Autocad Corso Base Teoria
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CORSO DI BASE DI AUTOCAD TEORIA
In questa lezione elenchiamo le convenzioni da adottare per una corretta impostazione iniziale del lavoro.
Le impostazioni iniziali del disegno Le coordinate e le dimensioni visualizzate dall'AutoCAD muovendo il cursore, sono espresse in unità disegno. Il significato di unità disegno è puramente convenzionale ma di importanza rilevante. In teoria possiamo associare alla unità disegno una qualsiasi dimensione reale, in realtà esistono alcune convenzioni da rispettare. Nell'ambito del disegno architettonico la convenzione maggiormente utilizzata è la corrispondenza: 1 unità disegno = 1 metro vale a dire che se la nostra linea è lunga 1.24 unità disegno corrisponderà al vero ad un metro e 24 centimetri. Un'altra convenzione abbastanza diffusa nel disegno architettonico è quella di far corrispondere: 1 unità disegno = 1 centimetro Nell'ambito del disegno industriale è facile imbattersi in disegni in millimetri (1 unità = 1 millimetro), più raro, in ambito urbanistico, incontrare disegni in chilometri (1 unità = 1 chilometro). Qualunque sia la convenzione adottata, è di fondamentale importanza realizzare TUTTI I DISEGNI con quella convenzione. Vale a dire che non posso realizzare disegni in centimetri, altri in millimetri, alcuni in scala 1:100 altri in scala 1:20. Questa pratica deleteria determina problemi di "trasportabilità" del file da un disegno ad un altro, problemi di quotatura, controllo del tratteggio, difficoltà nell'uso di blocchi o simboli. La pratica corretta è quella di realizzare tutti i disegni alla medesima "scala" e con la stessa convenzione, modificando il rapporto soltanto in fase di stampa. Per il controllo del numero di decimali visualizzati si usa il comando UNITS. Questa maschera consente di specificare anche il tipo di visualizzazione delle coordinate e degli angoli, nonché la direzione dell'asse x.
La variabile COORDS, che determina il modo dinamico di visualizzazione delle coordinate, deve essere impostata a 2. Un disegno così preimpostato quò essere salvato come disegno prototipo, vale a dire un disegno che possiamo richiamare dal pannello di controllo iniziale quando creiamo un nuovo disegno. Per salvare il disegno come file prototipo basta selezionare l'opzione AutoCAD Drawing Template File, in fase di salvataggio del disegno.
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In questa lezione elenchiamo le principali primitive grafiche che costituiscono un disegno AutoCAD bidimensionale.
Le primitive grafiche Gli elementi principali che costituiscono un disegno bidimensionale realizzato con un software cad sono riconducibili ad un limitato numero di primitive grafiche, che sono, nel caso di AutoCAD: primitive semplici
entità complesse
punto
poligonali di linee ed archi
linea
testi e paragrafi
cerchio ed arco di cerchio
blocchi e riferimenti esterni (xref)
ellisse e curve di Bezier
quote
immagini raster
campiture (hatch pattern)
oggetti OLE Le entità complesse sono aggregazioni di primitive grafiche che sono gestite come entità uniche. Per ciascuna di queste primitive il programma provvede a registrare nel disegno tutte le caratteristiche geometriche necessarie alla loro rappresentazione. Ad esempio: una linea è individuata da due punti nello spazio cartesiano; un cerchio è definito tramite la misura del raggio e le coordinate del centro; un arco è definito come un cerchio con l'aggiunta di un angolo iniziale e finale; una poligonale è definita dalla successione delle coordinate dei vertici e dalla curvatura di ciascun segmento (la curvatura è il rapporto fra l'altezza della curva nel suo punto di massimo scostamento rispetto alla congiungente i due estremi, e la distanza fra questi due estremi diviso due). un blocco è definito dall'elenco delle primitive che lo compongono. una campitura è definita dall'elenco delle linee che la compongono. Per ciascuna di queste primitive è previsto un comando di creazione specifico, ad esempio: primitiva
comando
punto
point
linea
line
cerchio
circle
arco di cerchio
arc
ellisse
ellipse
curve di Bezier
spline
riferimenti ad oggetti OLE
insertole
riferimenti ad immagini raster
image
Le entità complesse sono ugualmente gestite da comandi specifici; in alcuni casi esiste più di un comando per creare la stessa entità: entità complesse
comandi
poligonale
pline, pedit
blocchi
block, wblock, insert, xref
quotature
dim e sottocomandi dim
campiture (hatch pattern)
hatch, bhatch
testi e paragrafi
text, mtext
curve di Bezier
spline, pedit
Una volta conosciuti questi comandi si è in grado di creare qualsiasi entità grafica realizzabile con AutoCAD. A ciascuna entità vengono inoltre associate caratteristiche aggiuntive che specificano ulteriormente la visualizzazione finale di quell'entità all'interno del disegno. Le principali sono: il layer di appartenenza il colore dell'entità (bianco, rosso, nero, bylayer, byblock ...) il tipo di linea (continua, tratteggiata, puntinata ...) Una volta definita la linea nello spazio cartesiano, l'AutoCAD richiede se la vogliamo colorata di rosso o di nero, se deve essere tratteggiata piuttosto che continua. Queste caratteristiche, se pur aggiuntive, hanno comunque un'mportanza cruciale nell'ambito dell'aspetto finale del disegno.
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In questa lezione verranno elencati i modi possibili di inserire i dati in AutoCAD e quindi poter definire graficamente le caratteristiche geometriche delle entità create.
Le modalità di inserimento La definizione delle primitive grafiche implica la necessità di poter specificare la posizione e la dimensione delle stesse. A seconda dei casi AutoCAD richiede un input di tipo differente: coordinate assolute coordinate relative distanza angolo fattore di scala Le coordinate assolute vengono inserite specificando i valori x ed y del punto. Questi valori possono essere indicati con il mouse (tasto sinistro) o scrivendo manualmente le coordinate separate da virgola: ad es. 12.55,-3.45 esempio: il comando LINE Command: From Point:
indicare il punto con il mouse (tasto sinistro) oppure x,y,z (la z è opzionale nel 2D)
Il programma richiede una coordinata relativa mediamente quando il punto richiesto è successivo al primo punto specificato: esempio: il comando LINE dopo aver specificato il primo punto il programma prosegue con: Command: To Point:
indicare il (modalità assoluta)
punto
con
il
mouse
oppure (notazione cartesiana assoluta: x,y,z)
23.5,12.7,0
oppure (notazione polare relativa: @ angolo > distanza)
@45>3.45
oppure (notazione cartesiana relativa: @ spostamento x, y, z)
@0,3.5,4.0
oppure spostando il mouse nella direzione voluta (angolo) e digitando la distanza richiesta Nel disegno bidimensionale la coordinata z può essere omessa. Una distanza può essere specificata in modalità assoluta o relativa. esempio: il comando CIRCLE dopo aver specificato le coordinate del centro del cerchio il programma richiede la misura del raggio: Command: radius:
indicare la (notazione grafica relativa)
distanza
con
il
mouse
oppure: (notazione manuale relativa)
2.5
Un angolo può essere ugualmente indicato in modalità assoluta o relativa. esempio: il comando ROTATE dopo aver selezionato gli oggetti da ruotare ed indicato il centro di rotazione, il programma richiede: Command: rotation angle:
indicare l'angolo (notazione grafica relativa)
con
il
mouse
oppure (in gradi, notazione manuale relativa)
-30
Il fattore di scala viene mediamente indicato in maniera assoluta, digitando il valore numerico: esempio il comando SCALE dopo aver specificato le entità da scalare ed aver fornito il punto di riferimento, il programma richiede un fattore di scala: Command: scale factor:
indicare una (notazione grafica assoluta)
distanza
oppure (in percentuale: notazione manuale)
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con
il
mouse 0.25
In questa lezione verranno elencati gli strumenti forniti da AutoCAD di ausilio all'utilizzo del mouse nell'inserimento dei dati.
Le modalità di supporto al puntamento Quando utilizziamo il mouse per indicare un punto o una distanza può essere di valido aiuto l'utilizzo delle modalità snap, osnap (snap ad oggetti Object SNAP), polar (SNAP angolare), ortho (modalità ortogonale). Vediamole in dettaglio. SNAP È una modalità che consente al cursore di muoversi su di una griglia virtuale di punti obbligati. Lo spazio fra questi punti è impostabile a piacere. Questa modalità consente una maggiore precisone del disegno ed una maggiore facilità nell'uso del mouse nel'individuare con esattezza i punti a distanza prefissata. Nel disegno architettonico si preferisce impostare il valore dello snap a 0.01. In questo modo il cursore si sposterà con un passo di 1 centimetro. In altro genere di condizioni, converrà impostare lo snap a 0.05 (5 centimetri) per planimetrie, o 0.005 (5 millimetri) per disegni di dettaglio. Lo snap si imposta, si attiva o si disattiva utilizzando l'apposito pulsante presente sulla barra di stato.
OSNAP (snap ad oggetti) È una modalità che consente di specificare punti notevoli delle entità. Gli osnap più utilizzati sono: abbreviazione
comando
spiegazione
END
ENDpoint
gli estremi di una linea o di una curva aperta
MID
MIDpoint
il punto medio di una linea o di un arco
CEN
CENter
il centro di un cerchio o di un arco
INT
INTersection
il punto di intersezione di due entità.
PER
PERpendicular
il punto dell'entità perpendicolare all'ultimo punto specificato
INS
INSertion pt.
il punto di inserzione di un blocco o di un testo
TAN
TANgent
il punto della curva tangente all'ultimo punto specificato
NOD
NODe
osnap all'entità POINT o al punto di riferimento di una quota
esempio: comando PLINE
Command: From point:END of puntare sul punto 1, restituisce il punto A Command: Next point:CEN of puntare sul punto 2, restituisce il punto B Command: Next point:MID of puntare sul punto 3, restituisce il punto C Command: Next point:PER to puntare sul punto 4, restituisce il punto D Command: Next point:TAN to puntare sul punto 5, restituisce il punto E Command: Next point:INT of puntare sul punto 6, restituisce il punto F Command: Next point:INT of puntare sul punto 7 e 8, restituisce il punto G Gli Osnap possono essere specificati in maniera temporanea, come nell'esempio precedente, o in modo permanente utilizzando il pulsante corrispondente sulla barra di stato.
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Anche se l'impostazione permanente degli osnap è diventata una prassi abbastanza comune, se ne sconsiglia l'uso, dal momento in cui crea problemi in fase di selezione oggetti. ORTHO È una modalità che obbliga il cursore a spostarsi in maniera ortogonale rispetto all'ultimo punto specificato. esempio: comando LINE Command: From point:
(puntare su 1)
Command: To point:
(puntare su 2), restituisce il punto A
Command: To point:
(puntare su 3), restituisce il punto B
La modalità ortho si attiva o si disattiva utilizzando il pulsante corrispondente sulla barra di stato.
POLAR (tracciamento polare) È una modalità che blocca lo spostamento del cursore quando si è in prossimità di angoli prefissati. Supponiamo di dover disegnare una linea di 3 metri e 45 inclinata di 30°. Impostiamo il valore del Polar Tracking a 15° (il programma segnalerà quando il cursore raggiunge un angolo uguale o multiplo di 15°). Command: LINE indichiamo il primo punto; spostiamo il cursore fino a quando non compare una linea puntinata e l'indicazione: Polar: ##.## < 30.00° a questo punto digitiamo la distanza: 3.45 e diamo INVIO. Il programma disegnerà una linea lunga 3.45 ed inclinata di 30°.
Questo metodo è una valida alternativa all'uso della notazione relativa: @3.45
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