February 20, 2017 | Author: KUNGALEGPA | Category: N/A
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FREE AND INDEPENDENT SCHOOL OF BEHAVIOURAL AND NUTRITIONAL SCIENCES ___________________________________________________________________________________ 7 Luglio 2011
LA CHIAVE DELLA SALUTE DENTALE STA NEL CRUDO LETTERA PROBLEMI DENTALI E CARENZA DI VITAMINA K2 Buongiorno Valdo, ho letto recentemente questo articolo, che parla di carenza di K2 da parte di una persona vegano-crudista da anni. Dopo aver riscontrato problemi dentali abbastanza seri suggerisce di integrare con vitamina K2 che si trova in estratti naturali dal Natto giapponese. Questo è il link: http://www.arnorldehret.it/modules.php?name=News&file=article&sid=110 NON MI PARE UNA CATTIVA IDEA Che ne pensi? Da quel che ho letto finora sul tuo blog, mi sembra che tu non sia a favore di nessun tipo di integrazione vitaminica, soprattutto se di tipo sintetico. Ma, nel caso che ti ho appena menzionato, si tratterebbe di integrazione naturale e non sintetica, e non mi pare una cattiva idea. Chiaro che se non è necessario, non serve. Grazie in anticipo. Ti auguro una buona giornata. Flavio ***** RISPOSTA PIU’ CHE SORPRESO SONO SBALORDITO Ciao Flavio, confesso di essere letteralmente sbalordito. Non tanto dal pessimo articolo-spazzatura scritto da questa Denise Minger, uno dei tanti tentativi penosi e pietosi di screditare e diffamare il crudismo non frontalmente a viso aperto, ma per vie traverse. Mi fa venire in testa le abominevoli accuse anarco-fruttariane contro le arance, accusate pure di far cadere i denti, mentre non c’è nulla di meglio delle arance per rafforzarli. Sbalordito che tale robaccia si trovi sul sito di Luciano Gianazza, che vorrebbe rappresentare in Italia in modo esclusivo l’opera di Arnold Ehret, e che farebbe bene, credo, a remare coerentemente sulla linea ideale della verità e del crudismo e non contro, come sta purtroppo facendo in questa circostanza.
L’ONDA TRAVOLGENTE DEL CRUDISMO PREOCCUPA IL REGIME Se questo scritto fosse apparso sul sito della Cremonini o quello della McDonald’s non avrei sollevato alcuna obiezione. Ormai gli avversari ricorrono a tutti i mezzi possibili ed immaginabili pur di difendere a denti stretti il loro sempre più vacillante dominio. Posseggono ancora la massa, il mercato popolare, grazie al quotidiano bombardamento mediatico di giornali, riviste e televisioni, ma stanno perdendo l’elite e la gente che pensa con la propria testa e non con gli spot, e questo fatto li preoccupa non poco. L’avanzata del crudismo e del veganismo non è una timida tendenza, ma sta diventando un’onda travolgente. Sta dando spesso contenuto a movimenti ribelli come la rivoluzione di maggio in Spagna, dove giovani studenti hanno occupato le maggiori piazze di Barcellona e Madrid in modo stabile col supporto della popolazione, resistendo alle cariche della polizia. IL RICORSO A MEZZI TRASVERSALI Ecco allora il ricorso a ogni sorta di mezzi trasversali. Ecco allora la spinta a utilizzare non solo i tradizionali spot televisivi ad alto costo e scarsa resa, ma anche le pagine medico-scientifiche e le rubriche culinarie, trasformate ormai tutte in invasiva ed impudente pubblicità nascosta. Ecco allora le varie strategie di camuffamento. Ecco allora lo sfruttamento dei canali vegani, fruttariani e crudisti, per dire le poche cose essenziali che a loro interessano di più, per mettere nella gente la pulce all’orecchio. Se la cosa non è organizzata a puntino, viene pungolata o dettata telepaticamente, sfruttando le menti deboli e le menti corruttibili. Tutto fa brodo. Gusto, Cotto e Mangiato, e persino Arnold Ehret, onore alla memoria. UNA SERIE INCREDIBILE DI FALSITA’ “Le verdure crude? Sì fanno molto bene, mangiatene regolarmente e in abbondanza”! “Le arance e gli agrumi in genere? Per carità. Ti scassano le gengive”. “Il crudismo? Sì, fa benissimo. Ma fino a un certo punto”. “Fa bene al corpo, ma non ai denti, che hanno bisogno di uova, di latte e di integratori giapponesi a base di vitamina K2”. Questo è il metodo più scientifico di demolire l’idea. Mascherarsi di veganismo e puntare alla sua demolizione. Dipingersi di veganismo-crudista e puntare sua anima, alla sua perfezione, alla sua invulnerabilità, lanciandogli un dardo avvelenato. LA PULCE ALL’ORECCHIO “Sei crudista? Va tutto bene, purché ti mangi l’ovetto, il fegatino e l’integratore di B12, di Omega3 o di K2”. E quando queste sigle saranno sbugiardate del tutto ci sono altre 30 mila vitamine non scoperte, su cui poter giostrare. Questa è la micidiale pulce all’orecchio. Se fosse vero il 5% di quanto scritto in quell’articolo, chiuderei baracca e burattini e me ne andrei a meditare sul K2, intendo sul monte himalayano e non certo sulla scemenza della vitamina giapponese.. LA GENTE E’ PURTROPPO PRIVA DI STRUMENTI VALUTATIVI Questo articolo è uno dei più viscidi, incompetenti e disgreganti che mi sia capitato di leggere ultimamente. Una presa per i fondelli per tutto il movimento crudista, Ehret incluso. Un articolo diffamatorio più ancora degli spot dei fabbricanti di biscotti, di nutelle, di panettoni, di tonno e di carni in scatola. Le falsità che contiene sono eclatanti, ma solo agli occhi dei pochi che conoscono profondamente la situazione, dei pochi che non abboccano all’amo delle apparenze e delle dicerie dentistiche, delle leggende metropolitane ad uso e consumo degli allocchi.
L’AUTRICE DEL MISFATTO MERITA UNA LAUTA RICOMPENSA I casi sono due. L’autrice è sovvenzionata da qualcuno o è mossa comunque da una particolare situazione personale, per cui le interessa di vendere il natto giapponese ed altre cose ancora, oppure è davvero ingenua ed irresponsabile, e magari convinta delle cacchiate che sta raccontando. Se fossi un esponente del Codex Alimentarius, o di Big Food, o di Big Pharma, andrei a cercarmela la Denise per assegnarle una lauta ricompensa honoris causa a favore del regime alimentare-sanitario. Quanto all’ehretismo italiano, che fa da irresponsabile cassa di risonanza a questo indegno tentativo di demonizzazione del crudismo, non ho parole. C’è quasi da auspicare che cada la mannaia dell’oscuramento su tutti, me compreso ovviamente, è così quei quattro maleducati detrattori, che tifano e gufano da tempo per questa soluzione, faranno salti di gioia. UNA IMPROBABILE CONTA PER ESPRIMERE DEMENZIALI TEORIE Questa Denise parte dal suo caso particolare, vero o inventato poco importa. Dice nulla su se stessa, sulla madre, sullo svezzamento, sulle vaccinazioni, sulla sua dieta da adolescente, ammettendo però ingenuamente, guarda guarda, che quando consumava dolciumi e schifezze, aveva avuto solo una carie, e non tante come quando passò al crudismo. E’ risaputo che i denti non si cariano in poche settimane, ma evolvono nel bene e nel male nel corso degli anni. Poi prende il suo caso personale e pretende di generalizzarlo, di universalizzarlo, anche se ammette che ci sono pochi studi sui vegani-crudisti, il che pare ovvio, mancando, soprattutto da noi, delle fiorenti comunità vegane su cui intessere una ricerca statistica. E allora lei è andata a contarseli uno ad uno, o meglio ad immaginarseli, i vegani-crudisti, verificando di persona le sue demenziali teorie. NIENTE CARIE NEL CUORE O NELL’ANIMA, MA QUALCHE CARIE AI DENTI SI’ Per quanto mi riguarda non vanto una dentatura da record mondiale, ma penso di difendermi assai bene in rapporto all’età, e soprattutto in rapporto agli importantissimi dati di partenza. Ricordo che avevo qualche molare cariato già all’età di vent’anni, e non certo per colpa del crudismo. Ero ovviamente vegetariano, dettaglio importantissimo per evitare la carie al cuore e all’anima, ma non sufficiente per bloccare la carie dentale. Non conoscevo allora l’esistenza degli enzimi, dei minerali organicati, del bilancio vitaminico naturale, e nemmeno le insidie dei latticini, del cotto e delle confetture di frutta. Durante la stagione calda ero già un consumatore seriale di frutta fresca, ma d’inverno ricorrevo regolarmente a formaggi e marmellate fatte in casa, prima con zucchero e poi senza, ma sempre cotte e quindi devitalizzate. Pure io ho messo la testa a posto con qualche ritardo. NESSUNA CARIE IN FAMIGLIA Se guardo in famiglia, mia moglie Kathleeen, 50 appena compiuti e da oltre 20 anni consumatrice di crudo quasi al pari di me, non ha una singola carie, tanto da lasciare a bocca aperta il personale dello studio dentistico di Tavagnacco-Udine (che riceve le mie tesine e può confermare). Essere cinese ha significato per lei niente latte di mucca da bambina. Cosa non indifferente. I miei due figli, di 15 e 21 anni, non hanno un singolo dente cariato. Lessi tempo fa delle statistiche americane fatte sui grandi numeri, quelli dei ragazzi di leva che, a 18-20 anni, puntano a diventare dei marines, e che presentano situazioni di carie e di denti sostituiti a livello quasi totale, proprio per colpa dell’alimentazione iperproteica, cotta e devitalizzata.
UN BEL MOLARE IMMACOLATO E TANTE FANDONIE SCRITTE La cosa più rilevante che appare in quell’articolo, oltre alla gigantografia imponente del dente sano cui ogni cittadino ambisce, è che i crudisti sarebbero una popolazione sana in generale ma affetta da problemi di carie dentaria. Questa è fondamentalmente una invenzione che non sta né in cielo né in terra. Una pura e semplice fandonia. A Gianazza interessava fare pubblicità al suo bel sito? Poteva anche farlo, mettendoci anche 3 bei molari giganti ed immacolati. Ma avrebbe dovuto metterci pure un articolo serio, e non immondizia culturale, e non ipocrisia ammantata di saggezza pseudo-odontotecnica. UN COMMENTO CORRETTIVO TIMIDO E ADDIRITTURA GIUSTIFICATIVO Colmo dei colmi, ha pure inserito alla fine un trafiletto intitolato “Commento di Luciano Gianazza”, dove tenta una timida correzione dicendo “Sono d’accordo con quanto dice Denise. Riguardo al fatto che la frutta acida corroda i denti, ritengo che questo avvenga solo su denti già impoveriti di minerali”. Unica osservazione giusta dell’intera pagina che però, detta in quel modo, con quel “sono d’accordo”, serve addirittura da sponda e da supporto alle cavolate espresse dall’autrice. PARLIAMO DUNQUE DI DENTI IN MODO SERIO, LASCIANDO FUORI DENTISTI DA STRAPAZZO E LEGGENDE METROPOLITANE Parliamo allora di denti, ma in modo serio e competente, citando scienziati della salute dentaria, e non dentisti da strapazzo, magari bravi a riparare un dente, ma assai scarsi nel capire i complessi meccanismi che portano alle crisi dentarie. I dati sulla popolazione USA parlavano chiaro già negli anni ’90, quando Myke Benton affrontò statistiche alla mano la situazione di quel paese. Il 98% della popolazione USA, eminente consumatrice di carne, di cibi cotti, di caffè, sigarette, gomme da masticare, dolciumi, gelati e cole, soffriva di gravi malattie dentali. Al punto che, dai 60 anni in avanti, 9 persone su 10 non avevano un solo dente originario in bocca. Si parlava di 32 milioni di americani sdentati del tutto, dentiera a parte. Il numero di dentisti attivi era impressionante. Qualcosa come 140 mila dentisti, per un assorbimento globale di 6 miliardi di US$/anno. I CONFRONTI NON LASCIANO ADITO A DUBBI Le ricerche a confronto dimostravano come nell’Hunzaland del Pakistan e nelle regioni similari, dove predomina il crudo nell’alimentazione, le malattie dentali non esistono e le dentiere suscitano curiosità e ilarità a non finire. La situazione americana di oggi rispetto a 20 anni fa è cambiata ulteriormente, ma solo in peggio. Quella europea, come al solito, segue a ruota, con una decina di anni di ritardo. I DENTI FANNO PARTE INTEGRANTE DEL CORPO, NON SI COMPORTANO IN MODO STRANO E DIVERSO DALL’INTESTINO, DAL FEGATO, DAI RENI Il dr Fred D. Miller, direttore di importante clinica dentistica americana con 50 anni di militanza nel settore, ha scritto che i denti fanno parte vitale ed integrale del corpo umano, in quanto vengono nutriti dal medesimo sistema circolatorio che nutre il resto del corpo. Pertanto una buona salute dentale dipende in tutto e per tutto da una buona salute corporale, e viceversa. La bocca è il barometro dello stato generale di benessere dell’organismo.
BOCCA SANA E GENGIVE SANE NEI POPOLI TENDENZIALMENTE VEGANO-CRUDISTI Il dr Weston Price, medico e dentista-ricercatore, girò il mondo in lungo e in largo, sovvenzionato da fondi universitari, per investigare sul rapporto tra dieta e salute dentale. Fece interessanti scoperte. I pochi popoli che seguivano prevalentemente una dieta basata su cibi naturali, non lavorati e non cotti, vantavano invariabilmente ed inequivocabilmente una bocca sana, con denti e gengive sane. I tanti popoli legati al consumo dei cibi da civilizzazione occidentale, ovvero a proteine animali, zuccheri raffinati, grani raffinati, cibi junk, cibi cotti, cibi sintetizzati, cibi conservati, cibi integrati e vitaminizzati, bevande nervine, bevande gassate, dolcificate ed aspartamizzate, presentavano invece denti e gengive carichi di problemi. L’UNICA DIETA AMICA DEI DENTI E’ LA DIETA CRUDISTA-VEGANA Un altro eminente dentista statunitense, il dr Thomas McGuire, ci spiega in dettaglio che l’unica dieta al mondo capace di garantire la salute dei denti è quella basata sui vegetali crudi e la frutta. Il perché è presto detto: 1) I cibi crudi, anche se rimasti per trascuratezza tra i denti, non fermentano facilmente e rapidamente, mentre i cibi carnei, cotti, morti sono già in stato di putrefazione e fermentazione dopo pochi istanti. 2) I cibi crudi sono fibrosi e richiedono masticazione, ovvero quel prezioso e benefico esercizio che mantiene attiva la circolazione locale e la funzionalità della bocca. 3) I cibi crudi garantiscono disponibilità di vitamine naturali e di minerali organicati (assimilabili), in quantitativi ottimali e bilanciati, rispettando in particolare il delicato equilibrio calcio-fosforo, mentre i cibi alto-fosforici, quelli che portano alla carie, sono essenzialmente la carne e i cereali raffinati (incluse le farine e i derivati), facendo salvi i cereali integrali cotti al minimo e preceduti da insalate crude. IL SEGRETO DI UNA BOCCA SANA? UNA DIETA INTELLIGENTEMENTE CRUDA Da quanto sopra appare chiaro come, per avere una bocca sana, occorra mettere in essa cibo vero, cibo sano e vitale, e dunque cibo crudo allineato col nostro disegno corporale filo-fruttariano. Una dieta intelligente di questo tipo, inclusiva di mandorle, noci e pinoli, senza troppi compromessi e troppe deviazioni, garantisce una prevenzione del 95% da ogni intervento dentistico. Purtroppo, molti di noi cominciano a capirlo tardi, quando i problemi si sono già sviluppati, e finiscono per pagare dazio sugli errori commessi decine di anni prima. Una cavità non guarisce da sola, Un dente rotto non ricresce. LO SBILANCIO CALCIO-FOSFORICO E LE DIETE ROVINA-DENTI Cos’è una carie o una cavità? Non c’entra troppo con la pulizia frenetica dei denti e con l’uso assatanato dei dentifrici più strani. Gli anziani che vantano denti originari in bocca, prediligono la masticazione di bastoncini legnosi di liquirizia, nonché di foglie di salvia e di menta. La carie è la conseguenza precisa di uno sbilancio calcio-fosforico nel corpo. E’ un fenomeno che si verifica quando c’è troppo fosforo, ovvero quando siamo in presenza di diete acido-formanti, acidificanti o muco-formanti (per dirla con Ehret), ovvero di diete tipo Atkins, Zona, Gruppi Sanguigni, South Beach, Montignac, Mediterranea, Dukan, Lemme e così via.
GLI AMERICANI RAMMOLLITI DALLE POLPETTE CADAVERALI E DALLE COLE Persino il “Journal of the American Medical Association” ha riconosciuto che la carie crolla prontamente quando in una famiglia o in un gruppo sociale si adottano diete di tipo naturale. Oltre alla dieta serve esercizio. Esercizio corporale ma soprattutto esercizio masticatorio, in questo caso. Occorre addentare il cibo, più che frullarlo e centrifugarlo, almeno quando abbiamo buoni denti. Gli americani, rammolliti e acidificati ai punti massimi, marciano invece a pane bianco, a purè di patate, a salme intenerite ed affettate, a polpette cadaverali, a loculi metallici chiamati scatolette di carne, a piselli frantumati, a bicchieri di cola, di the e caffè. Con questo tipo di cibi, i denti diventano un accessorio perfettamente inutile. PIANO CON SPAZZOLINI E DENTIFRICI Il dr Maury Massler, professore di dentistica infantile all’Università dell’Illinois, ha messo in evidenza i danni dei dentifricio e degli spazzolini. I denti si mantengono meglio masticando prodotti naturali polposi e freschi, masticando noci e fibre vegetali, addentando una buona mela ripulente a fine pasto, stando dunque alla larga dai materiali chimici ed abrasivi, e dalle spatole usate con violenza. VIA TUTTE LE CARNI E VIA TUTTE LE BIBITE, SE VOLETE DENTI SANI I due peggiori nemici dei denti sono tutte le carni di terra e di acque, cariche del micidiale acido urico, e le bibite gassate, cariche del micidiale acido fosforico. Per diluire un singolo bicchiere di cola, servirebbero 38 bicchieri di acqua. Nemici sono pure i colluttori. Molto meglio un risciacquo con acqua di rubinetto e un pizzico di sale. La persona più importante per la cura dentale non è il dentista, ma la mamma che ci ha fatto. E’ lei con la sua dieta, con la sua cultura, col distacco dal fumo, dal caffè, dalla cadaverina e dallo zucchero, coi suoi comportamenti prima, durante e dopo il parto, risulterà essere il fattore determinante per eccellenza di come saranno i nostri denti. Valdo Vaccaro