85 Pag-ITA-UNA via DI SALVEZZA-Aldo Danese - Manuale Di Meditazione (Tolle, Chopra, Watts, Krishnamurti)

January 28, 2017 | Author: Schwarz Adler | Category: N/A
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Una via di Salvezza La Condizione umana La condizione degli esseri umani: perduti nel pensiero. La maggior parte delle persone passa tutta la vita imprigionata nei confini dei propri pensieri. Non vanno mai oltre lo stretto, mentale, senso personalizzato del sé, condizionato dal passato. (T) In voi, come in ogni altro essere umano, vi è una dimensione di coscienza molto più profonda del pensiero. È la vera essenza di chi siete voi. Potremmo chiamarla PRESENZA, consapevolezza, coscienza incondizionata. (T) Trovare quella dimensione libera voi e il mondo dalla sofferenza che infliggete a voi stessi e agli altri quando ciò che conoscete è solo il piccolo me costruito dalla mente. Amore, gioia, espansione creativa, pace interiore possono entrare nella vostra vita solamente grazie a quella dimensione incondizionata di coscienza. (T) Se potete riconoscere, anche solo ogni tanto, i pensieri che attraversano la vostra mente come semplici pensieri, se potete osservare i vostri schemi reattivi ed emozionali mentre avvengono, allora quella dimensione sta già emergendo in voi come CONSAPEVOLEZZA, nella quale pensieri ed emozioni accadono. È lo spazio interiore senza tempo nel quale si svolge il contenuto della vostra vita. Il risveglio spirituale è il risveglio dal sogno del pensiero. L’identificazione con la propria mente, rende ineluttabile il pensiero. Non essere capaci di smettere di pensare è un’afflizione terribile, ma non ce ne rendiamo conto perché quasi tutti ne soffrono, per cui è considerato normale. Questo rumore mentale incessante ci impedisce di trovare quel regno di quiete interiore che è inseparabile dall’Essere. Crea inoltre un falso sé generato dalla mente che getta su di noi un’ombra di paura e di sofferenza. (T) Chi è obbligato a pensare, il che significa quasi tutti, vive in uno stato di apparente separatezza, in un mondo follemente complesso di continui problemi e conflitti, in un mondo che riflette la sempre crescente frammentazione della mente. (T)

2 Ognuno di noi sente continuamente una voce o diverse voci nella testa: “i processi di pensiero involontari che non ci rendiamo conto di poter fermare. Monologhi e dialoghi continui”. (T) Questa voce commenta, opera congetture, giudica, confronta, si lamenta, esprime preferenze e avversioni. La voce non è necessariamente pertinente alla situazione in cui ci troviamo in quel momento; può rivivere il passato prossimo o remoto oppure preparare o immaginare possibili situazioni future. Qui spesso immagina cose che vanno storte o esiti negativi: è quella che chiamiamo “preoccupazione”. Talvolta questa colonna sonora è accompagnata da immagini visive o “filmati mentali”. Anche se la voce è pertinente alla situazione contingente, la interpreterà nei termini del passato. (T) Questo perché la voce appartiene alla nostra “mente condizionata”, che è il risultato di tutta la nostra storia passata oltre che dalla mentalità culturale collettiva che abbiamo ereditato. Pertanto noi vediamo e giudichiamo il presente con gli occhi del passato e ne ricaviamo una visione totalmente distorta. Molte persone vivono con un torturatore nella testa che le attacca di continuo e le punisce sottraendo loro energia vitale. È la causa di innumerevoli sofferenze e infelicità, nonché di malattie. La buona notizia è che possiamo davvero liberarci dalla mente. Possiamo cominciare subito, ascoltando la voce nella nostra testa quanto più spesso possibile. Dobbiamo prestare particolare attenzione a eventuali schemi di pensiero ripetitivi, quei vecchi dischi di grammofono che ci suonano in testa da molti anni. È questa l’unica vera liberazione. L’inizio della libertà è capire che noi non siamo l’entità che ci possiede, quella che pensa. Saperlo ci consente di osservare tale entità. Nel momento in cui cominciamo a osservare l’entità pensante, si attiva un più elevato livello di consapevolezza. Cominciamo a capire che vi è un vasto regno di intelligenza al di là del pensiero, che il pensiero è soltanto un aspetto minuscolo di tale intelligenza. Capire che le cose davvero importanti (amore, bellezza, gioia, creatività, pace interiore) nascono al di là della mente. Così cominciamo a risvegliarci. (T) Quando perdete il contatto con la quiete interiore,

3 perdete il contatto con voi stessi. Quando perdete il contatto con voi stessi, vi perdete nel mondo. La mente pensante è uno strumento utile e potente, ma anche molto limitante quando si impadronisce di noi, quando dimentichiamo che è solamente un piccolo aspetto della Coscienza che siamo. Il regno della Coscienza è molto più vasto di quanto il pensiero possa afferrare. Quando non credete più a ciò che pensate, avete fatto un passo fuori dal pensare e vedete chiaramente che colui che pensa non siete voi. (T) L’illuminazione è uno stato di totalità, di essere “in unione” e pertanto in pace. In unione con la vita nel suo aspetto manifesto, il mondo, e con il proprio sé più profondo e la vita non manifestata: in unione con l’Essere. L’illuminazione è non soltanto la fine della sofferenza e del conflitto continuo interiore ed esteriore, ma anche la fine della terribile schiavitù del pensiero incessante. Quale incredibile liberazione!

Ritornare a casa Il giardino di tanti anni fa, la magica terra dove tutto è possibile è ancora là che ci aspetta. È il paese dove anche gli oggetti parlano e ogni giorno è una nuova e magnifica avventura. In quel luogo la magia è l'ingrediente principale della vita e quella che chiamiamo realtà è indefinita e impalpabile come la nebbia. Laggiù i cavalieri si battono ancora per l'amata fanciulla e, nel profondo del cuore, le fate parlano coi mortali. Questo luogo non è scomparso è ancora vicino a noi, riflesso dai nostri occhi. Forse la bambina, o il bambino, che lo abitava è rimasto ferito dalle negatività e dalle sofferenze della vita ma è certamente ancora vivo. Sicuramente si è nascosto dietro qualche siepe fiorita; è lì che ci aspetta, che vuole essere amato, vuole guarire per tornare a giocare con noi. Se riusciremo a rintracciare il magico territorio nel quale abbiamo vissuto la nostra fanciullezza, troveremo la pace del cuore. Per farlo, non dobbiamo scalare le più alte vette dell'Himalaya o inoltrarci nel terribile deserto di Gila; non siamo obbligati a raggiungere gli altopiani andini per ascendere le misteriose scalinate di Macchu Picchu. E non si tratta nemmeno di esplorare un pianeta lontano e pericoloso né di viaggiare fino ai limiti estremi della galassia. Per trovare il tesoro nascosto nel cuore, dobbiamo solo volgere lo sguardo al nostro interno. (Regi)

4 Il nostro desiderio più grande è quello di tornare a casa, ritrovare il paradiso perduto dal quale fummo scacciati a causa delle convinzioni e dei limiti che la famiglia e la società hanno imposto alla nostra mente. La strada che ci riporta a casa inizia da noi, dal nostro cuore senza limiti come l'universo. Dentro di noi, nascosto nelle profondità più remote, si trova un giardino incantato e bellissimo: il giardino del cuore. In questo luogo, libero dalla tirannia degli affanni quotidiani, immune dalla schiavitù del tempo, esiste il Sé, la nostra parte divina e immutabile, la fortezza inespugnabile che nessun nemico potrà mai conquistare. (Re) La nostra Casa è questo istante Il solo tempo che esiste. Se volete tornare a casa, abbiate chiaro che la casa è questo attimo presente. Tutto il potere e la realizzazione agognati dagli esseri umani esistono nell'attimo presente. Nell'ora vi è una tremenda energia, più grande di quanto la mente possa immaginare. Nulla è più vicino, eppure nulla scivola via così velocemente. Per venirne a capo, dovete capire che voi siete questo momento. Tutto il potere qui presente deve essere trovato interiormente. (Chopra) L'istante più opportuno per cominciare il viaggio è questo e non domani o la prossima estate, oppure quando avremo tempo, o quando avremo risolto quel problema che tanto ci assilla; il momento è quello presente e il luogo è questo. Il viaggio nel mondo della magia e dei miracoli comincia in questo preciso istante. (Re) Qualunque cosa sia accaduta finora non ha importanza. Il passato è andato e non tornerà più e il futuro deve ancora accadere; il solo tempo che esiste è il momento presente e l'unico luogo che conta è quello nel quale ci troviamo. È giunto il momento di raccogliere la sfida che ci propone la vita. Vogliamo essere felici e liberi di scegliere personalmente come si deve svolgere la nostra esistenza, oppure preferiamo farci trascinare dagli eventi, come una nave in balia della tempesta? (Regi) Facciamo dell’adesso Il fulcro della nostra Vita. C’è un problema che ci assilla? Entriamo nel presente. Ci sentiamo soli o la tristezza ci opprime, accettiamo il presente e osserviamo quello che accade nella mente. Vogliamo sentirci più sicuri o la salute ci dà dei problemi? Dobbiamo essere più presenti. È così che si fa; ogni volta che siamo in difficoltà, entriamo nel presente. Ciò che desideriamo è racchiuso in questo istante. Nel qui e ora è

5 nascosta un’enorme quantità di energia che aspetta solo di manifestarsi. Se vogliamo trovare la pace e la gioia di vivere, possiamo farlo solo adesso. Il passato non esiste più e il futuro deve ancora essere creato. L’unica realtà è questo istante, la sola dimora in cui possiamo vivere. (Regi) La Vita è Adesso Niente è mai avvenuto nel passato Nulla avverrà nel futuro È bello vivere in questo momento, a contatto con l’energia che lega gli esseri viventi in un unico abbraccio; nell’amore che unisce i cuori degli uomini e delle donne del pianeta in un immenso cuore collettivo. Venite qui, in quest’istante. Solo così potremo incontrarci, fonderci, diventare una sola cosa ed essere felici. Non aspettate domani, perché si vive solo adesso. La felicità esiste solo nel momento presente, in questo istante nel quale la vita assume il suo vero significato. La mente si trova sempre nel passato o nel futuro, in un tempo che semplicemente non esiste, mentre il corpo è sempre qui, nel presente. Quando ci troviamo immersi nel passato o intenti a prefigurare ciò che ci porterà il domani, non viviamo ma sogniamo di vivere. (Re) Noi siamo questo istante, l’intero significato della vita è qui e ora. E quando siamo presenti, nel momento in cui ci ascoltiamo vivere senza il filtro della mente, scopriamo il potere, la nostra vera natura. Se entriamo in questo momento, se ci uniamo alla Vita e diventiamo una sola cosa con essa, incontriamo la pace, la gioia d’essere vivi, la libertà e l’amore. Entrare nel presente significa scoprire il non-manifestato, il luogo delle infinite possibilità. Allora i nostri desideri troveranno soddisfazione perché partiranno da uno stato di felicità, dalla gioia ineffabile dell’unione con tutto ciò che esiste. (Re)

La realtà e l’illusione La Realtà è il Momento Presente, l’istante nel quale la Vita pulsa e vibra in tutto il suo infinito potenziale. L’illusione è tutto il resto: passato e futuro e ogni altro concetto creato dalla mente. Il passato è andato, non esiste più, e il futuro deve ancora essere creato. Che cosa c’è di più sbagliato, di più assurdo, che trascorrere la Vita in questi luoghi per noi lontanissimi?

6 Eppure, passato e futuro sono gli unici territori nei quali si muove la nostra mente. Solo il corpo si trova sempre nel Presente, in questo istante colmo di fascino e mistero. Ecco perché dobbiamo restare fortemente ancorati ai messaggi e alle sensazioni che il corpo ci invia, istante per istante. L’unica realtà è il corso dell’esistenza, il lasciarsi andare, l’inesauribile e vivo processo della natura, la via dell’acqua che scorre. E noi vorremmo intrappolare il mondo con le nostre parole e definizioni, o catturarlo con leggi e teorie filosofiche. (Regi) La radice della maya (illusione) e della magia è nei concetti. Possiamo quindi usare la concettualizzazione in modo creativo, se sappiamo cosa stiamo facendo1. Ma, se non lo sappiamo, il nostro concetto di realtà ci può illudere totalmente. Per sfuggire a tale illusione, dobbiamo ricominciare ad essere consapevoli di noi stessi e di ciò che ci circonda, senza prendere più sul serio le idee che ci siamo costruite e senza verbalizzare. (W) La vita, nel suo scorrere continuo, è misteriosa e oscura, ma questa oscurità non deve essere intesa come il contrario della luce bensì l’impossibilità d’essere compresa dalla nostra mente superficiale. L’esistenza è inconcepibile perché al di là delle possibilità della parola. Non si può descrivere ciò che si trova oltre la mente stessa. Non c’è separazione tra noi e la vita, tra noi e l’esistenza. Siamo parte del flusso di eventi che accadono incessantemente. L’uomo e il mondo formano un unico processo. (Regi) Passato e futuro sono soltanto pallidi riflessi della luce, della potenza e della realtà dell’adesso. (T) L’essenza di ciò che sto dicendo non può essere capita dalla mente. Nel momento in cui la si afferra vi è un trasferimento di coscienza dalla mente all’Essere, dal tempo alla presenza. All’improvviso tutto appare vivo, irradia energia, emana Essere. (Tolle) Quando lo sforzo ineluttabile di allontanarsi dall’adesso viene meno, la gioia dell’Essere fluisce in ogni cosa che facciamo. Nel momento in cui la nostra attenzione si rivolge all’adesso, avvertiamo una presenza, una tranquillità, una pace. Non dipendiamo dal futuro per trovare appagamento e soddisfazione, non guardiamo più al futuro per trovare salvezza. (Tolle) Nel momento in cui diventiamo Consapevoli di questo,

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Possiamo usare le parole (sutra) per creare nuove strade e convinzioni nella la nostra mente.

7 allora Siamo Presenti. Il mondo che può essere descritto non corrisponde mai al mondo vero e proprio. Il mondo che viene descritto e il mondo reale sono incomparabili: non dobbiamo dimenticare questo fatto, perché altrimenti è come se mangiassimo la carta del menu invece del pranzo vero e proprio, oppure se inghiottissimo i soldi invece del cibo che i soldi possono comprare. La mappa non è il territorio. (Alfred Korzybski) Eppure le persone si comportano proprio così. Perciò, coloro che sono stati ipnotizzati e stregati dalle parole devono essere “svegliati” e riportati al mondo in cui vivono, cioè quello che viene chiamato “mondo materiale” e che irrita gli individui che io definisco “tipi spirituali”. Dietro il mondo materiale (che cambia e perisce), costoro vogliono trovare un mondo spirituale che è più reale e che dura in eterno. (Watts) Per riportare la gente nel mondo reale bisogna temporaneamente sospendere il pensiero astratto, perché le astrazioni causano le differenziazioni. Le astrazioni danno il concetto che voi siete una cosa e io sono un’altra cosa, che gli eventi sono separati l’uno dall’altro, proprio come i minuti sono separati tra loro. Il mondo visto e percepito senza astrazioni è un mondo in cui tutto è connesso: noi, le cose, il Tao e il corso della natura. (Watts) Se le parole rappresentano il mondo reale (anche se non lo sono), dobbiamo essere aperti alla realtà per poterla tradurre efficacemente in parole. Ma non ci è stato insegnato. La maggior parte delle persone pensa in continuazione, in modo compulsivo. Siamo impegnati in una perenne conversazione interiore (dialogo interiore), perché abbiamo paura che, se la conversazione venisse sospesa, noi smetteremmo di esistere. In un certo senso sarebbe effettivamente così. Quindi i taoisti non smettono mai di dire che bisogna essere senza pensieri e avere la mente vuota: (W) Solo così si può comunicare senza distorsioni con il mondo reale. Le forme e i colori in cui siamo immersi sono stati mentali. Perciò, quello che vediamo quando guardiamo (o ascoltiamo) là fuori è quello che sta dentro la nostra testa. Il che significa: siccome l’interno della testa siamo noi; noi non possiamo dire che stiamo guardando fuori. Noi e il Mondo siamo una sola cosa. È così che sentiamo, e ciò vale per tutte le persone. Vale per tutti. (W) L’indefinibile e concreto flusso dell’esistenza è la sola realtà.

8 Percepiamo l’aria che entra ed esce dal corpo. Percepiamo il nostro campo energetico interiore. Tutto ciò che dobbiamo affrontare e gestire nella vita reale è questo momento. Possiamo sempre fare fronte all’adesso, ma non possiamo mai fare fronte al futuro, né siamo tenuti a farlo. La risposta, la forza, l’azione giusta o la risorsa saranno lì quando ne avremo bisogno, né prima né dopo. (T)

Consapevolezza Alla base delle infinite e svariate forme di vita sussiste, infatti, l'unità di uno spirito onnipresente. Non c'è separazione tra l'uomo e tale campo energetico, poiché il campo della potenzialità pura è il vostro Sé: tanto più vivete la vostra vera natura, tanto più vi avvicinate al campo della potenzialità pura. (Chopra) Essere Consapevoli significa sentirsi una sola cosa con ogni altro essere vivente, legati indissolubilmente all’intero Universo. Il vero Sé, che è il vostro spirito, la vostra anima, è immune nei confronti della critica, non teme nessuna sfida e non si sente inferiore a nessuno. Nel contempo è umile e non nutre sentimenti di superiorità nei confronti di nessuno, poiché riconosce che ogni altro soggetto è un'espressione del Sé, dello stesso spirito in forme diverse. Il potere che deriva dal Sé è quindi il vero potere. (Chopra) Il potere del Sé presenta alcune caratteristiche, tra cui quelle di attrarre gli individui e le cose che si desiderano e di esercitare una forza magnetica sulle persone, le situazioni e le circostanze atte a favorire la realizzazione dei propri desideri. Per accedere al Campo della Potenzialità Pura è necessario avvalersi del Silenzio, della Meditazione, dell'Astensione dal Giudizio e del Contatto con la Natura. (Chopra) I nostri occhi sono le aperture attraverso le quali l’universo è consapevole di se stesso.(W) Nascosta nelle profondità più remote dell’anima, c'è una sorgente d'amore infinita, la nostra vera natura. Quando troveremo questo luogo, avremo raggiunto la meta, la ragione che sola può dare il giusto significato all’esistenza. Non è vero che la vita sia una “fregatura” e che il nostro è un destino di eterna insoddisfazione. La vita è una storia d’amore, la più bella storia d’amore che sia mai stata scritta in un romanzo o raccontata in un film. È la storia della nostra anima che cerca ciò che non ha mai perso: l’unione con tutto ciò che esiste, l’unione con la Vita o, se lo preferite, con Dio. E quando l’avremo scoperto,

9 saremo liberi. Potremo continuare a giocare a nascondino con la Vita per la sola gioia di riabbracciarla in ogni istante. (Regi) Il mondo reale non è spirituale, non è materiale; il mondo reale è semplicemente così com’è. (W) La realtà è un riflesso della nostra anima. L’infinito scintillio delle stelle, sul nero velluto della notte, è il cielo del nostro cuore. L’intero mondo che ci circonda è l’immagine della nostra consapevolezza. Non esiste separazione tra noi e quello che vediamo, tra noi e ciò che tocchiamo o che udiamo; dobbiamo solo esserne consapevoli. Lo spazio dentro di noi è vasto quanto ciò che ammiriamo fuori di noi. Siamo un mare senza spiaggia, un abisso senza fondo, una fiamma che arde eternamente; siamo la risposta a tutte le domande. (Re) La nostra coscienza è quasi totalmente occupata dal ricordo e dall’aspettativa. Non ci rendiamo conto che non c’è mai stata, non c’è e non ci sarà mai altra esperienza che quella del presente. (Watts) Non dobbiamo andare in cerca di Dio; Egli è già qui e ora, e andarsene in cerca implica che non ci sia. (W) Nel qui e ora vi è un grande potere, tutto il potere dell’universo. Solo in questo istante si trova Dio, anzi, è nel Presente che noi e Dio diventiamo Uno. Qui si trovano l’amore e la creatività, la gioia e la ricchezza, la compassione e la bellezza. In questo luogo partecipiamo alla creazione ed è qui che percepiamo le voci e i sussurri di ogni stella, di ogni galassia e di ogni essere. (Regi) Forse lo stupore umano di fronte alla vastità dello spazio non è che la meraviglia dell’uomo di fronte a se stesso. (W) Al di sotto del sé superficiale, che presta attenzione a questo e a quello, esiste un altro sé che è più realmente noi del nostro io. Più diventiamo consapevoli del sé sconosciuto (nel caso felice in cui lo diventiamo), più ci rendiamo conto che esso è inseparabilmente connesso con ogni cosa che esiste. (W) L’uomo e il mondo partecipano allo stesso e unico processo naturale, ma noi ci comportiamo come intrusi e saccheggiatori in territorio nemico. (W) Quando diventiamo consapevoli dell’Essere, ciò che avviene in realtà è che l’Essere diviene consapevole di sé. Quando l’Essere diviene consapevole di sé, questa è la Presenza. Poiché Essere, Consapevolezza e Vita sono sinonimi,

10 potremmo dire che Presenza significa Consapevolezza che diviene Consapevole di Sé, o Vita che raggiunge la consapevolezza di Sé. (T) Quando siamo Presenti, Dio si sveglia e ricorda la sua natura. Che meraviglia! (Regi) Nel regno senza tempo in cui dimora Dio, e che è anche la nostra dimora, il principio e la fine, l’Alfa e l’Omega, sono un’unica cosa, e l’essenza di tutto ciò che è mai esistito e mai esisterà è eternamente presente in uno stato non manifestato di unità e perfezione, totalmente al di là di ogni cosa che la mente umana possa mai immaginare o comprendere. (T)

Essere PRESENTI Il presente eterno è lo spazio entro cui si svolge l’intera nostra vita. L’unico fattore che rimane costante. La vita è adesso. Non vi è mai stato un tempo in cui la nostra vita non fosse adesso, né vi sarà mai. In secondo luogo l’adesso è l’unico punto che possa condurci al di là dei confini limitati della mente. È il nostro unico punto di accesso al regno senza tempo e senza forma dell’Essere. (T) Il Presente è la presenza di Dio. Ogni tempo è qui in questo corpo, che è il corpo del Budda. Il passato esiste solo nella sua memoria e il futuro nella sua anticipazione, e l’uno e l’altro esistono ora; poiché, quando il mondo è scrutato direttamente e con chiarezza, il tempo passato e il tempo futuro non si possono trovare in nessun luogo. (W) ACCETTA SEMPRE IL MOMENTO PRESENTE Il Momento Presente è l’unica cosa che esiste. La VITA è adesso. Niente è mai avvenuto nel passato; è avvenuto nell’adesso. Niente avverrà mai nel futuro; avverrà nell’adesso. Siamo presenti a quanto ci accade? Siamo consapevoli d’essere vivi, dello stato del nostro corpo, del respiro? Oppure la vita ci sfugge continuamente dalle mani? Anche in questo momento la nostra consapevolezza non è del tutto presente. Siamo perennemente sommersi da un caotico flusso di pensieri che formano una cortina tra noi e la realtà. (Re) Perché l’Adesso è la cosa più preziosa?

11 In primo luogo perché è l’unica cosa. È TUTTO CIÒ CHE ESISTE La vostra pratica sia quella di distogliere l’attenzione dal passato e dal futuro quando non è necessario. Uscite dalla dimensione temporale per quanto possibile nella vita quotidiana. (T) Spesso non siamo nemmeno consapevoli di quello che stiamo facendo. La mente ritorna senza sosta su quanto è accaduto in mattinata o cerca di prevedere quanto ci aspetta il pomeriggio. Mangiamo e non gustiamo il cibo, passeggiamo e non vediamo il mondo che ci circonda: l'aria, la luce del sole, il cielo, gli alberi e la gente che passa. Talvolta ci arrabbiamo senza sapere la ragione. Ecco perché non siamo mai felici e la malinconia ci segue come un'ombra: non siamo presenti a quello che facciamo. Vogliamo svegliarci una buona volta? (T) È la qualità della vostra consapevolezza di questo momento a costituire il principale fattore che determinerà il futuro che vi aspetta. In questo momento, solo in questo momento, possiamo essere felici. Lo sapevate? Quando siamo tristi, lo siamo ora e non domani o ieri, oppure tra un’ora. Il domani non esiste, se non nei nostri pensieri. Il futuro deve ancora essere creato; è solo una possibilità, una probabilità. E ieri non esiste più, se n’è andato per sempre. Solo adesso le cose sono reali, in questo istante. Solo qui e ora possiamo emozionarci, provare dolore o immergerci nella gioia. In questo momento possiamo amare! Come possiamo affermare che ameremo domani? Possiamo farlo solo in questo istante. (Re) Più vi identificate con la mente e più soffrite. Ciò accade perché la mente cerca sempre di negare l’Adesso e di fuggire dal Presente. Tutti i problemi sono illusioni della mente. Concentrate la vostra attenzione nell’Adesso e chiedetevi quali problemi avete in questo momento. Non vi è risposta perché non è possibile avere un problema quando l’attenzione è pienamente nell’Adesso. Una situazione deve essere affrontata o accettata. Perché farne un problema? La mente ama i problemi perché vi danno una sorta di identità. È normale e, allo stesso tempo, è folle. (T) Quando create un problema, create dolore.

12 Tutto ciò che serve è una semplice scelta, una semplice decisione. Ripetete a voi stessi: “Qualunque cosa accada, non creerò più dolore per me stesso. Non creerò più problemi. (T) Tutto ciò che dobbiamo fare è stare con ciò che accade in questo preciso momento. (Joko Beck) Il momento presente è la casa dello spirito; niente che si possa raggiungere sotto forma di saggezza, amore e visione deve essere rimandato. Eppure tutti noi rimandiamo il giorno in cui saremo amorevoli, saggi e ispirati dalla nostra visione. Questo implica che il momento presente è un luogo molto difficile da raggiungere, nonostante il fatto evidente che noi siamo già lì. "Ogni secondo è una porta per l'eternità. La porta viene aperta dalla percezione." ciò che rende infinito ogni secondo è il suo potenziale. (Chopra) Questa è la pratica spirituale più potente: il continuo allineamento alla forma che assume il Momento Presente, accettare ciò che è. Il punto focale della Realtà è ora, in questo preciso istante, in questa immagine elusiva dell’eternità, così breve che non ha durata, così lunga che non possiamo sfuggirle. Qui, in questo momento presente, la vita è al suo culmine; qui soltanto noi realmente esistiamo. (Watts)

I frutti della Presenza La Presenza colma la nostra vita con un sostrato profondo di amore, gioia, pace e libertà spirituale, tutte cose che provengono, in parte, dalla certezza e dalla sicurezza della nostra unione con Dio. Vivere il presente a un livello tanto elevato ci libera dall’ansia del domani. La natura viva, vitale, dell’Eterno Ora ci infonde anche una certa gioia di vivere, che si esprime naturalmente e spontaneamente come il canto di un uccello. Sfocia in una gioiosa e profonda accettazione della volontà di Dio, che si esprime nelle circostanze di ogni momento. (Watts) C’è una forza nascosta dietro le cose di questo mondo, un’energia che pervade l’intero universo. Questa forza misteriosa crea e mantiene in vita tutto ciò che esiste. Si trova dappertutto, anche dentro di noi. È il soffio della Vita che attraversa le cose animate e inanimate, e che sostiene ogni essere vivente. Entrare in contatto con questa entità ci consentirebbe di migliorare la nostra esistenza e di godere appieno delle gioie della vita. Non è importante il nome di questa forza misteriosa; molti la chiamano Vita, Essere, Tao oppure Dio .

13 Certamente il nome conta poco, ognuno scelga quello che preferisce. Ciò che conta è trovare il modo di collegarsi stabilmente con essa, trovare l’armonia col flusso misterioso e imprevedibile della sua essenza. Questa forza cosmica non si trova in luoghi lontani e inaccessibili ma soffonde tutto lo spazio che ci circonda, crea e mantiene in vita ciò di cui abbiamo esperienza; impedisce alle molecole di disgregarsi e agli atomi di ritornare nel nulla dal quale provengono. (Re) Domandatevi: vi sono gioia, felicità e leggerezza in ciò che sto facendo? Se non ve ne sono, allora il tempo sta nascondendo il momento presente, e la vita viene percepita come fardello o come lotta. Non appena onorate il momento presente, ogni infelicità e ogni sforzo si dissolvono e la vita comincia a scorrere con gioia e facilità. Quando siete Consapevoli, qualunque cosa facciate (anche l’azione più semplice) si impregna di un senso di qualità, di sollecitudine e di amore. (T) Non preoccupatevi dei frutti della vostra Presenza. Limitatevi a prestare attenzione all’azione in se stessa. I frutti verranno da soli. Quando ogni cellula del corpo è presente al punto di sentirsi vibrante di vita, e quando potete percepire questa vita in ogni momento come gioia dell’Essere, allora potete dire di essere: LIBERI DAL TEMPO. Il cambiamento è assolutamente necessario in questo mondo, e la dissoluzione delle strutture basate sull’ego è indispensabile per la sopravvivenza dell’umanità. Le cose vanno e vengono continuamente e il vecchio deve lasciare spazio a ciò che sta per nascere. Ma ciò che rimane eternamente uguale, se pur cangiante e perennemente nuova, è la nostra parte divina. (T) Siete stressati? Siete così indaffarati a raggiungere il futuro che il presente è ridotto a un mezzo per arrivare là? Ciò è causato dall’essere qui ma dal voler essere là o dall’essere nel presente ma voler essere nel futuro. È una spaccatura che vi lacera interiormente. (T) Il Momento Presente è come è. Sempre. Potete lasciarlo essere? L'atto stesso di prestare attenzione cosciente alle funzioni corporee, invece di lasciare che siano guidate dal pilota automatico, determina un cambiamento nel

14 modo di invecchiare. Ognuna delle funzioni cosiddette involontarie, dal battito cardiaco e dalla respirazione fino alla digestione e alla regolazione ormonale, può essere controllata coscientemente. (Chopra) Abitare il nostro corpo e percepirne i messaggi che manda in ogni istante significa rafforzare le difese immunitarie, significa guarire. La naturale forza guaritrice che è in ognuno di noi è quella che più di ogni altra può darci salute. (Ippocrate) Il corpo è capace di produrre qualsiasi risposta biochimica, purché la mente abbia ricevuto la suggestione appropriata. Questa suggestione (effetto placebo) si trasforma in intenzione del corpo a curare se stesso. Allora perché non lasciar perdere l'inganno della pillola di zucchero e andare direttamente all'intenzione? Se potessimo realmente stimolare l'intenzione di non invecchiare, il corpo la realizzerebbe automaticamente. (Chopra) Essere presenti significa attirare a noi gioia e serenità. Noi non siamo osservatori passivi della realtà, ma creatori, come Dio. La maschera della materia nasconde la nostra vera natura, che è pura consapevolezza, pura creatività. puro spirito. (Chopra) Come la luce si irradia da un falò, così la realtà si irradia da noi, e la nostra scelta è di emanare amore o non-amore. Ognuno di noi nasconde dentro di sé qualcosa che non è di questo mondo, un potere al di là d’ogni immaginazione. Oltre il sottile strato dei nostri pensieri si trova la porta, l’accesso che può condurci nel luogo dove la gioia e la felicità sono sempre presenti. La forza che si trova sotto il livello superficiale della mente può darci tutto quello che desideriamo. Cosa ci impedisce di raggiungere questo luogo meraviglioso e di trovare la soluzione dei nostri problemi? La barriera è la mente e i suoi pensieri. La mente non può aiutarci in questa ricerca. La mente razionale sarà l’ostacolo più grande che dovremo superare. Solo se sapremo liberarci dalla sua tirannia, troveremo la strada. Si tratta di rallentare l’attività mentale, nel modo da noi preferito. E quando la mente è calma, quando non cerchiamo più di controllare le cose che ci accadono, quando non lottiamo per ottenere qualcosa o per raggiungere un obiettivo, allora, e solo allora, emergerà il potere della Presenza. In quel

15 momento otterremo quello che abbiamo sempre cercato, la capacità di crearci una vita degna d’essere vissuta. (Regi) Tu non parli mai con il tuo corpo, non lo degni mai della tua attenzione, lo abbandoni sempre a se stesso, ai suoi processi automatici. Non devi stupirti se, un giorno o l’altro, s’ammala. (Giacobbe) Il fatto è che ognuno di noi emana, dall'intimo di sé, sia fisicamente sia psichicamente, correnti di energia che, pure impercettibili ai sensi, riflettono tuttavia la nostra personalità e i nostri stati d'animo e incidono sull'ambiente circostante non meno delle azioni o delle parole. Questo significa che, se siamo positivi, se l'occhio della mente è sano, già per questa semplice attitudine interiore dell'animo irradiamo attorno a noi forze altamente benefiche e guaritrici, anche se non ci sarà mai detto grazie, poiché si tratta di un modo di beneficare gli altri quasi nel segreto e nel più grande silenzio. (Dio nel silenzio) Se riusciamo a comprendere noi stessi così come siamo, attimo per attimo, al di là del processo di accumulazione, allora vedremo sopraggiungere una tranquillità che non è un prodotto della mente, una tranquillità che non è né immaginata, né coltivata; e solo in tale stato di tranquillità può esserci creatività. (Kris) In ogni istante della nostra vita si apre la porta che conduce dall’altra parte, ma dobbiamo essere presenti. Il mistero bussa alla nostra porta e noi siamo perennemente assenti. Dove si trova la nostra consapevolezza? Perché siamo sempre nel passato o nel futuro? In questo modo non stiamo vivendo ma sognando di vivere. La mente ci tiene lontani dal Presente perché non vuole che scopriamo la bellezza di questa condizione. Eppure l’energia è qui, dentro e fuori di noi, parte di noi. In verità, e malgrado la nostra inconsapevolezza, noi siamo l’Essere, la Vita, siamo questo istante in tutto il suo infinito potenziale. (Regi) Ciascuno di noi abita una realtà che è al di là d'ogni cambiamento. Dentro di noi, in profondità, sconosciuto ai cinque sensi, vi è un nucleo di essere, un campo di non-cambiamento che crea la personalità, l'ego e il corpo. Questo essere è il nostro stato essenziale, è chi siamo veramente. (Chopra) Nonostante l'infinita potenza del campo, non è necessario un gran balzo per controllarlo, lo facciamo ogni volta che abbiamo un pensiero. Ma per ottenere il vero dominio, per far si che i nostri desideri più profondi si realizzino, dobbiamo impegnarci a raggiungere uno stato più elevato di coscienza. Come tutte le forze della natura, la forza della consapevolezza può essere debole o potente. È più forte in quelle persone le cui menti si sono identificate col campo, più debole in coloro le cui menti sono incagliate sulla superficie della vita.

16 Quindi, identificarsi completamente con il campo è una definizione pratica di ciò che significa essere illuminati. Solo allora gli ostacoli della realtà locale scompaiono e si diviene finalmente liberi di unirsi al gioco creativo dell'universo. Quando le persone scoprono che i loro desideri cominciano ad avverarsi, nonostante la realtà prevista fosse un'altra, l'improvviso influsso del potere porta con sé emozioni sfrenate; le persone esultano: si sentono fuse con il cuore stesso della natura. La paura diventa insignificante, sostituita con immenso sollievo dalla vera semplicità della vita. la chiave è proprio la semplicità. (Chopra)

Abitare il corpo Sentite l’energia all’interno del vostro corpo e immediatamente il rumore mentale diminuisce o cessa. Sentitela nelle mani, nei piedi, nell’addome, nel torace. Sentite la vita che siete, la vita che anima il vostro corpo. Il corpo diventa allora, per così dire, un portale verso un senso più profondo di vitalità, che sta al di sotto del flusso delle emozioni e del pensare. (T) Dobbiamo essere profondamente radicati in noi stessi; altrimenti la mente, che ha una grande forza, ci trascinerà con sé come un fiume in piena. Essere PRESENTI significa abitare pienamente il proprio corpo; dedicare ad esso una parte almeno della nostra attenzione. La consapevolezza del corpo ci tiene ancorati all’ADESSO. Lasciate scorrere più volte la vostra attenzione attraverso il corpo come un’onda, dai piedi alla testa e viceversa. Percepire il corpo dall’interno significa ascoltare i suoi messaggi, tutti i messaggi che esso invia continuamente. Imparare ad ascoltarlo, leggendolo come il più interessante dei libri, significa rallentare il flusso dei pensieri. In questo modo, dalle profondità del nostro ESSERE emergeranno gioia di vivere e serenità. Potremo allora percepire l’incredibile profondità della nostra natura e i poteri che le sono propri. Chiudete gli occhi, distendetevi e rilassatevi per qualche minuto. Percepite nel modo più intenso possibile l’energia vitale dentro il vostro corpo.

17 Soffermatevi su ciascuna parte del corpo per una quindicina di secondi … Si tratta di non dare tutta la nostra attenzione alla mente, al mondo esterno della forma, ma di percepire in ogni istante anche il nostro corpo. In questo modo riusciremo a vedere la BELLEZZA e la MAGIA che si nascondono dietro e dentro ogni cosa di questo mondo. Quando si è senza far niente per qualche minuto … ad esempio di sera prima di addormentarsi e di mattina prima di alzarsi … Potete inondare di Consapevolezza il vostro corpo. Non c’è niente di sbagliato nei sogni e nelle fantasie, ma non alimentateli: vedetene l’irrealtà e staccatevi. State con l’unica cosa reale: la percezione del corpo, del respiro e dell’ambiente. Il paradiso non è perduto e non dev’essere riconquistato, perché non possiamo perdere il momento presente. Anche se non ne siamo consapevoli, è sempre qui. Non possiamo evitare il paradiso, possiamo solo evitare di vederlo. (Joko Beck) Essere pienamente presenti significa che dovete abitare pienamente il vostro corpo … dovete avere sempre una parte della vostra attenzione nel campo energetico interiore del vostro corpo. La Consapevolezza corporea vi tiene presenti e vi ancora nell’Adesso. Volete provare qualcosa di diverso, un’esperienza di là da quello che conoscete? Scoprire emozioni e sensazioni nuove? Uscite dalla mente ed entrate nel corpo. All’inizio incontrerete qualche ostacolo perché il vostro ego si opporrà con tutte le sue forze. La mente cercherà di mantenere il controllo su di voi ma, se avrete pazienza, se sarete fiduciosi e vi abbandonerete alla vita, riuscirete nell’intento. (Re) Al di sotto della nostra forma esteriore, siamo in sintonia con qualcosa di così vasto, così incommensurabile e sacro, che non può essere concepito o descritto. (T) Trovate un posto tranquillo e sedete in silenzio ad ascoltare la vita che scorre dentro di voi. Non cercate di ottenere qualcosa di particolare ma lasciate che sia la pace a trovarvi. Aspettate semplicemente, abbiate fiducia in voi stessi e la

18 mente si calmerà. Dovete solo permettere che accada. E quando la mente si ferma, entrate nel nuovo mondo che si apre davanti alla vostra “PRESENZA”. La vita è sempre stata con voi, dentro di voi, unita a voi. Essa vi attende con amore e pazienza infiniti. (Re) Ciò che stiamo facendo qui fa parte di una profonda trasformazione che sta avendo luogo nella consapevolezza collettiva del pianeta e oltre; la fine del tempo. Stiamo spezzando schemi mentali che dominano la vita umana da millenni. Schemi mentali che hanno creato sofferenza inimmaginabile su vasta scala. Ci preoccupiamo sempre del futuro? Siamo spesso in ansia paventando ciò che potrebbe accadere domani? Ci sentiamo in colpa per quanto abbiamo detto o fatto nel passato? Significa che viviamo troppo nella testa. Probabilmente abbiamo perso il contatto con la vita e col mondo reale. Dobbiamo imparare a uscire dalla mente; siamo troppo impegnati nel soliloquio, parliamo troppo con noi stessi. E mentre stiamo così, rimuginando sempre i medesimi pensieri, la vita ci passa accanto; bussa alla nostra porta ma noi siamo perennemente assenti. (Re) Dove ci troviamo? Perché non siamo presenti? È detto nelle antiche scritture tibetane che Dio giunge a te molte volte ma non ti trova mai là, dove sei. Bussa alla tua porta, ma l'ospite non c'è mai - è sempre da qualche altra parte. Sei a casa tua o da qualche altra parte? Come è possibile che Dio ti trovi? Non c'è nessun bisogno di andare da lui, basta solo che tu sia in casa e sarà lui a trovarti. È in cerca di te proprio come tu sei in cerca di lui. Devi solo restare a casa, così quando verrà ti troverà. Milioni di volte è arrivato, ha bussato, è rimasto in attesa sulla porta, ma tu non c'eri mai. (Rajneesh) Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. (Apocalisse 3,20) Abbandonati completamente a Me, Arjuna: troverai sollievo dalle sofferenze di questa vita e raggiungerai la Mia dimora eterna. (Gita) Non avete creato il vostro corpo e nemmeno siete in grado di controllarne le funzioni. Un’intelligenza più grande della mente umana è al lavoro. È la stessa intelligenza che in natura sostiene tutto. Il modo per giungere il più vicino possibile a questa intelligenza è l’essere consapevoli del vostro campo energetico interiore, sentendone la vitalità, la presenza animatrice nel corpo. (T)

19 Chiudiamo gli occhi. Rivolgiamo la nostra attenzione all’interno del corpo. Cerchiamo di sentirlo da dentro. È vivo? Vi è vita nelle mani, nelle braccia, nelle gambe e nei piedi, nell’addome, nel torace? Riusciamo a sentire il sottile campo energetico che pervade l’intero corpo e dona vita vibrante a ogni organo e a ogni cellula? Riusciamo a sentirlo contemporaneamente in tutte le parti del corpo come unico campo di energia? (T) La percezione del proprio corpo interiore è informe, illimitata e insondabile. Possiamo andare sempre più in profondità. Se non riusciamo a percepire granché in questa fase, prestiamo attenzione a ciò che effettivamente sentiamo. Forse vi è soltanto un lieve formicolio alle mani o ai piedi. Per il momento può bastare. Concentriamoci su questa sensazione. Il nostro corpo sta diventando vivo. (T)

La strada del respiro L’osservazione del respiro è lo strumento più potente a nostra disposizione per entrare nel corpo e uscire dalla mente. È il metodo più usato per liberarsi dal mondo delle astrazioni verbali ed entrare nella realtà del Presente. Il respiro consapevole è la porta più ampia a nostra disposizione per entrare nel NonManifestato. Se troviamo difficile diventare consapevoli del corpo, la respirazione ci condurrà immediatamente in questa condizione. Basta semplicemente seguire l’aria che entra ed esce dalle narici per trovare subito pace e tranquillità. Non si tratta di forzare il respiro ma di osservarlo mentre diventa sempre più lento e silenzioso. (Regi) Prendete consapevolezza del respiro. Percepite l’aria che entra ed esce dal corpo. Percepite il vostro Campo Energetico interiore. Il respiro è uno specchio fedele dei nostri pensieri. Quando siamo in collera, la respirazione assume un ritmo diverso da quando ci troviamo tranquillamente seduti sulla nostra poltrona. Ogni volta che l’ansia prende il controllo della mente, il ritmo del respiro si adegua alla nuova situazione e diventa più caotico. Se invece osserviamo in silenzio l’aria che entra e che esce dalle narici, il respiro si trasforma rapidamente in un fluire lento e cadenzato; ma è vero anche il contrario: quando cambia il respiro, si modifica lo stato della mente. È una corrispondenza biunivoca che rimane valida anche quando la respirazione si interrompe per qualche istante. (Re) E se il respiro si ferma anche la mente s’arresta. Non possiamo sbagliarci.

20 Osservate il ritmo della vostra respirazione; percepite l’aria che entra ed esce, percepite l’energia vitale dentro il vostro corpo. Consentite a ogni cosa di essere, dentro e al di fuori di voi. Permettete l’essere così di tutte le cose. Toccate qualcosa, qualunque cosa, e percepitene o riconoscetene l’Essere. Entrate in profondità nell’Adesso. State lasciando alle spalle il mondo privo di vita dell’astrazione mentale, del tempo. State uscendo dalla mente folle che vi svuota di energia vitale. (T) L’aria che respirate è Natura, come lo è il processo del respirare. Per connettervi con la Natura nel modo più intimo e potente, diventate consapevoli del respiro e mantenete lì la vostra attenzione. Questa è una profonda e potente pratica di guarigione. Determina uno spostamento della coscienza dal mondo concettuale e verbale del pensiero al regno interiore della Consapevolezza. Siccome lo zen non implica un dualismo ultimo tra il controllore e il controllato, fra la mente e il corpo, lo spirituale e il materiale, esiste sempre nelle sue tecniche un aspetto fisiologico. Si dà grande importanza al modo di respirare. Il respiro non solo è uno dei due ritmi fondamentali del corpo; è anche il processo nel quale controllo e spontaneità, azione volontaria e azione involontaria trovano la loro identità più palese. Molto tempo prima delle origini della scuola zen, sia lo yoga indiano sia il taoismo cinese praticavano la sorveglianza del respiro, col proposito non di forzarlo, ma di lasciarlo diventare lento e silenzioso nei limiti del possibile. (Watts) Il respiro è collegato alla vita; osservare il respiro è il metodo più potente a tua disposizione per raggiungere l’Essere (Re) L’ostacolo maggiore sarà quello ci cercare di intervenire volontariamente, di voler respirare in un certo modo. L’ansia ci porterà a fare qualcosa per calmare la respirazione ad ogni costo. Evitiamo ogni forzatura, non dobbiamo influire su quello che sta avvenendo ma solo osservare in silenzio. Lasciamoci respirare, permettiamo al respiro di controllare se stesso. Dobbiamo solo consentire all’aria di uscire e, quando i polmoni sono vuoti, permetterle di entrare. Questo è tutto. (Regi)

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Osservare la mente Fermatevi un attimo e mettetevi comodi. Osservate i pensieri che scorrono senza posa nella vostra testa. Fate attenzione a quello che state pensando. Basta questa semplice azione perché la mente rallenti e si calmi. Continuate con pazienza e tranquillità, e noterete una pausa che nasce tra un pensiero e l’altro, un intervallo che appare quando un pensiero finisce e prima che cominci il successivo. In questa pausa, in questa apertura, si trova quello che state cercando. Nascerà allora una qualche forma di quiete, di pace profonda, una sensazione di gioia che non ha motivi esterni. Nel momento in cui osservate i vostri pensieri vi rendete conto che non siete quello che avete sempre pensato d’essere. Siete qualcosa di diverso, di più grande, di più profondo. (Re) Non dobbiamo far altro che spalancare gli occhi della mente e la verità verrà a galla. (W) Attraverso l’osservazione di sé, automaticamente entra nella nostra vita una maggiore presenza. Nel momento in cui ci si rende conto di non essere presenti, si è presenti. Ogni volta che si può osservare la propria mente, non si è più intrappolati in essa. (Tolle) Ogni volta che osservate la vostra mente, non siete più intrappolati in essa. È comparso un altro fattore, qualcosa che non è della mente: la presenza testimone. Avete mai osservato la vostra mente? Quando vi fate la doccia, una parte di voi s’insapona e un’altra viaggia lontano. Le mani accarezzano il corpo e la mente si trova là dove vi condurranno gli impegni della giornata. Lo stesso accade per tutte le altre attività: quando mangiate o scendete le scale, mentre guidate l’auto o state passeggiando. Non siete mai presenti a quello che fate. Pensate sia il giusto modo di vivere? Il vostro tempo trascorre così, con una parte di voi sempre lontana dal luogo e dal momento in cui vi trovate. Camminate e non vedete l’azzurro del cielo, passeggiate e non notate i fiori dei giardini. Non percepite il profumo che vi porta il vento? Non vedete la gente che vi sta intorno? Credete di vivere e invece vi muovete nel sogno creato dalla mente. Passano i giorni, le settimane, i mesi, gli anni e vi sfugge l’unica cosa vera: il momento presente. (Re) Perché accontentarsi delle solite cose quando possiamo avere tutto? (Re)

22 Se vogliamo cambiare la nostra vita dobbiamo fare chiarezza nella mente, conoscere noi stessi e i processi mentali che poniamo in atto. La conoscenza di sé è un viaggio che dura tutta la vita; più andremo in profondità e maggiori saranno i frutti del nostro lavoro. Più entreremo in noi e più la mente diventerà calma e tranquilla. Non è una conoscenza che si possa acquisire leggendo libri o ascoltando le parole di un maestro, ma attraverso la continua osservazione della mente. Più diventeremo consapevoli dei nostri processi verbali, delle emozioni che attraversano il corpo e la mente, e maggiore sarà la pace che nascerà dentro di noi. In quel silenzio, in quella tranquillità, ciò che è eterno, ciò che si trova nelle profondità infinite della nostra coscienza, verrà alla luce. (Re) Se la reazione o l’emozione si impadroniscono di voi, voi diventate tale reazione o emozione. Giustificate, date torto, attaccate, vi difendete. Ma non siete voi, è lo schema reattivo, la mente nel suo attuale schema di sopravvivenza. Questo mondo e gli esseri che lo abitano sono solo la superficie di un oceano le cui profondità non sono nemmeno immaginabili. Al di sotto del più sottile strato di ciò che noi chiamiamo realtà, esistono infiniti mondi e un oceano illimitato di possibilità. Perché non approfittarne? Perché non cerchiamo di raggiungere questo luogo meraviglioso? Non è difficile, basta calmare la mente e rallentare, almeno un po’, il flusso dei pensieri. Entrate in profondità nell’Adesso. State lasciando alle spalle il mondo privo di vita dell’astrazione mentale. State uscendo dalla mente folle che vi svuota di energia vitale. Dimentica oggi le tue pene, le paure e le preoccupazioni, quella sensazione strana che ti fa sentire solo anche in mezzo alla gente. Non inseguire i desideri che si rincorrono nella mente, i rimpianti del passato e guarda questo cielo limpido, l’immensità che ti sovrasta, la miriade di stelle accese sulle rive della notte, e vedrai un immenso fiume di gioia scendere per te dall’immensità celeste. (Regi) Attraete e manifestate quello che corrisponde al vostro Stato Interiore. State in guardia dal sé falso e infelice, basato sull’identificazione con la mente. Egli sa che il Momento Presente è la sua morte e se ne sente minacciato. Farà tutto il possibile per tirarvene fuori. Cercherà di intrappolarvi nel tempo.

23 È la qualità della vostra consapevolezza di questo momento a determinare il tipo di futuro che vi aspetta. (T) Non siete consapevoli degli alberi, della luce del sole? Non siete consapevoli del corvo che gracchia, del cane che abbaia? Non vedete il colore dei fiori, il movimento delle foglie, la gente che passa? Questa è consapevolezza esteriore... E come siete esternamente consapevoli, così potete anche essere interiormente consapevoli dei vostri pensieri e sentimenti, dei motivi che vi spingono, dei bisogni, dei pregiudizi, delle invidie, dell'ingordigia e dell'orgoglio dentro di voi. Se esteriormente siete davvero consapevoli si risveglierà in voi ben presto l'inizio di una consapevolezza interiore e allora diventerete sempre più consci delle vostre reazioni… Consapevolezza esterna e interna costituiscono un processo unitario che genera l'integrazione totale della comprensione umana. (Kris) Il mondo è uno specchio che riflette fedelmente come siamo dentro di noi. Se osserviamo come ci comportiamo con le persone che ci sono più o meno vicine, impareremo molto su noi stessi. Potremo conoscerci meglio che non andando dal più famoso analista. Le persone che incontriamo per strada, i colleghi di lavoro, i familiari, i parenti e gli amici riflettono la nostra visione del mondo e le nostre convinzioni più profonde. Se sapremo guardare con pazienza e continuità, con onestà e senza preconcetti, conosceremo noi stessi. (Regi) Fin tanto che la mente è in conflitto, biasima, resiste, condanna, non può esserci comprensione. (K) Dio infonde la Sua vita e la Sua forza in tutte le creature, spingendole a usare quella vita e quella forza come vogliono perché Dio è il principio della fede e dell’amore. Quando l’uomo ha quella stessa fede e quello stesso amore per tutte le creature della sua mente, che sono gli stati della sua mente di attimo in attimo, allora entra in armonia con Dio. Infatti il regno dei cieli è dentro di noi – microcosmo del macrocosmo - e l’uomo trova la sua libertà attraverso la fede nel proprio universo, facendo sorgere il sole della sua accettazione sui malvagi e sui buoni… Perché i nostri veri maestri di saggezza non sono i savi e i loro scritti, ma le creature della nostra mente, gli dei e i demoni del pensiero e del sentimento e le loro reazioni al mondo esterno dell’esperienza. E di questi demoni il più nero di tutti è chiamato Lucifero, il portatore della luce, perché è fatto per mostrarci che c’è luce nelle tenebre non meno che nella luce. (Watts)

Ascoltare il SILENZIO Il Non Manifestato non è separato da questo mondo, è semplicemente nascosto dietro le illusioni. Se sappiamo dove guardare, lo troveremo ovunque.

24 Un ingresso si apre in ogni momento. Abbiamo sentito quel cane che abbaiava in lontananza? O quell’automobile che passava? Ascoltiamo attentamente. Avvertiamo in questo la presenza del Non Manifestato? No? Cerchiamolo nel silenzio da cui provengono e a cui ritornano i suoni. Prestiamo più attenzione al silenzio che ai suoni. Prestare attenzione al silenzio esteriore crea silenzio interiore. Un ingresso si sta aprendo. (T) Soltanto quando la mente sarà in perfetto silenzio, soltanto allora, l’ignoto potrà nascere.(K) E quell’ignoto sarà la Realtà o, con altre parole, la Vita; noi stessi.(Re) Ogni suono nasce dal silenzio, muore nel silenzio, ed è circondato dal silenzio. Il silenzio consente al suono di esistere. È una parte intrinseca ma non manifestata di ogni suono, ogni nota musicale, ogni canzone, ogni parola. Il Non Manifestato è presente in questo mondo come silenzio. Tutto ciò che dobbiamo fare è prestarvi attenzione. (T) Quando perdete il contatto con la quiete interiore, perdete il contatto con voi stessi. Quando perdete il contatto con voi stessi, vi perdete nel mondo. Sediamoci sulla poltrona, chiudiamo gli occhi e ascoltiamo ogni suono che ci raggiunge. Le voci della gente che passa, il cinguettio dei passeri, il suono lontano delle campane, ed ecco giungere il silenzio. Affacciamoci alla sua porta e osserviamo lo splendore della sua bellezza. Il Silenzio è la porta sull'estate, la risposta a tutte le domande. Abbandoniamoci alla sua energia inimmaginabile perché è il creatore di tutti i mondi. Entriamo nella sua luce e tutte le paure svaniranno. (Re) Quando diventate consapevoli del Silenzio, entrate in uno stato di quieta vigilanza interiore. Siete presenti. Avete fatto un passo fuori da migliaia di anni di condizionamento umano collettivo. Il mondo interiore è un'isola di pace, di gioia e di serenità; è un luogo più vasto e più vero di quello esterno. In esso vive una forza rimasta latente per tanti anni. Questa forza deve essere risvegliata dal suo lungo sonno affinché possa

25 guidare la nostra vita, facendole assumere finalmente un nuovo e più grande significato. In questo momento il mondo e la vita intera giacciono malati. Se io fossi un medico e venissi consultato, il mio responso sarebbe: Create Silenzio. (Kierkegaard) Vi siete mai seduti in silenzio senza fermare l’attenzione su una cosa qualsiasi, senza fare il minimo sforzo per concentrarvi, con una mente davvero calma? Se lo fate, potete ascoltare i rumori lontani e quelli vicinissimi a voi: siete in contatto coi suoni. Allora state veramente ascoltando. La vostra mente non si limita a funzionare attraverso un solo insufficiente canale. Quando ascoltate in questo modo, con grande tranquillità, senza sforzo, scoprite che dentro di voi avviene un cambiamento straordinario, un cambiamento che non dipende dalla vostra volontà e che si produce senza che voi lo chiediate; ed è un cambiamento che porta con sé l’immensa bellezza di una percezione profonda. (K) Per trasformare la nostra vita, serve solo una mente calma e tranquilla. Quando la mente è immobile e non oppone alcuna resistenza, è possibile capire chi siamo veramente, la nostra natura divina. (K) Il Silenzio e la Vastità si accompagnano. L’immensità del Silenzio è l’immensità della mente in cui non esiste centro. Non è necessario che lasciate la vostra stanza. Restate seduti al vostro tavolo e ascoltate. Non dovete neanche ascoltare, aspettate e basta. Non aspettate nemmeno, restate calmi e appartati. Il mondo verrà a offrirsi liberamente a voi per essere smascherato. Si rotolerà ai vostri piedi in preda all'estasi. (Kafka) So per certo che nel silenzio e nella solitudine in cima a un monte o nel folto di un bosco o in un'aperta pianura o anche nel fitto d'un nebbione, se per un istante cesso di far seguire la trafila dei pensieri e delle immagini della mente, giunge la liberazione. Mi basta trattenerla dolcemente, e tutto in me si rimuta, è come acquistassi un illimitato potere, perché null'altro desidero. Mi trovo alla radice del cosmo, immobile perché ogni cosa è come fosse mia, padrone perché tutto mi circonda mitemente, felice perché nulla di più potrei desiderare, e tutti questi aggettivi stonano, perché in realtà semplicemente sono. Sono l'essere. Sono immedesimato nel monte, nel bosco, nella pianura, nella foschia. (Elemire Zolla) Avete mai ascoltato il canto di un uccello? Per poter ascoltare, la mente deve essere calma, una calma che non c’entra nulla col misticismo. Io vi parlo e voi, se volete ascoltarmi, dovete stare in silenzio; non potete farvi ronzare nella testa le idee più diverse. Quando guardate un fiore, guardatelo senza dargli un nome,

26 senza classificarlo, senza stabilire a quale specie appartenga; solo così potete guardarlo veramente. Ma farlo è una delle cose più difficili, proprio come è estremamente difficile saper ascoltare: ascoltare un comunista, un socialista, un politico, un capitalista; oppure vostra moglie, i vostri figli, il vostro vicino, il conducente dell’autobus, il canto di un uccello. Potete ascoltare con estrema semplicità solo quando non date spazio a un’idea o a un pensiero: allora può esserci contatto diretto; e quando siete in contatto, capite se quello che vi dicono è vero o falso. Non avete bisogno di discutere. (K) Le parole dicono pietra e acqua e quindi i pensieri sono duri e molli. Ma non ci sono parole per ciò che viene prima delle parole, né pensieri per ciò che viene prima dei pensieri. Nel silenzio che precede il momento in cui le parole vengono pronunciate, e nel vuoto che precede il concepimento dei pensieri, c'è qualcosa che non può essere detto, che non può essere pensato. Ecco perché le parole e i pensieri non bastano mai. (da Tao barca)

Percepire lo Spazio Vuoto Come non può esistere suono senza il silenzio, niente può esistere senza il nulla, senza lo spazio vuoto che gli consenta di esistere. Ogni oggetto o corpo fisico è venuto dal nulla, è circondato dal nulla e prima o poi ritornerà nel nulla. Perfino dentro ogni corpo fisico vi è molto più nulla che qualcosa. Perfino la materia solida, compreso il nostro corpo fisico, è quasi tutta “spazio vuoto”. “La forma è vuoto, il vuoto è la forma” afferma il Sutra del cuore. L’essenza di tutte le cose è il vuoto. (T) Il Non Manifestato non è presente in questo mondo soltanto come silenzio; permea anche l’intero universo fisico come spazio, interiore ed esteriore. Anche di questo è difficile accorgersi. Ognuno presta attenzione alle cose nello spazio, ma chi presta attenzione allo spazio in sé? (T) Ma non facciamo del “nulla” un qualcosa. Nel momento in cui pensiamo che il nulla sia qualcosa, l’abbiamo perso. Il nulla è la comparsa del Non Manifestato come fenomeno esteriorizzato. Esso non può diventare oggetto di conoscenza (convenzionale o comunque verbale). (T) Il “Nulla” può diventare un ingresso al Non manifestato soltanto se non cerchiamo di afferrarlo o capirlo. Lo spazio non ha esistenza, non si può capire. Ma sebbene in sé non abbia esistenza, consente ad ogni altra cosa di esistere. Allora cosa avviene se noi distogliamo l’attenzione dagli oggetti presenti nello spazio e diventiamo

27 consapevoli dello spazio in sé? Qual è l’essenza di questa stanza? Lo spazio, naturalmente, lo spazio vuoto. Senza di esso non vi sarebbe “stanza”. Poiché lo spazio è “nulla”, possiamo dire che ciò che non c’è è più importante di ciò che è. Non pensiamoci. Percepiamolo, solo. Prestiamo attenzione al “nulla”. Così facendo dentro di noi ha luogo uno spostamento di consapevolezza. L’equivalente interiore degli oggetti nello spazio (mobili, persone, stanza) sono i nostri oggetti mentali: pensieri ed emozioni. (T) Oggetti nello spazio

pensieri, emozioni.

L’equivalente interiore dello spazio è la consapevolezza che consente agli oggetti mentali di esistere, come lo spazio consente a tutte le cose di esistere. Spazio esteriore

consapevolezza, presenza.

Se distogliamo l’attenzione dalle cose, automaticamente distogliamo l’ettenzione anche dagli oggetti mentali. Non possiamo pensare e allo stesso tempo essere consapevoli dello spazio o, se è per questo, del silenzio. Diventando consapevoli dello spazio vuoto attorno a noi, nello stesso tempo diventiamo consapevoli dello spazio di assenza di mente, della consapevolezza pura: il Non Manifestato. Ecco come la contemplazione dello spazio può diventare un ingresso. (T) Spazio e silenzio sono due aspetti della stessa cosa, dello stesso nulla. Sono un’esteriorizzazione dello spazio interiore, che è la quiete: il grembo infinitamente creativo di ogni esistenza. La maggior parte degli esseri umani è completamente inconsapevole di questa dimensione. (T) Senza spazio interiore, non vi è quiete. Mi piace stupirmi davanti all’immensità del lago. La chiara distesa delle sue acque rammenta la calma e la serenità di cui è colmo l’universo. E come il cielo si specchia nella sua vastità, così il mondo si riflette nella mia anima. Quando i pensieri si fermano e il silenzio emerge dalle profondità interiori, ecco che appare, anche solo per pochi istanti, la forza che fa tremare di gioia ogni atomo dell’universo. (Re) Se non vi fosse nient’altro che silenzio, per noi non esisterebbe; non sapremmo che cosa sia. Soltanto quando compare il suono nasce anche il silenzio. Analogamente, se vi fosse soltanto lo spazio senza alcun oggetto nello spazio, per noi non esisterebbe. Lo spazio nasce nel momento in cui l’Uno

28 diventa due, e quando “due” diventano le “diecimila cose”, come Lao Tzu chiama il mondo manifestato, lo spazio diventa sempre più vasto. Per cui il mondo e lo spazio nascono contemporaneamente. Prima del “Big Bang” non vi era uno spazio vuoto in attesa d’essere riempito. Non vi era spazio, come non vi era alcuna cosa. Vi era soltanto il Non Manifestato, l’Uno. Quando l’Uno diventò le “diecimila cose”, all’improvviso lo spazio sembrò essere lì e consentì al molteplice di esistere. Da dove è arrivato? È stato creato da Dio per sistemarvi l’universo? Naturalmente no! Lo spazio è nulla, per cui non è mai stato creato. Usciamo in una notte limpida e osserviamo il cielo. Subito ci apparirà l’imponente infinità dello spazio, la profondità e la quiete che consentono a questa magnificenza di esistere. Niente potrebbe essere più imponente e maestoso dell’inconcepibile vastità e quiete dello spazio, eppure che cos’è questo? Un vuoto, un enorme vuoto. (T) Noi siamo il largo Spazio che permette ad ogni cosa di esistere, siamo la profondità infinita da cui emergono le forme e gli eventi della Vita. Ciò che ci appare come spazio nel nostro universo percepito attraverso la mente e i sensi è il Non Manifestato, esteriorizzato. È il corpo di Dio. E il miracolo più grande è questo: quella tranquilla vastità che consente all’universo di esistere non è soltanto fuori nello spazio, è anche dentro di noi. Quando siamo completamente e totalmente presenti, la incontriamo come spazio tranquillo interiore dell’assenza di mente. Dentro di noi è vasto in profondità, non in estensione. L’estensione spaziale è in definitiva una percezione errata della profondità infinita, un attributo dell’unica realtà trascendente. (T) Mentre lo spazio è il regno tranquillo e infinitamente profondo della assenza di mente, l’equivalente interiore del tempo è la presenza, la consapevolezza dell’adesso eterno. Rammentiamo che non vi è distinzione tra noi e loro. Quindi lo scopo ultimo del mondo non sta dentro il mondo ma nel trascendere il mondo. Così come noi non saremmo consapevoli dello spazio se non vi fossero oggetti in esso, il mondo è necessario per la realizzazione del Non Manifestato. Infatti i buddisti dicono: “Se non vi fosse illusione non vi sarebbe illuminazione”. È attraverso il mondo e in definitiva attraverso di noi che il Non Manifestato conosce se stesso. Noi siamo qui per consentire al divino scopo dell’universo di manifestarsi. Ecco quanto siamo importanti!

29 Sapete che cos’è lo spazio. In questa stanza c’è spazio. Spazio è la distanza che dovete percorrere per arrivare a casa vostra, è la distanza tra il ponte e la vostra casa, tra questa riva e l’altra riva del fiume. Ora, c’è spazio nella vostra mente? Oppure la vostra mente e così affollata che non ha più alcuno spazio? Se nella vostra mente c’è spazio, in quello spazio c’è silenzio e da quel silenzio proviene ogni altra cosa, perché in quel silenzio potete ascoltare, potete fare attenzione senza opporre la minima resistenza. Per questo è molto importante che nella mente ci sia spazio. Se la mente non è affollata, non è occupata senza sosta dal pensiero, allora può ascoltare il cane che abbaia, il rumore del treno che passa su quel ponte lontano ed essere anche pienamente consapevole di quello che una persona sta dicendo qui. Allora la mente e viva, non è morta. (K)

Chi siamo Chi siamo veramente? Questa è la domanda più importante che possiamo farci, ma la sola che non troverà risposta. La nostra realtà è così grande che nessuna mente potrà mai comprenderla. Siamo formati da una parte materiale e da una spirituale, dal corpo e dall’anima. Una parte di noi partecipa attivamente alla vita mentre l’altra osserva in silenzio. In verità, la nostra natura si trova oltre questo mondo materiale, in un luogo dove la ragione non può entrare. Siamo al di là degli opposti. Siamo l’ordine e il disordine, la luce e le tenebre, il giorno e la notte, il bene e il male, siamo l’essere e il non essere. Non è meraviglioso!? (Re) Al di là dell'ego vi è la vostra vera natura. Essa è impavida, libera, non teme le critiche né le sfide. Non è inferiore né superiore a nessuno; è piena di magia, di mistero, d'incanto. Il contatto con la vera essenza dell'essere permette di comprendere a fondo la natura dei veri rapporti, che sono il riflesso di quello che si ha con se stessi. (Chopra) Voi siete l'Assoluto, voi siete il Sentiero, voi siete in ogni albero del giardino, in ogni pianta, in ogni creatura. Se voi comprendeste ciò dovreste ubbidire soltanto a quella voce, che è dentro di voi. ... Allora, non soltanto riceverete, ma avrete anche il potere di dare. (J. Krishnamurti) L’uomo è un tappeto per il gioco delle forze di tutto l’universo, che circola in lui in una corrente che è la forza che sta dietro tutti i suoi pensieri e le sue azioni, che anzi, è più veramente il sé dell’uomo che non il suo corpo o la sua mente, suoi strumenti. (Watts) L’Adesso, al livello più profondo, è inseparabile da chi siete voi.

30 Dobbiamo dunque riesaminare la nostra posizione. Forse lo stupore umano di fronte alla vastità dello spazio non è che la meraviglia dell’uomo di fronte a se stesso. (Watts) La quiete è la vostra natura essenziale. Che cosa è la quiete? È lo spazio interiore o la Consapevolezza nella quale le parole di questa pagina sono percepite e diventano pensieri. Senza questa Consapevolezza non ci sarebbe percezione non vi sarebbero pensieri non ci sarebbe il mondo. Voi siete quella Consapevolezza, camuffata da persona. Tutta la miseria del pianeta ha origine dal senso personalizzato del o del . Questo nasconde l’essenza di chi siete voi. Quando siete inconsapevoli di quell’essenza interiore, finite per creare sempre e solo miseria. È proprio così semplice. Quando non sapete chi siete, al posto del vostro bellissimo Essere Divino, create un sostituto fatto dalla mente e vi attaccate a quel sé timoroso e bisognoso. (Tolle) I nostri occhi sono le aperture attraverso le quali l’universo è consapevole di se stesso. (Watts) Quando una persona si dimentica di possedere l’anima e non rammenta che la sua fonte affonda le radici nell’Essere eterno, ne deriva la separazione, a cui fanno seguito tutti gli altri dolori e tormenti. (Chopra) Voi non avete una vita, voi siete Vita. L’unica Vita, l’unica Consapevolezza che pervade l’intero universo e prende temporaneamente forma, per sperimentare se stessa, come pietra o come filo d’erba, come animale o come persona, come stella o galassia. Potete sentire profondamente dentro di voi che questo lo sapete già? Potete sentire che siete già Questo? (T) Quando non ci attacchiamo al mondo e non abbiamo più un atteggiamento ostile nei suoi confronti, ci rendiamo conto che il mondo è noi stessi. (Watts) Oltre il mondo del dualismo e delle divisioni si stende inesplorata e senza confini la regione dell’unità e dello spirito. Ci troviamo nell’incredibile e magica

31 condizione di fare da confine tra la terra e il cielo. Il corpo e la mente sono al di qua e la nostra Vera Natura (Consapevolezza) al di là di quello che conosciamo. Siamo la porta che conduce dalla terra del dolore e della separazione a quella della beatitudine. E questa porta è il cuore. Con esso possiamo passare da una parte all’altra a nostro piacimento, scegliere tra l’inferno e il paradiso. Questa è la libertà che ci è stata data. (Re) Il regno di Dio è dentro di voi. (Luca 17:21) Nelle profondità del cuore esiste un luogo dove dimora l’anima, lo spirito. Alla periferia si trova l’ego, la maschera che abbiamo assunto per vivere nella società, ma al centro siamo pura consapevolezza, siamo l’esistenza, la vita. Dentro di noi abita un essere meraviglioso, ma per conoscerlo dobbiamo attraversare gli strati più esterni della nostra mente. (Re) Questo viaggio ci costerà fatica perché ci costringerà ad incontrare tutte le negatività che si sono depositate in noi durante l’intera esistenza. Ma accadrà una cosa bellissima: ogni negatività che porteremo alla luce svanirà subito nel nulla dal quale è venuta. (Re) Solo quando avremo affrontato tutte le paure raggiungeremo il centro. Se avremo pazienza, se persisteremo nella ricerca, se avremo fiducia nella vita, alla fine troveremo la verità. In superficie siamo il mondo e al centro siamo Dio. All’esterno apparteniamo al mondo ma al centro siamo l’Essere, l’intelligenza che pervade ogni atomo dell’universo, la Vita stessa. In superficie siamo la mente e al centro siamo la divinità. Dobbiamo solo lasciarla emergere. Incontreremo allora la bellezza che non ha contrari, l’innocenza, la gioia e il potere di influire sulla realtà. Basterà raggiungere il centro per cambiare il mondo che ci circonda. Vale la pena di tentare. (Re) La quiete è intelligenza in se stessa, la Coscienza dalla quale nasce ogni forma. Come può essere separata da voi? È l’essenza di tutte le galassie e di tutti i fili d’erba di tutti i fiori, gli alberi, gli uccelli e di tutte le altre forme. L’Essere è l’Unica Vita eterna e onnipresente al di là delle innumerevoli forme di vita che sono soggette a nascita e morte. Tuttavia, l’Essere non è soltanto al di

32 là ma anche in profondità all’interno di ogni forma in quanto sua essenza intima invisibile e indistruttibile. Ciò significa che è accessibile a noi adesso in quanto nostro sé più profondo, nostra vera natura. Ma non dobbiamo cercare di afferrarlo con la mente. Non dobbiamo cercare di capirlo. Possiamo conoscerlo soltanto quando la mente è tranquilla. Quando siamo presenti, pienamente e intensamente nell’adesso, l’Essere può venire percepito, ma non può mai essere capito mentalmente. Riacquistare la consapevolezza dell’Essere e dimorare in quello stato di comprensione intuitiva è l’illuminazione. (Tolle) (La Vita) è la mia grande recita. E se devo mettere in scena qualcosa, metterò in scena il più grande spettacolo e dirò: “Al diavolo tutte le chiacchiere, so benissimo che sono impermanente, che sono una manifestazione precaria di un mistero al di là di ogni comprensione” E questo è quello che voglio. Sono una manifestazione della sostanza stessa dell’Universo, che è ciò che tutti gli uomini chiamano Dio, Atman o Brahman. E penso che sia fantastico saperlo. È fantastico sapere che non è solo una teoria, ma è una sensazione positiva e reale dentro di me. (W) Dentro di noi, nella parte più profonda del cuore, esiste un cielo più grande, azzurro e sereno di quello che si trova sopra di noi. I due cieli sembrano diversi, separati tra loro, ma in realtà sono una sola grande immensità senza limiti. Comprende tutto quello che c’è e quello che non c’è. Questo cielo infinito e senza confini, parte dentro di noi e parte fuori, racchiude il mondo materiale e quello spirituale, il corpo e l’anima. E noi siamo la porta, siamo la soglia che separa i due universi ma che, nello stesso tempo, li unisce. Ci hai pensato? È una cosa meravigliosa! Non siamo il corpo in cui viviamo o la mente nella quale ci identifichiamo; siamo qualcosa di più, molto di più. (Re) Sono la profondità infinita da cui tutti i mondi Emergono. Oltre ogni forma per sempre immobile. Così io sono. (Ashtavakra Gita)

Siamo la porta che collega la materia allo spirito, la soglia che unisce il momentaneo e mutevole con ciò che è eterno e immutabile. Siamo la strada che conduce al paradiso. E quando ne saremo convinti, potremo compiere un viaggio meraviglioso. Non una semplice escursione in Africa o sul Tibet, ma il più grande, avventuroso e magnifico viaggio che poche persone hanno compiuto. Potremo raggiungere il luogo dove il dolore e la noia sono stati banditi.

33 In quei lidi lontani e tuttavia vicinissimi, potremo scoprire la nostra natura divina. Potremo finalmente incontrare noi stessi e portare alla luce l’altra parte di noi, ciò che abbiamo sempre cercato e non siamo mai riusciti a trovare. (Re) Nella casa, così poco nota della nostra vita, non nel sottosuolo come molti credono, ma in stanze lontane che noi visitiamo raramente, dimora un Essere misterioso, metà genio (poiché può compiere cose meravigliose) e metà schiavo (perché realizza senza opposizione ciascun pensiero e ciascuna indicazione che gli facciamo pervenire). (Alice Baird) Ma l'eterno che è in te conosce l'eternità della vita e sa che ieri è il ricordare di oggi e domani è il sognare di ora e ciò che in te canta e contempla è ancora racchiuso in quell'attimo che ha disseminato il cielo di stelle. (Kahlil Gibran)

Noi non siamo i nostri pensieri, le emozioni che ci attraversano, le percezioni dei sensi e nemmeno le nostre esperienze. Non siamo il contenuto della nostra vita. Noi siamo la Vita. Siamo l’ampio spazio nel quale tutte le cose avvengono. Dentro di noi si trova l’intero universo. E questo è veramente confortante. (Regi) Colui che abita negli spazi infiniti è seduto qui nella nostra stanza, e non solo infonde in noi la sua intelligenza, ma attraverso noi continua a creare, diffondendo la sua forza, guidando in ogni momento le nostre menti per vie diverse ... facendo ... di ognuno di noi, un corpo solo. Come il sole, la luna e le stelle sono frutto di una creazione senza fine, così la presenza di Dio in mezzo a noi non avrà mai termine. E scopriremo la gioia inestimabile di questa certezza. (R. Tagore) La vita è un continuo alternarsi degli opposti che governano il mondo. Il chiaro diventa scuro, la notte si alterna al giorno, la gioia si trasforma in dolore e così per ogni altro aspetto. Ma c'è qualcosa che non cambia mai, che rimane indistruttibile ed eterna, forte e splendida, ed è la nostra Natura Divina. Se troviamo il modo di comunicare con le nostre profondità interiori tutto diventa facile, il dolore sopportabile e si scopre che anche nelle tenebre si nasconde una infinità di luce. (Re) Secondo alcune teorie cosmologiche, l’universo ebbe inizio da una esplosione primordiale, il Big Bang. Questa esplosione cosmica è ancora in atto e oggi ne

34 siamo i piccoli svolazzi ai suoi confini, tutti connessi l’uno con l’altro. In seguito all’esplosione primordiale ci stiamo ancora espandendo e questa esplosione, in un certo senso, è dentro di noi e noi la stiamo ancora manifestando. (Watts) Gli atomi che formano il nostro corpo sono stati forgiati nel cuore di stelle antichissime apparse molto prima del Sole. Per questo, siamo più antichi delle Montagne e di ogni stella che splende in Cielo. (Regi) Qualsiasi cosa tocchiamo (inclusi noi stessi) è incredibilmente antica. Ogni cosa risale all’inizio dei tempi, e così, se la nostra mente si risveglia, vedremo improvvisamente che tutti gli amici che abbiamo in realtà sono incredibilmente antichi. Non intendo dire antichi nel senso di vecchi, ma antichi come gli angeli, come esseri eterni che sono sempre esistiti, fin dall’inizio. (Watts)

La Virtù e il Potere I principi fondamentali della filosofia taoista sono: il Tao (il corso della natura); wu-wei (non forzare, il carattere della natura è simile all’acqua che scorre); il tè (il potere apparentemente magico che deriva dal seguire la via dell’acqua che scorre e dallo scegliere la via di minor resistenza). Seguire la via dell’acqua che scorre denota sempre un ordine di intelligenza superiore, perché è più saggio andare in barca a vela piuttosto che remare. (W) Quando un uomo ha imparato ad abbandonare la sua mente, così che essa funzioni in modo integrale e spontaneo che è ad essa connaturale, egli comincia a mostrare lo speciale tipo di “virtù” o “facoltà” chiamata te. Questa non è virtù nel senso corrente di rettitudine morale, ma nel senso più antico di efficacia, come quando si parla delle virtù curative di una pianta. Inoltre il te è virtù nonaffettata o spontanea, che non si può coltivare o imitare con un metodo deliberato. (Watts) Tao è soltanto un nome per quello che avviene Eppure il Tao è la più certa ed ultima realtà ed energia dell’universo, il terreno dell’essere e del non-essere. (Watts) Il Tao è il corso, la corrente, il lasciarsi andare, o il processo della natura, ed io lo chiamo la Via dell’acqua che scorre perché sia Lao-tzu che Chuang-tzu usano come metafora principale di questo lo scorrere dell’acqua. Il Tao non può essere definito a parole e non è né un’idea né un concetto. Tuttavia, come dice Chuangtzu, “Può essere raggiunto ma non può essere visto”, o, in altre parole, sentito ma non concepito, intuito ma non categorizzato, divinato ma non spiegato. (Watts)

35 Il “te” è l’impensabile ingegnosità e facoltà creativa della funzione spontanea e naturale dell’uomo: facoltà che s’inceppa quando ci si sforza di dominarla in base a metodi e tecniche formali. (A. Watts) La cultura del taoismo e dello zen offre all’individuo di diventare l’origine inconsapevole di meravigliosi accidenti. (Watts) L’equilibrio si sposta quando ci rendiamo conto di poter soddisfare da soli le nostre necessità, e scopriamo che non ci serve un Dio che se ne sta lassù e ci dona pace e saggezza: la nostra corteccia celebrale contiene un meccanismo capace di creare tali condizioni. (Chopra) Il te è la realizzazione o l’espressione del Tao nella vita reale, ma ciò non vuol dire virtù nel senso di rettitudine morale. È piuttosto come quando parliamo delle virtù salutari di una pianta, che possiede connotazioni di potenza o persino doti magiche, quando per magico si intendono eventi meravigliosi e felici che avvengono spontaneamente. Il principio fondamentale dell’universo è la sorpresa: la spontaneità e la sorpresa sono il principio del Tao. Questo significa compiere un miracolo senza fare niente, senza pianificarlo. (W) Io sono il campo, tu sei il campo e tutto è il campo. Nonostante l'infinita potenza del campo, non è necessario un gran balzo per controllarlo, lo facciamo ogni volta che abbiamo un pensiero. Ma per ottenere il vero dominio, per far si che i nostri desideri più profondi si realizzino, dobbiamo impegnarci a raggiungere uno stato più elevato di coscienza. Come tutte le forze della natura, la forza della consapevolezza può essere debole o potente. E' più forte in quelle persone le cui menti si sono identificate col campo, più debole in coloro le cui menti sono incagliate sulla superficie della vita. Quindi, identificarsi completamente con il campo è una definizione pratica di ciò che significa essere illuminati. Solo allora gli ostacoli della realtà locale scompaiono e si diviene finalmente liberi di unirsi al gioco creativo dell'universo. Quando le persone scoprono che i loro desideri cominciano ad avverarsi, nonostante la realtà prevista fosse un'altra, l'improvviso influsso del potere porta con sé emozioni sfrenate; le persone esultano: si sentono fuse con il cuore stesso della natura. La paura diventa insignificante, sostituita con immenso sollievo dalla vera semplicità della vita. la chiave è proprio la semplicità. (Chopra) L'uomo ha in sé un potere che ignora, un potere conosciuto dai saggi di tutti i tempi, che riedifica la vita, apre le porte chiuse, rivela segreti celati. (Voldben)

36 Esiste un sentiero che attende ognuno di noi e, quando l'avremo imboccato, vedremo aprirsi porte che prima erano chiuse e che per nessun altro si sarebbero aperte. Tutto inizierà a procedere per il suo verso e la stessa Madre Natura sosterrà il viaggio. ... Ho scoperto che basta questo nostro passo verso gli dei perché loro ne facciano dieci verso di noi. Quel passo, quell'eroico primo passo del cammino, è al di fuori dei nostri confini, o esattamente sul margine, e spesso dobbiamo compierlo prima di sapere che avremo del sostegno. (Campbell) Chiedete e riceverete. Cercate e troverete. Bussate e la porta vi verrà aperta. Perché, chiunque chiede riceve, chi cerca trova, a chi bussa sarà aperto (Matteo) Nel “qui e ora” è racchiuso un enorme potere, anche quello di creare dal nulla cose meravigliose. (Regi) Una volta che vi siate tolti di mezzo a livello del voler fare, comincerete a scoprire che fate grandi cose che sono reali eventi. … Creare musica o poesia, avere intuizioni profonde sulla vita e mille altre cose. Non sappiamo come lo facciamo, ma lo facciamo. (W) I Taoisti siedono in meditazione, ma non con il proposito egoistico di migliorare se stessi; è piuttosto che, compreso intuitivamente che non vi è alcuna strada da percorrere che non sia la via del Tao “essi fanno viaggi laddove le cose non possono sfuggire” (Chuang-tzu, 6) e meditano per la gioia della meditazione – lo scorrere del respiro, il canto del gallo in lontananza, la luce sul pavimento, il sussurro del vento, la quiete, e tutte quelle cose che gli attivisti militanti sia dell’Occidente che dell’Oriente hanno imparato a disdegnare, con la loro furibonda premeditazione. (Watts) Tu e le cose siete uno stesso processo: il Tao che scorre adesso. Anche la sensazione che vi sia una differenza fa parte del processo. Non c’è proprio niente da fare a questo riguardo. C’è soltanto la corrente e le sue migliaia di convulsioni – onde, bolle, soffi, vortici e turbini – e tu sei questo. Ma invece di provare lo scorrere dell’ora – che renderebbe tutto chiaro – essi vogliono ogni tipo di garanzie preliminari che la cosa sarà sicura e vantaggiosa come se questa comprensione “funzionasse” in quanto filosofia di vita. Naturale che funziona e molto bene, ma se qualcuno la segue per questo motivo, in realtà non la seguirà. Tuttavia se vi è la comprensione, il potere o la virtù del te sorge spontaneamente o, come dicono i Cristiani, per mezzo della grazia divina in quanto distinta dalla forza di volontà. (W)

37 Nel realizzare che tu sei il Tao, tu automaticamente manifesti la sua magia; ma la magia, come la grazia, è qualcosa che nessuno dovrebbe pretendere. Come Lao-tzu dice dello stesso Tao: “Quando le cose buone sono compiute esso non le rivendica”. (Watts)

Non Forzare Le persone cercano di forzare i problemi soltanto quando non si rendono conto che ciò non può essere fatto – che non vi è modo di deviare dalla corrente della natura. Noi potremmo forse immaginare di essere al di fuori, o separati, dal Tao e perciò in grado di seguirlo o meno; ma proprio questa immaginazione è essa stessa nella corrente, poiché per essa non vi è altra via che non la Via. (Watts) Per amore o per forza noi siamo questa cosa ed andiamo con essa. Concedetevi il diritto di smettere di credere che la risposta sia la lotta. Apprezzate nel silenzio la vita che vi viene incontro in ogni momento. Con questa silenziosa accettazione, arriva la tremenda energia nascosta nel presente, e in quell'energia vi è abbondanza, pace, intelligenza e creatività. Questi sono i doni del silenzio celati nello spirito della terra. (Chopra) Fintanto che l’intelletto cosciente si sforzerà faticosamente di imprigionare il mondo nella sua rete di astrazioni e insisterà nel voler incatenare la vita e adattarla alle proprie rigide categorie, lo spirito del Tao rimarrà incomprensibile; e l’intelletto si logorerà. Il Tao è accessibile soltanto alla mente in grado di praticare la semplice e sottile arte del wu-wei, che, dopo il Tao, è il secondo importante principio del taoismo… la scelta spontanea delle decisioni; decisioni che sono valide nella misura in cui si riesce ad abbandonare la propria mente, lasciandola lavorare da sola. (Watts) Wu-wei significa ‘non-fare’ semplicemente nel senso che non c’è azione da parte nostra che possa portarci in armonia col Tao, perché, come abbiamo visto, il segreto di questa armonia dell’attimo non è l’azione, ma l’accettazione di un’armonia già conseguita dallo stesso Tao. Noi non modifichiamo la situazione reale; ma il nostro atteggiamento verso di essa subisce un cambiamento: sentiamo l’armonia dove prima sentivamo disarmonia. La sola difficoltà del Taoismo è la sua inaudita semplicità. (Watts) Non c’è modo di Non Interferire.

38 Basta la nostra presenza per cambiare un’infinità di eventi intorno a noi. (Regi) Persino se ci limitiamo a guardare qualcosa interferiamo con quella cosa, perché la nostra stessa esistenza è, sotto un certo aspetto, un’interferenza con l’ambiente. Tutto quello che facciamo altera l’equilibrio. Anche se siamo seduti, perfettamente immobili, stiamo pur sempre respirando, e questo altera la natura delle cose che ci circondano. Produciamo calore e anche questo è causa di trasformazioni. E quando mangiamo, allora davvero le cose cambiano. Dunque, non possiamo evitare di interferire. Eppure, la massima dice: Non interferire, ma quello che intende realmente è: Non forzare. (Watts) Allora, che cosa possiamo fare? AFFIDARCI ALL’INTUITO Dentro ciascuno di noi è presente la più straordinaria capacità di analisi esistente nel mondo conosciuto. Il punto è di cercare di farla lavorare per noi. Invece di usare soltanto l’attenzione consapevole (che è in grado di pensare non più di tre o quattro cose nello stesso tempo), dobbiamo servirci anche dell’intuito. Se impariamo a usare il cervello permettendogli di lavorare sui problemi senza interferenze da parte della consapevolezza superficiale, il cervello ci fornirà una decisione. Ecco perché si deve imparare ad agire senza decidere, o piuttosto, senza scegliere. (Watts) Se vogliamo davvero trovare una soluzione, ciò che dobbiamo fare è contemplare il problema. Basta aspettare per qualche tempo: la soluzione arriva da sola. (W) Siamo molto più intelligenti di quanto crediamo. Ogni tentativo di afferrare altro non è se non il vano sforzo di afferrare se stessi. Non esiste dualismo fra la personalità e il mondo esterno. Tutte le azioni motivate e intenzionali, convenzionalmente buone o cattive, sono karma nella misura in cui sono dirette ad afferrare la vita. (W) Lasciate che ogni cosa sia libera di essere esattamente com’è. Non separate voi stessi dal mondo e non cercate di ordinarlo. (W) Non abbiate preoccupazioni per la vostra vita, riguardo al cibo, né per il corpo, riguardo al vestito, perché la vita è più del cibo e il corpo è più del vestito. Considerate i corvi; essi non seminano, non mietono, non hanno dispensa, né granaio, eppure Dio li nutre... Osservate come crescono i gigli del prato; essi non

39 lavorano e non filano; eppure vi dico che nemmeno lo stesso Salomone in tutto il suo splendore, non fu mai vestito come uno di loro... non preoccupatevi di quel che mangerete o di quel che berrete e non vi tormentate lo spirito... Cercate piuttosto il regno dei Cieli, e tutte le altre cose vi saranno date in più. (Luca 12)

Paura e desiderio Non c’è bisogno di scomodare l’esistenza del diavolo, né quella dell’inferno, per spiegare la presenza del Male nel mondo. La mente umana contiene in sé tutto il male necessario. (Re) L’inconscio non è, come alcuni immaginano, un pozzo nero mentale; è semplicemente la natura senza ceppi, demoniaca e divina, dolorosa e piacevole, odiosa e amabile, crudele e compassionevole, distruttiva e creativa. È la sorgente dell’eroismo, dell’amore e dell’ispirazione come pure della paura, dell’odio e del delitto. Si può dire che dentro di noi portiamo un esatto duplicato del mondo che ci circonda, perché il mondo è uno specchio dell’anima e l’anima uno specchio del mondo. (Watts) La maggior parte delle persone vive una vita perennemente condizionata dalla Paura e dal Desiderio. Il desiderio è il bisogno di aggiungere qualcosa a voi stessi per poter essere più completi. Tutte le paure, invece, nascono dal timore di perdere qualcosa e quindi di sentirsi sminuiti, di essere di meno. Questi due movimenti oscurano il fatto che all’ESSERE non si può aggiungere né togliere. L’ESSERE nella sua pienezza è già dentro di noi adesso. Paura Qui non parliamo della paura fisica ma di quella psicologica. La condizione psicologica di paura è separata da ogni pericolo immediato, vero, concreto. Abbiamo sempre paura di qualche cosa. Non esiste la paura in astratto, essa è sempre in rapporto a qualche cosa. Conosciamo le nostre paure? Paura di perdere il lavoro, di non avere cibo o denaro a sufficienza, paura di ciò che gli altri pensano di noi, paura di non riuscire ad avere successo, di essere ridicolarizzati, disprezzati, paura delle malattie, paura di perdere le persone che ci sono care, paura di perdere la fede, di venire meno all’immagine che gli altri si sono creata di noi ecc… (K)

40 La Paura e il Desiderio nascono dalla mente. (Re) La PAURA si presenta sotto varie forme: disagio, preoccupazione, angoscia, tensione, nervosismo, terrore, fobia etc. Questo genere di paura è sempre di qualcosa che potrebbe accadere, non di qualcosa che sta accadendo ora. Quando ci identifichiamo con la mente e abbiamo perduto il contatto con la potenza e la semplicità dell’adesso, questo divario di ansia ci accompagnerà sempre. Possiamo far fronte al momento presente, ma non possiamo fronteggiare qualcosa che è soltanto una proiezione della mente: non possiamo far fronte al futuro. Anche se la paura sembra avere molte cause, in definitiva essa è la paura che ha l’io della morte, la paura del suo annullamento. Per l’io, la morte è sempre dietro l’angolo. In questo stato identificato con la mente, la paura della morte influenza ogni aspetto della vita. Quando ci identifichiamo con una posizione mentale e viene messa in dubbio una nostra convinzione, il nostro io si sente minacciato di annullamento. Per questo il nostro ego non può permettersi di avere torto. Avere torto significa morire. Finché c’è paura non c’è amore; una mente oppressa dal dolore non saprà mai cos’è l’amore.(K) La paura del dolore viene chiamata dagli psicologi paura originaria. Come la tartaruga o la chiocciola si richiudono nel guscio, così l’uomo si rifugia nel castello dell’illusione (d’essere il proprio ego). Mentre la tartaruga esce spesso dal suo guscio, l’uomo quasi mai esce dal suo castello, perché gli sembra di avere un senso molto più acuto della sua identità personale, della sua distinzione dal resto dell’universo. Più grande è il senso di distinzione, più grande è la tensione fra i due e più grande la guerra fra gli opposti nell’anima. A questa tensione noi diamo il nome di infelicità. La difficoltà dell’uomo è che la paura è di rado originaria; più di una volta è lungi dall’esserlo, non essendo proprio semplice paura, ma paura di aver paura. (Watts) Quando appare la Paura, dobbiamo entrare nel Presente. Finché la paura rimarrà nel nostro cuore, non saremo mai amabili, poiché gli altri vedranno il vuoto che si nasconde in noi e ne avranno paura. Se vogliamo tornare a sentirci integri e attraenti, dobbiamo riempire questa mancanza, rimarginare la ferita che ci ha tenuti lontano dalla felicità. C’è un solo modo per guarire: imparare ad amarci, sentire in noi la presenza divina. Il bisogno doloroso della mancanza d’amore può essere soddisfatto solo tornando ad

41 amare e ad essere amati. Ma questo non sarà possibile finché non cominceremo ad amare noi stessi. Nel momento in cui troveremo un collegamento stabile con lo spirito, potremo tornare a volerci bene. Se noi e lo spirito siamo una sola cosa, come possiamo non amarci? (Regi)

Desiderio Desiderare significa proiettare il tuo passato nel futuro, e il futuro è sconosciuto, qualsiasi cosa tu chieda apparterrà al tuo passato. Tutti i desideri continueranno a ripetere il passato. Come si può desiderare lo sconosciuto? Come puoi desiderare ciò che è nel futuro? Il futuro è lo sconosciuto. Il passato è un mondo conosciuto. Se desideri, il desiderio verrà dal passato. Che fare? Non desiderare! Lascia che il futuro accada senza desiderarlo. Il futuro verrà! Non è necessario desiderarlo. È già arrivato. Non hai bisogno di imporre le tue proiezioni al futuro. Sii passivo, non essere attivo nei confronti del futuro. Lascialo arrivare! Non fare domande sul futuro! È questo il significato dell’essere senza desideri. Non è abbandonare il mondo, rinunciare al mondo e andare sull’Himalaya, tutto questo è solo immaturità. Se riesci ad aspettare senza desiderare, ti accadrà ogni cosa: in questo caso tutto accadrà a partire dalla Totalità, dal Tutto, da Dio stesso. (Rajneesh) Il desiderio è la mente che cerca salvezza o appagamento nelle cose esteriori e nel futuro come sostituti per la gioia dell’Essere. Fintanto che io sono la mia mente, io sono questi desideri. Perfino il mio desiderio di liberazione o illuminazione non è che un’ulteriore brama di appagamento o completamento nel futuro. Per cui non bisogna cercare di liberarsi dal desiderio di raggiungere l’illuminazione. Bisogna essere presenti. Bisogna diventare consapevoli della mente. Invece di citare il Buddha, bisogna essere il Buddha, essere “il risvegliato”. (T) Sta' molto attento a ciò che desideri profondamente, perché di sicuro lo avrai. (Emerson) È importante capire la natura del desiderio; capire perché il desiderio abbia assunto un ruolo così straordinario nella nostra vita. Dobbiamo vedere come il desiderio ci tolga chiarezza e come impedisca di fiorire a quella qualità straordinaria che appartiene all’amore. E importante capire che cos’è il desiderio invece di sopprimerlo, di controllarlo, di dargli un orientamento particolare che forse potrebbe concedervi un po’ di pace. (Kris)

42 Questo dipende dal fatto che noi siamo nel momento presente, mentre la mente è nel futuro. Oppure ci troviamo qui e vogliamo andare da un’altra parte. Non c’è niente di sbagliato nei sogni e nelle fantasie, ma non alimentateli: vedetene l’irrealtà e staccatevi. State con l’unica cosa reale: la percezione del corpo, del respiro e dell’ambiente. (Joko Beck) Siamo così presi dal desiderio da dimenticare persino di essere vivi. Vogliamo realizzarci dando soddisfazione ai nostri desideri. Ma non vediamo quale spaventosa rovina il desiderio ha provocato nel mondo, il desiderio di una sicurezza individuale, il desiderio di un successo, di un potere, di un prestigio individuale. Non ci rendiamo conto che siamo completamente responsabili di qualsiasi cosa facciamo. Dove va a collocarsi il desiderio, quando ne comprendiamo la natura? Ha un posto dove c’è amore? E l’amore è qualcosa di così completamente estraneo all’umana esistenza, da non avere in realtà per noi alcun valore? O è perché non vediamo la bellezza, la profondità, la grandezza, la santità di quello che sta dietro questa parola, che ci manca l’energia, il tempo, la passione per studiare, per educare noi stessi a capire di cosa si tratta? Se ci mancano l’amore, la compassione e la loro intelligenza, allora la meditazione avrà ben poco significato. Senza quel profumo, quello che è eterno non potrà mai essere trovato. (Kris) Per questo è tanto importante mettere completamente in ordine la nostra casa, non solo la casa in cui abitiamo, ma la casa della nostra vita, del nostro essere, delle nostre lotte. (Kris) D’altra parte sarebbe opportuno non giudicare i nostri desideri. Se la Vita ce li ha messi davanti, significa che c’è qualcosa che dobbiamo sistemare dentro di noi. Non c’è niente di sbagliato nei desideri, ma non dobbiamo lottare per realizzarli. Lasciamoli sbocciare ma non diventiamone schiavi. Dobbiamo solo osservarli e affidarne la realizzazione alla nostra parte divina. (Regi) È necessario comprendere il Desiderio. Sappiamo bene come esso si contraddica, si tormenti, si lanci nelle direzioni più diverse; porta con sé sofferenze, turbamenti, angosce di ogni genere e anche l’esigenza di essere sottoposto a una disciplina, a un controllo. Eternamente impegnati a combatterlo, non siamo più nemmeno in grado di riconoscerlo; ma il desiderio e sempre lì, in attesa, pronto ad esplodere. Fate quello che volete, sublimatelo, fuggitelo, negatelo, accettatelo, scatenatelo: il desiderio rimane sempre lì. E

43 sappiamo bene anche quanto vari insegnanti, religiosi e non, abbiano parlato contro il desiderio, abbiano detto che dovremmo essere privi di desideri, che dovremmo distaccarci dal desiderio ed esserne liberi. Ma questa è un’assurdità, perché quello che serve è capire il desiderio e non distruggerlo. Se lo distruggeste, distruggereste la vita stessa. Quando lo pervertite, lo deformate, lo controllate, lo dominate, lo soffocate, correte il rischio di distruggere qualcosa di straordinariamente bello. (Krishnamurti) Non è bene per gli uomini che si avverino i loro desideri. (Eraclito) Perché? Perché non è meglio? Perché qualsiasi cosa tu voglia sarà sbagliata, perché tu sei sbagliato! Come puoi volere, desiderare qualcosa di giusto? Prima di tutto, per poter desiderare qualcosa di giusto devi essere giusto tu. Nell’ignoranza, qualsiasi cosa desideri ti porterà sempre più profondamente nell’inferno, perché il desiderio è parte di te, scaturisce da te. Come potrebbe uscirne qualcosa di diverso? Tutto quello che ne uscirà sarà tuo. Ecco perché i tuoi desideri non fanno che aumentare i tuoi problemi. (Rajneesh) Dio conosce i nostri desideri prima ancora che nascano nel nostro cuore. Pensiamo d’essere in grado di suggerire alla Vita cosa è meglio per noi? Questo è certamente di là delle nostre capacità. Lasciamo che le cose accadano e non sporchiamole con i nostri egoismi e la nostra cupidigia. (Regi) Se vogliamo veramente fare qualcosa di utile per noi e per i nostri cari, entriamo nel presente, usciamo dalla mente ed entriamo nella realtà. La Vita ci ha sempre amato e continuerà ad amarci, lasciamo che sia essa a decidere per noi. Da parte nostra cerchiamo di vivere adesso e qui perché esiste solo questo momento. Affidiamoci all’ignoto e tutti i nostri bisogni saranno soddisfatti. (Regi) Non c’è niente di sbagliato nel desiderare; il desiderio in se stesso è bello... se è un Buddha a desiderare. Ma se sei tu a desiderare, come potrai mai desiderare qualcosa che ti porti alla beatitudine? Non è possibile proprio perché il desiderio scaturisce da te, è parte di te, è una continuità. E se tu sei sbagliato, il desiderio sarà inevitabilmente sbagliato. (Rajneesh) Se non vi aspettate l’inaspettato non troverete mai la verità, perché è arduo scoprirla ed arduo conseguirla. (Eraclito)

44 Se sei in collegamento con l’essere, se è l’essere che desidera, allora nascerà qualcosa di nuovo, di diverso. Ricorda: solo ed esclusivamente l’essere ha importanza. Nient’altro. (Rajneesh) Se abbracciate il presente e diventate una sola cosa con esso, se vi unite ad esso, avvertirete l'ardore, la luminosità e lo scintillio dell'estasi che palpita in ogni creatura sensibile. Soltanto allora sarete allegri, spensierati, liberi e felici. In questo stato di libertà gioiosa e semplice saprete con certezza in cuor vostro che quello che desiderate è a vostra disposizione in ogni momento, perché i vostri desideri nasceranno da una condizione di felicità. (Chopra) L'universo non ti nasconde niente, nessuno t'inganna. L'apparenza della limitazione si manifesta perché questo mondo è una scuola, un terreno educativo. E la regola fondamentale è che in qualsiasi modo tu veda te stesso, così vedrai il mondo. Se sei carente o indegno, quel giudizio sarà sufficiente a tenere Dio lontano da te. Da parte Sua, Dio non vede in te nulla di sbagliato. (Chopra) Quando sei presente, non sei tu a desiderare ma il mondo che sta sognando nuove realtà (Regi) Ciascuno di noi produce una serie infinita di pensieri, ricordi, desideri, eccetera. Questi impulsi, traboccando nell'oceano della consapevolezza, diventano la nostra realtà. Se sapessimo come controllare la creazione degli impulsi d'intelligenza, potremmo far crescere non solo nuovi dendriti ma qualsiasi altra cosa. (Chopra) Mentre siamo seduti, ogni nostro pensiero crea un'onda nel campo unificato. Bagna tutti gli strati dell'io, intelletto, mente, sensi e materia, spargendosi in cerchi sempre più ampi. Siamo come una luce che irradia coscienza e fotoni. Mentre irradiano, i pensieri hanno un effetto su tutta la natura. Il fatto di essere confinati nella nostra condizione di veglia non ci permette di percepire i sottili cambiamenti che provochiamo ovunque. (Chopra) Per inviare un'intenzione nel campo e ottenerne una risposta non è necessario alcun lavoro. Nella vostra natura unificata, esaudire le intenzioni è tutto quello che fate: è la vostra occupazione a tempo pieno. Non vi è neanche un pensiero fra tutti quelli che potete avere che non produca qualche risultato. Se imparate ad acquietare la mente e a purificarla dai suoi vecchi conflitti, davanti a voi si aprirà la semplice realtà del funzionamento dell'universo: ciò che è. (Chopra) Continuate a trattenere i desideri e siate pazienti. Concedete all'appagamento di venire a voi, resistendo dolcemente alla tentazione di dar la caccia ai vostri

45 sogni nel mondo. Inseguiteli nel vostro cuore finché scompaiono nel sé e lasciateveli. Può essere necessaria un po' di autodisciplina, ma siate semplici, benevoli. Occupatevi della vostra salute e felicità interiori. La felicità si diffonde come un profumo da un fiore e attira verso di voi ogni cosa buona. Concedete al vostro amore di alimentare voi e gli altri. Non arrancate dietro i bisogni della vita, basta esserne tranquillamente consapevoli. In questo modo la vita procede più naturalmente e senza sforzi. La vita è qui da godere. (Maharishi)

Accettare il momento presente Dobbiamo sempre dire sì al momento presente. Che cosa potrebbe essere più futile, più folle, che creare resistenza interiore a qualcosa che già esiste? Che cosa potrebbe essere più folle che opporsi alla vita stessa, che è adesso e sempre adesso? Abbandoniamoci a ciò che esiste. Diciamo di sì alla vita, e vedremo come la vita all’improvviso comincerà a lavorare per noi anziché contro di noi. (Tolle) Il vero potere è interiore ed è disponibile a voi adesso, in questo preciso istante. Il cambiamento della consapevolezza avviene nel momento in cui dici “si” a ciò che è, perché l’intera struttura del sé egoico costruito dalla mente vive di resistenza e opposizione, e di fare dell’adesso un nemico. La bellezza sta nel fatto che possiamo uscire da millenni di condizionamento collettivo senza bisogno di alcun tempo per farlo. Tutto ciò che dovete affrontare e gestire nella Vita Reale è vivere consapevolmente questo momento. Siete preoccupati? Pensate spesso “e se succede che… ?” Allora vi identificate con la vostra mente, la quale proietta se stessa in una futura situazione immaginaria e crea PAURA. Non vi è modo di fare fronte a una tale situazione perché non esiste. È un fantasma mentale. Potete fermare questa follia che corrode la salute e la vita semplicemente accettando il Momento Presente. Potete sempre fare fronte all’Adesso, ma non potete mai fare fronte al futuro, né siete tenuti a farlo. La risposta, la forza, l’azione giusta o la risorsa saranno lì quando ne avrete bisogno, né prima né dopo. (T)

46 L’accettazione totale è in effetti una chiave per la libertà, perché, quando accetti quello che sei ORA, diventi libero di essere quello che sei ora, ed ecco perché lo stolto diventa savio quando lascia se stesso libero di essere uno stolto. In verità noi siamo sempre liberi di essere quelli che siamo ora e solo il falso orgoglio ci trattiene dal rendercene conto. Perciò l’accettazione è insieme attività e passività. (Watts) Accettare la Vita, nel bene e nel male, significa accettare noi stessi. La vera accettazione non è una meta da raggiungere; non è un ideale da perseguire – uno stato d’animo che si possa acquistare e possedere, che possiamo aggiungere a noi stessi per accrescere la nostra statura spirituale… la vera accettazione è accettarsi come si è ORA, in questo momento, prima di cominciare a rendersi diversi con l’accettarsi… Vediamo Dio tutte le volte che apriamo gli occhi; Lo respiriamo con ogni respiro; usiamo la Sua forza in ogni movimento delle dita; Lo pensiamo in ogni pensiero, anche se non pensiamo direttamente a Lui, e Lo assaporiamo ad ogni boccone di cibo. (Watts) In questo momento non v’è nulla che venga in essere. In questo momento non v’è nulla che cessi di essere. Così non vi è nascita-e-morte che debba concludersi. L’assoluta tranquillità (del nirvana) è il momento presente. Sebbene sia in questo momento, questo momento non ha limiti, e quivi è eterno diletto. (Watts) Quando c’è calma e ordine dentro di noi, accade lo stesso fuori di noi. Se troveremo la pace nel nostro cuore, tutti i problemi svaniranno e l’armonia del cielo scenderà su di noi. In questo modo saremo nella condizione di dare un nuovo significato alla nostra vita. Se lasceremo che le cose siano quello che sono, nel momento in cui non ci opporremo più alla realtà, la “virtù” ci proteggerà. Sarà come lasciare il controllo degli eventi a qualcosa più grande di noi capace di guidarci in ogni frangente. Da dove vengono le intuizioni o le premonizioni che talvolta sembrano sorgere dal nulla? Da quali inesplorati territori giungono rivelazioni e sensazioni strane? Nessuno conosce le vere capacità della Mente; l’uomo è un’entità sconosciuta e insondabile a se stessa.

47 Il problema dell’attesa Siete abituati ad aspettare? Quanto della vostra vita la trascorrete in attesa? Non è insolito trascorrere l’intera vita aspettando di cominciare a vivere. L’attesa è uno stato mentale. Sostanzialmente significa che volete il futuro; non volete il presente. Non volete ciò che avete, e volete ciò che non avete. Con ogni genere di attesa create inconsapevolmente un conflitto interiore fra il vostro qui e ora, dove non volete essere, e il futuro proiettato, dove volete essere. Questo riduce la qualità della vostra vita facendovi perdere il presente, la sola cosa che esiste realmente. Molte persone si proiettano nel futuro e attendono ingenuamente la prosperità. In realtà la gratitudine per il momento presente e la pienezza della vita adesso sono la vera prosperità. Rinunciate all’attesa come stato mentale. Quando vi sorprendete a scivolare nell’attesa scuotetevi da questa situazione. Arrivate al Momento Presente. Cercate semplicemente di esserci e di gioire ad essere. L’unico luogo in cui potete sperimentare il flusso della vita è adesso. L’abbandono è accettazione incondizionata e senza riserve del momento presente. È abbandonare la resistenza interiore a ciò che è. La cosa meravigliosa è che noi siamo l’inizio di un mondo in continua trasformazione. Stare presenti nella vita quotidiana, aiuta a essere profondamente radicati in voi stessi; altrimenti la mente, che ha un incredibile impeto, vi trascinerà via come un fiume in piena. L’attesa è uno stato d’animo. Significa che noi vogliamo il futuro, non vogliamo il presente. Non vogliamo ciò che abbiamo. Con ogni genere di attesa creiamo inconsapevolmente un conflitto interiore fra il nostro qui e ora, dove non vogliamo essere, e il futuro proiettato, dove vogliamo essere.

48 Ma la vita è qui, in questo istante, in ogni momento. La vita è il nostro Essere più profondo. È già integra, completa, perfetta. Molte persone attendono la prosperità. Non può arrivare nel futuro. Quando onoriamo, riconosciamo e accettiamo pienamente la nostra realtà presente, quando accettiamo pienamente ciò che abbiamo, siamo grati per ciò che abbiamo, grati per ciò che esiste, grati per Essere. La gratitudine per il momento presente e la pienezza della vita adesso è la vera prosperità. Non può arrivare nel futuro. Poi, col tempo, tale prosperità si manifesta a noi in vari modi. Se siete presenti, non vi è alcuna necessità di aspettare alcunché. Allora, la prossima volta che qualcuno vi dice: “Mi dispiace averti fatto aspettare” potete rispondere: “Va bene, non stavo aspettando; ero qui a gioire di me stesso, la gioia del mio sé”.

Resa e abbandono All’interno di ogni creatura vivente è presente una sensazione di essere in mezzo a un campo di tensione e di resistenza, un’impressione di essere un po’ bloccato, o, dovrei dire, d’essere un ostacolo, un intralcio a se stesso. Ora, immaginiamo l’opposto. Supponiamo, per esempio, che ogni mattina ci svegliamo con una sensazione di trasparenza totale, senza resistenza alcuna nei confronti del mondo esterno. Immaginiamo di scorrere con esso, ne facciamo parte: il mondo è parte di noi. (Watts) La maggior parte conduce un’incessante lotta contro il mondo esterno: se studiamo i muscoli e la dinamica del corpo umano, scopriamo che stiamo sempre combattendo. (Watts) Facendo veramente attenzione al corpo, alla sua posizione, alla tensione muscolare, scopriremmo di essere sempre in contrasto con il mondo. (Siamo in lotta con la realtà che ci circonda) Se non riusciamo a vedere che siamo parte del mondo allora proviamo questa immensa sensazione di separazione. (Watts) La resistenza interiore è dire di “no” a ciò che è, con il giudizio mentale e la negatività emozionale. Diventa particolarmente evidente quando le cose “vanno storte”, vale a dire quando vi è un divario fra le richieste o le rigide aspettative della vostra mente e ciò che è. Questo è il divario del dolore. Se avete vissuto abbastanza a lungo, saprete che le cose vanno storte piuttosto spesso. Ed è proprio in quei momenti che è necessario praticare l’abbandono se volete eliminare la sofferenza e il dolore dalla vostra vita.

49 L’accettazione di ciò che è vi libera immediatamente dall’identificazione con la mente e così vi ricollega all’ESSERE. (T) La resistenza è la mente. Se trovate insoddisfacente o perfino intollerabile la vostra SITUAZIONE di VITA, è solamente arrendendovi che potete spezzare lo schema di resistenza inconsapevole che perpetua quella situazione. (T) L’abbandono vi riunisce alla fonte energetica dell’ESSERE divenendo una celebrazione gioiosa di energia vitale che vi porta ancora più profondamente nell’ADESSO. Nello stato di abbandono vedete molto chiaramente ciò che va fatto e lo fate, facendo una cosa per volta e focalizzandovi su una cosa per volta. (T) L’abbandono è la saggezza semplice ma profonda di lasciarsi andare invece di opporsi al flusso della vita. Quando vi abbandonate al flusso della Vita, il cambiamento arriva in strani modi senza che vi sia la necessità da parte vostra di fare chissà che cosa. La Vita vi viene in aiuto e coopera con voi. Se fattori interiori come paura, colpa o inerzia vi impediscono di intraprendere un’azione, si dissolveranno alla luce della vostra PRESENZA. ONORA l’ADESSO e ogni forma che viene e va insieme ad esso. Se onori l’adesso, qualsiasi forma esso prenda viene onorata. Siate lì quando la resistenza sorge. Osservate come la vostra mente la crei, come etichetta la situazione, voi stessi e gli altri. Sentite l’energia dell’emozione. Essendo testimoni della resistenza, vedrete che non ha scopo. Focalizzando la vostra attenzione nell’adesso, la resistenza inconsapevole diventa consapevole, e quella è la sua fine. La vostra prima opportunità per l’ABBANDONO è quella di arrendervi in ogni momento alla realtà del momento. Se dimorate in questo stato di accettazione, non create più negatività, né sofferenza, né infelicità. E quindi vivete in uno stato di non resistenza, uno stato di grazia e di leggerezza, privo di lotta …

50 Poiché la resistenza è inseparabile dalla mente, la rinuncia alla resistenza, l’abbandono, è la fine del ruolo di maestra della mente, l’impostore che finge di essere voi, il falso dio. ABBANDONATI AL DIVINO. Non è resistendo o scappando, ma è attraverso l’abbandono che il divino viene realizzato, e ciò, incredibilmente, non richiede tempo. L’abbandono può avvenire solo adesso. Assumiti ora la responsabilità del tuo stato di coscienza! Questo è il succo dell’intero insegnamento. Chiediti: Com’è il mio stato di coscienza in questo momento? Per godere della Realtà e per conoscerla, dobbiamo lasciarla andare e comprendere che è Lei a possedere noi. La bellezza imprigionata si trasforma in dolore, perché Dio è la fonte sia della bellezza sia del dolore della vita. Nella bellezza, Egli ci chiama a sé; nel dolore che deriva dall’averla imprigionata, Egli ci avverte che non possiamo avvicinarci a Lui con spirito possessivo. (Watts) Quando non ci attacchiamo al mondo e non abbiamo più un atteggiamento ostile nei suoi confronti, ci rendiamo conto che il mondo è noi stessi. (Watts) L’abbandono non è debolezza. Vi è in esso una grande forza. Soltanto chi pratica l’abbandono ha potenza spirituale. Attraverso l’abbandono saremo liberi internamente dalla situazione. Possiamo allora scoprire che la situazione cambia senza sforzo alcuno da parte nostra. In ogni caso siamo liberi. (Tolle) La Vita è sempre presente, in attesa che la riconosciate. Non la sentite prorompere irrefrenabile nell’erba dei prati e nelle foglie degli alberi? Siete consapevoli del calore che vi giunge dal sole, del respiro che vi attraversa continuamente? Non vi accorgete della forza che spinge il sangue nelle vene? È la sua voce che chiama con dolcezza infinita. Abbandonatevi tra le sue braccia e ogni problema svanirà. (Re)

La fede nell’abbandono La fede non è credenza cieca e certamente non è puro assenso spirituale alla proposizione che Dio esiste. Né è la fiducia che la vita si risolverà in bene nonostante le sue varie tribolazioni. La fede non è speranza. Da un certo punto di vista la fede è la cosa più illogica del mondo; ha fiducia nella vita proprio per le sue tribolazioni; è il senso dell’amore e della meraviglia davanti al mistero di un Dio che è insieme Creatore e Distruttore, amore e terrore, vita e morte, angelo e demone, saggio e stolto, uomo e verme. (W)

51 La verità è che senza la fede non facciamo che picchiare la testa contro un muro. Nessuna illusione, nessun espediente della ragione o della scienza, nessuna magia, nessuna fiducia in se stessi può renderci indipendenti dall’universo e metterci in grado di evitare il suo aspetto distruttivo. Il dolore è una realtà e non c’è vagheggiamento di teologia che possa minimizzarlo con promesse e apologie della sua esistenza in un universo in cui Dio è ritenuto “amore”. (W) Dio, la vita e l’universo, checché possiamo sforzarci di pensare di essi, conservano in loro due aspetti e continuano il loro gioco in tutto il suo amore e la sua crudeltà. Fede significa che ci doniamo a esso assolutamente e totalmente, senza condizioni di sorta, che ci abbandoniamo a Dio senza chiedere nulla in cambio, salvo che il nostro abbandonarci a Lui possa farci sentire più intensamente il ritmo cadenzato del Suo gioco. Questo abbandono è la libertà dello spirito. (W) Questa è la sola promessa che può esserci garantita, ma quale promessa! Essa significa che partecipiamo all’estasi della Sua creazione e della Sua distruzione, e sperimentiamo il mistero e la libertà del Suo potere in tutti gli aspetti della vita, nelle altezze del piacere e negli abissi del dolore. La libertà mediante l’abbandono è la partecipazione dell’uomo alla natura di Dio Può sembrare illogico, ma quanti hanno partecipato una volta a questo mistero, provano una gratitudine che non conosce confine e possono dire ancora che Dio è Amore, sebbene con un significato completamente nuovo. (W)

Entrare nell’ignoto Per quanto tu cammini e percorri ogni strada, non potrai raggiungere i confini dell'anima, tanto profonda è l'espressione che le appartiene. (Eraclito) Ti è possibile abbracciare l’incertezza e non chiedere di sapere che cosa succederà nella tua vita? L’ignoto è pericoloso perché la mente non vi esercita alcun dominio. Ecco perché la mente non ama e ignora il momento presente. (T) In definitiva, ogni azione è un salto nel buio. L’unica reale certezza che abbiamo rispetto al futuro è quel quid sconosciuto chiamato morte, che si erge a simbolo finale del fatto che la vita non è in nostro possesso. In altre parole, la

52 vita umana è fondata su un irriducibile elemento di ignoto e di incontrollato che è lo shunya (Vuoto), del Buddismo, e il mushin o assenza di mente dello Zen. Ma lo Zen significa renderci conto che non poggiamo semplicemente su questo ignoto, né che ci galleggiamo sopra nella fragile barca del nostro corpo: è renderci conto che questo ignoto siamo noi stessi. Noi dobbiamo agire e pensare, vivere e morire, attingendo da una fonte che sta al di là di tutta la nostra conoscenza e controllo (l’ignoto). Ma questa fonte siamo noi stessi, e quando ce ne rendiamo conto essa non ci sovrasta più come un oggetto minaccioso. (W) Se poteste dimenticare ogni cosa e non anticipare nulla, vi trovereste automaticamente a passare attraverso quei confini che vi fanno da schermo rispetto alla percezione di una realtà superiore. Quella realtà superiore è avviluppata a quella familiare che vedete e nella quale vi muovete ogni giorno; non vi è alcuna distanza che vi separi. Eppure potrebbero essere lontane milioni di miglia. (Chopra) Incontri di possibilità, coincidenze inattese, premonizioni che si avverano, improvvise soddisfazioni di desideri, momenti di imprevedibile gioia, sensazione profonda di sapienza, il manifestarsi della fiducia... tutte queste sono forme che può assumere la realtà quando cerca di farci evadere dalle prigioni che noi stessi abbiamo costruito. Non siamo obbligati ad ascoltare questo affascinante sussurro. La scelta è del tutto personale. É nella profondità del proprio cuore che occorre decidere fra ciò che è conosciuto, ed è vecchio e familiare, e l'ignoto che è nuovo, un campo di possibilità infinite. (Chopra) Se non vi aspettate l’inaspettato non troverete mai la verità, perché è arduo scoprirla ed è arduo conseguirla. (Eraclito)

Andate mai a fare una passeggiata da soli? È molto importante uscire da soli, sedere sotto un albero – non con un libro, non in compagnia ma da soli - e osservare una foglia che cade, ascoltare lo sciabordio dell’acqua o la canzone del pescatore, seguire il volo di un uccello o il corso dei pensieri che si rincorrono nello spazio della propria mente. Se sapete essere soli e osservare queste cose, allora scoprirete le straordinarie ricchezze che nessun governo può tassare, nessuna istituzione umana potrà corrompere, e che non potranno mai essere distrutte. (K) La mente deve liberarsi da quanto è noto, il che significa che la mente deve stare in perfetto silenzio. La tranquillità verrà soltanto quando comprenderete

53 l’intero processo del pensiero, perché intendere tale processo equivale a porvi termine, e por termine al processo del pensiero è l’inizio del silenzio. (K) Soltanto quando la mente sarà in perfetto silenzio, soltanto allora l’ignoto potrà nascere. L’ignoto non è qualche cosa che la mente debba sperimentare; soltanto il silenzio si può sperimentare, null’altro che il silenzio. Se la mente sperimenta qualcosa di diverso dal silenzio, sta semplicemente proiettando i propri desideri, e una mente cosiffatta non sta in silenzio, finché il pensiero in una qualsiasi forma, sia conscia sia inconscia, sarà in movimento, silenzio non si potrà dare. (K) Il silenzio è libertà rispetto al passato, alla conoscenza, alla memoria sia conscia che inconscia Quando la mente starà in perfetto silenzio, quando non funzionerà, quando vi sarà quel silenzio che non nasce da uno sforzo, allora soltanto nascerà ciò che è fuori del tempo, l’eterno. Perciò Dio, o la Verità, o quel che voi volete, è qualche cosa che nasce di momento in momento, e si verifica soltanto in uno stato di libertà e di spontaneità, non quando la mente viene disciplinata secondo uno schema. Dio non è qualcosa che appartenga alla mente, non nasce da una proiezione dell’ego, nasce soltanto quando vi è virtù2, che è libertà. (K) La Virtù affronta la realtà di ciò che è, ed affrontare la realtà è uno stato di beatitudine. Soltanto quando la mente è beata, calma, senza alcun movimento proprio, senza la proiezione del pensiero, conscio o inconscio, soltanto allora nasce l’eterno. (K)

Immergersi nella Natura L’uomo è attaccato alla natura come un albero e, sebbene si muova liberamente sulle sue gambe e non abbia radici nel terreno, non è affatto un’entità che basti a se stessa, si muova da sola e da sola si diriga. Per la sua vita dipende assolutamente dagli stessi fattori da cui dipendono l’albero, il verme e la mosca, dalle forze universali della natura o vita o Dio o qualunque cosa ciò possa essere. La vita scorre in lui incessantemente, fluendo da una sorgente misteriosa; non ha nascita e morte – è lui il canale per una corrente in eterno movimento, una corrente che porta il sangue attraverso le vene, che muove i suoi polmoni e gli porta l’aria da respirare, che fa sorgere il suo cibo dalla terra e gli illumina il volto con la luce del sole. Se esaminiamo una cellula del suo corpo, troviamo l’universo, perché il sole, la luna e le stelle la mantengono

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Virtù nel senso taoista di Potere che viene a noi nel momento in cui usciamo dalla mente razionale.

54 incessantemente; e lo troviamo ancora, se ci immergiamo nelle profondità della sua mente, dove si trovano tutti gli arcaici impulsi della vita primitiva, quelli umani e quelli animali, e, se scrutassimo più a fondo, troveremmo un’affinità con le piante e le rocce. (W) Infatti l’uomo è un tappeto per il gioco delle forze di tutto l’universo, che circola in lui in una corrente che è la forza che sta dietro tutti i suoi pensieri e le sue azioni, che anzi, è più veramente il sé dell’uomo che non il suo corpo o la sua mente, suoi strumenti. (Watts) Siccome pensiamo in continuazione, è come se non smettessimo mai di parlare. A causa del nostro continuo verbalizzare, perdiamo il contatto con il mondo esterno, e non riusciamo più a entrare in connessione con la natura. (W) Il Sole, la terra, le acque, le piante, gli animali e l’uomo formano un’unica entità vivente; sono la vita che si manifesta nelle sue infinite e variegate forme. Ogni danno, ogni ferita che infliggiamo alla natura, è un’offesa che facciamo a noi stessi. Non v’è separazione tra noi e l’esistenza in tutte le sue forme: siamo una sola cosa con lo Spirito della Terra. In natura non esistono mondi privati o angoli riservati, ma tutto è armoniosamente legato in una comunione che è la ragione stessa dell’esistenza. (Regi) L’uomo ha inflitto danni incalcolabili al pianeta, creando una civiltà che si è sviluppata selvaggiamente e in modo incontrollato, ma lo spirito della Terra non può essere toccato dalla nostra stupidità. La forza che rimodella il mondo istante per istante è fuori dalla nostra portata. Forse non ce ne rendiamo conto, ma il danno più grave l’abbiamo fatto a noi stessi, poiché noi siamo il mondo. Se non rispettiamo la natura non saremo in grado di rispettare nemmeno noi stessi, ecco perché è necessario riprendere contatto con la creazione e le sue infinite manifestazioni. (Regi) Camminiamo sull'erba profumata di menta, sdraiamoci sul prato a piedi scalzi e le braccia aperte per ricevere i dorati raggi del sole. Ecco che il corpo e la mente entreranno in perfetto accordo con le armoniose fasi della natura. Troviamo il tempo per provare queste stupende sensazioni e il nostro essere troverà forza e ristoro. (Re) Il più grande aiuto che possiamo dare al nostro pianeta è di migliorare il nostro rapporto con la Natura, incontrare lo Spirito della Terra dentro di noi. La società moderna ci ha allontanati da questa concezione magica della vita, e ci condiziona coi falsi valori del consumismo. La logica del profitto e il desiderio di potere hanno ricacciato la fantasia e la creatività in terre sempre più lontane, facendoci dimenticare che esistono il sogno e la poesia. Ma la Vita ci ama senza

55 alcuna condizione e nonostante la nostra indifferenza. Lo Spirito è sempre in attesa che avvertiamo la sua presenza. Se sapremo ascoltare la sua voce, ritroveremo la gioia di vivere e la felicità d’essere in armonia con ciò che ci circonda. (Regi) Avete mai fatto una passeggiata da soli? Vi siete seduti ai piedi di un albero o in riva ad un ruscello; non con un libro in mano, non in compagnia di qualcuno, ma soli? Avete ascoltato il fruscio del vento tra le foglie, lo scrosciare dell’acqua sulle pietre del greto o il canto lontano di una donna? Avete seguito ancora il volo di un uccello come se fosse il vostro volo, o avete osservato lo scorrere senza fine dei vostri pensieri? Avete mai osservato con attenzione il vostro respiro, l’aria che entra ed esce dalle narici, come fosse il moto eterno delle onde su di una spiaggia deserta? Se non l’avete fatto vi siete persi qualcosa di importante. Non solo avreste capito di non essere soli, ma vi sareste accorti di essere parte di qualcosa di talmente grande, bello e meraviglioso da restare senza parole. AVRESTE CAPITO CHI SIETE VERAMENTE. L’uomo è legato alla natura, come lo sono gli animali e le piante che condividono con noi il pianeta. Dipendiamo dagli stessi elementi dai quali scaturiscono gli alberi e il muschio, la balena o il più piccolo degli insetti. Anche noi siamo una manifestazione della vita e sottostiamo ad essa per le nostre necessità. La forza che ha creato l’universo è la stessa che ci penetra, ci attraversa e ci sostenta. Il flusso incessante dell’esistenza è parte di noi, siamo immersi nel suo mistero. La pioggia ci bagna, il vento ci accarezza la pelle, l’aria e la terra ci nutrono e il sole riscalda le nostre membra. Se la temperatura del pianeta subisse anche una piccola variazione verremmo sconvolti da terribili cambiamenti climatici che metterebbero in dubbio la nostra stessa esistenza. Ecco perché immergersi nella natura è tanto appagante. Imparate dalla Natura: osservate come ogni cosa viene completata e come si svolge il miracolo della Vita senza insoddisfazione o infelicità. Ricordate l’ultima volta che vi siete trovati in un bosco, sulle rive di un ruscello limpido e gorgogliante? Provate a pensarci. Quali sono state le sensazioni che avete provato? Sicuramente vi sarete sentiti in pace con voi stessi e il mondo intero, tranquilli e sicuri. Quando il corpo è rilassato e la mente si è fatta calma e tranquilla, i pensieri scorrono lentamente attraverso la nostra consapevolezza. È questa la condizione migliore per ascoltare la voce della Vita

56 che ci parla col fruscio delle foglie mosse dal vento, col canto dei torrenti e il cinguettio degli uccelli. In quel momento sarà possibile incontrare il silenzio e in quella pace udire l’Anima del mondo. Una voce che, nella vita caotica di tutti i giorni, non riusciamo più a sentire, ma che è sempre lì, vicina a noi, più vicina di quanto possiamo immaginare. (Regi) Basta il semplice desiderio di trovare la pace perché tutto si manifesti nella sua vera forma. La realtà apparirà davanti ai nostri occhi in tutto il suo abbagliante splendore. Chi ama la natura riflette la sua pace. Passeggiare nei boschi o in riva al mare, salire sui monti o visitare la campagna significa ottenere forza ed energia, quella stessa forza che dona vita alle piante e dipinge, con un delirio di colori, fiori e giardini. Abbiate rispetto per la vegetazione, per i boschi e i prati, poiché concorrono tutti a rendere possibile la nostra esistenza. La relazione che lega tra loro gli esseri viventi è preziosa e magica nello stesso tempo. Fin dai tempi più remoti l’uomo ha rispettato questo benefico legame, tanto da vedere in esso la manifestazione della divinità. Dobbiamo tornare a considerare la natura come nostra madre, la divinità che ci ama e ci protegge. (Regi) La Natura è una brava maestra. Osservando un fiore, un albero, un prato o il cielo oppure un animale o il frangersi delle onde del mare sulla spiaggia possiamo imparare l'arte di ESSERE COSI' COME SIAMO. Imparare ad essere, senza pretendere di avere tutte quelle cose inutili che ci offre la società, è una grande lezione di vita. (T) Oggi sono sceso in giardino, dove un ruscello limpido lambisce il prato e un lato della casa. Ne ho raggiunto la riva scendendo fino alle pietre, che nonna Angela usava per sciacquare i panni, e mi sono seduto in silenzio ad ammirare lo scorrere dolce dell’acqua. Il profumo dei fiori e l’odore dell’erba calpestata di fresco formavano un morbido cuscino per i miei pensieri. Così, in quella pace, mi sono perso a inseguire le onde e i gorghi che si muovevano rapidi, come i pesci guizzanti sul fondo. Che meraviglia! Lo scrosciare dell’acqua sembrava un sussurro, una storia bisbigliata. Il ruscello non usava parole ma emozioni che scorrevano dolci nella mente. D’improvviso mi sono trovato in terre lontane dove l’ansia e le tensioni della vita parevano sparite in tanta bellezza. Questo è il luogo che preferisco, dove vengo a rilassarmi e a scrivere le mie storie.

Vedere la bellezza Osservando il cielo in una notte stellata avvertiamo una grande emozione; è certamente la visione più strabiliante cui l’uomo possa assistere. Vi sarete

57 stupiti anche voi di fronte alla vastità dell’universo. Il solo sedersi in silenzio ad ammirare le miriadi di stelle che brillano nel firmamento dona pace e serenità. L’abisso senza fine che si apre davanti ai nostri occhi racconta l’immensità da cui proviene la vita. La prossima volta che avrete la fortuna di trovarvi davanti a tale spettacolo, osservatelo attentamente. Ovunque siamo, ci sembrerà d’essere al centro esatto della volta celeste; anzi, è proprio così. Ogni uomo e donna di questo pianeta (o di qualunque altro) si trova esattamente al centro dell’universo. Rammentiamolo quando ci sentiamo soli, quando il mantello della tristezza ci avvolge con la sua ombra. Siamo il centro del creato e tutto esiste per noi; non è meraviglioso? Per diventare consapevoli della bellezza, la mente deve essere quieta. Perché i poeti cercano la natura per ispirarsi? Perché l’uomo si meraviglia davanti al tramonto o ammirando un panorama dall’alto di un colle? Forse dentro i boschi o sul bordo dei prati è più facile sentire la presenza discreta del dio della Vita. E così arriva l’ispirazione, le emozioni emergono e nuove idee prendono forma; è la natura che si manifesta e svela il suo splendido volto. Dimenticate per un attimo il vostro bagaglio di problemi, di passato e futuro così come la vostra conoscenza. Altrimenti guardate e non vedete, ascoltate e non udite. Quando siamo soli, quando non è necessario parlare con qualcuno, dobbiamo arrestare il processo verbale. Vi sono dei momenti, durante la giornata, in cui possiamo uscire alla mente e cominciare a vivere. L’esistenza è un gioco, una gioia senza contrari, una continua sorpresa. La vita è nuova in ogni istante e le parole sono vecchie, la vita è infinita e il linguaggio è limitato. Perché ci ostiniamo a vivere di piccole cose quando possiamo avere tutto? Se viviamo solo di parole, se la nostra esistenza diventa una serie ininterrotta di immagini verbali e vani ricordi, allora non stiamo vivendo ma sognando di vivere. (Regi) La bellezza sorge dalla quiete della nostra presenza. Abbiamo mai rivolto lo sguardo all’infinità dello spazio in una notte limpida, sgomenti per la sua quiete assoluta e la sua vastità inconcepibile? Abbiamo ascoltato, veramente ascoltato, il suono di un torrente di montagna nel bosco? O il canto di un merlo al crepuscolo in una tranquilla serata estiva? Per divenire consapevole di cose simili, la mente deve essere in quiete. È necessaria la nostra presenza totale. (T)

58 La presenza consapevole è necessaria per riconoscere la bellezza, la maestà, la sacralità della natura. (T) La Madre dell’Universo ci aspetta perché ci ricongiungiamo con lei. Lei sta oltre i confini che abbiamo imposto a noi stessi. Non c'è passione troppo grande che Lei non possa contenere. Non ci perderemo mai, tendendo all'infinito. La Vita è il più tenero degli infiniti, e il suo desiderio è di proteggerci e di portarci tra le sue braccia, dalla paura all'amore. (Chopra) Per incontrare la Bellezza basta entrare nel Presente, in questo istante colmo di fascino e mistero. (Re) Il momento presente è la casa dello spirito; niente che si possa raggiungere sotto forma di saggezza, amore e visione deve essere rimandato. Eppure tutti noi rimandiamo il giorno in cui saremo amorevoli, saggi e ispirati dalla nostra visione. Questo implica che il momento presente è un luogo molto difficile da raggiungere, nonostante il fatto evidente che noi siamo già lì. (Chopra) Anche se giriamo tutto il mondo in cerca di ciò che è bello, o lo portiamo già con noi, o non lo troveremo. (Emerson) Come farvi conoscere la magia del tramonto, la bellezza e vastità del cielo? Come posso rivelarvi la luce che splende negli occhi di un bimbo se non sarete voi a vederla? Saprò farvi incontrare la sorgente dell’amore, il flusso infinito della luce che si nasconde in ogni cosa? Solo sperimentando in prima persona scoprirete l’armonia nel vostro cuore, la gioia senza fine che vi ha sempre accompagnato fin dal giorno della vostra nascita. Se avrete pazienza, se persevererete con costanza, senza arrabbiarvi, senza scoraggiarvi davanti alle prime difficoltà. Se saprete calmare il cuore e rallentare, almeno un po’, il flusso dei pensieri, troverete la strada. (Regi)

Colpa e Responsabilità In questo mondo, ogni creatura che soffre è (forse senza nemmeno saperlo) causa della propria sofferenza: nessun terzo è responsabile. Non ci sono vittime, perché l’intero universo è un’unità. È così di per se stesso. Ed essendo così, non c’è nessuno da biasimare. Invece noi scarichiamo le nostre colpe in continuazione, senza accettare la responsabilità della nostra vita. (Watts) Siamo noi stessi che ci puniamo con i nostri pensieri negativi.

59 Noi crediamo di venir torturati dal dolore, dalla depressione, dalla paura e dalla disperazione come se un nemico sconosciuto ci attaccasse dall'interno. Ma non esistono nemici dentro di noi. C'è solo "mente-materia". Come un tipo di creta universale per modellare, questa sostanza prende la forma dei nostri pensieri, sentimenti e desideri. (Chopra) La comprensione che nulla di esterno ci minaccia può coglierci di sorpresa. Siamo assaliti dai nostri pensieri, dai nostri desideri, dai nostri attaccamenti, nati dall’identificazione con il falso pensiero che, a sua volta, origina una vita manchevole, separata, ristretta. (Joko Beck) Uomini e donne si comportano in base alla loro Consapevolezza, ecco perché nessuno è colpevole. (Re) Se qualcosa della vostra vita di tutti i giorni non vi piace, dovete solo cambiare il vostro modo di pensare. Sei l'unico pensatore, l'unico creatore nel tuo universo. Dai a questo universo la forma che desideri. Solo tu, solamente tu, ne hai il potere, ma hai solamente il potere che tu afferri. (Freitag) Nessuno oltre noi stessi può offrirci l’assoluzione. (Chopra) Naturalmente, la domanda critica è sempre: e il male? Dobbiamo attribuire al fondamento Uno dell’essere la responsabilità del male? … La sostanza del problema è che sarebbe davvero tremendo se Dio fosse l’autore del male e noi le sue vittime. Ma nella teoria induista Dio non è un’altra persona. Non ci sono vittime di Dio. È soltanto lui la propria vittima. Responsabili siamo noi. (Watts)

Il Corpo del Dolore La maggior parte del dolore umano non è necessario. Lo creiamo noi stessi finché la mente inconsapevole dirige la nostra vita. Il dolore nasce sempre da una qualche forma di Non-Accettazione o di resistenza inconsapevole a ciò che è. L’intensità del dolore dipende dal grado di resistenza al Momento Presente e questa, a sua volta, dipende da quanto sia intensa l’identificazione con la mente. La mente cerca sempre di negare il Presente e di sfuggirlo. In altre parole: “quanto più ci identifichiamo con la mente, tanto più soffriremo”. (Tolle)

60 Quando si vive troppo nella mente, quando si perde il contatto con la parte profonda del proprio essere donne e uomini, si crea separazione e frammentazione. In questo caso la vita diventa teatro di continui conflitti e fonte di problemi senza fine. Forse non ce ne siamo ancora resi conto ma la mente è la sorgente d’ogni dualismo, la causa prima della paura e della sofferenza. (Re) Quanto più saremo capaci di onorare e di Accettare il Presente, tanto più saremo liberi dal dolore e dalla sofferenza, liberi dalla mente egoica. Interrompiamo la continua verbalizzazione. Trovare il tempo per vivere nel corpo con le sue emozioni e sensazioni, vuol dire riscoprire l’unità e la magia che abbiamo perso nel corso dell’infanzia. Ecco cosa significa ascoltarsi vivere, essere consapevoli della forza e dell’energia che scorrono nelle nostre vene. Solo così si ritrova il legame col mondo che ci circonda: l’armonia con la natura nelle sue varie forme. Liberarci dalla schiavitù dalla mente ci consentirà d’incontrare la quiete, di provare pace, gioia e libertà. (Re) Il dolore emozionale è la causa principale della sofferenza fisica e della malattia. Risentimento, odio, paura, senso di colpa, rabbia, depressione, gelosia e così via, perfino la più piccola irritazione, sono tutte forme di dolore emozionale che si trasformano poi in sofferenza fisica. Vi sono due livelli di dolore: 1) il dolore che create ora, dovuto alla continua resistenza al presente 2) e quello del passato, che vive ancora nella vostra mente e nel vostro corpo. Il dolore emotivo è la causa principale del dolore fisico e della malattia. Esso è inevitabile finché ci si identifica con la mente. Esistono due livelli di dolore: il dolore che noi creiamo adesso e il dolore proveniente dal passato che ancora vive nella nostra mente e nel nostro corpo. Smettere di creare dolore nel presente e dissolvere il dolore del passato sono il nostro obiettivo. (Tolle) Fino a che non siete capaci di accedere al POTERE di ADESSO, ogni dolore emozionale che sperimentate lascia dietro di sé un residuo di dolore che continua a vivere in voi.

61 Si mescola con il Dolore del passato, che era già lì, e alloggia nel corpo e nella mente.

Il corpo del dolore emozionale è molto pericoloso poiché accumula sofferenza fisica creando un campo energetico negativo che occupa il corpo e la mente. Per liberarvi dalla sofferenza fisica/mentale dovete: rompere l’identificazione con il CORPO DEL DOLORE. Quando diventate i testimoni o gli osservatori del corpo del dolore, questi non può più usarvi fingendo di essere voi … non può nutrirsi grazie a voi. Così avete trovato la vostra forza interiore più profonda. (Tolle) A volte i corpi di dolore sono dei veri e propri demoni. Alcuni attaccheranno le persone intorno o vicino a voi, altri invece attaccheranno voi. Allora, i pensieri e i sentimenti che avete sulla vita diventano profondamente distruttivi! Malattie e incidenti vengono spesso creati in questo modo. Alcuni Corpi di Dolore trascinano i loro ospiti al suicidio. State attenti all’apparire in voi di ogni segno di infelicità, in una qualunque forma: può trattarsi del risveglio del corpo di dolore. Può prendere la forma d’irritazione, impazienza, uno stato d’animo oscuro, un desiderio di ferire, rabbia, furia, depressione, un bisogno di avere un po’ di dramma nella vostra relazione, e così via. (Tolle) Il Corpo di Dolore vuole sopravvivere, proprio come qualunque altra entità esistente. E può sopravvivere solo se inconsciamente vi identificate con lui. Può allora venir su, POSSEDERVI, diventare voi e vivere attraverso di voi. Il corpo di dolore ha bisogno di nutrirsi attraverso di voi. E si nutrirà di ogni esperienza che risuoni del proprio tipo di energia, qualunque cosa crei nuovo dolore sotto qualunque forma: rabbia, distruttività, lutto, dramma emozionale, violenza e persino malattia. Quando il Corpo di Dolore vi ha posseduto, creerà nella vostra vita una situazione che riflette la sua propria frequenza energetica, perché se ne possa

62 nutrire. Il dolore può solo nutrirsi di dolore. Il dolore non può nutrirsi di gioia: la trova veramente indigesta. Una volta che il Corpo di Dolore vi ha posseduto, volete ancora più dolore. Diventate una vittima o un persecutore. Volete causare sofferenza, oppure soffrire o entrambi. Il Corpo di Dolore, che è l’ombra oscura proiettata dall’ego, è in realtà spaventato dalla LUCE della vostra CONSAPEVOLEZZA. (T) TEME di ESSERE SCOPERTO La sua sopravvivenza dipende dalla vostra inconscia identificazione, così come dalla vostra inconscia paura di guardare in faccia il dolore che vive in voi. Il Corpo di Dolore può apparirvi come un MOSTRO pericoloso che non osate nemmeno di guardare, ma in realtà è solo un fantasma inconsistente che non può avere la meglio su di voi, sul potere della vostra presenza. Quando diventate l’OSSERVATORE e cominciate a disidentificarvi, il Corpo di Dolore continuerà a operare per un po’ e cercherà di ingannarvi per farvi di nuovo identificare. A questo punto, può anche creare acciacchi o dolori fisici in diverse parti del corpo, ma non dureranno. (T) Rimanete Presenti, rimanete Consapevoli. Siate il guardiano, sempre vigile, del vostro spazio interiore e il Corpo di Dolore sparirà definitivamente. Se la rabbia è la vibrazione energetica predominante del Corpo del Dolore e il vostro pensiero è di rabbia, pensando a quello che qualcuno vi ha fatto e a quello che gli fareste voi, allora SIETE DIVENTATI INCONSAPEVOLI, e il Corpo di Dolore è diventato “voi”. Quando si attiva uno stato d’animo oscuro, e voi entrate in uno schema mentale negativo e pensate a quanto terribile è la vostra vita, il vostro pensiero si è allineato con il Corpo di Dolore e siete diventati vulnerabili all’attacco del Corpo di Dolore. (T) Scoprire che siete attaccati al vostro dolore, può essere una scoperta scioccante. Ma nel momento in cui ve ne rendete conto, avete spezzato l’attaccamento.

63 Il Corpo di Dolore è un campo energetico, quasi un’entità, che si è installata nel vostro spazio interiore. Energia vitale rimasta intrappolata, energia che non sta fluendo più. Ogni volta che sentite crescere in voi la Negatività, causata da un fattore esterno, da un pensiero o da nulla di cui siate consapevoli, guardatela come una voce che dice: “Attenzione. Qui e Ora. Risvegliati. Esci dalla tua mente. Sii presente!”. Non resistete al cambiamento afferrandovi mentalmente alla situazione. La vostra pace interiore non dipende da questo. (T) Voi dimorate nell’ESSERE immutabile, senza tempo e senza fine. Non dipendete più dalla realizzazione o dalla felicità che proviene dalle FORME costantemente fluttuanti del mondo esterno.

La Meditazione La pratica della meditazione non è quel che comunemente s’intende per pratica, nel senso di ripetizione intesa a preparare a una qualche prova futura. È una pratica priva di scopo nel futuro immediato o lontano, poiché è l’arte dell’essere completamente centrati nel qui e ora. (W) Limitatevi a stare seduti, chiudere gli occhi e ascoltare tutti i suoni che possono essere nell’aria, senza provare a identificarli o definirli. Ascoltate come ascoltereste la musica. Se vi accorgete che il dialogo mentale continua, non cercate d’interromperlo con la volontà. Limitatevi a lasciare la lingua rilassata, abbandonata e comoda nella mascella inferiore e ascoltate i vostri pensieri come ascoltereste gli uccelli che cinguettano fuori dalla finestra, puro rumore nella vostra testa; i pensieri alla fine si placheranno da soli, come uno stagno agitato e fangoso si calma e torna limpido se non lo si disturba. (W) La meditazione è la fine del pensiero. Solo allora si ha una dimensione diversa al di là del tempo. (K) Ancora, prendete coscienza del vostro respiro e lasciate che i polmoni funzionino al ritmo loro più congeniale. E per un po’ restate semplicemente ad ascoltare e sentire il respiro. Ma, se possibile, non chiamatelo così. Limitatevi a vivere l’evento non verbale. (W) Adesso cominciate a lasciare cadere il vostro respiro all’esterno, lentamente e comodamente. Non sforzate né tendete i polmoni, ma lasciate che il respiro

64 esca allo stesso modo di quando vi abbandonate in un letto accogliente. Lasciatelo semplicemente andare, andare, andare. Non appena c’è un minimo sforzo, fatelo semplicemente rientrare come un riflesso, senza pressione o strappi. Non pensate all’orologio. Non pensate a contare. Mantenete semplicemente questo stato tanto a lungo quanto dura il senso di beatitudine che dà. (W) Ciò che importa veramente è rendersi conto che il futuro non esiste, e che il vero senso della vita è l’esplorazione dell’eterno presente. Fermatevi, guardate e ascoltate! Non c’è mai stata, non c’è e non ci sarà mai altra esperienza che quella del presente. Non pensate a niente tranne quello che adesso realmente ascoltate, vedete, sentite, e odorate. Pensate che non state andando in altro posto che qui, e che non c’era, c’è o ci sarà altro tempo che non adesso. Semplicemente, siate consapevoli di quello che realmente è senza dargli un nome e senza giudicarlo, perché voi adesso state sentendo la realtà stessa invece delle idee e delle opinioni che la riguardano. Non vale la pena di cercare di sopprimere il balbettio delle parole e delle idee che continuano in molti cervelli adulti, perciò se non si fermerà, lasciatelo andare come vuole, ed ascoltatelo come se fosse il rumore del traffico o il chiocciare delle galline. (W) La meditazione è l’arte di sospendere, temporaneamente, il pensiero verbale e simbolico. Lasciate che le vostre orecchie ascoltino quello che vogliono ascoltare; lasciate che i vostri occhi vedano qualunque cosa vogliano vedere; lasciate che la vostra mente pensi qualunque cosa voglia pensare; lasciate che i vostri polmoni respirino seguendo il proprio ritmo. Non aspettatevi nessun risultato speciale perché in questo stato senza parole e senza idee, dove può essere passato e futuro, e dove una qualunque nozione di scopo? Fermati, guarda, e ascolta… e aspetta un po’ prima di andare avanti nella lettura. (W) La meditazione è un’avventura, la più grande avventura che la mente umana possa intraprendere. Meditazione è semplicemente esistere, senza far nulla: nessuna azione, nessun pensiero, nessuna emozione. Esisti semplicemente ed è pura gioia. Dove ha origine questa gioia se tu non fai nulla? Viene dal nulla o, meglio, viene da ogni cosa, dal tutto. Non ha bisogno di una causa perché l’esistenza si compone della sostanza chiamata gioia. (Rajneesh) Nella Meditazione si deve scoprire se la conoscenza può aver fine, se può esservi libertà dal conosciuto.

65 Quando cadono tutti i tuoi sforzi, all’improvviso insorge la meditazione: la sua benedizione, la sua beatitudine, la sua gloria. Appare come una presenza luminosa che ti circonda e sovrasta ogni cosa. Colma tutta la terra e tutto il cielo. Questa meditazione non può essere prodotta dallo sforzo umano: lo sforzo dell’uomo è troppo limitato. Quella beatitudine è così infinita che non la puoi creare con le tue azioni: può accadere solo quando ti sei totalmente arreso. Quando non ci sei più, allora può accadere. Quando sei un non-sé, privo di desiderio, senza meta; quando sei semplicemente qui e ora, non fai nulla di particolare, semplicemente sei: allora accade. E insorge come un’onda e le onde diventano marea. Viene come una tempesta e ti rapisce verso una realtà assolutamente nuova. (Rajneesh) L’immensità del silenzio è l’immensità della mente in cui non esiste un centro. La meditazione è insieme e il mezzo e il fine. Senza meditazione non c’è conoscenza di sé e senza conoscenza di sé non c’è meditazione. Quindi dovete cominciare a conoscere che cosa siete. Non potete andare lontano, se non cominciate da dove siete, se non capite in che modo funzionano ogni giorno in voi pensiero, sentimento e azione. In altre parole il pensiero deve capire il proprio funzionamento; osservando voi stessi in azione, vi renderete conto che il pensiero è un continuo movimento nell’ambito del conosciuto. Non potete pensare a quello che non conoscete e quello che conoscete non è reale, perché e relegato nel tempo. (Kris) La meditazione è semplicemente una quieta consapevolezza, senza commenti, di qualunque cosa si verifichi qui e ora. Questa consapevolezza è accompagnata dalla più intensa sensazione di “nondifferenza” fra se stessi e il mondo esterno, fra la mente e il suo contenuto: i vari suoni, le varie visioni, e le altre impressioni del mondo circostante. Naturalmente questa sensazione non sorge dallo sforzo di provarla; essa viene proprio da sé, quando si è seduti e si contempla senza uno scopo nella mente, perfino senza lo scopo di liberarsi dello scopo. (Watts) La morte che la meditazione porta con sé è l’immortalità del nuovo. (Kri) Quello che conta non è pensare all’inconoscibile, ma essere liberi dalla rete del tempo, perché il pensiero non potrà mai avvicinarsi all’inconoscibile. Le risposte che esaudiscono le vostre preghiere provengono tutte dal conosciuto. Se la mente vuole ricevere l’inconoscibile, deve essa stessa farne parte, deve

66 diventare inconoscibile. La mente è un prodotto del tempo, e frutto del processo del pensiero, ed è proprio questo processo che deve finire. La mente non può pensare all’eterno, a quello che è al di là del tempo; quindi deve essere libera dal tempo; qualsiasi processo mentale che abbia a che fare col tempo deve finire. Solo quando la mente è libera dal passato e smette di usare il presente come mezzo per proiettarsi nel futuro, può ricevere l’eterno... (K) La Meditazione è scoprire se c’è un campo che non è stato già contaminato dal conosciuto. Lo scopo della meditazione è conoscere noi stessi, non solo superficialmente, ma nelle più recondite profondità della coscienza. Se non vi rendete conto di tutto questo e non vi liberate dal condizionamento che il funzionare nel tempo comporta, non avete alcuna possibilità di oltrepassare i limiti della mente. Per questo è necessario che il pensiero si dissolva, e il pensiero può finire solo con la conoscenza di noi stessi. Così la meditazione è il principio della saggezza, che consiste nel capire la propria mente e il proprio cuore. (Kris) La meditazione è quell’attività, quella scienza che non ha una meta, che non cerca un obiettivo nel futuro. Meditare, che equivale a osservare la mente nella sua realtà, ci fa vedere come nascano di continuo fantasie su come dovremmo o non dovremmo essere, come gli altri dovrebbero o non dovrebbero essere, come ci siamo comportati in passato e come ci comporteremo in futuro, su come manipolare le cose per ottenere quel che desideriamo. (Joko Beck) Quando la mente è calma e tranquilla si può scorgere, anche solo per un attimo, la sua illimitata profondità. (Regi) Nella meditazione non può esserci alcun pensatore; questo significa che deve finire il pensiero, che è alimentato dal desiderio di ottenere un risultato. La meditazione non ha nulla a che fare con il conseguimento di un risultato, non dipende dal respirare in un determinato modo, dal concentrarsi sul proprio naso o dal risvegliare l’energia che consente di ottenere certe prestazioni. Tutte queste sono assurdità infantili... La meditazione non è separata dalla vita. Mentre guidate la vostra automobile o siete seduti in autobus, mentre state chiacchierando senza fine o quando passeggiate da soli in un bosco e osservate una farfalla delicatamente trasportata dal vento, essere consapevoli di tutto questo, senza considerare una cosa più importante di un’altra, fa parte della meditazione. (Kris) Quando un uomo medita, tutto il mondo medita,

67 e per ciò stesso si trasforma. (Dogen) Vivere nel momento è meditazione, essere semplicemente qui e ora è meditazione. Chi vive semplicemente qui e ora è con me in questo momento: è in meditazione. Questa è la meditazione: il lontano richiamo del cuculo e l’aeroplano che passa, e i corvi e gli uccelli, e tutto è silenzio e non c’è nessun movimento nella mente. Non state pensando al passato e non state pensando al futuro. Il tempo si è fermato. Il mondo si è fermato. L’arte della meditazione sta tutta nel fermare il mondo. E vivere nel momento significa vivere nell’eternità. Gustare il momento senza concetti, senza mente, è gustare l’eternità. (Rajneesh) La Meditazione è una terra senza sentieri. Guardiamoci attorno, limitandoci a guardare, senza interpretare. Osserviamo la luce, le forme, i colori, le strutture. Prendiamo consapevolezza della presenza silenziosa di ogni cosa, dello spazio che consente ad ogni cosa di esistere. Ascoltiamo i suoni, ma senza giudicarli; ascoltiamo il silenzio dietro i suoni. Tocchiamo qualcosa, qualunque cosa, e percepiamone e riconosciamone l’Essere. Osserviamo il ritmo della nostra respirazione; percepiamo l’aria che entra ed esce, percepiamo l’energia vitale dentro il nostro corpo. Consentiamo a ogni cosa di esistere, dentro di noi e al di fuori. Consentiamo l’essere così di tutte le cose. Entriamo in profondità nell’adesso. (Tolle) Tutte le miserie dell'uomo derivano dalla sua incapacità di isolarsi in una stanza e restare in pace da solo. (Blaise Pascal) Meditare significa essere consapevoli, senza giudizio né commento, di ciò che realmente sta accadendo in questo momento, sia fuori di noi, sia dentro di noi, rimanendo in ascolto anche dei nostri pensieri involontari come se non fossero diversi dal rumore della pioggia. Questo è possibile solo quando è chiaro che non c’è altro da fare, e neppure una strada per proseguire o tornare indietro. Poiché qui, dove non c’è né passato né futuro, le porte della percezione sono trasparenti e possiamo vedere tutto com’è realmente, cioè infinito… (Watts) La Meditazione è l’arte di sospendere temporaneamente il pensiero verbale e simbolico. (W)

Conoscere se stessi Quando intraprendete il viaggio alla scoperta di voi stessi, i libri non servono. È come entrare in una strana terra dove vi imbattete in molte cose nuove e fate

68 scoperte stupefacenti; ma, capite, tutto ciò viene spazzato via se attribuite importanza a voi stessi… Perché la scoperta e la comprensione si realizzano attraverso l’autoconoscenza, osservando il funzionamento della mente. (K) Quello che dite del prossimo, il vostro modo di parlare, di camminare, di guardare il cielo e gli uccelli, di trattare le persone, di tagliare un ramo – tutte queste sono cose importanti, poiché agiscono come specchi che vi mostrano come siete e, se fate attenzione, scoprirete ogni cosa come fosse nuova attimo per attimo. (K) Tu conosci il tuo volto perché lo hai spesso visto riflesso nello specchio. Ebbene, c’è uno specchio in cui puoi vederti riflesso per intero – non solo il volto, ma tutto ciò che pensi e che senti, le motivazioni, i desideri, i bisogni e le paure. Questo è lo specchio dei rapporti. Ogni rapporto è uno specchio in cui puoi vedere te stesso, non come vorresti essere, ma come sei. Se non conoscete voi stessi, siete estremamente stupidi. Conoscere se stessi è il fine ultimo dell’educazione. Se non c’è autoconoscenza, il semplice fatto di raccogliere dati o prendere appunti in modo da superare gli esami è una maniera assai stupida di esistere… Nel momento in cui cominciate a conoscere voi stessi, anche se poco, si è già messo in moto uno straordinario processo di creatività. Ė una scoperta vedervi all’improvviso così come siete: avidi, attaccabrighe, irascibili, invidiosi, stupidi. Osservate tale dato senza cercare di alterarlo, osservare semplicemente ciò che siete davvero, è una rivelazione sbalorditiva. A partire da questo potete andare sempre più in profondità, all’infinito, poiché non c’è fine all’autoconoscenza… E cominciate a scoprire cos’è Dio, cos’è la verità, cos’è quello stato che è atemporale… L’autoconoscenza è l’inizio della saggezza. Nell’autoconoscenza è contenuto l’universo intero; esso abbraccia tutte le battaglie dell’umanità. (K) Una mente intelligente impara in continuazione, non giunge mai a una conclusione… Una mente intelligente è una mente che indaga, una mente che osserva, impara, studia. Cosa significa questo? Se anche poteste leggere tutti i libri del mondo, questo non vi darebbe comunque l’intelligenza. (K) L’intelligenza è qualcosa di molto sottile; non è ancorata a nulla. Si realizza soltanto quando comprendete il processo della mente nella sua totalità – non la mente secondo questo o quel filosofo o maestro, ma la vostra mente. La vostra mente è il risultato dell’umanità intera e, quando la comprendete, non c’è più necessità di studiare neanche un libro, perché essa contiene l’intera conoscenza del passato. (K)

69 Dunque l’intelligenza si realizza attraverso la comprensione di sé; e potete comprendere voi stessi solo in relazione all’universo delle persone, delle cose e delle idee… Nasce da un’immensa ribellione, ossia, in assenza della paura – il che significa, in effetti, che nasce quando c’è amore. (K) Quando non c’è paura, infatti, c’è amore. Avete mai provato a star seduti a occhi chiusi, nella calma più assoluta, a osservare il movimento del vostro pensiero? Avete mai osservato la vostra mente all’opera – o meglio, la vostra mente ha mai osservato se stessa all’opera, giusto per vedere quali sono i vostri pensieri e sentimenti, come guardate gli alberi, i fiori, gli uccelli, la gente, come rispondete ai suggerimenti o reagite alle nuove idee? Lo avete mai fatto? Se la risposta è negativa, vi siete persi un’esperienza notevole. Sapere come funziona la propria mente è un fine essenziale dell’educazione. Se non sapete come reagisce la vostra mente, se la vostra mente non è consapevole delle proprie attività, non potete effettivamente comprendere che cos’è la società, poiché la mente è parte della società, anzi, è la società… (K) Provateci: non prima o poi, in un futuro vago e remoto, ma domani, o magari oggi stesso. Se ci sono troppe persone nella vostra stanza, se la vostra casa è piena di gente, allora andate da qualche parte da soli, sedetevi sotto un albero o sulla riva di un fiume e osservate con calma come funziona la vostra mente. Non correggetela, non dite “Questo è giusto, questo è sbagliato”, ma limitatevi a guardarla come si guarda un film. (K) È davvero molto interessante, molto più interessante di qualunque film, poiché la mente è il precipitato del mondo intero e contiene tutto ciò che gli esseri umani hanno vissuto. (K) Capite? La vostra mente è l’umanità intera e, quando percepite questo, proverete un’immensa compassione. Da tale comprensione deriva una grande capacità di amare; e allora, vedendo cose belle, saprete davvero cos’è la bellezza. (K)

Lo sport preferito dall’uomo Gli uomini amano, sopra ogni cosa, esprimere giudizi. Criticare e denigrare gli altri dà molta soddisfazione all’ego. In questo modo la mente si rafforza approfondendo il fossato che la separa dagli altri e dal resto del mondo. E più ci isoliamo maggiore diventa il Male di Vivere, la sensazione di essere soli e separati dal resto del mondo. (Regi) La Mente è fatta per esprimere giudizi;

70 più viviamo nella mente, meno siamo in grado di perdonare. Per capire quanto sia profondamente radicata la nostra abitudine di esprimere giudizi, osserviamo cosa diciamo o pensiamo durante la giornata. Ci accorgeremo che la nostra occupazione principale è proprio quella di giudicare in continuazione. Proviamo ad ascoltare le persone che ci stanno vicine e divertiamoci a contare quante volte esse esprimono dei giudizi su cose, fatti o persone; c’è da rimanerne stupiti. Del resto la mente è fatta proprio per questo, per esprimere giudizi; è il suo compito principale. Quanto più viviamo nella mente, meno siamo in grado di perdonare. Il passatempo segreto che la gente gioca in continuazione per difendere se stessa è quello di umiliare gli altri. (Watts) È un gioco davvero malvagio, se pensiamo che ogni essere vivente è una manifestazione del creato. È ciò che veniva chiamato Dio nel linguaggio religioso. Possiamo vedere ognuno come un essere divino che si presenta davanti a noi sotto diversi aspetti; invece, ciò che facciamo è cercare di impedire al nostro prossimo di realizzare questo fatto, mettendo in evidenza, nei modi più scaltri, i suoi limiti. (Watts) Giudicare gli altri significa esprimere una condanna, negare il nostro perdono. Quando giudichiamo qualcuno o qualcosa significa che, in qualche modo, esprimiamo una condanna, neghiamo il nostro perdono. Quando giudichiamo gli altri rafforziamo l’ego, allarghiamo il solco che ci separa dal mondo e diamo più potere alla mente. Diamo potere a ciò che separa e divide, alla causa del dolore e della solitudine nella quale viviamo. D’altro canto, se accettiamo ciò che esiste, se evitiamo di giudicare e condannare gli altri, ci liberiamo dalla tirannia della mente e apriamo la porta alla pace. Smettiamo di giudicare il prossimo e perdoniamo tutti, compresi noi stessi. Questa è la strada che porta alla felicità e all’amore. Quando esprimiamo un giudizio negativo su qualcuno, in verità, significa che non ci siamo perdonati. Ogni volta che esprimiamo un giudizio nei confronti di qualcuno rafforziamo il nostro personale senso di colpa; significa che non ci siamo ancora perdonati. Il senso di colpa è un’autocondanna che emettiamo dopo aver fatto una cosa che riteniamo sbagliata. Ha un effetto terribilmente negativo sulla nostra vita,

71 poiché richiama sempre una punizione. Non ci si può sentire in colpa senza aspettare di essere puniti. Maggiore è il senso di colpa e più cercheremo di attaccare noi stessi e gli altri. Questo può avere conseguenze fisiche sul corpo attraverso depressioni o malattie vere e proprie. Qualcuno ci dice qualcosa di sgarbato o con l’intento di offendere. Invece di passare a una reazione inconsapevole e alla negatività, come attacco, difesa o ritirata, lasciamo che ci attraversi. Non opponiamo resistenza. È come se non vi fosse più nessuno a offendersi. Questo è perdono. In questo modo diventiamo invulnerabili. (T)

Le Relazioni La dualità è sempre stata un'illusione. Non c'è nessuno che ti sta aspettando là fuori. Ci siete solo tu e l'amore che rechi a te stesso. Nello spirito sei unito con tutte le altre anime, e il solo scopo della separazione è che tu raggiunga quell'unità. (Chopra) Spesso ci chiediamo se abbiamo un amico, qualcuno sul quale contare nei momenti difficili, un vero compagno al quale confidare gioie e dolori; e questa domanda ci lascia spesso insoddisfatti, con la sensazione di trovarci soli sul sentiero della vita. Ma forse ci siamo posti la domanda sbagliata. Perché preoccuparci se esiste veramente una persona che ci sia amica? Non sarebbe meglio chiederci invece: “Io sono un vero amico per gli altri? Conosco l’amicizia? Mi comporto da amico, oppure cerco sempre un tornaconto nelle mie relazioni?” Se rovesciamo la domanda e ci chiediamo se siamo un vero amico per gli altri, scopriremo molto sul nostro conto. Chiediamo sempre qualcosa agli altri. Siamo perennemente nell’attesa che qualcuno o qualcosa venga a salvarci. Vogliamo che amici e parenti ci diano amore, considerazione, stima e benessere. Viviamo aspettando che Dio venga in nostro soccorso e risolva i nostri problemi. E se non c’è nessuno che risponde alle nostre domande, ci sentiamo soli e separati dal resto del mondo. Vi sentite così anche voi? Pensate che il mondo non vi dia abbastanza? Forse non avete affrontato la vita nel modo giusto. Perché chiedete sempre qualcosa e v’arrabbiate se non la ottenete? Avete provato a rovesciare la cosa per vedere ciò che succede? Vi siete mai posti la domanda: “Cosa posso fare io per gli altri?” Cosa potete fare voi per accrescere la gioia del mondo? Nello scambio di pensieri d'amore e di bene è sempre presente Colui che abita gli spazi infiniti. Potremo così creare relazioni magiche e indistruttibili e comunicare senza usare le parole che sono sempre limitanti e stonate. Quando due anime entrano in risonanza sarà possibile scoprire nuove realtà e provare

72 emozioni ignote; in questo dialogo silenzioso saremo in grado di vivere momenti d'intensa gioia di sublime comunione perché, come dice Giulietta: “Messaggeri d'amore dovrebbero essere i pensieri; volano via dieci volte più veloci dei raggi del Sole che fugano le ombre della Terra.” Tutte le relazioni sono, in definitiva, relazioni con Dio. Finché sarete inconsapevoli dell’ESSERE, la realtà degli altri esseri umani vi sfuggirà. Questo perché non avete ancora trovato la vostra. Una vera relazione diviene possibile quando vi è CONSAPEVOLEZZA DELL’ESSERE. Vivete con amore la natura della COMPASSIONE … La compassione è la consapevolezza del profondo legame Tra voi e tutte le creature. Poiché gli esseri umani si identificano sempre di più con la propria mente, i rapporti affettivi per la maggior parte non sono radicati nell’Essere e pertanto si trasformano in una fonte di dolore e giungono a essere dominati da problemi e conflitti. Milioni di persone vivono da sole o soltanto con i figli, essendo incapaci di stabilire un rapporto amoroso o non più disposte a ripetere il dramma folle delle relazioni passate. Altre persone passano da una relazione all’altra, da un ciclo di piacere e di dolore all’altro, alla ricerca della meta sfuggente dell’appagamento attraverso l’unione con la polarità opposta. Altre continuano a stare insieme in un rapporto disfunzionale per amore dei figli o della sicurezza, per la forza dell’abitudine, per paura della solitudine o altro. Tuttavia, ogni crisi rappresenta non soltanto un pericolo ma anche una occasione. L’occasione che si cela in ogni crisi non si manifesta finché tutti i fatti non verranno conosciuti e accettati pienamente. Per comunicare con altri è necessario non solo trasmettere, ma anche ascoltare: è uno scambio reciproco. Ma per ascoltare è necessario far tacere la mente. Il silenzio della mente è la condizione per ricevere ciò che ci viene comunicato. (Voldben) A ogni creatura che avvicini, dà la sensazione del calore. Che ciascuno senta in te un'anima sorella. Il calore è vita. E chi ti avvicina ha bisogno di calore perché gli uomini vivono troppo spesso nella indifferenza reciproca che è aridità, apatia e freddezza. Molti hanno bisogno di calore per svegliarsi all'amore, e quando lo avvertono in chi tratta con loro, sentono dentro accendersi quella scintilla che è

73 in ciascuno. Sii portatore di questa fiaccola che accende l'amore per gli altri, per tutti coloro che avvicini. (A. Voldben) La comunione tra due anime è la vera espressione dell’amore, e si può realizzare quando esiste una concordanza di fondo, quando si è giunti al medesimo livello di consapevolezza. Nessun ostacolo materiale può impedirla perché a livello profondo siamo un’unica armonia. Pur mantenendo la nostra individualità, possiamo sperimentare l’Anima universale che sta alla base d’ogni essere vivente. La Vita è un unico flusso nel quale concorrono i diversi aspetti di ognuno. Le divisioni sono solo apparenti ma nella sostanza non esiste alcuna separazione tra noi e gli altri, tra noi e la vita. (Voldben) Quando pensi a qualcuno, tu sei in contatto con lui. Può darsi che lui stia pensando a te in quel momento e per questo tu lo pensi. Ricambia sempre in bene il suo pensiero, anche se da parte sua non fosse buono. Sii stazione trasmittente di onde di Luce e di Amore verso tutti gli esseri. Dalla tua mente e dal tuo cuore partano in continuazione onde di pensieri e sentimenti di bene verso tutto ciò che esiste. (A. Voldben) Il fatto è che ognuno di noi emana, dall'intimo di sé, sia fisicamente sia psichicamente, correnti di energia che, pure impercettibili ai sensi, riflettono tuttavia la nostra personalità e i nostri stati d'animo e incidono sull'ambiente circostante non meno delle azioni o delle parole. Questo significa che, se siamo positivi, se l'occhio della mente è sano, già per questa semplice attitudine interiore dell'animo irradiamo attorno a noi forze altamente benefiche e guaritrici, anche se non ci sarà mai detto grazie, poiché si tratta di un modo di beneficare gli altri quasi nel segreto e nel più grande silenzio. (Dio nel silenzio) Il mondo, anche se sembra formato da cose e fatti apparentemente separati, è in effetti la manifestazione di un’unità assoluta in cui tutto è strettamente legato. Appare quindi di particolare importanza trovare il modo di inserirci nella fitta trama di relazioni che unisce tra loro tutti i viventi e di muoverci seguendo la misteriosa danza della vita. La forza che mantiene unito il mondo è l’amore e, il nostro compito, è quello di entrare in sintonia con questa meravigliosa realtà. (Regi) Non so se vi siete mai sentiti soli: all’improvviso vi rendete conto di non essere in relazione con nessuno. Ve ne rendete conto non intellettualmente, ma effettivamente... Vi sentite completamente isolati; pensiero ed emozione si bloccano; non sapete da che parte voltarvi. Non c’è nessuno a cui possiate rivolgervi, né dei, né angeli. È come se se ne fossero andati tutti quanti oltre le nubi; e quando le nubi scompaiono vi accorgete che anche loro sono scomparsi e voi rimanete totalmente soli. (Kri) Ma c’è una solitudine completamente diversa, una solitudine ricolma di bellezza. Questa solitudine vi è necessaria. Quando l’essere umano non ha più

74 nulla a che fare con la struttura sociale, fatta di avidità, ambizione, invidia, arroganza, quando smette di desiderare una posizione e il successo e si libera da tutto questo, allora si ritrova in quella solitudine, completamente diversa dalla solitudine che ben conosciamo. Allora c’è una grande bellezza e il senso di una straordinaria energia. (Kri) Volete essere amati perché non amate; nel momento in cui amate, il problema non sussiste più, smettete di preoccuparvi se c’è o no qualcuno che vi ama. Fin quando esigete di essere amati, non c’è amore in voi; e se non provate amore, se siete brutti e rozzi, perché qualcuno dovrebbe amarvi? Senza amore siete una cosa morta; e anche quando una cosa morta chiede amore, è pur sempre morta. Se invece il vostro cuore è pieno d’amore, allora non chiedete di essere amati, non tendete la vostra ciotola delle elemosine perché qualcuno la riempia. Solo il vuoto chiede di essere riempito, e un cuore vuoto non potrà mai essere riempito correndo appresso ai guru o cercando l’amore in centinaia di altri modi. (Krishnamurti)

Il mistero dell’Amore L’amore è l’inconoscibile. Lo si può incontrare solo quando il conosciuto viene capito e trasceso. C’è amore solo quando la mente è libera dal conosciuto. (K) ... Solo l’amore può trasformare la follia, la confusione, l’aggressività. Nessun sistema, nessuna teoria di destra o di sinistra porteranno mai pace e felicità agli uomini. Dove c’è amore, non c’è l’istinto di possedere, non c’è invidia; ci sono pietà, compassione, non teoriche ma reali, nei confronti di vostra moglie, dei vostri bambini, del vostro prossimo, dei vostri servitori... Solo l’amore porta con sé compassione e bellezza, ordine e pace. (K) C’è amore, con la sua benedizione, solo quando “tu” smetti di esistere. Sapete cosa significa amare qualcuno? Sapete cosa significa amare un albero, o un uccello, o un animale domestico, cosa vuol dire prendersene cura, nutrirlo, volergli bene anche se, magari, non vi dà nulla in cambio, anche se, forse, non vi fa ombra, né vi segue, né dipende da voi? La maggior parte di noi non ama a quel modo; anzi, non sappiamo neanche cosa significa perché il nostro amore è sempre gravato da ansia, gelosia, paura – il che significa la nostra dipendenza interiore da qualcuno, il nostro desiderio di essere amati. (Kris) Non ci accontentiamo di amare, chiediamo qualcosa in cambio; e proprio da questa richiesta nasce la nostra dipendenza. Dunque la libertà e l’amore vanno di pari passo. L’amore non è una reazione. Se amo qualcuno perché questo

75 qualcuno ama me, si tratta semplicemente di uno scambio, è come comprare qualcosa al mercato, non è amore. Si ama quando non si chiede nulla in cambio, quando non ci si accorge nemmeno che si sta dando qualcosa – e solo un amore così può conoscere la libertà. Ma, capite, non siete stati educati a questo… (K) Fin quando la mente è l’arbitro, non c’è amore, perché essa giudica soltanto attraverso la possessività e il suo arbitrato non è altro che la possessività sotto varie forme. La mente può solo corrompere l’amore, non può farlo nascere, non può generare bellezza. Potete scrivere una poesia sull’amore, ma quello non è amore. (K) All’amore non si può pensare, l’amore non si può coltivare, non si può praticare. La pratica dell’amore, la pratica della fraternità, resta pur sempre nell’ambito della mente, e perciò non è amore. Quando tutto questo è giunto a termine, nasce l’amore, e solo allora saprete cosa sia. Quando si ama, non è questione di uno o di molti; vi è soltanto l’amore. E quando vi è amore tutti i nostri problemi potranno risolversi, e soltanto allora potremo conoscere beatitudine e felicità. (Kris) La gioia e l’amore non sono emozioni, ma un effetto della nostra presenza, condizioni che si manifestano quando siamo consapevoli. Esse sono inseparabili dal nostro stato naturale di sintonia interiore con l’Essere. Barlumi di amore e di gioia, o brevi momenti di pace, sono possibili quando si creano intervalli nel flusso dei pensieri. (Regi) Per la maggior parte di noi, simili intervalli si presentano di rado e solo per caso, in attimi in cui la mente rimane “senza parole”, a volte innescati da uno spettacolo di grande bellezza, da uno sforzo fisico o perfino da un grande pericolo. All’improvviso vi è quiete interiore. E in tale quiete vi è una gioia sottile ma intensa, vi è amore, vi è pace. Il cammino verso l'amore inizia quando ci rendiamo conto che la separazione, la solitudine e il dolore dell'isolamento non sono reali. La dualità è sempre stata un'illusione. Non c'è nessuno che ci sta aspettando là fuori. Ci sei solo tu e l'amore che rechi a te stesso. Nello spirito sei unito con tutte le altre anime, e il solo scopo della separazione è che tu raggiunga quell'unità. Nella sua natura più profonda, ogni persona è destinata ad essere l'eroe o l'eroina di un'eterna storia d'amore. (Chopra) L’amore ci circonda, ci avvolge col suo calore e riempie ogni cosa. L’amore è un modo d’essere, uno stato dell’anima che si esprime in tutto ciò che facciamo. L’amore è ovunque anche se talvolta non riusciamo a vederlo, permea l’intero creato e si nasconde nelle forme e nei colori d’ogni cosa. Che bisogno c’è di cercarlo?

76 esso è in noi ed è noi. Basta uscire dalla mente per trovarci immersi nella sua gioia. L’amore giunge inaspettato come un temporale estivo, è un’onda improvvisa che ci travolge. L’amore ha la forza della marea che solleva gli oceani e nulla può deviarne il corso. È un uragano che ci prende tra le sue braccia per trascinarci in terre lontane. L’amore è uno stupore senza fine, un morire per poi rinascere, una continua sorpresa. (Regi) L’amore esiste solo in questo momento, nell’istante presente. Non si può amare domani o ieri oppure più tardi. Questa è la caratteristica dell’amore: esiste qui e adesso. Solo noi possiamo amare! Non possiamo incaricare un altro che ami al nostro posto, è una cosa che possiamo fare solo personalmente. L’amore non è una merce, non può essere comprato o trovato, oppure regalato o scambiato. L’amore non si trova fuori di noi, ma dentro il nostro cuore. (Regi) Dobbiamo avere fiducia nella vita poiché la porta dell’amore è sempre aperta. (Re) L’essenza dell’amore non è un’emozione e nemmeno una relazione che ci lega a qualcuno o a qualcosa. L’amore è lo stato nel quale siamo in contatto con la forza dell’universo, la consapevolezza della nostra unione col mondo in tutte le sue forme. Chi trova l’amore non può avere dubbi perché è la sola condizione nella quale si è felici. L’amore ci fa sentire vivi e in armonia con la vita, col solo desiderio di restare immersi nella fragranza dell’universo. (Re) Quando l'amore vi fa cenno, seguitelo, Benché le sue strade siano aspre e scoscese. E quando le sue ali vi avvolgono, abbandonatevi a lui. (Kahlil Gibran)

Amare è la cosa più importante della vita, l’unica che valga la pena sperimentare. Amare è più importante che essere amati. Ma, forse, non conosciamo il significato dell’amore. Quando amiamo qualcuno perché questi ci ama, quando amiamo perché ne abbiamo un tornaconto, non si tratta di amore. Il vero amore è un sentimento straordinario che proviamo quando siamo in contatto con la Vita, quando non chiediamo nulla in cambio. Possiamo avere grandi ricchezze o raggiungere importanti traguardi, ottenere il potere o essere famosi ma, se non conosciamo l’amore, il nostro cuore diventerà arido e saremo sempre infelici. (Re) Quando il nostro cuore è colmo di amore per tutte le creature che ci circondano, quando ci sentiamo in armonia con l'intero universo, non abbiamo più bisogno di essere amati; sarà l'amore che ci troverà, ovunque noi siamo. (C)

77 Imparare davvero ad amare se stessi significa imparare ad amare il proprio Sé, cioè il proprio spirito. (C) La mente può essere addestrata all'amore di sé mostrandole ripetutamente che il supremo Sé è un porto sicuro d'amore e di protezione. Il supremo Sé non può proteggervi fino a che non cercate la sua sicurezza; tale processo inizia quando dedicate tempo ed energie all'amore per voi stessi. (C) L'amore per voi stessi aumenta quando vi rifiutate di seguire gli impulsi dettati dalla collera e dalla paura, avete fiducia che l'universo stia dalla vostra parte, fate nascere i vostri desideri dal cuore e osservate il supremo Sé portarli a compimento, siete convinti di essere completi in voi stessi e di voi stessi, date retta alla tenerezza e alla dolcezza del vostro amore per gli altri, ponete l'attenzione su energie positive in ogni situazione, onorate i vostri bisogni senza dover cercare approvazione all'esterno, e coltivate la pace del silenzio interiore. (C) Trasmettiamo il nostro affetto, facciamo sentire agli altri il potere nascosto nel cuore. Il calore umano è vita, e chi è vicino a noi ha bisogno di questo perché troppi vivono nella reciproca indifferenza. I mali del mondo sono causati da carenza d’amore, dall’aridità e dalla freddezza dei rapporti umani. Suscitiamo negli altri questo desiderio, risvegliamo l’infinita nostalgia sepolta in tutti i cuori. Questo deve essere il nostro scopo, e non perché è una cosa buona ma perché è il solo modo che abbiamo di sentirci felici. (Re) Doniamo amore e ne riceveremo, che questa sia la sola preoccupazione e la nostra gioia. (Re) L'amore arriva quando meno ce lo aspettiamo, quando non lo cerchiamo. Andare a caccia dell'amore, non porta mai il giusto compagno, crea solo struggimento e infelicità. L'amore non è mai fuori di noi, è dentro di noi. (L. Hay) L'amore non è ricordo, non è esperienza, l'amore non è pensare alla persona che si ama perché in tal caso è solamente un pensiero. Non si può pensare all'amore. Si può pensare alla persona che si ama o a cui si è devoti..., ma il pensiero, il simbolo, non è quella realtà che è l'amore. Perciò l'amore non è esperienza. Quando c'è amore, c'è azione, non è così?. E quell'azione non è forse liberatoria? Essa non è il risultato di un processo mentale, e non c'è divario tra amore e azione come c'è invece tra idea e azione. (K) Nessuna difesa è più potente dell'Amore, perché esso è la fiamma che dissolve ogni dardo lanciato verso di noi. Soltanto chi è circondato da un'aura di luce e di amore può essere immune da ogni contagio. Ma quando la fede è unita all'amore, si forma intorno a te una corazza inespugnabile. Infatti, se da te partono vibrazioni d'amore verso tutti e tutto, tu emani tali energie che formano

78 un'armatura di luce che ti circonda e che nessuna forza negativa potrà mai penetrare. (A. Voldben) Nella fortezza dell'Amore puoi rifugiarti, sicuro che nessuno potrà mai raggiungerti e dentro alla quale sei invulnerabile. (A. V.)

Gioia e Piacere Se vuoi fare qualcosa di piacevole, pensi che sarai felice quando lo farai. Puoi voler sposare l’uomo più ricco o la ragazza più bella, oppure superare un esame, o essere elogiato da qualcuno, e credi che, ottenendo ciò che vuoi, sarai felice. Ma è davvero felicità? Non è forse vero che ben presto svanisce, come il fiore che sboccia al mattino e a sera è già appassito? E tuttavia, questa è la nostra vita ed è tutto ciò che vogliamo. Ci accontentiamo di queste cose superficiali: avere una macchina o una posizione sicura, provare un po’ di emozione per qualche futile episodio. Non diciamo mai: “dedicherò il mio cuore, la mia energia, tutto me stesso a scoprire che cosa sia la felicità”. (Kris) Vi mettete mai seduti tranquillamente, con la schiena ben diritta, senza muovervi, per conoscere la bellezza del silenzio? Lasciate mai che la vostra mente vaghi, non intrattenendo pensieri futili, ma espandendosi, spaziando, approfondendo, esplorando e, dunque, scoprendo? E sapete cosa sta accadendo nel mondo? (K) Quel che sta accadendo nel mondo è una proiezione di ciò che accade dentro ciascuno di noi; ciò che noi siamo, quello è il mondo. (K) La maggior parte di noi è in uno stato di agitazione, siamo avidi, possessivi, gelosi, propensi a condannare gli altri; ed è esattamente questo che sta accadendo nel mondo, ma in maniera più drammatica, spietata. Solo se passate un po’ di tempo ogni giorno a pensare seriamente a questi problemi, c’è una possibilità di produrre una rivoluzione totale e di creare un mondo nuovo. (K) E vi assicuro, è necessario creare un mondo nuovo, un mondo che non sia una continuazione sotto altra forma di questa società corrotta. Ma non potete creare un mondo nuovo se la vostra mente non è vigile, attenta, consapevole, aperta; ecco perché è così importante dedicare un po’ di tempo a riflettere su questi gravissimi problemi… da tale riflessione deriverà, infatti, un sentimento straordinario di gioia, di felicità. (K) Oggetti e condizioni possono darci piacere, ma ci daranno anche dolore; non possono darci gioia. Niente può darci gioia. La gioia è priva di causa e nasce

79 dall’interno come gioia dell’Essere. È una parte essenziale dello stato interiore di pace, lo stato che viene chiamato “pace di Dio”. È il nostro stato naturale, non qualcosa che dobbiamo raggiungere attraverso lo sforzo o tramite una lotta. (T) Molti non si rendono conto che non vi può essere “salvezza” in ciò che fanno, possiedono od ottengono. E quando raggiungiamo questa convinzione, siamo ad un passo dalla disperazione, e a un passo dall’illuminazione. (T) La Felicità non dipende da cose e fatti che esistono o avvengono al di fuori di noi. Essa è un dono della Presenza, lo stato dell’anima nel quale ci sentiamo parte della Vita, uniti e in armonia con ogni essere vivente. Il principio fondamentale dell’universo è la sorpresa: la spontaneità e la sorpresa sono il principio del Tao. (Watts) Stiamo viaggiando verso l’ignoto, la magia e il mistero. Perché privarci di tutto ciò? La vita è un viaggio nello sconosciuto, anzi nell’inconoscibile; il mistero ci sta aspettando ed è questa la bellezza del mondo. Non si può programmare ciò che non può nemmeno essere compreso. (Regi) In mezzo a tutte le cose che cambiano, cerchiamo qualcosa di saldo e sicuro per dare significato alla nostra vita. Di fronte ai pericoli e alle paure che minacciano la nostra sicurezza, vorremmo trovare un asilo dove ripararci nei momenti critici. Vogliamo dare risposta ai dubbi e alle domande che ci attraversano la mente. Cerchiamo la tranquillità e la pace da quando abbiamo iniziato il nostro viaggio terreno. La felicità è la meta agognata e, nella sua ricerca, trascorriamo inutilmente la vita. Quando capiremo che questa condizione non può essere trovata fuori di noi, quando ci convinceremo a cercare nelle profondità più remote della nostra anima, avremo superato l'ostacolo più difficile. (Regi) La felicità arriva senza essere invitata. (K) Non appena onoriamo il momento presente, ogni infelicità e ogni sforzo si dissolvono, e la vita comincia a scorrere con gioia e serenità. Quando agiamo sulla base della consapevolezza del momento presente, qualunque cosa facciamo si impregna di un senso di qualità, di sollecitudine e amore, anche l’azione più semplice. (T) C’è felicità solo quando l’ego e le sue pretese sono messe da parte.(K) La felicità è la nostra condizione naturale e consiste nella conoscenza della nostra unione indissolubile con l’esistenza o, se preferite, della nostra unione con Dio in ogni istante della nostra vita. Noi e la vita, noi e la divinità siamo una

80 sola cosa e nessuna forza al mondo, se non la nostra incredulità, può impedirci di assaporare questa certezza. La libertà, l’illuminazione o, se volete, il paradiso, è la scoperta della divinità dentro di noi. Questa è la sola risposta ai nostri dubbi e alle nostre domande, il solo rifugio dal dolore e dalla sofferenza. (Regi) La gioia non si trova possedendo una bella fuoriserie, la villa al mare o nelle relazioni sessuali, ma solamente dentro di noi. Proviene dalla consapevolezza di essere vivi in un mondo meraviglioso che ci accoglie ogni giorno col suo sorriso e con promesse sempre nuove e diverse. La felicità s'incontra sapendo cogliere la bellezza e l'unicità di ogni attimo che viviamo e nella riconoscenza per i doni che la vita ci offre. La gioia si trova contemplando il cielo stellato, osservando il sole che spunta tra le cime dei monti o in un romantico tramonto sul mare. La serenità sta nelle stagioni che cambiano, nello scroscio improvviso della pioggia e nel canto degli uccelli. La pace è nascosta nella carezza del vento sulla pelle, nell'ovattato silenzio del bosco oppure nell'immensità del mare. Sta solo a noi trovarla. (Regi) Oggi può essere il primo giorno della nostra vita! Lasciamoci andare, dimentichiamo tutto: i ricordi, le convinzioni e i ruoli che abbiamo assunto. Dimentichiamo anche il nostro nome, il lavoro e l’immagine che abbiamo di noi stessi. Siamo la Vita, siamo l’esistenza che vuole incontrare se stessa negli altri e nella natura. Siamo il desiderio di condividere le nostre emozioni col prossimo, col vicino, con lo sconosciuto. Siamo la forza della vita che si rinnova in ogni istante, in questo istante. Siamo il flusso dell’esistenza che scorre incessantemente; siamo l’amore che lega ogni atomo dell’universo, siamo una sola cosa con tutti gli esseri viventi. (Re) Siamo gioia allo stato puro, siamo l’amore che esplode nell’ora e nel luogo dove ci troviamo. Siamo la luce che illumina la nostra esistenza e quella degli altri; e che non finirà mai, nemmeno con la morte del corpo. In questo istante abbiamo un grande potere: quello di cambiare il mondo, di creare cose nuove, di materializzare i nostri sogni, di donare una parte di noi agli altri e di ricevere quello che il mondo ha da darci. Ed è tanto, ve l’assicuro; il mondo ha tanto da donare, basta accettare d’essere felici. D’essere felici qui, e ora, in questo istante, sempre uguale e sempre diverso. (Regi)

Fai quello che ami fare L’attenzione compare quando sei profondamente interessato a qualcosa, poiché allora ami scoprire tutto da solo: tutta la tua mente, tutto il tuo essere è presente. (K)

81 Quando fai qualcosa con tutto te stesso, non perché vuoi arrivare da qualche parte o perché vuoi maggiori guadagni o risultati migliori, ma semplicemente perché ami farlo – in quello non c’è ambizione, no? Non c’è competizione; non stai lottando con nessuno per il primo posto. (K) E non dovrebbe essere compito dell’educazione aiutarti a scoprire ciò che davvero ami fare, in modo che dall’inizio alla fine della vita lavori a qualcosa che senti che vale la pena di lavorare e che per te ha un profondo significato? Altrimenti per il resto dei tuoi giorni sarai infelice. Non sapendo quello che realmente vuoi fare, la tua mente scivola in una routine in cui ci sono soltanto noia, decadenza e morte. (K) Quando impari veramente, impari dalla vita; non c’è un insegnante particolare da cui imparare. Tutto ti è di insegnamento: una foglia morta, un uccello in volo, un profumo, una lacrima, il ricco e il povero, coloro che piangono, il sorriso di una donna, l’alterigia di un uomo. Impari da ogni cosa, quindi non hai bisogno di guide spirituali, di filosofi, di guru. La vita stessa ti è maestra, e tu sei in uno stato costante di apprendimento. (K) C'è una rivoluzione che dobbiamo fare se vogliamo sottrarci all'angoscia, ai conflitti e alle frustrazioni in cui siamo afferrati. Questa rivoluzione deve cominciare non con le teorie e le ideologie, ma con una radicale trasformazione della nostra mente. (K)

Lo scopo della Vita Quando non hai vuoti da colmare, allora il solo fatto di essere in questo mondo nel tuo corpo è il più alto obiettivo spirituale che puoi raggiungere. (Chopra) La vita è la meta Puoi percorrere tutte le vie, ma non raggiungerai mai la meta. Perché? Perché la vita non ha nessuna meta. È una celebrazione. Non ha nessuno scopo, non sta andando da nessuna parte. La vita è semplice gioia per il solo fatto di andare, non va da nessuna parte. È un gioco, è un divertimento. (Rajneesh) La meta del viaggio è vivere con divina serenità, sul possente flusso dell'energia, come Dioniso che cavalca il leopardo senza esserne dilaniato. (J. Campbell)

La meta della vita è fare in modo che il battito del cuore sia in sintonia col battito dell'universo. (Campbell)

82 Il fine della vita è vivere in accordo con la natura. (Zenone di Cizio) Se ti arrendi al Tutto, ogni cosa è raggiunta: perché tu diventi il Tutto, e il destino del Tutto diventa il tuo destino, lo scopo del Tutto il tuo scopo. E lo scopo non è da qualche altra parte - il Tutto è felice qui e ora, è pieno di estasi qui e ora. Soltanto tu sei preoccupato. Soltanto tu sei preoccupato perché non stai fluendo insieme al fiume. Stai cercando di ritagliarti dei piccoli spazi solo per te stesso. E chi sei tu? E come pensi che ciò sia possibile? Non potrai che fallire. (Rajneesh) La meta del viaggio dell'eroe è se stesso, scoprire se stesso. (Campbell) Si dice che nel profondo di ognuno abiti la Luce che governa l’intero universo e che questa Luce leghi tra loro tutti gli esseri viventi. Se questo è vero, nessuno potrà mai dirsi liberato finché anche uno solo dei nostri fratelli rimanga immerso nelle tenebre. Ciascuno di voi deve diventare un messaggero, un esempio. (Krishnamurti) Coloro che sono felici sono interessati alla religione soprattutto come mezzo per esprimere la loro gratitudine alla vita e a Dio e mettere gli altri in grado di vedere come essi vedono; non cercano la salvezza personale, perché non pensano a cose del genere. Ma come possono mettere gli altri in grado di vedere come essi vedono, se è vero che mentre coloro che hanno la felicità non la cercano, coloro che non l’hanno non possono trovarla pur cercandola? (W) La Vita è un flusso un cambiamento senza fine Non va da nessuna parte e non proviene da alcun luogo Per questo è meravigliosa! Vivere è un mistero Stupore di fronte alla nostra vastità Non c’è nessuno scopo da raggiungere nessuna meta. Questa è l’inafferrabile

83 inconcepibile inconoscibile e misteriosa Vita. Realizzare in pienezza l’unione con Dio è il compimento della vita umana. Ma, poiché Dio stesso è vita eterna ed è infinitamente creativo, questo compimento non è una mera conclusione; porta con sé risultati incommensurabili ed è per sempre fecondo poiché l’infinito non può mai esaurirsi nelle espressioni finite della sua natura. Anche se il pieno soddisfacimento dell’esperienza mistica non può venir descritto in forme e idee finite, in parole e azioni, coloro che lo hanno intravisto in qualche grado, cercheranno di esprimerlo e di condividerlo con altri. (Watts) Ciò che importa veramente è rendersi conto che il futuro non esiste, e che il vero senso della vita è l’esplorazione dell’eterno presente. Fermatevi, guardate e ascoltate! (W) Non pensate a niente tranne quello che adesso realmente ascoltate, vedete, sentite, e odorate. Pensate che non state andando in altro posto che qui, e che non c’era, c’è o ci sarà altro tempo che non adesso. Semplicemente, siate consapevoli di quello che realmente è senza dargli un nome e senza giudicarlo, perché voi adesso state sentendo la realtà stessa invece delle idee e delle opinioni che la riguardano. Non vale la pena di cercare di sopprimere il balbettio delle parole e delle idee che continuano in molti cervelli adulti, perciò se non si fermerà, lasciatelo andare come vuole, ed ascoltatelo come se fosse il rumore del traffico o il chiocciare delle galline. (W) Lasciate che le vostre orecchie ascoltino quello che vogliono ascoltare; lasciate che i vostri occhi vedano qualunque cosa vogliano vedere; lasciate che la vostra mente pensi qualunque cosa voglia pensare; lasciate che i vostri polmoni respirino seguendo il proprio ritmo. Non aspettatevi nessun risultato speciale perché in questo stato senza parole e senza idee, dove può essere passato e futuro, e dove una qualunque nozione di scopo? Fermati, guarda, e ascolta … (W) Nella soluzione di un problema immediato, in casi di sofferenza, depressione e dolore, l’Accettazione è meravigliosa, ma lascia sempre qualcosa di insoluto. Interiormente rimane una sottile, indefinibile e sfuggente insoddisfazione: la mancanza di Dio. In una vita in cui non c’è nulla di speciale per cui essere infelici, c’è una specie di aridità; essa è come una ruota senza mozzo, una lampada perfetta senza luce.

84 Non c’è nulla che accenda un fuoco creativo. Tutto va come deve andare; il trantran quotidiano sarà forse un po’ monotono, ma non è affatto insopportabile. I guai non mancano ma non c’è nulla di catastrofico. Il nostro carattere è normalissimo, nessuna turba nevrotica grave e nessun difetto morale. (W) Ma questa non è una vita felice anche se si può affermare che lo è; è semplice vegetare. Manca quella gioiosa risposta dell’individuo all’universo, la quale è l’essenza della spiritualità e si esprime nel culto e nell’adorazione. Quelli che trovano Dio sono felici perché condividono l’estasi della creazione. In più conoscono la risposta all’eterno interrogativo della filosofia: “Perché esiste l’universo?”. Sanno che esiste per una ragione quasi infantile – per il gioco o quello che gli hindu chiamano lila. (W) La Vita è un gioco meraviglioso. L’unica cosa reale riguardo al nostro viaggio è il passo che stiamo compiendo in questo momento. È tutto ciò che esiste. Lo scopo interiore del viaggio, che non ha niente a che fare con il dove stiamo andando o con il che cosa stiamo facendo, ma riguarda esclusivamente il come. Non ha niente a che fare col futuro ma riguarda esclusivamente la qualità della nostra consapevolezza in questo momento. (T) Diventando profondamente consapevoli di questo unico passo, ci rendiamo conto che contiene già in sé tutti gli altri. Quest’unico passo si trasforma allora in un’espressione di perfezione, in un atto di grande bellezza. Ci avrà condotti all’Essere, e la luce dell’Essere risplenderà attraverso di esso. (T) Questo è sia lo scopo sia l’appagamento del nostro viaggio interiore, il viaggio dentro noi stessi.

Informazioni Questo Manuale di Meditazione è stato preparato da me: Reginaldo Danese ([email protected]) utilizzando scritti di Eckhart Tolle; Alan Watts; Deepak Chopra e Jiddu Krishnamurti. Ho aggiunto qualcosa di mio ed ho mescolato sapientemente il tutto. Se volete altro materiale oppure discutere su qualche punto interessante, potete scrivimi al mio indirizzo di posta elettronica ([email protected]), oppure contattarmi su Libero (Blog: Poesia e Mistero; profilo: reginaldodanese) o su Fb (Reginaldo Danese)

85 Sommario Una via di Salvezza............................................................................................ 1 La Condizione umana .................................................................................... 1 Ritornare a casa ............................................................................................. 3 La realtà e l’illusione ...................................................................................... 5 Consapevolezza .............................................................................................. 8 Essere PRESENTI ........................................................................................ 10 I frutti della Presenza................................................................................... 12 Abitare il corpo ............................................................................................ 16 La strada del respiro .................................................................................... 19 Osservare la mente ...................................................................................... 21 Ascoltare il SILENZIO ................................................................................. 23 Percepire lo Spazio Vuoto ............................................................................ 26 Chi siamo ..................................................................................................... 29 La Virtù e il Potere ....................................................................................... 34 Non Forzare ................................................................................................. 37 Paura e desiderio ......................................................................................... 39 Accettare il momento presente .................................................................... 45 Il problema dell’attesa ................................................................................. 47 Resa e abbandono ........................................................................................ 48 La fede nell’abbandono ................................................................................ 50 Entrare nell’ignoto ........................................................................................51 Immergersi nella Natura ............................................................................. 53 Vedere la bellezza......................................................................................... 56 Colpa e Responsabilità ................................................................................. 58 Il Corpo del Dolore ...................................................................................... 59 La Meditazione ............................................................................................ 63 Conoscere se stessi....................................................................................... 67 Lo sport preferito dall’uomo ........................................................................ 69 Le Relazioni .................................................................................................. 71 Il mistero dell’Amore ................................................................................... 74 Gioia e Piacere ............................................................................................. 78 Fai quello che ami fare ................................................................................. 80 Lo scopo della Vita ....................................................................................... 81 Informazioni ................................................................................................ 84

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