Chicago - Anime e Sangue
Short Description
Ambientazione...
Description
C’era una volta a Chicago. Lo sfondo dell’ambientazione è una città tanto attiva quanto grigia e fumosa, ovvero la Chicago degli anni ’20. Così come nella storia del nostro mondo, questa Chicago è teatro di lotte tra bande di criminalità organizzata, sia tra di loro che contro le autorità. Così come nel nostro mondo, la fonte principale di queste lotte è la contesa per il monopolio delle merci di contrabbando. In questo mondo, però, eroi e antieroi non mettono in gioco le loro vite per tabacco o alcool, ma per qualcosa di totalmente diverso, qualcosa di magico. In questo piccolo mondo, sino a qualche tempo fa, non era mai esistita la Magia. Nessuno faceva miracoli e nessuno aveva capacità sovrannaturali. Improvvisamente, senza nessun motivo apparente, qua e là iniziarono a comparire le Porte, ovvero degli squarci nella Realtà, finestre verso altri mondi. Alcuni ne furono terrorizzati, e se ne tennero distanti. Altri, invece, videro al di là di esse delle opportunità e le attraversarono. Fu così, dunque, che nella metropoli di Chicago iniziarono a diffondersi conoscenze, esseri e oggetti strettamente correlati alla Magia. La vita di molti abitanti della città cambiò a seguito di questo. Le autorità tardavano a reagire a questi cambiamenti così potenzialmente radicali, e inizialmente fu il caos. Poi, nello stesso inspiegabile modo in cui erano apparse le Porte, arrivò l’ordine, sotto forma di entità aliene e bizzarre, eterogenee nella loro natura ma tutte caratterizzate dalla stessa uniforme. L’FBI (come furono presto soprannominate tali entità) guardava inizialmente con scarso interesse alle autorità e alle istituzioni di Chicago, iniziando invece un lavoro di purga della città da tutto ciò che era Magia: oggetti e persone furono presi e portati via a migliaia, senza addurre spiegazioni e senza fare ritorno. Tutti coloro che invece non avevano intenzione di rinunciare alle nuove virtù che la Magia portava, piuttosto che nelle istituzioni, trovarono ottimi patroni all’interno della criminalità organizzata. Bande e famiglie si prodigarono da subito a utilizzare la Magia (e coloro che la conoscevano) per aumentare la propria influenza e i propri affari, a costo di dover combattere l’FBI, le cui fila si infoltivano con il crescere della diffusione della Magia. Boss, capi e padrini divennero ben presto le nuove autorità di riferimento. Iniziò a prosperare il contrabbando di oggetti e armi magiche, nonché dei servigi dei pochi Maghi sfuggiti all’epurazione. La maggior parte delle Porte, tuttavia, era già stata sigillata, pertanto le rimanenti divennero da subito obiettivi strategicamente importanti da difendere dall’FBI a costo della vita. Le organizzazioni malavitose combattevano o stringevano accordi segreti tra loro per continuare i loro traffici, incapaci di unirsi sotto un'unica bandiera contro il nemico comune. C’era una volta, a Chicago, la Magia.
Nota: nelle mie campagne, ho utilizzato i Furry come abitanti di Chicago, tanto per renderla un po’ più esotica. La Magia, inoltre, viene intesa non alla maniera Fantasy ma alla maniera “arcanepunk”: non essendo abbastanza esperte da usarla nella loro forma più pura, la sfruttano unendo la tecnologia degli anni ’20 e gli artefatti magici. L’FBI, inoltre, era composta da protagonisti di film del tipo più diverso: gli spiriti si sono trovati a dover fare i conti con l’agente Eastwood (in versione “Il buono, il brutto e il cattivo”) tanto quanto con l’Ultimo Samurai o con il temibile agente Dalek.
View more...
Comments