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AUMENTA L’ENERGIA CON I 5 RITI TIBETANI …e scopri il segreto per ringiovanire
Questo libro è distillato dall’esperienza diretta di Livio Sortino e dagli insegnamenti di sua moglie Hong. Vengono spiegati in modo completamente nuovo alcuni riti Tibetani già conosciuti in occidente attraverso i libri di Peter Kelder
Livio Sortino Per www.migliorasubito.com
Migliorasubito
AUMENTA L’ENERGIA CON I 5 RITI TIBETANI
AUMENTA L’ENERGIA CON I 5 RITI TIBETANI …e scopri il segreto per ringiovanire Nota bene: Tu NON HAI il diritto di ristampa e di rivendita di questo documento, NON Puoi regalare, vendere o condividere il contenuto del presente documento, nemmeno parzialmente. © Copyright 2009 migliorasubito.com All right Reserved DISCLAIMER e/o NOTE LEGALI Le informazioni presenti all’interno di questo documento, rappresentano il punto di vista dell’autore alla data della pubblicazione. Dato che le condizioni, le evoluzioni e l’esperienza dell’autore stesso sono soggette a cambiamento, l’autore si riserva il diritto di integrare e/o aggiornare le sue opinioni in base alle sue nuove esperienze. Il documento contiene opinioni personali e ha soltanto lo scopo di informare genericamente circa gli argomenti in esso contenuti. L’autore formula le sue opinioni all’interno del documento basandosi su fonti che ritiene attendibili e affidabili. Cio nonostante ogni lettore deve considerarsi responsabile per i rischi che possono derivare dall’applicazione dei contenuti del documento. In nessun caso l’autore e Migliorasubito.com potranno essere ritenuti responsabili dalle conseguenze derivanti dall’uso delle informazioni e dei dati che il lettore ha ottenuto tramite l’acquisizione di questo documento. Il contenuto di questo documento relativo al benessere personale, NON sottrae il fruitore delle informazioni dall’obbligo di consultazione del proprio medico di fiducia in presenza di patologie/o disturbi alla salute. Pertanto, la responsabilità per l’uso delle informazioni contenute in questo documento si intende esclusivamente a carico del fruitore delle stesse.
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AUMENTA L’ENERGIA CON I 5 RITI TIBETANI …e scopri il segreto per ringiovanireN NOTE SULL’AUTORE (di Walter De Santis):
L
Ivio Sortino è un normalissimo quarantunenne che suo malgrado si è trovato a svolgere il proprio lavoro per conto di un’azienda Italiana, proprio nella regione Cinese del QINGHAI al confine con quella autonoma del Tibet.
Ha avuto la fortuna (dice lui) di conoscere la sua attuale moglie Hong Lui Who che dopo qualche tempo ha iniziato ad insegnargli una serie di “antichi riti Tibetani” già conosciuti in passato dalle popolazioni più vicine alla regione autonoma del Tibet. Spinto da sua moglie, ma senza voglia e convinzione, ha cominciato , a praticarli giornalmente fino ad arrivare al punto in cui lui stesso si è dovuto ricredere su i loro effetti benefici. Da quel giorno è aumentata la sua convinzione e la pratica dei 5 tibetani è diventata parte integrante della sua giornata.
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AUMENTA L’ENERGIA CON I 5 RITI TIBETANI …e scopri il segreto per ringiovanireN Prefazione a cura di Walter De Santis Conosco Livio dal 1988, da quando ha iniziato l’attività per l’azienda che lo ha
L’uomo saggio che sente parlare della via la
trasferito all’estero. La scuola, le feste di
segue diligentemente.
periferia, le uscite al centro della città, non
L’uomo medio che sente parlare della via
penso che Livio abbia mai desiderato di trasferirsi all’estero e specialmente in Cina! Non era nella sua natura a quel tempo.
a volte la segue a volte no. L’uomo sciocco che sente parlare della via ci ride sopra. Se così non fosse, la via non sarebbe tale
Dopo averlo rivisto e sentito raccontare la
Tao‐te‐ching Lao‐tzu
sua incredibile storia, l’ho convinto a condividere questa sua esperienza con le altre persone attraverso il mio blog “migliorasubito.com”. Spero sinceramente che sentire questa storia ti sia utile nella pratica degli esercizi ma anche per renderti conto che è possibile migliorare sempre indipendentemente dal tuo stato attuale di benessere. Per me la storia di Livio è stata una grande molla per ripartire con costanza nella pratica dei 5 Tibetani
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AUMENTA L’ENERGIA CON I 5 RITI TIBETANI …e scopri il segreto per ringiovanireN
introduzione Ciao mi chiamo Livio Sortino, Pratico i 5 tibetani da circa otto anni …e posso dire senza ombra di dubbio che rappresentano una delle migliori scoperte nella mia continua ricerca di salute e benessere”. Di tutti i diversi esercizi, movimenti fisici provati, i 5 riti sono i miei preferiti e scommetto che per te sarà lo stesso. Prima di tuffarci nelle spiegazioni impartitemi da mia moglie Hong, voglio chiarirti la giusta direzione degli esercizi. Ci sono 5 esercizi (o riti) e devi lavorarci su in maniera calma e gentile, il punto di arrivo è fare 21 ripetizioni di ognuno dei 5 esercizi. Quindi quando inizi, nelle sessioni quotidiane, devi ripetere: •
3 volte il rito 1,
•
3 volte il rito 2,
•
3 volte il rito 3
•
3 volte il rito 4
•
3 volte il rito 5
La settimana successiva devi salire a 7 ripetizioni e cosi via incrementando il numero sui numeri dispari (5, 7, 9, 11, 13, etc.) Importante: devi fare questi esercizi piano, con calma e gentilmente e poi ti devi divertire. Non devi aggiungere a tappe forzate 2 ripetizioni ogni settimana fino ad arrivare a 21, devi invece lavorare con i tuoi tempi e i tuoi livelli. Copyright 2009 © migliorasubito.com – Tutti I diritti sono riservati.
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A differenza di molti esercizi fisici proposti da altri metodi che richiedono grande grinta e sforzi impegnativi, i 5 riti sono disegnati a favore del corpo e delle sue energie piuttosto che contro. I 5 Riti sono divertenti e stimolanti e una volta che si manifesteranno i primi benefici, sono sicuro che diventeranno una parte importante del tuo viaggio nel benessere e nella salute. Ancora una cosa! Se sei una donna potresti essere infastidita dal fatto che spesso mi esprimo al maschile, ma tieni sempre conto che sono esercizi che mia moglie mi ha insegnato e quindi parlo della mia esperienza diretta. I 5 riti Tibetani per me sono stati una vera rivelazione e una novità, ma questi esercizi esistono da centinaia di anni e sono stati testati e provati da intere generazioni. A questo proposito desidero affrontare subito un nodo cruciale: questo libro illustra gli insegnamenti che io ho avuto da mia moglie e non trae ispirazione dal libro, diffuso in occidente, I cinque tibetani di Peter Kelder. E’ vero però che quando successivamente ho scoperto il libro di Kelder (che vi assicuro in Cina non è diffuso) sono rimasto sorpreso nel verificare che molti degli insegnamenti di mia moglie sono simili ai suoi scritti..
La mia storia dei 5 Tibetani Mia moglie si chiama Hong Lui Who, è Cinese ed è nata in una regione a ridosso del Tibet nel 1968, la sua famiglia è sopravvissuta alla guerra di Mao tse tung riuscendo a mantenere vive nel tempo le loro tradizioni buddiste. La famiglia di Hong pratica i 5 Riti Tibetani da 2 generazioni, per primo li ha imparati il nonno. Ovviamente insieme a questa pratica la famiglia di Hong ne svolge altre più diffuse in Cina come il Tai chi chuan (assimilabile allo stile Wu) e il Qi‐Kung.
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Dai loro racconti sembra che il nonno abbia appreso questi antichi esercizi da persone che commerciavano Spezie con il vicino Tibet, prima dell’invasione da parte della Cina. Sembra che esistessero dei Tibetani in grado correre per giorni e giorni senza mai fermarsi e senza provare fatica (degli antichi Forrest Gump dico io) e entrando in una specie di “stato di trans” riuscivano in questo modo a coprire distanze grandissime, così avvenivano i piccoli commerci delle popolazioni locali. I 5 Riti, promettono di aumentare il benessere fisico, il vigore, ma soprattutto promettono di ringiovanire il corpo, cioè di riportare indietro negli anni tutti quei segnali che ogni uomo sente con l’avanzare dell’età. Meno capelli bianchi, denti più sani, pelle più lucida, tono muscolare etc. Il nonno di Hong, che ho conosciuto, sembrava molto più giovane della sua età anagrafica e ha mantenuto un’ottima salute fino alla sua morte, ringiovanire si può, vivere bene si può, ma la morte è inevitabile. Faccio questa premessa perché quando sono tornato in Italia e ho raccontato la mia esperienza, più di un Guru esperto dei 5 tibetani farneticava sull’immortalità teorica….. Appunto teorica! Io non credo all’immortalità, però credo che è possibile stare in salute e in massima efficienza fino ad un’età molto avanzata. A me è bastato alcuni anni fa, guardare il padre di Hong per capire che c’è qualcosa di vero nelle promesse dei 5 riti. Io in 9 anni di pratica sono riuscito a far regredire i capelli bianchi, annullare ogni affaticamento tipico di chi svolge un lavoro di ufficio e non pratica sport, Le mie unghie sono più forti, la mia pelle più luminosa e in generale posso dire a testa alta che con pochi minuti al giorno riesco ad avere un grande livello di salute e di benessere.
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Preparati a ricevere se sarai costante, più salute, più energia e la meraviglia del ringiovanimento, e se cambierai anche la tua dieta come io ti suggerisco, la tua salute migliorerà in tal modo da sembrare incredibile.
Una precisazione doverosa, Nella famiglia di Hong questi esercizi vengono normalmente chiamati “movimenti per la lunga vita” . Comunque vogliamo chiamarli, la sostanza non cambia, segui attentamente i miei insegnamenti e la tua energia aumenterà decisamente.
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AUM MENTA L’ENE ERGIA CON I 5 RITI TIBE ETANI
AU UMENTA A L’ENE ERGIA CON I I 5 RITI TIB BETANI I … …e scopr ri il seg greto pe er ringi iovanireN N
i 7 vorrtici fisiici Nell corpo ci so ono 7 vortici fisici, nellaa cultura ind diana sono chiamati ch hakra, io li chiaamo VORTEX. Il Vorteex A è situatto nella fron nte esattam mente in meezzo agli occchi. Il Vorteex B è situatto nella parrte posteriore del cerveello Il Vorteex C nella zo ona della go ola alla base e del collo Il Vorteex D è situatto nella parrte del corpo sopra la v vita Il Vorteex E è localizzato nella parte anato omica ripro oduttiva Il Vorteex F e G son no in un gino occhio ciasccuno Questi vortici f fisici, girano o a grande v velocità. Qu uando giran no ad una v velocità elevvata e tu utti insiemee, il corpo è in un perfettto stato di salute. Quando uno d di loro o più di uno, ralleenta ecco c che sopragg giungono veecchiaia, deb bolezza, e a altri malanni. I 5 T Tibeani han nno lo scopo o di rimetteere in movim mento le en nergie sottili che alim mentano i “vvortex” , ino oltre hanno o la funzione di tenerli in equilibrio o tra di loro o. Copy yright 2009 © © migliorasubito.com – Tut tti I diritti i sono riserv vati.
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Il primo rito” La prima volta che abbiamo eseguito con Hong, il primo rito, mi ha spiegato a cosa serve. In pratica questo esercizio agisce sui vortex o sui chakra e ha l’obiettivo di accelerarli o di rimetterli in movimento nei casi più gravi. A differenza degli altri, questo esercizio non somiglia ad una postura, ma esalta una tecnica che si vede spesso in altre discipline spirituali, in pratica viene enfatizzato il movimento tramite la rotazione del corpo. Dopo averlo praticato sono rimasto sconcertato dall’apprendere su internet (cerca su google) che addirittura gli aborigeni australiani considerano la rotazione un mezzo per stimolare il flusso di energia. BENEFICI PER LA SALUTE Il primo Tibetano, intensifica la circolazione, tonifica le braccia e allevia I dolori dell’osteoporosi aumenta il flusso energetico in particolare attraverso i chakra situati sulla testa. La rotazione aiuta il fluido cerebro‐spinale che contribuisce alla chiarezza mentale. POSIZIONE DI PARTENZA Stai eretto con le braccia stese, parallele al pavimento, I palmi delle mani rivolti verso il basso. Le spalle non dovrebbero essere ingobbite, ma il più possible rilassate.
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Immagina di essere il perno di un orologio, quando inizi a ruotare, fallo in senso orario. COME SI SVOLGE L’ESERCIZIO: Gira da sinistra a destra, effettuando una rotazione completa. Inizia e finisci lentamente, prima aumentando la velocità e poi decellerando gradualmente. In questo modo eviti qualunque stress. Questo esercizio è in antitesi ai movimenti lenti del tai chi e dello Yoga classico e anche per mia moglie Hong, ha rappresentato un esercizio contro‐intuitivo. In india esistono i “dervisci” che hanno la capacità di girare quasi incessantemente entrando in uno stato di trance, ma non bisogna confondere il lavoro dei dervisci che secondo mia moglie alla lunga è degenerativo, con il rito numero 1 che si riferisce ad un numero ben preciso di giri. Attento potresti avvertire una leggera vertigine , in questo caso concentra lo sguardo su un punto davanti a te per un tempo più a lungo possible. Quando il punto entra di nuovo nel tuo campo visivo concentratevi ancora su di esso Quando termini l’esercizio, fai alcuni respiri profondi, inspirando ed esalando l’aria dale narici. Rilassa il corpo, sdraiati in preparazione del second rito, aspettando prima di procedere, che scompaia ogni sintomo di stordimento. Come ho già detto, si può trarre maggior beneficio nel limitare il numero di giri a circa 12, abbastanza da rendere il primo rito “stimolante” per tutti i vortex in azione.
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Ecco un disegno esplicativo di come devi eseguire l’esercizio
SUGGERIMENTI: Ricorda di girare in senso orario ( da sx a dx) Lascia che i piedi seguano il movimento delle braccia Cerca di non “deviare” mentre esegui la rotazione Termina la rotazione più o meno dal punto in cui hai iniziato. Inizia e termina lentamente come un treno che parte e arriva in una stazione Se hai le spalle e il collo troppo rigidi, lascia che le braccia si pieghino leggermente per non fare troppa forza sulle spalle. Non aumentate il numero di ripetizioni se hai disturbi e capogiri. Per far scomparire le vertigini (se sono presenti), fissa in aggiunta al primo altri 3 punti di riferimento come in un quadrante di un orologio, fissa le ore 12, 3, 6, 9
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…e scopri il segreto per ringiovanireN
il secondo rito Come è andata con il primo rito? Adesso preparati per il secondo. Con il secondo cerchiamo di stimolare ulteriormente i 7 vortici e in particolare l’effetto benefico si ha sulla Tiroide e sui reni e sugli organi del sistema digestivo. BENEFICI PER LA SALUTE A mia moglie questo esercizio è stato utile per il suo ciclo mestruale che si è regolarizzato dopo pochi mesi, in pratica dove aveva fallito anche la pillola anticoncezionale l’esercizio è riuscito. Io ho avuto benefici sulla digestione che quì in cina, a causa dell’alimentazione “particolare” era peggiorata non poco. Comunque in generale questo esercizio rinforza l’addome, le gambe e le braccia, in più mi è capitato di provare sollievo nella mia cronica rigidità del collo dovuta al mio lavoro sempre seduto davanti ad un computer. Ti consiglio di praticare sull’erba di un prato vicino ad un’albero se ti è possibile, perché in questo modo il benessere è assicurato (ebbene si! Sono convinto che si riesca a “catturare” l’energia dell’albero). Se sei in città, pratica dove puoi anche in una stanza della tua casa, in seguito vedremo come migliorare l’ambiente. POSIZIONE DI PARTENZA Dopo esserti steso sul dorso, distendi completamente le braccia lungo i fianchi e appoggia i palmi delle mani sul pavimento tenendo le dita unite.
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Esegui su una superficie morbida per non sentire dolore alla spina dorsale COME SI SVOLGE L’ESERCIZIO: Per prima cosa sdraiati in terra in posizione supina, mai sdraiarsi su un pavimento freddo ma soltanto su una superfice morbida meglio ancora un tappeto. Prima di iniziare concentrati sul tuo respiro mentre sollevi la testa dal pavimento, inspira con il naso portando contemporaneamente il mento sul petto Nel fare questo movimento, solleva le gambe con le ginocchia tese, portandole in posizione quasi verticale, poi lentamente riporta a terra sia il capo che le gambe tenendo le ginocchia tese, appena torni alla posizione di partenza, espira e rilassa tutti i muscoli del corpo, dopo di che ripeti l’esercizio. Per ogni movimento quando lo esegui, controlla il tuo ritmo respiratorio: inspira profondamente quando sollevi le gambe e la testa, espira completamente quando le abbassi. Anche nello “step” centrale di rilassamento, mantieni sempre lo stesso ritmo respiratorio e ricorda che il respiro deve essere profondo e non superficiale.
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SUGGERIMENTI: Quando sollevi le gambe, spingi con forza verso il pavimento con i palmi delle mani, gli avambracci, I gomiti e le spalle Mantieni l’addome rientrato e concentrati mentalmente sui muscoli addominali Se non riesci a tenere le gambe dritte dall’inizio, puoi piegarle leggermente per le prime sedute. La testa deve sollevarsi in maniera rilassata ed abbassarsi lentamente. Allenati ad esercitare un respiro più profondo anche durante la giornata, in modo da essere più preparato durante l’esercizio. Cerca per quanto possibile di rimanere con la schiena a terra.
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il terzo rito Una volta terminata l’esecuzione del secondo rito, si passa a quello successivo, anche in questo caso molto semplice. Questo esercizio, accellera la rotazione di tutti I chakra e in particolare agisce sul 5°, il 3° ed il 2° BENEFICI PER LA SALUTE
Il corpo esulta se incontra i sei gusti della vita.
Anche il terzo ritoha un’azione benefica sulla tiroide, ma in particolare tonifica gli organi e le ghiandole sessuali compresa la prostate. Fa in modo da rendere più mobile il diaframma e diventa, indirettamente un’aiuto alla respirazione profonda Ho sperimentato che il terzo rito, allevia la congestione dovuta alla sinusite. POSIZIONE DI PARTENZA Tutto quello che devi fare è inginocchiarti sul pavimento tenendo il busto eretto e le gambe dal ginocchio in giù allungate dietro di te con le dita dei piedi piegate al di sotto. Afferra le cosce con le mani, tenendo I pollici rivolti in avanti e inspira dal naso. COME SI SVOLGE L’ESERCIZIO:
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Appena sei in questa posizione inclina in avanti il capo e il collo e piega il mento sul petto, poi inclina leggermente il capo piegandoti contemporaneamente all’indietro e inarcando la spina dorsale. Respira con il naso Mentre ti inarchi per sostenerti, afferra le cosce con le braccia e le mani. Dopo l’inarcamento torna alla posizione iniziale e ripeti l’esercizio di nuovo. Come per l’esercizio precedente, è opportuno che cerchi un tuo “schema ritmico di respirazione” sempre con la massima profondità che ti è possibile, ricorda, però, che in questo esercizio è necessario respirare con il naso. Inspira quando inarchi la schiena, espira quando ritorni allo stato di riposo. E’ necessario fare questo esercizio ad occhi chiusi, per non disperdere l’energia al di fuori di noi. Infine al termine del numero da te scelto di ripetizioni, ti consiglio di lasciarti cadere dolcemente in posizione fetale, poggiando sui talloni con le dita tese, sporgiti in avanti con la fronte sul pavimento e la schiena tonda e morbida, mi raccomando respira profondamente.
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Hong dice: io credo che tutti nascano con una ottima quantità di energia e che mano a mano che la nostra vita va avanti se non agiamo correttamente, questa stessa energia, diminuisca fino ad arrivare a zero il giorno della nostra morte.
Però devi sempre tenere presente che
l’invecchiamento non è una legge di natura, in particolar Copyright 2009 © migliorasubito.com – Tutti I diritti sono riservati.
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modo non sta scritto in nessun codice genetico che ad ottanta anni sei vecchio, mio nonno
è vissuto fino a 116
anni ed in buona salute; ti sembrano pochi 26 anni in più in piena efficienza fisica?
Devi innalzare il tuo
livello di “coscienza” per godere di tutti i benefici dei 5 riti.
SUGGERIMENTI: Per sostenerti e mantenere l’equilibrio, punta le braccia e le mani contro le cosce mentre ti pieghi all’indietro Mantieni la testa e il collo rilassati Se hai dolore alle ginocchia aumenta lo spessore morbido sotto di esse. Raccogliti in concentrazione 20 secondi prima di iniziare il terzo rito Cerca per quanto possibile di formare un’arco con la schiena.
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Il quarto rito La prima volta che esegui il quarto rito, ti sembrerà molto difficile perché è un movimento che non ti è congeniale. Anche qui la respirazione è importante come è importante la corretta posizione della testa. BENEFICI PER LA SALUTE Il quarto rito ha effetto sulla ghiandola della tiroide, sulla prostata, sulla circolazione e sul flusso linfatico. Questo esercizio dà tono all’addome, al cuore, alle spalle e alle cosce, inoltre stimola I chakra 5°, 4°, 3°, 1°
La realtà non è quella che tu pensi che sia.
POSIZIONE DI PARTENZA Per prima cosa siediti a terra con le gambe distese davanti a te e allargale leggermente (circa 30 cm.). Tenendo il busto eretto, la spina dorsale dritta, appoggia i palmi delle mani sul pavimento di fianco ai glutei, con le braccia dritte e le dita rivolte in direzione dei piedi. COME SI SVOLGE L’ESERCIZIO: Non è facile in principio svolgere questo esercizio, però dopo 2 – 3 volte puoi riuscire senza alcuno sforzo, ecco come devi fare. Dalla posizione di partenza, inspirando lentamente, “piega” la testa fin dove ti è possibile (cercando di toccare il torace con il mento) e contemporaneamente, solleva il corpo in modo che le ginocchia si pieghino mentre le braccia rimangono tese. Il tronco del corpo sarà sostenuto dale braccia e dalla parte inferiore delle Copyright 2009 © migliorasubito.com – Tutti I diritti sono riservati.
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gambe. La figura che si dovrebbe formare è una linea retta orizzontale al pavimento. Le braccia e le gambe devono invece essere perpendicolari al pavimento, insomma deve essere una “U” rovesciata. Rimani in questa posizione 2 “respiri” o se preferisci circa 5 secondi, “tendendo” tutti I muscoli del corpo, quindi passato il tempo, ritorna alla posizione di partenza. Ripeti l’esercizio il numero di volte che ti senti di fare in base al tuo livello di preparazione. Non è necessario fare bene sin da subito questo esercizio, all’interno dell’esecuzione dei 5 riti tibetani , il quarto va provato e riprovato, senza nessuna paura di non farcela! Dopo un mese sono sicuro che vedrai i risultati, senza nessuno sforzo. Tu che esegui gli esercizi devi sempre ricordare che questa non è “ginnastica” non sono esercizi per tonificare il corpo, ma tutto è finalizzato ad aumentare la velocità di rotazione dei vortici. Quindi l’importante è essere costanti nell’esecuzione giornaliera, è solo questo che riattiva e velocizza i 7 vortici dentro di noi.
SUGGERIMENTI: Punta con forza contro il pavimento i palmi delle manie e i talloni mentre sollevi il tronco Spingi il bacino verso l’alto, concentrandoti mentalmente su questo movimento Mantieni i glutei serrati insieme per proteggere la parte inferiore della schiena Se hai i sintomi della menopausa, tieni l’addome rientrato. Immagina di stringere un Pallone tra le ginocchia per tenerle unite e allineate con le caviglie
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Mantieni la testa allineata con la spina dorsale, iniziando da una posizione tale che il mento tocchi il torace, quindi riportala nella posizione di partenza. Se i polsi ti fanno male e se soffri di “sindrome del tunnel carpale”, chiudi le mani a pugno per sostenere il tronco Solleva il tronco solo fino dove ti è possible.
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il quinto rito Come ti senti dopo avere eseguito questi primi 4 esercizi? Ne manca uno solo! Questo è il mio preferito, senza nessun dubbio è quello che è più congeniale a chi svolge lavori sedentari. BENEFICI PER LA SALUTE Questo esercizio agisce in particolare sui reni e sulla prostate, inoltre, esercita un’azione stimolante sul sistema immunitario molto più degli altri esercizi. Anche il quinto rito, tonifica i muscoli addominali, braccia e gambe, inoltre libera le cavità nasali e riduce i problemi digestivi Avrai notato che tutti e cinque i Tibetani agiscono con sfumature diverse più o meno su gli stessi organi, è proprio questo che ne garantisce il beneficio quando si esegue tutta la sequenza. POSIZIONE DI PARTENZA Il quinto tibetano, lo devi svolgere partendo con il corpo rivolto al pavimento. Sorreggiti con le braccia distese e fai attenzione che le dita dei piedi siano piegate con i polpastrelli al suolo. Le mani dovrebbero essere poste direttamente sotto le spalle con I palmi verso il basso. I piedi devono essere distanziati tra loro in misura più o meno corrispondente all’ampiezza delle spalle. Se sei nella posizione corretta avrai la schiena “inarcata” dalle braccia tese.
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COME SI SVOLGE L’ESERCIZIO: Inspira lentamente dal naso mentre pieghi la testa all’indietro per quanto possibile. Continua ad inspirare mentre ti pieghi all’altezza del bacino, portando il corpo verso l’altofino a formare una “V” rovesciata. Contemporaneamente porta in avanti il mento ripiegandolo sul petto; in pratica la tua testa si sposterà in Avanti. Espira vuotando completamente I polmoni e ritorna alla posizione di inizio (attento non devi andare di nuovo a terra). Questo semplice esercizio come i precedenti ha lo scopo di normalizzare i vortici, e solo secondariamente di provocare lo stiramento dei muscoli. SUGGERIMENTI: Ricordati che non devi tornare alla originaria posizione prona sul pavimento fino a che non hai completato il tuo intero ciclo di ripetizioni Mantieni l’addome rientrato e accertati di serrare bene I glutei per proteggere la parte bassa della schiena Concentrati sulle tue spalle cercando di aumentare il rilassamento delle stesse Mantieni la testa e il collo rilassati per evitare distorsioni cervicali.
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suggerimenti sulla pratica
Pratica i Riti in sequenza dal primo al quinto. Esegui gli esercizi ogni giorno, anche quando risulta difficile trovare 20 minuti per la “routine” magari fai meno ripetizioni ma falle. Non saltare gli esercizi per più di 1 giorno Se sei ammalato, occupato, affaticato, è molto meglio eseguire ogni rito per sole 3 volte piuttosto che non farlo. Anche se sei fisicamente in grado di effettuare tutte e 21 le ripetizioni sin dall’inizio, segui le istruzioni che ti ho dato e aumenta gradualmente il numero di ripetizioni Solo la pratica continua assicura il successo Le 21 ripetizioni di ogni rito, sono tutto quello che serve, non c’è motivo di farne un numero maggiore. E’ meglioche tu esegui i riti al mattino come prima cosa e a stomaco vuoto, fallo senza fretta! Per questo è opportuno alzarsi prima. Indossa abiti comodi o anche il pigiama, sempre che ti permetta di fare I movimenti richiesti. Gli esercizi hanno anche lo scopo di farti rilassare, perciò è importante non opprimere la loro pratica con agitazioni e conflitti – stai sereno. Usa un tappeto da ginnastica o esercita sul parquet.
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Avvicinati all’esecuzione degli esercizi in uno stato di concentrazione su ogni singolo movimento Mentre pratichi i riti non pensare a quello che devi fare durante la tua giornata, ma anzi cerca di essere il più possible presente a te stesso, senza pensare a null’altro che agli esercizi. Per praticare I cinque tibetani, non devi modificare il tuo stile di vita, nè abbracciare altre religioni se non la tua. Dopo aver praticato I cinque tibetani, siedit a terrra per 3 – 5 minuti a gambe incrociate come si usa nella meditazione, al solo scopo di prendere contatto con il tuo “quotidiano”. Se hai la possibilità, ascolta una “musica adatta” mentre svolgi gli esercizi Tra un’esercizio e l’altro, assumi sempre una posizione di “transizione” come ad esempio stare eretti con le mani lungo i fianchi. Prima di praticare ripeti delle frasi che aumentino la tua autostima.
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AUMENTA L’ENERGIA CON I 5 RITI TIBETANI …e scopri il segreto per ringiovanireN
Alimentazione: il segreto per rivitalizzare il tuo corpo
Proprio mentre sto scrivendo questo capitolo, sulla CNN stanno facendo vedere un servizio su un’esperimento scientifico condotto da un Italiano in un’università americana: IPOALIMENTAZIONE In pratica gli studiosi, stanno verificando che scientificamente, l’unico elemento per allungare la durata della vita sembra essere una Ipoalimentazione (mangiare meno). Ecco nei “5Tibetani” senza troppi giri di parole questo è l’elemento principale; Ridurre la quantità di cibo. Quando ho iniziato la mia “pratica” , ho contemporaneamente cambiato le mie abitudini alimentari, perché una dieta corretta contribuisce a far emergere i segni di miglioramento dei 5 riti, le regole son o semplici: La giusta combinazion e di cibo La giusta quantità di cibo Il giusto metodo So per esperienza avendo vissuto molti anni a Roma, che applicare con costanza queste regole non è semplice, specialmente se si vive in una grande città con ritmi frenetici, però questa è la vera battaglia, riuscire a cambiare le nostre abitudini sbagliate per dar modo al nostro corpo di iniziare il suo percorso di miglioramento.
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Immaginati di entrare in un ristorante, di iniziare con un antipasto a buffet in cui ci sono verdure, crude e cotte, sott’aceti, instalata di mare, cozze e vongole, e mozzarelle. Poi arriva il cameriere e si passa al primo piatto , poi al secondo, poi al dessert, frutta etc. il tutto condito da buon vino e superalcolici. Questo anche se in minima parte è quello che ci capita ogni giorno quando mangiamo, cioè mescoliamo cose completamente diverse tra di loro. Ogni tipo di cibo (e ogni quantità) ha un proprio tempo di digestione. L’alimento più concentrato che di solito è il più proteico, richiede un tempo maggiore per essere digerito rispetto alla frutta che ha un tempo brevissimo. Se mangiamo un piatto di pasta, una bistecca, e della frutta (in questo ordine) già commettiamo un grosso errore; Lo stomaco inizia la digestione della pasta (carboidrati) utilizzando dei succhi gastrici “adatti” poi mettiamo in coda la carne che si digerisce con tempi più lunghi e con diversi succhi gastrici, nel frattempo la frutta che è nello stomaco inizia a fermentare in attesa del suo turno. A te, nel migliore dei casi ti prende sonno, oppure nel peggiore, ti si gonfia lo stomaco, In ogni caso il tuo livello generale di energia si riduce. Qual è la soluzione? Fare il contrario? (prima la frutta, poi la pasta e poi la carne?) In genere mescolare più alimenti può portare oltre al gonfiore, ai gas intestinali, all’iperacidità,alla ritenzione dei liquidi e, più in generale, all’incapacità di concentrarsi per molte ore. Se ripetuto nel tempo questo comportamento alimentare errato può predisporre il terreno anche ad altri tipi di malattie. Una giusta combianazione degli alimenti , al contrario, assicura una serie di vantaggi: Miglioramento della digestione Perdita di peso Aumento di energia Copyright 2009 © migliorasubito.com – Tutti I diritti sono riservati.
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Buona salute generale Devi imparare alcune semplici regole di combinazione degli alimenti e devi “allenarti” a riconoscere al volo i tempi di digestione di quelli principali. Regola 1: non mangiare insieme proteine e amidi concentrati. Alla base di questa regola antica, oggi c’è un riscontro scientifico; “le proteine vengono digerite con degli enzimi acidi all’interno dello stomaco, ma questi stessi acidi sono contrari alla digestione degli amidi. Se mangi la pasta (amido) non devi mangiare carne, se mangi del riso, e poi della carne, non devi mai unire a quest’ultime le patate ma molto meglio della verdura cotta. Regola 2: mangia nello stesso pasto solo una proteina e mai più di una. Dato che le proteine sono tutte molto lente da digerire, proteine diverse fanno l’effetto “somma” , in pratica non vengono digerite in parallelo. Contrariamente a quello che si pensa, il cibo non si mescola tutto insieme nello stomaco, a meno che non sia stato ingerito in questo modo. Regola 3: mai mangiare la frutta dopo il pasto. La frutta sia acida che dolce, si deve consumare lontano dai pasti, perché in nessun caso è di aiuto alla digestione ma la rallenta comunque e sempre. Regola 4: evita come la peste gli zuccheri durante il pasto insieme ad altri alimenti. Gli zuccheri sotto forma di dolci, o simili, non devono mai essere consumati nè con gli amidi, nè con le proteine. Regola 5: Evita il latte e tutti i suoi derivati Se proprio ci tenete a mangiare mozzarelle, o formaggi di ogni tipo, fatelo sempre senza unirci altri alimenti. Nel praticare i 5 tibetani, ho riscontrato che se riuscivo a seguire in buona parte questi consigli, mi sentivo molto meglio, più lucido, più energico. Copyright 2009 © migliorasubito.com – Tutti I diritti sono riservati.
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Devo dirti ancora due cose; la prima riguarda le uova, la seconda ciò che beviamo durante i pasti. Le uova sono tra le proteine, quelle che a me personalmente danno più energia, ma non è detto che per te sia uguale, comunque per mia moglie Hong, le uova sono un pilastro dell’alimentazione. Sono senza dubbio la miglior proteina disponibile, fanno bene ai muscoli ma anche al cervello (contengono più della metà degli elementi necessari al cervello). Ti consiglio, però, se non fai un’attività fisica impegnativa di consumare non più di due uova alla settimana o, in alternativa, di “scartare” l’albume le volte che eccedi. Per quanto riguarda ciò che devi bere durante i pasti, la regola è semplice, cerca di bene il meno possibile ricordandoti di bene almeno mezz’ora prima e mezz’ora dopo aver consumato il pasto. In generale durante la giornata cerca di bere in base alla tua sete senza forzarti. Se ti è possibile è sempre meglio bere acqua filtrata e purificata, in alternativa gli estratti vegetali (come il succo di carote) vanno benissimo per l atua energia. Evita in assoluto le bibite gassate, la birra e, ahimè, anche il vino, comunque se ne senti la necessità cerca sempre di non eccedere con la quantità. E adesso fai un piccolo test: torna indietro con la memoria negli ultimi 3 mesi quante volte hai fatto esattamente il contrario di quanto ti ho appena illustrato? D’ora in poi cerca di fare in modo che in una settimana questi comportamenti salutari siano la regola, poi un giorno alla settimana (decidi tu quale) lascialo per trasgredire almeno una regola.
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Ricorda che nessuna abitudine può essere cambiata in un giorno, quindi prenditi il tempo che serve e ricorda di non essere severo con te stesso. Ti consiglio di introdurre un cambiamento alla volta e poi di continuare a perseverare per almeno due settimane, solo dopo puoi passare al “cambiamento” successivo. La prima cosa che ti consiglio è di iniziare a ridurre le quantità di cibo che ingerisci. Nell’applicare questi consigli alimentari ricorda sempre di “ascoltare il tuo corpo” e di fare le cose con gradualità.
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Il potere dei suoni e della voce
Quando ero piccolo insieme ad altri amici, frequentavamo l’ambiente della parrocchia e tra le altre cose quello che ci affascinava di più era sentire cantare I “cori” di qualunque tipo. Se, ti domandi come si sono sviluppate le prime forme corali, avrai una sola risposta; In un ambito esclusivamente “spirituale”. Questo significa che da sempre il canto, ma in particolare la voce è associato alla spiritualità e ad uno stato particolare della mente e del corpo. La stessa parola musica deriva dalla parola greca moysa, "musa". L'idea occidentale di musica è quindi generalmente collegata alle muse, e in questo senso alludeva ad ogni scienza ed arte che risveglia l'idea di cosa perfetta, gradevole e ben ordinata. Senza perderci nella “notte dei tempi” basta che osservi qualsiasi tipo di ordine monastico Cristiano, Buddista o di altre religioni, la liturgia e l’avvicinamento all’ “essere superiore” avvengono sempre anche con l’uso della musica.
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Una recente ricerca neurologica ha mostrato che nei riti religiosi di tutto il mondo i canti generalmente hanno un ritmo di 2 ‐4 secondi, un ritmo che i ricercatori credono corrisponda a un sistema interno del cervello umano. Questo sistema che aiuta l’integrazione dei due emisferi celebrali nell’ambito del processo informativo è compendiato dalle tradizioni dei vari tipi di canto (gregoriano buddista etc.). Come ha scritto un monaco contemporaneo, questo potrebbe spiegare come mai il canto rituale dei testi sacri contribuisca in modo tutto particolare ad un profondo assorbimento e coinvolgimento sublimale, che supera largamente la comprensione puramente razionale. I monaci sanno da lungo tempo che il recitare e cantare insieme dei salmi dà un impronta di totalità e di ordine molto particolare al loro giorno e stabilisce anche il ritmo delle loro vite. Ecco perché i monaci continuano a riunirsi per cantare, anche se all’apparenza può sembrare monotono. Ora sembra che questa convinzione abbia una base neurologica sita proprio nel cervello, infatti sappiamo che mentre si canta si partecipa maggiormente e si crede più profondamente. Come tanti altri elementi della vita monastica, il canto, è questione di concentrazione. Praticamente i canti, fanno sentire colui che canta estremamente grato verso coloro che cantano insieme a lui. Quando un “corista” pronuncia una nota troppo debolmente emettendo più un lamento che una nota musicale, qualcun altro supplirà a questo errore. Cosi anche per la respirazione, avverrà in modo che non ci siano vuoti ottenendo così uno scorrere fluido melodioso e continuo. Il fluire della musica gregoriana o dei canti buddisti, ricorda il ritmo delle onde dell’oceano, calmo e incessante, mai inutile, un suono gratificante che può innalzarsi incredibilmente e poi rifluire e spegnersi nel silenzio. Per ogni singola nota che sia suonata o "intonata (da una voce, uno strumento o in natura), esistono simultaneamente al di sopra di questa un'intera serie di suoni. Copyright 2009 © migliorasubito.com – Tutti I diritti sono riservati.
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Il suono evidente si chiama fondamentale, gli altri sono gli armonici o overtones: si tratta di una legge aritmetica, ogni overtone è un multiplo della fondamentale. In termini numerici, ciò significa che l'ottava al di sopra della fondamentale vibrerà due volte più veloce (2:1), mentre l'armonico successivo tre volte più veloce (3:1) e così via salendo la scala degli armonici. Anche per gli strumenti il meccanismo è lo stesso: ogni strumento ha una sua qualità sonora, data dallo spettro di overtones che noi non siamo in grado di udire; molti superano i nostri limiti uditivi (16‐16000 hertz)..molti suoni "lavorano" in modo subliminale in modo che il primo tono superiore ha frequenza doppia rispetto alla fondamentale, il secondo tripla, e così via, il nostro orecchio non li percepisce separatamente. Ogni suono naturale ha in sè degli overtones, il farli risuonare è solo questione di creare le condizioni giuste nel proprio corpo. Come si è già accennato, questo tipo di linguaggio sonoro, sia pure presente in numerosissime altre tradizioni etniche e storiche, ha trovato la sua massima espressione nello stile dei monaci o in quello dei cantori mongoli, detto xoomi, o presso le popolazioni di Tuva (siberia). Essi ne fanno uno strumento di elevazione spirituale e di comunicazione con la natura che trascende il significato emozionale ed estetico che pure può colpire di primo acchito. Secondo i lama tibetani, la loro musica è destinata a portare uno stato di coscienza diverso da quello dei nostri sentimenti immediati e contingenti, per farci giungere mano a mano alla percezione della vibrazione primordiale e universale. Ogni movimento (che sia una corda che vibra o uno strumento percosso o una corda vocale attivata o un oggetto che cade o un motore in azione) produce una vibrazione che viaggia nell’aria, ed anche attraverso la materia, ad una determinata velocità. Visivamente ha lo stesso andamento delle onde concentriche prodotte dall’acqua, quando vi si lancia un sasso. A livello acustico, la vibrazione che viaggia produce un suono. Se è all’interno di certi Copyright 2009 © migliorasubito.com – Tutti I diritti sono riservati.
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parameri (la scala udibile) l’udito umano può percepirlo; se invece, è sopra o sotto (ultrasuoni e infrasuoni) il suono è impercettibile, ma produce comunque il suo effetto. Si tratta quindi di effetti fisici concreti e visibili, anche se il suono di per sé sembra innocuo ed è invisibile. Già nella seconda metà del milleottocento uno scienziato svizzero iniziò delle ricerche che oggi sono alla base di una scienza, chiamata cimatica, che studia gli effetti del suono, in particolare delle forme che il suono produce. In effetti, è possibile collegare una membrana con sopra della sabbia molto sottile o del liquido ad un altoparlante. Quando da quest’ultimo fuoriesce un suono, la sabbia si dispone secondo una determinata forma: una stessa frequenza produce sempre la stessa forma. La cosa interessante è che i singoli granelli di sabbia, non rimangono statici, una volta raggiunta la forma definitiva, ma continuano a vibrare. Suoni gravi danno origine a forme semplici come un cerchio, poi, man mano che la frequenza si alza verso suoni via via più acuti, il cerchio aggiunge un punto all’interno, poi altri cerchi arrivando a forme molto complesse che ricordano le circonvoluzioni cerebrali. Da esperimenti fatti sul suono delle vocali, si è visto che in alcune lingue antiche, in particolare il sanscrito e l’ebraico, il suono della vocale produce esattamente la forma grafica con cui la vocale si scrive. Da questa osservazione si possono trarre numerose e varie riflessioni sul potere e l’energia delle parole e per estensione, sull’effetto degli antichi mantra. (Mantra: parola che guarisce). Allargando il concetto, è possibile pensarlo applicato alle cellule del corpo umano, che evidentemente reagiscono in diversi modi a seconda della qualità del suono. Suoni armoniosi, in accordo tra loro, producono effetti benefici, di armonizzazione. Suoni dissonati, stridenti, sgraziati, producono effetti disgreganti e distruttivi. Copyright 2009 © migliorasubito.com – Tutti I diritti sono riservati.
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Sono, a questo riguardo, particolarmente sensibili le cellule del cervello e, in generale, tutto il campo energetico dell’uomo. Di solito, a livello sensoriale, si traducono questi effetti con frasi tipo “Questa musica mi rilassa, mi fa stare bene…” oppure “Non sopporto questo rumore…”. In particolare, il canto armonico produce un rilassamento generale e, agendo sulle cellule cerebrali, stimola l’integrazione dei due emisferi, induce l’attività in onde alfa (tipica degli stati di rilassamento e di meditazione). Ne deriva uno stato di benessere e di armonia interiore. Anche alcuni strumenti producono suoni armonici, in modo ricco e chiaramente udibile, in particolare le campane o ciotole tibetane. Si tratta di ciotole realizzate con una lega di sette metalli (piombo, stagno, ferro, mercurio, rame, argento e oro) in proporzioni diverse. Naturalmente i più preziosi sono presenti in percentuali minime. Il suono prodotto dalla loro percussione con appositi mazzuoli, è quindi proporzionato alla loro forma, allo spessore, alla lega di cui sono fatte. Dal suono base ottenuto con la percussione derivano molti armonici, con una persistenza globale molto prolungata nel tempo. Dopo questa lunga, ma necessaria spiegazione , veniamo a noi !!
Nella tradizione Cinese, si dice che la qualità di una voce, la sua tonalità, la vibrazione, rivela la vita sessuale della persona (in particolare per l’uomo). Questo ha un riflesso diretto sulla quantità di energia (prana o Chi) presente nella persona.
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Quando la voce di un uomo è bassa, profonda e piena di Prana (cioè di energia) si è quasi certi di un’ottimo stato di salute. Esiste un rapporto diretto tra la voce, l’energia vitale e il declino fisico. Qual’è quindi l’esercizio che si deve fare per usare la voce “con il fine di migliore il nostro benessere”? Semplice!
cercare di usare la voce nella tonalità più bassa possibile e fare in modo che questo diventi un’abitudine. Anche in Italia è ormai molto noto il “famoso” suono: “ OM” (Oh‐h‐h‐h‐M‐m‐m‐). Quello che conta in questo caso non è il significato della parola ma il suono che essa produce e la risonanza che produce su di noi. Ecco per te alcuni esercizi su come usare la voce: Puoi praticare questo esercizio come “tonico rapido” per i tuoi “vortex” o chakra dopo aver terminato I 5 riti. Normalmente questo esercizio richiede circa 10 minuti (meglio se diventano 15), e ti farà sentire alla fine molto rilassato e rinvigorito. Se non sei da solo cerca di superare l’imbarazzo che può derivare dal fare questo esercizio dentro un appartamento, magari se puoi le prime volte chiudi la porta della camera o scegli dei momenti dove non hai persone intorno Non serve un volume “alto” ma è sufficiente un livello naturale (come parlare in modo normale e rilassato) :
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AUM MENTA L’ENE ERGIA CON I 5 RITI TIBE ETANI
Tro ova una stan nza tranquilla con un b buona illuminazione Siedieti o su una sedia op ppure a gam mbe incrociaate (mezzo loto o loto)) sem mpre con la schiena driitta e como odamente v vestito. Resspira in mod do naturalee e per alme eno 5 volte d dal naso fino a che non n ti sen nti rilassato Em metti il primo o suono dan ndo alla vocce il tono più basso posssibile, mod dula il su uono “Uhm m” mentre e espirate Questo suono deve esserre emesso c con il volum me normale della vostraa vocce Meentre modulli il suono “U Uhm”, conccentra l’atteenzione sul chakra dellla rad dice che si trrova nell’ing guine all’alttezza del peerineo. Meentre espiri, modula il s suono “Uhm m” come se fossi seduto nel centro o della “radice”. Lo sentirai risuonare nella tua go ola, ma queesto metterà in vibrazione ancche la zona del tuo cen ntro radice a alla base deella colonna verrtebrale. Mo odula questo o suono ogn ni volta che e espiri per u un minuto, quindi ferm mati e rilassati. Ripeti quessto esercizio per almen no dieci min nuti, ricordaa però di no on farlo “di fretta” ma con la giusta calma e attenzione,, mi raccom mando concentrati sul tono basso o della vocee e su un liveello costantte di emissio one e di ton no. Lasciati gu uidare dagli esempi aud dio che ti ho o fornito, e cerca di rip petere alme eno una volta a al giorno l’esercizio com mpleto.
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AUMENTA L’ENERGIA CON I 5 RITI TIBETANI
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domande e risposte
Pubblico con piacere alcune delle domande che mi sono arrivate via email in questo ultimo periodo, dopo che avevo deciso i primi articoli sui 5 tibetani. ELVIRA C.: Ciao livio, ho letto il tuo articolo (….) io però sono già 2 mesi che pratico i 5 Tibetani e non ho avuto nessuno dei miglioramenti di cui tu parli, sei sicuro che funzionano per tutti? LIVIO S.: Elvira, io non sono un monaco o un santone, parlo solo di quello che ho visto e quello che faccio, se ti posso dare solo un consiglio, credo che 2 mesi sono pochi, poi … pratichi sempre con regolarità? Riesci ad essere “tranquilla” nella pratica oppure la fai come se dovessi fare una lavatrice di panni sporchi? Fammi sapere. MAJA2000: Livio perdonami, ma mi vorresti far credere che sei capitato in una famiglia cinese che assomiglia ad un piccolo monastero? Dove la mattina tutti si alzano e fanno esercizi e meditazione? E cosi facendo hanno trovato la fonte della giovinezza? Ma dai ! chi ci crede!! LIVIO S.: Maja (scusa ma non ti sei firmata, quindi ti chiamo così),mai detto nulla del genere, non c’è nulla di mistico nella mia casa o in quella dei genitori di Hong,
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AUMENTA L’ENERGIA CON I 5 RITI TIBETANI
come in altri posti c’è gente che la mattina si alza e va a correre, qui hanno l’abitudine di praticare questi esercizi, e anche altri legati al Chi Kung. Tutti invecchiano, però ti assicuro che grazie ad una buona alimentazione e ad una pratica regolare lo fanno molto meglio di tanti rimbambiti che ho conosciuto io, conosci quel detto cinese; “ Acqua che scorre non marcisce” ☺ TERRY F.: Ciao livio, io praticavo già in UK i 5 Tibetani, là sono molto diffusi ed esistono centri dove si va a fare pratica tutti insieme, pensi che sia il caso di trovarne qualcuno anche nella mia città (Napoli) ? e poi ma tu la rotazione (1° tibetano) quanto la fai veloce? LIVIO S.: Ciao Terry! Hai scelto il sole invece della nebbia ! ☺ ☺ se ti posso dare solo un consiglio, credo che almeno all’inizio gli esercizi è meglio svolgerli da soli. Il 1° Tibetano io per molto tempo l’ho fatto molto lentamente, solo dopo molti mesi ho accelerato la rotazione. ONDAMARE: Ciao, hai scritto dei post che mi hanno incuriosito (….) io pratico Yoga e non ho mai pensato che i 5 Tibetani mi siano utili, hai qualche esperienza in merito? LIVIO S.: Ciao e grazie della belle parole nella tua mail, io credo di si, visto che anche se alcune figure sono comuni allo Yoga, i 5 Tibetani sono un mondo a se, Comunque mia moglie pratica anche Tai Chi e Chi Kung, ma non rinuncia ai Tibetani, perché è diverso il modo in cui agiscono sui chakra. KUNDALINUX: Salve, io pratico una meditazione “guidata” con un CD tutte le mattine, se volessi unire gli esercizi dei Tibetani, quando dovrei farlo prima o dopo? LIVIO S.: Il mio consiglio è; prima la meditazione poi gli esercizi la mattina e poi l’inverso la sera LISA_MILANESE: Ciao livio, ascolta, io mi interesso di medicina naturale, sono stata per molto tempo vegetariana e in quel periodo avevo difficoltà a fare gli esercizi che già conoscevo perché avevo letto un libro, mi consigli di riprovare? LIVIO S.: Non è che mi hai detto molto di te… comunque se gli esercizi li fai lentamente e inizi con 3 ripetizioni dovresti riuscire e non ti preoccupare se continui con solo 3 ripetizioni anche per vari mesi…. Vedrai che in seguito migliorerai PS: leggi il mio prossimo ebook e segui i miei consigli alimentari… ciao Copyright 2009 © migliorasubito.com – Tutti I diritti sono riservati.
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AUMENTA L’ENERGIA CON I 5 RITI TIBETANI
DOMENICO M.: Livio ho letto tutti i tuoi articoli su “migliora subito.com” mi piacerebbe provare ma ho paura che questi esercizi mi facciano piuttosto male alla mia schiena già abbastanza a pezzi, hai mai avuto mal di schiena a causa degli esercizi? LIVIO S.: Ciao Domenico, su questo ti posso rassicurare ☺ Io non ho mai avuto mal di schiena a causa dei 5 Tibetani, anzi è proprio grazie a loro che mi è sparito un dolore da posizione errata davanti al computer. Se però hai una patologia molto seria, allora ti consiglio di andare dal tuo ortopedico e chiedere consiglio, comunquer in generale gli esercizi sono modulabili quindi ognuno all’inizio fa, quello che il suo fisico gli permette. FABIO M.: A me sembra, sig. Livio che tu parli di cose già note in Italia dal famolso libro “I cinque Tibetani” poi non metto in dubbio che tua moglie cinese pratichi anche questa arte marziale, ma tu quale contributo in più aggiungi? Perché non ci mandi un video con l’esecuzione degli esercizi ? E, infine, tu hai imparato da tua moglie, noi dovremmo imparare da un libro? LIVIO S.: Ciao Fabio intanto un saluto al popolo del Salento (in Cina se lo sognano un mare così), ma veniamo a noi, Io lavoro in cina da molti anni per conto di una azienda italianissima, prima di venire qui (Trasferito) io al massimo pensavo di cambiare “quartiere di Roma”, nemmeno città, a tutto pensavo tranne che a Cinesi e Tibetani, non avevo mai letto il libro di cui parli fino a l’anno scorso, dopo aver già deciso di scrivere questo manuale. Mia moglie pratica da più anni di me questa serie di esercizi (non è un’arte marziale), ma secondo me il fatto che sia riuscito io ad avere dei miglioramenti è il vero valore perché se parli con mia moglie per lei è tutto facile! Fabio !!! Lei è cinese, ci mancava solo che mi frustasse ☺ in certe occasioni…. Infine è sicuramente meglio imparare da una persona reale, quindi se conosci un’insegnante brava (direi molto brava) allora vai ai suoi corsi, altrimenti con il mio manuale potrai ottenere veramente degli ottimi risultati, io quello di cui parlo l’ho provato sulla mia pelle e sono una persona proprio come te! ……… N ota dell’editore: per pubblicare queste conversazioni (e‐mail e MSN) è stata richiesta l’autorizzazione scritta ai iretti interessati.
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AUM MENTA L’ENE ERGIA CON I 5 RITI TIBE ETANI
AU UMENTA A L’ENE ERGIA CON I I 5 RITI TIB BETANI I
Dessidero ringraaziarti per aver letto e asccoltato, AUME ENTA L’ENE ERGIA CON I 5 RITI TIBE ETANI. Speero vivamentte che le info ormazioni racchiuse in essso ti siano u utili per averee un’ esisstenza piena di benesserre. Altre informazioni le p puoi trovare sul mio Blog g all’indirizzo o ww ww.5tibetani.com vuoi puoi maandarmi le tu ue consideraazioni all’indiirizzo
[email protected] o in Se v alteernativa puoi lasciare deii commenti s sul blog. Mi a auguro che r resteremo in n contatto peer condividerre tutte le infformazioni c che potremo o scambiarci riguardo al beneessere. Livio Sortino
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