Benessere-Olistico Di Matteo Meletti

February 20, 2017 | Author: Paolo Pezzillo | Category: N/A
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BENESSERE OLISTICO Cos’è, come raggiungerlo e come mantenerlo.

Matteo Meletti Wellness Coach Op.osteopata-Kinesiologo Psych-k facilitator-Master pract. PNL

STUDIO WELLNESS MM Via Betlemme 12 – San Giovanni in Persiceto (Bo) Tel 051.6810859 – Cell 338 600 00 39 www.studiowellness.it [email protected]

Prefazione

Credi nel destino? Se mi avessero fatto questa domanda fino a qualche anno fa avrei sostenuto a spada tratta l’assurdità di credere che qualcosa o qualcuno decida per noi. Vedremo in seguito di rispondere a questa strana domanda, comunque oggi, guardandomi indietro e valutando gli eventi della mia vita, posso essere certo di non trovarmi casualmente sulla strada sulla quale mi trovo e che continuo a percorrere. Troppe coincidenze, troppe casualità per non essere ritenute degli autentici indicatori di sentiero. Analogamente a quando si viaggia per strada cercando un posto e ci si affida alla segnaletica stradale o alle mappe per raggiungere l’obiettivo, ogni volta che raggiungevo un bivio, non so da dove, ma perveniva tempestivamente l’indicazione. “Quando l’allievo è pronto il maestro appare!” recita un proverbio zen, ed oggi ne faccio una filosofia di vita. Ed è proprio con questa filosofia che ho pensato di scrivere questo breve libro. L’intento è quello di aiutare la divulgazione di un metodo per il raggiungimento del benessere olistico le cui prove empiriche ne danno enorme veridicità. Il metodo consiste nell’applicazione delle medicine olistiche in cui si da importanza fondamentale non solo a ciò di cui siamo

fatti ma soprattutto a ciò che pensiamo, ciò che crediamo e alle emozioni che proviamo. La medicina olistica non è una mia invenzione, esiste da sempre, da molto prima dell’avvento della medicina allopatica studiata oggi nelle Facoltà di Medicina la quale s’è imposta come verità indiscutibile su ogni altra metodica. Paradossalmente oggi il ritorno alle origini e alla Natura risulta il sistema più all’avanguardia.

“Puoi cacciare la natura con il forcone, ma stanne certo che ella ritornerà” Orazio. Come ho fatto a passare dalle tecniche osteopatiche al Wellness Coaching è spiegato sopra, in pratica non ho fatto altro che pormi domande alle quali non sapevo rispondere ma la cui risposta era fondamentale. La prima, la più importante per la mia vita professionale, mi si presentò quando all’età di 16 anni lavoravo d’estate ed andavo a raccogliere la frutta per procurarmi denaro da usare nelle vacanze d’agosto. In quell’occasione mi capitò di conoscere un extracomunitario di colore proveniente dal Ghana che viveva in estrema povertà; egli cantava e sorrideva sempre, i lineamenti del suo viso erano sereni e distesi e la sua postura era perfettamente eretta. Non so nulla della sua alimentazione abituale ma quando andavamo in pausa lui rimaneva nei campi a mangiare la sua zuppa di legumi fredda. Alimentazione povera, eppure aveva un’energia ed una forza fuori dal comune e lo dimostrava in ogni situazione in cui dovevano essere spostati pesi ingenti. Era un uomo con una smisurata fede e la sua religione era il motore trainante della sua vita, unico tema delle sue canzoni. Mi raccontava della sua vita felice e della ricchezza che aveva ricevuto dal Signore regalandogli sei figli in perfetta salute, proprio come lui. Ricordo ancora quando mi paragonava i soldi ai figli, dicendo: “se ti rapissero e chiedessero in riscatto tutto quello che

avete, tuo padre sarebbe disposto a pagare per riaverti?”, “certamente si!”, risposi! Quindi incalzava “Allora possiamo affermare che tu per lui sei la ricchezza più grande! Bene, pensa che io ne ho sei di queste ricchezze!” Sicuramente un ragionamento per me, a quell’epoca ancora ragazzino, insolito da sentire, ma un paragone efficace. Era un vero piacere stare in sua compagnia, la sua allegria era contagiosa. Di lui si diceva: “quello è un uomo realizzato! Beato lui!” Allo stesso tempo mi sono scontrato con il titolare dell’azienda agricola, nonché possessore di una villa appena ristrutturata di 400mt quadri e padre di un figlio obeso di cui non faceva altro che lamentarsi, il quale un giorno mi licenziò perché ero in ritardo di 15 minuti; si trattò dell’unico caso di mio ritardo causato da un prolungato fermo ad un passaggio a livello, ma non volle sapere storie. Da notare che tutti dovevano iniziare alle 7.40 del mattino ma la paga partiva dalle 8. Egli continuamente urlava arrabbiato e ci puniva con pene pecuniarie per ogni minuto di ritardo o per quantitativi raccolti da lui considerati scarsi. Zoppicava e aveva perso quasi totalmente la mobilità di un braccio. Solo guardarlo negli occhi metteva ansia e costringeva a dirigere lo sguardo altrove. Di lui si diceva: “Bisogna capirlo, deve difendere i suoi interessi, per questi ha già avuto due infarti! Poveretto!”. Riepilogando, il primo era povero eppure “beato lui!” ed il secondo era ricco eppure “poveretto!” ?? Non mi tornavano i conti, dovevo far luce su questa faccenda. La mia domanda sorse spontanea “come mai alcune persone vivono di niente e riescono ad essere felici ed in salute mentre altri più abbienti sono sempre stressati e malati?”. Ci sono abbienti in salute e abbienti malati, gente in ristrettezze economica in salute e altra malata, ma capire la differenza tra i primi due casi per me era assolutamente di primaria importanza in quanto la nostra mentalità occidentale ci ha sempre suggerito l’idea che il denaro potesse provvedere a farci avere le cose

migliori per mantenerci in salute e felicità; cibo “migliore” ed abbondante, tutta la tecnologia possibile per renderci la vita più agevole, la possibilità di viaggiare per andare a riposarci in posti paradisiaci, i vestiti più alla moda e gadget sfarzosi per “relazionare meglio”, macchine lussuose per confortare ogni nostro spostamento, eccetera. Da questa mia prima domanda ne sono susseguite tantissime altre che mi hanno portato a studiare per capire e rispondere e quindi a conoscere meglio la funzionalità del corpo e della psiche umana. Oggi ne deduco che la differenza sta principalmente nelle credenze di ogni essere umano, e la salute è diretta conseguenza della realizzazione dei nostri obiettivi e all’allineamento della vita ai nostri sentimenti, ai valori, alle credenze... …le nostre emozioni ci danno o ci tolgono la salute! La medicina allopatica può soccorrerci in casi di mali estremi, mette una toppa in caso di falla ma non ci ridona la “salute”. Quella dipende esclusivamente da noi.

Struttura del benessere olistico Dare in poche righe una definizione di “benessere olistico” e consigliare un modo di ottenerlo mi risulta estremamente complesso. Partiamo dal principio Tu sei il responsabile e l’artefice del tuo benessere! Quale modo migliore per iniziare se non quello di scaricarsi di dosso le responsabilità?  Innanzi tutto la parola “benessere” oggi è molto inflazionata ma spesso le definizioni che le vengono attribuite sono divergenti: c’è chi sostiene che si tratta esclusivamente dell’assenza di dolore, chi sostiene che sia da attribuire all’agiatezza economica e il potersi permettere tutto, chi lo

considera un termine da attribuire alla buona forchetta e che un po’ di pancetta ne sia sinonimo, chi crede che benessere sia da intendere all’essere sdraiato su una spiaggia isolata in un paese lontano contornato da paesaggi meravigliosi … per alcuni benessere vuol semplicemente dire buona salute. Non mi permetterei mai di contraddire queste considerazioni, diciamo però che quando un individuo si reca da un esperto di “benessere” si può facilmente scontrare con una qualsiasi figura professionale, effettivamente anche da una sarta! Quando parliamo di benessere olistico si mira a racchiudere tutte le sue forme. Infatti “holos” dal greco significa “intero”, e non è possibile separare nessun aspetto nella definizione benessere olistico. Ma è possibile vivere felicemente in salute, ricchezza e serenità emozionale? Se c’è chi ci riesce allora vuol dire che SI PUO’! Se per salute e serenità emozionale si riesce a dare un’interpretazione più o meno simile per tutti, più difficile risulta definire il termine “ricchezza”; ognuno ha una sua personale immagine ed un suo standard ideale ma a me piace utilizzare la definizione citata in un libro del Dalai Lama che lessi tempo fa, la quale recitava: “Ricco non è colui che può permettersi tutto quello di cui ha bisogno per vivere, ma colui che per vivere non ha bisogno di nulla”. A prescindere da questa interpretazione si potrebbe facilmente obiettare l’affermazione che chiunque possa vivere nel benessere, sottolineando che chi vi riesce sia persona rara e baciata dalla Dea Bendata. A questa obiezione posso rispondere che ogni persona “fortunata” si è cercata e creata la propria sorte, conducendo una vita sana, equilibrata, enfatizzando tutte le situazioni favorevoli e modificando la percezione che si ha degli eventi negativi. Quello che differisce il “fortunato” dallo “sfortunato” è l’impostazione mentale. Si può cambiare? Si, ma solo se lo si desidera veramente.

Oggi sono molte le discipline olistiche che urlano a squarciagola l’importanza di uno stile di vita naturale. Tutti conoscono i danni di un’alimentazione scorretta, vita sregolata, piena di vizi, sedentaria, carica di stress; purtroppo in pochi sanno quali sono i benefici di una vita salutare. Ci si rende conto di non condurre una vita sana solo quando ci si ammala o sorgono dolori improvvisi o cronici ai quali non riusciamo a dare una giustificazione oppure quando non si rientra più nella giusta taglia. Ecco, la definizione di malessere, invece, tutti la conoscono perfettamente: “problematiche fisiche, emozionali e ristrettezze economiche!” Insomma, pare che la civiltà si sia arenata, adagiata e rassegnata e che quindi per benessere si intenda semplicemente lo stato in cui “non si sta male”, ed invece di fare del nostro meglio per raggiungere stadi superiori, stiamo solo attenti a non retrocedere ad un gradino di benessere inferiore, dal quale scappiamo. Ecco, in sintesi, la maggior parte di noi SCAPPA invece di INSEGUIRE! (Wow! …che ansia!)

La mia formazione in kinesiologia ed in tecniche manuali osteopatiche mi ha sempre portato a sviluppare il concetto di benessere seguendo il dogma del “triangolo della salute” in cui viene preso in considerazione l’equilibrio ottimale tra corpo, biochimica e mente; se ne conviene che un’alterazione dello stato ottimale di uno dei suoi lati comporta inevitabilmente la modificazione dell’intero triangolo e quindi una situazione di non benessere.

In effetti quando lavoriamo sulla struttura possiamo agire sui vari tessuti, liberando le articolazioni, migliorando la postura, portando nel giusto equilibrio le catene miofasciali. Possiamo intervenire anche sulle funzioni viscerali e migliorare la biochimica inserendo una nuova ed ottimale alimentazione, integrando con i giusti elementi, disintossicando e depurando il corpo. Ma quando parliamo di mente e di emozioni il discorso si complica a dismisura, limitandoci a consigliare “momenti” sporadici di relax o ad intervenire sui danni materiali che le emozioni creano sulla struttura. L’eliminazione di un blocco fisico non porta ad un vero stato benessere, quanto alla momentanea assenza di dolore, che si ripresenterà puntuale, magari in altri distretti, a distanza di tempo. Come ho detto precedentemente, in alcuni casi l’assenza di dolore è vista come una forma di benessere. Il “male” comunque non è un nostro nemico; esso funge da spia. Proprio così, come una luce rossa sul cruscotto della nostra vettura sta ad indicarci che nel motore urge un rabbocco d’olio, analogamente un dolore ci sta informando che qualcosa nel nostro corpo non va come dovrebbe andare. Forse qualcuno indispettito dalla spia dell’olio si ferma dall’elettrauto a farla staccare, ma nella maggior parte dei casi il problema si risolve a monte! Allora perché “spegniamo” le spie nel nostro corpo, oscurandole con farmaci di ogni genere? Perché avremmo dovuto sospendere momentaneamente la nostra corsa verso “nonsisadove”? Ma questa inesorabile corsa porta inevitabilmente a fondere il motore! Non è meglio fermarci un attimo? E’ proprio questo che mi ha spinto ad andare oltre, a non volermi mai fermare con la ricerca. Del resto quando la mission di una persona è “vivere nel benessere olistico ed aiutare chiunque lo desideri a raggiungerlo” non può ritenersi appagato quando questa non si realizza. 16 anni di studi ed esperienza pratica oggi mi hanno portato a ricredermi sull’effettiva valenza del “Triangolo della salute”. Se in effetti l’insorgere un problema sul lato della strutture ci crea una modificazione anche sul lato della biochimica, e una modificazione sul lato della biochimica ci

modifica il lato della struttura voglio sottolineare il fatto che il lato della psiche ne subisce solo un peggioramento in quanto nella maggior parte dei casi biochimica e struttura DIPENDONO originariamente dalla psiche. Come riporto sul mio sito, “l’Efficienza Umana si riduce drasticamente, sabotando il nostro benessere e la nostra salute, a causa della mente inconscia; le credenze limitanti, le tossine, i conflitti ed i traumi emozionali sono la vera ragione del non raggiungimento del Benessere Olistico e della malattia.” Le indicazioni di malessere derivano soprattutto dalla gestione degli stati emozionali, dai nostri umori, dalla stanchezza e dalla mancanza di prospettive future, dalla mancanza di valori. Sono queste situazioni a creare quello stato di NON benessere che al lungo andare si trasforma in disagio fisico e malattia. Il pensiero si materializza sul corpo interrompendo il corretto flusso energetico nei meridiani, modificandone la postura, diminuendone la resistenza allo stress, limitando la funzionalità digestiva, modificando la biochimica del sangue e di conseguenza di tutte le strutture corporee. Ovviamente non possiamo non considerare che se si ha l’abitudine di mangiare cibi adulterati ed “energeticamente scarsi”, riempiendosi di sostanze quali pesticidi, estrogeni, conservanti, zucchero, alcool, dolcificanti sintetici e via discorrendo, se non si beve acqua a sufficienza, se non si varia la dieta, il corpo e la mente ne pagheranno le conseguenze. Se si è utilizzato il proprio corpo come una discarica, costringendo fegato, reni ed intestino a turni massacranti, se da anni l’esercizio fisico più impegnativo consiste nel pigiare i bottoni del telecomando con una mano ed infilare l’altra nel sacchetto dei pop-corn, è lecito supporre che le emozioni negative abbiano solo una minima responsabilità sul nostro stato di non benessere! Mi chiedo tuttavia cosa porti una persona, conscia del suo stile errato di vita, a non volersi migliorare. Del resto tutti sappiamo, per esempio, che le problematiche legate al cibo sono di origine emozionale (obesità, anoressia, dipendenza da zuccheri, alcoolismo, ecc) per questo

una giusta terapia alimentare molto spesso non ottiene risultati duraturi. Capisco sia difficile pensare che un problema fisico sia di origine psicologica; è risaputo e consolidato che siamo fatti di ciò che mangiamo e respiriamo, risulta più difficile comprendere che siamo soprattutto ciò che pensiamo e ciò in cui crediamo. La medicina occidentale si limita ad inserire solo una minima fetta di malattie nelle cause psicosomatiche, giusto quelle a cui non riescono ad attribuire una causa genetica o batterica o comunque “scientificamente e materialmente tangibile”. Parleremo allora di stress eccessivo e si consiglierà una buona cura con antidepressivi o similari! Di fatto lo stress non è solo quantificabile, ma è anche qualificabile: esistono studi e dimostrazioni sull’origine delle malattie, ed in primis voglio esaltare il lavoro svolto da oltre 30 anni dal bistrattato medico tedesco Dott.Hamer; le sue ricerche, contestate e tenute nascoste da sempre, sono oggi alla portata di tutti. Egli è riuscito ad individuare le 5 leggi biologiche che governano la nostra vita ed è riuscito per ogni malattia ad individuarne l’origine emozionale. Le ricerche del Dott. Hamer sono state avvalorate dalle università di medicina ma non dalla medicina mondiale. Mi chiedo come possa la medicina avvalorare “l’effetto placebo” a tal punto da obbligare ogni azienda farmaceutica ad effettuare test a “doppio cieco” sui propri farmaci prima di immetterli sul mercato ed allo stesso tempo non dare valore all’effettivo potere della mente sia nel farci ammalare che nel farci guarire. Forse perché non v’è minimamente la cultura e la preparazione idonea a questo: è evidente che l’approccio Hameriano che considera l’essere umano come una unità nella quale ogni aspetto è collegato agli altri, rappresenta aria nuova all’interno della concezione “meccanicistica” dell’uomo tipica dell’odierna mentalità occidentale. Nel campo della salute, siamo giunti ad un altissimo livello di spersonalizzazione dell’individuo, visto come un insieme di organi e sistemi che vanno trattati separatamente, perché percepiti come separati. Oppure potrebbe

esserci un altro motivo ma lascio al buon senso di ogni lettore la personale interpretazione. Ma torniamo al nostro Benessere e lasciamo ad ognuno il proprio lavoro ed il proprio “credo”. Per quanto mi riguarda, quando ci si sente intrappolati in una prigione o non si sta vivendo al massimo delle potenzialità è possibile che ci sia un conflitto tra desideri consci e le credenze inconsce. “Una mongolfiera non può decollare se non la si libera dalle zavorre, analogamente, una persona non può riuscire ad esprimere il meglio di sé se non si libera da ciò che lo limita e non impara ad alimentare il proprio potenziale.” Le malattie, i disagi fisici ed emozionali sono indicatori che ci avvisano che la nostra vita non sta prendendo la direzione giusta. Dare la colpa alla genetica, alla sfortuna o al caso, significa prendere le distanze dalla situazione e quindi non risolverla. Le ricerche del Dr. Lipton (“La biologia delle credenze”, Macro Edizioni) indicano che il 95% degli esseri umani nasce con un patrimonio genetico sano; questo significa che le malattie sono una manifestazione delle convinzioni legate ad eventi specifici della vita di ognuno. Basti considerare che in alcune società anche situazioni come un lutto vengono elaborate come una “promozione” dallo stato fisico allo stato spirituale energetico e quindi vissuto con gioia. ASSURDO? Può sembrare, ma di fatto nessuno di loro cade in depressione o si ammala tentando invano di elaborare una perdita. Tutto dipende dalle nostre credenze. (Seguimi fino in fondo, ne vedrai delle belle! )

Le Credenze

Le credenze sono paragonabili al sistema operativo di un computer attraverso il quale vengono fatti girare tutti i programmi. Le credenze determinano la nostra realtà, che è sempre soggettiva. Ciò in cui crediamo ci da il pensiero, ciò che pensiamo crea la nostra realtà. Ciò che definiamo "realtà" è la "nostra realtà", profondamente soggettiva e legata ai filtri che abbiamo davanti ai nostri occhi. Questi filtri, che cominciamo a collezionare fin dai primi giorni della nostra vita, possono rendere il mondo nel quale viviamo un paradiso o un inferno … La nostra realtà è formata dalle nostre "credenze". Queste credenze, di solito a livello subconscio, sono il frutto di una programmazione che inizia dai primi anni della nostra vita, e influenzano in modo drammatico il nostro comportamento e il nostro modo di "percepire" la vita in tutti i suoi aspetti. Le nostre credenze ci forniscono indicazioni su quanto crediamo essere la maniera ottimale per soddisfare i nostri 6 Bisogni Fondamentali (sicurezza, varietà, amore, importanza, crescita e contributo) Le credenze sono la somma delle esperienze emozionali significative vissute da ogni singoli individuo e si instaurano nel subconscio. Ora noi sappiamo che il nostro sistema nervoso autonomo e il sistema immunitario sono comandati dal nostro subconscio. Quando abbiamo delle credenze negative il nostro sistema ormonale si muove per difenderci da un possibile stress, anche quando questo è solo immaginato! Ora possiamo credere che ciò non sia possibile, ma il nostro subconscio adotta una semplificazione della comunicazione e non riconosce il reale dal pensato.

MENTE CONSCIA

MENTE INCONSCIA

-Volitiva

-Abituale

Designa gli obiettivi Pensa astrattamente

Monitorizza le operazione del corpo (digestione, battito cardiaco, ecc) Pensa letteralmente

-Legata al tempo Passato e futuro -Capacità limitata di elaborazione Memoria a breve termine (circa 20 secondi) 1-3 eventi alla volta Media di 40 bits di informazioni al secondo*

-Senza tempo Solo tempo presente -Grande capacità di elaborazione Memoria a lungo termine(esperienze passate,abitudini,valori e credenze) Migliaia di eventi alla volta Media di 40 milioni di bits di informazioni al secondo*

*The user illusion, Tor Norretranders Ch.6 (the bandwith of consciousness)

Una credenza si definisce in termini di quella certezza che deriva dall’accettazione di ciò che pensiamo sia vero con la mente, unito a ciò che sentiamo vero con il cuore. • Le credenze sono un linguaggio. Sia le antiche tradizioni che la scienza moderna descrivono le credenze come la chiave della “sostanza” vera e propria che costituisce il nostro universo. • Le credenze sono un’espressione personale. Tutti hanno credenze e convinzioni. Ogni individuo ne ha un’esperienza diversa. Non ci sono modi

giusti o sbagliati di credere. Una credenza è la nostra accettazione di ciò che abbiamo visto e sperimentato, o che sappiamo da soli. • Le credenze rappresentano un potere personale. Le nostre credenze hanno tutto il potere che ci serve per fare tutti i cambiamenti che scegliamo: il potere di inviare istruzione guaritrici al nostro sistema immunitario, alle cellule staminali e al DNA; quello di porre fine alle violenze nella nostra realtà, quello di guarire le nostre ferite più profonde, di dar vita alle nostre gioie più grandi e, letteralmente, di creare la nostra Realtà quotidiana. (tratto dal libro “The spontaneous healing of belief” di Gregg Braden, Macro Edizioni)

Ora, se qualcosa nella nostra vita non funziona come vorremmo e non ci capacitiamo del “perché” ciò avvenga (vedi per esempio colui che pur impegnandosi lavorando a più non posso si ritrova sempre “al verde”, oppure colei che pur volendo una relazione stabile non incontra mai “quello giusto” o anche la persona che nonostante i mille tentativi non riesce a dimagrire o mantenere i risultati ottenuti dopo un periodo di estreme privazioni, ecc.. ecc..) forse occorrerebbe intervenire proprio sul nostro programma principale, il subconscio e le credenze instaurate in esso. Esiste anche un altro motivo per la quale è importante conoscere le credenze: esse sono misurabili in termini di frequenza, e come tali entrano in risonanza con altre onde di pari frequenze.

Spiritualità e Forza d’attrazione

Altri studi, apparentemente più spirituali ma che basano le teorie sui concetti della fisica quantistica, sostengono che non vi è solo una mente conscia ed una subconscia con la quale abbiamo a che fare, ma una che

governa tutti noi, detta “superconscio”, che è una mente suprema, una mente universale che da sempre esiste e di cui noi siamo parte. Tutto è uno e l’uno è tutto. Su queste teorie si poggia la “legge d’attrazione”, quella legge che sostiene che ogni pensiero ha una frequenza ed entra in risonanza con energia di pari frequenza dell’universo attraendo ciò che si trasmette. Se non hai ancora letto il libro “the secret” ti consiglio di comprarlo. Puoi essere scettico ma la “forza d’attrazione” esiste e la puoi sperimentare quando vuoi. Quante volte hai pensato ad una persona che non vedevi da tempo e nel giro di breve hai ricevuto una sua telefonata o una sua visita. Coincidenza? Oppure una canzone per radio che fischiettavi o canticchiavi poco prima. Il libro “The Secret” di Rhonda Byrne ha venduto milioni di copie e ha diffuso in tutto il mondo il concetto di Legge di Attrazione. Essa dice che se tu desideri fortemente qualcosa, allora si realizzerà quasi per magia; l’universo ti aiuterà a raggiungere i tuoi desideri e ti permetterà di attrarre proprio le risorse di cui hai bisogno. Ma le tue credenze devono essere in sintonia con ciò che desideri. Io credo che tutto questo sia assolutamente vero, che quando tu ti focalizzi su un particolare sogno o obiettivo, allora in qualche modo si realizzerà. Napoleon Hill diceva: «Qualsiasi cosa l’uomo può immaginare, la può realizzare». Antohny Robbins parla di SAR “sistema attivante reticolare”, per intendere che quando la mente umana è focalizzata su un desiderio, allora semplicemente noterà eventi, persone e discorsi correlati a quel desiderio. Deepak Chopra parla di “coincidenze” e fisica quantistica. Il senso è sempre lo stesso: più ci concentriamo su qualcosa e più questa diventa vicina, concreta e realizzabile.

Non voglio e non posso dilungarmi su questo argomento che fa parte della fede di una persona in questa sede, ma sempre più persone tendono a confermare che attraggono del “bene” o del “male” in sintonia con le emozioni vissute. Ciò che tutti comunque vorrebbero attrarre a se stessi è il meglio in ogni campo della vita, ottenere successo.

Ottenere successo

Forse sto aggiungendo troppi concetti astratti ma si vedrà in seguito come anche questi rientrino pienamente nel discorso e concretizzeremo il tutto. A questo punto potremmo anche definire “benessere olistico” come il completo appagamento delle nostre emozioni e, di conseguenza, il godere di una vita in salute; e chi ottiene questo ha ottenuto successo. Per vivere e godersi la vita in pieno benessere bisogna quindi ottenere quel successo così ben definito da Ralph Waldo Emerson: “Ridere spesso e di gusto,ottenere il rispetto di persone intelligenti e l’affetto dei bambini; prestare orecchio alle lodi di critici sinceri e sopportare i tradimenti di falsi amici; apprezzare la bellezza; scorgere negli altri gli aspetti positivi; lasciare il mondo un pochino migliore, si tratti di un bambino guarito, di un’aiuola o del riscatto da una condizione sociale; sapere che anche una sola esistenza è stata più lieta per il fatto che tu sei esistito. Ecco, questo è il successo.” Per ottenere successo esiste una formula fondamentale che se seguita porta inevitabilmente al risultato sperato. La prima cosa che bisogna sapere è quello che si vuole ottenere, definire con esattezza ciò che si desidera in modo da dirigere il SAR. Il secondo passo è “agire”, altrimenti i desideri resteranno solo sogni. Il terzo passo consiste nello sviluppare la

capacità di capire se i gesti che stiamo compiendo ci avvicinano o ci allontanano dai risultati ed, in fine, il quarto passo consiste nello sviluppare la flessibilità necessaria a cambiare il proprio comportamento finché non si ottenga quello che si vuole. Quali sono le caratteristiche che occorre sviluppare nell’individuo per ottenere successo? Sono state identificate 7 caratteristiche primarie e voglio riproporle come le ha individuate Anthony Robbins (MENTAL COACH N°1 AL MONDO)nel suo libro “Come ottenere il meglio da se stessi e dagli altri”(personalmente ne consiglio la lettura): -PASSIONE: Bisogna scoprire un motivo, uno scopo infiammante, esaltante che ci spinge a dare il massimo. La passione conferisce alla vita potenza, gusto e significato. La passione ci fornisce il combustibile che ci fa attingere alle nostre potenzialità. -FEDE: Chi ha successo nella vita differisce notevolmente, quanto a credenze, da coloro che falliscono. Quello che pensiamo vero e possibile si trasforma in quel che è vero e possibile. Se pensiamo che la nostra vita sia racchiusa in limiti ristretti, vivremo una vita in ristrettezza. Puoi aver passione, ma se non hai anche fede non farai mai quei passi che trasformano i sogni in realtà. -STRATEGIA: se fede e passione sono il nostro carburante, la strategia serve per organizzare le risorse, le quali devono essere gestite in maniera efficace per ottenere risultati. -CHIAREZZA IN FATTO DI VALORI: i valori sono specifici sistemi di credenze relativi a quello che è bene o male per le nostre esistenze. Le strategie per il raggiungimento del successo sono influenzate dai nostri valori. Se le strategie per il raggiungimento del successo richiedono cose in contraddizione coi nostri valori inconsci nemmeno la migliore delle strategie funzionerà.

-ENERGIA: se hai passione in ciò che credi, conosci la strategia che può portare alla sua realizzazione e questa è in linea con i tuoi valori ma non possiedi l’energia fisica necessaria a intraprendere le azioni semplicemente non otterrai il tuo scopo. Il successo è inseparabile dall’energia fisica, intellettuale e psichica. Fondamentale risulterà quindi seguire un ottimo piano nutrizionale e integrare con ciò che è carente, depurare l’organismo, praticare sport e recuperare con le giuste ore di sonno. -POTERE DI LEGARE: appunto perché successo non vuol dire ottenere risultati solo in un unico campo, bisogna saper sviluppare la capacità di istituire legami con altri. -DOMINIO DELLA COMUNICAZIONE: il modo che abbiamo di comunicare con gli altri e con noi stessi determina la qualità delle nostre esistenze. il dominio della comunicazione è ciò che fa grande un genitore, un artista, un politico, un insegnate. Anche la gestione degli stati d’animo rientra in questa caratteristica. In effetti in ogni situazione che viviamo noi attiviamo un dialogo interno che tanto più lo sappiamo dirigere, tanto più otterremo successo.

Cerchio del benessere

A questo punto il concetto di benessere olistico in apparenza pare complicarsi. Io personalmente credo che si semplifichi molto. Sappiamo come si fa ad ottenere successo ed il successo è sinonimo di benessere ma nello specifico, se noi dividiamo il benessere olistico in 8 categorie ecco che il quadro appare più nitido. Il triangolo del benessere ora è un cerchio del benessere!

Ora se noi prendiamo in esame ogni parte della nostra vita, una categoria alla volta, e molto onestamente gli diamo un voto da 1 a 10 (senza barare! Il secchione tenderà a darsi tutti 10!) riusciremo a capire quale emozione della nostra vita ci sta sabotando. In seguito troverai ottimi spunti per lavorare su questo cerchio. Trovato il problema siamo a metà dell’opera! Ora bisogna eliminarlo. Per prima cosa ci vuole l’intenzione e quindi capire i privilegi che si otterranno eliminando l’ostacolo, poi bisogna influenzare positivamente il nostro stato emozionale gestendo in maniera ottimale tre forze. 1- La fisiologia; per sperimentare qualsiasi emozione o sentimento occorre usare la fisiologia. Il nostro corpo è la sede in cui si manifestano le emozioni! Un radicale cambiamento della fisiologia crea un immediato cambiamento nelle emozioni. Come fisiologia intendiamo le espressioni facciali, la postura del corpo, la respirazione, il movimento del corpo. 2- Sistemi di credenze, valori e regole. Modificare, come ampiamente descritto prima, le credenze si modifica la visione che si ha del mondo. Se una credenza è limitante, la sua sostituzione si rende necessaria.

3- Il linguaggio; i significati che attribuiamo alle nostre esperienze determinano come ci sentiamo. Tuttavia, il linguaggio e le parole che utilizziamo all’interno della nostra mente (comunicazione interna) e per esprimerci con le altre persone (comunicazione esterna) sono dei potentissimi catalizzatori delle nostre emozioni. Se cambiamo la fisiologia e le credenze ma continuiamo ad utilizzare vecchi modelli di linguaggio come “mi sento depresso”, “sono uno straccio”, “perché capita sempre a me”, “la gente è disonesta”,ecc, si rientrerà inevitabilmente nei vecchi schemi emotivi e comportamentali.

Concretizziamo:

1-il nostro benessere dipende da noi. 2-il triangolo della salute ci indica che non possiamo vivere nel benessere se non abbiamo tutti i 3 lati(struttura-biochimica-mente) nello stato ottimale, quindi MENS SANA IN CORPORE SANO. 3-la mente ha valore dominante sugli altri lati. 4-per star bene con la mente occorre avere un’idea chiara di ciò che si vuole dalla vita in ogni suo ambito consci del fatto che chiunque può ottenere successo nella vita. 5-per ottenere quello che si vuole occorre seguire un determinato protocollo, spiegato precedentemente, eliminando le credenze limitanti che ci tengono rovinosamente intrappolati nella situazione attuale. 6-per fare tutto occorre uscire dalla Zona Confort ed agire, nessuno farà niente al posto nostro.

Analizza te stesso Ti invito inoltre a cominciare fin da oggi a vivere la magia del cambiamento, invitandoti a rispondere ASSOLUTAMENTE PER ISCRITTO alle seguenti domande per indirizzare meglio il tuo SAR.

1-che voto dai da 1 a 10 (dove 10 si intende il massimo della realizzazione) alla tua situazione di “salute/fisico”? …………………………………….. Qual è la situazione attuale? ……………………………………………………………………. ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Come vorresti che fosse? ……….................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Cosa potresti fare per migliorare? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….............. 2- che voto dai, da 1 a 10, alla tua situazione in ambito “famiglia”? …………………………………….. Qual è la situazione attuale? ……………………………………………………………………. ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Come vorresti che fosse? ……….................................................................... ....................................................................................................................... .......................................................................................................................

Cosa potresti fare per migliorare? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….............. 3- che voto dai, da 1 a 10, alla tua situazione “lavorativa/carriera”? …………………………………….. Qual è la situazione attuale? ……………………………………………………………………. ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Come vorresti che fosse? ……….................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Cosa potresti fare per migliorare? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….............. 4- che voto dai, da 1 a 10, alle tue “emozioni e relazione di coppia”? …………………………………….. Qual è la situazione attuale? ……………………………………………………………………. ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Come vorresti che fosse? ……….................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Cosa potresti fare per migliorare? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………..............

5- che voto dai, da 1 a 10, alla tua situazione di “vita sociale e svago”? …………………………………….. Qual è la situazione attuale? ……………………………………………………………………. ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Come vorresti che fosse? ……….................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Cosa potresti fare per migliorare? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….............. 6- che voto dai, da 1 a 10, alla tua “spiritualità”? ………………………………….. Qual è la situazione attuale? ……………………………………………………………………. ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Come vorresti che fosse? ……….................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Cosa potresti fare per migliorare? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….............. 7- che voto dai, da 1 a 10, alla tua situazione “finanziaria”? …………………………………..

Qual è la situazione attuale? ……………………………………………………………………. ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Come vorresti che fosse? ……….................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Cosa potresti fare per migliorare? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….............. 8- che voto dai, da 1 a 10, alla tua situazione di “crescita personale”? ………………………………….. Qual è la situazione attuale? ……………………………………………………………………. ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Come vorresti che fosse? ……….................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... Cosa potresti fare per migliorare? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….............. Adesso per ogni “Cosa potresti fare per migliorare” espresso in forma positiva (es: per migliorare la forma fisica invece di dire “devo smettere di stare sdraiato sul divano a mangiare schifezze” utilizza “devo fare sport e nutrirmi correttamente”), metti una scadenza in termini di tempo. Ed ecco fatto un obiettivo. Devi essere il più preciso possibile. Ora muoviti per ottenere ciò che vuoi.

Fatto questo ti suggerisco una vera prova d’immaginazione: prendi dei fogli di carta e rispondi alle seguenti domande: (conserverai poi i fogli e li rileggerai di tanto in tanto) 1-com’è la mia vita oggi? 2-come immagino la mia vita tra un anno da oggi? 3-come immagino la mia vita tra 5 anni? 4-come immagino la mia vita tra 10 anni? Utilizzando come spunto gli otto spicchi del cerchio del benessere usa l’immaginazione al meglio delle tue possibilità. Per ogni periodo sopra citato vediti dall’esterno immerso in una situazione di vita quotidiana; sii il più chiaro possibile: cosa fai, con chi sei, come stai..ecc. e mi raccomando, essendo un’ideale di vita, punta in alto… molto in alto! ESAGERA! Non essere critico con gli ideali, tutto è realizzabile desiderandolo e credendoci veramente.

Aiuti per mantenersi sempre positivi.

Ogni mattina al tuo risveglio indossa un bel sorriso e rispondi a queste domande potenzianti del mattino: 1-per cosa sono maggiormente felice nella mia vita, oggi? Cosa mi rende felice? 2-per cosa sono maggiormente entusiasta nella mia vita, oggi? Cosa mi entusiasma? 3-per cosa sono maggiormente orgoglioso nella mia vita, oggi? Cosa mi rende orgoglioso?

4-per cosa sono maggiormente grato nella mia vita, oggi? Cosa mi rende grato? 5-in cosa sono maggiormente impegnato nella mia vita? Come mi fa sentire ciò? 6-cosa mi sto godendo particolarmente nella mia vita, oggi? Come mi fa sentire? 7- chi amo? Chi mi ama? Cosa mi fa amare? Come mi fa sentire ciò?

Allo stesso modo ogni sera prima di spegnere la luce rispondi alle domande potenzianti della sera: 1-cosa ho donato oggi? In quali modi ho contribuito alla mia crescita ed a quella degl’altri? 2-che cosa ho imparato oggi? 3-in che modo questa giornata ha aggiunto qualcosa alla qualità della mia vita? In che modo posso usare questa giornata come un investimento per il mio futuro?

Durante la giornata, quando ti si pongono davanti degli ostacoli ricordati che nessun problema è permanente; nessun problema affliggerà tutta la tua vita e tutto può essere risolto. Evita quindi domande distruttive come “ma perché capitano tutte a me?” gestisci l’ostacolo e superalo. Utilizza le seguenti domande che risolvono i problemi. 1-che cosa c’è di utile in questo problema? 2-cosa non è ancora perfetto? 3-cosa intendo fare perché vada come intendo io?

4-cosa non intendo più fare affinché vada come voglio io? 5-come posso rendere piacevoli le attività che devo svolgere affinché vada come voglio io?

COSA POSSO FARE PER TE? SFIDATI! Sei pronto alla sfida delle 2 settimane? “Durante le prossime 2 settimane evita di rimanere ancorato ai pensieri negativi; se ti rendi conto che sei bloccato da questi poniti subito le domande che risolvono i problemi ed entra in una fisiologia potenziante, eretto, sorridente e respira profondamente; ogni mattina appena sveglio,beviti per prima cosa un bicchierone d’acqua naturale e rispondi alle domande potenzianti trovando una risposta per ognuna di esse; allo stesso modo fallo alla sera; concentrati completamente sulle soluzioni e non sui problemi; considera che spesso i malumori sono dati dalla cattiva alimentazione e dai troppi zuccheri ingeriti oltre che dallo scarso riposo: applicati in una dieta disintossicante e riposati per più di 7 ore per notte. Vai in una palestra ed iscriviti oggi stesso, bastano 45 minuti di sano movimento 2/3 volte a settimana per rimanere in forma.” Se anche solo per un giorno non riuscirai nell’intento dovrai necessariamente ricominciare da capo. Segui attivamente sul mio blog i miei suggerimenti, e giorno dopo giorno potrai anche tu godere di un ottimo stato di benessere. Potrai inviarmi i tuoi dubbi, le tue necessità ed interagire privatamente con me. INIZIA

SUBITO a seguire una dieta idonea alla tua fisiologia (vedi sul mio sito) e comincia a praticare regolarmente sport. Se ciò non bastasse ti invito a prenotare la tua seduta gratuita presso il mio studio. La kinesiologia e l’osteopatia sono un valido sostegno per rimettere in forma il corpo ed i funzionamenti fisiologici; la PNL e le tecniche psico-energetiche sono un perfetto ausilio per eliminare blocchi emozionali e per ottenere i risultati prefissati e mantenerli nel tempo. Cosa succederà al termine delle 2 settimane? 1-comprenderai tutte le abitudini mentali che ti impediscono di evolvere. 2-spingerai il tuo cervello a cercare alternative potenti ed utili 3-riceverai una tremenda “scossa” di sicurezza, quando realizzerai che puoi cambiare la tua vita 4-creerai nuove abitudini, nuovi standard, nuove aspettative che ti aiuteranno a crescere ed a goderti la vita, ogni giorno sempre di più.

Conclusioni Hai letto tutto il mio e-book? Se anche tu sei riuscito ad appassionarti al concetto del “Benessere Olistico” ti faccio i miei complimenti! Fai parte del 3% della popolazione occidentale che ha deciso di prendere in mano la propria vita e di farne un capolavoro. Volevo però fare una precisazione: se involontariamente ho fatto trasparire il concetto che raggiungere il benessere sia facile chiedo scusa!... ma non lo è affatto! Anzi, non c’è niente di più difficile che cambiare rotta, ma allo stesso tempo ti assicuro che anche tornare indietro una volta direzionato il timone sarà ancor più dura! Tieni duro quindi, fatti aiutare ma non mollare mai… è solo la difficoltà iniziale! Se riesci a non mollare per i primi

3 mesi, il tempo per creare le nuove sinapsi del cambiamento e renderle un abitudine,poi la strada sarà meno in salita. Caricati con tutti i sistemi che conosci, sii “maraglio”(passami il simpatico termine) ed esaltato e soprattutto non prestare attenzione ai giudizi di chi apparentemente ha capito tutto dalla vita ma è costretto a massificarsi per paura di essere inadeguato e non accettato! La gente farà di tutto per farti deragliare ma solo perché invidiosi. Utilizza musiche per te potenzianti, accendi lo stereo già al mattino, mentre ti lavi, e visualizza la tua giornata ideale, senza intoppi ma fluida e positiva… ed esclama “CHE SPETTACOLO!”. Ti aiuterà a partire con la marcia giusta perché come ben saprai “chi ben comincia… è a metà dell’opera”! Ridi di gusto il più spesso possibile e resta lontano dai telegiornali e dai quotidiano e da chiunque voglia indirizzare la tua attenzione alle situazioni negative della vita, creandoti stati d’umore depotenziante. Scegliti le amicizie giuste e ricordati che “chi va con lo zoppo impara a zoppicare!”ma soprattutto che qualcuno molto più saggio di me un tempo disse “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. Verità indiscutibile. Circondati quindi da persone positive che condividano con te questa tuo nuovo modo di essere. Tu sei importante per te stesso ma anche per chi ti sta vicino… Ricordi il parallelo fatto all’inizio tra il “povero Ghanese” ed il “ricco agricoltore”? La gente ama chi è felice! Nessuno gode a star vicino alle persone negative. Sii quindi sempre solare e gioviale anche con chi non lo merita: lo metterai così facendo in una situazione sfavorevole nei tuoi confronti e lo porterai alla mediazione in qualsiasi tipo di contrasto. Odio genera odio, ma è vero anche il suo contrario. Quando ti sentirai pervaso da emozioni negative ripetiti sempre internamente “è solo una situazione momentanea causata da stanchezza, la responsabilità è solo mia, tutto è sotto il mio controllo e migliorerò immediatamente” riposati in solitudine per qualche minuto, respira profondamente utilizzando il diaframma, assicurati in una postura eretta e fiera, bevi un bel bicchiere d’acqua e sorridi… magari torna con la tua mente ad una situazione particolarmente esilarante della tua vita,

soffermati un attimo nel goderti quei frammenti di vita vissuta… poi, rigenerato e rinfrancato, torna in mezzo alla gente. Metti in pratica questi consigli e nota come tutte le situazioni attorno a te cambieranno velocemente.

Ora, rispondendo alla domanda con la quale ho iniziato questo e-book, “credi nel destino?” posso rivelarti che .. SI, credo fortemente che il nostro destino sia di vivere una vita felice ed in salute, ognuno con il proprio scopo e la propria storia, ma che allo stesso tempo facciamo di tutto per remargli contro. Liberati definitivamente dalle zavorre e lasciati trasportare dove “il destino” ha deciso che c’è felicità per te!

Con l’augurio di averti regalato una cosa gradita, ti porgo un sincero “in bocca al lupo!” Matteo

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