April 5, 2017 | Author: Giulio Pennella | Category: N/A
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ALTRA SCIENZA =============== Rivista sulla free energy, sui nuovi sistemi propulsivi e sui protagonisti di ricerche e visioni del mondo alternative =============== Anno III, n°10, Gennaio – Febbraio 2002 ===============
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Bernardo Zanini APPLICAZIONI PRATICHE DELL’ENERGIA ORGONICA PRIMA PARTE. Il materiale utilizzato in questo studio proviene da una fonte d’archivio italiana inedita e fornisce dei dati unici nel suo genere sull’applicazione dell’energia orgonica miscelata con un campione di carburante centrifugato secondo parametri non ancora divulgati da parte di un ricercatore tedesco di cui, per ragioni di privacy, non mi è consentito svelare il nome.
Il metodo usato su quello che possiamo chiamare un“economizzatore di carburante” adattabile a qualsiasi vettura, alimentata sia con benzina super sia con gasolio, è stato creato con un apparecchio radionico funzionante con una foto del motore dell’automobile ed una placchetta d’alluminio di 4 x 6 cm. denominata “Benzin”; questo prodotto unico nel suo genere era venduto in Italia e Germania fra gli anni ’80 e ’90, circoscritto ad un ambiente ristretto di ricercatori delle tecnologie radioniche. L’apparato radionico è composto di un cilindro in materiale plastico di colore nero lucido, del diametro di 8 cm e lungo 7 cm, con una base d’appoggio piatta. Il cilindro custodisce, all’interno, un rocchetto di plastica con avvolte alcune spire di una molla d’acciaio agganciate a due circuiti elettrici disposti e opposti alle basi del cilindro. Il primo circuito (A) è composto di una spirale con una serie di minuscoli fori, nel secondo (B) la spirale ha una serie di fori di diametro doppio rispetto ad (A). Sul lato (A) opposta alla base vi una fessura dove s’ inserisce la placchetta “Benzin”, mentre sul lato (B) nell’apposita fenditura s’introduce la foto del motore dell’automobile da trattare, orientando l’economizzatore radionico al nord magnetico tramite una bussola. Pensare di utilizzare questo prodotto insolito richiederebbe un atto di fede se non fosse accompagnato da una documentazione scientifica indiscutibile, rilasciata da una concessionaria di Bolzano che lo ha testato su un’automobile con risultati incredibili nel 1992. Non ritengo corretto produrre una personale rilettura delle tabelle che seguono, (in ogni modo abbastanza chiare), poiché la mia competenza specifica è relativa al campo applicativo dell’energia orgonica dei “Cloudbuster”e della radionica applicata. Lascio al lettore/ricercatore attento il compito/piacere di effettuare una possibile analisi e di trarre le relative conclusioni circa questo postulato “orgonico/ radionico”; è un aiuto a capire per quei pionieri che ricercano da sempre la verità attraverso un percorso ricco d’abbagli e d’insidie dovute ad un mondo ed ad una cultura che rifiutano di accettare la possibilità di una mediazione fra l’ambiente e la tecnologia moderna: la “VIA” è percorribile solo per chi vuole camminare a testa alta. L’allegato n°1 illustra l’esame effettuato prima dell’esposizione alla carica orgonica. L’allegato n°2 espone i diagrammi computerizzati dell’allegato n°1. L’allegato n°3 analizza i dati dopo l’esposizione alla carica orgonica. L’allegato n°4 presenta i grafici dell’allegato n°3. L’allegato n°5 esamina con un’analisi comparativa i dati desunti dagli allegati n°1 e n°3. L’allegato n°5 riepiloga i grafici dei dati finali. Mi scuso con i lettori per la poca chiarezza del materiale esposto in questo studio, purtroppo mi sono pervenute fotocopie poco nitide e mi è stato impossibile risalire agli originali.
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PS. Queste brevi note sono il frutto di numerose ricerche da me realizzate nel corso di circa cinque anni. L’economizzatore orgonico non è più presente sui mercati rivolti ad acquirenti attenti ed interessati a questo tipo di tecnologie; chi lo possiede tuttora lo custodisce gelosamente e non vuole separarsene. Ho ottenuto eccellenti risultati con un semplice circuito radionico, dove la foto del motore della macchina da trattare è posta sopra la piastrina denominata “Benzin”.I risultati migliori si riscontrano con automobili di marca tedesca sia su motori a benzina sia diesel. Con automobili d’altre case sia Italiane sia straniere si sono avuti riscontri di notevole interesse con un risparmio dei consumi che varia dal 30 al 40 %. Risultati minori sono stati conseguiti utilizzando la piastrina “Benzin” posta in corrispondenza del serbatoio dell’automobile su una superficie metallica della carrozzeria interna della macchina. Chiunque fosse interessato a provare questo prodotto può rivolgersi a: Franco Malgarini, via di Boccea 302, 00167 Roma; e-mail:
[email protected] R.A.B. c/o Bernardo Zanini, via Canobio 26, 26013 Crema – CR. R.A.B. ricerca e applicazione bioenergia; e-mail:
[email protected]
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La Teoria Ondulatoria del Campo di Walter E. R. Cassani Riassunto Perturbazioni dello Spazio -Tempo Discreto di Schild In sostituzione dell'ipotesi attuale di continuita' dello spazio-tempo, viene mostrata la natura e le caratteristiche; di uno Spazio-Tempo discontinuo e Discreto di Schild. Le perturbazioni ondulatorie della sua struttura metrica sono viste come perturbazioni di un nuovo plausibile e Discreto Etere Metrico Discontinuo
L'ipotesi ondulatoria del campo di massa Partendo dall' uguaglianza delle due energie: l'energia di massa relativistica di Einstein E=mc2 e quella di Planck della radiazione E=hv, viene avanzata l'ipotesi di lavoro che tutte le particelle subatomiche siano sorgenti elementari di onde sferiche che, nel complesso, costituiscono i campi di massa attribuibili alle particelle.
La Quantità di Moto ondulatoria Partendo da queste "onde elementari" arriviamo a scoprire una nuova legge per l'interazione elementare fotone-particella che ha alla base un semplice principio di simmetria.
L'Energia e le sue variazioni Dal modello ondulatorio si deduce, causalmente, la natura variazionale e ondulatoria del Fotone, derivandone poi la relazione tra le "onde elementari" e le onde di De Broglie.
Il Principio di Simmetria Relativa Questo semplice ed elementare principio di simmetria viene presentato come l'unica legge che regola le 4 interazioni, ed unifica in una visione omnicomprensiva, la Meccanica Quantistica ed i fenomeni chiave della Dinamica.
L 'interpretazione ondulatoria della Relatività Generale Un inatteso completamento, sperimentale e descrittivo, della Relatività Generale sembra rivelare un'inevitabile connessione causale con la Meccanica Quantistica, realizzando il sogno unificante della fisica relativistica, tanto a lungo perseguito da Albert Einstein.
La descrizione ondulatoria dell'Effetto Compton Interpretando in chiave ondulatoria i dati sperimentali ottenuti dall'Effetto Compton, con l'applicazione delle nuove leggi ondulatorie, possiamo mostrare immediatamente, sulla base del principio di Simmetria Relativa, l'efficacia esplicativa della nuova unificazione tra Meccanica Quantistica e Relatività Generale.
Il modello ondulatorio dell'Elettrone
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Un ulteriore uso dell'Effetto Compton ondulatorio porta alla scoperta di uno straordinario meccanismo di risonanza ondulatoria, che permette di verificare la possibile esistenza di una sorgente di onde elementari chiamata: "particella".
La Creazione di Coppie ondulatoria La generalizzazione dello stesso meccanismo di risonanza per le onde elementari permette di giustificare la creazione di coppie particella-antiparticella.
L'interpretazione ondulatoria della forza di Lorentz L'applicazione di un orientamento dinamico, per lo stesso meccanismo ondulatorio che identifichiamo con le particelle, ne mostra gli effetti in presenza di un campo magnetico, dimostrando che: la Forza di Lorentz è una conseguenza dell'Effetto Doppler relativistico del sistema orientato ondulatorio che costituisce la particella ed il suo campo.
La natura ondulatoria dell'Inerzia La natura ondulatoria delle masse, e gli effetti generalizzati del principio di Simmetria Relativa, portano a considerare l'Inerzia come una conseguenza naturale e "locale" della struttura ondulatoria dei corpi.
La natura ondulatoria della Gravità Lo stesso modello variazionale usato per spiegare l'Inerzia risulta essere altrettanto valido per descrivere un'interazione gravitazionale quantistica ondulatoria, completamente quantistica, ma totalmente differente dalla Quantum Gravity finora considerata.
Velocità limite per le masse L'esclusiva natura ondulatoria dei corpi, e della quantizzazione dello Spazio-Tempo, determina l'impossibilità per le masse in moto di superare la velocità delle loro onde elementari, che viaggiano alla velocità della luce, impedendo che la loro lunghezza d'onda si riduca per effetto Doppler al di sotto del limite del "quanto" di spazio L, imposto dalla quantizzazione.
La Quinta Interazione Antigravitazionale A causa dell'impossibilità di tornare alla concezione di uno Spazio-Tempo continuo, possiamo comprendere l'impossibilità di ridurre all'infinito una lunghezza d'onda, che descrive la massa del corpo. Conseguentemente, possiamo capire l'esistenza di una Quinta Interazione Repulsiva che agisce in maniera più evidente in campo cosmologico, tra le maxi-masse, e previene da una eccessiva densità della materia, così come aveva previsto Einstein.
La natura ondulatoria della Carica L'analisi geometrica, dello Spazio-Tempo "discreto", mostra che la struttura ondulatoria di una particella, al livello della lunghezza del quanto L, presenta alcune caratteristiche geomeriche-ondulatorie, che si possono giustificare e quantificare, in modo conseguente, mediante il concetto di carica elettrica.
La descrizione vettoriale della Particella La specularità nella creazione di coppie permette di considerare l'opposto di una particella, "l'antiparticella", che porta a giustificare l'interazione elettromagnetica come violazione delle proprietà di "chiralità", caratteristica di quel particolare meccanismo ondulatorio chiamato :
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Evolvente Sferica.
Il Principio d'Isotropia Relativa Dalla descrizione vettoriale del meccanismo ondulatorio di una particella, possiamo giustificare l'esistenza di un Principio di Isotropia Relativa che è una generalizzazione del Principio di Simmetria Relativa.
Possibilità statistiche per la creazione di particelle elementari Deduciamo dalla giustificazione delle probabilità statistiche, inerenti alla struttura geometrica delle onde, la sovrapposizione particella-antiparticella, nel fenomeno di annichilazione, dal quale possiamo trarre una catena causale che ci conduce ad un plausibile modello della creazione di massa sotto forma di singole particelle elementari.
Difetto di Massa e forza Nucleare ondulatoria L'indagine, a livello nucleare, della struttura del modello ondulatorio di due protoni mostra che alla distanza di 1 Fermi le interazioni elettriche sono assenti, poichè mancano quelle onde che caratterizzano l'interazione elettrica. Ciò implica una modifica quantitativa delle forze in atto. Da questo si può trarre un originale spiegazione della Fusione Fredda.
Il modello ondulatorio del Neutrone La diversa struttura ondulatoria e le diverse interazioni tra i nucleoni inducono a considerare nuove possibilità per un modello ondulatorio del Neutrone.
Il modello del Decadimento Beta ondulatorio Il nuovo modello mostra una catena causale che giustifica, meglio della teoria corrente, l'intero processo di decadimento Beta e, conseguentemente, mostra la natura ondulatoria del Neutrino.
Il modello ondulatorio del Pione e del Muone Dal modello del decadimento Beta possiamo dedurre tutte le masse, le cariche, le energie, gli spin e i decadimenti di tutte le famiglie di particelle.
L'Atomo ondulatorio I livelli energetici quantizzati dell'atomo possono essere interpretati come conseguenza dell'organizzazione delle onde di risonanza della sorgente-elettrone attorno alle orbite di risonanza, che contengono e descrivono un numero intero di fronti d'onda Doppler su ogni orbita specifica.
Il segreto svelato della Costante di Struttura Fine La completa comprensione della natura causale della Costante di Struttura Fine si ottiene dal modello che prevede due fronti d'onda Doppler relativistici che muovono in direzione opposta sulla stessa orbita di risonanza obbedendo ad alcuni parametri ondulatori che permettono lo stato di risonanza.
La Luce come Variazione d'Onda L'ultima conseguenza dell'esistenza delle onde di risonanza e di non risonanza per la sorgente d'onda elettrone, che passa attraverso due diversi stati di risonanza, consiste in una emissione
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ondulatoria direzionale, modulata in frequenza, che chiamiamo Fotone.
La quasi banale determinazione del Principio d'Indeterminazione Una descrizione deterministica del mitico Principio di Indeterminazione deriva dalla struttura e organizzazione delle onde che costituiscono la particella quale sorgente d'onda elementare.
Viene presentata e criticata la relazione di un Referee -anonimodel tutto ostile e abbastanza chiaramente prevenuto. Viene opposta al Referee la lettera di un lettore appassionato.
A.A.S.A. mailto:%
[email protected]
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Da: A: Data: Oggetto:
khyron
[email protected] lunedì 5 novembre 2001 13.16 Fotografia Mentale
Caro Franco, Sono Gregory Snegoff, l'amico di Mirko Kulik. Grazie infinite per la copia di Altra Scienza, è proprio quel che ci vuole per aiutare a diffondere "L'Altra Informazione", così importante e così occultata. Mirko mi ha comunicato l'interesse di Altra Scienza di fare un'intervista a proposito della Fotografia Mentale. Troverà incluso in questo e-mail alcune informazioni che ho tradotto in Italiano tratte dal sito www.subdyn.com. Daranno un'idea di che si tratta. Io sono l'istruttore per l'Italia e la Svizzera della Subliminal Dynamics Brain Management (Fotografia Mentale). Per un eventuale intervista o per una qualsiasi domanda, mi può trovare ai seguenti numeri telefonici: 06-3728878 / 347-3471263. Un cordiale saluto, Gregory Snegoff ************* Subliminal Dynamics Brain Management (Seminario di 4 giorni della Fotografia Mentale) “Se pensi che puoi, se pensi che non puoi, hai ragione.” --Henry Ford Subliminal Dynamics Brain Management é un avanzatissimo sistema per imparare con l’intero cervello. Inoltre stimola nel cervello un equilibrio emisferico simultaneamente su tutti i livelli. Subliminal Dynamics® e la Fotografia Mentale sono nati dalle prime scoperte nel 1975 in Phoenix, Arizona. In quel anno, un consulente finanziario in pensione uscì dal deserto ed entrò nella storia. Con un lungo passato nelle tecniche della lettura rapida, Richard Welch aveva scoperto un nuovo procedimento mentale: la Fotografia Mentale. Da ricerche fatte nel 1988 é stato dimostrato che il subconscio non solo processa informazione ma oltre tutto impara formattando l’informazione immessa. Anche quando le persone dimostravano ottimi risultati in questi test, non riuscivano a spiegare come lo facevano sul livello conscio. Questo é l’intuito. L’intuizione é trovare la soluzione ad un problema senza sapere consciamente
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tutti i passi intermedi. “Whole Brain Learning” (imparare col intero cervello) é un modo di stimolare la crescita dei dendriti nelle cellule del cervello. I dendriti sono gl’immagazzinatori della memoria. Più dendriti significano più capacità di memoria e l’abilità di ricordare più cose sia nel passato sia nel presente. La Fotografia Mentale, una forma molto potente di Whole Brain Learning, incorpora diverse tecniche per stimolare una crescita accelerata dei dendriti. La Fotografia Mentale crea un forte rapporto tra conscio e subconscio. Dà la possibilità di assimilare informazione a 100 volte la velocità media di lettura con una ritenzione di 100% per tutta la vita. Ma più importante, la Fotografia Mentale apre una strada ad una parte del cervello che gestisce delle abilità straordinarie. Questa parte del cervello funziona come condotto alle energie universali (banco psi o noosfera) e controlla diverse funzioni autonomiche come il battito del cuore, la respirazione, etc. La Fotografia Mentale dà la possibilità di avere il controllo della propria vita come mai nel passato. Molti studenti della Fotografia Mentale dicono che quando l’hanno applicata ai loro problemi di salute, hanno sperimentato la cura di ossa, tessuti, organi, remissioni di malattie e un calo di stress. Autorità come Deepak Chopra stanno educando la gente sugli effetti dello stress nella nostra cultura. In parole semplici, lo stress propaga le malattie. Un fattore maggiore del aumento dello stress é una sovraccarica di informazione. "Siamo affogati d’informazione ma affamati di conoscenza." --Rutherford D. Rogers. Ritornare ad assimilare l’informazione come fanno i bambini é l’unico modo di poter mantenere la propria posizione nel velocissimo mondo degli affari di oggi. Con la Fotografia Mentale lo stress che dobbiamo subire nel arco della giornata si diminuisce drasticamente. Rafforzando e tonificando il cervello in questo modo naturale creiamo una vita più sana e più felice. Subliminal Dynamics Brain Management é un sistema che coinvolge la propria percezione del mondo e le proprie credenze; queste incidono sulle capacità di svolgere una vita significativa e produttiva. La maggioranza delle persone non si rendono conto che la chiave della salute mentale e fisica risiede nel subconscio. Una volta imparato come accedere e aggiustare una credenza subconscia, la propria percezione del mondo, le proprie credenze e capacità cambiano drammaticamente.
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“Non diventiamo vecchi. Smettiamo di imparare, allora siamo vecchi.” La Fotografia Mentale aumenta la propria abilità di interagire con il sovraccarico informatico di oggi. Bypassa gli effetti della dislessia ed altre “difficoltà di apprendimento”. La Fotografia Mentale é importante ma deve essere usata insieme alle altre funzioni del subconscio per produrre un forte legame tra subconscio e conscio. Nello stato di Arizona nel’85, 22 scuole elementari hanno preso parte ad uno sperimento scientifico sugli effetti della Fotografia Mentale: studenti da ogni scuola venivano scelti per far parte di una esaustiva batteria di test allo scopo di stabilire i livelli iniziali di intelligenza, background socioeconomico, culturale, età, etc. E’ stato insegnata loro la tecnica della Fotografia Mentale esattamente come viene insegnata oggi agli adulti. Dopo, i ragazzi hanno praticato gli esercizi per due settimane per un’ora ogni giorno. Poi di nuovo un secondo round di test. I risultati? Nelle materie di grammatica, storia, letteratura, etc., é stato rilevato un salto medio di sei anni scolastici, nelle materie tecniche (scienza, matematica, etc.) un salto medio di quattro anni. Tutto questo dopo soli quindici giorni di utilizzo della tecnica. Se ai nostri figli vogliamo dare le massime possibilità con il minimo di stress, la Fotografia Mentale é un passo da gigante in avanti. Gli studenti universitari non devono più studiare ogni momento della giornata nella speranza di passare gli esami: lo studio diventa facile e senza stress; non c’é bisogno di sprecare settimane o mesi di tempo nella ripetizione. Imparano in modo naturale e sopratutto veloce. Problemi di dislessia sono bypassati dato che la velocità di Fotografia Subliminale é 100 volta più veloce della lettura media (250 parole/minuto). A questa velocità, la dislessia non interferisce con l’assimilazione d’informazione perché l’informazione non é messa a fuoco dagli occhi. L’informazione é assimilata in formato di pagina piena con un impatto di cento volte di quello della lettura normale. Subliminal Dynamics Brain Management garantisce che non smettiamo di crescere mentalmente ed apre delle possibilità mai sognate prima. C’é una sola costante nella vita--il Cambiamento! Subliminal Dynamics Brain Management insegna come sguinzagliare la potente abilità naturale di assimilare informazioni alla velocità di due pagine al secondo (un minimo di 25,000 parole/minuto) con una ritenzione di 100% per la vita più un notevole aumento della
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comprensione. Altri benefits della Subliminal Dynamics Brain Management: •livelli di stress drammaticamente ridotti, •più energia, •meno tempo perso dovuto alle malattie, •aumentata concentrazione, •aumentata produttività. Alcune domande e risposte: D: La Fotografia Mentale é uguale alla lettura rapida? R: NO. La Fotografia Mentale é una funzione diversa dalla lettura o la lettura rapida. Le meccaniche e il sentiero neurologico sono diversi. D: Chi può trovare successo con la Fotografia Mentale? R: Siamo nati tutti con queste abilità. Non le perdiamo mai. Invece siamo stati “diseducati” nel usarle. Le nostre ricerche comprendono studenti dai 5 ai 93 anni di età; sono comprese diverse difficoltà di apprendimento e diversi livelli di intelligenza che coprono la gamma dal fortemente ritardato al genio: tutti ci riescono, basta credere in se stesso. D.: Vendete audio cassette subliminali? R.: NO. Le sconsigliamo. Mostriamo come fare queste cose in modo molto più efficace. Ti mettiamo in controllo del tuo subconscio. Il conscio é il Grande Procrastinatore. Il subconscio, pero, esegue l’ordine datosi senza domandarsi perché. La Fotografia Mentale insegna programmare il proprio subconscio--dandosi il controllo della propria vita. Girare i lavori da fare al subconscio invece che al conscio assicura che i lavori vengano compiuti con efficienza e senza fatica. CONCENTRAZIONE AL 100% “L’indice di Distrazione”, un esercizio che aumenta fortemente la concentrazione, é stato inventato dal giovane Albert Einstein. Lo ha usato per tutta la vita, dandosi l’abilità di concentrarsi totalmente su un problema fino a 42 minuti di seguito, invece dei pochi secondi o minuti della persona normale. L’indice é stato oggetto di studio dall’Università di Columbia a New York e dall’Università Statale di Florida. Questo esercizio può essere usato per concentrarsi su un qualsiasi lavoro o problema per un lungo periodo. IMPARARE LINGUE STRANIERE
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La Fotografia Mentale dà la possibilità di installare un’intera lingua sul subconscio in maniera simile ad un a dima o mascherina sovrimposta sulla lingua madre. Anche traduzioni difficili come l’inglese (logico, lineare) al giapponese (basato su immagini esoteriche e simboli) diventano più facili. L’unica cosa che hai da perdere e’ il tuo dolore. Come scrive Dott. Deepak Chopra: una causa principale delle malattie è lo stress. Il sistema della Fotografia Mentale costruisce linee di accesso ad altre parti del cervello. Una volta stabilite, l’utilizzo della programmazione subliminale e le tecniche di visualizzazione sono assai efficaci nel ridurre lo stress e promuovere la salute. Curarsi diventa un procedimento di equilibrio armonico di energie perché gran parte delle malattie hanno le radici nei livelli più sottili di energie, quelli mentali, emotivi, etc. Dato che non siamo capaci di ricreare lo stato primario per riprogrammare sul livello conscio dobbiamo accedere al subconscio. Per le aziende: D: Cosa guadagna un dipendente tramite l’uso della Fotografia Mentale? R: Riduzione dello stress Aumentata creatività Fiducia in se stesso Forte automotivazione Aumentata abilità al lavoro Aumentata attenzione ai dettagli Meno infortuni Aumentato senso di orgoglio del proprio lavoro Utilizzando la Fotografia Mentale un dipendente non solo lavora meglio ma può applicare il sistema in tutta la propria vita. D: Cosa guadagna l’azienda tramite l’utilizzo della Fotografia Mentale? R: Più profitti. Meno infortuni. Aumentata qualità. La capacità di capire e di prevedere le esigenze dei clienti. Sviluppa una coesiva infrastruttura che offre ai manager e gli operai un sistema di comunicazione a doppio binario e di lavorare come un’équipe. •Inoltre, possono essere fornite delle cassette dei rilassamenti simili a quelli utilizzati durante il corso ma mirati invece agli specifi scopi dell’azienda, creati esclusivamente per essa.
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Uno dei desideri più profondi é di sentirsi apprezzati. In questa era di diminuzione della manodopera nelle aziende, tanti dipendenti hanno perso questo senso di stima, di essere apprezzati. Diminuire lo stress, aumentare l’autostima e la fiducia in se stesso. La Fotografia Mentale utilizza un metodo speciale di rilassamento che coinvolge il subconscio insieme al conscio. E’ la mente conscia, completamente sveglia e rilassata che accede e programma il subconscio di rilassarsi e sciogliere le tensioni. Usare le tecniche di rilassamento della Fotografia Mentale fa sì che la persona diventa più organizzata, più efficiente, di maggiore successo e più gioiosa in confronto alla vita. Questo poi porta ad una maggiore fiducia in se stesso ed a un maggiore autostima. Subliminal Dynamics Brain Management informa gli studenti della Fotografia Mentale che quello che imparano da questa tecnica costituisce una sfida ai loro paradigma, che gli studenti possono essere esposti a delle idee che esistono al di fuori del loro sistema di credenze. Noi suggeriamo di andare oltre, di accettare le sfide, di rimuovere i propri limiti e di cambiare la propria vita in modi positivi. VUOI AVERE IL CONTROLLO DELLA TUA VITA? PRENDILO!
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Alternative Science & Technology Research Organisation Of South Australia 2001 Andrews magnet motor. See May News letter
Andrews Bike See May Newsletter
Andrews Gravity Wheel. See May Newsletter
July Guest speaker was Mr Malcolm Beare See Peters Page Aug
Keen members crowd around Cedrics motor. Note: Joe cell water charging unit in foreground. Bruce gave a talk on water charging. ASTRO Technical Meeting Nov 2001 See Dec 01 Newsletter
Electric Morris 1100 See April News letter
Hanging magnet "joecell" detector. See Oct Newsletter
Rodger with his amazing ballbearing Ken describes motor. This his stepper motor is motor drive. simply a ASTRO shaft Technical through two Meeting Nov bearings. 2001 The motor will run in See Dec 01 whatever Newsletter direction it is spun to start. The power supply is a 12 volt car battery. ASTRO Technical Meeting Nov 2001 See Dec 01 Newsletter
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Jans amazing rings and roller demo. This was part of a Gravity Wheel talk. ASTRO Technical Meeting Nov 2001 See Dec 01 Newsletter
This image shows part of one of Rodgers high voltage flying machines. ASTRO Technical Meeting Nov 2001 Joe cell for a Toyota see Jan 02 Newsletter
See Dec 01 Newsletter
ASTRO Invention of the year 2000 FIRST PRIZE
One lamp and a short wire. The lamp brightness will not change with an input voltage down to 8.5 volts.
Ken's Constant Current Lamp Driver, designed for low voltage power supplies ( eg 12 volt solar ). The lamp brightness will not change when a long lamp feed wire is used. Up to three 20 watt lamps could be used on the prototype; the wire loss remaining the same as for one lamp. Two lamps and a long thin wire. Note the See Ken's technical description for details. same brightness as with one lamp and short wire.
SECOND PRIZE Percy's Portable Biodiesel Unit. This unit has an inbuilt heater and stirring mechanism. Percy also made some large fully automatic units; this unit however goes anywhere. See below for more of Percy's devices.
THIRD PRIZE Keiths Jack will lift heavy vehicles. The jack triangulates under the vehicle to prevent rolling. Keith is a prolific inventor with many inventions to his name...how do you pick a winner? (Aircraft to hairpins...... see Keith)
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Percy's multi-wave oscillator. Percy's multi-wave oscillator.
July 2000
Percy's multi-wave oscillator. July 2000
Percy's GEET powered Wankel Front view.
Percy's GEET powered Wankel
Percy's multi-wave oscillator.
Percy's GEET powered Wankel Back view.
Ken's Thermoelectric Generator as purchased July 2000.
Patent numbers to the Thermoelectric Generator.
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Victor's sound from a gas flame experiment. The power supply is under the radio, 100 watt amp to the right of the powersupply.
Strange things were happening in the dark after ASTRO's meeting last night (Aug 12). What's Piero up to?
Can you see how it works?
Another shot of Vic's experiment.
35 amp power supply Ken is constructing for a friend, it can turn on and off in less the 100 nano seconds. It should run very well around 42.7 kHz.
The first public demonstration of a new fuel delivery system. Note the electric heater in the background (as a load for the generator).
It runs very well at any load, with very low emission levels and fuel consumption. More about fuel types later.
"Venus 78" Electric bike showing 3x12 volt batteries & cooling fan. Electronic control built by Randal.
The Venus 78 was modified by Randal & sold to Andrew. Bruce now owns the bike.
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Cell built from a cut down fire extinguisher has never worked! 1996
Uli built Joe Cell with a carbon rod in the centre.
Bruce's original 1993 Joe Cell.
1999
Fuel Saver Article Photo. Fuel cut off control box.
Fuel Saver Article Photo. In car display unit.
Bruce's original 1993 Joe Cell with the cone modification. Fuel Saver Article Photo. Electronic Control Unit.
Fuel Saver Article Photo.
Fuel Saver Article Photo. Insulation around the exhaust manifold heat exchanger.
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Dino,s water urn. See Oct 2000 newsletter.
Cedrics Bedini motor/generator See Nov 2000 newsletter
Dino's colloidal silver maker. See October 2000 newsletter.
Cedrics Bedini motor/generator
Cedrics Solar motor
Cedrics Hans Coler energy collector
Cedrics Magnet motor:
Percy's small colloidal silver maker.
Percy's small colloidal silver maker.
Cedrics Adams motor See Nov 2000 newsletter
Cedrics Hendershot generator
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Il Parafulmine Antimpatto® De Bernardi al MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA "Leonardo Da Vinci" (*)
Selezione delle innovazioni più rilevanti, prodotti industriali ad alto contenuto tecnologico XI Edizione
a) Parafulmine ANTIMPATTO ® DE BERNARDI mod. Skyscraper 1000 kA b) Filtro-blocco ANTIMPATTO ® DE BERNARDI mod. SCt 500 kA
a) Parafulmine con testa semisferica e circuiti RLC per radiofrequenze- antenna multigamma, omnidirezionale. Previene la formazione del fulmine discendente (cielo-terra). b) Filtro-blocco con morsetto inferiore per il collegamento di messa a terra e morsetto superiore per il collegamento con il nodo di terra. Previene la formazione del fulmine ascendente (terra-cielo).
! " # $$ " " %& ' # $ &$ Prevenzione della formazione dei fulmini e neutralizzazione dell'inquinamento elettromagnetico locale, esercitate con assoluta idoneità e sicurezza a regola d'arte in armonia con l'ecosistema e l'igiene ambientale. Apparecchiature uniche al mondo nel loro genere garantite da Brevetti Ministeriali di Invenzione Industriale De Bernardi.
( ' # %*) # %+ $ , % '" # $ !- ' # # % . /01 0 2 3 42 / 5 67 8 9;: ? 9 @8 A B C .
Dal 1947 l'
È il primo e l'unico che previene la formazione del fulmine.
D E F G E H IJ G GKG L D ME G J N O P Q RTS U;V U P W O P X Q
- Ingenieur der Elektronik -
Laboringenieur für Vorentwiklung (Ingegnere elettronico, Ingegnere di laboratorio - ricercatoreper studi di principio) Titoli Accademici tedeschi
YZ [ \ ] ^ Y`_ a b^ c d d a [ e \ INGELVA PARAFULMINI S.r.l.
© Copyright (*) Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica "Leonardo Da Vinci", Via San Vittore 21 - 20123 Milano
Fonte:http://www.ingelva.it/museo.htm
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69 Fonte:http://www.integratron.com Home Page | History | Rejuvenation | Let's Get Technical | Sacred Geometry | Dome Events
The Integratron "The purpose of the Integratron is to recharge energy into living cell structure, to bring about longer life with youthful energy." -- George Van Tassel builder of the Integratron "There is no other building like it in the US. The fountain of youth is not in Florida, but it is in southern California at the Integratron." --Weekend Travel Update a nationally syndicated TV travel show The Integratron is a 38-foot high, 50-foot diameter, non-metallic structure designed by the engineer George Van Tassel as a rejuvenation and time machine. Van Tassel was a legendary figure, a former test pilot for Howard Hughes and Douglas Aircraft, who lived at Giant Rock, and operated Giant Rock airport. His annual Spacecraft Conventions were attended by thousands across two decades, featuring high profile UFO contactees and pioneers in the fields of antigravity, primary energy research and electromagnetics. Van Tassel led weekly meditations in a cave under the rock from the 1950's to the 1970's, which he claimed led to UFO contacts. He said UFO channelings and ideas from scientists such as Nikola Tesla led to the unique architecture of the Integratron. He spent 18 years constructing the building.
The Integratron is sited on a magnetic vortex The location of the Integratron is an essential part of its functioning. The siting was worked out according to a complex set of theories involving the earth's magnetic field, and the Integratron's relationship to the Great Pyramid in Egypt and Giant Rock, the world's largest freestanding boulder. Giant Rock is thought to be the world's largest freestanding boulder. Van Tassel claimed that a gigantic magnetic vortex of several miles radius could be measured around the rock with magnetometers. He believed that the great weight of the rock produced a piezo-electric effect on its granite crystals, creating the necessary magnetic field. More About the Integratron Home Page | History | Rejuvenation | Let's Get Technical | Sacred Geometry | Dome Events
70 Fonte:http://www.mtjf.demon.co.uk/modern.htm
LINEAR FORCE MACHINE NEW PROPULSION UNIT PROVEN "ANTI-GRAVITY" DEVICE This is an article describing the above prototype machine, which now needs to be developed into an engine suitable for propelling actual devices such as :- boats, planes, spaceships etc. This engine could be used to generate a large propulsive thrust resulting in a design suitable for propelling a star ship.
Prototype machine in vertical test rig, with counterweight and control electronics at right. The basic prototype machine weighs 10 Kg and generates a force of 10 NEWTONS. It generates a mechanical force from electrical energy by converting CENTRIFUGAL FORCE into a linear mechanical force. Further development using an IMPULSE FORCE obtained from an Electromagnetic Pulse and MOMENTUM EXCHANGE obtained by slowing down a solenoid accelerated by the above electromagnetic pulse is ONGOING. The impulse force and the momentum exchange (force) both giving a force in the same direction (upwards). The basic principle and a video of operation have been acknowledged by established authorities. Article follows
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Fonte: http://depalma.pair.com/quadrapics.html ! "! $#%!
The Inner Workings of the Quadrapole N-machine
The Astounding Effects of the Quadrapole N-machine
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74 Fonte: http://www.galileonet.it/archiviop/magazine.asp?id=494 (10 Aprile 1999)
FISICA
Bollicine di luce di Gian Francesco Lorusso * Una ampolla di liquido. Un generatore di onde sonore. E tre fisici curiosi. A volte non servono i laboratori miliardari per ottenere risultati brillanti. Questa settimana Nature pubblica un articolo che spiega la sonoluminescenza: quando il suono attraversa un liquido genera delle bolle, che poi "implodono" emettendo una microscintilla. Scatenando fenomeni che, secondo i più ottimisti, potrebbero portare lontano A volte fenomeni fisici davvero interessanti si "nascondono" anche in oggetti piuttosto semplici, per esempio un'ampolla piena di liquido attraversata da onde sonore. Lo dimostra un articolo pubblicato sul prossimo numero di Nature da Sascha Hilgenfeldt, della Harvard University, Siegfried Grossmann, dell'Università di Marburg (Germania) e Detlef Lohse, dellUniversità di Twente (Olanda). Dopo anni di interpretazioni incerte, con un articolo di rara eleganza, i tre sono riusciti a spiegare il fenomeno della sonoluminescienza. In cosa consiste? Semplificando un po': prendete una ampolla piena di liquido, mettetela vicino una cassa dello stereo che emette una sola frequenza e alzate il volume. All'interno della bolla si formeranno delle onde sonore. Ora, se spegnete le luci, in corrispondenza dei nodi delle onde si vedranno dei piccoli puntini luminosi. Le onde formano delle micro-bolle nel liquido (in questo caso da 5 a 70 millesimi di millimetro di diametro, circa lo spessore di un capello). Poi, sotto la pressione del liquido le bolle "implodono" emettendo una scintilla. Un meccanismo piuttosto semplice, ma che finora nessuno aveva spiegato in dettaglio e che soprattutto rivela altri fenomeni davvero interessanti. La sonoluminescenza era più o meno nota dall'inizio del secolo. Ma i ricercatori iniziarono a studiarla a fondo solo nel 1989, quando Felipe Gaitan riuscì ad aggiustare i parametri dell'esperimento in maniera da poter guardare una sola bolla alla volta, la cosidetta Singel Bubble Sono-Luminescence, in breve Sbsl. Studiando la luce della sua ampolla, Gaitan si rese conto che non era continua, ma veniva emessa in tanti brevi flash: una media di 20 mila al secondo. Dopo la scoperta di Gaitan, Seth Puttermann si convinse che forse si trattava di un fenomeno nuovo, che avrebbe potuto portare allo sviluppo di una branca completamente nuova della fisica. Si chiuse in laboratorio raccogliendo una grande quantità di dati sulla Sbsl al variare dei parametri sperimentali. Ma a distanza di 10 anni ci si capiva meno di prima. E qui arriva il lavoro di Hilgenfeldt, Grossmann e Lohse. Essi dimostrano che la sonoluminescenza non è una branca nuova della fisica, come pensava Puttermann, ma si può spiegare usando le leggi dell'idrodinamica e della fisica dei plasmi. Ma non per questo si rivela meno interessante, anche se i tre ricercatori, per il loro articolo, hanno scelto un titolo apparentemente dimesso: "Una semplice spiegazione dell'emissione di luce nella sonoluminescenza". Per cominciare, notano che il tipo di radiazione emessa nella Sbsl non assomiglia affatto alla radiazione di corpo nero, come si era pensato in un primo momento. Il ché è un fatto piuttosto importante, perché significa che la luce emessa dipende dal materiale e i fotoni osservati trasportano informazioni sul meccanismo specifico che avviene nella bolla. E questo è già un bel risultato, ma non è tutto. Bisogna pensare a un modo per descrivere la bolla che collassa. Hilgenfeldt e compagni scoprono che le cosiddette equazioni di Rayleigh-Plesset descrivono la variazione di raggio e di temperatura all'interno della bolla, temperatura che raggiunge il ragguardevole livello 20-30 mila gradi. Ma non è finita. A queste temperature, il gas nella bolla è in stato di plasma, cioè una sorta di "zuppa" in cui gli elettroni non sono più legati agli atomi. Quali mecacnismi di emissione di luce sono dunque attivi in questa situazione? Sono due: la luce viene emessa perché le particelle cariche dello stesso segno si scontrano rallentandosi (la cosiddetta radiazione di bremsstrahlung) oppure perché particelle di carica opposta si ricobinano. I risultati degli esperimenti si accordano in maniera stupefacente con la teoria e l'eleganza della "semplice spiegazione" sta nel fatto che non servono i cosiddetti "parametri aggiustabili di fitting", trucco un po' indecente e tanto caro alla comunità scientifica che permette di confermare più o meno qualunque teoria con qualunque esperimento. E c'è anche chi comincia a fantasticare. Per esempio: se l'implosione di una bolla di 70 micron fa schizzare la temperatura a 30 mila gradi, cosa potrebbe succedere se la bolla divenisse dieci volte più grande, attorno al millimetro di diametro? E se dentro la bolla ci fosse del deuterio, o una miscela di deuterio e trizio, non potrebbe forse innescarsi una microfusione nucleare (calda)? La piccola comunità degli addetti ai lavori ci va con i piedi di piombo, cercando di evitare i clamori (e poi le delusioni) che suscitò ai suoi tempi l'altra fusione, quella fredda. Ma inevitabilmente l'ottimismo sprizza, e c'è già chi parla di "stelle in un bicchiere". * fisico dell'Università della California, Berkeley
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Laserway Presidence Malgarini Franco Modesto martedì 6 novembre 2001 19.14 X51
Carissimo Franco, E' con piacere che ricevo oggi la tua posta! Ogni tanto rileggo la tua coraggiosa e bella rivista che tengo sempre a portata di mano per la bella sintesi di tutti gli argomenti avveniristici che ci accomunano nella sete di ricerca. LX51 non è nulla di speciale, solo un sistema elettrostatico per sollevare un aeromobile. In miniatura, puoi costruirne uno tu in casa con un semplice pezzo di polistirolo: lo strofini su un maglione di lana e si attacca alla parete del tuo studio sfidando la gravità. Provare per credere. Ora è ovvio che se il pezzo di polistirolo è grande, ci vuole un maglione grande...ma il principio è lo stesso. Tu a questo punto mi dirai: d'accordo, ma per sollevarlo dal suolo? Nulla di più facile: prendi 2 piastrelle (7x7x3 cm) di polistirolo e le strofini entrambe sullo stesso maglione (di lana). Vedrai che se le metti faccia contro faccia e le tieni in equilibrio si respingeranno e se ne fai un sandwich, potremo dire che la superiore leviterà sulla inferiore, per il principio che poli uguali si respingono, esattamente come nei magneti. Adesso QUALSIASI oggetto può essere caricato elettrostaticamente, compreso il tamburo al selenio della tua stampante laser che non è poi tanto piccolo. La mia idea è stata solo quella di caricare GROSSE masse con ADEGUATE cariche elettrostatiche anche mediante l'uso del LDC, condensatore a dielettrico dinamico, che riduce grandemente i pesi motore e di cui già conosci l'esistenza avendola letta sul sito LASERWAY. L'X51 quindi non è nulla di speciale: solo un elicottero senza l'ingombrante, ridicolo, costoso e mai come ora dimostratosi insicuro sistema di propulsione classico (rumorosissime turbine, ingranaggi riduttori, costosi ed ingombranti rotori, delicati sistemi oleodinamici di controllo) e con al suo posto un comunissimo anche se potente generatore elettrostatico che si basa sull'effetto scoperto da Townsend Brown. Se poi vuoi vedere dei modellini librarsi in aria linka su JLN Labs nel ns sito e li vedrai senza problemi. Chiaramente l'X51 viene smembrato e smontato tutte le volte, per motivi di segretezza, ma ti assicuro che è molto leggero, forse anche troppo per un volo troppo alto e lungo e comunque fuori dallo spazio di cui possiamo ogni tanto disporre. Ma il principio è fondato e procediamo nella ricerca. Mi raccomando però, ricordati che noi utilizziamo ed intendiamo utilizzare solo ed esclusivamente energia pulita, ecologica e naturale; quindi, mai solo penseremo di utilizzare orrori per l'ecosistema come l' uranio impoverito, che invece sembra usino altri ricercatori o probabilmente anche enti aerospaziali in piena regola. Grazie dell'attenzione e buon lavoro! Paolo Mazzilli
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Piero Godone Franco Malgarini lunedì 3 dicembre 2001 5.03 Ricevuta ALTRA SCIENZA
Gentile Franco Malgarini, alcuni giorni or sono ho ricevuto la sua pubblicazione. E' stata per me cosa senz'altro molto gradita, in considerazione del fatto che anch'io, come tanti altri appassionati studiosi di fisica ed affini, mi trovo nelle condizioni di dover "travasare" ai miei contemporanei quello che e' il frutto dei miei studi. Complimenti per la rivista, la sua e' un'ottima iniziativa: ...nelle idee apparentemente piu' strane spesso e' nascosto un potenziale enorme, e che va scoperto, aiutato, indirizzato e quant'altro. Personalmente sono moltissimi anni ormai che mi occupo di certe cose e non posso piu' tenere solo per me quanto ho capito. Suppongo che sia venuto a conoscenza dei miei lavori navigando in rete e/o leggendo qualcosa di quanto ho riportato sui ng. it.scienza e it.scienza fisica. Mi creda, le cose che ho da trasmettere (sento di poter dire al mondo intero) sono particolarmente importanti. Sono altresì convinto del fatto, che come spero abbia letto sul mio ultimo post, noi "innovatori/progressisti" e/o scienziati un po' pazzi, possiamo accrescere il nostro potere contrattuale solamente se siamo capaci di accordarci almeno su una piccola cosa, solo cosi' potremo diventare una vera forza. Un piccolo punto su cui potremmo essere tutti d'accordo, potrebbe senz'altro essere riconosciuto al ... "Quarto principio della dinamica". Mi rendo conto che al primo impatto la mia proposta possa apparire alquanto azzardata, ma mi creda, dietro al nuovo principio della dinamica ci sono anni di studi, esperienze varie, insomma, un lavoro complessivamente enorme, condotto con grande amore e passione. Mi hanno colpito ed impressionato molto favorevolmente, le sue belle parole riportate in fondo alla sua rivista, a pag. 110. Non posso che condividere e sottoscrivere tutti i suoi pensieri incondizionatamente. L'uomo deve crescere, anche e soprattutto, come individuo a partire dal profondo del suo animo. Tanta tecnologia, senza un giusto grado di maturazione interiore, puo' rivelarsi estremamente pericolosa:....darebbe, lei, una scatola di fiammiferi, ad un bambino, in un pagliaio? Se pensa di poter pubblicare sulla sua rivista qualcosa di cio' che tratta dei miei studi, in particolare il quarto principio della dinamica con adeguata presentazione, se ne puo' senz'altro parlare. Un cordiale saluto, e ancora complimenti, Gian Piero Godone - Ventimiglia http://users.masterweb.it/fisica-physics
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