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AI,CUNI ESEMPI MUSICALI

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Riferendoci alle famose psrole del cugino spagnolo di S. Tammaso: (suonare per credere...), facciamo volentieri seguire alle quottro (?!) chiacchiere con di Meola un po' di ruateriale musicule (cartaceo), selezionato da brani particolarmente significotivi del chitarristacampositore. Il tutto, essendo soltsn-

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to un pretesto per una verifica più e 'sonoro' delle asserzioni dimeoliane, è perciò orientato più

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verso lo speculazione teoricq che all'esecu4ione; più che una proposta

del tipo: Di Meola-nota-per-nota, si cerca qui I'approfondimento di slcuni aspetli peculiari de! suo approccio

tecnico (mano sinistra: diteggiature / msno deslra: pennate) e della sue versione musicale, con enfasi sulla con-

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cezione armonica (accordi); buon l{r-

voro! «MEDTTERRANEAN SUNDANCE»

«Mediterranean Sundance», su Elegant Gipsy del 1977, mostra abbastanza chiaramente gli inizi di Di

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Meola come compositore: accordi semplici (talvolta, come il Ml, addirittura senza ia 3u); arrnonie e rneloqui soprattutto die influenzate

dal flamenco, per le sue -sonorità e anche per Ie possibilità di mettere in vetrina una tecnica mozzafiato. Anche per ciò ci riferiamo alla versione presente in Friday Night In San Francisco, che è suonata insieme a sua maestà Paco (de Lucia) e ad una composi-

zione di quest'ultimo: «Rio Ancho», in cui emergono alcuni accordi con uso delle corde a vuoto, che lasceranno segni tangibili sul chitarrista americano (come il DOMaggT e il RE 13, nel finale del tema). Speciale attenzione va prestata all'arpegglo lnrzlale, rn cur una pennata rigorosamente alternata, che inizialmente può risultare un po' ostica, è quella che alla fine permette i risultati migliori, anche come pulizia e timbrica. Per un'interpretazione totalmente

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corretta della frase (famosa) sul SI(7), è consigliabile un accuraro ascolto preventivo, in quanto la pre-

cisione della trascrizione viene minata dalla presenza di sovrapposizioni ritmiche (poliritmia), del resto non inconsuete nemmeno ne1 flamenco (almeno in De Lucia). t2

Chitarre - N. 4/5 - Luglio,zAgosto 1986

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«SOARING THROUGH A DREAM»

L'apertura del recentissimo , dall'omonimo LP (1985), è valore musicale a parte un

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di pennata: alternata e, qui come non mai,

di particolare difficoltà esecutiva, data la figurazione ritmica a terzine, che Di Meola qua e là sincopa pure (sennò è troppo facile...). Da notare anche

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la pienezza di sonori-

tà che le corde a vuoto conferiscono agli accordi.

Va curato particolarmen-

te il passaggio all'arpeggio di SI7' (add 9b), a

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metà della battuta 6. Notevole il 'voicing' del FA Magg9 con SIb al basso. Per la corretta interpretazione ritmica della battuta 10 è indispensabile

l'ascolto del brano, in quanto l'uso della poliritmia rende pressoché intrascrivibile la frase.

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Chitarre - N. 4/5 - Luglio,/Agosto 1986

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