Chimica Mentale

March 25, 2017 | Author: Leonardo Aparo | Category: N/A
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Chimica Mentale...

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Charles Haanel

Chimica Mentale Il metodo scientifico per creare la realtà con il pensiero

A cura di: Simone Bedetti Traduzione: Luca Martello Cover: Valerio Monego Immagine di copertina: © Thinkstockphotos © 2013 Area 51 s.r.l., San Lazzaro di Savena (Bologna) Prima edizione ebook Area51 Publishing: © luglio 2013 Se intendi condividere questo ebook con un’altra persona, ti chiediamo cortesemente di scaricare una copia a pagamento per ciascuna delle persone a cui lo vuoi destinare. Se stai leggendo questo ebook e non lo hai acquistato, ti chiediamo, se ti piace, di acquistarne anche una copia a pagamento, al fine di poterci permettere di far crescere il nostro lavoro e di offrirti sempre più titoli e una qualità sempre maggiore. Grazie per il tuo aiuto e per aver rispettato il lavoro dell’autore e dell’editore di questo testo. ISBN: 978-88-6574-264-8 L’autore di questo ebook non dispensa consigli medici né prescrive l’uso di alcuna tecnica come forma di trattamento per problemi fisici e medici senza il parere di un medico, direttamente o indirettamente. L’intento dell’autore è semplicemente quello di offrire informazioni di natura generale per aiutarvi nella vostra ricerca del benessere. Nel caso in cui usaste le informazioni contenute in questo ebook per voi stessi, che è un vostro diritto, l’autore e l’editore non si assumono alcuna responsabilità delle vostre azioni. Segui Area51 Publishing su: Google Plus Facebook Twitter Pinterest www.area51editore.com www.area51publishing.wordpress.com

Capitolo 1. Chimica Mentale

L

a Chimica è la scienza che si occupa delle variazioni atomiche e molecolari subite dalle cose in base a varie influenze. Mentale vuol dire “di competenza della mente, come l’intelletto, il sentimento e la volontà o l’intera natura razionale”. La scienza è conoscenza acquisita e verificata con l’osservazione esatta e il pensiero corretto. La Chimica Mentale quindi è la scienza che si occupa dei cambiamenti che subiscono le condizioni mentali attraverso le operazioni della mente, analizzate da un’osservazione esatta e da un pensiero corretto. Come per la Chimica, anche nella Chimica Mentale le trasformazioni non sono che il risultato di quotidiane combinazioni di materiali. Qualsiasi numero concepibile può essere formato dalle cifre arabe 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 0. Ogni pensiero concepibile può essere espresso con le 26 lettere dell’alfabeto. Qualsiasi cosa concepibile può essere organizzata con i 96 elementi e sempre e solo dal corretto raggruppamento di elettroni e molecole. Quando due o più molecole sono raggruppate, si forma una nuova individualità e questa ha caratteristiche che non sono possedute da nessuno degli elementi che l’hanno formata. Così un atomo di sodio e uno di cloro ci danno il sale e solo la loro combinazione può darcelo, nessun’altra combinazione di elementi può darci il sale e il sale è qualcosa di molto diverso sia dal sodio che dal cloro. Se questo è vero nel mondo inorganico è altrettanto vero in quello organico; alcuni processi consci producono certi effetti e il risultato sarà sempre lo stesso. Lo stesso pensiero sarà sempre seguito dalla medesima conseguenza e nessun altro pensiero servirà a questo preciso scopo. Ciò dev’essere necessariamente vero perché il principio deve esistere indipendentemente dagli organi attraverso cui funziona. La luce deve esistere – altrimenti non ci potrebbe essere l’occhio. Il suono deve esistere – altrimenti non ci potrebbe essere l’orecchio. La mente deve esistere – altrimenti non ci potrebbe essere il cervello. L’azione mentale è, quindi, l’interazione dell’individuo con la Mente Universale, cioè con l’intelligenza che pervade tutto lo spazio e anima ogni cosa vivente. Questa azione mentale è la legge della causalità. È il Chimico Universale, ma il principio di causalità non si ottiene nella mente individuale quanto in quella Universale. Non è una facoltà oggettiva, è un processo soggettivo. L’individuo può, tuttavia, condurre la potenza alla manifestazione e, siccome le possibili combinazioni di pensiero sono infinite, i risultati sono una infinita varietà di

condizioni ed esperienze. L’uomo primitivo, nudo e bestiale, rannicchiato nelle cupe caverne a rosicchiare ossa, nacque, visse e morì in un mondo ostile. La sua ostilità e il suo degrado derivavano dalla sua ignoranza. Le sue ancelle erano l’odio e la paura. La sua unica dipendenza era la clava. Vedeva solo nemici fra le bestie, le foreste, i torrenti, i mari, le nuvole e anche i suoi simili. E con questi non aveva legami. L’uomo moderno nasce per collezionare le comodità. Ama dondolare la sua culla e proteggere la sua giovinezza. Quando va a lottare si arma di penna, non di clava. Si affida al proprio cervello, non ai suoi muscoli. Non considera la fisica come un’imposizione o una nemica, ma come qualcosa da utilizzare. I suoi simili e la stessa Natura sono suoi amici, non nemici. Questo lento cambiamento, dall’odio all’amore, dalla paura alla fiducia, dalle lotte materiali al controllo mentale, è avvenuto all’inizio della Comprensione. In stretto rapporto con la comprensione della Legge Cosmica è la sorte dell’uomo, che può essere positiva o negativa. Il pensiero costruisce strutture organiche negli animali e negli uomini. La cellula protoplasmatica desidera la luce e manda il suo impulso, questo impulso costruisce gradualmente un occhio. Una specie di cervo si nutre in un Paese dove gli alberi sono alti e, gradualmente, il suo collo cresce e cellula dopo cellula si ottiene la giraffa. I rettili anfibi desideravano volare in aria e non stare sott’acqua e hanno sviluppato le ali, diventando uccelli. Gli esperimenti con i parassiti delle piante indicano che anche l’ordine più basso della vita fa uso della Chimica Mentale. Jacques Loeb, un membro del Rockefeller Institute, ha fatto questo esperimento: “Abbiamo portato in una stanza dei vasi di rose e le abbiamo poste di fronte a una finestra chiusa. Le afidi (i parassiti), presenti sulle rose, vedendo che queste seccavano e non potevano più sfamarli, si sono trasformati in insetti alati. Una vera e propria metamorfosi: gli animali lasciano le piante, volano verso la finestra e poi strisciano verso l’alto sul vetro”. È evidente come questi minuscoli insetti abbiano scoperto che le piante erano ormai impraticabili e non avrebbero più assicurato loro nulla da mangiare o bere. L’unico metodo con cui potersi salvare dalla morte era avere delle ali temporanee, e così hanno fatto. Che le cellule cerebrali siano direttamente colpite da immagini mentali, e che le cellule possano a loro volta influenzare l’intero essere, è stato dimostrato dal professor Elmer Gates del Smithsonian Institute di Washington. Delle cavie sono state rinchiuse in custodie di certi colori dominanti e l’analisi del loro cervello ha dimostrato che le dimensioni del cervello variavano a seconda del colore. È stato analizzato anche il sudore degli uomini durante vari stati d’animo e si è scoperto che in alcuni soggetti, durante lo stato rabbioso, viene emesso un sudore di un colore insolito, è stata applicata una piccola porzione sulla lingua di un cane e ha prodotto evidenze di avvelenamento. Degli esperimenti all’Harvard College hanno dimostrato che la mente muove il sangue nel corpo a seconda dei pensieri e degli stati d’animo. Attraverso la mente consapevole conosciamo noi stessi in quanto individui e prendiamo atto di ciò che ci circonda. La mente inconscia è il magazzino dei pensieri passati. Possiamo comprendere l’azione della mente conscia e di quella inconscia osservando un ragazzo che studia pianoforte. Deve far

pratica ogni giorno, concentrando i suoi pensieri sulle dita, facendo consapevolmente i movimenti appropriati. Questi pensieri, nel tempo, si trasferiscono nell’inconscio e le dita sono dirette e orientate direttamente dalla mente inconscia. Nei primi mesi o anni di pratica, l’allievo sa suonare soltanto se concentrato sui tasti ma più avanti, con l’esercizio, egli ha imparato a parlare mentre suona, perché il suo inconscio è diventato così profondamente impregnato dei corretti movimenti che sa dirigerli senza richiedere l’attenzione della mente conscia. L’inconscio non può prendere l’iniziativa. Ha effettuato solo ciò che viene suggerito dalla mente cosciente. Ma questi suggerimenti li svolge fedelmente, e questa stretta relazione fra conscio e inconscio rende il pensiero cosciente tanto importante. L’organismo dell’uomo è controllato dal pensiero inconscio. La circolazione, il respiro, la digestione e l’assimilazione dei cibi sono tutte attività controllate dall’inconscio. Ma questo è costantemente informato tramite degli impulsi dalla mente conscia e noi dobbiamo solo cambiare il nostro pensiero cosciente per ottenere una variazione corrispondente nell’inconscio. Viviamo in un mare insondabile di sostanza mentale. È una sostanza sempre viva e attiva. È infinitamente sensibile. Prende forma a seconda della richiesta mentale. Il pensiero crea una matrice da cui la sostanza si esprime. Il nostro ideale è il negativo da cui nascerà il nostro futuro. L’Universo è vivo. Per esprimere la vita è necessario che ci sia una mente, nulla può esistere senza la mente. Tutto ciò che esiste è una manifestazione di questa sostanza da cui tutto è stato e viene costantemente creato. È la capacità dell’uomo di pensare che lo rende creatore anziché creatura. Tutte le cose non sono che il risultato di un processo del pensiero. L’uomo ha compiuto l’impossibile perché si è rifiutato di considerarlo impossibile. Grazie alla concentrazione, gli uomini hanno creato delle connessioni tra finito e infinito, limitato e illimitato, visibile e invisibile, personale e impersonale. Grandi musicisti sono riusciti a emozionare il mondo attraverso divine rapsodie. Eccellenti inventori hanno creato le giuste condizioni fra il mondo reale e le loro meravigliose creazioni. Grandi autori, grandi filosofi, grandi scienziati hanno assicurato questa armonia a tal punto che, se pure i loro scritti abbiano centinaia di anni, ancora oggi ne vediamo i benefici. L’amore per la musica, per il lavoro, per la creazione ha spinto queste persone a concentrarsi e presto hanno trovato il modo per realizzare i propri sogni. La Legge della causa e dell’effetto è al lavoro in ogni luogo dell’intero Universo. È una legge suprema, qui c’è una causa e là un effetto. Non possono operare in modo indipendente. Uno è complementare all’altro. La Natura cerca di stabilire in ogni momento un perfetto equilibrio. Questa è la legge dell’Universo, ed è sempre attiva. L’armonia Universale è l’obiettivo per il quale si muove tutta la natura. L’intero cosmo è mosso da questa legge. Il sole, la luna, le stelle, tutto resta fisso nella propria posizione proprio grazie all’armonia. Gli astri viaggiano nelle proprie orbite, appaiono in certi luoghi in certi momenti e, per la precisione di questa legge, gli astronomi sono in grado di leggerne i movimenti futuri. Lo scienziato basa tutta la sua ipotesi su questa legge di causa ed effetto. Solo nel regno umano esistono termini come “caso”, “fortuna”, “disavventura”: ma sono cose effettivamente possibili? L’universo non è unito? Se è così,

una legge valida per una parte, è valida anche per il tutto. Questa è una deduzione scientifica. La vita genera la vita su ogni piano dell’esistenza e mentre la gente crede a questo, chi più chi meno, allo stesso tempo rifiuta di concedergli qualsiasi considerazione al riguardo. Ciò è dovuto al fatto che finora l’uomo non ha potuto rendersi conto delle cause che hanno dato vita alle sue esperienze. Soltanto negli ultimi anni ha capito qual è il motore dell’Universo: l’armonia. Il solo perfetto equilibrio fra tutte le cose. L’etere riempie tutto lo spazio interplanetario. Questa sostanza più o meno metafisica è la base elementare di tutta la materia. È attraverso questa sostanza che vengono trasmessi i messaggi nello spazio. Il pensiero, a contatto con questa sostanza, provoca delle vibrazioni che a loro volta si uniscono con altre vibrazioni simili e reagiscono su colui o colei che pensa. Tutte le manifestazioni sono il risultato del pensiero – ma il pensiero si trova su differenti piani. Esiste un piano del pensiero animale. Qui ci sono reazioni e interazioni a cui gli animali rispondono, ma di cui gli uomini non sono a conoscenza. Poi c’è il piano del pensiero cosciente che comprende un numero illimitato di altri piani. L’uomo appartiene a questo; è la natura del nostro pensiero che determina a quale piano dobbiamo rispondere. Su questo piano si trovano i pensieri dell’ignorante, del saggio, dei poveri, dei ricchi, dei malati, dei sani, dei più poveri, dei più ricchi e così via. Il numero di piani dei pensieri è infinito ma il fatto è che quando pensiamo a uno ben preciso, siamo più sensibili a quel determinato piano, e l’effetto provoca delle reazioni evidenti sul nostro ambiente. Prendi, per esempio, una persona che pensa sul piano della ricchezza. È ispirata da un’idea e ha come risultato il successo. Non può essere altrimenti. Pensa al successo e, dato che il simile attira il suo simile, i suoi pensieri attraggono altri pensieri simili, i quali contribuiscono al suo successo. Il suo ricevitore è in sintonia soltanto con i pensieri di successo, tutti gli altri messaggi non riescono a raggiungere la sua coscienza. È come se il suo pensiero si connettesse con l’etere universale, trasmettendo i suoi desideri e le ambizioni in attesa della loro realizzazione. Siediti proprio lì dove sei, metti le cuffie e ascolta la musica che preferisci. Cosa indica questo? In primo luogo che ci dev’essere qualche sostanza sufficientemente raffinata da portare queste vibrazioni in ogni parte del mondo. Poi indica che questa sostanza dev’essere sufficientemente raffinata da penetrare ogni altra sostanza conosciuta dall’uomo. Le vibrazioni devono penetrare il legno, i mattoni, la pietra o l’acciaio. Devono andare oltre, attraverso e sotto i fiumi, le montagne, la terra, ovunque e in qualsiasi luogo. Indica che tempo e spazio è come se fossero annientati. In un istante la musica giunge, mettiamo, da una radio di Pittsburgh o da qualunque altro luogo, eppure con un paio di cuffie è come se fosse nella tua stanza. Queste vibrazioni avanzano in ogni direzione, ovunque ci sia un orecchio pronto ad ascoltarle. Se esiste un meccanismo in grado di far recepire a tanta gente la voce umana, non esisterà un modo per far viaggiare anche i pensieri? Assolutamente sì. La prova? Con la sperimentazione. È il solo modo per essere certi di qualcosa. Prova. Fai tu stesso questo esperimento.

Stai seduto dove sei. Scegli un argomento che ti è abbastanza familiare. Inizia a pensare. I pensieri si susseguono in rapida successione. Uno tira l’altro. Presto ti sorprenderai di alcuni pensieri che, grazie a te, hanno trovato la loro manifestazione. Non sapevi di conoscere così tanto questo argomento. Ammiri la facilità con cui questi pensieri ti giungono. Da dove vengono? Dalla Sola Sorgente di ogni saggezza, ogni potere e ogni comprensione. Sei stato tu la fonte di tutta la conoscenza per ogni pensiero che ancora esiste e attende che qualcuno sappia manifestarlo in qualche modo. Puoi dunque pensare a qualsiasi artista, uomo d’affari, capitano d’industria mai esistito, perché i pensieri non muoiono mai. Supponiamo che il tuo esperimento non sia del tutto riuscito. Tenta ancora. Nessuno riesce al primo tentativo, se non qualche rara eccezione. Quando si prova per la prima volta non possiamo certo aspirare a un grandissimo successo. Se tenti ancora, ricorda che il tuo cervello è l’organo della mente oggettiva, la quale è in rapporto con il mondo oggettivo tramite il sistema nervoso cerebro-spinale (o volontario). Ricorda che questo sistema di nervi è collegato con il mondo oggettivo tramite certi meccanismi o sensi. Questi sono gli organi con cui vedere, ascoltare, toccare, gustare, annusare. Ora, un pensiero è una cosa che non si può vedere, ascoltare, toccare, gustare, annusare. Evidentemente i cinque sensi non possono dare alcun aiuto nel tentativo di ricevere il pensiero. Devono dunque essere placati, perché il pensiero è un’attività spirituale e non si può praticare con i canali materiali. Dovremmo poi rilassarci mentalmente e fisicamente, inviare un s.o.s. di aiuto e attendere il risultato. Il successo del nostro esperimento dipenderà interamente dalla nostra capacità di essere ricettivi. Agli scienziati piace usare il termine Etere per parlare della sostanza “in cui viviamo e ci muoviamo”, la quale è Onnipresente, permea ogni cosa ed è fonte di tutte le attività. A loro piace usare la parola Etere perché Etere implica qualcosa che si può misurare, perché sostengono che tutto può essere misurato. Allora viene da chiedersi: chi è in grado di misurare un elettrone? Eppure l’elettrone sta alla base di tutta l’esistenza materiale, per quanto ne sappiamo al momento. Ci vorrebbero cinquecento milioni di atomi uno sull’altro per raggiungere l’unità di misura di un pollice. È necessario un numero di atomi pari a venticinque milioni di volte la popolazione terrestre per essere analizzato in una provetta. Circa centoventicinque quadrilioni di atomi stanno in un centimetro cubo di piombo. E noi non riusciamo a vederne uno nemmeno col microscopio! Tuttavia l’atomo è grande come il sistema solare rispetto agli elettroni di cui è composto. Tutti gli atomi sono simili, è come se avessero un sole centrale positivo intorno al quale ruotano cariche negative di energia. Il numero degli elettroni negativi di ciascun atomo contiene la natura del cosiddetto “elemento” di cui fa parte. Un atomo di idrogeno, per esempio, si suppone abbia un elettrone negativo come satellite del proprio centro negativo. Per questo motivo i chimici lo accettano come uno standard di peso atomico. Il peso dell’idrogeno corrisponde al numero uno. Il diametro di un elettrone sta a quello dell’atomo come il diametro della nostra Terra sta a quello dell’orbita in cui si muove attorno al sole. È chiaro quindi che la materia è capace di un grado di raffinatezza quasi incalcolabile.

Non siamo ancora capaci di analizzarla, non sappiamo andare oltre l’elettrone, e le lacune della fisica possiamo colmarle soltanto con la fantasia. La costruzione della Materia dagli Elettroni è un processo involontario di individualizzazione dell’energia intelligente. Il cibo, l’acqua e l’aria sono generalmente considerati i tre elementi essenziali per la vita. Questo è molto vero, ma c’è qualcosa di ancora più essenziale. Ogni volta che respiriamo non riempiamo solo i polmoni di aria, ma riempiamo noi stessi di Energia Pranica, il respiro della vita piena di ogni necessità per la mente e lo spirito. Questa vita che dà spirito è assai più necessaria dell’aria, del cibo o dell’acqua, perché un uomo può vivere quaranta giorni senza mangiare, tre senza bere e pochi minuti senza aria, ma è impossibile per lui poter vivere un solo secondo senza l’Etere. È il solo elemento essenziale della vita e contiene tutti gli elementi essenziali, grazie al processo di respirazione non solo fornisce cibo per la costruzione del corpo, ma cibo per la mente e pure cibo per lo spirito.

Capitolo 2. Chimica

universale fa sì che la sua fonte assuma forme materiali tramite le quali L’ intelligenza torna alla propria origine in quanto individuo o entità. La vita minerale animata dall’elettromagnetismo è il primo passo dell’intelligenza verso l’elevazione, verso la sua fonte universale. L’energia universale è intelligente e questo processo involontario con cui la materia prende forma è un processo altrettanto intelligente della natura, la quale ha, per suo specifico obiettivo, l’individuazione della propria intelligenza. Stockwell ha detto: “La base della vita e della coscienza si trova negli atomi e può essere trovata nell’etere universale”. Hemstreet aggiunge: “La mente nell’etere non è più innaturale della mente umana”. Ancora Stockwell: “L’etere è divenuta una sostanza superfisica immateriale, riempiendo lo spazio, portando nel suo seno infinito e palpitante granelli di forza dinamica aggregata chiamati mondi. Incarna il principio spirituale finale e rappresenta l’unità di quelle forze ed energie da cui scaturiscono, come loro fonte, tutti i fenomeni mentali, fisici e spirituali così come sono conosciuti dall’uomo”. Dolbear, nel suo grande libro sull’etere, dice: “Oltre alla funzione di energia e movimento, l’etere ha altre proprietà intrinseche, da cui potrebbero emergere, in certe circostanze, altri fenomeni come la vita o la mente”. La cellula microscopica, un granellino di materia che poi diventa un essere umano, ha in sé la promessa e il germe della mente. Possiamo ignorare che gli elementi della mente sono presenti in quegli elementi chimici (come il carbone, l’ossigeno, l’idrogeno, l’azoto, lo zolfo, il fosforo, il sodio, il potassio, il cloro) che si trovano nella cellula? Non solo dobbiamo farlo, ma dobbiamo andare oltre, perché sappiamo che ognuno di questi elementi è costituito da una sola unità invariabile, l’elettrone, e quindi dobbiamo affermare che quella mente è il potenziale nell’unità della materia: l’elettrone stesso. Gli atomi di materia minerale si attraggono in masse. Quest’attrazione si chiama affinità chimica. Le combinazioni chimiche sono dovute alle relazioni magnetiche reciproche. Gli atomi positivi attrarranno sempre gli atomi negativi. La combinazione durerà finché una forza ancora più positiva non verrà esercitata distruggendo la precedente unione. Due o più atomi uniti formano una molecola, che viene definita la “più piccola particella di una sostanza che possa avere una propria identità”. Così una molecola di acqua è una combinazione di un atomo di idrogeno e due atomi di ossigeno (H2O). Nella costruzione di una pianta, la natura lavora con delle cellule colloidali piuttosto che con gli atomi, perché essa ha bisogno di costruire le celle come un’entità, così come ha costruito l’atomo e la molecola con cui lavorare nella sostanza minerale. La cellula vegetale (colloide) ha il potere di attirare a sé la terra, l’aria, l’acqua e tutte le energie di

cui ha bisogno per crescere. Si richiama pertanto alla vita minerale e la domina. Quando la materia vegetale è sufficientemente rifinita per divenire abbastanza ricettiva verso l’energia intelligente universale, appare la vita animale. Le cellule animali sono ormai così plastiche che posseggono capacità aggiuntive (quelle della coscienza individuale) e anche poteri aggiuntivi (quelli del magnetismo sensazionale). Traggono le loro forze vitali sia dalla vita minerale che da quella vegetale, e quindi le dominano. Il corpo è un aggregato di cellule animate dalla vita magnetica spirituale che tende verso l’organizzazione di queste cellule raggruppate, e questi gruppi ordinati gestiscono l’intera massa del corpo in quanto entità cosciente in grado di spostarsi da un luogo all’altro. Gli atomi, le molecole e le loro energie sono subordinati al benessere della cellula. Ogni cellula è un essere vivente, un’entità cosciente, in grado di selezionare il proprio cibo, di difendersi e di riprodursi. Come ogni cellula ha la sua coscienza individuale, allo stesso modo ogni gruppo di cellule ha una coscienza collettiva individuale. Inoltre ogni insieme coordinato di questi gruppi e la centrale di tutte queste unità si trova nel cervello, dove ha luogo il coordinamento di tutti i suoi “cervelli” sottoposti. Il corpo di un essere umano medio è composto da circa ventisei bilioni (26,000,000,000,000) di cellule. Il cervello e la spina dorsale da soli ne contengono due miliardi. La legge biogenetica dimostra che ogni vertebrato, come ogni altro animale, si evolve da una singola cellula. Anche l’organismo umano, secondo Haeckel, è dapprima un semplice globulo visibile a occhio nudo come un piccolo puntino. L’ovulo trasmette al figlio, in eredità, le caratteristiche personali della madre, la cellula maschio quelle del padre, e questa tradizione ereditaria si estende nelle migliori caratteristiche dell’anima oltre che nel corpo. Cosa è il plasma? Cosa è questa sostanza misteriosa che troviamo in ogni luogo, la base materiale delle meraviglie della vita? Plasma o protoplasma è, come giustamente ha detto Huxley, la base della vita. È un composto di carbonio che da solo compie i vari processi vitali. Nella sua forma più semplice la cellula vivente è un globulo morbido di plasma che contiene un nucleo più solido. Non appena è fecondato, si moltiplica tramite una divisione e forma una colonia di cellule speciali. Queste si separano e, grazie alla loro specializzazione, i tessuti che compongono i vari organi vengono sviluppati. Questi organismi multicellulari dell’uomo e di tutti gli altri animali superiori assomigliano a delle comunità civili, composte da singoli individui dei quali si occupano in vari modi, eppure originariamente erano soltanto delle semplici cellule con una struttura normalissima. Tutta la vita su questa terra, come fa notare il dottor Butler in un suo libro, ha esordito nella forma di una cellula che consisteva in un corpo animato da una mente. In principio, e anche molto tempo dopo, la mente animatrice era ciò che noi oggi chiamiamo inconscio. Ma le forme si sono evolute in organi complessi e la mente ha espulso una sua parte, quella che noi chiamiamo mente conscia. Se in un primo momento tutte le creature viventi hanno avuto una guida da seguire, la mente conscia ha ricevuto il libero arbitrio.

Cioè, anziché muoversi per istinto, essa ha avuto il privilegio di poter scegliere. Ogni cellula è dotata di intelligenza individuale che serve per svolgere meglio i suoi complessi compiti. La cellula è la base dell’uomo e questo andrebbe costantemente tenuto presente quando ci si occupa della Chimica Mentale. Così come una nazione è composta da un gran numero di individui viventi, allo stesso modo il corpo è costituito da un gran numero di cellule viventi. Gli abitanti di un Paese svolgono varie occupazioni: chi in fabbrica, chi in miniera, chi in banca e così via. Allo stesso modo le cellule svolgono i loro compiti nel corpo umano: chi lavora nella bocca, chi nello stomaco, chi nel sangue, nei polmoni, nel fegato, nelle ossa e chi lavora per riprodurre le cellule stesse per il rinnovo della specie. Come il vigore e il benessere di una nazione dipendono fondamentalmente dalla vitalità e dall’efficienza dei suoi cittadini, così la salute e la vita corporea dipendono dalla vitalità, dall’efficienza e dalla collaborazione delle sue miriadi di cellule. Abbiamo visto che le cellule sono raggruppate in sistemi, ciascuno con particolari funzioni essenziali per la vita fisica, come gli organi e i tessuti. Fino a che le varie parti agiscono tutte insieme in armonia e rispetto reciproco, ci sarà la salute e l’efficienza. Ma quando da qualsiasi problema nasce una discordia, ecco sopraggiungere la malattia. La malattia è la mancanza di armonia. Nel sistema nervoso e nel nostro cervello, le cellule sono raggruppate a seconda delle loro particolari funzioni. È così che siamo in grado di vedere, sentire, gustare, ascoltare, toccare. È in questo modo che siamo in grado di ricordare le esperienze passate, i nomi, i numeri e così via. In caso di salute mentale e fisica questi diversi gruppi di neuroni lavorano in armonia, ma in caso di malattia ciò non accade. In condizioni normali l’ego contiene tutte queste cellule individuali o gruppi di esse in armonia. La malattia rappresenta l’azione organica dissociata; accade che certi gruppi di cellule cominciano a lavorare indipendentemente, dunque non in armonia con gli altri, e ciò sconvolge tutto l’organismo. Un unico organo o sistema può provocare gravi danni al corpo. E questo accade in caso di malattia. In una organizzazione di qualsiasi tipo, l’efficienza e la concordia di azione dipendono dalla fiducia della base centrale. Nels Quevli lo chiarifica molto bene nel suo libro, quando dice: “L’intelligenza umana è l’intelligenza contenuta nelle cellule del suo cervello. Se l’uomo è intelligente e quindi sa organizzare e combinare la materia e la forza visibile in lavori come case e ferrovie, perché non dovrebbe esserlo anche la cellula se è capace di dirigere le forze della natura così da agire nelle piante e negli animali? La cellula non è costretta ad agire per cause chimiche o meccaniche, non più di quanto non lo sia l’essere umano. Lui agisce in ragione della volontà e del giudizio, lei è un animale vivente scomposto”. Il filosofo Henri Bersgon nel suo L’evoluzione creatrice sembra vedere nella vita un’energia creativa. Se ci mettiamo a guardare un grattacielo, ci viene spontaneo pensare che sia sorretto da un’energia creatrice. La cellula è un’animale altamente specializzato e organizzato. Per esempio, prendiamo l’ameba. Non ha alcun macchinario con cui produrre il suo amido. E tuttavia porta con sé il suo materiale con cui può salvarsi la vita in caso di emergenza e coprirsi con il suo strato di protezione. Altre cellule portano con sé una struttura chiamata cromatoforo. Con

questo strumento sono in grado di produrre amidi da sostanze grezze della terra, dell’aria e dell’acqua, grazie all’aiuto della luce solare. Appare dunque chiaro che la cellula è un individuo molto organizzato e specializzato. Le strutture della vita, come le piante e gli animali, sono erette da materiali prelevati dalla terra, dall’acqua e dall’aria proprio come l’uomo erige le strutture funzionali come ferrovie, edifici e grattacieli. Se ci venisse domandato com’è possibile che l’uomo realizzi un palazzo, diremmo che ci riesce grazie alla sua intelligenza. E perché allora la cellula, che opera attraverso gli stessi meccanismi, non viene considerata intelligente come l’uomo? Ti sei mai fermato a pensare cosa avviene quando la superficie del nostro corpo si graffia o si taglia? I globuli bianchi, o corpuscoli, che sono i custodi generali del corpo e che dovrebbero prendersi cura dei batteri e dei germi, sacrificheranno la propria vita pur di salvarci. Loro vivono dentro il corpo in completa libertà. Non galleggiano nel sangue, tranne quando hanno fretta di arrivare da qualche parte. Si muovono dappertutto come essere indipendenti. Se mi procuro un livido o un taglio, loro vengono informati e si precipitano sul posto in migliaia e dirigono il lavoro di riparazione. Un libro sull’argomento dice così: “Quando la pelle è lesa i globuli bianchi formano un nuovo tessuto sulla superficie, mentre l’epitelio si estende dai bordi, bloccando la ferita e completando i processi di guarigione”. Non sembra esserci alcun centro particolare del corpo attorno al quale ruota l’intelligenza. Ogni cellula sembra essere un centro intelligente che sa quali sono i suoi doveri ovunque si trovi. Ogni cittadino della “repubblica cellulare” è un’intelligenza indipendente e tutti lavorano insieme per il bene collettivo. Da nessuna parte troviamo un sacrificio più autentico delle vite individuali per l’interesse sociale. I risultati non possono essere ottenuti in altro modo che con il sacrificio individuale, perché è necessario per la loro esistenza sociale. Il principio del sacrificio individuale per il benessere comune è stato accettato e concordato come una cosa giusta e loro svolgono il loro lavoro e le mansioni assegnate indipendentemente dal proprio benessere. Edison dice: “Credo che i nostri corpi siano costituiti da miriadi di unità di vita. Il nostro corpo non è di per sé un’unità di vita. Faccio un esempio. Il transatlantico Mauritania non è un essere vivente, lo sono gli esseri umani che ci salgono a bordo. Se lei naufraga sulla costa, per esempio, gli uomini la abbandonano e quando ciò accade vuol dire semplicemente che le ‘unità di vita’ scendono dalla nave. Accade lo stesso con la morte, perché il corpo di una persona non è ‘morto’ ma le sue ‘unità vitali’ lo hanno abbandonato. Tutto ciò che riguarda la vita è tuttora vivente e non può venire distrutto. Tutto ciò che appartiene alla vita è ancora soggetto alle leggi della vita animale. Abbiamo miriadi di cellule e sono gli abitanti in queste cellule, invisibili anche al microscopio, che danno vita al nostro corpo. Per dirla in altro modo, credo che queste migliaia di unità di vita si leghino insieme per dare forma all’essere umano. È stato detto (troppo semplicisticamente) che ognuno di noi è a sua volta una unità. Sono convinto che questo non sia del tutto corretto, perché chi sostiene questo ignora l’esistenza delle unità di vita reale, che sono quelle che non possiamo vedere a occhio nudo. Nessuno oggi può dire con certezza dove inizi o finisca la vita. Anche nella formazione di cristalli, traspare un piano di lavoro definito e ordinato. Certe soluzioni formeranno sempre un particolare tipo di cristallo, senza variazioni. Non è impossibile che queste entità vitali siano a lavoro nei

minerali e nelle piante così come in quello che noi chiamiamo mondo animale”. Abbiamo dato uno sguardo al mondo del chimico, al suo laboratorio, al suo sistema di comunicazione. E ciò che lui produce? La nostra è un’epoca molto pratica, consumistica. Se il chimico non produce nulla di valore, nulla che può essere convertito in denaro, allora non interessa a nessuno. Tuttavia il chimico produce un articolo che ha il più alto valore di qualsiasi articolo noto all’uomo. Fornisce una cosa richiesta in tutto il mondo, una cosa che può essere realizzata in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento, ma non è un’attività laboriosa e lenta, al contrario, e il suo valore è riconosciuto dappertutto. Il suo prodotto è il pensiero. Il pensiero regola il mondo, regola gli stati, le banche, le industrie, le persone e tutto ciò che esiste e si differenzia da tutto il resto. Ogni persona è ciò che è grazie al proprio modo di pensare e gli uomini e le nazioni differiscono fra loro perché pensano in modo diverso. Cos’è poi il pensiero? Il pensiero è il prodotto del laboratorio chimico contenuto in ognuno di noi. È l’intelligenza, è il risultato di tutti i processi di pensieri passati, è il frutto che contiene il meglio di tutto ciò che l’individuo può possedere. Non c’è niente di materiale nel pensiero, eppure nessuno darebbe via la propria capacità di pensare per tutto l’oro del mondo. È pertanto la cosa di maggior valore che esista. Dato che non è un bene materiale, dev’essere spirituale. Ecco allora una spiegazione del valore meraviglioso del pensiero. Il pensiero è un’attività spirituale, infatti è la sola attività relativa allo spirito. Lo spirito è il principio creativo dell’Universo. E poiché una parte ha la stessa natura e qualità del tutto, e la sola differenza è una differenza di grado, allora anche il pensiero individuale è un pensiero creativo.

Capitolo 3. Il laboratorio

della chimica non può procedere senza un laboratorio. E una delle caratteristiche L’ arte più interessanti del sistema umano è la sua serie di impianti di produzione dove vengono prodotti agenti chimici necessari per mobilitare i costituenti del cibo. Fa parte della grande economia naturale che le secrezioni che contengono questi agenti chimici debbano servire anche ad altri scopi. In generale, ognuno di essi può dire di avere un effetto alternativo sugli altri, o almeno sulle attività delle altre piante. Inoltre agiscono sui percorsi interiori nervosi come eccitanti sia nelle attività conscie che in quelle inconscie. L’energia liberata consapevolmente o meno dal corpo, diventa il mezzo attraverso cui le impressioni sensoriali tornano ai centri percettivi. Le reazioni vengono ricevute da questi centri in base al loro grado di sviluppo; però i messaggi non vengono interpretati o analizzati, ma colti esattamente come li hanno ricevuti. Il processo è meccanico come l’impressione dei raggi solari sulla lastra fotografica. Il principio generale con cui un’idea viene preservata, è vibratorio come tutti i fenomeni naturali. Ogni pensiero provoca vibrazioni che continueranno a espandesi in onde circolari, come quelle provocate da un sasso caduto in una pozza d’acqua. Onde di altri pensieri possono contrastarlo o lui può soccombere per la propria inattività. Il pensiero potrà immediatamente avviare il più magnifico magnetismo spirituale e questo movimento sarà comunicato alle densità più pensanti, finendo per influenzare la materia fisica del corpo. La vita non viene creata: lei, semplicemente, È. Tutta la natura è animata da questa forza che chiamiamo “vita”. I fenomeni della vita su questo piano fisico, di cui principalmente ci occupiamo, sono prodotti dall’involuzione dell’ “energia” nella “materia” e la materia è, in sé, una involuzione dell’energia. Ma quando lo stadio della materia viene raggiunto dal processo dell’involuzione della Natura, allora la materia si evolve sotto l’azione di essa e in essa. Così la crescita e la vita sono i risultati di una integrazione simultanea di materia ed energia. L’evoluzione comincia con la forma più bassa della materia e si eleva attraverso processi di perfezionamento fino a che diventa la matrice dell’energia. Le secrezioni interne determinano gran parte dei poteri ereditati dagli individui e dal loro sviluppo. Essi controllano la crescita fisica e mentale e tutti i processi metabolici di fondamentale importanza. Dominano tutte le funzioni dell’uomo. Cooperano in un rapporto intimo che può essere paragonato a un’azienda. Uno sconvolgimento delle loro funzioni causa un’insufficienza, un eccesso o un’anomalia che sconvolge l’intero equilibrio del corpo, che produce i suoi effetti sulla mente e sugli organi. La chimica del sangue solo pochi anni fa veniva considerata una follia. Questi risultati sono un perfetto esempio di come tutti i critici diffidenti si sbagliassero. Uno dei più grandi processi della medicina moderna è stato studiare le

secrezioni delle ghiandole endocrine finora oscure. L’endocrinologia, così si chiama questa disciplina, ha fatto luce su certe condizioni fisiche anomale su cui finora la scienza non sapeva dare risposta. Ora sappiamo che molte patologie sono legate a questo disturbo. La donna barbuta, gli obesi, gli affetti da gigantismo, i nani, tutte queste devianze evolutive sono dovute agli elementi chimici prodotti dalle ghiandole presenti nella circolazione sanguigna. Non sono teorie ma risultati di test in laboratorio. Come ha detto Sir William Osler, uno dei più illustri luminari del mondo del sapere: “Poiché il corpo umano è un alveare ronzante di celle di lavoro, ognuna delle quali con la sua specifica funzione, tutto viene controllato dalla centrale del cervello e dal cuore, e tutti i dipendenti detti ormoni (prodotti da minuscole strutture apparentemente insignificanti) lubrificano le ruote della vita. Per esempio, rimuovere la tiroide appena sotto il pomo d’Adamo priva l’uomo del lubrificante che consente al motore del pensiero di lavorare bene. Sarebbe come eliminare l’olio di un motore, gradualmente le acquisizioni memorizzate dalla sua mente cesserebbero di essere disponibili, ed entro un anno il paziente diverrebbe affetto da demenza. Cesserebbero i normali processi cutanei, perderebbe i capelli e diverrebbe un’informe caricatura dell’umanità”. Queste fondamentali lubrificazioni si chiamano ormoni. Il nome deriva dal verbo greco che significa “svegliare, mettere in moto”. Sono stati Starling e Bayliss, due grandi scienziati inglesi, noti per il loro lavoro in endocrinologia, ad aver coniato il nome. I pazienti affetti da particolari malattie possono essere curati con ghiandole animali e i risultati spesso si sono dimostrati miracolosi. La tiroide ha giocato un ruolo fondamentale nel cambiamento delle creature marine in animali terrestri. Prendi la salamandra rosa, è un tritone prettamente acquatico, respira con le branchie ma, grazie alla tiroide, si muta velocemente in Ambystoma, una salamandra terrestre, respirando grazie ai polmoni. Le ghiandole endocrine producono secrezioni interne che penetrano nel sangue e influenzano la struttura corporea. L’ipofisi è una piccola ghiandolina che si trova vicino al centro della testa. Le sue secrezioni hanno un ruolo importante nella mobilitazione dei carboidrati, detenendo la pressione sanguigna, stimolando altre ghiandole e mantenendo la tonicità del sistema nervoso simpatico. Le sue attività durante l’infanzia producono delle caratteristiche nella struttura corporea e sulla mente. La ghiandola tiroidea si trova alla base del collo e si estende a semicerchio in entrambi i lati. Le sue secrezioni sono importanti per le proteine e i carboidrati, stimola altre ghiandole, aiuta a resistere alle infezioni, influenza la crescita dei capelli e gli organi di digestione. È un elemento fortemente determinante nello sviluppo fisico e mentale. Una tiroide sana assicura un percorso efficiente di una mente coordinata dal corpo. Le ghiandole surrenali si trovano non lontano dalla schiena. Questi organi sono chiamati “ghiandole decorative” perché una delle loro funzioni sembra essere quella di mantenere i pigmenti del corpo con una distribuzione e una soluzione adeguate. Ma di maggiore importanza è l’organizzazione della secrezione surrenalica in altre direzioni. Essa comprende un agente di maggiore valore sulla pressione sanguigna, un tonico per il sistema nervoso simpatico, rivolto pertanto verso i muscoli involontari come il cuore, le

arterie, l’intestino e così via, compresi i percorsi percettivi. Risponde a certe eccitazioni emotive attraverso un immediato aumento di volume della secrezione, che aumenta così tutto il sistema e lo prepara a una risposta efficace. Il sistema nervoso cerebro-spinale è il “sistema telefonico” della mente cosciente. È un sistema di cabotaggio davvero completo per la comunicazione del cervello con ogni altra parte del corpo, in particolare i terminali. È il reparto dell’intelligenza dell’uomo cosciente di sé. Il sistema nervoso simpatico è il sistema della mente inconscia. Dietro lo stomaco, e davanti alla colonna vertebrale, c’è il centro del sistema noto come “Plesso Solare”. Si compone di due masse di sostanza cerebrale, ciascuna a forma di mezzaluna. Queste circondano un’arteria la cui funzione è quella di equilibrare la pressione del sangue di tutti gli organi addominali. Proprio come il cervello e il sistema nervoso volontario costituiscono l’appartato dell’uomo conscio di sé, allo stesso modo il plesso solare e il sistema simpatico comprendono l’apparato speciale della mente inconscia. La funzione del sistema nervoso simpatico è mantenere l’equilibrio del corpo. Siccome è direttamente influenzato da stati emotivi come la paura, la rabbia, la gelosia o l’odio, questi possono facilmente logorare le funzioni automatiche del corpo. Vale a dire che gli stati emotivi come la gioia, la paura, la rabbia, la gelosia o l’odio possono alterare facilmente le funzioni del corpo come la digestione, la circolazione sanguigna, la nutrizione e così via. I “nervi” e tutte le spiacevoli esperienze del disagio fisico e salutare sono causati da emozioni negative come la paura, la rabbia e l’odio. Abbattono la resistenza offerta dai vari plessi che, in normali condizioni di funzionamento, hanno una capacità definita per inibire l’effetto di tali emozioni. Il sistema simpatico è l’apparato la cui funzione è quella di mantenere il corpo ben funzionante e di sanare il malfunzionamento sia emotivo che fisico. Il tipo di emozioni che noi nutriamo è quindi davvero importante perché, se sono positive, sono anche costruttive; se sono emozioni negative, non possono essere altro che distruttive.

Capitolo 4. Attrazione

L

a Chimica Mentale è un potere che sta attraversando l’eternità, un flusso vivente di azione relativa il cui principio di base è sempre attivo. Abbraccia il passato e lo porta nel futuro. È un movimento in cui l’azione relativa, la causa e l’effetto vanno di pari passo. In cui la legge combacia con le altre leggi e ognuna rende servizio a questa grande forza creativa. Questo potere si estende al di là dei pianeti più lontani, al di là di un inizio, al di là di una fine, e in una eternità senza inizio e senza fine. Crea le cose che vediamo. Fa maturare il frutto dal fiore, crea la dolcezza del miele, misura i movimenti delle orbite, si nasconde nella scintilla del diamante, nell’uva, crea le cose visibili e invisibili, e permea il tutto. È la fonte della perfetta giustizia, della perfetta unità, della perfetta armonia, della perfetta verità. Mentre la sua costante attività porta a un perfetto equilibrio, una crescita perfetta e una perfetta comprensione. Perfetta giustizia, perché rende uguale la distribuzione. Perfetta unità, perché impedisce l’egoismo. Perfetta armonia, perché in essa tutte le leggi si fondono. Perfetta verità, perché è l’unica grande verità di tutta l’esistenza. Perfetto equilibrio, perché bilancia infallibilmente. Perfetta crescita, perché si tratta di una crescita naturale. Perfetta comprensione, perché risolve ogni problema della vita. La realtà di questa legge risiede nella sua attività, perché solo attraverso l’azione e il cambiamento costante, questa legge può entrare in funzione e solo attraverso l’inazione può arrestarsi. L’unico scopo di questa legge è immutabile. Nel silenzio delle tenebre, nella gloria della luce, nel tumulto dell’azione e nel dolore della reazione, esso avanza senza fermarsi verso il suo compimento: la perfetta armonia. Vediamo e sentiamo il suo desiderio nelle miriadi e miriadi di forme vegetali sulle colline e nelle valli, che avanzano dal medesimo buio verso la luce e, anche se bagnati dalle stesse acque e carezzati dalla stessa aria, tutte le varietà mantengono la propria individualità (la rosa è sempre una rosa e si differenzia dalla viola, che è sempre una viola; la ghianda dona al mondo la quercia e mai un salice o una qualsiasi altra varietà di albero) e sebbene tutti abbiano radici nella stessa terra, e fioriscano con la stessa luce del sole, alcuni sono fragili, alcuni sono forti, alcuni sono amari, alcuni sono dolci, mentre altri sono brutti e altri sono bellissimi, quindi tutte le varietà attraggono a sé ogni elemento naturale attraverso le proprie radici. E questa grande legge della vita, questa costante tentazione, questa forza nascosta nella pianta che la fa sviluppare e vivere si

chiama Legge dell’Attrazione: fa avanzare in silenzio ma con maestosità, non dà ordini a nessuno, ma sviluppa ogni unità fedele alla propria natura individuale. Nel mondo minerale la si trova applicata nella coesione all’interno della roccia, della sabbia e dell’argilla: è la forza del granito, la bellezza del marmo, la scintilla dello zaffiro e il rosso sangue del rubino. Pertanto possiamo scorgere questa legge lavorare in tutte le cose che vediamo, però il suo potere maggiore è invisibile, proprio come accade nella mente dell’uomo. Questa Legge dell’Attrazione non è né buona né cattiva, né morale né immorale, ma è una legge neutra che si applica sempre a seconda dei desideri del singolo. Ognuno di noi sceglie la propria linea di crescita, e ci sono tante strategie quanti sono gli individui e, anche se non esistono due persone esattamente uguali, molti di noi si muovono lungo linee simili. Queste linee di sviluppo sono costituite da desideri passati, presenti e futuri che si manifestano nel presente in continua evoluzione. Stabiliscono la linea principale del nostro essere, lungo la quale si avanza, e la natura di questi desideri non ha il potere di controllare l’azione di questo percorso, perché la sua funzione è quella di far maturare sia gli aspetti amari che quelli dolci della vita. Una illustrazione della neutralità e dell’azione di questa legge si trova nell’innesto di un albero di mele e uno di arance; possono esserci alla fine frutti commestibili e frutti non commestibili cresciuti insieme sullo stesso albero, cioè, frutti salutari e non salutari nutriti e portati a maturazione dalla stessa linfa. Questo esempio, dove le arance e le mele rappresentano i nostri vari desideri, mostra che la stessa linfa vitale può portare a maturazione vari tipi di frutta proprio come la legge porta alla fecondità i nostri diversi desideri, siano essi buoni o cattivi. Perché la legge svolge il suo compito senza badare a questo o quel singolo desiderio. Questa è una scelta che spetta a ognuno di noi. Nella divisione dell’essere umano svolta dalla Legge, noi entriamo in contatto con un’attività più grande del tutto sconosciuta alla mente primitiva, che ci conduce a un risveglio consapevole verso una potenza nuova in un nuovo campo d’azione: in altre parole, verso una verità maggiore, una comprensione maggiore e una visione più profonda. Siamo a contatto con una realtà più grande, che ci fa comprendere come le bugie appartengano al nostro mondo interiore e non all’esterno, che la nostra vita si basa sugli effetti della Legge, che ogni desiderio nascosto in una pianta è una realtà e tutto ciò che di esterno vediamo in lei. La vera conoscenza giunge a noi attraverso le nostre stesse attività, prendendo in prestito la conoscenza dalle attività degli altri: in base a queste due vie si evolve il nostro intelletto. E pian piano riusciamo a formare un Sé unico, una unità individuale. Mentre usufruiamo del potere dei nostri intelletti in espansione, con una coscienza sempre in movimento, stiamo imparando a cercare il perché delle cose e, in questa ricerca, pensiamo di essere originali, unici, quando in realtà non siamo altro che ricercatori di credenze, nozioni e fatti già noti dall’alba dei tempi. Viviamo in uno stato di paura e di incertezza, fino a quando troviamo l’uniformità invariabile di tutte le leggi: questa è una verità centrale che dobbiamo conoscere e utilizzare prima di poter diventare padroni di noi stessi o di ciò che ci circonda. La Legge

della Crescita avvolge la collettività, perché la sua sola funzione è: “Agire per fare agire”. Come la causa governa l’effetto, così il pensiero domina l’azione predeterminata. Ognuno deve usare questa Legge consapevolmente, coscientemente, altrimenti il fallimento sarà assicurato. Nella nostra evoluzione, a partire dagli uomini primitivi agli uomini coscienti, si registrano tre fasi. La prima rappresenta lo stato selvaggio o inconsapevole, la seconda lo stadio intellettuale o cosciente, la terza il riconoscimento del nostro stato di coscienza. Sappiamo tutti che il bulbo deve prima sviluppare le radici prima di poter sviluppare i germogli, e deve germogliare già prima di fiorire alla luce del sole. Accade lo stesso con noi: come una pianta, dobbiamo sviluppare le radici (le nostre radici sono i nostri pensieri), prima di poter evolvere dal nostro “bulbo primitivo” a uno stato intellettuale e consapevole. Poi, come per la pianta, dobbiamo evolverci in uno stato di sapere cosciente prima che in uno stato puramente intellettuale, altrimenti saremmo sì creature intelligenti, ma mai padroni della legge. Infine, dobbiamo individualizzarci, giungere a piena fioritura: in altre parole dobbiamo diffondere la bellezza di una vita perfetta, rivelarla a noi stessi e agli altri. Ognuno ha una forza dentro di sé, e questa forza è l’azione della legge avviata da noi stessi, ma è attraverso la consapevolezza che cominciamo a padroneggiare ogni legge e ottenere i corretti risultati. La vita è una rigida osservanza delle leggi e noi siamo i chimici consci o inconsci della nostra stessa vita, perché quando la vita è veramente compresa, allora vuol dire che è frutto di un’azione Chimica Mentale. Quando respiriamo l’azione chimica avviene nel nostro sangue, quando consumiamo cibo e acqua, l’azione chimica avviene nei nostri organi digestivi; l’azione chimica del nostro pensiero si svolge invece sia nella mente che nel corpo. Nel cambiamento chiamato morte, l’azione chimica avviene tramite il processo di disintegrazione; è evidente pertanto che l’esistenza fisica è essenzialmente un’azione chimica. La vita è fatta di leggi e a seconda di come ci comportiamo in base a queste, dipendono i nostri risultati. Se pensiamo alla sofferenza otteniamo sofferenza, se pensiamo al successo otteniamo successo. Se nutriamo pensieri distruttivi mettiamo in moto un’azione chimica che influisce sulla digestione, dalla cattiva digestione dipendono gli altri organi del corpo e la mente, col rischio di contrarre una malattia. Se ci preoccupiamo creiamo un buco nero, un caos terribile in cui sprofondano la mente e il corpo. Del resto, se nutriamo pensieri costruttivi, la nostra azione chimica ci confermerà un’ottima salute. Quando nutriamo pensieri negativi mettiamo in atto un’attività chimica tossica che ha un effetto disintegratore che sconcerta la nostra sensibilità e allenta le azioni nervose, spingendo la mente e il corpo a peggiorare e a essere quindi soggetti a molti mali. D’altra parte, se siamo positivi mettiamo in atto una sana attività chimica di natura costruttiva, accrescendo la mente e il corpo e liberandoli dai tanti mali causati da pensieri discordanti. Queste analisi possono essere effettuate attraverso tutte le strade della vita, ma è stato dimostrato che la vita è in gran parte un’azione chimica, e che la mente è il laboratorio chimico del pensiero, e che noi siamo i chimici del laboratorio di azione mentale dove tutto è preparato per il nostro benessere. In quel laboratorio il prodotto finale dipenderà

dalla qualità del materiale utilizzato, in altre parole, la natura del pensiero che nutriamo determina il tipo di condizioni ed esperienze con cui abbiamo a che fare tutti i giorni. La vita è un progresso ordinato, disciplinato dalla Legge dell’Attrazione. La nostra crescita passa attraverso tre fasi apparenti. Nella prima siamo creature della legge, nella seconda utilizzatori della legge e nella terza siamo padroni di quella legge. Nel primo caso siamo inconsapevoli del potere del pensiero, nel secondo ne siamo coscienti ma nella terza diventiamo padroni del potere cosciente. Finché ci ostiniamo a utilizzare solo le leggi della prima sezione rimarremo degli schiavi; finché rimaniamo soddisfatti delle leggi della seconda fase non potremo mai diventare coscienti di un maggiore progresso. Nell’ultima fase ci risvegliamo davanti al nostro potere consapevole delle leggi della prima e della seconda, e diventiamo completamente padroni delle leggi che disciplinano il terzo livello. La vita non è una questione di fortuna, né una questione di fede, non è una questione di nazionalità, non è una questione di posizione sociale, non è questione di ricchezza, non è una questione di potere, NO: questi non sono che aspetti della vita, ma l’elemento fondamentale a cui non si può rinunciare è l’Armonia, risultato del rispetto della Legge Naturale. Questa osservanza della legge è il nostro bene più grande e, quando ne diventiamo consapevoli e sappiamo usarlo con giudizio, abbiamo trovato la Verità che ci renderà liberi! La scienza ha fatto di recente così tante scoperte, ha rivelato una tale infinità di risorse, ha svelato tali possibilità insospettabili talmente grandi, che alcuni uomini di scienza preferiscono essere cauti. Ma una nuova civiltà sta nascendo; i costumi, le credenze e le crudeltà del passato stanno per essere soppiantati dalla visione, dalla fede e dal servizio verso gli altri. Le catene della tradizione vengono spezzate dalla nuova umanità e come le scorie del militarismo e del materialismo vengono distrutte, così il pensiero e la verità trovano il loro compimento davanti agli occhi di una folla attonita. Questo non è che un assaggio delle possibilità della mente e dello spirito. Abbiamo appena iniziato a scoprire ciò di cui è capace questo nuovo potere che può portare al successo, e tutto ciò sta cominciando a essere compreso e praticato da migliaia di persone. Tutto il mondo è alla vigilia di una nuova conoscenza, un nuovo potere e una nuova realizzazione di risorse all’interno del Sé. Il secolo passato è stato testimone di una rivoluzione tecnologica senza precedenti. Possa il nuovo produrre maggiori progressi per la mente e per lo spirito. Il pensiero è più profondo di ogni parola, l’anima, più profonda del pensiero, non può insegnare ad altri ciò che dal pensiero ha imparato.

Capitolo 5. Vibrazione

P

rima che venga creato qualsiasi ambiente, armonico o meno, è necessaria un’azione di qualche tipo. E prima di ogni azione possibile, ci dev’essere un pensiero di qualche tipo, sia conscio che inconscio e poiché il pensiero è un prodotto della mente, è ovvio che la mente sia il centro creativo da cui procedono tutte le attività. Non ci si aspetta che una delle leggi intrinseche che governano il mondo moderno come noi lo vediamo si possa sospendere o revocare da una forza simile, ma è chiaro che una legge superiore può superare una inferiore. L’albero della vita fa sì che la linfa salga, non cancellando la legge di gravità, ma superandola. Il naturalista che spende molto del suo tempo a osservare fenomeni visibili crea costantemente il potere in quella parte del suo cervello concentrata nell’osservazione. Il risultato è che diventa molto più esperto nel vedere, coglie un numero infinito di dettagli a colpo d’occhio. Ha raggiunto questa abilità con l’esercizio del suo cervello. Ha volontariamente scelto di potenziare il suo potere della vista e ha volutamente esercitato tale facoltà più e più volte, con sempre maggiore attenzione e concentrazione. Il risultato è un naturalista esperto nell’osservazione molto più dei suoi colleghi. Ogni pensiero tende a diventare una cosa materiale. I nostri desideri sono pensieriseme che hanno la tendenza a germogliare, crescere, fiorire e fruttificare. Stiamo seminando questi semi ogni giorno. Quale raccolto avremo? Ciascuno di noi è, oggi, il frutto del proprio pensiero passato. In futuro saremo il risultato di ciò che stiamo pensando. Creiamo noi il nostro carattere, la personalità e l’ambiente circostante col pensiero che intratteniamo. Il pensiero cerca il proprio simile. La Legge dell’Attrazione Mentale è simile alla legge di affinità atomica. Le correnti mentali sono reali come le correnti elettriche o magnetiche. Attiriamo le correnti con le quali siamo in sintonia. Le linee di minor resistenza sono formate dalla costante azione della mente. L’attività del cervello reagisce alla particolare facoltà impiegata. Il potere latente della mente si sviluppa con un costante esercizio fisico. Ogni sua attività si perfeziona con la pratica. Gli esercizi per lo sviluppo della mente presentano una serie di motivi di riflessione. Coinvolgono lo sviluppo delle facoltà percettive, la coltivazione delle emozioni, l’aumento dell’immaginazione e dell’intuizione che, se poco sviluppata, porta a scelte sbagliate, e infine il potere della mente può essere coltivato dallo sviluppo del carattere morale. “Il più grande uomo”, ha detto Seneca, “è colui che sceglie in modo corretto con invincibile determinazione”. Il più grande potere della mente, quindi, dipende dal suo esercizio morale, e richiede che ogni sforzo mentale cosciente abbia un fine morale. Una coscienza morale sviluppata aumenta la forza e la continuità dell’azione, di conseguenza il carattere simmetrico ben sviluppato richiede una buona salute fisica, mentale e morale, e

questa combinazione crea iniziativa, potere, forza irresistibile e, necessariamente, il successo. La Natura tenta costantemente di esprimere armonia in ogni cosa, perché è alla ricerca di un costante adeguamento armonico per eliminare ogni discordia, ogni ferita, ogni difficoltà, perciò quando il pensiero è armonioso, la natura comincia a creare le condizioni materiali, il possesso delle quali è necessario per un ambiente armonioso. Quando ci rendiamo conto che la mente è il grande potere creativo, quali altri ostacoli abbiamo? Con il desiderio in qualità di grande energia creativa, possiamo ignorare che il desiderio stesso dev’essere coltivato, controllato e diretto per il nostro bene? Uomini e donne di forte mentalità che dominano coloro che li circondano, emanano in realtà correnti cariche di potere che, venendo a contatto con le menti degli altri, provocando un’armonia generale. I grandi maestri possiedono questo potere a un alto livello. La loro influenza si sente da vicino e lontano, e garantisce l’accordo con i loro desideri, spingendo gli altri ad agire come loro. In questo modo gli uomini di forte volontà e immaginazione possono esercitare una forte influenza sulle menti degli altri. Nessun uomo è mai stato creato senza il potere insito in se stesso per aiutare se stesso. La persona che capisce il proprio potere intellettuale e morale saprà affermarsi. È questa la verità che un mondo affamato, oggi, brama. La possibilità di risvegliare un assopito coraggio intellettuale che sappia fare delle scelte e un coraggio morale che sia aperto a tutti. Dietro ogni essere umano, c’è una potenza divina. Diciamo che il sole “sorge” e “cala”, anche se sappiamo che è solo un effetto ottico. Per i nostri sensi la Terra è apparentemente ferma, eppure sappiamo che sta girando rapidamente. Parliamo di una campana come un “corpo sonoro”, tuttavia sappiamo che tutto ciò che la campana può fare è produrre vibrazioni nell’aria. Quando queste vibrazioni arrivano al ritmo di sedici al secondo, provocano un suono udibile. La mente può percepire vibrazioni fino alla velocità di 38.000 al secondo. Quando il numero sale troppo, tutto è silenzioso, quindi è chiaro che il suono non fosse nella campana ma nella nostra mente. Diciamo che il sole “dà la luce”, ma sappiamo che semplicemente emette un’energia che produce vibrazioni nell’etere al ritmo di 400.000 miliardi al secondo, causando le cosiddette onde di luce. Quindi ciò che noi chiamiamo luce è semplicemente una modalità di movimento, e l’unica luce esistente è la sensazione causata nella mente dal moto di queste onde. Quando aumenta il numero di vibrazioni, la luce cambia colore, ogni cambiamento di colore è causato dalle vibrazioni più brevi così che se anche si parla della rosa rossa, dell’erba verde o del cielo azzurro, sappiamo che questi colori esistono solo nella nostra mente. Sono le sensazioni vissute da noi tramite le vibrazioni della luce. Quando le vibrazioni scendono al di sotto dei 400.000 miliardi al secondo si sperimenta la sensazione di calore. Così siamo venuti a sapere che tali apparenze esistono solo nella nostra coscienza. Anche il tempo e lo spazio scompaiono, il tempo non è che una successione di esperienze. Non esiste passato né futuro, solo il presente del pensiero. In ultima analisi quindi, sappiamo che c’è un solo principio che controlla tutta l’esistenza. Ogni atomo è sempre preservato, e tutto ciò che esce da una via deve inevitabilmente rientrare da un’altra. Non

può morire ed esiste per dare il suo contributo. Può andare solo dove è attratto, e quindi richiesto. Siamo in grado di ricevere soltanto ciò che diamo, e possiamo dare solo a chi è in grado di ricevere. Le leggi in base alle quali viviamo sono progettate esclusivamente a nostro vantaggio. Queste leggi sono immutabili e non possiamo eludere il loro funzionamento. Tutte le grandi forze eterne agiscono in solenne silenzio, ma è in nostro potere entrare in sintonia con loro e ottenere una vita di pace e felicità. Difficoltà, disarmonie, ostacoli sono segnali che dicono che ci stiamo rifiutando di cedere ciò di cui non abbiamo più bisogno, o rifiutando di accettare ciò che ci serve. La crescita si ottiene attraverso uno scambio del vecchio per il nuovo, del bene per il meglio, ma sono azioni reciproche, perché ognuno di noi è un’entità completa e il pensiero rende possibile ricevere solo se doniamo. Non possiamo ottenere ciò che ci manca se ci aggrappiamo tenacemente a ciò che possiamo dare via. Il Principio dell’Attrazione opera per attrarre quello che può andare a nostro vantaggio. Se arriviamo a percepire lo scopo di quel che attraiamo, saremo in grado di controllare coscientemente le nostre condizioni. E siamo capaci di prendere da ogni esperienza solo quello che ci serve per crescere ulteriormente. La nostra bravura nel fare questo determina il grado di armonia e felicità che raggiungeremo. La capacità di appropriarsi di ciò che ci serve per la nostra crescita aumenta continuamente quando raggiungiamo visioni più ampie, maggiore sarà la nostra capacità di capire cosa ci serve e più sicuri saremo di ottenerlo. Nulla ci può raggiungere se non è necessario per la nostra crescita. Tutte le condizioni e le esperienze che si rivolgono a noi lo fanno per il nostro bene. Le difficoltà e gli ostacoli continueranno a presentarsi davanti a noi finché non assorbiremo la loro saggezza e raccoglieremo gli elementi essenziali di crescita ulteriore. Che noi raccogliamo ciò che seminiamo, è matematicamente esatto. Guadagniamo forza in base allo sforzo richiesto per superare le nostre difficoltà. Il requisito fondamentale per richiedere il massimo grado di attrazione è l’armonia. La nostra felicità più grande sarà raggiunta solo attraverso la comprensione delle leggi naturali. Le nostre forze mentali sono spesso rallentate dalle suggestioni negative, ogni giorno abbiamo influenze negative di paura, di preoccupazione, di disagio e di inferiorità. Questi sono i motivi per cui gli uomini ottengono così poco dalla vita, la maggior parte della gente vive in modo mediocre perché ignora che le possibilità di successo si nascondono in loro stessi. È un fenomeno diffuso tra gli uomini ma anche fra le donne. Eppure ci sono delle eccezioni: Florence Nightingale ha superato questa monotonia trasferendosi in Crimea dove ha dimostrato di essere la più importante infermiera della storia; Clara Barton, il capo della Croce Rossa, ci è riuscita lavorando tra gli eserciti dell’Unione. Jenny Lind quando ha imparato a guadagnare enormi consensi per il suo talento musicale. E c’è una lunga lista di donne cantanti, filantrope, scrittrici e attrici che si sono dimostrate in grado di raggiungere il successo con le più grandi opere letterarie, drammatiche, artistiche e sociologiche. Donne e uomini stanno cominciando a coordinare il proprio modo di pensare. Hanno

risvegliato la consapevolezza delle loro possibilità. Si domandano se la vita ha qualche segreto e poi divulgano le loro scoperte. In nessuna epoca la potenza del pensiero ha ricevuto un’indagine così attenta. Mentre alcuni veggenti hanno colto il grande fatto che la mente è una sostanza universale, la base di tutte le cose, mai prima d’ora questa verità fondamentale si era fatta spazio fra la coscienza collettiva. Molte menti stanno cercando di dare a questa meravigliosa verità una definitiva espressione. La scienza moderna ci ha insegnato che la luce e il suono sono semplicemente diverse intensità di movimento, e questo ha portato a scoperte di forze interne dell’uomo che non avrebbero potuto essere concepite fino a quando è stata fatta questa rivelazione. Un nuovo secolo è sorto e ora, abbagliato dalla sua luce, l’uomo intravede qualcosa della vastità del senso della vita. Qualcosa della sua grandezza. All’interno di questa vita si trova l’embrione di potenze infinite. Ci si sente convinti che il traguardo non può essere misurato, che le linee di confine per la sua avanzata sono impensabili. Davanti a questa altezza sa che può attingere a nuova forza, dall’infinita energia di cui fa parte. Alcuni uomini sembrano attrarre successo, potere, ricchezza, realizzazione con il minimo sforzo cosciente, altri lo conquistano con grande difficoltà, altri ancora non riescono del tutto a raggiungere le loro ambizioni, i desideri e i loro ideali. Perché? Perché alcuni uomini dovrebbero realizzare le loro ambizioni facilmente, altri con difficoltà, e altri ancora senza alcuno sforzo? La causa non può trovarsi nella forza fisica, altrimenti gli uomini più forzuti avrebbero tutti grande successo. La differenza, quindi, deve essere mentale. Risiede nella mente la forza creatrice, unica differenza reale tra gli uomini. È la mente umana, quindi, che supera ogni ostacolo nel percorso dell’essere umano. Quando il potere creativo del pensiero è del tutto chiaro, il suo effetto sarà meraviglioso. Ma questi risultati non possono essere raggiunti senza una corretta applicazione e concentrazione. Le leggi che governano il mondo mentale e spirituale sono fisse e infallibili come quelle del mondo materiale. Per garantire i risultati desiderati, allora, è necessario conoscere la legge e osservarla. Una corretta osservanza della legge produrrà il risultato desiderato con esattezza immutabile. Gli scienziati ci dicono che viviamo in un etere universale. L’etere è senza forma di per sé ma è flessibile ed è capace di formarci, dentro e attorno a noi, secondo il nostro pensiero e l’uso della preghiera. Siamo noi che produciamo concretamente ciò che pensiamo. Il pensiero è regolato dalla legge. Il motivo per cui abbiamo perso fiducia in lui è la mancanza di comprensione. Non abbiamo capito che tutto funziona in conformità con la legge. La legge del pensiero è precisa quanto una legge matematica, o la legge dell’elettricità o la legge di gravità. Quando cominciamo a capire che la felicità, la salute, il successo, la prosperità e ogni altra condizione o ambiente sono solo delle conseguenze, e che queste conseguenze sono create dal pensiero, conscio o inconscio, ci rendiamo finalmente conto dell’importanza delle leggi che governano il pensiero umano. Chi raggiunge una sufficiente consapevolezza del potere del pensiero è già in possesso del meglio che la vita gli può dare; ottiene cose sostanziali di ordine superiore, realtà sublimi che possono diventare parti tangibili della propria vita quotidiana. Si rende conto di un potere più elevato, e sa che deve mantenere quel potere costantemente al lavoro.

Questo potere è inesauribile, senza limiti, e può condurre quindi a una vittoria dopo l’altra. Gli ostacoli che sembrano insormontabili si superano. I nemici si sostituiscono con gli amici, le condizioni avverse sono superate, gli elementi trasformati, il destino conquistato. C’è una rifornitura inesauribile di benessere e ricchezza e la si può richiedere nel modo che preferiamo. Si chiama la legge mentale della domanda e dell’offerta. Le nostre circostanze e l’ambiente sono formati dai nostri pensieri. Li abbiamo creati forse inconsciamente. Se non sono insoddisfacenti, il rimedio è quello di modificare consapevolmente il nostro atteggiamento mentale e vedere se le circostanze si adattano alla nuova condizione mentale. Non c’è niente di strano o di soprannaturale in questo, è semplicemente la Legge dell’Essere. I pensieri che mettono radici nella mente daranno certamente i loro frutti a seconda della specie. Il più grande impresario non può “raccogliere uva dalle spine, o fichi dai rovi”, come dice la Bibbia. Per migliorare le nostre condizioni, dobbiamo prima migliorare noi stessi. I nostri pensieri e i nostri desideri saranno i primi a mostrare un miglioramento. Ignorare le leggi è come, per un bambino, giocare con il fuoco. O un uomo che inconsapevolmente rovista tra pericolosi fuochi d’artificio. La Mente è la grande causa che produce tutte le condizioni vitali degli uomini e delle donne. Naturalmente, la mente crea condizioni negative altrettanto frequentemente quanto quelle positive e, quando pensiamo (consciamente o inconsciamente) a ogni tipo di mancanza, limitazione e discordia, creiamo queste condizioni negative, cosa che tutti fanno molto spesso. Come tutte le leggi, anche questa non ostenta preferenze tra le persone, ma dà a ogni individuo esattamente ciò che ha creato, in altre parole: “ciò che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà”. Arthur Brisbane dice: “Il pensiero e il suo lavoro riguardano tutte le conquiste dell’uomo”. Lo spirito e il pensiero sono come il musicista geniale e il suono che emette il suo strumento. Il cervello dell’uomo è lo strumento del musicista. Per quanto grande sia il musicista, il genio dipende dall’efficacia dello strumento, le cui onde sonore prodotte nell’atmosfera materiale colpiscono i nervi e questi portano la musica al cervello. Dai a Paderewski un pianoforte scordato o a Paganini, il più grande violinista che sia mai vissuto, un violino stonato: nonostante il genio del musicista si sentiranno solo suoni orribili e sgradevoli. Lo spirito della musica ha bisogno degli strumenti giusti per potersi esprimere. E lo spirito che anima il pensiero ha bisogno del suo strumento, il cervello, perfettamente funzionante. Un cervello molto sviluppato ma stonato – per esempio, i deliri di un genio grandioso come Nietzsche – è infinitamente più doloroso da sentire di una mente umana debole e semplice. Le nostre menti sono così poco abituate a confrontarsi con l’astratto, viviamo così tanto nel mondo materiale che molti esseri umani vivono e muoiono senza mai pensare allo Spirito, eppure lo Spirito è l’unica cosa reale dell’universo. E il pensiero è l’espressione dello spirito, che lavora attraverso un cervello più o meno perfetto. Ogni tanto prova a pensare alla natura o al misterioso potere dello spirito. Non c’è pensiero più

stimolante, affascinante e sconcertante. Pensa alle cascate del Niagara e all’energia che danno alle città, illuminandone le strade colme di auto. Eppure non è tutto merito dell’energia tratta dalle cascate, quanto dello spirito espresso nel pensiero dell’uomo: è stato lo spirito che ha saputo sfruttare le cascate. È lo spirito trasferito dalla potenza delle cascate alle città più distanti. Eppure quello spirito non ha né forma né peso o dimensione, né colore gusto né odore. Chiedi a un uomo: “Che cosa è lo Spirito?”, e lui risponderà che non è niente perché non occupa spazio e non si può vedere o sentire. Eppure dovrebbe risponderti che lo spirito è tutto. Il mondo come lo vediamo esiste solo perché ne vediamo lo spirito. Il nervo ottico scatta una foto, la invia al cervello e lo spirito vede l’immagine. È stato lo spirito ad agire sul cervello di Colombo e, attraverso lui, anche sugli altri e ha condotto la prima nave in America. È lo spirito che lavora e che si esprime attraverso il pensiero dei cervelli più evoluti, che ha portato l’uomo dalla sua condizione selvaggia all’attuale grado di civiltà. E questo stesso spirito, lavorando in epoche future attraverso cervelli infinitamente superiori agli attuali, stabilirà la vera armonia su questo pianeta. Eppure tu sai che lo spirito esiste e che si tratta di te e che, a eccezione di quello spirito che ti anima, ti tira su quando cadi, ti ispira per il successo e ti consola quando sbagli, non ci sarebbe niente di niente in questa vita e non saresti diverso da una pietra inanimata o dai manichini esposti in vetrina. Confronta il modo in cui vedi il mondo materiale con lo sguardo di un grande pittore, attraverso le sue opere. Ogni statua, dipinto, chiesa che Michelangelo ha realizzato esisteva già nel suo spirito. Ma lo spirito non poteva essere contenuto in quella esistenza. Doveva visualizzare se stesso, doveva vedere se stesso creato. Lo spirito vive in realtà completamente solo quando vede se stesso riflesso nel mondo materiale. Tutto l’amore di una madre è contenuto nello spirito della donna. Ma si ha la sua completa esistenza solo quando la madre tiene il bambino in braccio e vede nella realtà, in carne e ossa, l’essere che lei ama e che ha creato. Le realizzazioni dei più grandi uomini inizialmente sono tutte rinchiuse dentro di loro, ma lo spirito di questi uomini può raggiungere la piena realizzazione solo quando lo spirito, che agisce attraverso il cervello e si esprime attraverso il pensiero, crea l’opera. Se ci rendiamo conto che il pensiero stesso è l’espressione dello spirito, sentiamo la necessità di dare a questo spirito la migliore espressione di cui siamo capaci, la migliore possibilità che possa avere. È di grande stimolo rendersi conto che gli uomini evolvono dallo stato selvaggio a uno spirituale, secolo dopo secolo, fino a saper interpretare lo spirito che li anima. Gli esseri umani migliorano di generazione in generazione, lo sappiamo. Il miglioramento è dovuto all’affetto dei genitori per i propri figli. Questa nostra razza, oltre centomila anni fa, era composta da creature animalesche, con mascelle sporgenti, denti enormi, fronti basse e corpi orrendi. Poco a poco siamo cambiati, il bruto si è estinto, il volto emaciato è diventato più sano. La mascella si è ristretta, la fronte si è alzata e finalmente il cervello si è sviluppato, in modo da conferire adeguata espressione al suo spirito. Spirito e pensiero sono identici, nel senso che il genio del musicista e il suono che si sente quando la sua musica viene suonata sono identici. Nella musica il suono

rappresenta e interpreta lo spirito del musicista. E dall’interpretazione e l’esattezza di tale interpretazione dipende l’orchestra, il violino o il pianoforte. Se gli strumenti sono stonati, non è colpa del genio del musicista ma è un errore impossibile da ignorare. E i nostri strumenti, i cervelli, molti sono intonati, molti di più decisamente stonati, pertanto l’armonia collettiva è ancora lontana da realizzare. Lo spirito cosmico, attraverso il cervello evoluto dell’uomo, parla in modo chiaro e finalmente la Terra, il nostro piccolo angolo dell’universo, sarà davvero armoniosa. Questo spirito cosmico può operare attraverso il cervello di qualcun altro. Spesso sembra che un uomo stia facendo qualcosa di meraviglioso mentre in realtà un altro uomo – un’altra mente – fa il lavoro più grosso. Basta guardare il venditore, l’editore, il gioielliere, l’architetto: sembra svolgano il loro lavoro in modo magnifico. Tuttavia non fanno tutto loro. Un potere invisibile (un altro cervello) sta lavorando per loro. Ognuno di noi, senza eccezione, è spinto da una forza invisibile. Può essere una presenza interiore, invisibile. Potrebbe essere la donna che dà al suo uomo l’ispirazione che nessun altro potrebbe dargli. Può essere l’affetto paterno, che consente a un uomo di fare per un bambino ciò che non ha mai fatto per se stesso. Molto spesso il potere giunge da quella persona che non c’è più, un padre o una madre la cui energia permette al figlio di migliorare al lavoro e fare ciò che, da solo, non sarebbe mai riuscito a fare.

Capitolo 6. Trasmutazione

è una legge naturale dell’universo. La prova di questa legge è stata L’ abbondanza dimostrata, lo vediamo dappertutto. Ovunque la natura è ricca, lussureggiante, abbondante. Nel creato non esiste il concetto di carestia. I milioni e milioni di alberi e fiori e le piante e gli animali e il vasto sistema di riproduzione dove il processo di creazione e moltiplicazione è sempre in corso, tutto indica la generosità con cui la natura ha anticipato l’uomo. Che c’è abbondanza per tutti è evidente, ma che non tutti riescano ad accedervi è altrettanto evidente. Per controllare la situazione è necessaria una conoscenza di alcuni princìpi scientifici della mente-azione. Questa conoscenza è un bene preziosissimo. Si può acquisire gradualmente e mettere in pratica da subito. Uno dei suoi pregi è la padronanza delle circostanze, il raggiungimento di salute, armonia e prosperità. Il prezzo da pagare è solo uno sforzo sincero e motivato. Ogni ricchezza è figlia del potere, i beni hanno un valore solo se conferiscono qualche prestigio. Gli eventi sono significativi solo in quanto influenzano il potere, ogni cosa in fondo rappresenta determinate forme e gradi di potere. La scoperta di una legge così importante valida per tutti gli esseri umani ha segnato un notevole traguardo per il nostro progresso, una linea di demarcazione tra la superstizione e l’intelligenza che ha eliminato il capriccio come unico valore degli uomini e lo ha sostituito con questa legge universale. La conoscenza della legge di causa ed effetto permette agli uomini di pianificare con coraggio e di agire senza paura. Queste leggi sono chiamate leggi naturali, perché governano il mondo fisico, ma il potere che regolano non è di natura fisica, è piuttosto mentale, morale e spirituale. Il pensiero è la forza vitale che ha prodotto risultati così sorprendenti nell’ultimo secolo, con risultati impensabili per le persone delle epoche precedenti. Se in un secolo si sono manifestati simili risultati, come cambierà il mondo fra cinquant’anni? Alcuni diranno: se questi principi sono veri, perché non ce lo dimostrate e fate sì che tutti abbiano successo nella vita? Niente di più semplice. Quando si comprende la legge e la si applica con costanza e serietà, il risultato sarà assicurato. Nessuno dubita più dei risultati che si possono ottenere con le leggi che regolano l’energia elettrica perché un giorno qualcuno ha formulato quelle leggi e ci ha mostrato come applicarle. L’azione mentale provoca una serie di vibrazioni nell’etere, cioè la sostanza dalla quale nascono tutte le cose, che a sua volta genera una corrispondente vibrazione nella sostanza molecolare fino a produrre un’azione meccanica. Questo ci pone in una relazione completamente nuova con il nostro ambiente, aprendoci delle possibilità finora impensate. E questo grazie a una serie di leggi naturalmente insite nel nostro nuovo atteggiamento mentale.

È chiaro, quindi, che i pensieri di abbondanza attrarranno solo simili pensieri. Perché la vera ricchezza nasce da dentro. E ciò che siamo interiormente si riflette poi al nostro esterno. La ricchezza, quella autentica, si riconosce perché consiste nel donare agli altri. Per questo chi mette il cuore nel proprio lavoro è certo di riscuotere un successo illimitato. Darà e darà ancora, perché più si dà più si riceve. Il pensiero è l’energia con cui la Legge dell’Attrazione entra in funzione, che si manifesta poi in benessere nella vita degli uomini. La fonte di tutto il potere, come di ogni debolezza, viene dal di dentro. Anche il segreto di ogni successo, come di ogni fallimento, si trova dentro di noi. Perché ogni crescita è un dispiegarsi dall’interno. Questo è ancora più evidente in Natura: ogni pianta, ogni animale, ogni essere umano è una testimonianza vivente di questa grande legge e la radice di tutti gli errori sta nel cercare la forza o la potenza fuori di noi. Una conoscenza approfondita di questa grande legge che permea l’Universo porta all’acquisizione di quello stato d’animo che sviluppa un pensiero creativo, il quale produrrà cambiamenti eccezionali nella vita di ciascuno. Ti imbatterai in opportunità preziose lungo tutto il tuo cammino e la capacità di sfruttarle adeguatamente nascerà dentro di te, donandoti nuovi amici, grandi gioie e la tua vita diverrà una perla rara. La sapienza, la forza, il coraggio e l’armonia sono il risultato del potere e abbiamo visto che tutto il potere viene da dentro, così come ogni mancanza, limitazione o circostanza avversa è il risultato di debolezza. E la debolezza non è altro che assenza di potere. Attenzione però, non è una cosa negativa che viene da qualche parte, non viene da nessun luogo: non è niente. È assenza di potere. Il rimedio, allora, è semplicemente quello di sviluppare il proprio potere. Questa è la chiave segreta con cui molti stanno convertendo la perdita in guadagno, la paura in coraggio, la disperazione in gioia, la speranza in successo. Ti può sembrare troppo bello per essere vero, ma ricorda che nel giro di pochi anni la scienza ha ci ha garantito risorse impensabili per i nostri antenati. Non è possibile che ci siano altre leggi scientifiche pronte a garantirci un nuovo benessere? Vediamo quali sono le forze più potenti in natura. Nel mondo minerale tutto è solido e compatto. Nel regno animale e vegetale c’è un cambiamento continuo, tutto si crea e cambia forma. Nell’atmosfera troviamo calore, luce ed energia. Ogni regno diventa più sottile e più spirituale quando si passa dal visibile all’invisibile, dalla materia alla rarefazione. Quando raggiungiamo l’invisibile, troviamo l’energia nel suo stato più puro. E siccome le forze più potenti della natura sono quelle invisibili, scopriamo che anche le forze più intense dell’uomo sono invisibili: la sua forza spirituale ne è un esempio. E il solo modo in cui la forza spirituale può manifestarsi è attraverso il processo del pensiero. Il pensiero è l’unica attività che lo spirito possiede e il pensiero è l’unico prodotto del pensare. L’addizione e la sottrazione sono pertanto operazioni spirituali, perché lo stesso ragionamento è un processo spirituale. Le idee sono concezioni spirituali, come le domande, la logica, l’argomentazione e la filosofia. Sono tutte parti dello stesso meccanismo spirituale. Ogni pensiero mette in moto un determinato tessuto fisico, per esempio alcune parti

del cervello, dei nervi o dei muscoli. Questo produce un cambiamento evidente. Ecco perché è necessario avere un certo numero di pensieri su un certo argomento, in questo modo possiamo apportare un vero cambiamento nella nostra struttura chimica e fisica. È il processo mediante il quale il fallimento si cambia in successo. Pensieri di coraggio, forza, ispirazione, armonia cancellano i pensieri di fallimento, disperazione, mancanza, limitazione e discordia e, non appena questi pensieri si radicano nell’inconscio, il tessuto fisico si trasforma e l’individuo va incontro a una nuova esistenza. Le vecchie negatività passano definitivamente e la vita assume un nuovo significato, piena di gioia, fiducia, speranza ed energia. Diventano palpabili tutte le opportunità di successo finora così lontane. Ogni cosa circostante si tinge di un significato nuovo. Chi nutre pensieri di successo irradia le persone circostanti e queste, a loro volta, si mostrano più gentili: ogni positività ne attrae dell’altra. Il successo attira nuovo successo, ecco perché chi pensa positivo cambia non solo se stesso ma il suo ambiente, le circostanze e le condizioni attorno a sé. Vedrai, devi vedere, che siamo all’alba di un nuovo giorno, che le possibilità sono così meravigliose, così affascinanti, così illimitate da divenire quasi sconcertanti. Se anche un solo soldato avesse avuto, duecento anni fa, una mitragliatrice moderna, sarebbe stato in grado di sterminare un intero esercito attrezzato con armi di quell’epoca. È il vantaggio della tecnologia rispetto al passato. La mente è creativa e opera attraverso la Legge dell’Attrazione. Non dobbiamo convincere nessuno a fare ciò che non vuole fare. Ogni individuo ha il diritto di scegliere per sé, tuttavia mi sembra giusto far capire alla gente che spesso si comporta in modo opposto alla Legge dell’Attrazione. Un po’ di riflessione ti convincerà che tutte le grandi leggi della natura operano silenziosamente e che la base di tutte è sempre la Legge dell’Attrazione. Soltanto i processi distruttivi, come i terremoti e le catastrofi, impiegano la forza bruta. E non si ottiene mai nulla di buono. Per avere successo, l’attenzione deve sempre essere orientata verso la creatività, facendo attenzione a non cadere mai nella trappola della competitività. Mai cercare di togliere qualcosa agli altri. Se desideri qualcosa, devi crearlo da te. Non è necessario prendere a uno per dare a un altro. C’è posto per tutti. Il grande serbatoio naturale di ricchezza è inesauribile, se notiamo che esistono ingiustizie e qualcuno ha molto più degli altri, è perché le ricchezze non sono correttamente distribuite. L’abbondanza dipende da un riconoscimento delle leggi dell’abbondanza. La mente non è solo il creatore, ma il solo creatore di tutto ciò che esiste. Se non si conoscono le leggi non si deve pensare che manchino le materie prime. Allora saremmo indotti a credere che prima di riconoscere la legge dell’elettricità non dovesse esistere la corrente elettrica. E solo in seguito alla legge è stato possibile utilizzarla a proprio beneficio. Quindi, prima impariamo a usare la legge dell’abbondanza, e poi cerchiamo di ottenere i suoi benefici. Riconoscere la legge dell’abbondanza sviluppa alcune qualità mentali e morali, come il coraggio, la lealtà, il tatto, la sagacia, la saggezza e l’operosità. Sono tutti gli stati d’animo del pensiero e, siccome tutto il pensiero è creativo, da ogni qualità nasce una condizione oggettiva corrispondente. Questo è assolutamente vero perché la capacità di pensare

equivale a saper agire sulla Mente Universale, cioè creare qualcosa che si manifesterà. Ogni pensiero è una causa e ogni condizione ne è l’effetto. Questo principio conferisce all’uomo delle proprietà quasi miracolose, trascendenti, perché gli dà la possibilità di mutare le cose circostanti. Ma non c’è niente di miracoloso o divino in questo, si tratta di un potere assolutamente scientifico e pratico. Chi pensa positivo non fa che tradurre in potere la propria forza energica, dando il via a una catena di reazioni che rispondono alla legge di causa ed effetto. Sapere di poter fare questo è il primo passo, è ciò che dà il via all’intero processo creativo. Ecco la legge dell’Attrazione che agisce solo quando il soggetto sa quel che sta facendo. Il coraggio è il potere che si manifesta nel conflitto mentale, è un sentimento nobile ed elevato ma richiede due azioni: comandare e obbedire. Entrambe richiedono coraggio. Ci si vergogna un po’ del coraggio e spesso lo si usa in modo sbagliato, per esempio quando qualcuno lo reprime sino a non poterlo più gestire. E scopriamo uomini e donne che, di punto in bianco, sotto una superficie di gentilezza, esibiscono di colpo il pugno di ferro. In realtà il vero coraggio è controllato, calmo e raccolto, mai avventato, rissoso, cattivo o violento. L’accumulo è il potere di riservare e conservare una parte della ricchezza per usarla al momento opportuno. Non si dice forse: “A chi ha sarà dato”? Tutti i grandi uomini d’affari hanno questa qualità. James J. Hill, dopo la sua morte, ha lasciato un patrimonio milionario. Una volta aveva detto: “Vuoi sapere il segreto del successo? Rispondi a questa domanda: sei in grado di risparmiare? Se la risposta è no, lascia perdere. Vuol dire che dentro di te non c’è il seme del successo”. In realtà chi conosce la biografia di James J. Hill sa bene quali strategie abbia portato avanti per accumulare il suo grande patrimonio. Al principio era povero e si è dovuto accontentare della propria immaginazione per ideare la grande ferrovia che ha poi invaso la costa occidentale degli Stati Uniti. Ha poi senz’altro preso coscienza della legge dell’abbondanza per realizzare ogni suo progetto, che altrimenti sarebbe rimasto tale fino a oggi. Desiderare ricchezza coscientemente è una pratica che viene premiata in modo adeguato: non basta pensarci ogni tanto, a tempo perso. Dev’essere un pensiero costante, a patto che non scada mai nell’egoismo e dell’avarizia (perversioni che portano solo alla bancarotta). La costruttività è una capacità istintiva della mente. Nel mondo degli affari si chiama “iniziativa”. Ripercorrere strade già note non serve a niente, dobbiamo trovarne una tutta nostra, scoprire nuovi mondi. Dobbiamo essere capaci di costruire, progettare, pianificare, inventare, scoprire, migliorare. È una qualità preziosa e va costantemente incoraggiata. Ognuno di noi la possiede in qualche misura, perché ogni individuo è il centro della coscienza da cui ogni sorge l’Energia Eterna. L’acqua in natura si trova in tre forme diverse: può essere ghiaccio, vapore o semplice acqua. Dove sta la differenza? Nella temperatura che ne modula la forma. Con la tua energia, se vuoi agire sul piano creativo, dovrai iniziare sciogliendo il ghiaccio col calore dell’immaginazione e più questo calore è alto più facile sarà sciogliere questo gelo. Più robusto sarà il tuo pensiero, più velocemente realizzerai il tuo desiderio.

La sagacia è la capacità di percepire e di cooperare con la Legge Naturale. La vera sagacia smaschera l’inganno, penetra nel cuore delle cose e permette di capire come creare le condizioni del successo. Il tatto è un fattore molto sottile e al tempo stesso molto importante per il successo aziendale. È molto simile all’intuizione. Per avere tatto si deve possedere una buona sensibilità, sapere d’istinto cosa dire o cosa fare. Sono necessarie empatia e comprensione: delle doti davvero rare. Il tatto permette di prevedere ciò che sta per accadere e calcolare in anticipo l’effetto di certe cause. Ci permette di sentire quando siamo in presenza di pulizia morale, mentale e fisica, elementi basilari per aspirare al successo. La lealtà è uno dei più solidi legami che uniscono i grandi uomini. Quando è sincera, non si può infrangere. Chi è disposto a sacrificare se stesso piuttosto che tradire un amico non sarà mai solo. Chi custodisce in silenzio il santuario dell’amicizia rinforza il legame reciproco con una corrente di energia cosmica che attirerà solo condizioni positive. È chiaro che una simile persona non avrà mai carenze di alcun tipo. L’individualismo è il potere di schiudere le nostre opportunità latenti, di essere la legge di noi, di capire che l’importante è partecipare. Non si guadagna niente a mescolarsi nel gregge senza identità che corre appresso al leader di turno. Né a essere protagonisti e leader a nostra volta, arroganza che soddisfa soltanto chi è in cerca di inutili effimeri applausi. Sono cose che piacciono a gente meschina e menti inferiori. L’individualismo dà potere, il servilismo costringe all’eterna debolezza. L’ispirazione è l’arte della realizzazione di sé, l’arte di far aderire la mente individuale alla Mente Universale, l’arte di plasmare l’informe, l’arte di diventare un canale per il flusso dell’Infinita Saggezza, l’arte di visualizzare la perfezione, l’arte di realizzare l’Onnipresenza dell’Onnipotenza. La verità è la condizione indispensabile per qualsiasi benessere. A dire il vero, conoscere la verità e aver fiducia in lei offre una soddisfazione senza paragoni. La verità è la realtà autentica, il presupposto per ogni successo nella vita e negli affari. Ogni atto che non sia in armonia con la verità crea un baratro sotto i nostri piedi e conduce alla discordia, perché mentre la mente più umile può prevedere con precisione il risultato di ogni azione, la mente universale non pensa al risultato ma mette in pratica qualsiasi pensiero le giunga, causando talvolta il fallimento e la catastrofe. Chi stabilisce dentro di sé gli elementi necessari per il vero successo, sa quali sono gli elementi positivi e quelli negativi. Pertanto la sola cosa che deve fare è valutare di volta in volta se sta dirigendo il proprio pensiero risvegliato in conformità con la legge. Qui sta il segreto di ogni potere. Meno del dieci percento dei nostri processi mentali sono coscienti, tutto il novanta percento restante sono processi inconsci e subconsci. È nella grande sfera inconscia che si nascondono le grandi verità, ed è qui che il pensiero trova la sua forza creativa, il potere di correlazione con il suo oggetto, dove traduce l’invisibile in visibile. Chi ha familiarità con le leggi dell’energia elettrica capisce il principio che l’energia deve sempre passare da una maggiore potenzialità a una inferiore e può quindi regolare il

potere a proprio piacimento. Chi non ha familiarità con questa legge non può lavorare direttamente l’energia e vale lo stesso discorso per la legge del mondo mentale: chi capisce che la Mente penetra tutte le cose, che è onnipresente e che è sensibile a ogni esigenza, sa come utilizzarla e può controllare le condizioni, le circostanze e l’ambiente. Chi è disinformato non può utilizzarla perché non sa come fare. Il frutto di questa conoscenza è, per così dire, un dono degli dèi; è la “verità” che rende gli uomini liberi. Liberi dal dolore, dalla preoccupazione e dalla malattia. Non è meraviglioso sapere che questa legge non fa preferenze tra gli esseri umani? Questo illimitato potere mentale che controlla e orienta ogni altro potere, che può essere coltivato e sviluppato, è il più grande evento nel mondo, il rimedio per ogni male, la soluzione per ogni difficoltà, la soddisfazione di ogni desiderio: un’eccezionale regalo del Creatore per l’emancipazione del genere umano. I pensieri sono cose È vero, i pensieri sono cose Hanno ali, un corpo e un sospiro E li mandiamo per il mondo Per fare cose buone, e altre meno buone Il nostro pensiero segreto Vola nei luoghi più remoti Tra benedizioni e sventure Traccia ombre ovunque va. Tessiamo il nostro domani Pensiero dopo pensiero Buono o cattivo, ancora non si sa. Eppure, così si forma il cosmo Pensiero è un nome del destino Che aspetta e sta a guardare. L’amore porta amore, L’odio porta l’odio. Herny Van Dyke

Capitolo 7. Realizzazione

I

l sistema nervoso è materia, la sua energia è mentale: è quindi uno strumento della Mente Universale. È il legame tra materia e spirito, tra la nostra coscienza e la Coscienza Cosmica. È la porta del potere infinito. Sia il sistema cerebro-spinale che quello nervoso simpatico sono controllati da una simile energia nervosa e i due sistemi sono intrecciati in modo che i reciproci impulsi possano essere inviati dal primo al secondo. Ogni attività del corpo, ogni impulso del sistema nervoso e ogni pensiero consuma energia nervosa. Il sistema nervoso può essere paragonato a un centralino telefonico: le cellule nervose corrispondono alle batterie, le fibre ai fili. Nelle batterie c’è l’elettricità generata. Le cellule però non generano energia nervosa. La trasformano e le fibre la trasmettono. Questa energia non è un’onda fisica come l’elettricità, la luce o il suono. È la MENTE. Vale lo stesso discorso per il pianista e il suo strumento: se il pianoforte è scordato, non può funzionare bene anche se il musicista è bravissimo. L’organo del sistema nervoso cerebro-spinale è il cervello, l’organo del sistema nervoso simpatico è il Plesso Solare. Il primo è consapevole, il secondo è involontario o inconscio. Attraverso il sistema nervoso cerebro-spinale diventiamo consapevoli di ciò che dominiamo, quindi ogni dominio ha la sua origine nella coscienza. La coscienza non sviluppata di un bambino appena nato equivale a non dominare niente, perché è troppo piccolo. Questa condizione mentale (la coscienza) aumenta con l’apprendimento. L’apprendimento si acquisisce attraverso l’osservazione, l’esperienza e la riflessione. È grazie alla mente se diventiamo consapevoli di un determinato dominio. Pertanto ci rendiamo conto che il dominio o il possesso dipendono dalla nostra coscienza, che designa il nostro mondo interiore. Il dominio della Forma che acquisiamo, appartiene al mondo esteriore. Chi domina nel mondo interiore è la Mente. Ma anche ciò che ci permette di dominare il mondo esterno è la Mente. La Mente si manifesta tramite i pensieri, le immagini mentali, le parole e le azioni. Il pensiero è quindi creativo. Il nostro potere di usare il Pensiero per creare le condizioni e le altre esperienze di vita dipende dalla nostra abitudine di pensare. Ciò che facciamo dipende da quello che siamo, ciò che siamo dipende da quello che pensiamo. Prima di fare, dobbiamo essere; prima di essere dobbiamo controllare la forza del pensiero dentro di noi. Il pensiero è Forza. Ci sono solo due cose nell’universo: la Forza e la Forma. Quando ci rendiamo conto che siamo in possesso di questo Potere Creativo, e che siamo in grado di controllarlo, abbiamo fatto il nostro primo esperimento di Chimica Mentale. La Mente Universale è la “sostanza” di tutta la forza e la forma, è la Realtà che sta alla

base di tutto. È il Potere Creativo del Pensiero nella sua espressione perfetta. La Mente Universale è tutta la coscienza, tutto il potere ed è Presente Ovunque. È essenzialmente la stessa in ogni punto della sua presenza: tutta la mente in una sola. Questo spiega l’ordine e l’armonia dell’universo. Comprendere questo vuol dire avere la capacità di risolvere tutti i problemi della vita. La mente ha una duplice espressione: consapevole o oggettiva e inconscia o soggettiva. Noi entriamo in relazione con il mondo esterno tramite la mente oggettiva, e con il mondo interiore tramite la mente inconscia. Certo, anche se stiamo facendo una distinzione tra il conscio e l’inconscio questa divisione non esiste realmente, è bene essere chiari su questo punto. Tutta la Mente è una Mente Unica e in tutte le fasi della vita mentale c’è una unità indivisibile. La mente inconscia ci collega con la Mente Universale, in rapporto diretto con tutto il potere. Nell’inconscio sono memorizzate le esperienze filtrate dalla mente cosciente. L’inconscio è il deposito della memoria. La mente inconscia è un grande appezzamento di semi in cui sono stati piantati i pensieri, le esperienze o gli avvenimenti, che riaffiorano nuovamente nella coscienza mostrando i loro frutti. La coscienza è l’espressione interiore del potere, il Pensiero quella esteriore. Sono inseparabili, ma è impossibile essere consapevoli di una cosa senza pensarci. Siamo stati in grado di catturare il fulmine e cambiare il suo nome in elettricità. Abbiamo sfruttato le acque e sottomesso il diluvio. Attraverso l’uso del pensiero abbiamo trasformato l’acqua in vapore, abbiamo traversano mari e fiumi, sviluppato il commercio, eretto palazzi galleggianti, siamo stati in grado di volare, conquistando anche l’aria. Abbiamo visto da vicino la Via Lattea, sfidando il tempo e lo spazio. Quando due fili elettrici sono molto vicini, quello con un carico maggiore di energia invierà, per effetto dell’induzione, l’energia al secondo. È ciò che fa il genere umano non ancora collegato con la Mente Universale. Se il secondo filo fosse collegato al primo, si caricherebbe di una quantità di elettricità eccezionale. Quando diventiamo consapevoli del Potere, ecco che il nostro filo e quello della Mente si uniscono. In base alla nostra capacità di usare il potere possiamo affrontare le varie situazioni della vita. La Mente Universale è la fonte di tutto il potere e di ogni forma. Esistono dei canali attraverso cui questo potere si manifesta, di conseguenza dentro di noi si trovano un potere illimitato, possibilità infinite e tutto questo sotto il controllo del nostro pensiero. Dato che abbiamo questi poteri e viviamo in unione vitale con la Mente Universale, possiamo regolare e controllare ogni esperienza. Non esistono limitazioni per la Mente Universale, quindi se realizziamo la nostra unità con la mente saremo poco consapevoli delle mancanze e più consapevoli del nostro potere. La Mente Universale è la stessa in ogni luogo, sia nell’infinitamente piccolo che nell’infinitamente grande. La differenza è in base alla propria capacità di espressione. Un cilindro di creta e un candelotto di dinamite dello stesso peso contengono la stessa quantità di energia. Ma, per ora, siamo in grado di liberarla soltanto nel secondo. Per rendere manifesto un pensiero dobbiamo creare la condizione corrispondente nella nostra coscienza. Sia in silenzio che con la ripetizione di alcune frasi specifiche,

dobbiamo impressionare questo pensiero sull’inconscio. La coscienza apprende, e il Pensiero manifesta le condizioni desiderate. Le condizioni della nostra vita e del nostro ambiente non sono che il riflesso dei nostri pensieri predominanti. Quindi l’importanza di un pensiero corretto non può essere sottovalutata. “Perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono”, è un modo come un altro per dire che senza coscienza non ci può essere alcuna comprensione. Il pensiero costruttivo crea delle tendenze nell’inconscio e queste particolari tendenze si manifestano esternamente come carattere. Il significato originale del termine “carattere” è definito così: le qualità peculiari impresse dalla natura o dall’atteggiamento su una persona, che distingue un individuo da tutti gli altri. Il carattere ha una certa espressione interiore e una esteriore, la prima riguarda il suo Scopo, la seconda la Capacità. Lo scopo spinge la mente verso un ideale da raggiungere. Diciamo che lo scopo dà qualità al pensiero. La Capacità è l’abilità di cooperare con l’Onnipotenza (anche se questo avviene inconsciamente). Il nostro scopo e la nostra capacità danno una certa inclinazione alla nostra vita. È importante che siano equilibrati: se lo scopo è inarrivabile, c’è il rischio di essere dei “sognatori”; quando la capacità è superiore allo scopo, si sprecano forze e mezzi per un risultato mediocre. Con la Legge dell’Attrazione le nostre esperienze dipendono dall’atteggiamento mentale che assumiamo. Il simile attrae il simile. L’atteggiamento mentale dipende dal carattere e questo a sua volta dipende dall’atteggiamento mentale. Ciascuno agisce e reagisce in base all’altro. “Fato”, “Fortuna”, “Destino” sembrano molto influenti: non è così. Perché tutto ciò che ci accade è direttamente collegato con ciò che pensiamo. Siamo noi i responsabili di quello che ci succede. Ogni cosa visibile nell’universo è composta di materia. Tutta la materia è percepita per le sue qualità esteriori, cioè la forma. La forma può essere divisa in tre classi: inorganica, cioè chi possiede una sola Forma (come per esempio il ferro, il marmo ecc.), organica o Forma vivente, che ha un movimento volontario (come gli animali), Forma cosciente di sé (gli esseri umani). Il principio fondamentale alla base di ogni successo è il riconoscimento della differenza tra il mondo interiore e quello esteriore, il mondo soggettivo e il mondo oggettivo. Il mondo interiore ruota attorno e dentro di te. La materia, la vita organizzata, le persone, i pensieri, i suoni, la luce, le vibrazioni, l’universo stesso con i suoi milioni di fenomeni; le vibrazioni di luce, di suono, di tatto, di sonorità, di amore, di gentilezza, di odio, di bontà e malvagità, di saggezza e ignoranza, di verità e di falsità. Queste vibrazioni sono dirette verso di te (il tuo ego) dalle più piccole alle più grandi, dalle più lontane alle più vicine. Alcune di queste raggiungono il tuo mondo interiore ma le altre si disperdono per sempre. Qualcuna di queste vibrazioni è essenziale per la tua salute, il tuo potere, il tuo successo, la tua felicità. Come è possibile che ti sono passate accanto e non le hai ricevute nel tuo mondo interiore? Quando si masterizza un disco, devono essere rispettate alcune condizioni. Tutti i dati che vengono inviati al masterizzatore saranno registrati, a condizione che il disco su cui

esegui l’operazione risponda ai requisiti appropriati. Se il masterizzatore non ha difetti ma il disco è graffiato, la registrazione non andrà a buon fine. Il mondo interiore possiede grande sensibilità, una facoltà indispensabile per catturare le vibrazioni provenienti dal mondo esterno e trasmetterle a quello interiore. La sensibilità è il legame che unisce i due mondi. È una forma di coscienza. Parlando di coscienza in termini generali, possiamo dire che è il risultato del rapporto fra mondo interiore ed esteriore. La coscienza è continua, durante il sonno e la veglia. Esistono tre fasi della coscienza, e ognuna ha le sue personali peculiarità. 1. Coscienza semplice. La possiedono tutti gli animali. È la percezione dell’esistenza, con la quale ci si riconosce dicendo “noi siamo”. Inoltre serve per percepire gli oggetti e le condizioni circostanti. 2. La coscienza di sé. La possiedono tutti gli esseri umani tranne i neonati. Ci dà il potere dell’auto-contemplazione, cioè la percezione del mondo esteriore in quello interiore. 3. Coscienza cosmica. Questa forma di coscienza è più elevata della precedente come la coscienza di sé è più elevata dalla coscienza semplice. Si distingue dalle altre come la vista si distingue dall’udito o dal tatto. Un non vedente non può percepire i colori ma ascoltare e toccare le cose. Non si può ottenere alcuna nozione di coscienza cosmica né dalla coscienza semplice e neppure dalla coscienza di sé. La coscienza cosmica non è come le altre due, come la vita non ha niente a che fare con l’udito. Una persona sorda non può imparare la musica con l’uso della vista o con il tatto. La coscienza cosmica comprende tutte le forme di coscienza. Ignora tempo e spazio, per lei non esistono corpo e materia. La Legge Immutabile della Coscienza sostiene che: a seconda di quanto si evolve la coscienza allo stesso modo si sviluppa il potere nella sfera soggettiva e la sua conseguente manifestazione nella sfera obiettiva. La coscienza cosmica è il risultato della creazione delle necessarie condizioni, così che la Mente Universale possa funzionare nella direzione desiderata. Tutte le vibrazioni in sintonia con il benessere dell’Io, vengono colte e utilizzate. Quando si apprende la verità, o anche solo una parte, senza l’intervento dell’osservazione, si parla di Intuizione. Grazie all’intuizione la mente percepisce istantaneamente l’armonia o la disarmonia fra le idee. In questo modo l’Ego riconosce sempre la verità. Tramite l’intuizione la mente trasforma la conoscenza in saggezza, l’esperienza in successo. Inoltre l’intuizione è una ulteriore fase della Mente Universale che mostra la verità sotto forma di realtà della coscienza. Il pensatore Il martello torna a battere L’acciaio vien battuto Al clamore del laboratorio Il ricercatore troverà il Pensiero Il pensiero che domina Ferro, acciaio e vapore

Eccolo ergersi sul disastro Calpestato sotto ai talloni! Berton Braley Prometti a te stesso Di essere così forte che nulla possa turbare la tua tranquillità Di parlare di salute, felicità e prosperità con ogni persona che incontri. Di far sentire a tutti i tuoi amici che c’è in loro qualcosa. Di guardare il lato positivo delle cose e far diventare il tuo ottimismo realtà. Di pensare solo al meglio, lavorare dando il meglio e aspettarti solo il meglio. Di essere altrettanto entusiasta del successo degli altri come fosse il tuo. Di dimenticare gli errori del passato e aspirare a maggiori realizzazioni future. Di avere un volto allegro in ogni momento e un sorriso pronto per ogni creatura vivente che incontri. Di dedicare così tanto tempo al miglioramento di te stesso da non aver più tempo per criticare gli altri. Di essere troppo maturo per l’ansia, troppo nobile per la rabbia, troppo forte per la paura e troppo felice per permettere l’esistenza dei problemi. Di pensare a te positivamente e proclamare questo fatto per il mondo: non a parole ma nei fatti. Di credere che il mondo sta dalla tua parte finché avrai fede in te. Christen D. Larson

Capitolo 8. Industria

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utte le miniere perdute del Messico, tutte le flotte che hanno raggiunto le Indie, con le navi cariche di oro e argento, tutti i tesori della Spagna sono spiccioli al confronto della ricchezza che si ricava con le moderne idee di economia. Ogni opportunità segue una percezione, l’azione segue l’ispirazione, la crescita segue la conoscenza, l’ambiente segue il progresso, prima di ogni cosa c’è un processo mentale e solo dopo la trasformazione e la realizzazione. Il progresso degli Stati Uniti è dovuto al due percento della sua popolazione. In altre parole, tutte le nostre ferrovie, tutti i telefoni, le nostre automobili, le biblioteche, i nostri giornali e mille altre comodità e necessità sono dovuti al genio creativo del due percento della popolazione. Chiaramente in quel due percento ci sono i milionari americani. Ora, chi sono questi milionari, questi geni creativi, questi uomini pieni di abilità ed energia, ai quali dobbiamo praticamente tutti i benefici della nostra civiltà? Il trenta percento di loro sono figli di predicatori modesti che non guadagnavano più di 1.500 dollari l’anno. Il venticinque percento sono figli di insegnanti, medici e avvocati nazionali e solo il cinque percento figli di banchieri. È interessante verificare perché il due percento è riuscito ad acquisire tutto il meglio nella vita, e il novantotto non ce l’ha fatta. Sappiamo che non è una questione di fortuna, perché l’universo come lo conosciamo è disciplinato dalla legge. La legge disciplina i sistemi solari, il sole, le stelle, i pianeti. La legge governa ogni forma di luce, calore, suono ed energia. La legge governa ogni cosa materiale e ogni pensiero immateriale. La legge ricopre la Terra con la sua bellezza e la riempie di grazia: non dovremmo essere certi allora che governa anche la distribuzione di tutta questa abbondanza? Gli affari finanziari sono regolati dalla legge altrettanto sicuramente quanto la salute, la crescita, l’armonia e qualsiasi altra condizione di vita. È sempre la stessa legge. Molte persone rispettano questa legge senza saperlo, inconsciamente, mentre altri sono in armonia con lei coscientemente. Rispetto della legge significa avere accesso a quel due percento. Infatti l’età dell’oro, l’emancipazione industriale e così via sono termini che indicano come quel due percento sia in grande espansione, a patto che ci siano le condizioni necessarie. Presto, probabilmente, quel due diventerà il novantotto percento. Sappiamo che ogni esperienza umana è un effetto, allora quel che dobbiamo fare è risalire alla causa: se ci riusciamo, possiamo decidere di controllarla coscientemente, e il prossimo effetto sarà frutto delle nostre scelte. L’esperienza umana allora non sarà un capriccio del destino, l’uomo non sarà più schiavo della fortuna, ma il destino e la fortuna saranno sottomessi con la saggezza del capitano che bada alla sua nave o all’ingegnere che

controlla ogni aspetto del suo treno. Nel mondo fisico ci sono tantissimi contrasti che si oppongono a vicenda e per comodità noi diamo dei nomi specifici per distinguerli. Ci sono superfici, colori, sfumature, dimensioni o polarità per tutte le cose. C’è appunto il Polo Nord e il Polo Sud, un dentro e un fuori, un visibile e un invisibile, ma queste espressioni servono soltanto a mettere in evidenza degli estremi. In fondo, anche se usiamo nomi differenti, sono solo due aspetti della stessa unità, due aspetti di un solo tutto. Nel mondo mentale le cose non cambiano. Si parla di conoscenza e ignoranza, ma l’ignoranza è solo l’assenza della conoscenza. Non è una cosa in sé, è il nome di una mancanza. Nella sfera morale parliamo di bene e male ma, a ben guardare, non sono che termini relativi. Il pensiero precede e crea l’azione, se questa azione ci porta benefici allora parliamo di “bene”. Se questo risultato è a nostro svantaggio parliamo di “male”. Bene e male sono pertanto soltanto parole, nate per indicare il risultato delle nostre azioni, che a loro volta sono il risultato dei nostri pensieri. Nel mondo industriale, si parla di Lavoro e Capitale, come se ci fossero due classi separate e distinte. Ma il Capitale è ricchezza e la ricchezza è un prodotto del Lavoro. E il Lavoro include necessariamente l’Industria (fisica, mentale, esecutiva o professionale). Pertanto nel mondo industriale non c’è che un solo principio: il Lavoro, o Industria. Molti stanno sinceramente cercando di trovare la soluzione al caos moderno, industriale o sociale, e parlano spesso di produzione, sprechi, efficienza e a volte anche di pensiero costruttivo. Si sta rapidamente diffondendo l’idea che siamo di fronte all’inizio di una nuova era, un’epoca inedita per la storia del mondo che ci costringerà a cambiare la nostra concezione umana e lavorativa. Sappiamo che ogni condizione è il risultato di una causa, e che la stessa causa produce invariabilmente lo stesso risultato. Qual è stata la causa dei cambiamenti nel pensiero nella Storia, come il Rinascimento, la Riforma di Lutero, la rivoluzione tecnologica? Sempre la scoperta e la discussione di nuove conoscenze. L’eliminazione della competizione nella centralizzazione dell’industria nelle aziende e le economie che ne derivano hanno spinto l’uomo a pensare. Lui vedeva che la concorrenza non era necessaria per progredire e si è chiesto: “Dove porterà questa evoluzione del mondo industriale?”. Gradualmente il pensiero comincia a prendere forma, a fiorire, sin quando non esplode nella mente di tutti gli uomini in tutto il mondo, un pensiero nuovo che spiazza ogni egoismo e il pensiero dell’emancipazione del mondo industriale è oggi a portata di mano. È questo il pensiero che sta suscitando l’entusiasmo del genere umano, come mai prima d’ora; questo pensiero è una forza accentratrice di energia e distruggerà ogni barriera tra gli individui e i loro ideali. Non è una visione del futuro, è una visione del presente, qualcosa che sta per arrivare. È alle porte: e le porte sono aperte. L’istinto creativo dell’individuo è la sua natura spirituale, ma è comunque un riflesso del Principio Creativo Universale. È quindi istintivo e non può essere eliminato, tuttavia può essere frainteso e distorto. A causa dei cambiamenti nel mondo industriale, questo istinto creativo non trova più

una sua espressione, un uomo non può costruire da solo la propria casa, non riesce più a curare il proprio giardino, non può prendere decisioni nel proprio lavoro. È quindi privato della gioia più grande per un individuo: la gioia di creare. E così questo grande potere benefico viene alterato e si perde lungo canali distruttivi: nasce l’invidia, il desiderio di rovinare la carriera ai suoi compagni più fortunati. Il pensiero si traduce in azione. Se vogliamo cambiare la natura dell’azione, dobbiamo cambiare il nostro pensiero, e il solo modo per cambiare davvero è lavorare sul nostro atteggiamento mentale. È evidente che la forza del pensiero è di gran lunga la più grande esistente, è il potere che controlla ogni altro potere. E se fino a oggi soltanto poche persone ne erano a conoscenza, adesso è in procinto di diventare privilegio inestimabile di molti. Chi ha una solida immaginazione vedrà la possibilità di dirigere questo pensiero verso canali costruttivi e creativi, ma dovrà incoraggiare il proprio istinto creativo. E sarà possibile realizzare un grande rilancio industriale senza precedenti. Henry Ford, intervistato su un quotidiano, disse: “La specie umana si trova sulla linea di confine tra due periodi, il periodo in cui si consumava fino a perdere tutto e il periodo in cui consumare equivale a sprecare ciò che si ha. Per lungo tempo l’umanità è stata in qualche modo consapevole di arrivare alla fine della propria infanzia, il distacco dai Genitori del genere umano sembrava la fine del proprio benessere. La sensazione diffusa era la stessa del celebre proverbio ‘Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca’. Ma ora che l’uomo sta imparando a piantare le proprie provviste si avvicina l’ora in cui anziché temere di sprecare le nostre risorse utilizzandole, abbiamo paura di sprecarle non consumando. Il flusso dell’alimentazione sarà così grande e costante che le persone non si preoccuperanno di consumare troppo ma di consumare poco! Se riesci a immaginare un mondo dove la fonte di approvvigionamento è così abbondante che la gente teme di non sfruttarlo del tutto, avrai un quadro di quel che sarà presto il mondo. A lungo dipendevamo dalle risorse naturali accumulate nel tempo, risorse che potrebbero esaurirsi. Ci sarà una tale abbondanza di calore, di luce e di forza, che sarà un peccato non utilizzarne a volontà. Quest’epoca sta arrivando. Con le richieste di carburante, di energia, di luce e di riscaldamento finalmente risolte, la vita economica oscillerà libera e respirerà a pieni polmoni, proprio come se una nuova primavera si stia abbattendo sull’umanità. Questa è l’epoca che ci aspetta. Non c’è alcun dubbio su questo. Naturalmente ci sarà la solita scaramuccia tra egoismo e altruismo, ma quest’ultimo vincerà. La proprietà di una miniera di carbone, situata nel terremo di un singolo uomo, può essere facilmente concessa a dei privati, ma la proprietà di un fiume? La natura rimprovera l’uomo arrogante che vorrebbe appropriarsi del fiume. Il periodo che ci attende è proprio davanti ai nostri occhi. Non è il primo periodo di sprechi selvaggi o di ansie da risparmio, ma un nuovo terzo periodo di sovrabbondanza che ci costringerà a consumare, consumare e soddisfare ogni esigenza”. Il pensiero è la mente in movimento, proprio come il vento è aria in movimento. La mente è l’attività spirituale, infatti, è l’unica attività che l’uomo spirituale possiede, e lo Spirito è il principio creativo dell’universo. Pertanto, quando pensiamo, diamo inizio a una catena di causalità. I pensieri vanno avanti e si incontrano con altri simili, si fondono e formano delle idee. Le idee, alla fine, esistono indipendentemente dal pensatore, sono

dei semi invisibili che germogliano in tutto il mondo, e spuntano e crescono per dare il loro frutto. Ci hanno insegnato, e molti ancora ci credono, che la ricchezza è qualcosa di materiale e tangibile, che una volta ottenuta possiamo tenerla per noi a nostro vantaggio. Abbiamo in qualche modo dimenticato che se dovessimo dividere tutto l’oro del mondo per i sei miliardi di abitanti del pianeta, avremmo pochissimi dollari a testa. Una quantità di oro che potrebbe facilmente essere contenuta in un cubo di venti metri. Quindi se fossimo in grado di volere solo del denaro, tutti potrebbero averne quanto ne desiderano, non ci sarebbe alcuna mancanza. La sensazione della mancanza giunge solo quando cominciamo ad accumulare, quando siamo presi dal timore di dover dare qualcosa agli altri. È quindi evidente che l’unico modo in cui ottenere un nostro beneficio dalla ricchezza è che qualcun altro possa godere. Possiamo farlo in base alla legge dell’abbondanza. In fondo, è questa la natura immateriale della ricchezza, che la rende particolarmente suscettibile al potere del pensiero e che ha permesso a molti uomini di fare fortuna in un anno o due, mentre gli altri non riescono nemmeno in una vita di sforzi e fatica. Questo è dovuto al potere creativo della mente. Helen Wilmans, al proposito, ha detto: “Va di moda una tecnica quasi universale per ottenere soldi. È necessario acquisire determinate facoltà. Si tratta di un procedimento puramente esteriore, il suo modo di agire non è radicato nella conoscenza della vita interiore, con i suoi desideri più sottili, più giusti e più spirituali. Non è che un’estensione dell’animalità dell’essere umano, e nessun potere terreno può sollevarlo su un piano divino. Perché questo può avvenire soltanto tramite una crescita spirituale. Si sta facendo proprio quello che Gesù ha detto che dobbiamo fare, per arricchirci. In primo luogo cercare il regno dei cieli dentro di noi. Dopo averlo scoperto possiamo pensare alle ricchezze materiali (esteriori). Che cos’è quel luogo dentro l’essere umano che può essere chiamato regno dei cieli? Quando rispondo a questa domanda mi crede al massimo un lettore su dieci, perché la grande maggioranza delle persone ha pochissima fiducia nella conoscenza della propria ricchezza interiore. Ma io rispondo. Il Paradiso esiste dentro di noi nelle facoltà latenti nel cervello umano, e sono talmente tante che nessuno ne ha un’idea. L’uomo più debole ha gli stessi poteri di un Dio a propria disposizione, e resteranno nascosti finché non imparerà a credere in loro. Solo allora potrà svilupparli. Generalmente gli uomini non sono introspettivi, per questo non ottengono ricchezza. Sono poveri anche nell’opinione che hanno di sé e dei loro poteri. Se un lavoratore a giornata, diciamo, guarda dentro di sé il tanto di percepire che ha un intelletto in grado di svilupparsi, e gli attribuisce la dovuta importanza, è sufficiente questa presa di coscienza per allentare le sue catene e ottenere delle condizioni migliori. Ma ci vuole qualcosa di più oltre al fatto che è, o può diventare, intellettualmente uguale al suo datore di lavoro. Lui ha necessità di conoscere la Legge e avere fiducia in sé. Deve sapere questo e crederci fino in fondo perché grazie alla fede può aspirare a un’ascesa. I datori di lavoro in tutto il mondo sono felici se i loro operai capiscono che non sono semplici macchine; vogliono cervelli per i loro affari e sono felici di pagare in modo adeguato. L’aiuto economico è spesso il meno redditizio. Mentre la crescita del cervello o lo sviluppo del potere pensiero del dipendente aumenta, cresce il suo valore agli occhi del datore di lavoro. Il progressivo

riconoscimento da parte di un uomo dei suoi poteri latenti è il paradiso interiore che deve essere rivelato al mondo. Se un progetto mentale è misero, lo Spirito si comporta di conseguenza. Se un progetto mentale è fastoso e magnifico, i risultati saranno altrettanto magnifici. E lo stesso si può dire delle malattie e dei peccati, della salute e della purezza”.

Capitolo 9. Economia

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l senatore Wadsworth ha recentemente affermato: “Mi auguro che giunga il giorno in cui l’opinione pubblica americana possa apprezzare ciò che è stata la chimica organica, ciò che è stata la ricerca, in termini di progresso. Si è registrato un grande sviluppo delle risorse materiali, gli scavi di ferro e di carbone, i trasporti e altre forme di sforzo commerciale. Come popolo abbiamo prestato poca attenzione e dato poco incoraggiamento alla ricerca scientifica, ma signor Presidente e signori senatori, il progresso del futuro dipende dalla ricerca scientifica. L’uomo che lavora nel laboratorio chimico traccia la strada per il progresso umano”. E poi: “Io credo che nella chimica organica si trovi la soluzione dei segreti del passato e del futuro. Credo che la sua creazione e il mantenimento di questo Paese, anche sotto un embargo, significa felicità, progresso e sicurezza per milioni di persone”. E il senatore Frelinghuysen ha aggiunto: “Quando ci renderemo conto che ciò era dovuto al genio dei chimici tedeschi all’avanzata della scienza da parte delle loro industrie che hanno consentito alla Germania di arrivare quasi alle soglie del canale? Quando ci renderemo conto che la prossima guerra potrebbe essere combattuta con sostanze chimiche? Penso che sia nostro dovere patriottico dare al settore scientifico la massima protezione”. E se la prossima guerra, immaginando che ce ne sia una, venisse combattuta con le armi della Chimica Mentale, anziché con quelle ben più terribili della fisica? Per un momento, immagina di vedere un esercito di uomini in marcia, al passo, tutti nel fiore degli anni. Vanno su e giù, provenienti dalla Germania, dalla Francia, dall’Inghilterra, dal Belgio, dall’Austria, dalla Russia, dalla Polonia, dalla Romania, dalla Bulgaria, dalla Serbia, dalla Turchia, sì e anche dalla Cina, dal Giappone, dall’India, dalla Nuova Zelanda, dall’Australia, dall’Egitto e dall’America, vanno in marcia per tutto il giorno, tutti i giorni e tutte le settimane, senza sosta, dieci milioni di uomini che camminano ovunque. Tutti morti perché pochi uomini altolocati hanno scelto la chimica organica alla Chimica Mentale. Non sapevano che la forza si scontra sempre con altra forza, pari o superiore a essa. Non sapevano che una legge superiore comanda sempre una legge inferiore. Marion Leroy Burton, preside dell’Università del Michigan, dice: “Forse la domanda più solenne che può essere posta oggi a una persona è: ‘Sei in grado di pensare?’. Emerson non ha mai dato un segnale di pericolo maggiore di quando ha esclamato: ‘Attenzione, perché un giorno il grande Dio scatenerà un pensatore sul pianeta!’. Se solo potessimo sfruttare la potenza mentale dell’America, oggi potremmo risolvere i giganteschi problemi del mondo. Non appellandosi a pregiudizi e interessi di classe, non lanciando epiteti, non pronunciando mezze verità, non nascondendosi dietro la propria superficialità, ma con un pensiero attento, scrupoloso e scientifico combinato con l’azione saggia e tempestiva. Solo così si raggiungerà un livello di civiltà invidiabile.

Dall’istruzione dipende il futuro della democrazia. Pertanto, ogni cittadino fedele, ogni persona che si rispetti deve utilizzare le proprie qualità per rafforzare la propria presa di conoscenza e stimolare la mente. La verità ha sempre generato uomini liberi, ed è accessibile solo per colui che pensa”. Che le persone stiano cominciando a pensare è evidente. In passato, quando gli uomini erano scontenti o insoddisfatti, si incontravano in un bar, bevevano un paio di drink e dimenticavano il loro malcontento in poche ore. Oggi la situazione è molto diversa, gli uomini passano il loro tempo a leggere, studiare e pensare. I grandi magnati in malafede lo sanno, per questo l’Inghilterra ha la sua birra, la Scozia il suo whisky, l’assenzio in Francia, la birra chiara in Germania e così via. Tutti i generi di alcol vengono ingeriti pur di tenere a bada le masse “felici e contente”. Un uomo stordito dall’alcol non fa troppe domande e di certo non si mette a pensare. Questa tecnica per ridurre i cittadini a una sorta di servi idioti ha un ulteriore vantaggio per i leader dell’industria dell’alcol, perché produce grandi ricavi che possono essere utilizzati per assoggettare economicamente le masse, come se non bastasse la già diffusa schiavitù spirituale che viene loro inflitta. Ma poiché il traffico di oppio fornisce milioni di entrate anglosassoni, sfruttando milioni di lavoratori cinesi, e siccome la vendita e la distribuzione di alcol garantisce milioni di dollari alle grandi banche, che appoggiano politici i cui partiti sono tutti sull’orlo della bancarotta (economica e morale), ci sono addirittura delle persone che vorrebbero ancora infliggere questa maledizione mortale sui cittadini del nostro Paese. Il dottore Woods Hutchinson ci dice che il tasso di mortalità negli Stati Uniti è sceso negli ultimi tre anni da un 14,2 al 12,3 ‰, cioè un risparmio di oltre 200.000 vite ogni anno, e questo grazie alla chiusura di birrifici. “Rapporti quasi identici degli insegnanti della scuola pubblica, degli infermieri, degli assistenti sociali, della polizia e degli organizzazioni di beneficenza, mostrano che mai, in tutta la loro esperienza hanno assistito a un miglioramento dell’alimentazione, dell’abbigliamento, del comfort generale e del benessere dei bambini come negli ultimi tre anni”. Eppure c’è ancora chi crede che l’alcol faccia bene! Ignorano senz’altro il degrado fisico, mentale, morale e spirituale, il disastro e tutto il dolore, la sofferenza, l’infamia, la vergogna e l’orrore che questa mostruosa maledizione ha inflitto all’umanità. Non si può contestare l’affermazione che questo Paese abbia bisogno di una legislazione e un’amministrazione costruttive. Non c’è mai stato un momento della nostra storia in cui un sano giudizio, un’ampia visione, una grande conoscenza fosse così necessaria per la salvaguardia e la promozione del nostro benessere nazionale e individuale. Non c’è mai stato un momento nella storia in cui la figura di uno statista e di un leader onesto sia così essenziale per il nostro progresso. Il seguente editoriale intitolato “Dove stiamo andando” è apparso recentemente su un quotidiano nazionale. “Di chi è la colpa? Di chi è in primo luogo la colpa per il fatto che le nostre risorse sono così piccole quando i nostri bisogni sono così grandi? Non ci può essere altra risposta. Il popolo degli Stati Uniti. Gli uomini sono responsabili per la legislazione e l’amministrazione e i parlamentari sono tutti scelti dal popolo. Sulla gente ricade il potere di ogni elezione. Questo è il principio fondamentale del nostro governo, e non abbiamo

alcun diritto di lamentarci quando i nostri affari sono mal gestiti e se non facciamo nulla per ottenere migliori rappresentanti. Ma che cosa traspare in questa pericolosa situazione? La gente cerca sostegno in uomini straordinari, giudiziosi e colti che nella pratica si mostrano grandi statisti? No. Al contrario, si rivolge a uomini mediocri, incapaci di affrontare un’emergenza, uomini in grado soltanto di fare ostruzionismo, di ignorare leggi giuste e promulgare leggi propagandistiche buone solo per adescare il popolo. Come fa il governo della più grande nazione al mondo a mantenere la propria grandezza con simili elementi? Come poter ricostruire, grave urgenza del nostro tempo, se siamo guidati da uomini che non sanno come costruire, che non vogliono costruire, e la sola cosa di cui sono capaci è creare confusione? E qual è il significato di questa tendenza popolare che mette questi uomini sui più alti scranni del governo? Forse la speranza di una protesta, dell’ascolto delle classi più deboli. Ma è solo apparenza. I problemi che premono su di noi devono essere risolti prima di poter essere restaurati, la soluzione può venire solo da menti costruttive. Non si può essere in disaccordo su questo. Eppure non è costruttivo ma assai distruttivo lo statista a cui abbiamo dato in mano, fiduciosi, i nostri affari. Qual è il risultato?”. L’unità minima della Nazione è l’individuo. Il Governo rappresenta solo l’intelligenza media delle unità che la Nazione comprende. Pertanto, il nostro lavoro è rivolto alla collettività. Quando il pensiero dei singoli cambia, il pensiero collettivo si prende cura di sé, ma cerchiamo di invertire il processo. Proviamo a cambiare i governi e non i singoli. Con un piccolo sforzo organizzato e intelligente, l’attuale pensiero distruttivo potrà essere facilmente mutato in un pensiero costruttivo, nel qual caso la situazione potrebbe cambiare rapidamente. Dieci anni fa i titoli delle società tedesche, vendute a fianco di quelle inglesi e americane, nessuno si sognava di dire che non fossero investimenti sicuri. Le obbligazioni comunali di qualsiasi grande città tedesca erano vendute liberamente al 4 percento a Londra, Parigi e New York. Il marchio era stabile come il dollaro o la sterlina. L’interesse viene ancora pagato su questi titoli e il capitale sarà pagato alla scadenza, ma con denaro stampato su carta di cattiva qualità e quindi l’investitore tedesco conservatore, convinto di aver fatto nella vita solo investimenti “sicuri”, si ritrova praticamente senza un soldo ma è felice perché il suo governo gli permette di rifarsi bevendo litri di birra: e quando gli uomini hanno fiumi di birra sono felici di lasciare che qualcun altro pensi per loro, perché l’uso della birra inibisce il pensiero profondo, chiaro, sostenuto o la logica. Per questo il marco tedesco sta perdendo il suo valore. Migliaia e decine di migliaia di cittadini americani stanno lentamente e dolorosamente mettendo su un fondo, mettendo da parte qualche soldo per i tempi bui. Ma è così impossibile che anche loro fra qualche anno vengano pagati con dollari senza valore? Ne siamo sicuri? La ragione per cui il dollaro rimarrà probabilmente sempre così alto è perché non vogliamo il genere di libertà personale che arricchisce pochi a spese di molti, quel tipo di libertà che tenta di ridurre i cittadini americani ad automi in modo che alcuni prepotenti possano dettare il destino della nazione. La felicità, la prosperità e la soddisfazione sono il risultato di un pensiero chiaro e un’azione corretta, perché il pensiero precede e predetermina la natura dell’azione. L’alcol non fa che alterare i sensi e quindi confondere ancora di più ma, come in economia e in meccanica, ogni azione è seguita da una

reazione, così nelle relazioni umane a ogni azione corrisponde una reazione uguale. In questo modo abbiamo capito che il valore delle cose dipende dal riconoscimento del valore delle persone. Ogni volta che un credo sostiene che le cose siano più importanti delle persone, che la ricchezza vada al di sopra degli interessi della gente, ecco, a questa azione deve necessariamente seguire una reazione. Noi americani dobbiamo ricordare che il grande business della vita non è economicamente equilibrato finché non riusciamo a trasformare le nostre risorse nel più alto grado di evoluzione morale, fisica e mentale. Allora e solo allora i nostri investimenti saranno sicuri. La domanda è: come riuscire a realizzarlo, quali combinazioni di pensiero dobbiamo effettuare per realizzare la chimicalizzazione che porterà benessere per il maggior numero di persone? Vogliamo incoraggiare lo spirito di anarchia e di malcontento e seguire l’esempio delle dittature che per dare spazio a leader carismatici si sono ritrovate con un tiranno solo al comando? Ricordiamo cos’ha detto il grande Maestro, Gesù, molto tempo fa: “Allora ci sarà una grande afflizione. Tale, che non ce ne è stata una uguale dal principio del mondo fino a ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a ragione degli eletti, quei giorni saranno abbreviati”. Matteo, 24: 21, 22. Lo stomaco è il grande organo della circolazione accelerata del sangue, delle vibrazioni nervose piacevoli o dolorose, del vigore verso la mente e degli affetti dell’anima. Qui c’è il cordone d’argento della vita e la coppa d’oro della fontana e, come questi adempiono il loro dovere, le potenze muscolari, mentali e morali agiscono all’unisono per riempire il sistema di vigore e gioia. Ma quando queste energie centrali sono indebolite, la forza della mente e del corpo si riducono, provocando spossatezza, depressione, malinconia e sospiri. E la luminosità della salute si spegne nella tenebra. Ci sono esercizi fisici che possono debilitare l’organismo. Ne è un esempio un particolare tipo di stimolo che va a interessare lo stomaco. Se l’esperimento viene ripetuto spesso, produce una tonicità artificiale essenziale per la gioia e il vigore muscolare, ma che crea un vuoto che solo il potere distruttivo sa colmare. Spesso questi esercizi conducono a uno stato di frustrazione e intemperanza che viene curata con rimedi ancora peggiori. C’è chi raccomanda la birra come mezzo per ricondurre il paziente alla salute e alla libertà. Ma la cura si presenta peggiore del sintomo. Qualcun altro consiglia il vino che dona allegria e buonumore ma conduce alla tomba con altrettanta velocità. Il vino si presenta solo come il primo stadio, perché quando non sarà più sufficiente a rilassare il paziente, questi passerà al wiskey o allo scotch, peggiorando solo la sua situazione. All’azione di una mente potente, una struttura muscolare vigorosa è indispensabile. Ma spesso il corpo vigoroso è stato distrutto da un uso ingenuo della Mente. La storia del mondo conferma questa conclusione. L’Egitto, un tempo leader delle nazioni, si è fatto distruggere per futili motivi. Le vittorie della Grecia hanno lasciato entrare il lusso d’Oriente, e hanno perso il loro prestigio in un lampo. E Roma, che ha usava il pugno di ferro, è stata vinta dalla debolezza del cuore. E ha vilmente gettato via il suo scudo. La verità è in noi, non sboccia

Da alcuna cosa esterna. C’è un profondo centro in noi tutti Dove la verità alberga in assoluto e fuori, Strato su strato, la densa carne la racchiude. Questa percezione chiara e perfetta (la verità) È trattenuta da un illusorio e oscuro involucro carnale, E conoscere vuol dire aprire un varco Attraverso cui lo splendore prigioniero può evadere Che non cercar di fare entrare una luce Esterna a noi. Robert Browning

Capitolo 10. Medicina

dei medici verso la Chimica Mentale è sempre stato molto cattolico. L’ atteggiamento Per citare il dottor Osler: “Il metodo psichico ha svolto da sempre un ruolo importante, anche se in gran parte non riconosciuto, nella terapia. È per la fiducia, che tira su lo spirito, che il sangue scorre più liberamente e i nervi possono giocare la loro parte senza gli intoppi che gran parte delle cure prevedono. Lo sconforto o la mancanza di fede spesso spingono il paziente più debole a un passo dalla morte. La fede consente di trasformare un pezzo di pane o un cucchiaio d’acqua in rimedi miracolosi, quando nessun’altra medicina sembra fare più effetto. La base di tutta la professione medica sta nella fede verso il medico, nelle sue cure e nei suoi metodi”. F. W. Clarke ha ben descritto la reazione della chimica moderna alla medicina progressista: “La medicina è in debito con la chimica per un nuovo assortimento di farmaci, perché non sono solo arrivati nuovi prodotti, ma i vecchi sono stati sostituiti con dei nuovi meno pesanti e primitivi. Anestetici come l’etere, il cloroformio e il perossido di azoto; ipnotici come il cloralio; derivati del catrame di carbone; alcaloidi come la morfina, la chinina e la cocaina sono tutti contributi della chimica alla medicina. Anche la chirurgia antisettica dipende da preparati chimici”. D’altro canto, il dottor Osler ammette: “Non abbiamo ancora esaurito le potenzialità della chimica. Ma essa per noi ha svolto un grande servizio e probabilmente può fare anche di più. A parte la scoperta di nuove sostanze come la cocaina, che ci dà principi di incalcolabile forza e purezza, non c’è alcun motivo per cui non possiamo trovare nuove sostanze specifiche sicure (per singolari patologie) come la chinina”. Il nostro problema sarebbe più semplice e i medici, con la loro vasta conoscenza, avrebbero risolto il problema da tempo se questo fosse stato puramente fisico. Ma purtroppo è un problema mentale prima che fisico. Mentre continuiamo a esercitare la nostra capacità di risposta potremmo trovare necessario trattare i nostri pensieri e le nostre emozioni, se davvero vogliamo dare alla salute una base solida. Per esempio, è comunemente riconosciuto che l’eccitazione emotiva negativa influisce sulla digestione. Quando la digestione è normale la sensazione della fame scompare, mangiare al bisogno la inibisce e non torna fin quando il nostro corpo non sente effettivamente la necessità di mangiare nuovamente. Questo è il corretto funzionamento del nostro centro delle inibizioni. Ma se abbiamo una cattiva digestione, questo centro smette di funzionare e avremo fame tutto il giorno, con l’inevitabile conseguenza di un sovraccarico digestivo. L’umanità vive costantemente di simili disturbi. Ma quando il disturbo degenera va a investire anche gli altri organi, con delle conseguenze gravi. Quando si raggiunge questo punto, se il centro di amministrazione è vigoroso e determinato, il disturbo può essere fermato e sanato; se invece il centro è debole, la sua

cura può essere inefficace. Il dottor Lindlahr dice che la “Filosofia della Cura Naturale presenta un concetto razionale del male, la cui causa è causata dalla violazione delle leggi naturali e la cui cura si ottiene attraverso il rispetto della legge. Non esiste sofferenza o alcun tipo di malattia se non quando la legge viene trasgredita da qualcuno in qualche luogo”. Queste trasgressioni della legge possono essere dovute a ignoranza, indifferenza, ostinazione o cattiveria. L’effetto sarà sempre commisurato alle cause. La scienza della vita naturale mostra chiaramente che ciò che noi chiamiamo malattia è in primo luogo lo sforzo della Natura di eliminare la materia dannosa e ripristinare le normali funzioni del corpo. In secondo luogo ci mostra che i processi di malattia sono altrettanto ordinari, come tutto il resto in natura, e non dobbiamo sopprimerli ma cooperare con essi. Così noi, lentamente e faticosamente, mettiamo in pratica la legge, solo mezzo di prevenzione e cura delle malattie. La Legge Fondamentale della Cura, la Legge dell’Azione e della Reazione e la Legge della Crisi, come rivelato dalla Filosofia della Cura Naturale, imprime su di noi la verità secondo cui non esiste niente di casuale o arbitrario nei processi della salute, della malattia e della cura; che ogni condizione di cambiamento è in armonia o in discordia con le leggi del nostro essere; che solo una obbedienza completa alla legge ci permette di padroneggiarla e raggiungere la salute perfetta. Nel nostro studio sul carattere e la causa della malattia, dobbiamo cercare di iniziare dal principio, ossia dalla VITA stessa, perché i processi di salute, malattia e cura sono manifestazioni di ciò che noi chiamiamo vita e vitalità. Ci sono due concezioni prevalenti (ma molto divergenti fra loro) sulla natura della vita o della forza vitale: quella materiale e quella vitale. La prima guarda alla vita con tutti i suoi fenomeni mentali, fisici e psichici in quanto manifestazioni delle attività elettriche, magnetiche e chimiche degli elementi fisico-materiali che compongono il corpo umano. Da questo punto di vista, la vita è una specie di “autocombustione” o, come la definì uno scienziato, “successo di fermentazioni”. Tuttavia questa concezione materialistica della vita è già diventata obsoleta tra i biologi più aggiornati, perché la scienza oggi sta colmando il divario tra regno spirituale e materiale dell’essere. La concezione della Vita o Forza Vitale, invece, considera la vita come la forza primaria di tutte le forze, proveniente dalla sorgente centrale di ogni potere. Questa forza che permea, riscalda e anima l’intero creato, è l’espressione della Volontà Divina, del Verbo, del Mondo, della Grande Intelligenza Creatrice. È l’Energia Divina a mettere in moto i vortici nell’etere, i corpuscoli elettrici e gli ioni che compongono i diversi atomi e gli elementi della materia. Questi corpuscoli e ioni sono forme positive e negative di elettricità. L’elettricità è una forma di energia. È energia intelligente, altrimenti non potrebbe muovere con quella precisione invariabile gli elettroni come fa con i soli e i pianeti dell’universo siderale. Se la sua suprema intelligenza dovesse ritirare la sua energia – le cariche elettriche (forme di energia) – gli atomi, gli elementi e l’intero universo materiale scomparirebbero in meno di un secondo. Da ciò risulta che la materia grezza, invece di essere la fonte di vita e di tutti i suoi complicati fenomeni mentali e

spirituali, è solo espressione della Forza Vitale, essa stessa manifestazione della Grande Intelligenza Creativa che alcuni chiamano Dio, altri Natura, Superanima, Brahma, Prana ecc., ciascuno secondo la propria comprensione. È questo potere supremo che agisce attraverso ogni atomo, molecola, cellula del corpo umano, il quale poi è il vero guaritore, questo vis medicatrix naturae che si sforza sempre di riparare, guarire e ripristinare la salute. Tutto ciò che il medico può fare è rimuovere le ostruzioni e stabilire le normali condizioni interne del paziente, così che il potere interiore possa fare meglio il proprio lavoro. In ultima analisi, ogni cosa in natura, dal pensiero più semplice all’emozione per il diamante più duro, non sono che modi di movimento o vibrazione. Alcuni anni fa la scienza fisica presupponeva che un atomo fosse la parte più piccola della materia e che, anche se infinitamente piccolo, rappresentasse la materia solida. Oggi, alla luce di ulteriori prove, abbiamo buone ragioni di credere che non esiste una cosa come la materia solida, che ogni atomo è costituito da cariche di elettricità negativa e positiva che agiscono dentro e su ogni etere onnipresente, che la differenza tra un atomo di ferro e uno di idrogeno consiste unicamente nel numero di cariche elettriche che contiene e dalla velocità con cui questi vibrano. Pertanto l’atomo, che è stato considerato la particella ultima della materia solida, è un piccolo universo a sé stante dove i corpuscoli di energia elettrica ruotano fra loro come i soli nell’universo siderale. Questo spiega che cosa intendiamo quando diciamo che la vita e la materia sono vibratorie. Quella che noi chiamiamo “natura innata” è bella e ordinata perché è in sintonia con la Sinfonia della Vita. Solo l’uomo è in grado di stonare. È la sua maledizione, o il suo privilegio, a seconda del caso, in virtù della libertà di scelta e di azione che gli è stata conferita. Ora possiamo comprendere meglio le definizioni di salute e malattia offerte dalla Cura Naturale nelle seguenti parole: “La salute è una normale e armoniosa vibrazione degli elementi e delle forze che compongono l’organismo umano sul piano fisico, mentale, morale e spirituale, in conformità col principio costruttivo della Natura applicato alla vita individuale”. “La malattia è la vibrazione anomala e disarmonica degli elementi e delle forze che compongono l’entità umana su uno o più piani dell’essere, in conformità col principio distruttivo della Natura applicato alla vita dell’individuo”. La domanda che sorge spontanea è: “Vibrazioni normali o anormali rispetto a cosa?” La risposta è che le condizioni vibratorie dell’organismo devono essere in armonia con le relazioni armoniche della Natura nel piano fisico, morale, spirituale e psichico della vita e dell’azione umana.

Capitolo 11. Medicina mentale

N

el suo libro Le Leggi della Medicina Mentale, Thomson Jay Hudson scrive: “Come tutte le leggi di natura, la legge della Medicina Mentale è, nella sua applicazione, universale. E come tutte le altre, è semplice e facilmente comprensibile”. Scontato che ci sia un’intelligenza che controlla le funzioni del corpo sano, ne consegue che è la stessa potenza o energia a fallire in caso di malattia. Se c’è una mancanza di salute, è necessaria un’assistenza e questo è ciò che tutte le organizzazioni terapeutiche cercano di realizzare. Nessun medico assennato, appartenente a qualsiasi scuola, può sostenere di saper fare qualcosa in più dell’“aiutare la Natura” per ripristinare le condizioni normali del corpo. Dunque si tratta di un’energia mentale che richiede un’assistenza. La scienza ci insegna che tutto il corpo è costituito da entità intelligenti, ognuna della quali svolge le proprie funzioni con un’intelligenza perfettamente adeguata alle sue prestazioni. In effetti non c’è vita senza mente, dai più piccoli esseri unicellulari fino all’essere umano. È quindi un’energia mentale che aziona ogni fibra del corpo in tutte le condizioni. Che ci sia un’intelligenza centrale che controlla tutti questi organismi mentali, è evidente. Se, come gli scienziati materialisti dicono, questa intelligenza centrale è semplicemente la somma di tutte le intelligenze cellulari dell’organismo corporeo, o è un’entità indipendente, in grado di sostenere un’esistenza separata dopo la morte corporale, è un problema che non riguarda la nostra presente indagine. Per noi è sufficiente sapere che tale intelligenza esiste e che, per il momento, è l’energia che normalmente regola le azioni delle miriadi di cellule che compongono il corpo. Quindi è un organismo mentale che tutte le organizzazioni terapeutiche sono progettate a energizzare quando, per qualsiasi motivo, non riesce a svolgere le sue funzioni fisiche. Ne consegue che le agenzie terapeutiche mentali sono il principale mezzo per energizzare l’organismo mentale. Tutto ciò che può essere sostenuto ragionevolmente è che, in terapeutica, uno stimolo mentale è necessariamente più diretto e più positivo nei suoi effetti, a parità di condizione, di uno stimolo fisico, per la semplice ragione che è intelligente da un lato e intelligibile dall’altro. È da notare, tuttavia, che è ovviamente impossibile eliminare completamente la suggestione mentale tramite rimedi materiali. Gli estremisti sostengono che l’effetto dei rimedi materiali sia dovuto all’effetto placebo, ma è chiaramente una tesi insostenibile. Il massimo che può essere sostenuto con un certo margine di certezza è che i rimedi materiali siano ottime forme di suggestione e, in quanto tali, abbiano un certo potere terapeutico. È anche certo che, se i rimedi sono materiali o mentali, devono energizzare (direttamente o indirettamente) l’organismo

mentale per il controllo delle funzioni corporee. Altrimenti gli effetti terapeutici ottenuti non possono essere permanenti. Ne consegue che il valore terapeutico di tutte le agenzie curative, mentali o materiali, è proporzionato ai loro rispettivi poteri di produrre l’effetto di stimolare la mente soggettiva a uno stato di normale attività e di dirigere la sua energia verso canali appropriati. Sappiamo che la suggestione colma questo requisito direttamente e positivamente rispetto a qualsiasi altro noto agente terapeutico e questo è tutto ciò che dev’essere fatto per recuperare la salute evitando la chirurgia. È tutto ciò che si possa fare. Nessun potere nell’universo può dare più energia all’organismo mentale, fonte di salute all’interno del corpo. Un miracolo non potrebbe fare di meglio. Il professor Clouston, nel suo discorso inaugurale al Royal Medical Society del 1896, ha così dichiarato: “Vorrei stasera parlarvi di un principio che, credo, non è sufficientemente considerato dalla medicina pratica e dalla chirurgia. Ha una base fisiologica ed è della massima importanza pratica. Il principio sostiene che la corteccia cerebrale, e in particolare la corteccia mentale, è un fattore importantissimo in tutte le operazioni e per tutte le lesioni. Fisiologicamente la corteccia è il grande regolatore delle funzioni corporali, la centrale sempre attiva di ogni disturbo organico. Sappiamo che ogni organi e ogni funzione sono rappresentati nella corteccia e al punto che tutti possono entrare in conflitto o convivere in armonia, convertiti in unità virtuali attraverso di essa. La vita e la mente sono i fattori di quell’unità organica che costituisce un vero e proprio organismo animale. La corteccia mentale umana è il vertice della piramide evolutiva, la cui base è composta dai bacilli brulicanti e da altri germi monocellulari che sappiamo essere onnipresenti in natura. È come se fosse un piano teologico dell’evoluzione concepito fin dalla notte dei tempi. In essa ogni altro organo e funzione trova la sua estremità organica. Nella struttura istologica supera di gran lunga tutti gli altri organi per complessità. Quando conosciamo completamente la struttura di ogni neurone e la relazione fra un neurone e un altro, possiamo dimostrare che l’apparato corticale, con la sua intercomunicabilità universale di energia nervosa, con la sua assoluta solidarietà, la sua localizzazione parziale e le sue modalità mentali mirabili, cioè la mente, il movimento, la sensibilità, la nutrizione, il drenaggio: quando sappiamo tutto questo, non ci sarà nessun altro dubbio che la corteccia, nella gerarchia organica, è l’elemento più importante per studiare una malattia”. C’è poi il caso di una donna di 58 anni raccolto dal dottor Barkas: la signora lamentava dolori in tutto il corpo e si trovava una cura che potesse guarirla. La morte sembrava inevitabile eppure c’era una medicina che avrebbe potuto guarirla, a condizione che le venisse amministrata da un infermiere esperto: si trattava di un cucchiaio di acqua distillata ingerito alle 7, alle 12, alle 17 e alle 22. In meno di tre settimane il dolore è passato completamente. Questo esperimento prezioso dimostra come fosse semplicemente un fattore mentale a causarle il male e, comunque, solo un rimedio materiale sembra poter risolvere la cosa. Il dottor Morrison di Edimburgo ha scoperto che una signora, affetta da violenti e costanti attacchi isterici, aveva dato la sua mano a un uomo e il suo cuore a un altro. Un

piccolo discorso di buon senso in questo caso è come l’acqua distillata nell’altro, la paziente non ha più avuto alcun attacco isterico. Molti sembrano pensare che solo le malattie nervose o funzionali siano curate con metodi Mentali e Spirituali. Ma Alfred T. Scholfield racconta ne La forza della Mente: “In una lista di 250 casi di malattie sanate, troviamo cinque casi di consunzione, uno di infezione all’anca, cinque ascessi, tre dispepsie, quattro dolori interni, due ulcere alla gola, sette crisi di nervi, nove reumatismi, cinque cuori malati, due braccia avvizzite, quattro bronchiti, tre occhi infetti, una spina dorsale spezzata, cinque dolori alla testa”. E questi sono i risultati di un anno presso la piccola cappella al nord di Londra. Che dire delle “cure” casalinghe o delle terme? Il dottore favorevole alle terme, crede in cuor suo che tutte le cure termali siano benefiche, non pensa allora che potrebbe esserci anche “qualcos’altro”? Non si sorprende che qualcun altro riesca a ottenere le stesse soluzioni? Non conosce il principio di “fede” che, se aggiunto alle ricette dei farmaci, li rende spesso onnipotenti e benevoli? Sa che il farmaco che produce questo o quell’effetto ha il ruolo di rassicurare il paziente? Se questo ruolo è ben noto, perché allora viene così ignorato? Esso ha le sue leggi di azione, i suoi limiti, i suoi poteri nel bene e nel male. Noi siamo, tuttavia, propensi a pensare che, dopo tutto, una rivoluzione silenziosa si stia lentamente manifestando nella mente degli uomini di medicina, e che i nostri attuali libri sulle malattie saranno sostituiti nel tempo da altri, la cui visione sia più degna del secolo in cui viviamo.

Capitolo 12. Ortobiosi

V

irgilio scrisse: “Felice è colui che ha trovato la causa delle cose”. Metchnikoff ha cercato, dopo le sue indagini sul fisico, di applicare l’etica alla vita, così che la vita potesse essere vissuta in moto totale, che è poi la vera saggezza. Lui chiamò questa condizione “ortobiosi”. Secondo lui il fine della scienza è quello di liberare il mondo dai suoi flagelli, attraverso l’igiene e le altre misure di profilassi. Il nostro modo di vivere, dice la signora Metchnikoff trascrivendo le idee del marito, dovrà essere modificato e orientato in base a dati razionali e scientifici, se vogliamo avanzare lungo il normale ciclo della vita. Il perseguimento di tale obiettivo non potrà mai influenzare il fondamento della morale. L’ortobiosi non può essere accessibile a tutti fino a quando la conoscenza, la rettitudine e la solidarietà non aumentano tra gli uomini, e fino a quando le condizioni sociali non diventano più accessibili. Come tutte le facoltà, la fede ha un centro attraverso il quale funziona: la ghiandola pineale. La fede è dunque fisica, proprio come la malattia può essere anche spirituale; spirito e corpo non sono che parti di un unico tutto. La cura di una malattia richiede l’uso della forza cosmica, e chi dice che questa forza (Dio, Natura, Superanima, Brahma, Vis Medicatrix Naturae, Prana, Logos, Volontà Divina) non si manifesta attraverso mezzi materiali, oltre che spirituali? “Platone”, dice il dottor Butler “insegna che l’uomo è una pianta radicata nel cielo, e siamo d’accordo su questo, ma che egli è anche radicato nella terra”. In realtà, l’uomo può dire di avere due origini, una terrena e fisica, l’altra spirituale, anche se la prima ha origine in quest’ultima, in modo che in fin dei conti l’origine è sempre una. L’uomo è un organismo. De Quincey definisce un organismo come un insieme di parti che agiscono su un tutto e il tutto a sua volta agisce su tutti i suoi componenti. Questo è semplice e vero. “È paradossale che la mente, sebbene comprenda una parte determinante delle azioni e delle reazioni umane, sia stata trascurata dalla medicina convenzionale come causa primaria in quasi tutti quei disturbi fisici che non sono prodotti da contagio. Ma in questi ultimi anni l’auto-intossicazione e i disturbi delle ghiandole endocrine hanno iniziato a riscuotere una maggiore considerazione. Vengono fatte risalire alle origini superiori del corpo fisico, agli stati mentali. Questi stati stanno giungendo al campo della diagnostica, un’arte medica illuminata”. L’ammissione dell’influenza mentale sul corpo è stata riconosciuta anche anticamente, fin dai tempi di Ippocrate, e forse anche prima. Mondeville, nel quattordicesimo secolo, approvò l’usanza di recitare alcuni versetti dei salmi durante l’assunzione delle medicine, né fu avverso a pellegrinaggi intrapresi in cerca di salute – diceva che non avrebbe fatto male, anzi. Il valore dell’esercizio fisico durante il

pellegrinaggio, di solito a piedi, con la maggior parte del tempo trascorso all’aria aperta, è ricordato di rado al giorno d’oggi. Nel medioevo, durante molte cure per la letargia e l’obesità, i pazienti, non importa quanto ricchi o di alto lignaggio, dovevano provenire dalle loro abitazioni a piedi, in tutta umiltà, e se si rifiutavano non venivano curati. Ignazio da Loyola si dice abbia sostenuto: “Fai tutto il possibile con l’idea che tutto dipende da te, e poi spera nei risultati come se dipendessero da Dio”. È stato notato che gli esponenti più sani, più cattolici e liberali di ogni scuola di guarigione ammettono generosamente il valore delle altre scuole e le limitazioni della propria. Il guaritore veggente, che rispetta davvero la sua vocazione, utilizzerà tutti i mezzi benefici a disposizione della scienza. Così, un eminente occultista dice: “In caso di dislocazione od ossa rotte, il modo più rapido per ottenere sollievo è quello di chiamare un medico o un anatomista competente. In caso di disturbi ai vasi sanguigni o ai muscoli, un chirurgo deve essere chiamato immediatamente, non perché la mente non sia in grado di curare tutti questi casi, ma perché, al momento, anche tra le persone colte, la mente è spesso impotente per via di un suo cattivo utilizzo. Il trattamento mentale dovrebbe accompagnare questi interventi fisici così da ovviare a inutili sofferenze e ottenere un rapido recupero”. Non si può non citare Sir William Osler: “La salvezza della scienza si trova nel riconoscimento di una nuova filosofia – la scientia scientiarum per dirla con Platone: ‘Ora, quando tutti questi studi raggiungono il punto di intercomunione e la loro connessione, e finiscono per essere considerati nella loro reciproca affinità, allora, penso, e non prima di allora, che il loro perseguimento abbia un valore’ (da Le antiche lettere e la nuova scienza)”. Gli scienziati suppongono che esiste una sola sostanza, e quindi la loro scienza si occupa di quella sostanza, e di nessun’altra; eppure si confrontano col fatto che la loro unica sostanza è differenziata, e che quando giungono al suo maggiore grado, per esempio il protoplasma, si imbattono faccia a faccia con il funzionamento delle leggi, superiori a quelle di cui loro sono a conoscenza o che sono in grado di spiegare. Molti scienziati con un’apertura mentale più ampia, però, stanno cominciando a intravedere una “quarta dimensione”, e a riconoscere il fatto che ci possono essere gradi di materia invisibili dalle loro lenti microscopiche. Ma una nuova epoca sta nascendo, il wireless, la tecnologia, tutto ormai viaggia alla velocità della luce, permettendoci di usufruire di tutte le informazioni e le conoscenze. È quindi una questione di tempo, e anche il malato avrà a disposizione tutto ciò che è noto nelle tecniche di guarigione. Il medico perde spesso il suo paziente perché si rifiuta di riconoscere la natura spirituale del malato, che ci sono alcune leggi fondamentali che regolano il mondo spirituale, e che queste leggi continuano a funzionare sia che lui le riconosca oppure no. E il metafisico perde spesso il suo paziente perché si rifiuta di riconoscere che il corpo è la manifestazione materiale dello spirito interiore, e che la condizione del corpo non è altro che l’espressione dello spirito. Ma tutta questa iconoclastia è il risultato di un certo conservatorismo, sia umano che naturale. Con la saggezza che presto giungerà, nessuno negherà che il germe non è solo la causa della malattia, ma il suo risultato, che i batteri sono l’effetto dell’acqua impura e non la causa e così via. Ciò che possiamo vedere o toccare con mano non sono mai le cause, ma sempre gli

effetti, e se il nostro scopo è semplicemente sostituire una forma di angoscia con un’altra, continueremo ad avere a che fare soltanto con gli effetti e mai con le cause dei nostri problemi. Ma se davvero vogliamo un rimedio, cercheremo la causa e la troveremo senz’altro. Nella nuova era, le condizioni anomale, mentali ed emozionali, saranno immediatamente individuate e corrette. Durante il processo di distruzione il tessuto verrà risanato con metodi costruttivi a disposizione del medico. Le lesioni anomale saranno curate da un adeguato trattamento ma, al di là di tutto, questa sarà un’idea primaria ed essenziale, l’idea da cui tutti i risultati dipenderanno e cioè che nessun pensiero disarmonico o distruttivo deve raggiungere il paziente. Ogni pensiero deve essere costruttivo, perché ogni medico, ogni infermiere, ogni operatore, ogni parente finirà per capire che i pensieri sono rimedi spirituali, che sono sempre alla ricerca della loro manifestazione e che, non appena trovano il terreno fertile, cominciano a germogliare. Non tutti i pensieri trovano espressione nel mondo oggettivo e soprattutto nella salute e nell’ambiente circostante del paziente. Questo perché non tutti i pazienti sono sensibili, ma quando il paziente capisce che questi ospiti invisibili sono carichi di doni preziosi, darà loro un caloroso benvenuto. L’accoglienza sarà inconscia, perché i pensieri degli altri si ricevono inconsciamente. La mente conscia riceve il pensiero solo attraverso gli organi della percezione, che sono il suo contatto con il mondo oggettivo, e cioè i cinque sensi: vista, udito, tatto, gusto e olfatto. Il pensiero inconscio viene ricevuto da qualsiasi organo del corpo. Prima i milioni di cellule chimiche sono pronti e in attesa di realizzare tutte le istruzioni ricevute. Poi il sistema completo di comunicazione, cioè il sistema nervoso simpatico, raggiunge ogni fibra dell’essere ed è pronto a rispondere alla minima emozione di gioia o di paura, di speranza o di disperazione, di coraggio o di impotenza. Successivamente tocca all’impianto di fabbricazione completo, costituito da una serie di ghiandole in cui sono realizzate tutte le secrezioni necessarie per l’impiego dei chimici nello svolgimento delle istruzioni che sono state fornite. Poi c’è il tratto digestivo dove il cibo, l’acqua e l’aria vengono convertiti in sangue, ossa, pelle, capelli e unghie. C’è poi il reparto di rifornimento che invia costantemente Ossigeno, Azoto ed Etere in ogni parte del corpo. E la meraviglia di tutto questo è che questo Etere è una soluzione per molti usi chimici, perché è una forma pura, mentre il cibo, l’acqua e l’aria sono forme secondarie, ogni elemento è necessario per l’utilizzo del chimico nella realizzazione di un perfetto essere umano in salute. Allora perché questi chimici non producono un essere umano perfetto e indistruttibile? La risposta è semplice, i pensieri ricevuti dall’inconscio vanno in tutt’altra direzione. L’inconscio è anche provvisto di un equipaggiamento completo per l’eliminazione dei rifiuti e il materiale di scarto, nonché un reparto di riparazione completo. In aggiunta a questo c’è un sistema completo di fili collegato con altre entità inconscie. Solitamente non siamo consapevoli del funzionamento di questi flussi di pensieri “wireless”. Il nostro inconscio è “senza fili”, riceve delle onde, delle vibrazioni, e sono i pensieri della mente inconscia. A meno che non cerchiamo di coordinare il conscio e

l’inconscio non sappiamo che il secondo sta ricevendo costantemente messaggi di qualche tipo e così il nostro ambiente circostante. Questo poi è il meccanismo ideato e progettato dal Creatore stesso, ed è stato posto sotto la vigilanza dell’inconscio anziché della mente cosciente, ma non dimentichiamoci che la prima può essere a sua volta controllata e dominata dalla seconda quando entra in sintonia con la Mente Universale ed è in attesa di farsi avanti e manifestarsi in forma visibile. Ogni giorno che nasce, giunge come una musica e trilla e per l’intero giorno, puoi metterti a ballare, cantare o fare una marcia. Come più ti piace. Carlyle

Capitolo 13. Biochimica

L

a biochimica è una scienza che si occupa dei processi vitali e si avvale della teoria cellulare e del principio della divisibilità infinita della materia. Si avvale inoltre delle dosi omeopatiche. Le dosi variano a seconda del paziente, cioè delle sue cellule. Come Virchow ha sottolineato, “l’essenza della malattia è la cellula mutata patologicamente”. Il dottor Schuessler, il creatore della biochimica, è giunto alle sue conclusioni studiando gli elementi, la natura e le funzioni del sangue umano. Le cellule ricevono il loro sostentamento, la loro alimentazione vitale dal sangue e dalla linfa che, a loro volta, si alimentano dagli elementi contenuti nel cibo. La normalità dell’abbondanza di questi elementi porta alla salute, ogni deviazione è un disturbo della salute. Il dottore ha trovato che le combinazioni di minerali contenute nel corpo umano sono dodici, ultimamente, con un esame più approfondito, le ha ridotte a undici. Queste cellule sono: Il cloruro di potassio, il fosfato di potassio, il solfato di potassio, il cloruro di sodio, il fosfato di sodio, il solfato di sodio, il fosfato di calcio, il fluoruro di calcio, il fosfato di magnesio, il fosfato di ferro e il silicio. Il latte contiene tutti questi elementi, altri alimenti possono essere utili per provare delle combinazioni. La cremazione riduce il corpo a questi elementi. Ogni tipo di cellula dipende da un sale differente, o una combinazione di sali. La mancanza di uno qualsiasi di questi sali è indicata da alcuni sintomi. I sali propri del tessuto, in giuste proporzioni, ci sono per ridurre i sintomi, poiché una rimozione dei sintomi implica l’eliminazione della malattia della cellula. Va ricordato però che le cellule non vengono nutrite ma si nutrono da sé e ogni tentativo di costringerle ad accettare ciò di cui hanno bisogno ha degli esiti disastrosi. Le cellule accettano volentieri ciò che è necessario e rifiutano ciò di cui non hanno bisogno. La differenza fra le cellule consiste nel tipo e nella quantità dei sali inorganici del tessuto di cui sono composte. La salute pertanto richiede il quantitativo previsto di sali cellulari, e la mancanza di qualcuno di questi sali si traduce in cellula imperfetta e tessuto malato. Il principio di controllo che sta alla base di ogni manifestazione della forma può essere sintetizzato così: “La causa risiede nella ripartizione e nel raggruppamento degli elementi che costituiscono una cosa e non solo nella forma ma anche nelle sue funzioni e qualità”. Il dottor Charles W. Littlefield, l’autore di Il principio e la via della vita, ha speso delle belle parole per illustrare questa legge. Dice così: “Nell’ambito e nell’applicazione di questo principio di raggruppamento di elettroni, come la legge dell’origine degli elementi, delle molecole, dei tessuti, degli organi e delle forme, si troverà una soluzione pratica per ogni problema nel campo della biologia

dall’origine della specie fino a ogni modifica della forma che segnano le persone con personalità caratteristiche, sia fisiche che mentali. È noto, in chimica, che la molecola è la parte più piccola di qualsiasi sostanza e che può esistere separatamente e mantenere le sue proprietà. Poiché la natura della molecola è determinata dalla polarità, dal numero e dalla disposizione degli elettroni che la compongono, e poiché tutte le strutture dei minerali, dei vegetali e degli animali sono molecolari, ne consegue che il raggruppamento e la ripartizione in elettroni negativi e positivi determina a sua volta la natura e le condizioni fisiche della forma, sia essa perfetta o imperfetta. Simpatie e antipatie, non sono che questioni di essere elettronicamente bilanciati o sbilanciati, attraverso l’abbondanza o la mancanza delle forme di molecole che compongono l’organismo. Solo lo spirito-menteimmagine dell’uomo, tuttavia, può rendere questo raggruppamento di molecole e dargli la forma umana perfetta. Per portare l’umanità a uno stato di perfezione primitiva, dunque, non solo dev’essere lo stesso materiale, preparato nello stesso modo, ma l’ambiente di forze dev’essere lo stesso di quelli impiegati dallo Spirito Creativo all’inizio. Da allora siamo in grado di scorgere ogni forma elementare di materia tornare verso un numero definito di elettroni negativi e positivi, cioè attraverso un numero variabile e la sua disposizione. E dal momento che troviamo la vita manifesta attraverso varie forme, come determinato da diversi raggruppamenti molecolari (grazie alla legge della composizione) e dal momento che è razionale porre la Mente Divina dietro questo processo fisico, siamo giustificati se riteniamo che la Mente Divina immagina le cose viventi che precedono il loro sviluppo fisico. Pertanto, secondo la più recente scienza dell’essere, l’idealismo è più probabile del materialismo. Ma, mentre la mente può esistere solo nel regno della causa, qui nel regno dei fenomeni abbiamo sempre un parallelismo psico-fisico, un realismo, dove ogni cosa dev’essere spiegata con la mente e la materia, ma mai da uno dei due soltanto. Invece l’entità spirituale che costituisce il vero sé può ben essere considerata simile alla Mente Suprema, essendo un particolare della mente-immagine stessa perciò nella linea della discesa, avendo il potere di scelta e quindi un’azione indipendente, è indubbiamente limitata dalle condizioni fisiche”. In un suo celebre libro, il dottor Carey dice. “La cosiddetta malattia non è né una persona, né un luogo, né una cosa”. I sintomi della sensazione, chiamati malattia, sono i risultati di una mancanza materiale – una carena di molecole dinamiche che conducono alla procedura ordinaria della vita. L’effetto della carenza prova sensazioni spiacevoli, dolori, gonfiori o surriscaldamento dei tessuti causato da un aumento del movimento sanguigno. Il maggiore movimento è lo sforzo naturale o legge chimica, che ristabilisce l’equilibrio con la diminuzione delle molecole del sangue. Grazie alla legge della conservazione dell’energia, il moto aumentato si tramuta in calore. Noi chiamiamo febbre questo effetto. La Biochimica significa Chimica della Vita, ovvero l’unione di sostanze inorganiche e organiche in cui si formano nuovi composti. Nella sua relazione con la malattia, questo sistema usa i sali inorganici, noti come costruttori di tessuto. Le parti costituenti il corpo umano sono princìpi perfetti, e sono l’ossigeno, l’idrogeno,

il carbonio, il calcio, il ferro, il potassio, il sodio, il silicio, il magnesio e così via. Questi elementi sono perfetti di per sé ma possono essere infinitamente diversificati grazie a delle combinazioni, come dei mattoni in un edificio. I sintomi, che chiamiamo malattie, scompaiono o cessano di manifestarsi quando il cibo necessario viene assorbito. Il corpo umano è una batteria ricaricabile, e funzionerà sempre se le sostanze chimiche sono presenti in buon numero e combinazione, così come un’auto funziona bene se è carica e ha il serbatoio pieno. Le cellule-sali utili al nostro corpo si trovano in tutto il nostro cibo e vengono poi trasportate col sangue dove svolgono il processo della vita e, tramite la legge di Affinità Chimica, assumono forma umana, funzioni corporee, insomma si materializzano. Quando c’è una carenza di uno qualsiasi di questi instancabili lavoratori, si presenta la carenza e la malattia. I biochimici hanno dimostrato che il cibo non forma il sangue ma fornisce semplicemente la base minerale di cui ha bisogno. La parte organica contenuta nel cibo, l’olio, la fibrina, l’albume, ecc., viene bruciata o digerita dallo stomaco e dal tratto intestinale fornendo la forza motrice necessaria alla macchina umana, a partire dal respiro, fino alle arterie e ai vettori aerei. Occorre aumentare il tasso di attività delle cellule cerebrali, fornendo alle molecole dinamiche del sangue conosciute come minerali o cellule-sali di calcio, cloruro di potassio, sodio, ferro, magnesio e silicio. L’uomo naturale o la cosa naturale dev’essere sollevato dal livello della natura a quello soprannaturale, così da realizzare nuovi concetti che giacciono in attesa di un riconoscimento. Da questo processo di rigenerazione, milioni di cellule cerebrali dormienti sono risorte e messe in funzione e quindi l’uomo non “vede più attraverso uno specchio oscuro” ma con l’occhio della comprensione spirituale. Ma soprattutto tieni questo in mente: sii sempre, e resta, fedele a te stesso; ne seguirà, come la notte al giorno, che non sarai sleale con nessuno. Si è mostrato addolorato per gli enigmi della Vita. Stretto al rimorso con le sue segrete ferite E colui che fa soffrire gli altri Un giorno, al suo turno, dovrà soffrire. Dal passato giunge la presente eterna primavera Semina pure ciò che vuoi, il domani ti aspetta E il tuo raccolto ti dirà cos’hai scelto. Il tuo futuro dipende da ciò che hai seminato!

Capitolo 14. Suggestione

I

l signor C. Harry Brooks racconta di una visita molto interessante e istruttiva alla clinica del dottor Emile Coué in un libro intitolato La pratica dell’auto-suggestione. La clinica è situata in un piacevole giardino di fianco alla casa del dottore, in rue Jeanne d’Arc, a Nancy. Lui afferma che quando è arrivato, la stanza riservata ai pazienti era già affollata, ma nonostante ciò, i nuovi arrivati cercavano di intrufolarsi a ogni costo. Le finestre al piano terra erano gremite e sulla porta si era formata una lunga coda. I pazienti avevano occupato tutti i posti disponibili, su sgabelli da campagna e sedie pieghevoli aggiuntive. Brooks racconta inoltre delle notevoli cure che il dottor Coué ha cominciato a effettuare limitandosi a dire che il potere di guarigione si trova all’interno del paziente. C’era anche una clinica pediatrica gestita da Mademoiselle Kauffmant che dedicava tutto il suo tempo a questo lavoro. Il signor Brooks crede che le scoperte “di Coué” possano influenzare profondamente la nostra vita perché ci insegnano che i problemi che ci affliggono sono, almeno in larga misura, creati da noi. Manifestiamo su noi stessi e sulle nostre circostanze i pensieri della nostra mente. Vanno oltre, ci offrono un mezzo con cui cambiare questi pensieri distruttivi e incoraggiare quelli costruttivi, producendo così un netto miglioramento nella nostra vita individuale. Ma il processo non termina con l’individuo. I pensieri della società sono realizzati nelle condizioni sociali, i pensieri dell’umanità in condizioni internazionali. Quale sarebbe l’atteggiamento verso i problemi sociali e internazionali di una generazione nutrita sin dall’infanzia con la conoscenza e la pratica dell’auto-suggestione? Se ogni persona avesse la felicità dentro al proprio cuore, nutrirebbe l’avidità del possesso e della sopravvivenza? L’auto-suggestione comporta un cambiamento, una rivalutazione della vita. Se ci troviamo con il viso verso ovest non vediamo altro che nubi e oscurità, ma con una semplice rotazione della testa scorgiamo un ampio panorama che albeggia. Leggiamo un’interpretazione del lavoro di Emile Coué dal New York Times: “L’individuo è in possesso di due menti, si chiamano conscio e inconscio. Quest’ultimo viene definito da alcuni psicologi come la mente subconscia, ed è letteralmente il servo umile e obbediente della mente cosciente. La mente inconscia è il regista e supervisore della nostra economia interna. Attraverso le sue attività, svolge i processi di digestione e assimilazione degli alimenti, esegue le riparazioni, elimina i rifiuti, protegge la vita e la nostra funzione degli organi vitali. Quando il pensiero giunge alla mente cosciente per la riparazione di qualche carenza, fisica o mentale, tutto ciò che l’individuo deve fare è, secondo il dottor Coué, dire a voce alta il pensiero così che si diriga verso la mente inconscia, umile servo di quella conscia, che non mette mai in discussione i dettami del suo padrone, anzi procede a obbedire alle istruzioni”.

Il dottor Coué, il signor Brooks e un gran numero di persone di chiara fama in Francia, in Inghilterra e nel resto d’Europa, hanno dichiarato che i risultati, in molti casi sotto la loro osservazione diretta, sono stati a dir poco meravigliosi. Chi non ha assistito ai benefici di questo trattamento – e non nasconde un certo scetticismo – tenga presente questo: in primo luogo, il dottor Coué non ha mai accettato un soldo per i suoi trattamenti, in secondo luogo ha l’abitudine di spiegare ai suoi pazienti che egli non possiede poteri di guarigione, non ha mai guarito una persona in vita sua, e sottolinea che loro devono trovare gli strumenti del proprio benessere dentro di sé: in terzo luogo, ogni individuo può curare se stesso senza consultare qualsiasi altra persona. “Infatti, chi, fra gli uomini, conosce le cose dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui?” Il signor Brooks cita la prima lettera ai Corinzi nel frontespizio del suo libro. Senza dubbio è un bel riferimento all’esistenza della mente conscia e della mente inconscia. Eppure, purtroppo, non si sofferma su ogni possibile significato religioso dei metodi impiegati o dei risultati ottenuti. L’unica cosa che ha contribuito in gran parte alla recente e rapida diffusione delle tecniche del dottor Coué è la sua insistenza sui benefici che si possono trarre dalla frequente ripetizione di questa formula: “Ogni giorno, da ogni punto di vista, miglioro”. Come ho detto, ci sono pochi riferimenti religiosi nella sua tecnica ma, dice il signor Brooks: “Se avete una fede religiosa, potete riformulare l’affermazione in questo modo: ‘Ogni giorno, da ogni punto di vista, miglioro grazie a Dio’.” Il segreto del successo del trattamento sta nel dare fiducia e come dice il signor Brooks: “Ogni idea che entra nella mente conscia, se viene accettata dall’inconscio, sarà trasformata in realtà e costituirà un elemento permanente della nostra vita”. Ma vediamo come è nato questo libro e poi guardiamo il dottor Coué al lavoro. Il signor Brooks è un inglese che si è interessato del lavoro del dottor Coué a Nancy e lo ha raggiunto per osservare da vicino il fenomeno. Nella prefazione al suo volume, il dottor Coué dice che il signor Brooks lo ha incontrato per diverse settimane, e che era il primo inglese venuto a Nancy con il preciso scopo di studiare i metodi dell’autosuggestione. Ha frequentato le visite del dottor Coué e ottenuto una piena padronanza del metodo. Poi i due hanno discorso più volte sulla teoria su cui si basa il trattamento. Il dottor Coué riferisce che il signor Brooks era concentrato sugli aspetti essenziali e lui ha deciso di parlarne nel volume in modo semplice e chiaro. “Si tratta di un metodo” dice il dottor Coué “che chiunque dovrebbe seguire: sia il malato in attesa di guarigione, sia chi vuole prevenire le malattie. Con la pratica possiamo assicurare a noi stessi, in tutte le nostre lunghe vite, un ottimo stato di salute, sia della mente e del corpo”. Adesso entriamo nella clinica del dottor Coué insieme al signor Brooks. Nel retro della casa c’è un bel giardino con fiori, fragole e alberi carichi di frutta. Alcuni gruppi di pazienti occupano delle panchine. Ci sono due edifici in mattoni – la sala d’attesa e di consultazione. Sono affollate di pazienti – uomini, donne e bambini. Coué gli dice al collega inglese che sta migliorando e aggiunge: “Avevi piantato cattivi semi nel tuo inconscio, ma ora seminerai come si deve. La forza con la quale hai prodotto

gli effetti negativi saprà in futuro produrne altri altrettanto buoni”. “Madame”, dice a una donna irrequieta “lei pensa troppo ai suoi disturbi, e nel pensare li porta a compimento”. Dice a una ragazza con mal di testa, a un giovane con gli occhi infiammati, a un operaio con le vene varicose, che l’autosuggestione deve portare un sollievo completo. C’è una ragazza nevrastenica che sta facendo la sua terza visita e che ha praticato il metodo a casa per dieci giorni. Lei dice che sta sempre meglio. Ora può mangiare con gusto, dormire sonni tranquilli, e inizia a godersi la vita. Un grosso contadino, un ex fabbro, cattura la sua attenzione. Questi dice che non è in grado di sollevare il braccio destro sopra il livello della spalla da quasi dieci anni. Coué prevede una completa guarigione. Per 40 minuti continua con l’interrogatorio degli altri pazienti. Poi si dedica a coloro che sono venuti a ragguagliarlo sui benefici ricevuti. Ecco una donna che ha avuto un doloroso gonfiore alla spalla completamente recuperato dopo tre settimane di trattamento. Un altro ha superato la sua anemia e ha guadagnato cinque chili raggiungendo il peso forma. Un terzo dice che è stato curato da un’ulcera, mentre un quarto, balbuziente da una vita, annuncia la completa guarigione in una sola seduta. Coué ora si gira verso l’ex fabbro e dice: “Per dieci anni ha pensato di non poter sollevare il braccio sopra la spalla, di conseguenza, non siete in grado di farlo, è perché tutto ciò che pensiamo si avvera. Ora dica: ‘Posso sollevarlo’.” L’uomo resta dubbioso, dice a mezza bocca “Io posso”, fa uno sforzo ma sente dolore. “Continui così”, dice il dottore con tono autorevole “e pensi ‘Io posso, io posso!’. Chiuda gli occhi e ripeta con me il più velocemente possibile, ‘ça passe, ça passe’.” Dopo mezzo minuto, il medico dice: “Ora pensi che può sollevare il braccio”. “Io posso”, dice l’uomo con convinzione e procede a sollevare ad altezza normale dove esibisce tronfio il braccio davanti a tutti. “Amico mio”, osserva il dottor Coué tranquillamente. “Sei guarito”. “È meraviglioso”, dice il fabbro sconcertato, “Io ci credo”. “Prova, colpiscimi sulla spalla”, al che i colpi cadono in sequenza regolare. “Basta”, avverte Coué “Ora puoi tornare alla tua incudine”. Poi si volta al primo paziente, l’uomo barcollante. Il malato sembra incoraggiato da ciò che ha visto. Seguendo le istruzioni di Coué, quello si fa forza e in pochi minuti è in piedi come per miracolo. Il dottore lo guarda e gli dice: “Quando avrò finito, potrai farti una corsa in giardino”. Coué procede quindi alla formulazione di proposte specifiche. I pazienti chiudono gli occhi e parlano a voce bassa. Ecco un esempio: “Dite a voi stessi che tutte le parole che sto per pronunciare verranno impresse e incise nelle vostre menti, che rimangano fisse, impresse e incise. Vi dico prima che tutti i giorni, tre volte al dì, mattina, mezzogiorno e sera, durante i pasti, avrete fame, cioè, sentirete quella sensazione piacevole che ci fa pensare e dire: “Come dovrei come ‘qualcosa da mangiare!’. Potrete quindi mangiare con appetito eccellente, godendovi il vostro cibo, ma non mangerete mai troppo. Mangerete la giusta quantità, né troppo né troppo poco, e saprete intuitivamente quando sarà sufficiente. Potrete masticare il cibo accuratamente, trasformandolo in una pasta morbida prima di inghiottirlo. In queste condizioni digerirete bene, e quindi non sentirete il disagio di qualsiasi tipo o nello stomaco o nell’intestino. L’assimilazione sarà

eseguita alla perfezione, e il vostro organismo farà il miglior uso possibile del cibo per creare il sangue, la forza muscolare, l’energia, in una parola: la Vita”. “Loro (il dottor Coué e madame Kauffmant)” dice il signor Brooks, “hanno messo non solo i loro mezzi privati, ma tutta la loro vita al servizio degli altri. Né mai accettano un centesimo per i trattamenti che forniscono. E non ho mai visto Coué rifiutare un trattamento a qualunque ora o chiunque glielo chiedesse. La fama della clinica è ora diffusa dappertutto, non solo in Francia, ma in Europa e in America. Il lavoro di Coué ha assunto proporzioni tali che il suo orario di lavoro spesso va dalle quindici o sedici ore al giorno. È un monumento vivente all’efficacia della autosuggestione indotta”. In Regeneration, Weltmer dice: “L’ultima battaglia in cui è coinvolta la specie è giunta. Non è una battaglia fatta di cannoni e spade, ma si tratta di un conflitto di idee. E non è distruttiva, ma costruttiva. Non sarà una guerra di distruzione, ma un’esperienza appagante. Non servirà a promuovere discordia, ma assicurerà l’armonia. Non costringerà la specie umana in conflitti fratricidi ma ogni persona combatterà per sé, riconoscendo tutte le potenzialità che esistono, riconoscendo in sé tutti i principi divini, che costituiscono una parte del Tutto perfetto. Quando l’uomo si vede in questo modo, vedrà questo regno interiore che non sta solo dentro di lui ma in tutti gli uomini. Dobbiamo sapere che qualsiasi attività che intendiamo intraprendere esiste già nella mente, ma prima che affidiamo alla mente questo lavoro, dobbiamo avere una chiara concezione di ciò che dev’essere fatto. Per rigenerare il corpo dobbiamo concludere che il potere di generare la vita e la salute sta dentro di noi. Dobbiamo sapere dove si è generato e come generarlo. Possiamo comprenderlo, alzare il velo dell’ignoranza che ci avvolge, e potremo esaminare il serbatoio della conoscenza, a cui ha avuto accesso il profeta. Ma dobbiamo salire dove lo stesso Mosè è salito, sperimentare quello che San Paolo ha sentito durante la ‘folgorazione’, descritta così: ‘Io non so se ero nel corpo o fuori da esso’. Saremmo in grado di comprendere che cosa intende quando dice: ‘Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d’uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano’.” Il cervello è un organo con cui comunichiamo i nostri pensieri ad altri organi del nostro corpo, e con cui riceviamo impressioni dall’esterno tramite i cinque sensi. I grandi uomini hanno avuto grandi pensieri sviluppati con una qualità più sottile rispetto agli altri, e questo portò la gente a pensare che la grande mente dipendeva dalla forma del cervello. Ma se guardano al cervello come un organo qualsiasi lo vedranno per quel che è, cioè l’organo attraverso il quale la mente si esprime. Tutte le realizzazioni giungono secondo un ordine regolare, ordinato come i movimenti degli astri e dei pianeti. Innanzi tutto noi desideriamo, in secondo luogo ci crediamo, terzo cerchiamo la fede; quarto, ne abbiamo coscienza. Noi crediamo e la fede raggiunge la mente e ci controlla. Un uomo in preda alla povertà può spezzare le sue catene, se ci crede davvero. Una suggestione, per funzionare veramente, deve essere positiva. Ma è necessario considerarla come un appuntamento fisso nella propria vita, non soggetta a cambiamento o modifica.

Un altro metodo per realizzare il principio della suggestione è descritto da Mr. JR Seaward, di Hamilton. Ci dice: “Sono un uomo di 36 anni e ho una famiglia che mi sostiene, gioisce con me perché mi sono liberato dall’uso di tabacco. Ho masticato, o meglio ingoiato, erba per 15 anni. Non volevo diventasse un’abitudine al principio, ma pensavo che mi desse un tocco di virilità. Non ero che un ragazzo. Dopo che l’abitudine si era trasformata in vizio, ho scoperto di esserne vittima, stretto in un abbraccio da cui non sapevo come liberarmi. Ho trovato lavoro come falegname e anche in falegnameria non facevo che masticare tabacco, e non ero il solo. Alla fine ho cominciato a chiedermi dove stavo andando a finire. Lentamente l’idea di essere schiavo di quell’erbaccia si è impossessata di me. Adesso ti spiego in che modo la mia più grande amica, mia moglie, è riuscita a strappare quell’abito mortale che mi stritolava e mi ha introdotto nel meraviglioso mondo della suggestione. Ho cominciato a leggere alcuni libri sull’argomento, sul potere del pensiero diretto, e mi sono interessato allo studio di queste tecniche. Ero piuttosto scettico, ma le letture mi hanno aiutato e ho iniziato a pensare, a cercare la prova nelle influenze della nostra vita quotidiana e del nostro ambiente, improvvisamente la verità ha iniziato ad albeggiare davanti ai miei occhi. Ho cominciato a vedere e sapere che le manifestazioni vitali sono alimentate dal di dentro e interiormente sono cresciute. E se, dentro me, vivevo in uno stato di degrado, sicuramente si rifletteva anche fuori. In realtà, ora so che ‘L’uomo della Galilea’ ha detto: ‘Come pensa nel suo cuore, così egli è’. Se pensa a se stesso come schiavo di tabacco o altre abitudini sgradevoli, così egli è. Deve pensare a se stesso libero e rimanere libero. Ma non è stato facile. Per eliminare il mio vizio del tabacco ho dormito in una camera da letto con uno dei miei figli e mia moglie dormiva in un’altra stanza con il piccolino di otto mesi. Come spesso accadeva, lei si alzava durante la notte per tranquillizzare il bambino e in quei momenti, mentre dormivo, compiva il miracolo. Non era necessario essere entrambi nella stessa stanza. Mentre dormivo lei visualizzava se stessa accanto al mio letto. E mentalmente mi parlava. I suoi erano suggerimenti costruttivi e positivi. ‘Ora hai desiderio di liberarti del vizio del tabacco, sei libero e desideri padroneggiare la tua coscienza, domani se vuoi consumerai solo metà della normale quantità di tabacco e ogni giorno diminuirà fino a quando non sarai libero. Dopo una settimana non avrai più alcun desiderio di tabacco. Tu sei Padrone e Libero’. Ogni notte ha praticato questa suggestione e giuro che dopo sei giorni di trattamento avevo completamente smesso di desiderare il tabacco. Questo è accaduto diversi mesi fa, e oggi sono padrone delle mie abitudini, del pensiero, delle parole e delle azioni come mai in passato. Ho raggiunto il mio peso forma, sono sano, forte, energico e penso positivo. Tutti i miei amici dicono che sono cambiato in meglio. Da quel momento, ho seguito lo studio e la pratica del pensiero costruttivo”. Nella telefonia mobile esiste uno strumento che vibra in armonia con un’onda elettrica. È in sintonia con quella particolare onda e di conseguenza sono entrambi in armonia. Permettono alla vibrazione di andare da uno strumento all’altro senza ostacoli. Ma ci possono essere altre vibrazioni “wireless” di una maggiore o minore “sintonia” o passaggio chiave, allo stesso tempo, ma solo quelli in armonia sono recepiti dal ricevitore. Ora, le nostre menti funzionano quasi allo stesso modo; solo che noi sintonizziamo la

nostra antenna con la forza di volontà. Siamo in grado di sintonizzare la nostra mente con pensieri a bassa vibrazione, come gli impulsi animaleschi presenti in natura, o possiamo sintonizzarci con pensieri di carattere educativo o mentale, o possiamo, dopo molto esercizio, sintonizzarci su noi stessi per ricevere vibrazioni del pensiero puramente spirituali. Questo potere costituisce la Forza Divina concessa all’uomo. Naturalmente potrai facilmente notare che non c’è mai stata una capanna primitiva o palazzo moderno costruito senza l’applicazione di questo principio. La professionalità di un venditore comprende l’uso sapiente della suggestione. Quando viene utilizzata abilmente tende a rilassare l’attenzione cosciente e a riscaldare e accelerare il Desiderio, fino a quando non ottiene dal cliente una risposta favorevole. Vetrine ed esposizioni da banco, come si vedono nella pubblicità, si affidano tutti alla potenza della suggestione. Se il desiderio non riconosce o non è in armonia con la suggestione è come un seme caduto “in luoghi rocciosi”. Pensiero e azione producono risultati materiali, come è facilmente verificabile guardando il costruttore e le sue opere (la sarta e il suo modello, la scuola e il suo prodotto) tutto in armonia con il principale pensiero costruttivo. La qualità del pensiero determina la misura del successo nella vita. Tutti i pensieri intelligenti sono già stati pensati. Occorre solo tentare di ripensarli. Goethe

Capitolo 15. Psicoanalisi

sai curare una mente malata?” chiede Macbeth al Medico, ma il passaggio è così “N on sorprendente adatto, così profeticamente esplicativo, che deve essere riportato integrale:

Macbeth: Non sai curare una mente malata? Non sai tu sradicarle dal cervello una pena che vi sta abbarbicata, e per mezzo di qualche dolce antidoto che ridoni l’oblio, nettargli il petto da quel greve, pericoloso ingombro che la turba e le appesantisce il cuore? Medico: Queste sono affezioni che il paziente si deve amministrare da se stesso. È difficile trovare oggi una persona esente da una qualche forma di fobia o paura, la cui origine potrebbe risalire così indietro fino a perdersi tra le ombre dell’infanzia. Difficilmente una persona è libera da qualche “complesso”, i cui effetti sono un dato di fatto quotidiano, nonostante gli sforzi di chi ne soffre. In un certo senso, l’inconscio non ha mai dimenticato il trauma, e nutre ancora il suo ricordo spiacevole. I complessi si formano così. La brontofobia, o paura dei tuoni, è stata riscontrata in un paziente che da bambino si è spaventato per l’esplosione di un cannone, un fatto che era aveva dimenticato (“rimosso”) per anni e anni. Confessare di aver paura dei tuoni, anche a se stessi, sarebbe stato infantile secondo lui. Inutile dire che si tratta di travestimenti messi in atto dalla memoria che rendono difficile il lavoro dello psicoanalista per scoprire il dolore radicato, radere al suolo le angosce scolpite nel cervello, i suoi “traumi” insomma. E quando ci ricordiamo che Psiche in greco significa non solo mente, ma Anima, possiamo apprezzare meglio la sorprendente padronanza di Shakespeare in fatto di psicologia quando parla non solo della “mente malata”, ma di “pericoloso ingombro che appesantisce il cuore”. Abbiamo tutti dei complessi, in forme che vanno dalla più lieve a quella patologica. La sitofobia, l’avversione per alcuni alimenti, la claustrofobia, la paura degli spazi chiusi (che è l’opposto dell’agorafobia, la paura degli spazi aperti) la paura di parlare in pubblico, ma la lista è davvero molto lunga. Generalmente il paziente deve governare se stesso, con l’aiuto dello psicanalista qualificato. In alcuni casi sono necessari elaborati processi e

l’uso di particolari dispositivi delicatissimi ma di solito la procedura è semplice. Il soggetto viene fatto accomodare, rilassare e poi gli viene detto di pronunciare qualsiasi aneddoto gli passi per la mente in relazione al suo complesso (con suggerimenti occasionali dello psicoanalista). Prima o poi l’associazione di idee porterà in superficie la causa originaria “rimossa”, sommersa, e molto spesso la semplice spiegazione della sua nascita è sufficiente per sradicare l’ossessione. Ma c’è un altro gruppo di disturbi, l’isteria, che può coinvolgere sia il fisico che la psiche. Richard Ingalese nella sua Storia e potere della mente, ha riassunto il problema in modo molto chiaro: “La malattia può essere suddivisa in due classi, immaginaria e reale. La malattia immaginaria è un’immagine saldamente impressa dalla mente oggettiva, che causa una corrispondenza nel fisico. Questo tipo di malattia è spesso creata in totale disprezzo delle leggi che governano l’anatomia e la fisiologia, ed è la più difficile da curare, perché le persone che ne sono affette insistono per un’intera revisione del loro modo di pensare da effettuare prima di essere curate. E non è affatto raro avere un paziente che si lamenta di malattie renali quando invece non ha nulla. Si convincono che la milza si trovi sul lato destro del corpo o hanno tumori fantasma che appaiono e scompaiono. Ma tutte queste immagini mentali, se tenute molto a lungo, creano delle matrici e imprimono gli elementi che porteranno la malattia inizialmente solo immaginata”. La psicoanalisi parte dal presupposto che un gran numero di malattie è causato dalla repressione dei desideri o da disturbi che si sono verificati durante la vita dell’individuo. In questi casi la radice della malattia è così nascosta che talvolta non riaffiora che dopo anni e anni. Lo psicoanalista è un esperto nell’individuare queste difficoltà, attraverso i sogni, o meglio attraverso l’interpretazione dei sogni. O anche discutendo col paziente riguardo alla sua vita passata. L’analista ben addestrato deve necessariamente guadagnarsi la fiducia del paziente, al punto che quest’ultimo non esiterà a rivelare qualsiasi esperienza, anche la più intima. Non appena il paziente è indotto a ricordare qualche particolare esperienza, viene incoraggiato a non tralasciare nessun dettaglio e, in questo modo, si abbandona alla mente inconscia. L’analista quindi gli mostra qual è la causa del suo problema e una volta rivelata e sconfitta non può più fargli del male. È esattamente uguale a qualsiasi patologia della carne: c’è un gonfiore, l’infiammazione, il dolore e il chirurgo rimuove l’irritazione, la natura poi fa il resto. La legge psicologica segue la stessa procedura. Salvo errori, ogni piaga infetta della mente viene localizzata e resa innocua tramite l’intervento mentale del dottore. Il dottor Hugh T. Patrick, professore clinico di nervi e di malattia mentale alla Northwestern University Medical School, cita diversi casi interessanti. “In molti disturbi nervosi il fattore paura è abbastanza evidente. Ma non è sempre così. Esistono numerose varietà, che possiamo suddividere in gruppi. Un gruppo riguarda i pazienti noti per avere uno strano coraggio fisico. Anni fa ho mi hanno riferito di un uomo che saliva sul ring particolarmente spensierato, quasi con impudenza. Era malato di nervi, soprattutto insonnia, apatia e malumore. Un’attenta analisi ha presto rivelato che alcuni sintomi insignificanti lo avevano convinto che stava perdendo l’uso della ragione.

Questa fobia era la sua vera malattia, e lo possedeva rendendolo un buono a nulla. Inutile dire che il paziente stesso era del tutto inconsapevole della natura del suo disturbo, e anche il suo medico non si era accorto di niente. Pertanto non potevano curare il disturbo da un punto di vista fisico. La situazione è stata revisionata dal punto di vista mentale, e la causa della paura è stata espulsa dal suo inconscio e posta davanti alla sua attenzione. Allora ha capito il suo problema è rimasto senza parole”. “Un allevatore di pecore del Wyoming lamentava insonnia, perdita di appetito, disturbi addominali, nervosismo generale e l’incapacità di prendersi cura del suo ranch. Si è poi scoperto che la causa di tutti i suoi problemi era la fobia di avere un cancro allo stomaco. Questa paura lo innervosiva fino a indurlo a ingrandire enormemente ogni sensazione corporea. Era per caso un codardo? Assolutamente no. C’è stato un tempo in cui allevare pecore nel Far West era una professione pericolosa. Durante tutti questi anni di tensione è vissuto senza timori, anche se non è mai andato a dormire senza il fucile. Una volta è stato informato che tre allevatori avevano intenzione ‘farlo fuori’, e le informazioni erano corrette. È montato a cavallo adeguatamente armato, è uscito ed è andato incontro ai suoi rivali. Li ha affrontati a muso duro e li ha messi in fuga. In questo incontro non era affatto preoccupato o a disagio. Ha avuto un sacco di coraggio, ma quando è sorto un timore sul suo organismo interno, si è terrorizzato. Non appena il suo medico ha scoperto che la paura era la causa di ogni problema, ha mostrato tutte le analisi all’allevatore, convincendo il paziente dell’infondatezza dei suoi timori”. “Un poliziotto, 49 anni, soffriva di una grave insonnia, una pressione alla testa, nervosismo generale e perdita di peso. Non era un uomo timoroso, esteriormente. Per molti anni era stato in servizio attivo in uno dei peggiori ghetti di Chicago e, a causa della sua familiarità con i criminali, è stato spesso inviato in mezzo ai peggiori delinquenti. Una volta un famigerato gangster gli ha sparato a bruciapelo a pochi centimetri dalla testa. Tutto questo non lo spaventava. Eppure la sua malattia si è rivelata paura pura e semplice. È nata in questo modo: un malintenzionato lo aveva diffamato e lui è stato costretto a comparire davanti a una commissione d’inchiesta. Questo lo ha ferito molto. In quanto innocente ha patito la vergogna di venire accusato ingiustamente e ha temuto di essere perfino condannato. Temeva per il suo meritato buon nome e per la sua casa, sulla quale pesava un mutuo. Naturalmente ha cominciato a non dormire, ad avere sentimenti angoscianti e poi a sentirsi incerto di se stesso. In questa situazione alcuni amici, senza malizia, gli hanno detto che poteva impazzire dalla preoccupazione. Questi sono stati i passaggi: paura della disgrazia, la paura del collasso finanziario, la paura della follia. Ma il paziente sapeva tutto questo? No. Sapeva soltanto di essere nervoso, e soffriva, perché non si sentiva sicuro di sé”. Quando questi traumi sono stati estrapolati dalla sua coscienza è riuscito a capire che la paura era nociva e lo stava uccidendo. Ed è guarito. La mentalità inconscia si ammala in maniera cronica, ma la causa è qualche tipo di esperienza mentale (di solito molto precoce) e la malattia è solo l’effetto della presenza di quel ricordo. Ciò costituisce quello che tecnicamente si chiama una “piaga” dell’inconscio

- che è mentale, non fisica. Una donna che aveva sofferto di debolezza generale per un certo numero di anni, si è rivolta a uno psicologo. Questo ha cominciato a sondare il terreno per vedere dove si nascondesse il problema. Lui ha iniziato a pronunciare delle parole a caso: “Scrivania, libro, coperta, cinese”. Quando ha pronunciato la parola “cinese” la donna appariva spaventata, e lui le ha chiesto che cosa quella parola le suggerisse. Lei, sconvolta, ha raccontato che da bambina, assieme a un compagno di giochi, andava spesso a giocare vicino a una lavanderia cinese. Un giorno lo hanno preso di mira e gli hanno lanciato sassi attraverso la porta aperta e lui ha inseguiti con un grosso coltello e si erano spaventati a morte. “Sì”, ha detto lo psicologo, “è una delle cose che volevo sapere”. Poi ha ripreso a pronunciare altre parole, alla parola “acqua” la donna si è nuovamente spaventata. È emerso che una volta, quando era una ragazza, lei e suo fratello stavano giocando sul molo e lei lo ha accidentalmente spinto in acqua, dove lui poi era annegato. È successo quando era molto piccola. Lui ha detto: “Pensi a queste cose molto spesso?” Lei ha risposto: “No, saranno quindici o venti anni che non ci pensavo più”. “D’accordo” disse lui “Facciamo così” (a quel tempo lei stava in un sanatorio, sotto la cura di un’infermiera). “Voglio che tu dica all’infermiera ogni giorno dell’esperienza con il cinese e anche dell’esperienza di tuo fratello, e voglio che tu continui a parlarne fino a che non ti sentirai più in colpa. Poi ci rivediamo fra tre settimane”. Lei ha fatto come richiesto e, al termine dei sessanta giorni, stava bene. L’effetto di raccontare così spesso il suo punto debole l’ha resa più forte. La suggestione ha quindi raggiunto l’inconscio eliminando il senso di colpa ventennale. La mente inconscia ha una memoria perfetta ed è completamente attrezzata fin alla nascita. Ogni bambino eredita alcune caratteristiche di tutti i suoi antenati. Queste si depositano nell’inconscio e riemergono quando la vita o la salute dell’individuo le richiede. È naturale nascere senza dolore, crescere senza dolore, vivere senza dolore, e morire senza dolore. È naturale come lo è per un albero fiorire e fruttificare. L’inconscio si prenderà cura di ogni situazione, per ogni problema c’è un rimedio. Anche nel caso si dimentichi qualcosa, la mente inconscia la conserva. Ogni creatore sa cosa vuol dire affrontare un problema dormendoci su. Perché durante il sonno l’inconscio si mette a lavoro. Oppure, quando è alla ricerca forsennata di qualcosa, sa che deve fermarsi e affidarsi alla mente inconscia: questa gli indicherà la direzione senza sforzo. Anche in questo caso la situazione è complicata, se puoi convincere solo la tua mente cosciente a lasciarsi andare, a fermare la sua ansia, a respingere la paura, a rinunciare alla tensione e alla lotta, di solito l’inconscio porta alla prosperità. La tendenza dell’inconscio è sempre orientata alle condizioni di salute e armonia. Per capirci: sei in acqua e non sai nuotare, stai affondando. Se il bagnino si avvicina, ti afferra per il collo e tu blocchi l’azione delle sue braccia, non può aiutarti, ma se ti fiderai di lui e di te stesso, ti porterà fuori dall’acqua. È assolutamente certo, pertanto, che l’inconscio sarà presente in ogni situazione difficile della tua vita, e sarà il tuo bagnino in caso di bisogno. Ma devi convincere la tua coscienza a cessare la sua ansia, a respingere le sue paure, a rinunciare alla tensione della lotta.

Supponiamo che la mente cosciente soffre perché si arrabbia per ogni sciocchezza. Ogni volta che succede, l’impulso viene trasferito all’inconscio. L’impulso si ripete ancora e ancora, ogni volta che viene stimolato. Il secondo culmine di rabbia si aggiunge al primo, il terzo al secondo, e il quarto al terzo. Presto l’inconscio acquisisce l’abitudine e in breve tempo sarà difficile da fermare. Quando questa situazione si sviluppa, la mente cosciente è soggetta agli stimoli esterni e all’impulso interno. Per ogni azione c’è una reazione. Ci si arrabbierà con più facilità e sarà più difficile impedirlo. Eppure, ogni volta che la mente cosciente si arrabbia, un ulteriore impulso viene inviato all’inconscio, e l’impulso sarà un ulteriore incentivo per ottenere nuova rabbia. Inoltre, la rabbia è una condizione anomala, e qualsiasi condizione anomala contiene in sé una sofferenza, che si ripercuote su quella parte del corpo che ha minor resistenza. Per esempio, se la persona ha uno stomaco debole, ci saranno attacchi acuti di indigestione e alla fine questi diventeranno cronici. In altre persone, può svilupparsi la malattia di Bright, in altri i reumatismi e così via. È evidente pertanto che tali condizioni sono effetti, ma se la causa viene rimossa l’effetto svanirà. Se l’individuo sa che i pensieri sono cause e le condizioni effetti, provvederà prontamente a controllare i suoi pensieri. Questo lo aiuterà a cancellare la rabbia e le altre cattive abitudini mentali, e come la luce della verità diventa gradualmente chiara e perfetta, così l’abitudine e tutto ciò che comporta sarà cancellata e l’angoscia accumulata distrutta. Quanto è valido per la rabbia, vale pure per la gelosia, la paura, la lussuria, l’avidità, la disonestà, ciascuna di queste può diventare inconscia e procurare malattie. Frederic Pierce ha detto: “È una questione di consapevolezza sapere che tutto ha un grado maggiore o minore di suggestionabilità. La reazione alla suggestione può essere positiva o negativa, può esserci un’accettazione come una resistenza. È come una censura. Certe spettacolarizzazioni del crimine sui giornali sono in grado di suggestionare e il fatto di parlarne continuamente può provocare delle imitazioni. Effetti primitivi di grande intensità possono sconvolgere, infrangono la censura culturale primaria (che è debole nella persona con inclinazioni criminali), accumulano energia nella coscienza e, infine, superano la paura della punizione e del controllo. Il resto della società, avendo una censura culturale più elevata, reagisce alla stessa suggestione negativa scaricando l’energia accumulata dagli effetti primitivi, sotto forma di ira e desiderio di punire i criminali”. A questo proposito, è interessante notare che spesso si sente un desiderio di vendetta. Gli psicoanalisti sostengono che questo è un metodo attraverso il quale l’individuo rafforza la debole censura del suo Inconscio. La Mente è una forma sottile di energia statica, da cui sorge l’attività chiamata pensiero, che è la fase dinamica della mente. La mente è energia statica, il pensiero è energia dinamica – due fasi della stessa cosa. Walker La tradizione sussurra che in cielo c’è un uccello, azzurro come lo stesso cielo, che dona felicità a chi la cerca. Non tutti lo possono vedere, perché gli occhi mortali sono accecati dalla ricchezza, dalla fama, dalla carriera e dai

fuochi fatui. Per fortuna per chi apre gli occhi e il cuore, con ingenuità, semplicità e fede, che sono più abbondanti nell’infanzia, c’è una promessa eterna. Per loro vive l’Uccello Azzurro, simbolo di Gioia, Contentezza fino alla fine.

Capitolo 16. Psicologia

e l’analisi, la conoscenza e la classificazione delle attività della coscienza L’ osservazione personale, che fanno parte della psicologia, sono state studiate in college e università per molti anni, ma questa mente personale o conscia non costituisce in alcun modo la mente nella sua interezza. Ci sono delle attività piuttosto complesse all’interno del corpo di un bambino. Il corpo del bambino, in quanto tale, non può esercitare queste attività e la sua mente conscia non è sviluppata abbastanza per pianificarle e comprenderle. Probabilmente anche nella maggior parte dei casi non c’è alcun bambino che sappia cosa accade nel suo processo di vita fisica, eppure ciò non vuol dire che la sua intelligenza non sia sviluppata. Dall’esame di ciò che accade nel corpo umano, di tutti i processi come il battito cardiaco, la digestione, la secrezione e l’escrezione delle ghiandole, è evidente che non abbia il controllo della sua mente, ma è la mentalità che opera nei milioni di cellule che costituiscono il suo corpo. È, quindi, inconscia. La mente inconscia comprende due fasi. Connesso con ogni persona è l’Inconscio che può in qualche modo essere considerato apparentemente l’intero inconscio di una persona, ma che continua fino a un livello ancora più profondo in quello che può essere definito l’Inconscio Universale, o Coscienza Cosmica. Te lo posso spiegare in questo modo: pensa alle onde del mare, che sembrano saltare fuori dall’acqua, come fossero tante mentalità personali, e poi pensa a un piccolo specchio d’acqua, sembra che non salga in superficie, quasi corre lungo ogni onda e poi guarda più in basso, nel fondale dove tutto si mescola, impassibile. Questi tre livelli d’acqua sono la coscienza personale (o coscienza di sé), l’inconscio personale e l’inconscio universale (o coscienza cosmica). Ora, dalla coscienza cosmica scaturisce l’inconscio personale, e da questo sorge l’inconscio universale. La prima cosa da notare è che siamo abbastanza inconsapevoli dello svolgersi di questa azione mentale. Perciò questa zona si chiama “reparto inconscio” della mente, per non confonderla con quella consapevole, cioè l’autocoscienza. L’esistenza di due distinti sistemi nervosi (quello cerebro-spinale e quello simpatico), ognuno con il proprio campo di attività e le sue funzioni speciali, ci prepara per questi due reparti mentali. Il sistema cerebro-spinale viene utilizzato dalla mente conscia e quello simpatico dall’inconscio. Benché le funzioni e le attività dei due sistemi nervosi siano diverse, esiste una stretta interazione fra i due. L’attività principale della mente inconscia è quella di preservare la vita e la salute dell’individuo. Di conseguenza sovrintende a tutte le funzioni automatiche, come la circolazione del sangue, la digestione, l’azione muscolare e così via. Trasforma il cibo in materiale adatto per la costruzione del corpo, riportandolo all’uomo cosciente sotto forma di energia. L’uomo cosciente fa uso di quest’energia durante il lavoro mentale e fisico, consumando ciò che l’inconscio gli ha donato. L’azione dell’inconscio è

cumulativa e può essere illustrata così. Supponi di riempire una vasca d’acqua e comincia a mescolare con un piccolo pezzo di legno da destra verso sinistra, con un movimento circolare. In un primo momento vedrai solo un’increspatura intorno al legno, ma se mantieni il movimento circolare, l’acqua si accumula e, aumentando la forza, la vasca sarà un unico vortice d’acqua. Se ti dovesse cadere il pezzo di legno, l’acqua lo porterebbe via con sé oppure, se dovessi improvvisamente fermare il legno, ci sarebbe una forte tendenza non solo a spingere il bastone, ma tutta la tua mano. Se invece, di colpo, vorrai farlo ruotare nella direzione opposta, noterai anche ora una grande resistenza, e scoprirai quanto tempo ci vorrà per portare l’acqua al pieno arresto, un tempo ancora più lungo rispetto al cambio di direzione. Questo ti fa capire come la mente, conscia e inconscia, inizia a ruotare in un verso tramite un’abitudine mentale. E non è tanto facile interrompere il moto o cambiare direzione. Se vogliamo intrattenere dei pensieri associati all’arte, alla musica, al regno estetico, al bene, al bello, al vero, scopriremo che tutti questi pensieri mettono radici nell’inconscio e ogni nostra esperienza sarà un loro riflesso. Se, invece, affolliamo la nostra mente con sensazioni di malessere, ipocrisia, invidia, gelosia e odio, tutto ci tornerà indietro come un boomerang. La legge non guarda in faccia nessuno, possiamo pensare ciò che vogliamo, ma alla fine tutto si svolge in base a quella legge immutabile. “Il bene e il male esistono solo quando li pensiamo”. Non possiamo pretendere di piantare semi rancidi e raccogliere frutti succosi. La coscienza è il potere di pensare, di conoscere, di volere e di scegliere, la coscienza di sé è l’opportunità del sé di conoscersi nel proprio modo di pensare, di scegliere, di desiderare. Il cervello è l’organo della mente cosciente e il sistema nervoso cerebrospinale lo collega con tutte le parti del nostro corpo. Il processo di crescita è un processo inconscio, noi non realizziamo i processi vitali della natura consapevolmente, tutti i complessi processi della natura (il battito del cuore, la digestione del cibo, la secrezione delle ghiandole) richiedono un alto grado di mentalità e intelligenza. La coscienza o la mente personale non sarebbero in grado di trattare questi problemi intricati, che sono infatti controllati dalla Mente Universale, la cui porzione all’interno dell’individuo è la mente soggettiva. La Mente Universale è a volte indicata come Super-Coscienza o Mente Divina. L’inconscio è talvolta chiamato mente soggettiva e il conscio mente oggettiva, ma ricorda che le parole sono semplicemente dei contenitori di pensiero. Se governi il pensiero non ti preoccuperai delle condizioni che verranno. La mente è un’attività spirituale e lo spirito è creativo, perciò l’inconscio non solo controlla tutte le funzioni e i processi di crescita vitale, ma è proprio la sede della memoria e dell’abitudine. Il sistema nervoso simpatico è lo strumento con cui l’inconscio tiene in contatto il sentimento e l’emozione, capisci quindi che l’inconscio reagisce alle emozioni e non alla ragione. È evidente che due cose non possono occupare lo stesso spazio nello stesso momento. Ciò che è sincero nel pensiero, lo è anche nella realtà. Se, dunque, qualsiasi pensiero distruttivo pretende di accedere al regno mentale, dev’essere sostituito rapidamente con

un pensiero costruttivo. Qui sta il valore di una affermazione standard ma efficace, come quella proposta dal Coué: “Ogni giorno, da ogni punto di vista, miglioro”. O l’affermazione di Andrews: “Io sono perfetto, forte, potente, premuroso, armonioso e felice”. Queste o simili affermazioni possono essere imparate a memoria e ripetute fino a diventare automatiche. Dato che le condizioni fisiche sono manifestazioni esteriori delle condizioni mentali, sarà facile notare come, tenendo costantemente a mente l’affermazione positiva, in un tempo relativamente breve questa si realizzerà, cambiando il nostro atteggiamento mentale. Attenzione, questo principio può essere messo in pratica anche attraverso il processo di negazione. Molti fanno ne uso con ottimi risultati. Il conscio e l’inconscio sono due fasi della stessa mente. La relazione tra i due è abbastanza analoga a quella che corre tra la banderuola e l’atmosfera. Basta un po’ di pressione atmosferica per agitare la banderuola, e così fa il pensiero che mette in moto la mente inconscia. Se neghi le tue condizioni negative, non fai altro che cacciarle dal potere creativo del pensiero. Così te ne liberi, sradicandole del tutto. La legge dello sviluppo governa ogni manifestazione oggettiva, però bisogna tenere presente che la negazione di condizioni insoddisfacenti non porterà un cambiamento immediato. Le radici tagliate rimarranno visibili ancora per qualche tempo ma, poco a poco, svaniranno del tutto, così il ritiro del vostro pensiero dalla contemplazione di condizioni insoddisfacenti piano caccerà per sempre queste condizioni avverse. Questo è esattamente l’opposto di quanto viene insegnato nella scuola del Nuovo Pensiero. Ciò non vuol dire che sia il solo metodo valido per pensare in modo costruttivo. La maggior parte delle persone si concentrano sulla distruzione delle condizioni insoddisfacenti, dando così il via alla vitalità necessaria per una crescita vigorosa. Le stelle giungono ogni notte verso il cielo L’onda giunge sempre fino al mare Né il tempo, né lo spazio, Il profondo, l’elevato, Potranno separarmi da me stesso. John Burroughs

Capitolo 17. Metafisica

L

a creazione è l’arte di combinare forze che hanno un’affinità reciproca con la giusta proporzione, quindi ossigeno e idrogeno combinati con adeguate proporzioni producono acqua. Ossigeno e idrogeno sono entrambi gas invisibili eppure l’acqua è visibile. I germi tuttavia hanno una loro vita, sono pertanto il prodotto di qualcosa che ha vita o intelligenza. Lo Spirito è il solo Principio Creativo dell’Universo e il Pensiero è l’unica attività che lo Spirito possiede. Dunque, dev’essere il risultato di un processo mentale. Un pensiero va oltre il pensatore che l’ha creato, si fonde con altri pensieri affini, nascono nuclei che inviano delle chiamate all’energia informe, in cui tutti i pensieri e tutte le cose vengono trattenuti. E ben presto il pensiero si veste di una forma scelta dal pensatore. Un milione di uomini sofferenti o in procinto di morte sul campo di battaglia invia pensieri di odio e sofferenza e, a breve, un altro milione di uomini muore per l’effetto di un microbo chiamato germe dell’influenza. Nessuno, se non il metafisico esperto, sa quando e come è sorto il germe mortale. Come c’è una varietà infinita di pensieri, esiste un’infinita varietà di microbi, costruttivi e distruttivi, ma né il microbo costruttivo né il microbo distruttivo potrà crescere e fiorire finché non trova un terreno congeniale in cui mettere radici. Tutti i pensieri e tutte le cose si evolvono in base alla Mente Universale. L’individuo può aprire i suoi cancelli mentali ed essere più ricettivo. Se pensa che esistano maghi, streghe o stregoni smaniosi di aggredirlo, farà come Giobbe che disse: “Le cose che ho temuto mi sono addosso”. Se invece pensa che tutti vogliano aiutarlo, spalanca la porta a un tale aiuto e troverà che: “Che tu sia come la fede”. È valido oggi come lo era duemila anni fa. Tolstoj ha detto: “Sempre più chiara si fa la voce della ragione. Un tempo gli uomini hanno detto: ‘Non pensare, ma credi. La ragione inganna. Solo la fede ti darà la vera felicità della vita’. E l’uomo ha tentato di credere ma, a contatto con gli altri, ha scoperto numerose fedi. E per scegliere quella giusta, si è accorto che era costretto a ragionare”. Convincere un uomo a credere senza ragionare, è come sfamare una persona ignorando la sua bocca. La voce del popolo è la voce di Dio. È impossibile sopprimere quella voce, perché non appartiene a una persona sola, ma rappresenta una coscienza collettiva. La ragione fa capire all’uomo che l’universo è un cosmo, che è regolato dalla legge. Ogni manifestazione è regolata da princìpi che noi riconosciamo come leggi universali e dalla manifestazione di quelle leggi, riconosciamo l’ordina e l’armonia. Se l’Infinito è onnipresente, deve comprendere tutto ciò che sembra essere materiale ed essere un tutt’uno con esso.

La scienza insegna che la cosiddetta materia esiste in una varietà di gradi, dalla sua forma più grezza (visibile) allo stato più raffinato (invisibile) in un inscindibile rapporto con lo spirito, da cui non può separarsi. Il potere latente (o elettrico) nella condizione gassosa degli elementi agisce tramite vibrazioni sulla materia solida e gassosa. Il minerale può elevarsi a uno stadio differente, a una sfera di elettricità, magnetismo o luce, che di per sé non sono altro che etere in diverse velocità di vibrazione. La radioattività consiste nel mettere in azione alcune vibrazioni elettriche attraverso l’etere, registrandosi a diverse distanze. L’intero sistema dipende dalla sostanza immateriale conosciuta come etere. È una sostanza incolore, invisibile, inodore, rarefatta che permea tutto lo spazio. Riempie lo spazio tra la Terra e il sole e le stelle, e anche il piccolo spazio tra gli atomi della sostanza più densa, come l’acciaio. Anche quando l’elettricità passa attraverso un filo di rame è semplicemente una vibrazione dell’etere che circola tra gli atomi che compongono quel filo. A sua volta abbiamo abbondanti prove della sottomissione della materia eterea a quella sfera ancora più rarefatta di forza, che noi riconosciamo col nome di Forza Psichica o Forza Mentale. La materia raffinata diviene un’associata plastica della mente tramite la trasmissione delle sue forze nella manifestazione del potere. Quella mente trasmette le sue forze attraverso le vibrazioni, ne abbiamo una prova: ne è un esempio la pratica dell’ipnosi su un soggetto attraverso la suggestione mentale. Con l’ipnosi si può controllare l’intero organismo del soggetto al punto tale da sospendere le funzioni degli organi del suo corpo. Quindi vediamo che gli elementi sottili e raffinati della materia a disposizione della mente sono soggetti al suo controllo. La materia in sé non ha coscienza o sentimento, ed è attiva solo quando è controllata dallo spirito o dalla mente grazie leggi universali. La Mente Infinita governa l’Universo, pertanto l’uomo deve governare il suo universo vivente, conosciuto come “Tempo del Dio Vivente”, un microcosmo dell’Universo Infinito. La saggezza e il corretto uso della conoscenza servono a realizzare armonia, felicità, salute. L’ignoranza è tenebra che disperde la luce, e solo la luce può aiutarci a capire l’importanza della mente nel controllo della materia. Lo scopo della Metafisica è condurre l’uomo verso la vera comprensione del mondo in cui vive, si muove ed esiste. Il Metafisico non dà al suo paziente niente di visibile, niente di udibile, di degustabile, di tattile. È pertanto assolutamente impossibile per il praticante raggiungere il cervello oggettivo del paziente in questo modo. Si dirà che può fare uso della suggestione mentale, inviare un pensiero. Sarebbe possibile se non fosse che riceviamo i pensieri attraverso il nostri sensi. E comunque, ammettendo che sia possibile raggiungere la mente cosciente senza l’ausilio di alcun tramite materiale, la mente conscia non potrebbe comunque ricevere perché è strettamente legata alle cose non spirituali: ragionare, pianificare, decidere, volere e agire. Il medico suggerisce sempre la perfezione, ma un simile pensiero viene subito respinto dalla mente oggettiva irragionevole e non concreto. La mente che il metafisico chiama in azione è quella Universale, non quella individuale! Lui dice che: “La Mente Divina ha sempre soddisfatto ogni bisogno umano”. Questa Mente Divina è il principio creativo dell’universo. È il “Padre” che Gesù aveva

in mente quando ha detto: “Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le sue opere”. È evidente che questo potere è spirituale, non materiale, soggettivo e non oggettivo. Perciò è necessario per raggiungere l’inconscio senza passare per i sensi materiali. Ecco allora il segreto dei Metafisici. Sanno che il sistema nervoso simpatico è l’organo della mente inconscia, perché è completamente involontario e raggiunge ogni parte del corpo. Tutti i processi vitali sono svolti inconsciamente. Sembrano essere posti volutamente sotto un potere che non si può piegare ai capricci dell’uomo. La mente soggettiva, la mente inconscia, mente divina, non sono che termini diversi per dire la stessa cosa. “Lo spirito in cui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo”. La mente è Onnipresente, possiamo quindi contattarla ovunque e in ogni luogo, non ha limiti di tempo e spazio. Poiché lo spirito è il principio creativo dell’Universo, è ripreso dalla Mente Divina e alla fine si manifesta nella vita e nelle esperienze del paziente. Alcuni diranno che questo stato ideale di perfezione non si è mai realizzato. A dire il vero, Gesù ha anticipato questa critica: “Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore”, cioè esistono molti gradi di perfezione. La capacità di inviare il pensiero oltre l’evidenza dei sensi, nel regno dell’increato, dove tutto è in attesa di essere organizzato, sviluppato e cristallizzato in forma tangibile non è il lavoro di un novellino che è appena venuto a conoscenza della sua eredità spirituale. È piuttosto il lavoro di una persona diventata sensibile alle vibrazioni più sottili, colui che riesce a sentire la Voce del Silenzio, colui che ha avuto la terribile consapevolezza che la fontana che ha visto nel deserto non era che un miraggio. Colui non è più sorpreso di scoprire che, dopo tutto, il potere reale è impersonale e può trasformare un uomo in una bestia e un altro in un dio. Molti non capiscono il principio della Metafisica e il suo metodo di applicazione, riguardo al lavorare con intelligenza per conto proprio. In tali condizioni loro sanno solo aspettare che qualcun altro li aiuti e quando questo accade indebolisce il fattore spirituale nella coscienza. Il quale pertanto è necessario per garantire una comprensione della natura della verità. La maggior parte delle persone che si sono avvicinate alla metafisica hanno avuto qualche esperienza meravigliosa o sanno di qualcuno che ha avuto una simile esperienza. Lo hanno detto filosofi, religiosi e scienziati che non è possibile nessuna prova dell’esistenza della Verità, in altre parole, che il solo modo in cui un uomo può credere nel potere creativo della Verità è ipotizzando che la verità abbia tutti i poteri. Sulla base quindi di questa ipotesi bisogna cercare una dimostrazione. Questa è la prova, questa è la libertà, questo è il motivo per cui è stato detto: “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. L’osservazione delle manifestazioni caratteristiche di ogni cosa e le deduzioni sulla base di tale osservazione costituiscono la conoscenza di quella determinata cosa. Capisci che se hai osservato e preso coscienza di certe manifestazioni caratteristiche della Verità, tu avrai la conoscenza. Se hai osservato attentamente tutte le manifestazioni caratteristiche della Verità e hai visto le leggi su cui esse si fondano, allora la tua conoscenza della Verità è completa. Grazie al risveglio mentale e spirituale che ha dato vita alla nostra era tecnologica abbiamo scoperto la mente dell’uomo e i suoi regni. C’è quindi un duplice scopo:

conoscere l’Uomo Reale e il Cosmo Reale. Si tratta di un desiderio antico che oggi è diventato realtà. Quali sono le caratteristiche della Verità? In senso filosofico Verità è ciò che è assoluto e immutabile. La verità deve quindi essere un dato di fatto. E cosa è un dato di fatto? Beh, tre per tre fa nove. Questo è un fatto, è sempre stato un dato di fatto, sempre lo sarà. Non ci può essere scorciatoia, sotterfugio o equivoco. È la pura Verità sia negli Stati Uniti, che in Cina, che in Giappone; è vero dappertutto e per sempre. Un fatto esiste nella natura delle cose. Non ha inizio, né fine, né limitazione. Governa le nostre azioni e le nostre operazioni commerciali. Chi non ne tiene conto, lo fa a suo rischio e pericolo. Un fatto è una cosa che non si può vedere, non si può sentire, non è possibile gustare, né è possibile sentirne l’odore o la voce. Non ha colore, dimensione o forma: è per questo meno vero? Non ha età: per questo motivo non è lo stesso ieri, oggi e per sempre? Puoi usare questo fatto per tutta la vita, milioni di altre persone lo possono usare tutte le volte che vogliono, è indistruttibile. L’utilizzo non lo trasforma, è da sempre e per sempre: tre per tre fa sempre nove. Questo è dunque un fatto o la Verità. La verità è l’unica possibile conoscenza che l’uomo può mai avere, perché la conoscenza che non si basa sulla verità è falsa. La contraffazione del denaro rende i soldi fasulli anche se sembrano identici al vero. La verità è, dunque, tutto ciò che uno può sapere, perché ciò che non è vero non esiste, quindi non possiamo conoscerlo. Tutti noi pensiamo di conoscere molte cose che non sono, ma ciò che non è non esiste. Quindi non le conosciamo. Pertanto, la Verità o la conoscenza assoluta è l’unica possibile conoscenza e ogni altro uso della parola non è scientifico o esatto. I metafisici d’Oriente non diffondono la conoscenza spirituale senza precauzioni. Non la trasmettono ai bambini, tranne in condizioni particolari, dove possono monitorarli. In India quando un giovane deve essere iniziato alla materia spirituale deve frequentare un corso di sette anni dietro la supervisione di un adulto. Sono a conoscenza dei pericoli che possono sorgere, e tutto il corso del suo viaggio è sorvegliato dal suo maestro con la massima cura, in modo da impedire gli errori del neofita. Se la metafisica spirituale diventa popolare nel nostro mondo occidentale, dovremmo seguire le regole dei maestri orientali. È giusto accompagnare i novizi alla complessa e grande arte delle leggi universali. Saranno necessarie delle selezioni per poter dividere gli studenti in base alla loro preparazione di base. Vivere a contatto con la legge, naturalmente, è un grosso e indispensabile vantaggio. La risurrezione dei morti non vuol dire far uscire i cadaveri dalle tombe ma è l’elevazione delle mentalità da un piano materiale al piano spirituale. Come attraversare il fiume Giordano ed entrare nella Terra Promessa. Fin quando non si ha confidenza con le leggi, non si comincia veramente a “vivere”. Di conseguenza, chi è ancorato al mondo materiale è “morto”, non è insomma ancora “resuscitato”. “Hanno occhi ma non vedono, orecchie hanno loro, ma non sentire”. Chi è stato elevato al piano spirituale, scoprirà che esistono molte pratiche da abbandonare. Nella maggior parte dei casi queste pratiche lasciano l’individuo senza difficoltà, cadono via di loro spontanea volontà. Ma se l’individuo insiste a rimpiangere la

sua vecchia vita, imparerà che: “Una casa divisa in parti contrarie non potrà reggere”, e spesso deve soffrire gravemente prima di capire che non può violare le leggi spirituali e restare impunito.

Capitolo 18. Filosofia

L

a Scienza Fisica ha scomposto la materia in molecole, le molecole in atomi, gli atomi in energia. J. A. Fleming, in un discorso alla Royal Institution, ha detto: “Nella sua essenza ultima, l’energia può essere compresa da noi in quanto prova del funzionamento diretto di ciò che chiamiamo Mente o Volontà”. Vediamo quindi che la scienza e la religione non sono in conflitto, ma convivono in perfetto accordo. Il signor Leland lo spiega ancora meglio: “In primo luogo, c’è la saggezza che ha regolato tutte le parti dell’universo in un equilibrio perfetto. E così come l’universo sta nell’infinito, anche la saggezza non ha inizio né fine. In secondo luogo, c’è una volontà che ha ordinato le attività dell’universo, fissato delle leggi eterne e ovunque questa Volontà Onnipotente stabilisce limiti e indicazioni per le energie e i processi, oltre ad aver fissato la loro stabilità e uniformità eterna. Come l’universo, anche la Volontà dev’essere infinita. In terzo luogo, c’è una forza che sostiene e dà movimento, un potere instancabile che comanda ogni forza. E siccome l’universo è infinito, anche questo potere deve esserlo. Come potremmo chiamare questa trinità infinita che comprende Potere, Saggezza e Volontà? La scienza non conosce un nome più semplice di questo. Dio. Il nome che tutto comprende”. Non è facile per noi capire cosa sia. Certo, possiamo intuire qualcosa del suo significato ma non lo comprendiamo a fondo. Questo Essere è la dimora definitiva. Imminente nella materia come nello spirito. La legge, la vita, la forza, tutto si riconduce a lui. È lo Spirito energizzante che pervade tutto l’universo. Ogni essere vivente deve essere sostenuto dall’Intelligenza Onnipotente, e troviamo che la differenza fra le vite individuali dipende dall’intelligenza che loro manifestano. C’è una intelligenza superiore che pone l’animale su un gradino superiore rispetto alla pianta, l’uomo sopra l’animale. E vediamo che questa intelligenza superiore ha un riflesso nel potere individuale di controllare le proprie azioni. È questa capacità di regolare se stessi e il mondo che occupa l’attenzione delle più grandi menti e questa regolazione consiste nel riconoscimento di un ordine superiore che ha vertice nella Mente Universale. È ben noto che questa mente ci obbedirà in base a quanto le abbiamo obbedito. Man mano che cresciamo nell’esperienza e nello sviluppo aumenta anche il nostro intelletto nei sentimenti, nella capacità di scelta, nel potere della volontà, in ogni azione pratica, in tutta coscienza di sé. Ciò significa che la coscienza di sé è in espansione, in crescita, sviluppo e allargamento, aumenta e si allarga, perché la conoscenza è un’attività spirituale. Tutte le cose materiali si esauriscono mentre le usiamo. C’è una legge diametralmente opposta che disciplina l’uso spirituale e quello materiale. La vita è quella qualità dell’energia Universale che si manifesta nei cosiddetti oggetti organici, con qualche manifestazione di quella stessa Energia Universale come,

per esempio, il principio definito intelligenza. Esiste solo un Principio Supremo. È l’Assoluto. L’uomo può pensare soltanto in termini relativi. Pertanto, l’essere umano qualche volta definisce la vita come Intelligenza Universale, o sostanza Universale, o Etere, Mente, Spirito, Energia, Verità, Amore ecc. La sua particolare definizione in ogni momento è dettata dal rapporto dei fenomeni dell’Essere a cui pensa e del Principio di quel momento. La Mente è presente nelle forme più basse di vita, nel protoplasma, o nella cellula. Percepisce l’ambiente, avvia il movimento e sceglie il proprio cibo. Sono tutte testimonianze della Mente. Un organismo si sviluppa e diventa più complesso, le cellule iniziano a specializzarsi, alcune facendo una cosa e altre un’altra, ma tutte dimostrano un’intelligenza. I loro poteri mentali aumentano tramite l’associazione. Bisogna tener presente che ogni azione automatica è legata all’inconscio e le azioni volontarie alla mente conscia. Quando un pensiero giunge alla mente conscia viene inviato all’inconscio che è in stretto contatto con la Mente Universale. Fino a pochi anni fa si credeva che la materia fosse eterna, anche se la sua forma cambiava di continuo. Ci hanno insegnato che un edificio distrutto dalle fiamme è una nuova manifestazione della stessa forma. Ci hanno anche detto che tutte le forme della materia esistono perché sono composte di molecole, le più piccole delle quali si chiamano atomi. Ma la scienza ci ha mostrato una realtà ancora più sorprendente. Con la scoperta del radio, è emerso che l’atomo è costituito da un gran numero di piccole particelle chiamate elettroni, e questi elettroni variano a seconda del tipo di atomo. Un atomo di idrogeno contiene un diverso numero di elettroni rispetto a un atomo di ossigeno, e così via. Gli atomi all’interno della molecola sono separati gli uni dagli altri da distanze molto grandi (se paragonate al loro diametro!). Gli elettroni, a loro volta, sono separati fra loro da distanze simili a quelle dei pianeti del sistema solare. Quando ci ricordiamo che la molecola è la più grande particella del gruppo di microscopici puntini invisibili a qualunque microscopio, ci rendiamo davvero conto di quanto sia incredibilmente piccolo un elettrone. È stato scoperto che gli atomi del radio irradiano costantemente i loro elettroni nello spazio, producendo quella che viene chiamata radioattività, un fenomeno dove le particelle dell’elemento sembrano svanire nel nulla. Infine, si è scoperto che le altre forme di materia oltre al radio stanno inviando i loro elettroni nello spazio e questi sembrano essersi persi durante il processo. Così gli atomi della materia sono in costante deperimento, e il fisico moderno aspira a ottenere materia indistruttibile. Qual è allora il regista che dirige l’azione dello ione nell’etere? La mente è quel regista, e il suo lavoro è quel processo chiamato creazione. Si potrà quindi notare che la base su cui poggia la materia è la Mente o Spirito. Lo spirito di una cosa è la cosa stessa. Lo spirito di una cosa attira a sé gli elettroni necessari per il suo sviluppo nell’etere, e quelli vengono via via assemblati tramite la legge della crescita. È evidente quindi che, come diceva San Paolo: “Le cose che si vedono sono temporali, ma le cose che non si vedono sono eterne”. Anni fa John Bovee Dods ha scritto: “Il progresso ci ha guidato fino all’elettricità. Eppure ancora non abbiamo scoperto un materiale che possegga un moto intrinseco come attributo. Il piombo, la roccia, la terra e l’acqua sono mossi da impulsi. L’aria è mossa da

rarefazione e l’elettricità prende il via dal contrasto di forze positive e negative. Ma nessuno, neppure l’energia, possiede questa misteriosa qualità. L’elettricità è un fluido più inconcepibile, sottile, rarefatto e fine degli altri. Ci voglio quattro milioni di particelle d’aria per ottenerne un puntino grande quanto un granello di sabbia. Tuttavia l’elettricità è più di settecentomila volte più sottile dell’aria! È una materia quasi inconsistente, non è solo invisibile ma addirittura imponderabile. Non può essere vista, non si può pesare! Se riempissimo mille bottiglie di Leida con l’elettricità non arriveremmo a un grammo di più. L’elettricità, per quanto riguarda il moto, si basa sul bilanciamento delle forze positive e negative, che si compensano le une con le altre. È chiaro che la sola sostanza, in una scala ipotetica, più imponderabile dell’elettricità, più potente e naturale è la Mente. Noi, in quanto filosofi, non possiamo ostruire il movimento nella più alta e sublime sostanza che esista. Questa conclusione è assolutamente e positivamente irresistibile e mette alla prova qualsiasi obiezione”. Quando ci immergiamo nelle nostre contemplazioni dei vari gradi di materia e la vediamo continuamente illuminata, siamo colpiti da stupore e meraviglia! Ma siccome questo non è l’ultimo anello della catena, siamo costretti a procedere avanti fino a quando non arriveremo alla più brillante, sottile e sublime sostanza esistente: quella sostanza che possiede un potere intrinseco e un potere vivo di auto-movimento, da cui ogni altro movimento dipende. Questa è la Mente Infinita. La Mente Infinita entra in contatto con l’elettricità, le conferisce il movimento che muove l’universo e comporta ogni operazione multiforme della natura. Quindi, non c’è un movimento che traspaia fra le immensità del Suo creato, dal far roteare i pianeti alla foglia che si stacca dal ramo. Ma ciò che ha origine nella Mente Eterna viene eseguita da Lui attraverso l’elettricità. La Mente è dunque la perfezione assoluta di tutte le sostanze esistenti. È l’opposto di tutte le sostanze immobili, perché possiede la capacità di auto-movimento. La Mente, o Spirito, è prima di ogni cosa, e ogni cosa gestisce e controlla. Dunque, la Mente è imponderabile, invisibile ed eterna. Il silenzio In silenzio, come l’Universo In silenzio cerca il cuore umano L’altro cuore che risponda L’anima della Natura anela donare la sua calma muta Tra suoi figli irrequieti Che scappano di casa. Vorresti vedere Madre Natura in volto? Vorresti sentire il suo cuore palpitare? Non ascoltare Deponi tutti i tuoi sensi. Vorresti sentire le sue braccia? Devi donare te stesso Nell’abbandono E ti insegnerà la sola verità: non muoverti! Stai fermo e dal silenzio sorgeranno I misteri che nessuno più rammenta Una pace discende sull’anima tua

Dove apprenderai i segreti della terra Del vento, del fuoco, come nasce una stella E la gioia sarà il tuo retaggio Sulle ali dell’Uccello della Vita Al ritmo di sfere rotanti Sentirai respirare e lottare Ché l’unione è il modello supremo Il confortante silenzio che si chiama: Amore. Frances Poile

Capitolo 19. Religione

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l Destino è determinato, per le nazioni e per gli individui, da fattori e forze fondamentali – come l’atteggiamento degli uomini verso gli altri. Gli ideali e le motivazioni sono più potenti degli eventi nel costruire la Storia. Ciò che pensano le persone sul rispetto della vita vale più di ogni agitazione o sconvolgimento contemporaneo. Qualche secolo fa si pensava che dobbiamo scegliere tra la Bibbia e Galileo. Cento anni fa si pensava che dobbiamo scegliere tra la Bibbia e Darwin, ma come William R. Inge, della Cattedrale di St. Paul a Londra, dice: “Ogni uomo colto sa che i fatti principali dell’evoluzione organica sono ampiamente riconosciuti, e che sono molto diversi dalle leggende di origini babilonesi prese a prestito dagli antichi Ebrei. Non dobbiamo forzare la nostra ragione respingendo i risultati certi della ricerca moderna. Il Cristianesimo tradizionale deve essere semplificato e spiritualizzato. È attualmente gravato dalla cattiva scienza e dai suoi aspetti economici, e più convinti siamo di questo, più potremo cadere nella trappola delle superstizioni, che sono la religione dell’irreligioso e la scienza del non scientifico”. Il malcontento moderno e le condizioni insoddisfacenti sono i sintomi di una malattia profonda e distruttiva. I rimedi in forma di legislazione e soppressione possono alleviare i sintomi, ma non curano la malattia, che si manifesterà in altre forme, peggiorando le cose. Rattoppare un vestito vecchio e consunto non lo rende migliore. Le misure costruttive devono essere applicate al fondamento della nostra civiltà, che è il nostro pensiero. Una filosofia di vita che ha come base l’ottimismo cieco, una religione che non funziona sette giorni alla settimana o una proposta che per una persona intelligente non è affatto appetibile. Tutto ciò deve passare il test della domanda: ne vale la pena? Le impossibilità apparenti sono le cose che ci aiutano a capire se una cosa è fattibile. È necessario andare oltre il sentiero dell’imbattibilità del pensiero, attraversare il deserto dell’ignoranza, guardare attraverso la “Palude della Superstizione” e scalare le montagne di riti e cerimonie, se davvero vogliamo entrare nella “terra promessa della rivelazione”. L’intelligenza è sovrana! Il pensiero intelligente è una forza creativa che causa automaticamente la manifestazione del suo oggetto sul piano materiale. Chi ha orecchi, intenda! Uno dei segni caratteristici del risveglio generale è l’ottimismo che splende tra il dubbio e l’inquietudine. Questo ottimismo sta assumendo la forma dell’illuminazione e, quando l’illuminazione si espanderà, diventerà generale, la paura, la rabbia, il dubbio, l’egoismo e l’avidità passeranno. Stiamo per assistere a una realizzazione più generale della Verità, che è ciò che rende gli uomini liberi. È probabile che questa Verità nella

nuova era venga ignorata da qualche persona, ma la maggioranza saprà risvegliarsi davanti all’evidenza. Tutto ciò che teniamo nella nostra coscienza per un certo periodo di tempo si imprime nel nostro inconscio e diventa così un modello che l’energia creativa porterà nella nostra vita e nel nostro ambiente. Questo è il segreto del potere della preghiera. Il funzionamento di questa legge era conosciuta da pochi in ogni epoca, ma niente era più improbabile di questa rivelazione per tutti gli studenti delle grandi scuole esoteriche di filosofia. Questo era vero perché coloro che detenevano l’autorità temevano che un pubblico impreparato potesse fare un uso scorretto di questo potere straordinario. Sappiamo che l’universo è governato dalla legge, che per ogni effetto ci dev’essere una causa, che la stessa causa – nelle medesime condizioni – produce invariabilmente lo stesso effetto. Di conseguenza la preghiera avrà sempre una risposta, se le condizioni adeguate vengono rispettate. Questo deve essere necessariamente vero, altrimenti l’universo sarebbe un caos invece di un cosmo. La risposta alla preghiera è quindi soggetta alla legge, e questa legge è definita, precisa e scientifica, così come sono le leggi che regolano la gravitazione e l’elettricità. La comprensione di questa legge sposta il fondamento del cristianesimo fuori dal regno della superstizione e della credulità e lo posiziona sulla salda roccia della conoscenza scientifica. Il principio creativo dell’universo non fa eccezione, né agisce per capriccio o rabbia, gelosia o ira, né può essere blandito, lusingato o mosso da simpatia; tuttavia quando comprendiamo la nostra unità con questo Principio Universale, ci sembra di essere i preferiti perché avremo la saggezza e il potere tutti per noi. Deve essere concesso a ogni persona pensante che la risposta alla preghiera fornisce l’evidenza di un’intelligenza penetrante e onnipotente, imminente in tutte le cose e in tutte le persone. Fin qui abbiamo personalizzato quest’intelligenza onnipresente e l’abbiamo chiamata Dio, ma l’idea di una personalità la associa alla forma e la forma è un prodotto della materia. L’intelligenza o la mente onnipresente dev’essere il Creatore di tutte le forme, il responsabile di tutta l’energia, la fonte di ogni sapienza. Al fine di trovare il miglior saggio mondiale sul tema della preghiera, il Walzer Trust ha recentemente offerto un premio di centomila dollari. Il componimento doveva comprendere “Il significato, la veridicità e la potenza della preghiera, il suo valore per l’individuo, per la chiesa e lo stato, in ogni giorno della vita, nella guarigione delle malattie, nei momenti di difficoltà e pericolo nazionale e in relazione agli ideali nazionali e al progresso del mondo”. Sono stati inviato 1667 brani da ogni parte del mondo, in diciannove lingue diverse e il premio finale è stato vinto dal reverendo Samuel McCob di Baltimora. Uno studio comparativo di questi saggi è stato pubblicato dalla Società MacMillan di New York e David Russell, del Walzer Trust ha detto: “Per tutti la preghiera è qualcosa di reale e di inestimabile valore, purtroppo però c’è poca informazione sulla legge in base alla quale opera ogni preghiera”. Lo stesso Russell concorda sul fatto che la preghiera ha una risposta solo in base al funzionamento della legge naturale. Dice infatti: “Sappiamo che facendo uso di una Legge Naturale, l’intelligenza dev’essere in grado di comprendere le sue condizioni e di dubitare o controllare le sue conseguenze. Possiamo dubitare del fatto che a un’intelligenza sufficientemente grande da contenere lo spirito sia

rivelato un regno di legge spirituale? Il valore della Preghiera dipende dalla legge dell’attività spirituale. Lo spirito è il Principio Creatore dell’Universo ed è Onnipotente, Onnisciente e Onnipresente. Il pensiero è un’attività spirituale ed è composto dall’incontro dell’Individuo con la Mente Universale. “Penso dunque sono” e quando smetto di pensare, cesso di esistere. Il pensiero è la sola attività che lo spirito pratichi. Lo spirito è creativo, pensare è dunque un processo creativo. Ma così come larga parte dei nostri processi di pensiero è soggettiva e non oggettiva, la maggior parte del nostro lavoro creativo è effettuato soggettivamente. Ma perché questo lavoro è spirituale, ciò non vuol dire che non sia reale. Sappiamo che tutte le grandi forze eterne della Natura sono invisibili, spirituali e non materiali, soggettive e non oggettive. Ma proprio perché il pensiero è un processo creativo, la maggior parte di noi sta creando le condizioni distruttive: stiamo pensando alla morte piuttosto che alla vita, stiamo pensando alla mancanza piuttosto che all’abbondanza, stiamo pensando alla malattia piuttosto che alla salute, stiamo pensando alla disarmonia piuttosto che all’armonia, e le nostre esperienze e quelle dei nostri cari riflettono alla fine il nostro stesso atteggiamento mentale. Perché bisogna sapere che, se siamo in grado di pregare per chi ci è caro, possiamo anche ferirlo e intrattenere degli atteggiamenti e pensieri distruttivi su esso. Siamo agenti liberi e morali e possiamo scegliere liberamente ciò che pensiamo. Ma il risultato del nostro pensiero è governato da una legge immutabile – questa è la fraseologia scientifica moderna per l’affermazione spirituale: “non t’ingannare, perché Dio non può essere raggirato e ciò che l’uomo semina, quello pure mieterà”. La preghiera è pensiero sotto forma di petizione e un’affermazione è una dichiarazione di Verità. E, quando rinforzata dalla Fede (altra potente forma di pensiero), diventa invincibile perché: “La Fede è la certezza delle cose che si desiderano, la dimostrazione delle cose che non si vedono”. Questa sostanza è spirituale, contiene in sé il Creatore e il Creato, le divinità – ciò che entra, supera e diviene tutt’uno con il suo oggetto. Ma le preghiere e le affermazioni non sono le sole forme di pensiero creativo. L’architetto, quando pensa di costruire un nuovo meraviglioso palazzo, cerca dapprima la pace del suo studio, richiama poi la sua immaginazione per creare nuovi dettagli e comodità e di raro è deluso dai risultati finali. L’ingegnere che progetta di coprire una voragine o un fiume, visualizza l’intera struttura prima di fare qualsiasi tentativo di realizzarla. Questa visualizzazione è l’immagine mentale che precede il carattere della struttura finale. Il chimico cerca la quiete del suo laboratorio e poi diventa ricettivo alle idee da cui il mondo finirà per trarre profitto, comodità o lusso. Il manager della finanza cerca la tranquillità del suo ufficio e si concentra su qualche problema organizzativo e presto il mondo viene a sapere dei suoi grandi successi. L’immaginazione, la visualizzazione e la concentrazione sono tutte facoltà spirituali e creative perché lo spirito è l’unico Principio Creativo dell’Universo, e chi ha trovato il segreto del potere creativo della mente ha scoperto il secreto di tutte le epoche. La legge indicata in termini scientifici è che “il pensiero è correlato con il suo oggetto”, ma purtroppo la grande maggioranza permette ai propri pensieri di soffermarsi sulla mancanza, la limitazione, la povertà e ogni altra forma di pensiero distruttivo. E siccome la legge non fa preferenze fra le persone, questi pensieri

diventano oggettivi nel loro ambiente. Infine, c’è l’amore che è anch’esso una forma di pensiero. L’amore non è niente di materiale eppure nessuno può negare che sia qualcosa di molto reale. San Giovanni dice che “Dio è amore”. E ancora: “Adesso siamo tutti figli di Dio?”, il che significa che l’Amore è il Principio Creativo dell’Universo e San Paolo ci dice: “In Lui viviamo e ci muoviamo e troviamo il nostro essere”. L’amore è un prodotto delle emozioni. Le emozioni sono regolate dal plesso solare e dal sistema nervoso simpatico. È quindi un’attività inconscia e si trova completamente sotto il controllo del sistema nervoso involontario. Per questo motivo è frequentemente attuato da motivi non dettati dalla ragione né dall’intelletto. Ogni demagogo politico e ogni santone religioso specula su questo principio – sa che se riesce a suscitare delle emozioni, allora il risultato è assicurato. In questo modo il demagogo fa appello sempre alle passioni e ai pregiudizi del suo pubblico, mai alla ragione. Il santone fa appello a sensazioni attraverso la natura dell’amore ma mai dell’intelletto. Entrambi sanno che quando suscitano le emozioni, ragione e intelletto vengono ridimensionati. Troviamo lo stesso risultato delle polarità opposte: una si appella all’odio, alla vendetta, ai pregiudizi razzisti, alla gelosia e l’altro si appella all’amore, all’altruismo, alla speranza, alla gioia. Il principio però è lo stesso. Uno attira, l’altro respinge. Uno è costruttivo, l’altro distruttivo. Uno positivo, l’altro negativo. La stessa potenza viene messa in funzione alla stessa maniera ma per scopi diversi. Amore e odio sono semplicemente polarità opposte della stessa forza, proprio come l’elettricità o qualsiasi altra forza può essere utilizzata per scopi distruttivi e, altrettanto facilmente, può essere utilizzata con per scopi costruttivi. Qualcuno dirà che se Dio è lo Spirito ed è Onnipotente e Onnipresente, come può essere responsabile di condizioni distruttive? Non può provocare disastri, malattie e morte. Certo che no. Siamo noi che provochiamo queste cose, ignorando le leggi spirituali. Se non sappiamo che il pensiero è creativo, possiamo avere pensieri di disarmonia, mancanza, malattia che finiranno per determinare queste condizioni nella nostra vita. Il bene e il male sono termini relativi, indicano il risultato dei nostri pensieri e delle nostre azioni. Se nutriamo solo pensieri costruttivi potremo beneficiare dei vantaggi che comportano e noi chiamiamo questo bene. Se, viceversa, nutriamo pensieri distruttivi, questo porterà disarmonia per noi stessi e per gli altri e chiamiamo questa disarmonia male, ma il potere è lo stesso in entrambi i casi. Non c’è che una fonte di potere e possiamo usare la forza per il bene sia per il male, così come possiamo fare uso dell’energia elettrica per la luce e il calore tramite la comprensione delle leggi che governano l’elettricità. Ma se siamo negligenti o ignoranti delle leggi elettriche, il risultato può essere disastroso. Il potere non è un bene in un caso e un male in un altro, il bene e il male dipendono dalla nostra conoscenza della legge. Molti si chiedono: “Come fa questo pensiero a essere in accordo con la Bibbia?”. Molti milioni di copie della Bibbia vengono vendute ogni anno e ogni scoperta chimica, filosofica o scientifica deve essere in accordo con la verità fondamentale del pensiero religioso. Qual era dunque il pensiero di Gesù riguardo il Creatore? Una simile domanda gli è stata posta da un dottore della legge: “Maestro, cosa devo fare per ereditare la vita

eterna?”. Ha lui eluso la domanda? Ha citato qualche antica autorità? Ha consigliato qualche dogma teologico? No, non l’ha fatto. La sua risposta è stata: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la volontà della tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E amerai il prossimo tuo come te stesso”. Dov’è questo Dio che dice di amare? Gesù si rivolge a lui come il Padre e quando gli viene chiesto di Lui dice: “Chi ha visto me ha visto il Padre”, e di nuovo: “Io e il Padre siamo una cosa sola”. E ancora: “Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue”, ancora una volta ha insegnato ai suoi discepoli a pregare: “Padre nostro che sei nei cieli”, e alla domanda riguardante la posizione del Cielo, Egli ha detto: “Gli uomini non devono dire eccolo qui o eccolo là; perché il regno di Dio è dentro di voi”. Ecco allora l’autorità del Creatore, il Padre dello stesso Maestro curatore. Così, vediamo che scienza e religione non sono in conflitto e che all’interno della Chiesa e al suo esterno c’è un annullamento delle credenze tradizionali e un ritorno alle cose che il Grande Maestro ha insegnato. L’Antico Testamento ha molto da dire riguardo al Dio di Giacobbe e di Mosè, ma questa concezione di un Dio antropomorfo è soprattutto interessante perché mostra un popolo convinto che la Terra fosse piatta, che il sole si movesse, in un’epoca in cui la scienza non era che magia e la religione un dogma. Questo è stato il risultato del metodo deduttivo di ragionamento che ha avuto origine con certe dichiarazioni universali e assolute, ma incapaci di essere verificate. Tutti gli altri fatti devono essere arrivati da un processo di deduzione, a partire da questi assiomi originari. Se i fatti sono stati osservati ed è parso che contraddicessero le “dichiarazioni visive” allora voleva dire che i fatti erano sbagliati. Questo era ciò che veniva insegnato. Se qualcuno poi si ostinava a vedere questi fatti sgraditi, lo si puniva con il veleno, il palo o la croce. Ma nel Nuovo Testamento tutto questo è invertito, viene insegnata la dottrina dell’immanenza di Dio, il Dio obiettivo diviene un Dio soggettivo, ci viene detto che “In Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo”. Ci viene detto che “Il Regno dei Cieli è dentro di te” e siamo indotti a dedurre che Dio è sempre nel “Regno”. A questo proposito è interessante notare che la raccolta di manoscritti che compongono la Bibbia sono stati scritti da uomini diversi, di luoghi diversi, e in epoche molto diverse. In un primo momento questi testi sono stati diffusi separatamente, più tardi raccolti in un unico volume e per lungo tempo ci sono state gravi controversie tra gli antichi ebrei e gli antichi ecclesiastici su quali parti dei manoscritti fossero effettivamente valide. Per esempio nella Bibbia protestante alcune parti non sono state incluse. I manoscritti che compongono l’Antico Testamento sono stati scritti originariamente in ebraico, quelli del Nuovo in greco, e non un solo manoscritto originale è giunto fino a noi: si tratta solo di copie di copie, di copie, di copie e così via. Quando ci ricordiamo che coloro che hanno tradotto questi manoscritti sono stati duramente perseguitati, spesso scomunicati dalla Chiesa, ci accorgiamo che ci sono delle disparità nelle diverse traduzioni di questi manoscritti che oggi chiamiamo Bibbia o “Parola di Dio”. La Bibbia di Re Giacomo, quella più diffusa negli Stati Uniti, è stata elaborata da un team di 47 uomini esperti che hanno ottenuto una versione finale supervisionata dallo stesso Re Giacomo. E

al giorno d’oggi è considerata la Bibbia rigorosamente “americana”. Tuttavia nell’intervento del Comitato di Revisione Americana troviamo delle differenze, tra cui la definizione della fede in San Paolo, “La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono” diventa “La fede è certezza delle cose che si sperano e convinzione delle cose che non si vedono” e questa seconda traduzione elimina e distrugge quella che è stata finora la più bella definizione di fede mai data al mondo. Si può semplicemente vedere come il Nazareno abbia completamente invertito il processo di pensiero in voga a quel tempo e, invece di utilizzare il metodo deduttivo, abbia utilizzato il metodo induttivo. Egli non ha accettato alcuna autorità, nessun dogma, nessun credo, ha ragionato partendo dal visibile all’invisibile, dalle cose temporali a quelle eterne. Se il metodo di ragionamento induttivo fosse ottenuto nella religione, troveremmo che tutte le religioni hanno collaborato al fine di realizzare la “pace sulla terra e la buona volontà verso gli uomini”. Dovremmo trovare tutte le scuole di teologia che cooperano con ogni altra scuola allo scopo di diffondere “le buone novelle di grande gioia”, raccontando di un redentore che è giunto “perché noi avessimo la vita e la abbiamo in abbondanza”. E che questa vita abbondante può essere posseduta guardandoci dentro e non attorno. Quella pace obiettiva è il risultato di una pace soggettiva, l’armonia esterna è la naturale conseguenza dell’armonia interna e “gli uomini non raccolgono uva dai rovi o fichi dalle spine” e il carattere di un uomo è la prova del valore della religione: “perché i loro frutti devono essere conosciuti”. E una tale religione soddisfa il cervello e il cuore. Religione vuol dire amare la giustizia, amare la pietà, dimenticare i torti subiti e ricordare i benefici, amare la verità, essere sinceri, coltivare la mente, conoscere i pensieri più alti, le nobili gesta del mondo, coltivare il coraggio e l’allegria. Rendere felici gli altri, ricevere nuove verità con gioia, coltivare la speranza, vedere la quiete oltre la tempesta, l’alba al di là della notte. Questa è la religione della ragione, il credo della scienza. Poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito. (San Paolo, Prima Lettera ai Corinzi 13:9-10)

Nota biografica

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mprenditore, filosofo, uomo d’affari, saggio, industriale, scienziato della mente, capitalista, grande anima: la figura di Charles Haanel (1866-1949) integra nel modo più concreto e attivo i princìpi e lo spirito del Nuovo Pensiero, lo straordinario messaggio che ogni singolo individuo possiede la chiave spirituale per connettersi alla Mente Universale, e che ogni persona ha il potere – e anzi il dovere – di evolvere e di raggiungere i più alti traguardi, materiali e spirituali. Oltre a Chimica Mentale, Charles Haanel ha scritto altri testi di grande successo, come The Master Key System (“La Chiave Suprema”) che Area51 Publishing ha pubblicato in ebook e audiolibro, e The New Psychology (“La nuova psicologia”), tutti improntati alla ricerca di metodi pratici per cambiare concretamente la propria vita. La leggenda vuole (e il protagonista non ha mai smentito) che La Chiave Suprema sia stata scoperta in giovane età da Bill Gates, che nel metodo di Charles Haanel trovò l’ispirazione e la guida per realizzare il suo sogno da nuovo Henry Ford: portare un computer su ogni scrivania.

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