March 14, 2017 | Author: Felipe Farfal | Category: N/A
CORRADO MALANGA
L'Anima dei colori Prefazione di Maura Gancitano
lanterne 9
Corrado Malanga
EVIDEON I.:Anima dei colorí
Prejazione di Maura Gancitano
tfa...'\ SPAZIO
~ INTERIORE
Corrado Malanga Evideon - L'Anima dei colori
© 2014 Corrado Malanga © 2014 Spazio Inceriore T ucci i diricci riservaci Edizioni Spazio Inceriore Via Vincenzo Coronelli 46 • 00176 Roma
Tel. 06.90160288
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www.spaz101ncer1ore.com
[email protected] editing Maura Gancitano illustrazione in copertina Satvat
I edizione: sectembre 2014 ISBN 88-97864-52-3
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di quesea pubblicazione puo essere riprodotta, archiviata otras1nessa in qualsiasi forrna o artraverso qualunque mezzo, inclusi quelli elertronici, n1eccanici, di fotocopiatura o di registrazione, senza J'aurorizzazione dell'edirore.
INDICE
Prefazione di M aura G ancitano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 lntroduzione ............................................................
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Capitolo 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 L'IDEA DELLO S PECC HIO
Capitolo 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 IL TRIADE COLOR TEST E IL MODELLO VIRT U ALE
Capitolo 3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 L' UNIVERSO DENTRO DI NOI
Capitolo 4 .................................................................. 33 TRAS PORRE IL MODELLO Q C D N EL MODELLO M S A
Capitolo 5 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 LA FILOS OFIA DEL MODELLO MSA ( ME N TAL S IMULATION APPROACH )
Capitolo 6 .................................................................. 43 COM E FOTONE E ANTIFOTONE CREANO IL TUTTO
Capitolo 7 ...................................................... ............
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LEPTONI, QUARK, GLUONI, OLOGRAMMI
Capitolo 8 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 S PI N, CARICA ELETTRICA E MASSA
Capitolo 9 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65 LO SPAZIO DEI COLOR! I NTEGRATO CON LO SPAZIO DEI SUONI
Capitolo 1O ................................................................ 73 IL MODELLO MSA NEL MITO DELLA CREAZIONE
Capitolo 11 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 APPENDICE SULLA S IMMETRIA CPT
Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93
PREFAZIONE di Maura Gancitano
Corrado Malanga e un visionario, uno dei pochi. Sono quasi sicura che alcuni lettori troveranno Evideon un libro insolito, curioso, diverso dagli altri libri di Malanga e diverso dagli altri libri di chimica. Non avranno torto, perché questo testo rappresenta una visione e un esperimento. Anzi, un esercizio di divinazione. D.H. Lawrence ha scritto: «Se vivi grazie al cosmo, guardi al cosmo per avere un indizio. Se sei razionale, rifletti su ogni cosa. Se vivi grazie a un dio personale, lo preghi. Ma, alla fine, turro rende verso la stessa cosa. Pregare, o pensare, o studiare le stelle, o osservare il volo degli uccelli, o guardare le viscere di un animale sacrificale fanno parte dello stesso processo, in definitiva: son o divinazione. T utto dipende dalla quantita di vera, sincera, religiosa concentrazione che sei in grado di portare sul tuo oggetto. Un atto di pura attenzione, se sei in grado di praticarlo, portera la propria risposta, e tu puoi scegliere l' oggetto su cui concentrarti, quello che si rivela piu in linea con la tua coscienza». 1 l. D.H. Lawrence, Luoghi Etruschi, Passigli 2001.
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Malanga ha deciso attraverso questo libro di tornare al proprio originario metodo di divinazione: la chimica. N ell' offrire al lettore la propria conoscenza scientifica unita alla propria consapevolezza interiore, Malanga ha tentato di compiere «Un atto di pura intenzione», ovvero un atto di amore nei confronti di cío che e. Un sin1ile tentativo puo sembrare strano, specie se si tiene conto del farro che oggi si tende a distinguere cío che escientifico, induttivo e misurabile da cío che h a a che fare con la psicología, la cosmogonía, la spiritualita el' esoterismo. Eppure, se vogliamo ascoltare Lawrence, non possiamo ignorare l'idea che non esista in realta una regione del reale piu importante di un' altra o una disciplina capace piu di ogni alrra di rivelare la verita sulle cose; esiste piuttosto un afHato, una tendenza che spinge alcuni esseri umani a risvegliare sempre di piu la propria coscienza. ' E esattamente questo atteggian1ento a rendere possibile ogni . . nuova scoperta, ogn1 nuova intu1z1one. Ecco cosa intende dire Malanga quando parla di Galileo: la scoperta non deriva dall'osservazione di un fenomeno che sta fuori di sé, ma dalla capacita di risvegliare al proprio interno il ricordo dell'origine e della ragione di quel dato fenomeno. Il metodo attraverso cui risvegliare la memoria, poi, puo rappresentare una scelra soggettiva, un destino karmico, un fatto casuale. Corrado Malanga ha quindi deciso di condividere con i propri lettori il linguaggio del suo primo amore, nella convinzione che potesse essere d'immediata comprensione per chiunque. Se in Genesi aveva dato vita a una propria cosmogonía, in Evideon Malanga illustra lo stesso processo creativo urilizzando anziché gli archetipi e le figure di Creatore l, Creatore 2 e Uomo Primo - le particelle subatomiche. Personalmente non credo che questa ricerca rappresenti un traguardo definitivo, ma di sicuro rappresenta un in1portante
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passaggio. Credo che Malanga sia riuscito a creare un vareo, dando ai lettori la possibilita di vedere il reale in maniera davvero nuova. Del resto, la coscienza dell'uon10 contemporaneo non e qualcosa di fisso e immutabile, e credo che il destino dell'esperimento "essere umano" non sia ancora stato tracciato del turro. Anzi, sono convinta che negli ultimi decenni sia avvenuto un grande cambiamento: personaggi come Robert A. Monroe, Stanislav Grof, Claudio Naranjo e Alejandro Jodorowsky hanno offerto a una gran quantita di persone tecniche e possibilira che per turra la storia dell' uomo sono sempre state appannaggio di un ristretto nun1ero di individui. Questo processo ha farro in modo che la situazione cambiasse, e che cambiasse l'atteggiamento dell'uomo nei confronti dei mondi invisibili e della realta incorporea. Per questa ragione, il tentativo di Malanga - unito alla sua ricerca trentennale e al suo costante interrogarsi - non e da sottovalutare. Cio che si puo dire dell'origine dell'Universo e della natura umana, infatti, non e ancora stato rivelato. E forse, per sua stessa natura, non puo rivelarsi e farsi rivelare interamente. C'e, pero, la possibilita di giungere a comprensioni sempre maggiori, piu raffinate, piu sottili, non dimenticandosi mai che l' osservatore influenza davvero la riuscita dell'esperimento. Non e ancora detta l'ultima parola, l'esito e ancora turro da decidere, ma ciascuno di noi puo spostare l'ago della bilancia. Occorre quindi portare avanti la propria ricerca con «Vera, sincera, religiosa concentrazione», senza ingenuita, al fine di compiere «Un atto di pura attenzione», un atto d'amore e di divinazione.
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INTRODUZIONE
Durante il mio percorso di ricerca - partito dall'osservazione del comportamento alieno nei confronti della razza umana e termi, nato con il tentativo di ottenere una metodología in grado di far acquisire all' uomo consapevolezza di sé - ho attraversato diverse tappe. All'inizio pensavo che l'alieno fosse l' altro, il nemico, co, lui che viene da fuori, il diverso; successivamente sono passato per una fase in cui l' alieno non mi appariva buono o cattivo, ma solo qualcuno che faceva i propri interessi in un mondo duale. In altre paro le, per l' uomo l'alieno era il cattivo, nla per l'alieno il cattivo era l'uomo. Una terza tappa del cammino estata caratterizzata dall'idea che la separazione tra un individuo e l' altro non esistesse, ma che entrasse in scena solo in base alla consapevolezza di ciascu, no. In sostanza, una persona convinta di vivere in un sistema duale lo avrebbe visto duale, mentre un individuo consapevole della sostanziale unita della Coscienza non avrebbe percepi, to barriere. 11 sisten1a fisico in cui sian10 calati, infatti, non si manifesta a tutti nello stesso modo, nla in rapporto al grado di conoscenza che si ha di esso. Nella realta non locale espres, sa dalla fisica quantistica di David Bohm, siamo inseriti in un contesto totalmente virtuale, creato da noi stessi. Per questa
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ragione, la realta non puo che apparirci nel modo in cui credia~ mo di averla costruita. A questo punto della ricerca ero convinto che non ci fossero piu barriere. L' alieno non era un altro, ma solo lo specchio di noi stess1.•
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Capitolo 1
L'IDEA DELLO SPECCHIO
Se noi eravamo i creatori di questo Universo virtuale, che mu, tava a seconda delle nostre esigenze - pensavo - noi stessi do, vevamo aver creato le condizioni attraverso cui gli alieni poteva, no interferire con noi. La scelta di accettare questa interferenza doveva essere nostra, anche se noi ne eravamo apparentemente inconsapevoli. In altre parole, avevamo creato l' opportunita di essere addotti dall'alieno per dare alla Coscienza la possibilita di acquisire consapevolezza di sé. L'alieno era uno specchio di noi stessi e del nostro problema. Grazie ali'alieno potevamo prendere coscienza della nostra realta di anima, mente e spirito, potevamo ricordarci chi erava, mo e perché eravamo qui. Analogamente, noi eravamo lo spec, chio dell'alieno, avevamo il compito di ricordargli ogni giorno che il suo percorso di evoluzione - che consisteva nel tentativo di "rubare" la nostra esperienza anziché viverla in prima persona - era sbagliato. L' alieno, infatti, desiderava crescere e divenire un essere completo grazie ali'esperienza degli altri, per paura di soffrire, di vivere qualcosa di insopportabile e doloroso. La lotta millenaria e ostinata dell'alieno lo avrebbe costretto sicuramen,
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FIGURA I
White
FIGURA 2
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• .. .. .. .•.. • . .. .
/ 11 blu e l'anti-blu si annullano: resta il rosso
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FIGURA
-
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3
FIGURA
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Crystal Molecule
Atom
Atomic Nucleus
Elementary Particles
Hadrons
,¿::;.~.;:::::-::::::::::=l=~M~e~so~n:s=r=~~ e Leptons
e,µ, -r, Y. , Yµ' Y,
Baryons
Pointlike
Nuclei Proton Neutron
o
Leptons
u, e, d, s, b, (t)
1cm
10-12 cm
?•
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e
I simboli archetipici da cui costituito l'Universo si trovano all 'interno del nostro cervello, prodotti dalla nostra
mente. Lo studio di un fenomeno, quindi, Il!On consiste ne~la visione di qualcosa di esterno al nostro Sé, tutt'altro: noi siamo Dio, di conseguenza sap·piamo esattamente come abbiamo edificato la complessa struttura dell'Universo e dato vita a tutto, anche aquel pal"ticolare
fenomeno. Beco che il. paradigma di Galileo crolia definitivamente. Dal punto di vista scientifico, la scoperta che la ricerca non r.iguarda: l'osservazione di qualcosa che si trova all'e-
sterno, ma il riconoscimento di qualc-0sa che ciascuno ·di no[ conosce da sempre h.a una portata rivoluzionaria. In questa prospettiva il soggetto osserva l'oggetto e lo riconosce dentro di sé, e dentro di sé formula delle regole che possono poi essere verificate attraverso delle misure
che rappresentano solo la conferma ulteriore delle sue . . perce·z1on1. Se adottasse questa prospettiva, lo scienzi\ato scoprirebbe di essere uno sciamano e capirebbe che lo studio non
porta a comprendere, ma a verificare la natura divina dell'essere umano.
ISBN 978-8 8- 97864-52-3
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788897 864523
14 EURO