avere ancora il consenso delle due istuzioni e qui c’è una fase di conciliazione perché a un certo punto il palleggio tra le istuzioni va interroo. 73
Allora viene convocato comitato di conciliazione, che vede protagonis tu i membri del consiglio nella composizione competente quindi 27, con altrean membri 27 del PE, 27 consiglio e 27 PE e cercano di raggiungere un accordo democrazia pura. Se si raggiunge accordo ao viene adoato altrimen non entra in vigore e la procedura legislava si interrompe. Se però la procedura va avan avviene una terza leura cioè accade che questo progeo comune che il comitato di conciliano ha predisposto con solo 27 parlamentari viene proposto a tu i 705 parlamentari che votano senza modicarlo o si accea o la procedura si ferma, lo stesso anche il consiglio, non può modicarlo, può accearlo oppure rinunciare. Quindi dopo la conciliazione ciascuno dei due può ancora traare il procedimento. 27 parlamentari con che criterio su 705? Viene data una rappresentanza proporzionale ai par, che non sono i par degli staparlamentare ma europei. è sempre più polica di quella del consiglio. La componente Quando la commissione prepara la proposta normava da comunicazione ai parlamen nazionali, che hanno il potere di bloccare. Può farlo anche ex post alla ne di tuo questo dire aenzione questo procedimento, non è molto chiaro non rispea il principio di sussidiarietà. Ma comunque anche i parlamen europei fanno parte dei par polici italiani quindi anche loro lo sanno e dovrebbero sapere cosa accade. La procedura dura in media due anni procedura che potrebbe essere anche più lunga, il procedimento legislavo in Italia è più lungo. È stato adoato un accordo Inter istuzionale, sono l’ulma delle fon, proprio nella quale si sono calendarizza ca lendarizza degli incontri tra istuzioni protagoniste del procedimento normavo, commissione consiglio e PE. Il lavoro è abbastanza successful, circa 80% delle procedure si chiude posivamente è solo il 2% arriva al comitato di conciliazione. Quindi procedura originaria, la procedura di consultazione del PE e procedura di approvazione del PE quando si richiede il parere posivo del parlamento. Delega di compresenza normava auale art. 290 TFUE Quando abbiamo parlato degli a abbiamo individuato degli a che non hanno caraere legislavo che sono gli a deriva e di esecuzione. Sono a che può adoare la commissione, non c’è un rapporto gerarchico ma funzionale, la commissione non allontanarsi molto da quello che l’ao di delega indica. Il legislatore indica elemen essenziali, la commissione integra ma la commissione ha anche la possibilità di aggiungere nuovi elemen che non siano essenziali. La commedio resta l’organo che c he si occupa della redazione degli a, quindi può aggiungere anche nella legislazione delegata. Art 291 quello relavo agli a di esecuzione ha una caraerisca diversa, indica nel modo più possibile uniforme come devono essere esegui materialmente a giuridicamente legislavi quindi a legislavi dell’Unione e anche qui la commissione può fare di sua sponte o può essere l’ao di esecuzione richiamate negli a di base. In genere si lavora per comita. Sapere che la commissione esercita questa funzione importante proposiva, accompagna tuo il procedimento normavo perché quando si dice che il PE apporta delle modiche è poi la commissione che recepisce queste modiche e anche una volta che l’ao normavo è adoato la commissione può avere ancora funzione, ad esempio, adoando gli a esecuvi oppure se l’ao normavo principale conene una delega può ancora vere questa competenza. Sono a non di natura legislava ma sono a, comunque, che richiedono competenze speciche ecco perché questo compito viene dato alla commissione. Rimedi/tutela giurisdizionale. È importante la tutela dei diri perché altrimen il sistema non è eciente, il sistema funziona se ha uno strumento che conferisce ecacia al sistema, noi abbiamo un dirio molto originale, che ha delle caraerische molto originali, ha un apparato istuzionale molto origine che cerca di recuperare molto la componente democraca quindi che sia molto rappresentavo della popolazione e dobbiamo avere uno strumento che consenta da un lato di garanre l’eevità del dirio dell’unione europea e dall’altro di anche opporsi ai mal funzionamen dell’apparato costuzionale altrimen il sistema non funziona. Quindi come ogni sistema normavo che si rispe la presenza di un organo internazionale è molto importante. 74
Nell’unione europea ancora più importante perché oltre ad avere protagonis sta e istuzioni come accade acc ade anche in altre organizzazioni anche se in maniera meno intenso qui anche l’individuo può avere una sua parte per la tutela dei diri. Se dicessimo che è perfeamente equiparata alle altre istuzioni non sarebbe vero perché è un sistema che ene conto della componente individuale ma hanno qualche limite in più rispeo alle istuzioni o agli sta. Però il sistema serve per questo l’apparato giurisdizionale serve proprio per questo, per dare ecacia al sistema normava e per correggere i malfunzionamen dell’apparato istuzionale. Del resto, l’unione si denisce come un’unione di dirio, il dirio è una componente evidentemente molto importante e quindi occorre un controllo giurisdizionale. g iurisdizionale. I primi strumen che vengono sono gli strumen non giurisdizionali perché non bisogna necessariamente andare davan un giudice per oenere tutela, il buon funzionamento del sistema ci sono anche dei metodi alternavi a quelli giurisdizionali. Tutela dei diri. Tuo questo non ha senso se non c’è c ’è anche un apparato giurisdizionale che rende il sistema eevo. La tutela avviene senz’altro araverso il controllo giurisdizionale ma anche araverso un sistema di controllo non giurisdizionale. Il sistema di controllo giurisdizionale non è solo a livello europeo, presuppone l’esistenza di un sistema di tutela giurisdizionale a livello nazionale, quindi, c’è un rapporto di complementarietà con la tutela che i singoli possono oenere a livello nazionale e quella a livello europeo. Il dirio alla tutela giurisdizionale è un dirio fondamentale addiriura codicato nella carta dei diri fondamentali dell’unione europea all’art 47. Vediamo quando ci sono le tutele non giurisdizionale, cioè quando la situazione non è così grave da andare davan alla corte di giuszia. È possibile per ciascuno di noi (imprese e persone giuridiche) avviare una commissione temporanea di inchiesta, è possibile rivolgersi al mediatore europeo in caso di mal funzionamento delle istuzioni europee, è possibile rivolgere una pezione al PE o un reclamo alla commissione. Abbiamo una serie di strumen con i quali possiamo farci avan nel sistema istuzionale europeo, sono strumen importan non parcolarmente incisivi ma ci permeono di farci senre rispeo a determinate dinamiche. La commissione temporanea d’inchiesta è disciplinata dall’Art 266 TFUE viene costuita se lo richiedono un quarto dei membri del PE, perché i ciadini lo chiedono ai membri del PE fanno una pezione e per quesoni molto gravi viene creata la commissione temporanea d’inchiesta, gravi ma sempre legate al malfunzionamento del sistema istuzionale e il malfunzionamento del dirio può essere indicato ai parlamentari europei che creano questa commissione d’inchiesta. Il limite è che se io mi rivolgo al PE per una commissione d’inchiesta non posso nello stesso momento coinvolgere strumen giurisdizionali, devo scegliere tra rimedi giurisdizionale e non. La commissione temporanea d’inchiesta non fa molte cosa ma analizza il problema e scrive una relazione che può far scaare l’azione delle istuzioni europee, quindi il soddisfacimento è che possiamo avere una reazione da parte delle istuzioni europee se vedono che il problema sussiste ma se non siamo appaga da quello che è emerso dalla relazione della commissione d’inchiesta ovviamente resta aperta la strada giurisdizionale, le due insieme non possono essere perseguite. Mediatore europeo, art 228 TFUE Si può rivolgersi al mediatore europeo quando gli organi dell’unione non funzionano, denunciate alla commissione, non vi risponde, vi rivolgete a lui. Voi fate una pezione al PE, non vi risponde nessuno andare dal mediatore europeo. Il mediatore europeo può sbloccare la situazione, può appagare l’inerzia dell’istuzione che non ha soddisfao la nostra richiesta. In alcuni casi anche il mediatore europeo redige la relazione, le relazioni servono per il giudizio per andare direamente davan agli organi giurisdizionali. La pezione Ciascuno di noi purché risieda in uno stato membro ha la possibilità di presentare individualmente una pezione, una materia che rientra nel campo dell’avità dell’unione ma deve riguardare direamente la società o la persona che vuole presentare questa pezione, ci deve essere un interesse direo. 75
Il PE può anche dire che non è una pezione meritevole, respingere la richiesta e il provvedimento con cui respinge la nostra richiesta, perché la considera non meritevole di considerazione, può essere impugnato. Se invece il PE dice è meritevole, prendo io alcuni provvedimen e si ava in modo diverso, la scelta di azione che il parlamento può intraprendere noi non la possiamo più contestare, quindi solo se respinge la nostra pezione allora noi possiamo ancore fare un’azione se il PE da seguito alla nostra pezione con mezzi cche he non ci piacciono, dobbiamo adeguarci. Sono strumen che non danno molta soddisfazione però nella praca il PE è molto aento alle pezioni che vengono fae e danno sempre seguito alle pezioni. La commissione. Ulmo strumentodegli nonsta giurisdizionale è la commissione che è ileuropea. guardiano deicommissione tra è che quindi sul nel mio comportamento che rispeano il dirio dell’unione Alla andròvigila quando stato o nello stato nel quale mi trovo le autorità nazionali abbiano violato il dirio dell’Ue, io dico aenzione al mio stato (le autorità pubbliche rientrano nello stato). La commissione può avviare procedura di infrazione. Si può denunciare che lo stato non sta adempiendo al dirio dell’Unione europea anche se non ci tocca, questo per la parcolare relazione che lega gli individui al parlamento europeo e per la parcolare funzione della commissione che vigila che gli sta rispeano il dirio dell’unione, se non lo fanno ciascuno di noi così ccome ome altri sta possono presentare una denuncia alla commissione. c ommissione. Quando ques strumen che pure se esistono ma magari non hanno molta potenza, perché lo stato poi alla ne se non viene sanzionato, lo stato reagisce a sanzioni che sono sanzioni economiche perché non posso sanzionare lo stato in tan altri modi con queste o con la procedura dell’art 7 per alcuni diri, non ho tan strumen, la dicoltà del dirio internazionale è questa. Tutela giurisdizionale Se ques strumen non funzionano andiamo davan all’apparato giurisdizionale che è unitario anche se è composto da diversi aori, con poteri che può esercitare verso tu i protagonis dell’azione europea sta membri, istuzioni e ciadini. Qui andiamo a toccare materie molto delicate, a toccare rappor istuzionali e abbiamo un organo giurisdizionale che può colpire sia gli Sta che le istuzioni se le cose non funzionano. L’anello debole di questo rapporto che sembrerebbe quasi speculare, è quello con i ciadini perché per quanto noi ciadini abbiamo spazio è meno di quello nel rapporto tra stato e istuzioni ma non perché c’è meno tutela dei diri dei ciadini ma perché il sistema è complementare. Quindi abbiamo la tutela nazionale e a questa tutela sovrappongo una tutela a livello europeo per il buon funzionamento del sistema europeo e che quindi colpisce prevalentemente sta e istuzioni ma può essere adita questa tutela anche dai ciadini. Quindi immaginiamo due maoni quello della tutela nazionale e la sovrastruura, quello della tutela europea, la complementarietà si evince da questa norma dall’art 274 TFUE che dice “la competenza dei giudici nazionali nelle materie concernen l’Ue l’Ue sussiste solo nei casi casi nei quali non sia prevista la giurisdizione della Corte” ci dice che la competenza dei giudici nazionali si individua per esclusione nel dirio dell’UE perché la principale è quella della corte e poi quella dei giudici interni. Corte e contributo al processo di integrazione. Quando parliamo di tutela giurisdizionale non pensiamo però solo al sistema sanzionatorio, al sistema di controllo, pensiamo anche che araverso questo sistema il dirio dell’UE è evoluto molto, il contributo che ha dato la corte al sistema europeo è enorme, ha tappato i buchi dove non c’erano strumen ha interpretato le norme sempre in un’oca di integrazione Europa. Ha cercato di creare un sistema normavo completato anche se completo non è per denizione, quindi ha cercato veramente di dare competenza al sistema. Di perseguire gli obbievi del mercato. Di stabilire dei principi, che a volte non sono nemmeno scri nei traa ma lei li aerma, come il principio del primato del dirio dell’UE, come il principio dell’eeo direo anche nei casi delle direve non era scrio da nessuna parte lo ha deo la corte. Ha dato una leura soprauo araverso il ricorso ric orso pregiudiziale del dirio interno degli sta sempre in un’oca europeo. 76
Un organo cruciale per lo sviluppo dell’Unione europea. In realtà è stata creata nel 1958 come organo molto piccolo composto da 7 giudici e 2 avvoca generali e lavorava su tue e tre le comunità di allora. Poi il lavoro cresceva nell’89 è stato istuito il tribunale di primo grado, da quel momento in poi vediamo la disnzione ci sono cause con la C e cause con la T. Dal traato di Nizza si è deo forse è anche necessario creare competenza su materie speciche e qui è stato creato il tribunale per la funzione pubblica che poi è stato soppresso. Quello che accade oggi è che quando parliamo di corte di giuszia dell’Unione Europa noi intendiamo la corte, il tribunale e alcuni giudici specializza, questo paccheo contribuisce a creare l’organo giurisdizionale dell’unione europea. Infa, art 19 Tue dice “la corte di giuszia dell’unione europea comprende corte di giuszia, il tribunale e i tribunali specializza” “3. La CG si pronuncia conformemente ai traa: a) sui ricorsi presenta da uno SM, da un'istuzione o da una persona sica o giuridica; b) in via pregiudiziale, su richiesta delle giurisdizioni nazionali, sull'interpretazione del dirio dell’Ue o sulla validità degli a adoa dalle istuzioni; c) negli altri casi previs dai traa” Oggi i giudici sono vensee, uno per ogni stato membro, sono giuris molto bravi, indipenden anche se nomina uno per ogni stato membro, ma quando vengono indica c’è un comitato interno creato con Lisbona che li controlla, viene consultato perché questa nomina è importante. Anche a livello nazionale ci c i siamo ammoderna, legge del 2014 nella quale si indicano i criteri con i quali lo stato italiano selezione le diverse personalità che propone, come candida delle cariche europee, in passato era molto oscuro, non si sapeva come mai erano giudici, ora ci sono criteri. All’interno della corte c’è un presidente che ridistribuisce le carte c arte e la corte lavora per sezioni, c’è la grande sezione per le cause più dicili e problemache però poi ci sono sezioni composte da tre a cinque giudici numeri sempre dispari perché si vota a maggioranza. Si S i usano tue le lingue uciali e la sede è a Lussemburgo. Tribunale. Il tribunale che compone la corte di giuszia in realtà è concepito come un organo di primo grado, si va dal tribunale e poi dalla corte in teoria avremo una competenza ampia che ancora del tuo di fao non esercita e poi qui abbiamo almeno un giudice per stato membro ma sono di più. Come avviene il pregiudizio davan alla corte? I fa sono rappresenta da dei legali, vengono stabili dei termini per la modica degli a e dei termini anche delle scansioni processuali. C’è una fase scria in cui si de posano soltanto gli aa scri ma poi c’è anche una parte dibamentale anche la giurisprudenza organizza sempre la lista alla corte ed è un aspeo molto interessante. C’è la possibilità di avvalersi di una procedura pregiudiziali di emergenza PPU prevista per casi soprauo per la materia della cooperazione giudiziaria civile per famiglia quando sono coinvol minori e nell’ambito della procedura penale. A seguito del procedimento davan al giudice di primo grado viene emessa una sentenza che si può impugnare in secondo grado. La corte (tribunali, corte e sezioni specializzate) hanno competenze estese, cioè si può andare davan all’organo pregiudiziale per tue le materie di competenza dell’unione con l’unico limite della PESC. Quando pensiamo a strumen giurisdizionale dobbiamo pensare in termini di disnzioni tra strumen giurisdizionali che riguardano i comportamen degli sta, i comportamen delle istuzioni e il rinvio pregiudiziale ques sono i tre grossi temi. I giudizi sui comportamen degli sta membri. Gli Sta devono rispeare il dirio dell’Unione e se non lo rispeando ci deve essere un meccanismo per sanzionarli. È molto importate avere una serie di rimedi per contrastare le violazioni del dirio dell’unione europea perché altrimen si possono creare dei problemi anche nei rappor tra sta, esiste un apparato a cui rivolgersi, non ci si fa giuszia da sé in modo magari araverso ripicche diplomache, no c’è uno strumento giurisdizionale al quale ricorrere che è esclusivo, non ce ne sono altri, bisogna rivolgersi alla corte. 77
Bisogna rivolgersi alla corte ma siccome il guardiano dei traa è la commissione sarà la commissione partecipe di questo procedimento cioè uno degli aori sarà la commissione. Quindi quando uno stato non rispea gli obblighi derivan dal dirio dall’Unione europea e quindi realizzi un inadempimento molto verosimilmente verrà chiamato dalla commissione, ma è altresì previsto anche se meno ulizzato il ricorso da parte di uno stato, ci si potrà fare guerra tra sta. ma nella maggior parte dei casi è la commissione a reagire. Esistono altri strumen come l’art 7 TUE. Ricorso per inadempimento promosso da commissione. art258-260 TFUE. Cioè unloricorso più ulizzato assoluto. Non ci stupisce la commissione è il guardiamo dei tra e questo ricorso possiamo smolareinanche noi, persone siche,perché possiamo fare un reclamo alla commissione quando un’autorità pubblica non si comporta come dovrebbe nell’auazione del dirio dell’unione. I ricorsi per inadempimento sono in via di riduzioni, perché ci sono più che altro ricorsi che riguardano principalmente il fao che non viene trasposta una direva all’interno, non viene fa correamente, oppure che non si rispeno le sanzioni, oppure che vengono violate le competenze esclusive dell’unione. Gli elemen per poter avare questo rimedio. Innanzi tuo, ci deve essere un inadempimento, cioè sto violando il dirio dell’UE, l’approccio è sempre sostanziale non formale se il mio comportamento è palesemente contrario agli obievi dell’unione, non consente il funzionamento delle istuzioni anche se non trovo la norma che sta violando ma il comportamento è in contrasto con l’unione questo è già g ià suscebile di ricorso. Quindi l’inadempimento non comporta la violazione di una specica norma. Magari io auato la direva, ma la auo male anche questo è un inadempimento. Quindi inadempimento degli obblighi derivan dal dirio dell’UE, deve essere uno stato membro ad averlo posto in essere e sappiamo che per SM intendiamo tue le diramazioni dello stato, si traa di una responsabilità assoluta e oggeva cioè lo stato può essere mosso anche delle migliori intenzioni, non occorre la colpa dello stato se ha violato il dirio dell’UE inconsapevolmente è comunque responsabile lo stato e può anche essere una responsabilità parziale, non necessariamente una violazione totale. Commissione contro Svezia c-246/07 Si parla di una negoziazione di una convenzione internazionale che entra anche tra le competenze dell’unione che per altro è parte di questa convenzione sugli inquinan organici persisten. In questa sede si dovevano vendere la lista di queste sostanze inquinan, la Svezia che pure parte dell’unione europea e sa che l’UE è come gli sta, al pari degli sta parte di questo sistema della convenzione, cioè nonostante la Svezia S vezia comunica una unilaterale richiesta di una riduzione di una sostanza inquinante quindi come dire si pongono delle applicazioni internazionali su una materia nella quale l’unione ha competenza come se non facesse parte dell’unione ovviamente la commissione non è contenta di questo comportamento perché spiega alla Svezia che non è così che ci si comporta ma ci si coordina con gli altri sta piuosto che mandare una richiesta unilaterale e soolineiamo che samo compromeendo l’unità raggiunta non va bene, la commissione va davan alla corte di giuszia nel caso commissione nel piano dei traa contro Svezia stato inadempiente, la corte di giuszia g iuszia dice non c’è una norma che mi dice non devi presentare una richiesta specica di una introduzione di una sostanza inquinante, non c’è nessuna norma del dirio dell’UE che lo dice però c’è un principio secondo il quale dobbiamo collaborale in modo leale e tu non hai collaborato in modo leale, non sei coordinato con gli altri sta e quindi hai violato il dirio dell’unione europea. Quindi inadempimento molto sostanziale nei confron dello stato ma anche di una sua unità si traa di una responsabilità assoluta e oggeva quindi non può uno stato dire scusate non volevo non ho colpa ho fao tuo quello che potevo, no perché comunque è una responsabilità oggeva e sorge anche se non c’è stato un danno sorge a prescindere dal danno. Uno stato può essere esente solo se invoca cause di forza maggiore. E sussiste questa anche se non si traata di un inadempimento totale quindi facevamo l’esempio della direva, auo ma solo parzialmente la direva è comunque un inadempimento. E il procedimento va avan anche se magari poi lo stato si raddrizza durante il procedimento meglio che si raddrizzi ma ormai l’inadempimento c’è stato in tu i suoi ee.
78
Procedura di infrazione avvio. Vedremo che la procedura in realtà è molto tutelante degli sta perché la commissione non è che prende e va davan la corte di giuszia ma c’è una fase precontenziosa e una fase contenziosa. La commissione agisce d’ucio. Ma può anche agire su reclamo di individui e ha anche la discrezionalità di andare avan o meno, cioè noi possiamo anche indicare alla commissione l’esistenza di un inadempimento ma la commissione può non ritenerlo tale quindi ha molta discrezionalità nell’applicazione e nella valutazione di che cosa fare, può valutare l’aeggiamento dello stato quindi l’eventuale comportamento di recupero dello stato dovere rispeo all’inadempimento perché può scegliere come condurre la procedura. La Commissione, a seguito di un reclamo per inadempimento, è obbligata a procedere? No, la commissione può ritenere noncome sia inadempimento o che l’inadempimento abbia qualche giuscazione. Anche suiche tempi muoversi è totalmente sovrana, è il guardiano dei traa deciderà la commissione se andare avan o no. Quello che fa sempre è dare informazioni allo stato e chiedere spiegazioni. Quindi quando vediamo nei giornali questo comportamento rischia di provocare una procedura di infrazioni nei confron dello stato, la prima cosa che si fa e andiamo davan alla corte ma parliamone. Io soolineo che qui non hai rispeato il dirio dell’UE, tu mi fornisci le spiegazioni. La commissione manda una leera di dida allo stato e lo stato dice le sue spiegazioni. Le leere di dida a volte vengono anche pubblicate, che hanno l’indicazione della violazione contestata, gli elemen necessari per la difesa e il termine entro il quale rispondere. Questo procedimento è un procedimento che ha degli elemen negoziali, la commissione c ommissione è un guardiano dei traa ma non è un guardiano cavo, c avo, cioè se si può trovare un accordo per un traato si torva, c’è un dialogo e spesso si trova. Se però non si trova, o se viene stabilita una possibilità di piani di auazione che poi non viene rispeato allora ovviamente si va avan. Lo stato può rispondere, può rispondere con argomen non convincen, non rispeare un termine a quel punto la commissione emee questo parere movato dove dice qui c’è un addebito, qui lo stato ha violato il dirio dell’Unione Europa, da un termine per correve all’inadempimento in genere di 2 mesi, quindi dà allo stato il tempo di meersi in uno stato di adempimento, se ciò non accade la commissione discrezionalmente ancora anche in questo momento può esercitare la sua discrezionalità può avviare il procedimento giurisdizionale. Quindi c’è molto spazio di azione degli sta anche in questa fase, però gli individui non hanno spazio, magari tuo parte da un reclamo di un individuo ma non importa, il procedimento giurisdizionale è un precidendo che avviene tra stato e commissione. Può anche accadere che sia necessario da parte della corte assumere provvedimen urgen, ma se non lo fa, lo stato connua a essere inadempiente in alcuni casi quell’inadempimento è talmente importante, rilevante che la corte può dire allo stato di sospendere il comportamento, valuamo poi se si traa o no di un inadempimento, perché accade anche che la commissione avvii il procedimento e che poi la corte dice questo secondo me non è
inadempimento, non è che la commissione ha sempre ragione, ecco perché il solo fao di andare davan alla corte non sospende, non implica la sospensione del comportamento dello stato ì, c’è c ’è il benecio del dubbio, lo stato può invece essere completamente in buona fede e dà auazione correamente al dirio dell’UE e c’è una non correa interpretazione da parte della commissione, è possibile sono di pari forza gli sta e la commissione nei procedimen di infrazione, lo dimostra il fao che il procedimento non sospende l’avità salvo se la corte non lo ritenga necessario. Cosa accade, la corte accerta la violazione, l’illecito, l’inadempimento quindi la sentenza con la quale la corte si pronuncerà sarà una sentenza che dice violazione sì o violazione no. La corte non può dire lo stato elimini la normava adoata oppure aui ancora delle norme perché è stato inadempiente e non ha auato correamente una direva, no la corte non arriva a tanto perché lo stato rispeo al suo ordinamento è sovrano la corte però può dire se è inadempiente. Ma implicitamente cosa dice la corte, adempi, a dempi, quindi rime in careggiata, rispea il diroo dell’Unione europea con gli strumen che tu rieni discrezionalmente vali stato membro, ma capita ancora che gli sta spesso non si adeguino alla pronuncia con la quale la corte ha evidenziato l’inadempimento e allora c’è una ulma fase. A quel punto lo stato non ha risposto alle sollecitazioni della commissione, non ha risposto alle sollecitazioni della corte allora viene sanzionato, la commozione porta lo stato di nuovo davan alla corte questa volta per l’osservanza 79
della sentenza che ha visto accertare un inadempimento e lo condanna al pagamento a seconda di quanto ggrave rave sia il suo comportamento. Quindi diciamo prima proprio che lo stato risponda rando fuori i soldi per la violazione compiuta ha molte possibilità di redenzione e di dialogo.
80
View more...
Comments