ADOS-2

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Descripción del manual...

Description

ADOS-2 moduli 1 e 2 Corso per l’uso clinico Raffaella Faggioli [email protected]

anno co a orato a sv uppare progetto ADIr-ADOS-2 in Italia:

Costanza Colombi Raffaella Tancredi Antonello Persico Raffaella Faggioli

Filippo Muratori Carlo Lenti nr co c e Antonia Ayala Manuela Sedran Barbara Parrini Roberta Igliozzi Monica Saccani ar ena acc n Tiziana Sordi Maria Grazia Dolcini

La nostra filosofia e la filosofia TEACCH Teaching Expanding Appreciating Collaborate and Cooperating Holistic

Promuovere la QUALITA’ della vita, che sia il più possibile INDIPENDENTE e SIGNIFICATIVA attraverso servizi UTILI e che diano realmente SOSTEGNO alle persone con autismo e alle loro famiglie

GENERARE SAPERE per integrare la PRATICA CLINICA con le TEORIE e le TECNICHE di intervento più rilevanti

I principi della FILOSOFIA TEACCH

1.

Conoscere l’autismo

DIAGNOSI

. 3.

La collaborazione con la famiglia

4. 5. 6.

Favorire l’adattamento L’approccio psicoeducativo e l’insegnamento strutturato L’approccio psicoeducativo e le teorie di riferimento cognitivo comportamentali

. 8. 9.

L’approccio generalista Servizi per tutta la vita e nei vari contesti della comunità

ADOS-2 e ADI-r

Strumenti di assessment diagnostico Nati dall’esigenza di  rendere più oggettive le valutazioni,  facilitare il riconoscimento dei sintomi  permettere il confronto dei dati Consentono la raccolta standardizzata delle informazioni sul comportamento della persona autistica

L’ADOS-2 è una valutazione semi-strutturata

che valuta i comportamenti legati 1. alla comunicazione 2. all’interazione sociale 3. all’uso ludico e immaginativo di giochi e materiali 4. ai comportamenti ristretti e stereotipati che possono essere sintomatologici di un Disturbo dello Spettro dell’Autismo

LE NOVITÀ DELL’ADOS-2

1.

L’aggiunta di un Modulo specifico per i bambini da

2.

La riorganizzazione dei protocolli secondo i criteri del DSM-5 L’introduzione dell’Indice di Severità Una migliore valutazione dei comportamenti ristretti

3. 4. 5.

Una migliore definizione delle strategie di somministrazione di molti item

I Disturbi dello Spettro dell’Autismo DISTURBI GENERALIZZATI/PERVASIVI DELLO SVILUPPO – DSM-IV

nome

Disturbo Autistico

co .

erenze

RM-AF F84.0 Ritardo nello sviluppo del linguaggio 3 Sindrome di AF buon adattamento modi di Asperger F84.5 Interessi molto essere assorbenti Autismo Atipico RM-AF o Non Altrimenti F84.9 Sviluppo atipico Specificato linguaggio verbale Migliori competenze sociali

cara er s c e comun Anomalia qualitativa della comunicazione Anomalia qualitativa dell’interazione sociale e interessi ristretto

DISTURBI DELLO SPETTRO DELL’AUTISMO - DSM-5 2013

I DISTURBI DELLO SPETTRO DELL’AUTISMO (ASD) DISTURBI DELLOSPETTRO DELL’AUTISMO DSM-5 2013

1 unico modo di essere autistici

Area socio-comunicativa: Affetto Sociale (AS) Interessi ristretti e ripetitivi Insorgenza dei sintomi entro i primi 3 anni di vita

AFFETTO SOCIALE Difetto del contatto affettivo con la realtà (Kanner)

UN NUOVO CONCETTO IMPORTANTE

AFFETTO

con questo termine si intende alle dimostrazioni verso un’altra persona di una vasta gamma di emozioni, sentimenti e stati emotivi.

Perché è così difficile fare la diagnosi di un ASD?  Diagnosi basata sull’osservazione di diversi comportamenti che: 1. 2. 3.

possono variare con l’età e con il livello di funzionamento possono cambiare in base alle condizioni ambientali Possono modificarsi in base all’educazione ricevuta

Per fare la diagnosi che cosa cerchiamo? 

Comportamenti bizzarri e/o diversi da quelli attesi



Mancanza di comportamenti attesi

In 3 diversi ambiti 1. Quello comunicativo 2. Quello dell’interazione sociale 3. Della fantasia e della flessibilità mentale

Quando?  I comportamenti devono essere notati o essere stati notati entro i primi 3 anni di vita Eccezione: Per la diagnosi in persone ad altissimo funzionamento possiamo verificare la presenza dei sintomi anche fino all’inizio delle elementari 

Ma non oltre!

La vera difficoltà 

Nessun comportamento è sintomatico solo ed dell’Autismo







Nessuna assenza di comportamento è sintomatica solo ed esclusivamente di autismo Nessuna anomalia nel comportamento è sintomatica solo ed esclusivamente di autismo

Necessità che la ricerca si focalizzasse sullo sviluppo di strumenti standardizzati che Permettessero l’osservazione diretta del comportamento del soggetto  Consentissero la raccolta di am ie informazioni dai genitori 

Questi due aspetti della valutazione NON sono intercambiabili

ADI-r È un’intervista semi-strutturata messa a punto per:

OTTENERE

una gamma completa di informazioni utili a formulare la diagnosi di AUTISMO e dei Disturbi dello Spettro

Per fare la DIAGNOSI È necessario prendere in considerazioni questioni cliniche ampie che non sono “garantite” dall’uso . L’ADI-r e l’ADOS forniscono un approccio alla diagnosi standardizzato ma non completamente esaustivo

IMPRESSIONE CLINICA I punteggi (di tutti i 5 moduli) non dovrebbero mai essere usati come l’unica fonte di informazione per formulare l’impressione clinica o la diagnosi o per decidere se un bambino abbia bisogno di una presa in carico da parte dei

Indipendentemente dal punteggio totale e dal grado di rischio ottenuti attraverso la somministrazione dell’ADOS2, l’esaminatore è responsabile dell’interpretazione dei comportamenti e dei punteggi, collocandoli all’interno di una valutazione allargata sia clinica che dello sviluppo. Nel formulare l’impressione clinica, l’esaminatore dovrà anche considerare i comportamenti osservati nel corso di altre valutazioni, i punteggi ottenuti attraverso altri strumenti utilizzati e i comportamenti in altre situazioni riportate dai genitori.

Altri strumenti utili alla diagnosi e alla programmazione

PEP3 (Vannini, BS 2006)  COMFOR HOGREFE FI 2013  TTAP (2°versione dell’AAPEP – Giunti OS)  Scale Vineland del comportamento adattivo (Giunti OS)  Test QI - Griffith, LEITER, WIPPSI, WISC, WAIS (Giunti OS)  Test per la valutazione del linguaggio verbale (TVL, PPVT, TCGB, APL MEDEA, BLED…) 

 

Valutazione della comunicazione spontanea (Schopler et al, Erickson)

Perché ci piace l’ADI?

Per come permette nel colloquio con i genitori di concentrarsi sui disturbi relativi all’autismo senza troppo sforzo  Per le indicazioni che offre per predisporre un buon lavoro di trattamento  Per come sostiene il lavoro con i genitori  Per come aiuta a parlare delle bizzarie dei bambini e ragazzi per i quali ci viene chiesto un consulto  Per come ci permette di conoscere lo stile della famiglia  Per lo stimolo a pensare sia alla persona, sia allo stile am are, s a a au smo e a suo con nuum 

Perché ci piace l’ADI?

Per come aiuta a guidare la raccolta dell’anamnesi di pazienti adulti  Per lo scambio ossibile fra enitori e fi li adulti 

perché ci piace l’ADOS-2?:

Per come sostiene e svilu a il lavoro di è ui e Per le indicazioni per predisporre buone idee per sviluppare l’inizio del trattamento Per come sostiene il lavoro con i genitori Perché può essere condiviso da tutti i componenti dell’èquipe

Spunti per il il lavoro diagnostico mod., 1 e 2 



È più facile condividere con i genitori quali comportamenti del bambino ci inducono a fare una

Ci possiamo fare un’idea dell’interazione fra mamma e bambino

Buone idee per il trattamento Gli items relativi all’interazione sociale possono dare utili indicazioni rispetto all’avvio di un lavoro basato ’ Per esempio: contatto oculare, risposta al sorriso e all’attenzione condivisa ecc.

Buone idee per ampliare la valutazione Gli items relativi alla comunicazione possono essere spunto per : Decidere se e quali aree della comunicazione indagare e valutare  decidere quali strumenti di valutazione delle abilità comunicative utilizzare 

ADI-R E ADOS-2 Ottima base per lo sviluppo della ricerca

confronto dei dati  raccolta standardizzata delle informazioni sul 



Condivisione dei criteri diagnostici a livello internazionale

Interpretazione dei dati ADOS Assunto di base s a poss e raccog ere un ns eme valido per la codifica, che 

comportament

Possa essere simile a quello elicitato da un altro osservatore o in un altro momento

TRAINING

Formazione 

Formazione per l’USO CLINICO 1 giorno di formazione per Mod. Toddler 2 giorni di formazione per Mod 1-4 dimostrazione e scoring in comune Consiglio: mantenere un lavoro di gruppo supervisione



Training per la RICERCA - acqu acquis isiz izio ione ne del del PATENTINO acqu s z one e a a t tram te tra n ng spec co con formatore autorizzato dagli autori

1 giorno in piccolo gruppo + invio video per Mod. T 2 giorni e mezzo in piccolo gruppo + invio video per Mod. 1-4

INSORGENZA DEI SINTOMI: ENTRO I 3 ANNI 

DA 12 MESI A 3 ANNI



MOD. 1 o 2 DIRETTA



DA 3 ANNI IN SU



ADI-R (si può somministrare fin dai 2 anni)

L’ADOS-2 è standardizzata per Compiti e attività  Materiali  Comportamenti dell’esaminatore  Comportamenti che possono essere osservati  Modalità di quantificazione dei comportamenti del soggetto  Modalità di formulazione della diagnosi  Training dell’esaminatore ’ ’ 

L’ADOS-2 consiste in una serie di attività standard che forniscono all’esaminatore la possibilità di osservare, in base ai ’ , direttamente significativi ai fini della diagnosi di ASD.

comunicative in cui si combinano situazioni strutturate e non

 Tempo di somministrazione



Dai 40 ai 60 minuti

Protocolli di notazione Modulo Toddler

Bambini da 12 a 30 mesi che non hanno sviluppato linguaggio con frasi

Modulo 1

Bambini da 31 mesi che non hanno svilu ato linguaggio per frasi

Mod. 2

Bambini di qualsiasi età che posseggono linguaggio per frasi ma non sono verbalmente fluenti

Mod. 3

Bambini e giovani adolescenti verbalmente fluenti

Mod. 4

Tardo adolescenti e adulti verbalmente fluenti

Frase flessibile di almeno 3 parole

Uso regolare spontaneo e dotato di significato di affermazioni di 3 arole incluso un verbo

Linguaggio fuente

Produzione di una gamma flessibile di varie frasi, che vadano oltre il contesto immediato e che esprimano connessioni logiche al loro interno

ORGANZZAZIONE DEI PROTOCOLLI ATTIVITÀ OSSERVAZIONE Compiti somministrati dall’esaminatore che consentono ’ ITEM CODIFICA Aspetti particolari del comportamento su cui focalizzare l’osservazione. ’ attribuendo un punteggio ALGORITMO

Attribuzione dei punteggi



 



Deve basarsi sull’osservazione dei comportamenti durante l’intera valutazione con ADOS-2 Deve basarsi solo sull’osservazione con ADOS-2 Se i comportamenti cambiano dopo un primo momento di assestamento, devono basarsi sul ’ È importante assegnarli subito dopo la somministrazione

ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI 0

Quando un comportamento non è del tipo specificato

1

Quando un comportamento si presenta moderatamente o leggermente anomalo ma non in modo evidente o non così chiaro come specificato

2

Quando un comportamento è chiaramente anomalo

3

Quando un comportamento è marcatamente anomalo in modo tale da interferire con la valutazione o quando il comportamento è così limitato o assente da non poter essere valutato

4

Quando il soggetto non ha mai parlato spontaneamente (item1 mod.T e 1

7

Quando compare un’anomalia ma non del tipo specificato

8

Quando il comportamento non si è verificato

9

Quando un item non può essere valutato per motivi diversi da quelli previsti da punteggi 7 e 8 (per es. l’esaminatore non lo ha somministrato) – non compare sui protocolli

Conversione dei punteggi punteggio

conversione

0, 1 e 2

Restano uguali

3 Diventa 2

7, 8, 9

Diventano 0



ATTENZIONE Nei moduli si possono trovare item con lo stesso titolo ma con contenuto diverso: leggere con

Es. item INDICARE Mod. Toddler e 1 – include il gesto di indicare per chiedere Mod. 2 – include solo indicare per mostrare e dirigere l’attenzione dell’adulto

GESTI ATTO DELLE MANI O DEL CORPO UTILIZZATO PER TRASMETTERE UN MESSAGGIO A UN’ALTRA PERSONA I SEGNI POSSONO ESSERE CONSIDERATI GESTI SE CONNOTATI DA INTENZIONALITÀ COMUNICATIVA. MOVIMENTI NON CHIARI O CHIARI SOLO AI GENITORI NON SONO CONSIDERATI GESTI. AZIONI INSERITE IN UNA SEQUENZA LUDICA NON SONO CONSIDERATI . SE SONO UTILIZZATI CON INTENTO COMUNICATIVO (Soffiare per avere le bolle) INVECE SI. SE FA FINTA IMPUGNANDO UN OGGETTO NON È UN GESTO MA GIOCO DI FAR FINTA.

gioco funzionale



Utilizzo di giocattoli o materiali in accordo con con quella che è la loro appropriata finalità

Differenze fra e immaginazione/creatività

Si focalizza su comportamenti di gioco immaginativo con riferimento a comportamenti più simbolica e che comprendono elementi di far finta

DIAGNOSI 

CLASSIFICAZIONE ADOS-2



Mod. Toddler: LIVELLO DI RISCHIO Mod.1-4: AUTISMO DISTURBI DELLO SPETTRO



DIAGNOSI GENERALE

   

PUNTEGGIO DI COMPARAZIONE si usa per comprendere il livello generale di relativamente all’età cronologica e al livello di linguaggio in confronto con altre persone con ASD

severità dei sintomi

STANZA

 



Dimensioni adeguate Sedia comoda per il/i genitore/i – su un lato e leggermente dietro il tavolo Una superficie dove mettere i materiali che non devono essere alla portata del bambino ’

 



 

MODULO 1 Per bambini da 31 mesi in avanti Abilità verbali: da assenza di linguaggio a frasi Attività di gioco con giocattoli adatti a bambini sotto i 3 anni Somministrare tutte le attività del modulo Flessibilità ma coerenza e rigore – su richiesta dell’esaminatore

 







INIZIARE Indirizzare il bambino verso i giocattoli Informare il genitore che gli verrà chiesto di Incoraggiare il genitore a incoraggiare il bambino normalmente e a interagire con lui normalmente quando è il bambino che apre Chiedere al genitore di non commentare e di non in irizz r iri r il m r m n l m in Evitare di lasciare al bambino oggetti portati da casa

inizio attenzione congiunta Si tratta dello spostamento dello sguardo su tre punti, tra una persona e un oggetto senza altro apparente scopo se non quello di condividere interesse o piacere (può coinvolgere oppure no anche il gesto dell’indicare. Si considera spostamento dello sguardo su tre punti quando un bambino guarda un oggetto, guarda una persona (con l’obiettivo di c ttur rne l’ ttenzione er diri erl verso l’oggetto) e guarda di nuovo verso l’oggetto, oppure quando il bambino guarda prima la persona poi l’oggetto poi di nuovo la persona.

ALGORITMO DEL MODULO 1 Scegliere la colonna corretta dell’algoritmo in base alla valutazione dell’Item A1 DA POCHE PAROLE A NESSUNA PAROLA Punteggio 3 o 4 all’item A1 “Livello complessivo di linguaggio parlato non ecolalico”

ALCUNE PAROLE Punteggio 0,1 o 2 all’item A1 “Livello complessivo di linguaggio parlato non ecolalico”

MODULO 2 

Bambini di qualsiasi età che hanno sviluppato

quindi un livello di linguaggio inferiore a quello di un bambino di 4 anni

MODULO 1 Gioco libero 2. Risposta al nome 3. Risposta all’attenzione congiunta 4. oco con e o e sapone 5. Anticipazione di una routine con oggetti 6. Sorriso sociale di risposta 7. Anticipazione di una routine sociale 8. Imitazione funzionale e simbolica 9. Festa di compleanno 10.Snack 1.

E

MODULO 2 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

Prova di costruzione Risposta al nome Gioco di immaginazione oco n era vo cong un o Conversazione Risposta all’attenzione congiunta Prova di dimostrazione Descrizione di una figura Raccontare una storia da un libro Gioco libero

. 12. 13. 14.

Snack Anticipazione di una routine con oggetti Gioco con le bolle di sapone

  



INIZIARE Mettere a suo agio il bambino Indirizzare il bambino verso la prova di costruzione Rassicurare il genitore che può incoraggiare il bambino normalmente e a interagire con lui normalmente quando è il bambino che apre Chiedere al genitore di non commentare e di non indirizzare o dirigere il comportamento del bambino







 

DURANTE LA SOMMINISTRAZIONE Strutturare le prove come indicato, interagire ma non indurre comportamenti Essere attivi e interattivi ma assegnare il punteggi in base alle iniziative del bambino piuttosto che sulle risposte Attenzione a non codificare risposte stereotipate o ri i iv m f r n i r ivi Fornire lodi e incoraggiamento Seguire le linee guida indicate e non variare la gerarchia di stimoli

ALGORITMO DEL MODULO 2 Scegliere la colonna corretta dell’algoritmo in base all’età cronologia

MENO DI 5 ANNI Età cronologica inferiore a 5 anni

PIÙ DI 5 ANNI Età cronologica superiore a 5 anni

MODULO 3 

Bambini di qualsiasi età fino a 15 anni con linguaggio



non è richiesta la presenza del genitore

MODULO 2 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.

Prova di costruzione Risposta al nome Gioco di immaginazione Gioco interattivo congiunto Conversazione Risposta all’attenzione congiunta Prova di dimostrazione Descrizione di una figura Raccontare una storia da un libro Gioco libero Festa di compleanno Snack Anticipazione di una routine con oggetti Gioco con le bolle di sapone

E

MODULO 3

1.

Prova di costruzione Risposta al nome Gioco di immaginazione Prova di dimostrazione Descrizione di una figura Raccontare una storia da un libro Fumetti Conversazione e racconto Emozioni Difficoltà e fastidio nelle relazioni sociali Pausa Amici relazioni e Matrimonio Solitudine Inventare una storia

2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.

MODULO 3 



SI al proprio stile interattivo serio, giocoso, scherzoso SI fornire esempi personali o ricondotti a persone della stessa età



NO sforzarsi di tenere vivo lo scambio



NO prevenire le risposte

MODULO 4 

ADOLESCENTI GIOVANI ADULTI E ADULTI



non è richiesta la presenza del genitore

MODULO 3 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.

Prova di costruzione Risposta al nome Gioco di immaginazione Prova di dimostrazione Descrizione di una figura Raccontare una storia da un libro Fumetti Conversazione e racconto Emozioni Difficoltà e fastidio nelle relazioni sociali Pausa Amici relazioni e Matrimonio Solitudine Inventare una storia

E

MODULO 4

10.

Prova di costruzione* Raccontare una storia da un libro Descrizione di una figura* Conversazione e racconto Lavoro e Scuola attuale* Difficoltà e fastidio nelle relazioni sociali Emozioni Prova di dimostrazione Fumetti* Pausa

11.

Vita quotidiana*

12.

Amici relazioni e Matrimonio Solitudine Progetti e Speranze Inventare una storia

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.

13. 14. 15.

Il Modulo TODDLER 

modulo pensato per valutare bambini con capacità espressive verbali limitate



età cronologica compresa fra i 12 e i 30 mesi



età mentale non verbale di almeno 12 mesi



kit: kit Toddler + parte del kit Mod.1



si focalizza su come il bambino risponde ad attività scarsamente strutturate che implicano materiali stimolanti

Il Modulo TODDLER 







indaga se il bambino intraprende iniziative sociali in modo da mantenere l’interazione obiettivo: osservare se il bambino mostra comportamenti associati all’Autismo se si, che aspetto assumono in un’interazione sociale na ura e

Il Modulo TODDLER 







ottenere un campione di comunicazione per definire la scelta fra Toddler, 1 e 2 scelgo modulo 1 se il bambino NON ha sviluppato un linguaggio verbale per frasi ma ha più di 30 mesi scelgo Modulo 2, a qualsiasi età (anche prima dei 30 mesi) se parla con frasi semplici modulo per bambini che si spostano autonomamente

Il Modulo TODDLER 







se il bambino NON ha raggiunto un’età non verbale di 12 mesi: da informazioni utili da utilizzare in modo descrittivo per aiutare a descrivere i punti di forza e di debolezza del funzionamento del bambino. ATTENZIONE: interpretare con estrema cautela! Risomministrare il MOd. Toddler quando il bambino è cresciuto

Il Modulo TODDLER 

almeno un genitore presente



elencare i comportamenti



alcuni item in codifica richiedono di valutare il comportamento verso i genitori

Il Modulo TODDLER 



    

attenzione all’item A1: “livello complessivo di linguaggio parlato non ecolalico” è importante per determinare la selezione dell’algoritmo finale 0 = uso regolare di espressioni con 2 o più parole 1 = solo frasi occasionali, per lo più parole singole 2 = solo singole parole, almeno 5 durante la valutazione 3 = almeno 1 parola ma meno di 5 parole 4 = nessuna parola spontanea

Il Modulo TODDLER 

somministrare tutte le attività



flessibilità solo per favorire la fluidità della relazione

Gerarchia degli stimoli  La gerarchia prevede di partire dalla strategia meno strutturata fino a quella più strutturata per vedere di





Posso aumentare la struttura intesa come facilitazione e come tempi di attesa ’ Se mostro NON posso valutare quel comportamento come spontaneo ma solo come imitatato

Prima dell’osservazione  Preparare la stanza 



Materiale accessibile ma non accessibile (un tavolo alto o una mensola e coprire il materiale) No sedie con cinturino, il bambino deve muoversi e voglio vedere come si organizza autonomamente



Sedia comoda per genitore



Materiale che funziona

Il Modulo TODDLER: avvio  spiegare al genitore che . persona non conosciuta 



2. deve rispondere al bambino se è lui che apre e aiutarlo a tranquillizzarsi se all’inizio è spaventato 3. non dovrebbe interagire con il bambino a meno che non sia richiesto da esaminatore nè dovrebbe indirizzare la sua attenzione verso quello che fa l’esaminatore o dargli istruzioni

Il Modulo TODDLER: avvio  spiegare al genitore che . oggetti suoi 

6. entrare in relazione imitando il bambino che gioca

Attività 1: gioco libero  focus:  1. il bambino ricerca spontaneamente il     



2. usa riferimento congiunto ad altri oggetti? 3. come comunica? 4. esprime affetto? 5. esplora i materiali? 6. come e con quale frequenza passa da un materiale all’altro? 7. compie azioni ripetitive?

Attività 1a: Gioco Libero - Palla  focus:  osservare come il bambino risponde all’introduzione che prevedono l’utilizzo della palla

Attività 2: Bloccare l’accesso al ioco  osservare la reazione a una situazione socialmente ambigua in cui intenzionalmente gli si impedisce di usare un gioco senza motivo apparente

Attività 3: risposta al nome    

focus:

osservare: se il bambino si orienta verso chi lo sta chiamando se aggancia lo sguardo

Attività 4: Gioco con le bolle di sapone       

focus:

osservare: le manifestazioni di affetto l’inizio di attenzione condivisa la condivisione del divertimento le richieste il comportamento motorio

Attività 4a: Gioco con le bolle di sapone fare uno scherzo  focus:      

osservare: le manifestazioni di affetto l’inizio di attenzione condivisa la condivisione del divertimento le richieste il comportamento motorio

Attività 5: Anticipazione di una routine con gli oggetti  focus:      

osservare: le manifestazioni di affetto l’inizio di attenzione condivisa la condivisione del divertimento le richieste il comportamento motorio (attenzione a stereotipie)

Attività 5a: Anticipazione di una routine con gli oggetti - Non si riesce più a giocare  focus:





la risposta del bambino a questa situazione ambigua in cui sembra che non si riesca a portare avanti il gioco in modo non intenzionale notare: uso di comportamenti comunicativi e integrazione fr l r

Attività 6: anticipazione di una routine sociale 

Focus:



notare: manifestazioni di affetto tentativi da parte del bm di iniziare una routine sociale



notare se i comportamenti sono socialmente diretti

 

Attività 7: Risposta all’attenzione congiunta 

Focus:



valutare se il b, è in grado di seguire lo spostamento di



alla fine osservare le modalità di gioco, il divertimento condiviso e la triangolazione

Attività 8: Sorriso sociale di risposta  





Focus:

valutare se il bambino sorride in risposta a: . b. sorriso più vocalizzi giocosi del genitore che implica l’essere toccato ma non lo tocca c. l’essere toccato

Attività 9: Bagnetto 

Focus:



valutare l’interesse del bambino a unirsi alla situazione



 

attenzione all’uso che fa della bambola, per dare 0 deve animarla lui contributi spontanei al gioco divertimento al gioco far finta

Attività 9: Bagnetto - Ignorare 

Focus:



osservare:

 

come reagisce al ritiro dall’interazione se e come richiede attenzione (apre)

Attività 10: Imitazione funzionale simbolica  

 

Focus:

uso di oggetti in miniatura e di un sostituto simbolico ’ consapevolezza sociale divertimento condiviso

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