Allen Carr - Smetti Di Fumare Adesso, Senza Ingrassare È Facile Se Sai Come Farlo (2011)

January 22, 2023 | Author: Anonymous | Category: N/A
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SMETTERE DI FUMA FUMARE RE ADESSO Titolo originale: Stop smoking now without gaining weight Traduzione: Francesca Cesati e Elena Stubel 1 Edizione Novembre 2011 www.cwieditrice.com [email protected]

 

Allen Carr

Nel 1983, l'inglese Allen Carr, fumatore incallito per oltre 30 anni, dopo numerosi falliti tentativi per liberarsi dalla propria dipendenza, passò da 100 sigarette al giorno a zero senza soffrire sintomi d'astinenza, senza l'uso della forza di volontà e senza ingrassare. Capì che aveva trovato ciò che il mondo stava attendendo: un modo facile per smettere di fumare - The Easyway to stop Smoking - e lo chiamò proprio così: Easyway. Qualche anno più tardi decise di lasciare la sua brillante carriera di commercialista per dedicarsi esclusivamente ad aiutare altri tabagisti e, in breve tempo, il successo fenomenale del suo metodo gli fece acquisire la fama di esperto mondiale nel campo della disassuefazione al fumo. A conferma di questo, nel 1998, venne invitato a parlare al X Congresso Mondiale sul Tabacco e la Salute, tenutosi a Pechino - prima persona senza qualifiche mediche a ricevere tale onore. Ad oggi, centinaia di migliaia di persone hanno smesso di fumare partecipando ai Seminari Easyway che si tengono nei 150 Centri Allen Carr's con sede in oltre 45 nazioni. Questi centri garantiscono che troverete facile smettere di fumare o il rimborso totale di quanto pagato e, in base alla richiesta di rimborsi, il successo e superiore al 90%. Nel 1985, Allen Carr, con l'intento di poter aiutare un numero maggiore di persone, traspose il suo metodo in un libro "The easyway to stop smoking" che oggi, tradotto in oltre 30 lingue, ha superato le 12.000.000 copie vendute. Pubblicato in Italia dalla Casa Editrice EWI con il titolo "È facile smettere di fumare se sai come farlo" ha raggiunto 1.200.000 copie ed è da anni in cima alle classifiche nazionali dei libri più venduti.

 

In seguito, sollecitato dalle richieste di persone con altre dipendenze, Carr si rese conto che il suo metodo poteva essere applicato con successo per risolvere altre problematiche come quelle derivanti da un'errata alimentazione, il consumo di alcol e stati d'ansia.

 

Qui di seguito i titoli dei libri di Allen Carr: "È facile smettere di fumare se sai come farlo" "È facile controllare l'alcol se sai come farlo" "È facile controllare il peso se sai come farlo" "Ti illustriamo come è facile smettere di fumare se sai come farlo" "È facile smettere di fumare se sai come farlo per le donne" "È facile controllare il peso se sai come farlo" - Illustrato "Il piccolo libro per smettere di fumare" "E facile smettere di preoccuparsi se sai come farlo" "Mai più doposbomia, è facile se sai come farlo"

 

Indice Biografia Biogr afia di Allen A llen Carr Introduzione Capitolo 1 Perché si fuma Capitolo 2 La trappola Capitolo 3 limito. Capitolo 4 Primi Primi passi verso la libertà l ibertà Capitolo 5 L'illusione L'illusione del piacere Capitolo 6 Non avete bisogno bisogno della forza di volontà Capitolo 7 Non si rinuncia a niente Capitolo 8 La personalità dipendente Capitolo 9 Indotti alla distrazione Capitolo 10 Ridursi Ridursi in schiavitù Capitolo 11 I sostitutivi Capitolo 12 II problema problema del peso Capitolo 13 I fumatori sono tutti uguali Capitolo 14 Questioni Questioni bruc b rucianti ianti Capitolo 15 Non c'è niente da temere Capitolo 16 Assumere Assumere il contr controllo ollo Capitolo 17 L'astinenza Capitolo 18 L'ultima sigaretta

 

Capitolo 19 Rilassamento Easyway Easyway Capitolo 20 Gli effetti effetti del metodo Easyway Il giudizio dei medici medici sul metodo Easyway Mandaci la tua testimonianza Buono sconto Allen Carr's - Centri e libri

 

INTRODUZIONE Nell'aprile 1989, in un pomeriggio altrimenti non particolarmente interessante, mi accadde qualcosa di straordinario. Ero un fumatore accanito. Sapevo che il fumo mi stava uccidendo e che oltretutto mi costava una fortuna. La cosa peggiore, tuttavia, era che ne ero schiavo. Avevo già provato a smettere con la forza di volontà, le gomme alla nicotina e vari altri trucchetti, ma mi sentivo sempre giù di corda e finivo col riprendere. Quello che mi terrorizzava era la convinzione che mai mi sarei potuto godere un pasto, un aperitivo o una qualsiasi occasione sociale, né sarei riuscito ad affrontare situazioni stressanti senza fumare. Mi spaventava anche il profondo disagio di cui avevo sofferto durante i mici precedenti tentativi ovviamente falliti e temevo che mai mi sarei liberato dal desiderio irrefrenabile di fumare. Mentre suonavo il campanello della casa di Allen Carr, nel sobborgo londinese di Raynes Park, non avevo alcuna fiducia che sarebbe potuto accadere qualcosa di diverso. A diretrovato il vero,difficoltà mio fratello maggioree era stato ad unassolutamente suo seminariolae mancanza diceva di non aver a smettere chegià non sentiva del fumo. La qual cosa era strabiliante visto che era stato un fumatore accanito e che io stesso avevo assistito, più e più volte, ai suoi tentativi di smettere. Quando una mezza dozzina di persone, che consideravo accaniti fumatori, mi ebbero raccontato di aver avuto la stessa esperienza dopo essere stati da Allen Carr, ritenni che potesse esserci speranza anche per me e, dal momento che c'era una garanzia del tipo "soddisfatti o rimborsati", pensai: "Cos'ho da perdere?" Le cinque ore trascorse con Allen Carr, assieme a un gruppo di altri fumatori, oltre vent'anni fa, cambiarono la mia All'epoca ero un fumatore dovevaquel avere sempre con se almeno due pacchetti di vita. sigarette per sentirsi tranquilloche ed iniziai seminario convinto di stare per rinunciare ad uno dei piaceri della vita e che tale rinuncia mi avrebbe fatto sentire triste e privato di qualcosa. Temevo, inoltre, che non sarei stato in grado di affrontare situazioni difficili e ritenevo ritenev o quasi qua si impossibile immag immaginare inare una vita senza sigarette. sigarette. Me Me ne andai and ai qualche qual che ora più tardi senza più il bisogno né il desiderio di fumare. Non ebbi problemi di astinenza. Come mio fratello e i miei amici, trovai facile smettere. Non ci volle forza di volontà e immediatamente iniziai a godermi di più le occasioni sociali e a gestire meglio lo stress, proprio come Allen aveva Non provavo alcuna sensazione perdita: un enorme sollievo e una previsto. totale euforia nel sentirmi libero. Inoltre,dicome gli piuttosto altri, non aumentai di peso. Fu davvero davvero straordinario.

 

Mi resi conto, ad un tratto, che Allen Carr aveva concepito un metodo che poteva aiutare milioni di fumatori nel mondo a smettere facilmente e immediatamente, così gli scrissi per chiedergli se mi sarei potuto unire a lui nella sua missione. Ebbi l'enorme fortuna di essere accettato. Allen mi insegnò a fare il terapeuta e, insieme, aprimmo il secondo Centro a Birmingham. Non molto tempo dopo, fui nominato Direttore di un'azienda che avrebbe diffuso il metodo Easyway in tutto il mondo e la mia idea di organizzazione globale cominciò a divenire una realtà. Ad oggi, più di 400.000 persone si sono rivolte ai nostri Centri in più di 40 paesi. I Centri garantiscono, ora come allora, il totale rimborso del costo del seminario se non si riuscisse a stare senza fumare per almeno tre mesi. Alla maggior parte dei fumatori un seminario è sufficiente. Meno del 10% di tutti coloro che si sono rivolti ai Centri hanno chiesto il rimborso. Inoltre, tradotto in 40 lingue e con più di 12 milioni di copie vendute in tutto il mondo, si ritiene che il libro di Allen Carr The Easy Way to stop smoking - in italiano "E’, facile smettere di fumare se sai come farlo" - sia stato letto da 30-40 milioni di persone, facendo di Easyway il metodo di gran lunga più diffuso ed efficace. Questo fenomenale successo non è stato raggiunto grazie alla pubblicità o alla commercializzazione, ma attraverso le segnalazioni personali dei milioni di felici ex fumatori che l'hanno usato. Il metodo di Allen Carr si e diffuso in tutto il mondo per una sola ragione: PERCHÉ FUNZIONA. Adesso possedete la chiave che vi offrirà la libertà. Robin Hayley, M.A. (Oxon), M.B.A., M.A.A.C.T.I. M.A.A.C.T.I. Amministratore Delegato, Allen Carr's Easyway (International) Ltd

 

PERCHE SI FUMA IN QUESTO CAPITOLO •LA DIPENDENZA DALLA NICOTINA •LA RIVELAZIONE DI EASYWAY •QUELLA SENSAZIONE DI VUOTO •GUARIRE IL MONDO DAL FUMO •IL ROVESCIAMENTO DEI MITI

 

LA DIPENDENZA DALLA DALL A NICOTINA La nicotina - composto oleoso incolore - e la sostanza contenuta nel tabacco che provoca dipendenza. È la droga, tra quelle note all'umanità, che più velocemente conduce all'assuefazione: basta una sigaretta per restare imprigionati. Tramite i polmoni, ogni bocc b occata ata di fumo trasporta fino al cerve cervello llo u una na piccola dose di nicotina che agisce più rapidamente dell'eroina che un tossicodipendente si inietta nelle vene. Se per finire una sigaretta ci vogliono venti boccate, fumandone solo una si ricevono venti dosi della droga che contiene. La nicotina nicotina e una un a droga ad effetto effetto rapido e i suoi livelli nel sangue si dimezzano dopo soli trenta minuti dall'assunzione, riducendosi ad un quarto dopo un'ora. Questo spiega perché la maggior parte dei fumatori consumi mediamente una ventina di sigarette al giorno. Appena spenta la sigaretta, il livello di nicotina diminuisce ed il corpo inizia a sentire l'astinenza. A questo punto, devo fugare un'illusione molto comune tra i fumatori, che riguarda i sintomi dell'astinenza. I fumatori pensano che il terribile disagio di cui soffrono quando provano, o sono costretti, a smettere di fumare, sia dovuto ai sintomi di astinenza dal fumo. In realtà, questi sono prevalentemente mentali: il fumatore si .sente privato del proprio piacere o sostegno. Lo spiegherò meglio in seguito. L'astinenza fisica dalla nicotina è così impercettibile che la maggior parte dei fumatori ha vissuto ed è morta senza neanche accorgersi di aver avuto una dipendenza. L'uso del termine "dipendenza da nicotina" porta a pensare che ci si riferisca semplicemente al fatto di aver "preso un'abitudine". La maggior parte dei fumatori ha orrore delle droghe, eppure questo è quel che sono nella realtà: tossicodipendenti. Fortunatamente, in questo caso, smettere e facile, ma per prima cosa è necessario avere la consapevolezza della propria dipendenza. Entro sette secondi dall'accensione della sigaretta, una nuova dose di nicotina arriva al cervello e i sintomi cessano, lasciando spazio alla sensazione di calma e sicurezza che la sigaretta sembra procurare al fumatore. All'inizio, quando cominciamo a fumare, i sintomi di astinenza e il successivo sollievo sono così lievi che non ce ne accorgiamo nemmeno. Quando iniziamo a fumare regolarmente, crediamo sia perché ci piace, oppure perché il farlo è divenuto "un'abitudine". La verità e che siamo già stati accalappiati, ma non ce ne rendiamo conto. Abbiamo creato il Piccolo Mostro della nicotina nel nostro stomaco e ogni tanto

 

dobbiamo nutrirlo. Tutti i fumatori iniziano per motivi sciocchi. Nessuno è costretto a farlo. La sola ragione per cui ciascuno continua a fumare, sia che si tratti di fumatori occasionali o accaniti, è nutrire il Mostriciattolo. La più grande ironia riguardo al fumo è che ciò che il fumatore ottiene dalle sigarette equivale al piacere di tornare allo stato di pace, tranquillità e sicurezza che il suo corpo già sentiva in origine, prima che iniziasse a fumare. È come la sensazione di sollievo che si prova quando l'allarme antifurto della casa dei vicini, dopo aver suonato per tutto il giorno, viene finalmente disinnescato. Il rumore improvvisamente cessa e subentra quella meravigliosa sensazione di pace e tranquillità, ma quello che ci stiamo godendo non è altro che la fine di un fastidio. In realtà, tutto ciò che un fumatore cerca di fare, ogni volta che si accende una sigaretta, e liberarsi dalla sensazione di vuoto e di insicurezza che prova a causa dell'astinenza dalla nicotina, cosa di cui un non fumatore non soffre mai. In altre parole, fumiamo per poterci sentire come un non fumatore. Prima di cominciare a fumare il nostro corpo è completo. Poi vi immettiamo a forza la nicotina e quando spegniamo spegniamo la sigaretta sigaretta e i livelli li velli della droga nel sangue incominciano incominciano a sc scendere endere,, il nostro corpo soffr soffree di astinenza: non un dolore fisico, solo una sensazione di vuoto. Ce ne rendiamo conto a malapena, ma è come se ci fosse dentro di noi un rubinetto che perde. La nostra mente razionale non lo capisce. Tutto ciò che sappiamo è che vogliamo una sigaretta. Quando l'accendiamo, la brama si spegne e, per il momento, ci sentiamo nuovamente contenti e sicuri, proprio come prima di sviluppare la dipendenza. La soddisfazione, però, e solo temporanea poiché per continuare a provare sollievo bisogna assumere altra nicotina. Appena spenta quella sigaretta, il desiderio spasmodico ricomincia e così la catena continua. E durerà per tutta la vita A MENO CHE LA SI SPEZZI.

 

GUARIRÒ IL MONDO DAL FUMO! “Qualcuno mi ha chiesto cos'è che mi rende idoneo ad aiutare il mondo a smettere di fumare. Dopotutto, non sono un medico, né uno psichiatra. Vi spiego perché nessuno potrebbe farlo meglio di me.” Ho trascorso 33 anni della mia vita fumando fino a 100 sigarette a! giorno, e comunque mai meno di 60. Avevo un aspetto terribile e mi sentivo malissimo. Oltre ai problemi di salute, provavo anche un senso di disgusto verso me stesso, accompagnato dalla mancanza di autostima e dalla d alla sensazione di aver perso il controllo della mia vita. Avevo un perenne mal di testa, causato dal costante tossire; spesso mi sanguinava copiosamente il naso; i seni nasali pulsavano costantemente e temevo di poter morire da un momento all'altro per un'emorragia cerebrale. Sapevo che mi stava uccidendo, ma continuavo comunque a fumare. Mi ero cimentato in decine di tentativi cercando di smettere. Una volta avevo retto per ben 6 mesi ma, dopo tutto quel tempo, era ancora come se stessi arrampicandomi su un muro. Non che mi piacesse fumare; per quanto strano possa sembrare, quella era un'illusione che non avevo mai avuto. Ero, però, convinto che le sigarette mi aiutassero a rilassarmi. Ero inoltre persuaso che mi dessero coraggio e sicurezza e, onestamente, credevo che non sarei potuto essere felice senza fumare. Sembrava che la mia vita dipendesse dalle sigarette ed ero letteralmente pronto a morire piuttosto che rinunciarvi. Non ho mai incontrato qualcuno che fosse tanto orrendamente assuefatto (o meglio, che pensasse di esserlo) quanto me. Mi rendo conto che, alla descrizione degli abissi in cui ero precipitato, la maggior parte dei lettori, particolarmente i fumatori più giovani o quelli occasionali, si starà consolando con questo pensiero: "Io non mi ridurrei mai a quello staro e, se dovesse accadermi, smetterei". Mi rendo anche conto che potreste avere l'impressione che questo libro sarà un susseguirsi di narrazioni truculente con cui tenterò di spaventarvi per farvi smettere. Non è così. Se pensassi di poter avere successo nel mio intento usando tattiche scioccanti, non esiterei neanche un istante. Ma quel genere di pensieri non ha aiutato me a smettere smettere e, se fosse fosse stato di qualche aiuto a voi, sareste sareste già dei non fumatori. Al contrario, vi assicuro che ciò che ho per voi non sono altro che buone notizie e non certo strategie traumatizzanti.

 

“È necessario che comprendiate perché i fumatori, pur consapevoli del fatto che si stanno uccidendo, uccidendo, comunque non n on smettono, altrimenti neanche voi smetterete!” smetterete!” Tornando ai giorni in cui fumavo, decisi di accontentare mia moglie Joyce e di vedere un ipnoterapeuta che sosteneva di essere in grado di aiutare la gente a smettere di fumare. Ero certo che con me non avrebbe funzionato, ma Joyce mi aveva fatto sentire in colpa e pensai che se mi fossi sottoposto al rituale, sarei potuto tornare a casa con la coscienza pulita e dire: "Vedi, è stata una totale perdita di tempo e denaro. Adesso accetterai che, mi piaccia o no, non sarò mai in grado di smettere?" In realtà, queste furono le parole con cui salutai Joyce ai mio ritorno: "GUARIRÒ IL MONDO DAL FUMO" La sua incredulità era comprensibile. Aveva assistito ai miei innumerevoli tentativi di smettere. Ricordava come una volta l'avessi guardata dritto negli occhi e, mentendo, le avessi assicurato che avevo smesso, mentre continuavo a fumare alle sue spalle. Il mio tentativo più recente, due anni prima, era finito in lacrime, dopo mesi di depressione nera, intrattabilità e completa completa infelic i nfelicità. ità.

 

QUESTA VOLTA ERA DIVERSO Ciò che troverete difficile da credere è che, prima ancora di spegnere la mia ultima sigaretta, ero già un non fumatore e già sapevo che mai più avrei sentito il bisogno o il desiderio di fumare. Attenzione però: non mi aspettavo che fosse facile, e fu un'incredibile rivelazione quando, non solo trovai ridicolmente ridicolmente semplice ma addirittura piacevole piacevole l'intero processo processo dal momento in cui spensi la mia ultima sigaretta. Non mi ci volle alcuno sforzo di volontà, non ebbi sintomi di astinenza, ne il minimo desiderio di fumare da quel giorno in poi. L'ulteriore premio fu che non solo non aumentai di peso, ma addirittura persi quasi 13 chili. “Che si guadagni guadagni peso quando si smette di fumare è un mito. Sei mesi dopo aver spento la mia ultima sigaretta, sigaretta, pesavo 13 chili chili d dii meno rispetto a quando fumavo!” Il 15 luglio del 1983 fu il giorno più importante della mia vita, il giorno in cui tutto improvvisamente divenne chiaro, e mi accorsi che non avevo bisogno di fumare. Non era stata l'ipnoterapia in se a funzionare, ma qualcosa che il terapeuta aveva detto. "Il fumo e una dipendenza". Una semplice affermazione, espressa quasi incidentalmente, incidentalme nte, che tuttavia, ffino ino a quel momento, non mi aveva mai sfiorato la mente. L'effetto fu sbalorditivo. Non ebbi bisogno di sentire altro: avevo trovato la chiave per aprire la porta della mia prigione. Se fumare era solo una dipendenza, allora perdeva tutto il suo potere e la sua carica di mistero. Non era qualcosa che facevo per provare piacere o conforto, ma qualcosa che ero costretto a fare per nutrire la mia dipendenza. Non c'erano differenze genetiche tra fumatori e non-fumatori, si trattava semplicemente di una trappola in cui chiunque sarebbe potuto cadere se avesse ceduto alla tentazione di fare qualche tiro. In quel momento seppi che potevo liberarmi ed ebbi la certezza di poter aiutare anche gli altri ad uscirne - per sempre. “Per riuscire a smettere, ci si deve focalizzare su ciò che otteniamo dal fumare. Una volta capito che smettere smettere non sarà un sacrific sacrificio, io, siamo già a buon punto sulla via della d ella liberazione.” Sebbene quel giorno non avessi compreso appieno il significato di ciò che mi era accaduto, mi resi conto di avere scoperto qualcosa cui ogni fumatore anela:

 

UN METODO METODO FAC FACILE ILE PER SMETTERE DI FUMARE All'inizio non mi era chiaro il motivo per cui i mici precedenti tentativi di smettere fossero stati una tale tortura e invece questa volta fosse l'esatto opposto. Questo dipendeva dal fatto che continuavo a farmi le domande sbagliate: perché, questa volta, smettere era stato così facile e piacevole? Quando invece mi chiesi come mai fossero stato un tale incubo le volte precedenti, precedenti, tutto divenne improvvisamente improvvisamente lampante. La splendida splend ida verità e questa: q uesta: SMETTERE È FACILE SE LO SI FA NEL MOD MODO O GIUSTO. Fatelo nel modo sbagliato e diventerà PRATICAMENTE IMPOSSIBILE. In seguito sviluppai un metodo per comunicare quale fosse il "modo giusto" e lo collaudai con amici e parenti. I risultati confermarono la mia convinzione che potesse funzionare per ogni fumatore. Ne ero così convinto che presi l'importantissima decisione di lasciare la mia professione per dirigere, a tempo pieno, un Centro per aiutare gli altri a liberarsi dalla schiavitù del fumo. La notizia si diffuse come un incendio con il passaparola e di lì a poco non avemmo più bisogno di fare pubblicità. Infatti, i fumatori iniziarono ad arrivare da ogni angolo del Regno Unito, ma anche da tutto il resto del mondo, solo grazie al suggerimento di altri clienti soddisfatti. Quando non riuscimmo più a gestire il gran numero di fumatori che chiedevano il nostro aiuto, scrissi un libro che illustrava il metodo: "È facile smettere di fumare se sai come farlo". Il libro è un successo mondiale ed è di gran lunga il più venduto tra quelli pubblicati sul fumo; è stato tradotto in oltre 40 lingue e le vendite hanno superato i 12 milioni di copie.

 

PERCHE’’ IL MONDO NON E’ ANCORA GUARITO PERCHE Milioni di fumatori hanno smesso con il metodo Easyway, eeppure ppure il fumo continua ad essere la causa principale di morte nel mondo. Come mai le sigarette seguitano ad avere una tale presa sulla società, e come vi si può sfinire? All'inizio pensavo che sarebbero stati sufficienti solo cinque minuti per persuadere qualsiasi fumatore, mediamente intelligente, a smettere, semplicemente spiegandogli due semplici fatti: 1.L'unico piacere o sostegno che i fumatori ottengono quando si accendono una sigaretta e la percezione di sollievo dal senso di vuoto e di insicurezza che il corpo prova in astinenza dalla d alla nicotina, ni cotina, cosa cosa che ai non fumatori non accade accade.. 2.Ogni sigaretta, ben lungi dall'offrire sollievo al senso di vuoto, in realtà lo provoca, per cui la percezione di piacere o sostegno e un'illusione. È come indossare un paio di scarpe strette per poter provare piacere o sollievo nel toglierle. Calcolai che ci sarebbero voluti circa 10 anni per guarire il mondo dal fumo. Invece eccoci qua, un quarto di secolo più tardi, con un numero di fumatori che non è mai stato cosi alto, e pare corrisponda corrisponda a 1.3 miliardi in tutto il pianeta. pi aneta. Il fumo è la princ p rincipale ipale causa di morte, responsabile di almeno 5 milioni di decessi ogni anno. Questa cifra sta salendo rapidamente e l'Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che raddoppierà entro l’anno 2000. La gente continua a fumare nonostante la larga diffusione di leggi contro la pubblicità sul tabacco e il divieto di fumare in luoghi pubblici. Più i governi rendono difficoltosa la pubblicità all'industria del tabacco, più questa si ingegna a trasmettere i suoi insidiosi messaggi. Come chiunque si occ o ccupi upi di d i marketing porrebbe porrebbe dirvi, la pubblicità pu bblicità diretta e un modo di diffondere il messaggio relativamente dispendioso, grossolano e inefficiente. Molto meglio inserire i propri prodotti nel contesto quotidiano e creare l'impressione che facciano parte di uno stile di vita desiderabile. Se poi si riesce a metterli nelle mani di personaggi celebri, tanto meglio. All'inizio degli anni '80, le sigarette erano quasi scomparse dagli schermi cinematografici. Certamente non e una coincidenza che, dall'entrata in vigore delle leggi contro la pubblicità del tabacco e del divieto di fumare in luoghi pubblici, nei film hollywoodiani, sino a poco tempo fa, le scene in cui si fuma fossero aumentate fino a raggiungere i livelli degli anni 1940 e '50. Anche sul piccolo schermo abbiamo assistito ad un'epidemia di programmi in cui gli "Eroi" fumano. Costa

 

molto realizzare una serie televisiva, e ben di più fare un film; pubblicizzare, facendo semplicemente vedere i prodotti dell'industria del tabacco, aiuta a pagare ì conti e permette a queste multinazionali di esercitare la propria influenza in modo sempre più sofisticato. sofistic ato. È noto che i grandi produttori di Hollywood Hollywood sono stati pagati milioni di dollari per far fumare gli interpreti dei loro film. Si sa anche che attori e modelli famosi hanno ricevuto enormi somme per fumare sullo schermo, in passerella e in pubblico. Immagini di personaggi

 

DATI Di FATTO “I medici pensano che, dicendoci che ogni sigaretta ci toglie sette minuti di vita, ci aiuteranno a smette smettere, re, ma i fumatori sanno che il fumo li l i sta ucc u ccidendo idendo e comunque non smettono.” famosi con la sigaretta in mano appaiono àncora su riviste e giornali. Ma niente di tutto questo e casuale. Ad ogni modo, l'industria de! tabacco e le sue tattiche non sono state la ragione per cui non mi è riuscito di curare il mondo dal fumo entro 10 anni. Prima di tutto dovevo convincere i fumatori ed il resto della società che non si fuma per scelta, ma perchè si è caduti in una trappola. Uno degli aspetti più ingegnosi della trappola è che possono volerci anni per rendersi conto di esserci caduti! Nella mia ingenuità, pensavo che tutti i fumatori avrebbero premuro un interruttore se avesse dato loro la possibilità di potersi svegliare l'indomani mattina come se non avessero mai acceso la prima sigaretta. Ma presto capii chesituazione. molti sonoSevittime delquesti, comune malinteso che fa credere loro di avere il controllo della siete tra ripensateci!

L'attrice Corìnne Calvet: le stelle del periodo d'oro di Hollywood venivano pagate una fortuna per fumare sullo schermo.

 

NON SI FUMA FUMA PER SCELTA Se poteste controllare il fumo, non stareste leggendo questo libro. Se poteste semplicemente scegliere se fumare o no, scegliereste di essere dei non fumatori.

 

RIASSUMENDO •La nicotina è il veleno che provoca dipendenza e che vi tiene prigionieri. •Il fumo è la principale causa di morte al mondo. •Nonostante tutti gli ovvi svantaggi, i fumatori continuano a fumare perché sono in trappola. •Laa dipendenza dalla •L d alla nicotina ni cotina è ciò che fa continuare continuare a fumare. È una malattia. •Non siete voi a controllare il fumo. È la sigaretta che controlla voi.

 

LA TRAPPOLA IN QUESTO CAPÌTOLO • SI CONTINUA A FUMARE PER PAURA • LA TRAPPOLA DELLA NICOTINA • IL MOSTRICIATTOLO DELLA NICOTINA NEL NOSTRO COPPO • IL GRANDE MOSTRO NELLA NOSTRA MENTE • LIBERARSI DALLA TRAPPOLA Sembra che molti delinquenti, che hanno trascorso lunghi periodi in prigione, una volta liberi riprendano a violare la legge, non perché credano che il crimine paghi, ma perché è il solo modo per tornare alla "sicurezza" della cella. Questo ci aiuta a capire perché un fumatore con una forte tosse, che chiaramente non prova alcun piacere a fumare, continui a farlo. Può essere riassunto in una parola: PAURA Per un tale fumatore, la paura di restare in trappola è a volte minore della paura di liberarsi. Sia assolutamente chiaro: ogni fumatore si sentirà di gran lunga più felice e più sicuro sicur o una volta libero dalla prigione della nicotina. Perché i fumatori passano tutta la vita a chiudere la propria mente di fronte alle molte ed importanti ragioni che avrebbero di non fumare e cercano qualsiasi pretesto, anche inconsistente, per poter fumare ancora almeno una sigaretta?

 

LA TRAPPOLA DELLA D ELLA NICOTINA Nella mente del fumatore c'è un costante tiro alla fune causato dalla paura. Da un lato: "Mi sta uccidendo, mi costa una fortuna, è schifoso, disgustoso e controlla la mia vita!" Dall'altro: "Come posso godermi la vita senza il mio piccolo piacere o gestire lo stress senza la mia stampellina? Ho la volontà e la forza di superare l'orrendo senso di disagio che proverei se cercassi di smettere? Mi libererò mai dal disperato bisogno di fumare?" Forse il mio descrivere il fumo come una malattia, nel primo capitolo, ha suscitato in voi qualche dubbio. Magari l'avete interpretato nel senso che il fumo possa essere la causa di altre malattie. Non era quello clic volevo dire. Il fumo in sé e una malattia: una malattia chiamata "dipendenza da nicotina". Questa e attualmente la definizione data dai medici. Inoltre, la dipendenza da nicotina non no n è solamente uno sfortunato effetto effetto collaterale collaterale dell'essere la SOLA ragione per cui la gente fuma. I fumatori sono intrappolati,un unfumatore: po' come ilèpesce all'amo. Perché siamo così riluttanti nel guardare in faccia la verità riguardo al fumo? Perché ignoriamo il crudo avvertimento che c'è su ogni pacchetto di sigarette che comperiamo? Perché i genitori sono così terrorizzati all'idea che i loro figli cadano nella trappola dell'eroina, che uccide un numero ben minore di persone rispetto al fumo, eppure sembrano inconsapevoli di essere loro stessi, in molti casi, caduti nella trappola dell'assassino dell'assass ino più pericoloso? pericoloso? Nel periodo di poco successivo all'inaugurazione del mio primo Centro, nel 1983, la malattia che terrorizzava tutti era l’AIDS. Ne stavamo incominciando a scoprire la terribile verità ed era spaventoso. Nel Regno Unito si prevedeva che, entro il 1990. 3.000 persone ne sarebbero morte. C'era la sensazione che l'esistenza stessa della razza umana fosse in pericolo. Eppure erano ormai decenni che più di 2.000 cittadini del Regno Unito morivano ogni settimana, anno dopo anno, a causa del fumo, e le statistiche nel resto del mondo dipingev di pingevano ano uno scenario scenario molto simile. Come fumatori, ci consoliamo al pensiero che a noi non accadrà, o che smetteremo prima di arrivare a quel punto. Ben che vada, ci condanniamo comunque a convivere costantemente l'alito pesante,Perché i denti neri,diilessere respiro affannoso, la degli tosse,schiavi il sentirci giù di corda e incon preda all'astenia. l'idea semplicemente non ci sfiora mai la mente?

 

Per lo più fumiamo senza pensarci. Ne siamo consapevoli solo quando, tossendo e ansimando, vorremmo non aver mai cominciato; quando soffiamo il fumo in faccia a un non fumatore e ci sentiamo stupidi e antisociali; quando stiamo per finire le sigarette e veniamo assaliti dal panico; o quando ci troviamo in contesti in cui non è permesso fumare e ci sentiamo frustrati e infelici. Ma che razza di piacere è quello procurato da una cosa che mentre la fai non ti accorgi che la stai facendo o, se te ne accorgi, vorresti non farla? È solo quando non puoi averla che ti sembra preziosa. Forse state pensando che i fabbricanti di sigarette, questi spacciatori di morte, siano colpevoli della vostra dipendenza. In realtà l'industria del tabacco è solo una parte del problema. Queste multinazionali, per quanto potenti e ingegnose possano essere, non sono state il mio ostacolo maggiore nello sradicare il fumo. Avevo sottovalutato la mera incompetenza, apatia, ignoranza, inettitudine e stupidità proprio di quelle istituzioni che mi aspettavo sarebbero state le mie più forti alleate, tra le quali gli organismi che hanno la pretesa di occuparsi del fumatore, come i medici e rutti i cosiddetti esperti; i vari Enti preposti all'informazione e alla tutela della salute, tra i quali il Governo c i media, e che invece, lungi dall'aiutare i poveri fumatori a smettere, persistono nel dare consigli tali da garantire che questi, quasi certamente, rimangano rimang ano sc schiavi hiavi a vita! Tramandano il mito secondo il quale: fumare è un'abitudine, un piacere, un sostegno; i fumatori fumano perché scelgono di farlo; ai fumatori piace fumare; e infine il mito più grande di tutti: è difficile smettere. La psicologia dei tossicodipendenti da nicotina fa sì che la linea dura, come ad esempio i divieti e i gli avvertimenti riguardo al pericolo per la salute non li fermino. In realtà, ciò che questi avvisi ottengono è rinforzare il mito che smettere sia molto difficile. Lasciate che ve lo dica nel modo più chiaro possibile:

SMETTERE DI FUMARE E’ FACILE Probabilmente trovate difficile crederci se, come per me, i vostri passati tentativi di smettere sono stati strazianti e alla fine infruttuosi. Il compito più semplice può diventare impossibile da portare a termine se lo si affronta nel modo sbagliato. Con il metodo Easyway si può godere una sensazione di libertà dal preciso istante in cui si spegne l'ultima sigaretta. Tutte le istituzioni che ho menzionato sopra vi diranno che smettere di fumare

 

richiede un'enorme forza di volontà. Vi proporranno prodotti a base di nicotina, o altri sostitutivi, per aiutarvi a superare i dolori provocati dall'astinenza. Così facendo, vi spingono ancora di più nella trappola. E non sfuggirete finchè non avrete capito che: “SMETTERE NON RICHIEDE FORZA DI VOLONTÀ L'ASTINENZA DA NICOTINA NON PROVOCA DOLORE FISICO” La vostra dipendenza dal fumo è fisica solo per l'1%, mentre per il 99% è mentale. Quando si smette, il corpo elimina la nicotina molto rapidamente e senza che ciò causi dolore. Se si potesse isolare la sensazione fisica, questa verrebbe registrata come un piccolo prurito. Io lo chiamo il Piccolo Mostro o Mostriciattolo della nicotina. Esiste anche un Grande Mostro della nicotina, nella vostra mente. Consiste nel lavaggio del cervello che vi ha portato a credere che il fumo sia la vostra stampella, il vostro piacere e che non ne possiate fare a meno. Quando il livello di nicotina presente nel vostro organismo cala, il Piccolo Mostro della nicotina innesca un leggero spasimo nella zona dello stomaco, che viene interpretato dal Grande Mostro come "Voglio una sigaretta!". Questa e la trappola della nicotina - il sistema ingegnoso grazie al quale le sigarette trasformano i fumatori in schiavi. Ogni sigaretta crea il desiderio incontrollabile di fumarne un'altra, per colmare il vuoto causato dal calo del livello della nicotina che l'organismo sta eliminando. E così via, all'infinito.

 

LIBERARSI DALLA TRAPPOLA Tutto ciò che dobbiamo fare e distruggere il Grande Mostro. C'è un solo modo per farlo; non con la forza di volontà né con i surrogati. Il solo modo per smettere con successo, senza sentirsi frustrati, è rimuovere il condizionamento che, nella nostra mente, ha dato vita al Grande Mostro. Lo scopo di questo libro è farvi vedere come siete stari attirati nella trappola dellacome nicotina; rimuovere tuttiliberi i mitie eaiutare le illusioni che vi tengono imprigionati; mostrarvi scappare e rimanere voi e milioni di persone come voi a seguire l'invito: Smetti di Fumare Adesso. Per riuscirci, bisogna che comprendiate e seguiate TUTTE le istruzioni. Può darsi che troviate alcune delle cose che dico eccessivamente dogmatiche. Il metodo conta di farvi acquisire un determinato atteggiamento mentale, ed e il risultato di più di 25 anni di esperienza. Perciò la MIA PRIMA ISTRUZIONE è, se vi chiedo di fare qualche cosa o di non fare qualche cosa, per piacere, seguite ogni volta le mie istruzioni. È imporrante che comprendiate appieno ciò che leggete. Non presumete che una cosa sia ovvia, ragionate su rutto. Mettere in dubbio le vostre supposizioni e i pregiudizi. Quando starete per fumare l'ultima sigaretta, dovrete aver compreso, senza ombra di dubbio, perché non c'è ragione rag ione di desiderarne desiderarne mai più un'altra. Infine, mentre leggete questo libro, non cercate di fumare di meno, continuate come di consueto. E non smettete fino a quando vi chiederò di farlo. Non preoccupatevi: alla fine spegnerete la vostra ultima sigaretta con un senso di euforia. "Ero euforizzata euforizzata da un nuovo senso di d i libertà." Celia Hall, Redattore Medico, "The Independent"

 

RIASSUMENDO •Laa mente dei fumatori è un tiro alla fune generato •L generato dalla paura. •Vi presento il Piccolo Mostro della nicotina. •L'astinenza dalla nicotina non provoca dolore fisico. •Vi presento il Grande Mostro. •La dipendenza è, al 99%, mentale. •Esiste un metodo facile per smettere di fumare. •Non richiede forza di volontà, né surrogati. •Continuate a fumare ffinché inché non sarete pronti a liberarv l iberarvi.i.

 

IL MITO IN QUESTO CAPITOLO •COME INIZIA LA DIPENDENZA •CAMPANELLI •CAMPANE LLI D'ALLARME D'ALLARME •QUEL SENSO DI VUOTO •UNA SIGARETTA TIRA L'AL L'ALTRA TRA • RI-PROGRAMMARE IL VOSTRO CERVELLO 'LA CHIAVE PER SALVARSI

 

L'ILLUSIONE DEL PIACERE I fumatori che insistono nel dire che ottengono un autentico piacere dalle sigarette possono essere molto convincenti. Ci sono molte persone intelligenti, volitive e dotate di grande forza di volontà, che filmano solostare alcune al giorno. Vi assicurano che, se decidessero di farlo, potrebbero senzasigarette fumare per giorni. Ebbene, che bisogno hanno di rimarcando? Se vi stessero raccontando di quanto sia un piacere per loro giocare a golf, sentirebbero forse il bisogno di dire: “Bada bene, posso stare senza giocare per giorni, se voglio"? Sappiamo appieno che ci sono ottime ragioni per non fumare, ben prima di cadere nella rete della nicotina, ma la trappola e così ingegnosa che, prima o poi, tutti provano a fumare una sigaretta. Se chiedete a un giovane perchè abbia iniziato a fumare, vi dirà che gli piace. Ma è ovvio che non è così. Il sapore e l'odore sono disgustosi e si guarda bene dall'aspirare il fumo per evitare di tossire o avere la nausea. Fategli la stessa domanda qualche mese dopo e vi dirà: "Mi piace il sapore e l'odore". E questa volta non n on sta mentendo. Crede davvero davvero che sia così ma, in realtà, quello che sta dicendo è che si è abituato a quell'odore e a quel gusto schifosi. Dopo qualche altro mese, risponderà alla medesima domanda dicendo: "Mi rilassa. Mi aiuta a concentrarmi. Mi dà sicurezza." Così, in breve tempo, la sigaretta si e miracolosamente trasformata da una cosa che aveva un sapore e un odore disgustosi in un'altra, che non solo ha un buon odore e un buon sapore ma e anche un sostegno. La sigaretta non è murata, ma lo è la percezione che quel giovane ne ha. Questo, però, non dura. Provate a rifargli la stessa domanda qualche anno dopo, e la risposta probabilmente sarà: "È solo un'abitudine che ho preso". Perché non diciamo più: "Mi piace", oppure: "Mi dà sicurezza", e cominciamo a dire: "E’ solo un'abitudine"? Perché avvertiamo che non ci sta affatto offrendo il piacere e il sostegno che un tempo pensavamo ci desse e vorremmo non avere mai iniziato a fumare. Il problema è che, quando cerchiamo di smettere con la forza di volontà, ci sentiamo frustrati, depressi e non riusciamo a farlo. A questo punto iniziamo ad accorgerci di essere in trappola. Fatevi la stessa domanda qualche anno più tardi, quando avete raggiunto lo stadio in cui sentite che ogni sigaretta vi sta uccidendo; quando ogni notte, prima di addormentarvi, sperate di svegliarvi l'indomani senza il desiderio di fumare oppure con

 

sufficiente forza di volontà per combattere la tentazione; allora saprete che la sola risposta onesta è "SONO UN TOSSICODI TOSSICODIPENDENTE!" PENDENTE!" Le nostre giustificazioni per continuare a fumare cambiano, ma la vera ragione per cui Io facciamo resta immutata. Il motivo reale per cui fumiamo è che cerchiamo di porre fine a quel senso di vuoto, di insicurezza creato dalla nostra prima sigaretta. Ovviamente, però, la sigaretta non solo non elimina quella sensazione bensì la perpetua e fa sì che se ne soffra, soffra, di volta in volta, per il resto dei nostri giorni. Tuttavia non dev'essere necessariamente così. Una volta che avrete eliminato il condizionamento mentale e distrutto tutte le illusioni e i fraintendimenti riguardo al fumo, troverete facile liberarvene. Se avessimo ascoltato e seguito il nostro istinto naturale, non ci saremmo mai cascati.

 

FIDATEVI DEL VOSTRO V OSTRO ISTIN ISTINTO TO Via via che ci ci siamo adattati ad attati alla vita moderna, molte delle risposte istintive, vitali per la nostra sopravvivenza, si sono indebolite. L'organismo umano è dotato di alcune "forze-guida" innate e, tra queste, l'istinto di sopravvivenza è la più potente. La sopravvivenza dipende da una serie di reazioni naturali quali la paura, il dolore, la stanchezza ironiamente , sensazioni che con spesso vengono considerate segni di debolezza. La paura può essere messa in relazione la codardia, ma se non avessimo paura del fuoco, delle altitudini, di annegare, di venire attaccati, vagheremmo come ciechi, incappando in ogni sorta di pericolo mortale. Presso i Centri Allen Carr's, accade spesso che i fumatori dicano: "Sono nervoso", come se essere nervosi fosse una malattia. Ma se qualcuno sbatte una porta e vi capita di saltare sulla sedia, non si tratta di un problema di nervi: significa, anzi, avere il sistema nervoso che funziona a dovere. È lo stesso istinto che induce gli uccelli a spiccare il volo al minimo rumore e sfuggire così al gatto. Similmente, la stanchezza e il dolore non sono sensazioni negative, ma segnali d'allarme. La stanchezza è un messaggio dell'organismo che ci segnala il suo bisogno di riposo; il dolore ci dice che una parte del nostro corpo sta subendo un attacco e che bisogna difendersi. difendersi. Mi capitava spesso di dire, scherzando, che avevo passato metà della mia vita a rovinarmi la gola con il fumo e l'altra metà a danneggiarla parlando troppo del mio metodo. Presi l'abitudine di usare pasticche o spray anestetici per lenire il dolore. Ma il problema non era la gola infiammata; il mio corpo mi stava dicendo: "Riposa la gola! Se non lo fai, il disturbo peggiorerà". Togliendo il dolore invece di far riposare le corde vocali, mi stavo comportando come un automobilista che, davanti alla spia dell'olio accesa, invece di fermarsi ad aggiungerne altro, copre il cruscotto per non vederla. “Per anni ho creduto che la mia tosse da fumatore avrebbe finito con l'uccidermi. Ora mi rendo conto che probabilmente mi ha salvato la vita.” La medicina moderna è orientata prevalentemente ad alleviare il dolore in modo provvisorio, piuttosto che a rimuoverne le cause. Quando usiamo un anestetico, indeboliamo il nostro sistema immunitario. Eliminando il dolore, blocchiamo i segnali che il corpo invia al cervello per stimolarlo a attivare il nostro sistema di difesa ed attacco perché contrasti le cause del dolore. Inoltre, molti farmaci che assumiamo compresi quelli prescritti dal medico - sono veleni che causano assuefazione e verso i quali il nostro org o rganismo anismo sviluppa una tol tolleranza. leranza. Ragion Ragion per cui finiamo con l'assumerne in quantità sempre maggiore nel vano tentativo di evitare i sintomi di astinenza e mantenerci mantener ci in una condizione di normalità.

 

Nel caso del fumo, molti di noi ricorderanno che le prime sigarette avevano un sapore terribile. Quello era un avvertimento del nostro corpo: "VELENO! NON TOCCA RE!" Creature meno intelligenti avrebbero dato retta all'avvertimento, ma la specie umana è stata indotta ad ignorarlo. I fumatori già assuefatti dicono: "Prova di nuovo, e un gusto cui ci ci si abitua". abi tua". No, non lo e.

 

È UN ABITUARSI ALLA PERDITA DEL GUSTO! Ma il nostro corpo non si arrende. Fa suonare altri campanelli d'allarme: si inizia a tossire e a provare un senso di nausea. Può accadere che si arrivi a vomitare. Il nostro corpo fa tutto il possibile per scoraggiarci dall'inalare fumi velenosi. Se, però, ignoriamo tutti glièavvertimenti e continuiamo a fumare, sviluppiamo resistenza al veleno. Il sistema talmente sofisticato che il nostro corpo, credendo una clic non si abbia altra scelta se non continuare ad avvelenarci, provvede addirittura a renderci insensibili al sapore e all'odore disgustosi. Più o meno quel che accade quando, per esempio, esempio, si lavora in un allevamento di maiali. Se avessimo il buon senso di interrompere questo avvelenamento sistematico, entro pochi giorni, questa meravigliosa macchina che e il nostro organismo inizierebbe ad espellere automaticamente le tossine accumulate, e torneremmo forti come prima che iniziassimo a fumare. Sempre che non sia già troppo tardi! Se questa "incredibile macchina" lavora così tanto per impedirci di fumare, perchè seguitiamo ad avvelenarci?

 

COME LA MENTE CI FUORVIA La maggior parte degli animali si affida all'istinto per sopravvivere. Il cervello umano, invece, lavora basandosi in parte sull'istinto e in parte sul ragionamento. Servendosi delle esperienze passate, della memoria, dell'immaginazione e della sperimentazione, riesce a risolvere problemi nuovi. Non solo attinge all'esperienza propria, ma, grazie alla sua abil ità nel ecomunicare abilità com immagazzinare immag azzinare il esapere, ha L'intelletto la possibilità a frutto le esperienze le unicare idee di ealtre generazioni culture. si di è mettere sviluppato a tal punto che ha persino l'ar l 'arrog roganza anza di mettere mettere in discuss d iscussione ione l'istinto. “I “In n passato, ogni qual volta la mia logic lo gicaa e il mio istinto entravano in conflitto, privilegiavo la logica. Oggi, mi baso sempre sull'istinto. Come mai? Perché so che il mio cerve ce rvello llo istinti istintivo vo è di gran gran lunga lun ga più intelligente di quello qu ello razionale.”

 

COLMARE IL VUOTO Usando l'intelletto, ci siamo affrancati dal bisogno di cacciare per procurarci il cibo, di raccogliere il combustibile per accendere fuochi e abbiamo evitato molti pericoli. I negozi, le centrali elettriche, i fornelli è la legge provvedono, per noi, alla gran parte di questi bisogni. Abbiamo la tendenza a disdegnare l'istinto in favore dell'intelletto. I risultati ammirevoli: la musica, l’arte, lasulla letteratura, lo sport, la scienza - tutto ci distinguesono dalle altre creature che vivono terra. Ma il nostro intelletto ha ciò pure creato orrori tali da essere inconcepibili per qualsiasi creatura puramente istintiva. Il problema inizia con la nascita. Lo shock del "venire messi al mondo" ci porta alla disperata ricerca di sicurezza. Cerchiamo di ottenerla attraverso la mamma. Bisogni e vulnerabilità permangono durante l'adolescenza l'adolescenza e spesso veniamo allevati, e protetti dalla dura realtà della vita, in un mondo illusorio. Scopriamo abbastanza presto, tuttavia, cheche, Babbo e leerano fate non Guardiamo in modo più critico i nostri genitori finoNatale ad allora, stati esistono. il nostro punto di riferimento, e inizia a farsi strada in noi l'idea che forse non sono i pilastri incrollabili che avevamo sempre immaginato; che anche loro, proprio come noi, sono vittime di debolezze, fragilità e paure. Questa disillusione lascia un vuoto nella nostra vita, vuoto che cerchiamo di colmare prendendo a modello i cantanti, gli attori, i personaggi famosi della televisione e i campioni sportivi. Ci creiamo i nostri eroi personali. Idealizziamo questi individui e attribuiamo loro qualità ben al di sopra di quelle che realmente possiedono. Proviamo a vivere di luce riflessa. Anziché diventare noi stessi individui unici, completi, forti e sicuri, ci trasformiamo in semplici vassalli, ammiratori influenzabili, rendendoci completamente aperti ai condizionamenti. Siamo costretti a lasciare la protezione della nostra casa e ad affrontare la scuola e una serie di nuove paure e insicurezze. Di fronte a tutto lo sconcerto e all'instabilità della nuova condizione, cerchiamo sostegno, un piccolo incoraggiamento di tanto in tanto. La nostra mente produce la soluzione cui siamo stati programmati fin da quando eravamo molto piccoli: "Cosa fanno gli adulti quando hanno bisogno di darsi coraggio? Fumano, bevono." Davvero ci sorprende che i giovani provino a fumare una sigaretta? Dopo tutto, noi lo abbiamo fatto. La nostra società programma le generazioni future a diventare tossicodipendenti.

 

La nostra capacità di comunicare ed assorbire informazioni corrette è pari alla nostra capacità di comunicare ed assorbire informazioni errate. “Sembra che il difetto del meccanismo sia l'intelligenza, ma, in senso stretto, l'imperfez l'imper fezione ione sta nella nostra no stra incapacità incapacità di usarla nel modo giusto. Ciò che accade accade è paragonabile ad un operaio che, per velociz velocizzare zare il lavoro, rimuova un dispositivo dispo sitivo di sicurezza dalla catena di montaggio. Il suo scopo è incrementare l'importo del suo premio di produzione. Il risultato, però, è quello di ridurre la lunghez lun ghezza za del suo braccio. braccio.””

 

RAGIONE CONTRO ISTIN ISTINTO TO Quando la ragione ha la meglio sull'istinto ,gli schemi comportamentali risultano distorti. Bisogna distinguere il vero istinto dalle reazioni automatiche che sono invece il risultato di false supposizioni e percezioni che sono state programmate nel nostro cervello. La mente è giunta a dominare l'istinto, innescando reazioni innaturali - ad esempio, prendere un'aspirina quando abbiamo mal di testa. Il cervello istintivo è stato contaminato con informazioni errate che sono diventate parte della sua programmazione. Non avevamo alcun bisogno di fumare prima di cadere nella trappola della nicotina, ma una volta dentro, ci troviamo costantemente in situazioni che percepiamo come stimolo a farlo. Essendo stati convinti che il fumo ci aiuti a rilassarci, a concentrarci, a combattere la noia e lo stress e a sentirci più sicuri, ora cerchiamo automaticamente automaticam ente una sigaretta sigaretta in un'infinità di circostanze circostanze.. come possiamo il nostro cervello tornare a quelPuò beato stato in cui Allora, mai abbiamo voluto, riorganizzare o abbiamo avuto bisogno di euna sigaretta? sembrarvi difficile a questo punto, persino impossibile, ma io vi assicuro che non solo è possibile: e anche estremamente facile! Tutto ciò che dovete fare e usare la mente per sostituire le reazioni errate con quelle corrette. Ecco un esercizio che vi mostrerà quanto sia facile. Osservate l'immagine che segue, lasciate libera la fantasia e cercate di capire se ha un senso.

Se tutto ciò che vi appare à un mucchio di forme confuse, distanziate gradualmente il libro dagli occhi e focalizzate lo sguardo sugli spazi bianchi anziché sulla stampa nera. Vedrete comparire la parola LIFT. Se ora riavvicinate il libro, l'immagine emergerà comunque chiara. Come mai prima non la vedevate? Perchè il vostro cervello razionale cercava di interpretare le forme nere, anziché gli spazi tra di esse. Stava tentando di decifrare un rompicapo stampato in nero su sfondo bianco, quando avrebbe dovuto fare il contrario. Come mai? Perché l'esperienza ci ha insegnato che gli sfondi sono bianchi e le informazioni sono stampate in nero, come nel resto del libro.

 

Adesso provate a guardare il rompicapo senza vedere la parola LIFT. Non ci riuscite, vero? Il vostro cervello ora sa che c'è e non lo potete ingannare facendogli credere che non sia così. Lo stesso accade quando vedete il fumo per quello che realmente è: nel momento dell'illuminazione. Come per il diagramma LIFT, una volta conosciuta la realtà, non si può tornare to rnare a credere credere all'illusione. all'illusione. Se il cervello può essere indotto a ritenere erroneamente che il fumo ci rilassi, ci dia sicurezza, ci aiuti a concentrarci e allevi lo stress e la noia, ha importanza che tutto ciò non sia vero? Certo che si, perché in realtà l'effetto del fumo è completamente opposto e ben peggiore: ci ci ucc u ccide! ide! Non sarebbe così male se queste illusioni rendessero i fumatori felici, ma non è così. In realtà sono tristi, irritabili, di sprezza no se-stessi ed hanno paura. Questa e la realtà. Questo è il motivo per cui detestano che i loro figli cadano nella stessa trappola. Infatti, non solo il fumo non ci fa stare meglio ma, al contrario, ci fa sentire molto peggio. Quando soddisfiamo un istinto o un bisogno naturale, come la fame o la sete, allora sì che ci sentiamo meglio e il piacere che proviamo è autentico. Il fumo crea una sensazione artificiale di insicurezza e di vuoto. Nel tentativo di colmare questo vuoto, il fumatore, in realtà, lo perpetua, poiché il vuoto è causato proprio da ciò che lui crede Io allevi - cioè la sigaretta. La dipendenza crea crea un vuoto che può essere colmato colmato solo eliminando la l a dipendenza. Una piccola parte dei clienti dei Centri Allen Carr's non riesce a smettere di fumare dopo il primo seminario. Alcuni dicono: "Ho seguito tutte le istruzioni. Ho capito tutto quello che mi e stato detto. Ho continuato a ripetermi che le sigarette non mi davano proprio niente di buono. Ho continuato a ripetermi che non volevo e non avevo bisogno di fumare. Allora perché perché non ha funzionato?" La risposta sta nella frase: "Continuavo a ripetermi". Perché avevano bisogno di ripetersi che il fumo non faceva per loro nulla di buono e che non avevano voglia né necessità di fumare? Io so che l'eroina non mi darebbe assolutamente nulla e quindi né la voglio né sento la necessità di usarla e non ho alcun bisogno di ripetermelo. Il fatto che dovessero continuare a ripetersi quelle frasi significa che nella loro niente c'era ancora il dubbio. Non ci credevano veramente. Per utilizzare l'analogia con LIFT era stato loro detto, ed avevano capito, che la chiave di lettura si trovava negli spazi bianchi anziché nelle forme nere, ma non erano stati in grado di vedere la parola LIFT. La conoscenza non sempre basta per sconfiggere la trappola della nicotina. Bisogna

 

comprendere la sua vera natura e credere nella verità che fumare non procura alcun reale piacere o sostegno. Fortunatamente per quei pochi fumatori, che non riescono a smettere dopo il primo Seminario, grazie alla garanzia "soddisfatti o rimborsati", sono previsti seminari integrativi gratuiti, e la grande maggioranza di chi se ne avvale acquisisce non solo la conoscenza e la comprensione, ma anche la convinzione, necessarie per divenire non-fumatori felici.

 

DATI DI FATTO “Ogni fumatore è destinato a morire prematuramente come diretta conseguenza del fumare.” Vi spiegherò ora perché il fumo non vi dà assolutamente niente; perché non vi mancherà; perché sia vi godrete di più la vitaine sarete gestireche meglio lo stress e perché smettere facile. Certo siete grado in di grado capirediquello dico. Ma per assicurarvi il successo dovete fare un passo in più.

 

UNA STORIA FAMILIARE Quando fumiamo la seconda sigarette, imbocchiamo la strada delta disonestà, non solo nei confronti degli altri, ma anche di noi stessi Abbiamo già infranto una promessa, quella che tutti i giovani si fanno, consciamente o inconsciamente "Non sarò mai cosi stupido da diventare schiaro schiaro delle sigarette" sigarette" Ed è solo una u na questione di tempo prima che spezziamo il secondo voto “Posso accettarne occasionalmente una da un amico, ma non comprerò mai un pacchetto” Da giovani pensiamo che il fumo non ci possa imprigionare fino a quando non incomincerà a piacerne il sapore e l'odore Come accade con ogni droga, le prime sigarette ci vengono offerte dagli amici Non ci sentiamo in colpa nell’ accettarle poi che , in quella fase. Non siamo noi a chiedeste e, in realtà, neanche le vogliamo In effetti, pensiamo di fare un favore favore al nostro no stro amico fumando assieme a lui Ma ben presto passiamo allo stadio successivo, in cui siamo noi a chiedere all'amico una sigaretta e non c'è da sorprendersi se ci sentiamo rispondere, senza troppi complimenti “Sarebbe ora che te le comprassi" E noi. docilmente, obbediamo Ma lo facciamo veramente per poter ricambiare il nostro amico o perché ora sentiamo il bisogno delie sigarette e il solo modo per averle è andare a comprarcele?

 

DOVETE CREDERCI Abbiamo parlato della sensazione di vuoto creata dalle sigarette. La verità e che fumare non fa che ingrandire un vuoto che già esiste. Dallo shock dell'essere messi al mondo all'insicurezza dell'adolescenza, siamo soggetti a un senso di vuoto e insicurezza, peggiorato pegg iorato dalle dal le pressioni della vita moderna. Condizionati dal mito che il fumo offra benessere e distensione, la maggior parte dei giovani finisce con l'accendersi una sigaretta. Quando la nicotina diminuisce nell'organismo aumenta il senso di vuoto. La seconda sigaretta rimpiazza la nicotina e riduce il vuoto. Certamente ciò che ne risulta è una sensazione di sicurezza e soddisfazione. La La trappola della nicotina, però, ha fatto un'altra un 'altra vittima. Di regola, più la trappola è sofisticata, più è mortale. Prendiamo ad esempio quella meraviglia mer aviglia della natura che è la pianta car carnivora nivora denominata Nepente. Attratta dal dolce profumo del nettare, una mosca si posa sull'orlo superiore della pianta. Non ha paura. Perché dovrebbe? Ha èledelizioso. ali e puòQuindi volaresivia quando più vuole. Ma perchéscivolando dovrebbe volerlo fare? fare ? Il nettare avventura in profondità, p rofondità, scmai ivolando poco a poco lungo i lati zuccherini. Benché provi ad arrampicarsi per tornare verso la luce, percependo il pericolo nel fondo buio del calice, il nettare è troppo buono per potervi resistere e l'istinto di volare via e messo a tacere finché, troppo tardi, la mosca si accorge che è la pianta che sta mangiando lei e non viceversa. La trappola della nicotina è come quella della Nepente, ma ancora più sofisticata. Nella trappola della nicotina non c'è attrattiva. A differenza del nettare che, nel nostro esempio, aveva attratto la mosca, la prima sigaretta ha un sapore così disgustoso che basta a spazzare via qualsiasi timore di una possibile assuefazione: "Non potrei mai abituarmi a una robaccia del genere!" Ma proprio come la mosca non si accorge della tragica situazione in cui si trova fino a dopo aver superato il punto di non ritorno, il fumatore si rende conto di essere caduto nella trappola della nicotina solo quando ne è già imprigionato. È anche vero che molti fumatori vivono e muoiono senza mai neanche immaginare di essere tossicodipendenti. Pensano di avere il controllo della situazione e di fumare per il piacere che ne traggono. Solo quando ce cerc rcano ano di uscirne, uscirne, si rendono conto di d i essere in trappola.

 

“La Nepente: quando la mosca si accorge di essere caduta in una trappola, è troppo tardi per scappare. scappare. Per un fumator fumatoree non è mai troppo tardi per uscire dalla trappola della nicotina.”

 

NON È MAI TROPPO TARDI PER SALVARSI Qualcuno ancora sostiene che gli piace la sua immagine di fumatore, l'idea di essere disinvolto, come una stella del cinema. Altri riconoscono di essere dei poveri drogati. Come facciamo a sapere quale sia l'illusione e quale la realtà? Col trascorrere degli anni, la maggior parte dei fumatori passa dal piacersi in quella veste al sentirsi come patetici drogati. Non succede mai il contrario. Una volta riconosciuta la nostra dipendenza, inizieremo a renderci conto dell'illusione. Non ci accadrà più di credere all'inganno che fumare sia un autentico piacere o un sostegno, e smettere sarà facile. Questo è un aspetto in cui la Nepente batte la nicotina. Quando la mosca si accorge di essere in trappola, e troppo tardi perché riesca a salvarsi. Quando noi prendiamo coscienza di cosa sia la trappola della nicotina, USCIRNE È FACILE! Uno degli aspetti geniali di questa trappola è che ci rende "secondini" di noi stessi, ma questa è anche la sisua debolezza. Easyway mette a disposizione la chiave della prigione. Tutto ciò che deve fare è imparare ad ci usarla. Per farlo, bisogna invertire il processo che ci ha imprigionati all'inizio. E dato che le percezioni che ci rendono schiavi sono illusioni, una volta che le avrete eliminate, sarete già liberi. Tutto ciò che occorre fare e credere a una splendida verità: IL FUMO NON DÀ PIACERE, NÉ SOSTEGNO! Una volta capito e accettato questo, non vi sentirete privati di niente. Più facile a dirsi che a farsi? No, se lo si affronta nel modo giusto. Consideriamo quanto segue: a meno che siamo eroinomani, l'idea di iniettarci eroina probabilmente ci riempie di orrore. Dunque perché pensate che gli eroinomani abbiano questo grande desiderio di conficcarsi un ago nelle vene? Provate invidia? Certo che no! Al contrario, vi fanno pena. Come mai la nostra visione della tossicodipendenza è così diversa dalla loro? Potrebbe essere che il loro punto di vista sia enormemente distorto dagli effetti della droga? Anche i non-fumatori vedono i fumatori in un'ottica completamente diversa.

 

DATI DI FATTO “L “L'eroina 'eroina ucc u ccide ide circa circa 1000 persone aall'ann ll'anno. o. La nicotina ni cotina ne uccide circa 100.000” 100.000”

 

PROVIAMO A GUARDARCI CON GLI GL I OCCHI DI UN NONFUMATORE Mi ricordo lo sforzo che dovevo fare ogni mattina per alzami dal letto quand'ero un fumatore e quella sensazione di depressione e stanchezza .Ricordo la patina marrone che avevo sulla lingua Ricordo la sensazione soffocante della prima sigaretta della giornata e l'ansimare, la tosse e l'epistassi che ne seguivano. Mi vantavo del fatto che non prendevo mai il raffreddore 'Nei miei polmoni i germi non sopravvivono perché fumo troppo", dicevo scherzando In realtà , ero così congestionato dal fumo ed espellevo, tossendo, cosi tanto cataro ogni mattina che anche se avessi avuto il raffreddore, non si sarebbe notata la differenza Ricordo la vista, ogni mattina, di una macchia marrone sul mio labbro superiore Nel tentativo di rimuoverla, tutt'al più riuscivo a farla diventare tossa, tanto la strofinavo .Una volta, dopo un poker durato tutta la notte, un amico mi chiese se mi stessi facendo crescere i baffi .Fu molto imbarazzato quando, guardandomi più da vicino, si accorse che era una macchia di nicotina Inutile dire che tra i due il più imbarazzato non era lui, ma neanche questo episodio mi fece smettete di fumare. Ogni volta che mi capitava di sorridere, o ridere, stavo attento a tenere la bocca chiusa, giacche ero ben consapevole di avere i denti macchiati di nicotina. Detestavo andare dal dentista, non tanto perché avessi paura del dolore, ma perché mi terrorizzava inevitabile ramanzina .Ricordo gli sguardi tormentati di mia moglie e dei miei figli, quando i miei accessi di tosse erano particolarmente forti, l’angoscia che provocavo in loro quando erano costretti a guardare la patetica creatura che era il loro marito e padre che si stava sistematicamente uccidendo, per non parlare dell'angoscia che provavo io, consapevole al riguardo di essere la causa del loro malessere, eppure incapace di fare qualsiasi cosa Per il mio compleanno o a Natale dicevo ai miei familiari di non farmi regali " Ho già tutto quello che mi serve ' Ma pensavo "Spreco cosi tanti soldi per le sigarette, che non merito nient'altro." Mi sentivo a disagio se un'altra persona, anche intima della famiglia, mi si avvicinava a meno di un metro .Avevo la fobia dei contatti ravvicinati, non perché non mi piacesse la gente, ma perché ero penosamente consapevole della puzza di tabacco che emanava dalla mia bocca, dal mio corpo e dai miei vestiti .Neanche da adolescente ero mai riuscito provare il piacere di baciare una ragazza sulle labbra senza chiedermi se sentisse la puzza del mio alito chiedermi Il mio ricordo più vivo di quand'ero un fumatore è l'odio che provavo per me stesso, per la mia dipendenza d ipendenza da qualcosa che detestavo. detestavo. Avev Avevo o il controllo controllo su tutto il resto .Ma

quando si trattava delle sigarette ero uno schiavo e non sopportavo che gli altri lo  

sapessero .Era umiliante Odiavo dovermi sempre preoccupare di certe cose: mi sarebbero bastate le sigarette che avevo con me? Il mio volo sarebbe partito puntualmente senza indugiare sulla pista? La prossima persona che avrei incontrato sarebbe stato un fumatore o un non-fumatore? non-fumatore? C'è qualcosa che vi risulta familiare? Cercate di uscire da voi stessi e di guardarvi con gli occhi di un non-fumatore vi aiuterà a sfatare le illusioni che vi tengono prigionieri della nicotina. Forse a questo punto vi state spazientendo, chiedendovi perché ci soffermiamo così a lungo a parlare del problema anziché passare alla soluzione. Bene, come se foste apprendisti piloti, non voglio che vi lanciate in questa impresa prima di sapere molto bene come funziona. Dopo che avrete riconosciuto la natura della trappola in cui siete caduti, il metodo Easyway vi fornirà un modo semplice per liberarvi. "È degno di nota no ta il fatto che Allen Carr, dichiaratamente dichiaratamente non un professionista professionista in psicologia comportamentale, abbia avuto successo dove innumerevoli psicologi e psichiatri, con con tanto di specializzazioni, hanno fallito, mettendo a punto un semplice, efficace metodo per smettere di fumare." Dr. William Green, MB. Chb, FRANZCP. MRCPsych. DPM Direttore del Dipartimento di Psichiatria, Ospedale Matilda. Hong Kong

 

RIASSUMENDO •La nostra mente e il nostro corpo sono programmati per seguire l'istinto di sopravvivenza •L'intelletto a volte mette fuori uso l'istinto servendosi di false informazioni, creando illusioni. •Dal giorno della nostra nascita cerchiamo disperatamente benessere e sicurezza. •Il condizionamento di cui siamo vittime ci induce a credere che il fumo procuri un piacere e un sostegno, il che ci porta a cadere nella trappola della nicotina. •La seconda sigaretta colma il vuoto creato dalla prima, creando un'illusione di piacere o sollievo. •Non sappiamo di d i essere caduti caduti nella n ella trappola della nicotina finché non cerchiamo cerchiamo di uscirne. •Uscirne è facile, se si sa come fare.

 

PRIMI PASSI VERSO LA LIBERTÀ IN QUESTO CAPITOLO • ANNULLARE I CONDIZIONAMENTI DI UNA VITA • L'INUTILITÀ DEL FUMARE • IL FATTORE PAURA • PRENDERE IL TORO PER LE CORNA • L'ATTEGGIAMENTO MENTALE GIUSTO

 

ELIMINARE ELIMI NARE IL D DESIDERIO ESIDERIO DI FUMARE Modificando l’atteggiame Modificando l’atteggiamento nto mentale sarete in grado grado d dii eliminare in voi il desiderio di fumare. Questa e la chiave per farvi diventare felici non-fumatori per il resto della vita. Cerchiamo, dunque, di capire cosa c'è di sbagliato nel vostro attuale atteggiamento mentale e, dopo al averlo che sin la logica e la ragione annullino diil fumatori condizionamento qualeeliminato, siete statilasciamo sottoposti da quando eravate bambini sin da prima di iniziare a fumare. fumare.

 

PERCHÈ GLI EX-FUMATORI CI RICASCANO Un fumatore nella trappola della nicotina è come una persona caduta in una buca Da parte sua c'è un forte desiderio di uscirne e io gli fornisco lo strumento che gli permetterà di raggiungere il suo scopo insieme, possediamo i due ingredienti che gli consentiranno di liberarsi .Tutto ciò che deve fare ò seguire le mie istruzioni. Tuttavia, una volta fuori, ci si presenta un altro problema: assicurarsi che non ci ricaschi mai più. E’ noto che i fumatori smettono e ricominciano. Allora ,come possiamo aiutare gli exfumatori ad evitare che ciò accada? La buca è una trappola fisica; il fumo e una trappola mentale: un'illusione. Come abbiamo visto con il diagramma LIFT, nel capitolo precedente, una volta capito il trucco, non ci si casca più. Tenete anche presente che ci sono milioni di persone che hanno vissuto tutta la vita senza cadere nella trappola della nicotina, nonostante il i l massiccio massiccio condizionamento cui sono stati soggetti. soggetti. Questo ci porta alla reale differenza tra un fumatore e un non fumatore. Ovviamente, l'uno fuma e l'altro no, ma non è tutto qui. Dobbiamo capirne il perché. Nessuno costringe i fumatori a fumare, fanno spontaneamente. Il fatto che una parte del loro cervello non vorrebbe farlo o che non ne capiscano la ragione non cambia la situazione. La vera differenza tra un fumatore e un non-fumatore è che quest'ultimo non prova mai il desiderio di fumare. Il metodo Easyway elimina in modo definitivo il i l vostro desiderio d dii fumare: sarete sarete liberi. Vale la pena ricordare che i non fumatori sono stati soggetti agli stessi condizionamenti sul fumo cui sono stati sottoposti i fumatori e, da qualche parte nella loro mente credono che il fumo possa qualche vantaggio,quindi, ma il loro ragionamento non ha risentito della dipendenza dallaoffrire nicotina e si rendono, conto che non ha senso contrarre la peggiore malattia che esista al mondo. Il metodo non richiede che il potere della ragione domini la tentazione poiché elimina la tentazione. Se, una volta smesso, il desiderio di fumare permanesse, sareste vittime di un senso di privazione che dovreste combattere con la forza di volontà, con il rischio continuo di ricascarci. Noi elimineremo definitivamente desiderio di fumare, cosicché non vi capiterà di passare la vita sentendovi frustrati, vulnerabili o dovendo costantemente re resistere sistere a una tentazione. Credete che sia impossibile? In caso affermativo è perché avete una percezione distorta del fumo. Dopotutto, i non-fumatori non desiderano fumare - neanche voi lo

desideravate prima di cascare nella trappola - e ci sono milioni di ex-fumatori che  

pensavano che non ci sarebbero mai riusciti, eppure hanno smesso. La sola ragione per cui il metodo Easyway si è diffuso in tutto il mondo è che trasforma fumatori tristi in non-fumatori felici! "Il suo metodo è assolutamente unico: elimina elimina la dipendenza d ipendenza dal fumo proprio mentre si sta fumando. Ho il piacere di dire che ha funzionato per molti dei miei amici e dipendenti." Sir Richard Branson, imprenditore

 

CIÒ CHE IL FUMO FA PER VOI Fingiamo che io voglia persuadervi ad assumere una nuova droga. Sarò onesto e vi avvertirò che e molto pericolosa e, per molti versi, simile all'eroina. Faccio una fortuna vendendola e se riesco a fare in modo che anche voi ne diventiate dipendenti, guadagnerò ancora di più. Lasciate che vi fornisca tutti i dettagli importanti. Prima di tutto gli svantaggi. È altamente tossicomanigena e, molto probabilmente, vi accalappierà in poco tempo e potreste restarne schiavi per il resto della vita. E’ molto costosa: il tossicodipendente medio spende, nel corso della sua vita, più di 80.000 Euro. Vi regalerò la prima dose, ma le altre ve le farò pagare un occhio della testa. Qualunque cifra decida di farvi pagare, e per quanto vi possa pesare, sborserete i soldi. Questa droga e anche un potente veleno che elimina 5 milioni di persone ogni anno, il che la rende la principale causa di morte al mondo. Subito dopo aver incominciato ad assumerla, sarete via via più stanchi, con il fiato corto e diminuirà la vostra resistenza ad altre malattie. Vi farà venire l'alito cattivo, i denti macchiati, ansimerete, tossirete, proverete vergogna e sensi di colpa. Ma quel che e peggio, vi distruggerà impercettibilmente il sistema nervoso, minerà il vostro coraggio, la sicurezza, la capacità di concentrazione e vi disprezzerete per essere diventati schiavi di qualcosa che detestate. Sfortunatamente, più vi trascinerà giù, più ve ne sentirete dipendenti. Ah, dimenticavo: dimentic avo: ha un sapore disgustoso. Ora i vantaggi... Cosa farà per voi questa droga? Assolutamente niente. Niente di niente.

 

NON VI FA NEANCHE NEANCHE SBALLARE! SBALLARE ! Allora, volete comprarla? Sono riuscito ad acquisire un'altra vittima - voglio dire cliente? Cosa avete detto? "Perché mai qualcuno dovrebbe sborsare fino a 80.000 Euro per procurarsi nient'altro che danni e infelicità?" Eppure, e sono sicuro che avete indovinato, questo è esattamente ciò ciò che state fac facendo endo in quanto fumatori.

 

DATI DI FATTO “Il fumatore medio spende, nel corso della sua vita, più di 80.000 Euro in sigarette. (Calcolato (Calc olato sul valore attuale, fumando fumando una media di un pacc pacchetto hetto al giorno.)”

 

TERMINOLOGIA TERMINALE Le espressioni usate dalla classe medica possono creare confusione La parola "terminale", ad esempio, è usata un senso di fine irreversibile, di disperazione .II fatto che ci siano persone che hanno continualo a vivere per vent 'anni con una malattie "terminale " non ne modifica l'effetto .Ma l'espressione "morte prematura " non produce la stessa sensazione di panico Per un fumatore, "morte prematura " non significa neanche morte morte signific significaa "Non vivrò quanto avrei potuto, ma non importa " Come mai la descrizione della droga che vi ho appena fatto vi fa pensare di più all'eroina che alla nicotina? Perché mentre riuscite a vedere la dipendenza dall'eroina per quella orrenda, pietosa, mortale condizione che è, siete stati condizionati a sviluppare una visione distorta del fumo ed è questa che bisogna correggere. Per farlo e necessario capire che la trappola in cui siete caduti è uguale a quella in cui si trova l'eroinomane. Anche voi stare precipitando in un abisso senza fondo. Ma, diversamente dalla mosca catturata dalla Nepente voi potete salvarvi; è, però, essenziale che vi rendiate conto di esseree in trappola. esser La parola "eroina" tende ad evocare, nella nostra mente, una determinata immagine: TOSSICODIPENDENZA! SCHIAVITÙ! MISERIA! INFELICITÀ! DEGRADO! MORTE! La medesima visione e condivisa dai media e dalla società in generale: non siamo bombardati da immagini di eroinomani felici e sorridenti. Mentre il fumatore felice e sorridente ci e mostrato costantemente nelle campagne pubblicitarie delle compagnie del tabacco, e il messaggio trasmesso è che il fumatore è felice perché sta fumando. Ma non è vero. Certamente avrebbe potuto sentirsi infelice se non avesse fumato, ma non sarebbe la stessa cosa. Elimineremo l'illusione che vi fa considerare il fumo un sostegno sociale o un piacere, cosicché, come per l'eroina, ne vedrete l'aspetto reale. Il vostro atteggiamento mentale sarà tale per cui, ogni qual volta penserete al fumo, anziché volere una sigaretta e sentirvi frustrati perché non potete averla, sarete felici di non avere più il desiderio.

 

“Il padre di Ronald Reagan era un alcolista e fumava 3 pacchetti di sigarette al giorno; morì a 60 anni. Reagan stesso smise di fumare dopo che suo fratello, anche lui un fumatore, si ammalò di cancro alla gola.”

 

LA PAROLA Al GIURATI Se avete qualche dubbio riguardo alla trasformazione mentale che sta per avvenire in voi o se siete scettici riguardo al fatto che il potere della ragione riesca a modificare persino le credenze credenze più radicate di un individuo, guardare il film "La parola ai giurati". Un adolescente il padre. II caso sembra risolvere .II ragazzoviene avevaprocessato minacciatopei di aver farlo,ucciso apparentemente è stato vistosemplice mentre da lo faceva, apparentemente è stato sentito mentre lo faceva, non ha un alibi plausibile e gli è stata trovata addosso l'arma del delitto .II film è ambientato nella camera dei giurati e si focalizza sulle discussioni tra 112 giurati e sulla scene di votazioni che ne seguono Henry Fonda, che interpreta il ruolo del giurato "scettico ". Non sa fornire una giustificazione razionale al suo dubbio, è persino d'accordo sul fatto che tutto porterebbe portere bbe ad optare per un verdetto di colpev colpevolezza olezza Ma qualcosa proprio no non n gli torna è un caso in cui la logica entra in conflitto con l'istinto II dubbio di Fonda induce un altro giurato ad evidenziare una lieve anomalia nelle prove .Sembra essere un punto insignificante, ma stimola un'ulteriore discussione La giuria inizia un lavoro di investigazione grazie al quale, ad ogni successiva votazione, i voti a favore della colpevolezza diminuiscono, finché tutti i giurati si convincono, a ragione, che il ragazzo non può aver ucciso ucciso il padre Undici giurati erano entrati in Quella stanza convinti che il ragazzo fosse colpevole .Un assassino .Tutti e dodici dod ici ne usciranno ce certi rti della sua innocenza. I fumatori arrivano ai nostri Centri con idee preconcette riguardo al fumo e con diversi stadi di panico. I più sono ovviamente preoccupati e parecchi di loro sono molto confusi. conf usi. In testa hanno spesso un guazzabuglio di contraddizioni: "VORREI ESSERE LIBERO, MA FUMARE MI PIACE" "LE SIGARETTE MI STANNO UCCIDENDO, MA SARÒ IN GRADO DI FARNE A MENO?" "PENSA A QUANTI SOLDI RISPARMEREI, MA COME FARÒ CON QUEI TERRIBILI SINTOMI DI ASTINENZA?" "LA MIA FAMIGLIA NE SAREBBE CONTENTA E IO MI SENTIREI COSÌ ORGOGLIOSO, MA HO LA FORZA DI VOLONTÀ NECESSARIA?" "RIUSCIRÒ ANCORA A GODERMI UN PASTO, O UN APERITIVO?"

"È DAVVERO POSSIBILE LIBERARSI COMPLETAMENTE DAL FUMO, ED È IL MOMENTO  

GIUSTO PER FARLO?" Non stupisce che la maggior parte dei fumatori siano dei nevrotici. Ma, come per i giurati del film, quando lasciano i nostri Centri, la loro prospettiva è completamente cambiata cam biata e tutte le paure e i dubbi d ubbi che li tormentavano sono stati eliminati. “Chi fuma patisce, patisce, per tutta la sua vita da fumatore, fumatore, il senso di d i vuoto e insicurezza insicurezza generato ge nerato dall'astinenza da nicotina. Un no non-fum n-fumatore atore non ne soffre mai: questo questo è uno dei grandi benefici dell'essere liberi.” Nel prossimo capitolo ci occuperemo dei comuni stimoli che inducono a fumare ed elimineremo le illusioni che li causano. Prima, però, bisogna affrontare il complice più importante della tossicodipendenza: la PAURA. Paura di non essere in grado di godersi un pasto, un aperitivo o un'occasione sociale, di tenere a bada lo stress, o di concentrarsi; paura di dover affrontare un terribile disagio per liberarsi del fumo e di dover resistere, per il resto della propria vita, alla tentazione di riprendere. Molti fumatori arrivano ai nostri Centri dicendo: "Non ci avevo mai provato prima per paura del fallimento." La vera ragione è la paura del successo. “Si dice che gli “Si gli struzzi, quando sono son o in preda al panico, pan ico, nascondano nascondano la testa sotto la sabbia; i fumatori si accendono accendono un'altra sigaretta. sigaretta. Nessuna delle due azioni risolve il problema: in realtà, entrambe lo peggiorano.” Come la paura di fallire può aiutare ad ottenere il successo, così la paura del successo può portare al fallimento. La paura di fallire è illogica. Ciò che temete, in effetti, e una calamità già in atto: siete già dei fumatori! Magari, riuscite a prendere in giro voi stessi, dicendovi che vi piace e che avete il controllo di quello che state facendo, ma non crediate di ingannare gli altri. Al giorno d'oggi, tutti sanno che chi fuma lo fa a causa della sua dipendenza e che non e riuscito a smettere o ha troppa paura per provare a farlo. Se lasciate le cose come stanno, avete la garanzia del fallimento. Pensate, invece, a tutto ciò che avete da guadagnare. Pensate a quanto fieri saranno di voi la vostra famiglia e i vostri amici e colleghi, quando sarete riusciti a smettere. E, quel che più conta, pensate a come vi sentirete bene voi. L'unico vero problema con la paura del fallimento è che vi può impedire di provare a smettere. Una volta fatto il tentativo, può solo aiutarvi ad avere successo. Ironicamente, la paura del successo può essere un ostacolo ancora maggiore. Può

sembrare assurdo: perché qualcuno dovrebbe avere paura del successo? Ma se siete

 

caduti nell'inganno che vi fa credere che le sigarette offrano un sostegno nei momenti stressanti, o che non possiate godervi la vita senza fumare, l'idea di non poterlo fare- più è terrificante. Fate chiarezza nella vostra niente: la sensazione di panico che spaventa i fumatori anche solo all'idea di fare un tentativo per smettere, e CAUSATA DALLA NICOTINA, non alleviata da essa, e uno dei maggiori benefici che avrete quando sarete liberi è che non la proverete mai più. Se ora potessi portarvi a come vi sentirete mentalmente e fisicamente dopo tre settimane dall'aver smesso di fumare, pensereste: "Davvero mi sentirò così bene?" E non mi riferisco solo alla salute e all'energia, ma anche al senso di fiducia in voi stessi e al vostro coraggio.

 

ELIMINATE ELIMI NATE LE SIGARETTE E SE NE ANDRÀ ANCHE LA PAURA Adesso vi potrà sembrare difficile immaginare di vivere senza fumare. È così per la maggior parte dei fumatori, prima di smettere. Tutto ciò che dovete fare e APRIRE LA MENTE. Non avevate bisogno delle sigarette prima di diventare dipendenti dalla nicotina: ci sono milioni di non-fumatori che si godono pienamente la vita e milioni di ex-fumatori che credevano di non essere in grado di liberarsi dal fumo e che, invece, godono di una qualità di vita che voi, probabilmente, neanche vi ricordate esista. Forse avevate smesso, in precedenza, per settimane, mesi, o addirittura anni e, ciononostante, il fumo continuava a mancarvi. Il metodo Easyway e diverso - FIDATEVI DI ME. E’ la paura di una vita senza sigarette che vi fa continuare a fumare. Vi assicuro che, se finite seguite molto tutte lediistruzioni, sarete capaci di gestire meglioche lo stress e di vi leggere godreteil lalibro vitae molto, più. Vi gusterete persino il percorso conducee alla libertà. conduc

 

FAR CIRCOLARE LA VOCE Dopo aver avuto la mia rivelazione, sentii l'obbligo di cercare di convincere ogni fumatore che incontravo di come fosse facile smettere di fumare e quanto fosse meraviglioso essere un non fumatore .Mia moglie tentava di contenermi, dicendomi che gli altri non volevano smettere e mi stavo solamente facendo malvolere .Ma continuai. Quando non ce la feci più ad occuparmi di tutti i fumatori che venivano al mio primo Centro, mi sentii in colpa e perciò scrissi "The Easy Way to Stop Smoking per rendere il metodo accessibile al maggior numero di persone possibile .Ne diedi una copia a tutti i fumatori che conoscevo, contando sulla teoria secondo la quale, se un mio amico avesse sc scritto ritto un libro, io l'avrei l'avrei letto, fosse stato anche il peggior peggior libro mai pubblicato. pubb licato. Con mia grande soddisfazione, furono in molti a leggere il libro e a smettere di fumare .Ma più di qualcuno non smise e la mia irritazione crebbe quando seppi più tardi, che non si erano neanche presi la briga di leggerlo .Fui particolarmente seccato quando scoprii che il mio migliore amico aveva addirittura regalato la sua copia'. Ma mi accorsi ben presto che non era stato per mancanza di lealtà che non avevano letto il mio libro .Nel mio entusiasmo, avevo sottovalutato la tremenda paura che attanaglia i fumatori al solo pensiero di dover smetterò smetterò Quel libro ò diventato uno dei manuali di auto-aiuto più venduti al mondo .Tuttavia, alcuni lettori mi criticavano per il fatto che li consigliavo di continuare a fumare finché avessero terminato la lettura "A causa di quell'istruzione ne leggevo solo una riga al giorno. SI lamentavano A nessuno di loro veniva in mente che, se il mio consiglio fosse stato di spegnere l'ultima sigaretta prima di iniziare a leggere il libro, quell'indicazione sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbero letto. Adesso siamo pronti per iniziare ad eliminare le paure, i dubbi e le incertezze che vi hanno tenuti in trappola. Dovreste sentirvi emozionati. Se vi sentite come dei condannati a morte, cambiate subito atteggiamento. Questa e la SECONDA ISTRUZIONE. (La prima era di seguire tutte le istruzioni).| Non avete assolutamente niente da perdere. Ogni fumatore sogna di svegliarsi una mattina nella condizione in cui vi troverete voi quando avrete finito di leggere questo libro. State per evadere da una prigione. Nulla può impedirvi di fuggire. ABBANDONATE LA PAURA E LIBERATEVI! "Non ci è voluta forza di volontà. Non ne ho sentito per nulla la mancanza e ringr ringrazio azio Dio ogni giorno di essere libera."

Dio ogni giorno di essere libera.

 

Ruby Wax, attrice

 

RIASSUMENDO •Cercate di vedere il fumo e i fumatori per quello che realmente sono. •Laa vostra dipendenza dalla nicotina •L n icotina non è diversa dalla dipendenza di pendenza di un drogato dall'eroina. •Fumare non riempie il vuoto, lo crea. •Seguite TUTTE le istruzioni. •Aprite la mente. •La paura del fallimento è illogica. Se non provate, avete già fallito. •La paura del successo è causata dal condizionamento mentale. •Eliminate le vostre paure e avrete successo. •Godetevi il percorso verso la libertà.

 

L'ILLUSIONEE DEL PIACERE L'ILLUSION IN QUESTO CAPITOLO • FUMARE È UN ANDARE IN FUMO •ABITUDINE O DIPENDENZA •LIBERATEVI DALLA PAURA • UN FUMATORE NON VINCE MAI

 

PIACERE O DIPENDENZ D IPENDENZA? A? L'illusione più grande e che ai fumatori piaccia fumare Nei Centri Allen Carr's i fumatori, di solito, capiscono abbastanza in fretta che tutto ciò che si ottiene da una sigaretta e un sollievo temporaneo dai sintomi di astinenza dalla nicotina e, visto che ogni sigaretta li causa nuovamente, il piacere e il sostegno sono un'illusione. Tuttavia, a volte sembrano incapaci di associare questa consapevolezza al proprio fumare e continuano a pensare di godersi alcune sigarette.

 

A NESSUN FUMATORE È MAI PIACIUTO FUMARE Questa è un'affermazione alquanto radicale. È possibile che neanche una sola tra tutti i miliardi di sigarette, sigari e pipe fumati nell'arco di diverse generazioni, abbia procurato piacere a un fumatore? Sembra difficile da credere! Com'è stato possibile creare un'illusione così colossale? Eppure, per improbabile che possa sembrare È VERO. Nessuno può provare piacere ad assumere nicotina in qualsivoglia forma, che sia fumando, fiutando, masticando o assorbendola attraverso la pelle. È essenziale che lo capiate.

 

IL FILTRO MAGICO Se cercassi di vendervi una pozione dicendovi che aumenta la concentrazione e combatte la noia, aiuta a rilassarsi e allevia lo stress, ha un meraviglioso sapore e un gradevolissimo profumo, accresce il fascino, fa dimagrire e aggiunge disinvoltura in occasioni sociali, mi credereste? Certo che no! Mi dareste del ciarlatano Eppure questo è ciò che che le multinazionali multinazion ali del tabacco tabacco e i fumatori stessi stessi sostengono riguardo al fumo. Provate a chiedere a un qualsiasi fumatore, quando e arrivato a metà sigaretta, cosa veramente gli piaccia del fumo. La risposta più frequente sarà: "Mi piace il sapore." Ma la prima sigaretta fumata fu così disgustosa da indurci a pensare: "È impossibile che io ci caschi!" Allora come mai abbiamo fumato la seconda sigaretta e poi la terza, e poi...? Qualche fumatore afferma di aver saputo che sarebbe stato necessario perseverare per imparare ad apprezzare quel gusto. La necessità di imparare ad apprezzare il gusto di una droga è la prova che se ne e già dipendenti. Così funzionano i disgustosi veleni che generano una dipendenza: prima si finisce nella trappola e poi ci si abitua al sapore o, per essere più precisi, non ci si accorge più di quanto sia disgustoso. Naturalmente, non ci si accorge di essere già schiavi, si crede di avere ancora il controllo contr ollo della situazione. "Ho letto il "Ho i l libro di questo Allen Carr e la cosa grandiosa grandiosa è che mentre lo stai leggendo devi fumare. Ti dice lui quando accenderti una sigaretta. Ti fa: "Va bene, accenditene una adesso", e tu : " Certamente ". E fumi durante tutta la lettura del libro. Questo tipo è brillante. Arrivi all'ultima pagina e ti dice: "Bene, ora accenditi la tua ultima sigaretta", e tu: "Non so se ne ho davvero voglia". Quando arrivi alla fine del libro pensi: "Non so se voglio accendermi un'altra sigaretta, ma va bene, se lo dici tu, Allen." Tutto qua, e quando la spegni hai finito. E da allora non ho mai più fumato." Ashton Kutcher, attore Molti fumatori credono che a loro piaccia l'odore del tabacco, sebbene spesso non sopportino quello delle sigarette altrui e i non-fumatori lo trovino ributtante. E anche ammettendo che vi piaccia l'odore del tabacco, cosa cambia? A me piace l'odore delle rose, ma non per questo le fumo! Una volta ignorato il nostro istinto, iniziamo ad assuefarci al fumo e ne associamo l'odore e il sapore al sollievo dai sintomi di astinenza dalla nicotina, sollievo che

percepiamo come piacere. Questo processo non fa altro che rafforzare l illusione.

 

I fumatori, inoltre, sono convinti che le sigarette fumate in certe occasioni siano particolarmente speciali: quella fumata al mattino -che sia prima, durante o subito dopo colazione - o dopo i pasti, con l'aperitivo, durante una pausa dal lavoro, quando si arriva a casa, dopo lo sport, dopo il sesso, ecc. Tutte seguono un periodo prolungato di astinenza e il motivo per cui sembrano speciali e che il Piccolo Mostro della nicotina reclama la sua dose. Se non riesce ad averla, iniziamo a sentirci tesi e di malumore e, via via che il panico aumenta, il Grande Mostro trasforma una situazione altrimenti piacevole incubo. I fumatori pensano comecause ad unprincipali. sostegnoLa perché credono che allevi in lo un stress. Invece, al contrario, ne ale fumo una della sensazione di vuoto e insicurezza causata dai sintomi d'astinenza da nicotina e identica a quella normalmente causata dallo stress. L'accendervi una sigaretta può sembrare che vi rilassi, mentre quello che in realtà fa e offrirvi un temporaneo sollievo dai sintomi di astinenza da nicotina generati dalla sigaretta precedente. I non-fumatori non sono sottoposti a questa dose aggiuntiva di stress. Come fumatori, quindi, siete costantemente costantemente più stressati stressati di quanto sareste se non fumaste. La nicotinanelè nostro una sostanza tossicomanigena che mentre genera un processo di tolleranza assuefazione organismo, cosicché, anche stiamo fumando, alleviamoe solo in modo parziale la sensazione di vuoto e insicurezza causata dall'astinenza da nicotina, sensazione che a volte ho definito "prurito". Per questo motivo iniziamo ad aumentare le dosi del veleno. Aspiriamo il fumo più profondamente e con maggiore frequenza, riduciamo gli intervalli tra una sigaretta e l'altra e passiamo ad una marca di sigarette più forti.

 

DATI DI FATTO La prima sigaretta del mattino ha un sapore rivoltante e fà ansimare e tossire. Sembra speciale solo perché slamo stati tutta la notte senza nicotina, perciò lo sfamare II Mostriciattolo della nicotina viene percepito come un sollievo ancora più grande. Ed il capogiro che ogni tanto si prova non è una piacevole "spinta", ma la reazione dell'organismo dell'org anismo al a l veleno. II grafico che segue illustra il livello di benessere di un fumatore nel corso della sua vita.

Nella vita di tutti noi ci sono sempre momenti più o meno difficili, alti e bassi, ma, in questo grafico, per il nostro scopo e per maggiore chiarezza, li ignoriamo e ci focalizziamo esclusivamente sull'effetto che il fumo ha, nel tempo, sul livello di benessere di una persona. Supponiamo di essere al 100%, prima di iniziare a fumare. Stare bene significa non avere problemi. Come fumatori, siamo sempre sotto il 100% - cioè a un livello di benessere inferiore a quello di cui godremmo se non fumassimo – perché soffriamo costantemente dei sintomi d'astinenza da nicotina, ma non ce ne rendiamo conto, dato che sono quasi impercettibili e ci sembra, quindi, di vivere uno stato di normalità. Supponiamo ora di essere a meno 10 punti a causa del Mostriciattolo della nicotina, e di recuperarne 5 quando accendiamo una sigaretta. Va un po' meglio, ma siamo ancora sotto il livello di un non-fumatore. Forse state pensando: "E allora? Quei 5 punti non mi fanno forse stare meglio, anche se è un'illusione?" Calzereste delle scarpe strette solo per provare, poi, sollievo nel toglierle? Questo è ciò che fanno, in realtà, tutti i tossicodipendenti, ma solo perché non capiscono il genere di trappola in cui si trovano. Con il passare del tempo, continuando a fumare, fumare, si scivola sempre sempre più giù, sulla scala del benessere, sia fisicamente che mentalmente. All'inizio la cosa non ci preoccupa perché pensiamo di poter smettere quando vogliamo. Ma via via che sprofondiamo nel baratro, incominciano a capitarci cose terribili. Inizia a mancarci l'energia, abbiamo il fiato corto, ansimiamo e tossiamo. La

paura del cancro si trasforma, da quella remotissima possibilità prima relegata in un  

angolino lontano lontan o della nostra mente, in una minacc minaccia ia che appare sempre più concreta. concreta. Ci accorgiamo che le sigarette stanno controllando la nostra vita e che fumiamo non solo quando scegliamo noi di farlo. Dobbiamo averle sempre con noi e intuiamo che non stiamo spendendo il nostro sudato danaro per un autentico piacere o per assicurarci un sostegno, ma solo per essere schiavi e per rischiare di essere vittime di orribili malattie. Di conseguenza, il nostro benessere scende gradualmente ma costantemente, e il livello a cui torniamo ogni volta che ci accendiamo una sigaretta diminuisce in modo proporzionale. La buona notizia noti zia e che, quando si smette, si torna rapidamente al llivello ivello di b benesse enessere re dove sareste sempre stati se non vi foste mai accesi quella prima sigaretta. L'astinenza fisica da nicotina è facilmente gestibile e scompare rapidamente; nel giro di poche settimane il recupero fisico e completo e, purché non pensiate più alle sigarette come a una sorta di piacere o sostegno, non vi sembrerà di star facendo alcun sacrificio e SARETE LIBERI. Abbiamo dovuto ignorare il nostro istinto e bloccare la nostra mente per poter continuare a fumare. Se ogni siete accesi una sigaretta foste stati consapevoli del suo sapore disgustoso e volta della che sua vipuzza, degli 80.000 Euro che stavate sprecando, della schiavitù cui eravate sottoposti, e del fatto che proprio quella sigaretta avrebbe potuto attivare un carcinoma, credete che vi sarebbe stato possibile associare, anche solo lontanamente, l ontanamente, quel gesto all'idea di piacere?. piacere?.

 

TIRATE FUORI LA TESTA DALLA SABBIA! La prossima sigaretta potrebbe benissimo essere quella che scatena un qualsiasi cancro nel vostro corpo, oppure l'enfisema, l'arteriosclerosi, una malattia cardiaca, l'asma, la bronchite cronica, l'osteoporosi, un infarto, il diabete, una malattia polmonare, la polmonite, un aneurisma, o tutte le altre malattie che oggi si sa essere collegate al fumo. Se la fumate, cosa vi impedirà di accendervene poi un'altra e poi un'altra, e un'altra ...? Alcuni fumatori dicono che per loro il piacere è legato al rituale: aprire il pacchetto di sigarette, offrirne una agli amici, tenerla in mano, accenderla; i pacchetti lucidi, l'accendino preferito, i posacenere, ecc. Sono sciocchezze. Vi viene in mente qualche rituale fine a se stesso? Se fosse il rituale a procurarci piacere, non potremmo modificarlo lievemente in modo da non accendere più la sigaretta, pur mantenendo intatto il piacere della "cerimonia"? Eviteremmo così la parte sgradevole, ovvero i problemi di salute, lo schifo, la spesa, l'astenia, la schiavitù, il degrado, ecc. Facciamo un paragone con il rituale del cibo. In occasione di un pranzo speciale, ci vestiamo elegantemente, tiriamo fuori l'argenteria, la porcellana migliore, la cristalleria e le candele. lutto questo accresce il piacere del pasto, ma vi godreste ugualmente il rituale, sapendo che poi non c'è niente da mangiare? “L'aggrapparsi all'illusione che ricaviamo piacere dal rituale è una cortina fumogena che si escogita per giustificare ciò che in realtà è semplicemente una dipendenza sc schifosa, hifosa, disgustosa, antisociale, dispendiosa e letale.”

 

L'ALIBI DEL FUMATORE Alcuni dei nostri clienti, anche dopo aver accettato di essere dipendenti dalla nicotina, continuano continuano a considerare considerare il fumo un'abitudine. un 'abitudine. È un comodo alibi alib i per evitare la difficoltà di fornire ulteriori spiegazioni. È come se la responsabilità non fosse loro. È un'abitudine impossibile da cambiare, per cui cui non ci possono fare nulla. È importante che comprendiate che: FUMARE NON È UN'ABITUDINE - È UNA DIPENDENZA Le parole "abitudine", "vizio", "dipendenza" sono spesso usate come sinonimi. La gente parla di "abitudine" o "dipendenza" riferendosi alle droghe, ma è essenziale distinguere chiaramente le due cose. Credo che, se invece di cercare di convincermi di quanto il fumo fosse malsano, sc schifoso hifoso dispendioso, dispendio so, mi stara. inseg insegnata nata la differenza differenza tra abitudine e dipendenza, d ipendenza, non sareiemai diventato unfosse fumatore. fumatore Perché questa differenza è così importante? Perché credere che il fumo sia, del tutto o in parte, un'abitudine implica l'ipotesi che ci sia una sorta di genuino piacere o sostegno nel fumare. Altrimenti, come avremmo potuto prenderne l'abitudine? Inoltre, ci lasciamo allettare dall'idea che, a patto che non divenga un'abitudine troppo ricorrente, possiamo fumare occasionalmente una sigaretta o un sigaro, senza pericolo. La maggior parte dei fumatori che si rivolgono ai nostri Centri riesce a smettere di fumare dopo un solo Seminario di poche p oche ore. Tuttavia, Tuttavia, per quella minoranza mino ranza che ne avesse avesse bisogno, sono previsti seminari di supportoLagratuiti. questee:sessioni "Perché vi siete accesi una sigaretta?" rispostaDurante più frequente "Non lonoi so.chiediamo: Forse per abitudine." A meno che capiate la differenza tra abitudine e dipendenza, non comprenderete appieno la natura della trappola e resterete resterete vulnerabili. vulnerabili. "Se siete siete uno di d i quei tipi che, da soli, permettono al proprio tabaccaio tabaccaio locale lo cale di vivere vivere agiatamente, ma volete sbarazzarvi del demone del tabacco, ecco ciò che fa per voi." "OK" Settimanale Siamo stati condizionati a credere che fumare sia un'abitudine e clic le abitudini siano difficili da cambiare. Nessuna di queste convinzioni regge. Fumare non è un'abitudine, è una dipendenza e, in ogni caso, se si vuole cambiare un'abitudine, e

facile. Prendiamo un abitudine come fare determinate cose in determinati momenti perché ci rende la vita più facile e, di solito, non abbiamo motivo di cambiarla. Ho da  

sempre l'abitudine di lavarmi i denti prima di fare il bagno o la doccia. Se volessi cambiare e lavarmi i denti dopo il bagno o la doccia, ciò comporterebbe grandi difficoltà? Certo che 110! Allora perché dovremmo trovare difficile cambiare un'abitudine che ci sta uccidendo, ci costa una fortuna, ha un sapore orribile, è schifosa e disgustosa e che comunque saremmo felici di non avere mai preso? In fin dei conti, nessuno ci costringe a fumare, non e un tic nervoso incontrollabile e non c'è bisogno di sostenere un esame. La risposta e: NOI CONTROLLIAMO LE NOSTRE ABITUDINI, MENTRE CON LE DIPENDENZE, È LA DROGA CHE CONTROLLA NOI Fortunatamente, anche la dipendenza da nicotina e facile da sconfiggere quando si capiscee come funziona la trappola. Molti fumatori sono persuasi che fumare capisc fumare sia una lloro oro scelta, detratta dal piacere che ne traggono. Se tuttavia tirassero fuori la testa dalla sabbia ed elencassero tutti i vantaggi e gli svantaggi che derivano dall'essere fumatori, la conclusione sarebbe inevitabilmente: "Sei uno sciocco. Smetti di farlo!" Ecco perché tutti i fumatori e, guarda caso, tutti gli altri tossicodipendenti si sentono automaticamente stupidi. In realtà non sono son o stupid stupidi.i. C'è un considerevole considerevole peso sull'altro piatto della bilancia. bila ncia. Si Si chiama DIPENDENZA. Ma cosa significa, per noi, questa parola? Tutto ciò che sappiamo è che una forza sconosciuta ci costringe a perpetuare un'attività che va contro il nostro buonsenso. Quando cerchiamo di smettere ancora convinti che sia un'abitudine pensiamo: "Non capisco perché fumo. È solo un'abitudine che ho preso e, sempre che riesca a sopravvivere abbastanza a lungo senza una sigaretta, il tempo guarirà la ferita e alla fine se ne andrà anche la voglia di fumare." fumare." Ci stiamo prendendo in giro. giro. Non fumate perlaabitudine perché siete nella trappola n icotina. nicotina. E anche se si è smesso da anni, trappolama è così insidiosa da far sì che della il nostro cervello, in alcuni momenti, siano essi belli o brutti, ricordi che le sigarette sembravano aiutarci e questo pensiero potrebbe far rinascere la tentazione di accenderne una. Se però capite fino in fondo il metodo Easyway, non proverete mai più neanche la tentazione di fumare. Non voglio dire che sarete forti abbastanza da resistere alla tentazione; ciò che intendo è che non sentirete proprio il desiderio di fumare. La forza che costringe i tossicodipendenti a seguitare ad autodistruggersi e a condurre una vita terribile - la forza, cioè, che chiamiamo dipendenza è la: PAURA! Paura di non riuscire a godere o affrontare la vita; paura di dover soffrire per riuscire a smettere; smette re; paura che quel desiderio disperato non no n passi pa ssi mai.

Ciò che sfugge ai fumatori e che la sigaretta, lungi dall'eliminare questi timori, li  

causa. I non-fumatori non provano alcuna di queste paure. Il problema è che tutta la faccenda funziona al contrario. È quando non si fuma che si percepisce quella sensazione di vuoto e insicurezza causata dall'astinenza dalla nicotina da parte dell'organismo. L'accendere una sigaretta allevia in parte questa sensazione inducendo il cervello a credere che la sigaretta ci sia amica. Più il fumo ci trascina in basso, più immaginiamo di aver bisogno bisogno della nostra n ostra illusoria stampella e più ci sentiamo dipendenti dalla d drog roga. a.

 

PREZIOSO VELENO Il senso di vuoto e insicurezza che contraddistingue i sintomi fisici d'astinenza da nicotina assomigliano al languore provocato dalla fame. Una delle caratteristiche geniali della fame e che non implica dolore fisico. Possiamo stare tutto il giorno senza mangiare. Lo stomaco stomaco magari brontola, ma non duole. La fame e corredata di altri due ingegnosi e infallibili meccanismi. L'uno è che se il cibo e andato a male, non importa quanta fame abbiamo, l'odore e il sapore ci disgustano. Questo è il sistema che la natura usa per dirci di non mangiarlo. Diversamente da ciò che facciamo quando si tratta del fumo, di solito accettiamo il suggerimento: avete mai avuto così tanta fame da mangiare un uovo marcio? L'altro aspetto è che, se stiamo senza mangiare per un periodo di tempo abbastanza lungo, persino un topo ci sembrerà una prelibatezza. Tutto e finalizzato alla nostra sopravvivenza, che ci piaccia o no. La somiglianza tra la fame e i sintomi di astinenza da nicotina è una delle ragioni per cui non riusciamo a vedere il fumo per ciò che realmente è. Dato che abbiamo delle abitudini alimentari, come ad esempio consumare i pasti a determinate ore, o il pacchetto di noccioline con l'aperitivo, crediamo che mangiare sia una consuetudine c siamo portati a credere che anche fumare lo sia. Sappiamo parimenti che abbiamo bisogno di mangiare e che ci piace farlo, e questo rafforza l'illusione che abbiamo bisogno di fumare e che ci piaccia farlo; altrimenti, perché ne avremmo tanta voglia? Ma davvero mangiare e un'abitudine? Che cosa accadrebbe se la perdessimo? Appunto! Mangiare, chiaramente, non è un'abitudine, e parte fondamentale del processo di sopravvivenza. Sembra una consuetudine solo perché soddisfiamo questa nostra necessità necessità ad ore o re prestabilite, prestabilite, con determinati tipi di cibo e determinati determinati rituali. rituali . La tossicodipendenza, invece, ci fa desiderare il veleno. La brama di nicotina e fame di veleno. La dipendenza crea crea l'illusione del bisogno. b isogno. Una voglia spasmodica spasmodica - sia q quando uando rivolta a qualcosa di benefico che a qualcosa di disgustoso e distruttivo - non e di per sé piacevole. Significa che ci si sente insoddisfatti e privati di qualcosa. Più a lungo il desiderio si protrae, più ci si sente infelici ed insicuri. Sfamarsi comporta una sensazione bellissima ed è un piacere genuino. Si può gustare ogni boccone ed eliminare quel senso di vuoto per ore. Provare a placare la voglia di nicotina, invece, non procura alcun piacere. Per farlo si deve avvelenare il proprio corpo e asfissiarsi. Bisogna Bisogna condizionare la propria mente perc perché hé diventi insensibile i nsensibile a un odore o dore

e un sapore disgustosi e la soddisfazione che se ne ricava non è reale, poiché la sigaretta

 

crea il desiderio anziché estinguerlo. Il fumatore non potrà mai vincere. Quando fuma vorrebbe non doverlo fare ed e solo quando non può averne che le sigarette divengono per lui così preziose. Si deprime smaniando per un piacere, piacere, per un sostegno, che che non esistono. Se siete fumatori, adesso accendetevi una sigaretta e aspirate, a pieni polmoni, sei lunghe, splendide boccate di quello schifo cancerogeno e chiedetevi cosa ci sia di così prezioso. Cos'è che veramente vi piace?. "Ho smesso partecipando ad un Seminario Easyway. Volevo sentirmi libero, non schiavo della nicotina, che non dà alcun piacere." Gianluca Vialli, ex giocatore internazionale internazionale di calcio calcio e allenatore

 

RIASSUMENDO •A nessun fumatore è mai piaciuto fumare. •Il fumo distrugge distrugge la qualità della vostra vita. •Non è un'abitudine, è una dipendenza. dip endenza. •Laa di •L dipendenza pendenza crea crea l'illusione del bisogno. •Laa smania di •L d i nicotina è fame di veleno. •Lungi dall'essere rilassante il fumo è causa di stress. •Dissipate l'illusione del piacere.

 

NON AVETE BISOGN BISOGNO O DELLA FORZA DI VOLONTÀ IN QUESTO CAPITOLO •NON HO LA FORZA DI VOLONTÀ PER SMETTERE •COSA SIETE DISPOSTI A FARE PER LE SIGARETTE • NON CI VUOLE FORZA DI VOLONTÀ

 

ZIO FRED I fumatori pensano di essere deboli e stupidi perché non hanno smesso di fumare. In realtà sono persone determinate determinate e intelligenti qu quanto anto chiunque altro: riuscire riuscire a smettere non ha niente a che fare fare con la forza di volontà. Quando io e i miei collegi che lavorano in altre nazioni partecipiamo a trasmissioni radiofoniche che che prevedono telefonate in diretta del pubblico, siamo spesso perseg perseguitati uitati da un tipo di ascoltatore che abbiamo soprannominato Zio Fred. "Fred", normalmente, ha passato l'ottantina e ti racconta di come avesse iniziato a fumare durante la seconda guerra guer ra mondiale; di come il fumo fosse stato la l a sua àncora di salvezza quand'era quand'era sotto le armi e di come, da quando aveva iniziato a percepire la sua magra pensione, le sigarette fossero state l'unico piacere che gli era rimasto nella vita. Poi si lamenta dell'infausto giorno in cui il i l Governo decise di aaumentare umentare di qualche centesimo centesimo la tassa sulle sigarette sigarette e di come lui non fosse stato più disposto a farsi derubare, da cui la sua decisione di smettere. Fred spiega orgogliosamente come, dopo tre mesi passati ad arrampicarsi sui muri, la sua forza di volontà avesse prevalso e da allora non avesse più fumato. Tenendo presente che con il metodo Easyway non c’è bisogno della forza di volontà la storia di Fred non è esattamente "esemplare", specialmente perché il finale è sempre: "Non ditemi che non ci vuole forza di volontà. Io so per esperienza che ci vuole." Ma Fred sta veramente affermando che, in periodi particolarmente stressanti, le sigarette possono davvero salvarti la vita? Sta realmente dicendo che erano il suo unico piacere? E che l'unico motivo per cui ha smesso e che non se le poteva più permettere? Fred si sarà pur adattato a parecchi aumenti del costo delle sigarette nel corso della sua vita; come come mai non ha puntato i piedi prima? I messaggi di Fred sono tutti distorti, e il più incorretto è la sua affermazione riguardante la forza di volontà, senza la quale, secondo lui, non e possibile smettere. Se credete che il vostro problema, nel non riuscire a smettere, sia la mancanza di volontà è perché non avete ancora capito il genere di trappola in cui siete caduti. Chiedetevi se siete deboli in altre cose, o se lo siete solamente in relazione al fumo. Forse bevete o mangiate troppo. Vedremo più avanti come questo sia probabilmente legato leg ato al fumo. E’ se credete di essere stati deboli o stupidi a farvi accalappiare, ripensateci. Bisogna

essere molto determinati per non farsi scoraggiare dalla puzza e dal sapore disgustoso di

 

quelle prime sigarette, sigarette, o dalla tosse to sse e dalla nausea che di solito le accompagnano. accompagnano. Ci vuole anche una bella forza di volontà per continuare a fumare in barba ai divieti, ai moniti relativi alla salute, alle campagne anti-fumo, ecc. Ricordate: quello del fumo e un trabocchetto geniale, ideato per ingannare anche persone molto intelligenti. Quando eravate giovani, quali dei vostri amici iniziarono per primi a fumare? Non furono forse i più tosti, i tipi dal carattere dominante? Chi sono i fumatori più accaniti che conoscete? Li vedete come l'immagine persone deboli e stupide? che dire dei nostrie idoli che, per primi, ci hanno venduto affascinante delEfumatore? I deboli gli stupidi solitamente non diventano famosi. “Alcuni amici che avevano smesso di fumare con il metodo Easyway di Allen Carr mi suggerirono di leggere il suo libro. Lo lessi. Fu una tale rivelazione, che mi liberò dalla dipendenza all'istante. Come i miei amici, ho trovato non solo facile ma incredibilmente incredibilmente piacevole seguitare ad essere un non-fumatore." Sir Anthony Hopkins, attore Ai nostri Centri arrivano più fumatori dal settore della sanità -medici, infermieri, ecc. - che da altri ambiti lavorativi. Sono tuttavia queste le professioni cui aspirano le persone deboli di carattere? Se rimaneste senza sigarette a notte fonda, quanto sareste disposti a camminare per procurarvele? Un chilometro? Due chilometri? Un fumatore attraverserebbe l'Atlantico per un pacchetto di sigarette. La Giornata Mondiale contro il Fumo, conosciuta come "la giornata in cui i fumatori tentano di smettere" è, in realtà, il giorno dell'anno in cui quasi ogni fumatore che si rispetti si rifiuta di smettere. Io ero uno di loro. Infatti, molti fumano più del solito e molto più spudoratamente. Questa Questa è forza di volontà. Alla gente di carattere non piace sentirsi dire quello che può o non può fare, specialmente spec ialmente da chi di fumo non capisc capiscee assolutamente niente.

 

TECNICHE DA PANICO II panico causato dal solo pensiero di non poter più fumare è tale da far si che il fumatore che ha deciso di smettere fumi le sue ultime sigarette ad un ritmo superiore a quello che gli sarebbe consueto se non avesse preso quella decisione Ci sono fumatori che la notte, sdraiali a letto, giurano a se stessi che non fumeranno più. sperando e pregando di svegliarsi l'indomani senza il desiderio di fumare o con la forza di volontà necessaria per resistere a quel desiderio .Per molti anni è stato cosi anche per me e, anch' io come come loro, dopo dieci minuti dal risve risveglio glio stavo già fumando. Per smettere, la forza di volontà se ne solo quando c'è un conflitto di volontà - un tiro alla fune nella mente. Da una parte il cervello razionale sa che dovreste smettere perché il fumo vi sta uccidendo, vi costa una fortuna e controlla la vostra vita. Dall'altra, il cervello tossicodipendente produce in voi un senso di panico all'idea di essere privato del proprio piacere e sostegno. Risolveremo questa battaglia mentale eliminando una cima della "fune", di modo che tutta la vostra volontà sarà diretta contro la sigaretta. La forza di volontà non farà di voi un felice non-fumatore non-fumatore per il resto della vita; l'eliminazione l'eliminazione del bisogno e del desiderio di fumare, fumare, sì.

 

LA TRISTEZZA DEL METODO DELLA FORZA DI VOLONTÀ Portate via i dolci a un bambino e inscenerà una gran bizza, uno stato di infelicità auto-imposto. Quale tipo di bambino farà la scenata più lunga, quello più mite o quello più testardo: Sarà il più tenace che tenderà a prolungare il proprio tormento. Ecco perché, ironicamente, soprattutto i fumatori dal carattere più forte possono trovare più difficile smettere con il metodo della forza di volontà. Facendo leva su quest'ultima, una volta resistetti per sei mesi e alla fine piansi come un bambino perché avevo fallito di nuovo. All'epoca non ero in grado di capire le mie emozioni contrastanti. Adesso le comprendo molto bene. b ene. Ero in una condizione simile a quella di un maratoneta che ha resistito allo sforzo per 41 chilometri. Darebbe qualsiasi cosa per riuscire a percorrere quell'ultimo chilometro e arrivare al traguardo. Eppure, se avesse avuto i crampi ai primi chilometri, probabilmente avrebbe mollato subito. Avevo sopportato 6 mesi di cupa depressione, sentendo continuamente la mancanza delle sigarette. Ogni giorno mi dicevo: "Sarebbe stupido mollare ora, vai avanti e prima o poi po i la smania dovrà andarsene." andarsene." Ma il senso di depressione e privazione aumentava - era come un rubinetto che sgocciola e gradualmente usurò la mia resistenza. Alla fine non potei fare altro che cedere e, quando accadde, mi sentii avvilito per aver patito tutta quell'infelicità e quel tormento per niente. Avevo fallito di nuovo. Se solo avessi avuto la forza di volontà di resistere ancora un pochino forse ci sarei riuscito. Ecco perché piansi. Ora so che più a lungo si soffre del sentirsi privati delle sigarette più queste ultime sembrano preziose. Se anche fossi stato più determinato, non avrei fatto altro che prolungare la mia sofferenza. Alla fine avrei ceduto comunque. Provare a smettere con la forza di volontà è terribile e non si sa quanto a lungo durerà la tortura. E, se la smania per le sigarette persiste, può durare per sempre.

 

RIASSUMENDO •I fumatori fumatori sono determinati determinati e intelligenti i ntelligenti quanto i non-fumatori. •Un fumatore farebbe qualsiasi cosa per procurarsi le sigarette. •Cercare di smettere con il metodo della forza di volontà è un'impresa terribile. •La lotta non cessa, finché si continua a desiderare di fumare. •Una volta eliminato il conflitto di volontà, liberarsi è fac facile. ile.

 

NON SI RINUNCIA A NIENTE IN QUESTO CAPITOLO • I "PRIMI DELLA CLASSE" E I "LAMENTONI' • I MILIONI DI EX-FUMATORI FELICI • LA GIOIA DELLA LIBERTA

 

NON C'È RAGIONE DI D I SENTIRSI PRI PRIVATI VATI DI ALCUNCHÉ Non state facendo un sacrificio, poiché non state rinunciando a un vero piacere né a un sostegno. Il metodo della forza di volontà crea l'illusione che smettere di fumare sia difficile e nessuno alimenta questa diceria quanto gli ex-fumatori che hanno smesso grazie a quel metodo e passano il resto della vita a cercare di resistere alla tentazione. Ce ne sono di due tipi: i Primi Della Classe (PDC) e i Lamentoni. Ad entrambi nulla piace di più che manteneree i fumatori nella trappola. mantener

 

I PRIMI DELLA CLASSE Sono facili da individuare: sono quelli che, non appena spenta quella che sperano essere la loro ultima sigaretta, iniziano ad appendere -in casa, in macchina e in ufficio cartelli con la scritta "vietato fumare". Invitano a casa i fumatori solo per poter vietare loro di fumare e gongolare nel farlo. I PDC non mancano mai di ricordarvi che il fumo vi rovina la vita e vi costa una fortuna e che trovano incomprensibile che una persona intelligente come voi senta la necessità di mettersi continuamente in bocca quelle porcherie e di accenderle. Sembrano essersi dimenticati di aver fatto esattamente la stessa cosa per anni. Infatti, gli ex fumatori che hanno smesso grazie alla forza di volontà sono ben più feroci, nei loro attacchi ai fumo, delle persone che non hanno mai fumato. Ecco come mai: perché nonostante la veemenza nel sostenere la propria scelta, sotto sotto non sono mai veramente riusciti a superare la dipendenza. Il problema è che credono ancora di aver fatto un autentico sacrificio. I PDC hanno un effetto negativo sui fumatori che, occupati ad arginare le loro intimidazioni e i divieti, perdono di vista il vero nemico. Ma la cosa peggiore è che l'atteggiamento dei PDC rafforza la convinzione errata per cui un "fumatore resta sempre un fumatore: potrà smettere di fumare, ma non sarà mai completamente libero." I fumatori sospettano, giustamente, clic i PDC siano oppositori così accaniti perché hanno ancora una maledetta voglia di fumare. Questo sospetto è confermato dai Lamentoni.

 

I LAMENTONI Sono quegli ex-fumatori che, appena avrete finito di augurare a tutti i vostri amici un Felice Anno Nuovo e avrete buttato il vostro ultimo pacchetto di sigarette nel fuoco del caminetto, con la meravigliosa sensazione di aver finalmente esorcizzato uno spirito maligno che albergava nel vostro corpo, vi stringeranno la mano, augurandovi ogni successo, dicendovi quanto più sani e più ricchi sarete, assicurandovi che avete preso la decisione giusta e che non ve ne pentirete ... per poi iniziare con la tiritera su come loro, pur avendo smesso da anni, sentano ancora la mancanza del fumo, specialmente in momenti come quello. L'effetto è devastante. Vi scottate le dita cercando di salvare il pacchetto dalle fiamme e, mentre gli altri stanno ancora festeggiando, sgattaiolate fuori casa in cerca di sigarette, assicurando, a chi se ne accorge, che ciò che intendevate veramente dire era che avreste smesso il mattino seguente. Se avete provato a smettere con la forza di volontà, senz'altro conoscete la sensazione di enorme sollievo che si prova quando alla fine si capitola. Ma vi ricordate ricordate di aver mai pensato: "Stupendo! "Stupendo! Sono di nuovo nu ovo un fumatore. fumatore. Questa Questa sigaretta sigaretta ha un sapore assolutamente magnifico!" Al contrario, il sollievo e sempre diluito da un senso di fallimento e inquietudine e la prima sigaretta e sempre una delusione perché il suo sapore somiglia molto a quello della d ella prima sigaretta della vostra vita, cioè: disgustoso. Non ho alcun dubbio che, se avevate aspettato anni per fumare quella sigaretta, il sollievo sia stato immenso, ma non sono stati altrettanto piacevoli il sapore e la sensazione di bruciore. Non credete a chi ha di recente ceduto, dopo aver cercato di smettere, e vi racconta di quanto sia stata buona quella prima sigaretta. Tutti i tossicodipendenti sono bugiardi.

 

FELICI NON-FUM NON-FUMATORI ATORI Tra poco sarete non-fumatori. Magari avete paura di non riuscire a liberarvi mai completamente della vostra dipendenza e di diventare un PDC o un Lamentone. Lasciate che vi rassicuri, non avete nulla da temere. Siete circondati da felici non-fumatori e, grazie al metodo Easyway, ce ne sono tanti milioni in più. È solo che si tende a non farci caso cas o perché non sentono il bisogno biso gno di annunciarlo ann unciarlo con la fanfara. Solo dopo aver smesso mi accorsi che non avevo mai chiesto a un ex-fumatore se sentisse ancora la mancanza delle sigarette. La ragione per cui non l'avevo fatto era che non volevo saperlo perché , se la risposta fosse stata affermativa, avrei avuto la conferma della mia convinzione e cioè che non si può mai essere completamente liberi e che quindi ero condannato. Se avessero, invece, detto di no, avrebbe significato che liberarsi è possibile e che quindi avrei dovuto affrontare ancora una volta quei mesi, o forse anni, di lotta contro i sintomi di astinenza. Tutto questo ragionamento è un tipico esempio esem pio di d i come il tiro alla all a fune, innescato dalla pau paura, ra, offuschi offuschi la mente dei fumatori. Conoscevo un tizio di nome Patrick, un gigante d'uomo di buon carattere; un irlandese, come si può intuire dal nome. Avevamo l'abitudine di incontrarci una volta all'anno, assieme ad amici comuni, all'ippodromo di Goodwood. Mi era appena passato un forte attacco di tosse e lui mi guardava con l'espressione che i non-fumatori assumono in queste occasioni e che sembra chiederti: "Ma chi te lo fa fare?" Tentando di mascherare il mio imbarazzo, gli dissi: "Patrick, non sai quanto tu sia fortunato a non essere mai stato un fumatore." Mi rispose: "Di che stai parlando? Io ne fumavo 40 al giorno!" Non potevo credere alle mie orecchie. Lo conoscevo da cinque anni e non mi era mai passato per la mente che fosse stato un fumatore, probabilmente perché non era un PDC ne un Lamentone. Allora gli chiesi se sentisse la mancanza del fumo. La sua risposta fu per me una rivelazione: "Sentire la mancanza del fumo? Ma vuoi scherzare!" Patrick fu il primo ex-fumatore felice che scoprii ed ebbe un ruolo fondamentale nello stimolare in me un processo di apertura mentale. Dopo aver trovato un ex-fumatore che non sentiva assolutamente la mancanza delle sigar sigarette, ette, incominciai incominciai ad indagare tra i miei amici, molti dei quali di vecchia data, e scoprii che c'erano parecchi ex-fumatori tra quelli che credevo non avessero mai fumato. Come nel caso di Patrick, era difficile individuarli, poiché non sentivano mai la mancanza delle sigarette e quindi non facevano parte della categoria dei PDC, ne di quella dei Lamentoni. I Patrick di questo mondo non se ne vanno

in giro a raccontare a tutti quanto sia bello essere un non-fumatore. In realtà è un peccato perché, se lo facessero, ci accorgeremmo che ci sono milioni di ex-fumatori,  

persone un tempo convinte che non ce l'avrebbe mai fatta e che invece sono fuggite dalla trappola del fumo. Presto anche voi sarete come Patrick e, per qualche giorno, dopo aver spento la vostra ultima sigaretta, vi gioverà ricordare a voi stessi quanto sia bello essere liberi.

 

STORIE DI UN SUCCESSO Visitate il sito www.allencarr.com oppure www easywayitalia.com e date un'occhiata alle migliaia di messaggi di felici non fumatori, da tutte le parti del mondo, che hanno smesso grazie al metodo Easyway e che ora sono completamente liberi. Presto potrete aggiungete il vostro.

 

RIASSUMENDO •Smettere di fumare non è un sacrificio. •Non lasciatevi scoraggiare dai Primi Della Classe e dai Lamentoni -hanno usato il metodo sbagliato. •Presto farete parte dei milioni di non-fumatori che pensavano di non essere in grado di smettere. •Con il metodo Easyway, sarete completamente liberi.

 

LA PERSONALITÀ DIPENDENTE IN QUESTO CAPITOLO • NON ESISTE LA PERSONALITÀ DIPENDENTE •NON AVETE BISOGNO DELLA NICOTINA •È LA DROGA CHE VI RENDE DIPENDENTI

 

UN MALINTESO FONDAMENTALE “La teoria della "personalità dipendente" offre ai fumatori una scusa per evitare anche solo di provare a smettere smettere ed è basata su un sostanziale malinteso” malin teso” Molti fumatori credono che ci sia qualcosa nel loro assetto chimico o genetico che rende loro difficile smettere di fumare. La cosiddetta "personalità dipendente" appare come una condizione riconosciuta, ma in realtà e frutto dell'immaginazione di chi non capisce cosa sia la dipendenza. Tale convinzione, comunque, induce molti fumatori a credere che stiano per tentare l'impossibile quando decidono di provare a smettere. Questa impressione, già rafforzata dai precedenti tentativi falliti, si consolida ulteriormente quando vengono a sapere che gli alcolisti e gli eroinomani tendono ad essere anche accaniti fumatori. Anche i Lamentoni contribuiscono a supportare la teoria della "personalità dipendente". Dopotutto, se si è resistito a non fumare per anni e ancora si prova uno spasmodico desiderio di farlo, chiaramente non può dipendere dagli effetti della dipendenza fisica; la spiegazione deve sicuramente riguardare un difetto chimico legato al corredo genetico dell'individuo. No. Non fatevi imbrogliare da studi che sembrano collegare la dipendenza al corredo genetico di una persona. I risultati della ricerca, a volte, possono essere fuorviatiti. Addurre come come scusa una "personalità dipendente" e solo un'altra scappatoia: "Non e colpa mia. Non posso farci farci niente! II fatto è che ho una personalità dipendente". Può sembrare che io accusi questi fumatori di mentire a se stessi e alle loro famiglie. Non e così. L'inganno e il risultato della confusione creata da fatti contraddittori, disinformazione, anomalie e ignoranza generica riguardo al fumo e alle dipendenze, cui tutti i fumatori sono soggetti nel corso della vita. Non sto svalutando i fumatori; come potrei? Io stesso ho toccato il fondo quanto qualsiasi altro fumatore al mondo. Non esiste una "personalità dipendente" o un fumatore che non possa smettere. Vi assicuro che,, qualunque che qualunqu e sia la vostra convinzione: convinzione: SIETE ESSERI COMPLETI SENZA LA NICOTINA VEDERE IL MONDO ATTRAVERSO LA NEBBIA Ciò che m'influenzò follemente e mi fece pensare di avere una personalità

dipendente fu il fatto che i fumatori sembravano appartenere a una razza diversa rispetto a quella dei non fumatori abbastanza comune la tendenza a dividere il mondo  

in est ed ovest, bianchi e neri, ricchi e poveri .Per me queste distinzioni orano insignificanti. Quello che mi interessava sapere era se qualcuno fumasse o no Se fumava, non m'importava che fosse Madre Teresa o Hitler, un esquimese o un aborigeno australiano potevo identificarmi con loro I fumatori avevano personalità interessanti, mentre i non- fumatori erano noiosi guastafeste. Era solo che mi sentivo più a mio agio in compagnia dei fumatori ? Potevo inquinare l'atmosfera volevo senza in colpa ed espettorare volevo senzaquanto imbarazzo .Solo doposentirmi aver smesso, miPotevo accorsi tossire che la maggior parte dequanto « mie i amici era costituita da non-fumatori .Persino mia moglie è da sempre una nonfumatrice.

 

I SINTOMI SINTOMI DELL' DELL'AVVEL AVVELENAMEN ENAMENTO TO La teoria della "personalità dipendente" è rafforzata rafforzata dal fatto che i fumatori hanno in comune alcune caratteristiche fisiche: il colorito grigiastro, l'occhio spento, la fiacchezza, la pelle secca e rugosa. È naturale accompagnarsi a persone con cui abbiamo qualcosa in comune, ad esempio un'affinità nelle debolezze, ma come si spiega una somiglianza fisica? Siamo nati così? Certo che no. È la conseguenza diretta del fumo, dell'avvelenamento sistematico del nostro organismo. Per fortuna, poco tempo dopo aver smesso, ci si riprende sia fisicamente sia mentalmente. E’ dunque la droga che ci rende dipendenti, o siamo nati con una "personalità dipendente"? Negli anni '40, più dell'80% della popolazione britannica adulta era dipendente dalla nicotina; oggi questa percentuale e scesa sotto il 25%. Quindi, è possibile che negli anni '40, l'80% della popolazione britannica adulta avesse una "personalità dipendente" e che adesso questa percentuale sia scesa sotto il 25%? Certo che no! Avevate forse bisogno di fumare prima di incominciare a farlo? Certo che no! Resterete dipendenti dalla nicotina una volta smesso di fumare? Certo che no! Specialmente se vi libererete dal fumo grazie al metodo Easyway. Quando si fuma la prima sigaretta, si sta ronzando intorno al bordo superiore della pianta carnivora. Con la seconda, ci si è già posati sulla sua parte scivolosa, la cui pendenza è così lieve da risultare impercettibile. Certi fumatori scivolano nella trappola lentamente, senza mai accorgersi di essere stati imprigionati. Altri precipitano verso il fondo e diventano fumatori accaniti quasi da un giorno all'altro. Il ritmo al quale ogni singolo fumatore percorre la discesa e influenzato da innumerevoli e diversi fattori, ma tra questi la "personalità "personalità dipendente" non c'è!

 

IL PENDIO SCIVOLOSO Effettivamente, in alcuni fumatori la dipendenza sembra essere più pesante che in altri. Prendete me, ad esempio: ho fumato dalle 60 alle 100 sigarette al giorno per 33 anni; riuscivo a malapena a compiere qualsiasi azione mentale o fisica senza prima accendermi una sigaretta ed ero convinto che non avrei mai potuto smettere. Ci sono tre ragioni rag ioni principali per cui ero diventato un fumatore accanito accanito quasi da un giorno all'altro: ero dotato di un paio di polmoni belli forti che riuscivano a sopportare i veleni; potevo permettermelo economicamente; potevo fumare al lavoro senza restrizioni. Questi sono tre dei principali fattori decisivi per quanto riguarda la velocità della discesa lungo il pendio scivoloso. All'epoca non mi era mai passato per la testa che alcuni fumatori si limitavano a dieci sigarette al giorno perché fisicamente non ce la facevano a fumarne di più, perché non potevano perm p ermetter ettersi si di spendere di più, o perché perché non potevano fumare sul posto di lavoro. Non siete diventati fumatori perché avete una "personalità dipendente'', ma è una convinzione che vi viene dall'aver iniziato ad assumere una droga che crea dipendenza. Questo e l'orribile effetto delle droghe. Vi fanno pensare che ne siate dipendenti e che abbiate un'innata debolezza. La nicotina mi ha fatto sentire così per trentatré anni. Adesso ho un vantaggio: sono uscito dal baratro del tabagismo e sono in grado di confrontare le due diverse condizioni e, credetemi, non c'è paragone. Uno dei maggiori guadagni ottenuti è la libertà da quel piccolo senso di vuoto e d'insicurezza che i fumatori percepiscono come una parte del loro essere, ma che in realtà è causato dalle sigarette. Anche voi avete un grande vantaggio: avete l'intelligenza e il buon senso per riconoscere che ciò che vi sto dicendo è vero. Credete davvero di essere stati creati con una predisposizione alla dipendenza da nicotina? Se così fosse, com'è che solo nelle ultime generazioni, da quando è iniziata la produzione di massa delle sigarette c sono state sviluppate tecniche di comunicazione in grado di condizionare il mondo intero, il fumo è diventato una parte così dominante delle nostre vite? Davvero pensate che il fumo sia determinante per la vostra felicità o addirittura per la l a sopravvivenza? Se la risposta è sì, potete spiegarmi come mai non avevate bisogno di questa droga prima di iniziare in iziare ad assumerla? NON SONO LA PERSONALITÀ O IL CORREDO GENETICO I RESPONSABILI DELLA VOSTRA DIPENDENZA: È LA DROGA

 

RIASSUMENDO •Non esiste la "personalità dipendente", dip endente", come come non esiste un fumatore cche he non possa smettere. •Il metodo Easyway Easyway di Al Allen len Carr funziona per qualsiasi fumatore fumatore.. •I fumatori si identificano reciprocamente grazie alle condivise debolezze causate dal fumo. •È la droga che crea dipendenza, non la vostra personalità. •Non avete mai avuto bisogno delle sigar sigarette ette prima di iniziare a fumare fumare e non ne avrete avre te mai più bi bisogno sogno una volta liberi. lib eri.

 

INDOTTI ALLA DISTRAZIONE IN QUESTO CAPITOLO •LE SIGARETTE NON AIUTANO A CONCENTRARSI •GLI ASPETTI PRATICI DELLA CONCENTRAZIONE • IL'PRURITO* CHE DISTRAE •CAMBIARE ATTEGGIAMENTO ATTEGG IAMENTO MENTALE •ELIMINARE IL DUBBIO DALLA MENTE

 

LA LOGICA DELLA DIPENDENZA D IPENDENZA “Vi è impossibile concentrarvi senza una sigaretta? La pura verità è che siete distratti dalla dipendenza dalla nicotina” Quante volte avete sentito un fumatore dire che non riesce a concentrarsi senza una sigaretta? Nel corso dei miei numerosi -falliti - tentativi di smettere con la forza di volontà, mi ritrovavo in grado di sopportare sia l'inevitabile malumore cche he l'irritabilità. A dire il vero, provavo un masochistico piacere nel sentirmi un martire. Ma ero convinto che, se fossi riuscito a smettere, avrei perso la capacità di concentrarmi, cosa che ritenevo cruciale per il mio lavoro, e questa era la mia rovina. Ero pagato bene per usare il mio cervello avevo l'errata convinzione che quest'ultimo, sotto pressione, non avrebbe funzionato senza la sua piccola stampella. Per concedermi la possibilità di smettere, pensai addirittura di chiedere al mio capo di essere esonerato, per un mese o due, da tutti quei compiti che comportavano un alto grado di concentrazione. Alla fine, decisi di farlo comunque. Il problema consisteva nel fatto che c'era una parte del mio lavoro che non potevo evitare: la preparazione mensile degli stipendi. Avrebbe richiesto solo 10 minuti e per il resto del mese sarei potuto restare seduto alla scrivania a girarmi i pollici. Ogni tanto provavo a cimentarmi con le buste paga ma ogni volta la mia mente incominciava a vagare e così lasciavo perdere. Ma arrivò il momento in cui non potei più rimandare. Restai seduto per un paio d'ore in uno stato di panico totale a fissare il foglio. Poi crollai e uscii a comprare un pacchetto da dieci sigarette. Al ritorno finii il lavoro in un tempo da record. Ciò bastò a convincermi che dovevo avere una sigaretta per riuscire a concentrarmi. In realtà, quello che ostacolava la mia concentrazione era il pensiero ossessivo delle sigarette.

 

A COSA PENSA UN FUMATORE? Per concentrarsi su qualcosa, prima di tutto occorre eliminare tutte le distrazioni Accesa una sigaretta, ed eliminata quindi la castrazione causata dal desiderio, un fumatore riuscirà a concentrarsi meglio, ma sarà sempre meno in grado di concentrarsi di un non-fumatore per una serie di ragioni in primo luogo, un non-fumatore non ha il problema del dover rimuovere il desiderio di fumare, anche mentre si fuma, i sintomi di astinenza vengono alleviati solo parzialmente, al cervello del fumatore arriva meno ossigeno, per fumare bisogna estrarre la sigaretta dal pacchetto, accenderla, ispirarne il fumo, espirarlo, scuoterne la cenere nel posacenere, spegnerla, vuotare il posacenere, accendere un'altra sigaretta e poi un 'altra, ed un altra C'è da stupirsi che riesce a concentrarsi su qualcos'altro.

 

MESSO ALLA PROVA Dovevo sostenere un esame di contabilità per il qu Dovevo quale ale mi ero preparato per tre anni e rimasi pietrificato quando seppi che non avrei potuto fumare durante la prova. Avevo passato tutto quel tempo ad arrancare nella lettura di un'infinità di libri noiosissimi e, dopo un simile sforzo, non ce l'avrei fatta comunque perché nessuno mi aveva avvertito che non si poteva fumare durante l'esame. Ma non sono uno che getta la spugna così facilmente. Decisi di scoprire per quanto tempo sarei stato in grado di resistere senza una sigaretta. Mi procurai le prove d'esame dell'anno precedente e provai a svolgere il compito senza fumare. La mano mi tremava a tal punto che non riuscivo neanche a scrivere! Pensai che non sarei mai stato in grado di concentrarmi senza sigarette. Eppure, durante l'esame vero e proprio, il pensiero di fumare non mi attraversò mai la mente. Nonostante quelle tre ore siano state tra le più stressanti della mia vita, neanche per un istante provai il desiderio di fumare e superai tutte le prove. Sebbene abbia continuato per anni a essere, erroneamente, convinto del contrario, l'evidenza era palese: ero perfettamente capace di concentrarmi senza fumare.

 

È TUTTO NELLA MENTE! Mettiamo per un attimo da parte la questione del fumo e analizziamo gli aspetti pratici della concentrazione. Ciò che si deve fare, innanzitutto, per potersi concentrare su qualsiasi cosa, e liberarsi da ogni distrazione. Se c'è qualcuno che sta facendo rumore, gli si può chiedere di smettere, o spostarsi da un'altra parte. Ma poniamo che abbiate un fortissimo raffreddore. È una distrazione, ma cosa potete farci? Niente, per cui eliminate il fatto dalla vostra mente e vi focalizzate su ciò che state facendo. Il punto è questo: se c'è qualcosa che potete fare per eliminare la distrazione, fatela, altrimenti v'innervosirete, creando un'ulteriore distrazione che potrà divenire divorante. Se, però, non potete p otete rimuovere rimuovere il fastidio, è molto più facile ignorar ignorarlo. lo. Potete onestamente affermare che, quando vi capita di aver un blocco mentale, questo si risolve miracolosamente se vi accendete una sigaretta? Se così fosse, ciò significherebbe che non avete mai avuto questo problema mentre fumate, il che ovviamente è insensato. Quindi, come risolvere il problema dei blocchi mentali? Si fa esattamente come fanno i non-fumatori: li si accetta!

 

SIGARETTE E' NOIA Le sigarette non alleviano la noia. Se la mente è occupata, si può stare senza fumare per molto tempo senza accorgersene. Quando, però, ci si annoia, non c'è niente che ci distragga dal pruritino del Mostriciattolo della Nicotina, perciò la tendenza è di "grattars "g rattarsi". i". Ma questo non elimina la noia. La noia si combatte focalizzando la propria mente su qualcosa di interessante, ma non c'è nulla di interessante in una sigaretta. Mentre fumate pensate forse: "Questa sigaretta è appassionante"? Poche attività sono altrettanto noiose del fumare una sigaretta dopo l'altra, giorno dopo giorno, come ho fatto io per trent’anni. In effetti, è così noioso che la maggior parte di quelle sigarette non ci accorgiamo neanche di fumarle. La prossima volta che vi accade di essere bloccati nel traffico, osservate i fumatori. Anche se stanno fumando, sono chiaramente annoiati quanto i non-fumatori. E osservateli mentre fumano sul marciapiedi fuori dal loro posto di lavoro. Vi sembrano eccitati e felici? No, sono annoiati e tristi. I fumatori tendono ad evitare le attività troppo dinamiche e, quanto più fumano, tanto più si sentono spossati. La verità è che il fumo provoca la noia, rendendovi lenti, pigri e apatici, e privandovi della gioia di vivere.

 

COME IL FUMO DISTRUGGE LA CONCENTRAZIONE Quando smisi definitivamente di fumare, non ebbi problemi a concentrarmi, ne soffrii gli altri spiacevoli sintomi sperimentati durante i miei precedenti tentativi. Allora, perché i fumatori che provano a smettere con la forza di volontà spesso soffrono per la mancanza di concentrazione? Si potrebbe imputare il problema all'astinenza fisica da nicotina, ma questa è cosi lieve da essere quasi impercettibile. I fumatori sono stati indotti a credere di poter ricorrere, ogni qual volta hanno un blocco mentale, ad una semplicissima soluzione: accendersi una sigaretta. È questa convinzione la causa del problema. Non c'era niente di particolarmente complicato in quel lavoro di dicci minuti che non ero in grado di portare a termine senza fumare. La ragione per cui non riuscivo a concentrarmi senza una sigaretta era che CREDEVO SINCERAMENTE che le sigarette mi aiutassero a farlo, e se questo e ciò che si crede, la convinzione diventa realtà. Se avete un blocco mentale mentre cercate di non fumare e siete convinti che accendervi una sigaretta possa risolverlo, il pensarlo vi distrarrà e non riuscirete a concentrarvi su ciò che state facendo. Se davvero credete che il fumo aiuti a superare i blocchi mentali proverete la tentazione di accendervi una sigaretta, tanto per vedere se funziona e finirete col farlo. La vostra mente non più distratta dal dubbio se fumare o no - riuscirà a risolvere il problema al quale stavate lavorando e questo farà sì che la convinzione che il fumo aiuti a concentrarsi ne esca rinforzata. Se resistete alla tentazione e non accendete quella sigaretta, il dubbio continuerà a distrarvi, impedendo la concentrazione!. La sigaretta sembra avere la meglio, poiché quella della nicotina è una trappola molto ingegnosa. Tuttavia ricordate che, lungi dall'agevolare la concentrazione, quest'ultima viene ostacolata dal fumo; ciò nondimeno, una volta capito il meccanismo della trappola, smettere è facile. Come possiamo fare, allora, per tenerci alla larga da questi stimoli che minacciano di far naufragare i nostri tentativi di smettere, non solo per qualche giorno dopo aver spento l'ultima sigaretta, ma per sempre?. “GLI STIMOLI CESSANO DI ESSERE STIMOLI QUANDO SI CAPISCE COME FUNZIONANO”

 

SCONFIGGERE IL CONDIZIONAMENTO Non ha senso cercare di evitare gli stimoli. Ricordate, la premessa del metodo Easyway e cambiare il vostro atteggiamento mentale. Come mai durante la mia prova fittizia non riuscivo neanche a reggere la penna in mano - figuriamoci concentrarmi eppure al momento dell'esame vero e proprio il pensiero delle sigarette non mi sfiorò mai, nonostante fossi convinto di esserne totalmente dipendente? Perché non vi era incertezza: non avevo scelta. Sapevo che non mi sarebbe stato permesso fumare. È lo stesso, ora, su treni e aerei. Persino i fumatori più accaniti possono sopportare l'astinenza per ore quando non c'è modo di fare diversamente. Ma, al di fuori di queste situazioni controllate, se qualcuno dice loro che non possono fumare, vanno su tutte le furie. Questo dimostra come il problema non sia l'astinenza fisica, bensì la privazione mentale. Che cosa succede, però, quando nulla ci costringe a smettere? Mi spiego. La facilità con cui riuscii a non fumare durante l'esame non veniva dall'essere stato obbligato. Quel che fece la differenza fu il sapere per certo che non l'avrei fatto. Se si elimina il dubbio dalla mente del fumatore, smettere diventa facile. Se, per un po' di tempo dopo che avrete spento la vostra ultima sigaretta, vi capitasse di avere un blocco mentale e di trovarvi a pensare: "Accenditi una sigaretta", tutto ciò che dovrete fare è ricordare a voi stessi che il fumo non vi ha mai procurato alcun beneficio; sapete di aver preso la decisione giusta e non c'è ragione di tornare sull'argomento. Potrebbe accadervi di non riuscire a non pensare al fumo. Nessun problema: concedetevi un po' di autocompiacimento per essere riusciti a liberarvi. Così, che risolviate il vostro blocco mentale o no, sarete ugualmente contenti.

 

RIASSUMENDO •II fumo non agevola la concentrazione, la compromette. •Per concentrarsi si eliminano le distrazioni - fumare è una distrazione. •La convinzione che non ci si possa concentrare senza una sigaretta fa sì che questo accada. •Gli stimoli cessano di essere tali quando si capisce il meccanismo che li genera. •I fumatori, fumatori, quando è necessario, necessario, possono sopportare sopp ortare lunghi periodi di astinenza.

 

RIDURSI IN SCHIAVITÙ IN QUESTO CAPITOLO • GLI ALTRI FUMATORI VI TRAGGONO IN INGANNO » INTRAPPOLATI DI NUOVO •AGGRAPPATI AD UN REUTTO - LA VITA DI UN DIPENDENTE DA NICOTINA •LE BUGIE CHE SI RACCONTANO I FUMATORI • MODELLI DI CUI NON AVETE BISOGNO

 

GLI ALTRI FUMATORI SONO I VOSTRI PEGGIORI NEMICI “I “III passaparola e il migliore migliore strumento pubblicitario e, quando si tratta di sigarette, sigarette, l'industria del tabacco tabacco è dotata della d ella più potente rete di vendite del pianeta  pianeta ,senza spendere un centesimo” Cosa vi ha fatto iniziare a fumare? La maggior parte dei fumatori cade nella trappola grazie all'influenza di amici e parenti che fumano. Nell'educazione dei propri figli, qualcuno pensa di potersela cavare con la tecnica del "Fai come dico, non come faccio", ma l'esempio dei genitori esercita un'enorme influenza sul nostro comportamento. Le loro ramanzine sui pericoli del sesso, dell'alcol e del fumo sono sprecate se li vediamo indulgere in queste pratiche e non dovrebbe sorprenderci sorprenderci molto se poi i figli non vedono l'ora di assaporare il frutto proibito!

 

L'HA SCAMPATA BELLA Ho sentito un'infinità di racconti bizzarri su come la gente sia rimasta imprigionata nella trappola del fumo .Quando fui intervistato in televisione dal giornalista Danny Baker, un non-fumatore da sempre, gli chiesi come fosse scampato alla trappola Con mia grande sorpresa, mi rispose "Ero giovane, ero ad un balio e mi piaceva una ragazza Lei fumava, perciò comprai un pacchetto di sigarette per offrigliele , ma lo feci in modo cosi goffo che tutto il contenuto del pacchetto cadde a terra I miei amici si misero a ridere io mi sentii cosi stupido, che non ci provai mai più ' Ecco, questo è ciò che io chiamo fortuna . La ricaduta nel baratro e spesso legata ad un momento di crisi e all'inevitabile presenza di un prodigo fumatore pronto a "consolarvi" con una sigaretta; incidenti automobilistici, lutti, licenziamenti, separazioni, o anche solo Io stress lavorativo. Quando siete in situazioni situazion i simili, perché i fumatori v' v'incorag incoraggiano giano a riempirvi i polmoni di fumi velenosi? Bisogna superare i pregiudizi negativi che i fumatori spesso hanno riguardo al come ci si possa sentire ad essere non-fumatori. Quando si fuma ci si convince che "ci piace fumare". Potreste chiedervi se sia possibile che un giorno vi scoprirete a pensare: "Mi piace non fumare". È possibile, vi accadrà. A me succede ogni giorno. I fumatori attirano altre persone nella trappola diffondendo il mito che fumare sia piacevole, e non si limitano a questo. Prima ho descritto ciò che accade ai giovani quando accettano le prime sigarette offerte dagli amici e poi si sentono obbligati a ricambiare, perciò iniziano a comperarle. Vedere un ex-fumatore adulto fare la stessa cosa, e quasi peggio. Ha voglia di fumare una sigaretta e c'è un amico a portata di mano cui chiederla, che però lo avverte: "Stai attento! Ci ricascherai". "Assolutamente no! Non le comprerei mai" risponde l'ex-fumatore recidivo. Nel frattempo, il suo amico sta segretamente godendo del fatto di non essere l'unico ad aver bisogno di fumare, cosa cosa che lo aiuta aiu ta a sentirsi meno stup stupido. ido. In seguito, il "procacciatore" si stufa di rifornire l'amico ed arriva il famigerato momento in cui all'ex-fumatore - libero, qualche giorno prima, dalle grinfie della nicotina e che giurava che non avrebbe mai più comperato un pacchetto di sigarette - restano due alternative: fare a meno di fumare o comprarsi le sigarette e affrontare l'umiliazione davanti a parenti e amici. Anche se, per attenuare la vergogna, sosterrà di aver comprato

un pacchetto di sigarette solo per restituire quelle che si era fatto offrire, è ovvio che quell'ex-f quell 'ex-fumato umatore re è già DI NUOVO NUOVO IN TRAPPOLA!. TRAPPOLA!.

 

UNA PULCE NELL'ORECCHIO Troppo spesso gli altri fumatori provano a far naufragare gli sforzi di chi tenta di smettere .Fu il caso di una madre che venne al nostro Centro di Birmingham .Arrivò da noi in un fiume di lacrime, totalmente depressa perché fumava e terrorizzata all'idea di smettere .Anche quando se ne andò piangeva, ma questa volta erano lacrime di gioia che subito contagiarono anche il resto del gruppo .Lasciò il Centro in uno stato euforico, felice di essere una non-fumatrice. e mi stampò un grande bacio sulla guancia Quella stessa sera andò a trovare la figlia e il genero per comunicare la bella notizia .Sfortunatamente, anche il genero stava cercando di smettere, ma con il metodo della forza di volontà. E’ la palese contentezza della suocera non fece altro che aumentare la sua frustrazione Le bofonchiò cupamente "Perché ti entusiasmi tanto? Non sono passate neanche 24 ore da quando hai smesso, non hai niente di cui vantarti! " Quelle parole ebbero un effetto disastroso La donna non si accese una sigaretta immediatamente di fronte alla famiglia, ma le era stata messa una pulce nell'orecchio .Sfiduciata, tornò a casa e inizio a mettere in dubbio la decisione che aveva preso .Per fortuna, decise di contattarmi e imparò ad ignorare gli altri fumatori, specialmente quelli che vogliono trasmettere trasme ttere il proprio senso di fallimento. Riconoscere l'influenza che possono avere su di noi gli altri fumatori aiuta ma, anziché permettere che mini la nostra fiducia, sfruttiamola in senso positivo dato che può essere una forza potente nel renderci liberi e rimanere tali. Per prima cosa bisogna ricordare che: TUTTI I FUMATORI MENTONO Non mentono solamente a se stessi, ma anche agli altri. Lo fanno perché vi sono costretti! È già abbastanza brutto essere un fumatore e dover fingere di non accorgersi dello schifo, del veleno, del fiatone, della tosse, della schiavitù e dell'umiliazione che si sopportano. Se si dovesse anche guardare in faccia la realtà, sarebbe un incubo insopportabile. Così, si finisce col credere alle proprie bugie e a quelle degli altri fumatori. Ci vuole un bel coraggio ad ammettere di essere stati stupidi, soprattutto quando sappiamo che la stupidità stupi dità ci e costata la vita. Yul Brinner, il grande grande attore hollywoodiano, ebbe il fegato di ammetterlo dopo aver saputo che, a causa del fumo, stava morendo. "L'uomo Marlboro" Wayne McLaren divenne un attivista nelle campagne anti-fumo

quando gli fu diagnosticato un cancro in fase terminale - bravo! Purtroppo, tutti e tre i cowboy testimonial della Marlboro - McLaren, David McLcan e Dick Hammer- sono morti

 

di cancro ai polmoni, facendo guadagnare alle Marlboro Rosse il soprannome di "ammazza-cowboy". Se solo i fumatori smettessero di giustificare la propria stupidità, prendendo in giro se stessi e gli altri nel sostenere che ricavano qualche meraviglioso piacere e sostegno dal fumo, potrebbero salvare un bel numero di potenziali vittime, anziché trascinar trascinaree gli altri nella trappola della nicotina.

 

AGGRAPPATI AD UN RELITTO Ricordalo al prezzo attuale, chi fuma un pacchetto di sigarette al giorno spende intorno agli 80 000 Euro nel corso della vita .Mentre mandate in fumo Questo danaro vi state contemporaneamente adeguando ad un'esistenza di malattia, alito cattivo, denti neri, fiato corto, spossatezza, umiliazione e schiavitù .Fumerete una sigaretta dopo l'altra senza neanche rendetene conto. Sarete consapevoli di ciò che state facendo solo quando vi mancherà il respiro, o sarete presi dal panico perché le sigarette staranno per finite Passerete anche gran parte della vita sentendovi frustrati perché non vi sarà permesso fumare .Vivrete nel disprezzo degli altri e quel che è peggio, deprezzando voi stessi COSA RICEVETE IN CAMBIO?

 

LA GRANDE TRUFFA Raccontare a noi stessi e agli altri che fumare sia bello e il più grande servizio che possiamo offrire alle multinazionali del tabacco. Non solo permettiamo che i loro prodotti ci uccidano, pagando profumatamente questo privilegio, ma facciamo loro pubblicità, aiutandoli ad accalappiare nuove vittime e trascinando un'altra volta gli exfumatori nella fossa. Dovrebbero essere loro a pagarci! A volte, nel tentativo disperato di giustificare la nostra patetica dipendenza, sembriamo sostenere che il fumo ci faccia bene! Abbiamo parlato dello zio Fred. C'è anche uno zio John. Zio John sostiene di aver fumato due pacchetti di sigarette al giorno da quando aveva 14 anni e di essersele godute tutte. Come Fred, anche lui e sull'ottantina e dice di non essere mai stato ammalato. Ogni fumatore ha uno zio John. Ne abbiamo bisogno per neutralizzare le terrificanti statistiche con cui la società insiste ad importunarci. Ci aggrappiamo altrettanto caparbiamente a sua moglie, la zia Jane che, pur non avendo mai toccato una sigaretta in tutta la vita, e morta di cancro ai polmoni a cinquant’anni. Non è incredibile come persone altrimenti razionali e intelligenti accettino beatamente i risultati di un sondaggio sondaggio basato su un singolo sin golo campione campione e trascurino invece invece l'evidenza di statistiche basate su centinaia di migliaia di casi? La mente alterata dei tossicodipendenti funziona così. Avete mai sentito parlare di FOREST? È l'acronimo di Freedom Organisation for the Right to Enjoy Smoking Tobacco (Organizzazione per la Libertà del Diritto di Godere del Fumo di Tabacco). Fu fondata da un gruppo di fumatori irriducibili, nel tentativo di resistere alla tremenda pressione esercitata su di loro dalla società, ed e ora finanziata dall'industria del tabacco. Questa organizzazione impiega grande sforzo ed ingegno nel formulare argomentazioni valide in favore del fumo. Nel lontano 1992, in occasione della Giornata Mondiale contro il Fumo, fui intervistato per Radio LBC da Michael Parkinson, assieme al Direttore Generale di FOREST, Chris Tame. Era un uomo veramente eloquente ed iniziò a spiegare che la prima persona in assoluto che provò ad abolire il fumo fu Hitler. Fu un punto di partenza astuto che associava implicitamente il gruppo di pressione anti-fumo al più vituperato dittatore della storia. Ma la sua argomentazione, come tutte quelle di FOREST, non prendeva in considerazione consider azione i seguenti seguenti punti: pun ti:

1.I fumatori non sono comunque liberi. Cadere nella trappola della nicotina non è una scelta, tanto quanto non lo ò, per un pesce, abboccare l'amo. Inoltre, non si sceglie

 

di rimanere fumatori. 2. Ai fumatori non piace fumare il tabacco. Credono sia un piacere perché sono tossicodipendenti e, quando non possono fumare, si rattr rattristano. istano. È morta più gente a causa del tabacco che in tutte le guerre della storia messe assieme. Quando chiesi all'uomo di FOREST se pensasse che l'eroina dovesse essere legalizzata, si rifiutò di rispondere. Dov'era finito, improvvisamente, il suo sostegno alla libertà individuale? Dopotutto, l'eroina uccide una piccolissima percentuale di persone rispetto al tabacco. E come come la mettiamo con il diritto dei non-fumator n on-fumatorii a respirare respirare aria pulita? Dato che stiamo parlando di diritto alla scelta, scelta, ponetevi queste domande: 1.Quanti 1.Q uanti non-fumatori pensate ci siano al a l mondo che desiderano desiderano diventare fumatori? fumatori? 2.Quanti ex-fumatori pensate ci siano al mondo che desiderano tornare ad essere fumatori? 3.Quanti fumatori conoscete che, se potessero tornare indietro, sceglierebbero di accendersi quella prima sigaretta? Se siete stati onesti, le risposte dovrebbero essere: 1.Nessuno 2.Nessuno 3.Nessuno Nessuno vuole essere un fumatore. Nonostante tutte le baggianate sul piacere, il benessere, il rilassamento e il sollievo dallo stress, c'è solo una cosa che ci fa continuare a fumare: la PAURA. L'aura di non essere in grado di godere o affrontare la vita; paura di dover patire un tremendo disagio quando si smette e paura di non riuscire a liberarsi mai completamente dal desiderio spasmodico di fumare. Non ci viene mai in mente che i non-fumatori non hanno nessuna di queste paure e che le sigarette, lungi dall'alleviarlo, le generano. Queste paure senza fondamento sono così grandi da avere maggior peso dei reali pericoli creati dal fumo.

 

MODELLI CHE TRASUDANO PERICOLO “Parliamo ora di “Parliamo d i un unaa categ categoria oria speciale di fumatori, quella riguardante tutte quelle persone che possono avere un'enorme influenza, che ne siano consapevoli o no, nel farci cascare nella trappola e farci restare prigionieri” Hollywood ha certamente avuto la sua parte di responsabilità nel perpetuare l'illusione che fumare faccia apparire affascinanti e disinvolti. Sono sicuro che questo condizionamento sia stato in parte responsabile della mia caduta e di quella dei miei amici. Da Marlene Dietrich a Leonardo DiCaprio, l'immagine di una stella del cinema con una sigaretta in mano ha incoraggiato un'infinità di persone a incominciare a fumare. Durante gli anni '70, quando il mondo divenne maggiormente consapevole dei pericoli del fumo, anche Hollywood cercò di adeguarsi e le scene in cui un attore fumava diminuirono nel modo più significativo dai tempi di Greta Garbo, Humphrey Bogart, James Dean e Audrey Hepburn.

Basic Instinct (1992) mostra Sharon Stone in una posa provocante con una sigaretta tra le dita. Lo scrittore/produttore Joe Eszterhas, accanito fumatore, si ammalò di cancro alla gola e disse di provare grande rammarico poiché il suo film sembra publicizzare il fumo. Ora, però, Hollywood e rientrata nell'ingranaggio e la percentuale di quelle scene è risalita, nonostante, negli Stati Uniti, il numero dei fumatori, negli ultimi 50 anni, sia dimezzato. Non c'è dubbio che molte stelle hollywoodiane del passato e del presente abbiano

contribuito ad attrarre un'infinità di persone verso il fumo. Molti attori sono stati pagati profumatamente per dare l'esempio, anche se forse non erano consapevoli delle

 

spaventose conseguenze che le vittime avrebbero patito. E non sono solo le stelle del cinema a fungere da pubblicità viventi per il fumo. Cantanti, personaggi televisivi, persino i partecipanti dei reality - sono tutti diventati modelli di comportamento comportamento e, se fumano, vengono vengono imitati da migliaia di ammiratori.

 

A CORTO DI GIUSTIFICAZIONI Quando ebbi esaurito tutte le altre scuse per continuare a fumare, mi servii di Bertrand Russel come esempio. Se avete il sospetto che voglia sembrare un intellettuale. lasciate che che chiarisca chiarisca non ho mai letto l etto una singola sin gola parola di quello che ha scritto .Sapevo .Sapevo solo due cose su di lui che era un genio e che aveva perennemente la sigaretta in bocca .Mi procurò il pretesto di cui avevo bisogno “lo non so perché fumo, ma dev'esserci un buon motivo, altrimenti altrimenti quest'uomo, che è un genio, non lo farebbe farebbe “

 

ELEMENTARE, MIO CARO WATSON Inostri eroi spesso perpetuano i miti relativi al fumo. Prendiamo Sherlock Holmes, l'eroe della mia infanzia. Il suo creatore, Sir Arthur Conan Doyle, era un medico e io gli attribuivo intelletto e capacità capacità deduttive d eduttive pari a quelle dello stesso Holmes. Holmes. Dato che, per Holmes, un caso di difficile soluzione era "un problema da tre pipe", per me quella era la prova indiscussa che il fumo favorisse la concentrazione. Non mi rendevo conto dell'influenza che Bogart, Russel, Holmes e numerose altre celebrità aveva avuto sulla mia percezione del fumo. Anche se non lo tacciamo a livello razionale, il nostro subconscio comunque trae le proprie conclusioni: "Non posso essere così stupido: queste persone, determinate, intelligenti e di successo, fumano. Evidentemente ottengono dei vantaggi, altrimenti non lo farebbero." Per comprendere a fondo il meccanismo, bisogna essere consapevoli dell'influenza che questi modelli esercitano esercitano non solo sui nostri figli e nipoti, ma anche su di no noi.i. È facile facile non prestare attenzione al fatto che il fumo e la principale causa di morte al mondo, quando un cartone animato come Braccio di Ferro ha costantemente la pipa in bocca. Cos'altro giustifica la presenza di quella pipa se non il voler trasmettere il messaggio che il fumo offre un ulteriore sostegno anche ai più forti? Qualcuno sostiene che il proliferare di droghe, sesso e violenza nei programmi televisivi non influenzi il comportamento degli spettatori, che questi programmi non facciano altro che riflettere la nostra realtà quotidiana. Credere che sia così equivale a credere che la pubblicità sia completamente inefficace, che sia un totale spreco di denaro, e che il fatto che migliaia di adolescenti, negli anni '60, si tagliassero i capelli come i Beatles fosse una pura coincidenza. La maggior parte delle nostre conoscenze, opinioni e azioni sono il risultato diretto delle informazioni che ci sono trasmesse da svariate fonti. Quando ci accorgiamo che persone che ci apparivano come semidei sono solo esseri umani, capiamo che non fumavano perché li rendeva disinvolti e affascinanti, ma perché erano stati indotti a farlo, proprio come noi e, come noi, non avrebbero voluto. Clint Eastwood non era duro e disinvolto, nei suoi film, perché fumava: lo era comunque. Era lui, grazie al suo carisma personale, che trasferiva quelle qualità alle sigarette, e non

viceversa. "Il programma di Allen Carr... è davvero magico!"  

David Dav id Blaine, illusionista illusio nista

 

RIASSUMENDO •Iniziamo a fumare per motivi motivi stupidi stupidi.. •Le sigarette non ci sono di aiuto in un momento di crisi: lo peggiorano. •I fumatori mentono per giustificarsi. •I fumatori fumatori perpetuano il mito che il fumo sia un piace pi acere re e un sostegno - non credeteci. •I fumatori finiscono col credere alle loro stesse bugie. •I personaggi famosi fanno apparire chi fuma affascinante e disinvolto, ma non è così. •Nessuno vuole essere un fumatore.

 

I SOSTITUTIVI IN QUESTO CAPITOLO •IN CERCA DI UNA SIGARETTA "SANA " •NUOVE CONFEZIONI PER LA NICOTINA •PERCHÈ CERCHIAMO UN SOSTITUTIVO • COME I SOSTITUTIVI CI TENGONO PRIGIONIERI

 

LA CULTURA DELLA DIPENDENZA D IPENDENZA “Molti fumatori provano a sostituire le sigarette con le gomme o i cerotti alta nicotina ma, invece invece di aiutare a iutare a liberarsi dalla dipendenza, questi surrogati surrogati la prolungano e la rafforzano” Sono state investite ingenti somme di danaro nel tentativo di trovare un'alternativa al tabacco che che fosse innocua per il nostro no stro organismo. organismo. Con "innocua" "inn ocua" intendo non letale. È anche successo, una volta, che alcuni produttori di tabacco provassero a introdurre sul mercato delle sigarette senza nicotina. Spesero una fortuna per la ricerca e la promozione di questo prodotto e alla fine lasciarono perdere il tutto con discrezione. L'industria del tabacco ricava stratosferiche somme di denaro dalla vendita del principale killer della società moderna. Provate ad immaginare quanto sarebbe disposto a pagare un fumatore per delle sigarette che non lo uccidessero così velocemente, e quanti nonfumatori o ex-fumatori ex-fumatori si unirebber uni rebbero o a lui! Allora A llora perché quell'idea quell'idea fu abban abbandonata? donata? Bene, ecco la risposta. Avete mai provato le sigarette alle erbe? Avete presente quelle cose pessime e puzzolenti che non danno alcuna soddisfazione? Sar Saràà che puzzano orribilmente, ma vi ricordate che all'inizio trovavate rivoltante anche l'odore e il sapore di quelle che sono poi diventate le vostre sigarette preferite? Eppure avete perseverato, mentre con le sigarette alle erbe questo non accade. I produttori di tabacco si accorsero che, private della nicotina, quelle sigarette più pulite si sarebbero potute fumare all'infinito, senza mai far scattare l'illusione del "piacere". Fu chiaro che la dipendenza dalla nicotina non era solo uno dei rischi legati al fumo, bensì la sola ragione per cui la gente continua a fumare. “L “Lee gomme gomme alla nicotina n icotina hanno un sapo sapore re disgustoso, ma ma soddisfano soddi sfano la vostra dipendenza. Se perseverate ad assumere prodotti contenenti nicotina, ne diverrete dipendenti.” Questo è il motivo per cui l'industria del tabacc Questo taba cco o sta espandendosi verso prodotti alla a lla nicotina che non si fumino. Lo Snus - prodotto scandinavo - e un sacchettino da mettere in bocca simile ad una bustina di te ed ha una gamma di sapori che ricordano i dolci. Le multinazionali del tabacco stanno acquistando le compagnie produttrici di Snus. La R.J. Reynolds Tobacco sta pubblicizzando le Camel Snus negli Stati Uniti e, mentre state leggendo questo libro, e probabile che abbia già creato alternative solubili alle sigarette

e le abbia chiamate Camel Sticks (Bastoncini Camel), Camel Orbs (Palline Camel) e Camel Strips (Strisce Camel). L'industria del tabacco non ha la minima intenzione di perdere i propri clienti a causa dei divieti sul fumo. Ha grandi idee su come incoraggiare anche in

 

futuro la vostra dipendenza e quella qu ella dei vostri figli. Questi nuovi prodotti, raggruppati sotto il nome di Camel Dissolvables (Solubili Camel) si dissolvono in bocca. Saranno confezionati elegantemente. Le Strisce sapranno di Menta Fresca, mentre per i Bastoncini il gusto sarà Delicato. Le Palline saranno disponibili in entrambi i gusti. I Camel Dissolvables rilasciano tra gli 0.6 c i 3.1 mg di nicotina. Le gomme alla nicotina esistono in confezione da 2mgo da 4mgal pezzo, mentre fumando si assume mediamente 1 mg di nicotina per sigaretta. sigaretta. A questo punto p unto qual q ual è-mi chiedo - la differenza tra i prodotti prescritti dai medici e quelli che tentano di vendervi le multinazionali del tabacco tabacco per assicurarsi assicurarsi la vostra dipendenza? Questa categoria di prodotti alternativi al fumo e stata una manna per i produttori di sigarette, nonostante il fatto che uno studio condotto dall’American Cancer Society, abbia dimostrato che, tra coloro che ne fanno uso, la percentuale di decessi è comunque più alta che tra i non fumatori o gli ex-fumatori. L'industria stessa riconosce il problema. "Il consumatore dovrebbe essere al corrente delle informazioni disponibili che riguardano i potenziali pericoli di ciascun prodotto contenente o derivante dal tabacco nessuno dei quali è sicuro e privo di rischi", ha dichiarato David Howard, portavoce della R.J. Reynolds. Se voi vi sentite dei patetici drogati, immaginate come si sentiranno i vostri figli quando, tra vent'anni, saranno dipendenti da palline di nicotina spacciate da signori in giacca e cravatta. La maggior maggior parte della gente odia le iniezioni. in iezioni. Persino Persino quei q uei tipi risoluti che non fanno una piega davanti agli aghi non le gradiscono molto. Eppure gli eroinomani non vedono l'ora di infilarsi quell'ago nelle vene. Pensate sia perché stanno per avere uno sballo meraviglioso? O è perché sanno che il panico e la depressione di cui sono preda stanno per essere alleviati - anche se solo per poco? A un eroinomane non piace iniettarsi la droga. È solo il rituale necessario per cercare di porre fine al terribile senso di panico provocato dall'astinenza, come fumare e solo il rituale necessario necessario a chi dipende dalla nicotina per ottenere il medesimo risultato.

 

CHI NON HA DIPENDENZE NON PROVA QUEL TIPO DI PANICO Un non-fumatore non ha idea di cosa sia l'agitazione che ti costringe ad accenderti una sigaretta. La dipendenza da eroina e quella da nicotina sono molto simili. C'è però una differenza fondamentale: l'eroinomane sa di bucarsi solo per poter assumere l'eroina, mentre chi dipende dalla nicotina crede di fumare per il puro piacere di farlo. Il fumo è molto più subdolo dell'eroina. Fino a quando continueremo a vedere il fumo come qualcosa di piacevole, resteremo imprigionati nella trappola, fumando o cercando dei sostitutivi che contengano nicotina. Crediamo che ci piaccia perché sembra che allevi quel senso di vuoto e di insicurezza causato dall'astinenza da nicotina. Lungi dall'alleviarla, però, ne è responsabile poiché e stata proprio la prima sigaretta a generarla, e ogni successiva sigaretta non ha fatto altro che perpetuare, di volta in volta, il disagio. Una delle cose più belle dello smettere di fumare e liberarsi per sempre da quella sensazione. “Se avessi scritto questo libro 300 anni fa, avrei detto: "Guardate, non c'è davvero alcun piacere nell'aspirare polvere col naso. Il tabacco che inalate contiene nicotina e questo è il vostro modo di assumerla, assumerla, ma è proprio la nicotina la causa del problema".” problema".”

 

INNAMORATI DELLA GOMMA Ai nostri Centri arriva un gran numero di fumatori dipendenti dalle gomme alla nicotina; molti di loro continuano anche a fumare. C'è chi usa i cerotti e li toglie per fumare una sigaretta; poi se li rimette. Forse è ciò che accadrà in futuro. Dopotutto, 300 anni fa, per avere la nostra dose di nicotina fiutavamo il tabacco. Chi ci dice che non lo faremo di nuovo, soprattutto se i medici continueranno a sostenere queste campagne che sponsorizzano l'uso di prodotti alternativi per l'assunzione di nicotina? E perché si continua a crearne di nuovi? Ci stanno forse dicendo che pensano che i cerotti non funzionino? Questi prodotti a base di nicotina sono chiamati "Nicotine Replacemcnt Therapy, NRT" (Terapia Sostitutiva della Nicotina -TSN). La definizione è estremamente fuorviante. Dovrebbero chiamarli "Nicotine Maintenance Treatment" (Terapia di Mantenimento della Nicotina). Con la TSN, la nicotina non viene sostituita ma mantenuta in circolo, e in questo nonprodotti c'è proprio niente di terapeutico! Noterete numero di sempre maggiore di questi neanche dichiara che vi aiuteràche a un smettere fumare: sono commercializzati come alternativa permanente alla nicotina. Questo è il lancio pubblicitario per il Nicogei: "Nicogei e stato creato per i momenti in cui non potete fumare, cosa che accade sempre più spesso. Di questi tempi, Nicogei è una vera àncora di salvezza, in aereo, sul posto di lavoro, nei bar, ristoranti, cinema e molti altri luoghi pubblici". pub blici". Non ci vuole un genio per capire che procurare a un tossicodipendente la sua droga non può assolutamente aiutarlo a disintossicarsi. Eppure il governo e la classe medica, spinti dalle case farmaceutiche produttrici delle TSN, hanno fatto di questa pratica una pietra miliare dei propri tentativi di affrontare affrontare il problema e milioni di Euro, prelevati dal denaro versato dai contribuenti, vengono sprecati per riempire le tasche delle industrie farmaceutiche, già spudoratamente ricche, con l'effetto di mantenere in catene chi dipende dalla nicotina. È scandaloso. “Immaginate un vostro commensale che, dopo il dolce, si schiaffi un cerotto alla nicotina sul brac b raccio, cio, annunciando: "Non ne ho bisogno, b isogno, sai, ma mi piace. Non c' c'èè nulla di più rilassante di un bel cerotto alla nicotina dopo mangiato!" In realtà, sarà più probabile che il vostro ospite con il cerotto vi dica: "Sai, mi sono

utili contro l'astinenza fisica, ma non fanno un gran che per quella psicologica". Questo è il solito ritornello degli utilizzatori di cerotti. Non si sognano neanche che possa non esserci un problema fisico. Il problema, in realtà, è psicologico.

 

Una delle argomentazioni della classe medica nel promuovere i sostitutivi della nicotina e che, anche se non eliminano la dipendenza, almeno consentono di non riempirsi riempir si di tutti gli altri al tri veleni contenuti nelle sigarette. sigarette. Beh, se lo scopo è di rimanere dipendenti dalla nicotina per tutta la vita, allora non hanno tutti i torti. Ma la spinta che vi ha portato a leggere questo libro non è forse la voglia di liberarvi della schiavitù del fumo che controlla la vostra vita? Restare dipendenti dalla nicotina, in qualsivoglia forma, per il resto dell'esistenza e una prospettiva orribile. Quando Quando chiedete chiedete al vostro medico di aiutarvi a smettere, il più delle volte vi prescrive una TSN. Ciò è da totali irresponsabili. Vi sta prescrivendo un potente veleno contro una malattia che esiste solamente perché chi ne soffre sta già assumendo quel veleno, una malattia per cui l'unica cura consiste nello smettere di farlo. La dipendenza da nicotina è sempre sbagliata, in qualsiasi forma venga assunta e in qualunque modo si veda il problema.

 

PERICOLO: VELENO La nicotina nicotina e un potente po tente veleno veleno di per sé La definizione definizione del vocabolario è la seguente seguente "Liquido oleoso, velenoso, incolore, che causa dipendenza, e il principale componente attivo del tabacco e degli insetticidi " L'A-Z of Medicinal Drugs (Prontuario farmaceutico )dalla A alla Z, ne elenca gli effetti collaterali Nausea, capogiro. emicrania, sintomi influenzali, palpitazioni, cattiva digestione, insonnia e sogni vividi, dolori muscolari. I cerotti possono causare reazioni allergiche locali .I vaporizzatori possono causate irritazione alla gola e al naso ed epistassi, lacrimazioni agli occhi e ronzio agli orecchi .Le gomme possono irritare la gola e provocare ulcerazioni alle mucose della bocca e occasionalmente gonfiore alla lingua .Gli inalatoli possono causare infiammazione alla bocca o alla gola, ulcerazioni alle mucose della bocca, gonfiore alla lingua, tosse e sinusite .

 

PROLUNGARE L'AGONIA Chi prova i sostitutivi della nicotina finisce, il più delle volte, col ricominciare a fumare. L'illusione del piacere, nel masticare una gomma alla nicotina, è piuttosto scarsa e diventa nulla quando si usano i cerotti. Alla fine, si e costretti a rendersi conto di quello che si e in realtà: patetici schiavi della nicotina. A quel punto, è molto più facile ritornare alle sigarette. Almeno ci si può raccontare che si fuma perché ci piace, e si torna a far parte del gruppo dei pover po verii tossicodipendenti da nicotina. Innanzitutto, perché cerchiamo dei sostitutivi? L'idea è che vogliamo smettere di fumare, ma crediamo di non essere in grado di gestire i sintomi di astinenza. Usiamo quindi un sostitutivo che ci fornisca la nicotina mentre cerchiamo di risolvere quelle che, a nostro giudizio, possono essere le cause della nostra dipendenza. Poi, quando arriviamo arriv iamo alla conclusione conclusione che l'unico problema e la ni nicotina, cotina, ne riduciamo gradualmente gradualmente la quantità fino a che, magicamente, arriviamo a zero e non ne sentiamo più il bisogno. Semplice, no? Ovviamente, però,unnon è così semplice. Se totale. lo fosse, le TSN funzionerebbero mentre e chiaro che sono state fallimento pressoché Pur sapendo che il fumo causa seri problemi, crediamo che le sigarette offrano qualche vantaggio. Ah, se solo esistesse un sostitutivo con tutti i vantaggi e nessuno dei difetti! Ovviamente faremmo volentieri a meno del deterioramento fisico e mentale, del costo, della schiavitù, del disgusto e della disapprovazione che il fumatore deve sopportare. D'altra parte, però, desideriamo il senso di rilassamento che proviamo nell'accenderci una sigaretta. Sto per darvi un'ottima notizia! Quel senso di rilassamento, i non-fumatori lo provano sempre. La sola ragione per cui vi accendete una sigaretta, è cercare di alleviare il senso di vuoto e di insicurezza provocati dall'astinenza da nicotina, cosa che un nonfumatore non prova mai. In realtà, fumate per cercare di sentirvi rilassati come un nonfumatore. C'è, però, un solo modo per sentirsi come un non-fumatore: diventare un nonfumatore. Per diventare un felice non-fumatore dev'esservi chiaro come il sole che non state rinunciando a niente, n iente, ma che, che, anzi, state acquisendo qualcosa di positivo p ositivo e meraviglioso. meraviglioso. Un momento, però", vi sento gridare che gli orribili sintomi di astinenza? Di certo è meglio ridurre la nicotina gradualmente per gestirli meglio, no?" NO, NON È COSÌ!

Qualche cosiddetto esperto ritiene che smettere sia difficile perché si devono sconfiggere due potenti nemici: l'abitudine e i temibili sintomi di astinenza. Se così fosse, forse sarebbe meglio affrontare i due problemi separatamente. Mentre state dismettendo

 

l'abitudine continuate a rifornire il vostro corpo di nicotina. Una volta eliminata l'abitudine al fumo, fate gradualmente morire di fame il Mostriciattolo della Nicotina disintossicandovi dalla droga. Ma Ma non e così che funziona. Ricordate: Ricordate: FUMARE NON È UN'ABITUDINE, È UNA TOSSICODIPENDENZA I SINTOMI FISICI FISICI DELL'ASTI D ELL'ASTINENZA NENZA SONO PRESSOCHÉ IMPERCETTIBILI IMPERCETTIBILI Per riuscire a smettere di fumare e vero che dovete sconfiggere due nemici, ma l'abitudine con ciò non ha niente a che fare e non proverete alcun dolore. Uno dei due nemici è il Piccolo Mostro della nicotina dentro di voi: il fastidio che vi provoca è così lieve da non richiedere alcuna particolare attenzione. La sola cosa da temere riguardo al Mostriciattolo è che potrebbe attivare il Grande Mostro che avete nella mente. Il Grande Mostro interpreta l'astinenza del Mostriciattolo come "Ho bisogno di/voglio, una sigaretta" e, se non potete averla, vi sentirete frustrati e tristi. Continuando a procurare nicotina al Piccolo Piccolo Mostro state solo prolungando la vita di entrambi i mostri. Non fatelericorso ad alcun ancheda se masticare. non contiene come dolci, ile cioccolato, mentine o le sostitutivo, comuni gomme La nicotina, sensazione di ivuoto insicurezza provocata dall'astinenza da nicotina somiglia alla fame, ma il cibo non la soddisferà. Se usate dei sostitutivi, non fate altro che spostare il problema anziché eliminarlo, sostituendolo con un u n altro invece invece di risolverlo. risolverlo. Quando vi passa l'influenza avete bisogno di un sostitutivo? Andate in cerc cercaa di un altro malanno che la rimpiazzi? Il grande guaio guaio d dii tutti i sostitutivi, che contengano contengano nicotina o meno, è che perpetuano perpetuano in voi l'illusione che state compiendo un sacrificio. "Le sigarette non mi mancano. Ho provato a smettere di colpo. Ho provato l'ipnosi in più occ o ccasioni, asioni, ma questa qu esta volta mi sento completamente diversa. diversa. La mia pelle ha u un n aspetto migliore. Mi sento meglio. Respiro meglio. Non so dirvi come funziona, tranne che ha a che fare con le ragioni psicologiche per cui fumate. Sono davvero orgogliosa di me stessa e meravigliata che sia stato così facile." Carol Harrison, attrice della serie televisiva "EastEnders "

 

RIASSUMENDO •Lee TSN nutrono la dipendenza. •L •L'industria del tabacco ha un enorme interesse a farsi che restiamo dipendenti dalla nicotina, in qualsiasi forma forma la si assuma. •L'industria farmaceutica, con l'aiuto del governo e della classe medica, è oggi in competizione com petizione con l'industria del tabacco per dominare il i l mercato dei tossicodipendenti da nicotina. •Tutti i sostitutivi alimentano l'illusione che smettere smettere di fumare ccomporti omporti un sacrificio.

 

IL PROBLEMA DEL PESO IN QUESTO CAPITOLO • NON E VERO CHE FUMARE MANTIENE SNELLI È UN MITO •PERCHÈ I FUMATORI ACCANITI SONO SPESSO SOVRAPPESO •COLMARE IL VUOTO - SOSTITUIRE LA NICOTINA CON IL CIBO • COME SMETTERE DI FUMARE SENZA INGRASSARE

Molti fumatori che utilizzano il metodo della forza di volontà, quando smettono ingrassano e ne deducono cheaumentare fumare li manteneva snelli. Ora dissiperò questo mito e vi rivelerò come smettere senza di peso "Non sono grasso, sono solo 20 cm cm più basso del dovuto. " Così ero solito minimizzare scherzosamente riferendomi al mio fisico sgraziato. Lo dicevo quando ero ancora un fumatore accanito, non quando smisi. Sebbene mangiassi solo una volta ai giorno, ero costantemente sovrappeso di circa tredici chili. Contrariamente a quella che è la credenza popolare, il fumo non mi faceva dimagrire. Eppure molti fumatori ingrassano dopo aver smesso e immagino conosciate diverse persone confermare. Io sono una di queste. Ad di ogninota. tentativo, mettevo su peso che ... lo conpossono una sola eccezione, assolutamente degna Quando smisi definitivamente di fumare persi circa tredici chili, e nei primi sei mesi.

 

IL FUMO NON VI AIUTA A RESTARE IN LINEA Di tutte le centinaia di migliaia di fumatori che hanno smesso con l'aiuto dei Centri Allen Carr's, neanche uno ci ha mai detto di aver deciso di diventare un fumatore a vita. Ognuno di loro aveva provato a fumare una sigaretta ed era caduto in trappola. A volte ci dicono di aver iniziato a fumare nel maldestro tentativo di controllare il proprio peso, ma non è certo questo il motivo per cui hanno continuato a farlo: sono rimasti imprigionati imprig ionati come tutti noi. no i. Abbiamo prima parlato della confusione tra i sintomi di astinenza da nicotina e la sensazione di fame. Quando ci svegliamo al mattino -fumatori o non-fumatori soddisfiamo una serie di bisogni: andiamo in bagno, ci dissetiamo; i non-fumatori mangiano qualcosa mentre i fumatori e più probabile che si accendano una sigaretta. Il senso di vuoto causato dall'astinenza da nicotina è quasi indistinguibile dalla sensazione di vuoto dovuta alla fame. Questa somiglianza crea confusione tra mangiare e fumare. Il problema, benché la sensazione sia la stessa, e che il cibo non dà sollievo ai sintomi di astinenza da nicotina, e la nicotina n icotina non soddisfa la fame. Tutto questo è aggravato aggravato dal fatto che l'organismo l'organismo del fumatore sviluppa tolleranza alla nicotina ragion per cui, anche mentre fuma, il sollievo dai sintomi di astinenza non è totale. I fumatori hanno la sensazione di essere perennemente affamati, quindi sono costantemente in cerca di cibo o sigarette, o entrambi. Il numero di sigarette che possono consumare giornalmente è limitato dalla combinazione di vari fattori: i divieti contro il fumo, la situazione lavorativa, la disponibilità disponibil ità di denaro, d enaro, le condizioni condizioni dei loro polmoni, polmoni , ec ecc. c. Quando non possono fumare, spesso mangiano. perchéeffettivamente i fumatori piùfacesse accaniti, lungi dall'essere si potrebbe pensare Ecco se il fumo perdere peso, sonomagri spessocome molto sovrappeso, com'ero io. "Un mio amico andò da un terapeuta e smise di fumare con con facilità. Poi ci andarono altri tre amici; amici; non ingr in grassarono assarono e non patirono sintomi sinto mi di astinenza. Dopo che sette sette dei miei amici fecero la stessa esperienza, non potei più far finta di niente. Il tempo trascorso con Allen Carr è stato tra le esperienze più importanti ed efficaci da quando fumai la mia prima sigaretta, all'età di 14 anni. Se non fosse così imbarazzante, direi che ha cambiato la mia vita. È veramente facile. Funziona davvero e non si ingrassa." Emma Freud, giornalista e scrittrice

Come mai spesso si ingrassa quando si smette di fumare? Perché per alcuni giorni dopo aver spento l'ultima sigaretta, il corpo e soggetto ai sintomi di astinenza da

 

nicotina e la tendenza naturale e di cercare qualcosa che colmi il vuoto. Ricordate quello che avevamo detto nel capitolo precedente riguardo ai sostitutivi. All'inizio proviamo con le gomme da masticare o le mentine, ma ci accorgiamo che non appagano il senso di vuoto; la frustrazione e il nervosismo aumentano e l'irritabilità e aggravata dal continuo masticare. La cosa peggiore è che adesso il vostro corpo si aspetta dei piccoli premi, ma voi siete stufi marci di masticare gomme e mentine e tendete a cercare qualcosa di più consistente, più sostanzioso e che, inesorabilmente, fa ingrassare. Ogni volta che usate un sostitutivo, vi viene in mente che ciò che volete realmente non è il sostitutivo, ma una sigaretta. Usate il sostitutivo per cercare di riempire il vuoto ma non funziona: viene invecee perpetuata la sensazione di privazione. invec Forse avete sentito dire che quando si smette di fumare si mette su peso perché il fumo velocizza il metabolismo. Come mai, mi chiedo, quando smisi definitivamente di fumare, il mio metabolismo non rallentò e, invece di ingrassare, persi 13 chili? Ci sarà sempre un esperto che se ne uscirà con complicate teorie, pur avendo la vera soluzione davanti agli occhi. I fumatori ingrassano quando smettono perché sostituiscono la nicotina con il cibo. Il mio libro "È facile controllare il peso se sai come farlo" spiega come ottenere il peso ideale senza sottoporsi a diete e privazioni. Chi fuma tende ad ingrassare, non solo perché ha una continua sensazione di fame, ma anche perché la mancanza di energia, causata dal fumare, fa sì che eviti l'esercizio fisico. Più vi sentite dipendenti dalla droga e meno in forma, più tenderete ad evitare qualsiasi attività che vi impedisca di fumare. fumare. Un'istruzione chiave del metodo Easyway e di non modificare il vostro stile di vita solo perché smettete di fumare. Di questo parlerò più avanti. L'esercizio fisico mette in circolo l'adrenalina e ci fa sentire bene. È il miglior stimolante che esista, un vero sballo, che vi ridarà la gioia di vivere! Se siete fuori allenamento, iniziate lentamente e non fate sforzi eccessivi. Non ce n'e bisogno. Avete tutta la vita davanti. E tutti quei fumatori magri, allora? E i non-fumatori sovrappeso? Naturalmente non sto sostenendo che solo i fumatori abbiano problemi di peso. Come ho detto, sono due questioni separate. Il punto importante è questo: gli ex-fumatori ingrassano solo perché smettono nel modo sbagliato.

La ragione per cui non ingrassai dopo aver spento la mia ultima sigaretta, è che avevo provato il "Momento della rivelazione". Non mi sentivo frustrato o infelice. Anzi, ero euforico. La nuvola nera che aveva gravato sulla mia vita si era improvvisamente dissolta.  

Non avevo bisogno di sostitutivi. Non ero più un u n patetico sc schiavo hiavo della nicotina. ni cotina.

 

ERO LIBERO! Posso assicurarvi che, una volta risolto il problema del fumo, proverete una tale fiducia in voi stessi e un tale benessere, che sarete molto più in grado di risolvere altri problemi, compreso compreso quello del peso. Non iniziate, però, a mangiucchiare fuori pasto perché , se lo fate oltre ad ingrassare, non sareste sareste comunque liberi, giacche giacche sare sarebbe bbe un modo di d i sostituire il fumo. Qualcuno crede che le sigarette facciano passare la fame. Quest'illusione e dovuta a svariati motivi. Il primo e che, quando si smette grazie alla forza di volontà, ci si sente privati di qualcosa che si tende a sostituire mangiando o bevendo di più. Ecco perché si ingrassa. Con il metodo Easyway, non c'è alcun senso di mancanza né, quindi, alcuna tendenza a ricorrere ricorrere a un sostitutivo che porter porterebbe ebbe ad u un n aumento di d i peso. Il secondo morivo e che il senso di vuoto e insicurezza causato dall'astinenza e così simile alla fame da essere spesso confuso con essa. Fumiamo una sigaretta, la sensazione svanisce e noi crediamo, erroneamente, che fumare faccia passare la fame, mentre, in realtà, allevia allevia solo momentaneamente i sintomi di astinenza da nicotina. Terzo motivo: sapete cosa succede a un non-fumatore, se ignora i morsi della fame per qualche minuto? Lo stimolo cessa. Lo stesso accade al fumatore, che decida di fumare o no, ma se si accende una sigaretta le attribuirà il merito di avergli fatto passare la fame. Non si rende conto di aver semplicemente sperimentato la normale scomparsa dei morsi della fame come qualsiasi non-fumatore. Ovviamente un non-fumatore non può pensare che il merito sia delle sigarette, dato che non fuma. In realtà, non se ne accorge proprio. Se vi siete controllati con il cibo, l'avete fatto nonostante il fumo, non grazie ad esso. Avete mai sentito parlare delle "Sigarette dietetiche"? Immaginate se esistesse una marca del genere e sul pacchetto ci fosse scritto che, se usate in combinazione con una dieta a basso contenuto calorico, potrebbero aiutare a ridurre il peso sopprimendo l'appetito. Le sigarette, però, non eliminano l'appetito. Se così fosse, i produttori Io scriverebbero certamente sul pacchetto.

 

RIASSUMENDO •Se il fumo fa dimagrire, come mai ci sono tanti fumatori sovrappeso? •L'astinenz •L 'astinenzaa da nicotina e la fame producono producono la stessa sensazione. •La fame è uno stimolo naturale; la voglia di fumare è uno stimolo artificiale. •Chi smette di fumare con con il metodo della forza di volontà tende a sostituire la nicotina con cibo e bevande. •Se smettete di fumare con il metodo Easyway, non avrete bisogno di sostitutivi e non ingrasserete.

 

I FUMATORI SONO TUTTI UGUALI IN QUESTO CAPITOLO •DONNE SCHIAVIZZATE DALLA LIBERAZIONE • I FUMATORI OCCASIONALI •I FUMATORI CASUALI • RIDURRE LE SIGARETTE •QUELLI CHE SMETTONO E RICOMINCIANO •I FUMATORI SEGRETI

 

LA DONNA Il Movimento di Liberazione della Donna ha dato alle donne la libertà di comportarsi come gli uomini, compreso fumare. Le fumatrici erano un tempo in minoranza rispetto agli uomini; in molti Paesi adesso li superano. Come mai? Non solo le donne hanno fatto proprie le abitudini maschili, come il bere e il fumare, ma l'industria del tabacco ha investito milioni di Euro in pubblicità dirette al pubblico femminile, allo scopo di perpetuare la convinzione che fumare sia sexy, seducente, sofisticato, sofistic ato, e aiuti a tenere sorto controllo il peso. Tra le donne don ne che vogliono vogliono smettere smettere di fumare, quella del peso è una preoccupazione molto diffusa che, però, come ho già spiegato, smetterà di essere tale con il metodo Easyway. Non credo che l'aumento del numero delle fumatrici sia dovuto al loro desiderio di competere con gli uomini, anche se sicuramente la rivoluzione che ha portato alla parità dei sessi ha giocato la sua parte. Mi dà sempre fastidio sentire una donna che descrive se stessa come "solo una casalinga". SOLO una casalinga! Se analizzate la maggior parte dei compiti che una casalinga deve sobbarcarsi, vi renderete conto che si tratta di una delle occupazioni occ upazioni più stressanti stressanti che esistano. Grazie al femminismo, sempre più donne si sono sentite incoraggiate a tornare a far parte della "forza-lavoro", oltre a continuare a mandare avanti la casa e ad occuparsi dell'educazione dei figli. È quindi chiaro che il loro ruolo è divenuto più stressante. La parità dei sessi può essere una gran benedizione, ma, tra le sue conseguenze negative, c'è l'ulteriore peso che le donne devono sopportare e, dato che la principale illusione riguardo al fumo e che allevi lo stress, non dovrebbe sorprenderei che il numero delle fumatrici sia aumentato. È risaputo da tempo che fumare in gravidanza danneggia il nascituro ed e vergognoso il modo in cui la società permette che le ragazze divengano schiave del fumo e, una volta incinte, le ricatti emotivamente per forzarle a smettere da un giorno all'altro, visto che l'alternativa l'alter nativa sarebbe il sentirsi in colpa perché perché non si curano della salute del nascituro. Alcune donne hanno fortuna e smettono di fumare con la stessa naturalezza con cui cambiano cam biano le l e abitudini alimentari per tutelare se stesse stesse e il bimbo. È u un n ulteriore esem esempio pio

del meraviglioso meraviglioso funzionamento del corpo umano. Altre decidono consapevolmente di smettere, ma non ci riescono e, anche se il neonato e apparentemente sano, queste mamme si sentiranno in colpa per tutta la vita.  

Il solo pensiero di quanto potrebbero essere infelici se il bambino nascesse con qualche problema mi atterrisce. Anche quando una donna in attesa smette di fumare, di solito lo fa solo per la durata della gravidanza. Qualcuna ci ha raccontato di essersi accesa una sigaretta appena tagliato il cordone ombelicale! Potete ben immaginarne la ragione. Il parto e andato bene, madre e figlio stanno bene, la paura è passata, dolore e stanchezza, per il momento, sono dimenticati; la madre e catapultata dalle stalle alle stelle: i due estremi che maggiormente inducono la mente di un fumatore a pensare: "Ho bisogno di una sigaretta!" In più, la circolazione sanguigna del bambino è ora autonoma e non patirà più gli effetti dannosi del fumo. Qualche neo-mamma tiene duro all'inizio, ma poi si arrende; sono poche, purtroppo, quelle che smettono di fumare definitivamente grazie alla gravidanza. Se cercate di smettere per il bene di qualcun altro, avrete la sensazione di fare un sacrificio e vi sentirete frustrati. Se invece Io fate solo per l'egoistico motivo che vivrete infinitamente meglio da non-fumatori, non ci sarà alcun senso di rinuncia e sarete felici di essere liberi. Molti medici, con le migliori intenzioni, suggeriscono alle donne in gravidanza di ridurre il numero delle sigarette, se proprio non riescono a smettere completamente di fumare. Il consiglio sembra sensato, ma ridurre è più difficile che smettere e, invece di liberarsi dei sintomi di astinenza da nicotina nel giro di qualche giorno, mamma e bambino continueranno a soffrirne per tutti i nove mesi. Allo stesso tempo, l'idea che ogni sigaretta sia indicibilmente preziosa, metterà radici nel cervello della fumatrice. Dopo aver partorito, la madre si troverà esattamente nelle stesse condizioni condizioni di qualcuno q ualcuno che segua una dieta e abbia perso la motivazione alle proprie rinunce, per cui finirà col farsi una "scorpacciata" di fumo. In questo stesso capitolo, spiegheremo più in dettaglio i pericoli connessi ad una riduzione graduale delle sigarette. Per ulteriori informazioni riguardo a 'tabagismo e maternità', consiglio di leggere il mio libro "È facile smettere di fumare se sai come farlo. Per le donne". Chiunque siate e in qualsiasi situazione vi troviate, voglio che smettiate di fumare perché godrete enormemente di più della vostra vita. Ecco un semplice adagio con cui,

sono certo, sarete d accordo in linea di principio, anche se metterlo in pratica e più difficile: "Se avere un problema e potete fare qualcosa per risolverlo, fatela! Se non potete farci assolutamente niente, accettate la situazione! Preoccuparsi non serve a nulla".  

Se fumate avete un problema vero e serio. Per fortuna, potete fare qualcosa per risolverlo: SMETTERE DI FUMARE! Se lo farete, vi accorgerete che anche molti dei vostri altri problemi spariranno, come è succe successo sso a me e aad d altri milioni milio ni di persone.

 

I FUMATORI SALTUARI In questi tempi ossessionati dall'eterna giovinezza, in cui tutti cercano di prevenire gli effetti dell'invecchiamento pur vivendo a ritmi sostenuti, ci troviamo bombardati da messaggi contraddittori su cosa dovremmo o non dovremmo introdurre nel nostro corpo. Quand'ero un ragazzino, i motti erano: il"Mangiate le verdure" e "Unastato: mela al giorno toglie il medico di torno". Naturalmente, detto più popolare e sempre UN PO' DI QUEL CHE TI PIACE TI FA BENE Vuol dire che puoi permetterti qualche piccola trasgressione, a patto di non eccedere. Questo può funzionare con alcune cose, ma, quando si tratta del fumo, e il peggior consiglio possibile. Direste a qualcuno cui volete bene: "Prova a farti una dose di eroina; se ne prendi solo un po', non ti ucciderà mica"? Ci sono due motivi principali per cui gli ex-fumatori ricascano nella trappola. Il primo è che non rimuovono mai del tutto il condizionamento mentale, e quindi resta in loro un lieve ma persistente senso di privazione. Il secondo e che ad un certo punto si sentono così sicuri di se stessi da pensare di potersi fumare la sigaretta occasionale senza ricadere nella trappola. Chiunque abbia provato a ridurre il numero di sigarette sa che controllarne la quantità funziona, tutt'al più, per un periodo di tempo limitato. Ai nostri Centri insistiamo molto nello spiegare perché fumare saltuariamente e ridurre il numero di sigarette sigar ette non possono funzionare. Eppure, nonostante questa qu esta consapevolez consapevolezza za rinforzata dall'esperienza personale, qualcuno ricasca nella trappola credendo di poter controllare il fumo. È la stessa illusione che porta i fumatori a cascarci la prima volta. Il punto è che, anche se un ex-fumatore crede di avere un sacco di buone ragioni per accendersi una sigaretta, non lo farebbe se sapesse che ciò lo costringerà a fumare per il resto della vita. METTETEVI IN TESTA CHE NON ESISTE "SOLO UNA SIGARETTA SOLAMENTE COSÌ EVITERETE DI RICASCARE NELLA TRAPPOLA Devo ancora incontrare un fumatore accanito che non invidi i fumatori occasionali. L'impressione è che questi riescano a controllarsi e a godere della sigaretta fumata solo

ogni tanto, evitando quindi danni seri alla propria salute. È un'illusione. NESSUN FUMATORE FUMATORE HA IL CONTROLLO C ONTROLLO

 

IL PIACERE NON C'ENTRA NESSUN FUMATORE È CONTENTO DI FUMARE LA PROSSIMA SIGARETTA POTREBBE ESSERE QUELLA CHE VI UCCIDERÀ

 

I FUMATORI OCCASIONALI Liberiamoci da queste illusioni una volta per tutte e distruggiamo il mito del felice fumatore occasionale. È vero, c'è qualche giovane che non resta intrappolato dalla sua prima sigaretta. Questione di fortuna. Alcuni vanno avanti fumando ogni tanto. Ma non invidiateli poco;Sedopotutto, li invidiate quanto NON fumano! Che senso ha perché provarefumano a fumare? siete fortunati, non per restate intrappolati; se siete sfortunati diventate fumatori. Se esce testa non vincete niente; se esce croce perdete tutto! Forse credete che vi sia una terza idillica alternativa tra l'essere un non-fumatore o essere un fumatore schiavo delle sigarette per tutta la vita: l'essere un felice fumatore occasionale. In questo caso, lasciate che vi faccia una domanda semplice: come mai voi non lo siete? O, se sostenete di esserlo, perché state leggendo questo libro? Cerchiamo di stabilire se realmente volete essere fumatori occasionali. Se vi dicessi che posso far sì che fumiate solo due sigarette al giorno per sempre, ci stareste? Meglio ancora: supponiamo che riusciate a controllarvi in modo da poter fumare solo le sigarette di cui sentite veramente il desiderio. È una proposta piuttosto allettante, no? Ma, in realtà, è ciò che già state facendo! Vi hanno mai forzato ad accendervi una sigaretta? Avete fumato ogni singola sigaretta perché volevate, sebbene una parte del vostro cervello desiderasse fare il contrario. Quindi presumo che abbiate optato per la soluzione delle due sigarette al giorno. Bene, se questo e ciò che volete, potete averlo. Chi ve lo impedisce? Come mai non avete sempre fumato solo due sigarette al giorno? Forse perché non avreste potuto sentirvi soddisfatti con solo due sigarette al giorno? Ovvio che no. Come non lo è nessun fumatore. Certo, esistono fumatori che, auto-disciplinandosi, possono fumare due sigarette al giorno, ma credete che, tra questi, ce ne sia qualcuno felice di limitarsi ogni giorno per tutta la vita?.

 

SI TENDE A FUMARE DI PIÙ, NON DI MENO Svariati fattori possono limitare la nostra media giornaliera di sigarette: trascorrere del tempo dove non è permesso fumare, ad esempio il posto di lavoro; il costo; un fisico che non ce la fa ad assumere più di tanto veleno; ii nostro desiderio di fumare meno, ecc. Tutti questi sono motivi che ci diverrebbero impediscono in di breve fumarefumatori quando accaniti. vorremmo. Se però li eliminassimo, quasi tutti i fumatori Provate ancora invidia per i fumatori occasionali? OK, osserviamone più da vicino alcuni esempi, ma tenete a mente questi due fatti: ogni fumatore è pentito di aver iniziato a fumare e tutti i fumatori mentono a se stessi e agli altri.

 

DALL'ARCHIVIO DALL'ARC HIVIO DI ALLEN CARR: CASO n.1. IL IL MORIBONDO Un uomo mi telefonò a tarda sera ed esordì cosi "Signor Care, voglio smettere di fumare prima di morire " Parlava seriamente. Era chiaro che nella sua voce c'era qualcosa che non andava .Mi spiegò che aveva già perso le gambe a causa del fumo, ora aveva il cancro goladie vita. gli eraDisse statoche detto avesse smesso, gli sarebbe rimasto solo qualchealla mese nonche, eraseinnon grado di smettere repentinamente perciò stava cercando di ridurre il fumo poco a poco .Era passato da 40 a 5 sigarette al giorno, ma non gli era possibile fare di meglio lo dissi "In questo modo sta facendo la peggior cosa possibile .Fumi quanto vuole per qualche gior giorno no e poi p oi venga da me" Si mise a piangere Mi spiego che gli ci era voluto un anno di estremi sforzi e sofferenze per passare da 40 sigarette a 5,e questo l'aveva distrutto Ci accordammo per incontrarci il giorno dopo .Ricordate, la PAURA tiene prigionieri fumatori e quando hanno già compromesso la loro salute sono ancora più spaventati .Diminuire il numero di sigarettecosi, fa l'illusione sentire ancora più che tesifaperché bisogna aspettare poter fumate .Aumenta, del piacere sembrare ogni sigaretta più di preziose Con lui un solo incontro non fu sufficiente, era ovvio che tutto ciò cui riusciva a pensare era il fatto che avrebbe dovuto smettere perché altrimenti sarebbe morto .Ma al secondo tentativo riuscì ad aprire la mente, capire il funzionamento della trappola e liberarsi. Uno dei punti chiave fu per fui provare la gioia di non essere più schiavo della droga .Quando fumava 40 sigarette al giorno, si accorgeva a malapena di quante fossero, ma quando erano diventate 5 queste dominavano tutti i suoi pensieri e la sua vita. Prima di rivolgersi meaveva era andato dalluisuo che gli che aveva "Devi smettere Ti sta uccidendo ' "Lo aso" risposto "edmedico è per questo le detto sto chiedendo aiuto" il medico gli aveva prescritto delle gomme alla nicotina, cioè la stessa droga dalla quale stava cercando disperatamente di liberarsi. Una situazione eccezionale? Qualcosa che mai permettereste succedesse anche a voi? Smettetela di ingannarvi. Milioni di fumatori si riducono così ogni anno. Nessuno di loro pensava che gli sarebbe accaduto e anche voi potreste entrare a far parte di questa schiera, a meno che smettiate. Chi conosceva quell'uomo, credeva avesse la situazione in pugno e che fosse un felice

fumatore da 5 sigarette al giorno. Non piangeva davanti agli altri, né parlava della propria sofferenza. Come tutti i fumatori si sentiva stupido e recitava una parte che gli consentiva di nascondere la sua inadeguatezza. In poche parole: mentiva. Se solo tutti i fumatori tirassero tirassero fuori la testa dall dallaa sabbia e dichiarassero dichiarassero il loro lo ro odio per il fumo, tutto

 

finirebbe in un batter d'occhio. È solo l'illusione che a tutti gli altri piaccia fumare che rende difficile smettere. Credete davvero che quella donna fosse una felice fumatrice.

 

DALL'ARCHIVIO DI ALLEN CARR: CASO n. 2. L'AVVOCATO COLPEVOLE Un avvocato avvocato telefonò por prenotare un Seminano individuale individual e .L .Lee spiegai che quelli di gruppo erano altrettanto efficaci e molto meno costosi .Tuttavia insistette per una sessione privata e non le dispiaceva dover pagare di più .Forse penserete che non a sia niente di bizzarro in tutto questo La cosa strana strana era questa quella donna fumava fumava sì da 12 anni ma solo due sigare sigaretta tta al giorno Riuscite a fumare due sigarette al giorno è il sogno di quasi tutti i fumatori .Ma questa convinzione fa parte del mito Diamo, infatti, per scontato che i fumatori occasionali abbino la Situazione sotto controllo .l genitori di quella signora erano morti di cancro ai polmoni prima che lei iniziasse a fumare, e lei aveva molta paura del fumo prima di restarne imprigionata .Aveva quindi giurato a se stessa che non avrebbe mai fumato più di due sigarette sigarette al giorno Quella donna era terrorizzata all'idea che. continuando a fumare, si sarebbe ammalata di cancro ma meno fumava, meno probabilità a sarebbero state che accadesse. Tutto questo, però, faceva apparire più preziosa la sua stampellina .La trappola della nicotina ò subdola più ne consumi, più vorresti consumarne, meno ne consumi, più vorresti consumarne. E' come avere una corda annodala intorno al collo che al nostro minimo movimento diventa più stretta. stretta. occasionale? La verità e che, come per l'uomo con il cancro alla gola, la sua vita era un incubo. Da 12 anni conviveva con l'intenso desiderio di fumare, ma la paura di contrarre un carcinoma polmonare le dava l'enorme forza di volontà e l'autodisciplina per resistere, sempre, tranne che per venti minuti al giorno. Odiava essere una fumatrice. Mentre gli altri fumatori invidiavano il suo atteggiamento apparentemente rilassato rispetto alle sigarette, lei combatteva costantemente contro la propria dipendenza.

 

RIDURRE IL NUMERO DI SIGARETTE Fumare in modo occasionale e la tecnica di diminuirne gradualmente la quantità, accrescono il valore che attribuiamo ad ogni sigaretta e riducono il nostro desiderio di smettere. Si prova a fumare di meno come alternativa allo smettere, o come sistema per smettere senza doverlo fare in modo repentino.

 

AVETE SENTITO DI QUELLA VOLTA CHE PROVAI A FUMARE MENO? Oltre e provare a smettere, fallendo, con svariati metodi, ho anche sperimentato diversi modi per ridurre gradualmente le sigarette. Uno dei più comuni prevede di eliminare le sigarette di routine e fumare solo nelle occasioni sociali .In men che non si dica mi ritrovai ad andare ai pub ogni sera, solo perché cosi potevo fumare. Non mi stava aiutando a smettere e rischiavo di diventate un alcolista! Poi ebbi la brillante pensata che, se avessi smesso di comperare le sigarette, sarei inevitabilmente diventato un nonfumatore .Non era propriamente un idea nuova, sapevo di molti fumatori che con questo metodo, avevano fallito .Forse avete provato anche voi la genialità della ma idea consisteva nel fatto di aver capito perché tanti non ce l'avevano fatta si sentivano colpevoli di "scroccare " le sigarette agli amici e questo senso di colpa alla fine li obbligava a comperarne un pacchetto .Io avrei evitato questo inconveniente avvisando tutti i miei conoscenti che non mi sarei: sentito colpevole per lo "scrocco ". né obbligato a ricambiare. Il risultato superò le mie aspettative .Persino chi non mi aveva mai offerto una sigaretta, inizio a farlo. E tipico di tutte le tossicodipendenze .Quando hai un bisogno disperato di una dose, niente da fare, ma quando cerchi, di starne alla larga, non fanno che soffiarti la droga in faccia e schiaffartene un pacchetto sotto al naso. All'inizio era meraviglioso .Avevo un costarne rifornimento gratuito di sigarette' .Ma ben presto i miei benefattori capirono il diabolico inganno del mio piano ed uno ad uno, smisero di essere cosi generosi .Alla fine mi era rimasta un'unica risorsa la mia segretaria . Sviluppai nei confronti della mia fornitrice una netta ambivalenza, tipica dei tossicodipendenti . Una parte di me la odiava per quello che stava facendo. L'altra metà la amavo perché era la mia àncora di salvezza. Dopo qualche settimana incominciai a sentirmi in colpa, ma il mio ingegnoso cervello da tossicodipendente escogitò un'altra soluzione lei non poteva permettersi di mantenermi a sigarette, quindi gliele avrei comperate io. Dopo tre mesi, ogni mattina le portavo tre pacchetti delle sue sigarette, una marca che non mi piaceva particolarmente, solo per potermele far offrire senza avere la coscienza sporca e continuare, nel frattempo, a raccontarmi la panzana che stavo smettendo di fumare. Provai, poi. con un vecchio classico. 'Mi limiterò a dieci sigarette al giorno " Questo sembrava funzionare dato che, sebbene fumassi come un turco durante il giorno, potevo

trascorrere abbastanza tranquillamente la serate senza sigarette .In questo modo potevo avere una sigaretta ogni ora coprendo tutta la giornata .Mi sembrava di aver trovato la soluzione ideale dieci sigarette al giorno non mi avrebbero ucciso. le mie finanze non ne avrebbero sofferto e potevo comunque fumare ora dopo ora giorno dopo giorno .Era

 

ogni volta una piccola gratificazione che attendevo con piacere Fantastico .Non passò, però, molto tempo prima che guardare l'orologio diventasse la mia attività principale .Ogni minuto della mia vita si arrampicava faticosamente verso un 'tic" .Ero meticolosamente rigido con me stesso .Non mi accendevo quella sigaretta finche la lancetta non aveva raggiunto le "12" Qualche volta me ne stavo li con la sigaretta In bocca, in attesa che la lancetta dei secondi fosse verticale, prima di accenderla In quale tremenda trem enda situazione ero finito. "Le mie regole rispetto al fumo sono molto rigide. Non fumo mai più di dieci sigarette al giorno. Occasionalmente, posso "prenderne in prestito" una dalla "razione" del giorno seguente, ma mai e poi mai supero la media delle dieci al giorno. Quella che sto fumando adesso fa parte della razione del 4 luglio 2046 2046!" !" Dava Allen, comico Abbiamo dimostrato come, sia il fumare occasionalmente, sia la riduzione graduale delle sigarette che ci concediamo quotidianamente, portino ad un ulteriore malessere. Ma cosa dire del fumatore occasionale che sembra così distaccato e rilassato rispetto al fumo da stentare a credere che stia soffrendo? Sto parlando di quelli che possono stare senza fumare per giorni e poi se ne fanno una di tanto in tanto. Non sembra proprio la condizione ideale, fumare una volta alla settimana, o meglio una volta al mese, o addirittura una volta all'anno? Chiedo a questi fumatori: "Che senso ha? Credete di trarre un genuino piacere o un sostegno da quelle sigarette occasionali? Se è così, come mai lasciate passare tanto tempo tra l'una e l'altra? Chi aspetterebbe un anno, o anche un solo giorno, per avere qualcosa che gli dà piacere e sostegno?" Vi sorprenderà sapere che ai nostri Centri arrivano un bel po' di questi fumatori. I fumatori accaniti del gruppo, chiaramente, li invidiano e spesso lo dicono. Allora io intervengo: "Ovviamente invidiate chi fuma solo cinque sigarette al giorno. Avete mai provato a fare lo stesso anche voi?" Di solito la risposta è affermativa. Allora chiedo: "Com'è stato?" Invariabilmente rispondono: "Un incubo!", o qualcosa di simile. Poi chiedo ai fumatori occasionali se pensano di avere il controllo sul fumo. Non possono neanche fingere di averlo, dal momento che sono in un Centro anti-fumo, perciò ammettono con onestà che stanno vivendo un incubo. A questo punto i fumatori accaniti acc aniti si rendono conto che quelli occasionali occasionali stanno attraversando un inferno inferno simile al loro e che sono altrettanto al trettanto stanc stanchi hi di fumare fumare e disposti a tutto pur di smettere. smettere. Chi sta senza fumare per settimane non ha nemmeno l'illusione del piacere o del

Chi sta senza fumare per settimane non ha nemmeno l illusione del piacere o del sostegno: fa solo finta per adeguarsi alla compagnia. Ricordate: tutti abbiamo incominciato così, convinti che non saremmo mai caduti nella trappola. Queste persone sono come la mosca che vola sopra la pianta carnivora, e spesso diventano fumatori accaniti.  

Forse vi sembra bello aver voglia di una sigaretta solo ogni tanto, ma non sarebbe meglio non voler fumare per niente?. “Mia suocera fumava solo nelle occasioni sociali, fino a quando, a 60 anni, divenne proprietaria proprietar ia di un pub. pu b. Era prima che ci ci fosse il divieto di vieto di fumare nei luoghi pubblici. pu bblici. Entro qualche mese passò a 60 sigarette al giorno e a 65 anni morì.” fumatori occasionali, come tutti coloro che cercano di limitarsi nel fumare, creano a se stessi una serie di gravi problemi: 1.Restano fisicamente dipendenti dalla nicotina e questo accresce anche la dipendenza psicologica. psicologica. 2.Passano la vita nell'attesa della dose successiva. 3.Invecee di fumare quando ne hanno voglia 3.Invec voglia e provar p rovare, e, di volta in volta, un parziale sollievo dall'astinenza, costringono se stessi a un'ulteriore sofferenza e sono perennemente irrequieti. 4.Rafforzano l'illusione che fumare sia piacevole. Quando si fuma in continuazione, l'illusione del piacere viene meno. Anche accendersi una sigaretta diventa automatico. Fate attenzione e vi accorgerete che le cosiddette sigarette speciali, quelle che vi sembra di gustare di più, spesso sono quelle che seguono un periodo di astinenza: dopo un pasto, dopo il lavoro, dopo il sesso, dopo lo sport, dopo aver fatto fatto spese, o la prima della giornata. Questo accade perché non vi è alcun autentico piacere o sostegno nel fumare. Le sigarette sono schifose, disgustose e velenose. Ciò di cui gode ogni fumatore e il porre fine al disagio causato dall'astinenza. Ridurre quanto si fuma accresce l'illusione del piacere poiché, più a lungo si desidera la sigaretta, più questa appare meravigliosa quando la smania viene placata. È come con il desiderio di mangiare: la fame, o il desiderio di bere: la sete. Magari vorreste fermarmi dicendomi "Ma accresce l'illusione del piacere. Cosa c'è di male?" Questo: non si tratta assolutamente di piacere, ma di porre fine al costante fastidio causato dall'astinenza. Il solo modo di accrescere l'illusione del piacere è far aumentare il fastidio. A nessun

fumatore, occasionali, fumare. Dovreste anche ricordarvi che raramente compresi si riesce a quelli rimanere fumatori piace occasionali. La dipendenza fa sì che ci si voglia grattare dove prude e non sopportare il fastidio; si tende, dunque, a fumare sempre di più. Cercare Cercare di fumare solo ogni tanto è una terribile forma di schiavitù poiché si tenta di esercitare la propria forza di volontà e autodisciplina nel limitare quanto si fuma,

 

pensando, però, costantemente se ci si concederà di fumare o no. Si e anche vittime dell'illusione di poter controllare la propria dipendenza. MOLTI FUMATORI OCCASIONALI NON SANNO DI ESSERE PRIGIONIERI. FINO A QUANDO NON SE NE ACCORGONO, LA FUGA È IMPOSSIBILE Chi dipende dalla nicotina tende a fumare una sigaretta dopo l'altra poiché il suo organismo soffre in continuazione i sintomi d'astinenza. Se siete fumatori occasionali, o stare tentando di fumare meno, potreste cercare di resistere a questa voglia. Che vi sia ben chiaro però: non sarete mai in grado di avere avere il controllo su quanto fumate. fumate. Quasi tutti i fumatori sanno, per esperienza, che tentare di fumare meno è tempo perso. Si finisce immancabilmente per tornare a fumare quanto prima, se non di più. Per fortuna, però, si può fuggire definitivamente dalla trappola, per cui non c'è bisogno di adottare le mezze misure. Nessuno e dipendente dalla nicotina e, una volta capito a fondo il funzionamento tranello, non sarà necessaria la forza di volontà per smettere. Se anche foste dotati didel tutta la determinazione necessaria a limitarvi per tutto il resto della vita, davvero vorreste farlo?.

 

SOLLIEVO. NON PIACERE Paragono spesso il cosiddetto piacete Paragono piacete del fumo all'indossare un paio pa io di scarpe scarpe strette solo per il piacere di toglierle .Chi credete soffra di più chi può togliersi le scarpe strette ogni mezz'ora, o chi deve tenerlo addosso tutto il giorno? A differenza dei fumatori occasionali, chi fuma regolarmente, o alli fuma molto, può almeno provare un parziale sollievo dai sintomi di astinenza a interv in tervalli regolari.

 

QUELLI CHE SMETTONO E R RICOMI ICOMINCIAN NCIANO O I fumatori accaniti credono che quelli occasionali vivano nel migliore dei mondi possibili. Ma la verità e che, in molti modi, e invece il peggiore: non possono fumare quando vorrebbero, né conoscono la meravigliosa gioia di essere liberi. Lo stesso vale per quelli che smettono e ricominciano, spesso invidiati dagli altri fumatori. Non sono propriamente fumatori occasionali, ma tendono ad essere considerati allo stesso modo. In realtà, sovente, sono fumatori accaniti. Chi smette e ricomincia di solito non viene visto come un povero sciocco che cade e ricade nella stessa buca, ma come una persona fortunata che possiede l'invidiabile capacità di smettere di fumare e ricominciare a farlo quando gli pare. Ovviamente questi fumatori, come tutti gli altri, non vogliono apparire stupidi, perciò incoraggiano questo malinteso che e, naturalmente, una bugia. Analizziamo la situazione in modo logico. Se e vero che a questi fumatori piace essere tali, perché continuano a smettere? Per la stessa ragione per cui lo fanno tutti gli altri: non amano a mano essere fumatori. fumatori. Una volta divenuti d ivenuti non-fumatori, ccome ome mai cambiano idea e decidono di tornare ad essere fumatori? Può esserci una sola risposta: non amano essere non-fumatori. Che tragedia! Infelici come fumatori e infelici come non-fumatori: la peggior condizione possibile. Quando fumano invidiano i non-fumatori. Patiscono il disagio di smettere smette re con il metodo della forza di volon volontà, tà, ma non divengono mai non-fumatori felici, felici, perciò ricominciano a fumare. Quando sono nuovamente schiavi delle sigarette, si ricordano perché avevano smesso. Stanno sempre male. Ricordate: per essere felici non-fumatori per tutta la vita, bisogna adottare l'atteggiamento giusto. Se percepite la cosa come un sacrificio, potreste anche non fumare mai più, ma vi sentireste sempre privati di qualcosa. Se anche solo un tiro vi appare come un sostegno o un piacere, resterete vulnerabili per sempre. Se volete una sigaretta, cosa vi impedirà di volerne un'altra e poi un'altra e un'altra ancora?. Magari stare pensando: "Se con il metodo Easyway smettere e facile, che pericolo può esserci a fumare una sigaretta ogni tanto? Anche se ci ricasco, uso il suo metodo e

smetto di nuovo . Se sentite la voglia o il bisogno di fare anche solo un tiro, allora non avete capito il metodo Easyway. Il nocciolo di tutta la faccenda sta proprio nell'eliminare il desiderio anche di un solo tiro poiché, se ne volete uno, ne vorrete un milione. E anche se non vi concederete quel  

tiro, ma ne manterrete solamente il desiderio, non sarete mai felici non-fumatori. Sarete infelici ex-fumatori! Quando poi la forza di volontà verrà a mancare, cesserete di essere infelici ex-fumatori e ridiverrete fumatori ancora più infelici. E siamo arrivati ai fumatori più infelici di tutti.

 

I FUMATORI SEGRETI Molti aspetti del fumo sono profondamente sconvolgenti. Qual’è il peggiore? Vedere un fumatore con un enfisema all'ultimo stadio e scoprirsi a cercare inconsciamente di respirare al suo posto e senz'altro ai primi posti. Ascoltare un fumatore, cui e stata appena unailgamba, prova a convincervi che ciò non ha niente aamputata che fare con fumo eche particolarmente inquietante. Ci sono poiassolutamente quei fumatori che hanno appena scoperto di avere un cancro ai polmoni e cercano di convincere voi, e se stessi, che ne e valsa la pena e che si sono gustati ogni preziosa sigaretta fumata. Comunque, il più patetico di tutti è il fumatore segreto. Giura ai suoi cari di avere smesso, ma non lo ha fatto e quindi inizia a mentire. Rompere un giuramento solenne fatto a chi si ama e già abbastanza brutto, ma dover poi aggiungervi la menzogna, per coprire copr ire la propria p ropria inadeguatezza, inadeguatezza, e il massimo dell'umiliazione. Chidifuma alla luce del sole,adpuò almeno sostenere chedi Ioessere fa perunscelta. Chi schiavo invece fuma nascosto, e costretto ammettere a se stesso patetico della nicotina. I fumatori segreti passano la vita a disprezzati. Io ho imparato l'importanza dell'onestà molto presto nel corso della vita, eppure sono diventato un fumatore segreto. Mentivo a persone che mi volevano bene e si fidavano di me. E, cosa ancora più patetica, ero realmente convinto che credessero alle mie bugie, che non vedessero le macchie gialle che avevo sulle dita, sulle labbra e sui denti, o che non potessero sentire il mio alito e la puzza di fumo che avevo sui vestiti. Ma, nel profondo del cuore, sapevo che stavo ingannando solo me stesso. I fumatori non mentono perché sono disonesti per p er natura, ma perché perché sono ridotti così dalla dipendenza.

 

NESSUN POSTO POSTO DOV DOVEE NASCONDERSI Capita spesso che i nostri clienti ci raccontino storie divertenti sul fumare di nascosto .Una coppia che partecipò ad un seminano aveva fatto, tempo addietro, il patto di smettere .Erano molto determinati .Avevano buttato via lutti i posacenere e ridipinto le pareti casa alla .Quelmoglie tentativo e, in seguito, quando vennero nostro Centro, marito della confessò che falli aveva sempre continuato a fumareal affacciandosi allail finestra della cucina .La donna rispose "Oh, lo so io fumavo di nascosto affacciata alla finestraa della camera finestr camera da letto, al piano p iano di d i sopra, e ti vedevo" vedevo" Queste storie possono essere anche tragiche, come nel caso di una madre che aveva smesso di fumare grazie alle insistenze delia figlioletta di sette anni "Mammina, non voglio che tu muoia " Aveva provato con il metodo della forza di volontà e, come accade di solito, dopo qualche giorno aveva ceduto al compromesso di concedersi una sigaretta come premio a fine giornata .Una sera la bimba non riusciva a dormire .La madre ci raccontò "Mi stavo arrabbiando con lei perché morivo dalla voglia di fumate .Alla fine si assopì corsi al piano di sotto, in cucina e non avevo neanche finito di accendermi la sigaretta, che sentii una vocina dietro a me “Non starai mica fumando, mamma, vero?'" Ai miei tempi, erano i genitori a tirarti le orecchie se ti pescavano a fumare, ora succede il contrario Immaginate l'imbarazzo di uno dei miei clienti che mentre era ospite, in Casa di sua suocera (una non-fumatrice). sgattaiolò fuori con 20 gradi sotto zero per fumarsi una sigaretta di nascosto, con la scusa di voler prendere una boccata d’aria. Tornò di corso dentro casa tutto spaventato Stava fumando uno di quegli orribili sigarillos dal bocchino di plastica, la plastica si era congelata ed era ancora attaccata alle sue labbra quando la suocera aprì la porta e se lo trovò davanti .Ecco l'infinito piacere dell’ essere un fumatore. Per quanto un fumatore segreto possa mentire agli altri, e a se stesso, sotto sotto e profondamente consapevole della dolorosa verità: e schiavo della nicotina, un miserabile, miser abile, patetico tossicodipendente. Tutte le tipologie di fumatori di cui abbiamo parlato in questo capitolo vorrebbero non aver mai iniziato a fumare. A prescindere dalla categoria di cui fa parte, ogni

fumatore sarebbe felice di svegliarsi un mattino e trovarsi nella condizione in cui sarete voi alla fine di questo libro: LIBERO.

 

RIASSUMENDO •Lee donne non sono un caso a parte. •L •Si tende a fumare sempre di più. •I fumatori occasionali sono sempre a rischio. •Ridurre il numero delle sigarette non funziona. •Chi smette e ricomincia non è mai felice. •fumatorii segreti •fumator segreti sono quelli più infelic infelici.i. •Tutti i fumatori vorrebbero essere liberi.

 

QUESTIONI BRUCIANTI IN QUESTO CAPITOLO •COME RICONOSCERÒ LA MIA ULTIMA SIGARETTA? •QUANDO SARÒ DIVENTATO UN NON-FUMATORE? • SARÒ MAI COMPLETAMENTE LIBERO? •POTRÒ GODERMI LA VITA SENZA FUMARE? •COME AFFRONTO UN MOMENTO DI CRISI? • ASSUEFAZIONE O DIPENDENZA?

 

IL FATTORE PAURA “I fumatori fumatori sono condizionati dalla paura di non essere capaci capaci di godersi la vita senza le sigarette” I fumatori hannopaura il terrore dover sopportare chissà quali terribili disagi senza nello smettere, e hanno di nondiriuscire più a godersi la vita o ad affrontarla fumare. Ciò li porta a rimandare quello che vedono come un giorno tragico: "Si, smetterò, ma non oggi". Per tutta la vita siamo indotti a pensare che fumare sia piacevole e che smettere sia tremendamente difficile. Con questi miti radicati nella mente, troviamo arduo credere che smettere possa essere facile. A chi partecipa ai nostri seminari chiediamo: "Quando saprete di essere diventati non-fumatorii ?" Le risposte sono le più disparate. non-fumator "Quando riuscirò a bere assieme agli amici o a godermi un pasto senza fumare". "Quando trascorrerò un'intera giornata senza fumare". "Quando mi sentirò come un non-fumatore". In tutti questi casi il fumatore dà per scontato che, all'inizio, soffrirà un senso di privazione e non ha idea di quando quella sensazione se ne andrà.

 

L'ULTIMA SIGARETTA Diventate non-fumatori nel momento in cui spegnete la vostra ultima sigaretta. Come saprete che quella era l'ultima? Quando superiamo l'esame per la patente di guida, proviamo una meravigliosa soddisfazione .Anche se non guidiamo meglio di prima. ora abbiamo certezza autorizzati a farlo .Per essere nonnon è sufficiente provare a la non fumare di piùessere e sperare di non farlo .Bisogna esserneliberi certi Se lo siete, la vostra sarà una vita di tortura .Poniamo che abbiate il sospetto di aver sviluppato una malattia terminale ,Andate a fare degli esami e dovete aspettare una settimana per sapere i risultati .Se doveste aspettare un mese, o un anno, sarebbe anche peggio .Ora immaginate di dover aspettare quei risultati per tutta la vita. E quello che succede a un ex-fumatore che non è sicuro di aver smesso definitivamente. Aspetta che il dubbio lo abbandoni,, ma questo non abbandoni n on accade mai.Passa mai.Passa il resto della vita ad aspettare qualcosa che non avverrà mai. Ecco perché chi smette col metodo della forza di volontà è cosi infelice .Perché per il resto della sua vita aspetta che qualcosa NON accada. L'illusione che una volta divenuti dipendenti dalla nicotina, non si riuscirà mai a tornare completamente liberi, oppure il detto 'fumatori una volta, fumatori per sempre ', è ciò che fa si che chi fuma creda di averee una "personalità dipendente aver d ipendente " Perché continuiamo a fumare anche sapendo che i non fumatori stanno molto meglio di noi e che eravamo perfettamente in grado di goderci la vita e di gestire lo stress prima di iniziare a fumare? Milioni di fumatori sono riusciti a liberarsi dalla loro schiavitù eppure ancora ancora dubitiamo che per noi sia possibile.

 

CREDERE È RIUSCIRE Mettetevelo bene in testa: quando sarete liberi, le sigarette non vi mancheranno e sarete in grado di godervi la vita e gestire lo stress molto meglio di adesso.

 

SOSTITUIRE SOSTITUI RE LE ILLUSIONI CON LA CONSAPEVOLEZZA Forse pensare di aver già capito tutto. Se è così, non partite prima del via. Forse avete ancora qualche incertezza. In questo caso non preoccupatevi: tutto vi sarà chiarirò. Prendetevi il tempo e l'attenzione necessari per leggere questo libro fino alla fine. Non c'è nulla di strano o stupido nel credere che smettere di fumare sia una delle cose più difficili al mondo. La società ce lo ripete in continuazione, i fumatori che si avvalgono del metodo della forza di volontà sembrano confermarlo e, in realtà, lo provano anche i nostri tentativi falliti. Che smettere sia difficile non è solo una convinzione astratta: l'abbiamo sperimentato sulla nostra pelle. Quella sensazione di panico che proviamo quando finiamo le sigarette sarà pure illogica, ma è anche molto reale, come lo sono l'irritabilità e l'infelicità di cui soffriamo quando cerchiamo di smettere smette re col metodo della forza forza di volontà. QuandoAnche siamosecostretti a pensarci, non abbiamo difficoltà ad ammettere che fumare è illogico. non comprendiamo perché sembriamo essere così dipendenti dalle sigarette, la sensazione di panico e privazione che proviamo quando dobbiamo rinunciarvi ha una spiegazione. È la nostra mente, schiava del lavaggio del cervello subito, a dirci che solo una sigaretta può alleviare l'inquietante sensazione di vuoto che ci assale quando iniziamo a soffrire dei sintomi d'astinenza fisici. Una volta compreso, al di là di ogni dubbio, che le sigarette, anziché alleviare quella sensazione, la provocano, avrete già eliminato ciò che causa il panico. Se avete ancora qualche dubbio riguardo a questo punto, pun to, rilegge rileggetevi tevi il Capitolo Ca pitolo 1. Il metodo dellae al forza di volontà basa sulla contro il panico all'inizio, quando la volontà massimo, spessosifunziona. Malotta via via che questa vienee,meno e la determinazione si indebolisce, la vocina che sussurra: "Voglio una sigaretta" si fa sempre più forte. A questo punto vi ritrovate in una situazione impossibile: siete ancora decisi ad essere non-fumatori, ma una parte del vostro cervello vi sta spingendo ad accendervi una sigaretta. sigaretta. “Ai Centri Allen Carr's vediamo questa schizofrenia nero su bianco. Sui nostri questionari qualcuno scrive: "Mi piace essere un fumatore, ma detesto fumare." Altri dicono: "Mi piace fumare, ma odio essere un fumatore". Immaginate un pescatore che

dichiari: Mi piace essere un pescatore, ma detesto pescare! La confusione riguardo al fumo è tale da far onestamente credere agli stessi fumatori che fumare ed essere fumatori siano due cose diverse. Mettetevelo bene in testa: se fumate, siete fumatori L'essere non-fumatori richiede un'unica qualità essenziale: non

 

fumare - mai! Davvero vi sorprende che il metodo della forza di volontà renda così confusi, irritabili e completamente infelici? Sarebbe un miracolo se non fosse così.

 

BEI TEMPI Chi fuma pensa che le sigarette offrano piacere e sostegno. In realtà, questi abbagli non sono altro che i due lati di una stessa medaglia. Cominciamo dal piacere. C'è una serie di sigarette "speciali" cui un fumatore teme di non poter rinunciare. La più comune èdiquella che si fuma dopo mangiato. Il caso un nostro clienteimpegnando la dice tutta.aSismettere. trattava una persona intelligente e attenta, che sidi stava realmente L'unico vero problema che aveva nella vita era la sua pesante dipendenza dal fumo. Credevo che, come la maggior parte dei nostri clienti, avrebbe smesso con facilità al primo seminario. Sembrava contento alla fine della sessione, ma dopo nove mesi mi chiamò: "Signor Carr, le dispiacerebbe molto se tornassi da lei?" Era convinto di aver capito perfettamente la natura della trappola e, dopo la nostra conversazione, anch'io lo credevo. Non aveva fumato per nove mesi. Ovviamente, non aveva problemi di astinenza fisica -che scompare dopo pochi giorni - ma aveva quella sensazione di star "aspettando che accada qualcosa" di cui ho parlato prima. Capii il suo punto debole da un'osservazione che fece mentre ci stavamo salutando. Avevo menzionato un seminario che stavo pianificando per la primavera, a Parigi. Il suo commento fu: “È dura pensare che non avrò mai il piacere di star seduto al sole, in un caffè di Parigi, al suono della fisarmonica, con un bicchiere di vino in una mano e una Gauloise (marca di sigarette francesi forti e senza filtro) nell'altra, a guardare la gente che passa." Aveva appena descritto una situazione che per molti fumatori equivale alla condizione ideale in cui godersi la loro sigaretta preferita. Gli dissi: "Ripensi all'ultima volta che l'ha fatto. Mentre fumava quella Gauloise, stava davvero consciamente pensando 'Questo 'Questo fumo che mi entra nei polmoni po lmoni è llaa mia idea id ea di paradiso'? paradiso'?"" Fui sorpreso sorpreso quando quand o mi disse che non era mai stato a Parig Parigii ne aveva mai fumato una Gauloise. Tale e il potere del condizionamento mentale; non gli era passato neanche per la mente che stava rimpiangendo un mito. Andai a Parigi e mi sedetti al tavolino di un caffè, ascoltando la fisarmonica e guardando la gente che passava, con un bicchiere di vino in una mano e, nell'altra, né una Gauloise ne altro. Godetti di tutto l'incanto e del fascino che lui aveva descritto, anzi, fu ancora più bello perché non sentii alcuna necessità di suicidarmi col fumo di una sigaretta.

 

UN'ABITUDINEE DISGUSTOSA UN'ABITUDIN Se ripensate agli anni in cui avete fumato, sono sicuro che vi ricorderete di parecchie sigarette che avevano un sapore strano, stantio o persino disgustoso. Io ricordo di averne fumate molte respirando a stento o tossendo convulsamente. Ricordo anche l'imbarazzo accessi di mi causavano, e quanto consapevole di me stesso fossi quandoche un quegli non-fumatore mitosse guardava con fare interrogativo. Eppure, delle centinaia di migliaia di sigarette che ho fumato, non ce n'è una che mi ricordi di aver gustato, seduto a pensare: "Questa è la mia idea di Paradiso", oppure: "Come sono fortunato ad essere un fumatore". Io invece il ricordo di molti pranzi e altre occasioni in cui mi sentivo infelice perché non potevo fumare, e poi sollevato quando finalmente mi era permesso farlo, ma questa è un'altra storia. Se siete onesti, sarete d'accordo con me sul fatto che gli unici momenti in cui siamo consapevolimadel desidereremmo nostro fumare sono in cui ci è Se proibito farlo, oppure quando fumiamo non quelli doverlo fare. continuate a credere al condizionamento mentale che vi ha convinti che non sarete in grado di godervi certe situazioni senza una sigaretta in bocca, allora sarà davvero così. Un cliente che parlava del caffè parigino aveva realmente capito come la dipendenza da nicotina induca i fumatori a credere che fumare procuri un genuino piacere, o un sostegno, ma non era riuscito a mettere in relazione questa consapevolezza con la sua vita quotidiana. Non aveva completamente rimosso il lavaggio del cervello. Bisogna che analizziate situazioni per capireInvece perchédileperpetuare sigarette lel'illusione facciano apparire migliori, quando queste in realtà le peggiorano. pensando: "Non riuscirò a godermi questa o quella situazione senza una sigaretta", fate il contrario. Ricordate a voi stessi l'atteggiamento corretto: NON È MERAVIGLIOSO? ADESSO POSSO GODERMI QUESTA SITUAZIONE LIBERO DALLA SCHIAVITÙ DI SOFFOCARMI FINO ALLA MORTE

 

TEMPI BUI Adesso esaminiamo l'altra faccia della medaglia: il sostegno. Pensiamo alla sigaretta come a una stampella poiché sembra alleviare lo stress. Non si comuni parla di atraumi estremi, la è, perdita di un proprio caro, mamacchina. dei fastidiÈ quotidiani noi tutti. Uno dicome questi tipicamente, un guasto alla notte fonda, piove a dirotto, siete fermi sulla parte più pericolosa della carreggiata, il vostro cellulare non ha rete e gli altri automobilisti, anziché fermarsi ad offrirvi il loro aiuto, sfrecciano a 130 all'ora inzuppandovi e suonando il clacson, come se aveste deciso di fermarvi lì per divertimento. Se foste un fumatore, senza dubbio in questo frangente vi accendereste una sigaretta. La sfida si presenta quando vi capita di trovarvi in una situazione del genere dopo che avete smesso di fumare. Afflitti, impotenti e arrabbiati, pensate: "In un momento questo mi sarei acceso sigaretta". ripensate all'ultima volta inil cui vi sietecome trovati in circostanze simili euna la sigaretta veMa la siete accesa. Vi ha risolto problema? Stavate lì, tutti contenti, a pensare: "Che importa se ho freddo, sono bagnato, triste, e in ritardo all'appuntamento più importante della mia vita, quando ho questa meravigliosa sigaretta?" O eravate comunque depressi e stressati? Chi ha smesso di fumare con il metodo della forza di volontà, quando si trova in condizioni di questo tipo, comincia a rimpiangere le sigarette. Non si rende conto che le sigarette, anziché essere d'aiuto, in realtà peggiorano le cose. Tutto ciò che bisogna fare è accettare che, proprio come per ogni altro non-fumatore, ci saranno alti e bassi nella vostra dopo cherimpiangendo avrete smesso, e capire che, se iniziate a smaniare nei momenti difficili,vita state solo un'illusione, cercando qualcosa che non esiste, e creando un vuoto. Che vi sia chiaro: l'eliminazione delle sigarette dalla vostra vita non lascia un vuoto.

 

LE SIGARETTE CREANO C REANO IL VUOTO, NON LO COLMAN COLMANO O Gli ex-fumatori che non lo capiscono sono destinati a trasformare i giorni belli in giorni brutti e a rendere questi ultimi peggiori. Con il metodo Easyway potete fare l'opposto. Se avete una brutta giornata, potete dirvi: "Va bene, oggi non e una gran giornata, ma vita almeno non sono schiavo della invece è una buona giornata: "La è bellissima e lo più e ancora di più oranicotina" che sono eunsenon-fumatore".

 

PRENDETE LA VITA PER QUELLO QUELLO CHE È DAVVERO A parte i guasti alla macchina, gli incidenti e altri disagi imprevisti, vi sono diverse situazioni ordinarie che, se non vi siete preparati ad affrontarle, in futuro potrebbero farvi venire voglia di fumare. Invece di aspettare che ciò avvenga e sperare, quando accadrà, di aver già dimenticato che il fumo esiste, è molto meglio prevenirle preparandovi mentalmente. I traslochi, le feste di Natale, i matrimoni, le vacanze e i funerali sono momenti esemplari. Possono esserci situazioni che trovate personalmente più stressanti: individuatele ed eliminate il condizionamento in anticipo. "Ho "H o smesso di fumare. Ho Ho letto questo q uesto libro di d i Allen Carr. Chiunque legga legga questo libro smette di fumare! " Ellen DeGeneres, attrice comica e conduttrice televisiva

 

DIPENDENZA E TOSSICODIPENDENZ TOSSICODIPENDENZA A I cosiddetti esperti in tossicodipendenze usano spesso termini chc, di per se, creano problemi ai tossicodipendenti stessi. Il più comune è "rinunciare", verbo che implica un sacrificio. Un altro e dipendenza. Si è dipendenti solo da qualcosa che ci e necessario per sopravvivere. Nessuno è mai dipendente dalla nicotina, dall'alcol, dall'eroina, dalla cocaina, ecc. la gente crede di esserlo. Usando questi termini in modo inappropriato, i medici e gli altri cosiddetti esperti rinforzano il condizionamento mentale e confermano le paure dei tossicodipendenti. Non dovrebbe esserci confusione. I diabetici sono dipendenti dall'insulina per la sopravvivenza, ma non per questo li si può definire tossicodipendenti. Hanno una buona ragione per usare quel farmaco e la situazione e sotto il loro controllo. La tossicodipendenza e l'esatto opposto. Tutti i fumatori, anche quelli occasionali, sono tossicodipendenti: non ci sono motivi razionali per cui fumano e non hanno il controllo della situazione. La dipendenza da nicotina è basata sull'illusione che fumare sia piacevole e allevi lo stress. Una volta riconosciuta quest'illusione per ciò che è, liberarsene è facile.

 

RIASSUMENDO •Eliminate completamente completamente il condizionamento mentale. •Una volta capito come funziona il metodo Easyway, non desidererete più fumare. •Lee sigarette •L sigarette non migliorano i periodi belli, né aiutano a iutano durante quelli tristi. •Godrete di più la vita e gestirete meglio lo stress da non-fumatori. •Nessuno •Ness uno è dipendente di pendente dalla nicotina.

 

NON C'È NIENTE DA TEMERE IN QUESTO CAPITOLO • È LA PAURA CHE VI TIENE PRIGIONIERI • LE SIGARETTE SONO UN VOSTRO NEMICO NON UN AMICO



• QUANDO CESSERÀ IL DESIDERIO? •GESTIRE GU AUTOMATISM AUTOMATISMII

 

IL PUNTO DI VISTA CORRETTO “Prima di smettere di fumare per sempre, bisogna capire cosa ci sta tenendo prigionieri” Se, in equalsiasi momento vita, mettessimo sui due piarti della bilancia vantaggi svantaggi legati al della fumo,nostra giungeremmo sempre alla medesima conclusione: sono un gonzo! Allora perché continuiamo a fumare? Nessuno ci costringe a farlo. Perché non guardiamo guardiamo in i n faccia faccia la realtà? La forza motrice è la PAURA. Si nutre della nostra mancanza di comprensione, perciò quando ci troviamo troviamo in un contesto poco familiare, la paura s'impadronisc s'impadroniscee di noi. n oi. Il Piccolo Mostro della nicotina che abbiamo dentro chiede la sua dose in continuazione e crea un piccolissimo fastidio fisico. È così lieve da risultare quasi impercettibile, mapotete stimola il Grande Mostro che ealberga nella mente: una sigaretta." Se non averla sarete di malumore quel malumore potrà "Voglio trasformarsi in paura e senso di panico. La paura la grande forza che ci costringe a fumare a dispetto del nostro buonsenso; bu onsenso; e lei che tiene blindati i cancelli cancelli della nostra prigione. Chi telefona ai nostri Centri per iscriversi iscriversi a un seminario è allo stesso tempo sorpres sorpreso o e sollevato quando gli viene detto di non cercare di diminuire o smettere di fumare prima dell'appuntamento. Ed è ancora più sorpreso e più sollevato, quando gli diciamo di portarsi dietro una bella scorta di sigarette della sua marca preferita, dato che potrà fumare durante la sessione. Prima che introducessimo le pause-sigaretta, nelle sale dove si svolgeva il seminario c'era un'atmosfera da fumeria d'oppio. Persino i fumatori più accaniti si lamentavano per il troppo fumo. Molti clienti erano convinti che fosse una sorta di terapia basata sull'avversione al fumo. Vi assicuro che, se questa tecnica funzionasse, l'avrei usata. Quando diciamo: "Il fumo non vi dà assolutamente niente", i clienti tendono a guardare il terapista con fare interrogativo, come a dire: "Allora perché ci fate continuare a fumare fino all'ultimo?" Una delle ragioni sta nel fatto che è più facile eliminare l'illusione, i miti e i malintesi

che vi inducono a fumare prima che abbiate smesso, poiché potete verificarne alcuni mentre ancora lo state facendo. Per esempio, l'illusione che vi piaccia il sapore delle sigarette. A proposito, perché non ve ne accendete una adesso, ne aspirate cinque Sei profonde boccate e vi chiedete cosa, di preciso, vi piace? Se siete onesti,  

constaterete che non c'è assolutamente niente di gradevole!

 

PERCHÈ STATE SULLE SPINE I fumatori sentono il bisogno di una sigaretta quando percepiscono che il livello di nicotina nell'organismo sta scendendo. Se non possono averla diventano irrequieti e distratti. Ricordate che questa incapacità di concentrarsi è causata dalla frustrazione di non poter soddisfare il desiderio di fumare; in altre parole, non potersi grattare dove prude. Siccome i nostri fumatori devono assimilare quel che diciamo, viene loro chiesto di continuare a fumare. Una volta capito che è solo la paura che impedisce di smettere, alcuni fumatori provano ad attenuarla dicendosi che, in fondo, se volessero, potrebbero sempre accendersi una sigaretta, che non deve necessariamente essere l'ultima. Ma, se si parte con questo atteggiamento, e molto probabile che prima o poi il tentativo fallisca. Invece, iniziate con la certezza che vi libererete per sempre. Per acquisire panico. questa certezza, dobbiamo prima di tutto eliminare la paura e il senso di Proviamo paure innate che ci proteggono dai pericoli legati alle altitudini, al fuoco, all'acqua, ecc. Queste paure sono perfettamente logiche e fanno parte del nostro istinto di sopravvivenza, mentre non c'è niente di innato nella paura di smettere di fumare. Non è una paura istintiva codificata nel nostro DNA per proteggerci.

 

LA PAURA DI SMETTERE DI FUMARE È STATA GENERATA DALL'AVER DALL'AV ER INIZ INIZIATO IATO A FARLO Per eliminare la paura di smettere di fumare, affrontate il problema a mente aperta e provate ad essere rilassati, logici e razionali. Le vostre paure si dissolveranno e sarete un non-fumatore felice dal momento stesso in cui avrete spento la vostra ultima sigaretta e rimarrete tali per il resto della vita.

 

SIETE VOI A DECIDERE Abbiamo stabilito che, per riuscire a smettere, bisogna rimuovere ogni dubbio. Forse vi state ancora chiedendo se ci sia il modo di sapere per certo che una determinata cosa non vi accadrà mai. Dopotutto, le probabilità di venire colpiti da un meteorite sono davvero minime, eppure nessuno può essere sicuro che ciò non avverrà. Giusto, sono d'accordo. Facciamo, però, un altro passo. Gli ex-fumatori hanno un notevole vantaggio rispetto alle potenziali vittime di un meteorite. Se state per essere colpiti da un meteorite, non potete farci assolutamente nulla, mentre siete solo voi che potete decidere di riprendere a fumare. Quindi, tutto ciò di cui dovete preoccuparvi siete voi stessi.

 

D: PERCHÈ PER CHÈ MAI CI ACCENDIAMO UN UNA A SIGARETTA? R: PERCHÈ VOGLIAMO FARLO Quando spensi la mia ultima sigaretta sapevo che non ci sarei mai ricascato ed ogni ex-fumatore godere della stessa libertà. Tutto ciò che dovetequesto fare eavvenga assicurarvi che non vi capiti può mai più di pensare: "Voglio una sigaretta" e perché dovete fare in modo che questi tre punti fondamentali siano ben radicati nella vostra mente: 1.La sigaretta non vi da ASSOLUTAMENTE NIENTE. Dovete capirne il perché ed accettarlo. acc ettarlo. In questo modo, non prover proverete ete un senso di p privazione. rivazione. 2.Non c'è bisogno di alcun periodo di transizione (cui spesso ci si riferisce, erroneamente, come al "periodo di astinenza") prima che il desiderio di fumare cessi completamente. Il bisogno è mentale, non fisico, e se ne sarà andato una volta che avrete finito di leggere questo libro. 3."Solo una sigaretta" o le sigarette occasionali non esistono. Vedete la realtà per quello che è: una disgustosa ininterrotta catena che che dura tutta una vita. Certi fumatori trovano difficile credere che possono scegliere se soffrire di uno spasmodico desiderio desiderio di fumare oppure no. SSono ono vittime di un equivoco secondo secondo iill quale qualcuno prova questa bramosia c qualcuno no, e non ci si può pu ò fare nulla. Fortunatamente si sbagliano. Il vostro corpo sentirà i sintomi di astinenza dalla nicotina per alcuni giorni dopo che avrete smesso, ma questo non significa clic dobbiate deprimervi o smaniare per una sigaretta. Il corpo è incapace di desiderare alcunché, che si tratti di cibo, acqua o riposo. Può provare fame, sete, stanchezza, fastidio e dolore, e può mandare messaggi al cervello per allertare la mente a reagire di conseguenza. Se, però, state dormendo, la mente non registrerà questi messaggi e non ci saranno smanie di alcun tipo. Solo la vostra mente conscia è in grado di desiderare perché il desiderare è un processo mentale. Ogni fumatore ha la facoltà di decidere se lasciarsi sopraffare dalla smania di fumare oppure no. Ci sono illusioni - consce e inconsce che possono influenzare il nostro

desiderio di una sigaretta, sigaretta, ma il desiderio in se e consc conscio io e possiamo p ossiamo controllarlo. Non c'è c'è un bisogno b isogno fisico. E’ proprio l'uso del metodo della forza di volontà a farci credere che non ci sia modo di sfuggire a questa smania. Uno degli errori che commettiamo quando ci affidiamo alla  

forza di volontà e cercare di non pensare al fumo, con il risultato di esserne ossessionati. Cercare di non pensare a qualcosa e tempo perso, comunque. Se adesso vi dico: “Non pensate alle lucertole", a cosa pensate immediatamente?

 

UN'AFFLIZIONE IMMOTIVATA Molti fumatori sono vittime di un abbaglio: credono che non ce la faranno mai ad essere completamente liberi, lo ero convinto che le sigarette fossero il mio miglior amico, mi dessero fiducia in me stesso, coraggio, fossero parte della mia identità. Avevo paura che, se mai avessi smesso di fumare, non solo avrei perso un compagno, ma anche una parte di me. Se si perde un amico, lo si piange. Quando ci si riprende dalla tragedia e si ricomincia a vivere, nella nostra vita resta comunque un vuoto che non riusciremo mai a colmare completamente. Ma non possiamo farci niente. Non possiamo fare altro che accettare la situazione e, alla fine, lo facciamo. Quando un fumatore, oppure un alcolista, un eroinomane o un altro tossicodipendente smette con il metodo della forza di volontà, si sente come se avesse perso un amico. Sa di aver preso la decisione giusta, ma permane in lui la sensazione di sacrificio che genera un senso di vuoto nella sua vira. Non e un vero vuoto, ma se si crede che sia, l'effetto sarà il medesimo. Per di più, questo particolare amico non e morto! AI contrario, l'industria del tabacco, gli altri fumatori e la società in generale fanno in modo che quei lagnosi ex-fumatori siano sottoposti all'onnipresente tentazione di mangiare il frutto proibito, per tutta la vita. Quando, invece, ci si libera del nostro nemico mortale, la sigaretta, non c'è bisogno di piangerla. Al contrario, potrete incominciare subito a gioire e festeggiare, e continuare a farlo per tutta la vita. Abbiate chiaro nella vostra mente che la sigaretta non era, non è e non sarà mai un vostro amico. Non state sacrificando nulla, state invece per ottenere dei meravigliosi vantaggi. Ragion per cui, la risposta alla domanda: "Quando se ne andrà desiderio?", è semplicemente "Quando lo vorrete voi." Potete passare i prossimi giorni, e magari anche il resto della vostra vita, continuando a credere che le sigarette fossero un amico e chiedendovi quando smetteranno di mancarvi. Se lo farete, vi sentirete tristi, il rimpianto potrebbe non avere fine e voi potreste patire un senso di privazione per il resto della vita o, più probabilmente, riprendere a fumare e sentirvi anche peggio.

In alternativa, potreste riconoscere la sigaretta per il nemico che effettivamente e. In questo modo, non ci sarà bisogno di agognare una sigaretta, né di aspettare che accada qualcosa. Anzi, ogni volta che penserete al fumo, potrete festeggiare: "Evviva! Sono un non-fumatore!"

 

PORRE FINE AD UN CONTINUO CONTINUO LAVAGGIO DEL CE CERVELLO RVELLO Vi ho chiesto di affrontare questo percorso in modo rilassato, razionale e aperto, perché questo vi aiuta a capire cosa sono la trappola della nicotina e il Mostriciattolo che vive dentro di voi. Per alcuni giorni dopo che avrete fumato la vostra ultima sigaretta, il Piccolo Mostro invierà al vostro cervello dei messaggi che vuole interpretiate come: "Voglio una sigaretta". Ma ora voi siete in grado di comprendere qual è la situazione reale, quindi, invece di fumare, o farvi prendere dall'ansia perché non potete farlo, fermatevi per un momento. Fate un respiro profondo. Non c'è motivo di lasciarsi prendere dal panico. Non sentite alcun dolore. Non è così grave. In fondo, non è altro che ciò che prova costantemente ogni fumatore.

 

RI-PROGRAMMARE IL CERVELLO In passato, la vostra mente interpretava le fitte d'astinenza create dal Piccolo Mostro, come: "Voglio una sigaretta", poiché aveva tutte le ragioni di credere che una sigaretta avrebbe alleviato il senso di vuoto e insicurezza che vi affliggeva. Ma ora sapete che, lungi dall'alleviare quella sensazione, la sigaretta la causava. Quindi rilassatevi, accettate questo stato d'animo per ciò che realmente è e ricordate a voi stessi che "Un nonfumatore non ha questi problemi. È qualcosa di cui soffrono i fumatori, costantemente. Non è stupendo? Presto sarà scomparso, per sempre!" In questo modo, i sintomi di astinenza smetteranno di essere vissuti come tali e diverranno momenti di piacere. Forse vi capiterà, specialmente durante i primi giorni, di dimenticarvi che avete smesso. Può accadere in qualunque momento. Spesso succede al martino presto, quando si è ancora mezzo addormentati. Si pensa: "Adesso mi alzo e fumo una sigaretta". Poi ci si ricorda di essere un non fumatore. Tra chi fuma e chi ha smesso di fumare è perennemente in corso una guerra psicologica, per cui vi aiuterà sapere come reagire, e capire le reazioni degli altri. Quale ex-fumatore, voi avrete in mano le carte migliori. Chi fuma ne è dolorosamente consapevole. Tuttavia, se impreparato, chi non fuma più può cadere nell'inganno di credere il contrario. Un'altra possibilità di dimenticanza può essere un'occasione sociale. State chiacchierando con qualcuno e all'improvviso vi compare un pacchetto di sigarette sotto al naso. Automaticamente allungate una mano, poi vi trattenete. Sono momenti "o la va o la spacca", specialmente se chi vi sta offrendo una sigaretta reagisce prima di voi e dice: "Pensavo che avessi smesso". E voi restate con la mano sospesa a mezz'aria. Può essere sconcertante. I fumatori presenti non riescono a nascondere il loro godimento. Per loro questa è la prova che non avete smesso definitivamente e che state morendo dalla voglia di fumar fumare. e. Situazioni di questo tipo possono essere disastrose se reagite nel modo sbagliato. Possono emergere dei dubbi: potreste mettere in discussione la decisione presa e perdere fiducia in voi stessi. Quindi preparatevi in modo da rimanere calmi e, invece di pensare: "Oddio, non posso fumare", pensate semplicemente: "Non è meraviglioso? Non ho più bisogno di fumare. Sono Sono libero!" li bero!"

Ricordate, chi fuma vi invidierà poiché ognuno di loro vorrebbe essere come voi: LIBERO DA TUTTO QUELL'INCUBO SCHIFOSO. Le associazioni mentali tra il fumare e il bere, la fine di un pasto, ecc., possono

 

permanere a lungo dopo che i sintomi fisici dell'astinenza sono cessati, e questo mette a repentaglio gli sforzi dei fumatori che smettono con il metodo della forza di volontà. Nella loro mente hanno costruito un eccellente caso contro il fumo, hanno deciso di diventare non-fumatori, sono riusciti a stare senza fumare per un periodo di tempo anche lungo eppure, in certe occasioni, c'è ancora una vocina che continua a dire: "Voglio una sigaretta". Ciò accade perché vedono ancora le sigarette come un piacere e un sostegno. Anche se non sarete più schiavi dell'illusione che vi state privando di qualcosa, è fondamentale che vi prepariate ad affrontare queste situazioni. Che si presentino al mattino presto, o quando rientrate in una casa vuota, oppure quando siete in compagnia di fumatori, gioite del fatto che adesso siete in grado di gestire questi momenti odi goderne senza soffocarvi fino a morire. Se vi scordate momentaneamente che non fumate più, non è un cattivo segno; al contrario, è molto positivo. La prova certa che la vostra vita sta tornando allo stato felice in cui vi trovavate prima di cadere in sc schiavitù, hiavitù, quando il fumo non dominava tutti i vostri pensieri. pensieri. Aspettarsi che questi momenti arrivino, ed essere preparati ad affrontarli, significa non farsi prendere alla sprovvista, come se indossaste un'armatura impenetrabile. Sapete di aver preso la decisione giusta e nessuno potrà farvene dubitare. In questo modo, invece di essere la causa di un possibile crollo, questi momenti potranno darvi forza, sicurezza e immenso piacere, e ricordarvi quando meraviglioso sia essere LIBERI.

 

RIASSUMENDO •Eliminate il lavaggio del cervello e vi libererete delle paure che vi tengono imprigionati. • Le sigarette non sono un vostro amico, ma un nemico mortale. • I sintomi di astinenza astin enza non sono fisic fisicii ma mentali. • Siate rilassati, razionali e aperti, e vi sarà facile liberarvi. • Siate preparati ad affrontare le tentazioni e vi sarà facile restare liberi.

 

ASSUMERE IL CONTROLLO CONTROLLO IN QUESTO CAPITOLO •LIBERATEVI • TUTTI I FUMATORI VOGLIONO SMETTERE •INFERNO DI CRISTALLO • IL VOSTRO BENESSERE PSICOFISICO • ROULETTE RUSSA •IMMAGINANDO IL FUTURO

 

UNA VITA CON LE MANETTE Chi fuma è ben consapevole di tutti i validi motivi per cui dovrebbe smettere. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, è solo dopo aver smesso che si capisce fino in fondo quale sia stato il maggiore maggiore vantaggio: vantaggio: la liberaz lib erazione ione dalla dall a schiavitù. Anche se non volevo ammetterlo neanche con me stesso, sapevo chiaramente di non avere il controllo sul fumo; potevo gestire ogni altro aspetto della mia vita, ma permettevo alle sigarette di controllarmi. Ero schiavo di qualcosa che detestavo e disprezzavo. La cosa mi faceva arrabbiare e questa era la vera ragione per cui volevo disperatamente smettere. Ma non fui, comunque, totalmente consapevole di quanto il fumare mi avesse esautorato fino a quando non furono passati alcuni mesi da che avevo smesso. Siamo così impegnati a resistere a tutte le persone che tentano di farci smettere e a cercare scuse inconsistenti che ci permettano di fumare anche solo un'altra sigaretta, che chiudiamo la mente a tutti i terribili mali dell'essere fumatori e ci rifiutiamo di confrontarci con quello che probabilmente è il peggiore: la mera schiavitù. La salute e la motivazione più comune che spinge i fumatori a voler smettere, tuttavia ancora cercano di chiudere la mente di fronte ai rischi che corrono e di raccontarsi che a loro non succederà. Il denaro e un altro buon motivo per smettere. Da fumatore accanito quale sono stato, ho dilapidato, dalla fine degli anni ‘40 al 1983, più di 120.000 Euro. Oggigiorno questa cifra della che, nel Unito, un fumatore sigarette al giorno) spende ènellacorso sua Regno vita. È una somma enorme, standard ma il vero(20 senso di conquista che smettere di fumare mi ha portato non è stato tanto il miglioramento delle condizioni economiche e della salute - di per se già importanti quanto il non dovermi più considerare uno schiavo. Quando viene chiesto ai fumatori perché fumino, la reazione e quasi sempre difensiva e negativa. Non sembrano essere in grado di trovare ragioni, ma ricorrono a una serie di scuse per giustificare il fatto di non avere ancora smesso.

"Me lo posso permettere." "Non ho notato alcun al cun peggioram peggioramento ento nelle mie condizioni di salute." "È l'unico vizio che ho."

 

Ora confrontate queste risposte con quelle che vi darebbe una persona cui piaccia giocare a calcio, andare al cinema, visitare gallerie d'arte, ascoltare la musica. Quando una cosa procura autentico piacere, si è fin troppo desiderosi di parlarne in modo entusiastico. Non si cercano scuse per giustificare il fatto di continuare a praticare quell'attività! Il giornale The Times ha scritto: "Il metodo di Allen Carr abbatte, a colpi di logica, tutti i miti e le scuse di cui i fumatori si servono per giustificarsi." È vero. Tuttavia, ciò che veramente permette a chi fuma di riconquistare la libertà con questo metodo è la consapevolezza di non aver bisogno di essere schiavo delle sigarette: non sentirà la mancanza del fumo, riuscirà a godersi di più la vita, gestirà meglio lo stress e non dovrà patire terribili disagi per tornare ad essere libero.

 

TUTTI I FUMATORI VOGLIONO SMETTERE Su questo fatto, la gente - fumatori e non fumatori ha delle riserve. Una delle cose interessanti che sono emerse dalle campagne promozionali dei prodotti a base di nicotina, come i cerotti e le gomme, e di farmaci come lo Zyban e il Champix, è stara la quantità di persone che ha voluto provarli. Da dove sono spuntati, tutti quanti, improvvisamente? Se chi fuma non volesse smettere, perché cerotti, gomme e pillole creerebbero un tale interesse? Come mai l'industria dei prodotti per smettere di fumare vale milioni di Euro, e come mai la mia organizzazione per smettere di fumare si è diffusa in tutto il i l mondo solo con il passaparola, senza bisogno di essere essere pubblicizzata? La ragione e la seguente: apertamente o segretamente, tutti i fumatori vogliono smettere. Stavano aspettando che comparisse una pillola magica che avrebbe permesso di liberarsi dalla sc schiavitù hiavitù e, anche se lo Zyban e il Champix si sono rivelati non esser esseree ciò che si sperava, molti fumatori erano pronti a rischiare centinaia di Euro nella speranza che funzionassero. I sondaggi mostrano che oltre il 70% dei fumatori dichiara di voler smettere. Il restante 30%, semplicemente, non è pronto ad ammetterlo. Dopo tutto, suona meno patetico dire: "Fumo perché scelgo di farlo e non ho alcun desiderio di smettere", piuttosto che: "Sono un povero tossicodipendente e darci qualsiasi cosa pur di smettere, ma proprio non ne ho la forza." I genitori che fumano sono assolutamente contrari a che lo facciano anche i loro figli. Come mai? Perché loro stessi vorrebbero non aver mai iniziato a fumare, il che significa che, potendo scegliere, preferirebbero essere non-fumatori. Nel mio primo libro "È facile smettere di fumare, se sai come farlo" offrivo ai fumatori impenitenti - quelli che dichiarano di non aver alcuna intenzione di smettere - un rifornimento gratuito di sigarette per il resto della loro vita se mi avessero dato in anticipo il denaro che avrebbero speso per le sigarette in un solo anno. Il libro ha venduto oltre 12 milioni di copie, eppure nessuno ha accettato la mia proposta, poiché nessuno e disposto a condannarsi all'incubo di rimanere un fumatore per il resto della sua vita. Ogni singolo fumatore. apertamente o segretamente, consciamente o inconsciamente, desidererebbe essere nella condizione in cui vi troverete voi quando avrete finito di leggere questo libro: LIBERI. "È facile smettere di fumare, se sai come farlo" di Allen Carr - se voi o qualcuno che

conoscete voleste smettere, comprate questo libro. Per me ed altre 20 persone che conosco ha funzionato. Davvero." Jason Mraz, cantautore

 

Fumare e attualmente considerato un comportamento antisociale e non sono cambiati solo l'atteggiamento o il costume, ma l'intero armamentario. Gli accendisigari d'oro sono stati sostituiti dagli "usa-e-getta". C'è stato un tempo in cui il tipico regalo da 18° o 21° compleanno era un costoso accendisigari o un portasigarette. Oggigiorno si vedono raramente. Tutti i fumatori ragionano a breve termine. Vogliono tutti smettere.

 

TUTTI I FUMATORI FUMATORI PREFERIREB PREFERIREBBERO BERO EESSERE SSERE NON-FUMATORI La società considera chi fuma un debole, ma l'evidenza non supporta questa conclusione. Al contrario, i fumatori che continuano a fumare nonostante le massicce pressioni che subiscono da chi vorrebbe farli smettere, tendono ad essere individui dominanti che rifiutano di essere controllati dagli altri. Ne vorrebbero essere controllati dalle sigarette, che detestano e disprezzano. Non so dirvi quanto sia bello essere liberi da quella schiavitù, da quel dominio. Essere capaci di guardare gli altri fumatori non con invidia o con un senso di frustrazione, ma con autentica compassione, come si guarderebbe qualsiasi altro tossicodipendente. Il maggiore vantaggio che si ottiene dal divenire non-fumatori non deriva tanto dalla salute o dal denaro - per quanto questi siano fantastici benefici quanto dal fatto di non dover più odiare e disprezzare se stessi perché si e schiavi di qualcosa che si detesta, dall'essersi liberati!.

 

IL FATTORE SALUTE Quando, presso i nostri Centri, iniziamo a parlare di salute, alcuni fumatori pensano: "Ecco che arriva il terrorismo." Vi assicuro che non usiamo tattiche intimidatorie - non funzionano. Mentre spieghiamo come il fumo ostacoli la concentrazione, a volte chiediamo: "Quale organo del vostro corpo ha maggiormente bisogno di essere ben irrorato di sangue?" I sorrisetti stupidi che compaiono di solito sulla faccia degli uomini spesso stanno a dimostrar d imostraree che non hanno capito di cosa stiamo parlando. Eppure, non hanno completamente torto. Non ho intenzione di addentrarmi nei dettagli relativi all'effetto negativo che il fumo ha avuto sulle mie prestazioni sessuali, o quelle di altri ex fumatori con cui ne ho parlato. Basterà dire che attribuivo il calo della mia capacità e attività sessuale all'età che avanzava. Mi sbagliavo ma non lo capii fino a dopo che ebbi smesso di fumare, ed in seguito appresi che il fumo può condurre all'impotenza. Posso anche assicurarvi che, quando si è sani e in forma, l'attività sessuale e più bella, dura di più ed e più frequente. Il deterioramento di questa parte della vita di una persona può apparire come uno dei più banali problemi di salute tra quelli causati dal fumo, ma vi assicuro che, quando questo aspetto migliora, la differenza della qualità di vita è enorme!

 

L'INFERNO DI CRISTALLO Essere fumatori e come trovarsi intrappolati in un edificio in fiamme. Ci sono solo due alternative, ugualmente spaventose: buttarsi o rimanere dentro e sperare che arrivino arriv ino i soccorsi. soccorsi. Ci si decide solo quando la paura di bruciare o soffocare soffocare supera quella di buttarsi. Per il fumatore c'è la paura di continuare a fumare, con tutto ciò che comporta - le malattie, la spesa, la schiavitù, ccc. - da un lato, e la paura di smettere dall'altro. Proprio come chi e intrappolato nell'edificio in fiamme non si butta finche non è assolutamente indispensabile, così i fumatori, istintivamente, rimandano quello che prevedono sarà un giorno terribile, sperando di venire miracolosamente salvati prima di contrarre una malattia mortale. Ma la sottigliezza della trappola del fumo pone il fumatore in netto svantaggio rispetto alla persona prigioniera del fuoco. Chi si trova all'interno dell'edificio che brucia non può evitare di affrontare la situazione. La minaccia è chiara e presente, mentre il rischio che corrono i fumatori non e immediatamente evidente. Inoltre, i fumatori cercano di non vedere il problema: "A me non succederà", oppure: "Smetterò prima di arrivare a quel punto - non sono completamente idiota." Quindi, dato che sembra non esserci il bisogno urgente di risolvere il problema, si tende a non affrontarlo. Il guaio e che le probabilità sono in favore che accada a voi! Ci sono infatti più del 50% di probabilità che la vostra morte sia direttamente causata dal fumo, a meno che smettiate. I non-fumatori trovano difficile capire come mai chi fuma sia disposto a correre un rischio così tremendo, solo per il dubbio piacere di introdurre fumi velenosi nei suoi polmoni. E come faccia una persona a continuare a fumare dopo aver visto un proprio caro car o morire di cancro cancro ai polmoni alla fine di d i una lunga, dolorosa e deg d egradante radante agonia. Ho affermato prima che i fumatori sono spesso persone dotate di una grande forza di volontà. È proprio questa q uesta determ determinazione, inazione, unita all'illusione, che li fa continuare. Potremmo decidere, ogni settimana, di rinunciare a una parte del danaro guadagnato duramente, in cambio di una possibilità su 14 milioni di vincere alla lotteria, nella speranza "che succeda a noi". Eppure, quando ci dicono che abbiamo una probabilità su

due di venire uccisi dal fumo, restiamo della convinzione che "non succederà a noi". Quando la tragedia si verifica, allora la scusa per continuare a fumare diventa: "Non ha senso smettere ora. È troppo tardi!". Dato che neghiamo la realtà, non siamo nemmeno consapevoli della maggior parte

 

delle sigarette che fumiamo e pensiamo al fumo come ad "una semplice abitudine". Se ogni volta che accendiamo una sigaretta fossimo consapevoli del fatto che ci costerà 80.000 Euro e che potrebbe essere proprio quella sigaretta che scatenerà in noi un cancro canc ro ai polmoni, l'illusione l 'illusione del piacere piacere svanirebbe. Anche se riusciamo a negare l'evidenza delle possibili tragiche conseguenze della nostra dipendenza, continuiamo a pensare di essere stupidi. Se poi dovessimo guardare in faccia la realtà dei fatti, l'insieme delle cose diverrebbe intollerabile.

 

O LE SIGARETTE O LE GAMBE! Non e difficile capire perché i fumatori si tappino le orecchie quando si parla di statistiche raccapriccianti, ma ciò che la maggior parte della gente trova impossibile da concepire è come qualcuno possa continuare a fumare, dopo che il medico gli ha detto: "Se non smette, perderà le gambe". Non sto tentando di scioccarvi; voglio solo che capiate come un fumatore possa arrivare a quel punto e comunque non smettere. Non c'è dubbio che siate convinti che, messi di fronte a una tale alternativa, smettereste. È necessario che comprendiate che potrebbe non essere così. Sorprendentemente, circa la metà dei fumatori non sa che il fumo può causare la perdita degli arti .Ricordo di essermi chiesto, un tempo, come fosse passibile accettare di farsi amputare le gambe piuttosto che smettere, al famoso attore comico Arthur Askey, già in età avanzata, dovettero amputare le gambe in seguito a problemi dilettamente causati dal fumo e comunque non smise .Quando lo venni a sapere, in tutta onestà, il pensiero che mi attraversò la mente, fu "A quell'età, tutto sommato, le gambe sono veramente essenziali? Si può sopravvivere anche senza .Ma le sigarette, quelle si che sono assolutamente indispensabili'' Tale è l'effetto della dipendenza sul cervello .Poi mi diedi un'altra spiegazione che i fumatori come Arthur Askey fossero casi anomali .Non mi rendevo conto di essere uno di loro .Pur sapendo che il fumo mi avrebbe ucciso, continuavo a fumare. Non comprendiamo perché fumiamo e sulle prime non vediamo perché dovremmo smettere. Una volta capito che ci sta uccidendo, che ci costa una fortuna e che controlla la nostra vita, iniziamo a sentire sempre di più il bisogno di ciò che percepiamo come la nostra stampellina. Cattiva salute o mancanza di danaro d anaro potrebbero aiutare ad astenersi per un po', ma se il desiderio di fumare persiste, persiste, prima o poi po i si ricade nella trappola. Con il passare del tempo, gli effetti effetti debilitanti della dipendenza dip endenza e dell'avvelenamento dell'avvelenamento trascinano il fumatore così in basso sia fisicamente sia mentalmente che, pur sapendo che il fumo lo sta uccidendo, si rassegna al suo destino. Ma qual e il nome della forza demoniaca che deforma la sua mente, portandolo a seppellire la testa nella sabbia e a convincersi che sia meglio perdere le gambe, o addirittura la vita, piuttosto che smettere?.

 

DIPENDENZA! Questa forza e la dipendenza ed è alimentata dalla paura di non potersi godere la vita, o affrontarla, senza fumare. I non-fumatori non conoscono questa paura. La nicotina non la allevia, ne è la causa ed è fantastic fantastico o liberarsi da questa paura. Quando, da non-fumatori, ci si gode di più la vita e si gestisce meglio lo stress, non e più necessario chiudere gli occhi di fronte a ciò che minaccia la nostra salute. Anzi, uno degli enormi vantaggi dello smettere di fumare e che non abbiamo più bisogno di preoccuparcene. Cancro ai polmoni, malattie cardiache, aterosclerosi, enfisema, angina, trombosi, bronchite, asma sono malattie terribili ed e scandaloso che la società permetta che milioni di fumatori ne soffrano, arrivando a una morte prematura dopo una lunga e dolorosa agonia. Smettetela di dirvi: "A me non succederà", permettendo, proprio con questo atteggiamento, che vi accada. Incominciate a pensare: "Succederà anche a me" e così eviterete che vi accada davvero!

 

EFFETTI NOCIVI È ormai evidente che il fumo causa ogni sorta di malattia, inclusi il diabete, il cancro dell'utero c quello al seno. Parecchi degli effetti dannosi che il fumo aveva avuto sulla mia salute, molti dei quali qu ali mi affliggevano affliggevano da anni, non n on mi divenner d ivennero o palesi se non no n molto tempo dopo aver smesso. Non mi era mai venuto in mente che, dato che il fumo ostruisce i capillari, ero sulla via dell'arteriosclerosi. Pensavo che il mio colorito grigiastro fosse naturale. A trentacinque anni già avevo le vene varicose e circa 5 anni prima di smettere sviluppai uno strano disturbo notturno alle gambe. A volte sentivo un dolore violento al torace, che credevo avesse a che fare con il cancro ai polmoni, ma che scoprii poi essere invece angina. Tutti questi acciacchi sparirono miracolosamente quando smisi di fumare. Quand'ero bambino e mi capitava di ferirmi, sanguinavo copiosamente. Da adulto, il sangue quasi non usciva. Quando mi tagliavo, quello che sgorgava era una sostanza appiccicosa marrone-rossastra. Il colore mi preoccupava. Sapevo che il sangue dovrebbe essere di un rosso vivo e credevo di avere qualche tipo di malattia ematica. Solo dopo aver smesso appresi che il fumo fa coagulare il sangue e che il colore marronastro era dovuto alla mancanza mancanza di ossige o ssigeno. no. A ripensarci, di tutti gli effetti nocivi che il fumo aveva sulla mia salute, questo e quello che mi riempie maggiormente di orrore. Quando penso al mio povero cuore che tentava di pompare quella melma appiccicosa attraverso vasi sanguigni ristretti, giorno dopo giorno, senza perdere un solo colpo, credo che sia stato un miracolo il non aver avuto un ictus o un infarto, e mi rendo conto di che incredibile macchina sia il corpo umano. Poco dopo i quarant’anni mi vennero delle macchie cutanee sulle mani. Cercai di non farci caso, attribuendole ad un precoce invecchiamento dovuto al mio frenetico stile di vita. Un fumatore che venne al nostro Centro di Raynes Park osservò che quando suo fratello - grazie al quale era arrivato da noi - aveva smesso di fumare, le macchie cutanee che aveva erano scomparse. Mi guardai le mani e, con grande meraviglia, vidi che anche le mie se n'erano andate. Quando mi alzavo di scatto vedevo un'esplosione di puntini argentei e mi girava la

testa come se stessi per svenire. Non l'avevo mai collegato al fumo. Credevo fosse normale e che capitasse a tutti. Solo molto dopo aver smesso di fumare e dopo che un altro ex-fumatore mi raccontò di non avere più avuto quella sensazione, mi resi conto che non l'avevo più neanch'io.

 

Siamo indotti a credere che il fumo ci aiuti a goderci la vira, mentre e vero esattamente il contrario. Mio padre era un fumatore e una volta - da ragazzo - rimasi stupito nel sentirgli dire che non desiderava vivere oltre i cinquant’anni. Non sapevo che un giorno anch'io avrei sofferto della stessa mancanza di gioia di vivere.

 

BLOCCATI IN UN CAMPO MINATO Fumare e come camminare in un campo minato e se continuate a fumare, rimarrete nel campo minato per tutta la vita. Magari pensate che, del resto, vivere sia questo. Non si dice forse che la sola certezza che abbiamo è la morte, clic potrebbe sopraggiungere in qualsiasi momento, e che se passassimo la vita a preoccuparcene, saremmo sempre tristi? I fumatori applicano lo stesso tipo di logica al fumare: "Di qualcosa dovrò pur morire, quindi perché preoccuparmene?" Ma il problema è che, quando fumiamo, non trascorriamo la vita sereni e dimentichi di un'eventuale morte prematura e dolorosa, peraltro completamente auto-inflitta; ci preoccupiamo, eccome - lo testimonia la vostra decisione dec isione di fare qualcosa al riguardo. Un'altra sottigliezza della trappola del fumo che ci induce a chiudere la nostra mente di fronte alla possibilità di contrarre malattie letali e che commettiamo l'errore di pensare che, a patto che ciò non accada, la faremo franca - come quando si gioca alla roulette russa, lo sapevo che il fumo mi faceva ansimare c tossire, e mi congestionava i polmoni, ma non ritenevo che queste fossero malattie, ne consideravo me stesso un malato.

 

MENTRE LA MORTE CI SI AVVICINA AV VICINA FURTIVAMEN FURTIVAMENTE TE Il deterioramento delle nostre condizioni fisiche e mentali provocato dal fumo è, di solito, graduale e quindi, come accade con l'invecchiamento, ce ne accorgiamo a malapena. Il volto che vediamo ogni giorno riflesso nello specchio ci appare identico a quello che abbiamo osservato il giorno prima. Solo quando abbiamo in mano una vecchia foto che il cambiamento appare evidente. L'impercettibilità dei processi di invecchiamento è una delle molte gentilezze della natura, ma questa delicatezza non è un bene nel caso dei fumatori perché in questo modo non si accorgono di ciò che stanno facendo a se stessi. Quelli che hanno la fortuna di conservare un aspetto sano, danno la salute per scontata, ma non si sa mai quello che sta accadendo sotto la nostra pelle. Il fumo intasa progressivamente vene ed arterie e priva di ossigeno e di altri nutrienti ogni cellula del nostro organismo, sostituendoli con oltre 4.000 sostanze chimiche e oltre 100 diversi veleni che impediscono ad ogni parte del nostro corpo di funzionare in modo efficiente. Come l'AIDS, il fumo distrugge gr gradualmente adualmente il sistema immunitario. I sieropositivi che fumano passano alla fase conclamata dell'AiDS due volte più rapidamente rispetto ai non-fumator n on-fumatori.i. Se fosse possibile far provare ad un fumatore, in anticipo, come si sentirà dopo sole tre settimane dall'aver smesso, esclamerebbe: "Caspita! Davvero starò così bene?" Non solo noterebbe un sostanziale miglioramento delle proprie condizioni di salute fisica e dell'energia, ma scoprirebbe anche di avere più coraggio, più fiducia in se stesso e più autostima. Dopo aver smesso, qualche volta mi capitava di avere degli incubi nei quali stavo di nuovo fumando. È abbastanza comune tra gli ex-fumatori. Qualcuno teme che ciò esprima un inconscio desiderio di fumare. Non vi preoccupate. II fatto che si tratti di un incubo significa di per se che siete felici di non fumare più. Quando ci si affranca dalla schiavitù del fumo, si esce da un mondo cupo fatto di ansia, depressione e schiavitù, per entrare in un universo colorato, fatto di salute, luce e libertà.

 

RIASSUMENDO •La libertà è il maggiore beneficio dello smettere di fumare. •Tutti i fumatori vogliono smettere. •Smettetela di negare che state negando la realtà. •La paura di una vita senza sigarette ci induce a continuare a fumare, nonostante le terribili conseguenze. •Avete un corpo solo - prendetevene cura. •Aspettate con impazienza il momento in cui proverete l'emozione di essere un nonfumatore!

 

L’ASTINENZA IN QUESTO CAPITOLO • L'ASTINENZA DA NICOTINA NON CAUSA DOLORE FISICO •IL COSTO DI UN PACCHETTO DI SIGARETTE • QUELLA SENSAZIONE DI PANICO • UCCIDERE IL PICCOLO MOSTRO DELLA NICOTINA •FORZA DI VOLONTÀ - L'ETERNA TORTURA • IL SENSO DI LIBERTÀ • PREPARANDOVI A FUMARE LA VOSTRA ULTIMA SIGARETTA

 

NON C'È BISOGNO DI AVERE PAURA “I fumatori parlano della tortura dell'astinenza. Ma quanto e effettivamente dolorosa, e dove, esattamente, fa male?” Ho già spiegato che i sintomi di astinenza dalla nicotina sono così lievi che a malapena si percepiscono. Ho anche detto che la sola ragione per cui un fumatore si accende una sigaretta e alleviare i sintomi di astinenza. Se questi sono pressoché impercettibili, come mai chi fuma trova così difficile, con gli altri metodi, smettere? Considerate questo fatto: come può, un fumatore, dormire tranquillamente per otto ore senza fumare e poi svegliarsi senza essere agonizzante dopo un periodo così prolungato di astinenza? Se l'astinenza fisica fosse così insopportabile, lo sveglierebbe nel mezzo della notte. La maggior parte dei fumatori si alza dal letto prima di accendersi la prima sigaretta della giornata; molti non fumano che dopo aver fatto colazione; alcuni addirittura aspettano di uscire per andare al lavoro. Non solo se la cavano piuttosto bene senza provare alcun dolore fisico, ma non si accorgono in alcun modo di sentire qualche disagio. Naturalmente, pregusteranno quella loro prima sigaretta. Se aveste il coraggio di strappargliela mentre stanno per accenderla, probabilmente si arrabbierebbero molto. Ma questa reazione non sarebbe dettata dal dolore fisico bensì dal panico scatenato dalla prospettiva di venir privati privati di un piacere o di un sosteg sostegno. no. Il fastidio cessa una volta sicuri che potranno fumare. Se il loro comportamento fosse dovuto ad un vero dolore fisico, fisic o, quest'ultimo non se ne n e andrebbe, come come non se ne va un mal di denti. Il panico inizia prima ancora che il pacchetto di sigarette sia vuoto. Quante volte vi e capitato di star fuori la sera fino a tardi e pensare: "Prevedo di stare alzato ancora quattro ore, ma ne ho solo per un'altra ora!" Il panico aumenta mentre fumiamo l'ultima sigaretta. Nonostante si stia ancora immettendo nicotina nel nostro corpo, stiamo già provando i sintomi dell'astinenza. dell'astinenza. "Qualcuno "Q ualcuno mi ha dato da to il libro li bro di Allen All en Carr. L'ho L'ho trovato molto utile. È un gran libro." Lou Reed, cantautore

 

IL VALORE DI UN PACCHETTO DI D I SI SIGARETTE GARETTE La maggior parte dei fumatori e presa dal panico quando nel pacchetto rimangono poche sigarette A me capitava quando me ne restavano pochi pacchetti .Non potevo godermi una partita a golf a meno che avessi con me tre pacchetti nuovi di sigarette .Anche nelle giornate più ventose, non riuscivo a fumarne più di due nel corso di una partita, allora perché dovevo averne tre? Perché era successo che me ne portassi solo due e che me ne cadesse uno in una pozzanghera e si inzuppasse .Mi piace l'idea di imparare dall'esperienza così da allora me ne portavo sempre tre, per ogni evenienza '.

 

IL FUMATORE CHE NON SI LASCIA PRENDERE DAL PANICO Quando, durante i seminari, accenniamo a "quel senso di panico", quasi tutti i fumatori annuiscono con l'aria di chi sa bene di cosa si tratta. Ma, qualche volta, un fumatore accanito dice: "Mi spiace, ma non so di cosa stiate parlando". Gli altri lo guardano sorpresi. Gli sguardi divengono increduli quando, in seguito, facciamo notare che un fumatore si fumerebbe sterco di cammello piuttosto che niente, e la stessa persona che aveva parlato prima dice: "Non sono d'accordo. Io, se non posso avere la mia marca di sigarette, preferisco non fumare." Sappiamo che tutti i tossicodipendenti devono mentire a se stessi, ma, generalme generalmente, nte, vediamo che alle persone che vengono ai nostri Centri piace essere onesti e liberarsi la coscienza. Se questi fumatori "fedeli alla marca" dicessero la verità, ciò sarebbe in contraddizione con quanto abbiamo detto riguardo alla trappola della nicotina. In realtà questi fumatori non vengono mai assaliti dal panico perché fanno di tutto per evitare le situazioni in i n cui questo q uesto accadrebbe. accadrebbe. Hanno Hanno così tanta paura, p aura, che prendono ogni possibile precauzione per non rimanere senza sigarette. Magari possono veramente essere convinti che, piuttosto che rinunciare alla loro marca preferita, sceglierebbero di non fumare ma, di fatto, non si sono mai messi alla prova. Non mentono, né dicono la verità. Checché loro ne pensino, ogni fumatore, privato delle sigarette, entra nel panico. Ma ricordate: L'ASTINENZA DALLA NICOTINA NON CAUSA DOLORE FISICO E anche se lo facesse, il dolore non e il peggiore dei mali nella vita. Siamo molto ben attrezzati per tenerlo a bada. Provate a stringervi la coscia e a conficcarvi le unghie sempre più a fondo. Vi accorgerete che siete in grado di sopportare un notevole livello di dolore, senza per questo spaventarvi o farvi prendere dal panico. È così perché siete voi a controllarlo. Conoscete la causa del dolore e sapete di poterlo interrompere in qualsiasi momento.

Ora ripetete il dolore sta perimprovvisamente diventare insopportabile, immaginate di nonl'esercizio esserne voie, laquando causa, ma che sia insorto e che non ne conosciate l'origine, né sappiate quanto potrebbe durare. Ora immaginate di avere questo dolore alla testa, agli orecchi, o al petto. Vi trovereste immediatamente in uno stato di panico. Il problema non e il dolore bensì l'apprensione e il panico che il dolore può provocare se non capiamo cosa ci stia succedendo, o che conseguenze potrebbero  

esserci.

 

I FUMATORI SONO COSTANTEMENTE TORMENTATI DAI SINTOMI DI ASTINENZA DALLA NICOTINA La convinzione comune è che i fumatori che provano a smettere debbano sopportare un tremendo disagio causato dall'astinenza dalla nicotina. In realtà, questo disagio e continuamente presente presente per tutta la loro l oro vita da fumatori. Guardate un fumatore, specialmente quando non gli c permesso fumare. Sarà irrequieto; si tormenterà nervosamente la bocca con una mano; muoverà i piedi in continuazione; o, se tutto il resto e fermo, digrignerà i denti. Io lo chiamo il tic del fumatore. È scatenato da una sensazione di vuoto e insicurezza che può rapidamente trasformarsi in frustrazione, irritazione, ansia, paura e stato di panico, se non gli sarà possibile fumare. fumare. Che vi sia ben b en chiaro: non avete assolutamente bisogno di sentirvi privati di alcunché alcunché quando smetterete di fumare, a patto che siate consapevoli del fatto che sono le sigarette a causare e non ad alleviare quella sensazione. Se continuerete a fumare, proverete quel senso di vuoto e insicurezza per tutta la vita.

 

IL FALLIMENTO FALLIMENTO DELLA VOLONTÀ I fumatori che cercano di smettere usando il metodo della forza di volontà, patiscono davvero un terribile disagio. Io ci sono passato e, come ho già detto, mi ero ridotto in lacrime in più di un'occasione. Perciò, se non è un problema fisico, che cos'è, e come possiamo gestirlo? Cos'è che provoca l'ansia e il senso di panico che tengono i fumatori in trappola, al a l punto d'arrivare d'arrivare a farsi amputare un arto piuttosto che smetter smettere? e? “L'ignoranza e l'illusione sono il duplice male che trasforma un'impercettibile sensazione del vostro corpo in panico e tortura della vostra mente.” mente.” Immaginate di avere un prurito e non potervi grattare, un prurito non di qualche secondo, ma persistente. Immaginate in che stato sareste, e che tremenda forza di volontà dovreste esercitare per resistere a non grattarvi almeno una volta. Immaginate, inoltre, di essere convinti che il prurito, a meno che vi graniate, durerà per il resto dei vostri giorni. Quanto pensate che potreste resistere prima di grattarvi? E se riusciste a resistere per una settimana, immaginate il senso di sollievo che provereste quando finalmente rinuncereste a tener duro. Questo è il tipo di tortura che devono subire i fumatori che decidono dec idono di smettere con con il metodo della forza di volontà. Anche se è passato parecchio tempo da quando il loro organismo si è liberato dai sintomi di astinenza, dopo ogni pasto, o quando sono annoiati, stressati, o hanno bisogno di concentrarsi, questi ex-fumatori provano ancora un senso di privazione. Il fatto che sia un'illusione non li mette al sicuro dal prurito mentale che non possono più grattarsi fumando una sigaretta. Dovete semplicemente rendervi conto che la percezione della sigaretta come piacere o sostegno è frutto della vostra immaginazione, un residuo del condizionamento. Come mai per me è stato così facile smettere dopo aver spento la mia ultima sigaretta? Perché mi resi conto che la sensazione di vuoto e insicurezza, che mi faceva desiderare di fumarne un'altra, era causata dalla sigaretta che avevo appena spento, e che se c'era una cosa che avrebbe fatto sì che quella sensazione perdurasse per il resto della mia vita, era

proprio accenderne un altra. Come mai non mi capitò di soffrire come le altre volte? Perché quella tortura e quell'infelicità erano causate dal credere di essere privato di qualcosa. Quando mi resi conto che il sostegno e il piacere erano solo un'illusione, non ci fu più alcun senso di privazione e, di conseguenza, alcuna tristezza o tormento. Al contrario, ci fu solo una

 

SENSAZIONE DI LIBERTÀ.

 

LIBERARSI CON FIDUCIA Dopo aver spento l'ultima sigaretta, il vostro corpo continuerà a sentire i sintomi d'astinenza da nicotina per qualche giorno. Come si gestisce questa situazione? Voglio sottolineare che, nonostante i sintomi di astinenza siano così lievi da risultare quasi impercettibili, non dovreste ignorarli. È fondamentale che capiate che, quando vi siete accesi la prima sigaretta, avete dato vita, dentro di voi, al Piccolo Mostro della nicotina, una specie di verme solitario che però si nutre solo di una sostanza: un potente veleno chiamato nicotina. L'unica cosa da fare per liberare il vostro organismo da quell'odioso mostro, è tagliargli i viveri. “Nel momento stesso in cui gli tagliate il rifornimento di nicotina, il Mostriciattolo “Nel inizia a morire. Nella sua agonia, cercherà di convincervi a nutrirlo. Cercate di vederlo come un parassita; createvene un'immagine mentale e divertitevi a lasciarlo morire di fame.” Siate consapevoli del Mostriciattolo della nicotina, e assicuratevi di non assecondare i suoi ultimi spasimi pensando: "Voglio una sigaretta." Cercate di vederlo chiaramente per quello che e: una sensazione di vuoto e insicurezza causala dall'ultima sigaretta fumata. La sensazione in sé non è piacevole, ma vi sentirete benissimo perché ne conoscete la causa e sapete che il Mostriciattolo dentro di voi sta morendo. Ricavate da quei suoi ultimi sussulti un senso di sadico godimento. Anche se per qualche giorno avrete la sensazione di desiderare una sigaretta, non preoccupatevi. Prendetela per quello che e: il Mostriciattolo che cerca di convincervi a nutrirlo. Adesso lo controllate completamente. Non vi sta più distruggendo: siete voi a distruggere lui e presto sarete liberi per sempre.

 

QUANTO CI VORRÀ PERCHÈ SIA GUARITO? Scommetto che state pensando: "OK, ma quanto ci vorrà?" La nicotina è una droga ad effetto rapido che viene eliminata dall'organismo nel giro di qualche ora. Tuttavia, ciò che conta qui e il tempo in cui il corpo di una persona assuefatta smetterà di provare gli ultimi sintomi di astinenza. Il vostro corpo continuerà a sentire i sintomi d'astinenza solo per pochi giorni dopo che avrete fumato l'ultima sigaretta. L'astinenza fisica e percepibile per un massimo di soli cinque giorni, dopo di che il Piccolo Piccolo Mostro muore. Nella maggior parte dei casi, chi smette con il metodo della forza di volontà, si ritrova, inizialmente, ad essere ossessionato dall'idea di non poter fumare. Poi - di solito dopo circa tre settimane - arriva un momento in cui si accorge che e da un po' che non pensa al fumo. Gli e uscito completamente completamente dalla testa. Questo Questo è un momento pericoloso. pericoloso. La convinzione che, senza fumare, la sua vita sarebbe stara sempre infelice, viene sostituita dall'idea che il tempo risolverà il problema. Giudica il cambiamento come un progresso e ha voglia di festeggiare. Che male ci sarebbe a premiarsi fumando una sola sigaretta? Se sarà così sciocco da farlo, il sapore della sigaretta gli parrà strano e non gli offrirà alcuna illusione di piacere o sostegno. Ricordate, la sola ragione per cui qualsiasi fumatore crede che la sigaretta gli dia qualche piacere o sostegno e che, quando l'acce l'ac cende, nde, allevia parzialmente i sintomi da astinenza, sentendosi quindi più rilassato. L'ex-fumatore, che ormai non sente più i sintomi d'astinenza da nicotina, non sarà vittima di quest'illusione poiché non ci sono sintomi sinto mi da alleviare. Avrà, però, rimesso in circolo il veleno. La nicotina lascerà il suo corpo e il dubbio entrerà nella sua mente. Una vocina dirà: "Aveva un sapore schifoso." Un'altra risponderà: "Può darsi, ma ne voglio un'altra." Probabilmente non ne fumerà un'altra immediatamente. Poiché non vuole assolutamente finire di nuovo nella trappola, farà passare un periodo di d i tempo abbastanza abb astanza lungo da farlo sentire "al sic sicuro". uro". La prossima volta che si sentirà tentato, potrà dire a se stesso: "Ne ho fumata una l'ultima volta, e non è successo niente, quindi che male c'è a farmene un'altra?" Vi suona

familiare?? Sta cadendo familiare cadendo di nuovo nella stessa trappola! Sottolineo che queste osservazioni riguardano soltanto il metodo della forza di volontà. Se smettete con il metodo Easyway, non vi sentirete privati di nulla e sarete completamente liberi.

 

IL MOMENTO MOMENTO DELLA VERITÀ Probabilmente pensate di aver capito tutto, ma come potete esserne certi? Sappiamo, dai commenti che riceviamo, che alcuni fumatori fraintendono diversi dei nostri suggerimenti, e comunque smettono con relativa facilità. A volte dicono: "È staro proprio come avevate detto; è stata dura per i primi cinque giorni, poi e stato incredibilmente facile." Questo non lo diciamo mai. Al contrario, sottoliniamo che smettere può essere facile e piacevole già dal preciso istante in cui si spegne l'ultima sigaretta. Ad ogni modo, possono entrare in gioco diversi fattori. Può essere che i cinque giorni successivi succ essivi alla vostra ultima sigaretta sigaretta siano stati belli per altri motivi. Così avete pensato: "Cosa c'è di così difficile?" Poi vi e capitato uno di quei giorni clic ogni tanto capitano a tutti, fumatori e non, in cui tutto va storto. Non ha niente a che fare con l'aver smesso di fumare, ma ricordate: la sensazione che proviamo quando ci manca la nicotina assomiglia molto alla fame e allo stresss quotidiani, stres quoti diani, e questo potrebbe stimolarci a voler fumare. Questa è una delle ragioni per cui i fumatori che usano il metodo della forza di volontà non sono mai sicuri di avercela fatta. La fame e lo stress possono indurre questi particolari ex-fumatori a pensare: "Ho bisogno di una sigaretta!" In realtà, una sigaretta non darebbe loro neanche l'illusione di aver parzialmente alleviato quella sensazione, ma come fanno a saperlo? Sono, invece, ancora convinti che una sigaretta li aiuterebbe. Il vero stress che stanno provando è ora accresciuto dall'idea di essere privati di un sostegno che migliorerebbe la loro condizione. È una situazione da Comma 22. Possono trascorrere tutta la vita con il dubbio di star perdendo qualcosa, oppure scoprire se è proprio così. Purtroppo, l'unico modo per farlo e accendersi una sigaretta. Lo stress non viene alleviato - in realtà aumenta a causa della delusione che provano per aver ceduto alla tentazione e il risultato inevitabile e che, in breve tempo, riprenderanno a fumare come prima.

 

TRA POCO FUMERETE LA VOSTRA ULTIMA SIGARETTA Se a questo pensiero venite ancora assaliti dal panico, ricordate: ricordate: le multinazionali del tabacco contano su questa ansia e questo stato di panico per tenervi accalappiati. Ricordate anche questo: la nicotina non allevia l'ansia e il panico, li provoca. Calmatevi per un momento. C'è davvero ragione di farsi prendere dal panico? Non vi può accadere nulla di male se smettete di fumare. Farete una cosa che avete già fatto centinaia di volte: spegnere una sigaretta. Questa, in particolare, sarà una sigaretta molto, molto speciale, per il semplice motivo che sarà la vostra ultima. Tra qualche giorno vi sentirete fisicamente e psicologicamente più forti. Avrete più soldi, più energia, più fiducia e più autostima. È essenziale che non aspettiate tre settimane, cinque giorni, e neanche cinque secondi per diventare un non fumatore. Questa e una delle ragioni per cui coloro che usano il metodo della forza di volontà per smettere di fumare hanno grosse difficoltà. Cosa aspettano? Di scoprire se riprenderanno mai a fumare? Aspettano di non fare qualcosa ... aspettano, aspettano, per il resto dei loro giorni. Si diventa non-fumatori nel preciso istante in cui si spegne l'ultima sigaretta. Ricordate che quel che state per acquisire è un atteggiamento mentale. Iniziate con entusiasmo, con un senso di sollievo al pensiero che tutto quell'incubo schifoso e finalmente terminato, c di euforia per la vostra riconquistata libertà. Godetevi da subito il fatto di essere un non-fumatore.

 

RIASSUMENDO •Il disagio causato dall'astinenza è mentale e non fisico e il metodo Easyway lo elimina. •Riconoscete l'astinenza fisica per quello che è e sappiate che gestirla è facile. •Rendetevi conto che le sensazioni provocate •Rendetevi provocate dalla fame e dallo stress stress quoti quotidiani diani sono uguali a quelle da astinenza dalla dal la nicotina, ma una sigaretta non le farà passare. •I fumatori fumatori provano costantemente i sintomi di astinenza. Ai non-fumatori questo non accade mai. •Ponetevi in uno stato d'animo positivo: siate felici del vostro successo!

 

L'ULTIMA SIGARETTA IN QUESTO CAPITOLO •NON PERDERE LA "RAZIONALITÀ” •SCEGLIERE IL MOMENTO GIUSTO • L'ULTIMA SIGARETTA • GLI ULTIMI SPASMI DEL PICCOLO MOSTRO • LE ISTRUZIONI

 

IL MOMENTO MOMENTO GIUSTO PER SMETTERE “Adesso avete ricevuto praticamente tutte le istruzioni che vi servono per smettere di fumare in modo facile, indolore e definitivo; dunque, come scegliere il momento giusto?” A questo punto, il vostro atteggiamento nei confronti dello smettere di fumare dovrebbe essere: "Grande! Non c'è ragione per continuare a fumare." Se ancora non siete in questo stato d'animo, significa che vi siete persi qualche passaggio. Rivedete i riassunti alla fine di ogni capitolo e usate la nostra "parola d'ordine" RAZIONALITÀ (la lista della pagina seguente vi aiuterà a ricapitolare). RAZIONALITÀ è sia un promemoria che un elenco di controllo. Esaminatene ogni punto e chiedetevi: "Mi è chiaro? Sono d'accordo? Ci credo? Lo sto seguendo?" Se avete qualche dubbio, rileggete i relativi capitoli.

Per calcolare quanto gli costerebbe fumare se continuasse a farlo, chi consuma in media 20 sigarette al giorno dovrebbe detrarre la sua età da 60 e moltiplicare gli anni

 

che restano per 1.500 Euro Se avete più di 60 anni, non c'è bisogno di preoccuparsi, se continuate a fumare, probabilmente non vivrete cosi a lungo da dover ritenere questa spesa significativa

 

TUTTO CIÒ CHE DOVETE DOV ETE FARE PERCHÈ FUNZI FUNZIONI ONI È SEGUI SEGUIRE RE LE ISTRUZIONI Se credete di essere diversi dagli altri milioni di ex-fumatori al mondo, come pensavo io un tempo, siete semplicemente sciocchi, come lo ero io allora. Avete già fatto tutto il duro lavoro necessario ad acquisire Patteggiamento mentale giusto. Il vostro vostro allenamento e la vostra preparazione sono quasi qu asi completi. Siete totalmente equipaggiati per farcela in ciò che la maggior parte degli ex-fumatori riconosce come la più importante e significativa conquista della sua vita. Probabilmente ora provate un senso di impazienza ed eccitazione, come un cane che tira il guinzaglio e, se e così, va benissimo. Tuttavia, dovere ancora concentrarvi attentamente su ciò che vi resta da leggere. Tra breve, fumerete la vostra ultima sigaretta. Quando dovreste farlo?.

 

GIORNI INSIGNIFICANTI Ci sono due circostanze tipiche che spesso agiscono da stimolo a cercare di smettere: un evento traumatico relativo alla nostra salute, o una data emblematica, come il Capodanno, o la Giornata Mondiale Senza Tabacco. Li definisco "giorni insignificanti" perché non hanno niente a che fare con il vostro fumare, a parte rappresentare un giorno prestabilito per smettere. Non ci sarebbe nulla di sbagliato se servissero a qualcosa, ma i giorni insignificanti insignificanti fanno più danno d anno che altro. Secondo gli organizzatori dell'evento, un gran numero di fumatori smette in occasione occ asione della Giornata Mondiale Senza Senza Tabacc Tabacco. o. In realtà e proprio il giorno in cui ogni fumatore che si rispetti si rifiuterebbe di smettere. Molti ne fumano il doppio del solito, più spudoratamente del solito. I fumatori non sopportano le ramanzine dei "filantropi" che del fumo non capiscono proprio niente. Capodanno e, di gran lunga, il giorno insignificante più famoso e le possibilità di successo sono minime. Di solito si fuma così tanto durante il periodo natalizio, che ci si sveglia ogni mattina con la bocca come una cloaca. Si arriva a Capodanno con i polmoni così congestionati, che la decisione di smettere appare come una gran liberazione. Dopo un paio di giorni di astinenza, ci si e ripresi dai festeggiamenti e ci si sente meglio anche per non aver fumato, ma il Mostriciattolo sta reclamando la sua dose. Siccome non capiamo che fumare, lungi dal risolvere il problema, non fa che perpetuarlo, ci accendiamo una sigaretta, e poi un'altra, e un'altra ancora. I giorni insignificanti ci incoraggiano a fingere incerti tentativi di smettere, con il solo risultato di farci patire un periodo di privazione, seguito dal fallimento che radica nella nostra mente l'idea di quanto sia difficile. La nostra forza di volontà è esaurita, e solo quando la paura di smettere verrà surclassata dal desiderio di farlo, ci decideremo a tentare di nuovo. Durante tutta la nostra vita da fumatori, cerchiamo disperatamente il modo di posticipare il tragico giorno. I "giorni insignificanti" ci offrono solamente una scusa per posporre il tentativo di smettere fino al "giorno insignificante" successivo, quando falliremo nuovamente, comunque.

Poi ci sono quegli eventi che, ci siamo sempre detti, ci avrebbero fatto smettere all'istante, come un problema di salute. Ironicamente, però, questi sono anche i momenti in cui sentiamo di avere maggiore bisogno della cosa che siamo stati indotti a considerare come la nostra stampellina. E questa è un'altra caratteristica geniale della trappola del fumo:

 

QUALSIASI QUALSI ASI GIORNO SCEGLIAMO, CI SEMBRERÀ SEMPRE QUELLO SBAGLIATO Alcuni fumatori scelgono le vacanze per smettere, pensando che, lontani dallo stress lavorativo, sarà più facile. Altri scelgono un periodo in cui non hanno impegni sociali in vista, pensando di evitare così le tentazioni. Il problema, con questo approccio, è che lasciano perennemente un dubbio: "OK, per ora ce l'ho fatta, ma cosa succederà quando rientrerò al lavoro?", oppure: "E cosa farò alla festa del mese prossimo?" Questo e il morivo per cui diciamo ai fumatori di non smettere di uscire, di affrontare lo stress, di godersi i pasti, un bicchierino, e le occasioni sociali da subito. In questo modo proveranno a se stessi che, persino durante quello che temevano sarebbe stato il periodo più difficile, difficile, sono comunque felici felici di essere essere liberi. Quindi, come si sceglie il periodo migliore per smettere di fumare? Beh, che consiglio dareste ai vostri cari? Lo stesso che loro darebbero a voi: "SMETTI ORA, PER PIACERE!" Siete assolutamente pronti per smettere. Come il pugile che sta per vincere il titolo di campione del mondo, siete al vostro meglio ORA. Se vi è chiara la natura della trappola, non c'è ragione per rimandare. Se state esitando, per piacere rileggete il libro o inviate una mail a infoeasywayitalia.com

 

LA VOSTRA ULTIMA SIGARETTA “Se queste quattro parole evocano in voi l'immagine “Se l'immagine di un plotone di d i esecuzione, esecuzione, ricordate ric ordate che che il condannato non siete voi, ma la vostra dipendenza dalla nicotina” Quando un fumatore pensa alla sua ultima sigaretta, spes spesso so viene preso dal panico. È come trovarsi di fronte a un cartello con su scritto "Vietato fumare". Anche se desidera disperatamente smettere, il pensiero di non accendersi mai più una sigaretta e duro da accettare. Se questo e il vostro caso, non vi preoccupate; in questa fase e perfettamente normale e naturale, e non e un problema. Molti fumatori arrivano ai nostri Centri in preda al panico, che il nostro metodo trasforma in sicurezza ed euforia al pensieri di essere liberi. Per alcuni, l'idea di potersi liberare è inimmaginabile. Via via, durante il seminario, passano dalla paura del fallimento alla paura del successo, quando si accorgono che la libertà è a portata di mano. Non vi preoccupate se in questo momento vi sentite cosi. Non avevate bisogno di fumare prima di incominciare a farlo; non ne avete bisogno neanche adesso. Chi non ha mai fumato nella propria vita e gli ex-fumatori, che costituiscono la vasta maggioranza della popolazione mondiale, sono piuttosto contenti anche senza le sigarette. Dove sta il piacere? Qual e il sostegno? Se avete seguito e capito rutto, la conclusione e ovvia: NON C'È ALCUN MOTIVO PER FUMARE Non so descrivervi la gioia totale che si prova nel rendersi conto che non si ha bisogno di fumare. Il sollievo è fantastico, È come se un'enorme ombra scura venisse rimossa dalla mente. Non avete più bisogno di d i disprezzarv disprezzarvi,i, o di preocc preoccuparvi uparvi per tutto il il danaro che sprecate, o perché state danneggiando la vostra salute. Non dovete più chiedervi se avete con voi una scorta sufficiente di sigarette, o se vi sarà permesso fumare, o se la prossima persona che incontrerete sarà un non-fumatore. Non vi sentite più deboli, infelici, sporchi, sporchi, incompleti, colpevoli colpevoli o intrappolati. in trappolati. Tra poco fumerete la vostra ultima sigaretta e farete la solenne promessa a voi stessi

che non ne fumerete mai più un'altra. Prima, però, e essenziale che vi sia ben chiaro che il fumo non offre alcun piacere, né sostegno ... e che perciò non state facendo sacrifici di alcun tipo. Se il pensiero di non no n poter mai più fumare una sigaretta sigaretta vi sembra difficile difficile da accettare, provate a considerare l'unica alternativa possibile: passare il resto della vita fumando. La scelta è semplice. Se ancora vi sembra che vi si stia chiedendo di scegliere il minore  

tra due mali, chiedetevi se vi preoccuperebbe l'idea di non avere mai più l'influenza, o di non prendere mai l'AiDS, o di non iniettarvi mai dell'eroina. Certo che no! Dunque perché mai dovrebbe preoccuparvi il pensiero di non rischiare mai più di essere vittima della malattia mortale più diffusa al mondo? Ve lo assicuro: SMETTERE DI FUMARE È INCREDIBILMENTE FACILE, A CONDIZIONE CHE SEGUIATE TUTTE LE ISTRUZIONI State per smettere di fumare perché non vi piace essere schiavi della nicotina. Per cui cessate di pensare "Non devo fumare mai più." Incominciate a pensare: "Non è stupendo? Non avrò mai più bisogno di ficcarmi in bocca questo schifo! SONO LIBERO!"

 

IL VOSTRO MOMENTO È ARRIVATO Riuscite a immaginare come si sentì Nelson Mandela quando fu rilasciato dalla prigione? State per provare la stessa euforia. Tra poco vi chiederò di fumare la vostra ultima sigaretta. Non vi preoccupate, è normale che vi sentiate un po' agitati.

 

L'ULTIMA SIGARETTA Spesso, quando si giunge al rituale dell'ultima sigaretta, qualcuno dice: "Non ne ho voglia; è assolutamente essenziale fumarla?" È un buon segno: dopotutto, lo scopo del libro è quello di eliminare il desiderio di fumare. Tuttavia, per quanto riluttante io possa sempre essere nel suggerire a chiunque di fumare, il rituale dell'ultima sigaretta e importante per diverse ragioni. Questo e un momento fondamentale della vostra vita, probabilmente la decisione più importante che vi capiterà mai di prendere. State per guarire da una gravissima malattia e state realizzando qualcosa di meraviglioso, qualcosa che ogni fumatore vorrebbe raggiungere, qualcosa per cui sarete rispettati sia dai fumatori che dai non-fumatori, e la persona che ne sarà più fiera fiera sarete proprio voi. State per fuggire dalla più insidiosa, sottile e ingegnosa trappola mai concepita. Ho detto che qualsiasi fumatore può smettere con facilità e seguitare ad essere un felice non-fumatore per tutta la vita, e questo e vero, a condizione che abbia compreso il funzionamento della trappola. In ogni caso, non sminuite la vostra conquista, poiché ci vuole coraggio ad aprire la propria mente, intraprendere il percorso e concluderlo con successo. Quando farete il giuramento vi impegnerete ad essere non-fumatori e lo diverrete nell'istante in cui spegnerete la vostra ultima sigaretta. L’ importante riconoscere quel momento e schiacciare quell'ultimo mozzicone con fare trionfante: "Si! Sono un nonfumatore - sono LIBERO!" Mentre fumate la vostra ultima sigaretta, concentratevi su quello che state facendo. Siate totalmente consapevoli della sua puzza, del sapore disgustoso, dello schifo che vi state immettendo immettendo nei polmoni. pol moni. Dopo la prima boccata, guardate il filtro. Noterete che si sta già scurendo. Aspirate la seconda boccata attraverso un fazzolettino bianco, pulito. Osservate la macchia rimasta sul fazzoletto c pensate ai vostri polmoni.

Ricordate: state realizzando qualcosa di meraviglioso per voi stessi e per la vostra vita. Vi trovate in una di quelle rare circostanze in cui non c'è nulla da perdere e molto da guadagnare. Non vi sentirete privati di nulla perché non state facendo alcun sacrificio. Non state rinunciando a niente. Dunque, bando ad ogni malinconia c fate posto ad un senso di entusiasmo, e di sollievo per aver messo fine a quell'inc qu ell'incubo ubo schifoso; schifoso; di euforia, per la libertà che avete conquistato. Incominciate a gioire, sin dal primo istante,

 

dell'essere non-fumatori.

 

ADESSO VORREI CHE FUMASTE LA VOSTRA ULTIM ULTIMA A SIGARETTA Per qualche giorno potreste avvertire gli ultimi spasmi del Piccolo Mostro, mentre il vostro organismo si sta liberando dai residui di nicotina. Coloro che provano a smettere di fumare col metodo della forza di volontà reagiscono a questo "scalciare" in svariati modi: sono irritabili, inquieti, stizzosi, insicuri, disorientati o stanchi. Ovviamente, chi fuma sente questi sintomi costantemente, durante tutta la sua vita da fumatore; sono sintomi che vengono interpretati come bisogno o desiderio di una sigaretta. Tuttavia, invece di preoccuparvi dei sussulti del Mostriciattolo, con il metodo Easyway, voi ne gioirete. Sebbene gli spasmi del Mostriciattolo siano reali e fisici, siate consapevoli del fatto che essi sono provocati dall'ultima sigaretta che avete fumato e non saranno alleviati dalla prossima. Li percepirete solo per i primi cinque giorni e poi se ne andranno per sempre. NON SENTIRETE DOLORE e, a condizione che non ve ne preoccupiate o iniziate a desiderare spasmodicamente una sigaretta, NON COSTITUISCONO UN PROBLEMA. Che i sintomi di astinenza siano cosi lievi è una buona notizia. Significa che smettere è facile. Tuttavia, proprio l'irrilevanza del fastidio fisico può creare confusione in alcuni fumatori. Questi identificano la sensazione solo come un "Ho bisogno di, oppure voglio una sigaretta". Se, o quando, provate questa sensazione, è fondamentale che smettiate di interpretarla come un "Voglio una sigaretta" e iniziate a riconoscerla per quello che è: il vostro organismo organismo che si sta liberando dalla dall a nicotina. Immaginate che ci sia un Piccolo Mostro dentro di voi, in cerca di un po' d'acqua in mezzo a un deserto e voi lo lasciate morire di sete. Invece di pensare: "Voglio una sigaretta, ma non posso averla", pensate: "Questo e il Mostriciattolo che pretende la sua dose. Questo Questo e ciò che un fumatore prova durante tutta la sua vita da fumatore. Un nonfumatore non sente questo fastidio. Non e stupendo? Io sono un non fumatore, perciò tra poco me ne libererò definitivamente!" In questo modo i sintomi di astinenza diverranno momenti di piacere. Ricordate a voi stessi che non provate dolore e che qualsiasi fastidio possiate percepire non è dovuto al fatto clic avete smesso di fumare, ma all'aver un giorno

iniziato a farlo. Ricordatevi che fumare un'altra sigaretta, ben lungi dall'alleviare quel disagio, farà sì che continuiate a soffrirne per il resto della vostra vita. Gioite nel far morire di sete quel Mostriciattolo che avete dentro. Traete piacere dai suoi spasmi.

 

Non sentitevi colpevoli di godere delle disgrazie altrui; dopo tutto, vi stava uccidendo, ucc idendo, vi e costato una fortuna e vi ha tenuto in schiavitù anche troppo a lungo.

 

E ADESSO? Adesso dovreste sentirvi benissimo per aver fumato la vostra ultima sigaretta. Per assicurarvi di continuare ad essere felici non-fumatori per tutta la vita, tutto ciò che dovete fare e seguite il resto delle istruzioni: • Non c'è più niente da aspettare. Siete non-fumatori dal momento in cui avete spento la vostra ultima sigaretta. sigaretta. Avete interrotto interrotto il rifornimento di nicotina e aperto la porta della vostra prigione. prigione. •Accettate il fatto che ci saranno sempre giorni belli e giorni brutti. Comunque, dato che sarete più forti sia fisicamente che mentalmente entro brevissimo tempo, godrete di più dei d ei giorni belli e aff a ffrontere ronterete te meg meglio lio quelli q uelli brutti. •Siate consapevoli consapevoli del fatto che nella vostra vita sta avvenendo avvenendo u un n grande cambiamento. Come per tutti i cambiamenti, anche se in meglio, può volerci del tempo perché mente e corpo vi si adattino. Non preoccupatevi se vi sentirete diversi dal solito o disorientati per qualche giorno: accettatelo e basta. •Ricordate che avete smesso di fumare, non di vivere - al contrario, adesso potete iniziare a godervi pienamente la vita. Non cambiate cambiate stile di d i vita, a meno che vogliate farlo indipendentemente dall'aver smesso di fumare. •Non evitate i fumatori, o le situazioni in cui si fuma. Uscite e godetevi la vostra vita sociale e affrontate affrontate le situazioni stressanti, fin dall'inizio. dall 'inizio. •Non invidiate i fumatori. Q Quando uando siete in loro compagnia, compagnia, ricordate ricordate che non vi state privando di nulla: chi Io sta facendo sono loro. lo ro. Saranno Saranno loro l oro ad invidiarvi perché perché vorrebbero essere come voi: LIBERI. •Dimenticate •Dim enticate i sostitutivi. Non ne avete bisogno e comunque non funzionano. •Non dubitate mai della vostra decisione, non mettete mettetela la in discussione sapete che che è stata quella giusta. Non desiderate mai più di fumar fumare. e. Se lo fate, vi vi mettere metterete te in una un a

posizione impossibile: sarete infelici se non fumerete c ancor di più se lo farete. • Assicuratevi Assicuratevi fin dall'inizio che se un'idea del tipo "solo una sigaretta", sigaretta", o "solo una boccata" sfiora la vostra niente, penserete: "EVVIVA! Sono un non-fumatore." Il pensiero svanirà molto rapidamente e il vostro cervello accetterà che sta cercando di coltivare un seme di tabacco su un lucente terreno terreno di acciaio acciaio inossidabile.

 

•Non portate mai con voi delle sigarette, e non tenetene in casa. Se lo fate, aprirete la porta al dubbio e il fallimento sarà quasi garantito. Consiglier Consigliereste este ad un ex-alcolista di portarsi in tasca una fiaschetta di whisky? •Non cercate di rum pensare al fumo, non funziona. Se vi dico: "Cercate di non pensare alle lucertole", a cosa penserete immediatamente? È impossibile fare in modo di non pensare qualcosa. Ancheinfelici. al soloÈprovarci, ci si frustrati infelici. fumo non viadeve far sentire il modo in cuisentirà ci pensate che econta. Se Pensare pensate:al "Non devo fumare", oppure: "Quando mi passerà la voglia di fumare?", naturalmente sarete infelici. Ma se pensate: "Stupendo! Sono un non-fumatore! Evviva! Sono libero!", sarete felici.

 

RIASSUMENDO •Ricordate l'elenco "RAZIONALITÀ". •Il momento migliore per smettere è ADESSO. •Non saltate l'ultima sigare sigaretta. tta. •Leggete attentamente le istruzioni - E SEGUITELE ALLA LETTERA. •Non preoccupatevi degli spasmi del Piccolo Mostro - traete piacere dall'ucciderlo. •CONGRATULAZIONI, ADESSO SIETE UN NON-FUMATORE!

'Evviva!! Sono un non-fumatore!

 

RILASSAMENTO EASYWAY Quando avrete finito di leggere il libro, seguito le istruzioni e fumato la vostra ultima sigaretta, l'allegato CD di rilassamento vi aiuterà ad assimilare il metodo e a far sì che siate felici di rimatine non-fumatori per sempre I Seminari Easyway che si tengono presso i Centri Allen Carr's terminano sempre con una fase di rilassamento. Occorre, però, capire che quel che rende facile lo smettere di fumare è la rimozione dell'illusione che si stia rinunciando ad un vero piacere o ad un sostegno e la fase di rilassamento è solo un utile strumento in questo processo. Quel che è determinante determinante non è né n é il libro ne n e il CD ma il loro lo ro contenuto ovvero ovvero il metodo Easyway.

 

IL RILASSAMENTO: RILASSAMENTO: UN CANALE PER IL MESSAGGIO GIUS GIUSTO TO Immaginate di esse un contadino e di vivere in una zona molto arida. Non a sono sorgenti d'acqua nei paraggi, ma fortunatamente è stato costruito un acquedotto che porta l'acqua da lontano. E’ l’acquedotto a far crescere il vostro raccolto? Certo che no è l'acqua che ne esce. Se la conduttura portasse olio anziché acqua, questo non gioverebbe per niente alle piante. II CD di rilassamento e simile all'acquedotto è utile solo se il contenuto e quello giusto. Con questo libro avete ricevuto il metodo collaudato dell'esperto mondiale su come smettere di fumare. Il CD allegato offre un modo efficace e rilassante per assimilare il metodo senza distrazioni o interruzioni. interruzioni. I clienti dei nostri Centri trovano un ambiente adatto alla distensione: sedie comode, luci soffuse, una temperatura gradevole. Tutto ciò che si deve fare e sedersi, rilassarsi e ascoltare. Fatelo anche voi. Durante l'ascolto del CD qualcuno potrebbe assopirsi - va bene dato che la mente inconscia e comunque in grado di sentire ed assimilare i messaggi. Tuttavia, non è previsto che ci si addormenti, ma che semplicemente ci si rilassi. Se dovesse verificarsi una situazione di emergenza, state certi che la vostra risposta sarebbe del tutto normale, anche se per caso vi foste addormentati.

 

NON C'È ASSOLUTAMENTE NULLA DI CUI PREOCCUPARSI Potreste provare una sensazione di piacevole abbandono o di rilassamento profondo, con i pensieri che fluttuano come in un sogno ad occhi aperti, il che può risultare piuttosto gradevole. La maggior parte delle persone, comunque, riferisce di non provare niente di particolare, al di là del sentirsi piacevolmente rilassata e pronta ad assorbire i messaggi che vi garantiranno di rimanere felici non-fumatori per tutta la vita. Il contenuto di questo CD è stato messo a punto appositamente quale supporto al presente libro ed e completamente diverso da quello usato nei nostri Centri. NON SARÀ EFFICACE SE NON AVRETE GIÀ LETTO IL LIBRO E FUMATO LA VOSTRA ULTIMA SIGARETTA. SE NON L'AVETE ANCORA FATTO, PER PIACERE FATELO PRIMA DI ASCOLTARE IL CD.

 

GLI EFFETTI DEL METODO EASYWAY Ogni giorno sui siti www.Easywayitalia.com - www.cwicditrice.com arrivano nuove testimonianze. Eccone alcune: II libro è un capolavoro. Fumavo da 20 anni 10 sigarette al giorno. Negli ultimi mesi mio figlio di 6 anni ha cominciato ad emularmi: voleva a tutti i costi provare le sigarette, parlava di sigarette, fumo, accendini etc...e mi seguiva ogni volta che uscivo a fumare. Ho deciso di smettere prima di prendere altri provvedimenti per lui. Ho letto il libro. Ho smesso e sono felice, la vera forza è riuscire a smettere senza deprimersi perché non si fuma più. Credete io ho smesso e sono felice, mi è cambiata la vita. E' straordinario grazie grazie grazie. Invito chiunque a leggere il libro anche i non fumatori per capire che cosa può un metodo. Lara Lara Ciampi - Italia 2 anni fa ho letto il libro ed ho smesso definitivamente di fumare. Veramente mitico il metodo di Allen Carr, anche perché avendo iniziato a filmare a 15 anni e ora ne ho 56, avevo già provato a smettere più volte ma poi ho sempre ricominciato. Ora non ho nessuna tentazione sembra un miracolo. Grazie ad Allen Carr e a tutti quelli che continuano a divulgare il suo metodo che serve a salvare tante vite. Siete dei benefattori ed anch'io faccio nel mio piccolo pubblicità al metodo. Ciao e W Allen Carr e che dio lo benedica da lassù. Andrea Turri - Italia 30 Settembre 2008 - 30 Settembre 2011. Sono passali 3 anni e mi sembra ancora di sognare. sognar e. Grazie Giovanni Calvin • Italia Ormai è da un anno che ho smesso dii fumare grazie al libro. Ho fumato tre pacchetti al giorno per vent’'anni. Vent’anni di schiavitù, di denti neri, alito cattivo, soldi buttati. Ho ritrovato il piacere del sorriso (ho i denti bianchi giacché ho smesso di bere anche caffè). Grazie di cuore Allen Carr. Vincenzo Lo Cicero • Italia Grazie Allen mi hai apertogli occhi, ho capito anch'io come te grazie a te dopo 33 anni

di fumo e buio e 53 di età, che non ero un uomo libero mentre adesso lo sono!! è tutto chiaro finalmente e questo è fantastico. Grazie Livio fausone - Italia Caro Allen, FANTASTICO! SONO UN NON FUMATORE! Sono un ragazzo di appena 18 anni e la mia "vita da fumatore " e durata ben CINQUE ANNI E MEZZO, una cosa veramente orrenda.  

Durante questo periodo sono riuscito a toccare un picco di sigarette in un singolo giorno di ben 60/70 e non ne vado per niente fiero. Ho incominciato a cercare di smettere, quando mi sono accorto che mi stavo uccidendo da solo e che il fumo aveva effetti nefasti sulla mia salute; questo è il quarto tentativo di abbandonare la nave che affonda e mi sto rendendo conto che è e sarà l'unico che veramente funziona, infatti dopo due giorni di astinenza da sigarette e sigari non mi sento nemmeno il minimo stimolo ad accendermi una schifosissima sigaretta, anzi provo piacere da non fumare (una sensazione che non ho mai provato prima, DI LIBERTA'). Ti mando un sentitissimo GRAZIE perché sei stato l’unico che è riuscito a farmi smettere. Marco Canestrari - Italia In una sola parola ci sono infinite frasi: * Grazie " Veronica D. - Italia Ora potrete lasciare anche la vostra... Sul alcuni: sito internazionale www.allencarr.com troviamo messaggi da tutto il mondo. Eccone Dopo aver fumato 50 sigarette al giorno per 20 anni, sono finalmente libero dalla loro morsa diabolica. A un mio amico era stato consigliato da un suo amico di leggere il libro. Lo ha fatto e sono 5 anni che non fuma. Il mio amico ha consigliato me di fare lo stesso e sono 4 anni che non fumo. È stato facilissimo, completamente l'opposto di quello che temevo (sintomi di astinenza, paura di ingrassare, ecc.). Il mio figlioletto di 4 anni non mi vedrà mai e poi MAI coti una sigaretta in bocca. Ringrazio Allen Carr per la mia felicità e credo che il suo metodo dovrebbe essere pubblicizzato su ogni pacchetto di sigarette! Mike Gordon, Londra, UK Ho letto il libro ed è magico. Non ci posso credere ho fumato per più di metà della mia vita, proprio come i miei genitori, proprio come loro ... L'idea di smettere, di dover "privare me stesso di qualcosa, ogni giorno per il resto della vita, mi faceva pensare che non sarei mai stato capace di liberarmi. E adesso, adoro essere una non-fumatrice. Una cosa che credevo impossibile e stata facile e piacevole, e continua a piacermi ogni giorno.

Meleti Parker, Lond Londra, ra, UK Ho smesso circa due anni fa con il metodo Easyway di Allen Carr e mi sono sentito molto felice e libero. Non ho mai più avuto voglia di fumare. Non ho mai provato un senso di astinenza o di privazione. Non ho avuto problemi ad uscire con gli amici che fumavano e mi offrivano da fumare, mentre questo era sempre stato un mio punto

 

debole quando avevo provato a smettere in precedenza. Martin Ryme, Belfast, Irlanda del Nord Per 7 anni ho speso una piccola fortuna in sigarette, convivendo con il mio alito cattivo e una serie di altre preoccupazioni che un giovane non dovrebbe avere. Mi consideravo una grazie personaalansiosa statanon infelice la sua stampella. Ora, metodoe insicura Easyway che di sarebbe Allen Carr, solo senza ho smesso completamente com pletamente di fumare, ma affronto affronto ogni giornata con un entusiasmo che non ho h o mai avuto quando fumavo. Adesso Adesso ho fiducia fiducia in ogni cosa e posso vivere il resto resto di quella che spero sarà una lunga vita, libero dal dalla la schiavitù di quell'orribile quell'orribile erbaccia. erbaccia. Jackk Seymour, Surbiton Jac Surbiton,, UK Prima di EASYWAY, di Allen Carr, non avevo mai letto un libro importante nella mia vita (a parte i testi scolastici). Non solo l'ho finito in una settimana, ma l'ho trovato trascinante ed stato ero così ansioso ascoltare e completare, sentire tutto che avevaalla da dire, che sono sveglio per di tutta la notte a leggere le e150 pagine checiò mancavano fine è davvero, ho provato un immenso piacere a spegnere quella che, grazie ad EASYWAY e ad Allen Carr, so essere stata la mia ultima sigaretta! Sono meravigliato di come questo libro abbia rafforzato in me principi e preoccupazioni tanto ovvi che, però, da fumatore, ero stato condizionato a dimenticare. Ora sono un non-fumatore sicuro di se stesso e non mi manca niente. Possa Allen Carr ricevere i mici eterni ringraziamenti. Adam Richardson, Durham, UK Mio marito, mia figlia ed io abbiamo tutti smesso di fumare dopo aver letto il libro. Non stiamo fumando da tre anni. È stato così facile da sembrare un miracolo. Non abbiamo più ALCU A LCUN N desiderio di fumare. fumare. Grazie per averlo reso possibile. L. Formisano , North Carolina, USA Avevo iniziato a fumare alla tenera età di 10 anni. Per molti anni ho provato ogni possibile prodotto per smettere, ma- senza successo. Per il mio 50esimo compleanno, mia sorella mi regalò il libro lib ro di Allen A llen Carr. Il giorno giorno dopo, do po, iniziai a leggere leggere ccon on riluttanza il

dono indesiderato . Oggi Oggi sono un non n on fumatore molto contento. Posso solo lodare il metodo di Allen Carr che vorrei aver conosciuto 20 o anche 30 anni prima. Spero di riuscire a diventare un terapeuta per aiutare a diffondere questo meraviglioso messaggio a tutti gli altri poveri fumatori. Neil Malan, Sudafrica

 

Salve, Signor Carr! Scrivo due righe sul suo libro perché è diventato la mia Bibbia. Un porto sempre con me per ricordarmi di com'ero prima e quanto bene mi sento adesso. Grazie. Heidi Karppinen, Svezia Ho iniziato a fumare 12 non anni.loAdesso ho 29 nuovo un serio. uomo GRAZIE libero. Pensavo di essere perduto,a ma ero. Grazie pere lasono mia di vita. Dico sul GRAZIE GRAZIE Miroslav Kanureeka, Slovakia Ho fumato un pacchetto pacchetto di sigarette sigarette al giorno per più di 20 anni. Ho appena superato i 6 mesi senza fumare. Non potrò mai ringraziarvi abbastanza. Sto regalando il libro a tutti i fumatori che conosco. Juli Goldych, Florida, USA Grazie Allen, sono LIBEROOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Jack Wilson, Sydney, Australia

 

Il giudizio dei medici sul metodo Easyway "Ho avuto modo di sperimentare in prima persona il metodo Easyway di Allen Carr e l'ho trovato estremamente efficace. Lo supporto quindi, senza riserve, come valido metodo per smettere di fumare" Dr. Anil Visram B.Sc, MB Bch, FRCA, Consultane Royal Hospital NHS Trust, ROYAL LONDON HOSPITAL " Non conosco altri metodi che si avvicinino ai risultati ottenuti dal metodo Easyway di Allen Carr. Una percentuale di successo raggiunta (75-80%) di gran lunga superiore a qualunque altra conosciuta da me e dai miei colleghi. Continuerò quindi a raccomandare Easyway sia professionalmente che privatamente" Dr Ricardo Serralta Gonzalez, National Co-ordinator, Medicai Services, SCHWEPPES Quel che mi ha colpito è che non ci sono stati sintomi d'astinenza di cui invece si soffre con gli altri metodi. La percentuale di successo raggiunta e estremamente alta (80%). Dr Jose Alvarez Salcedo, Capo dei Servizi di Medicina, TRANSFESA È sorprendente che Allen Carr, per sua ammissione un non professionista nel campo della psicoterapia cognitivo comportamentale, formulando un metodo semplice ed efficace percon di fumare sia arrivato ad aver successo dove innumerevoli psicologi e psichiatri csmettere on dottorati do ttorati di ricerc ricerca a hanno hann o fallito" Dr William Green, MB, Chb, FRANZCP, MRCPsych,DPM, Head of Psichiatrie Dept, MATILDA HOSPITAL, Hong Kong

 

Ora finalmente puoi dire:

FANTASTICO! SONO UN NON FUMATORE! Sei riuscito a ottenere qualcosa di realmente stupendo. Ogni volta che sentiamo che un fumatore e riuscito a fuggire dalla nave che affonda ci dà un'enorme soddisfazione. Saremmo molto felici di sapere che anche tu sei riuscito a liberarti da questa schiavitù. Usando questa pagina, per cortesia, inviaci la tua testimonianza firmata. Così facendo ci autorizzerai anche a far conoscere ad altri il tuo parere, aiutandoli a fare il grande passo. Grazie ALLEN CARR'S EASYWAY ITALIA Via Renato Fucini 3 20133 Milano Caro Allen, FANTASTICO! SONO UN NON FUMATORE! Firmato Data Nome Città Mail Tel Commenti

 

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