De Certeau L'Invenzione del quotidiano

August 1, 2017 | Author: antonella | Category: Space, Philosophical Science, Science, Mathematics
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MICHEL DE CERTEAU

LII{VEI{ZIONE DEL

QUOTIDIAI{O P refazi one di Albe rto

Abruzzese

rrc organizzate attraverso l'irreggimentazione della disciplina tecnocratica, muta razionalizzazione dell' atomismo liberale' Come sempre, si è dovuto pagare per entrare' Soglia storica della beatitudine: vi è storia là dove c'è un prezzo da pagare. Il riposo si ottiene solo attraverso questa imposta' E i beati del treno sono ancora modesti, a confronto con quelli dell'aeroplano ai quali, per più soldi, si accorda una posizione più astratta (sbiancamento del paesaggio e simulacri filmati del mondo) e più perfetta (quella di statue immobili in un museo aereo), ma segnata da un eccesso che penalizza una diminuzione del piacere (,.melancolicu) di vedere ciò da cui si è separati. E come sempre, bisogna anche uscire: ci sono soltanto paradisi perduti. La stazione di arrivo è la fine di un'illusione? Altra

soglia, fatta di smarrimenti momentanei nello spazio delle stazion|La storia ricomincia, febbrile, avviluppando nei suoi flutti l'armatura immobile del vagone: I'ispettore avverte al rumore del suo martello le incrinature delle ruote, il facchino preleva i bagagli, i controllori circolano. Berretti e uniformi ripristinano tra la folla I'ordine del lavoro, mentre il flusso di viaggiatori-sognatori si getta nella rete costituita da volti in attesa stupefatta o pronti a far rispettare la disciplina. Grida di collera' Appelli' Gioie. Nel mondo mobile della stazione,la macchina che si ferma appare improvvisamente monumentale e quasi incongrua nella sua inerziadi idolo muto, o Dio stravolto. Ciascuno torna a servire nel luogo predestinato, in fabbrica o in ufficio. La reclusione vacanziera è finita. Alla bella astrazione del carcerario subentrano i compromessi, le opacità e le dipendenze di un luogo di lavoro. Ricomincia il corpo a corpo con una realtà che scaccia 1o spettatore, privato di binari e finestrini. Terminata la robinsonata dell'anima bella viaggiante che poteva credersi se stessa, intatta, perché circondata dal vetro e dal ferro.

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Capitolo IX Lo spazio come racconto Ciò che ha creato I'umanità è la narrazione. P. Janet, L'Evolution de

la mémoíre et

la notion du temps,1928

Nell'Atene di oggi, i trasporti pubblici si chiamano metaphorai. Per andare al lavoro o rientrare a casa, si prende una - un autobus o un treno. I racconti potrebbero portate anch'essi questo bel nome: ogni giorno, attraversano e organizzano dei luoghi; li selezionano e li collegano fra loro; ne fanno frasi e itinerari. Sono dunque percorsi di spazi. A questo riguardo, le strutture narrative hanno valore di sintassi spaziali. Grazie a tutta una panoplia di codici, di comportamenti ordinati e controllati, regolano i cambiamenti dello spazio (o circolazioni) effettuati attraverso i racconti sotto la forma di luoghi posti in serie lineari o intrecciate: da qui (Parigi), si va là (Montargis); questo posto (una stanza) ne include un altro (un sogno o un ricordo) eccetera. Non solo, ma rappresentati atffaverso descrizioni o ben impersonati da attori (uno straniero, un cittadino, un fantasma), questi luoghi sono legati fra di loro in modo più o meno stretto o vago attraverso , riguardante la conoscenza (per esempio: di Miller é John.on_ \ryd)',? una sociolinguisrica delle descrizioni di luoghi (William Labov),3 a una fenomenologia dei comportamenti organizzatoi di (cfr. Albert E. Scheflen e Norman AshcrafOo a una , a proposito di frontiere : è infatti la suddivisione a strutturare 1o spazio. Tutto rinvia in effetti a questa differenziazione che permette i giochi di spazio. Dalla distinzione che separa un soggetto dalla sua esteriorità fino alle suddivisioni che localizzano gli oggetti, dall'habitat (che si costituisce a partire dal muro) fino al viaggio (che si costruisce sull,instaurazione di un geografico o di un . Vi è, o non vi è assisà:fas est,ofas non est. >, corrispondé al fas, officiato a Roma da sacerdoti specializzati, ifttiales, che ritro_ viamo dei magistrati agiscono.sulla massa degliipazi eterogenei già creati e accreditati dall'inesauribile ricchezia di una n-anativltà orale fatta di storie familiari o locali, di > abituali o professionali, di > (Raum) e un (hindurchzuschaun).É,b storia di l;rna palizzata (un recinto di paletti, Lattenzaun):

sguardi.

Es war einmal ein Lattenzaun

mit Zwischenraum, hindurchzuschaun

Luogo terzo, gioco d'interazioni e di cose intraviste,la frontiera è come un vuoto, simbolo narrativo di scambi e di incontri. passando di là un architetto s'impadronisce subito di questo del mo_ numelto - la Legge vi si installa -, e l,architetto fugge in Afri_ ca-o-in-America: Drum zog ihn der Senat auch ein. Der Architekt jedoch enrfloh nach Afri-od-Ameriko.22

cementare la palizzata, riempire e costruire , è la pulsione dell'architetto; ed è altresì li sua illusione, poiché, senza saperlo, lavora per il congelamento politico dei luoghi e quando si accorge dell'opera Compiuta nòn gh resta

"

C'erauna volta unapalizzata/ che non t.impediva di dare un,occhiata /

se ne accorse un architetto / che una sera presto detto, / nel recinto abbandonato / costruì il suo fabbricato / Espropriato dal senato / I'architetto, immantinente, / ha cambiato continente (christian Morgenstern, Der r,atfenlaun, in Gesammelte Werke ,R. Piper, Monaco 1965 , p. 2,r. 188

che fuggire lontano dai blocchi della legge. Il racconto al contrario privilegia, attraverso le sue storie d'interazione, una .

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Parte quarta Usi della lingua

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