Basic Voicing - L'Accompagnamento Della Melodia Alla Chitarra

February 26, 2018 | Author: gigi02 | Category: Classical Guitar, Harmonica, Pop Culture, Music Theory, Elements Of Music
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CONSERVATORIO DI MUSICA "GIUSEPPE TARTINI" – TRIESTE Scuola di didattica della musica Biennio di secondo livello per la formazione dei docenti di chitarra Classe di concorso A 77

TESI DI DIPLOMA

BASIC VOICING: L’ACCOMPAGNAMENTO DELLA MELODIA ALLA CHITARRA

Studente: Fabrizio Furci

Relatore: Stefano Bellon

Correlatore: Pierluigi Corona

a.a. 2008/2009

PRESENTAZIONE

Ho analizzato con piacere la tesi di Fabrizio Furci comprendendone immediatamente l’originalità didattica. La tecnica del basic voicing viene spesso utilizzata dai chitarristi jazz perché permette un’immediata e completa comprensione del materiale armonico concentrando l’attenzione sui suoni fondamentali che possono essere arricchiti dall’intervento melodico di un secondo strumento o dalla voce. Credo che questa tecnica debba essere studiata anche da chi intraprende lo studio della chitarra classica perché aiuta a creare una sensibilità musicale armonica vicina all’estetica della musica derivante o influenzata dal jazz. L’organizzazione del materiale presente nella tesi segue una logica interessante, inizialmente gli accordi utilizzano come fondamentale le corde a vuoto (tecnica forse meno usata nell’ambito jazz ma che senz’altro si avvicina ad una certa concezione della chitarra classica) per continuare con posizioni in cui tutte le note sono invece diteggiate. Gli esempi musicali scritti per dimostrare l’utilizzo delle posizioni accordali utilizzano la tecnica del legame armonico, che consiste nel tenere ferma l’eventuale nota in comune tra due o più accordi e aiutano l’allievo a comprendere in maniera chiara il significato acustico dell’armonia.

Prof. Riccardo Chiarion

2

INDICE Introduzione 4 Basic Voicing: L’accompagnamento della melodia alla chitarra.

7

1.1

Le potenzialità della chitarra come strumento armonico

7

1.2

Grafico, le posizioni del basic voicing con fondamentale a vuoto

8

Parte prima

1.3

-

Rappresentazione grafica delle posizioni del basic voicing 9 di M7, 7, m7, mM7 con fondamentale a vuoto.

-

Esempi di concatenazioni Es.1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-12

17

Grafico, le posizioni del basic voicing con fondamentale 23 diteggiata -

Rappresentazione grafica delle posizioni del basic voicing 24 M7, 7, m7, mM7 con i suoni diteggiati sulla tastiera.

-

Esempi di concatenazioni. Es.13-14-15-16-17-18-19-20-21-22

32

-

Legenda dei simboli

37

Antologia di brani

38

2.1

Guardandomi attorno..

39

2.2

Nebbia

40

2.3

Riflessioni

41

2.4

Chicago blues

42

2.5

Una fresca mattinata

44

2.6

Notte d’estate

45

2.7

Il paese delle meraviglie

47

2.8

Park Blues

50

- Appendice

51

Parte seconda

Bibliografia

52

3

Introduzione

Questo mio lavoro rappresenta un primo tentativo di applicare la tecnica del basic voicing alla musica per chitarra classica. Le riflessioni qui riportate derivano dall’esperienza fatta come allievo del corso di didattica della musica, come tirocinante nelle classi di chitarra del conservatorio “G.Tartini” di Trieste, e di insegnamento a numerosi allievi in alcune scuole di musica della regione. In seguito a una fase di indagine di carattere osservativo nei corsi di chitarra classica sono giunto a trarre alcune conclusioni di tipo metodologico: lo studio dello strumento al Conservatorio è legato a una estetica musicale lontana dalla sensibilità dei nostri tempi e non permette ai ragazzi di trattare coscientemente il materiale musicale; molti dei metodi per chitarra utilizzati per gli studi musicali1, nei conservatori o nelle scuole di musica, sono legati a una sensibilità armonica che non è attuale. Un lavoro che per la sua scientificità procedurale raggiunge ottimi risultati è Methode pour guitare di Joseph Fernando Macari Sor, chitarrista e compositore spagnolo (Barcellona 1778 – Parigi 1839). Qui, Sor, definendo il modo di procedere del suo ragionamento, spiega l’idea del ruolo che la chitarra deve avere: uno strumento armonico in grado di accompagnare una melodia nella maniera più opportuna, uno strumento che possa sostituire autonomamente l’accompagnamento orchestrale. Lo scopo richiamato in quest’opera è quello di rendere l’allievo autonomo nell’uso dello strumento, in rapporto alla melodia e all’accompagnamento, dal punto di vista armonico e delle differenti qualità dei suoni. Altri metodi di autori contemporanei trattano, allo stesso modo, la chitarra come strumento d’accompagnamento.2 Nell’ “Introduzione” al metodo La chitarra d’accompagnamento, Mauro Storti fa esplicito riferimento allo scopo che intende raggiungere: non solo una più o meno ampia conoscenza di accordi, ma l’acquisizione di una sensibilità armonica attraverso una chiara presa di coscienza del sistema nel suo complesso e dei rapporti che intercorrono tra i bassi e le voci superiori. 1

F. CARULLI, Metodo completo per chitarra op.27, nuova ed. riveduta e ampliata a cura di Massimo Storti, Milano Carisch M. CARCASSI, Metodo per chitarra op.59, Edizioni musicali Bèrben, Ancona, 1964. M. GIULIANI Metodo per chitarra op.1; 120 arpeggi, esercizi per la mano sinistra, tenuta del suono, 12 lezioni progressive, Edizioni musicali Bèrben, Ancona, 1964. F. SOR, Method for the spanish guitar, Tecla Editions, London, 2004. 2 MAURO STORTI, La chitarra d’accompagnamento – metodo elementare teorico pratico, Carisch editions, Milano, 1989.

4

Gli autori fin qui citati, nel porsi questi obiettivi, si rifanno alla sensibilità armonica dell’800 chitarristico. Al contrario, la sensibilità che nuovi autori come Claude Debussy, Maurice Ravel, Igor Stravinskij, Charles Ives, Erik Satie, e la nuova musica popular americana del ‘900 - (rag-time e jazz) - rappresentano, non viene introdotta nei manuali per lo studio della chitarra classica, oppure è marginalmente trattata. R. S. Brindle nel suo metodo3 Guitarcosmos for guitar e S. Dogdson4 nelle sue raccolte di studi effettuati nel corso del ‘900, tentano di rompere questa tradizione. Tuttavia le loro opere sono rivolte a un pubblico di chitarristi non principianti o, comunque, non alle prime armi e hanno il difetto di non offrire una modalità di approccio graduale allo studio della chitarra. Come ho detto all’inizio, questo lavoro rappresenta un primo tentativo di applicare la tecnica del basic voicing alla musica per chitarra classica. Essa si configura come una modalità armonica di accompagnamento, molto in voga a partire dagli anni ’30 nell’ambito del jazz, abbastanza semplicistica, ma molto flessibile nell’impiego, perché ridotta ad alcune funzioni fondamentali. Ho dunque cercato di offrire una modalità di approccio allo studio e alla conoscenza della chitarra come strumento per l’accompagnamento. Ho preso come elemento strutturante del sistema musicale l’intervallo di terza, e ho abbinato ad esso in maniera creativa e sistematica l’intervallo di settima, offrendo un contributo all’apprezzamento della musica del ‘900. Ho anche cercato, attraverso rappresentazioni della tastiera dello strumento, di rendere chiari i meccanismi che regolano le diteggiature degli accordi, prescindendo da una difficoltosa quanto priva di logica memorizzazione delle diteggiature. Il basic voicing, che, nella sua forma elementare, consiste in un accordo comprensivo di una fondamentale, una terza e una settima, costituisce l’oggetto di indagine di questa tesi. Ho suddiviso il lavoro in due grandi sezioni; la prima descrive la natura del basic voicing e ne definisce la costituzione e l’applicabilità sulla chitarra al fine di accompagnare la melodia. Questa descrizione si serve di rappresentazioni grafiche della tastiera e di esempi musicali fatti con i basic voicings risultanti dalle possibili combinazioni tra gli intervalli di terza e settima nelle loro forme maggiori e minori:

3 4

REGINALD SMITH BRINDLE, Guitarcosmos for guitar, Schott and Company, London, 1979 STEPHEN DODGSON, Studies for guitar (w. Hector Quine), Ricordi, 1967.

5

Ho qui preso in considerazione le seguenti combinazioni: - l’accordo minore con settima minore, detto “minore settima” e annotato “m7”, corrispondente all’accordo del secondo grado della scala maggiore; - l’accordo maggiore con settima minore detto “settima” o “dominante” , annotato “7” corrispondente all’accordo del quinto grado di una scala maggiore; - l’accordo maggiore con settima maggiore, detto “maggiore settima” , annotato “M7”, che è l’accordo di primo grado della scala maggiore. -

l’accordo minore con settima maggiore, detto “minore settima maggiore” ,

annotato “mM7”, che è l’accordo di primo grado della scala minore armonica o melodica. In un primo momento ho considerato tutti i casi in cui la fondamentale è costituita da una delle ultime quattro corde a vuoto, raggruppandoli per tipologia: accordo M7, m7, 7, mM7. Ho poi preso in considerazione il caso in cui la fondamentale viene diteggiata su ognuna delle ultime quattro corde. Gli esempi sono utili a spiegare il meccanismo di movimento delle parti nel passaggio da un accordo all’altro. Nella seconda parte del lavoro sono inseriti dei brani musicali per chitarra solista e per due chitarre che esemplificano in maniera completa il materiale presentato nella prima parte.

6

Parte prima. Basic Voicing: L’accompagnamento della melodia alla chitarra.

1.1 Le potenzialità della chitarra come strumento armonico.

La chitarra è uno strumento che per le sue caratteristiche è portato all’accompagnamento armonico della melodia. Venendosi a instaurare un rapporto tra questi due elementi possiamo dedurre che il ruolo dell’accompagnamento è quello di sostenere nella maniera più opportuna la melodia. Un buon accompagnamento suppone in primo luogo un basso e alcuni suoni che, in armonia con i suoi movimenti, si adattino a esso.5 Questi contribuiscono a creare “l’ambientazione” entro la quale si sviluppa la melodia; per utilizzare una metafora creano il luogo in cui si svolge la vicenda. Arnold Schönberg, nel suo Manuale d’armonia, svolge un’analisi della scomposizione dei singoli suoni in armonici superiori e inferiori e li ordina su una scala di maggiore o minore consonanza rispetto al suono base. Tra essi individuiamo: - La 3za, suono indispensabile per la definizione dell’accordo, definisce il modo maggiore o minore. - La 7ma, arricchisce e dà funzione armonica all’accordo. Considerando questi due intervalli come elementi costitutivi del basic voicing e combinandoli tra loro, in rapporto alla fondamentale, si ottengono le varianti spiegate in tabella 1.6 In un primo momento prendiamo in considerazione i basic voicings con fondamentale a vuoto perché richiedono un minore sforzo fisico della mano sinistra per la loro realizzazione per poi passare a spiegare la diteggiatura dei basic voicings con fondamentale diteggiata, aumentando così di molto le possibilità esecutive.

5 6

F. SOR, Method for the spanish guitar, Tecla Editions, London, 2004, p.6 Appendice

7

1.2

Grafico, le posizioni fondamentali del basic voicing con fondamentale a

vuoto.

Questo capitolo è dedicato alla rappresentazione grafica delle posizioni che la mano sinistra assume sulla tastiera per produrre gli accordi di MI, LA, RE, SOL nelle quattro tipologie di M7, 7, m7, mM7. Ho scelto questi quattro accordi perché la loro fondamentale è prodotta da una corda a vuoto, impegnano in maniera minore la mano sinistra e rendono più facile l’esecuzione. Per ogni tipologia di accordo propongo le possibili varianti del basic voicing di MI, fondamentale sulla 6ta corda, di LA fondamentale sulla 5ta corda, di RE, fondamentale sulla 4ta corda, di SOL fondamentale sulla 3za corda. Le sei linee orizzontali rappresentano le sei corde sul manico della chitarra, quelle verticali i tasti. Mi sono avvalso dell’utilizzo di alcuni segni - (spiegati nella legenda) per indicare dove si trovano la fondamentale, la terza e la settima dell’accordo in questione. Ho giudicato opportuno non rappresentare la diteggiatura degli accordi che si eseguono oltre il XIV tasto considerato l’impedimento che la cassa armonica provoca, in quella posizione, ai movimenti delle dita della mano sinistra. Tra le rappresentazioni vi sono alcuni esempi di passaggio tra due diversi basic voicings. Vengono in questo modo evidenziati i diversi comportamenti delle voci superiori al variare dell’ampiezza del salto della fondamentale.

8

1.3

Grafico, le posizioni fondamentali del basic voicing con fondamentale

diteggiata.

Questo capitolo è dedicato alla rappresentazione grafica delle posizioni che la mano sinistra assume sulla tastiera per produrre gli accordi di LA, RE, SOL, DO nelle quattro tipologie di M7, 7, m7, mM7. Ho scelto questi quattro accordi perché la loro fondamentale è diteggiata su ognuna delle ultime quattro corde. La posizione che la mano assume per la realizzazione dei basic voicings con diversa fondamentale sarà uguale alla rappresentazione grafica proposta sulla medesima corda.

23

Legenda dei simboli × → ○ → ● → m → M → M7 → 7 → m7 → mM7 → I-II-.. →

Fondamentale del basic voicing Terza del basic voicing Settima del basic voicing Minore Maggiore Basic voicing composto da una terza maggiore e una settima maggiore Basic voicing composto da una terza maggiore e una settima minore Basic voicing composto da una terza minore e una settima minore Basic voicing composto da una terza minore e una settima maggiore Tasti della chitarra

37

Parte seconda Antologia di brani

38

Guardandosi attorno.. Fabrizio Furci

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Chicago Blues Fabrizio Furci

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Fine poi coda

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*Sol6; l'intervallo di sesta maggiore sostituisce quello di 7 FaM7; è aggiunto, ai voicings dell'accordo di FaM7, l'intervallo di sesta maggiore 50

Appendice

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M7, a partire dalla fondamentale MI si aggiunge una terza maggiore e una settima maggiore

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7, a partire dalla fondamentale MI si aggiunge una terza maggiore e una settima minore

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m7, a partire dalla fondamentale MI si aggiunge una terza minore e una settima minore

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mM7 a partire dalla fondamentale MI si aggiunge una terza minore e una settima maggiore

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