Archi Magazine - 07/16

November 1, 2017 | Author: Francesco Platoni | Category: Viola, Violin, Cello, Italy, Pop Culture
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Italian Magazine on Violin, Viola, Cello, Double Bass July 2016...

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Ordine n. 45872 del 25/07/2016 - Licenza esclusiva a Francesco Platoni

e n ARCHI i z a g a m Bimestrale di Cultura e Informazione per Strumentisti ad Arco

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REPORTAGE Il PREMIO GEMINIANI riassegna quattro strumenti d’autore REPERTORIO Come affrontare il Concerto per violino di Sibelius GRANDI STRUMENTI Violino GUARNERI “‘DEL DEL GESÙ ESÙ’, ” “ex Brusilow” Cremona 1743 PRIME PARTI C. MAGHENZANI e G. CARPANI, Primi Contrabbassi dell’OSN Rai

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LUGLIO - AGOSTO 2016

David

Geringas

i miei 70 anni e i tanti progetti musicali per festeggiarli

VINCI

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un biglietto ingresso per CREMONA MUSICA INTERNATIONAL EXHIBITIONS

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SOMMARIO

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27 34 28 12 Attualità

28 In Copertina I 70 ANNI DI DAVID GERINGAS di Gregorio Moppi

21 Archi e Vinci UN BIGLIETTO INGRESSO PER CREMONA MUSICA 2016

34 Donne in Musica VIVIEN CHARTRES, VIOLINISTA PRODIGIO TRA MITO E REALTÀ

di Jonathan Woolf

22 Reportage 7° PREMIO “FRANCESCO GEMINIANI” QUATTRO STRUMENTI PER QUATTRO GIOVANI MUSICISTI

di Marco Bizzarini

38 Anniversari MARIO MAGGI, IL MUSICO COLLEZIONISTA

di Gioele Gusberti

42 Grandi Strumenti VIOLINO GIUSEPPE GUARNERI ‘DEL GESÙ’ “EX BRUSILOW” CREMONA 1743

27 ControArco EL SISTEMA di Domenico Nordio

di Alberto Giordano

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Carlo Bonazza

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42

50

54 50

L’ANGOLO DEL QUARTETTO W.A. MOZART: QUARTETTO N.18 IN LA MAGGIORE K464

Yoga e Didattica Strumentale YOGA E PATOLOGIE PROFESSIONALI di Alfredo Trebbi

di Simone Gramaglia

54

Archi in Forma REPERTORIO J. SIBELIUS: CONCERTO PER VIOLINO IN RE MINORE OP.47 I. ALLEGRO MODERATO (PRIMA

Archi in Concerto

71

Corsi e Masterclass

78

Concorsi

80

Audizioni e Concorsi per Orchestra

80

Compravendita Strumenti e Accessori

82

Prime Parti CESARE MAGHENZANI E GABRIELE CARPANI

PARTE)

di Marco Fiorini

59

68

Recensioni Accessori di Bruno Terranova

60

Recensioni Libri e Spartiti di Gianluca Giganti, Giovanni Pandolfo

64

Recensioni Dischi di Michele Ballarini, Alberto Cantù, Indiana Raffaelli

di Silvia Mancini

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SOMMARIO

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EDITORIALE di

N. 60 Anno XI Luglio - Agosto 2016

siamo felici di dedicare la copertina di questo numero a

Registrazione: Tribunale di Roma n. 262 del 27 giugno 2006

David Geringas, il violoncellista

ISSN 1971 - 2022

lituano da sempre innamorato

di Silvia Mancini e Luca Lucibello

Rivista Ufficiale Accademia Italiana degli dell’Accademia Italiana degli Archi Archi THE ITALIAN STRINGS SOCIETY

Direttore responsabile Manuela Manca Coordinatore artistico Silvia Mancini

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

dell’Italia che il 29 luglio festeggerà con un recital a Siena il suo settantesimo compleanno. Nei prossimi mesi lo attendono poi altre cerimonie e tanti eventi per celebrarlo: onorificenze, concerti, masterclass, uscite discografiche. Gli impegni futuri diventano

Direttore editoriale Luca Lucibello Hanno collaborato Michele Ballarini, Marco Bizzarini, Alberto Cantù, Marco Fiorini, Gianluca Giganti, Alberto Giordano, Simone Gramaglia, Gioele Gusberti, Gianluca La Villa, Valeria Mancini, Gregorio Moppi, Domenico Nordio, Giovanni Pandolfo, Indiana Raffaelli, Bruno Terranova, Alfredo Trebbi, Jonathan Woolf

così un modo per ripercorrere la propria vita e rendere omaggio alle proprie origini attraverso una scelta dei programmi che divengono simbolici. Nella rubrica Grandi Strumenti Alberto Giordano presenta un meraviglioso violino realizzato da

In copertina © David Geringas Direzione, Redazione, Amministrazione, Pubblicità, Abbonamenti e Arretrati Via Cavalese 18 I-00135 Roma Tel +39 06 89015753 - Fax +39 06 96708622 email: [email protected] www.archi-magazine.it

Giuseppe Guarneri “del Gesù” nel 1743, un anno prima della morte, ossia in quell’ultimo periodo che è «il più affascinante ed enigmatico». Scoprirete uno strumento che emana «un potentissimo senso di scultorea tridimensionalità, che porta l’osservatore

Stampa Graffietti Stampati, Montefiascone (VT)

all’irresistibile tentazione di toccarne la superficie, di

L’editore è a disposizione degli aventi diritto per i crediti fotografici di professionisti o agenzie che non ha potuto contattare. Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo bimestrale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Il materiale pervenuto alla redazione non viene restituito. Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta dell’editore.

sentirne il suo imprevedibile sviluppo con il leggero

ABBONAMENTI 2016 Persone Fisiche ANNUALE (6 numeri da gen. a dic.) Italia €30 - Estero €58 BIENNALE (12 numeri da gen. a dic.’17) Italia €52 - Estero €108 SEMESTRALE (3 numeri da lug. a dic.) Italia €16 - Estero €30

inglese figlia di Annie Vivanti, fantasiosa e brillante

Enti, Società e Biblioteche (2 copie per ogni numero) ANNUALE (6 numeri da gen. a dic.) Italia €44 - Estero €91 BIENNALE (12 numeri da gen. a dic.’17) Italia €79 - Estero €173 SEMESTRALE (3 numeri da lug. a dic.) Italia €27 - Estero €47

dai colori vivaci, contraddittoria e un po’ triste, la

scorrere delle dita». C’è inoltre un ritratto di Vivien Chartres, la violinista scrittrice di origini italiane e musa ispiratrice di Carducci. Della Chartres rimane «una breve storia storia di un talento che durò poche stagioni». Infine, in occasione del 100° anniversario della

Abbonamento digitale ANNUALE (6 numeri) €22 sottoscrivibile su: www.ezpress.it

nascita, ricordiamo Mario Maggi, per tanti anni

Arretrati: prezzo copia + spese fisse di spedizione €3,50

docente di violino alla Scuola di Liuteria di Cremona,

IVA assolta dall'editore ai sensi art. 74 DPR 633/72

conosciuto e stimato per i suoi interessi organologici

PAGAMENTI - Versamento su CCP n.1460902, intestato a: Concertante snc; - Bonifico su BancoPosta, intestato a: Concertante snc IBAN: IT27 N076 0103 2000 0000 1460 902; - Assegno non trasferibile intestato a: Concertante snc; - Carta di credito su www.archi-magazine.it (Circuito protetto PayPal)

e per la vastissima ed eterogenea collezione di strumenti musicali raccolta nell’arco di una vita. Buona estate e arrivederci a settembre!

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Cari amici,

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Editore Concertante snc

Luca Lucibello

TRAME SONORE SFIORA 50.000 PRESENZE

LE

on oltre 300 musicisti che dal 1° al 5 giugno hanno dato vita ad un’incredibile maratona di 16 ore di musica al giorno nei luoghi più suggestivi di Mantova, la 4a edizione del Festival “Trame Sonore” si è chiusa con un nuovo record di presenze: ben 49.500 (nel 2013, l’anno d’esordio, erano state 10.000). «Ma conteggiare ascolti e presenze è quasi un esercizio inutile – hanno aggiunto gli organizzatori in una nota -, perché è il clima che si respira in una città interamente musicata a dettare il coinvolgimento di chiunque la sfiori, consapevole o no di cosa stia accadendo». E l’entusiasmo rimane vivo anche nei protagonisti: «Mi avevano detto che era bello, tutti me ne parlavano benissimo, ma è molto più entusiasmante di quanto pensassi: non vedo l’ora di tornare» ha commentato Vilde Frang (nella foto); «Un festival unico, un clima irripetibile» secondo Enrico Bronzi; «Il Paradiso dei Musicisti», «Una festa d’arte» hanno aggiunto Alessandro Cappone e Dora Schwarzberg.

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LE SETTIMANE MUSICALI MERANESI

APRONO ALLA MUSICA BAROCCA

iunte alla 31a edizione, le Settimane Musicali Meranesi continuano di anno in anno a crescere e rinnovarsi: oltre alla novità del programma pre-festival (dal 16 al 20

agosto), quest’estate il tabellone si arricchisce di un nuovo ciclo di concerti, intitolato Barocco, che verrà inaugurato il 25 agosto con l’ensemble Concerto Köln in una nuova sede fra le varie cornici utilizzate per il Festival: il Palazzo Mamming, situato nel cuore del centro storico di Merano. Tra il 23 agosto e il 22 dicembre la rinomata località termale altoatesina ospiterà inoltre la Filarmonica della Scala diretta da R. Chailly, la Czech Philharmonic con J. Belohlavek, la London Symphony Orchestra con G.Noseda, la MDR-Sinfonieorchester con K. Järvi e la Mahler Chamber Orchestra diretta da T. Currentzis. Tra i solisti saranno presenti i violinisti Hilary Hahn (nella foto), Fabiola Kim e Pekka Kuusisto.

Gigi Bortoli

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CONCLUSO A ROMA IL FESTIVAL PER I 15 ANNI DI PALAZZO RICCI

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i è chiuso lo scorso 31 maggio a Roma, nella Residenza dell’Ambasciatrice di Germania a Villa Almone, il Festival per il 15° compleanno dell’Accademia Musicale di Palazzo Ricci di Montepulciano. Sotto il patrocinio dei Ministeri degli Affari Esteri di Italia e Germania, la degna conclusione è stata affidata al Quartetto Minguet (nella foto), che ha eseguito il Secondo Quartetto di Henze e il rarissimo Fragmente-Stille, An Diotima di Nono, compositori ai quali era dedicata la manifestazione. Un folto pubblico internazionale ha festeggiato l’esecuzione e l’attività di questa Accademia tedesca in Italia, unica nel suo genere, che in tre lustri ha saputo crescere e attrarre grandi maestri e giovani musicisti da tutto il mondo.

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ATTUALITÀ

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ATTUALITÀ

AMIATA PIANO FESTIVAL: I MAESTRI “SFIDANO” I GIOVANI

IN

BREVE

Carlo Bonazza

ome vincente non si cambia». Così il pianista Maurizio Baglini spiega come mai l’Amiata Piano Festival si chiami ancora così, dopo dodici anni, nonostante abbia ormai da tempo varcato i “confini” del pianismo divenendo una rassegna musicale a 360°, che abbraccia diversi generi e ospita programmi cameristici, sinfonici, lirici e anche con giovani promesse al fianco di solisti affermati. Musicisti che nella piccola frazione di Poggi del Sasso (GR), immersa tra vigneti e uliveti, si incontrano e mettono su programmi inusuali per le “normali” stagioni concertistiche. Grazie alla tenacia e alla lungimiranza di Maurizio Baglini e della violoncellista Silvia Chiesa (nella foto) – rispettivamente direttore artistico e artista residente –, e al fortunato incontro con il Dott. Claudio Tipa della Fondazione Bertarelli che sostiene interamente il Festival, la rassegna ne ha fatta di strada da quel primo concerto nel 2004 in un garage di Castel del Piano: oggi è articolata in tre serie concertistiche – Baccus (30 giugno – 3 luglio), Euterpe (28 luglio – 1 agosto), Dionisus (2528 agosto) – e dal 2015 ha a disposizione il Forum Bertarelli, un magnifico auditorium di 330 posti costruito secondo i più aggiornati criteri acustici e ambientali, e un pubblico internazionale caloroso ed entusiasta. Tra le novità del 2016 c’è il nuovo format Amiata Music Master: «In tutte e tre le tranche del Festival – ha spiegato Baglini dedicheremo una serata ai giovani talenti della musica, ma con una formula innovativa che vuole fare piazza pulita di facili demagogie. Concertisti affermati e artisti emergenti divideranno il palco la stessa sera, anche proponendo diverse interpretazioni di uno stesso brano: un momento di confronto e di amichevole “sfida” musicale che mi auguro appassioni l’esigente pubblico del Festival».

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LA CAMERA PREMIA I MIGLIORI TALENTI DEI CONSERVATORI La Camera dei Deputati ha celebrato la Festa Europea della Musica con una cerimonia dedicata ai migliori allievi dei Conservatori italiani. La Presidente Laura Boldrini, come riconoscimento al talento, ha conferito la medaglia della Camera a venti giovani. Tra questi, anche i violoncellisti Luca Giovannini, Lorenzo Guida, Mauro Paolo Monopoli e Raffaella Cardaropoli. LA JUNIORCHESTRA FESTEGGIA 10 ANNI 85 nuovi iscritti ogni stagione, 4 gruppi orchestrali dai 4 ai 21 anni costituiti rispettivamente da 20, 80, 110 e 120 iscritti per l’anno in corso, per un totale di 850 ragazzi coinvolti dal 2006 ad oggi: questi i numeri della JuniOrchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, che il 24 giugno diretta da Simone Genuini ha tenuto un concerto al Parco della Musica per festeggiare i suoi primi dieci anni di vita.

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A LEVANTO UNA PRIMA ITALIANA DI PAGANINI Dopo la prima mondiale in tempi moderni nel 2015 a Londra, il violinista Christian Joseph Saccon e il pianista Luigi Di Ilio presenteranno il 5 agosto a Levanto (SP) la prima assoluta italiana de “La Tempesta” M.S.52 di Niccolò Paganini.

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ATTUALITÀ SPERANZE PER L’EUYO DOPO LE DICHIARAZIONI DI JUNCKER

metà maggio la European Union Youth Orchestra aveva annunciato che, causa il mancato rinnovo dei fondi europei, avrebbe cessato l’attività il 1 settembre 2016, dopo 40 anni di attività al servizio dei giovani e dell’integrazione europea. Fino al 2013 l’EUYO è stata sostenuta dalla UE come

A

Ambasciatrice di Cultura; nel 2014 i sistemi di finanziamento dell’Unione Europea sono cambiati e l’orchestra è passata sotto il sostegno del nuovo programma Creative Europe; il 15 aprile di quest’anno la compagine è stata informata del taglio totale dei finanziamenti, pari a 600.000 euro annui.

Potendo contare solo sul supporto dei singoli Stati, il consiglio direttivo dell’orchestra aveva confermato giusto gli impegni presi per quest’estate (tra cui due concerti a Bolzano ad agosto). Dopo una grandissima mobilitazione globale per salvare l’EUYO, il 1 giugno il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ha finalmente annunciato delle proposte affinché l’UE torni a rappresentare il principale finanziatore dell’orchestra «per il 2016, il 2017 e oltre». I dirigenti dell’EUYO hanno così potuto tirare un respiro di sollievo, mostrando un cauto ottimismo in attesa di ricevere garanzie scritte per il futuro.

BREXIT:

COME CAMBIERÀ LA VITA MUSICALE?

UNA NUOVA SEDE INGLES & HAYDAY

C

al 13 giugno Ingles & Hayday si è trasferita al civico 77 di Great Titchfield Street, nel cuore di Londra, a due passi da Oxford Street e dalla Wigmore Hall. «Qui i nostri clienti avranno a disposizione magnifici spazi dove esaminare e provare gli strumenti» hanno fatto sapere i titolari della nota casa d’aste. La prossima vendita si svolgerà il 25 ottobre da Sotheby’s (consegne entro il 19 agosto).

on l’imminente uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea i dirigenti del music business d’oltre Manica stanno esternando tutte le proprie preoccupazioni per il futuro. Dovranno infatti fare i conti con la reintroduzione di visti, permessi di lavoro e normative doganali che limiteranno l’entrata di studenti e musicisti europei nonché la possibilità per quelli britannici di muoversi, studiare e lavorare liberamente in tutta Europa. Inoltre i promotori musicali britannici non potranno più partecipare ai bandi per i finanziamenti dell’UE o beneficiare delle agevolazioni fiscali comunitarie, mentre le case discografiche ed editrici non godranno più degli effetti della legislazione europea sul copyright. L’Associazione delle Orchestre Britanniche (ABO) in una nota ha dichiarato che andrà incontro a «ulteriori incertezze, burocrazia e spese, insieme ad un peggioramento della situazione finanziaria».

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NUOVE

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ATTUALITÀ

O

ltre 40 giovanissimi strumentisti ad arco provenienti da diverse regioni d’Italia hanno preso parte a Roma al 4° Premio Chroma. Promossa dal negozio specializzato Chroma Officina dei Violini in collaborazione con Gewa Med, la rassegna si propone come «un semplice e sereno concorso

E VIOLONCELLISTI IN GARA

per ragazzi dai 6 ai 14 anni che suonano già da qualche tempo, ma anche con una categoria dedicata ai principianti». E proprio uno spirito gioioso e costruttivo ha caratterizzato tutte le prove. La giuria, composta da Margot Bur ton, Paolo Andriotti, Silvia Mancini e Giuseppe Occhioni, ha assegnato al-

CONCLUSE A VARALLO LE EDIZIONI 2016 E DEL PREMIO MONTEROSA KAWAI

DEL

l’unanimità il primo Premio Assoluto alla violinista Lucrezia Lavino Mercuri (11 anni, cat. C). I primi Premi sono andati alla violoncellista Erminia Di Meo (cat. B, 9-11 anni) e alle violiniste Alice Giardino (cat. A, 6-8 anni) e Noemi Macilenti (cat. C, 12-14 anni). I violinisti Noah Spalvieri (cat. B) e Isabella Testa (cat. A) e la violoncellista Lara Biancalana (cat. C) sono giunti secondi, mentre si sono classificati terzi i violinisti Luigi Racioppoli (cat. A), Celeste Di Meo (cat. C) e, ex-aequo, Giulia Cellacchi e Greta Giannini (cat. B). Nella categoria Principianti sono stati premiati ex-aequo la violinista Margherita Bonolis e la violista Carola Sofia Federico.

VALSESIA MUSICA

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ambiano le protagoniste ma il verdetto del 32° Concorso Internazionale “Valsesia Musica” (sezione Violino e Orchestra) è risultato lo stesso del 2015: primo Premio non assegnato e secondo attribuito ex-aequo a tre finaliste. Quest’anno ad essere premiate sono state la giapponese Yurina Arai (21 anni), la sudcoreana Miyeon Lee (21 anni) e la polacco-colombiana Carolina Kurkowski Perez (32 anni), che hanno ricevuto ciascuna € 4.000.

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l 25 e 26 giugno il Teatro Civico di Varallo ha ospitato il 17° Concorso Internazionale Valsesia Musica Juniores 2016 “Premio Monterosa Kawai”. Nella sezione Archi si è imposta la violinista romana Lucrezia Lavino Mercuri (11 anni; nella foto), vincitrice del primo Premio Assoluto. I Primi Premi nelle diverse categorie sono andati agli italiani Chiara Cappello (7 anni), Alessandro Mauriello (12 anni) e Sofia Manvati (15 anni), alla polacco-americana Emilia Schock (9 anni) e alla cinese Cheuk Ching Tse (22 anni).

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GIOVANI VIOLINISTI, VIOLISTI AL 4° PREMIO CHROMA

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CONCORSO NAZIONALE “ANLAI”: ANCORA DUE ORI PER VILLA

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l cremonese Marcello Villa replica il risultato del 2015 aggiudicandosi due Medaglie d’oro nelle sezioni Violino e Violoncello al 10° Concorso Nazionale di Liuteria “Anlai”, che quest’anno si è svolto al Castello Sforzesco di Milano e ha visto in gara 150 esemplari di liutai residenti in Italia ma provenienti da 12 Paesi. Nelle sezione Viola, sempre per la categoria Professionisti, il primo Premio è stato assegnato all’italo-argentino, cremonese d’adozione, Marcelo Cavanna, mentre le Medaglie d’argento sono state vinte dal coreano Shin Il Dong (Violino), da Andrea Lissoni di Lissone (Viola), vincitore anche del terzo Premio nella sezione Violino, e da Francesco Piasentini di Padova (Violoncello). Gli altri terzi Premi sono stati per la viola di Patrizio Orippi di Cremona e per il violoncello di Edo Sartori di Vicenza. Nella categoria Giovani la giuria ha assegnato due Medaglie d’oro al cinese Wang Hao e un oro e un argento al coreano Jim Wook Hong. Il cinese Zhou Zhie si è aggiudicato una Medaglia d’argento nella sezione Violoncello e il Premio Capela, mentre il Premio per l’acustica è stato attribuito al sudcoreano Jun Ga Wang che ha ottenuto anche il terzo Premio nella sezione Viola. Terzo Premio infine (sezione Violoncello) al venezuelano Marcelo Nicollerat. Nella categoria Non Professionisti, affermazione del cinese Chen Xiang nel Violino, dell’aquilano Gino Sfarra nella Viola – a cui è andato anche l’argento per il Violoncello – e della coreana Yoo Eunbyul nel Violoncello, mentre al giapponese Nemoto Kazume è stato assegnato il Premio per la personalità.

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IL 3° PREMIO CLIVIS DI ROMA AL CONTRABBASSISTA ADAMS KROON na folta schiera di giovani musicisti europei provenienti soprattutto dai Balcani e dalla Repubblica Ceca ha partecipato al Concorso Internazionale “Premio Clivis” (Roma, 29 aprile - 1° maggio) aggiudicandosi numerosi Premi. La manifestazione, giunta alla terza edizione, è rivolta a strumentisti ad arco e pianisti. La giuria per gli archi, formata dai violinisti Marco Serino e Madlen Stokic Vasiljevic, dai violisti Jill Comerford e Luca Sanzò, dai violoncellisti Adriano Ancarani e Antonio Sommese e dai contrabbassisti Magdalena Rancic e Roberto Gambioli, al termine delle prove ha assegnato il primo Premio Assoluto al contrabbassista Yannick Adams Kroon (Olanda, 22 anni; nella foto). Così i primi Premi: per il Violino, Yuki Serino (Roma, 10 anni) ed, ex -equo, Jana Stojkovic (Serbia, 14 anni), Anna Runtic (Croazia, 15 anni) e Luka Perazic (Montenegro, 14 anni); per il Violoncello, Dusa Jovanovic (Serbia, 8 anni), alla quale è andato anche il Premio offerto dal negozio specializzato La Chiave del Violino; per la Musica da Camera per Archi, il trio formato da Eliska e Johana Klimova e Barbora Dunikova (Rep.Ceca). Per la Viola la miglior classificata è stata Laura Vignato (Vicenza, 25 anni), giunta seconda. Altri secondi Premi sono andati ai violinisti Leonardo Di Vona (Roma, 10 anni), Pavle Stojkovic (Serbia, 12 anni), Sokhema Di Croce (Roma, 14 anni) e alla violoncellista Erminia Di Meo (Roma, 11 anni). Terzi posti infine per i violinisti Noah Spalvieri (Roma, 11 anni), Francesco Papa (Roma, 9 anni), Noemi Macilenti (Roma, 12 anni), Giulio Casagrande (Roma, 15 anni) e Dusan Pesic (Serbia, 18 anni), per i violisti Daniele Greco (Palermo, 16 anni) e Jana Stojkovic (Serbia, 14 anni) e per il contrabbassista Giovanni Ludovisi (Roma, 25 anni). Ordine n. 45872 del 25/07/2016 - Licenza esclusiva a Francesco Platoni

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UN PROGRAMMA CHE ANCORA UNA VOLTA CONFERMA CREMONA MUSICA INTERNATIONAL EXHIBITIONS COME UN VERO E PROPRIO FESTIVAL

ALLA SCOPERTA DELLE STELLE DI DOMANI CON IL PRIMO CONCORSO “CITTÀ DI CREMONA” PER GIOVANI MUSICISTI Organizzato dall’Associazione Culturale Giovanni Paolo Maggini in collaborazione con CremonaFiere, nasce il 1° Concorso per giovani musicisti “Città di Cremona”. Il Concorso si svolgerà durante tutti i tre giorni di Cremona Musica International Exhibitions, ed è rivolto a musicisti, ragazzi tra gli 11 e i 26 anni, con formazione musicale classica provenienti dalle scuole ad indirizzo musicale (scuola secondaria di 1° grado e scuola secondaria di 2° grado), scuole di musica private e conservatori di tutta Italia. Le categorie ammesse al concorso sono: chitarra, archi e fiati, pianoforte ed ensemble. GLI EPIGONI CINESI DI ANTONIO STRADIVARI Un appuntamento per confrontarsi sui liutai emergenti dal Far East. È noto come i concorsi internazionali siano un’occasione di grande rilievo per i liutai e per la liuteria in generale. Ogni concorso ha caratteri propri sia per il bando che ne definisce le norme di partecipazione sia per la composizione della giuria. Il recente concorso di Liuteria in Cina a Pechino è stato un importante evento in particolar modo rispetto alle modalità del suo svolgimento. Un’analisi di tali modalità, a distanza di pochi mesi dalla sua conclusione, è un contributo a tutta la liuteria per un fattivo e consapevole confronto.

FLAUTI E CLARINETTI PROTAGONISTI DI CREMONA WINDS Cremona Winds è una delle grandi novità di quest’anno: un nuovo Salone dedicato agli strumenti a fiato che arricchisce l’offerta fieristica di Cremona Musica International Exhibitions. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione dell’Associazione Flautisti Italiani e dell’Accademia Italiana del Clarinetto, che porteranno a Cremona, oltre a un’ampia sezione espositiva in cui provare e comprare strumenti di qualità, anche una serie di eventi che vedranno la partecipazione di grandi nomi legati a questi strumenti. Per il flauto, sottolineiamo la masterclass di Paolo Taballione, in programma alle 10,30 di sabato 1 ottobre, e il concerto di Davide Formisano e Andrea Oliva, che si esibiranno alle 12 di domenica 2 ottobre. Per quanto riguarda invece il mondo dei clarinetti e dei sax, hanno già confermato la loro presenza Corrado Giuffredi, Gabriele Mirabassi, Mario Marzi e Federico Mondelci.

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Anche quest’anno il programma della Manifestazione presenta molte novità e spunti interessanti, oltre naturalmente ad ospitare grandi musicisti internazionali. Saranno più di 90 gli appuntamenti, tra concerti, masterclass, seminari e workshop; il programma completo è consultabile su www.cremonamondomusica.it, ma nel frattempo vi diamo qualche anticipazione delle novità di quest’anno:

ARCHI E VINCI

L’Accademia Italiana degli Archi mette in palio per i propri Soci 30 BIGLIETTI D'INGRESSO OMAGGIO per CREMONA MUSICA INTERNATIONAL EXHIBITIONS 2016. Per partecipare, inviare entro il 31 agosto un’email a: [email protected] oppure un fax al numero 06 9670 8622 con i propri dati (nome, cognome e numero Socio), indicando come oggetto: “CREMONA MUSICA”

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REPORTAGE

7° PREMIO “FRANCESCO GEMINIANI”

Quattro strumenti per quattro giovani musicisti VERONA - Si tinge in gran parte di rosa la settima edizione del Premio “Francesco Geminiani” svoltosi nella Sala dei Concerti di Casa Boggian a Verona dal 13 al 15 maggio. Ad aggiudicarsi la vittoria nelle sezioni dei violini e dei violoncelli sono state, rispettivamente, la diciannovenne milanese Francesca Bonaita e la ventiduenne giapponese Haruka Takikawa, mentre primo dei violisti è risultato il ventitreenne venezuelano Samuel David Palomino Kingjiler. Tratti distintivi del “Geminiani” sono la giovane età dei concorrenti (compresa per regolamento tra i diciassette e i ventitré anni) e la speciale natura dei premi in palio, consistenti in quattro pregiati strumenti musicali di liuteria italiana dei secoli XIX e XX: due violini, una viola e un violoncello, concessi ai vincitori in comodato gratuito. Il fatto che il Concorso, organizzato con cadenza biennale, sia attivo dal 2004 dimostra la validità della formula. Per partecipare, eccezion fatta per i suddetti limiti d’età, non sono richiesti particolari prerequisiti e si può accedere anche senza diploma di Conservatorio; naturalmente è previsto un numero massimo

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di Marco Bizzarini

Francesca Bonaita (19 anni), Prima classificata nella sezione Violino, ha ricevuto in comodato un Giuseppe Sgarbi (Roma, 1884)

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Fotografie: Stefano Campanini

di iscrizioni per ciascuna delle tre sezioni (viola, violoncello, violino). La prova di concorso è unica e tutti i candidati sono tenuti a presentare in circa mezz’ora un pezzo a solo scelto in piena libertà accanto al primo movimento di un Concerto con la parte orchestrale affidata al pianoforte. «Quest’anno – dichiarano Carla Lencioni e Lucio Lombardi, entusiasti artefici e animatori dell’iniziativa – le richieste d’iscrizione sono state di gran lunga maggiori rispetto ai posti disponibili e per la prima volta è stata completata anche la classe di viola con i dieci candidati previsti». Quanto alla provenienza dei concorrenti, per il violoncello si è registrata una preponderante partecipazione di musicisti italiani, a conferma del momento positivo delle nostre scuole per questo strumento, mentre per violino e viola sono giunti giovani anche da Spagna, Francia, Germania e Russia. In giuria sedevano il violinista Marco Rogliano (Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo), la violista Aine Suzuki (Norwegian National Opera di Oslo, già vincitrice della terza edizione del Premio “Geminiani”), il violoncellista Walter Vestidello (Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto), l’organista Umberto Forni (Conservatorio “E.F. Dall’Abaco” di Verona) e il fondatore del Concorso, Lucio Lombardi. Dedicata alla viola, la prima delle tre giornate è stata particolarmente intensa, andando perfino al di là delle più rosee

Il venezuelano S.D.P. Kingjiler (23 anni) Primo classificato nella sezione Viola, si è aggiudicato una Celestino Farotto, (Milano, 1970)

Prima classificata nella sez. Violoncello, la giapponese Haruka Takikawa (22 anni) ha ricevuto un Gaetano Vinaccia (Napoli, 1886) Ordine n. 45872 del 25/07/2016 - Licenza esclusiva a Francesco Platoni

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aspettative. «Da quando è stato istituito il Premio – ha detto il dottor Lombardi – non ci era mai capitato un gruppo così folto e competitivo di violisti. Del vincitore, Samuel David Palomino Kingjiler, sono state apprezzate soprattutto la facilità del suono e la grande musicalità. Sottolineo con piacere che per la prima volta abbiamo premiato un giovane sudamericano. Venendo dal Venezuela, Samuel ha suonato ed è cresciuto nel “Sistema” di Abreu e questo legame ci emoziona. A lui è stata dunque assegnata la viola di Celestino Farotto (Milano, 1970). Per il secondo posto la giuria ha dovuto discutere a lungo per dare giusto risalto ai numerosi talenti esibitisi; alla fine ha dovuto optare per un ex-aequo (soluzione che in genere cerchiamo di evitare nel nostro Concorso) tra il padovano Leonardo Jelveh e il romano Daniele Valabrega. Da sottolineare infine la bravura della terza classificata, la bolognese Margherita Fanton, che ha dovuto vedersela con colleghi di pari livello». Diversa la situazione per i violoncellisti. In questo caso si è creato un divario ben percepibile tra le due musiciste giunte ai primi posti – la nipponica Haruka Takikawa in lizza con la cosentina Martina Biondi – e il resto dei concorrenti. Essendoci un solo violoncello in palio, è stato difficile stabilire il verdetto finale. Non per caso, al termine delle audizioni, c’è stata una lunghissima discussione tra i giurati, tanto che per la prima volta nella storia del “Geminiani” si è deciso a maggioranza anziché all’unanimità. Haruka

Takikawa, la vincitrice cui è stato consegnato un violoncello di Gaetano Vinaccia (Napoli 1886), ha impressionato per qualità di suono, sicurezza e concentrazione sia nella Sonata per violoncello solo dell’americano George Crumb, sia nel Concerto di Elgar, tanto caro alla leggendaria Jacqueline du Pré. Ma non meno brillante si è rivelata la coetanea Martina Biondi, già vincitrice di numerosi concorsi, nella stessa pagina di Elgar e poi nella Suite di Gaspar Cassadò interpretata con grande comunicativa e temperamento. «Ciò che ha determinato la decisione della giuria – ci è stato spiegato – è stata una maggiore precisione nell’esecuzione del brano a solo piuttosto che una maggiore esuberanza». Un criterio, quest’ultimo, usualmente applicato nei concorsi, mentre nella vita concertistica o comunque extra-accademica, quasi per compensazione, prevale talvolta il contrario. Davvero bravissime, in ogni caso, entrambe le violoncelliste. Completa l’albo d’oro di questa sezione il terzo Premio al diciottenne bolognese Enrico Mignani. Veniamo infine ai violinisti che si sono presentati nella giornata di domenica 15 maggio, caratterizzata da forti scrosci di pioggia, assolutamente in linea con la pazza primavera del 2016. In questo caso il livello dei concorrenti è stato discontinuo e non sono mancate, talora, esecuzioni piuttosto acerbe. Dal tardo pomeriggio in poi, però, la competizione si è fatta avvin-

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cente. E ci sarebbe stata una grande incertezza se proprio l’ultima concorrente della giornata, la milanese Francesca Bonaita, non avesse dato un autentico colpo d’ala con un’eccellente esecuzione della Sonata n.3 “Ballade” di Ysaÿe: pertanto si è aggiudicata a pieno merito il prestigioso violino di Giuseppe Sgarbi (Roma 1884). La giuria ha poi attribuito il secondo Premio alla talentuosa ventenne di Rovigo Elisa Spremulli (violino di Genuzio Carletti, Cento 1985) e il terzo al berlinese Daniel Lee. Ricordiamo volentieri pure le prove positive, seppur per certi aspetti alterne, del francese Brieuc Vourch e dell’italiana Claudia Irene Tessaro. «Anche per i violini – commenta il dottor Lombardi – la discussione si è protratta per oltre un’ora e mezza. C’è stata indecisione perché molti concorrenti hanno suonato molto bene uno dei due brani, destando però perplessità nell’altro. Si è quindi deciso di premiare le esibizioni più equilibrate, dove il candidato è rimasto su buoni livelli nell’interpretazione di ambedue i brani». Bilancio dunque sostanzialmente positivo per questa settima edizione del “Geminiani” che si completerà, nei prossimi mesi, con il tradizionale concerto dei vincitori. «Per quanto ci riguarda – concludono Carla

A Elisa Spremulli (20 anni), secondo Premio sez. Violino, è andato un violino Genuzio Carletti (Cento, 1985)

Lencioni e Lucio Lombardi – siamo letteralmente distrutti dalla fatica ma contenti del risultato. Fra l’altro, all’organizzazione di quest’anno, hanno partecipato alcuni vincitori delle scorse edizioni quali Constantin Beschieru ed Ester Carturan, oltre ad Aine Suzuki presente in giuria: ciò dimostra come molti vincitori restino legati al Premio collaborando volentieri alla sua crescita. Segnaliamo ancora una volta la grande bravura dei nostri due

pianisti accompagnatori: i maestri Federico Donadoni ed Annalisa Londero, che oltre alla loro professionalità partecipano sempre con umanità alle emozioni di ogni singolo candidato. Per noi ogni edizione del Concorso è una nuova avventura e anche questa ci ha lasciato soddisfatti. Ora spetta ai nuovi vincitori diventare dei “Geminiani DOC” confermando gli ottimi risultati professionali ottenuti dai loro colleghi negli anni precedenti».n

MARCO BIZZARINI. Insegna e svolge ricerca musicologica all’Università di Padova. Attivo come saggista e critico musicale, ha pubblicato le monografie Luca Marenzio: the Career of a Musician between the Renaissance and the Counter-Reformation (Ashgate, 2003) e Benedetto Marcello (L’Epos, 2006). Collabora con l’Istituto Antonio Vivaldi della Fondazione Cini di Venezia. È autore di saggi pubblicati da Oxford University Press, Accademia Polacca delle Scienze, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Istituto Chopin di Varsavia.

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El Sistema

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M

i occupo di progetti sociali per il recupero dei bambini di strada attraverso lo studio della musica da almeno un decennio. Sono stato docente di master class e corsi in Guatemala, Paraguay, Brasile, Messico, Perù e ho conosciuto tanti ragazzi strappati alla fame e all’analfabetismo: El Sistema, operativo soprattutto nelle aree più povere dell’America Latina, educa i giovani al lavoro di gruppo finalizzato alla creazione di Orchestre giovanili. In Guatemala, Paese nel quale è difficilissimo operare (le minacce a dirigenti e maestri sono costanti perché i narcotrafficanti temono di veder sottratta manovalanza), mi è capitato di dirigere l’Ottava Sinfonia di Dvorák con gli strumentisti a fiato che avevano un’età media di dodici anni: ascoltare colleghi in fasce che suonano bene strumenti più grandi di loro è stupefacente. A Città del Messico, oltre alla più celebre Orchestra Giovanile Eduardo Mata (che però è universitaria), c’è l’Orchestra Chavez che ha una sua stagione concertistica di grande dignità: lì ho sentito alunni adolescenti eseguire i più importanti concerti solistici con una qualità assolutamente pari a quella dei Conservatori europei. In questo momento sto scrivendo da Puerto Vallarta, ridente cittadina turistica posta sull’Oceano Pacifico (ricordate il telefim Love Boat? Ecco, è stato girato qui) dove domani visiterò la scuola che in pochissimo tempo ha strappato dai quartieri più poveri più di trecento ragazzi. La madre di tutti Facebook: www.facebook.com/ questi progetti sociali si trova in Venezuela e si chiama, domenico.nordio.official appunto, El Sistema: fondato dal geniale Abreu, in Twitter: @domeniconordio quarantuno anni ha formato centinaia di migliaia di musicisti raggruppati in centinaia di orchestre amatoriali sparse in tutto «Il rischio enorme è il Paese. Ho appena suonato a Caracas e ho avuto modo di quello di emancipare sì toccare con mano la straordinaria qualità della Sinfonica i giovani, ma di Simon Bolivar che in Italia conosciamo anche per la recente accompagnarli verso apparizione milanese in occasione di Expo. La base è un futuro incerto e costituita da giovani cresciuti assieme e oggi l’Orchestra, che è una delle migliori al mondo, lavora con alcuni fra i più frustrante. Ed è qui che il mio pensiero va alla importanti musicisti dei nostri giorni (Gustavo Dudamel, situazione italiana» direttore stabile, è un prodotto locale ed è una scoperta di Claudio Abbado che a Caracas era di casa). Sono rimasto colpito dalla disponibilità allo studio di questi giovani colleghi che, nonostante un periodo di crisi economica e sociale terribile, provano con un entusiasmo coinvolgente e senza orari fissi, studiando fin quando le cose non vengono alla perfezione. Detto dell’azione meritoria de El Sistema, duole dire però che non è tutto oro quello che luccica, almeno non dappertutto. La massa di nuovi strumentisti usciti da queste realtà fatica tremendamente a trovare lavoro nel momento dell’età adulta. A Caracas, ad esempio, le Orchestre professionali si contano sulle dita di una mano e io stesso ho visto la fila lunghissima di trombonisti tentare l’audizione per un solo posto retribuito. Il rischio enorme è quello di emancipare sì i giovani, ma di accompagnarli verso un futuro incerto e frustrante. Ed è qui che il mio pensiero va alla situazione italiana, nella quale molte Orchestre giovanili troppo spesso nascono per pura convenienza economica (una compagine di studenti ha costi nettamente inferiori rispetto ad una di professionisti): attenzione all’effetto latinoamericano, non vorrei mai che tanti ragazzi volenterosi fossero condannati alla disoccupazione. Perché purtroppo non si mangia di sola formazione, in un momento nel quale le nubi all’orizzonte sono ancora dense.n

CONTROARCO

di Domenico Nordio

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Allievo di una leggenda. Maestro, a sua volta, di allievi che hanno fatto strada. È David Geringas, il violoncellista lituano, pupillo di Rostropovich, dal repertorio vastissimo e dalla curiosità esuberante, dedicatario e primo interprete di molte composizioni, didatta insigne, da tempo pure direttore d’orchestra, spesso giurato in quei concorsi internazionali grazie ai quali la carriera di un giovane solista può decollare. di Gregorio Moppi

U

n grande musicista che il 29 luglio compie settant’anni. Da qui ai prossimi mesi questo compleanno importante lo festeggerà parecchie volte. La prima proprio il fatidico 29, con un recital all’Accademia Chigiana di Siena dove dal 2005 torna ogni estate a insegnare. Con lui il britannico Ian Fountain, suo partner pianistico abituale. In programma Chopin (Introduzione e Polacca brillante op.3, Gran Duo concertante su Temi di “Roberto il Diavolo” di Meyerbeer e la Sonata op.65), La calma del bosco e il Rondò op.94 di Dvořák, pagine da Signs, Games and Messages di Kurtág (di cui invece si celebrano i novant’anni), e Come una specie di infinito di Nicola Sani, nuovo direttore artistico della Chigiana. «A fine corso, a Siena, ho anche intenzione di convocare un bel po’ di allievi italiani in modo da creare per l’occasione un grande ensemble di violoncelli per mettere su un’altra festa», confida Geringas a telefono dalla casa di Berlino. «Del resto dai quarant’anni in avanti, il mio ingresso in ogni nuova decade è stato scandito da eventi per me memorabili. Il Quintetto di Schubert fatto assieme al Quartetto Hagen allo scoccare dei quaranta. Per i cinquanta, la consegna di una Medaglia d’oro (nel 1996, anno delle Olimpiadi) da parte di miei

studenti durante il Festival dello SchleswigHolstein. Per i sessanta un raduno di settanta allievi al Festival violoncellistico di Kronberg». Nella sua Vilnius l’appuntamento per spegnere le candeline è fissato il 23 settembre, con l’Orchestra di Stato. «Porterò tre composizioni che in qualche modo simboleggiano la mia vita. L’Adagio con Variazioni di Respighi è un omaggio all’Italia, dove trascorro diverso tempo nella casa di Certaldo che ho dal 1997. Le Variazioni rococò mi rammentano la vittoria al Concorso “Čajkovskij” di Mosca conseguita nel 1970. Con Don Chisciotte di Strauss commemoro Rostropovich con cui ho studiato il pezzo nel 1969: lui conosceva Cervantes a menadito e mi ha iniziato alla sua comprensione; dopodiché anch’io ho letto e riletto il Chisciotte». Altre cerimonie per il genetliaco di Geringas sono previste in Russia d’autunno: il 17 ottobre suonerà il Doppio di Brahms con il violinista siberiano Viktor Tretiakov che celebra anche lui settant’anni, cosicché il giubilo sarà doppio; pochi giorni dopo eseguirà a San Pietroburgo il Concerto n.1 di Šostakovič e il Conservatorio della città lo nominerà professore onorario, lo stesso titolo che già gli hanno conferito a Mosca e Pechino.

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DAVID GERINGAS

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Ma non finisce qui l’elenco di ciò che il tutti gli stessi pezzi: si stufava a sentire in continuaziomondo della musica ha preparato in onore di ne soltanto il Concerto di Dvořák a cui invece noi Geringas. Ci sono dischi in uscita. Nuovi di puntavamo. Riconoscendo l’individualità di ogni allievo, zecca o riedizioni di registrazioni effettuate a ciascuno assegnava il repertorio migliore per svilupcon la moglie pianista Tatjana Schatz. Comun- parne potenzialità tecniche e personalità. Dava da stuque a riempire d’orgoglio Geringas è soprattut- diare un pezzo non solo perché credeva che lo si potesse to il doppio CD The Sound of Lithuania far bene, ma in funzione di una crescita artistica. Vole(etichetta Dreyer Gaido). «Progetto che mi ha tenu- va che imparassimo dai nostri compagni, quindi ci chieto occupato alcuni anni. È un’antologia di pagine per deva di stare in classe anche quando insegnava agli altri. violoncello e piano di quattordici autori della mia terra. Ed era meraviglioso esserci, anche per ascoltarlo suonare Il più rinomato oltreconfine è Mikalojus Konstantinas il pianoforte da cui faceva sempre lezione (il violoncello Čiurlionis, morto nel 1911. Tra gli altri vi sono Dva- non lo toccava quasi mai), traendone esempi musicali rionas, Karnavičius, Vainiūnas. Le incisioni sono state mirati ad accentuare fantasia ed espressività nell’alliefatte a Vilnius in margine a una serie di recital dedicati vo». Naturalmente il suo verbo era considerato a queste figure, con la particolarità che tutti e sei i pia- sacro in quelle aule. «Rammento che una volta stavo nisti coinvolti (che avevano a disposizione uno splendido provando gli Stücke in Volkston di Schumann con la strumento di Fazioli) appartengono, in quanto figli, nostra pianista, senza il maestro. Il primo pezzo cominnipoti, pronipoti, alle famiglie dei compositori». Alla cia piano. “Perché suoni così piano?”, mi rimbrotta lei. patria Geringas è “Perché così è scritto”, molto legato. «Adesso rispondo. “Rostropovich «La musica non è mai solo segno ha detto che va fatto forche salgo di frequente sul su carta: per estrarne l’essenza podio (anche in Giappote, lo sai”, ribatte. Io ne, in Cina, a Mosca, al bisogna riversarvi dentro la propria tento di difendere la Teatro Mariinsky di volontà dell’autore. Ma vita, il talento, la conoscenza San Pieroburgo), lì lei, ostinata: “Basta così! profonda della partitura» intrattengo un rapporto Se Schumann avesse senprivilegiato con l’Orchetito come lo suona stra da Camera Lituana che con me ha suonato per la Rostropovich, avrebbe sicuramente corretto lo spartito”. prima volta a Helsinki, in Islanda, a Maiorca. L’anno La pianista stravolgeva l’insegnamento di Rostropovich, scorso a Vilnius ho debuttato come direttore di balletto che magari una volta aveva sollecitato un allievo a far in Egle, regina dei serpenti di Eduardas Balsys, più forte quel passaggio perché non lo si sentiva bene, e partitura stupefacente degli anni Sessanta con cui da lei aveva trasformato la richiesta in dogma. Ma lui non tanto sognavo di confrontarmi». E in Lituania, a era autoritario. Gli interessava l’intensità del messagKlaipėda, nel 2010 ha esordito nella lirica con gio, ecco tutto. Tanto che spesso ci suggeriva, paradossalČajkovskij, Evgenij Onegin. «La stessa Opera con cui mente, di suonare con il naso pur di ottenere un anche Rostropovich si è avvicinato al teatro. Rammento determinato risultato. Il che non significa si disinteresancora quando ce l’annunciò in classe e l’eccitazione sasse del fattore tecnico. Ad esempio, al principio, io provata nel presenziare alla première». avevo problemi con la destra, pertanto mi fece lavorare L’incontro con Rostropovich ha inciso pro- un bel po’ sull’arco. E così faceva con tutti, interessanfondamente sull’esistenza di Geringas e sulla dosi personalmente sia degli allievi più geniali come sua visione della musica. «Ammesso al Conservato- Jacqueline du Pré e Natalia Gutman, sia dei princirio di Mosca con il massimo dei voti che non ero ancora pianti». Geringas studiava ancora con Rostrodiciassettenne, il primo giorno di scuola mi imbattei per povich quando trionfò al Čajkovskij. «La sera le scale in Rostropovich. Un allievo gli era venuto a conclusiva c’era Šostakovič ad ascoltarmi nel suo Conmancare, perciò aveva un posto libero. Mi disse, “vec- certo n.1. Gli piacqui: ne resta traccia perfino nella sua chio mio, ti è toccato un gran dono, sarò io a prenderti”. corrispondenza privata, ora edita». In Unione SoviePer dieci anni ho frequentato le sue lezioni, restandogli tica quelli erano anni di rigogliosa fioritura poi amico. Non sopportava che gli studenti suonassero musicale malgrado la ferocia del regime. «Le Ordine n. 45872 del 25/07/2016 - Licenza esclusiva a Francesco Platoni

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mura del Conservatorio non lasciavano filtrare ciò che accadeva fuori. Vivevamo come su un’isola in mezzo all’oceano, nutrendoci di pura spiritualità e prendendo ispirazione dai grandi che ci attorniavano, come Emil Gilels e David Oistrakh. Poi diversi di noi se ne sono andati in Occidente. Ed è stato un ulteriore arricchimento. Da migranti ci siamo aperti a esperienze nuove. Io, per dire, uscito dall’Urss ho registrato i Concerti di Boccherini, visitato biblioteche in tante parti d’Italia per riportare in vita opere barocche dimenticate, mi sono dedicato alla pratica del baryton, strumento per cui Haydn ha scritto parecchio, ho frequentato Ligeti, Dutilleux, Penderecki, conosciuto Lutosławski, suonato il Concerto di Virgilio Mortari a Santa Cecilia, ricevuto in dedica da Ernst Krenek il suo Secondo Concerto che ho proposto a Salisburgo nel 1983». Geringas ha avuto anche familiarità con Alfred Schnittke. «Ho eseguito i suoi pezzi per violoncello dinanzi a lui. E benché allora non potesse più parlare a causa della malattia, pure esprimeva le sue considerazioni sulla mia lettura con i gesti, l’espressione del volto, i mugolii. Perciò adesso, interpretandoli e insegnandoli, mi sento depositario della sua volontà».

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Ma che insegnante è Geringas? «Molto richiesto. Come Rostropovich aspiro a far emergere le potenzialità dello studente, cui trasmetto tutto ciò che so. Insisto sul fatto che la musica non è mai solo segno su carta: per estrarne l’essenza bisogna riversarvi dentro la propria vita, il talento, la conoscenza profonda della partitura. I compositori vogliono inviare messaggi, e questi devono venir fuori da ogni esecuzione». Adesso, dopo nove anni ad Amburgo, venti a Lubecca e altri nove a Berlino, Geringas è un professore in pensione. «Scelta dovuta un po’ a motivi di salute e molto al desiderio di aver più agio di studiare il violoncello e le partiture d’orchestra. Comunque insegnare mi piace tantissimo e master class continuo ancora a tenerne (alla Chigiana, a Berlino, Usedom, Interlaken) per i molti ragazzi che mi chiedono d’ascoltarli in vista dei concorsi internazionali». Ai suoi ex allievi è assai affezionato e per alcuni trabocca d’autentica ammirazione. Fiero, ne snocciola i nomi: Gustav Rivinius, Jens Peter Maintz, Wolfgang Emanuel Schmidt, Monika Leskovar, Tatiana Vassiljeva, Jing Zhao, Johannes Moser, Maximilian Hornung, Sol Gabetta.n

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VIVIEN CHARTRES violinista prodigio tra mito e realtà di Jonathan Woolf Ordine n. 45872 del 25/07/2016 - Licenza esclusiva a Francesco Platoni

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el maggio 1905 una Chartres, ma senza la pretesa di Inghilterra, Italia, Svizzera e bambina eseguì in apparire più giovane del vero – America. Una sua commedia pubblico una serie di eseguiva il Concerto di Beethoven fu rappresentata anche a assoli di violino alla Queen’s nella stessa sala, con la London Broadway nel 1899. Hall di Londra. Il suo mana- Symphony Orchestra diretta Vivien nacque nel 1893 e diger, Narcisco Vert, socio an- da Charles Williams. Anni pri- ciassette anni dopo fu oggetto ziano di Ibbs e Tillett, agenzia ma, nel 1887 Vert aveva orga- del romanzo più noto della teatrale leader, non aveva pre- nizzato per il giovane pianista Vivanti, I Divoratori, che ha per so la precauzione di ottenere Josef Hofmann una tournée tema la figura del bambino una speciale autorizzazione e americana e nel 1890 aveva prodigio. Vivien ebbe in mano così il mese successivo il padre ingaggiato l’undicenne Mark un violino da quando aveva sei della violinista, John Chartres, Hambourg. anni, nel 1899. La Vivanti e lo stesso Vert si videro citati La storia di Vivien Chartres scrisse anche La vera storia di un in giudizio in base alla legge è particolare nei suoi dettagli Wunderkind per il Pall Mall per la prevenzione della cru- piccanti e confusi. I suoi geni- Magazine nel giugno 1905 – deltà sull’infanzia. Anche la tori si sposarono nel 1892. Il proprio mentre il marito era madre era presente stato convocato in in Tribunale, e furoTribunale –, un racNei suoi abiti “da bambina” no esperite consulenconto che mescola suscitava un irresistibile interesse ze mediche che difantasia a verità. Epda parte delle teste coronate: mostrarono come le pure, in un articolo Edoardo VII di Inghilterra, il capacità musicali delsull’Evening Post di lula bambina fossero glio 1905 si racconta principe ereditario di Svezia, “anormali” e che ella che avesse ascoltato il Re e la Regina d’Italia, tutti la non avrebbe sofferBronislaw Huberman ammiravano e la premiavano to alcunché suonana New York giudicando il violino. Tuttado “inumano” far esivia la legge era stata violata, padre era un uomo d’affari, bire un bambino così giovane Vert fu multato di £25 e Cha- un giornalista, sostenitore del con il violino. Ma è altamente tres di £5. Per colmo di ironia nazionalismo irlandese; sua improbabile che Annie avesse la bambina non aveva i nove madre era Annie Vivanti, nata avuto la possibilità di udire il anni che venivano reclamizzati a Londra nel 1866, figlia di piccolo Huberman in quella ma quasi dodici. Era l’epoca Anselmo Vivanti, un esiliato città e in quel tempo; certadei bambini prodigio: più gio- politico italiano. La madre di mente però il suo orrore per i vani erano, tanto meglio! Annie era la scrittrice tedesca bambini prodigio sembrò svaQuesto prodigio si chiamava Anna Lindau. Annie ottenne nire rapidamente quando si Vivien Chartres. grande notorietà con la pub- trattò di sua figlia. In ogni caUlteriore notorietà derivò blicazione nel 1890 di Lirica e so, i suoi ricordi inclinano al dalla di poco successiva morte la prefazione da parte di uno romanzesco e al fantastico di Vert, e si disse che lo stress dei più grandi poeti italiani, scrivendo di Vivien. La Vivanti del procedimento penale aves- Giosuè Carducci, che ne elo- raccontava in questo articolo se non poco contribuito al de- giava il talento paragonandola come due anni e mezzo prima, cesso. Eppure Vivien faceva a Saffo e ad Elizabeth Barrett a Parigi, sua figlia fosse stata parte di un mondo di giovanis- Browning. La Vivanti succes- trovata in lacrime dopo aver simi artisti. Solo poche setti- sivamente passò dalla poesia ascoltato la Zingaresca di Saramane dopo il suo debutto, alla narrativa, scrivendo in ita- sate suonata dal signor Santa Franz von Vecsey – nato nello liano e in inglese e conducen- Vicca e che appena sei mesi stesso anno, 1893, della do una vita cosmopolita tra dopo fosse già tra gli allievi del

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grande maestro ceco Ševčík, e più tardi di Luigi Marescalchi dell’Orchestra di Monte Carlo. La cronologia di questi ricordi sembra confondere luoghi e date. In effetti, secondo le prime notizie biografiche, Vivien Chartres iniziò i suoi studi violinistici a Londra con Émile Sauret presso la Guildhall School of Music, proseguendo poi alla scuola di Otakar Ševčík a Praga. La sua prima apparizione come solista è dell’11 gennaio 1905 a Praga in un concerto della Filarmonica, all’età di undici anni. Il suo primo recital alla Queen’s Hall di Londra fu in quel fati-

dico 15 maggio 1905, seguito da altri tre recital nella medesima sala, una volta che il polverone del caso giudiziario si era spento, nei mesi di marzo, maggio e giugno 1906. Si esibì poi al concerto di Adelina Patti del 14 giugno 1906 alla Royal Albert Hall e in nove recitals a Vienna nello stesso anno, suonando poi a Berlino, Milano, Roma e altrove. Nei suoi abiti “da bambina” (fissati nelle foto) – equivalente femminile del vestitino da marinaio usato dai piccoli Elman e Vecsey – suscitava un irresistibile interesse da parte delle teste coronate: Edoardo VII di Inghilterra, il principe ereditaVivien Chartres con la madre, la scrittrice Annie Vivanti

rio di Svezia a Stoccolma, il Re e la Regina d’Italia, tutti la ammiravano e la premiavano con gioiellini e ninnoli (che ella menzionò poi nel suo testamento). I suoi agenti avevano pensato a una tournée australiana sulla scia del tour di successo del contralto Clara Butt nel 1907, ma un rapporto interno segnalava in termini deludenti le limitate opportunità per gli interpreti classici in Australia: «In quel luogo non ci si interesserà della Chartres. I soli violinisti che interessano sono Kubelik e Elman, e con molti dubbi circa quest’ultimo». Prima del suo dodicesimo compleanno Vivien aveva anche composto alcune canzoni, pubblicate da Ricordi, mentre era ancora a scuola a studiare alla West Heath School di Ham Common, nel Surrey. Si dice che parlasse e scrivesse in quattro lingue: inglese, tedesco, francese e italiano. Vivien Chartres è stata attiva come solista dal 1905 a poco prima della Prima Guerra Mondiale. Era presentata dagli agenti Ibbs e Tillett e nel loro catalogo 1908-1909 figura in cima alla lista delle violiniste soliste a fianco della famosa Lady Hallé (Wilma Neruda), di Marie Hall e May Harrison, e accanto ai violinisti (maschi e femmine comparivano in elenchi separati!) Sarasate, Ysaÿe, Kreisler, Thibaud, oltre a Vecsey, Szigeti, Elman, agli emergenti Catterall e Rebner e agli eminenti professionisti più anziani Sauret, Hess e Thomson. Era ancora in cima

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DONNE IN MUSICA

alla lista nel 1911-1912 insieme a Ysaÿe e Kreisler, ma già nel 1914-1915 ne era scomparsa mentre apparivano nuovi nomi: Enescu, Menges, Kocian, Zimbalist e Manén. Il suo repertorio è stato inevitabilmente limitato e, prima che nel tempo potesse ampliarsi, la sua carriera terminò. Nel suo repertorio c’erano alcuni Concerti classici. Nell’evento del luglio 1905 riportato dall’Evening Post suona il Concerto in Sol minore di Bruch, la Fantasia Appassionata di Vieuxtemps e la Fantasia sul “Mosè” di Paganini, con suono “piccolo” ma intonazione precisa, cuore e sicurezza. L’anno seguente, il 19 ottobre 1906, al Conservatorio Verdi di Milano propone il Concerto in Mi minore di Mendelssohn, un’Aria di Bach (presumibilmente l’Aria sulla IV corda), un Minuetto di Händel, la Faust Fantasie di Gounod-Wieniawski, una melodia di Elgar – probabilmente Salut d’amour – e termina con la virtuosistica Zingaresca di Sarasate. Il 19 luglio 1915 Vivien aveva sposato a Milano Arthur Lindsey Burns, direttore generale della Singer Sewing Machine Company. Ne nacquero due bambini, ma Burns morì nel 1925. Due anni dopo Vivien si sposerà di nuovo, con un amico del suo defunto marito, diventando Vivien Young e tornando in Inghilterra. Depressa per il declino fisico del marito molto più anziano, Vivien si suicidò con il gas nel 1941 – con la maschera a gas fornita ai cittadini per

proteggerli dagli attacchi della Luftwaffe – nella sua casa di Hove sulla costa meridionale dell’Inghilterra. Nel frattempo Annie Vivanti era messa agli arresti domiciliari come diretta conseguenza delle leggi antisemite di Mussolini, ma visse abbastanza a lungo per sapere della morte di sua figlia, e infine morì il 20 febbraio 1942. Vivien Chartres è nata quando le donne musiciste stavano consolidando la loro posizione sulla scia di Wilma Neruda, immensamente popolare in Inghilterra. Tra le violiniste nate fra il 1884 e il 1898 si ricordano Marie Hall, Marjorie Hayward, Lea Luboschutz, Adila Fachiri, Renée Chemet, Stefi Geyer, Yvonne Astruc, May Harrison, Mary Legge, Kathleen Parlow, Jelly d’Aranyi, Isolde Menges, Daisy Kennedy, Winifred Small, Thelma Given, Cecilia Hansen e Alma Moodie. Di queste, la d’Aranyi, la Menges e la Kennedy erano contemporanee della Chartres. Quasi tutte fecero incisioni, così che oggi possiamo conoscere qualcosa della loro arte. Non ci sono prove che a Vivien fosse mai stato chiesto di incidere o, se mai lo fu, nulla è sopravvissuto. Di lei rimane una breve storia dai colori vivaci, contraddittoria e un po’ triste, la storia di un talento che durò poche stagioni e storicamente è in gran parte tributaria del rapporto della violinista con la sua fantasiosa e brillante madre Annie Vivanti.n Traduzione dall’inglese di Gianluca La Villa

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MARIO MAGGI

il musico collezionista

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di Gioele Gusberti

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ANNIVERSARI

Al più nobile e alto valore del collezionismo appartiene la vita di Mario Maggi, musicista e per certi versi pioniere di ciò che è l’organologia nella sua accezione più completa. Il frutto di questa passione ed entusiasmo è raccontato da una vastissima ed eterogenea collezione di strumenti musicali, sia occidentali che etnici, perfettamente conservata presso un fondo privato il quale, benché ampiamente catalogato, risulta ancora sorprendente.

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ggi lo scrivere di Liberato nel ‘44 dal campo di Tuttavia nutriva per l’insegnaMario Maggi non è lavoro di Allach in Baviera, mento un affetto mai sopito, e mosso dal desiderio tornò nella sua Cremona con- grazie al professor Raffaello di confortare la carica emotiva tando sull’aiuto di amici come Monterosso (Direttore della del ricordo, semmai, a cento Flaminio Varesi, conoscenza riformata Scuola di Paleograanni dalla nascita (23 giugno ateniese, con il quale si ritrovò fia e Filologia Musicale a Cre1916), il movente giace nel a suonare nella Radiorchestra mona) ottenne l’equipollenza dovere di rendere omaggio alla lombarda, uno dei primi dei titoli di studio, potendo sua figura che ha abbracciato “grandi esperimenti” di rina- così accedere alla cattedra nelteneramente l’arco temporale scita culturale. Venne inoltre la Scuola Media prima e alle nel quale, usciti dalla Grande assunto dalla ditta Anelli Pia- Magistrali poi. La sua idea Guerra, rinasceva la “nuova noforti (nata a Codogno nel d’insegnamento esulava dalla cultura” italiana, poi solita metodologia e influenzata da ciò che applicava invece il confu il Fascismo, ed infine Il suo desiderio di collezionismo cetto di pensiero divergente proiettata verso il Ter(ovvero l’osservazione ha sempre esulato dal senso zo millennio (dipartì del problema da diverse degli affari poiché lo scopo nel 2009). angolazioni, contrappalese era documentare la Ripercorriamo la sua posta alla logica storia degli strumenti musicali storia stando seduti nel sequenziale che prevesalotto di casa Maggi de invece una soluzione con il figlio Giorgio, sfoglian- 1836 e trasferitasi a Cremona diretta al problema): egli ritedo grandi volumi e ammiran- nel 1896) e non ancora tren- neva necessario che il discente, do gli strumenti riposti nelle tenne diventò uno tra i suoi per entusiasmarsi alla musica, vetrine, così numerosi da ren- più accreditati accordatori, dovesse essere anche parte dere addirittura con vaghezza iniziando a viag giare per attiva nella creazione del proil perimetro della stanza. seguire l’evoluzione degli prio strumento e non vittima strumenti venduti (nella colle- di un’implacabile standardizLa vita del Maestro Maggi, zione oggi è conservato, tra zazione dell’apprendimento. come quella di molti suoi coe- l’altro, lo schema del “tempe- Seppur contrastato in qualche tanei d’altro canto, è netta- ramento Anelli”): un ottimo situazione dalla vecchia tradiziomente suddivisa in due dalla impiego con indubbie soddi- ne (che ancora oggi permane), guerra (quindi dalla prigionia), sfazioni suggellate dalla dedi- l’applicazione di questa metoche se da un lato offuscò la ca «Maggi è entrato nell’Empireo dologia e il suo incessante giovinezza degli studi al Con- dell’Artigianato d’Italia. Il Primo entusiasmo gli valsero la stima servatorio di Piacenza e del del Mondo» di pugno di Cesare da parte di molti colleghi e diploma di violino ad Atene, Augusto Tallone (1895 – presto, coronando un suo dall’altro conferì maggior luce 1982) dell’omonima ditta di sogno, divenne insegnante di a quanto avvenne poi. pianoforti. violino presso la Scuola di

Liuteria, attiva da un ventennio (era difatti nata con Regio Decreto nel 1938). Parallelamente egli continuò a suonare nell’Accademia Cremonese di Marco Brasi e poi, alla morte di quest’ultimo, di Ennio Gerelli, iniziando ad interessarsi al suono degli strumenti antichi e alla prassi esecutiva. Oggi le foto di quei primi concerti “in stile” possono addirittura far sorridere, mentre a nostro parere esse meritano di essere lette come prime testimonianze di quel desiderio di riscoperta che ancor oggi anima la ricerca. La convinzione dell’assoluta possibilità e del dovere di ricostruire gli strumenti come erano all’epoca era nata fin dal 1937 quando Mario, poco più che ventenne, fu chiamato come collaboratore per l’allestimento della mostra sull’opera di Antonio Stradivari: in quell’occasione egli era stato coinvolto in molte discussioni, dalle vernici ai modelli costruttivi, ed in tutte, oltre ad apprezzare il valore teorico, intravedeva un’importanza pratica. Al tempo però aveva raccolto solo i consensi di occasionali entusiasti (seppur veri cultori) ma ora, con l’insegnamento presso la Scuola di Liuteria, le sue idee attiravano le simpatie intellettuali anche dei liutai. Maggi infatti non aveva nessuna ambizione liutaria, egli era “semplicemente” un erudito e sulla base dei suoi disegni iniziò a commissionare a molti dei suoi allievi varie parti di strumenti, riservandosi, per proprietà intellettuale

dell’oggetto musicale, di assemblarli successivamente (specie nel caso di strumenti a tasto come organi portativi per i quali egli fece molti studi sul canneggio ideale). Il suo desiderio di collezionismo ha sempre esulato dal senso degli affari - sebbene egli comprò e cedette mirabili strumenti, come una viola di Pressenda e alcuni violini di Enrico Ceruti e di Ornati poiché lo scopo palese era documentare la storia degli strumenti musicali, sul modello proposto da The History of Musical Istrument di Curt Sachs, colmando con la ricostruzione i vuoti dati dall’irreperibilità di alcuni esemplari. È così quindi che nella sua collezione si ritrovano una lira da braccio ad opera di Stefano Conia, una pochette di Riccardo Bergonzi ed una del Morassi, una viola da gamba del compianto Takashi, un violino “barocco” di Scolari, ma anche curiosi esiti, come la copia della violetta conservata presso il convento del Corpus Domini di Santa Caterina de’ Vigri ad opera di Claudio Amighetti, ed anche terribili testimonianze delle “mostruosità” liutarie, come il violino piccolo attribuito alla scuola Amati ingrandito da Rodig Johann, che lo ha sventrato e vi ha aggiunto parti di legno per ricondurlo alle misure abituali. Oltre a questo la collezione Maggi, che annovera circa duecento strumenti, accoglie anche alcuni originali dell’affascinante strumentario sette-ottocentesco, dalla chitar ra lira al

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ANNIVERSARI

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mélophone (uno strumento ad ance libere con tastiera e mantice interno), da strumenti meccanici a curiosi exploit liutari come il violino tromba, ed infine mezzi di riproduzione del suono come il grammofono, nonché i manoscritti degli studi di Maggi, frutto anche

del rapporto con Elia Santoro, giornalista e studioso dell’epoca d’oro della liuteria, e le pubblicazioni, su tutte il volume Viole da gamba e da braccio nelle figure sacre delle chiese cremonesi edito da Turris. Dal punto di vista musicale, a quest’opera di recupero sto-

L’eredità di Mario Mag gi, materiale ma soprattutto spirituale, ovvero la sua curiosità e il suo desiderio di sapere, si è radicata nei due figli Giorgio e Sergio che, ancora con il padre vivente, contribuirono ad ingrandire la collezione e a nutrire di nuovi studi la biblioteca di famiglia. Proprio grazie alla loro capacità, sia scientifico-teorica sia pratica, che richiama lo spirito del padre, la memoria di Mario Maggi è rimasta viva, a testimonianza del suo ruolo fondamentale per la città di Cremona e per i suoi mille e più discepoli che oggi pros eguono quella meravigliosa arte che è la costruzione di strumenti musicali.n

GIOELE GUSBERTI. Violoncellista cremonese, svolge attività concertistica e discografica con ensemble specializzati nella prassi esecutiva e nell’ambito delle esecuzioni storicamente informate, nonché in vari dipartimenti di musica antica attivi in diversi Istituti italiani; si occupa inoltre di promozione del patrimonio musicale italiano dal Sei all’Ottocento collaborando con diverse case editrici nazionali. Per Armelin ha pubblicato il volume Trattenimento per Ensemble di Violoncelli dedicato a sue trascrizioni a tre e quattro parti tratte dal repertorio barocco e romantico. Dal 2008 è direttore artistico dell’Ensemble “Il Continuo” di Cremona.

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rico, oltre al già citato Gerelli con la Camerata di Cremona (compagine oggi ancora attiva), contribuirono molte personalità come Giulio Franzetti ed i fratelli milanesi Alfredo e Tito Riccardi, con i quali iniziarono le esecuzioni “filologicamente informate” ante litteram. Un vero e doloroso peccato è l’assoluta irreperibilità delle registrazioni, rigorosamente live, dei molti concerti che Maggi tenne in piccole formazioni da camera e da solista sia sul violino che sulla viola e sulla viola d’amore.

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GRANDI STRUMENTI

Violino

Guarneri “del Gesù” “ex Brusilow” Cremona 1743 di Alberto Giordano ella breve carriera liutaria di Giuseppe Bartolomeo Guarneri, a noi nota tra la fine degli anni Venti del Settecento e il 1744, anno della sua morte, l’ultimo periodo è il più affascinante ed enigmatico. I violini prodotti a partire dagli anni Quaranta rivelano una particolare relazione tra intuizione, creatività e una complessa e forse sofferente interiorità dell’artefice: condizioni queste che condussero il Guarneri ad esiti sorprendenti non solo per noi, ma fors’anche per i suoi contemporanei. Le cause e le ragioni rimarranno probabilmente oscure: a partire dai primi violini etichettati all’inizio degli anni Trenta, segnati da un’attitudine quasi classicista dalle suggestioni stradivariane, si assiste ad una rapida evoluzione dello stile che portò Giuseppe Bartolomeo alla svolta radicale degli ultimi anni, svolta contrassegnata da una irruenta individualità, dal forte aspetto espressionista. Considerare quest’attitudine quale unico risultato di un animo tormentato e di una selvaggia genialità risulta tuttavia, in

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mancanza di notizie certe sugli ultimi atti della sua vita, storicamente poco corretto e soprattutto riduttivo per il suo artefice. Questa svolta stilistica e funzionale ebbe diverse ragioni, una delle quali forse identificabile con la morte di Antonio Stradivari, occorsa nel 1737, che certamente ebbe un forte effetto nell’ambiente liutario cremonese: una morte che introdusse la fine della grande tradizione cittadina. Furono questi anni di grandi cambiamenti in Italia e in Europa che possiamo così brevemente riassumere: - l’era barocca con le committenze delle corti aristocratiche era ormai giunta al suo epilogo - l’Italia, a causa delle Guerre di Successione, divenne dopo più di un secolo nuovamente campo di battaglia nel quale giunsero a scontrarsi gli eserciti francesi e austriaci - nonostante l’occupazione militare la qualità media della vita nell’Italia settentrionale tendeva a migliorare - l’ambiente culturale lombardo e milanese in particolare si dimostrava estremamente ricetti-

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Giuseppe

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Fotografie: Linea-Tre Cremona

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GRANDI STRUMENTI

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vo alle nuove idee illuministiche che giungevano dalla Francia - la funzione della musica cessa di essere solo encomiastica o liturgica, un nuovo mercato della musica prospera a Venezia, Milano, Napoli e altre città - una nuova generazione di musicisti professionisti necessita di strumenti dal suono più pieno e ricco, che possa riempire le ampie e rumorose sale dei teatri. Le ricerche di Giuseppe Guarneri corsero in quest’ultima direzione: i suoi clienti furono con ogni probabilità violinisti professionisti in cerca di un suono potente, di un’efficace macchina sonora, nella quale nessuna decorazione veniva richiesta e forse, un tocco di bizzarria persino apprezzato. L’approccio tecnico-liutario di Giuseppe Bartolomeo si rivela quindi pragmatico e sorprendentemente razionalista: se da un lato dimostra un certo disinteresse per gli aspetti estetici formali della tradizione, dall’altro si rivela estremamente preciso e curato nella scultura delle bombature, nel pianificare la

spessorazione dei piani armonici, nel posizionare le effe di risonanza, nello sperimentare diverse lunghezze di corda vibrante. Non fu forse l’unico innovatore italiano, ma mentre la maggior parte dei liutai era intenta ad interpretare modelli steineriani allora di gran moda, il nostro (così come Giovanni Battista Guadagnini) lo fece a modo proprio, senza mediazioni. Per questo motivo, pur con tutte le sue contraddizioni, Giuseppe Guarneri “del Gesù” cavalcava la modernità: nello sperimentare un tipo di “motore” nuovo per i suoi violini, egli recupera una vecchia forma cremonese della famiglia Amati, utilizza dell’acero meraviglioso e una vernice dalla pasta sontuosa e dall’accesa colorazione: e di certo suona a noi quasi beffardo il costante richiamo nei suoi ultimi violini alla liuteria di Brescia, l’eterna rivale di Cremona. Secondo la certificazione che accompagna questo splendido violino, esso venne costruito tra il 1742 e il 1743. Nulla si sa della sua vita fino ai primi anni Trenta del Novecento, allorché la ditta J. & A. Beare ne certificò l’originalità e la proprietà a un certo Mr. Courbin di New York. Da allora lo strumento è rimasto accasato negli Stati Uniti: acquistato dal filantropo Theodore Pitcairn nel secondo Dopoguerra, il violino venne prestato al talentuoso violinista di origine russa Anshel Brusilow, Primo Violino di Spalla della Philadelphia Orchestra, che lo tenne a tutto il 1968. Sebbene lo strumento rechi le tracce di un’intensa vita lavorativa, il suo aspetto appare oggi comunque sorprendentemente sano (pochissime sono le rotture) e tonico nelle condizioni conservative strutturali. L’interno della cassa appare ben conservato e, nonostante la mancanza dei tasselli di testa, esso mostra tutte le tracce più tipiche del lavoro di Giuseppe Guarneri. I tasselli centrali in abete furono lavorati con veloci colpi di sgorbia e terminati a taglio, senza alcuna ulteriore finitura, e le controfasce, anch’esse in abete, vi furono saldamente inserite. Varie sono le tracce a testimoniare una lavorazione veloce e diretta: la fascia della “C” (lato Mi) risulta profondamente crepata, e profondi sono i segni dei denti della pialla, visibili in alcu-

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GRANDI STRUMENTI

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ni punti anche all’esterno; altre tracce furono lasciate dalla sgorbia sull’interno delle fasce durante l’assottigliamento delle controfasce. In generale tutta la preparazione delle fasce venne eseguita con veloce noncuranza: oltre ai segni all’esterno di ustioni prodotte dal calore del ferro, si notano altre piccole fratture e una disposizione delle fiamme dell’acero volontariamente casuale. Eccellente la qualità dell’acero impiegato, dalla marezzatura ampia, forte e profondissima che esalta la scultura del fondo: quale conseguenza di un deciso lavoro di rasiera condotto in senso longitudinale, le fiamme dell’acero si alzano e si abbassano creando così una mobilità che enfatizza l’alta voluta della bombatura e il suo scendere garbato verso i bordi. Più curato il piano armonico, meno segnato dagli attrezzi da lavoro e finito questa volta con bella cura, secondo un’impostazione che potremmo definire quasi bresciana. Ciò che fortemente attrae in questo meraviglioso violino è un potentissimo senso di scultorea tridimensionalità, che porta l’osservatore all’irresistibile tentazione di toccarne la superficie, di sentirne il suo imprevedibile sviluppo con il leggero scorrere delle dita. La sguscia del fondo ad esempio, ancora rivela il percorso della sgorbia, definito da gobbe e avvallamenti, terminato con un vigoroso raccordo di rasiera lungo la vena, che ne esalta l’irregolarità dello sviluppo. Altri segni evidenti sono piccoli tagli di coltello a fianco del filetto, e soprattutto quelli lungo il percorso del bordo e delle punte

Segni della pialla dentata

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che ne rendono particolarmente tattile l’andamento. Nonostante questa manifestazione di gestualità diretta, la bordatura del violino, vista da giusta distanza, riacquista una sua bilanciata eleganza che si esprime in un efficace e curato raccordo con la bombatura. Se l’ultimo periodo di Guarneri è contraddistinto da una certa durezza del disegno e della scultura, soprattutto nelle effe e nei riccioli, in questo caso ci troviamo ad ammirare nei fori armonici una linea che, sebbene mostri la consueta asimmetrica individualità, si porta verso una sensibilità più classica e quasi elegante, anche in questo caso dalla suggestione bresciana. Sistemati simmetricamente rispetto alla giunta, i fori superiori risultano non perfettamente allineati, in particolare quello del “Mi” che giace circa un millimetro più basso rispetto al suo corrispondente: l’andamento diviene così asimmetrico scendendo verso il basso, dove troviamo i fori inferiori eccentrici rispetto sia alla giunta che al bordo esterno. La sensazione è che la tracciatura non fu eseguita con modelli di effe interi come quelli stradivariani, ma da semi-modelli che potevano essere utilizzati con maggiore libertà. Di particolare effetto nella lavorazione delle effe è la sgusciatura delle palette che, iniziata a sgorbia e rasiera, venne conclusa con una decisa azione abrasiva che ha interessato tutta la tavola armonica. Il pezzo di acero da cui venne estratta la testa dovette essere di stretta misura se, come evidente dalla vista frontale, il Guarneri ebbe ad aggiungere due piccoli pezzi per raggiungere

Tassello superiore

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GRANDI STRUMENTI

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un’adeguata larghezza. Stretto quindi nella visione frontale, il ricciolo si sviluppa nei suoi percorsi laterali con grazia e persino con una certa morbidezza di scultura che, in questo caso, nasconde efficacemente i segni della sgorbia. Non è dato sapere se Giuseppe Guarneri facesse uso di modelli, ma lo sviluppo dei giri, eseguiti con spontanea immediatezza, sembra allontanare questa ipotesi: guardando la testa dall’alto è evidente l’andamento fuori asse della chiocciola che alterna zone sopra-squadra ad altre sotto-squadra, in un alternarsi di pienivuoti, di piacevole imprevedibilità. La scultura dei giri inizia con una sgusciatura laterale piuttosto forte e decisa, eseguita con una sgorbia ben curva, e si approfondisce con lo scorrere della chiocciola fino all’occhio; lo

smusso, tagliato a scalpello, venne ripassato con un garbato lavoro di arrotondamento che ne ha ingentilito l’aspetto. La vernice che ricopre i violini di ultima produzione di Guarneri “del Gesù” risulta oggi estremamente differenziata per spessore, tessitura e colorazione: dal giallo tenue e dorato dell’Alard del 1742 alla forte pigmentazione e al ricco spessore del Cannone del 1743, si assiste ad un repertorio dalle varie soluzioni cromatiche e materiche. Nonostante l’intensa usura che ha parzialmente velato la bellezza del sottofondo nella parte inferiore del fondo, il Brusilow risulta oggi vestito di una leggera e trasparentissima vernice dalla morbida tessitura: in alcuni punti, soprattutto sul ricciolo e sulle CC del fondo, nelle lacune prodotte dalla rasiera, appare una

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GRANDI STRUMENTI

minuta e fitta craquelure, forse occorsa quando il violino era ancora giovane. La colorazione arancio chiaro enfatizza il sottofondo che, setoso e profondo, rilancia verso lo sguardo dell’osservatore un’indimenticabile sensazione di brillante tridimensionalità. GIUSEPPE BARTOLOMEO GUARNERI “DEL NOME DI GESÙ” Così come molti altri violini di Giuseppe Bartolomeo, anche questo esemplare è privo del

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cartiglio d’origine, sostituito da una copia di buona qualità: non manca ovviamente il trigramma cristologico che ha dato origine all’ormai famoso nomignolo con il quale il liutaio da due secoli viene identificato. In un prezioso contributo al catalogo della mostra dedicata al bicentenario della famiglia Guarneri celebrato a Cremona nel 1998, don Andrea Foglia (oggi direttore dell’Archivio Storico Diocesano) affrontò con efficacia l’analisi iconologica del cartiglio, dimostrando quanto il Cristogramma

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sia da riferirsi alla predicazione di San Bernardino a Cremona piuttosto che all’insegna dei Gesuiti. Da un punto di vista rigorosamente storico, un eventuale patronato da parte dei seguaci della Compagnia di Gesù non può essere considerato, dato (come indicato da Foglia) che nei collegi cremonesi dell’Ordine, saldamente allineati ai dettami controriformisti tridentini, non venivano consentite attività mondane quali la musica, lecite invece in ambito aristocratico. Peraltro, da un punto di vista iconografico, il trigramma cristologico dei Gesuiti presenta alcune fondamentali differenze da quello del liutaio, quali la croce latina e la presenza di tre chiodi ordinatamente disposti alla base, simbolo della passione del Salvatore. Maggiore invece è la relazione con la ruota bernardiniana, scandita anch’essa da una raggiera solare, entro la quale il trigramma viene immesso in una croce greca. Della predicazione del frate minore nella Cremona quattrocentesca sono rimaste numerose tracce: il simbolo con il quale il grande predicatore era solito sostenere le proprie orazioni divenne motivo comune in innumerevoli formelle, in marmo, legno o ter-

racotta, che andarono ad ornare edifici e portali, e divenne un marchio usato da artigiani e commercianti. Identico tra loro invece il messaggio contenuto. Il trigramma, composto dalle prime lettere del nome di Gesù nell’alfabeto greco (poi latinizzato nel medioevo in Jesus Hominum Salvator per renderlo più comprensibile ai fedeli) evoca il Nome di Gesù in tutta la sua potenza divina, ontologica e teurgica. Il nome è quindi portatore di salvezza, è protezione invocata contro il Male, è suono, è manifestazione trascendentale del Logos, quello stesso Logos che introduce il Vangelo di Giovanni. Alla luce di queste considerazioni il nomignolo attribuito probabilmente dagli antiquari parigini già all’epoca di Paganini, risulta incompleto o quantomeno troppo generico. Piuttosto che “del Gesù”, Giuseppe Bartolomeo Guarneri dovrebbe più correttamente essere appellato “del Nome di Gesù”.n

Il simbolo dei Gesuiti

La ruota di San Bernardino

MISURE PRINCIPALI DELLO STRUMENTO Lunghezza del fondo: Larghezza massima superiore:

352,8 mm 165 mm

Larghezza centrale:

109,4 mm

Larghezza massima inferiore:

204,6 mm

Diapason:

193 mm

ALBERTO GIORDANO. Diplomatosi a Cremona presso la Scuola Internazionale di Liuteria nel 1984 sotto la guida dei maestri Conia e Zambelli, frequenta il laboratorio di Sesto Rocchi e di Joseph Curtin & Gregg Alf. Dal 1987 vive e lavora a Genova, dal 1994 collabora alla conservsazione del violino di Paganini il “Cannone”. Autore di ricerche d’archivio sulla storia del “Cannone” e della liuteria genovese, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, articoli, saggi e conferenze tenute in Italia e all’estero. Nel 2015 ha conseguito con lode e dignità di stampa il diploma di Laurea Magistrale in Storia dell’Arte e Valorizzazione del patrimonio Culturale; recentemente è stato insignito dalla Fondazione Cologni di Milano del titolo di “Maestro d’Arte e Mestiere”.

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GRANDI STRUMENTI

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YOGA E DIDATTICA STRUMENTALE

Yoga e patologie professionali di Alfredo Trebbi

Yehudi Menuhin, appassionato cultore dello Yoga

È

solo di recente – e comunque molto in ritardo rispetto alla reale esigenza… che nei Conservatori di Musica è stata introdotta una nuova disciplina di studio: tecniche di consapevolezza e di espressione corporea. All’interno di questa definizione si

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possono far rientrare tutto un complesso di conoscenze che hanno a che fare con la consapevolezza e la piena espressione di sé. Per molto tempo la scuola ha trascurato questo aspetto della vita del musicista, lasciando all’iniziativa individuale l’onere di trovare soluzioni ai possibili disagi derivanti da un uso improprio del proprio fisico durante l’attività musicale: si è creato così tutto un passaparola riguardante miracolose terapie, grandi luminari, spettacolari e risolutivi trattamenti… Ma quanto c’è di fondato? Quanto funzionano queste cose? Lo Yoga è una medicina della salute, e non della malattia o dell’infermità. Sembra strano detto così: non “cura” nel senso cui siamo abituati a pensare comunemente, non si limita a tamponare lasciando tutto più o meno com’è… Lo Yoga scuote, trasforma, per “ricreare” le condizioni ottimali affinché l’essere umano ritorni ad uno stato di benessere, che secondo lo Yoga non si può definire semplicemente “assenza di malattie”… La pratica costante pone l’individuo in una poderosa prospettiva evolutiva, che ha come scopo la ricerca ed il mantenimento di un equilibrio fisico, mentale, emozionale e, per chi ci crede, spirituale. Lo Yoga insomma non è “contro”, lo Yoga è “pro”: promuove la salute ed il benessere piuttosto che “combattere” le malattie. Questo è il suo modo di agire, ciò che lo differenzia enormemente dalla maggior parte dei

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www.alfredotrebbi.it www.facebook.com/alfredo.trebbi.5

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trattamenti e terapie occidentali che agiscono limita il potenziale di trasformazione e la piena per annientare il sintomo, ignorando la causa espressione di se stesso. Il problema è un’opche lo ha generato. portunità che si presenta a noi in abiti da lavoLo Yoga, millenaria forma di autoterapia, ha ro: nel momento in cui iniziamo a riorientare la dunque un atteggiamento rivoluzionario verso nostra vita, a cambiare i nostri pensieri e comil tema della salute: siamo stati condizionati fin portamenti, il problema, che si alimenta di quedalla nascita a mettere il “problema” nelle mani sto, inizia a perdere energia… di qualcun altro, il “risolutore”, affinché se ne Torniamo dunque al musicista ed ai suoi duboccupi e ce ne liberi… Lo Yoga fa a pezzi que- bi. Cosa sono dunque quelle che in campo sta “illusione”, rimbalzandocelo indietro, nel medico si definiscono oggi con l’inquietante senso che ci risveglia da termine di patologie questo sonno ad occhi Sapere qual è il centro, cioè professionali? Sintetizaperti spronandoci a zando, sono le problemala postura salutare, presenta tiche conseguenze dello capire che il problema una serie di importanti non è qualcosa che ci è svolgimento di un lavoro vantaggi. Quando si termina specializzato che comcapitato per caso o per sfortuna e di cui dobbia- la sessione di studio bisogna porta una serie di movimo sbarazzarci, no… Lo menti ripetitivi: per riportare la struttura allo Yoga ti dice che il proesempio, il piastrellista stato di equilibrio blema è legato al tuo stile che sta molte ore in di vita, alle tue cattive ginocchio e sviluppa proabitudini, alla tua incapacità di gestire in modo blemi a queste articolazioni, l’impiegato che sano ed equilibrato il corpo e la mente… Di passa molte ore seduto malamente al computer più: afferma che solo modificando radicalmen- e sviluppa problemi alla schiena o ai polsi, l’arte le tue convinzioni e il tuo stile di vita potrai tigiano o l’operaio costretti a posture squilibragiungere ad una vera e duratura soluzione. Del te e prolungate che causano cervicalgie, problema ahimè te ne devi occupare tu, insom- lombalgie e quant’altro… e così via. Senza conma, non un massaggiatore, un fisioterapista, tare poi tutti i riflessi che tutto ciò comporta a uno psicologo od altro operatore della salute… livello psichico… ma non divaghiamo. Ora, questi agiscono dall’esterno, una volta che la come ben sappiamo, ogni strumento musicale loro azione si interrompe nel volgere di poco si contraddistingue per movimenti e posizioni tutto ritorna come prima. Non sono loro i pro- specifiche: questo significa che ogni strumentitagonisti del percorso di guarigione, sono tut- sta dovrà azionare maggiormente muscoli della talpiù dei consiglieri, delle guide, ma non i parte destra piuttosto che della parte sinistra risolutori. Il risolutore sei Tu. Questa cosa del corpo, allungarne alcuni e accorciarne altri, all’inizio appare davvero dura da accettare, tut- sbilanciare la postura in un verso o nell’altro, e tavia è la cruda realtà. tutto questo ahimè per molte ore al giorno. È all’interno di questa straordinaria visione Queste azioni sbilanciate, se reiterate, nel temtramandataci da una cultura di grande saggezza po possono facilmente creare problemi. Un come quella yoghica che va ricercata la via per muscolo della schiena che lavora per ore col dipanare il bandolo di questa matassa. La logica tempo si contrae, un altro che non usiamo mai di questa stupefacente disciplina non è quella di si indebolisce… debolezza a destra, contraziosbarazzarsi del problema quanto piuttosto di ne a sinistra, la colonna vertebrale subisce dei utilizzarlo come combustibile per l’evoluzione contraccolpi, perde la linea, viene deviata. Pasdell’individuo: è l’individuo come è ora – e non siamo così tanto tempo in questo modo che la il dolore, il malessere, il disagio – il solo ed uni- mente infine si convince che quella deviazione co problema, dunque la sua ignoranza, la sua è “giusta”, e finisce per prenderla per buona. pigrizia, le sue illusioni, cioè tutto ciò che ne Da quel momento in poi smette di correggerla: Ordine n. 45872 del 25/07/2016 - Licenza esclusiva a Francesco Platoni

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YOGA E DIDATTICA STRUMENTALE

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a questo punto la mente dice che abbiamo un nuovo centro, oh che bello, peccato solamente che sia… “scentrato”! Ed è qui che iniziano i veri problemi, ed è qui che interviene lo Yoga: il suo fuoco brucia questa falsa convinzione, e rimette il corpo a contatto con la Verità, cioè con il suo corretto assetto ed allineamento. Faremo ora una serie di riflessioni sul rapporto tra il musicista ed il proprio corpo in primis, e poi tra il musicista ed il proprio strumento. Cominciamo dall’inizio, e cioè PRIMA che il soggetto inizi il suo percorso di studio. Quello che dovremmo valutare è: in che condizioni si trova questa persona nel momento in cui si appresta ad iniziare? La sua postura è corretta? Per dirla in lingua yoghica: è centrata? Allineata? Equilibrata? La risposta, molto spesso, è negativa: chi inizia spesso si porta dietro i propri squilibri, che fanno parte della sua storia personale e dunque sono la somma delle sue esperienze. Quindi non possiamo addebitare allo strumento anche lo squilibrio presente allo stato iniziale. Lo strumento musicale non può essere la soluzione a uno squilibrio di questo tipo: non si tratta di una terapia per ritrovare il proprio centro, non sarebbe nemmeno giusto chiederglielo, sarebbe più corretto considerarlo semmai un ulteriore ostacolo ad un buon equilibrio posturale. Quindi non possiamo pensare di risolvere il disallineamento semplicemente reinventando o cambiando la postura sullo strumento, perché spesso lo squilibrio è già esistente nella fase precedente a questa esperienza. Pertanto, una valutazione iniziale va fatta. Che tipo di valutazione sarà? Una valutazione di equilibrio generale. L’individuo deve acquisire la consapevolezza di qual è il proprio centro, deve decidere di entrare in un percorso in cui apre finalmente gli occhi e

vede se stesso come è adesso e immagina come dovrebbe diventare: questo è il senso della pratica. Sapere qual è il centro, cioè la postura salutare, presenta una serie di importanti vantaggi. Quando suoniamo è inevitabile che ci si sbilanci. Certo, possiamo limitare il disallineamento con supporti ed ausili – mentoniere, sedie ergonomiche, cavalletti… –, ma rimane un fatto: lo strumento è indeformabile e il musicista si deve adattare ad esso. Adattarsi vuol dire modificare la posizione salutare del corpo e costringerlo a perdere in modo più o meno marcato il proprio centro. Ora, qual è la soluzione che il nostro grande Maestro di Yoga Pietro Antinori propone? Semplice: quando si termina la sessione di studio bisogna riportare la struttura allo stato di equilibrio! Per far questo, però, e qui torniamo al discorso della valutazione iniziale, io devo sapere qual è questo benedetto stato di equilibrio, chiaro? Sennò come potrei tornarci? E dovrò utilizzare una tecnica precisa di riassetto e riequilibrio, non una qualunque tecnica, ma uno strumento affilato che eviti le approssimazioni ed i pressapochismi. Il centro di 100 è 50, non 48… preciso significa questo. Come quando si fa una festa, divertitevi pure ma al termine rimettete tutto com’era prima. Non domani: ora, proprio ora che avete finito… non rimandate. Altrimenti le conseguenze si accumuleranno. Se avete suonato un’ora con la scoliosi, sappiate che dovrete dedicare un’ora per rimettere la struttura al suo centro. Va da sé che conoscenze, tecniche, attrezzi e invenzioni che supportano lo strumentista nella posizione corretta sono i benvenuti ed è facile capire perché: ovviamente, meno mi sposto dal mio centro, meno strada devo fare per ritornarci, meno fatica, meno impegno. Buone vacanze a tutti, Zio Alfre’n

ALFREDO TREBBI. Nato a Pesaro, insegna contrabbasso al Conservatorio G.B. Frescobaldi di Ferrara. Da oltre 25 anni fa parte del variopinto popolo dei contrabbassisti. La sua formazione è basata sul costante aggiornamento, spaziando dalla Musica allo Yoga, attraverso la ricerca e l’insegnamento. Ha pubblicato vari lavori per Zanibon, Curci e Sonzogno. Sulla base dei contenuti espressi negli articoli pubblicati su Archi Magazine, ha dato alle stampe per l’editore Concertante il trattato Lo Zen e l’arte di suonare uno strumento.

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YOGA E DIDATTICA STRUMENTALE

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ARCHI IN FORMA

REPERTORIO

J. Sibelius Concerto per violino in Re minore op.47 I. Allegro Moderato (prima parte)

C

ari amici, continuiamo le nostre riflessioni tecnico-musicali con il lavoro “sul campo”, nel quale l’evidenza dell’intima relazione tra Fine (espressività) e Mezzo (tecnica) fa piena luce sul significato del nostro percorso quotidiano di ricerca strumentale. Un “campo” di lusso, quello di oggi, costituito dal 1° movimento del Concerto per violino op. 47 in Re minore di Jean Sibelius che, oltre ad essere un capolavoro assoluto dall’appeal inossidabile, si rivela essere anche una ricca miniera di proposte (..o sfide) tecniche. Andiamo ora a scoprirne i nodi principali. Il primo ingresso del violino, cui è affidata l’esposizione del nucleo melodico del Primo Tema, si staglia nitido sulla bruma fredda e diafana costituita dal mormorio dell’accompagnamento degli archi. La semplicità della scrittura non deve ingannare: solo un controllo consapevole e raffinato dell’arco potrà produrre il suono puro ma allo stesso tempo duttile e ricco di tensione, che sia capace di plasmarsi sulle variegate nuances espressive che caratterizzano il Tema.

Ingresso: curare l’emissione della prima nota, pura, con poco vibrato. Correggere la dinamica da mf a mp può aiutare a creare più tensione, mettendo in maggiore rilievo le forcelle che seguono. Prestare attenzione ai continui cambi di velocità dell’arco che caratterizzano la frase sin dall’inizio evitando falsi accenti o forcelle non desiderate, in particolare a bb. 11-15: arco veloce, fino al tallone

arco leggero e veloce, fino al tallone

arco più lento, rilassato (sono 7/4)

arco subito molto più lento, dentro la corda; lasciarsi margini per la fine arcata

Attenzione al ritmo:

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e agazin

a)

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c)

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di Marco Fiorini

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ARCHI IN FORMA a) la figura

non deve diventare

b) la figura

non deve diventare

bensì

ben stretta

arrivare f sul battere; il dim. (graduale) non va a p, vibratissimo sino alla fine b. 24

T.A.

T.A.

sostenere il suono

salvare l’arco a inizio nota

ritmo preciso a b. 26 e simili, non generico. Errore frequente, che ritmo e dinamica cambino secondo le arcate in giù o in su.

b. 32

b. 32 non affrettare le terzine bb. 34-35 tutta la battuta 34 è il levare della successiva, quindi il cresc. dovrà arrivare sino al Sol e cedere solo dopo. Non dare un accento (come spesso accade) sul Re di 34 bb. 38-39 come 34-35, ma più in evidenza

Attenzione alla DISTRIBUZIONE: in tutti i passaggi analoghi ai seguenti arco lento

allungare arco

P.A.

allungare arco

b. 39

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ARCHI zine 55 maga

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c) la figura

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ARCHI IN FORMA nei quali siano presenti scale o arpeggi in netto crescendo (per di più, in questo caso, nell’arcata in giù), riservarsi sempre una quantità d’arco che permetta di realizzare il cresc. non solo con la pressione ma anche aumentando sensibilmente la velocità dell’arco. Non affrettare le quartine a bb. 44 e 49

la mano sinistra non aspetterà la fine del secondo punto di valore per decidersi a cambiare posizione; così facendo sarebbe costretta ad un movimento super-fulmineo, con accento e stonatura garantiti sulla sesta acuta! Il passaggio potrà cominciare una volta entrati nel primo punto di valore della sesta bassa, alleggerendo un po’ l’arco (ma senza spezzare la legatura); sarà la ripresa del suono pieno sull’acuto a conferire il giusto ritmo al passaggio. Ciò vale come principio generale. bb. 53-59 Prima Cadenza, passaggio in 4^ corda: curare il sincronismo delle due mani in velocità. Non alla punta, per favore... meglio un bel detaché ampio, sonoro, alla metà/metà inferiore. Curare l’intonazione, spesso imprecisa soprattutto in 7^ posizione (si perde il semitono tra La e Si b). bb. 59-70 Cadenza su tre corde: come da tradizione verrà eseguita detaché anziché saltata come segnato, per poter meglio giocare sulla dinamica e sugli appoggi melodici suggeriti dallo stesso autore con gli accenti sulle acute. Nella fase preliminare di studio suggerisco di eseguirla alla metà inferiore, con ampio arco, per meglio metabolizzare ogni singolo cambio di corda, legando il più possibile tra le varie arcate. Velocizzando, ci si sposterà verso la metà. Le singole corde andranno cercate con l’avambraccio mentre il gomito cercherà la posizione intermedia alle tre corde coinvolte, riducendo al minimo i suoi movimenti verticali. Curare sin dalla fase lenta la regolarità delle quartine e, dove possibile, lavorare d’anticipo con le dita della sinistra (soprattutto nei bassi) senza tenerle pressate sulla corda laddove non necessario. B

B A

A

A

C

C

B A

A= 1° dito rimane premuto sulla corda B= 1° dito si solleva e si avvicina alla nota che suonerà nella seguente quartina C= 1° dito si alleggerisce dalla corda

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B A

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Corretta scelta del timing per i passaggi di posizione come il seguente:

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ARCHI IN FORMA L’appoggio sulle acute sarà di lunghezza d’arco. ERRORI FREQUENTI: “aggrappolare” le quartine (stringerle all’interno), con breve pausa tra una e l’altra, con un effetto singhiozzo; imprecisione d’arco sui cambi di corda (spesso suonate insieme): così si perde la bellezza della polifonia costituita da tre linee melodiche autonome (una per ogni corda). Provate a concentrare l’ascolto su una sola di esse alla volta durante lo studio: tutto sarà più chiaro.

MARCO FIORINI è stato dal 1996 al 2006 Primo Violino Solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Dopo gli studi compiuti in Italia ed Austria ha iniziato una fitta attività, sia solistica che cameristica, in Europa, Estremo Oriente e Sud America, che lo ha portato a collaborare con musicisti quali Myung-Whun Chung, Alexander Lonquich, Mario Brunello, David Geringas, Boris Petruschansky. È stato ospite dei Festival di Spoleto, Ravenna, Ravello, Neuschwanstein (Germania), Orlando (Olanda), Casals (Spagna). A quella concertistica affianca anche l’attività didattica con corsi e masterclass di violino, musica da camera e orchestra anche presso i Conservatori di Stato. È docente di violino ai corsi di perfezionamento della Scuola di Musica di Fiesole.

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Per quanto riguarda la scala di ottave spezzate d’uscita di questa Cadenza, suggerisco che sia diteggiata tutta con 1-4 (oppure 1-3), piuttosto che mista. Il cambio di impostazione della mano a metà scala è spesso causa di insicurezza di intonazione. Sottolinearne l’aspetto melodico con un arco legatissimo, omogeneo (sempre vicino alle due corde e senza accenti sui bassi), con un grande crescendo e un leggero allargando sulle ultime note, contribuisce a caricarla della tensione struggente che caratterizza questa conclusione di tutto il primo episodio.n (segue sul prossimo numero)

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SPALLIERA KUN SOLO

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iù volte ci siamo occupati delle nuove tecnologie per i musicisti, con app per l’esecuzione, lo studio, l’intonazione. I prossimi anni vedranno una sempre maggiore presenza della tecnologia anche sui nostri leggii. L’app recentemente rilasciata dal celeberrimo editore tedesco si propone come modello da seguire per i futuri sviluppi del leggio digitale. Essa consente infatti di superare il semplice concetto di copia tipico degli ebook, offrendo contenuti e personalizzazioni assolutamente impossibili con le edizioni cartacee. L’app è pensata per un utilizzo sia nelle sessioni di studio che per le esecuzioni in concerto, con strumenti utilissimi quali diteggiature e arcate multiple (tratte anche da edizioni storiche non più in commercio), rapidamente selezionabili e modificabili, spaziatura e cambi pagina personalizzabili. Non solo, il software permette di registrare la propria esecuzione e di riascoltarla variandone la velocità. I titoli acquistati, tutti rigorosamente Henle – è possibile scaricarne anche una singola parte – sono conservati sul cloud, e quindi non verranno persi al cambio di dispositivo. C’è ancora tanta strada da fare, e la carta continuerà comunque ad avere un ruolo preminente nei prossimi anni, ma la direzione scelta dalla Henle è quella giusta: non una semplice trasposizione digitale ma un sistema molto più complesso; con meno fascino, sicuramente, ma con indubbie potenzialità per lo studio. L’app Henle Library è disponibile per Ipad e Android (da luglio 2016).

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opo una pausa lunga anni, finalmente una novità da Kun: vi presentiamo in anteprima la nuova Solo, con la quale lo storico marchio canadese intende rilanciare la propria leadership in questo settore. La forma richiama quella della Voce, con un appoggio molto largo alla spalla e curve non troppo accentuate. I piedini, pieghevoli, sono montati su una slitta che ha consentito di eliminare completamente le viti, e rende quindi agevole l’adattamento al proprio strumento e il trasporto in custodia. Il cuscino in gomma è forato per garantire maggiore comfort e leggerezza. Il materiale scelto per realizzare la nuova Solo è la plastica, e il prezzo è quindi abbordabile, inferiore a quello della “vecchia” Kun Original.

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APP HENLE LIBRARY

RECENSIONI ACCESSORI

di Bruno Terranova [email protected]

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P. EÖTVÖS Dodici per sei per sei violoncelli Schott CB 284

Peter Eötvös è compositore di intenso vissuto nell’ambito della cosiddetta musica d’avanguardia del secolo scorso. Nato nel 1944 in un villaggio della Transilvania, la sua famiglia si trasferì presto a Budapest dove entrò precocemente in contatto con ambienti intellettuali, oltre che musicali, di altissimo livello. Il suo apprendistato iniziò con lo studio del pianoforte (intrapreso sotto la guida della madre) e la partecipazione, fin dall’età infantile, alla vita musicale e culturale della capitale magiara, per poi passare attraverso regolari studi di composizione presso l’Accademia “Franz Liszt” e, infine, concludersi, intorno alla metà degli anni '70 del '900, in seno alla Hochschule für Musik di Colonia, punto di partenza di una carriera internazionale che, da allora, lo ha visto sempre in prima linea anche sul versante della diffusione della musica a lui contemporanea. I suoi studi e la conseguente carriera di direttore d’orchestra gli hanno consentito, infatti, di acquisire un’autorevolezza indiscussa nel campo dell’interpretazione dei lavori dell’avanguardia storica europea: oggi Peter Eötvös è considerato tout court il depositario di una vera e propria ortodossia interpretativa di quell’ideale estetico sonoro frutto delle ricerche di compositori quali Pierre Boulez e Karlheinz Stockhausen, nonché dei loro adepti. Dobbiamo proprio alla sua attività direttoriale il fatto che Eötvös sia entrato in contatto con quella straordinaria compagine cameristica che sono I 12 Violoncellisti dell’Orchestra Filarmonica di Berlino, la collaborazione con i quali era già iniziata negli anni 2010-2011 con la composizione del Cello

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Concerto Grosso, sorta di Concerto nel Concerto in cui un violoncello solista (nella world première Miklós Perényi) e una compagine di altri otto violoncelli interagiscono sia tra loro che con il resto dell’orchestra. Citiamo il Cello Concerto Grosso poiché proprio da esso Eötvös trasse il materiale musicale che, variamente rielaborato, aveva dato origine, nel 2013, a Dodici, brano per dodici violoncelli di stretta osservanza darmstadtiana, obbediente al solo principio dell’assemblaggio di sezioni aventi ciascuna una sua propria caratteristica di ricerca timbrica e/o di scrittura strumentale. Di Dodici presentiamo qui la versione adattata da Christian Schumann per sei violoncelli (donde il titolo Dodici per sei) pubblicata recentemente da Schott, anche se, a dire il vero, non sappiamo quali siano stati i procedimenti di adattamento, mancando nel fascicolo una nota introduttiva che ci illumini in tal senso. Il brano è costruito mediante la solita giustapposizione di sezioni diversificate, presenta difficoltà tecniche davvero notevoli (riguardanti sia la scrittura strumentale delle singole parti che i loro reciproci incastri cameristici) e in filigrana lascia ancora percepire, abbastanza riconoscibili, gli influssi armonici bartòkiani cui Eötvös non ha mai rinunciato del tutto nel corso della sua abbondante produzione. Gianluca Giganti

G. MAHLER Quartetto con pianoforte in La minore G. Henle Verlag HN 1228

Pare che Gustav Mahler credesse di aver smarrito il Tempo di Quartetto per pianoforte ed archi quando si recò in Russia per un Concorso di

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RECENSIONI LIBRI E SPARTITI

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composizione. Così raccontava alla sua amica Natalie Bauer-Lechner nel 1896, in una conversazione in cui ricordava i suoi anni di studio al Conservatorio di Vienna, periodo in cui sembra aver scritto diversi pezzi di musica da camera, tutti andati perduti o distrutti da Mahler stesso. Ma per quanto riguarda il Klavierquartett in La minore il destino ha riservato altra sorte rispetto a quelle composizioni: l’autografo se l’era ritrovato Alma Mahler in un suo fascicolo in cui conservava diverse opere del marito, e fu eseguito per la prima volta in Germania nel 1932; la prima edizione, invece, risale al 1973 per merito della Sikorski Publishing House. Opera giovanile, nella più vasta accezione possibile, il Klavierquartett deve la sua relativa popolarità al fatto di essere l’unico brano cameristico esistente di un compositore che ha scelto la massa sinfonica più ridondante, e sonoramente estrema, che potesse concepire, oltre alla vocalità liederistica ma anch’essa affiancata da orchestrazioni poderose. In realtà il movimento unico, con dicitura Nicht zu schnell, è un pezzo necessariamente accademico, opera di uno studente – risalirebbe agli anni 1876-77 - che stando a Vienna riceveva stimoli ed influssi di Brahms, ma anche di Bruckner. Il pezzo, che ha un impianto apparentemente canonico con tanto di ritornello, offre all’ascoltatore che abbia una benevolenza verso l’epigonismo romantico l’impressione di trovarsi di fronte ad un approccio rapsodico piuttosto che al mondo della Forma Sonata, come pure uno sviluppo accademico vorrebbe suggerire: la sintesi tematica che si riflette nello sviluppo motivico fu più cosa brahmsiana e, poi, dodecafonica che non mahleriana, ed il percorso successivo della fase matura del musicista boemo ne diede testimonianza, con la ricerca di nuove vie. Sicuramente, data la relativa esiguità del repertorio per questo organico, questo tempo unico trova posto nei programmi concertistici, ma più come curiosità che come reale proposta artistica. Edizione Henle Verlag, in Urtext, curata da Christoph Flamm, con parte staccata di pianoforte curata da Klaus Schilde. Giovanni Pandolfo

Z. GÁRDONYI Terza piccola Rapsodia Edition Walhall EW988

Zoltán Gárdonyi, ungherese, studiò musica a Budapest con Kodály e a Berlino con Hindemith con cui si diplomò nel 1930, in un anno in cui la Germania si avviava verso la rovina morale del Nazismo. Dal 1941 al 1967 insegnò all’Accademia di Musica “Ferenc Liszt” di Budapest. Compositore di musica sacra, con e senza organo, organista presso chiese di culto luterano e perciò legatissimo alla pratica bachiana e di Corali, e per questi motivi al centro di dissidi con il governo comunista ungherese negli anni della Guerra Fredda, rimase in Ungheria per la carica ricoperta all’Accademia “Liszt”, trasferendosi successivamente in Germania, dove morì nel 1986. Le sue composizioni, che comprendono anche lavori orchestrali e musica da camera, sono state pubblicate in Germania, Svezia e Stati Uniti. Le edizioni Walhall propongono la sua Dritte kleine Rhapsodie del 1955, per trio con violino, violoncello e pianoforte. In realtà è un pezzo assolutamente convenzionale, di livello tecnico semplice, cosa che fa supporre sia stato pensato per dei ragazzi nel percorso di studio. Il brano si articola in tre parti: una sezione iniziale ricca di unisoni che ritrova alcune formule ritmiche e melodiche proprie di un certo Bartók iniziale; un Allegretto centrale che spiega una semplice melodia, anche questa di sapore folklorico; ed infine un finale, Allegro giusto, che è una vera e propria Czardas. Giovanni Pandolfo

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RECENSIONI LIBRI E SPARTITI

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RECENSIONI LIBRI E SPARTITI

Quella tracciata da Henri Duparc nel corso del suo passaggio terreno è stata una parabola umana e artistica che a buon diritto può definirsi travagliata. Nato a Parigi nel 1848, intraprese lo studio del pianoforte presso il Collegio gesuita della capitale francese oggi denominato “dell’Immacolata Concezione” sotto la guida di César Franck, da cui prese anche le prime lezioni di composizione a partire dal 1867 (anno di composizione proprio della Sonata per violoncello e pianoforte che qui presentiamo). Attivista della vita musicale parigina, Duparc fu per lungo tempo, dal 1876, segretario della Société Nationale de Musique fondata nel 1871 e condirettore artistico, insieme a Vincent d’Indy, dei Concerts de Musique Moderne, rassegna concertistica avviata nel 1878. Già a partire all’incirca dal 1885, tuttavia, Duparc interruppe del tutto la sua attività di compositore a causa delle continue crisi nervose che i medici del tempo non seppero meglio diagnosticare nel loro complesso se non come “neuroastenia” (probabilmente quello che oggi verrebbe indicato come un grave esaurimento nervoso o una grave forma depressiva), in seguito alla quale si consacrò definitivamente alla vita familiare e alla sua passione per il disegno e la pittura, prima di entrare, all’alba del nuovo secolo, nell’ultima fase della sua vita: tre decenni tormentati (morì nel 1933), oltre che

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da una progressiva instabilità delle sue condizioni psichiche, anche da crisi mistico-religiose di impronta cattolica che furono, in parte, la causa di un’autocensura rivolta verso un cospicuo numero di sue composizioni e della sua corrispondenza epistolare (inclusa quella con Richard Wagner, conosciuto personalmente nel 1869) che, in effetti, distrusse, come ebbe a scrivere in una lettera al suo allievo Jean Cras, “senza alcun rimorso”. Oggi Henri Duparc è conosciuto soprattutto grazie ai suoi lavori per voce e pianoforte su testi dei maggiori poeti lirici a lui coevi di lingua francese e che, nonostante l’esiguo numero sopravvissuto alla sua follia auto-iconoclasta, ne fanno uno dei maggiori compositori in questo campo; anche la Sonata per violoncello e pianoforte, tramandata fino ai giorni nostri in un unico esemplare manoscritto ricopiato, a sua volta, da quello del compositore (questo sì, andato perduto), pur essendo opera giovanile, testimonia già un ben definito gusto personale per il cesellamento delle linee melodiche, oltre che un raffinato senso armonico e una buona padronanza della Forma-Sonata reinterpretata alla luce di quel modello ciclico franckiano di cui Duparc fu uno dei primi depositari. Particolarmente significativo ci sembra il secondo movimento del lavoro, un Largo che, nella sua lunghezza di appena quindici battute, già prefigura la successiva, significativa produzione vocale del compositore. Grande merito di questa riscoperta va riconosciuto all’eclettica casa editrice francese Delatour che ha dato quest’anno alle stampe la prima edizione mondiale del lavoro in questione e che, nelle note introduttive, ci dà notizia di una sua esecuzione avvenuta nel 1948 ad opera di Pierre Fournier e Jean Hubeau nel quadro delle manifestazioni commemorative del centenario della nascita di Duparc. Gianluca Giganti

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H. DUPARC Sonata per violoncello e pianoforte Editions Delatour DLT 2553

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Discreto

Interessante

Da ascoltare

Virtuoso Musiche di DVORÁK, DE FALLA, PAGANINI, SARASATE, STRAVINSKIJ, TÁRREGA, ELGAR, WIENIAWSKI, DOHNÁNYI, BRITTEN, R. STRAUSS, CAJKOVSKIJ Leonidas Kavakos, violino; Enrico Pace, pianoforte CD Decca 4789 377

Visto che il pubblico con gli applausi troppo spesso non l’imbrocca – intendo il prurito di mani irrefrenabile che copre l’ultimo accordo o vìola un delibato “pianissimo” – Leonidas Kavakos ha imposto al suo Festival di Megaron il “silenzio battimani”. D’altronde che l’ateniese Kavakos, oggi quarantottenne, non fosse un macinatore di note alias animale da concorso lo si comprese benissimo quando nel 1988 vinse quel Premio Paganini che era da sempre appannaggio di sovietici e statunitensi, i quali si presentavano con cadenza biennale e, un anno gli Usa l’altro l’URSS, si portavano a casa l’alloro. Centrale in questo nuovo CD è Nel cor più non mi sento (naturalmente integrale: gran tour de force), uno dei brani più singolari di Paganini per come i pizzicati e trilli pizzicati con la mano sinistra fanno sì che il violino suoni come uno strumento ad arco e al tempo stesso una chitarra. La lettura è d’una pulizia e di un ordine ammirevoli anche se si può preferire, quanto a carattere “paganiniano”, Menuhin (Warner) col suo evidenziare mirabilmente i pizzicati o il live di De Barbieri col violino di Paganini (un condensato: ancora Warner) dalla ligustica, montaliana asciuttezza. Ideale per Kavakos è a sua volta quel God save the King che fu un cavallo di battaglia di Ruggiero Ricci e qui brilla per la qualità adamantina – ordine, anzitutto – della lettura. Misura, gusto, intonazione immacolata, destrezza mirabile, asciuttezza (una Capricieuse di Elgar da manuale) e la stessa cura che si riserva a una Sonata di Beethoven, nessuna gigionata

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Da non perdere

mai, caratterizzano tutte le letture, dove un pianista assoluto per misura e gusto come Enrico Pace non è certo il solito “accompagnatore”. Risaltano i paganinismi di Sarasate (Capriccio basco, Romanza andalusa) e Wieniawski (CapriccioValse) in brani che Kavakos si beve come altrettante uova fresche ma, caratteristica dell’interprete, sempre curando il risalto musicale piuttosto che l’esibizione puramente strumentale. Si riascoltano con soddisfazione brani del partner violinistico di Stravinskij, vale a dire Samuel Dushkin (la Danse russe da Petrouchka e la Chanson russe da Mavra), un cavallo di battaglia del “Paganini redivivo” come lo garantì Toscanini ossia Vasa Prihoda (la Suite dal Rosenkavalier straussiano) e il Tricorno di Falla-Szigeti. Suggerimento. Proporre un Kavakos Virtuoso n.2 con brani meno battuti, incluso il Paganini del Duo Merveille. Certo non mancano. Alberto Cantù Americas A. PIAZZOLLA Adiós Nonino; Le Grand Tango; Café 1930; Oblivion; Michelangelo 70; H. VILLA-LOBOS Bachianas brasileiras n.1; Bachianas brasileiras n.5 Anne Gastinel, violoncello; Sandrine Piau, soprano; Violoncellisti dell’Orchestre National de France CD Naïve V5378

Si deve riconoscere al violoncello una caratteristica non comune ad altri strumenti che permette di unirlo a tanti suoi simili per arrivare a formare un’orchestra; in effetti la tessitura ampissima che abbraccia oltre quattro ottave non si riscontra negli altri parenti stretti della sua famiglia, e la prova lampante di ciò è la presenza di innumerevoli trascrizioni per siffatti complessi se non proprio la destinazione originale voluta dal compositore. È proprio il caso di questo CD della Naïve che vede protagonista la violoncellista francese Anne Gastinel unitamente ai violoncel-

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RECENSIONI DISCHI

Poco interessante

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listi dell’Orchestre National de France: una prima parte dedicata a trascrizioni di notissimi pezzi di Astor Piazzolla ed una seconda nella quale compaiono le Bachianas brasileiras n.1 e n.5 di Heitor Villa-Lobos scritte appositamente per orchestra di violoncelli con l’aggiunta di una voce di soprano nell’ultima delle due. Un programma ben congegnato anche perché la popolarità ormai universale dei brani di Piazzolla costituisce un sicuro motivo di interesse presso ogni categoria di ascoltatore. La figura del musicista argentino, che con le sue geniali composizioni osò togliere al tango l’unica prerogativa di musica danzata per estenderla a musica pura destinata al solo ascolto, è oggi giustamente considerata come tra le più grandi dell’intera storia artistica dell’America Latina e non solo. Più circoscritte nella conoscenza del pubblico sono invece le Bachianas di Villa-Lobos, ma non per questo meno meritevoli di ascolto: il compositore brasiliano pur studiando quasi totalmente da autodidatta arrivò a rappresentare l’anima musicale del suo popolo a tal punto da essere considerato un eroe nazionale. Nel suo catalogo sterminato le opere per violoncello occupano un posto di primaria importanza, includendo Sonate e Concerti oltre ad una monumentale Fantasia Concertante per un’orchestra di oltre trenta violoncelli. Nelle 9 Bachianas brasileiras il musicista carioca cercò di accostare la forma bachiana alla musica popolare del suo Paese e questo accostamento risulta trasparente nella denominazione dei vari tempi che spesso oppongono il titolo classico a forme proprie della musica brasiliana. Parlando dell’esecuzione, è proprio in VillaLobos che la Gastinel e i violoncellisti della compagine francese realizzano una lettura molto bella contrassegnata da una tenuta ritmica quanto mai esaltante contrapposta ad episodi di nostalgica e tenera cantabilità; meraviglioso poi il canto del soprano Sandrine Piau nella Bachianas n.5, suadente e dolcissimo nell’Aria e di strepitosa agilità e virtuosismo nella successiva Dança. Di convincente livello anche la parte dedicata a Piazzolla anche se, riandando ad ascoltare alcune esecuzioni incise dallo stesso autore, ci si imbatte in esperienze difficilmente dimenticabili… Michele Ballarini

Trii per Archi L. CHERUBINI Trio I in Sol Maggiore Trio II in Do Maggiore G.M. CAMBINI Trio op.2 n.1 in Fa Maggiore Trio op.2 n.2 in Sib Maggiore Trio op.2 n.3 in Mib Maggiore Trio Hegel CD Tactus TC 740001

Ripensando a quella stagione così ricca di talenti artistici che fiorirono in Italia nei secoli XVIII e XIX, siamo qui in presenza di due autori di origine toscana, regione estremamente prolifica di ingegni musicali soprattutto in quel periodo – basti pensare a Boccherini, Geminiani, Nardini e Puccini. Di grande rilievo l’arte di Luigi Cherubini, che dalla natia Firenze si trasferì a Parigi, città nella quale fu direttore del Conservatorio dal 1821 al 1842. Autore principalmente di musica teatrale – Beethoven lo tenne in altissima considerazione –, fu anche un ferratissimo contrappuntista e ciò traspare pure nelle due sue composizioni incluse in questo CD: scritte come solfeggi a tre voci per gli studenti di canto del Conservatorio parigino e riproposte qui in versione per trio d’archi, emerge da esse in modo molto chiaro un’impostazione basata su di un’aperta cantabilità che si intreccia e compenetra nella struttura a tre parti e dove l’abilissimo gioco tra le linee sfocia in una Fuga scritta con magistrale sapienza. Il contrasto con i successivi Trii di Giuseppe Cambini non potrebbe essere più netto: di grana più sottile ed amabile, si tratta di pezzi anch’essi scritti e pubblicati durante il soggiorno parigino del loro autore e dedicati a quegli amatori e dilettanti che si divertivano ad eseguire assieme grandi quantità di musiche da camera. L’alto livello qualitativo di queste composizioni si mantiene costante, evitando di conseguenza quelle cadute d’ispirazione o quelle più scoperte ripetitività che possono apparire in altre composizioni della stessa epoca. Notevole l’esecuzione del Trio Hegel, forma-

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RECENSIONI DISCHI

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RECENSIONI DISCHI

Octophonia Musiche di LIDHOLM, NORDHEIM, SALLINEN, LUTOSLAWSKI Dan Styffe, Håkon Thelin, Jon Åsnes, Mathias Sunde Valseth, Eskild Abelseth, Karol Ciesluk, contrabbasso; Ingrid Andsnes, pianoforte CD Simax Classics PSC1342

Una piacevolissima scoperta il CD Octophonia edito dalla norvegese Simax. Realizzato col supporto dell’Accademia Norvegese di Musica, raccoglie opere originali per contrabbasso solista e trascrizioni dal violoncello di quattro autori contemporanei provenienti dall’area scandinava e polacca. L’esecuzione è affidata a Dan Styffe, contrabbassista nato in Svezia ma che ha vissuto tutta la sua carriera artistica in Norvegia, dove è diventato un punto di riferimento centrale per la vita musicale. Tre brevi opere di tre compositori di diverse nazionalità, tutte originariamente scritte per violoncello, precedono ed introducono tre lavori di Arne Nordheim, autore norvegese scomparso nel 2010. Già dalle prime note del pezzo che apre il disco si viene avvolti in un’atmosfera sonora densa e ricchissima di sfumature: Fantasia sopra laudi di Ingvar Lidholm esalta in maniera esem-

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plare le caratteristiche timbriche del contrabbasso e le sue possibilità espressive. Il secondo brano Grave-Metamorphoses è del compositore polacco Lutoslawski, forse il più noto dei quattro a livello internazionale. Pezzo estremamente interessante, basato su una doppia serie di dodici note in una personale interpretazione della dodecafonia, nella versione per contrabbasso esalta maggiormente i contrasti sia timbrici, fra le note più gravi e i suoni armonici, che ritmici e di carattere. Elegy for Sebastian Knight di Aulis Sallinen è un pezzo di intenso ed espressivo lirismo, scritto in un paesaggio tonale libero che richiama l’influenza esercitata sul compositore dal serialismo - tecnica che ha dominato la musica finlandese negli anni '50 e '60. Il primo dei tre brani di Nordheim, contrariamente a quanto indicato sul CD, è la Partita per sei contrabbassi, articolata in tre movimenti. Ensemble poco usuale, rivela in questo pezzo delle possibilità inaspettate di ricchezza timbrica e sonora, che la affrancano completamente dal ruolo comico-grottesco a cui sembrano essere destinate le formazioni di soli contrabbassi. La Partita si apre con un meditativo procedere fra sonorità basse ai limiti dell’udibile (due contrabbassi sono dotati della quinta corda), sviluppandosi poi in un crescendo verso l’acuto e uno stringersi delle figurazioni ritmiche. Il secondo movimento si apre invece su dei suoni armonici, mentre la fine del terzo movimento ci riporta progressivamente all’atmosfera iniziale. Seguono le Three stanzas per contrabbasso solo (la seconda delle quali, Octophonia, dà il nome all’intero album): piccoli affreschi sonori con carattere prevalentemente meditativo e sognante. Chiude il disco Clamavi, ispirato ad un salmo biblico, dove il contrabbasso grida e si lamenta come fosse una voce umana. Un pezzo di grande forza espressiva in cui prevale l’elemento cantabile. Dan Styffe trasmette un vero amore e compiacimento e quasi costante stupore per la varietà timbrica del proprio strumento. Notevole la pulizia e bellezza del suono, sempre curatissimo e ricco di armonici. Indiana Raffaelli

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Ordine n. 45872 del 25/07/2016 - Licenza esclusiva a Francesco Platoni

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zione di giovani strumentisti che si fa notare soprattutto per una preziosa unità d’intenti attraverso la quale ogni apporto del singolo arriva a far parte integrante del tessuto musicale, rendendo con bella chiarezza ogni aspetto di natura melodica, agogica e coloristica di queste piacevolissime composizioni. Unico appunto alla tecnica di registrazione troppo ravvicinata che tende a rendere la sonorità generale un po’ secca. Il disco è il primo di un progetto per l’etichetta Tactus dedicato a composizioni per questa formazione di autori dei secoli XVIII e XIX, per cui non ci resta che augurare al Trio Hegel un “buon viaggio” foriero di altre belle proposte. Michele Ballarini

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RECENSIONI DISCHI

L’Angolo del Quartetto W.A. Mozart: Quartetto n.18 in La Maggiore K464 Care lettrici, cari lettori, in questo numero vi propongo il Quartetto K464 di Wolfgang Amadeus Mozart. La composizione fa parte di un ciclo di sei Quartetti che il genio di Salisburgo dedicò al suo grande maestro ed amico F.J. Haydn, presentandoli con una bellissima lettera scritta in italiano, e che sono considerati da molti tra i suoi più grandi capolavori. Tanti di voi conosceranno il Quartetto K465 “Delle Dissonanze”, forse il più famoso ed eseguito del ciclo. Vale però la pena di dedicare del tempo anche agli altri cinque Quartetti perché ognuno di questi lavori rappresenta un mondo a sé, ricco di novità, innovazione e bellezza. Per chi fosse interessato ad un generale approfondimento sui Quartetti di Mozart consiglio la lettura del libro di Sandro Cappelletto, recentemente edito da Il Saggiatore. Le registrazioni che ho scelto sono: di un giovane Quartetto Alban Berg ancora nella formazione originale e quindi con Hatto Beyerle alla viola, del Quartetto Guarneri e del Quartetto Bartók. Suono tenuto, esaltazione della cantabilità, uso costante del vibrato caratterizzano, seppur in modi diversi, tutte e tre le esecuzioni. L’equilibrio tra le quattro voci in quello che è uno tra i Quartetti più dialogici di Mozart (a questo proposito consiglio l’ascolto con la partitura) è reso sempre in modo chiaro e bilan-

ciato. Proprio grazie a questo continuo dialogo è appassionante, e per gli addetti ai lavori molto istruttivo, ascoltare come i vari strumentisti realizzino le proprie linee musicali, quali articolazioni e che tipo di vibrato ed arcate usino. Anche la scelta dei tempi è interessante: il Bartók e il Guarneri prediligono un tactus piuttosto moderato mentre il Berg opta per una maggiore dinamicità. Addirittura nel primo movimento il Guarneri non esegue il primo ritornello, eppure la durata della sua esecuzione è uguale a quella del Berg che invece lo realizza. È nel terzo movimento, Andante, che si possono apprezzare le maggiori sfumature e differenze fra i tre quartetti: il Berg ha un approccio molto classico e colpiscono la brillantezza del suono e l’eleganza del fraseggio; il Guarneri e il Bartók hanno uno stile più romantico nella conduzione delle linee musicali e nel tipo di suono. Differenze a parte, tutte e tre le registrazioni sono chiare, convincenti ed avvincenti tanto che non si riesce a smettere di ascoltarle. Consiglio infine l’ascolto della registrazione che il Berg ha realizzato con Thomas Kakuska, il violista che ha sostituito Beyerle dopo dieci anni di attività, a chi volesse divertirsi a sentire come un ensemble maturi nel tempo e come possano di conseguenza cambiare le idee e le scelte di un gruppo. Alla prossima!n

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di Simone Gramaglia Viola del Quartetto di Cremona

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LEGENDA ar= arpa; bar= baritono; bs= basso; cb= contrabbasso; ch= chitarra; cemb= clavicembalo; cl= clarinetto; ctr= contralto; cr= corno; dir= direttore; fg= fagotto; fis= fisarmonica; fl= flauto; fp= fortepiano; li= liuto; mc= maestro del coro; ms= mezzo soprano; ob= oboe; org= organo; perc= percussioni; pf= pianoforte; sop= soprano; ten= tenore; tr= tromba; vl= violino; vl conc= violino concertatore; vla= viola; vla da gamba= viola da gamba; vc= violoncello; voce rec= voce recitante.

29/07 ore 20:30, Auditorium: vl D. Tosi; ms K. Wundsam; Orchestra dell’Accademia Gustav Mahler; dir M. Pintscher; musiche di Schönberg, Pintscher, Mahler. 09/08 ore 20:30, Castel Mareccio: Folias & Romanescas; vla da gamba J. Savall, ch R. Lislevand. 09/08 ore 20:30, Castel Mareccio: vc T. Demenga; Accademia d’Archi Bolzano; dir G. Egger; musiche di Mendelssohn, Schumann, Rota, Paganini.

PIEMONTE

11/08 ore18.30, Cantina Schmid Oberrautner: vc A. Palmeri; musiche di

VERBANO-CUSIO-OSSOLA

Gabrielli, Bach.

Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore (tel 0323 31095 / 30459 – www.stresafestival.eu) 28/07 ore 20, Belgirate, Chiesa Vecchia: Quartetto Noûs; musiche di Webern, Debussy, Brahms. 25/08 ore 20, Verbania, Centro Eventi Il Maggiore: Mare nostrum; vla da gamba e dir J. Savall; Hespèrion XXI. 26/08 ore 20:30, Isola Madre, Loggia del Cashmere: vl G. Rimonda, fis R. Galliano; Camerata Ducale; musiche di Bach, Galliano, Gardel, Vivaldi, Piazzolla. 28/08 ore 17:30, Stresa, Chiesa del Collegio Rosmini: vl J. Ehnes; musiche di Bach. 28/08 ore 20, Stresa, Chiesa del Collegio Rosmini: vl J. Ehnes; musiche di Bach. 31/08 ore 20, Stresa, Palazzo dei Congressi: vl R. Capuçon, vc G. Capuçon; Rotterdam Philharmonic Orchestra; dir Y. Nézet-Séguin; musiche di Brahms, Mahler.

12/08 ore 20:30, Parco Semirurali: vl E. Crazzolara; Harmonices Mundi; dir C. Astronio; musiche di Vivaldi. 15/08 ore 20:30, Auditorium: vc D. Alibaud, pf N. Angelich; Gustav Mahler Jugendorchester; dir L. Mcfall, musiche di Boulez, Janácek, Stravinskij, Beethoven. Settimane Musicali Meranesi

RAVENNA

29/08 ore 20:30, Merano, Kursaal:

Emilia Romagna Festival (tel 0542 25747 – www.emiliaromagnafestival.org) 20/07 ore 21, Maiano di Fusignano, Chiesa Santa Maria del Pilaro: vl F. Longo, pf V. Montanari; musiche di Corelli, Degli Antonii, Besseghi, Draghi, Berardi, Colombi, Tessarini. 03/08 ore 21, Alfonsine, Giardino della Biblioteca Comunale: Zorá String Quartet; musiche di Haydn, Webern, Debussy. 05/08 ore 21, Faenza, Museo Carlo Zauli: Zorá String Quartet; musiche di Schumann, Beethoven, Turina. 07/08 ore 21, Bagnara di Romagna, Rocca: vc V. Ceccanti, pf M. Vincenzi; musiche di Schumann, Brahms, Franck.

vl H. Hahn; Czech Philharmonic Orchestra; dir J. Belohlavek; musiche di Ligeti, Mozart, Dvořák.

TRENTO I Suoni delle Dolomiti (tel 0461 219300 www.isuonidelledolomiti.it) 14/07 ore 13, Gruppo del Brenta: vl G. Apap, Meduoteran.

25/07 ore 13, Gruppo del Catinaccio: vc M. Brunello, vl G. Carmignola, ch R. Lieslevand.

Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore (tel 0323 31095 /30459 – www.stresafestival.eu) 26/07 ore 20:30, Leggiuno, Eremo di S. Caterina del Sasso: vc E. Bronzi; musiche di Bach. 27/07 ore 20:30, Leggiuno, Eremo di S. Caterina del Sasso: vc E. Bronzi; musiche di Bach.

10/08 ore 13, Gruppo del Brenta: vc M. Brunello, danzatore Y. Min Cho; musiche di Sollima, Yun.

LIGURIA SAVONA Teatro dell’Opera Giocosa (tel 019 821490 – www.operagiocosa.it) 03/08 ore 21, Fortezza del Priamar:

TRENTINO ALTO ADIGE BOLZANO Bolzano Festival Bozen (www.bolzanofestivalbozen.it)

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Emilia Romagna Festival (tel 0542 25747 – www.emiliaromagnafestival.org) 02/08 ore 21, Chiostro dei Musei San Domenico: Zorá String Quartet; musiche di Haydn, Webern, Debussy.

www.meranofestival.com)

vc M. Maisky; musiche di Bach.

VARESE

FORLÌ

(tel 0473 496030 –

20/07 ore 13, Pale di San Martino:

LOMBARDIA

Emilia Romagna Festival (tel 0542 25747 – www.emiliaromagnafestival.org) 25/07 ore 21, Corte del Circolo Ufficiali dell’Esercito: vc M. Coppey; musiche di Bach. 30/07 ore 21, Varignana (Castel San Pietro Terme), Chiesa di San Lorenzo: vc B. Blanco, pf F. Bosco; musiche di Shostakovich, Schumann, Bartók, Prokofiev. 04/08 ore 21, Mordano, Chiostro del Monastero di San Francesco: Zorá String Quartet; musiche di Schumann, Beethoven, Turina. 10/08 ore 21, Imola, Villa Torano: Schwingungen Piano Trio; musiche di Glinka, Beethoven, Arenskij.

vla e dir D. Rossi; Orchestra Sinfonica di

RIMINI Sagra Musicale Malatestiana (tel 0541 793811 – www.sagramusicalemalatestiana.it) 30/08 ore 21, Auditorium Sala della Piazza Nuovo Palacongressi: vl R. Capuçon, vc G. Capuçon; Rotterdam Philharmonic Orchestra; musiche di Haydn, Brahms, Sibelius.

Sanremo; musiche di Čajkovskij, Copland.

EMILIA ROMAGNA BOLOGNA

TOSCANA FIRENZE Opera di Firenze – Maggio Musicale

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ARCHI IN CONCERTO

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Fiorentino (tel 055 2779350 – www.operadifirenze.it) 14/07 ore 21:15, Cortile di Palazzo Pitti: vc P. Serino; Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino; dir S. Alapont; musiche di Rossini, Haydn, Beethoven. Orchestra della Toscana (tel 055 2342722 – www.orchestradellatoscana.it) 16/07 ore 21:15,Tavarnelle Val di Pesa: vc conc L. Provenzani, vc A. Gasbarri; Orchestra della Toscana; musiche di Vivaldi, Sollima, Fauré, Piazzolla, Bruch. 21/07 ore 21:15,Tavarnelle Val di Pesa: vl e dir D. Giorgi, vla, S. Zanobini; Orchestra della Toscana; musiche di Mozart.

Amiata Piano Festival (tel 339 442033 – www.amiatapianofestival.com) 01/07, Poggi del Sasso, Forum Fondazione Bertarelli: Scores!: tr P. Fresu, Quartetto Alborada. 03/07, Poggi del Sasso, Forum Fondazione Bertarelli: Quartetto del Teatro alla Scala, vc S. Chiesa, pf M. Baglini; musiche di Dvořák, Schubert. 28/07, Poggi del Sasso, Forum Fondazione Bertarelli: vl S. Rozhdestvensky, vl R. Baraldi, vla F. Fiore, vc S. Chiesa, cb A. Bocini, cl P. Moragues, fg F. Bossone, cr G. Corti; musiche di Schubert. 25/08, Poggi del Sasso, Forum Fondazione Bertarelli: vc S. Chiesa, pf M. Baglini; Orchestra da Camera di Mantova; dir C. Rovaris; musiche di Schumann, Beethoven. 26/08, Poggi del Sasso, Forum Fondazione Bertarelli: pf G. Cascioli, vc S. Chiesa, pf M. Baglini; musiche di Ince, Sumera, Colla, Rautavaara, Britten, Beethoven. 27/08, Poggi del Sasso, Forum Fondazione Bertarelli: vl L. Yokoyama, vl V. Giannotti, vla D. Valabrega, vla M. Adamoli, vc A. Nocerino, vc S. Chiesa; musiche di Brahms.

SIENA Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano (tel 0578 757089 – www.fondazionecantiere.it) 17/07 ore 21:30, Montepulciano, Chiesa del Gesù: vl D. Babbini, vc K. Bruni; Orchestra Poliziana; dir Roland Böer; musiche di Haydn, Vivaldi, Fumi, Anderson. 19/07 ore 18, Montepulciano, Museo Civico Pinacoteca Crociani: vl R. Lako,

Chigiana International Festival and Summer Academy (tel 057 722091 – www.chigiana.it) 15/07 ore 21:15, Chiesa di Sant’Agostino: Quartetto Prometeo, fl M. Cesari; musiche di Scarlatti/Sciarrino, Sciarrino, Beethoven. 18/07 ore 21:15, Chiesa di Sant’Agostino: vc A. Meneses, pf M. Cattarossi; musiche di Barber, Ginastera, Piazzolla, Almeida Prado, Guerra Vicente. 25/07 ore 21:15, Chiesa di Sant’Agostino: vl B. Belkin; Orchestra della Toscana; dir J. Stockhammer; musiche di Beethoven, Prokofiev. 29/07 ore 21:15, Chiesa di Sant’Agostino: vc D. Geringas, pf I. Fountain; musiche di Chopin, Dvořák, Kurtág, Chopin/Franchomme, Sani, Chopin. 31/07 ore 21:15, Sovicille, Chiostro di Torri: vl B. Belkin, pf T. Sato; musiche di Mozart, Schubert, Kurtág, Franck. 08/08 ore 21:15, Chiesa di Sant’Agostino: vla K. Kashkashian; musiche di Bach, Kurtág. 23/08 ore 21:15, Chiesa di Sant’Agostino: Quartetto Accardo, pf S. Redaelli, vl allievo chigiano; musiche di Kurtág, Ravel, Chausson. 24/08 ore 21:15, Pienza, Cortile del Palazzo Piccolomini: Quartetto Accardo, pf S. Redaelli, vl allievo chigiano; musiche di Kurtág, Ravel, Chausson. 26/08 ore 21:15, Castellina in Chianti, Piazza del Municipio: vla B. Giuranna, pf R. Arosio, vl e vc allievi chigiani; musiche di Brahms, Strauss.

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GROSSETO

ch R. Nannetti; musiche di Nannetti, AlkirIsikli-Kemertas, Gismonti, Piazzolla. 20/07 ore 18, Sarteano, Museo Civico Archeologico: vc J. Francini; musiche di Glass, Carter, Crumb, Gordon. 21/07 ore 18, Montepulciano, Cortile della Fortezza: vc J. Francini; musiche di Glass, Carter, Crumb, Gordon. 24/07 ore 18, Montepulciano, Salone di Palazzo Ricci: Montfort Quartett; musiche di Nielsen, Grieg. 26/07 ore 21:30, Montepulciano, Cortile della Fortezza: vc J. Grimm, pf F. Wiek; musiche di Beethoven, Glanert, Schumann, Brahms, Martinů. 27/07 ore 18, Montepulciano, Salone di Palazzo Ricci: Montfort Quartett, pf C. Kühnl; musiche di Kühnl, Schumann, Dvořák. 29/07 ore 18, Montepulciano, Chiesa di Santa Maria delle Grazie: vl T. Pietsch, org e cemb D. Lübking, musiche di Pandolfi, Frescobaldi, Sweelinck, Walther, Westhoff.

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ARCHI IN CONCERTO

CAMPANIA

29/08 ore 21:15, Chiesa di Sant’Agostino:

Trasimeno Music Festival

vla B. Giuranna, pf R. Arosio; musiche di

(tel 075 5733078 –

Schubert, Krenek, Feldman, Brahms.

www.trasimenomusicfestival.com)

SALERNO

01/07 ore 21, Foligno, Auditorium San

Ravello Festival (tel 089 858360 – www.ravellofestival.com) 02/07 ore 20, Ravello, Belvedere di Villa Rufolo: vl L. Moreno; Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo; dir Y. Temirkanov; musiche di Čajkovskij.

Domenico: vc P. Wispelwey, pf A. Hewitt,

UMBRIA

tr M. Sadler; Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi; dir H. Lintu; musiche di

PERUGIA Festival delle Nazioni (tel 075 8521142 – www.festivalnazioni.com)

Shostakovich, Dvořák, Čajkovskij. 02/07 ore 21, Trevi, Chiesa di San Francesco: Quartetto di Cremona, voce

25/08 ore 21, Citerna, Chiesa di San

rec S. Callow; musiche di Haydn.

Franck, Ravel, Verunelli.

04/07 ore 21:15, Magione, Castello dei

BARI

28/08 ore 18, Umbertide, Collegiata Santa

Cavalieri di Malta: vc G. Scaglione,

Maria della Reggia: vla D. Rossi,

pf A. Hewitt; musiche di Bach, Schubert,

pf S. Bezziccheri, musiche di Brahms,

Brahms.

Teatro Petruzzelli (www.fondazionepetruzzelli.it) 05/07 ore 20:30, Teatro Petruzzelli: vc A. Waccher, Orchestra del Teatro Petruzzelli; dir M. Colasanti; musiche di Boccherini, Saint-Saëns, Schubert.

Vieuxtemps, Vierne. 29/08 ore 21, Città di Castello, Chiesa di

LAZIO

San Domenico: vl R. Capuçon, pf J. Ducros; musiche di Mozart, Ravel, R. Strauss.

ROMA

(tel 075 8780737 – www.teatropiccolo.it) 17/07 ore 19, Monte Castello di Vibio,

SICILIA

Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Teatro La Concordia

(tel 06 80241415 – www.santacecilia.it)

PALERMO

21/07 ore 21, Auditorium Parco della

Orchestra Sinfonica Siciliana (tel 091 6759511 – www.orchestrasinfonicasiciliana.it) 04/08ore 21, Palazzo Riso: vl M. Barrale; Orchestra Sinfonica Siciliana; dir S. Magazzù; musiche di Schubert, Mozart.

Teatro La Concordia:

Musica: vl D. Garrett; Orchestra

vl L. Tramma, pf F. Facchini; musiche

dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia;

di Sinigaglia, Scalero, Portera, Savina,

dir A. de la Parra; musiche di Bizet,

Minetti.

Čajkovskij, Moncayo, Piazzolla, Márquez.

Concerto di beneficenza del Duo Tramma Facchini a favore dell’As.D.A. (ASSOCIAZIONE SPORTIVA PER DIVERSAMENTE ABILI)

17 luglio 2016 ore 19.00 Teatro La Concordia di Monte Castello di Vibio (PG) PROGRAMMA:

LEONE SINIGAGLIA (1868-1944) Cavatina in Sol Maggiore per violino e pianoforte op.13 n.1 ROSARIO SCALERO (1870-1954) Sonata in Re minore per violino e pianoforte op.12 RITA PORTERA (1960) Freude per violino e pianoforte CARLO SAVINA** (1919-2002) Sonata per violino e pianoforte n.2 PAOLO MINETTI* (1961) Harmoniae 3 pezzi onirici per violino e pianoforte dedicati al Duo Tramma Facchini ** Prima esecuzione assoluta * Prima esecuzione italiana

LUDOVICO TRAMMA violino FIAMMETTA FACCHINI pianoforte PER INFORMAZIONI:

www.teatropiccolo.it www.montecastellodivibio.gov.it/comune/ www.duotrammafacchini.com Associazione Asda tel 3332787491- 3313438062-3319408887

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PUGLIA

Francesco: Quartetto Zaïde; musiche di

ACCARDO, Salvatore: Cremona. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Scadenza iscrizioni: 15 settembre 2016. Centro di Musicologia Walter Stauffer: tel 0372 410322, segreteria@fondazione stauffer.com, www.fondazionestauffer.com

BERMAN, Pavel: Biella. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Scadenza iscrizioni: 1 luglio 2016. Accademia Perosi: tel 015 29040, [email protected], www.accademiaperosi.org BUDEER, Shalom: Narni (TR). Masterclass. Periodo: 12-18 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Mozart Italia Sede di Terni: tel 393 1612838, [email protected], www.mozartitaliaterni.org CECCANTI, Duccio: Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC). Corso di perfezionamento. Periodo: 21-29 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 1 agosto 2016. Associazione Castrocaro Classica: tel 347 2242410, [email protected], www.castrocaroclassica.it CECCANTI, Duccio: Chianciano Terme (SI). Masterclass. Periodo: 17-20 luglio 2016. Centro Studi Musica & Arte: tel 055 3860572, [email protected], www.imoc.it CHUMACHENCO, Ana: Biella. Masterclass. Periodo: 17-22 ottobre 2016. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Accademia Perosi: tel 015 29040, [email protected], www.accademiaperosi.org FIORINI, Marco (assistente: Biancamaria Rapaccini): Cava de’ Tirreni (SA). Corso di

GANZ, Amiram: Portogruaro (VE). Masterclass. Periodo: 24-30 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Fondazione Musicale Santa Cecilia: tel 0421 270069, [email protected], www.festivalportogruaro.it GEOGHEGAN, Héloise: Narni (TR). Masterclass. Periodo: 20-27 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Mozart Italia Sede di Terni: tel 393 1612838, [email protected], www.mozartitaliaterni.org GITLIS, Ivry: Santu Lussurgiu (OR). Masterclass. Periodo: 9-16 agosto 2016. Orchestra da Camera della Sardegna, tel 347 6513673, [email protected], www.orchestradacameradella sardegna.it GONZALEZ-MONJAS, Roberto: Acireale (CT). Corso di perfezionamento. Periodo: 5-13 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 24 luglio 2016. Villa Pennisi in Musica: tel 338 4181354, [email protected], www.vpmusica.com GRUBERT, Ilya (assistente: Eliot Lawson): Portogruaro (VE). Masterclass. Periodo: 16-26 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Fondazione Musicale Santa Cecilia: tel 0421 270069, [email protected], www.festivalportogruaro.it GUALCO, Cristiano: Sestri Levante (GE). Masterclass. Periodo: 1-9 agosto 2016. Master4Strings, tel 346 2397788, [email protected], www.quartettodicremona.it HERZL, Harald: Narni (TR). Masterclass. Periodo: 18-23 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Mozart Italia Sede di Terni: tel 393 1612838, [email protected], www.mozartitaliaterni.org

KOELMAN, Rudolf: San Marino. Corso di perfezionamento. Periodo: 4-14 settembre 2016. San Marino Artist- Strings Concert Academy: tel 349 4737743, [email protected], www.sanmarinoartist.com LEE, Yura: San Marino. Corso di perfezionamento. Periodo: 4-14 settembre 2016. San Marino Artist- Strings Concert Academy, tel 349 4737743, [email protected], www.sanmarinoartist.com LOMEIKO, Natalia: Narni (TR). Masterclass. Periodo: 21-26 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Mozart Italia Sede di Terni: tel 393 1612838, [email protected], www.mozartitaliaterni.org MARTIN, Mihaela: Montepulciano (SI). Masterclass. Periodo: 2-9 luglio 2016. Europäische Akademie für Musik und Darstellende Kunst Palazzo Ricci: tel 0578 756022, [email protected], www.palazzoricci.com MESSENGER, Mark: San Marino. Corso di perfezionamento. Periodo: 4-14 settembre 2016. San Marino Artist- Strings Concert Academy: tel 349 4737743, [email protected], www.sanmarinoartist.com MINASI, Riccardo: Roma. Violino barocco. Masterclass. Periodo: da definire (autunno 2016). Accademia Musicale Sherazade: tel 06 70613372, [email protected], www.amsherazade.it MUNTEANU, Petru: San Marino. Corso di perfezionamento. Periodo: 4-14 settembre 2016. San Marino Artist- Strings Concert Academy: tel 349 4737743, [email protected], www.sanmarinoartist.com NIKOLITCH, Gordan: Santu Lussurgiu (OR). Masterclass. Periodo: 8-16 agosto 2016. Orchestra da Camera della Sardegna: tel 347 6513673, [email protected], www.orchestradacameradella sardegna.it

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NOFERINI, Roberto: Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC). Corso di perfezionamento. Periodo: 21-29 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 1 agosto 2016. Associazione Castrocaro Classica: tel 347 2242410, [email protected], www.castrocaroclassica.it PAGLIANI, Stefano: Cava de’ Tirreni (SA). Corso di perfezionamento. Periodo: 24-30 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 10 luglio 2016. Accademia Musicale Jacopo Napoli: tel 089 349878, [email protected], www.jacoponapoli.it PAGLIANI, Stefano: Roma. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Accademia Musicale Sherazade: tel 06 70613372, [email protected], www.amsherazade.it PARAZZOLI, Carlo Maria: Roma. Masterclass. Periodo: da definire (autunno 2016). Accademia Musicale Sherazade: tel 06 70613372, [email protected], www.amsherazade.it PARRAVICINI, Federico: Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC). Corso di perfezionamento. Periodo: 21-29 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 1 agosto 2016. Associazione Castrocaro Classica: tel 347 2242410, [email protected], www.castrocaroclassica.it PRODIGO, Marlène: Acireale (CT). Corso di perfezionamento. Periodo: 5-13 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 24 luglio 2016. Villa Pennisi in Musica: tel 338 4181354, [email protected], www.vpmusica.com PUGLIESE, Anna: Narni (TR). Masterclass. Periodo: 19-26 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Mozart Italia Sede di Terni: tel 393 1612838, [email protected], www.mozartitaliaterni.org QUARTA, Massimo: Livorno. Masterclass. Periodo: 1-7 settembre 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016.

ARCHI zine 71 maga

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ANDREOLI, Paolo: Sestri Levante (GE). Masterclass. Periodo: 1-9 agosto 2016. Master4Strings, tel 346 2397788, [email protected], www.quartettodicremona.it

perfezionamento. Periodo: 24-30 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 10 luglio 2016. Accademia Musicale Jacopo Napoli: tel 089 349878, [email protected], www.jacoponapoli.it

CORSI E MASTERCLASS

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CORSI E MASTERCLASS Associazione Amici della Musica di Livorno, tel 334 5324845, infolivornomusicfestival@ gmail.com, www.livornomusicfestival.com RABAGLIA, Ivan: Portogruaro (VE). Masterclass. Periodo: 19-25 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Fondazione Musicale Santa Cecilia: tel 0421 270069, [email protected], www.festivalportogruaro.it

RIZZI, Marco: Biella. Masterclass. Periodo: 17-23 settembre 2016. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Accademia Perosi: tel 015 29040, [email protected], www.accademiaperosi.org ROMANO, David: Acireale (CT). Corso di perfezionamento. Periodo: 5-13 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 24 luglio 2016. Villa Pennisi in Musica: tel 338 4181354, [email protected], www.vpmusica.com ROSSI, Cristiano: Chianciano Terme (SI). Masterclass. Periodo: 13-16 luglio 2016. Centro Studi Musica & Arte: tel 055 3860572, [email protected], www.imoc.it SADUN, Miriam: Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC). Corso di perfezionamento. Periodo: 21-29 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 1 agosto 2016. Associazione Castrocaro Classica, tel 347 2242410, [email protected], www.castrocaroclassica.it SAHATÇI, Klaidi: Verona. Masterclass. Periodo: 22-27 agosto 2016. Associazione SinfonicaMente: tel 349 8351692, [email protected], www.sinfonicamente.it SCHWARZBERG, Dora: Roma. Masterclass. Periodo:

72 ARCHI

maga

SEMCHUK, Oleksandr: San Marino. Corso di perfezionamento. Periodo: 4-14 settembre 2016. San Marino Artist- Strings Concert Academy: tel 349 4737743, [email protected], www.sanmarinoartist.com SIMOVIC, Roman: Santu Lussurgiu (OR). Masterclass. Periodo: 8-16 agosto 2016. Orchestra da Camera della Sardegna, tel 347 6513673, [email protected], www.orchestradacameradella sardegna.it STOKIC VASILJEVIC, Madlen: Narni (TR). Masterclass. Periodo: 14-26 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Mozart Italia Sede di Terni: tel 393 1612838, [email protected], www.mozartitaliaterni.org TCHAKERIAN, Sonig: Cava de’ Tirreni (SA). Corso di perfezionamento. Periodo: 27-30 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 10 luglio 2016. Accademia Musicale Jacopo Napoli: tel 089 349878, [email protected], www.jacoponapoli.it TCHAKERIAN, Sonig: Roma. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Scadenza iscrizioni: 10 ottobre 2016. Accademia Nazionale di Santa Cecilia: tel 06 80242681, [email protected], www.santacecilia.it/altaformazione TORTORELLI, Mauro: Cava de’ Tirreni (SA). Corso di perfezionamento. Periodo: 17-23 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 10 luglio 2016. Accademia Musicale Jacopo Napoli: tel 089 349878, [email protected], www.jacoponapoli.it TURKU, Rudens: Biella. Masterclass. Periodo: 17-22 ottobre 2016. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Accademia Perosi: tel 015 29040,

[email protected], www.accademiaperosi.org WEGRZYN, Krzysztof: San Marino. Corso di perfezionamento. Periodo: 4-14 settembre 2016. San Marino Artist- Strings Concert Academy: tel 349 4737743, [email protected], www.sanmarinoartist.com ZHISLIN, Yuri: Narni (TR). Masterclass. Periodo: 21-26 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Mozart Italia Sede di Terni: tel 393 1612838, [email protected], www.mozartitaliaterni.org

BRIATORE, Simone: Portogruaro (VE). Masterclass. Periodo: 25-31 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Fondazione Musicale Santa Cecilia: tel 0421 270069, [email protected], www.festivalportogruaro.it FARULLI, Antonello: San Marino. Corso di perfezionamento. Periodo: 4-14 settembre 2016. San Marino Artist- Strings Concert Academy: tel 349 4737743, [email protected], www.sanmarinoartist.com FARULLI, Antonello: Verona. Masterclass. Periodo: 22-27 agosto 2016. Associazione SinfonicaMente, tel 349 8351692, [email protected], www.sinfonicamente.it FIORE, Francesco: Roma. Masterclass. Periodo: da definire (autunno 2016). Accademia Musicale Sherazade: tel 06 70613372, [email protected], www.amsherazade.it GIURANNA, Bruno: Cremona. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Scadenza iscrizioni: 15 settembre 2016. Centro di Musicologia Walter Stauffer: tel 0372 410322, segreteria@fondazione stauffer.com, www.fondazionestauffer.com

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GRAMAGLIA, Simone (assistente: Federico Regesta): Sestri Levante (GE). Masterclass. Periodo: 1-9 agosto 2016. Master4Strings, tel 346 2397788, [email protected], www.quartettodicremona.it HOFFMAN, Toby: Livorno. Masterclass. Periodo: 30 agosto-5 settembre 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Amici della Musica di Livorno, tel 334 5324845, infolivornomusicfestival@ gmail.com, www.livornomusicfestival.com LEE, Yura: San Marino. Corso di perfezionamento. Periodo: 4-14 settembre 2016. San Marino Artist- Strings Concert Academy: tel 349 4737743, [email protected], www.sanmarinoartist.com MALLOZZI, Raffaele: Acireale (CT). Corso di perfezionamento. Periodo: 9-13 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 24 luglio 2016. Villa Pennisi in Musica: tel 338 4181354, [email protected], www.vpmusica.com MALLOZZI, Raffaele: Narni (TR). Masterclass. Periodo: 20-27 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Mozart Italia Sede di Terni: tel 393 1612838, [email protected], www.mozartitaliaterni.org MISCIAGNA, Marco: Cava de’ Tirreni (SA). Corso di perfezionamento. Periodo: 17-20 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 10 luglio 2016. Accademia Musicale Jacopo Napoli: tel 089 349878, [email protected], www.jacoponapoli.it ROSSI, Danilo: Città di Castello (PG). Corso di perfezionamento. Periodo: 24-30 agosto 2016. Festival delle Nazioni: tel 075 8521142, [email protected], www.festivalnazioni.com SEROVA, Anna: Biella. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Scadenza iscrizioni: 1 luglio 2016. Accademia Perosi:

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RANFALDI, Roberto: Biella. Preparazione per Audizioni in Orchestra. Masterclass. Periodo: settembre 2016. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Accademia Perosi: tel 015 29040, [email protected], www.accademiaperosi.org

da definire (autunno 2016). Accademia Musicale Sherazade: tel 06 70613372, [email protected], www.amsherazade.it

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tel 015 29040, [email protected], www.accademiaperosi.org SOANEA, Aida Carmen: Narni (TR). Masterclass. Periodo: 19-26 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Mozart Italia Sede di Terni: tel 393 1612838, [email protected], www.mozartitaliaterni.org

WINKLER, Jörg: Chianciano Terme (SI). Masterclass. Periodo: 8-10 luglio 2016. Centro Studi Musica & Arte: tel 055 3860572, [email protected], www.imoc.it ZALTRON, Davide: Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC). Corso di perfezionamento. Periodo: 21-29 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 1 agosto 2016. Associazione Castrocaro Classica: tel 347 2242410, [email protected], www.castrocaroclassica.it

BURCHIETTI, Filippo: Chianciano Terme (SI). Masterclass. Periodo: 17-19 luglio 2016. Centro Studi Musica & Arte: tel 055 3860572, [email protected], www.imoc.it BURIOLI, Denis: Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC). Corso di perfezionamento. Periodo: 21-29 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 1 agosto 2016. Associazione Castrocaro Classica: tel 347 2242410, [email protected], www.castrocaroclassica.it CECCANTI, Vittorio: Livorno. Masterclass. Periodo: 30 agosto-5 settembre 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Amici della Musica di Livorno, tel 334 5324845, infolivornomusicfestival@ gmail.com, www.livornomusicfestival.com

ZEMTSOV, Alexander: Santu Lussurgiu (OR). Masterclass. Periodo: 8-16 agosto 2016. Orchestra da Camera della Sardegna: tel 347 6513673, [email protected], www.orchestradacameradella sardegna.it

CERRATO, Stefano: Portogruaro (VE). Masterclass. Periodo: 21-27 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Fondazione Musicale Santa Cecilia: tel 0421 270069, [email protected], www.festivalportogruaro.it

ZEMTSOV, Mikhail - KUGEL, Michael - DINERSTEIN, Julia: Verona. Masterclass. Periodo: 8-14 agosto 2016. Associazione SinfonicaMente: tel 349 8351692, [email protected], www.sinfonicamente.it

EGGERT, David: Narni (TR). Masterclass. Periodo: 13-19 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Mozart Italia Sede di Terni: tel 393 1612838, [email protected], www.mozartitaliaterni.org

ZHISLIN, Yuri: Narni (TR). Masterclass. Periodo: 21-26 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Mozart Italia Sede di Terni: tel 393 1612838, [email protected], www.mozartitaliaterni.org

EPPINGER, Niklas: San Marino. Corso di perfezionamento. Periodo: 4-14 settembre 2016. San Marino Artist- Strings Concert Academy, tel 349 4737743, [email protected], www.sanmarinoartist.com

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VIYTOVYCH, Andriy: San Marino. Corso di perfezionamento. Periodo: 4-14 settembre 2016. San Marino Artist- Strings Concert Academy: tel 349 4737743, [email protected], www.sanmarinoartist.com

BRONZI, Enrico: Portogruaro (VE). Masterclass. Periodo: 16-26 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Fondazione Musicale Santa Cecilia: tel 0421 270069, [email protected], www.festivalportogruaro.it

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GEMINIANI, Gabriele: Narni (TR). Masterclass. Periodo: 21-28 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Mozart Italia Sede di Terni: tel 393 1612838, [email protected], www.mozartitaliaterni.org

GNOCCHI, Giovanni: Santu Lussurgiu (OR). Masterclass. Periodo: 8-16 agosto 2016. Orchestra da Camera della Sardegna: tel 347 6513673, [email protected], www.orchestradacameradella sardegna.it GOROKHOV, Leonid: San Marino. Corso di perfezionamento. Periodo: 4-14 settembre 2016. San Marino Artist- Strings Concert Academy: tel 349 4737743, [email protected], www.sanmarinoartist.com GUTMAN, Natalia: Riva del Garda (TN). Masterclass. Periodo: 29 luglio-3 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Musica Riva: tel 0464 554073, [email protected], www.musicarivafestival.com HELMERSON, Frans: Montepulciano (SI). Masterclass. Periodo: 2-9 luglio 2016. Europäische Akademie für Musik und Darstellende Kunst Palazzo Ricci: tel 0578 756022, [email protected], www.palazzoricci.com KITT, Florian: Narni (TR). Masterclass. Periodo: 19-25 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Mozart Italia Sede di Terni: tel 393 1612838, [email protected], www.mozartitaliaterni.org MANDOZZI, Orfeo: San Marino. Corso di perfezionamento. Periodo:

MENESES, Antonio: Cremona. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Scadenza iscrizioni: 15 settembre 2016. Centro di Musicologia Walter Stauffer: tel 0372 410322, segreteria@fondazione stauffer.com, www.fondazionestauffer.com NOFERINI, Andrea: Cava de’ Tirreni (SA). Corso di perfezionamento. Periodo: 17-23 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 10 luglio 2016. Accademia Musicale Jacopo Napoli: tel 089 349878, [email protected], www.jacoponapoli.it PEPICELLI, Francesco: Roma. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Accademia Musicale Sherazade: tel 06 70613372, [email protected], www.amsherazade.it ROMANO, Diego: Acireale (CT). Corso di perfezionamento. Periodo: 8-13 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 24 luglio 2016. Villa Pennisi in Musica: tel 338 4181354, [email protected], www.vpmusica.com SCAGLIONE, Giovanni: Sestri Levante (GE). Masterclass. Periodo: 1-9 agosto 2016. Master4Strings, tel 346 2397788, [email protected], www.quartettodicremona.it SOLLIMA, Giovanni: Roma. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Scadenza iscrizioni: 10 ottobre 2016. Accademia Nazionale di Santa Cecilia: tel 06 80242681, [email protected], www.santacecilia.it/altaformazione SOLLIMA, Giovanni: Roma. Masterclass. Periodo: da definire (autunno 2016). Accademia Musicale Sherazade: tel 06 70613372, [email protected], www.amsherazade.it

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GNOCCHI, Giovanni (assistente: Michelangiolo Mafucci): Portogruaro (VE). Masterclass. Periodo: 23-28 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Fondazione Musicale Santa Cecilia: tel 0421 270069, [email protected], www.festivalportogruaro.it

4-14 settembre 2016. San Marino Artist- Strings Concert Academy: tel 349 4737743, [email protected], www.sanmarinoartist.com

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CORSI E MASTERCLASS YAMASHITA, Taisuke: Verona. Violoncello; Passi orchestrali. Masterclass. Periodo: 22-28 agosto 2016. Associazione SinfonicaMente: tel 349 8351692, [email protected], www.sinfonicamente.it

BOCINI, Alberto: Livorno. Masterclass. Periodo: 30 agosto-5 settembre 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Amici della Musica di Livorno, tel 334 5324845, infolivornomusicfestival@ gmail.com, www.livornomusicfestival.com

HOOCK, Christine: Portogruaro (VE). Masterclass. Periodo: 21-28 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Fondazione Musicale Santa Cecilia: tel 0421 270069, [email protected], www.festivalportogruaro.it LAINO, Carmine: Cava de’ Tirreni (SA). Corso di perfezionamento. Periodo: 24-30 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 10 luglio 2016. Accademia Musicale Jacopo Napoli: tel 089 349878, [email protected], www.jacoponapoli.it NICOTRA, Nello: Acireale (CT). Corso di perfezionamento. Periodo:

28 luglio-3 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 24 luglio 2016. Villa Pennisi in Musica: tel 338 4181354, [email protected], www.vpmusica.com PARIS, Colin: Santu Lussurgiu (OR). Masterclass. Periodo: 8-16 agosto 2016. Orchestra da Camera della Sardegna: tel 347 6513673, [email protected], www.orchestradacameradella sardegna.it PETRACCHI, Franco: Cremona. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Scadenza iscrizioni: 15 settembre 2016. Centro di Musicologia Walter Stauffer: tel 0372 410322, segreteria@fondazione stauffer.com, www.fondazionestauffer.com PETRACCHI, Franco: San Marino. Corso di perfezionamento. Periodo: 4-14 settembre 2016. San Marino Artist- Strings Concert Academy: tel 349 4737743, [email protected], www.sanmarinoartist.com ROSCIGLIONE, Giorgio: Roma. Contrabbasso jazz. Masterclass. Periodo: da definire (autunno 2016). Accademia Musicale Sherazade: tel 06 70613372, [email protected], www.amsherazade.it SCIANCALEPORE, Antonio: Roma. Masterclass. Periodo: da definire (autunno 2016). Accademia Musicale Sherazade: tel 06 70613372, [email protected], www.amsherazade.it

ATOS TRIO: Biella. Trio e Musica da Camera con pianoforte. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Scadenza iscrizioni: 1 luglio 2016. Accademia Perosi: tel 015 29040, [email protected], www.accademiaperosi.org

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CORSO DI FORMAZIONE ORCHESTRALE: Mantova. Docenti: Prime Parti dell’Orchestra da Camera di Mantova. Periodo: 1-5 settembre 2016. Scadenza iscrizioni: 31 luglio 2016. Orchestra da Camera di Mantova: tel 0376 320110, [email protected], www.ocmantova.com FABIANO, Carlo: Roma. Musica da Camera. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Scadenza iscrizioni: 10 ottobre 2016. Accademia Nazionale di Santa Cecilia: tel 06 80242681, [email protected], www.santacecilia.it/altaformazione FARULLI, Antonello: Verona. Musica da Camera. Masterclass. Periodo: 22-27 agosto 2016. Associazione SinfonicaMente: tel 349 8351692, [email protected], www.sinfonicamente.it FERRATI, Federica – FOSSI, Matteo: Chianciano Terme (SI). Musica da Camera con pianoforte. Masterclass. Periodo: 17-22 luglio 2016. Centro Studi Musica & Arte: tel 055 3860572, [email protected], www.imoc.it IMOC ORCHESTRA: Chianciano Terme (SI). Docente: Ladislao Horvath. Periodo: 15-19 luglio 2016. Centro Studi Musica & Arte: tel 055 3860572, [email protected], www.imoc.it JUNIOR ENSEMBLE: Chianciano Terme (SI). Docenti: Stefania Di Blasio, Valentina Morini. Periodo: 9-14 luglio 2016. Centro Studi Musica & Arte: tel 055 3860572, [email protected], www.imoc.it LABORATORIO SUONO VERDIANO. Parma. Laboratorio orchestrale. Periodo: settembre 2016gennaio 2017. Scadenza iscrizioni: 5 settembre 2016. Fondazione Teatro Regio di Parma e Fondazione Arturo Toscanini: laboratoriosuonoverdiano@ teatroregioparma.it, www.teatroregioparma.it, www.fondazionetoscanini.it

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BANDINI, Luca: Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC). Corso di perfezionamento. Periodo: 21-29 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 1 agosto 2016. Associazione Castrocaro Classica, tel 347 2242410, [email protected], www.castrocaroclassica.it

GAUDIANO, Ottavio: Cava de’ Tirreni (SA). Corso di perfezionamento. Periodo: 24-30 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 10 luglio 2016. Accademia Musicale Jacopo Napoli: tel 089 349878, [email protected], www.jacoponapoli.it

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CORSI E MASTERCLASS MASI, Pier Narciso: Chianciano Terme (SI). Musica da Camera con pianoforte. Masterclass. Periodo: 12-15 luglio 2016. Centro Studi Musica & Arte: tel 055 3860572, [email protected], www.imoc.it

ORCHESTRA SUZUKI: Chianciano Terme (SI). Docenti: Alessio Nacuzi (Violino), Sigismond Cachot (Violino), Lucia Ristori (Violino), Julia Pérez Luque (Violoncello). Periodo: 18-23 luglio 2016. Centro Studi Musica & Arte: tel 055 3860572, [email protected], www.imoc.it PEPICELLI, Francesco: Roma. Musica da Camera. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Accademia Musicale Sherazade: tel 06 70613372, [email protected], www.amsherazade.it QUARTETTO DI CREMONA: Cremona. Quartetto d’Archi. Corso di perfezionamento. Periodo: A.A. 2016/2017. Scadenza iscrizioni: 22 agosto 2016. Centro di Musicologia Walter Stauffer, tel 0372 410322, segreteria@fondazione stauffer.com, www.fondazionestauffer.com QUARTETTO DI CREMONA: Sestri Levante (GE). Quartetto e Musica da Camera. Periodo: 1-9 agosto 2016. Master4Strings, tel 346 2397788, [email protected], www.quartettodicremona.it QUARTETTO KLIMT: Livorno. Musica da Camera. Masterclass. Periodo: 24-31 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 20 luglio 2016. Associazione Amici della Musica di Livorno, tel 334 5324845, infolivornomusicfestival@ gmail.com, www.livornomusicfestival.com

16/17 16 /17

Accademia Nazionale Accademia Nazionale di di Santa S anta Cecilia Cecilia Alta A lta fformazione ormazione

SCHWARZBERG, Dora: Roma. Musica da Camera. Masterclass. Periodo: da definire (autunno 2016). Accademia Musicale Sherazade: tel 06 70613372, [email protected], www.amsherazade.it SETTIMANA INTERNAZIONALE DI MUSICA DA CAMERA: Montepulciano (SI). Docenti: Ariadne Daskalakis (violino), Trio Vivente. Masterclass. Periodo: 4-11 settembre 2016. Europäische Akademie für Musik und Darstellende Kunst Palazzo Ricci: tel 0578 756022, [email protected], www.palazzoricci.com TRIO DI PARMA: Portogruaro (VE). Musica da Camera. Masterclass. Periodo: 26-31 agosto 2016. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Fondazione Musicale Santa Cecilia: tel 0421 270069, [email protected], www.festivalportogruaro.it URABE, Yumiko: Biella. Musica da Camera. Masterclass. Periodo: da definire. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2016. Accademia Perosi: tel 015 29040, [email protected], www.accademiaperosi.org

Corsi di Corsi perfezionamento p erfe ezionamento Ivan Fedele Ivan Fedele Composizione C omposizione Carlo Fabiano Carlo Fabiano Musica da Camera Benedetto Lupo Pianoforte Sonig Tchakerian Violino Giovanni Sollima Violoncello Scadenza domande: 10 ottobre 2016 Esami di ammissione: dal 3 novembre 2016 Auditorium Auditorium m Parco Pa rc co della a Musica Roma infoline in foline 06 80242 681/682 / [email protected] didattica@ @santacecilia.it www.santacecilia.it/ altaformazione

LIUTERIA E RESTAURO: Biella. Docente: Carlos Arcieri. Masterclass. Periodo: da definire. Scadenza iscrizioni: 31 luglio 2016. Accademia Perosi, tel 015 29040, [email protected], www.accademiaperosi.org LIUTERIA: Torre del Lago Puccini (Lucca). Docenti: Michele Mecatti, Paolo Sorgentone. Corso di formazione. Periodo: novembre 2016-marzo 2017. Fondazione Festival Pucciniano: tel 0584 350567, [email protected], www.puccinifestival.it

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ARCHI zine 77 maga

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MAURIZZI, Pierpaolo: Città di Castello (PG). Musica da Camera. Corso di perfezionamento. Periodo: 28 agosto-3 settembre 2016. Festival delle Nazioni: tel 075 8521142, [email protected], www.festivalnazioni.com

ROSADINI, Edoardo: Chianciano Terme (SI). Quartetto d’Archi. Masterclass. Periodo: 17-22 luglio 2016. Centro Studi Musica & Arte: tel 055 3860572, [email protected], www.imoc.it

CONCORSI

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Internazionale “Palma

REGGIO EMILIA,

da Camera. Periodo:

d’oro”. Musica da Camera.

11° Concorso Internazionale

21-23 ottobre 2016. Scadenza

Periodo: 30 agosto-

per Quartetto d’Archi

iscrizioni: 5 ottobre 2016.

3 settembre 2016. Scadenza

“Premio Paolo Borciani”.

Info: tel 340 3933475;

CREMA (CR),

iscrizioni: 21 agosto 2016.

Quartetto d’Archi. Periodo:

www.concorsoluiginono.com

6° Concorso Internazionale

Info: tel 019 680277;

4-11 giugno 2017. Scadenza

per Contrabbasso “Giovanni

www.concorsopalmadoro.com

iscrizioni: 3 febbraio 2017.

Bottesini”. Contrabbasso.

Info: tel 0522 458811;

Periodo: 18-24 aprile 2017.

MONCALIERI (TO),

Scadenza iscrizioni:

28° European Music

28 febbraio 2017. Info:

Competition “Città di

ROMA, Concorso

tel 331 8738093;

Moncalieri”. Solisti, Violino e

Internazionale di Liuteria

www.associazionebottesini.com

Orchestra, Musica da Camera.

Contemporanea “Santa

Periodo: 1-6 novembre 2016.

Cecilia”. Liuteria. Periodo:

BRUXELLES (BELGIO),

CREMONA,

Scadenza iscrizioni: 10 ottobre

3-22 ottobre 2016. Scadenza

Queen Elisabeth

1° Concorso Nazionale

2016. Info: www.moncalieri

iscrizioni: 30 agosto 2016.

Competition. Violoncello.

“Città di Cremona”. Solisti e

musiccompetition.com

Info: www.conservatoriosanta

Periodo: 8 maggio-3 giugno

cecilia.it; www.anlailiuteria.it;

2017. Scadenza iscrizioni:

www.santacecilia.it

11 gennaio 2017. Info:

30 settembre-2 ottobre 2016.

PEDARA (CT), 25º Concorso

Scadenza iscrizioni:

Internazionale “Gianluca

15 settembre 2016.

Campochiaro”. Violino e

SAN BARTOLOMEO AL

Info: tel 030 8084957;

Musica da Camera. Periodo:

MARE (IM), 29° Concorso

www.giovannipaolomaggini.it;

30 novembre-4 dicembre

Internazionale di Esecuzione

LICHTENBERG (GERMANIA),

www.cremonamondomusica.it/

2016. Scadenza iscrizioni:

Strumentale Premio “Rovere

6 Internationaler

concorsocittadicremona

31 ottobre 2016. Info:

d’Oro” e “Giovani Talenti”.

Violinwettbewerb Henri

tel 329 6238706;

Solisti e Musica da Camera.

Marteau. Violino. Periodo :

FINALE LIGURE (SV),

www.concorsointernazionale

Periodo: 29 luglio-3 agosto

24 aprile-6 maggio 2017.

43° Concorso Musicale

gianlucacampochiaro.it

2016. Scadenza iscrizioni:

tel +32 2 213 40 50;

5 luglio 2016. Info: tel 0183 400888; www.roveredoro.org TORINO, Concorso Internazionale di Violoncello “Benedetto Mazzacurati”. Violoncello. Periodo: 3-8 ottobre 2016. Scadenza iscrizioni: 10 agosto 2016. Info: tel 011 888 470; www.mazzacuraticompetition.com

[email protected]; www.qeimc.be

Scadenza iscrizioni: 31 gennaio 2017. Info: tel +49 92817200-15; [email protected]; www.violinwettbewerbmarteau.de OSAKA (GIAPPONE), 9th Osaka International Chamber Music Competition & Festa. Concorso: Quartetto d’Archi. Festa: Ensemble da

TORINO, Concorso Internazionale “Wolfgang

due a sei strumenti. Periodo: 13-21 maggio 2017. Scadenza

Amadeus Mozart - Torino”

iscrizioni: 20 ottobre 2016.

per l’esecuzione dei

Info: tel +81 6 6947 2184;

Concerti di Mozart per

[email protected];

Violino e Orchestra.

www.jcmf.or.jp/competition

Violino e Orchestra. Periodo: 28-30 settembre 2016.

VIÑA DEL MAR (CILE),

Scadenza iscrizioni:

43rd International Musical

1 settembre 2016. Info:

Contest “Dr Luis Sigall”.

tel 011 6599165;

Violoncello. Periodo: 5-11

www.mozartorino.org

novembre 2016. Scadenza iscrizioni: 18 luglio 2016.

VENARIA REALE (TO),

Info: tel +56 32 2680633;

20° Concorso Internazionale

[email protected];

“Luigi Nono”. Solisti e Musica

www.culturaviva.cl

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Musica da Camera. Periodo:

www.iteatri.re.it

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ITALIA ANCONA - Orchestra Filarmonica Marchigiana Primo Violino di Spalla con obbligo della fila, Concertino dei Primi Violini con obbligo della fila, Primo dei Secondi Violini con obbligo della fila, Concertino dei Secondi Violini con obbligo della fila, Violino di fila. Audizioni per eventuali impegni contrattuali a termine connessi alle esigenze della programmazione artistica. Scad. domande: 2 agosto 2016. Info: tel 071 206168, www.filarmonicamarchigiana.com MILANO I Pomeriggi Musicali Violino di Fila. Audizioni finalizzate all’accertamento dell’idoneità artistica per eventuali impegni contrattuali a termine presso le proprie orchestre, secondo le esigenze di organico delle produzioni. Scad. domande: 8 luglio 2016. Info: tel 02 87905, www.ipomeriggi.it PADOVA - Orchestra di Padova e del Veneto Violino di Spalla con obbligo della fila (1 posto). Concorso internazionale per la copertura con l’assunzione a tempo indeterminato. Scad. domande: 16 agosto 2016. Violino di fila. Audizioni per eventuali impegni contrattuali a termine, secondo le esigenze di organico delle produzioni previste dalla programmazione artistica. Scad. domande: 18 agosto 2016. Info: tel 049 656848 – 049 656626-4, www.opvorchestra.it

ROMA Teatro dell’Opera di Roma Violino di fila. Selezione per eventuali assunzioni a tempo determinato per le esigenze di produzione correlate alle prove e alle rappresentazioni di singoli o più spettacoli programmati nel periodo 01/09/2016 – 31/08/2017. Scad. domande: 20 luglio 2016. Info: tel 06 481601, www.operaroma.it

AUSTRIA LINZ Bruckner Orchester Linz 1. Violine Tutti - 100%. Scad. domande: 10 settembre 2016. Info: tel +43 (0)732 7611275, www.bruckner-orchester.at VIENNA Wiener Symphoniker 1. Violine Tutti - 100%. Scad. domande: 31 luglio 2016. Info: tel +43 (1) 58979 0, www.wienersymphoniker.at

BELGIO LIEGI - Orchestre Philharmonique de Liège Concertmeister. Scad. domande: 22 agosto 2016. Info: tel +32 4 2200017, www.oprl.be

FINLANDIA KUOPIO Kuopio Symphony Orchestra Concertmaster. Scad. domande: 25 agosto 2016 II Violin. Scad. domande: 20 settembre 2016 I Violin. Scad. domande: 12 ottobre 2016. Info: tel +358 600 96100, +358 447182361, www.kuopionkaupungin orkesteri.fi

GERMANIA

SVIZZERA

BAMBERGA Bamberger Symphoniker 1. Violine Tutti - 100%. Scad. domande: 14 agosto 2016. Info: tel +49 (0) 951 9647100, www.bamberger-symphoniker.de

BASILEA Sinfonieorchester Basel 2. Konzertmeister - 100%. Scad. domande: 14 agosto 2016.Info: tel +41 612050095, www.sinfonieorchesterbasel.ch

LIPSIA Gewandhaus Orchester Vorspieler 2. Violine - 100%. Scad. domande: 8 settembre 2016. Info: tel +49 (0)341 1270-301, www.gewandhaus.de

BERNA - Berner Symphonieorchester 1. koord. Konzertmeister 1. Violine - 100%. Scad. domande: 28 agosto 2016. Info: tel +41 31 3295111, www.bernorchester.ch

MONACO DI BAVIERA – Münchner Kammerorchester Concertmaster (coordinated). Scad. domande: 15 agosto 2016. Info: tel +49 89 461364-0, www.m-k-o.de

NORVEGIA OSLO Den Norske Opera & Ballett Associate Concertmaster. Scad. domande: 15 agosto 2016. Info: tel +47 454 92008, www.operaen.no

PAESI BASSI ROTTERDAM - Rotterdams Philharmonisch Orkest Tutti 1st Violin. Scad. domande: 1 settembre 2016. Info: tel +31 (0)10 2171712, www.rotterdamsphilharmonisch.nl

SVEZIA MALMÖ - Malmö Opera Assistant Concertmaster 1. Violin. Scad. domande: 15 agosto 2016. Info: tel +46 40208460, www.malmoopera.se

ITALIA ANCONA - Orchestra Filarmonica Marchigiana Prima Viola con obbligo della fila, Seconda Viola con obbligo della fila, Viola di fila. Audizioni per eventuali impegni contrattuali a termine connessi alle esigenze della programmazione artistica. Scad. domande: 2 agosto 2016. Info: tel 071 206168, www.filarmonicamarchigiana.com MILANO I Pomeriggi Musicali Viola di Fila. Audizioni finalizzate all’accertamento dell’idoneità artistica per eventuali impegni contrattuali a termine presso le proprie orchestre, secondo le esigenze di organico delle produzioni. Scad. domande: 8 luglio 2016. Info: tel 02 87905, www.ipomeriggi.it PADOVA - Orchestra di Padova e del Veneto Prima Viola con obbligo della fila; Viola di fila. Audizioni per eventuali impegni contrattuali a

COMPRAVENDITA STRUMENTI E ACCESSORI Vendo arco da violino costruito dal M° Navea Vera a Cremona, e mute nuove di corde da violino Evah Pirazzi Gold. Per informazioni: [email protected] Vendo, affarone, violino barocco del liutaio Sergio Masetto del 2009 molto bello, ottimo suono, ottimo prezzo. Vendo anche insieme o singolarmente arco barocco dell'archettaio fiorentino Giuseppe Raspanti. Per informazioni: 348 5851293. Vendo collezione violini per tutti i gusti causa vecchiaia. Per informazioni: 348 4002077. Vendo violoncello primi '900 liuteria francese, in ottime condizioni. Prezzo: €9.900 trattabile. Tel: 347 1032935; mail: [email protected] Vendo violino Gaetano Pareschi 1936. Per informazioni: cell 360 884596.

80 ARCHI

maga

Vendo violino di liuteria primi ‘900. Il violino è in buono stato, sistemato da liutaio. Buona sonorità, bello esteticamente, pronto per essere suonato. Prezzo: €2.000 trattabili. Per info: cell 349 6661302, [email protected] Vendo due violini da studio con arco, custodia e spalliera per bambini. Sono in perfette condizioni e di buona qualità (non richiedono alcuna sistemazione). Le misure sono 1/2 (prezzo di vendita €100) e 3/4 (prezzo di vendita €120). Per informazioni: tel 331 1024366, Massimiliano. ARCHI magazine riserva a tutti gli abbonati la possibilità di inserire gratuitamente i propri annunci di compravendita. Per effettuare un’inserzione inviare il testo (max 250 caratteri) almeno 1 mese prima dell’uscita della rivista all’indirizzo email: [email protected] oppure per fax al numero 06 96708622. Non è prevista la pubblicazione di fotografie. L’editore non è in alcun modo responsabile per il contenuto degli annunci

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AUDIZIONI E CONCORSI PER ORCHESTRA

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AUDIZIONI E CONCORSI PER ORCHESTRA termine, secondo le esigenze di organico delle produzioni previste dalla programmazione artistica. Scad. domande: 18 agosto 2016. Info: tel 049 656848 – 049 656626-4, www.opvorchestra.it ROMA Teatro dell’Opera di Roma Viola di fila. Selezione per eventuali assunzioni a tempo determinato per le esigenze di produzione correlate alle prove e alle rappresentazioni di singoli o più spettacoli programmati nel periodo 01/09/2016 – 31/08/2017. Scad. domande: 20 luglio 2016. Info: tel 06 481601, www.operaroma.it

FINLANDIA HELSINKI Finnish National Opera Sub Principal Viola. Scad. domande: 11 settembre 2016. Info: tel +358 9 403021, www.oopperabaletti.fi KUOPIO Kuopio Symphony Orchestra Viola. Scad. domande: 8 agosto 2016. Info: tel +358 600 96100, +358 447182361, www.kuopionkaupunginorkesteri.fi

GERMANIA LIPSIA Gewandhaus Orchester Solo-Bratsche - 100%. Scad. domande: 18 agosto 2016. Info: tel +49 (0)341 1270-301, www.gewandhaus.de MONACO DI BAVIERA – Münchner Kammerorchester Solo-Viola (50%). Scad. domande: 15 agosto 2016. Info: tel +49 89 461364-0, www.m-k-o.de

SVEZIA MALMÖ - Malmö Opera Principal Viola. Scad. domande: 1 settembre 2016. Info: tel +46 +46 40208460, www.malmoopera.se STOCCOLMA - Swedish Radio Symphony Orchestra Tutti Viola. Scad. domande: 8 agosto 2016. Info: www.sverigesradio.se

SVIZZERA BASILEA Sinfonieorchester Basel

Cello Tutti. Scad. domande: 31 luglio 2016. Info: tel +358 9 403021, www.oopperabaletti.fi

GERMANIA

ITALIA ANCONA - Orchestra Filarmonica Marchigiana Primo Violoncello con obbligo della fila, Secondo Violoncello con obbligo della fila, Violoncello di fila. Audizioni per eventuali impegni contrattuali a termine connessi alle esigenze della programmazione artistica. Scad. domande: 2 agosto 2016. Info: tel 071 206168, www.filarmonicamarchigiana.com PADOVA - Orchestra di Padova e del Veneto Primo Violoncello con obbligo della fila; Violoncello di fila. Audizioni per eventuali impegni contrattuali a termine, secondo le esigenze di organico delle produzioni previste dalla programmazione artistica. Scad. domande: 18 agosto 2016. Info: tel 049 656848/ 049 656626-4, www.opvorchestra.it PARMA Fondazione Arturo Toscanini Primo Violoncello con obbligo della fila. Concorso internazionale per la copertura, a tempo indeterminato, del posto nell’organico delle proprie Orchestre. Scad. domande: 6 agosto 2016. Info: tel 0521 391326, www.fondazionetoscanini.it

NORIMBERGA Nürnberger Symphoniker Solo-Cello - 100%. Scad. domande: 1 agosto 2016. Info: tel +49 (0)911 474 01-0, www.nuernbergersymphoniker.de

SVEZIA NORRKÖPING - Norrköpings Symfoniorkester Co-Principal Cello. Scad. domande: 20 agosto 2016. Info: tel +46 (0)11 155181, www.norrkopingssymfoni orkester.se

SVIZZERA BERNA - Berner Symphonieorchester Stellv. Solo-Cello - 100%. Scad. domande: 28 agosto 2016. Info: tel +41 31 3295111, www.bernorchester.ch

ITALIA ANCONA - Orchestra

ROMA Teatro dell’Opera di Roma Violoncello di fila. Selezione per eventuali assunzioni a tempo determinato per le esigenze di produzione correlate alle prove e alle rappresentazioni di singoli o più spettacoli programmati nel periodo 01/09/2016 – 31/08/2017. Scad. domande: 20 luglio 2016. Info: tel 06 481601, www.operaroma.it TORINO - Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Secondo Violoncello con obbligo della fila e sostituzione del Primo. Concorso finalizzato ad individuare n.1 Professore d’orchestra da assumere con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Scad. domande: 29 luglio 2016. Info: tel 011 8104514/ 011 8104941, www.orchestrasinfonica.rai.it

FINLANDIA HELSINKI Finnish National Opera

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Filarmonica Marchigiana Primo Contrabbasso con obbligo della fila, Contrabbasso di fila. Audizioni per eventuali impegni contrattuali a termine connessi alle esigenze della programmazione artistica. Scad. domande: 2 agosto 2016. Info: tel 071 206168, www.filarmonicamarchigiana.com ROMA Teatro dell’Opera di Roma Contrabbasso di fila con obbligo della quinta corda. Selezione per eventuali assunzioni a tempo determinato per le esigenze di produzione correlate alle prove e alle rappresentazioni di singoli o più spettacoli programmati nel periodo 01/09/2016 – 31/08/2017. Scad. domande: 20 luglio 2016. Info: tel 06 481601, www.operaroma.it

GERMANIA BERLINO Mahler Chamber Orchestra Principal Double Bass 50%; Double Bass Tutti 100%. Scad. domande: 17 agosto 2016. Info: tel +49 30417179-0, www.mahlerchamber.com

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AUSTRIA ST. PÖLTEN - Tonkünstler Orchester Niederösterreich Bratsche Tutti - 100%. Scad. domande: 5 settembre 2016 – Koord. Solo-Bratsche - 100%. Scad. domande: 3 ottobre 2016. Info: tel +43 (0)2742 908070, www.tonkuenstler.at

Bratsche Tutti - 100%. Scad. domande: 31 agosto 2016.Info: tel +41 612050095, www.sinfonieorchesterbasel.ch

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Cesare Maghenzani

Nato a San Secondo Parmense nel 1953. Si è diplomato al Conservatorio di Parma nel 1979 con il massimo dei voti e la lode. Subito dopo è risultato vincitore di quattro Concorsi Nazionali per il ruolo di Primo Contrabbasso: sceglie l'Orchestra della Rai di Milano. Nel 1984 è tra i fondatori della Società Italiana di Musica da Camera “Carme”. Dal 1994 è Primo Contrabbasso dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

Gabriele Carpani

Nato a Como nel 1975. Entra nell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nel 2007 e dal 2015 è Primo Contrabbasso. Precedentemente ha ricoperto lo stesso ruolo nell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento per due anni e mezzo ed ha collaborato con l’Orchestra Filarmonica della Scala, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e la Filarmonica Toscanini di Parma.

UN CONCERTO IN ORCHESTRA CHE NON DIMENTICHERÀ MAI? La Nona Sinfonia di Beethoven a Torino in una gremitissima Piazza San Carlo IL DIRETTORE CON CUI HA PIÙ INTESA? Valčuha Sicuramente non con quelli arroganti IL PENSIERO CHE HA APPENA PRIMA DI UN CONCERTO? Dipende dal programma «Sgombra la tua mente» (The Matrix, 1999) IL BRANO PREFERITO IN ORCHESTRA? I Quattro ultimi Lieder di Strauss Stravinskij, La Sagra della Primavera IL PASSO/A SOLO CHE TEME DI PIÙ? Sorpresa! La Prima Sinfonia di Mahler Quelli che non ho ancora affrontato (la Prima di Mahler l’ho suonata da poco…) CHE COSA HA SUL LEGGIO IN QUESTO MOMENTO? La Terza Suite di Bach per cello Un disegno di mio figlio Lorenzo COSA AMMIRA DI PIÙ DEL SUO COLLEGA? È sveglio La semplicità d’animo, la modestia… e il suo Lucchi! IN COSA SIETE DIVERSI? Credo che siamo simili come carattere Io sono sempre alla ricerca del miglior assetto dello strumento (spesso pentendomene...) A QUALE DEI SUOI INSEGNANTI DEVE DI PIÙ? A Luigino Salvi Al M° Franco Petracchi STRUMENTO? Jacquet 1850 M. Bedocchi 1907, anonimo Scuola milanese ‘700 ARCO? Lucchi, Gillet Opera dell’atelier Daniele Bulgheroni, Lucchi HOBBY? Chitarra classica Nuove tecnologie, bricolage e… fare la pizza! SE NON AVESSE FATTO IL CONTRABBASSISTA? Il contadino Sarei stato un pilota di elicotteri

Il primo concerto con una fila di 8 contrabbassi, la Grande di Schubert, meglio di un concerto rock

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PRIME PARTI

di Silvia Mancini

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