Cromopuntura Italiano

October 3, 2022 | Author: Anonymous | Category: N/A
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a cromopuntura è una tecnica sviluppata in Germania dal ricercatore LPeter Mandel. L’idea su cui si fonda è che sotto forma di luce, e in particolare di colore, sia possibile veicolare non soltanto energia, ma soprattutto informazione. Per mezzo di speciali diffusori si concentrano fasci di luce colorata sui punti energetici del corpo, in corrispondenza dei meridiani dell’agopuntura, attivando processi di comunicazione e coordinazione a livello cellulare. Con la stimolazione cromatica si ristabiliscono adeguate connessioni tra le cellule e di conseguenza si rinforzano gli organi deboli ai quali quei punti sono collegati. La possibilità di associare un colore a ogni disturbo, con l’utilizzo di diverse frequenze elettromagnetiche per ogni colore, rende questa tecnica estremamente versatile e adattabile alle diverse esigenze. Mirando a ristabilire l’equilibrio energetico di base, la cromopuntura è particolarmente indicata nel caso di dolori alle articolazioni, di problemi derivanti da disordini metabolismo o diprofondo, disturbi della sfera emozionale. Essa inoltre agisce a del livello ancora più lavorando sulle cause emotive dei sintomi e donando un benessere generale che consente di affrontare la vita con più serenità.

 

medico-chirurgo, è referente scientifico per l’Italia dell’Internationales Mandel-Institut für Esogetische Medizin e responsabile della formazione per l’Italia in cromopuntura secondo Peter  Mandel e in diagnosi Kirlian (DEPT - Diagnosi Energetica dei Punti Vincenzo Primitivo,

Terminali).  Da anni si occupa delle risoluzione attraverso il colore dei conflitti genealogici, prenatali e del parto e studia la corrispondenza tra valore simbolico della malattia, sua localizzazione cutanea e conseguente regolazione con cromopuntura. Il suo sito internet è www.vincenzoprimitivo.it .

 

salute&benessere

 

Per l’immagine in copertina © Internationales Mandel-Institut für Esogetische Medizin, Bruchsal Per le illustrazioni © by Peter Mandel + Internationales Mandel-Institut für Esogetische Medizin, Bruchsal Vietata la riproduzione non autorizzata preventivamente e in forma scritta © 2015 Edizioni L’Età dell’Acquario Edizioni L’Età dell’Acquario è un marchio di Lindau s.r.l. Lindau s.r.l. corso Re Umberto 37 - 10128 Torino Prima edizione: novembre 2015 ISBN 978-88-7136-713-2

 

Vincenzo Primitivo

 

CROMOPUNTURA LE FREQUENZE DELL’ANIMA  Riflessioni sulla terapia con il colore secondo Peter Mandel  Prefazione di Peter Mandel

 

   Ai miei genitori senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile.

 

 Prefazione di Peter Mandel

Ogni qualvolta un allievo scrive un libro su principi e filosofie apprese dal suo insegnante sta a significare che ha portato avanti delle riflessioni ersonali. Il Dr. Vincenzo Primitivo ha proseguito su questo pensiero e sviluppato considerazioni in relazione ai collegamenti terapeutici ulteriori da me scoperti in più di filosofiche 45 anni di ricerche empiriche.  Nel tempo i sistemi della medicina Esogetica si sono ampliati notevolmente. Il sistema curativo che include terapie con i cristalli, con i ritmi cerebrali e la cromopuntura, ma anche la diagnostica attraverso i «fenomeni dell‘informazione» mediante la fotografia Kirlian, si è diffuso in tutto il mondo. Vincenzo Primitivo semplifica tutto questo nel suo libro, con una filosofia comprensibile a tutti. La stesura, nonché la presentazione didattica, sono ammirevoli e ciò mi riempie di gioia. Parla di tutto ciò che sono stati i miei studi e le mie ricerche.  Nel frattempo Vincenzo è divenuto un amico, oltre che il responsabile er la formazione in Medicina Esogetica in Italia, e tutto questo si rispecchia nel suo libro. Gli auguro che queste pagine abbiano una grande diffusione e siano di interesse per le persone in salute e per quelle che soffrono.

 

Introduzione

E = mc2. L’energia è uguale alla massa per il quadrato della velocità della luce. Questa piccola formula fisica, nella quale Einstein ha racchiuso la sua teoria sulla relatività, ha rivoluzionato il modo in cui guardiamo l’Uomo.  L’energia uguale alla massa significa che ogni elemento presente in natura, oltre ad avere una sua consistenza materiale, vibra a una determinata frequenza; se la materia è energia, ogni elemento presente in natura può ricevere, conservare e poi emettere energia.  La natura di quell’elemento è determinata proprio dall’energia che riceve, essa infatti trasporta un’informazione che appunto  informa, dà forma all’elemento stesso. La forma di un fegato sano è determinata da un’informazione di salute, la forma di un fegato malato è determinata da un’informazione di malattia; queste informazioni sono presenti nell’ambiente che ci circonda e possono quindi a loro volta determinare sanità o patologia. Uno dei più importanti veicoli di energia-informazione è il colore; qualsiasi squilibrio organico quindi può essere nuovamente armonizzato irradiando un colore nel quale quel determinato organo vibra. A ogni organo corrisponde un colore che vibra a un’analoga lunghezza d’onda.  La cromopuntura agisce direttamente sulle cellule malate con l’informazione di armonia intrinseca nel colore! Quando l’energia del colore raggiunge una soglia di vibrazione analoga a quella dell’organo corrispondente, le molecole di quell’organo incominciano a vibrare all’unisono ristabilendo coerenza interna e salute. Comprendere l’azione del colore e saperlo utilizzare correttamente diventa oggi fondamentale moderni regolazione della salute. Una medicina moderna nonnei può quindi sistemi basarsidiesclusivamente su farmaci

 

che agiscono solo sulla componente materiale della malattia, ma ha la necessità di considerare l’uso terapeutico dell’energia, essendo la materia, come abbiamo visto, formata da energia. Una mole sempre più importante di studi scientifici convengono su questo e la letteratura medica è ormai ricchissima di soluzioni terapeutiche energetiche.  Il modesto compito di questo libro è cercare di informare sulle otenzialità di una di queste soluzioni terapeutiche: la cromopuntura. Lo faremo analizzando, nella prima parte, il contesto filosofico all’interno del quale il colore si esprime; cercheremo di capire il notevole significato simbolico nascosto dietro all’uso terapeutico del colore; valuteremo cosa dice la scienza moderna sui suoi meccanismi di funzionamento per dare dignità scientifica alla cromopuntura; ragioneremo infine sull’insorgenza dei sintomi come risposta biologica di sopravvivenza del nostro organismo.  Nella seconda parte del libro entreremo più nello specifico comprendendo, da un punto di vista pratico, come il colore possa essere d’aiuto per ripristinare stati di salute e illustreremo alcuni esempi tratti dalla pratica clinica quotidiana.  Daremo poi una griglia di riferimento diagnosti diagnostica, ca, costituita da dodici caselle all’interno delle quali ogni lettore di questo libro potrà riconoscersi. Compiremo quindi un breve viaggio all’interno di un mondo meraviglioso, quello dell’uso del colore, al fine di donare benessere sicofisico perché il colore è luce e la luce crea la vita!

 

CROMOPUNTURA LE FREQUENZE DELL’ANIMA

 

PRIMA PARTE

 

Capitolo 1 «L’Uomo è venuto al mondo per essere felice, ha diritto alla felicità»

In questa frase Peter Mandel condensa tutta la filosofia del sistema curativo da lui elaborato nel corso di questi quarant’anni; in essa è racchiusoneltutto spirito che l’usoEssa del colore esprime accompagnando l’uomo suo locammino di vita. ci fa comprendere come sia la mancanza di gioia a rendere l’uomo malato, l’assenza di felicità a determinare la comparsa dei sintomi, la difficoltà ad affrontare la vita con serenità a creare le condizioni per la sofferenza psichica e fisica. Ecco che quindi il colore cura perché consente di arrivare dritto all’Anima dell’Uomo, di confrontarsi con i suoi disagi più intimi, di esplorare i meandri più reconditi della psiche profonda, sondarne i luoghi più nascosti, esaltandone la bellezza e non nascondendone la fragilità. Condizionamenti sociali, contesti culturali, educazione famigliare portano l’uomo ad adottare comportamenti che di tutto questo sono il frutto e di conseguenza a non esprimere veramente sé stesso allontanandolo dal suo nucleo reale: quando tutto questo avviene egli perde il contatto con la fonte principale di gioia che è vivere la vita per come si vorrebbe viverla veramente, non per come crediamo si dovrebbe; quando tutto questo avviene l’uomo smette di vivere la propria vita e vive la vita di un altro; quando tutto questo avviene, il programma di vita con il quale egli viene al mondo non viene svolto, non viene rispettato, viene messo da parte e accantonato Come potrebbe tutto questo portare Felicità nella sua vita? Frustrazione, malcontento, stati d’animo negativi compaiono e la malattia si insinua. Oggi la Salute non può più essere considerata quindi come una

 

semplice assenza di malattia, come qualcosa che si ristabilisce in pochi minuti grazie all’assunzione di un farmaco miracoloso, ma come il frutto di un profondo rinnovamento personale. Essa scaturisce da un lento e progressivo percorso personale che l’uomo intraprende, durante il quale cercherà di avvicinarsi a sé stesso, a quelli che sono i suoi reali desideri, le sue vere ambizioni, i suoi intimi obiettivi. Ritrovare le sue radici, scoprire i motivi per cui è venuto al mondo, godere di quello che veramente lo fa godere, saranno le condizioni per raggiungere finalmente il suo benessere psicofisico! Ecco, in questo Cammino l’uomo non sarà solo e il colore rappresenterà uno straordinario compagno di Viaggio. Se l’ambizione di ogni uomo è evolvere, cercando di raggiungere mete del proprio Io sempre più alte, il colore rappresenta il mezzo giusto per aiutarlo in tutto questo.

 

Capitolo 2 La filosofia Esogetica

La cromopuntura rappresenta la parte più specificamente terapeutica di un più ampio sistema curativo definito «medicina Esogetica». Nel nome stesso di questo sistema è già contenuto il suo obiettivo di fondo: «EsoGetica» infatti quello da «Esoterica» ed «Energetica» ed esprime tentativo deriva di conciliare che le antiche tradizioni curative ci hannoil tramandato nel corso dei secoli con le attuali e sempre più innovative scoperte nell’ambito della fisica moderna. «Esoterico» infatti, anche se nell’accezione corrente tende ad assumere un significato negativo a metà fra magia e superstizione, è in realtà un termine che ha una notevole dignità etimologica; esso significa infatti, letteralmente, «all’interno del cerchio», quel cerchio che rappresentava il gruppo di allievi del matematico Pitagora. Solo un numero ristretto di allievi poteva accedervi; solo a essi Pitagora rivelava le sue conoscenze più antiche, i suoi segreti da iniziato, quei tesori di sapere che, se ben utilizzati, potevano essere un aiuto straordinario nella crescita dell’uomo e nel raggiungimento di un ideale benessere fisico e psichico. Comprendiamo facilmente come tutto questo non poteva essere divulgato alla leggera, rischiando di finire in mani sbagliate ed essere mal utilizzato. Doveva essere rivolto a pochi: ecco è proprio «rivolto a pochi» il reale significato della parola «esoterismo»: quindi un bagaglio enorme di informazioni la cui origine si perde nella notte dei tempi e che venivano trasmesse per tradizione orale solo a persone ritenute degne di poterle conoscere e gestire. La parola «Energetica» invece ha che fare con la nuova scienza moderna, con le nuove conoscenze che ci consentono di comprendere, anche in maniera rigorosamente scientifica, tutto quello che le secolari

 

tradizioni curative ci avevano trasmesso per via empirica ed esperienziale. La cromopuntura è quindi un sistema terapeutico olistico fondato sulle leggi armoniche del cosmo e sulle conoscenze antiche che riguardano l’esistenza dell’uomo. Essa si basa sugli insegnamenti tramandati con saggezza, le filosofie antiche e i metodi di guarigione che si sono succeduti nel corso dei secoli e li integra, spiegandoli e giustificandoli da un punto di vista scientifico con la ricerca moderna e le più recenti scoperte della scienza e della medicina. Dalla sintesi fra antiche tradizioni terapeutiche e nuove scienze è derivato un sistema curativo per il mantenimento della salute, il riconoscimento e la cura della malattia e del dolore. Grazie all’incessante lavoro di ricerca di Peter Mandel, la cromopuntura viene costantemente ampliata e completata: ciò porta a un metodo che continua a crescere alla ricerca di sfide sempre nuove e di nuove mete. Tutto il Sapere dell’umanità è sempre disponibile in tutti tempi, bisogna solo riscoprirlo e adattarlo alle nuove conoscenze e ai progressi tecnico-scientifici. Solo un sistema cresciuto con questa coscienza può essere usato in modo degno dell’uomo, che è senza giudizio. La cromopuntura infatti pone proprio l’uomo e il suo benessere quale fine ultimo e al centro del suo programma terapeutico; mette sé stessa al servizio della creatura «uomo» e si serve delle leggi armoniche di questa creatura e della sua personale responsabilità e volontà per la guarigione e il mantenimento della salute. Un sistema che non si limiti a fare una semplice terapia ma si interroga sulle cause profonde cercando di scoprirle. sistema chedall’alto intende elasenza malattia non come calamità da eliminare con Un forza, caduta nessun legameuna con la persona che l’ha contratta. La malattia, il dolore, la sofferenza fisica sono infatti una risorsa importantissima per il terapeuta in quanto, grazie alla comprensione profonda di essi, egli sarà in grado di risalire alla causa che li ha determinati. Il sintomo è solo la spia di qualcosa che non va nella vita dell’uomo, esso quindi va accolto e compreso perché ci rivelerà informazioni importantissime sull’esistenza dell’individuo in questione. Ogni qualvolta l’uomo si allontanerà dal proprio centro, dal proprio nucleo, da quello che lui è veramente, il sintomo interverrà per segnalarci questo allontanamento; è come se fosse la spia migliore per avvisare

 

l’uomo che è arrivato il momento di riconsiderare il proprio operato, di affrontare i conflitti che si stanno accumulando e cercare di risolverli. Solo così potrà proseguire nel suo percorso di vita.

 

Capitolo 3 La malattia e il suo valore simbolico

La malattia non ha un valore in sé ma è il simbolo di qualcos’altro; l’obiettivo del terapeuta sarà quello di comprendere il valore e il significato che si nasconde dietro questo simbolo, cercare di svelarlo, rivelarne la vera natura affinché l’uomo comprendendolo possa trarne aiuto. «Simbolo» deriva dal greco symballein: «mettere insieme», ricongiungere due parti che un tempo erano unite, due parti di cui una nota e l’altra ignota; questo ci consente di comprendere grazie alla prima il significato della seconda. Il simbolo quindi è qualcosa che ci consente di riconoscerne un’altra, è la rappresentazione figurata di qualcos’altro. In ambito curativo significa che quella malattia nasconde un significato più profondo che, se ben compreso, potrà essere invece sfruttato a proprio vantaggio. Prendiamo l’esempio dell’organo fegato: tutti sappiamo come oltre alla sua azione fisica, il fegato rappresenti anche l’organo che esprime la rabbia; è frequente nel linguaggio comune utilizzare espressioni come: «Ho un fegato quanto una casa» o «Ho avuto un travaso di bile». Una problematica epatica quindi è il simbolo del fatto che si vive un momento o una situazione in cui non si è riusciti a gestire la nostra collera. La patologia epatica quindi viene a dirci: «Confrontati con la collera, comprendi che gestire la situazione che ti si presenta attraverso una costante arrabbiatura non è utile per risolverla, ma anzi ti farà ammalare». Essa servirà ad affrontare quindi lo stress del momento da un punto di vista diverso, ci servirà a relativizzare la sua portata in quanto comprenderemo che gestire questa situazione con rabbia lungi dall’aiutarci ci farà invece ammalare. Se abbiamo per esempio un vicino di casa

 

rumoroso, continuare a lamentarci, arrabbiarci, o peggio andare alla guerra con lui, non lo renderà meno rumoroso, ma porterà soltanto, fra le altre cose, a disturbi epatici. La malattia ha solo a che fare con il modo in cui affrontiamo i nostri conflitti, l’incapacità di gestire la collera, il rancore, la tristezza, la paura, gli attaccamenti alle cose, alle persone, la difficoltà con la quale riusciamo a rielaborare i lutti, i traumi, le perdite. Se comprendo che questi derivano dal vicino e dalla mia guerra con lui capirò al tempo stesso come non valga assolutamente la pena di ammalarsi per un problema del genere: imparerò a lasciar correre e ad accettare la situazione, o meglio magari troverò la forza per affrontarla con il mio vicino, in una maniera non conflittuale, cercando di esporgli in maniera adeguata e gentile le mie motivazioni e innescando magari risposte e comportamenti analoghi. Se viviamo una condizione di difficoltà lavorativa, imputare tutta la colpa alla crisi che ci circonda non contribuirà certo a risolverla, ma piuttosto ci toglierà risorse energetiche e fisiche importanti per fronteggiare le nostre difficoltà e magari superarle. Questo nuovo atteggiamento è quindi l’unico in grado di portare benessere al nostro corpo e di ristabilire lo stato di salute; il colore svolge un ruolo straordinario nell’aiutarci a comprendere il significato delle malattie e a mutare atteggiamento. atteggiamento. La comprensione grazie al colore non è ovviamente razionale, ma si verifica laddove le nostre reazioni istintive sono registrate: è a livello inconscio infatti che tiriamo fuori rabbie, collere, paure, frustrazioni, ansie. Ed è proprio a quel livello, quello del nostro nucleo più profondo, che il colore andrà a parlare. I colori parlano il linguaggio dell’anima, l’unico che può essere realmente nell’individuo suo inconscio, compreso lì dove sono registrati perché i suoi arriva aspetti direttamente più profondi.al Essi consentono all’uomo di vedere chiaro qualcosa che ha già dentro di sé in forma non razionale e inconscia. E il linguaggio dell’anima è sempre un linguaggio ricchissimo di parole-significati-sfumature, molto più espressivo del linguaggio verbale e in grado di comunicare infinitamente di più delle semplici parole. Per comprendere quindi perché un organo si è ammalato dobbiamo comprendere l’informazione che lo ha reso tale. Un obiettivo terapeutico principale sarà comprendere quali sono le informazioni principali alla base delle principali malattie: avremo modo di analizzarle in dettaglio. La comprensione del retroscena psichico spirituale di una malattia

 

organica diventa quindi il primo passo all’interno di un percorso evolutivo e di salute. Esso di per sé, però, il più delle volte non basta ad attivare processi di guarigione: la semplice presa di coscienza, pur essendo particolarmente importante, finisce il più delle volte con il non essere sufficiente a determinare il benessere dell’individuo. Ecco allora che entra in gioco la cromopuntura che, essendo luce, è informazione pura, in grado cioè di interagire e regolare l’informazione alterata a monte del danno organico, di veicolare una nuova informazione di salute e di conseguenza di contribuire all’alleviamento del sintomo organico stesso. Grazie alla sua azione il paziente è in grado di rielaborare il conflitto psico-spirituale che è a monte della sua patologia, una rielaborazione che avviene a livello del suo inconscio, lì dove quel conflitto è registrato. È come se la presa di coscienza di quel conflitto avvenisse in maniera non verbale, ma attraverso l’azione terapeutica del colore.

 

Capitolo 4 La cromopuntura e il retroterra scientifico

L’elemento cardine dal quale non si può prescindere è il fatto che in tutte le culture l’uomo è costituito in maniera inestricabile da una triade: corpo-anima-spirito; il concetto che si vuole esprimere è che un organo qualsiasi per esempioorganica, il fegatoindebolendo – nel momento in cuiche si ammala lo– faprendiamo nella sua componente cioè quelle sono le sue normali funzioni fisiologiche (su tutte, la produzione della bile, la sintesi del colesterolo e la metabolizzazione di farmaci e sostanze tossiche), ma lo fa anche e simultaneamente in quelle che sono le funzioni psico-spirituali a esso collegate. Un fegato malato quindi ci parla sia di transaminasi alte, di digestione difficile, di sclera dell’occhio giallo, ma ci dice anche che il sentimento concomitante che sta vivendo quell’individuo è per esempio la cattiva gestione della collera, un imponente senso di frustrazione o la mancanza di elementi necessari al suo sostentamento, come il denaro o il cibo. Bene: quest’antica triade (spirito-anima-corpo) oggi, utilizzando una terminologia più moderna e scientifica, può essere ribattezzata come informazione-energia-materia. Questo significa che dietro all’alterazione materiale che noi vediamo come un organo malato in una ecografia, per esempio, c’è un’informazione veicolata dall’energia, cioè da onde elettromagnetiche, elettromagnet iche, che lo ha determinato. Un organo cioè è caratterizzato, oltre che da una componente materiale, da una componente vibratoria, energiainformazione; è questa vibrazione che in-forma, cioè dà forma all’organo malato; tutta la realtà che vediamo ogni giorno con i nostri occhi è determinata da questa vibrazione informativa. Essa diventa un elemento fondamentale da un punto di vista fisico perché rappresenta tutto quello che si nasconde dietro

 

la realtà manifesta, un elemento primario che non possiamo vedere, ma che è alla base del mondo così come noi lo vediamo. Noi sappiamo come i colori siano delle onde elettromagnetiche che stimolano la retina con una lunghezza d’onda compresa fra 380 e 750 nanometri e con una frequenza compresa fra 400 e 790 terahertz. È proprio in base alla frequenza specifica della luce che la corteccia visiva riconosce il colore dell’oggetto da cui proviene la luce stessa. Peter Mandel è stato il primo a comprendere, con una intuizione geniale, che tutti nostri organi vibrano a una frequenza specifica alla quale corrisponde un’analoga frequenza di vibrazione dei sette colori dello spettro; ogni organo ha dunque un colore specifico che vibra a frequenze analoghe ad esso e con il quale può entrare in risonanza. Il rosso per esempio è il colore del rene; questo significa che se abbiamo delle problematiche renali somministrando, con una tecnica ben precisa, il rosso possiamo contribuire a determinare un nuovo stato di ritrovata salute per il rene stesso. Questo si verifica attraverso un meccanismo che chiamiamo di «Biorisonanza»: è come se la frequenza del rosso sul rene malato facesse «vedere» al rene stesso come tornare a vibrare sulla sua frequenza di salute originaria, in una sorta di meccanismo di diapason biologico. Noi sappiamo che le cellule all’interno del nostro organismo dialogano fra di loro attraverso particelle di luce che trasportano informazioni (biofotoni). Quando questo dialogo è alterato nasce la malattia, che è quindi una specie di blocco, o di rallentamento, del trasferimento delle informazioni all’interno all’interno del nostro corpo. È come se gli organi smettessero di comunicare fra di loro e questa mancanza di comunicazione determina determina il loroLa indebolimento. cromopuntura svolge la sua azione terapeutica infondendo il colore che ha la stessa frequenza di vibrazione dell’organo bloccato: una nuova informazione di armonia viene quindi a sostituirsi a un’informazione di dis-armonia, e questo consente il ripristino del regolare stato di vibrazione dell’organo su frequenze di salute. Quando l’organo tornerà a vibrare su frequenze di salute esso sarà da considerarsi guarito, sia nella sua componente organica (nell’esempio del fegato, si ridurranno le transaminasi e sparirà il giallo dagli occhi) sia nella sua componente psico-spirituale (il paziente con un fegato nuovamente forte sarà in grado automaticamente e spontaneamente di canalizzare meglio la sua collera e di superare il senso di frustrazione che lo aveva

 

caratterizzato caratterizza to fino a ieri).

 

Capitolo 5 I sintomi e il loro significato biologico

Nella vita quotidiana ci confrontiamo con tutta una serie di piccoli stress e conflitti che in genere riusciamo a ben gestire da un punto di vista psicologico. Solo quando questi arrivano a rappresentare uno stress enorme, difficile gestione, il cervello, incapace in quel momento di gestire dadisolo il tutto, chiede aiuto in periferia, per condividere lo stress. Se così non fosse avremmo l’esaurimento funzionale dell’attività cerebrale stessa, una condizione che ai fini della sopravvivenza dell’individuo non può avvenire. È in questo caso che lo stress si biologizza, cioè il corpo viene in aiuto per garantire la sopravvivenza cerebrale e compaiono i sintomi. Il nostro cervello biologico è quindi alla base dei processi di malattia, in situazioni durante le quali viviamo una forte situazione di conflitto psicologico o il livello di stress aumenta in maniera esponenziale. È in queste condizioni infatti che per evitare di andare in corto circuito il cervello proietta lo stress in periferia su un organo ben preciso e da qui nasce la malattia. Malattia che quindi è la soluzione perfetta del cervello di fronte a una condizione conflittuale stressante. Non parleremo più quindi di malattia psicosomatica, ma di malattia psico-cerebro-organica, in cui il cervello biologico ha un ruolo decisivo, primario e fondamentale di smistamento delle informazioni patologiche. La malattia diventa non qualcosa dalla quale dobbiamo difenderci, ma una nostra risorsa, perché viene da dentro di noi per aiutarci; quando ci troviamo di fronte a un conflitto particolarmente importante la malattia ci consente di scaricare lo stress in periferia garantendo la sopravvivenza cerebrale. La gravità della malattia è direttamente proporzionale alla gravità del

 

conflitto. Ciascun conflitto ha un luogo di scarica in un organo ben preciso: a ciascun conflitto corrisponde un organo corrispettivo. Il corpo risponde dunque con un sintomo a un disagio vissuto ed è attraverso il significato di quel sintomo che comprendiamo la natura del disagio stesso. Nell’esempio del fegato, quando il cervello non è più in grado di sopportare da solo la rabbia che sta riempiendo la sua vita, il fegato si occupa di farlo al suo posto, reagendo da un punto di vista biologico-fisico e ammalandosi.

 

SECONDA PARTE

 

Capitolo 6 Leggere fra le righe dei colori

È lo sguardo dell’uomo che rende tale il colore, il colore esiste solo in potenza, è l’uomo che lo crea.

Il colore è l’immagine di un archetipo primordiale e universale, contiene cioè delle informazioni che vanno oltre la semplice pigmentazione che vediamo con i nostri occhi. Esso esprime una serie di concetti e idee che sono il prodotto della storia dell’umanità durante la quale l’uomo ha attribuito al colore vari significati e la cui somma oggi dà il valore finale che quel colore stesso esprime. Leggere quei significati, decodificarne il contenuto, entrare in contatto intimo con essi è quindi fonte di aiuto per i processi di evoluzione umana, proprio perché quei colori esprimono valori che hanno aiutato l’uomo a evolvere. È come se chiedessimo aiuto al colore per procedere nella nostra vita, essendo contenuti nel colore strumenti guida che si sono accumulati nel corso dei secoli; questi sono già stati usati dai nostri antenati per percorrere la vita arricchendo con l’esperienza personale il già ampio database  dei significati cromatici; esso sarà fonte di aiuto e un riferimento per le generazioni successive che lo arricchiranno a loro volta, contribuendo dunque alla propria evoluzione personale ma anche all’evoluzione della specie umana. Usare il colore sul nostro corpo ci permetterà di sfruttare il suo potenziale d’aiuto, di indirizzare il nostro cammino e di evitare la ripetizione di errori già commessi da chi ci ha preceduto.

 

Applicare il colore su zone riflesse dei nostri organi sulla cute creerà un legame fra significati legati al colore e significati legati a quell’organo e ci aiuterà a sfruttare il valore di guida di quel colore per risolvere i conflitti che stiamo vivendo nella nostra vita e che sono espressi nell’organo malato. Mettere in contatto uomo e colore servirà a «informare» la nostra anima dei contenuti a esso correlati, ad aiutarla a gestire le difficoltà della vita quotidiana, a ridarle conforto e fiducia per poi finalmente esprimere nel corpo questo suo ritrovato benessere. Per comprendere meglio da un punto di vista pratico, analizzeremo due fra i colori più conosciuti: il rosso e il giallo. Ne valuteremo i principali significati simbolici e creeremo un collegamento fra essi e i significati simbolici di alcuni organi principali.

IL ROSSO

 Il rosso è una fonte costante di stimolo e incoraggiamento. In esso è contenuto il calore dell’inizio della vita. Esprime la potenza dell’ambizione personale, l’esaltazione dell’orgoglio individuale, la volontà di farsi valere e farsi vedere, il desiderio di imporsi sugli altri e raggiungere il potere.  È il colore dei centurioni romani, dei paramenti sacri dei sacerdoti, il colore di Marte dio della guerra, è rosso il sangue dei nemici uccisi in battaglia, delle Brigate Rosse, è rossa la cravatta dei presidenti americani quando proclamano lo stato di guerra.  L’organo vescica, da un punto di vista biologico, esprime e sprime la possibilità che noicasa, abbiamo di marcare il territorio. È ilè illuogo presente lae nostra simbolo di protezione personale; luogodove doveècoltiviamo andiamo a caccia, simbolo di alimentazione e sopravvivenza: è il luogo dove ci riproduciamo e alleviamo i nostri bambini.  La vescica e le sue patologie esprimono l’istinto animale di difendere i nostri possedimenti e l’anelito ad allargarne gli orizzonti.  Applicare il rosso su zone riflesse della vescica quindi aiuterà l’individuo a ristabilire il controllo del proprio territorio, a ripristinare il roprio potere su esso, a fortificarne i confini ed evitare intrusioni indesiderate. Servirà a ricostruire la nostra sfera intima violata, a riappropriarci della privacy perduta, a creare un ambiente isolato dove oterci nascondere indisturbati nei momenti di difficoltà .

 

Storie in clinica I 

Marina è una giovane sposa che ha coronato il suo sogno d’amore sposando Giacomo, un abile elettricista. Giacomo Giacomo è fuori tutto il giorno per lavoro, Marina rimane in casa per affrontare le incombenze della vita quotidiana; e sempre più spesso sua suocera va a renderle visita. Dopo un po’ di tempo quella che è una piacevole sorpresa diventa quasi un obbligo quotidiano. La mamma di Giacomo, sfruttando il carattere debole di Marina, prende sempre più il controllo della situazione: inizia a dispensare consigli che in breve tempo diventano quasi delle imposizioni, si incarica di stilare la lista della spesa e impone il suo diario alimentare alla giovane coppia. Marina cerca di opporsi e ne parla con Giacomo, il quale a sua volta non è in grado di gestire e limitare il potere sempre più forte che la madre ha assunto all’interno del suo ménage familiare. Nel giro di poco tempo Marina sviluppa una cistite: all’inizio riesce a trattarla con un antibiotico, ma dopo un po’ essa tende a ritornare e diventa recidivante. Marina esprime nel suo corpo il disagio che vive nella vita quotidiana: attraverso la vescica è come se disperatamente tentasse di marcare il suo territorio, di riappropriarsi della privacy perduta, di cercare di costruire dei confini che non possano essere facilmente superati. Applicare il colore rosso sui punti riflessi cutanei della vescica ha avuto un doppio risultato; da un punto di vista fisico la risoluzione della cistite; punto di vistaa Marina psicologico il rinforzo il colore rosso ha datoda piùunforza mentale per tenere sottotramite controllo l’invadenza della suocera, limitandola, contenendola e rendendola più accettabile per il suo benessere psichico.

 

PUNTI DELLA VESCICA

LOCALIZZAZIONE

Il punto centrale è al centro dell’osso sacro; i punti superiore e inferiore rispettivamente un dito trasverso sopra e un dito trasverso sotto il punto centrale. TRATTAMENT

Irradiare, per 30 secondi ognuno, i tre punti con il colore rosso.  Il rosso è anche il colore del Peccato, la linea delle convenzioni borghesi da non superare, il limite oltre il quale non spingersi; un tempo le prostitute portavano un indumento rosso in maniera da essere distinte dalle donne «perbene» e una lanterna rossa era appesa sulla porta delle case chiuse.

 

 Il colore del Divieto, del semaforo rosso, dell’Alt intimato, della Zona  Rossa dove non si può accedere, della bandiera che impedisce l’ingresso in un mare in burrasca; è il colore della bandiera che nella Francia rivoluzionaria stabiliva il divieto di adunate sediziose e autorizzava l’esercito a intervenire.  Ma il rosso è anche il colore del Sacrificio, il rosso dei cardinali che sono pronti a versare il loro sangue per Cristo, la bandiera rossa del opolo oppresso, il simbolo del sangue dei martiri versato durante la rivoluzione, delle camicie dei garibaldini pronti a morire pur di fare unita l’Italia; rosso è il colore issato da chi non vuole arrendersi fino all’ultima goccia di sangue.  Il rene è l’organo della paura che limita la nostra espressione, delle ansie primordiali che ci bloccano impedendoci di fare un passo avanti nella nostra vita; è l’organo che si ammala quando ci sentiamo pesci fuor d’acqua, profughi in terra straniera, privi di punti di riferimento e lontani dal nostro ambiente naturale.  Applicare il rosso su zone riflesse dei reni ci aiuterà quindi a vincere le nostre paure profonde, legate all’educazione ricevuta e ai condizionamenti sociali patiti, a superare i tabù maturati nel corso della nostra infanzia, a rimuovere blocchi e superare antiche e ormai vetuste roibizioni.  Il rosso sui reni ci scioglierà dai divieti inconsci accumulati, dalle deprivazioni e dai sacrifici a essi collegati; ci renderà persone in grado di vivere la nostra vita autonomamente, sempre in pace e in equilibrio con noi stessi, indipendentemente da luoghi, persone e situazioni, liberi da ogni tipo di condizionamento.

 

Storie in clinica II 

Mario è un operaio siciliano emigrato in Germania. Ha una famiglia numerosa da mantenere, compresi due anziani genitori. Andare a lavorare all’estero era l’unica possibilità che gli restava. Appena arrivato, scopre la triste realtà di ogni immigrato: carichi e orari di lavoro durissimi, la diffidenza della gente, un clima ostile. È costretto a dormire in squallidi ostelli che ospitano ampie camerate. Tutto il denaro che guadagna –  escluso ciò che gli serve per il puro sostentamento – lo spedisce a casa dai suoi. Mario sviluppa una nefrite, una temibile infezione renale che riesce a curare solo con una lunga degenza ospedaliera che lo porterà a perdere il lavoro. Una volta ristabilitosi ne troverà un altro, ma di lì a poco i sintomi si ripresenteranno, e ancora e ancora. I suoi reni esprimono il disagio di una persona sottoposta a notevoli sacrifici in un ambiente che lo rifiuta e che non vive come il proprio; la malattia ai reni è il meccanismo biologico-simbolico attraverso il quale Mario cerca di ricostruire un ambiente a lui familiare. Una terapia con il rosso sui punti riflessi renali aiuterà Mario a sopportare e meglio gestire la sua realtà quotidiana: i sintomi scompaiono, Mario si integra sempre meglio nella città che lo ospita e dopo un po’ di tempo fa venir su la famiglia, ricostruisce quell’ambiente domestico la cui mancanza tanto lo ha fatto soffrire consentendogli di affrontare con spirito rinfrancato l’impegnativa vita lavorativa alla quale è sottoposto.

 

PUNTI DEI RENI

LOCALIZZAZIONE

Il punto centrale è all’angolo fra la prima vertebra lombare e la 12ª costola; i punti superiore e inferiore rispettivamente un dito trasverso sopra e un dito trasverso sotto il punto centrale. TRATTAMENTO

Irradiare, per 30 secondi ognuno, i tre punti con il colore rosso.  Il rosso non può che rimandare al tema della Fami Famiglia glia (il «sangue del mio sangue», «sacrificare la mia vita fino all’ultima goccia di sudore e sangue per far dicrescere i miei figli»); ildelClan inteso come luogo massimo protezione, all’interno qualeFamigliare ogni componente trova

 

un riferimento e conforto, all’interno del quale si tramandano consigli e modelli di comportamento.  Ma la famiglia è anche il luogo dove conflitti atavici non risolti si scaricano sulle nuove generazioni, dove esistono a volte vincoli così forti da rallentare o impedire ai membri stessi di vivere la loro vita liberamente.  Esiste un’area attorno all’ombelico collegata alla Grande Figura  Materna, quella che accoglie il figlio fra le sue braccia tenendolo vincolato a sé. Irradiare con il rosso quest’area ci consentirà di tagliare il cordone ombelicale con questa figura e con la nostra famiglia in generale, in maniera tale che il rapporto con essa non sia vissuto come un vincolo o una imposizione, che ci renda liberi di godere del suo amore senza condizionamenti, che ci permetta di ascoltare i suoi consigli senza essere obbligati nelle scelte, che ci consenta di godere del suo abbraccio senza esserne soffocati.

 

Storie in clinica III 

I genitori di Gianni hanno effettuato sacrifici enormi nel corso della loro vita così da poter permettere al loro unico figlio di studiare, migliorarsi sempre di più ed elevarsi da un punto di vista sociale, culturale e professionale, cercando di dare a lui quelle possibilità che loro non avevano potuto avere. Gianni si laurea ed essendo stato uno studente particolarmente brillante riceve subito un’allettante offerta di lavoro; il problema nasce quando per poterla soddisfare Gianni deve lasciare la casa paterna e trasferirsi lontano. Ora deve compiere una scelta, il pensiero lo tormenta: andar via di casa, probabilmente per sempre, genera enormi sensi di colpa, come se lasciare la sua famiglia d’origine significasse una profonda ingratitudine nei confronti dei sacrifici da essa compiuti. Decide di rinunciare a quel lavoro che tanto avrebbe desiderato ottenere, il sogno della sua vita. Ne trova subito un altro nella sua stessa città ma è un lavoro che non lo gratifica, non soddisfa le sue ambizioni, non lo porta a coronare il suo sogno; sviluppa un profondo senso di inadeguatezza. Di lì a poco Gianni svilupperà una grave anemia che non riuscirà a trattare neanche con massicce assunzioni di ferro. L’anemia ci viene a dire che all’interno del mio clan familiare, e a causa di esso, vivo una grave perdita di senso per la mia vita, che la mia vita non è più degna di essere vissuta come tale e in essa mi sento fortemente svalutato. il rosso nella zona periombelicale Gianni vincereili suoiApplicare sensi di colpa, a comprendere che è arrivatoaiuterà il momento di aspiccare volo, di sciogliere i legami familiari, di prendere in mano la sua vita con la consapevolezza che anche i suoi genitori saranno felici per questo.

 

PUNTI DEL PRINCIPIO MATERNO

LOCALIZZAZIONE

I punti si trovano a forma di croce sul margine interno dell’ombelico. TRATTAMENTO

Irradiare, per 30 secondi ognuno, i quattro punti in senso orario con il colore rosso, partendo dal punto alle ore 12.

 

IL GIALLO

 È il colore del sole, della luce che splende, della stella che brilla, del calore che riscalda, della fonte che illumina. Se lo vediamo nella sua connotazione negativa, è il colore dell’autunno, delle foglie che cadono, dell’energia che si riduce, del triste declino, un colore opaco, spento, l’incarnato giallo dell’uomo malato. Il sole può illuminare e rendere chiaro, ma può accecare e rendere folle; il sole può riscaldare e accogliere, ma anche bruciare e respingere, può dar energia e vita, ma anche toglierla e annientare.  La pittura gialla è stabile e resistente e ci si può fare affidamento a lungo termine, ma giallo è il mantello di Giuda, che mente, tradisce e del quale diffidare.  Il fegato è l’organo che dà vigore e forza all’organismo, la stanchezza è il «dolore» del fegato, l’astenia il sintomo attraverso il quale il fegato esprime il proprio disagio; esso si indebolisce quando viviamo una vita di frustrazioni e si rinforza quando abbiamo fiducia nelle nostre azioni.  Il fegato si ammala quando pretendiamo troppo dal nostro fisico, ma guarisce quando sente che esso non ci tradirà.  Applicare il colore giallo su zone riflesse del fegato servirà a darci rinnovata energia e ritrovato entusiasmo, aiuterà a riscoprire l’antica fiducia nelle nostre possibilità a non diffidare delle nostre potenzialità. Ci spingerà a ritrovare nuova linfa vitale senza aver paura di esaurirla, ci infonderà la forza di ripartire daccapo, allontanando quello che credevamo fosse un inevitabile declino.

 

Storie in clinica I 

Paolo è stato licenziato. All’inizio si dà da fare per cercare di trovare un nuovo lavoro, ma dopo un po’ smette di farlo, rifiuta le proposte che gli vengono fatte ritenendole non soddisfacenti, si sente completamente svuotato, privo dell’energia giusta, senza la voglia e la motivazione per darsi da fare. Passa le giornate trascinandosi, non avendo neanche più la voglia di occuparsi degli svaghi preferiti; in ospedale gli viene diagnosticata una sindrome da fatica cronica, con un’ipotetica infezione virale a monte. Il suo fegato va in sofferenza, l’ecografia epatica mette in evidenza un leggero ingrossamento e i valori ematici epatici incominciano ad alterarsi. La mancanza di lavoro e la frustrazione per il non riuscire a trovarne uno soddisfacente ne sono le cause, la conseguenza è una assoluta mancanza di energia, un’astenia totale e invalidante. Il colore giallo applicato su punti riflessi epatici ridonerà tono e vigore a Paolo, porterà da un lato alla normalizzazione dei dati clinici e dall’altro gli fornirà l’energia, la spinta, la giusta propulsione per vincere questa condizione di inerzia, ritrovare l’entusiasmo perduto, ricreare le condizioni perché sia in grado di riprendere a lavorare in maniera adeguata. Di lì a poco arriverà la giusta offerta lavorativa per lui. Il colore giallo rinforzando il fegato creerà le condizioni vibrazionali giuste per attrarre a sé una condizione di vita che vibri su frequenze analoghe, confacente e risonante con il suo nuovo stato d’animo.

 

PUNTI DEL FEGATO

LOCALIZZAZIONE

Il punto centrale si trova fra il margine interno della scapola destra e la colonna vertebrale, all’altezza del centro della scapola; i punti superiore e inferiore rispettivamente rispettivamente un dito e mezzo trasverso sopra e un dito e mezzo trasverso sotto il punto centrale. TRATTAMENTO

Irradiare, per 30 secondi ognuno, i tre punti con il colore giallo.  Il giallo è anche il colore dell’oro, del lusso da ostentare, della ricchezza da esibire, della volgarità dell’abbondanza non nascosta. Da un unto di vista chimico è resistente a qualsiasi tipo di agente esterno, il che gli conferisce caratteristiche di perfezione, inattaccabilità, inossidabilità, immortalità e perfezione – tutte tematiche che ci portano al tema del  Divino e all’Età un tempo mitico di perfezione, non ancora contaminato dalla dell’Oro, volgarità dell’elemento umano.

 

 Il messaggio di Dio si fa strada fra le tenebre della nostra vita, rende chiaro il cammino e diventa un punto di riferimento; c’è qui tutta l’immagine evocativa del Padre, colui che da un punto di vista simbolico repara i figli a fronteggiare le insidie della vita e suggerisce la strada migliore da intraprendere, indicando la direzione. Sulla sommità del nostro cranio esiste una zona riflessa particolare, con un punto centrale (vg20) e altri 4 a croce intorno, detti «quattro saggi». Questa zona è identificata, nelle antiche tradizioni curative, come quella in grado di ricevere la scintilla divina (oggi, per usare un termine iù scientificamente adeguato, è il «punto in cui l’uomo riceve l’informazione dal campo quantico»), l’Ain Soph Aur della tradizione cabalista.  Mettere il colore giallo su questa zona facilita la ricezione di questa informazione dall’alto, schiarisce le idee confuse, ci accompagna in un lento distacco dalle cose materiali indicando con chiarezza il percorso da intraprendere per riavvicinarci a noi stessi e ai nostri desideri spirituali.

 

Storie in clinica II 

Franco ha perso il padre da poco tempo; è stata una tragedia perché gli era molto affezionato. Era stato un padre straordinario sempre in grado di indicare la direzione giusta nella vita, in grado di fornirgli i suggerimenti adeguati su come comportarsi nelle varie circostanze di vita, un riferimento prezioso ma non soffocante. La sua morte è stata un trauma insostenibile per Franco, uno sconvolgimento totale della sua vita, un evento ineffabile che lo lascia solo e senza punti di riferimento. Lascia gli studi, si mette subito a cercare un lavoro e tutto il guadagno che ne deriva lo sperpera in una vita sempre più dissoluta: passa da una donna all’altra, da una macchina all’altra, cambiando costantemente guardaroba; i consigli di suo padre sono lontani e Franco esce decisamente da quella che era la strada più corretta per lui. Si accorge che la sua vita è vuota, che tutto quello che vive non lo gratifica veramente, ma avendo perso la guida preziosa di suo padre non sa come fare a tornare indietro, a ritrovare la giusta via. Applicare il giallo su punti riflessi specifici presenti sulla volta cranica nel giro di poche settimane ridona a Franco lucidità, rischiara le sue idee, contribuisce ad aiutarlo a ritrovare la sua strada, abbandonando una vita fatta di solo soddisfacimento materiale per ritrovare il gusto della gratificazione psico spirituale. È come se il colore giallo – favorendo intuizione, ispirazione, direzione – facesse le veci di un padre che è stato di profondo aiuto in passato ma che ora non c’è più. Il ricordo del padre è sempre e presente in autonomo. lui, ma ora Franco è in grado di prendere in mano la vivo sua vita e rendersi

 

I QUATTRO SAGGI

LOCALIZZAZIONE

I quattro punti si trovano a un dito trasverso in diagonale dal punto centrale sulla sommità del cranio. TRATTAMENTO

Irradiare, per 30 secondi ognuno, i quattro punti con il colore giallo (o, in alternativa, con il turchese).  Il giallo è il colore della leggerezza, così come, da un punto di vista fisico, la luce riflessa dei corpi gialli rimane un po’ più in superficie conferendo a essi un ridotto spessore e una maggiore ampiezza.  Il giallo è il colore che non porta in profondità, è superficiale appunto, muta, cambia con velocità, è estremamente volubile e tende verso il

 

frivolo, ha il gusto del bello e un’attrazione per l’effimero, è estremamente curioso, è proiettato in tutte le direzioni e, al tempo stesso, in nessuna, non si pone un obiettivo ben preciso, ha un legame estremamente fragile con la realtà; abbiamo qui il tema della fuga, della dissociazione dalla realtà, che porta spesso a derive di distinzione in senso negativo, a emarginazione e all’esilio: è l’ostrakon, di ceramica con il quale sisociale condannava chi logiallo riceveva ad andaril pezzo via dalla propria terra (ostracismo); gialla è la stella degli ebrei sui vestiti nei campi di sterminio, gialla la bandiera sulle navi che avevano bordo malati di peste.  La caviglia è un’articolazione con iinteressanti nteressanti connotati simbolici: è il simbolo della mancata leggerezza, dell’incapacità di danzare lievi nella nostra vita, della pesantezza con la quale procediamo quotidianamente.  Lavorare con il giallo attorno a essa ci indicherà su quale piede danzare, la cosa da fare, la decisione da prendere, la strada da ercorrere. Ci darà profondità di intenti e leggerezza nell’affrontarli, stabilità dell’esistenza e integrazione con il resto del mondo.

 

Storie in clinica III 

Lauretta proviene da una famiglia benestante. È stata viziata, ogni suo desiderio è stato ascoltato, ogni capriccio soddisfatto. A scuola non ha mai avuto una gran voglia di studiare, nessun argomento era mai di reale interesse per lei, nessuna materia la stimolava a sufficienza. Era molto curiosa, cercava di scoprire sempre nuove cose, di vivere sempre nuove emozioni, si appassionava a tutto e con facilità, ma con altrettanta rapidità se ne stancava, abbandonava ogni interesse per passare a un altro, che dopo un po’ le sarebbe però venuto a noia ugualmente. Anche nelle relazioni affettive è sempre stata così, evitava coinvolgimenti profondi e duraturi, metteva termine alle sue storie appena diventavano serie: «Non ho voglia di impegnarmi», diceva. Improvvisamente inizia a presentare una certa debolezza all’articolazione delle caviglie, subisce diverse distorsioni e ogni volta il recupero è particolarmente lento e le cure riabilitative lunghe e dolorose. Una problematica alle caviglie richiama la nostra attenzione su quanto poco sia radicata al suolo Lauretta, su quanto sia superficiale la sua vita. Applicare il giallo su punti riflessi della caviglia l’aiuterà a ritrovare una sorta di radicamento al suolo, a soffermarsi di più sui dettagli nelle esperienze quotidiane, a far sue anche nozioni apparentemente impegnative. Da un punto di vista affettivo, scoprirà il gusto della stabilità e comprenderà come andare in profondità da un punto di vista emotivo sarà molto più gratificante. Ottenuto il giallo avrà svolto il suo compito e le caviglie ritorneranno in unquesto, perfetto stato di salute non avendo più necessità di «suggerire» a Lauretta su quali aspetti andare a lavorare.

 

PUNTI DELLA CAVIGLIA

LOCALIZZAZIONE

Area intorno alla caviglia. TRATTAMENTO

Irradiare tutta l’area per un minuto con il colore giallo.

 

Capitolo 7 I colori dell’anima e dello spirito e i dodici volti dell’Uomo

Una delle possibilità diagnostiche in medicina Esogetica è quella di definire quattro macroaree di riferimento all’interno delle quali inserire quelle che sono le caratteristiche principali e più frequenti dell’uomo. Ognuna avrà delle peculiarità psicologiche benchiare. precise, dei tratti comportamentali delineati, delle attitudini emotive Rappresentano una griglia all’interno della quale ognuno potrà riconoscersi. Leggendo le rispettive caratteristiche ci sarà la possibilità di collocarsi in un’area piuttosto che un’altra. Il percorso di vita di ogni individuo sarà reso difficile proprio dall’esasperazione dei tratti di personalità che ritroveremo in ognuna di queste aree. Un’esasperazione che li allontanerà dal vero nucleo del loro essere e che porterà di conseguenza a patimenti fisici e sofferenze emotive. La cromopuntura in punti riflessi specifici per singola area darà a queste persone la possibilità di confrontarsi con gli aspetti più profondi del loro Io, di accorgersi quanto si stiano discostando da esso, di comprendere che è arrivato il momento di invertire la rotta, assumere atteggiamenti adeguati, ritrovare maniere ormai sopite per ricongiungersi finalmente con chi sono veramente. Il colore ci dà la possibilità di riconoscere i nostri comportamenti errati, rielaborare i conflitti vissuti, integrare nuove emozioni, riscoprirne di antiche, per andare avanti ed evolvere. Il contributo del colore va oltre la semplice regolazione dei sintomi, essi sono solo la conseguenza di un vissuto che ha smarrito la vera identità. Ecco, il colore rende capaci di ritrovare sé stessi, di accorgersi che «la diritta via era smarrita», di comprendere che non si ascoltavano più i suggerimenti dell’anima. Evolvere significa semplicemente ritrovare la

 

propria strada, percorrerla senza indugi, imparare dalle esperienze che si presentano nel corso della nostra vita e continuare a imparare. Queste aree sono caratterizzate ciascuna da un colore: il porpora, il verde luce, il turchese, il rosa. Peter Mandel li definisce i «colori dell’anima e dello spirito» perché grazie a essi avremo la possibilità andareeoltre la semplice componente fisica, riusciremo invece a toccare, di sondare regolare gli aspetti più intimi dell’uomo. Ognuna di queste quattro aree sarà a sua volta suddivisa in tre aspetti più specifici, con caratteristiche simili, ma sfumature diverse. In totale avremo quindi dodici microaree, che andranno a coprire l’intera gamma di emozioni, vissuti e comportamenti che caratterizzano l’uomo nella sua totalità. Per ognuna di esse presenteremo un caso clinico e descriveremo come un colore specifico per ogni singolo organo, oltre a quello generico dell’anima e dello spirito dell’area in questione, sarà d’aiuto nel caso preso in esame.

 

Ogni area avrà: 1. Parola chiave Servirà a identificare immediatamente l’area e a rendere subito chiara la sua natura profonda. 2. Organo bersaglio Il distretto corporeo che con maggiore frequenza andrà ad ammalarsi in conseguenza a quello specifico vissuto. 3. Descrizione generale Le caratteristiche psico-comportamentali esasperate che caratterizzano l’individuo corrispondente. 4. Regolazione con il colore Qual è l’obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere grazie al trattamento con la cromopuntura? 5. Genealogia Un riferimento alla nostra storia familiare per trovare in essa le radici del nostro attuale disagio. Per ogni area sarà presentato un caso clinico ( La storia), tratto dall’esperienza quotidiana in ambulatorio. A corredo di esso saranno proposte alcune immagini, con riferimenti terapeutici specifici in cromopuntura.

 

AREA PORPORA: PASSIONE

Il porpora esprime serietà e dignità, ma anche grazia e gentilezza. In esso è nascosto il potere di controllo dei nostri pensieri, del nostro sangue. È il colore dell’umanità più pura, della trasparenza elevata a sistema; è l’indicatore dell’essere interiore interiore assoluto, di ciò che è quindi in relazione al mio programma di vita. Nel porpora hanno luogo le reazioni agli influssi esterni, che comunque sono sempre in accordo interiore con il più profondo nucleo dell’essere. (Peter Mandel)

 

1 - ATTIVO  Parola chiave: ribellione Organo bersaglio: testa-occhi  Descrizione generale:  avremo di fronte persone caratterizzate da un grande impeto e da una grande passione. Fortemente ideologizzate, sono disposte a morire pur di portare avanti le loro tesi. Dotati di una vis olemica assoluta, cercano costantemente lo scontro e vanno sempre alla guerra. Cercano di imporre a tutti i costi il proprio punto di vista, anche a onta dell’evidenza. Sono molto indipendenti da un punto di vista psichico e difendono la loro indipendenza a volte fino all’aggressività. Sono animate dalla costante ricerca di nuove sfide, non trovano mai ristoro e hanno un’energia straordinaria che le sostiene.  Regolazione con il colore: saranno in grado di gestire meglio le loro risorse fisiche e psichiche. Riusciranno a trovare un loro spazio interiore dove riposare e acquietare la mente. Apprezzeranno il senso del limite, la soglia oltre la quale non spingersi. Genealogia: chi nella propria storia famigliare ha avuto avi imprigionati per un’idea? Chi ha sofferto per l’esuberanza sessuale di un coniuge?

LA STORIA

Geraldina rimaneva incantata dai racconti del nonno partigiano, le sue fughe in montagna per sfuggire ai rastrellamenti, la fame e il freddo sopportati con dignità pur di abbattere il nemico e poi le torture subite in caserma per costringerlo a confessare i nomi dei complici. Negli anni ’70 fu particolarmente attiva da un punto di vista politico, si batteva per cambiare il mondo, la sua visione era quella di chi voleva portare più equità e giustizia sociale. Tanta era la passione politica da rinunciare a costruirsi una famiglia, trovare un lavoro in maniera continuativa, dedicare tempo a qualsiasi cosa che non fosse l’impegno

 

politico a tempo pieno. Rifiutava totalmente una visione interiore della vita, concentrandosi sul mondo esteriore e sulle sue battaglie da condurre. I suoi problemi clinici iniziarono allora e continuano ancora: Geraldina era sempre soltanto concentrata sulla sua testa, negava le proprie emozioni, quelle profonde e personali, si manteneva sempre sveglia a un ritmo beta di massima aggressività credendo cosìeditrascurava poter ottenere tutto, emotive ma con questo negava la sua visione interiore le esigenze personali. E i suoi occhi, specchio proprio della necessità di guardarsi dentro, hanno incominciato ad ammalarsi, con ricorrenti infiammazioni. Geraldina ha negato per anni il «sentire dell’addome» e dopo anni l’addome, e in particolare il fegato, l’organo più emotivo che abbiamo, ha cominciato a reclamare per sé la giusta attenzione; attraverso un ingrossamento del suo volume, ha voluto dire: «Ehi, ci sono s ono anch’io!».

 

LE ZONE FONDAMENTALI FONDAMENTALI DELL’ESOGETICA

LOCALIZZAZIONE

All’altezzaa della seconda vertebra lombare. All’altezz TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore porpora.

 

I 12 ASPETTI DELL’OROLOGIO DEL DOLORE E DEL RETICOLO DEL DOLORE

LOCALIZZAZIONE

 sinistra: Reticolo del dolore Tracciare tre linee orizzontali che passano da: 1. attaccatura dei capelli; 2. centro della fronte; 3. punti fra le sopracciglia. Tracciare 4 linee verticali che passano per: 1. lato esterno degli occhi; 2.

centro1della pupilla;di3.questo lato interno degli occhi; 4. linea mediana. Cercare il punto all’interno reticolo.  destra: Orologio del dolore Tracciare un cerchio con, alle ore 12, il punto dell’attaccatura e, alle ore 6, il punto fra le sopracciglia. Cercare il punto 1 all’interno di questo orologio. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore porpora.

 

CENTRO PORPORA ATTIVO

LOCALIZZAZIONE

Fra una linea che passa per l’attaccatura dei capelli e una linea che passa per il centro della fronte; il punto si trova sul primo terzo del tracciato che va dalla linea mediana anteriore sino alla linea della punta dell’orecchio sinistro. TRATTAMENTO

Irradiare il centro del punto per 30 secondi con il colore porpora.

 

PUNTI DEGLI OCCHI

LOCALIZZAZIONE

I sei punti si trovano all’incrocio tra tre linee orizzontali che passano rispettivamentee per l’attaccatura dei capelli, il centro della fronte e il punto rispettivament fra le sopracciglia e una linea verticale che passa per il centro della pupilla. TRATTAMENTO

Irradiare tutti i punti, per 30 secondi ognuno, con il colore rosso.

 

1 - NEUTRALE  Parola chiave: il Sovrano magnanimo Organo bersaglio: cuore e circolazione  Descrizione generale:  la nobiltà d’animo, la generosità, è la grande dote di queste persone. Occupano sovente ruoli di comando: essere al centro del mondo e detenere il potere è un obiettivo da perseguire. Hanno una salda fiducia nelle loro qualità: questo le spinge ad avere atteggiamenti egocentrici improntati alla ricerca del successo e del riconoscimento. Ma l’ego ha costantemente bisogno di conferme, dedizione e amore, in mancanza di ciò porta alla rarefazione dei rapporti umani, al venir meno del meccanismo del dare e del ricevere. Il cuore si chiude e i sentimenti vengono negati.  Regolazione con il colore: riusciranno finalmente a esprimere con grande intensità i loro sentimenti più profondi. Riusciranno ad amare senza pretendere niente in cambio. Smetteranno di lottare per difendere il loro territorio finendo con il condividerlo. Genealogia: quale famigliare ha perso casa o azienda? Chi ha dovuto rinunciare al proprio amore per una ragione superiore?

 

LA STORIA

Ruggiero, vedovo e molto anziano, credeva ormai che la vita gli avesse già offerto tutto. Dopo la morte della moglie si era chiuso in un totale isolamento, aveva interrotto le amicizie di una vita, smesso di lavorare nel volontariato al quale invece per anni si era dedicato, rifiutato qualunque tipo di altro contatto con il mondo circostante, rinunciato ad amare. Ma il nostro io ha bisogno di «conferme, dedizione e amore» tutte cose indissolubilmente associate al cuore ed è infatti il suo cuore che inizia a fare i capricci; la mancanza di rapporti umani blocca il flusso del dare e del ricevere, che è peculiare per una buona salute cardiaca. I disturbi cardiaci vengono per dirci: «Ci siamo perché non dai amore». I tempi del cuore non sono quelli anagrafici: rinunciare ad amare, donare sé stessi e dedicarsi agli altri non sono caratteristici di un’età piuttosto che di un’altra e credere che a un certo punto della propria vita non ci sia più senso nell’amare, che questo sia una condizione esclusiva giovanile, conduce in grossa parte alle malattie cardiache alle quali assistiamo in terza età. Il colore arancione in punti specifici cutanei aiuterà Ruggiero a comprendere come abbia ancora il diritto di amare e che in lui ci siano ancora tante meraviglie da offrire al prossimo; e contribuirà ad alleviare notevolmente i suoi sintomi cardiologici.

 

LE ZONE FONDAMENTALI FONDAMENTALI DELL’ESOGETICA

LOCALIZZAZIONE

All’altezzaa della seconda vertebra lombare. All’altezz TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore porpora.

 

I 12 ASPETTI DELL’OROLOGIO DEL DOLORE E DEL RETICOLO DEL DOLORE

LOCALIZZAZIONE

 sinistra: Reticolo del dolore Tracciare tre linee orizzontali che passano da: 1. attaccatura dei capelli; 2. centro della fronte; 3. punti fra le sopracciglia. Tracciare 4 linee verticali che passano per: 1. lato esterno degli occhi; 2.

centro5della pupilla;di3.questo lato interno degli occhi; 4. linea mediana. Cercare il punto all’interno reticolo.  destra: Orologio del dolore Tracciare un cerchio con, alle ore 12, il punto dell’attaccatura e, alle ore 6, il punto fra le sopracciglia. Cercare il punto 5 all’interno di questo orologio. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore porpora.

 

CENTRO PORPORA NEUTRALE

LOCALIZZAZIONE

Fra una linea che passa per l’attaccatura dei capelli e una linea che passa per il centro della fronte; il punto si trova sul primo terzo del tracciato che va dalla linea della punta dell’orechio sinistro sino alla linea mediana posteriore. TRATTAMENTO

Irradiare il centro del punto per 30 secondi con il colore porpora.

 

PUNTI DEL CUORE

LOCALIZZAZIONE

Disegnare un’ellisse al livello della scapola sinistra, il cui margine inferiore è la linea della piega ascellare e quello superiore è il punto più alto del muscolo trapezio. TRATTAMENTO

Irradiare di colore arancione, per 30 secondi ognuno, i tre punti all’interno dell’ellisse.

 

3 - PASSIVO  Parola chiave: aperto al mondo Organo bersaglio: fegato-anche  Descrizione generale:  anche loro sono persone dotate di grandi ideali e con obiettivi molto ambiziosi; l’orizzonte è senza limiti e nessuna possibilità può essere loro preclusa. Questo le porta a buttarsi alla cieca in avventure pericolose, in una gara crescente di coraggio, quasi a sfidare la sorte. Un impulso al movimento costante ma privo di controllo e metodo. Un impulso al movimento e all’azione già visibile sin dall’infanzia, una predisposizione al rischio che ha spinto i genitori a intervenire limitando il naturale sviluppo del bambino. La ricerca costante di un proprio centro, di una propria individualità, della direzione giusta come se fossero costantemente volti a capire chi sono veramente, senza riuscirci però e finendo come a vivere la vita di un altro.  Regolazione con c on il colre: impareranno a godere del Viaggio della loro vita dando a essa un senso. Riusciranno a gestire le loro ambizioni senza cadere in sentimenti di frustrazione o collera. Genealogia: ci sono storie di emigrazione forzata in famiglia, profughi, dissidenti mandati al confino? Quale avo è dovuto scappare con ignominia

perdendo tutto il suo peso sociale?

 

LA STORIA

Maria ha cinquant’anni e una grave artrosi dell’anca. Ha sempre vissuto una vita molto dinamica, a cento all’ora, mossa da un impulso irrefrenabile che la portava a compiere scelte sempre particolarmente rischiose, a buttarsi ciecamente in imprese pericolose, una sorta di impulso incontrollato al movimento estremo. Il suo desiderio profondo era quello di trovare una collocazione definitiva nella vita, il fatto di non riuscirci la induceva a ricercarla in maniera spasmodica e ossessiva. Da un po’ di tempo però si era del tutto fermata, era come se avesse gettato la spugna e rinunciato a trovare la sua strada: era ingrassata notevolmente e cercava conforto nel cibo e nelle bevande. E i dolori dell’articolazione dell’anca erano ormai forti e insistenti. L’anca è rappresentativa del nostro percorso individuale, di ciò che è stato previsto per ognuno di noi, e se io non sono nel mio corretto programma di vita cerco disperatamente di trovarlo sottoponendo, nel corso degli anni, il mio fisico a sforzi notevoli. Se alla lunga non ci riesco mi siedo, ristagno, cerco soddisfacimenti compensativi, rinuncio alla mia innata mobilità. Il colore rosso sulla zona dell’anca darà la possibilità a Maria di ritrovare la vivacità che le è propria, di riprendere il percorso che ha interrotto e di vivere finalmente la sua vita.

 

LE ZONE FONDAMENTALI FONDAMENTALI DELL’ESOGETICA

LOCALIZZAZIONE

All’altezzaa della seconda vertebra lombare. All’altezz TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore porpora.

 

I 12 ASPETTI DELL’OROLOGIO DEL DOLORE E DEL RETICOLO DEL DOLORE

LOCALIZZAZIONE

 sinistra: Reticolo del dolore Tracciare tre linee orizzontali che passano da: 1. attaccatura dei capelli; 2. centro della fronte; 3. punti fra le sopracciglia. Tracciare 4 linee verticali che passano per: 1. lato esterno degli occhi; 2.

centro9della pupilla;di3.questo lato interno degli occhi; 4. linea mediana. Cercare il punto all’interno reticolo.  destra: Orologio del dolore Tracciare un cerchio con, alle ore 12, il punto dell’attaccatura e, alle ore 6, il punto fra le sopracciglia. Cercare il punto 9 all’interno di questo orologio. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore porpora.

 

CENTRO PORPORA PASSIVO

LOCALIZZAZIONE

Il punto si trova sopra la punta dell’orecchio destro, fra una linea che passa per l’attaccatura dei capelli e una linea che passa per il centro della fronte. TRATTAMENTO

Irradiare il centro del punto per 30 secondi con il colore porpora.

 

PUNTI DELL’ANCA

LOCALIZZAZIONE

Il punto si trova nel secondo spazio intercostale sulla linea mediana del muscolo pettorale. TRATTAMENTO

Irradiare i due punti per 30 secondi con il colore rosso.

 

AREA VERDE LUCE: STABILITÀ

Il verde luce è il colore della bontà permanente e pura che dà senza chiedere nulla in cambio. Esso va oltre la frequenza del verde puro, che invece è tutto istinto e legato alla terra. Il verde luce infatti ha una natura superiore, trasforma gli istinti più bassi portandoli nelle alte sfere della coscienza spirituale. È caratterizzato da estrema tranquillità e illimitata sicurezza: ciò deriva dall’essere in grado di conciliare gli aspetti terreni con quelli celesti, dal poter godere dei beni materiali in una luce di soddisfacimento divino. (Peter Mandel)

 

4 - ATTIVA  Parola chiave: piacere di vivere Organo bersaglio: collo-circolazione linfatica della testa  Descrizione generale:  una totale incapacità di distinguere fra ciò che è buono e ciò che è cattivo. Fin da piccoli saranno estremamente limitati nel godere delle esperienze del mondo che li circonda e frenati nel loro innato istinto percettivo: vincoli che porteranno nel loro mondo di adulti con gravi e pesanti ripercussioni, come non apprezzare il sapore di un buon cibo, riconoscere l’odore del pane appena sfornato, godere del contatto fisico, rimirare un panorama mozzafiato, abbandonarsi alla gioia sulle note di Mozart. Tempo perso! Saranno invece orientati al soddisfacimento degli aspetti concreti della vita, denaro e lavoro su tutto, alla ricerca di una sicurezza materiale da raggiungere ad ogni costo. Questo porterà loro a privarsi del benché minimo momento di piacere personale pur di raggiungere questo scopo.  Regolazione con il colore: impareranno nuovamente a percepire i profumi celestiali che la vita sa offrire e a comprendere come il piacere di vivere possa essere conciliato con il dovere di vivere. Genealogia: chi ha dovuto rinunciare al piacere dei sensi s ensi per non perdere il

lavoro? Chi ha taciuto, ingoiando un boccone amaro, dietro ricompensa economica

 

LA STORIA

Giuseppe è impiegato da anni nella pubblica amministrazione, amministrazione, conduce una vita estremamente regolare, con ritmi scanditi e orari ripetitivi, non è sposato e vive con l’anziana madre che accudisce con costanza e amore. Ha pochissime amicizie e frequentazioni saltuarie; il poco tempo libero che ha a disposizione lo impiega terminando il lavoro che si è accumulato in ufficio, non va al cinema da anni, non si concede un fine settimana di svago né una vacanza da anni, non fa attività sportiva, mai un caffè al bar né una pizza con gli amici: crede che tutto questo sia giusto così e che questa sia la vita che gli è data da vivere. Anosmia è il sintomo che lo affligge da un po’ di tempo, una totale incapacità di poter percepire gli odori. Il significato è fin troppo chiaro: questo suo naso pieno gli impedisce di godere della gioia dei «profumi celestiali» della vita, è come se mandasse giù più di quanto gli fa bene, come se agisse contro la sua attitudine, il suo carattere, come se da lui si pretendesse troppo. Il rosso lo aiuterà ad «aprire il suo naso», a trovare gusto e gioia nella vita, prendere tempo per sé stesso, non sentirsi sempre obbligato e costretto, capire cosa lo fa star bene per goderne pienamente.

 

LE ZONE FONDAMENTALI FONDAMENTALI DELL’ESOGETICA

LOCALIZZAZIONE

Al centro della colonna vertebrale, a metà fra la zona porpora e la zona turchese. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore verde luce.

 

I 12 ASPETTI DELL’OROLOGIO DEL DOLORE E DEL RETICOLO DEL DOLORE

LOCALIZZAZIONE

 sinistra: Reticolo del dolore Tracciare tre linee orizzontali che passano da: 1. attaccatura dei capelli; 2. centro della fronte; 3. punti fra le sopracciglia. Tracciare 4 linee verticali che passano per: 1. lato esterno degli occhi; 2.

centro2della pupilla;di3.questo lato interno degli occhi; 4. linea mediana. Cercare il punto all’interno reticolo.  destra: Orologio del dolore Tracciare un cerchio con, alle ore 12, il punto dell’attaccatura e, alle ore 6, il punto fra le sopracciglia. Cercare il punto 2 all’interno di questo orologio. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore verde luce.

 

CENTRO VERDE LUCE ATTIVO

LOCALIZZAZIONE

Fra una linea che passa per l’attaccatura dei capelli e una linea che passa per il centro della fronte: il punto si trova sul secondo terzo del tracciato che va dala linea mediana anteriore sino alla linea della punta dell’orecchio sinistro. TRATTAMENTO

Irradiare il centro del punto per 30 secondi con il colore verde luce.

 

PUNTI DEL NASO

LOCALIZZAZIONE

I tre punti si trovano all’incrocio tra tre linee orizzontali che passano rispettivamentee per l’attaccatura dei capelli, il centro della fronte e il punto rispettivament fra le sopracciglia e la linea mediana posteriore. TRATTAMENTO

Irradiare tutti i punti per 30 secondi, ognuno con il colore rosso (in alternativa con il turchese).

 

5 - NEUTRALE  Parola chiave: metodo e scrupolo Organo bersaglio: intestino crasso e tenue  Descrizione generale:  cautela eccessiva, analisi esasperata, critica costante, pignoleria ossessiva sono gli elementi caratterizzanti questi individui. Sono persone saccenti ed egocentriche, sempre pronte a critiche pungenti e giudizi taglienti, mai però rivolti verso sé stessi. La loro capacità analitica è sempre fredda, razionale, solo di «testa»; viene negato qualunque tipo di analisi emotiva, coinvolgente i sentimenti, di «pancia». Avranno la necessità di tenere tutto costantemente sotto controllo in una totale incapacità di lasciarsi andare. Sono persone molto pratiche, volte al perseguimento dei propri interessi e di tutto ciò che è realistico, sfruttabile, pratico, con un grande bisogno di sicurezza, anche modesta, capaci di lavorare ininterrottamente pur di conseguirla.  Regolazione con c on il colore: riusciranno a tirar fuori le proprie emozioni più profonde abbandonandosi a esse; permetteranno che le sorprese, i contrattempi, gli ostacoli entrino a far parte della loro vita senza farsi destabilizzare da essi anzi accettandoli come tali. Genealogia: chi si è trovato a soffrire per non aver ben valutato tutte le opzioni? Chi è stato licenziato per non aver tenuto i conti ben in ordine?

 

LA STORIA

Marinella è la segretaria ideale: sempre precisa e puntuale, mantiene tutto in ordine, registra tutto con scrupolo e nulla sfugge alla sua attenzione. La mattina prima di uscire di casa programma ogni minuto della sua giornata, fa la spesa alimentare per tempo, divide le pulizie di casa in attività quotidiana – più veloci ma sempre accurate –, attività settimanale (più approfondite e ordinate) e attività stagionale (a inizio primavera e a fine estate rinnova totalmente gli ambienti, rigenera il guardaroba e mette tutto a lavare: la casa brilla come uno specchio). La sera, dopo aver preparato la cena e lavato i piatti, controlla che figli abbiano fatto i compiti per poi andare a trovare i genitori che abitano nella casa di fronte per vedere se hanno bisogno di qualcosa. Prima di andare a dormire, ritira la biancheria e stira gli abiti di marito e figli per far sì che all’indomani siano in perfetto ordine. Il suo intestino è totalmente bloccato, riesce a evacuare con difficoltà circa una volta alla settimana: la necessità di dover tenere tutto per forza sotto controllo si estende per analogia alla sua funzione intestinale. Il verde su punti riflessi specifici sarà il trattamento giusto per aiutarla a «mollare la presa» ed evitare di «trattenere» tutto: non appena si lascerà andare nella sua vita quotidiana, l’intestino riprenderà a funzionare regolarmente.

 

LE ZONE FONDAMENTALI FONDAMENTALI DELL’ESOGETICA

LOCALIZZAZIONE

Al centro della colonna vertebrale, a metà fra la zona porpora e la zona turchese. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore verde luce.

 

I 12 ASPETTI DELL’OROLOGIO DEL DOLORE E DEL RETICOLO DEL DOLORE

LOCALIZZAZIONE

 sinistra: Reticolo del dolore Tracciare tre linee orizzontali che passano da: 1. attaccatura dei capelli; 2. centro della fronte; 3. punti fra le sopracciglia. Tracciare 4 linee verticali che passano per: 1. lato esterno degli occhi; 2. centro della pupilla; 3. lato interno degli occhi; 4. linea mediana. Cercare il punto 6 all’interno di questo reticolo.  destra: Orologio del dolore Tracciare un cerchio con, alle ore 12, il punto dell’attaccatura e, alle ore 6, il punto fra le sopracciglia. Cercare il punto 6 all’interno di questo orologio. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore verde luce.

 

CENTRO VERDE LUCE NEUTRALE

LOCALIZZAZIONE

Fra una linea che passa per l’attaccatura dei capelli e una linea che passa per il centro della fronte: il punto si s i trova sulla linea mediana posteriore. TRATTAMENTO

Irradiare il centro del punto per 30 secondi con il colore verde luce.

 

PUNTI DELL’INTESTINO DELL’INTESTINO

LOCALIZZAZIONE

I punti si trovano a due dita trasverse in diagonale dall’ombelico. TRATTAMENTO

Irradiare i 3 punti per 30 secondi, ognuno con il colore verde luce.

 

6 - PASSIVA  Parola chiave: la durezza interiore Organo bersaglio: ossa-ginocchio-pel ossa-ginocchio-pelle le  Descrizione generale: «Ho dovuto costruirmi una corazza per impedire a chiunque di entrare dentro di me, conoscermi veramente, capire chi sono: sarebbe stato troppo destabilizzante e avrebbe messo in pericolo la mia stessa esistenza». Questo è un leitmotiv costante che inibisce notevolmente nello stabilire contatti umani, che sono anzi rifuggiti e ritenuti come pericolosi. Avremo individui in grado di sviluppare una enorme capacità di resistenza e una profonda durezza interiore con l’obiettivo di raggiungere

una stabilità permanente. Sono persone rigide, severe e rigorose cheemotiva invecchiano precocemente e con unabloccate, forte tendenza all’intossicazione.  Regolazione con il colore: saranno in grado di ristabilire il contatto con il prossimo, diventeranno estremamente affidabili, apprezzati per la loro riservatezza e in grado di adempiere al loro dovere assumendosi piena responsabilità per le proprie azioni. Genealogia: chi ha patito per non aver voluto inginocchiarsi di fronte a una autorità costituita? Chi ha vissuto una profonda svalutazione emotiva in seguito a una separazione?

 

LA STORIA

Margherita è rimasta vedova molto giovane, suo marito è andato via all’improvviso e da un giorno all’altro le è toccato caricarsi il mondo sulle spalle. «Con due figli piccoli da mantenere ha dovuto subito cercare un lavoro, si è trovata nelle condizioni di svolgere contemporaneamente sia il ruolo di madre che quello di padre. Non ho avuto neanche il tempo di rielaborare il lutto, di piangere per mio marito e la morte che lo ha colto troppo giovane. Non ho tempo per i sentimentalismi, ho due bocche da sfamare e devo rimboccarmi le maniche senza cedere alle emozioni. “Poco pane, pochi padrenostri”, diceva mia nonna, non è il tempo delle preghiere adesso, ma del duro impegno senza distrazioni». Con il tempo compaiono dolori ossei diffusi, in particolare alle ginocchia: la solidità che sta chiedendo alla sua vita per riuscire ad andare avanti si riverbera nell’irrigidimento delle articolazioni; non può cedere, fermarsi e piegare le ginocchia, non può permetterselo. Il colore rosso su punti riflessi specifici la aiuterà ad aprirsi alle emozioni, accettare aiuto e condividere il carico delle responsabilità con altri membri della sua famiglia.

 

LE ZONE FONDAMENTALI FONDAMENTALI DELL’ESOGETICA

LOCALIZZAZIONE

Al centro della colonna vertebrale, a metà fra la zona porpora e la zona turchese. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore verde luce.

 

I 12 ASPETTI DELL’OROLOGIO DEL DOLORE E DEL RETICOLO DEL DOLORE

LOCALIZZAZIONE

 sinistra: Reticolo del dolore Tracciare tre linee orizzontali che passano da: 1. attaccatura dei capelli; 2. centro della fronte; 3. punti fra le sopracciglia. Tracciare 4 linee verticali che passano per: 1. lato esterno degli occhi; 2.

centro10 della pupilla; di 3. questo lato interno degli occhi; 4. linea mediana. Cercare il punto all’interno reticolo.  destra: Orologio del dolore Tracciare un cerchio con, alle ore 12, il punto dell’attaccatura e, alle ore 6, il punto fra le sopracciglia. Cercare il punto 10 all’interno di questo orologio. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore verde luce.

 

CENTRO VERDE LUCE PASSIVO

LOCALIZZAZIONE

Fra una linea che passa per l’attaccatura dei capelli e una linea che passa per il centro della fronte: il punto si trova sul secondo terzo del tracciato che va dalla linea mediana anteriore sino alla linea della punta dell’orecchio destro. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi il centro del punto con il colore verde luce.

 

PUNTI DEL GINOCCHIO

LOCALIZZAZIONE

I punti si trova all’inserzione del tendine del bicipite della spalla. TRATTAMENTO

Irradiare, per 30 secondi ognuno, i due punti con il colore rosso.

 

AREA TURCHESE: LIBERTÀ

Il turchese è definito «ascensore per l’inconscio»: esso è il suo obiettivo finale. Le gradazioni chiara e scura del colore turchese rappresentano il manto interno ed esterno dell’anima che collega e traduce. All’esterno si trovano i sintomi fisici che nel subconscio trascinano l’uomo nel ristagno o nella stasi-depressione. Irradiare questo colore determina un’ineffabile sensazione di benessere, liberazione e tranquillità. (Peter Mandel)

 

7 - ATTIVA  Parola chiave: curiosità e irrequietezza Organo bersaglio: polmoni e bronchi  Descrizione generale:  la necessità impellente di voler capire, afferrare, comprendere tutto nella vita; queste persone sono caratterizzate da una curiosità innata con una spinta costante a cercare di conoscere quanto più è possibile per meglio fronteggiare tutti gli eventuali imprevisti. Una conoscenza del mondo che però sarà inevitabilmente superficiale: non c’è tempo per l’approfondimento, l’obiettivo deve essere raggiunto in fretta, con velocità, senza requie, generando uno stress talmente marcato che

finisce persanno renderle non sono libere. Sonoad persone versatili, eclettiche, far tutto, pronte adattarsi estremamente sempre alle circostanze e sono disponibili al cambiamento, in un vortice però che tende ad affaticarle oltremodo.  Regolazione con il colore: impareranno a essere costanti, ad applicarsi con continuità e a sviluppare punti di vista adeguati; comprenderanno che si può godere la vita senza bruciarla, senza disperdere energie preziose in un turbinio senza fine. Genealogia: chi è morto per non aver mantenuto la parola data? Ci sono storie di antenati nati fuori da un matrimonio, ripudiati che hanno dovuto arrangiarsi sin da tenera età?

 

LA STORIA

Carlo è sempre stato un uomo dai mille interessi, ha viaggiato tanto e conosciuto molto, stabilito contatti e conoscenze in tutto il mondo. La sua azienda lo ha sempre assecondato: invece di offrirgli in lavoro in ufficio, lo ha mandato in giro sfruttando la sua verve, il suo entusiasmo, la sua voglia di vivere. Aveva la capacità di trovare una soluzione per ogni problema: «Erano il mio entusiasmo e la mia passione che mi davano sempre la risposta giusta, avevo una energia pazzesca che mi derivava dal desiderio estremo di conoscenza!». Con il passare degli anni però la forza fisica andava calando e Carlo era sempre più costretto a limitare viaggi e rinunciare a impegni. Le difficoltà respiratorie di cui già aveva sofferto in passato erano ritornate e sempre più importanti: si dice che la vera energia vitale è localizzata nel respiro e che il respiro sia un altro termine per esprimere la vita, che in esso sia nascosta la forza «divina». Nella coscienza profonda di Carlo sono evidenti le correlazioni: ariarespiro-contatto-relazione-vita. Se respirare significa vita, allora la vita partecipa al respiro dell’universo. Il colore rosso sui punti dei polmoni ridonerà entusiasmo ed energia a Carlo, che ritornerà a «vivere». L’aria della vita tornerà a gonfiargli il petto.

 

LE ZONE FONDAMENTALI FONDAMENTALI DELL’ESOGETICA

LOCALIZZAZIONE

All’altezza di un punto sulla colonna vertebrale, un dito trasverso sopra la linea delle pieghe ascellari. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore turchese.

 

I 12 ASPETTI DELL’OROLOGIO DEL DOLORE E DEL RETICOLO DEL DOLORE

LOCALIZZAZIONE

 sinistra: Reticolo del dolore Tracciare tre linee orizzontali che passano da: 1. attaccatura dei capelli; 2. centro della fronte; 3. punti fra le sopracciglia. Tracciare 4 linee verticali che passano per: 1. lato esterno degli occhi; 2. centro della pupilla; 3. lato interno degli occhi; 4. linea mediana. Cercare il punto 3 all’interno di questo reticolo.  destra: Orologio del dolore Tracciare un cerchio con, alle ore 12, il punto dell’attaccatura e, alle ore 6, il punto fra le sopracciglia. Cercare il punto 3 all’interno di questo orologio. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore verde luce.

 

CENTRO TURCHESE ATTIVO

LOCALIZZAZIONE

Fra una linea che passa per l’attaccatura dei capelli e una linea che passa per il centro della fronte: il punto si trova sul secondo terzo del tracciato che va dalla linea mediana anteriore sino alla linea della punta dell’orecchio destro. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi il centro del punto con il colore turchese.

 

PUNTI DEL POLMONE

LOCALIZZAZIONE

Tutti punti si trovano su una linea che passa per il centro della scapola. I due punti superiori si trovano due dita trasverse sotto la punta della scapola e gli altri sono ciascuno due dita trasvrse in basso. TRATTAMENTO

Irradiare, per 30 secondi ognuno, i sei punti con il colore rosso.

 

8 - NEUTRALE  Parola chiave: pace e armonia Organo Bersaglio: rene e vescica  Descrizione generale:  queste persone hanno la facoltà di sviluppare dentro di sé una sorta di membrana psicologica, che ha la funzione di filtrare tutti gli avvenimenti esterni, tutte le situazioni emotivamente difficili con le quali si troveranno a confrontarsi. La ricerca di un equilibrio duraturo, dell’armonia psichica, dell’amore che dà pace, saranno costantemente ricercati. Crederanno che tutto ciò che verrà dato sarà restituito e tornerà indietro con la stessa potenza, ma questo, lo sappiamo, non avviene e

quindi limitazione e mancanza reazione.paura, Saranno costantemente volte allad’azione ricerca delsaranno bello, all’inevitabile godimento delle più alte forme d’arte, con uno spiccatissimo senso estetico, in nome di un’eleganza elevata a sistema.  Regolazione con il colore: si libereranno da vincoli e paure profonde, metteranno il loro cuore a disposizione senza aspettare nulla in cambio, saranno in grado di gestire i rovesci della vita senza conseguenze perturbanti. Genealogia: abbiamo storie di internati in ospedali psichiatrici per gravi turbe mentali? Chi ha visto turbare la propria serenità familiare a causa della violazione della propria casa?

 

LA STORIA

Anna ha sempre vissuto nella costante ricerca dell’uomo giusto, ma l’uomo giusto non è ancora arrivato. È una donna molto elegante e ha vissuto tutta la sua vita alla ricerca di un uomo con il quale condividere le sue passioni, creare una famiglia, costruire un ambiente domestico intimo nel quale abbandonarsi per trovar pace e ristoro. Ha visto sua madre soffrire indicibili pene d’amore con un marito che non le hai mai dato dei punti di riferimento: o troppo spesso assente o invadente, possessivo e geloso. Anna ha giurato a sé stessa che non si sarebbe mai trovata nella stessa situazione, ma questo l’ha portata a non legarsi mai a un uomo veramente, a vivere ogni relazione con la paura che quell’uomo avrebbe turbato l’equilibrio e l’armonia a cui lei tanto anelava. Nella sua storia una grave insufficienza renale viene a dirci che sua vita interiore è inondata da un flusso di paure, ansie e preoccupazioni che non riesce più a sopportare. Il rosso sui reni la aiuterà a vivere le sue storie senza il terrore che possano destabilizzarla, a costruire equilibrio nella coppia lavorando ogni giorno e senza la paura costante che un giorno questo equilibrio si romperà.

 

LE ZONE FONDAMENTALI FONDAMENTALI DELL’ESOGETICA

LOCALIZZAZIONE

All’altezza di un punto sulla colonna vertebrale, un dito trasverso sopra la linea delle pieghe ascellari. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore turchese.

 

I 12 ASPETTI DELL’OROLOGIO DEL DOLORE E DEL RETICOLO DEL DOLORE

LOCALIZZAZIONE

 sinistra: Reticolo del dolore Tracciare tre linee orizzontali che passano da: 1. attaccatura dei capelli; 2. centro della fronte; 3. punti fra le sopracciglia. Tracciare 4 linee verticali che passano per: 1. lato esterno degli occhi; 2.

centro7della pupilla;di3.questo lato interno degli occhi; 4. linea mediana. Cercare il punto all’interno reticolo.  destra: Orologio del dolore Tracciare un cerchio con, alle ore 12, il punto dell’attaccatura e, alle ore 6, il punto fra le sopracciglia. Cercare il punto 7 all’interno di questo orologio. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore verde luce.

 

CENTRO TURCHESE NEUTRALE

LOCALIZZAZIONE

Fra una linea che passa per l’attaccatura dei capelli e una linea che passa per il centro della fronte: il punto si trova sul primo terzo del tracciato che va dalla linea mediana posteriore sino alla linea della punta dell’orecchio destro. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi il centro del punto con il colore turchese.

 

PUNTI DEI RENI

LOCALIZZAZIONE

I due punti si trovano nell’angolo tra la seconda vertebra lombare e l’ultima costola. TRATTAMENTO

Irradiare, per 30 secondi ognuno, i due punti con il colore rosso.

 

9 - PASSIVA  Parola chiave: originalità e sperimentazione sperimentazione Organo bersaglio: cervello-mido cervello-midollo-polpacci-ca llo-polpacci-caviglie viglie  Descrizione generale: la mancanza di misura, la tendenza all’estremismo, la necessità di sperimentare sono il segno di un’esistenza interiore non in ordine. Queste persone si sentono costantemente strette e costrette in essa e pensano che la loro vita debba cambiare adesso! Sono persone caratterizzate da sbalzi d’umore anche violenti, sulle quali difficilmente si può fare affidamento in quanto discontinue, svogliate e spesso intemperanti. Il movimento fisico e psichico è la loro caratteristica

principale e se organizzano loro vita in mododistatico concostantemente il passare del tempo divengono distruttive.la Hanno necessità scoprire cose nuove: trovare nuove soluzioni, inventare nuovi prodotti, proporre nuovi progetti, ma finiscono però con l’inciampare lungo la vita, trovano intoppi, incappano in ostacoli, hanno repentine accelerazioni e improvvise frenate, il tutto senza mai riuscire a raggiungere veramente qualcosa!  Regolazione con il colore: riacquisteranno la leggerezza che è loro costituzionale, ritroveranno la capacità di danzare soavemente che è nella loro natura, ma che hanno perso. Genealogia: abbiamo storie di riduzione in schiavitù o deprivazione forzata della libertà? Chi ha dovuto allontanarsi, senza volerlo, dalla propria madre in seguito a un progetto di vita che si rivelerà sbagliato?

 

LA STORIA

Marco era chiamato «il cigno» dai suoi compagni di squadra tanta era la leggiadria dei suoi movimenti, nonostante un fisico massiccio. Danzava sul pallone, compiendo gesti atletici impensabili per un calciatore della sua stazza. Aveva giocato in diverse squadre semi-professionistiche della sua regione, si poneva sempre nuovi obiettivi, voleva conoscere le realtà quotidiane delle squadre in cui giocava. L’ambiente era quello di squadrette di provincia. Lui oltre a giocare a calcio era sempre interessato alla vita che si svolgeva nel paese, agli antichi ricordi sulla sua storia che si raccontavano al bar la sera, a conoscere i luoghi, le tradizioni, le persone. Appena aveva scoperto tutto, decideva di cambiare aria e andare in altre squadre per conoscere nuove realtà, nuove storie. Un giorno però si innamorò di una ragazza del posto dov’era a giocare in quel momento e decise di fermarsi. Dopo un anno la caviglia iniziò a cedere con sempre maggiore frequenza, la sua famosa leggerezza atletica divenne un ricordo, fu costretto a smettere. Era il segnale che avendo organizzato la sua vita in modo statico aveva negato sé stesso, rinunciando a quello che aveva sempre amato. Il rosso rinforzò la sua caviglia, Marco convinse la moglie a seguirlo e riprese quel meraviglioso peregrinare che era tutta la sua vita, danzando sul pallone come sempre.

 

LE ZONE FONDAMENTALI FONDAMENTALI DELL’ESOGETICA

LOCALIZZAZIONE

All’altezza di un punto sulla colonna vertebrale, un dito trasverso sopra la linea delle pieghe ascellari. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore turchese.

 

I 12 ASPETTI DELL’OROLOGIO DEL DOLORE E DEL RETICOLO DEL DOLORE

LOCALIZZAZIONE

 sinistra: Reticolo del dolore Tracciare tre linee orizzontali che passano da: 1. attaccatura dei capelli; 2. centro della fronte; 3. punti fra le sopracciglia. Tracciare 4 linee verticali che passano per: 1. lato esterno degli occhi; 2.

centro11 della pupilla; di 3. questo lato interno degli occhi; 4. linea mediana. Cercare il punto all’interno reticolo.  destra: Orologio del dolore Tracciare un cerchio con, alle ore 12, il punto dell’attaccatura e, alle ore 6, il punto fra le sopracciglia. Cercare il punto 11 all’interno di questo orologio. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore turchese.

 

CENTRO TURCHESE PASSIVO

LOCALIZZAZIONE

Fra una linea che passa per l’attaccatura dei capelli e una linea che passa per il centro della fronte: il punto si trova sul primo terzo del tracciato che va dalla linea mediana anteriore sino alla linea della punta dell’orecchio destro. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi il centro del punto con il colore turchese.

 

PUNTI DELLA CAVIGLIA

LOCALIZZAZIONE

I 3 punti si trovano sulla piega dorsale dell’articolazione del polso. TRATTAMENTO

Irradiare, per 30 secondi ognuno, i tre punti con il colore rosso.

 

AREA ROSA: I SENTIMENTI

Il rosa è il decimo colore della cromopuntura e attraverso la sua posizione particolare simboleggia di nuovo l’inizio e può essere d’aiuto proprio per dare una nuova ripartenza alla vita. Il rosa è da correlare al nucleo dello spirito, ha indicazioni ma è il porta colore dell’Amore, profondonon per l’essere specifiche, umano perché in sé il l’amore segreto dell’illuminazione. (Peter Mandel)

 

10 - ATTIVA  Parola chiave: casa, patria, famiglia Organo Bersaglio: stomaco-mamme stomaco-mammelle lle  Descrizione generale: il tema della nostalgia qui è molto forte: nostalgia dei bei tempi passati, della pace che una volta allietava le nostre giornate e oggi è irrimediabilmente perduta, della sicurezza e della tranquillità che derivavano dall’ambiente domestico accogliente nei giorni spensierati della nostra vita. Qui è rappresentato il lato materno della donna, che accudisce, protegge, nutre la propria famiglia facendo di questo la sua ragione di vita. Sono persone che hanno enorme voglia di aiutare e di

mostrare correndo però diil essere rischioamati di sembrare ossessive soffocanticompassione nel loro profondo desiderio e ricambiati. Proprioe la comprensione, il non riuscire a comprendere, il sentirsi assolutamente non compresi ricorrono costantemente e tutti gli sforzi per riuscirvi appaiono ineluttabilmente vani.  Regolazione con il colore: riusciranno a gestire con equilibrio tutti gli stress emotivi che provengono dall’ambiente esterno; comprenderanno come non sarà necessario mandare giù bocconi amari pur di mantenere la tranquillità nella vita e si confronteranno con critiche e giudizi anche pesanti in maniera serena e distaccata. Genealogia: chi ha dovuto «ingoiare» e mandar giù un’amara verità per continuare a essere amato in famiglia? A quale madre è stato strappato il figlio dal petto in tenera età?

 

LA STORIA

Sandra ha allevato tre figli insieme al marito. È stata una madre meravigliosa, ha messo amore e gioia, impegno e pazienza, costanza e sacrificio, li ha seguiti in ogni loro piccolo passo, era presente senza essere invadente, sempre disponibile e comprensiva, pronta al perdono, ma ferma nelle sue convinzioni se c’era da rimproverare ed oggi è particolarmente orgogliosa di vedere come son venuti su. Aveva già sofferto molto nel vederli andar via quando hanno deciso di proseguire gli studi in un’altra città, ma era riuscita a non darlo a vedere più di tanto anzi spronandoli e rinforzandoli nelle loro decisioni. Piena di gioia quando tornavano per trascorrere le feste in famiglia e pronta a riaccoglierli una volta laureati. Hanno poi avuto le loro storie d’amore, si sono sposati e sono andati via di casa questa volta definitivamente. Il cuore le si è spezzato e sono comparsi dei nodulini sospetti nelle mammelle. L’organo che più di tutti lega una mamma ai figli, attraverso l’allattamento l’allattame nto esprime in tutta la sua potenza, con la malattia, la sofferenza per la separazione da essi. I colori grigi nei punti riflessi specifici aiuteranno Sandra ad accettare il distacco con il cuore oltre che con la testa, e a comprendere come ciò che lei è stata come madre non sarà dimenticato a causa della lontananza.

 

LE ZONE FONDAMENTALI FONDAMENTALI DELL’ESOGETICA

LOCALIZZAZIONE

Nello spazio compreso fra C4 e C5. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore rosa.

 

I 12 ASPETTI DELL’OROLOGIO DEL DOLORE E DEL RETICOLO DEL DOLORE

LOCALIZZAZIONE

 sinistra: Reticolo del dolore Tracciare tre linee orizzontali che passano da: 1. attaccatura dei capelli; 2. centro della fronte; 3. punti fra le sopracciglia. Tracciare 4 linee verticali che passano per: 1. lato esterno degli occhi; 2.

centro4della pupilla;di3.questo lato interno degli occhi; 4. linea mediana. Cercare il punto all’interno reticolo.  destra: Orologio del dolore Tracciare un cerchio con, alle ore 12, il punto dell’attaccatura e, alle ore 6, il punto fra le sopracciglia. Cercare il punto 4 all’interno di questo orologio. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore rosa.

 

CENTRO ROSA ATTIVO

LOCALIZZAZIONE

Fra una linea che passa per l’attaccatura dei capelli e una linea che passa per il centro della fronte: il punto si trova sul secondo terzo del tracciato che va dalla linea mediana posteriore sino alla linea della punta dell’orecchio sinistro. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi il centro del punto con il colore rosa.

 

PUNTI DELLE MAMMELLE

LOCALIZZAZIONE

Il punto centrale si trova sullasopra punta due rispettivamente um dito trasverso e undella dito scapola trasverso Gli sottoaltri il punto centrale. TRATTAMENTO

Punto centrale - grigio chiaro; punto superiore - grigio mediano; punto inferiore - grigio scuro.

 

11 - NEUTRALE  Parola chiave: il proprio Spazio Personale Organo bersaglio: apparato riproduttivo e genitali esterni  Descrizione generale:  tutto è nascosto, profondo, difficilmente accessibile. Queste persone hanno un sacro rispetto per la propria intimità, qualsiasi violazione della loro privacy è vissuta come un attacco violento e non tollerabile. Hanno un’enorme difficoltà a mostrare agli altri chi sono veramente e hanno paura che questo possa portarli a essere profondamente feriti nei loro sentimenti; persino il confronto con sé stessi e con il loro inconscio desta preoccupazione per paura di scoprire aree, notare ombre,

evocare che sarebbe meglio lasciare sepolti. Hanno terrore di introdurrericordi nella propria vita cambiamenti in favore di una veritàil che sia più in profondità: potrebbe sconvolgerli e distruggere la corazza che con enormi difficoltà hanno costruito intorno a sé.  Regolazione con il colore: riusciranno a tirar fuori le loro paure più profonde e a confrontarsi con esse, vedranno nel prossimo non un nemico dal quale proteggersi ma una risorsa alla quale attingere. Vedranno la bellezza del loro animo e scopriranno che non ci sono zone oscure di cui vergognarsi. Genealogia: avremo storie di violenze e abusi in famiglia dei quali è assolutamente proibito parlare. Chi ha dovuto, sotto forte pressione anche fisica, rivelare la propria identità subendone poi amare conseguenze?

 

LA STORIA

Mariarosa ha subito molestie sessuali quando era bambina, un ricordo orribile amplificato dall’ingenuità della giovanissima età. Si era fidata di quell’amico di famiglia che lei chiamava zio, aveva giocato spensierata con lui come fanno tutti i bambini che nel loro splendore non vedono mai il male. Poi il fattaccio. Il suo carattere cambiò per sempre. Divenne diffidente, scostante, estremamente introversa; tenne per sé quel terribile ricordo, non ne parlò mai con nessuno. Divenne una ragazza e poi una donna molto bella e molto corteggiata, ma aveva una paura enorme nel concedersi, nel dare fiducia agli uomini, nell’abbandonarsi a essi. Quelle rarissime volte che fece l’amore non provò nessun tipo di piacere e questo la portò a chiudersi ulteriormente. Nel momento dell’orgasmo l’uomo si mostra nudo e per come è veramente, ma chi rifiuta di farsi conoscere, chi impedisce ad altri di immergersi nel proprio inconscio così da non poter essere osservati nelle profondità della propria anima non può provare piacere sessuale. Il colore ultravioletto darà una mano enorme a Mariarosa nel rielaborare quel ricordo, cancellare quella emozione negativa a esso collegata, riacquistare confidenza nei confronti dell’altro sesso, non aver più paura a mostrare veramente sé stessa senza il timore di venir tradita.

 

LE ZONE FONDAMENTALI FONDAMENTALI DELL’ESOGETICA

LOCALIZZAZIONE

Nello spazio compreso fra C4 e C5. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore rosa.

 

I 12 ASPETTI DELL’OROLOGIO DEL DOLORE E DEL RETICOLO DEL DOLORE

LOCALIZZAZIONE

 sinistra: Reticolo del dolore Tracciare tre linee orizzontali che passano da: 1. attaccatura dei capelli; 2. centro della fronte; 3. punti fra le sopracciglia. Tracciare 4 linee verticali che passano per: 1. lato esterno degli occhi; 2.

centro della pupilla; 3. lato interno degli occhi; 4. linea mediana. Cercare il punto 8 all’interno di questo reticolo.  destra: Orologio del dolore Tracciare un cerchio con, alle ore 12, il punto dell’attaccatura e, alle ore 6, il punto fra le sopracciglia. Cercare il punto 8 all’interno di questo orologio. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore rosa.

 

CENTRO ROSA NEUTRALE

LOCALIZZAZIONE

Fra una linea che passa per l’attaccatura dei capelli e una linea che passa per il centro della fronte: il punto si trova sul primo terzo del tracciato che va dalla punta dell’orecchio destro sino s ino all linea mediana posteriore. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi il centro del punto con il colore rosa.

 

PUNTI DEI GENITALI

LOCALIZZAZIONE

Il punto centrale si trova all’altezza delle pieghe ascellari sulla colonna vertebrale. Gli altri punti si trovano, rispettivamente, a un dito a destra e a sinistra, e a un dito sopra rispetto al punto centrale. TRATTAMENTO

Irradiare i quattro punti, per 30 secondi ognuno, con il colore ultravioletto (in alternativa con l’arancione).

 

12 - PASSIVA  Parola chiave: la Visione Trascendente Organo bersaglio: epifisi e ritmi del sonno-piedi  Descrizione generale:  «Voi che siete così pieni di difficoltà e sovraccarichi emotivi venite qui da me a scaricarli». Sono persone dotate di un’enorme sensibilità, capaci di azioni nei confronti del prossimo, degne della massima approvazione ma al tempo stesso così infrequenti nella vita quotidiana da renderli quasi degli alieni che vivono una vita estranea al mondo. Finiscono quindi per essere sfruttati, s fruttati, utilizzat utilizzati,i, senza ricevere nulla in cambio e si sovraccaricheranno sovraccaricheranno del peso della vita degli altri, finché non

schiaccierà la loro. Hanno la costante andare «oltre», di scoprire la verità ultima, di svelare il velonecessità nascosto,dinon accontentandosi della realtà quotidiana e aspirando a una meta che trascenda la realtà stessa. Sono persone che hanno una tendenza al mistico, anche nelle sue forme più estreme.  Regolazione con il colore: troveranno finalmente quella sicurezza spirituale che per anni hanno cercato invano, riusciranno a far tesoro delle loro innate capacità medianiche vivendo le straordinarie intuizioni di cui sono dotati come una risorsa e non come un peso. Genealogia: avremo storie di famigliari perseguitati come eretici o comunque persone fuori dall’ordine costituito; ci saranno casi di dipendenze da alcol o da sostanze stupefacenti pesanti che hanno segnato irrimediabilmente irrimediabilm ente la vita.

 

LA STORIA

Arturo è un eccellente terapeuta. La passione e l’amore che mette nel suo lavoro sono rinomati e riconosciuti in tutta la città. La gente si rivolge a lui con fiducia e speranza; al termine del percorso terapeutico lo ringraziano, anche quelle rare volte che il successo clinico non è evidentissimo proprio perché in ogni caso gli riconoscono una straordinaria umanità. È l’amico che tutti vorrebbero, sa consigliare e guidare, ridare fiducia e infondere coraggio e ha una sensibilità particolare nell’andare subito al nucleo del problema. L’enorme competenza tecnica è esaltata dalla dedizione e dalla abnegazione con la quale cerca sempre la soluzione terapeutica giusta. Arriva a trascurare sé stesso però e tutte le sue energie sono prosciugate dall’impegno che mette in studio; da qualche anno ormai non riesce più a dormire in maniera soddisfacente, due o tre ore al massimo. La qualità del suo lavoro inizia a risentirne. In questo caso è il viola il colore al quale si farà ricorso. Esso regolerà i suoi ritmi notturni, gli permetterà di rigenerarsi, riacquistare forza fisica e mentale. Sarà in grado di schermarsi in maniera tale da riuscire a continuare ad aiutare i suoi pazienti senza venir prosciugato da essi, disperdendo quelle energie così preziose invece per dar loro una mano.

 

LE ZONE FONDAMENTALI FONDAMENTALI DELL’ESOGETICA

LOCALIZZAZIONE

Nello spazio compreso fra C4 e C5. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore rosa.

 

I 12 ASPETTI DELL’OROLOGIO DEL DOLORE E DEL RETICOLO DEL DOLORE

LOCALIZZAZIONE

 sinistra: Reticolo del dolore Tracciare tre linee orizzontali che passano da: 1. attaccatura dei capelli; 2. centro della fronte; 3. punti fra le sopracciglia. Tracciare 4 linee verticali che passano per: 1. lato esterno degli occhi; 2.

centro della pupilla; 3. lato interno degli occhi; 4. linea mediana. Cercare il punto 12 all’interno di questo reticolo.  destra: Orologio del dolore Tracciare un cerchio con, alle ore 12, il punto dell’attaccatura e, alle ore 6, il punto fra le sopracciglia. Cercare il punto 12 all’interno di questo orologio. TRATTAMENTO

Irradiare per 30 secondi con il colore rosa.

 

CENTRO ROSA PASSIVO

LOCALIZZAZIONE

Fra una linea che passa per l’attaccatura dei capelli e una linea che passa per il centro della fronte: il punto si s i trova sulla linea mediana anteriore. TRATTAMENTO

Irradiare i tre punti, per 30 secondi ognuno, con il colore rosa.

 

PUNTI INSONNIA

LOCALIZZAZIONE Il punto 1 si trova

fra le due sopracciglia. I punti 2 e 3 fra la linea verticale che passa per il margine interno dell’occhio e la linea mediana anteriore. TRATTAMENTO

Irradiare i tre punti, per 30 secondi ognuno, con il colore viola.

 

Conclusione

Nel Principio c’è già la Fine. Ogni uomo nasce con un percorso di vita al quale è destinato; le sue caratteristiche, il suo carattere, il suo temperamento, ma anche i suoi desideri, le sue aspirazioni, i suoi sogni contribuiscono a determinarlo. Ogni qual volta nel corso della nostra vita ci allontaniamo da esso, inseguendo obbiettivi che non sono in linea con quello che veramente noi siamo profondamente, arrivano dei segnali ad avvisarci che ciò sta accadendo. Per rimanere in ambito strettamente medico abbiamo visto come i nostri sintomi, più o meno importanti sia da un punto di vista fisico che da un punto di vista psichico, sono appunto questi segnali. Se sapremo coglierne l’essenza, il loro vero significato, allora capiremo cosa fare per ritornare indietro, sulla nostra strada, cosa fare per ricongiungerci a noi. Se non ne avremo paura allora li utilizzeremo come risorsa e rappresenteranno non un freno, ma un stimolo nella nostra crescita come uomini. Il colore ci aiuterà in tutto questo e sarà un supporto costante; Peter Mandel ama parlare della cromopuntura come di una psicologia non verbale: tramite l’uso del colore cioè noi avremo la possibilità di comprendere i conflitti che sono dietro ai nostri sintomi, rielaborarli, integrarli dentro di noi e superarli. Se faremo questo e se lo faremo ogni volta che si presenterà un problema, grazie anche all’aiuto del colore, riusciremo a superarlo ed elimineremo qualunque tipo di ostacolo nella nostra evoluzione personale. Senza il vero desiderio di evolvere non può essere conseguito nessun vero successo clinico, non può essere realizzato nessun vero lavoro su sé stessi. L’unico obiettivo per un medico, per un terapeuta, dovrebbe essere

cercare di aiutare gli altri a trovare una direzione, il loro giusto cammino

 

all’interno di un caos spirituale che perseguita e confonde. La guarigione dovrebbe essere intesa non come semplice soppressione dei sintomi, ma come liberazione dell’anima dalle preoccupazioni della vita avendo come fine la semplice gioia di esistere. L’infelicità dell’uomo, la sua malattia, deriva da una vita caratterizz caratterizzata ata da paure inutili e ingiustificate, da desideri insoddisfatti, dal privarsi di quello che è l’unico piacere reale: il piacere di Essere. Il colore sarà un compagno di viaggio insostituibile per raggiungere tutto questo.

 

APPENDICI

 

Appendice 1 Schema di ragionamento pratico in cromopuntura. Esempio pratico: la tiroide

Prima di procedere con un trattamento in cromopuntura abbiamo la necessità di definire meglio la diagnosi. Individueremo tre aspetti salienti che ci parleranno del retroscena di quella malattia e li useremo come suggerimenti pratici per la vita quotidiana del paziente; faremo poi un collegamento con l’aspetto genealogico di quel problema e vedremo quali eventi verificatisi nella sua storia famigliare concorrono a determinare il sintomo attuale. Dopo aver fatto questo e aver reso consapevole il paziente degli aspetti sui quali andremo a lavorare procederemo con il trattamento con il colore dei punti riflessi cutanei adeguati. Prendiamo come esempio clinico le patologie della ghiandola tiroidea, oggi una delle condizioni più frequenti nella pratica clinica quotidiana. Una debolezza nel suo funzionamento infatti oltre che sulla ghiandola stessa si ripercuote in diversi ambiti del nostro organismo causando sintomi cheghiandola apparentemente sembrano collegati nella alla tiroide. Questa svolge non un ruolo fondamentale fisiologia umana: controlla il metabolismo, il processo attraverso il quale il cibo è trasformato in energia rendendo possibili tutta una serie di reazioni biochimiche vitali, regolando la velocità con cui ciò avviene: è il nostro termostato biologico. Quando funziona poco e male si verificano tutta una serie di condizioni ben precise: l’attività metabolica si riduce con accumulo di peso, perdita dell’appetito e costipazione, si ha una riduzione della produzione del calore e una costante sensazione di freddo, un eccesso di acqua, sali e proteine è ritenuto nel corpo, aumenta il colesterolo ematico, sono ritardati i processi di ricrescita di capelli e unghie, della guarigione delle ossa e del rinnovamento cellulare cutaneo.

 

Gli ormoni tiroidei sono essenziali per un normale funzionamento del sistema nervoso e dei suoi tempi di reazione, una loro minore secrezione può portare a disturbi della memoria, difficoltà di concentrazione e tono dell’umore tendente al basso; la salute dei muscoli dipende da essi, una loro carenza porta a flaccidità, debolezza e accumulo di grasso, ma affligge anche le ghiandole sessuali con conseguente rallentamento della loro attività, disturbi della sfera mestruale e ripercussioni sulla libido. La condizione di ridotto funzionamento tiroideo è stata anche associata a un’aumentata incidenza di attacchi cardiaci e problemi polmonari. Ma il sintomo forse più significativo è la stanchezza profusa, una fatica costante nello svolgere anche le più piccole attività con astenia generalizzata, il sonno non è mai ristoratore e ci si alza già stanchi. Come si vede una variegata sequela di sintomi che il più delle volte non è ricondotta alla debolezza della tiroide e che fa sì che i pazienti che ne soffrono siano etichettati come pazienti con disturbi psicosomatici. Se invece grazie a un’analisi accurata risaliremo alla tiroide come primum movens di tutti questi sintomi avremo la possibilità di regolarli, rinforzando attraverso il colore la ghiandola stessa. Il primo passo dell’intervento clinico sarà considerare gli aspetti profondi legati alla tiroide, quali sono i suoi significati più intimi, qual è il vissuto del paziente che lo ha portato a sviluppare questi sintomi precisi. Abbiamo infatti detto come il corpo risponda con un sintomo a un disagio vissuto, ed è attraverso il significato di quel sintomo che comprendiamo la natura del disagio stesso. Forniremo al paziente tre piste sulle quali lavorare, una specie di «istruzioni per l’uso» della malattia. Lo inviteremo, dopo aver parlato con lui dei veri significati di quei sintomi, delle reali cause sottostanti, a cercare di confrontarsi con essi, rielaborarli, integrarli profondamente per risolverli e superarli, lo esorteremo una volta fatto questo a passare all’azione, prendere in mano la sua vita diventarne protagonista senza limitarsi a subirne gli eventi. In questa operazione non sarà solo, la cromopuntura sarà il compagno di viaggio ideale, lo aiuterà e lo sosterrà nei momenti di difficoltà, gli darà più forza per affrontare il tutto, l’energia necessaria per non abbattersi e la chiarezza mentale per compiere le scelte più idonee. Il ruolo del medico o del terapeuta sarà quindi quello di aprire gli occhi del paziente, spostare l’attenzione dai sintomi alle cause profonde, renderlo innanzitutto consapevole di ciò che c’è dietro alla sua malattia e poi di accompagnarlo in questo percorso grazie al colore.

 

Nel caso della tiroide i retroscena sono oltremodo chiari e riassumono, da secoli, dei valori simbolici evidenti ai quali fare riferimento. Quali sono allora le tre condizioni più frequenti che portano a un cattivo funzionamento tiroideo? Quali sono le tre esortazioni che proporremo al nostro paziente? Le analizziamo nelle pagine seguenti. 1) Prendi il tuo tempo

Queste persone hanno un chiaro conflitto nella gestione del loro tempo, desidererebbero rallentarlo fino a quasi farlo fermare del tutto, così come la tiroide rallenta il metabolismo. Va tutto troppo veloce per loro, hanno sempre la sensazione che non arriveranno mai in tempo, l’ansia di non riuscire a fare tutto quello che c’è da fare e che per svolgere qualunque tipo di compito hanno bisogno di «prendere i loro tempi», una condizione che può portare fino al punto di renderli impotenti, incapaci di gestire qualsiasi azione. «Il mio tempo è prezioso, lo voglio proteggere»; «Non voglio che mi si rubi il tempo»: sono frasi ricorrenti per persone per le quali il minimo contrattempo è visto come un’insidia, un ostacolo insuperabile che può rischiare di mandare all’aria la loro rigida pianificazione. Aiutarli quindi a non essere condizionati dal tempo è l’obbiettivo più importante. Sarà fondamentale per loro svolgere un compito alla volta, senza sovrapposizioni con altri, non imporsi dei limiti temporali per svolgere e terminare una qualsiasi azione, sforzarsi di «fare un giro più largo» quando si va da qualche parte, accettare di poter finire oltre il tempo stabilito. In questa condizione la sequenza terapeutica più adeguata è la seguente.

PUNTI TIROIDEI ANTERIORI

 

LOCALIZZAZIONE

Formare due triangolari equilateri attorno al pomo di Adamo che hanno come vertice superiore un punto situato un dito sotto la punta del mento e come vertice inferiore un punto situato nell’incavo del giugulo. TRATTAMENTO

Irradiare, per 30 secondi ognuno, i sei punti con il colore blu.

PUNTI TIROIDEI POSTERIORI

 

LOCALIZZAZIONE

Il punto centrale si trova al centro fra la quinta vertebra lombare e la prima sacrale; i restanti quattro a croce a un dito trasverso dal punto centrale. TRATTAMENTO

Irradiare, per 30 secondi ognuno, i cinque punti con il colore turchese, partendo dal punto centrale e procedendo poi in senso orario. 2) Esprimi te stesso

Da sempre la tiroide è il centro del linguaggio e della comunicazione, l’organo che consente di esprimere la propria reale natura, quello che ci consente di tirare fuori ciò che abbiamo dentro veramente. La condizione più frequente è quella che si riscontra in una donna di cinquant’anni, che arriva a fare un bilancio della sua vita: ha rinunciato a lavoro e carriera per crescere la sua famiglia, sacrificato i sogni della gioventù sull’altare dell’equilibrio domestico. Nella società in cui viviamo all’uomo è consentito di esprimere liberamente tutto il suo potenziale, di dedicarsi esclusivamente al lavoro e realizzare sé stesso; alla donna invece si chiede di fare un passo indietro e la tiroide esprime questo passo indietro sotto forma patologia. Adessodiperò, a cinquant’anni, la situazione familiare è diversa, i figli sono

già grandi e autonomi e il «sistema famiglia» richiede meno impegno; è

 

arrivato quindi il momento per questa donna di riprendere in mano la sua vita, riaprire i libri che aveva chiuso troppo presto, tirar fuori dal cassetto quei pennelli con i quali amava dipingere, ritornare a guardare un’opera o una rappresentazione teatrale, intraprendere quel viaggio al quale aveva dovuto rinunciare, riavvicinarsi insomma a tutte quelle passioni della giovinezza ormai sopite per ritrovare sé stessa! In questa condizione la sequenza terapeutica più adeguata è la seguente.

PUNTI TIROIDEI SULLA VOLTA CRANICA

LOCALIZZAZIONE

Il punto centrale è cinque dita trasverse dietro al punto sulla sommità del cranio. Gli altri due punti rispettivamente un dito trasverso a destra e a sinistra da punto centrale. TRATTAMENTO

Punto centrale - grigio chiaro; punto a sinistra - grigio mediano; punto a

destra - grigio scuro.

 

PUNTI TIROIDEI SUL PIEDE

LOCALIZZAZIONE

I due punti si trovano un dito trasverso sopra e sotto il punto al centro del piede, su una diagonale che parte dalla radice dell’alluce. TRATTAMENTO

Irradiare, per 30 secondi ognuno, i due punti con il colore blu.  3) Perdona tuo padre

La parola «tiroide» deriva dal greco e significa «a forma di scudo». Da un punto di vista simbolico quindi il tema della protezione è particolarmente forte in questo organo. «Non riesco a proteggermi bene sul mio territorio, sento un pericolo imminente, ma mi vedo indifeso e incapace di resistere ad attacchi esterni». In tutte le tradizioni archetipiche più antiche figura incaricata di assicurare protezione ambientale è la figura paternala(la madre svolge

maggiormente un ruolo di protezione emotiva della famiglia). Una

 

problematica alla tiroide esprime quindi un conflitto col padre: con questo non si intende necessariamente un rapporto burrascoso o di odio, anche se ciò rappresenta la componente maggiore, ma anche un rapporto non del tutto svolto, come nel caso di morte prematura o di abbandono precoce della famiglia da parte del padre; abbiamo però anche situazioni in cui ci si sente troppo legati, dipendenti, fusi alla figura paterna tanto da non esserne indipendenti, così come particolarmente frequente e anche un padre particolarmente debole e succube della propria partner, la madre del paziente, anche questo contribuisce a creare un disequilibrio conflittuale paterno. La cromopuntura effettuata su punti specifici cutanei aiuterà a regolare questo rapporto nel profondo e a renderlo meno conflittuale, ristabilirà le giuste dinamiche nella interazione padre figlio e porterà il paziente a sviluppare un’autonoma capacità di proteggersi svincolata dal condizionamentoo paterno condizionament In questa condizione la sequenza terapeutica più adeguata è la seguente.

PUNTI DEL PRINCIPIO PATERNO

 

LOCALIZZAZIONE

Il punto centrale si trova sotto il margine del pomo di Adamo. I punti della croce si trovano da 2 a 5 mm dal punto centrale. TRATTAMENTO

Irradiare, per 30 secondi ognuno, i cinque punti con il colore verde, partendo dal punto centrale e procedendo poi in senso orario.

L’ELLISSE DEL PADRE

LOCALIZZAZIONE

Il punto centrale è il punto nell’incavo del giugulo. I due punti laterali sono a tre dita trasverse dal centro; i due punti superiore e inferiore sono a un dito trasverso dal centro. TRATTAMENTO

Irradiazione dell’ellisse in senso antiorario, cominciando dal basso per 30 secondi con il colore verde. Irradiazione dei punti in senso antiorario, cominciando dal basso, per 30 secondi ognuno, con il colore verde. Genealogia

Un altro aspetto che andiamo sempre a considerare è l’influenza genealogica della patologia. questo casola iltiroide. punto Se di partenza è lanell’insorgenza funzione di termostato biologicoIn che svolge

funziona meno abbassa la temperatura corporea, se funziona di più la alza

 

rendendo il soggetto intollerante al calore. Si cercheranno quindi nella storia famigliare decessi legati ad assideramento o condizioni fortemente traumatiche legate ad esposizione al freddo, così come saranno d’altro canto frequenti episodi tragici legati ad aridità, siccità e arsure ineffabili. Il sintomo tiroideo che ritroveremo negli avi altro non è quindi che una risposta di sopravvivenza che l’organismo mette in atto per evitare al discendente una sofferenza analoga. Alcuni animali, come per esempio le tartarughe (ritorna quindi sempre per via simbolica il tema del tempo e della lentezza), depongono le loro uova a vari livelli di profondità nella terra in quanto il calore più o meno importante determinerà il sesso del nascituro e la scelta della profondità avrà lo scopo biologico di equilibrare il numero delle nascite fra maschi e femmine. La domanda che faremo di conseguenza è: il bambino è stato accettato dalla famiglia in quanto tale o si sarebbe preferito un nascituro di un altro sesso?

LA MASCHERA DEI COLORI

 

Appendice 2 La maschera cromatica del viso

Questa sequenza terapeutica è una delle più usate in medicina Esogetica. Essa non ha una indicazione specifica di trattamento, ma può essere usata in diverse situazioni cliniche. Innanzitutto ha una notevole validità come terapia di prevenzione aspecifica: anche in assenza cioè di conclamati sintomi organici, andare a trattare con il colore queste aree, come vedremo, regolerà significati specifici rinforzando il paziente. Può essere utilizzata come generica sequenza di apertura in una sessione terapeutica specifica per una determinata patologia: è come se essa andasse a preparare il terreno per renderlo pronto a un successivo e più mirato intervento. Particolare efficacia la riveste quando la si integra all’interno di un trattamento per stress da conflitti o, più in generale, quando il problema che vogliamo andare a trattare investe direttamente la sfera emozionale. Usarla,rilassatezza per esempio,e predispone semplicemente la sera prima di andare a letto infonde calma, al sonno. Anche in casi di stress ambientali acuti la maschera del viso agisce come una specie di pronto soccorso, abbassando la tensione, ricreando equilibrio psicologico e restituendo lucidità di analisi che consentirà di affrontare meglio la situazione. Una delle situazioni però per le quali questa terapia è più usata e più amata è in campo estetico, dove ottiene risultati particolarmente brillanti: con trattamenti prolungati e continuativi conferisce brillantezza al viso e contribuisce a eliminare le piccole imperfezioni del volto, ad alleggerire le tensioni d’espressione e il peso delle rughe, a riassorbire piccoli ristagni linfatici: dona insomma una nuova luce al volto. Si tenga ben presente che

questo obiettivo lo si raggiunge perché l azione terapeutica di colori non si

 

limita a un trattamento superficial superficialee estetico ma entra più in profondità. Il volto può essere paragonato a un sismografo, esso rivela infatti l’atteggiamento interiore, come contentezza, rabbia, forza, depressione e paura, semplicemente segnalando ogni emozione interiore rendendola visibile. La bellezza del volto non la si ottiene solo con pelle liscia e incarnato roseo, la vera bellezza viene da dentro e riesce a svilupparsi nella sua totalità quando essa si esprime anche verso l’esterno, nel viso si esalta il raggiungimento di una propria perfezione interiore, è nel viso che essa si irradia. Una bellezza che si esprime solo superficialmente, magari in maniera artificiale, non raggiungerà mai la pienezza espressiva che si ha invece quando il nostro Io profondo è acquietato, soddisfatto, gratificato nei suoi bisogni più intimi, quando esso è in grado di esprimere tutto il suo potenziale senza condizionamenti, quando finalmente ha ritrovato sé stesso. È solo in queste condizioni che il nostro volto esprimerà, con disarmante facilità, totale armonia e profondo benessere. È straordinario notare come l’azione del colore possa aiutarci a raggiungere tutto questo semplicemente semplicemente..  Modalità d’intervento

La zona del viso viene suddivisa in varie aree di regolazione, ognuna con una sua peculiarità specifica e il colore corrispondente (passeremo con il colore avanti e dietro su ciascuna area, quasi come se la stessimo dipingendo, per un tempo di 30 secondi, ma anche fino a un minuto per area). La maschera può essere effettuata una volta alla settimana, come da norma nei protocolli standard di intervento con il colore; però si presta anche particolarmente bene all’auto rattamento: in questo caso quindi può essere usata anche quotidianamen quotidianamente. te. Passiamo ora in rassegna i significati delle singole aree, con l’importantissima avvertenza che ciascuna di queste zone può essere usata anche da sola, trattando quindi il suo significato specifico indipendentemente dalla sequenza che vediamo adesso – anche se si è visto che il trattare queste aree insieme sinergizzi l’effetto terapeutico, ampliandolo notevolmente.

Zona 1: punto della pelle - turchese

 

La sua posizione è esattamente tra le sopracciglia, un punto che nella medicina tradizionale cinese si chiama «Yin Trang». Esso è definito il punto generale della pelle perché attraverso il trattamento con il turchese esso agisce a livello di tutti i nostri distretti cutanei non solo quelli del volto. Ridona elasticità e turgore, allevia le aree di opacità cutanee, attenua rigonfiamenti localizzati, ma in particolare può essere usato anche da solo ogni qualvolta dobbiamo trattare qualsivoglia malattia dermatologica.

Zona 2: zona della forza - rosso

Il terzo superiore della fronte ha una connessione diretta con l’energia che è dentro di noi, ma che è repressa e bloccata; fa principalmente riferimento all’energia fisica, alla forza fisica, ma cos’è la forza fisica se non l’espressione più esterna della nostra forza interiore? Essa esprime la Fortezza, una delle quattro virtù cardinali, un termine che deriva dal greco andreia e che conferisce a questa virtù caratteristiche tipicamente maschili da un punto di vista simbolico. Il rosso su questa zona assicura fermezza d’animo e prontezza fisica nell’affrontare le difficoltà senza scoraggiarsi e

perseverando nel nostro cammino di perfezione, evitando di cedere a paure

 

e viltà e limitandosi per questo a condurre una vita vuota schiacciata da una profonda pigrizia.

Zona 3: zona mentale (o dell’intelletto) - giallo

Il terzo centrale della fronte ha una connessione diretta con le nostre emozioni più profonde; è una zona particolarmente per gli studenti con difficoltà questa di apprendimento, essa aumenta efficace la capacità di assorbire meglio le nozioni scolastiche implementando la capacità di imparare. Fra le virtù cardinali essa esprime la Prudenza, la capacità cioè di poter valutare in qualunque circostanza qual è il vero bene per noi e, distinguendolo dalle false verità, avere la capacità di scegliere la strada giusta per perseguirlo. Una mente prudente non è una mente indecisa, esitante, timorosa, ma dona invece un intelletto che con realismo e senza cedere a facili entusiasmi sceglie la giusta strada segnata per lui.

 

Zona 4: zona della calma - blu

Il terzo inferiore della fronte è la zona attraverso la quale l’uomo riceve il miglior impulso alla quiete e al rilassamento, per placare l’agitazione interiore e raggiungere un equilibrio intimo dal quale scaturisce una calma profonda. È la virtù della Temperanza, della mediocritas, che in italiano si èquella volgarizzato la traduzione «mediocrità», ma chefrainvece esprimee virtù checon indica come nel mezzo sta il giusto, insensibilità passioni estreme, quella virtù che porta a evitare gli eccessi scegliendo la giusta misura e smussando gli angoli più spigolosi. Essa rende capace l’uomo di gestire con equilibrio la realtà materiale senza abbandonarsi a quelle pulsioni più istintuali delle quali finirebbe poi con l’essere schiavo.

 

Zona 5: zona della decongestione - turchese

Questa zona è un semicerchio che segue le ali del naso giù verso le estremità della bocca. Essa agisce principalmente a livello del nostro tessuto connettivo un’area fondamentale nei processi di rigenerazione cellulare; una sua intossicazione porta a tutta una serie di sintomi importanti, su tutti lalaperdita di turgore cutaneo. ne Per esalta contrastare questo il turchese promuove vivacità dell’intelletto, la prontezza, aumenta la sua sensibilità spostando tutto ciò su un livello più alto. Sostiene la vigilanza ed aumenta la capacità di percezione. Facendo questo il colore svolge nuovamente una doppia azione: psicologica e fisica. È qui che si chiude il cerchio, perché una maggiore prontezza intellettuale non può che ripercuotersi a valle dando più prontezza e tensione nei tessuti connettivi e nella pelle; una maggiore sensibilità corrisponde a una maggiore rilassatezza e, insieme a una pronta vigilanza spirituale, significa rilassamento anche per i tessuti connettivi e la pelle.

 

Zona 6: asse dell’anima - turchese

La zona va dallo spazio fra le sopracciglia alla punta del naso e ha un collegamento diretto con la colonna vertebrale; è anche detta «asse dell’anima» perché è sempre soggetta a pressione e quando portiamo dei carichi psicologici importanti la schiena si piega in avanti; ciò porta a una riduzione dell’apporto dell’ossigeno perché ci vuole una colonna vertebrale eretta per respirare meglio e in profondità. Il turchese, ingenerando rilassamento nella colonna, determina la possibilità di recuperare la giusta posizione. Questa zona ha anche un collegamento diretto con il cuore; ma se il cuore è debole e non emette sentimenti come fa a nutrire l’anima? I disturbi cardiaci vengono a dirci: «Siamo qui perché non dai amore». Ed è proprio la mancanza di amore che indebolendo il cuore si riflette su questo preciso distretto cutaneo. Il turchese quindi sarà un aiuto importante per consentirci di riaprire il cuore, riprendere ad amare e accettare di poter ricevere amore. La colonna vertebrale beneficerà di tutto questo.

 

Zona 7: zona delle palpebre superiori - giallo

La zona delle palpebre è collegata in maniera particolare a problemi psicologici. Da un punto di vista biologico quando l’uomo è sottoposto a forti pressioni ambientali ed emotive negative per poterle meglio gestire chiede aiuto alla linfa: tonsille e appendice, le principali stazioni linfatiche del nostro organismo, diventano quindi una specie di tampone psichico, un aiuto per l’uomo per meglio affrontare le insidie che si stanno presentando in quel momento. Irritazioni e infiammazion infiammazionii linfatiche quindi non devono essere combattute, ma semplicemente regolate, perché rappresentano in quel momento un soccorso per l’organismo; è un po’ come la febbre che aumenta per uccidere l’agente patogeno responsabile dell’infezione e che non va quindi soppressa, ma regolata armonicamente in maniera tale che continui a svolgere la sua azione. Regolare con il giallo questa zona serve quindi ad aiutare il sistema linfatico a svolgere meglio il suo ruolo e quando grazie ad esso la linfa incomincia drenare anche il gonfiore delle palpebre inizierà a sparire.

 

Zona 8: zona delle palpebre inferiori - viola

La zona subito sotto s otto gli occhi è direttamente collegat collegataa all’area dei reni. Da un punto di vista strettamente fisico significa principalmente l’incapacità di svolgere il loro ruolo emuntoriale, cioè di smaltimento delle tossine in eccesso. Sappiamo però come dietro alla debolezza fisica dell’organo rene c’è un sensazione psicologica ben preciso: la paura. Questa può essere rivolta o verso un oggetto o una situazione specifica oppure in maniera molto più frequente è una paura profonda, primordiale, non collegata a niente in particolare, è spesso la paura di aver paura. Questa situazione è particolarmente limitante per l’uomo, lo condiziona in maniera importante rendendolo meno libero. Il viola in questo caso rinforzando i reni aiuterà queste persone a gestire meglio la paura, saranno in grado di superare una innata ritrosia, vincere la loro caratteristica timidezza, ritrovare sicurezza nei comportamenti e ritornare finalmente a essere liberi di vivere la propria vita senza paure di sorta.

 

Zona 9: zona del labbro superiore - verde

Questa zona comprende la regione a semicerchio sopra il labbro superiore e termina a destra e sinistra subito sotto le narici. Essa è tipicamente coinvolta nei meccanismi di disintossicazione del nostro organismo. È direttamente collegata al grado di acidità che si somma nel nostro organismo. L’accumulo di tossine fisiche è particolarmente deleterio per noi, se avremo difficoltà a smaltirle quando sono in eccesso, si andranno a depositare nel connettivo impedendo o rallentando le sue funzioni. Anche l’accumulo di tossine psichiche è un fenomeno da evitare: un’intossicazione psichica infatti renderà l’uomo più confuso, meno lucido, e quindi non in grado di vedere con chiarezza la strada davanti a sé con conseguente difficoltà a compiere le giuste scelte. Anche in questo caso il verde svolge un ruolo decisivo: aiutando a drenare questi scarti in eccesso, garantirà all’uomo un ritrovato turno over cellulare, ma soprattutto lo aiuterà ad avere una visione più brillante e intuitiva sul da fare consentendogli di assumersi una responsabilità più adeguata nelle scelte.

 

Zona 10: zona dell’energia - rosso

Questa zona è per certi versi analoga alla zona numero 2, ritroviamo quindi qui caratteristiche simili. In particolare essa è collegata alla Forza Vitale generale della persona, intesa come vitalità di espressione. Irradiando con il rosso prima la guancia sinistra e poi quella destra avremmo la possibilità di permettere un ricongiungimento dell’uomo con la sua forza più antica, quella che nel corso del tempo è stata magari perduta e la cui diminuzione o assenza oggi ci impedisce di godere appieno della vita proprio perché energeticamente limitati. Questa forza infatti non è cancellata, non può esserlo, si è soltanto nascosta, ma è sempre ben presente; a noi il compito di tirarla nuovamente fuori permettendo all’uomo di goderne ancora.

 

Zona 11: zona della gioia - arancione

Troppo presto, spesso, nell’uomo viene a essere persa la capacità di essere felice. Ci si ripiega su sé stessi, si pensa che il meglio sia già accaduto, si volge con nostalgia lo sguardo al passato, si teme che il futuro non abbia più niente da offrire e una ineluttabile malinconia prende il sopravvento. Ma l’arancione è il colore del cuore e applicato su questa zona ci permetterà di riscoprire il calore nella vita, la benevolenza che essa ci ha riservato, e la contentezza di tornare a goderne. Ritorneremo a provare quella meravigliosa sensazione di gioia che pensavamo ormai sopita per sempre e la vita tornerà a sorriderci.

 

Zona 12: zona della volontà e della fermezza - viola

Innumerevoli sono gli ostacoli che incontriamo nel corso della nostra vita, è vero abbiamo la consapevolezza che si presentano affinché confrontandoci con essi noi si possa evolvere, ma quanto è duro spesso affrontarli! In questo difficile percorso ancora una volta però non siamo soli. Applicare il viola sulla zona del mento esalterà la nostra volitività (la mascella volitiva è sempre stato segno di volontà incrollabile), donerà costanza nell’azione, risolutezza nell’impegno e tenacia di comportamento. Il viola impedirà lo scoraggiamento e rinforzerà l’autostima, conferirà stabilità d’animo, estremo zelo e abnegazione. Toglierà infine il velo dagli alibi che ci saremo costruiti per evitare di affrontare le asperità della vita, garantendo però il suo appoggio per confrontarci con esse senza timore.

 

Zona 13: zona dell’equilibrio polare - sinistra viola; destra giallo

Alla fine si irradiano entrambi gli elici: questa irradiazione sino ai lobi contribuisce al riequilibrio delle polarità dell’uomo. Essa infatti agisce a livello del corpo calloso, la parte del cervello che unisce i due emisferi cerebrali e tende a stimolare la coordinazione tra cervello destro e cervello sinistro. La debolezza del corpo calloso è una condizione particolarmente frequente, che porta al cosiddetto «disturbo di lateralità». Questa è una condizione clinica abbastanza variabile che va da sintomi sfumati – come astenia, affaticabilità, irritabilità, difetto di concentrazione e difetto di memoria – fino a casi più importanti, come dislessia e balbuzie. L’origine di questa debolezza è in genere da ricercare in un trauma fisico o psichico prepuberale: studi clinici importanti hanno dimostrato come traumi, abusi e violenze durante l’infanzia possano portare a una riduzione del volume del corpo calloso con conseguente riduzione della sua funzione. Il colore sui punti auricolari agirà su questa struttura rinforzandone la funzione, andrà a regolare la memoria emotiva del trauma senza cancellare l’evento (rimarrà solo il dato storico, ma si attenuerà il connotato psicologicamente disturbante a esso legato).

 

RINGRAZIAMENTI

Questo libro è la sintesi di tutte le energie che ho ricevuto nella mia vita e delle informazioni in esse contenute. Un profondo grazie lo rivolgo in particolare: a Peter Mandel, che mi onora della sua fiducia e che un giorno ha preso la mia testa e l’ha aperta per sempre!; a Robert Fuess, che mi ha pazientemente introdotto alla medicina Esogetica e insegnato le basi di quest’arte meravigliosa (grazie di cuore per sempre mein Freund!); alla signora Luisa Gavioli, la cui eccezionale gestione della Esogetics Italia scandita da rigore, passione e accoglienza, crea le condizioni ottimali perché io possa dedicarmi esclusivamente al lavoro e con estrema serenità; alla mia dolce metà che crea ogni giorno attorno a me un clima ideale affinché io possa essere libero di esprimermi totalmente; e infine ai miei colleghi cromopuntori e agli studenti tutti, che sopportano il mio fare nettuniano con il sorriso sulle labbra.

 

COS’È CROMOPHARMA

CromoPharma organizza ccorsi CromoPharma orsi di formazione in cromopuntura e diagnosi energeticaa dei punti term energetic terminali. inali. I corsi sono rivolti a naturopati, medici, fisioterapisti, psicologi e terapisti in medicina olistica che desiderano approfondire lo studio della cromopuntura e della lettura DEPT a livello specialistico. CromoPharma è l’unico centro di cromopuntura in Italia che collabora con l’Internationales Mandel-Institut für Esogetische Medizin ed è autorizzato al rilascio del Diploma professionale. Le metodiche ideate dal prof. Peter Mandel e le conoscenze scientifiche che ne costituiscono il supporto teorico vengono elaborate dall’Internationales Mandel-Institut für Esogetische Medizin, presentate e comunicate al pubblico in forma di corsi di formazione, seminari, workshop. L’istituto, inoltre, si prefigge di proteggere, documentare e, attraverso l’assegnazione di contratti di ricerca di consolidare e sviluppare da un punto di vista scientifico, il patrimonio ideale attuale e futuro della medicina Esogetica. Nel 2014, in Italia, è stata fondata l’Associazione Cromopuntori (A.CRO) i cui obiettivi sono tutelare il prestigio della cromopuntura secondo Peter Mandel, valorizzare e far crescere professionalmente i propri iscritti in un’ottica di sviluppo e diffusione della cromopuntura secondo Peter Mandel e di rispetto del profilo della categoria, assicurare gli standard qualitativi professionali degli iscritti, nel convincimento che solo attraverso la garanzia della qualità delle prestazioni si possa tutelare l’utenza finale dei servizi. CONTATTI

www.cromopharma.it www.cromopuntori.com [email protected] tel: 0376.408128 - 349.6945601

 

Indice

Prefazion Prefazionee di Peter Mandel Introduzione PRIMA PARTE PARTE

«L’Uomo è venuto al mondo per «L’Uomo per essere felice, ha diritto alla felicità» La filosofia Esogetica La malat tia e il suoe ilvalore simbolico La malattia cromopuntura cromopuntura retroterra scientifico scientifico I sintomi e sintomi e il loro significato significato biologico SECONDA PARTE PARTE

Leggere fra le righe righe dei colori I colori dell’anima dell’anima e dello spirito spirito e i dodici volti dell’Uomo Conclusione APPENDICI

Schema di ragionamento pratico in cromopuntura. Esempio pratico: la tiroide La maschera cromatica del viso

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