Chitarra Impostazione perfetta in 3 passi
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Come avere una impostazione perfetta per i principianti della chitarra acustica...
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Un'impostazione perfetta in 3 passi
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Indice generale Introduzione...................................................................................2 Principio 1: Come impostare il proprio corpo rispetto allo strumento......3 Principio 2: Impostare la Mano Destra...............................................6 Principio 3: Impostare la Mano Sinistra..............................................8 In conclusione...............................................................................12
Introduzione Ciao e benvenuto/a nella primissima parte del mio programma di studio di chitarra. Io sono Davide Esposito, maestro di chitarra classica, che ti accompagnerà in questo fantastico viaggio che hai deciso di intraprendere. Con questo video imparerai a impostare il tuo corpo nei confronti della chitarra nel migliore dei modi. Spesso viene sottovalutata l'importanza di una corretta impostazione, soprattutto da parte CopyRight 2011-2012
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degli autodidatti, ma non dobbiamo dimenticare che una postura scorretta, oltre che “limitarci” tecnicamente, può favorire il rischio di tendiniti o problemi alla schiena. I consigli che ti esporrò sono adattabili a qualunque stile o genere musicale, quindi qualunque sia la tua musica preferita, potrai fare tesoro di ciò che sto per dirti. Il nostro scopo da chitarristi è quello di adattare alla nostra personalità una posizione comoda che possa agevolarci in qualunque tipo di tecnica chitarristica. L'obiettivo di una corretta posizione è quello di NON “limitarci” tecnicamente e di “non” subire danni fisici dopo lunghe ore di esercizio. In questo breve ed essenziale video ti insegnerò quindi i 3 principi fondamentali per un'impostazione corretta. 3 semplici regole da applicare ogni volta che prenderai in mano la chitarra: 1. Come impostare il proprio corpo rispetto allo strumento 2. Come impostare la mano destra 3. Come impostare la mano sinistra
Ora, chitarra alla mano e iniziamo subito! Pronti? Via! :-)
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Principio 1: Come impostare il proprio corpo rispetto allo strumento La prima cosa fondamentale è “la comodità”. Sia che tu parta da zero, sia che tu abbia già iniziato per conto tuo a suonicchiare la chitarra, inizia sin da subito ad ascoltare il tuo corpo mentre tieni in mano lo strumento. Se sei già abituato ad adottare una posizione scorretta, avrai più difficoltà di liberarti dalla cattive abitudini. In questo caso dovrai capire l'importanza di queste nozioni e impegnarti maggiormente con un po' di umiltà per fare qualche passo indietro. Siediti su uno sgabello o su una sedia. Inizialmente è preferibile usare uno sgabello per evitare di appoggiare la schiena, che deve restare dritta. A questo punto, alcuni appoggiano la chitarra sulla coscia destra, altri sulla coscia sinistra (la differenza, per conto mio, riguarda più un fattore culturale che di comodità, ma questa è solo un opinione). In entrambi i casi la gamba in questione dovrà rimanere sollevata tramite l'uso di un poggiapiede di altezza regolabile o uno sgabelletto o un supporto di almeno 20-30 centimetri.
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Ti consiglio di mantenere la chitarra a sinistra, altrimenti saresti costretto a mantenere una micro-torsione della schiena che a lungo andare può dare origine a contratture. L'altezza della gamba va in base alla tua statura e a dove sei seduto: tieni conto che la paletta della chitarra deve essere ALMENO in linea con la spalla. NON MENO. Ad ogni modo dovrai sperimentare tu stesso per trovare l'altezza più adatta a te. So che in genere hai visto molti chitarristi tenere la chitarra bassissima, in particolare quando si tratta di una chitarra elettrica. Chitarristi molto bravi come Jimmi Page, Kirk Hammett o Slash; ma ricordati che per quanto bravi siano, non dobbiamo prenderli d'esempio per la loro posizione, ma per altre cose che in futuro vedremo. E comunque altri chitarristi rock o metal come Eddie Van Halen o Chris Broderick conoscono bene i vantaggi di una corretta posizione. Ora, la parte concava della chitarra appoggia sulla coscia sinistra e la sua inclinazione come ti ho detto deve permettere alla paletta di trovarsi almeno in linea con la spalla (io la tengo ancora più alta, come noti). CopyRight 2011-2012
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Il busto deve essere come appoggiato alla chitarra, come se pesasse sulla chitarra ma in maniera rilassata, senza esagerare. Devi sentirti a tuo agio e avere una presa sicura dello strumento. Se la chitarra ti scappa, si muove, non puoi pensare di avere un perfetto controllo. La chitarra deve restare immobile e diventare un tutt'uno con il tuo corpo. Più ti sentirai a tuo agio e più riuscirai ad “ascoltare” la chitarra, oltre che suonarla. Anche se immagino che inizialmente questa posizione possa sembrarti tutto fuorché comoda, ma vedrai che nel giro di poche settimane inizierai ad abituarti, e non ne farai più a meno. :-) Dunque, ora veniamo alle braccia.
Principio 2: Impostare la Mano Destra Bene! Il braccio destro deve cadere, sì proprio cadere sulla chitarra come un guanto, rilassato, più o meno oltre la metà dell'avambraccio , quanto occorre per portare le dita o il plettro in linea con le corde. Evita gli estremi! Mi raccomando! Il segreto di una corretta posizione è proprio nell'equilibrio. Quindi nella via di mezzo. Fai come se si trattasse di una pratica zen, una sorta di meditazione! :-) Ora, la mano destra va impostata in questo modo. Il polso dev'essere sollevato. Quindi il palmo della mano non tocca mai le corde, CopyRight 2011-2012
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eccetto in determinate circostanze che vedremo in seguito. Nel caso tu suonassi con il plettro, ricordati di tenerlo tra il pollice e l'indice. Quest'ultimo va piegato leggermente a uncino, in modo che rimanga sotto al pollice. Posiziona la mano in modo che la punta del plettro sia perfettamente perpendicolare rispetto alle corde. Le altre dita restano rilassate e socchiuse. Questo è il miglior modo che esista per tenere il plettro. Ora parliamo invece della tecnica classica, e cioè priva di plettro. Ti rimando al post che ho scritto per stabilire le differenze tra le 2 tecniche chitarristiche “suonare col plettro o con le dita”. Diciamo che col tempo, troverai la TUA impostazione ideale, perché, come scoprirai, ognuno, col passare degli anni, assume una propria tecnica, personale che lo contraddistingue. Quindi iniziamo col dire quali sono le cose da EVITARE comunque. La mano non dev'essere contratta, mai. Il polso, come ti ho già detto rimane sollevato dallo strumento, mi raccomando evitando inutili contrazioni.
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Le dita NON sono del tutto perpendicolari alle corde, come invece accade per il plettro, ma rivolte leggermente verso sinistra, verso la tastiera per intenderci. Questo in linea di massima. Ecco, Francisco Tàrrega scoprì che in questo modo il suono si ammorbidisce, è meno stridulo, è più corposo, e anche la tecnica risulta più sciolta e naturale. Dopo di lui tutti seguirono questo sistema. Quindi, direi che è un ottimo standard da cui partire. E' importante impostare la mano in modo che il pollice possa agire sui bassi, e le altre dita sui cantini; chiaramente sempre, piccola parentesi, suonando le corde con la parte interna dell'unghia. Quanto detto finora riguarda esclusivamente la posizione. Quindi senza entrare nel merito del “suonare”. Poi suonando verranno fuori diverse sfumature, diversi dettagli di cui ci occuperemo strada facendo. Ma queste sono le basi che solidificheremo il più possibile. Bisogna costruire la nostra torre su delle belle fondamenta per evitare che crolli col tempo! CopyRight 2011-2012
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Ora veniamo al terzo e ultimo principio. Come impostare la mano sinistra?
Principio 3: Impostare la Mano Sinistra Innanzitutto distanzia il gomito sinistro dal torace e regola l'inclinazione della chitarra come abbiamo detto. L'avambraccio sinistro deve formare una linea unica con la mano. Immagina di tracciare una linea che parte dal gomito, dalla parte interna dell'avambraccio e arriva al mignolo sinistro. Una linea dritta. Ora portiamo il pollice dietro al manico e le altre dita in prossimità delle corde. A questo punto assicurati di mantenere il palmo della mano staccato dalla tastiera. La mano non deve toccare la tastiera. L'unica parte della mano che dev'essere a contatto con la chitarra sono le dita. E' necessario mantenere il pollice SEMPRE, ripeto sempre, nascosto dietro al manico e perpendicolare all'avambraccio. Anche quando sposti la mano lungo la tastiera, assicurati che il pollice mantenga sempre questa posizione.
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Il pollice non va mai trascinato. Non deve diventare un ostacolo mentre suoni. Insisto su questo punto, perché è l'errore più comune, anche fra i professionisti. E molti lo sottovalutano, proprio perché lo vedono fare ai “grandi”. Addirittura oggi ci sono alcuni che “insegnano” ad adottare una posizione scorretta. Ora tu hai avuto la fortuna di vedere questo video, per cui approfittane :-) Quello che voglio dirti è “Non imitare gli errori degli altri”. Tutti commettono errori, a volte consapevolmente a volte no, ma noi dagli altri non dobbiamo prendere d'esempio i difetti, ma i pregi. Ti pare? Tu mi dirai: “Perché è un errore tenere il pollice alto o addirittura diagonale?” Semplice! Così facendo si riduce la mobilità della mano sinistra. E' proprio un discorso di fisiologia della mano. Le nostre mani sono fatte in un certo modo. Hanno dei limiti, e dobbiamo conoscerli. :-) Puoi provare tu stesso. Facciamo insieme questo test. Tieni il pollice oltre il manico e allarga il più possibile le dita. Forse CopyRight 2011-2012
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forzando un po', se sei abbastanza sciolto potresti riuscire ad allargarle di 4 o 5 tasti. Ora prova a fare la stessa cosa tenendo il pollice come ti ho spiegato. Visto? Hai notato come aumenta la distanza che riesci a coprire così? Quindi non è una cosa da sottovalutare. Altro errore molto comune, riguarda le altre dita. Indice, medio, anulare e mignolo, che d'ora in poi chiameremo rispettivamente primo, secondo, terzo e quarto dito (ti rimando al mio post “Le dita del chitarrista”), vanno tenute a martello. Mai piatte. Posiziona ora le dita, le punte dei polpastrelli sulla sesta corda. Ti ricordo, nel caso non lo sapessi o se stai partendo da zero, che le corde si contano dal basso. Quindi stiamo parlando della corda più spessa. L'ultima partendo dal basso. Posiziona un dito per ogni tasto. Bene a martello, mi raccomando, evita l'errore di piegare le falangi. La pressione non deve essere eccessiva, anche se all'inizio probabilmente ti sembrerà di fare uno sforzo sovrumano. CopyRight 2011-2012
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Ma non preoccuparti è normale, almeno per le prime settimane, finché non iniziano a comparire i primi “calletti”. I famosi calletti del chitarrista. Il tasto va premuto portando il dito vicino alla sbarretta più interna. Non al centro, non verso la paletta, ma verso di te. Anche qui puoi verificare tu stesso. In questa zona la pressione è molto meno faticosa, e negli altri modi rischieresti invece di far “grattare le note”. Ora come vedi, le mie dita sono più o meno perpendicolari alla tastiera. Evita nel modo più assoluto di tenerle diagonali, altro errore molto diffuso. Anche questo riduce la mobilità della mano. E lascia un po' di spazio tra un dito e l'altro; in particolare tra il primo e il secondo dito (indice e medio). Ora, se noi vogliamo sfruttare questa posizione sulle altre corde, non dobbiamo fare altro che mantenerla facendo leva sul polso e sulle dita, rispettando sempre tutti i punti che ho elencato. Se la tua posizione è corretta, noterai che, scendendo dalla sesta alla prima corda, il gomito indietreggerà naturalmente per mantenere la posizione della mano.
In conclusione CopyRight 2011-2012
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Bene, siamo arrivati alla fine di questo percorso preliminare. Questo è tutto quello che devi sapere per ottenere il massimo dalle tue prestazioni, ora e in futuro. E' chiaro che la posizione andrà corretta e ricorretta di volta in volta. Riuscire a dominare totalmente la posizione, farla propria o addirittura andare a lavorare sui dettagli fino a non doverci più pensare, bé, richiede un costante esercizio. Lo so lo so, cosa stai pensando. Ma quanta roba devo sapere? Come faccio a ricordarmi tutto? Non preoccuparti! Le cose all'inizio sembrano enormemente difficili, ma poi man mano che convivi ogni giorno con queste cose, iniziano a diventare sempre più semplici. Vedrai che, esercitandoti, certi movimenti che oggi consideri innaturali ti risulteranno sempre più istintivi. E' successo anche a me. Io iniziai a suonare la chitarra elettrica da autodidatta e solo dopo scoprii l'importanza della posizione. Da allora iniziai a migliorare e i progressi divennero evidenti nel giro di breve tempo. E' solo questione di abitudine. Pensa ad esempio, non so, ora mi viene in mente il computer. Visto con gli occhi di uno che non sa nemmeno come si accende, dev'essere una cosa impossibile usarlo! Tutte quelle luci, quei suoni strani! Ma farà male?? E chi ci capisce?? CopyRight 2011-2012
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Ma poi, a forza di utilizzarlo, piano piano inizi ad aprire i tuoi primi file, a scaricare i video, poi a caricarli, e nel giro di poco tempo, puff! Senza nemmeno accorgertene ti trovi a parlare con gli amici di pdf, download, software, hardware. Ora in questo video ho voluto spiegarti che bisogna creare delle buone fondamenta sin da subito, altrimenti più passa il tempo e più sarà difficile correggere le cattive abitudini. Difficile non significa impossibile, però è chiaramente un grosso spreco di tempo. Diventerebbe un lavoro in più, uno spreco di energia che si potrebbe usare in altri modi. E pochi poi avrebbero voglia di lavorarci su. Per questo motivo credo sia opportuno iniziare sin da subito a lavorare sulle basi. Non temere! Non sarai costretto a passare lunghe ore a eseguire noiosi esercizi, complicatissimi, senza mai suonare veramente! Tutt'altro! Per lo meno io insegno ai miei allievi a “suonare” sin dal primo giorno. Sì, diciamo che c'è anche la parte “tecnica”, ma essendo davvero molto importante acquisire delle buone basi e una buona impostazione, e perché non farlo suonando? Il nostro scopo è saper “fare musica”, non esercizi. Gli esercizi hanno il solo scopo di migliorare la tua musica e le tue prestazioni. CopyRight 2011-2012
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Quindi inizia sin da subito a suonare! Esiste una musica per ogni livello. Qualunque sia il tuo livello, parti da lì e metti in pratica quello che ti ho insegnato oggi. Ti ho dato una valanga di informazioni! Davvero un sacco di compiti da fare a casa! Riguardati il video più volte e rileggi la parte PDF con le immagini che ho abbinato. Io intanto ti terrò sempre aggiornato sulle novità che troverai nel mio blog www.chitarrastudio.com. Continua a seguirmi. Il mio corso completo di chitarra non tarderà a uscire. Lì troverai tutto quello di cui avrai bisogno. Non tralascerò proprio nulla, non preoccuparti. Nel frattempo ti faccio i miei più cari auguri e spero sfrutterai al meglio i consigli che ti ho dato! Un caro saluto, A presto!
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