Antropologia Culturale - Barbara Miller - Riassunto Completo - Odt

July 10, 2022 | Author: Anonymous | Category: N/A
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1 - L'antropologia e lo studio della cultura

Il termi termine ne    antropologia   (let (letter teral alme mente nte “disco “discors rsoo in into torn rnoo al ge gener neree uman umano” o”)) si accompagna accompa gna spesso  a diversi diversi altri aggettivi. aggettivi. Preso di per sé, il termine “antropol “antropologia” ogia” definisce un  vasto insieme di indirizzi e di tradizioni di studio che ha assunto caratteri pecul pe culia iari ri nei nei  di dive versi rsi paes paesii dove dove que quest stoo “disc “discors orsoo in into torn rnoo al gener generee uman umano” o” ha acquistato un maggiore spessore teorico. La principale   distinzione in uso è tra biologico) “antropologia fisica”ologia (o “biologica”, ovvero studio dell'umanit dell'umanità à  dal punto di vista biol ogico),, e “antropologia “antrop culturale” culturale” (ovvero (ovve ro lo lo studio dell'umanità  dal punto di vista culturale). Esistono poi altri termini come etnologia, antropologia sociale, etnografia, demologia. Nella tradizione  statunitense l'antropologia è divisa in quattro campi di studio, i cosiddetti   four  four  fields , ciascuno dei quali corrisponde a un ambito dell'esperienza umana distinto dagli altri, ma a essi connesso: antropologia ologia fisica,  o antropologia biologica: lo studio della specie umana dal I.   antrop punto di  vista biologico che analizza la sua evoluzione nel tempo e le sue varianti contemporanee; II.   archeologia: lo  studio delle culture umane del passato condotto attraverso l'analisi dei loro resti materiali; III.   antropologia linguistica:  lo studio della comunicazione umana che analizza le sue origini, la sua storia e le sue varianti e trasformazioni contemporanee; IV.   ant antropo ropolog logia ia cul cultura turale le:  lo studio delle popolazioni e delle culture contemporanee che  affronta anche i temi delle differenze e del cambiamento culturali.

Nellaa tra Nell tradi dizi zion onee  in ingl gles esee si è sv svililupp uppat ataa magg maggio iorm rment entee l'antropologia socialee, un  antropologia social indirizzo di  studio nato intorno agli anni '20 in Gran Bretagna il quale, diversamente dall'indirizzo americano  che poneva l'enfasi sul concetto di cultura, ha sviluppato un approccio incentrato sulla dimensione sociale e sul funzionamento dei sistemi e delle strutture sociali in prospettiva comparata rivolta alle società cosiddette “semplici”. Il termine   etnologia  (letteralmente “discorso intorno ai popoli”) è stato a volte usato come sinonimo di antropologia culturale, ma ha più spesso acquisito significati diversi; nell'Europa continentale  ha definito lo studio delle culture extraeuropee, cosiddette “tradizional “tradiz ionali”, i”, laddove laddove  “antropologia “antropologia”” defini definiva va l'antropologi l'antropologiaa fisica, fisica, mentre negli Stati Uniti ha  indicato lo studio delle culture native americane secondo una prospettiva storica. Il termine   demologia  (o “storia delle tradizioni popolari”) ha indicato lo studio delle culture cul ture popolar popolarii  europee europee come come distin distinte te dalla dalla cultura cultura borghe borghese se o aristo aristocrat cratica ica.. A  partire dagli  anni '80 nell'ordinamento didattico italiano è entrata in uso l'espressione discipline demoetnoantropologiche che riunisce nell'acronimo DEA. L'antropologia culturale   è una disciplina scientificae nata Occidente che ha per oggetto lo  studio delle popolazioni contemporanee delle in loro culture, laddove per cultura si  intende in termini generali l'insieme dei comportamenti e delle credenze

 

 

appresi e  con appresi condiv divise ise dal dalle le pers persone one.. L'antro L'antropol pologi ogiaa cultura culturale le ana analiz lizza za differe differenze nze e somiglianze tra  culture e il modo in cui esse cambiano nel corso del tempo. Gli antropologi culturali  studiano le culture umane di tutto il mondo e analizzano le somiglianze somigl ianze e  le differenze esistenti esistenti tra loro; per fare ciò sul piano metodologico essi apprend app rendono ono informa informazio zioni ni  sul sulla la cultura cultura trascor trascorrend rendoo lunghi lunghi periodi periodi insiem insiemee alle alle persone che studiano. Lo scopo  dell'antropologia culturale non è tuttavia solo una conoscenza finalizzata alla salvaguardia   diversità culturale e dei inverso mondi locali, ma alaquesto obiettivo strettamente della connesso   anche un percorso che porta disciplina a farsiè specchi spe cchioo dell dellaa  società società occiden occidental talee e sua critica critica osserva osservatri trice. ce. Guardan Guardando do l'“alt l'“altro” ro” l'antropologia culturale  ci porta a vedere meglio noi stessi e a rendere “familiare ciò che è   estraneo estraneo ed estraneo ciò che è familiare”, familiare”, avvicin avvicinandoci andoci ad una comprensi comprensione one e a un'interpretazione  il più possibile contestualizzata e approfondita di fatti, pratiche e idee che appaiono bizzarri, strani o incomprensibili. Le origini dell'antropologia culturale risalgono a scrittori come Erodoto (V secolo a.C.), Marco Polo (secoli XIII e XIV d.C). Le radici concettuali più recenti della disciplina si fanno risalire  a scrittori vissuti al tempo dell'Illuminismo francese, come il filosofo Montesquieu, attivo  nella prima metà del XVIII secolo. Nella seconda metà del XIX  secolo la scoperta dei principi dell'evoluzione biologica da parte di Charles Darwin e di altri studiosi  ha fornito le basi per la prima spiegazione scientifica delle origini della specie umana. I princi principa palili  prota protago goni nist stii del della la fonda fondazi zion onee dell' dell'an antro tropol pologi ogiaa cultu cultura rale le,, nel nel ta tardo rdo Settecento e  all'inizio del XIX secolo, sono Sir   Ed Edwa ward rd Ta Tayl ylor or e Sir   Jame Jamess Fraz Frazer er (in Ingh Inghililter terra ra)) e    Lewis Henry Morgan   (neg (negli li Stat Statii Unit Uniti) i).. Ispi Ispira rati ti dall dallaa teor teoria ia dell'e del l'evol voluzi uzione one biolog biologica ica,,  questi questi studio studiosi si ela elabora boraron ronoo un modello modello di evoluzi evoluzione one culturale secondo  cui tutte le culture umane evolvono, nel tempo, da forme inferiori a forme superiori.  Questa concezione collocava i popoli non occidentali in uno stadio “primitivo” e le culture euro-nordamericane in quello della “civilizzazione”. Bronislaw   Malinowski   (1884 (1884-19 -1942 42),), di orig origin inii pol polacc acche he,, è uno uno degli degli studi studios osii che che maggiormente hanno  determinato lo sviluppo dell'antropologia culturale moderna. Nel corso della prima metà del XX secolo, Malinowski, Malinowski, dopo aver a lungo soggiornato soggiornato tra gli  indigeni indigeni delle Isole Trobriand Trobriand nell'Arci nell'Arcipelago pelago malesiano malesiano e introdotto la pratica della ricerca  sul campo con l' osservazione  osservazione partecipante, definì l'approccio teorico del  funzionalismo,  che assimila le culture agli organismi biologici, le singole parti dei quali collllab co abor oran anoo al  fu funz nzio iona name mento nto e alla alla con conse serva rvazi zion onee dell' dell'in insi siem eme: e: la relig religio ione ne e l'organizzazione della  vita familiare, per esempio, contribuiscono al funzionamento della cultura  nel suo insieme. Il funzionalism funzionalismoo è connesso connesso al concetto di olismo, olismo, ossia la convinzione  circa la connessione esistente tra il tutto e le sue parti, che conduce alla necessità di studiare ogni singolo aspetto della cultura che si voglia comprendere. Il funzionalismo contribuì a mettere definitivamente in crisi i paradigmi evoluzionistici etnocentrici, i quali si basavano su una concezione “unilineare” dell'evoluzione umana esingole non  sisocietà. interrogavano sulle modalità di funzionamento e di organizzazione delle Franz Boas    (1858-1 (1858-195 952) 2) è consi consider derat atoo il fo fond ndat atore ore dell' dell'an antro tropo polo logi giaa cult cultura urale le

 

 

nordamericana. Nato  in Germania si è trasferito negli Stati Uniti nel 1887. Dagli Inuit aveva imparato  che culture diverse possono percepire in modo differente anche semplici elementi  naturali come l'“acqua”. Durante la sua permanenza nell'Isola di Baffin, Boas realizzò che tutte le culture hanno una distinta individualità e una propria validità. Dobbiamo  a lui l'introduzione di un concetto ampiamente noto: quello del relativismo culturale,  ossia la convinzione della necessità di comprendere le singole culture a  partire dai valori e dalle idee che sono loro propri e della inopportunità di giudicarle in base a standard vigenti Con ladelsua pratica di ricerca prima   tra gli Eschimesi e poi in tracontesti i nativi culturali americani americanidiversi. della costa Nord Ovest, Ovest, Boas introdusse  un approccio basato sul   partico particolarism larismo o storico,  ovvero sullo studio parti pa rticol colare are delle delle  si singo ngole le cul cultu ture, re, pi piut utto tosto sto che che sugl suglii appro approcci cci gener general aliz izza zanti nti e storicamente non fondati dei predecessori evoluzionisti. L'interesse di  Boas per le relazioni tra individuo e cultura è stato alla base di un successivo success ivo indirizzo indirizzo  dell'antropol dell'antropologia ogia americ americana, ana, sviluppato sviluppato dai suoi allievi (Benedict   Benedict  e   Kardiner ),), noto come   scuola di cultura e personalità che, partendo da un approccio integrato integra to della  cultura teorizzava teorizzava l'esistenza l'esistenza di un ethos intorno al quale gli indivi individui dui svilupperebbero strutture  psicologiche comuni.   Mar Margar garet et Mea Mead d è la più famosa allieva di Boas  e ha contribuito ad ampliare le nostre conoscenze sulle culture del Pacifico meridionale. In quegli  stessi anni, nel periodo compreso compreso tra le due guerre mondiali, mondiali, l'antropologia l'antropologia brit britan anni nica ca con    Al si ori orient entò ver ersso una pro prospet pettiva Alfr fre ed Red edcclif liffe fe--Bro rown wn   si struttural-funzionalista, che  diede vita all'antropologia sociale, intesa come scienza naturale della  società, un indirizzo che privilegiava lo studio delle strutture sociali e la ricerca delle  leggi di funzionamento delle società cosiddette primitive, soprattutto a partire dai sistemi di parentela e dagli aspetti normativi. Gli allievi  di Radcliffe-Brown, ovvero   Ed Edwa ward rd Ev Evan anss Pr Prit itch char ard d e   May Mayer er For Fortes tes misero in discussione  l'idea che l'antropologia fosse una scienza naturale della società alla ricerca di   leggi, pervenendo, il primo, a una concezione dell'antropologia più vicina alle scienze storiche. Mayer Fortes, invece, introdusse una concezione che metteva in crisi l'idea della società come organismo in equilibrio, introducendo la dimensione del mutamento e  del conflitto, temi privilegiati nella scuola di Manchester fondata da Gluckman. Nello Nel lo stesso stesso  periodo, periodo, l'antr l'antropol opologo ogo frances francesee   Clau Claude de Le Levi vi-S -Str trau auss ss   (1908-2009) ha elaborato una  prospettiva teorica piuttosto diversa, fortemente influenzata da una visione filosofica,  conosciuta con il nome di   strutt strutturalism uralismo o frances francesee. Levi-Strauss ritenevaa che  il miglior modo per compren ritenev comprendere dere una cultura fosse quello di raccogliere aspetti relativi ai sistemi di parentela, ai miti, alle narrazioni ad essa associati e a ogni altro aspetto  della vita sociale e culturale, e analizzare i loro temi soggiacenti. Lo strutturalismo di  Levi-Strauss si basava su un concetto di struttura profondamente diverso rispetto  al pensiero di Redcliffe-Brown, per il quale la struttura era l'insieme delle relazioni  sociali esistenti tra istituzioni, individui e gruppi. Al contrario, per Levi-Strauss la  struttura è un inconscio soggiacente sociali e le pratichee socialii e  si esprime social nella reciprocità recipro cità e nello scambio, le in relazioni quel sistema di opposizioni di simmetrie  che nelle società cosiddette primitive sono espresse dalle regole di

 

 

parentela e  di esogamia, parentela esogamia, dai miti e dalle classificazi classificazioni. oni. Lo strutturalismo strutturalismo francese ha ispirato lo  sviluppo dell'antropologia  antropologia simbolica, ossia lo studio della cultura intesa come sistema  di significati: una prospettiva prevalente, in particolare, negli Stati Uniti alla fine del XX secolo. Negli anni  '60 in antropologia ha preso piede la teoria marxista, che ha posto l'accento sulle possibilità di accesso degli individui ai mezzi di sussistenza. Questa prospettiva è alle radici  di una nuova scuola teorica statunitense, statunitense, quella quella del   materialismo culturale. Il materialismo   culturale è l'esis unsistenz approccio allo studio dellani,cultura pone sugli sug li asp aspetti etti  materi mat eriali ali del dell'e tenzaa degli degl i esseri esse ri umani, uma in partico partche icolar lare e l'ambi l'al'accento mbient entee naturale in cui viviamo e i nostri mezzi di sussistenza. Sempre negli  anni '60 è emersa la prospettiva teorica dell'antropologia  antropologia interpretativa, o interpretativismo,  che ha avuto in   Clif Cliffo ford rd Ge Geer ertz tz   il suo maggiore esponente. Questa prospettiva prospettiva  ha le sue radici nell'antropo nell'antropologia logia simbolica simbolica statunitense, statunitense, in quella strutturalista francese  e nella filosofia ermeneutica. Secondo questo approccio, per comprendere una  cultura è necessario concentrarsi su ciò che le persone pensano, sulle loro  idee e i simboli, e i significati che per loro sono importanti. La cultura, in infa fatti tti,, secon secondo do  Ge Geert ertzz è un siste sistema ma apert apertoo di si simb mbol olii e si signi gnifi fica cati ti,, una una rete rete di significati che  l'antropologo deve decodificare, interpretare; un significato, tuttavia, che non è soggettivo e individuale, ma pubblico e intersoggettivo. a L'appro L'a pprocci ccioo interpr interpretat etativo ivo  sar saràà portato portato a consegu conseguenze enze estreme estreme dall' dall'antropologia   ntropologia postmoderna  a partire dalla pubblicazione negli anni '80 del 900 di un noto volume dal titolo “Writing  culture” edito da   Ja Jame mess Cl Clif iffo ford rd   e   Ge Geor orge ge Marc Marcus us  che accentua la natura ermeneutica  e dialogica dell'incontro tra osservatore e osservato, enfatizzando gli aspetti  riflessivi dell'etnografia e mettendo definitivamente in crisi i paradigmi positivisti positi visti di   una conoscenza conoscenza scientifica scientifica oggettiva e naturale. Piuttosto che   conoscere l'altro,  l'antropologia  postmoderna ritiene possibile solo costruire   rappresentazioni dell'altro  a partire da strategie retorico-testuali e dalla soggettività dell'antropologo.  A partire  dagli anni '90 hanno preso piede altre due prospettive teoriche, entrambe in infl fluen uenza zate te dal  postm postmode oderni rnism smo, o, ossi ossiaa da una post postura ura in inte tellllett ettua uale le che che tende tende a mettere in  dubbio l'equivalenza tra modernità e progresso e che sottopone a critica elementii caratterizzant element caratterizzantii  della modernità modernità quali il metodo scientifico, scientifico, l'urba l'urbanizzazi nizzazione, one, l'innovazione, la trasformazione tecnologica e la comunicazione di massa. Ci riferiamo, da un   lato, allo   strutturalismo:  una prospettiva secondo la quale potenti strutture plasmano le  culture, influenzando il modo di pensare e di agire delle persone, anche qualora quest'ultime  non se ne accorgano. accorgano. Dall'alt Dall'altro, ro, ci riferiamo riferiamo alla prospettiva prospettiva che enfatizza il  ruolo dell'agency  agency  (“agentività”)   umana e il potere che gli individui hanno di creare e trasformare la cultura opponendosi alle strutture esistenti. Negli anni  '50 del 900, in un tentativo tentativo di raccogliere raccogliere tutte le definizioni definizioni di cultura, ne furo furono no in indi divi vidu duat atee  be ben n 16 164. 4. La pri prima defi defini nizi zion onee è stat stataa pr prop opos osta ta nel nel 18 1871 71 dall'antropologo britannico  Sir Edward Tylor: “la cultura, o civiltà, intesa nel suo senso etnogra etn ografic ficoo più  ampio, ampio, è quell'i quell'insi nsieme eme comples complesso so che includ includee la conoscenza conoscenza,, le credenze,dall'uomo l'arte,  la morale, il diritto,diil una costume e qualsiasi capacità e abitudine acquisita   come membro società”. Mentrealtra in precedenza prevaleva una concezione “colta” ed etnocentrica di cultura, intesa cioè come quel patrimonio di

 

 

conoscenze che l'individuo accumula nel corso della sua vita legate all'istruzione, con la “cult “cultur ura” a”  in senso senso an antro tropo polo logi gico co ogni ogni socie società tà uma umana na di diven venta ta produt produttri trice ce e portatrice di cultura. Nell'antropologia statunitense  lo studio della cultura è stato centrale nella riflessione teorica. Secondo   Alf Alfred red Kro Kroebe eberr , allievo di Boas, la cultura è un “livello superorganico” non riconducibile  alla sfera della natura e non dipendente da essa, un complesso organ organiz izza zato to del  quale quale in indi divi vidua duare re le legg ggii di funzi funzion oname ament nto. o. Da qui qui l'an l'antro tropo polo loga ga Benedict arrivò oa “modelli sviluppare l'idea (che ogni società possedesse proprie irriducibili. insiemi di “configurazioni” culturali”  pattern pattern ) interiorizzati dall'individuo Il materialista materialista  culturale   Ma Marv rvin in Ha Harr rris is afferma: “una cultura è il modo o stile di vita nel suo  insieme che un gruppo di persone ha acquisito socialmente. Consiste nei modi schematici e  ridondanti di pensare, sentire e agire caratteristici dei membri di una data da ta soci società età  o di uno uno speci specifi fico co gruppo gruppo soci social ale” e”.. Invece Invece,, Clif Cliffo ford rd Geertz Geertz,, per gl glii interpretativi, ritiene  che la cultura consista in un insieme di simboli, motivazioni, stati d'animo e pensieri e non vi include i comportamenti. Il termine  cultura, a partire da almeno mezzo secolo, è stato spesso impiegato al plurale per  intendere non una facoltà umana, quanto specifici modi di vita appresi, riconducibili a  determinati gruppi umani. Declinato al plurale il termine indica le micr mi croo-cu culltu ture re,, o  cult cultur uree local ocalii, cioè cioè quel quell'l'in insi siem emee di spec specif ifiici sc sche hemi mi di compo co mporta rtamen mento to e  di pen pensi siero ero appres appresii e condi condivi visi si che che si ri risc scont ontra rano no pr press essoo una determi dete rminat nataa area  e un partico particolar laree gruppo gruppo umano. umano. Le micro-c micro-cult ulture ure sono basate sull'etnia, il genere, l'età o sulla condivisione di altre caratteristiche. La   rel elaz aziion one e  tra cultu tura ra e na natu turra  è di grande interesse per gli antropologi culturali. Per comprendere  come le culture si distinguono dalla natura e contribuiscono a modellarla è  utile prendere in esame il modo in cui le esigenze primarie e naturali della vita si declinano nei diversi contesti culturali. La cult cultur uraa  cond condiz izio iona na le no nost stre re sc scel elte te alim alimen enta tari ri,, i temp tempii e i modi modi del del nost nostro ro nutrimento e   attribuisce significati al cibo e all'alimentazione. La cultura stabilisce anche quali  cibi siano accettabili e quali no. La percezione del gusto varia in modo significativo. I  ricercatori occidentali hanno individuato quattro categorie del gusto presumibilmente universali:  dolce, acido, amaro e salato. La ricerca transculturale, tuttavia, ha dimostrato che queste categorie non sono universali.  Anche le  differenze culture associate al bere sono molteplici. Ogni cultura stabilisce che cosa  sia corretto bere, quando bere e con chi e attribuisce significati alle bevande e alle   occasioni in cui bere. Spesso, le diverse culture codificano il significato di particolari bevande e le maniere corrette di berle e servirle. Bere in compagnia crea e rinsalda relazioni. Il   simbolo   è un ogget oggetto to,, una una pa parol rolaa o un un'a 'azi zion onee dal dal si signi gnifi fica cato to cult cultura uralm lmen ente te codificato che  rappresenta qualcosa con il quale non ha una relazione necessaria o naturale. I  simboli sono arbitrari (non hanno una relazione necessaria con ciò che simbolizzano), molteplici  e su di essi non si possono fare previsioni: poiché i simboli sono   è impossibile prevedere il modo in cui una determinata cultura si riferiràarbitrari, simbolicamente a qualcosa. Poiché è  basata su simboli arbitrari, la cultura deve essere nuovamente appresa in

 

 

ogni contesto. contesto.  L'apprendiment L'apprendimentoo di una cultura ha inizio al momento della nascita, nascita, se non pri prima. ma.  Una parte parte consist consistente ente dell'appre dell'apprendi ndiment mentoo cultura culturale le avvien avvienee in modo in inco cons nsap apevo evole le nel  corso corso de dellllaa vi vita ta,, attra attrave vers rsoo l'os l'osser serva vazi zion one. e. L'ap L'appre prendi ndimen mento to scolastico, invece, è un modo formale di acquisire cultura. Le culture  interagiscono interagiscono e si trasfo trasformano rmano vicendevolmente vicendevolmente attrav attraverso erso le occasioni occasioni di cont co ntat atto to forni ornite te  da re reti ti comm commer erci cial alii, prog proget etti ti inte intern rnaz azio iona nali li di sv sviilupp luppo, o, telecomunicazioni, educazione,  migrazione e turismo. La   globalizzazione, il processo d'i d'inte ntensa nsa int nnessio sione ne  e delle scambio scambio di merci, merc i, informa inf ormazio zioni ni e mporanee persone persone ea che livell livello o globale, global e, è  interco unerconnes potente motore trasform trasformazioni azioni culturali cultura li contemporane conte ha ricevuto un   forte impulso dalle recenti innovazioni tecnologiche, in particolare dal boom delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Quatt Qu attro ro teor teorie ie  dell' dell' iinte ntera razi zion one e cu cult ltur ural ale e   dann dannoo conto conto di al alcu cune ne dell dellee pos possi sibi bilili varianti. 1. La tesi tesi del dello lo   scontro di civiltà sostiene che l'espansione globale del capitalismo e degl de glii stil stilii  di vi vita ta euro euro-a -ame meri rica cani ni ha ge gene nera rato to delu delusi sion one, e, al alie iena nazi zion onee e risentimento presso gli altri sistemi culturali. 2. Secon Secondo do la  te teori oriaa del della la   McDonaldizzazione, sotto la potente spinta di una cultura corporativa  che vede gli Stati Uniti occupare una posizione preminente, il mondo  sta diventando culturalmente omogeneo. Al centro di questa nuova cultura globale,  questa prospettiva mette la “cultura del fast food”, con i suoi principi della  produzione di massa, la velocità, la standardizzazione e i servizi impersonali. 3. L'ibridazione sincretismo e creolizzazion creolizzazione, e, si ha quando gli aspetti aspetti  ibridazione, detta  anche sincretismo di due  o più culture si combinano tra loro per formare qualcosa di nuovo: un ibrido. 4. Una Una quar quarta ta  teoria teoria è quel quella la della della   localizzazione, vale a dire la trasformazione della cultura globale in qualcosa di nuovo per opera di micro-culture. Quando si  prendono in esame le micro-culture è importante considerare il divario esistente tra  differenza e gerarchia. Persone e gruppi possono essere considerati diversi tra  loro in base a una determinata caratteristica, ma non è necessario che da queste premesse derivi anche una disuguaglianza tra di loro. La   classe  è una categoria basata sulla posizione economica che si occupa nella società, misurata solitamente  in termini di entrate o di ricchezza ed esibita attraverso uno stile di  vita. Le società divise in classi sono composte di classi superiori, medie e inferiori. Esistono  delle classi distinte, per esempio quella dei lavoratori e quella dei proprietari terrieri. Con il  termine “razza  razza” ci si riferisce a un gruppo di persone che presumibilmente condivide determinate caratteristiche biologiche. Con il  termine   etnia   ci si riferisce al senso d'identità di un gruppo, basato sulla condivisione  untermine retaggio, di una lingua, di una religione o dipiù altri elementi culturali. Se paragonatodial razza, quello di etnia potrà apparirci neutro. I popoli  indigeni, stando alle linee guida stilate dalle Nazioni Unite, sono gruppi di

 

 

individui che  hanno legami di lunga durata con le proprie terre d'origine: legami anteriori al  sorgere di altre società, come quelle coloniali, che oggi governano gli stessi territori.  In genere, sono numericamente minoritari e spesso hanno perso i diritti di proprietà su quelli che originariamente erano i loro territori. Le Nazioni Unite distinguono i  popoli indigeni dalle minoranze etniche, per esempio i Roma, i Tamil dello Sri Lanka e gli Afro-americani. Il termine   genere   indica i comportamenti e i modi di pensare, generati e appresi culturalmente,   sonoIlattribuiti maschi,dal femmine e, in per qualche caso, a un misto, o “terzo”che genere. genere èadistinto sesso, che, essere definito, defini to,genere si basa basa su in indi dica cato tori ri  biol biologi ogici ci,, come come i geni genita talili o gli gli orm ormoni oni,, che che ca cara ratte tteri rizza zzano no il se sess ssoo maschile e quello femminile. Le   istituzioni   sono organizzazioni stabili create per scopi particolari e dotate di specif spe cifich ichee micro-c micro-cult ulture. ure.  Gli ant antropo ropolog logii che studia studiano no le istitu istituzio zioni ni educ educati ative ve ci hanno mostrato  che spesso le scuole riflettono e rinforzano gli stereotipi, i rapporti di potere e le disuguaglianze vigenti nel più ampio contesto sociale cui appartengono. Il   deter determinis minismo mo  biol biologic ogico o  cerca di spiegare il comportamento e il modo di pensare delle persone  a partire da fattori biologici come i geni e gli ormoni. I deterministi biologici si  sforzano di individuare i geni o gli ormoni che contribuiscono a generare compo co mporta rtamen menti ti come come  omic omicid idio io,, alco alcolilismo smo o turbe turbe ad adol oles escen cenzi zial ali.i. I determ determin inis isti ti biologici, per  esempio, hanno fornito una spiegazione al fatto che gli esseri umani di sesso maschile  sembrano essere dotati di un senso dello spazio “migliore” rispetto a quelli di sesso femminile. Nell'ottica del   cost costruzi ruzionism onismo o cult cultural urale e , invece, i comportamenti e le idee degli esseri umani uma ni sono sono  meglio meglio spiega spiegabil bilii come prodotti prodotti dell'a dell'appre pprendi ndiment mentoo modella modellato to dalla dalla cultura. I  costruzionisti culturali, per esempio, porterebbero evidenze a sostegno della tesi che  le “migliori” competenze spaziali rilevate nei maschi della nostra specie sono loro tramandate dalla cultura durante l'apprendimento e non dai geni. L'antropologia interpretativa,  o   interpretativismo , studia la cultura attraverso l'analisi di ciò  che pensano gli individui che ne fanno parte, a partire dal modo in cui danno senso alla  propria vita e i simboli che per loro sono importanti. Per esempio, per comprendere le  abitudini alimentari degli Hindu, gli antropologi che adottano un approccio interpretativo chiedono loro perché non mangiano carne di manzo. I   mater invece, studiano studiano la cultura a partire innanzitutto innanzitutto dagli aspetti materialis ialisti ti  cult cultural uralii , invece, materiali dell'esistenza:  l'ambiente naturale e i modi in cui gli esseri umani abitano determinati ecosistemi traendo da questi ciò che è necessario per la loro sussistenza. I materialisti culturali  ritengono che siano questi fatti basilari della vita a modellare le culture, anche  se chi ne è partecipe può non esserne consapevole. Per spiegare la cultura, usano  un modello interpretativo composto di tre livelli. Il livello inferiore è quello dell'infrastruttura  infrastruttura, un termine che si riferisce ai fattori materiali di base, quali le risorse naturali,  l'economia e la popolazione. Secondo questo modello, l'infrastruttura tende ad  influenzare gli altri due ambiti della cultura: la   struttura  (l'organizzazione  

sociale, la  parentela e l'organizzazione politica)culturale e la sovrastruttura  (le idee, i valori e le credenze). La spiegazione che un materialista dà al tabù posto sull'uccisione delle vacche  e sul consumo di carne di manzo tiene conto del fatto che il bestia bestiame me in

 

 

India ha  un ruolo più importante da vivo che non da morto e trasformato in bistecche. I materi materialist alistii  cultura culturalili tengono in considerazion considerazionee le credenze Hindu circa la sacralità sacralità dell best de bestia iame me  bovi bovino no,, ma le mett metton onoo in re rela lazi zion onee con con il suo suo va valo lore re mate materi rial ale: e: interpretano queste  credenze come un sistema di protezione simbolica atto a tutelare animali estremamente utili da vivi. Il pensiero filosofico occidentale pone molta enfasi sul ruolo dell'agency  agency indiv individua iduale le , vale a  dire la capacità dei singoli di compiere scelte ed esercitare il proprio libero  

 

  “strutturisti ”, idui tuttavia, il libero arbitrio sia un'illusione, arbitrio. poiché leGli   scelte degli individui indiv sono ritengono preordinate preordinateche dall'azi dall'azione one di forze dalla portata più ampia, come  l'economia, le organizzazioni sociali e politiche e i sistemi ideologici. Coloro che   privilegiano l'agency individuale concentrano le proprie ricerche sulle strategie adottate dai singoli individui per esercitarla, persino in situazioni di povertà estrema, al fine di migliorare, per quanto possibile, la loro condizione. Gli strutturisti,  al contrario, rilevano che i poveri sono costretti da forze più vaste e poten po tenti ti di  lo loro ro e che che l'ec l'econo onomi miaa pol polit itic icaa e al altr tree fo forze rze rendon rendonoo poco poco proba probabi bile le l'esercizio dell'agency da parte di chi occupa una posizione subalterna.

2 - La ricerca antropologic antropologica a

Oggi, la maggior parte degli antropologi culturali raccoglie i propri dati attraverso la ricerca sul  campo : ovvero si reca sul campo al fine di studiare la cultura attraverso l'osservazione diretta. L'espressione antropologia  da tavolino si riferisce al fatto che i primi antropologi culturali portavano  avanti i propri studi a tavolino, seduti nel proprio studio ad analizzare le  informazioni su culture distanti che pervenivano loro dai resoconti di viaggiatori, missionari ed esploratori. Tra la  fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo alcuni antropologi stipendiati dai governi coloniali  posero le prime basi di un metodo basato invece sull'esperienza diretta: raggiunsero  i territori africani e asiatici che i propri paesi d'origine avevano colonizzato e  si avvicinarono, senza però vivere insieme a loro, alle popolazioni che stavano studiando.  Questo approccio è detto antropologia da veranda. All'inizio del XX  seco secollo un  altr altroo impo import rtan ante te mome moment ntoo di sv svol olta ta cost costit ituì uì le fo fond ndam amen enta ta del del metodo-chiave metodo-c hiave della  ricerca antropologico antropologico-cultura -culturale: le: la ricerca sul campo combin combinata ata con l'osservazione partecipante. L'osservazio  osservazione ne part partecipa ecipante nte  è un metodo per la ricerca finalizzata alla comprensione della cultura,  che richiede non solo la raccolta di dati, ma anche di vivere per un periodo di  tempo prolungato nell'ambito nell'ambito culturale che vogliamo analizzar analizzare. e. Il “padre” dell'osservazione partecipante è Bronislaw Malinowski. Con il metodo dell'osservazione partecipante sono state prodotte nella prima metà del Novecento alcune  tra le etnografie più note nella storia dell'antropologia, soprattutto nell'a nel l'antr ntropol opologi ogiaa britan britannic nica, a,   dal lav lavoro oroEvans di Mal Malino inowsk wskiisugli nelle nelleAzande Isole Isole eTrobri Tro briand and alle all etnografie dell'antropologo   britannico Pritchard sui Nuer nele continente africano.

 

 

Il positivismo  è una corrente filosofica del XIX secolo che ha costituito la base del metodo tradizionale  delle scienze fisiche. Secondo il positivismo una conoscenza “scientifica”, unica, vera e oggettiva è possibile, a patto che si seguano un approccio e unaa metod un metodol ologi ogiaa  ch chee in inda dagh ghin inoo caus causee ed ef effe fett ttii dei fenome fenomeni ni ch chee si in inten tendo dono no studiare, i  quali restano validi indipendentemente dalle inclinazioni soggettive, dai valori, dalla morale e dalle contingenze politiche. Per lungo  tempo l'obiettivo del positivismo è stato quindi quello di produrre una conoscenza oggettiva  dei fenomeni e anche l'antropologia operatohanno con queste basi epistemologiche. I  resoconti degli antropologi positivisti,ha tuttavia, per lungo tempo celato  la componente umana che è alla base della conoscenza antropologica, sia dell'antropologo  stesso sia di coloro che venivano studiati. Negli anni '70 gli assunti del metodo positivista, nelle scienze in generale, hanno iniziato a subire forti critiche e molti   dubbi si sono sviluppati anche in merito all'oggettività della conoscenza antropo ant ropolog logica ica.. Iniziò Iniziò  dunque dunque a farsi farsi strada strada la consapev consapevolez olezza za che la conosce conoscenza nza antropologica antropo logica fosse  il risult risultato ato di una relazione relazione dialogica tra soggetti piuttosto piuttosto che il risultato dell'osservazione  di fatti oggettivi e che quindi fosse passibile di variabili e differenze. Tree so Tr sono no  le dime dimens nsio ioni ni che che in iniz izia iaro rono no a emer emerge gere re come come fo fond ndam amen enta tali li nell nellaa produzi prod uzione one della della  cono conoscen scenza za antropo antropolog logica ica:: la   dimensi dimensione one soggett soggettiva iva , ovve ovvero ro il retroterra culturale  e soggettivo sia dell'antropologo sia delle persone studiate; la dimensione etica  che è alla base della relazione relazione tra l'antropologo l'antropologo e coloro che che osserva e la   dimensi dimensione one politic politica a  e le relazioni di potere che caratterizzano caratterizzano spesso la reazione sul campo tra l'antropologo e i soggetti che studia. È necessario quindi considerare i soggetti che si studiano non come materie inerti da osservare oggettivamente,  ma come esseri umani, dalla relazione con i quali può scaturire un  coinvolgimento che può produrre un cambiamento nella soggettività. Questa nuova  consapevolezza della ricerca sul campo in antropologia ha preso il nome no me di  svol svolta ta rifl rifles essi siva va.. La   riflessività   consi consider deraa la ri ricer cerca ca sul sul ca campo mpo come il prodotto di un dialogo tra un ricercatore e uno o più informatori. Oggi poche culture vivono in condizioni apparentemente isolate. Per poter studiare la cultur cult uraa di  popo popola lazi zion onii che che occu occupa pano no te terr rrit itor orii pi piùù ampi ampi,, le conn connes essi sion onii tra tra le dimensioni dimensi oni locali  e quelle globali e il cambiamento cambiamento cultura culturale, le, gli antropolog antropologii culturali hanno ha nno appr appront ontat atoo  nuove nuove metod metodol ologi ogiee di ri ricer cerca ca.. Un'i Un'inn nnov ovazi azion onee metod metodol olog ogic icaa prodotta alla  fine del XX secolo ed utile per affrontare tali questioni è, secondo la definizione di  Marcus, la   ric ricerc erca a mul multis tisitu ituata ata, vale a dire la ricerca sul campo che viene condotta  presso più territori. Lanita Jacobs-Huey, per esempio, ha svolto una rice ricerc rcaa mu mult ltil iloc ocal alee  sul sul camp campoo per per st stud udiiare are la li ling ngua ua e le cult cultur uree as asso soci ciat atee all'acconciatura presso le donne afro-americane. Prima di  recarsi sul campo, i ricercatori devono scegliere un argomento di ricerca e prep prepar arar arsi si per per  il lavo lavoro ro vero vero e pr prop opri rio. o. La sc scel elta ta dell dell'a 'arg rgom omen ento to è il pr prim imo, o, fondamentale passo  di un progetto di ricerca. Il tema deve essere significativo ed effettivamente realizzabile.   Spessodella gli antropologi individuano l'argomento da trattare  attraverso lo spoglio letteratura. culturali Con questa espressione formale s' s'in inte tende nde la  le lettu ttura ra del delle le pubbl pubblic icazi azion onii già già es esis iste tent ntii su un dat datoo argom argoment entoo e la

 

 

disamina dei  loro punti di forza e delle loro mancanze. I progetti di ricerca sono spesso ispirati da tendenze ed eventi significativi. L'epidemia del virus dell'HIV/AIDS e la sua  veloce diffusione continuano a originare molte ricerche. Alcuni antropologi culturali si  dedicano allo studio di un particolare oggetto o bene di scambio nel suo contesto culturale.  A partire da un oggetto si possono analizzare le relazioni sociali che ne   caratterizzano la produzione, l'uso, la commercializzazione e il ruolo che ri rive vest stee nell nellaa  costru costruzi zion onee e nel nel mant manteni enimen mento to del senso senso d'id d'ident entit itàà di una data data popolazione. Un'altra innovazione  metodologica è nata invece per rispondere all'esigenza della rice ricerc rcaa appl applic icat ataa  di pr prod odur urre re cono conosc scen enze ze ch chee poss possan anoo es esse sere re util utilii a gove govern rni,i, organizzazioni non  governative o aziende. Piuttosto che sull'esperienza di un anno o più di  permanenza sul campo, le ricerche degli antropologi applicati si basano sulle conoscenze di  esperti e sul lavoro di gruppo e fanno uso di metodi “scorciatoia”, detti anche metodi  di ricerca rapida, per ottenere informazioni in poco tempo. Un'altra possibilità possib ilità per un progetto progetto di ricerca è quella del   restudy , ossia una ricerca sul campo condotta presso una comunità già oggetto di studio in passato. Una volta  identificato l'argomento di ricerca è importante ottenere il finanziamento necessario a   realizzarla. Nei paesi anglosassoni gli antropologi accademici possono avanzare richieste di finanziamento a una varietà di enti, governativi e non. Connesso al probl problem emaa  del fi fina nanz nzia iame mento nto è il segue seguente nte in inte terro rroga gati tivo vo:: è oppor opportu tuno no per per un antropologo trovare  un impiego remunerato nel luogo in cui si sta svolgendo una ricerca? L'impiego  fornirebbe il supporto finanziario necessario alla ricerca, ma la situazione situaz ione avrebbe avrebbe  dei risvol risvolti ti problematici. problematici. Tuttavia, avere un incarico di lavoro può rendere più  facile guadagnarsi le fiducia e il rispetto degli “oggetti” del proprio studio. Uno studente  britannico ha lavorato come barista in una città turistica dell'Irlanda. Quest Qu estoo suo suo  in incar caric icoo gli gli ha gara garant ntit itoo una posi posizi zion onee centr central alee nel paese paese e la sua sua popolazione ha imparato a rispettare la sua operosità, permettendogli di conoscere la cultura locale, almeno quella percepibile dal punto di vista di un barista. Se il   nostro progetto richiede una trasferta internazionale, può succedere che il governo ospite  ci richieda di produrre un visto e una domanda di autorizzazione a condurre la  ricerca. Molti paesi richiedono che i ricercatori rispettino linee guida ufficiali per  la protezione dei soggetti umani. Negli Stati Uniti le università e le altre istituzioni che  supportano o conducono attività di ricerca che coinvolgono esseri uman um anii devono devono  isti istitui tuire re dei dei co comi mita tati ti et etic icii che che tenga tengano no la ri ricer cerca ca sott sottoo cost costant antee osservazione per  garantire che il suo svolgimento sia conforme ai principi etici. Solitamente, l'IRB  (linee guida) richiede che tutti i partecipanti alla ricerca dichiarino, per iscritto,  il proprio consenso informato. Il   consenso informato  è un elemento del codice deontologico  della ricerca che prevede che il ricercatore informi i partecipanti sugli obiettivi, l'ambito e i possibili effetti del proprio studio e ottenga il loro consenso a farne parte. Il   sito  di una ricerca è il luogo in cui questa viene condotta. Spesso i ricercatori hanno un'idea indicativa   dell'area in ilcui svolgerla. Tuttavia, spesso impossibile sapere dall'inizio esattamente   dove progetto verrà realizzato. Laèscelta di un sito persin la ricerca dipende  da molti fattori. Se il progetto riguarda le differenze di classe in

 

 

ambito lavorativo  può essere necessario recarsi in un paese o in un villaggio di dimensioni rilevanti. Se è relativo ai comportamenti connessi alla salute, una clinica è tra le scelte appropriate. La   rela relazione zione  etnog etnografi rafica ca è un rapporto di fiducia che si stabilisce tra il ricercatore e la popolazione oggetto  dello studio. Nelle prime fasi della ricerca l'obiettivo principale dell ricer de ricerca cator toree  è quell quelloo di cost costrui ruire re una relaz relazio ione ne etn etnog ograf rafic icaa con i le lead ader er pi piùù importanti o  con coloro che prendono decisioni per la comunità e che possano fungere da  custodi. Costruire relazione ottenere la fiducia della popolazione   che s'intendeuna studiare e il etnografica successo di significa questa impresa dipende dal modo in cui il ricercatore si presenta. Fare regali  alle persone coinvolte nel nostro progetto di ricerca può essere utile al suo sv svol olgi gime ment nto, o, ma  de deve ve tratt trattar arsi si di ogget oggetti ti appro appropri priat atii dal dal punto punto di vi vist staa etic eticoo e culturale. È  importante imparare a conoscere le regole locali che attengono allo scambio. La classe sociale, la razza o l'etnia, il genere e l'età del ricercatore influenzano il modo in cui   questi verrà accolto dalla popolazione locale. Nella maggior parte dei casi l'antropologo è  più facoltoso e gode di maggiori poteri rispetto a coloro che studia. Tale disparità  è palese a quest'ultimi: molti sanno che l'antropologo deve aver speso centinaia di  migliaia di dollari per raggiungere il loro paese e riconoscono il valore dell'attrezzatura e  di altri oggetti che egli porta con sé. Molti anni fa Laura Nader ha invitato gli antropologi a studiare anche i gruppi di potere, le classi dominanti: le élite imprenditoriali, i leader politici, i funzionari del governo. Per la   maggior parte della sua storia, l'antropologia culturale è stata dominata da ricercatori ricerca tori “bianch “bianchi” i”  euro-americani euro-americani impegnati soprattutto a studiare studiare culture “altre”. Gli effetti  di questa “bianchezza” della pelle, in termini di attribuzioni di ruolo, variano: ad alcu alcuni ni  antro antropo polo logi gi è attri attribu buit itaa un'i un'ide denti ntità tà di divi vina na o quel quella la dello dello spir spirit itoo di un antenato, altri  subiscono il disprezzo che spetta ai rappresentanti di un passato coloniale o di un presente neo-coloniale. Le ricercatrici  giovani e nubili hanno più probabilità di incontrare difficoltà sul campo rispetto a donne più mature o a giovani scapoli, poiché presso la maggior parte delle culture è  insolito, per una donna giovane e non sposata, spostarsi, lavorare e vivere da sola. Può  accadere che delle regole di segregazione di genere impediscano a una giovane donna  nubile di spostarsi liberamente senza essere accompagnata da un uomo, di partecipare ad alcuni eventi o recarsi in determinati luoghi. La segregazione di genere  può impedire anche ai ricercatori di accedere a pieno a determinati determinati ambiti. ambiti. Di solito  gli antropologi e le antropologhe sono adulti e questo li facilita a stabilire buone relazioni  etnografiche con individui della loro età piuttosto che con i bambini o con gli anziani. Lo   sho shock ck  cu cultu ltural rale e è la sensazione di disagio, solitudine e ansietà che si prova quando ci si  sposta da un contesto culturale a un altro. Più le due culture differiscono tra loro, più forte è possibile che sia lo shock che deriva da questo spaesamento. Nonostante cerchino di  prepararsi al shock meglioculturale al lavoropuò sul campo, tale sindrome molti antropologi culturali.  Lo essere causato, tra le colpisce altre cose, da un'alimentazione differente,  da barriere linguistiche e dalla solitudine. Un elemento

 

 

psicologico frequente  associato allo shock culturale è la sensazione di essere poco competente come  “attore culturale”. In patria l'antropologo è molto competente e compie senza  quasi rendersene conto le proprie attività giornaliere. Presso un'altra cultura,, invece, anche il più semplice dei compiti diventa diffic cultura difficile ile e ciò nuoce alla sua fiducia nelle  proprie capacità. Al rientro a casa si può avere uno shock culturale di ritorno. L'appro approccio ccio dedu deduttiv ttivo o   corrisponde a una forma d'indagine che muove da un quesito di rice ri cerc rca, a, o  ipot ipotes i, e pr proc oced edee tecniche racc raccog ogli lien endo in info form rmaz ioni ni ri rile vant ntittivo i attr at aver erso so invece, l'osservazione, le esi, interviste e altre dido ricerca. L' approcci aazio ppr occio oleva indu induttiv o, trav non prevede  l'esistenza di un'ipotesi di partenza e favorisce l'acquisizione di dati at attr trav avers ersoo l'l'oss osser erva vazi zion onee  in info forma rmale le no non n str strut uttur turat ata, a, la con conve vers rsazi azion onee e al altre tre metodol meto dologi ogie. e. I  metodi metodi dedutti deduttivi vi favori favorisco scono no la raccolt raccoltaa di dati dati quantit quantitati ativo, vo, per esempio quelli  relativi alla quantità di terra disponibile a una data popolazione. La metodologia metodol ogia indutti induttiva va  in antropologia antropologia culturale, culturale, per contro, è più adatta alla raccolta raccolta di dati  qualitativi, non numerici: trascrizioni di racconti mitici e conversazioni, riprese audiovisive e così via. L'attri L'a ttributo buto di    etico   è as asso soci ciat atoo a dati dati racc raccol olti ti a part partir iree da ques quesit itii e cate catego gori riee appartenenti apparte nenti al  ricercatore ricercatore e servono a verificare verificare una sua ipotesi. Al contrar contrario, io, quello di   emico  contraddistingue i dati finalizzati a restituire ciò che le persone osservate dicono a  proposito della loro cultura e il modo in cui le concepiscono, nonché le categorie del loro pensiero. I materialisti culturali privilegiano la raccolta di dati etici, mentre gli antropologi interpretativi preferiscono quella di dati emici. L'osservazione partecipante  implica due processi: da un lato, la condivisione della vita quotidi quot idiana ana delle delle  popola popolazio zioni ni che s'i s'inten ntendon donoo studiar studiare, e, dall'a dall'altro ltro,, la loro attenta attenta osservazione. Per  il ricercatore partecipare significa adottare lo stile di vita delle persone oggetto  del suo studio, vivere in abitazioni simili alle loro, adottarne le abitudini alimentari,  vestirsi come loro, imparare la lingua e partecipare alle loro attività quotidiane  e alle occasioni che considerano speciali. Più tempo passa con loro, più è probabile che questi in sua presenza tengano dei comportamenti “normali”. In tal modo,  il ricercatore può sperare di contrastare il cosiddetto effetto Hawthorne: l'adozione, da  parte della popolazione studiata, di comportamenti che si conformano a quelle che presume siano le aspettative dell'antropologo. Partecipare e  osservare sono importanti, ma lo è anche dialogare con la gente e porre domande del  tipo: “che cosa sta succedendo?”, “che cosa significa?”. Parlare con la gentee e  fare gent fare doma domande nde sono sono comporta comportament mentii dell'os dell'osserv servazi azione one parteci partecipan pante te tanto tanto impo im porta rtant ntii che che  il meto metodo do dov dovre rebb bbee in ef effe fett ttii es esser seree chia chiama mato to osser osserva vazi zion onee e conv co nver ersa sazi zion onee pa part rtec ecip ipan ante te..  Il meto metodo do dell dell'i'int nter ervi vist staa perm permet ette te di acqu acquis isir iree documentazione orale,  attraverso domande o nel corso di una conversazione guidata. L'intervista è  più orientata a fini specifici rispetto a una conversazione casuale. Può coinvolgere solo  due persone o interessarne diverse, nelle cosiddette interviste di gruppo, o focus groups . interv ervist ista a ape aperta rta   è il modello meno strutturato: prevede di lasciare all'intervistato la L' int scelta delle direzioni verso cui portare la conversazione, degli argomenti da trattare e dell tempo de tempo  da dedic dedicar aree a ci cias ascun cunoo di es essi si.. L'in L'inte terv rvis ista tato tore, re, in qu quest estoo caso, caso, non non

 

 

in inte terro rromp mpee l'l'in inte terv rvis ista tato to,,  né fa in modo modo di sp spos osta tare re la conv convers ersaz azio ione ne su tem temii particolari. Il   questionario è uno strumento di ricerca strutturato; strutturato; contiene una serie predefinita di  domande che l'antropologo può porre di persona, ma anche per posta o per mail.  Gli antropologi culturali che utilizzano i questionari tendono a preferire la modalità faccia a faccia. Come le interviste, le domande che compongono i questionari poss po sson onoo esse essere re  pi piùù o meno meno st stru rutt ttur urat atee o no non n stru strutt ttur urat ate. e. Al mome moment ntoo dell dellaa pr prepa epara razi zion onee di  un quest questio iona nari rio, o, il ricer ricercat cator oree dovreb dovrebbe be av aver eree gi giàà una buona buona conoscenza della   popolazione che sta studiando, così da poter formulare domande che abbiano un senso nello specifico contesto culturale. La   storia  di vita è un'approfondita descrizione qualitativa della vita di un individuo che la narra  al ricercatore. L'indagine  indagine sull'uso del tempo  è un metodo quantitativo che permette perm ette di  raccogl raccoglier ieree inform informazi azioni oni relati relative ve al tempo tempo che le persone persone dedicano dedicano quotidianamente a  determinate attività. Questo metodo si basa su unità di tempo st stan anda dard rd e  cl clas assi sifi fica ca o co codi difi fica ca le atti attivi vità tà che che si sv svol olgon gonoo in det determ ermin inat atee fa fasc scee temporali. Le   note  di campo   ( fieldnotes   )  comprend comprendono ono regist registri ri giorna giornalie lieri, ri, diari diari persona personali, li, descrizioni di  eventi e appunti sulle stesse annotazioni. I registratori audio sono di grande aiuto  durante il lavoro sul campo. Il loro uso, però, può creare problemi: una macchina in grado di catturare le voci può insospettire i partecipanti. Nell'analisi dei dati come nella loro raccolta questi vengono distinti in due principali tipologie: quella qualitativa (descrizione  in forma di prosa) e quella quantitativa (rappresentazioni numeriche). L'etnografia è  il principale metodo adottato dagli antropologi per trasmettere le conoscenze che  hanno acquisito sulla cultura: una dettagliata descrizione di una cultura basata  sulle osservazioni e le analisi del ricercatore. I primi etnografi erano inclini a trattare una particolare comunità locale o un villaggio come entità a sé stanti e delimitabili,  un approccio che ha dato luogo a un vero e proprio genere di scrittura detta   mon monogr ografi afia a  etn etnogr ografi afica ca , ovvero un resoconto approfondito e accurato di una singola comunità e delle sue forme di vita sociale e culturale, prodotto a seguito di un lungo periodo  di ricerca e osservazione condotto presso quel gruppo. Se le precedenti etnografie erano finalizzate al salvataggio delle culture esotiche dalla loro scomparsa, o a  una comprensione di tipo sistemico, dagli anni '80 in poi le etnografie iniziano a mettere al centro della scrittura la relazione relazione soggettiva tra osservatore osservatore e osservato, osservato, a riflettere sulle condizioni della comprensione antropologica. L'antropologia è stata tra le prime discipline ad adottare un codice deontologico. Una rinnovata rinnov ata attenzione  è rivolta rivolta alla dimensio dimensione ne etica della ricerca e lo stesso accade al tema della sicurezza. Una tendenza metodologica recente dell'antropologia culturale ha l'obiettivo esplicito di coinvolgere  la popolazione studiata in ricerche che prevedano la sua collaborazione in tutte tutte  le fas fasi,i, dalla dalla raccolt raccoltaa dei dati all'an all'anali alisi, si, alla present presentazi azione one dei risulta risultati. ti. Durant Dur antee una    ri rice cerc rca a co coll llab abor orat ativ iva a, l'antro l'antropol pologo ogo lavora lavora insiem insiemee ai membri membri della della popolazione   considerandoli componenti di uno stessonuove gruppo di ricerca, piuttosto chestudiata   come suoi oggetti. Questa metodologia sollecita riflessioni sul modo in  cui gli antropologi antropologi si riferi riferiscono scono alle popolazioni che studiano, in particolare particolare

 

 

sul loro sul loro  dure durevvol olee e di difffu fuso so attr attriibuto buto di   informatori. Gl Glii antr antropo opolo logi gi cult cultura uralili privilegiano l'espressione partecipante alla ricerca.

3 - I sistemi s istemi economici

Il sistema  economico è composto da tre diversi elementi: il sistema di sussistenza, ovvero la produzione o l'acqu l'acquisizi isizione one di risorse risors e o denaro, il consumo, ossia il Iloro uso uso e lo scambio, cioè la circolazione dei beni o denaro tra individui o istituzioni. sistemi acquisitivi o  di caccia e raccolta sono basati sull'acquisizione di risorse naturali per mezzo di  attività di raccolta, di pesca o di caccia. È il più antico modo conosciuto di procurarsi il  necessario per vivere e lo condividiamo con gli altri primati. Oggi, nel mondo, sono  solo circa 250,000 le persone che ricavano le risorse per il proprio sostent sos tentame amento nto pri princi ncipal palmen mente te  da att attivi ività tà di acquisi acquisizio zione. ne. La maggior maggior parte parte dei cacciatori-raccoglitori contemporanei  vive in quelle che vengono considerate aree marginali, margin ali, in  cui i paesi più ricchi anelano alle risorse naturali dispon disponibili ibili nei territori in cui  vivono e ciò li spinge a trasformare aree prima deputate alla caccia, pesca e ra racco ccolt ltaa in  siti siti di es estra trazi zione one mine minera rari ria, a, pi pian anta tagi gion onii o desti destina nazi zioni oni turi turist stic iche he,, costringendo i  cacciatori-raccoglitori ad allontanarsi dalle loro terre d'origine. Quella dei cacciatori-raccoglitori  è una strategia estensiva: un sistema di sussistenza che richiede la disponibilità di vasti territori e una libertà di movimento senza limitazioni. Gli antropologi  culturali ne identificano due varietà principali: la caccia e raccolta nei cl cliimi te temp mper erat atii  e la ca cacc cciia e racc raccol olta ta ci circ rcum umpo pola lare re.. Tra Tra le popo popollaz aziioni oni di ca cacci cciat atori ori-ra -racco ccogl glit itor ori,i, la  di divi visi sion onee del del lavo lavoro ro è basa basata ta sul sul gener generee e sull sull'et 'età. à. I cacciatori-raccoglitori non  applicano il concetto di proprietà privata inteso come possesso di qualcosa che può essere venduto a qualcun altro. In queste società è più diffuso quello  dei diritti d'uso, che consentono a un individuo o a un gruppo di riservarsi la  priorità di accesso, riconosciuta da tutti, a particolari risorse, per esempio le aree di raccolta, quelle di caccia e di pesca e gli specchi d'acqua. Se non subiscono inf nflu luen enze ze este estern rnee  e poss posson onoo cont contar aree su un terr terren enoo es este teso so,, i si sist stem emii basa basati ti sullll'a su 'acqu cquis isiz izio ione ne sono sono  sost sosteni enibi bilili,, vale vale a di dire re che che le ri riso sors rsee fo fonda ndame ment ntal alii vi si rigenerano nel  tempo, in equilibrio con la domanda da parte della popolazione. Gli antropologi hanno  definito questo stile di vita modesto dei cacciatori-raccoglitori, societ soc ietàà origin originari ariaa  del benesse benessere, re, perchè perchè i bisogn bisognii vi vengono vengono soddisfat soddisfatti ti con un impegno lavorativo  minimo. L'orticoltura è un sistema di sussistenza basato sulla coltivazione di piante domestiche attraverso l'uso di attrezzatura manuale ed è anche chiamata coltivazione itinerante. Il genere  e l'età sono fattori fattori chiavi nell'organizz nell'organizzazione azione della suddivision suddivisionee del lavoro: i ruoli degli  uomini e quelli delle donne sono spesso distinti in modo netto. La proprietà privata, intesa come qualcosa che un individuo abbia il diritto di possedere e vendere, non no n è  una una cara caratt tter eris isti tica ca de dellllee so soci ciet etàà or orti tico cole le.. La past pastor oriz izia ia è un si sist stem emaa di sussistenza basato  sull'allevamento di bestiame e sull'uso deistrategia loro prodotti; comeLail sistema di  caccia-raccolta e l'orticoltura, la pastorizia è una estensiva. principale forma  di proprietà per i pastori è senza dubbio quella del bestiame. Sono

 

 

anchee im anch impo porta rtant ntii  quell quellaa de dellll'a 'abi bita tazi zion onee e del del corre corredo do domes domesti tico co.. A se seco conda nda del gruppo, la  proprietà degli animali si eredita per linea di discendenza maschile e in al alcun cunii casi casi,,  femm femmin inilile. e. L' L'ag agri ricol coltur turaa è un si sist stema ema di suss sussis iste tenza nza che che preve prevede de la colt co ltiv ivaz azio ione ne di  racc raccol olti ti su appe appezz zzam amen enti ti di terr terren enoo perm perman anen enti ti e la pr prat atic icaa dell'aratura, dell'irrigazione  e della fertilizzazione. L'agricoltura è considerata una strategia intensiva:  ciò rende necessario l'uso di tecniche che consentono di utilizzare ripetutamente lo  stesso terreno senza comprometterne la fertilità. L'agricoltura a conduzione familiare  è una forma ediaproduzione agricola di ridotta, sufficiente al sostentamento   di una famiglia dotarla di alimenti damisura poter vendere. L'unità di base ba se per per  la produz produzio ione ne è la fami famigl glia ia e il genere genere e l'et l'etàà sono sono crite criteri ri importa important ntii dell'organizzazione del lavoro. L'agri L'a gricolt coltura ura ind industr ustrial ialee  capital capitalist istica ica è un sistema sistema di produzi produzione one agricola agricola basato basato sull'impiego di  ingenti capitali e, piuttosto che sulla forza lavoro degli animali ed esseri umani, sull'uso  di macchinari e fertilizzanti chimici. Essa è caratterizzata da una domanda di manodopera per lo più stagionale e, di conseguenza, genera fluttuazioni nell'impiego dei  lavoratori nei diversi periodi dell'anno. Il sistema caratterizzato da industriali indust rializzazione zzazione e   informatizza informatizzazione zione procura le risorse necessa necessarie rie alla sussistenza ricorrendo all'impiego  di massa di forza lavoro in operazioni d'affari e commerciali e attraverso creazione,  manipolazione, gestione e trasferimento di informazioni per mezzo di  media elettronici. Nel capitalismo industriale la maggior parte dei beni non è prodotto per  soddisfare i bisogni primari, ma per venire incontro alla domanda di beni non essenziali. Il termine consumo ha due significati: in primo luogo corrisponde all'“input”, da parte di una persona, di cibo o al suo modo di fare uso di altri beni; il secondo significato è invece quello di un “output”: l'investimento o l'uso di risorse per ottenere determinati beni. Così,  per esempio, mangiare un panino è una forma di input, mentre spendere soldi in un negozio per comprarlo è una forma di output, ma in entrambi i casi si tratta di attività  di consumo. Le diverse tipologie di consumo si possono organizzare a partire da  due modelli principali di consumo, tra loro contrastanti. Questi modelli alternativi si distinguono sulla base delle diverse relazioni tra domanda (quello di cui la gente ha  bisogno o che desidera) e offerta (le risorse disponibili per soddisfare la domanda). Minimalismo: è  un modello di consumo caratterizzato da una domanda limitata e ben defi de fini nita ta da  pa part rtee dei dei cons consum umat ator orii e da un adeg adegua uato to e sost sosten enib ibil ilee si sist stem emaa per per soddisfarla. Consumismo:  è un modello di consumo nel quale la domanda è alta e potenzi pot enzialm alment entee infini infinita ta  e i mezzi mezzi per soddisf soddisfarl arlaa non sono mai suffic sufficien ienti. ti. Nelle Nelle società poco  estese i beni di consumo sono prodotti dagli stessi consumatori che in intr trat atten tengo gono no rel relaz azio ioni ni  pers persona onalili e di diret rette te:: si tratt trattaa di un mod model ello lo di cons consumo umo personalizzato in quanto tutti sanno da dove provengono le risorse di cui fanno uso e chi le ha generate. Questo modello contrasta con quello del consumo prevalente nel mond mo ndoo gl glob obal aliz izza zato to  che che è defi defini nito to cons consum umoo sper sperso sona nali lizz zzat atoo che che al allo lont ntan anaa i consumatori che producono Lo scambio  èdai il lavoratori trasferimento di qualcosai beni. tra un minimo di due persone, gruppi o istitu ist ituzio zioni. ni. Gli  ant antropo ropolog logii cul cultura turalili hanno hanno dedicato dedicato molte molte ric ricerch erchee alle alle pratic pratiche he

 

 

donati dona tive ve e  alle alle altr altree forme forme di sca scamb mbio io.. Come Come per per i di diver versi si model modellili di consu consumo mo possiamo identificare  due principali sistemi di scambio. Scambio equilibrato: indica un sistema per  il trasferimento di beni il cui obiettivo è un loro bilanciamento, immediato o successivo. Scambio squilibrato: un sistema per il trasferimento di beni ove una delle parti coinvolte  ha l'obiettivo di ricavarne un profitto. La tipologia dello scambio equilibrato comprende  due sotto tipi, distinti sulla base delle relazioni sociali esistenti tra le  due parti coinvolte e dal grado in cui è atteso un “ritorno”. La reciprocità generalizzata è  una  materiali transazione implica livello minimo diQuesti attenzione riservata possibili guadagni o che di attesa diun una ricompensa. scambi spessoa riguardano beni  e servizi di uso comune. La reciprocità attesa invece è lo scambio di beni o  servizi che si ritiene abbiano pressappoco lo stesso valore tra persone dotate di un simile status sociale (esempio kula). La redistribuzione è una forma di scambio che prevede che  una persona che abbia ricevuto beni o denaro da molti membri di un dato grupp gruppoo li  ripag ripaghi hi in segui seguito to pubbl pubblic icam ament ente. e. Lo sc scamb ambio io di merca mercato to,, una forma forma prevalente di  scambio squilibrato, consiste nell'acquisto o nella vendita di beni in condizioni di  competitività, ove il valore è determinato dalle forze della domanda e dell'offerta e chi effettua una vendita lo fa per ricavarne profitti. Katherine Milton,  un'antropologa fisica, ha studiato gli effetti che il contatto con l'Occidente ha  avuto sulle abitudini di consumo e sulla salute dei cacciatori-raccoglitori indigeni  dell'Amazzonia brasiliana. In Amazzonia l'attrazione esercitata dai  prodotti occidentali affonda le radici nei primi decenni del XX secolo quando il governo brasiliano ha cercato di pacificare i gruppi Amazzonici Amazzonici sistemando pento pe ntole le,, mach machet ete, e,  as asce ce e coltel coltellili d' d'ac acci ciai aioo lung lungoo i se sent ntie ieri ri.. Qu Quest estoo si sist stema ema si è di dimo most strat ratoo così così  ef effi fica cace ce che che vi vien enee adot adotta tato to per conta contatt ttare are i gruppi gruppi pi piùù is isol olat ati.i. L'adozione L'adoz ione di  alimenti alimenti di proveni provenienza enza occidentale occidentale ha avuto effetti negativi negativi sul regime al alim iment entar aree e  sulla sulla sa salu lute te del delle le popol popolazi azioni oni in indi digen genee dell' dell'Am Amaz azzon zonia ia che che hanno hanno cominciato a consumare sale e zucchero. Nati negli   anni '80, diversi movimenti per il consumo alimentare alternativo si sono diffusi in  Europa e in Nord America. I movimenti alimentari alternativi si propongono di ristabilire  un legame diretto tra i produttori, i commercianti e i consumatori degli alimenti promuovendo il consumo di quelli prodotti localmente e in quantità limitate. Ques Qu esti ti mo movi vime ment ntii  sono sono in nett nettaa cont contra rapp ppos osiz izio ione ne con con il si sist stem emaa al alim imen enta tare re agro-industriale, che:  costringe al fallimento i piccoli produttori che promuovono la biodiversità biodi versità;; spinge la dieta verso il fast food, il cibo a basso prezzo e da asporto; asporto; uno dei primi movimenti fu quello italiano Slow food che esalta le tradizioni agricole locali.

4 - La riproduzione e lo sviluppo degli esseri umani

Una dinamica  riproduttiva è la modalità prevalente, in una data cultura, di provvedere al ricambio  della popolazione per l'effetto combinato della fertilità e della mortalità. Importanti informazci io npervengono i  riguardada ntuno i lstudio a prsul oducampo zione condotto nelle negli socieanni tà '70 di cacciatori-raccoglitori pr press essoo gl glii  Ju-h Ju-hoa oans nsi.i. Lo st studi udioo mos mostr traa com comee in quest questaa popol popolazi azion one, e, l'in l'inte terva rvalllloo

 

 

genesico (il tempo che intercorre tra una nascita e l'altra) duri spesso diversi anni per l'a l'allat llatta tame ment ntoo al  se seno no e lo sc scar arso so indi indice ce di gr graass ssoo corp corpor oreo eo nell nellee donn donne. e. Il pron pr onat atal aliismo smo (u (un' n'at atti titu tudi dine ne  o un orie orient ntaament mentoo pol politic iticoo che che incor ncorag aggi giaa la procreazione) è  prevalente spesso le famiglie dedite all'agricoltura in tutto il mondo. Questa propensione  è generata dalla necessità di disporre di una consistente forza lavoro per  coltivare la terra, allevare gli animali, preparare gli alimenti e gestirne la commercializza commerci alizzazione. zione. I   cambiamenti cambiamenti demografici demografici che si verificano verificano durante il periodo di tra trans nsiz izio ione ne  rappresentano che che preced precedee  lala cosiddetta di dina nami mica ca ripro ritransizione produt dutti tiva va demografica: che che carat caratte teri rizza i contes contesti ti industrializzati ilzza processo per cui il   modello caratteristico delle economie agricole viene rimpiazzato da quello associato ai  contesti industriali. Il modello di transizione demografica prevede due fasi: nel  corso della prima, il tasso di mortalità diminuisce e il tasso di crescita aumenta. La seconda fase inizia con la diminuzione del tasso di fertilità. La dinamica della del la riproduz riproduzion ionee  nelle nelle societ societàà ind indust ustria rializ lizzat zatee presenta presenta i seguenti seguenti tre aspetti aspetti:: riproduzione stratificata:  le classi medie e alte tendono ad avere pochi figli con alte percentuali di  sopravvivenza, mentre tra i poveri sono elevati tanto i tassi di fertilità quanto quelli  di mortalità. mortalità. Invecchiamento Invecchiamento della popolazione: popolazione: situazione demografica demografica in cui   la proporzione di anziani sul totale della popolazione aumenta in maggior misura rispetto  alla popolazione giovane. Largo impiego della tecnologia scientifica perr tutt pe tuttoo  ci ciòò che che conce concern rnee la gravi gravida danza nza:: il con concep cepim imen ento to,, la cont contrac raccez cezio ione ne e l'aborto. Le ricerche  svolte presso culture diverse indicano che il desiderio di avere figli è influenzato dai  seguenti fattori: 1. il valore dei figli in termini di forza lavoro; 2. il valore dei figli  come sostegno ai genitori in vecchiaia; 3. i tassi di mortalità infantile; 4. i costi dei figli in termini economici. La personalità  è il modo prevedibile e distintivo di comportarsi, pensare e sentire un individuo. Gli  antropologi culturali ritengono che la personalità si formi in larga misura attraverso   l'inculturazione detta anche socializzazione, ossia l'apprendimento della cultura  attraverso processi formali e informali. La ricerca nota come “studio delle sei culture” è un classico progetto di ricerca transculturale finalizzato a fornire dati comparativi comparativi  sul modo in cui le attività e i compiti affidati affidati ai fanciulli modellino modellino la loro personalità.  I ricercatori hanno applicato metodologie simili a sei diversi contesti, concentrandosi sui  bambini tra i 3 e gli 11 anni e annotandone i comportamenti, tra cui le azioni  di assistenza e sostegno rivolte ad altri bambini, le azioni aggressive nei confronti degli  stessi e lo svolgimento di incarichi quali prendersi cura dei piccoli, preparare il cibo e svolgere delle commissioni. La personalità premurosa responsabile è cara caratt tter eriz izza zata ta  da azio azioni ni di cu cura ra e cond condiv ivis isio ione ne con con gli gli al altr trii bamb bambin ini;i; quel quella la dipendente dipende nte dominante  è meno caratterizzata caratterizzata da comportamenti premurosi premurosi e lo è più da azioni  finalizzate finalizzate ad affermare affermare una supremazia sugli altri bambini bambini e dalle richieste di ricevere attenzioni da parte degli adulti.

5 - Malattia, malessere e cura

 

 

L'etnomedicina, L'etnomedici na, ossia  lo studio dei sistemi sistemi sanitari in uso presso le diverse diverse culture, culture, è stata un   ambito di ricerca importante. Ogni sistema sanitario è composto di più as aspe petti tti:: l'l'id ident entif ific icazi azion onee  e la cl clas assi sifi ficaz cazio ione ne dei probl problem emii di sa salu lute, te, le misu misure re di prevenzione, le  diagnosi, le terapie e gli addetti a somministrarle. In primo luogo, la ricerca etnomedica  cerca di comprendere come le diverse popolazioni etichettano, categorizzano categor izzano e  classificano classificano i problemi di salute salute.. A seconda della specifica specifica cultura, gli elementi su  cui si basa per identificarli e classificarli possono essere i seguenti: la causa, il  vettore o di mezzo trasmissione, la parte del corpo sintomi una combinazione questidifattori. La sindrome culturale è uninteressata, problema dii salute chee presenta una  serie di sintomi associati a una determinata cultura. Spesso le cause sono fattori sociali. Tutte le culture del mondo si sforzano di dare una spiegazione ai problemi di salute chee le  col ch colpi pisc scon onoo e di indi ndivi vidu duar arne ne le caus cause, e, ovve ovvero ro l'ezi 'eziol olog ogiia. Il term termiine etnoeziologia etnoezi ologia si   riferisce riferisce alle spiegazioni spiegazioni causali attribuite attribuite ai problemi di salute e alla sofferenza presso  le diverse culture. Gli antropologi medici usano spesso l'espressione sofferenza strutturale,  o sofferenza sociale, per indicare i problemi di salute scatenati dalla povertà,  la guerra, la carestia e la migrazione forzata. Questi fattori strutturali incidono incido no sulla  salute in diversi diversi modi, con effetti che vanno dall'ansia dall'ansia alla depressione fino alla morte. L'appro L'a pprocci ccioo ecologi ecologico/ co/epi epidemo demolog logico ico  si concentr concentraa sul modo in cui determi determinat natii aspetti dell'ambiente naturale interagiscono con la cultura dando origine a problemi di salute e   favorendone la diffusione nella popolazione. L'antropologia medica critica analizza il  modo in cui fattori strutturali quali l'economia politica globale, i media transazionali e  la disuguaglianza sociale, incidono sui sistemi terapeutici in uso, sui diversi tipi  di malattie, sulle condizioni di salute delle persone e sulla loro possibilità di accedere alle cure. Le malattie del progresso si caratterizzano come problemi di salute causati o aggravati dai processi di sviluppo economico, come ad esempio l'obesità. L'an L'antro tropo polo logi giaa medic medicaa  appl applic icat ataa è l'l'im impi piego ego di cono conosce scenze nze an antro tropo polo logi gich chee per per contribuire al  raggiungimento degli obiettivi degli operatori sanitari. Molti studi di antropologia medica  applicata sono dedicati al tema della comunicazione in ambito sanitario.

6 - La parentela e la vita familiare

Dalla classificazione  della parentela all'analisi delle sue funzioni gli antropologi hanno fa fatto tto molt moltaa  strad strada: a: ogg oggi,i, si conce concent ntra rano no su tre tre fa fatto ttori ri chia chiave ve che che defin definis isco cono no le relazi rel azioni oni di  pare parente ntela: la: discend discendenz enza, a, condivi condivisio sione ne e matrim matrimoni onio. o. La discend discendenz enzaa configura le  relazioni di parentela a partire da quella genitore-figlio/a. È basata sul fatto che  tutti nasciamo da qualcun altro. Alcune culture adottano un sistema di discendenza bilineare,   per cui un appartiene al gruppo di discendenza entrambi i  genitori. Altre hanno unbambino sistema di discendenza unilineare, che traccia di la sua discendenza  a partire da uno solo dei due genitori. La discendenza unilineare può

 

 

assumere due principali forme: la discendenza patrilineare e matrilineare. Le regole   dell'endogamia, ossia il matrimonio tra individui che appartengono allo st stes esso so grupp gruppo, o,  impo impongo ngono no ch chee la sposa sposa pr prove oveng ngaa da una una de deter termi mina nata ta ca categ tegori oriaa sociale, al  contrario l'esogamia è il matrimonio tra individui che provengono da gruppi diversi.i. Il termine iperginia o l'elevarsi con il matrimonio divers matrimonio indica un matrimonio in cui lo status  della sposa è inferiore a quello dello sposo. All'estremo opposto c'è l'ipoginia, ci cioè oè l'l'ab abba bassa ssarsi rsi  con con il ma matri trimon monio io ch chee si reali realizza zza quando quando il mari marito to oc occup cupaa una posizione sociale inferiore rispetto a quello della moglie. 7 - Gruppi e stratificazioni sociali

Il gruppo  sociale è un insieme di persone distinto dal gruppo domestico: ne esistono due principali  tipologie: il gruppo primario, composto di persone che interagiscono tra loro e si conoscono di persona e il gruppo secondario, i cui membri s'identific s'identificano ano l'un l'unoo con  l'l'al altr troo sull sullaa base base di qu qual alco cosa sa ch chee hanno hanno in comun comune, e, ma posso possono no non non incontrarsi mai di persona né avere mai interazioni dirette. La stratificazione  sociale consiste nelle relazioni gerarchiche esistenti tra gruppi distinti, organizzati  in diversi livelli o strati. Nei sistemi di stratificazione sociale le ca categ tegor orie ie di  cl clas asse se,, “razza “razza”, ”, gener genere, e, et etàà e appa apparte rtene nenza nza in indi digen genaa determ determin inan anoo l'appartenenza di  un individuo a una determinata posizione che può essere ascritta, basata cioè  su qualità già date al momento della nascita, oppure acquisita, ossia raggiunta grazie  a qualità che derivano dall'esperienza. L'appartenenza etnica dà luogo alla  formazione di gruppi sulla base della condivisione di un senso d'identità che può avere  motivazioni storiche, geografiche, linguistiche, religiose, o risultare da una combinazione di simili elementi comuni. La società  civile è l'ambito sociale identificato dai diversi gruppi di interesse che operano oper ano in  modo organi organizza zzato, to, al di fuo fuori ri dell dellee stru struttu tture re governa governativ tive, e, nei settori settori economico, politico e in altri ambiti.

8 - Sistemi politici e giuridici

Si usa  il termine politica per intendere l'uso organizzato del potere pubblico, non le più private  micro-politiche dei gruppi familiari e dei vicinati. Il potere è l'abilità di ottenere dei  risultati attraverso l'uso, potenziale o effettivo, della forza. L'autorità differisce dal  potere per due aspetti: il potere è sostenuto dall'uso potenziale della forza e  può essere esercitato esercitato anche da un individuo privo di autorità. autorità. L'autorevol L'autorevolezza ezza è la capacità di ottenere risultati esercitando pressioni sociali o morali. L'antropologia politica  considera organizzazioni politiche quei gruppi interni a una data cultura  che sono responsabili dei processi decisionali e della leadership nella sfera pubblica, ca,  del manteni mento dell'ordine dell'ordine delladicoesione coesion e sociale, della La tutela dei dirittipubbli collettivi e dimantenimento garantire la sicurezza in ecaso aggressioni esterne. banda, organizzazione caratteristica  della società di cacciatori-raccoglitori, è contraddistinta

 

 

da un  sistema di affiliazione flessibile e dall'assenza di un ruolo di leadership formale. I sistemi sociali  basati sull'acquisizione di risorse esistenti sono stati predominanti nella storia umana  e la banda è la forma più antica di organizzazione politica conosciuta. La tr trib ibùù è  un tipo tipo di organ organiz izza zazi zione one poli politi tica ca pi piùù fo forma rmalilizza zzato to della della ba band nda. a. Essa Essa è un'organizzazione politica  che comprende diverse bande o lignaggi, ciascuno dei quali parla la stessa lingua, condivide uno stile di vita e occupa un dato territorio. I gruppi tribali possono  essere collegati tra loro attraverso la struttura del clan, ovvero un grupp gruppoo di  di disce scende nza genealogico, i cui membr membri i ricon riconos oscon conooindividuato un comun comuneein ante an nato/ to/aa non rintracciabile sulndenza   piano quindi spesso untena personaggio mitico.. Il chiefdom è una forma di organizza mitico organizzazione zione politica politica che comprende più tribù e villaggi uniti  da un'alleanza permanente e soggetti a un unico capo, cui è affidato il poter po tere. e. Un Unoo  deg deglili eleme element ntii es essen senzi zial alii dei dei ch chie iefd fdom om è la pr prese esenza nza di si sist stemi emi di stratificazione sociale  ed economica fondati sulla genealogia. Lo stato è un'entità poliliti po tica ca centr central aliz izza zata ta  che che riun riunis isce ce numer numeroo comuni comunità tà;; è dotat dotataa di una una strut struttu tura ra burocratica e  di leader che dispongono di potere coercitivo. Lo stato è la forma di organiz orga nizzaz zazion ionee politi politica ca  di tutte tutte le soc societ ietàà contempo contemporan ranee. ee. Per control controllo lo sociale sociale l'antropologia intende  il processo attraverso il quale si mantiene una convivenza ordinata in  seno ai gruppi. I sistemi di controllo sociale includono quelli informali, basati sull'adozione di comportamenti corretti, educazione e condizionamenti positivi da parte dei compagni. Gli antropologi culturali riconoscono due principali strumenti di controllo  sociale: le norme e le leggi. La norma è uno standard condiviso di compo co mporta rtamen mento to,, soli solita tame mente nte  non non scrit scritto to,, che che si appre apprend ndee in incon consa sape pevo volm lment entee at attr trav avers ersoo la  soc socia ialilizza zzazi zione one.. La le legge gge è una una re regol golaa vi vinco ncola lant nte, e, pr prodo odott ttaa dall dallaa consuetudine o  attraverso un provvedimento formale, che definisce comportamenti corretti e punizioni che derivano dalla loro inosservanza. Tree sono Tr sono  i fatt fattor orii im impo port rtan anti ti per per il cont contro roll lloo soci social alee nei nei si sist stem emii stat statal alii: la specializzazione dei  ruoli nel campo del controllo sociale; i processi e i tribunali formali; le  forme di punizione imposte dal potere, quali la carcerazione e la pena di morte. L'attività  di polizia è una forma di controllo sociale che prevede attività di sorveglianza e  minaccia di punizioni finalizzate al mantenimento dell'ordine sociale. L'antropologia giuridica  critica è un approccio allo studio transculturale dei sistemi legali che  analizza il modo in cui la legge e le procedure legali contribuiscano a mantenere la  supremazia dei gruppi dominanti attraverso pratiche discriminatorie piuttosto che  a proteggere i membri dei gruppi più deboli. I conflitti settari sono basati sulla  percezione di differenze tra correnti e sette della stessa religione e riguardano spesso  i diritti e le risorse. Secondo una delle definizioni in uso, la guerra è un conflitto  aperto e dichiarato tra due entità politiche. La migliore definizione di guerra è  quella di conflitto organizzato che prevede l'aggressione di un gruppo contro un al altr troo  e l'l'im impi pieg egoo di vi viol olen enza za leta letale le.. Un'a Un'alt ltra ra fo form rmaa di conf confli litt ttoo si è anda andata ta sviluppando nel  mondo almeno a partire dal XV secolo, quando le potenze europee hanno dato  inizio a imprese di colonizzazione dei paesi tropicali. Sebbene siano chiamate guerre terrorismo si possono guerre neo-coloniali. Unonale, altro tip tipo o di  confli con flitto tto  alvede ved e un attore attore privat privato, o,considerare per esempio esempio un'azienda un'azi enda multinazi multinaziona le, entrare in  conflitto con un gruppo o più gruppi locali che vi si oppongono. Il concetto

 

 

di resp respon onsa sabi bili lità tà  soci social alee d'im d'impr pres esaa (RSI (RSI)) si ri rife feri risc scee a una una co conc ncez ezio ione ne etic eticaa dell'impresa per  cui la ricerca del profitto non debba provocare danni alle società umane e  all'ambiente naturale. L'obiettivo è perseguire i profitti con modalità che garantiscano anche la salvaguardia degli esseri umani e del pianeta. Secondo una  delle definizioni in uso, la nazione è un insieme di persone che parla la stessa lingua,  condivide storia e cultura, insiste sullo stesso territorio e partecipa alla medesima organizzazione  politica. Un'espressione correlata a quella di nazione è stato-nazione   indica uno stato che identifichi uno che stato che comprende più include nazioni. una sola nazione; altri ritengono che La democratizzazione  è il processo di trasformazione di un regime autoritario in un regime democratico.

9 - La comunicazion comunicazione e

La comunicazione  consiste nell'emissione e ricezione di messaggi dotati di significato. Il linguaggio  umano è caratterizzato dalla produttività, ossia può genere un numero in infi fini nito to di  es espre press ssio ioni ni compre comprens nsib ibililii a pa parti rtire re da un in insi siem emee fi fini nito to di regol regole. e. Il linguaggio umano  permette poi il distanziamento, ovvero la capacità di riferirsi a eventi e  questioni che appartengono a momenti distanti nel tempo. L'etnosemantica è lo studio  del significato dei vocaboli, delle locuzioni e delle frasi così come essi vengono usati  in determinati ambiti culturali e si è potuto rilevare che le lingue classificano il mondo categorizzando anche fenomeni apparentemente naturali. L'antropologia dei  media è lo studio transculturale della comunicazione attraverso si sist stem emii el elet ettr tron onic icii  qual qualii radi radio, o, te tele levi visi sion one, e, ci cine nema ma,, musi musica ca,, Inte Intern rnet et ed è un importa imp ortante nte ambito ambito  di studio studio emergent emergente, e, che connett connettee l'antro l'antropol pologi ogiaa lingui linguisti stica ca all'antropologia culturale  e analizza i processi mediatici, i contenuti dei messaggi tras tr asme mess ssii at attr trav aver erso so  i medi media. a..... L' L'an antr trop opol olog ogia ia cr crit itic icaa dei dei medi mediaa si sf sfor orza za di compr co mprend endere ere quant quantoo  l'acc l'acces esso so ai medi mediaa renda renda gl glii indi indivi vidu duii pi piùù lilibe beri ri o quant quanto, o, piuttosto, eserciti  un controllo su di loro e a quali interessi i media si prestino. Gli antropologi critici dei media studiano le dinamiche di potere in molti ambiti, tra cui il giornalismo, la pubblicità... Nel XX   secolo lo studio delle relazioni esistenti tra linguaggio e cultura è stato fortemente influenzato  da due prospettive teoriche. Il primo modello teorico è stato concepito da  due padri fondatori dell'antropologia linguistica, Sapir e Whorf che, verso la  metà del secolo scorso, hanno proposto la cosiddetta ipotesi Sapir-Whorf: una teoria  molto influente secondo la quale la lingua che usiamo influenza fortemente il modo in cui pensiamo. In questo quadro, la lingua rappresenta un mondo cognitivo e le persone  che parlano lingue diverse vivono in mondi cognitivi differenti. Questa affermazione ha  costituito il fondamento del determinismo linguistico o relativismo linguistico, lingui stico, una teoria secondo cui la lingua determina determina il nostro sviluppo sviluppo cognitivo, la nostra consapevolezza consapevolezza  del mondo e il nostro comportamento. comportamento. Un secondo approccio approccio alla comprensione  delle relazioni esistenti tra linguaggio e cultura è quello della sociol soc ioling inguis uistic tica, a, che  sottol sottoline ineaa l'infl l'influen uenza za del contesto contesto cultura culturale le e social socialee sulla sulla

 

 

struttura della  lingua che gli individui adottan struttura adottanoo per comunicare comunicare e i suoi significati significati.. Di conseguenza, i sociolinguisti sono costruzionisti culturali. Con discorso  s'intende un uso culturalmente definito del linguaggio verbale che comprende diverse varietà di espressioni orali, partecipazione e significato. L'analisi critica del  discorso è un approccio dell'antropologia linguistica che esamina i modi in cuii il  poter cu poteree e la di disu sugua guagl glia ianza nza so soci cial alee si ri rifl flett etton onoo nel nel lilingu nguag aggi gioo verba verbale le e si riproducono attraverso  di esso. L'analisi critica del discorso mette in luce i legami esistenti tra linguaggio sociale, poterelinguistica e stigmatizzazione. La linguistica   storica è elodisuguaglianza studio della trasformazione nel corso della storia e si basa su diverse metodologie specializzate, specializzate, utile a studiare studiare le variazioni variazioni nel tempo e nello spazio di aspetti del linguaggio quali la fonetica, la sintassi e il significato. L'ampia diffusione del bilinguismo, ossia la capacità di utilizzare una lingua diversa da quel qu ella la nati nativa va,,  è uno uno degli degli ef effe fetti tti pi piùù eviden evidenti ti del colo coloni nial alis ismo mo.. Le lilingu nguee pi pidgi dgin n fondono elementi  provenienti da almeno due diverse lingue madri e si sviluppano quando due  diverse culture che usano lingue differenti entrano in contatto e hanno neces ne cessi sità tà di  co comun munic icar are; e; spes spesso so il pi pidgi dgin n si tr tras asfo forma rma in cr creol eolo: o: una una liling ngua ua ch chee discende da  un pidgin e che con il tempo acquisisce parlanti nativi, presenta un vocabolario più ricco di quello delle lingue pigdin e una grammatica più elaborata.

10 - La religione

Dalle origini dell'antropologia a oggi gli studiosi hanno proposto varie definizione della religione. religi one. Una  definizione definizione più ampia vuole che la religione religione sia un insieme di credenze e comportamenti  associato a entità e forze sovrannaturali. Questa definizione evita accuratamente di  collegare l'idea di religione alla fede in una divinità suprema, poiché alcune religioni  non contemplano il concetto di divinità suprema e altre postulano l'esistenza di più divinità. La religione di un gruppo umano è correlata alla sua visione del mondo ma non coincide con essa. La visione del mondo è un concetto più ampio, che non implica necessariamente riferimenti alla dimensione del sovrannaturale. Sir Edward Tylor ha scritto che la magia, la religione e la scienza sono tra loro affini, poiché si  tratta di modi diversi di leggere il mondo fisico e gli eventi che vi hanno luogo. Tylor  riteneva che la scienza fosse, dei 3, il modo più evoluto di decifrare il mondo, il più razionale. Tylor e  altri antropologi antropologi delle origini promossero promossero una teoria evoluzionista evoluzionista secondo la quale la magia sarebbe precedente alla nascita della religione. Essi ritenevano che la prima fosse meno spirituale rispetto alla seconda e, di conseguenza, più “primitiva”. Sare Sa rebb bber eroo sorp sorpre resi si,,  oggi oggi,, gli gli ev evol oluz uzio ioni nist sti,i, dall dallaa di diff ffus usaa pr pres esen enza za nel nel mond mondoo contemporaneo di  “religioni” magiche. Molti si rivolgono alle pratiche magiche nei momenti caratterizzati  da incertezza. La magia, per esempio, è molto presente negli sport. Le religioni  comprendono credenze e comportamenti. Di norma, gli studiosi delle religioni esaminano  in primo luogo i sistemi delle credenze, poiché ritengono che siano questi  a ispirare i modelli del comportamento religioso. Le credenze religiose

 

 

sono condivise  da un gruppo e si trasmettono di generazione in generazione. Gli anziani insegnano  la religione ai bambini attraverso canzoni e racconti, gli artisti ne illustrano la  narrativa sulle pareti e sulle rocce e gli scultori danno forma a elementi dei sistemi di credenze religiose usando la pietra e il legno. Le cred creden enze ze  reli religi gios osii veng vengon onoo es espr pres esse se e tras trasme mess ssee al alle le futu future re gene genera razi zion onee principalmente attraverso  due vettori: il mito, cioè narrazioni che coinvolgono forze o entità sovrannaturali; la dottrina, cioè l'enunciazione esplicita del credo religioso. Gli antropologi  si chiedono perché esistanoumane, i miti. Malinowski il mito una sorta di  carta costituzionale delle società in quanto èassimilava espressione dellea loro convinzioni più profonde e il veicolo per la trasmissione di un codice morale. La dottr dottrin inaa  def defin inis isce ce espli esplici cita tamen mente te il mondo mondo sovra sovrann nnat atura urale le e quell quelloo terre terreno no,, descrive le origini di quest'ultimo e le responsabilità degli esseri umani nei confronti dei propri simili e delle entità sovrannaturali. La dottrina è scritta e formale. Gli esseri  sovrannaturali variano da forze impersonali a entità le cui sembianze sono simili a   quelle degli esseri umani. Possono essere creatori supremi o onnipotenti oppure spiriti  minori e fastidiosi che, tramite la possessione sono capaci di alloggiare negli esseri  umani. Il termine animismo si riferisce al sistema di credenze in cui il sovrannaturale è concepito come una forza non personificata. Probabilmente, tutte  le religioni esprimono credenze concernenti l'esistenza di aree sacre, ma  alcune attribuiscono a queste convinzioni un'importanza maggiore rispetto alle altre.  I luoghi sacri, che possono consistere, per esempio, in formazioni rocciose o nelle rapide  di un fiume, possono essere identificati in modo permanente, ma non sempre ciò accade. Il rituale è un comportamento strutturato strutturato e ripetitivo ripetitivo orientato orientato prevalentement prevalentementee alla sfera del   sovrannatural sovrannaturale, e, ma esiste anche un ambito profano nel quale si manifesta il comportamento rituale.  I rituali sacri sono la messa in atto delle credenze espresse dal mito e dalla dottrina. dottrina. I rituali rituali sacri si distinguono distinguono da quelli profani che non hanno hanno connessioni con  il sovrannaturale strettamente pertinente alla sfera religiosa. Alcuni eventi rituali presentano una combinazione di elementi sacri e profani. I riti   di passaggio, o rituali del ciclo di vita, segnano il mutamento di status di un individuo o di un gruppo, che passa da uno stadio della vita ad un altro. Il pellegrinaggio  è un viaggio di andata e ritorno verso uno o più luoghi sacri che ha sc scopi opi ritu ritual alii  o di dev devoz ozio ione ne relig religio iosa sa.. Spes Spesso so,, l'es l'espe peri rienz enzaa del del pell pelleg egri rina naggi ggioo è impegnativa: impegna tiva: a una sofferenza sofferenza maggiore corrisponde un maggiore maggiore merito guadagnato guadagnato dal pellegrinaggi pellegrinaggio. o.  Rispett Rispettoo alle visite visite settimanali a una chiesa o alla sinagoga, questo distoglie maggiormente  una persona dalla sua vita quotidiana, è più impegnativo e per questo potenzialmente più utile a generare trasformazioni. I rituali di inversione capovolgono l'organizzazione ordinaria dei ruoli e delle relazioni social soc iali.i. Secondo Secondo  un approcci approccioo funzio funzional nalist ista, a, questi questi rit ritii consent consentono ono alle alle pressi pressioni oni sociali di  avere uno sfogo e sono anche un'occasione per sottolineare l'adeguatezza delle pratiche e dei ruoli che vigono quotidianamente nel tempo ordinario, al rispetto delle quali gli individui dovranno tornare al termine del rito. Il carnevale  è un rito di inversione che ha le sue radici nell'area settentrionale del Mediterraneo e la sua celebrazione è largamente diffusa in tutta l'Europa meridionale

 

 

e nell'emisfero occidentale. Il carnevale  consente agli individui, per un breve periodo, di assumere ruoli che normalm norm alment entee sono  loro loro neg negati ati,, ma esso esso contie contiene ne anche anche signif significa icati ti simbol simbolici ici che esprimono esprimo no i   valori della vita e della morte e quindi della rinascita, rinascita, in un collegamento collegamento evidente con  il ciclo della natura. È anche un momento durante il quale tutti si divert div ertono. ono. Perciò Perciò  i ritual ritualii di inversi inversione one possono possono essere considera considerati ti strument strumentii al servizio della conservazione dell'ordine sociale. Mo Molt ltii ritu ritual alii  prev pr edon onoo ha un una sa sacr crif ific icio io,storia , ossi ossiaain tutto l'of l'offe fert rta di qual qued alco cosa al alle le en enti tità tà sovrannaturali. Il eved sacrificio lunga ilamondo è sa probabilmente una delle  forme rituali più antiche. Può comportare l'uccisione e l'offerta di animali, quella di esseri umani o anche altri prodotti. Non tutti  i riti richiedono la presenza di uno specialista religioso, cioè di qualcuno che abbia compiuto un percorso di formazione ampio e codificato. Tutti, però, necessitano dell'esistenza di  un certo livello di competenza da parte di chi li compie sul modo corr co rret etto to di  ce cele lebr brar arli li.. Anch Anchee il cult cultoo dome domest stic icoo degl deglii ante antena nati ti ri rich chie iede de dell dellee conoscenze, acquisite  attraverso percorsi di apprendimento informali. Molti riti, però, non possono svolgersi in assenza di uno specialista ben addestrato. Lo sciamano  è uno specialista religioso che ha un rapporto diretto con le entità sovrannaturali, dalle  quali è spesso chiamato. I termini sacerdote e sacerdotessa indicano specialisti  religiosi a tempo pieno, la posizione dei quali è soprattutto dovuta alle capacità capacità che hanno acquisito nel corso di un percorso formativo. formativo. I veggenti sono specialisti capaci  di venire a conoscenza delle volontà e dei desideri delle entità sovr so vran anna natu tura rali li.. I  pr prof ofet etii sono sono spec specia iali list stii che che tras trasme mett tton onoo ri rive vela lazi zion onii di divi vine ne,, generalmente ricevute  in sogno o attraverso visioni. Le streghe fanno uso di poteri psic ps ichi hici ci e  produc producon onoo ef effe fetti tti su sullllee perso persone ne attr attrav avers ersoo le emozi emozioni oni e il pensi pensiero ero.. L'espressione L'espr essione religione  globa globale le è stata coniata coniata nel XIX secolo per indicare le religio religioni ni basate su  fonti scritte, dotate di numerosi adepti presso diversi paesi e interessate alla redenzione. Quando  una religione globale si stabilisce in una nuova area culturale, entra in relazione con le tradizioni religiose locali. Circa il 15% della popolazione mondiale sono Hindu e circa il 97% di loro vive in India. L'Induismo si  basa su un ricco politeismo e, allo stesso tempo su una tradizione fil filoso osofic ficaa che  rico riconduc nducee la mol moltepl teplici icità tà delle delle div divini inità tà all'uni all'unità. tà. Uno dei concetti concetti fondamentali dell'Induismo  è quello del karma o destino, che è determinato sin dalla nascita, sulla base della sua vita precedente e del modo in cui l'ha condotta. Il Buddhismo  ha un padre fondatore: Siddharta Gautama che è venerato come il Budd Bu ddha ha o  il “R “Ris isve vegl glia iato to”: ”: le ori origi gini ni di quest questaa re reliligi gione one sono sono coll colloc ocat atee nell nell'I'Ind ndia ia settentrionale. Il  Buddhismo è caratterizzato da una varietà tale di dottrine e di pratiche che  è difficile individuarne un singolo elemento essenziale a tutte. Esso è nato na to come come  forma orma di prot protes esta ta cont contro ro l'In l'Indu duis ismo mo e in part partic icol olar aree cont contro ro le disuguaglianze tra caste, ma conserva il concetto di karma. Il primo  sistema religioso ebraico è stato elaborato intorno al 500 a.C a seguito dello distruzione del  Tempio di Gerusalemme da parte dei Babilonesi. I primi testi scritti che compongono  il Pentateuco hanno reso paradigmatico il tema dell'esilio e del ritorno.. Il Pentateuco è anche chiamato ritorno chiamato Torah o i 5 libri di Mosè. I fedeli fedeli credo credono no che

 

 

la Torah sia la rivelazione della verità di Dio tramite Israele, un termine che indica il popolo eletto. La Torah illustra i rapporti tra il mondo sovrannaturale e quello umano e in indi dica ca  alle alle person personee come come conf conform ormar arsi si alla alla su suaa vi visi sione one del del mondo mondo con azion azionii appropriate. Il Cristianesimo Cristianesimo  ha molti legami con l'ebraismo, dal quale esso deriva. deriva. Uno dei legami più stretti è costituito dall'insegnamento biblico dell'avvento di un salvatore o messia. Il Cristianesimo è nato nel medioevo orientale nel secondo quarto del I secolo. L'islamismo si  fonda sugli insegnamenti del profeta Maometto ed è la piùdell'unico giovane delle religioni globali.  Il termine arabo islam significa sottomissione al volere Dio,  Allah, per  il tramite del quale si potrà ottenere la pace. Le due principali scuole di pensiero sono quella Sunnita e quella Sciita. Il Ras  tafari o rastafarianesimo è una religione afro-caraibica che ha avuto origine in Giamaica ed  è una religione di protesta che condivide solo pochi elementi con le religioni africane.  La sua storia è legata a quella di diversi predicatori che, all'inizio del XX secolo, sostenevano il principe tafari, l'allora imperatore dell'Etiopia fosse il Leone di Giuda, colui che avrebbe guidato i neri verso la terra promessa africana. I movi movime menti nti  di rivi rivita talilizza zzazi zion onee so sono no movim moviment entii relig religio iosi si che che in inten tendon donoo porta portare re ca camb mbia iame menti nti posi positi tivi vi  rifo rifonda ndando ndo una re reliligi gione one mina minacci cciat ataa da fo forze rze estern esternee o adot ad otta tand ndoo nuov nuovee  pra prati tich chee e cred creden enze ze.. I cult cultii del del carg cargoo sono sono movi movime ment ntii di rivitalizzazione nati in Malesia come reazione all'influenza dell'Occidente.

11 - La cultura espressiva

Seco econdo una  dell elle defini nizi ziooni antrop ropologiche, l'arte è un'appli plicazi zioone d'immaginazione, abilità e stile alla materia al movimento e al suono, che trascende la mera praticità.  Una distinzione da tempo vigente nella concezione occidentale è quella tra  belle arti e arte popolare; questa distinzione è basata su una prospettiva, tutta occidentale, occidentale,  che fa coincidere coincidere le belle arti con le opere rare e preziose preziose di artisti che si sono formati nell'alveo della tradizione classifica occidentale. L'etno L'e tnoeste estetic ticaa riguar riguarda da  le est esteti etiche che cultura culturalme lmente nte ori orient entate. ate. Gli standar standardd per la va valu luta tazi zion onee dell dellaa  pr prod oduz uzio ione ne di sc scul ultu ture re li lign gnee ee vi vige gent ntii in Af Afri rica ca occi occide dent ntal alee dimostrano dimost rano quanto  sia importante tenere in considerazion considerazionee le variazioni culturali culturali dei criteri di  definizione dell'arte. Franz Boas è stato il primo antropologo a portare l'accento sull'importanza di studiare l'artista nel suo contesto sociale. L'antropologia dell'arte  si affida a un'ampia gamma di metodologie per la raccolta e l'analisi dei  dati. Il metodo di base è quello dell'osservazione partecipante, cui si affiancano l'acquisizione  e l'analisi di documenti in forma orale o scritta, per cui spesso lo  studio dell'arte trae vantaggio dalla collaborazione tra antropologi culturali e antropologi linguistici.  Per Jhon Chernoff imparare a suonare il tamburo africano è stato importante  per stabilire una relazione etnografica durante la sua ricerca sul campo in  Ghana e anche essenziale per comprendere l'importanza che la musica ha nellllaa socie ne società tà  gh ghan anes ese. e. Cher Chernof nofff sost sostie iene ne che che solo solo ri rinun nunci cian ando do a un ap appro procci ccioo scientifico il  ricercatore potrà comprendere la creatività e le relazioni di quest'ultima

 

 

con il contesto sociale in cui si esercita. Le arti  performative comprendono la musica, la danza, il teatro, la retorica e la narrazione. Un  importante indirizzo di studio, in questo ambito, ha assunto una denominazione specifica:  l'etnomusicologia, vale a dire lo studio della musica delle diversee culture. divers culture.  Gli etnomusicologi etnomusicologi si occupano della struttura della musica in sé alla posizione sociale  degli artisti, alle relazioni tra la musica e altri ambiti della cultura, sino alle dinamiche di cambiamento delle tradizioni musicali. Il trat teatro  ere è eununtipo performance che si e , della parola in intr atten tener   pubb pudi bblilico co ed è asso associ ciat ato o serve alla alla danza dadel nza,movimento , al alla la musi musica ca, al alle le sf sfil ilat ate, e, per al alla la competizione ludica e sportiva e alle arti verbali. Un effetto positivo del turismo globale è il crescente sostegno locale e internazionale, porta po rtato to alla alla  salv salvag agua uardi rdiaa del patr patrim imon onio io cul cultur tural alee mater materia iale le,, che che in incl clude ude si siti ti,, monumenti ed  edifici, ma anche oggetti mobili, considerati di eccezionale valore globale per  motivi storici, artistici e scientifici. Nel 2003 l'UNESCO ha dato luogo a una nuova nuova  stra strategi tegiaa politic politicaa fin finali alizzat zzataa alla alla salvag salvaguard uardia ia del patrimo patrimonio nio cultura culturale le immateriale, o  patrimonio vivente, che si manifesta nelle tradizioni orali, nelle lingue, nelle arti performative. performative. Questa linea politica politica è basata sulla consapevolezza consapevolezza di come la cultura immateriale  fornisca agli individui un senso d'identità e continuità, favorisca il rispett ris pettoo della della  diversi diversità tà cultura culturale le e della della creativ creatività ità umana, umana, sia compati compatibil bilee con la promozione dei diritti umani e sostenga lo sviluppo sostenibile.

12 - Popoli in movimento

La migrazione  è il trasferimento di un individuo o di una popolazione da una località ad un'altra.  Le sue cause attengono ad aspetti basilari della vita umana e la migrazione ha spesso  effetti profondi, sia positivi sia negativi, sullo status economico e sociale degli individui,  sulla loro salute, lingua, identità religiosa ed educazione. Per quanto riguarda l'antropologia  culturale, la ricerca sulla migrazione è caratterizzata da tre tendenze: 1  a svolgere ricerca sul campo presso località per comprendere il più possibile il  contesto d'origine e quello di destinazione. 2 la tendenza a combinare di pr prosp ospet etti tive ve ma macro cro  e micro micro:: da data ta l'l'es esig igen enza za di dare dare conto conto di fo forze rze econom economic iche he,, politiche e sociali che agiscono in ambiti nazionali e globali, lo studio della migrazione mette in   crisi il tradizionale approccio alla ricerca che la vuole focalizzata su un singolo villaggio  o quartiere. 3 la tendenza all'applicazione dei risultati della ricerca: gli antropologi che lavorano su questo tema hanno molte opportunità di contribuire, con il loro apporto di conoscenza, a dare risposte a persone costrette a migrare a causa di guerre, catastrofi naturali o progetti di sviluppo che hanno comportato, per esempio, la costruzione  di dighe. Presentiamo le caratteristiche fondamentali di tre tipologie della migrazione,  definite in base a criteri relativi agli spazi in cui hanno luogo i trasferimenti: migrazione  interna, cioè i trasferimenti entro i confini di un paese; migrazione internazionale,  cioè i trasferimenti oltre i confini nazionali; migrazione transazionale, cioè  i ripetuti spostamenti tra due o più paesi, nel corso dei quali il migr mi gran ante te assu assume me  un'i un'ide dent ntit itàà cult cultur ural alee nuov nuova, a, che che tras trasce cend ndee la si sing ngol olaa unit unitàà

 

 

geopolitica. Secondo la  teoria push-pull sulla migrazione della forza lavoro le zone rurali non sono in grado   di sostenere l'incremento della popolazione e le crescenti aspettative di quest'ultima per  quanto attiene alla qualità della vita (il fattore push, ossia la spinta). Perr contr Pe contro, o,  le ci citt ttàà (il (il fatto fattore re pull pull,, ossi ossiaa l'at l'attra trazi zion one) e) at attr trag aggon gonoo gl glii in indi divi vidui dui spec sp ecia ialm lmen ente te gi giov ovan ani,i,  per per la loro loro of offe fert rtaa di occu occupa pazi zion onee e lo stil stilee di vi vita ta che che rappresentano. rappres entano. La  migrazione migrazione circolare è uno schema regolare regolare di trasferimento trasferimento della po popo pola lazi zion onee tr tra a   due du o pi più loca locali lità tà e può pu ò veri verifi fica cars rsii al all' l'in inte tern rnoo didiunsviluppo pa paes esee oè interessarne più di euno. Laù migrazione forzata causata da progetti chiamata migrazione da sviluppo. Presso alcuni paesi le persone costrette a trasferirsi a causa di progetti progetti di svilu sviluppo ppo ricevono un indennizzo indennizzo per la perdita della loro casa o dellllaa lo de loro ro  terr terra. a. I migr migran anti ti is isti titu tuzi zion onal alii sono sono in indi divi vidu duii che che si tras trasfe feri risc scon ono, o, volo vo lont ntar aria iame mente nte o  meno, meno, pr press essoo un is isti titu tuzi zione one soci social ale. e. Appa Apparte rteng ngono ono a quest questaa categoria i  monaci e le suore, le persone anziane, i prigionieri, gli studenti che si trasferiscono nelle  residenze universitarie e nei collegi e il personale delle forze armate. Negli Stati  Uniti l'espressione nuovo immigrato si riferisce a una persona che si è spostata tra  paesi diversi dopo il 1960. la migrazione internazionale del XXI secolo è caratterizzata dalle  seguenti tre tendenze: globalizzazione: un maggior numero di paesi è   interessato dalla migrazione internazionale e, di conseguenza, la diversità cult cu ltur ural alee è  in au aume ment ntoo si siaa nei nei paes paesii di or orig igin ine, e, si siaa in quel quelli li di dest destin inaz azio ione ne..  Accelerazione: il  numero dei migranti è aumentato in tutto il mondo. Femminilizzazione: il  numero delle donne migranti è in crescita da e verso tutte le regioni del mondo e nell'ambito di tutte le categorie della migrazione.

13 - Cultura e sviluppo

L'antropol L'antro pologi ogiaa del dello lo  svilup sviluppo po ana analiz lizza za le din dinami amiche che dell'in dell'intera terazio zione ne tra cultura cultura e sviluppo al fine di migliorare le condizioni di vita delle diverse popolazioni e ridurre la povertà. Uno  dei principali obiettivi dei progetti di sviluppo è prevenire o ridurre la povertà.. Definire povertà Definire  la povertà è molto difficile, difficile, ma una definizione definizione di lavoro la descrive come uno  stato di privazione delle risorse tangibili e intangibili che contribuiscono alla sussistenza e a garantire buone condizioni di vita. Due dinamiche  sono alla base di tutti i cambiamenti culturali: la prima è quella dell'invenzio dell'i nvenzione, ne, la  scoperta di qualcosa qualcosa di nuovo; la seconda è quella della diffus diffusione, ione, ossia la propagazione propagazione della cultura attraverso attraverso il contatto. I processi di acculturazione acculturazione rendono le  culture minoritarie più simili a quelle dominanti. In casi estremi, una cultura cul tura può  venire venire assimi assimilat lata, a, o decultu deculturata rata,, perdend perdendoo i caratt caratteri eri specifici specifici della propria identità.  La modernizzazione è una forma di cambiamento caratterizzata da unaa cresc un crescit itaa  econ economi omica ca pr prodo odott ttaa dall dall'i'indu ndust stri rial aliz izza zazi zion onee e dall dall'e 'esp span ansi sion onee del merca me rcato to,, il  conso consolilida damen mento to poli politi tico co dell delloo stato stato,, l'in l'inno nova vazi zion onee tecno tecnolo logi gica ca,, la scolarizzazione e  le opportunità di mobilità sociali. Lo sviluppo come cambiamento indotto, derivante  dall'applicazione della teoria della modernizzazione nei cosiddetti

 

 

paesi in via di sviluppo, è emerso dopo la Seconda guerra mondiale. Secondo la teoria delllloo svil de svilupp uppoo  fina finalilizza zzato to alla alla cr cresc escit ita, a, gli gli in inve vest stim imen enti ti fi fina nalilizza zzati ti al alla la cresci crescita ta economica conducono  al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni grazie all'effetto  a cascata: il graduale aumento della ricchezza dei meno abbienti come conseguenza  del benessere di chi ha maggiori risorse economiche. Favorire la crescita economica  dei paesi in via di sviluppo comporta le due seguenti strategie: l'incre l'increment mentoo della della  prod produtti uttivit vitàà economi economica ca e degli degli scambi scambi commerci commerciali ali tramite tramite la modernizzazione dell'agricoltura  e del settore manifatturiero e l'accesso ai mercati globali; la  riduzione delle spese del governo per servizi pubblici come la scuola e la sanità, al  fine di diminuire il debito e destinare maggiori risorse a favorire l'aumento della produttività.  Questa strategia, definita di riassetto strutturale, è stata favorita dalla Banca  mondiale sin dagli anni '80. Lo sviluppo distributivo si distingue dallo svilupp svi luppoo finali finalizzat zzatoo  alla alla cres crescit citaa per l'enfasi l'enfasi che pone pone sull'i sull'impor mportan tanza za di un'equa un'equa distribuzione sociale dei suoi benefici, specialmente in termini di aumento del reddito, istruzione e  salute. Secondo tale modello, l'effetto a cascata è inefficace, poiché non arriva a  interessare la popolazione indigente. Piuttosto i dati mostrano che le strategie finali fin alizzat zzatee alla alla  cres crescit citaa applic applicate ate senza senza riguar riguardo do per la distri distribuzi buzione one sociale sociale dei benefici aggravano  la disuguaglianza sociale per cui i ricchi diventano più ricchi e i poveri diventano  più poveri. Un ulteriore alternativa al modello basato sulla crescita econo ec onomi mica ca è  quell quellaa dello dello sv svililup uppo po uman umano: o: una una strat strateg egia ia che che si concen concentr traa sugli sugli investimenti destinati  a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni. Secondo ques qu esto to mode modellllo, o,  gli gli in inve vest stim imen enti ti volt voltii a mi migl glio iora rare re le co cond ndiz izio ioni ni di vi vita ta dell dellee popolazioni producono  sviluppo economico, mentre non sempre è vero il contrario. L'espr L'e spressi essione one svi svilup luppo po  sos sosten tenibi ibile le iden identif tifica ica le str strateg ategie ie finali finalizzat zzatee ad apporta apportare re migl mi glio ioram ramen enti ti che che  no non n im impl plic ichi hino no il co consu nsumo mo di ri riso sors rsee non non ri rinno nnova vabi bilili e si sian anoo finanziaria finan ziariamente mente sostenibili sostenibili  nel tempo. I sostenitori di questo modello ritengono che la crescita  economica dei paesi ricchi sia stata molto onerosa per l'ambiente naturale e per  le persone la cui vita dipende dai delicati ecosistemi, che il suo prezzo sia già troppo alto  per essere sostenuto e che, a maggior ragione, non sarà sostenibile in futuro, dal  momento che un numero sempre crescente di paesi adotta economie basate sull'industrializzazione. Esistono due  principali tipologie di istituzioni per lo sviluppo che operano su larga scala: le istituzioni multilaterali, che associano numerosi paesi donatori e le istituzioni bilaterali, costituite solo da due paesi (il donatore e il beneficiario). Molti paesi hanno dato luogo alla sperimentazione di approcci dal basso allo sviluppo, vale a  dire che hanno sostenuto progetti su piccola scala avviati per iniziativa locale. Questo tipo  di approcci, approcci, alternativi alternativi a quello dello svilupp sviluppoo calato dall'alto (top-down) (top-down) che caratterizza  l'azione delle agenzie che operano su larga scala hanno maggiori probabi prob abilit litàà di  ris risult ultare are cultura culturalme lmente nte compati compatibil bili,i, di godere godere del sostegn sostegnoo e della della partecipazione delle comunità locali e di avere successo. L'espressione capitale sociale si riferisce  alle risorse intangibili che sono insite nei rapporti sociali, nella fiducia reciproca e   nella cooperazione. L'analisi di molti progetti di sviluppo implementati neglii ultimi negl ultimi  decenni decenni mostra mostra quan quanto to sia important importantee che essi siano siano cultura culturalmen lmente te compatibili, ossia che nella loro elaborazione si sia tenuto conto della cultura locale.

 

 

I primi   decenni dell'antropologia dello sviluppo sono stati dominati da quella che chiamiamo chiam iamo antropologia antropologia  tradizi tradizionale onale dello sviluppo. sviluppo. In essa gli antropologi portano portano il proprio contributo  all'elaborazione di politiche e programmi di sviluppo più efficaci. Quest Qu estoo ap appro procc ccio io  allo allo sv svililupp uppoo si può si sint ntet etiz izzar zaree con la fo formu rmula la ag aggi giun ungi gi un antropologo e  mescola. La crescente consapevolezza dei danni provocati da molti progetti di  sviluppo che si ritenevano capaci di portare benefici ha portato alla nascita di quella  che chiamiamo antropologia critica dello sviluppo, ossia un approccio allo studio della  cooperazione internazionale per lo sviluppo in cui l'antropologo adotta una post una postur uraa  crit critic icaa e si inte interr rrog ogaa sull sullee moti motiva vazi zion onii e sui sui bene benefi fici ci di spec specif ific icii programmi e politiche per lo sviluppo.

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