February 1, 2017 | Author: Mauro Martinelli | Category: N/A
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INDICE
Capitoli
Pagine
Introduzione
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I 10 killer 1° Killer 2° Killer 3° Killer 4° Killer 5° Killer 6° Killer 7° Killer 8° Killer 9° Killer 10° Killer
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Riepilogo dei 10 killer
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Conclusioni
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Questo eBook gratuito è stato scaricato da www.viaggioastrale.net (se quando clicchi sul link si apre una finestra, clicca su allow per andare al sito)
Ti auguro una buona lettura e una buona pratica! Matteo
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INTRODUZIONE In questo eBook troverai un elenco di quelli che sono i 10 killer della pratica del viaggio astrale. I killer del viaggio astrale sono tutte quelle abitudini e quegli atteggiamenti che ammazzano (e da qui il termine “killer”) la pratica rendendola ostica e assolutamente improduttiva. Riconoscere questi 10 killer ed evitarli può essere la chiave di volta per chi si esercita ma stenta a vedere i risultati. Non importa se ci stai già provando da tempo, o da pochi giorni, o da ieri, se non stai ottenendo risultati è altamente probabile che tu stia sbagliando qualcosa. I 10 Killer del Viaggio Astrale è un elenco in cui troverai gli errori più comuni che fanno, senza esagerare, forse il 95% dei praticanti o presunti tali, e probabilmente quasi il 100% delle persone che si impegnano per la prima volta in questa pratica ed è anche il motivo per cui poi si viene a credere che compiere un viaggio astrale sia difficilissimo o addirittura impossibile. Certo, non posso dire che sia una passeggiata, ho sempre affermato che per ottenere risultati ci vuole comunque una certa dose di impegno e costanza (come in tutte le cose d'altronde), ma la giusta pratica per dare i suoi frutti deve essere consapevole. Se ti applichi senza conoscere i 10 killer, e quindi senza essere consapevole delle loro “dannose potenzialità”, rischi seriamente di ottenere scarsissimi risultati (o di non ottenerli affatto) anche impiegando tutto l'impegno del mondo. Ho scritto questo eBook non per illustrarti i killer del viaggio astrale a scopo puramente informativo, ma con l'intento di darti consigli pratici per avere la possibilità di evitarli e di fare il salto di qualità nella pratica. Ovviamente mi rivolgo a coloro che hanno letto Le 7 Tecniche più
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Semplici per Uscire dal Corpo, in quanto questo eBook può considerarsi come una sorta di sequel. Mentre il primo è stato realizzato per i curiosi e per chi non aveva ben compreso cosa fosse il viaggio astrale, questo secondo manuale è stato scritto per chi sta già provando ad applicarsi o per chi ha seriamente intenzione di farlo. Non leggerlo se vuoi delle semplici nozioni “intellettuali” (per così dire), leggilo solo se in te c'è il desiderio di provare l'esperienza extracorporea una volta per tutte. Se nel profondo nutri questo desiderio, anche piccolo o offuscato dalle tue paure e dalle tue credenze, allora non solo puoi andare avanti nella lettura ma ti incito a farlo perché le informazioni che troverai potranno seriamente dare una svolta non solo alla tua pratica ma, se voglio essere esagerato, anche alla tua vita. Ovviamente non è questa la pretesa, ma vedrai che mettendo in atto i consigli per neutralizzare i killer del viaggio astrale, questo si rifletterà positivamente anche sul tuo stato di benessere fisico e psicologico. Non di meno, se attraverso questi consigli riuscirai ad avere la tua prima esperienza extracorporea, questo potrebbe realmente segnare l'inizio di un forte cambiamento nella tua vita, come accadde per me. Importante: i 10 killer non sono ordinati per importanza. Leggili tutti, anche quelli che pensi non ti riguardino. Spesso commettiamo errori o facciamo le cose nella maniera categoricamente sbagliata senza rendercene conto. Detto questo, non posso che augurarti una buona lettura e una buona pratica :-)
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I 10 KILLER 1° killer: LA PAURA Non ci si può far niente, la paura rimane il primo degli ostacoli da superare ed è anche quello che blocca la maggior parte delle persone. La paura è un' “energia” che può essere debellata completamente solo se sostituita dall'esperienza e dalla convinzione che da essa non ci sia nulla da temere. Certo, esistono vari metodi per infondere il coraggio di affrontarla, ma fin tanto che non verrà sostituita dall'esperienza stessa avrà sempre motivo di esserci. La paura, infatti, può essere grande al punto che diventa un'impresa piuttosto ardua persino fare il primo passo per affrontarla, e se questo avviene è difficile debellarla perché sarà essa stessa a impedire l'esperienza. Spesso nella pratica del viaggio astrale si manifesta proprio una paura di questo tipo, e se da un lato il neofita ha un forte desiderio di provare l'esperienza, dall'altro ne è terrorizzato. E' questa la doppia faccia della medaglia: da una parte il desiderio, dall'altra la paura paralizzante. Al di là dei vari trucchetti e dei metodi esistenti per infondere il coraggio necessario ad affrontare l'esperienza, credo sia doveroso da parte mia fare una sintesi di tutte quelle che sono le paure legate al viaggio astrale. Prima fra tutte la paura di morire e di non poter far ritorno nel corpo fisico. In base alle mie esperienze ho capito che durante il sonno non è soltanto il corpo a riposarsi, ma anche la nostra parte energetica, e durante questo
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processo è probabile che avvenga un disallineamento corpo fisico-corpo energetico. Ovviamente queste sono solo mie supposizioni, ma durante alcune mie esperienze ho potuto osservare i corpi astrali di persone dormienti leggermente giacenti al di sopra del loro corpo fisico. In due esperienze mi è capitato persino di aver incontrato e interagito con persone a me care e che il giorno dopo mi hanno rivelato di avermi visto in sogno (anche se il loro ricordo era offuscato e confuso). Forse non mi avevano sognato, forse mi avevano realmente incontrato nel piano astrale senza esserne coscienti e al risveglio la loro mente aveva sintetizzato i ricordi di quell'esperienza associandoli ad un comune sogno. Con questo voglio dire che tutti sogni in realtà sono viaggi astrali? No, ma probabilmente in quelle circostante erano uscite inconsapevolmente dal loro corpo per poi non ricordarsi quasi nulla la mattina seguente, ma con la vaga sensazione di avermi sognato. Dunque, ammesso e non concesso che le cose siano andate realmente così, forse quando il corpo fisico dorme avviene sempre, in una certa misura, una proiezione astrale, ed è possibile pensare che durante il sonno il corpo astrale ritorni al suo “habitat” probabilmente per recuperare energia. Per quanto può sembrare assurda una teoria del genere, la stessa scienza ci dice che il modo in cui avviene il recupero di energia e vitalità durante il sonno è a tutt'oggi un processo misterioso. Per millenni siamo stati abituati a credere che il sonno sia una sorta di stato in cui ogni attività viene sospesa e che quindi il corpo e la mente, non svolgendo alcun lavoro, recuperano energie in maniera passiva. In realtà il sonno è un processo fisiologico attivo in cui, addirittura, alcune aree del cervello hanno un'attività di 5 o 10 volte superiore rispetto allo stato di veglia. Questo significa che non è affatto vero che mentre si dorme il cervello non svolge alcuna attività e quindi recupera energie.
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Ancora ad oggi non è ben chiara la connessione che c'è tra il sonno e il riposo, tant'è che sono state formulate diverse ipotesi e teorie a riguardo (guarda su Wikipedia), il che conferma il fatto che nemmeno la scienza ha una risposta certa su questo. E' incredibile vero? Abbiamo una tecnologia capace di creare connessioni istantanee con cose e persone situate dall'altra parte del globo, siamo in grado di viaggiare fuori dall'orbita terrestre, abbiamo creato veicoli capaci di girare il mondo in pochi giorni, ci sentiamo così evoluti dal punto di vista tecnologico e scientifico eppure... non siamo ancora in grado di dare una risposta a cosa sia quel processo fisiologico con cui tutti gli esseri umani hanno a che fare per un circa un terzo della loro vita. Forse non è così assurdo pensare che il sonno abbia una qualche funzione ristoratrice anche per le energie interne e non solo per il corpo fisico (che, non dimentichiamocelo, è anch'esso energia). Se dunque c'è davvero un disallineamento o un vero e proprio distaccamento tra i corpi energetici e il corpo fisico durante il sonno, perché mai dovremmo avere paura di una cosa che potenzialmente accade tutte le notti? Ma scartiamo questa ipotesi e vediamo la questione da un altro punto di vista. La paura di morire durante un viaggio astrale è data dalla falsa credenza che l'esperienza extracorporea sia una sorta di “morte temporanea”, mentre invece posso affermare con assoluta certezza che il corpo fisico è vivo e respirante durante un viaggio fuori dal corpo. Finché il corpo fisico è vivo i suoi corpi energetici sono collegati indissolubilmente ad esso e alla dimensione fisica. Qualcuno, a tal proposito, tira in ballo il famigerato “cordone d'argento”. Si dice infatti che il corpo astrale sia collegato a quello fisico attraverso questa specie di elastico indistruttibile, per l'appunto il cordone argenteo.
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Tu sai che sono una persona sempre con i piedi per terra che tratta argomenti delicati come il viaggio astrale senza mai basarmi sulle credenze popolari ma solo e soltanto sulle mie ricerche e sulla mia esperienza personale prettamente soggettiva. E per esperienza ti dico che non ho mai visto questo fantomatico cordone. Con questo non voglio dire che il cordone d'argento sia una delle tante dicerie e speculazioni sull'argomento, ma semplicemente che se è vero che il corpo astrale è collegato al corpo fisico attraverso questo cordone, io non l'ho mai visto e non ne ho esperienza. Delle rare volte, durante alcuni viaggi astrali, mi sono sentito tirare dalla testa in maniera piuttosto brusca come se avessi effettivamente una specie di elastico dietro la nuca, e ho anche ricevuto alcune email di persone che testimoniano la stessa cosa. Questo significa che il cordone argenteo esiste? Non lo so. Bisogna dire che il cordone d'argento è menzionato anche nella Bibbia, nell 'Ecclesiaste 12:6 Prima che il cordone d'argento si rompa significa probabilmente prima che la morte sopraggiunga, e se esiste veramente questo cordone che collega la parte spirituale a quella fisica è lecito pensare che una volta che il corpo fisico muore il cordone si spezzi in quanto non avrebbe più alcuna funzione. Ti ripeto, sinceramente, non ho esperienza del cordone d'argento se non per il fatto che in rare occasioni mi sono sentito letteralmente tirare dalla testa come se effettivamente avessi un elastico dietro la nuca. Se questo fantomatico cordone esiste o meno alla fine poco importa, personalmente non mi faccio tanti problemi... so semplicemente che se il corpo fisico respira ed è in vita il rientro è sempre possibile.
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Non c'è alcun motivo per dubitare di questo, credimi. Alcuni potrebbero chiedersi se esista la possibilità che il cordone si spezzi durante un viaggio astrale, ma se ti stai facendo una domanda del genere lascia che ti dica una cosa: non farti questi inutili trip mentali :-) Queste sono preoccupazioni che lasciano il tempo che trovano e di cui si potrebbe parlare per ore senza venirne mai a capo, quindi completamente inutili. Alcuni dicono che il cordone d'argento sia un elastico capace di estendersi all'infinito, e se davvero esiste allora credo proprio che sia così visto che in astrale mi è capitato di viaggiare in luoghi molto distanti e a volte addirittura nello spazio aperto, per quanto questo possa sembrarti assurdo. E ovviamente non sono morto, sono ancora qua :-) Aperta questa piccola parentesi la richiudo subito e non la riaprirò mai più, come sai non mi piace parlare di cose “strane” che rischiano soltanto di screditare queste esperienze. Il mio scopo è quello di dare strumenti pratici per provare di persona. I miei lavori si rivolgono alle persone adulte e responsabili, non sto facendo il catechismo per i bambini. Il mio consiglio, pertanto, è quello di non pensare ai cordoni e cose del genere, ma semplicemente di avere fiducia in quello che dico, non per qualche motivo personale ma perché avendo vissuto queste esperienze so di quello che sto parlando: durante un viaggio astrale il tuo corpo è assopito nel sonno ma è in vita, pertanto non puoi non farci ritorno. Un'altra paura, molto radicata e temuta, è quella di incontrare entità malvagie o sgradevoli. Questa, tra tutte quante, è l'unica a non essere completamente infondata ed è anche quella che mi bloccava le primissime volte. In astrale si possono incontrare entità di ogni tipo, e la possibilità di fare incontri poco piacevoli c'è... può essere rara, a seconda dei casi, ma sicuramente c'è.
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Se credi però che questo sia un buon motivo per lasciarsi paralizzare dalla paura e non tentare l'esperienza, commetti un grosso errore. E' vero, esiste la possibilità di incontrare strane entità, ma se si è preparati a questa evenienza la cosa non può disturbarti. Essere preparati significa semplicemente essere consapevoli del fatto che non hai nulla da temere. Nessuna entità potrà mai ucciderti o ferirti, ne tanto meno rubare la tua anima o cose del genere. Quando prendi consapevolezza di quello che sei e ti rendi conto della tua incredibile potenza, questa si manifesterà in astrale e allora nessuno oserà nemmeno infastidirti. Cerca di capirlo, quando sei fuori dal corpo non hai alcun limite fisico e le tue capacità sono limitate solo e soltanto dalla tua mente. Se ti prendi un po' di coraggio e cominci a renderti conto del potere illimitato che hai nel mondo astrale, allora diventi una sorta di essere invincibile. Ho ricevuto alcune email di persone che durante le loro esperienze extracorporee hanno incontrato delle entità che a ripensarci incutono timore, ma che in quel momento avevano completamente snobbato. E' proprio così, in astrale questa enorme potenza si percepisce e spesso ciò che nel mondo fisico temiamo nel mondo astrale ci sembra insignificante. Quanto più si è consapevoli del proprio potere, tanto più si può esplorare il mondo astrale senza preoccupazioni ma soltanto godendosi l'esperienza. Se durante un viaggio astrale ti dovessi imbattere in un'entità di cui ne percepisci la negatività (perché ricorda che emozioni e sentimenti sono percepibili in astrale), prima di tutto prendi consapevolezza del fatto che hai un potere illimitato, e poi cerca di provare una sincera compassione per quella stessa entità. Compassione non intesa certo come disprezzo o come senso di superiorità e orgoglio, ma come sincera comprensione e dispiacere per il fatto che
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queste entità sono esse stesse vittime della loro negatività. Una persona negativa o che fa del male agli altri è tutt'altro che forte ma anzi è il contrario, è debole perché vittima della sua stessa negatività. Questo significa che quanto più incontrerai esseri in cui percepisci della negatività, tanto più queste entità sono deboli, onde per cui non hai motivo di temerle, ma semmai ignorale e molto probabilmente svaniranno nel nulla o se ne andranno. Se sono loro stesse a cercare di infastidirti, allontanati il più possibile provando una sincera compassione per loro che non sono altro che delle vittime infelici. La forza non è data certo dall'odio o dalla cattiveria, ma dall'amore. Questa frase, me ne rendo conto, ha una certa dose di “sentimentalismo” che può risultare eccessivamente sdolcinato, ma questo è dovuto al fatto che siamo abituati ad attribuire alla parola amore un significato ben diverso da quello che è veramente. Il vero amore non è certamente solo quello tra una coppia, o quello che viene cantato nelle canzoni, anzi, spesso questo è un falso amore che può essere ricondotto più semplicemente ad un bisogno e ad un attaccamento nei confronti del proprio partner. Amore significa completa accettazione e compassione, è qualcosa che va ben oltre l'affetto. Quando ci accettiamo per quello che siamo e ci auguriamo per noi il meglio, ci amiamo. Quando accettiamo gli altri per quello che sono e ci auguriamo per loro il meglio, allora siamo capaci di amare. Amare è una cosa estremamente difficile ai giorni nostri che vediamo gli altri come amici o nemici, simpatici o antipatici, persone che vorremmo vedere felici e persone di cui ce ne freghiamo altamente. E' facile augurare del bene alle persone per cui proviamo affetto, ma questa è una forma veramente primitiva dell'amore.
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Dobbiamo riuscire a comprendere che ognuno, consciamente o inconsciamente, desidera la felicità proprio come noi; solo capendo questo abbiamo la possibilità di amare e di amarci veramente. Non esistono persone o entità malvagie perché tutti desiderano la felicità allo stesso modo; esistono solo esseri che fanno del male ad altri esseri perché la loro mente è logorata dalla stupidità e dalla confusione e non sono capaci di amare, ma anche nell'essere più spregevole dell'universo alberga il desiderio di felicità che lo rende fondamentalmente buono. Quando riuscirai a comprendere questo fino in fondo non avrai più paura nemmeno dell'essere più terrificante che potresti mai immaginare perché riuscirai a vedere in lui la sua bontà fondamentale e la saprai apprezzare. La bontà di ogni essere vivente può essere paragonata al sole... sembra non esserci quando è coperto dalle nuvole ed è brutto tempo ma in realtà è lì sempre presente. Il sole è lì che brucia costantemente anche nelle giornate più tempestose, è soltanto nascosto. Così lo è anche la bontà di ogni essere vivente. Spesso è coperta al punto che sembra non esserci, ma dietro quei nuvoloni è lì presente. Se comprendi queste parole tutto il resto diventa superfluo, allo stesso tempo voglio però darti dei consigli strettamente pratici per rendere confortevole la tua pratica e fare in modo che non sia condizionata dalla paura. Usa un po' il tuo pensiero laterale. Se, ad esempio, ti applichi di notte, tenere acceso un piccolo lume che non dia fastidio agli occhi potrebbe darti molta sicurezza. Riempire la tua stanza di oggetti che per te hanno un significato di amore e di pace può essere utile, così come può essere utile indossare una collana o un bracciale “sacro” o comunque avere in stanza un oggetto che ti infonde sicurezza.
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killer: L'ECCITAZIONE 2°
Il secondo killer della pratica è l'eccitazione, ovvero l'esaltazione al solo pensiero di compiere un viaggio astrale. La voglia e l'intenzione di proiettarsi fuori dal corpo giocano un ruolo fondamentale, però quando questa intenzione diventa talmente grande da trasformarsi in eccitazione, questa può essere un ostacolo alla pratica. L'eccitazione non permette la concentrazione e il rilassamento, ecco perché se è incontrollata diventa un killer. L'eccitazione può manifestarsi prima della pratica o nel mentre. Nel primo caso la soluzione è semplice, ed è sufficiente dedicare più tempo del solito al rilassamento fisico per placare la tensione e, appunto, l'eccitazione. Un buon modo per rilassare il corpo fisico può essere quello di iniziare a fare respiri profondi e lenti ma senza interruzione... la cosiddetta respirazione circolare tipica del rebirthing ed altre tecniche di respirazione controllata. Mentre respiri in questo modo senti il tuo corpo che piano piano si appesantisce e si rilassa in ogni sua parte, dopodiché riprendi a respirare normalmente in maniera naturale. L'eccitazione, dopo un rilassamento adeguato, dovrebbe essere svanita, ma può manifestarsi nuovamente nel momento in cui concentrandoti percepisci le vibrazioni o altri segnali che stai per uscire dal corpo. Se provi eccitazione e avverti un aumento del battito cardiaco, respira di nuovo in maniera circolare visualizzando della luce d'orata che entra dalle narici quando inspiri e che penetra il cuore tranquillizzandolo e riportandolo al suo battito normale.
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Attraverso la respirazione circolare puoi tranquillizzare il tuo animo senza troppa difficoltà. Abbandonati alla sensazione piacevole di rilassamento e nel contempo rimani concentrato sull'oggetto della tua tecnica. Rilassati e concentrati fin quando l'eccitazione non sarà svanita completamente, anche se dovessi addormentarti non importa, la prossima volta andrà meglio ;-) Ricordati sempre che fallire è necessario ed è lodevole perché significa che ti stai impegnando seriamente. La pratica del viaggio astrale non è una tecnica ma un “allenamento”.
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killer: LA NOIA 3°
Il terzo killer del viaggio astrale, dopo la paura e l'eccitazione, non poteva che essere la noia. Attenzione però, perché non mi riferisco affatto alla noia intesa come stato psicologico. Non intendo certo dire che se hai avuto una giornata noiosa non puoi applicarti al viaggio astrale. Mi riferisco invece alla noia durante la pratica. In parole povere, se trovi che sia noioso applicarti al viaggio astrale e ad una delle tecniche scelte significa che sei già “vittima” di questo killer e devi fare qualcosa per rimediare. E' proprio la noia uno degli ostacoli che bloccano i neofiti, soprattutto coloro che non hanno molta forza di volontà o quantomeno non sono sufficientemente motivati. E' un vero peccato perché è proprio quando si riesce a superare questo livello di monotonia che cominciano a vedersi i frutti della pratica e a vivere le prime vere esperienze fuori dal corpo. Serve anche un po' di determinazione, ovviamente, ma qualsiasi pratica e disciplina da i suoi massimi risultati quando viene fatta con gioia. La pratica deve essere gioiosa. Si dice che arrivi prima il dovere e poi il piacere, ma non è più facile far conciliare il piacere con il dovere quando è possibile? Nella pratica del viaggio astrale questo non solo è possibile ma è altamente consigliabile al fine di ottenere risultati. Per fare questo devi innanzitutto metterti in testa che la mancanza di tempo è solo una scusa, se la stai tirando in ballo probabilmente è la noia il tuo
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vero nemico e inconsciamente lo stai mascherando con la scusa della mancanza di tempo. Per applicarsi al viaggio astrale infatti non serve tempo. Mi dirai che è un'assurdità, che per qualsiasi cosa ci vuole del tempo, e ti do ragione, ma la verità è che spesso non è vero che non c'è tempo ma piuttosto che si è troppo pigri per sfruttare a proprio favore quello che si ha. Rispondimi sinceramente: puoi affermare con assoluta certezza di non avere nemmeno 15 minuti del tuo tempo da dedicare a questa pratica? Nella stragrande maggioranza dei casi credo che chiunque possa dare una risposta negativa a questa domanda. Tutti, più o meno, abbiamo la possibilità di prenderci quei 15 minuti del nostro tempo e dedicarli alla pratica, magari togliendoli a cose futili come guardare la spazzatura in televisione o altro. Inoltre, un ottimo momento per applicarsi può essere prima di andare a dormire, quindi è sufficiente andare a letto 20 minuti prima del solito ed ecco che il problema “ho poco tempo” non sussiste più in alcun modo. Questo è il motivo per cui tra i killer della pratica del viaggio astrale non c'è la mancanza di tempo. Chi afferma di non avere abbastanza tempo in realtà è solamente poco motivato, e questo il più delle volte è dovuto alla fatto che trova la pratica estremamente noiosa. Dobbiamo abituarci a vedere la pratica come una vera e propria disciplina, una specie di palestra mentale che predispone all'esperienza extracorporea. Praticheresti mai una disciplina che reputi noiosa? C'è chi lo fa, ad esempio chi detesta fare esercizio fisico ma vuole dimagrire e mettersi in forma, ma quanto può durare una cosa che si fa controvoglia e senza alcun piacere? L'unico modo per ottenere risultati reali e a lungo termine è fare qualcosa
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che si ha piacere di fare. Purtroppo la società odierna ci ha abituato a impostare la nostra vita a fare le cose col senso del dovere (e questo già da piccolissimi, quando cominciamo ad andare a scuola), mentre invece sappiamo tutti che fare una cosa che altri ci impongono porta soltanto a frustrazione e infelicità, e soprattutto a risultati incerti. Un calciatore non diventa un professionista se non ama il suo sport e se vai a leggere le biografie di tutti i più grandi campioni di qualsiasi sport noterai che nessuno di loro ha cominciato a giocare per diventare qualcuno. Si inizia sempre e solo per passione, sarà poi la passione stessa a portare a determinati livelli. Dove voglio andare a parare è abbastanza ovvio: puoi ottenere i massimi risultati da una pratica solo se per te questa pratica è piacevole. Come è facile immaginare, questa regola vale anche per la pratica del viaggio astrale. Ma come renderla piacevole... in pratica? Il primo consiglio è il più ovvio, ovvero quello di scegliere una tecnica che per te sia piacevole. Come ho detto anche nell'eBook sulle 7 tecniche, l'istinto spesso porta a scegliere quella più adatta, ma se questa tecnica poi non ti piace allora c'è qualcosa che non va. Non è detto che tu debba sceglierne un'altra, ma puoi semplicemente modellare (aggiungendo un piccolo dettaglio) quella che hai scelto al fine di renderla piacevole. Un esempio? Puoi ascoltare in cuffia i suoni alfa mentre ti concentri, oppure sfruttare la tua creatività per apportare delle piccole modifiche alla tua tecnica.
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Se per esempio utilizzi la tecnica del suono puoi immaginare di essere attratto verso l'alto quanto più il suono si intensifica (per rendere accattivante la tecnica e “stimolare” il corpo energetico), o più semplicemente puoi combinare più tecniche, ad esempio quella del conto alla rovescia con la tecnica del tunnel nero. Ovviamente questi sono solo esempi... metti in campo la tua creatività! Non dimenticare mai di fare un buon rilassamento (possibilmente in posizione supina) prima di passare alla tecnica vera e propria. Spesso già solo un buon rilassamento fisico può essere molto piacevole. E' importante però decidere tutto questo a monte, prima di applicarsi, poiché improvvisare mentre ti concentri non serve a niente, se non a distrarti. Basta veramente poco per rendere la tua pratica piacevole e per nulla noiosa. L'ideale è arrivare al punto che non vedi l'ora di esercitarti anche per la pura e semplice sensazione di benessere che provi mentre sei completamente concentrato nell'oggetto della tua tecnica. All'inizio sarà quasi impossibile arrivare a questo livello e sicuramente attraverserai un periodo di monotonia, ma se continuerai ad applicarti sempre alla fine supererai definitivamente questo ostacolo e ti eserciterai quotidianamente con enorme piacere. Diventerà un appuntamento fisso. Paradossalmente, è proprio quando si fanno le cose per il puro piacere di farle, mettendo in secondo piano l'esito finale, che si ottengono i risultati migliori. Nel momento in cui provi piacere a rilassarti e a concentrarti sull'oggetto della tua tecnica, non hai davvero più alcun motivo per non fare pratica. Non ci perdi niente perché anche quando non riesci a compiere un viaggio astrale in ogni caso non hai perso tempo e non è stato certamente un sacrificio, hai semplicemente fatto qualcosa che ti procura piacere e benessere (e che ti fa anche dormire bene).
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killer: L'INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO 4°
L'elettrosmog (o inquinamento elettromagnetico) è il 4° killer della pratica del viaggio astrale, ma se vogliamo è anche un killer della salute. Non sono assolutamente un esperto in materia, anzi, non sono nemmeno uno che queste cose le ha mai studiate, ma piuttosto recentemente mi sono interessato (e mi sto interessando) alla problematica, per l'appunto, dell'inquinamento elettromagnetico e in particolare agli studi condotti da Aldo Mauro Bottura, un personaggio molto carismatico che ha dedicato la sua vita alla geobiologia. La geobiologia è definita una pseudoscienza che studia l'influenza delle onde elettromagnetiche sugli esseri viventi. Bisogna dire che la geobiologia è aspramente criticata dalla scienza ufficiale (ed è per questo che viene definita pseudoscienza). Questo era giusto precisarlo a scanso di equivoci, anche se sono convinto che tu sia una persona dalle larghe vedute (altrimenti non ti staresti interessando al viaggio astrale) che non sta tanto a guardare quello che dice la scienza ufficiale. Non posso non stimarti per questo, te lo dico sinceramente, non perché io sia contro la scienza ufficiale, tutt'altro, ma perché trovo che sia stupido affidarsi completamente ad essa tappando la bocca a tutti gli altri studiosi e ricercatori seri che comunque si avvalgono del metodo scientifico e hanno anche il coraggio di andare oltre. Dopotutto, non dimentichiamoci che Albert Einstein, a suo tempo, formulò teorie che andavano completamente contro quanto diceva la scienza ufficiale e oggi è considerato il più grande genio degli ultimi tempi. E come lui un'infinità di ricercatori e di studiosi oggi acclamati sono andati completamente controcorrente e sono stati screditati e addirittura scherniti
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per le loro “bizzarre” teorie. La storia ci insegna che, alla fine, il progresso scientifico e tecnologico avviene quando c'è qualcuno che, sempre in maniera rigorosamente scientifica e dimostrabile, mette in dubbio le cosiddette “teorie ufficiali”. Purtroppo questo molti se lo dimenticano. Ad ogni modo, senza dilungarmi oltre, passo subito al nocciolo della questione. Secondo la geobiologia (ma anche secondo altre correnti di pensiero supportate da studi e ricerche scientifiche) le onde elettromagnetiche, sia naturali che artificiali, condizionano la salute degli esseri viventi. Non essendo un esperto in materia non posso sbilanciarmi troppo e ti invito pertanto ad approfondire l'argomento con chi di competenza, nel frattempo però voglio darti dei piccoli consigli pratici e molto semplici per evitare di essere aggredito da onde elettromagnetiche potenzialmente nocive (soprattutto nel sonno e durante uno stato di rilassamento come nella pratica). A questo punto, potresti chiederti cosa c'entri tutto il discorso sulla geobiologia e l'elettrosmog con la pratica del viaggio astrale. C'entra eccome, perché se ti eserciti in una stanza o in un punto della casa bombardati da onde elettromagnetiche nocive per l'organismo, ne risentirà anche la pratica stessa. Presta attenzione perché questo killer può demolire ogni tuo tentativo di compiere un viaggio astrale e anche crearti problemi a livello della tua salute. In casi particolarmente disperati, l'elettrosmog può essere la causa e l'insorgenza di gravi patologie. Ovviamente non farti prendere dal panico o dalla paura, se fino ad oggi hai sempre dormito alla grande e al mattino ti risvegli pieno di energie probabilmente il tuo letto è il punto migliore per applicarti.
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In ogni caso, è importante sapere come evitare le influenze delle onde elettromagnetiche nocive per l'uomo, anche al di là della pratica del viaggio astrale. E' mia intenzione darti consigli pratici per fare in modo che tu possa esercitarti in completa serenità senza doverti preoccupare di essere il bersaglio di radiazioni elettromagnetiche pericolose. Non ho assolutamente le competenze e le conoscenze per parlare di queste cose in maniera completa ed approfondita, se vuoi saperne di più non posso che consigliarti di rivolgerti a chi di competenza. Personalmente sono rimasto positivamente colpito dagli studi di Aldo Mauro Bottura, fondatore della Ferrari Casa & Salute. Tornando a noi, il primo consiglio che ho da darti è quello di posizionare il letto il più lontano possibile dai dispositivi elettronici, quali il computer, il televisore, ecc, oppure se ti applichi in un punto che non coincide con il tuo letto, scegline comunque uno lontano da un qualsiasi congegno alimentato ad energia elettrica. Non è necessario eliminare completamente questi apparecchi dalla tua stanza, l'importante è non averli troppo vicini. Il secondo consiglio è quello di spegnere tutti i dispositivi elettronici. Quante volte lasciamo il televisore con il led rosso accesso, ebbene, questo oltre a consumare corrente emette anche onde elettromagnetiche in quanto non è completamente spento. Il mio consiglio è addirittura di staccare tutte le spine. Spegni anche il cellulare e mettilo da parte lontano da te. In sostanza, meno apparecchiature elettroniche funzionanti e attaccate all'alimentazione ci sono, meglio è. L'ultimo consiglio che posso darti, ma non meno importante, è di applicarti (e anche dormire se è per questo) con la testa rivolta verso il nord magnetico.
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Ci sono molti pareri discordanti a tal proposito, c'è chi è convinto che dormire con la testa rivolta verso il Nord sia fondamentale per un sonno ristoratore e chi dice che una cosa del genere non abbia alcun fondamento. Effettivamente se si ricerca su Google le parole “dormire nord” i primi risultati che compaiono sono quasi tutti articoli che screditano questa teoria (tra cui il CICAP) definendola indimostrabile e di alcuna rilevanza scientifica. Ormai sai che non è nel mio stile convincere nessuno di quanto dico e invito sempre a sperimentare di persona, onde per cui prendi una bussola e individua il nord e vedi tu stesso, provando anche solo a dormire per una settimana con il letto posizionato in tal modo. Osserva se hai notato cambiamenti nel sonno in maniera positiva, negativa, oppure non ne hai notati affatto. Posso dirti che Robert Monroe, il personaggio di cui ti ho parlato nell'eBook sulle 7 tecniche, ha avuto più del 60% delle sue esperienze in posizione nord-sud (con la testa rivolta verso il nord), e io stesso mi applico in questa posizione. Non è una regola, nel senso che si possono avere esperienze extracorporee anche con la testa rivolta a sud o in qualsiasi altra direzione, ma a mio parere le probabilità aumentano se ci si applica con il capo orientato a nord. Sia chiaro che non si sta parlando di “superstizione” o cose del genere, ma di teorie su cui sono stati fatti esperimenti e studi in cui emerge l'influenza dei poli magnetici sul corpo umano. Alla luce di quanto detto fino ad ora, non posso che consigliarti di prendere in considerazione quanto detto e di sperimentare di persona. Alla fin fine i miei consigli convergono sempre lì, all'esperienza diretta. L'esperienza è l'unica profezia dei saggi, dice un aforisma con cui non posso che trovarmi d'accordo.
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killer: LO STRESS 5°
Questo killer della pratica è in realtà anche un potente killer della vitalità e del benessere, ma a mio parere è ampiamente sopravvalutato. Non che lo stress non sia una realtà ai giorni nostri, anzi, la maggior parte di noi ha a che fare quotidianamente con lo stress. Purtroppo la società odierna ci impone dei ritmi molto frenetici e la nostra vita è impostata sull'ordine dei minuti, questo non fa altro che farci accumulare una grande dose di stress durante la giornata. E allora perché dico che è uno dei killer della pratica più sopravvalutati? Semplicemente perché è la nostra attitudine allo stress a renderlo potente (nel senso negativo del termine). Sullo stress ci sarebbe tanto da dire ma, come sempre, voglio solo darti alcuni consigli pratici per poterlo affievolire e fare in modo che non sia un ostacolo alla tua pratica del viaggio astrale. Innanzitutto devi avere una certa attitudine nei confronti dello stress. Siamo abituati a concentrarci sui nostri problemi e se siamo già stressati questo non fa altro che procurarci ulteriore stress e ulteriori problemi. Più diamo attenzione alle cose, più le diamo potere. Questo significa che non bisogna preoccuparsi dei propri problemi? In un certo senso si, visto che invece di preoccuparci dei problemi potremmo fare un passo avanti e preoccuparci delle possibili soluzioni; e la differenza tra il focalizzarsi su di esse anziché sui problemi è abissale. Ma, a parte questo, spesso e volentieri lo stress è causato non dai problemi della vita quotidiana ma bensì dall'atteggiamento con cui affrontiamo e ci confrontiamo con i problemi.
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Il segreto sta tutto nel prendere la vita alla leggera, perché lo stress non può essere evitato con azioni e pensieri frenetici (neanche stessimo in guerra a combattere per la vita). Si, certe volte la vita assomiglia veramente ad un campo di battaglia ma anche le situazioni più difficili possono essere vissute alla leggera. So che è facile a dirsi ma non a farsi, ma la difficoltà principale nel comprendere questo è dovuto ad una serie di meccanismi mentali che siamo stati abituati ad adottare e che non fanno altro che incasinarci la testa mentre le cose potrebbero essere ben più semplici. Io, ad esempio, vedo la vita come un gioco. Cerco di dare sempre il meglio di me e mi impegno per questo, ma allo stesso tempo se non lo ottengo non mi attacco agli insuccessi perché questo mi stresserebbe, per l'appunto. Per quale motivo dobbiamo attaccarci alle cose e pretendere che tutto vada secondo i propri piani? Alcune volte la vita sembra rivoltarcisi contro ma si può essere sereni anche quando le cose non vanno proprio per il verso giusto. Basta non essere troppo attaccati alla vita e allo stesso tempo godersela fino in fondo. Quando facciamo le cose prendendola alla leggera e non come se fossero una sfida paradossalmente riusciamo a farle molto meglio e, quasi per magia, senza accumulare tensioni, ansie, e stress. Questo vale e può valere per tutti gli ambiti della propria vita, anche in quelli che riteniamo essere molto importanti. Se riusciamo a viverla accettandola per quello che è, ci stupiremo nel vedere come lo stress comincerà poco a poco a diminuire e soprattutto come saremo più felici. C'è un detto che dice “vivere nel mondo senza essere del mondo” che sostanzialmente non significa altro che vivere questa vita nel migliore dei
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modi e allo stesso tempo avere la consapevolezza di essere solo di passaggio. Spesso questa ultima frase viene, purtroppo, abusata nelle religioni e pesantemente fraintesa dalla massa. Prendere consapevolezza di essere solo di passaggio non significa rinunciare a vivere la vita sulla Terra e ripudiare le bellezze materiali per pensare solo ai giorni seguenti alla nostra morte fisica, ma significa semplicemente che, comunque vadano le cose e qualunque siano le nostre credenze, la vita terrena è destinata a concludersi. Che senso ha viverla continuando ad attaccarsi ai propri problemi? I problemi esistono per tutti e anzi noi siamo fortunatissimi se pensiamo a quante persone nel mondo soffrono e stanno soffrendo molto molto molto molto mooolto più di noi. Forse quanto sto dicendo sfocia un pochettino oltre quello che è il punto centrale del discorso, fatto sta che sono convinto che la prima causa dello stress sia quella di dare troppa importanza alla vita. La vita è semplicemente un gioco meraviglioso, fatto di gioia, dolore, amore, sofferenza, armonia, ecc... Se si riesce a vivere nel mentre di tutte queste cose senza esserne attaccati si dissiperà non solo lo stress, ma persino l'infelicità. Leggi attentamente quello che ti sto per dire: immagina per un istante di sapere con assoluta certezza che quella che stai vivendo è solo una delle infinite vite che hai a disposizione. Non vedi come tutto diventa incredibilmente “soffice”? Tutti i problemi, le preoccupazioni, gli attaccamenti, ecc, sembrano essere insignificanti una volta raggiunta questa consapevolezza. Ma anche ammettendo che tu non creda affatto ad una vita che continua dopo la morte, tanto vale accettarla per quella che è visto che comunque è destinata a concludersi e soprattutto considerando che continuare a
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stressarti per i problemi non la renderà migliore ma, al contrario, la peggiorerà. Con questo non voglio dire di non preoccuparsi di perseguire degli obiettivi terreni che riguardano la sfera economica, sentimentale, sociale, ecc... anzi! Spero che questo non venga frainteso perché sarebbe un grosso errore! E' un dovere fare del proprio meglio in questa vita sia per se stessi che per gli altri e non di meno è anche un nostro diritto vivere nelle belle compagnie, nell'amicizia, nel divertimento, e in tutte quelle cose che ci fanno stare bene, ma allo stesso tempo è inutile essere attaccati alle situazioni esterne, belle o brutte che siano... per il semplice motivo che sono destinate a terminare e soprattutto perché la felicità non è data dai fattori esterni. Come ti dicevo prima, a me piace prendere la vita come un gioco. Non che io non abbia i miei bei momenti di debolezza, anzi, ti assicuro che a volte la mia vita sembra prendere una piega tutt'altro che buona e non pensare che sia completamente libero dallo stress o dalle emozioni perturbanti. Quando accadono però poi magari rifletto un attimo e penso: ma che sto facendo?.. questo è un gioco, solo i bambini si arrabbiano e fanno i capricci per un gioco. Ti assicuro che questo non è un semplice “trip mentale” o un' illusione che mi sono creato e in cui mi rifugio per alleviare la sofferenza, ma una vera e propria realizzazione (intesa come pura e semplice comprensione). Se soffri di stress cronico, anche soltanto comprendendo fino in fondo queste parole riuscirai a migliorare moltissimo la tua situazione. Per quanto riguarda lo stress manifestatosi in giornate particolarmente pesanti io consiglio di dedicare un po' di tempo in più del solito al rilassamento fisico, che è in ogni caso fondamentale, prima ancora di concentrarsi sulla tecnica vera e propria della pratica del viaggio astrale.
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Un buon modo per rilassarsi può essere quello di inspirare con il naso e immaginando di inalare una luce di energia che va ad attraversare tutto il tuo corpo, passando per ogni muscolo, per le vene, per i nervi, e che progressivamente allenta tutte le tensioni. Inspira ed espira profondamente ma dolcemente. Far questo anche solo per cinque minuti ti farà sentire molto rilassato e allenterà tutte le tensioni riducendo di molto lo stress accumulato. Ricorda, comunque, che sia il sonno che la pratica del viaggio astrale dovrebbero essere delle attività a sé stanti in cui ti lasci alle spalle tutte le emozioni (sia positive che negative) provate durante la giornata. Come mi piace ripetere spesso, sia la pratica che il sonno devono essere un piacere e vanno vissuti come un momento tutto per sé in cui non c'è spazio per altri futili pensieri. Quel tempo che riservi alla pratica non puoi dedicarlo a nessun'altra cosa. Anche se poi dopo o il giorno successivo sarai immerso dagli impegni, mettili semplicemente da parte quando fai pratica. In quel momento tutte le preoccupazioni quotidiane non ti riguardano, lasciale in standby :-) Hai avuto una giornata stressante o sai che dovrai affrontarne una? Fregatene. Goditi quel momento che meriti e che nessuno può toglierti. Se nel momento della pratica metti da parte la quotidianità non può esserci stress. Un altro modo per ridurre in maniera consistente lo stress accumulato nella giornata, può essere attraverso una tisana specifica o la classica camomilla. Cerca di non bere troppo caffè che, è stato dimostrato, aumenta parecchio il livello di stress. Assolutamente da evitare prima di esercitarsi.
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killer: LA DISCONTINUITA' NELLA PRATICA 6°
Un percorso di apprendimento di una qualsiasi pratica o disciplina che porti a certi risultati non può prescindere da tre elementi fondamentali: la conoscenza, l'impegno, la costanza. Il sesto killer della pratica del viaggio astrale (ma probabilmente di qualsiasi pratica) è la non costanza, ovvero la discontinuità. Avere costanza nella pratica del viaggio astrale è fondamentale, per questo consiglio sempre di decidere il momento della giornata preferito per esercitarsi e poi fare pratica una volta al giorno (massimo due) tutti i giorni. Non ci sono mezze misure. Solo applicandosi quotidianamente si possono ottenere risultati in breve tempo. Chi si esercita “ogni tanto” o “quando ne ha voglia” difficilmente avrà mai una proiezione astrale, a meno che non sia particolarmente portato per questo tipo di esperienze. La pratica del viaggio astrale, se si vuole fare sul serio, non può essere ne saltuaria e ne un hobby ma un vero e proprio impegno con se stessi. Un impegno gioioso e piacevole, certo (ricordi il discorso fatto sulla noia?), ma comunque un impegno. La pratica va considerata come una vera e propria disciplina a lungo termine e non un sistema rapido in cui schiacci il pulsante e ottieni l'esperienza extracorporea in maniera istantanea. Molti neofiti si bloccano proprio perché sono convinti che basti applicarsi ad una tecnica per compiere un viaggio astrale, quindi ci provano per qualche giorno e vedendo che non accade nulla credono di non essere portati.
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Non è assolutamente così. Le tecniche “lavorano” la mente e la rendono ricettiva all'esperienza extracorporea man mano che ci si esercita nel tempo. Applicarsi alla tecnica non è come tirare una monetina: se esce testa compierò un viaggio astrale, se esce croce non succederà nulla. La tecnica lavora la tua mente e anche quando apparentemente non si ottiene alcun risultato si è comunque fatto un passo avanti (piccolo o grande dipende da come ci si è applicati) verso l'esperienza extracorporea. Ecco perché è importante esercitarsi quotidianamente al di là dell'esito. Il tempo ripaga sempre l'impegno e la costanza, esercitandoti tutti i giorni nella giusta maniera allenerai la tua mente rendendola sempre più ricettiva all'esperienza extracorporea. Ricapitolando... per combattere la discontinuità l'unico modo è quello di applicarsi quotidianamente avendo bene in chiaro che la pratica del viaggio astrale è come una disciplina in cui c'è bisogno di un costante allenamento. Quale consiglio pratico potrei darti se non quello di esercitarti ogni giorno? Se questo ti viene difficile torna a rileggere il terzo killer, la noia. Una volta a settimana puoi concederti un giorno di riposo, infatti non sono rare le volte in cui si ha una proiezione astrale involontaria proprio nel giorno in cui non ci si concentra su alcuna tecnica. A me ad esempio è successo proprio così la prima volta. Era notte ed ero troppo stanco per esercitarmi così mi sono messo a dormire tranquillamente e poi... beh, se hai letto l'eBook Le 7 Tecniche più Semplici per Uscire dal Corpo sai come è andata :-) Ho ricevuto anche parecchie testimonianze di persone che hanno avuto la loro prima esperienza extracorporea allo stesso modo... involontariamente e proprio il giorno in cui non si sono dedicati alla pratica.
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Questo dimostra il fatto che la pratica è un allenamento mentale che rende ricettivi all'esperienza extracorporea a lungo termine, ecco perché è importante continuare ad esercitarsi quotidianamente anche quando si pensa che non si stiano ottenendo risultati. Attenzione, non abusare del “giorno di riposo” ma conceditelo ogni tanto, magari una volta a settimana o per più giorni dopo che ti sei esercitato ininterrottamente per qualche settimana. Se hai la tentazione di “riposarti” spesso significa che sei sulla cattiva strada, in quanto la pratica dovrebbe essere piacevole e divertente per te e non certo un obbligo. Spesso questo killer e quello della noia vanno di pari passo. Concentrati prima a sconfiggere la noia nella pratica e poi vedrai che sarà molto più facile essere anche costanti per il semplice motivo che applicarti non ti costerà fatica ma, al contrario, ti porterà piacere e benessere.
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killer: LA CATTIVA ALIMENTAZIONE 7°
Ma dai! Anche l'alimentazione può essere un killer della pratica del viaggio astrale? Ebbene si! Quando si parla di alimentazione si dovrebbe restare con i piedi ben piantati per terra. Lascia che te lo ripeta: quando si parla di alimentazione si DEVE restare SEMPRE con i piedi ben piantati per terra. Quali cibi fanno bene e quali fanno male al nostro organismo è argomento di dibattito soprattutto al giorno d'oggi in cui le persone cercano la dieta perfetta. Abbiamo migliaia e migliaia di diete (tra l'altro tutte considerate miracolose) che incredibilmente si contraddicono l'una con l'altra, questo testimonia la gran confusione che c'è su questo vastissimo argomento. Innanzitutto credo sia impossibile parlare di alimentazione in maniera generalizzata, poiché ognuno di noi ha un fisico proprio, diverso da tutti gli altri. Questo significa che non esiste un'alimentazione sana e corretta per tutti. Prima di dare retta a una dieta miracolosa, quindi, bisognerebbe conoscere bene il proprio corpo, quegli alimenti che si digerisce a fatica, quelli che sono per noi indispensabili, ecc... Non è assolutamente uno scherzo considerando anche che tremila dietologi hanno tremila idee differenti su come debba essere un'alimentazione sana. Inoltre molti alimenti che crediamo siano sani in realtà sono spazzatura per il nostro organismo, e invece tanti altri cibi quasi “estinti” nella cucina nostrana contengono dei principi nutritivi indispensabili.
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Ovviamente non è mia intenzione approfondire la questione, anche perché non sono minimamente competente in materia. Mi limiterò a darti dei piccoli consigli per evitare che l'alimentazione non diventi un ostacolo alla pratica del viaggio astrale, e quindi un killer. Ci sono una serie di abitudini alimentari che è preferibile abbandonare o quantomeno modificare, così come ci sono dei cibi che è preferibile evitare, almeno prima della pratica. Se dovessi darti un unico consiglio per fare in modo che l'alimentazione e il cibo che assumi non siano un ostacolo alla pratica del viaggio astrale, ti direi: non esercitarti a stomaco pieno. Questa è la prima regola da seguire se si vuole avere qualche speranza di ottenere risultati. C'è addirittura chi dice che sarebbe opportuno digiunare completamente prima della pratica, ma questo io lo sconsiglio per due motivi: innanzitutto perché noi occidentali non siamo affatto abituati al digiuno, tant'è che spesso ci basta saltare un pasto per farci patire la fame a livelli atroci. Se lo stomaco brontola è difficile concentrarsi poiché la mente tenderà a focalizzarsi sul bisogno fisiologico di assumere cibo e questo diventerà un pensiero distraente. Per una persona abituata al digiuno probabilmente sarà facile mantenere la concentrazione a stomaco vuoto ma per la maggior parte di noi è un' impresa, per il semplice fatto che qui in Occidente non abbiamo alcuna familiarità con il digiuno (ovvero la totale o quasi totale astinenza dal cibo, che è cosa ben diversa dalla dieta). Il secondo motivo è che, come ben sai, consiglio di dedicarsi alla pratica del viaggio astrale quotidianamente, e se si dovesse seguire la regola del digiunare prima della pratica si dovrebbe, per forza di cose, digiunare tutti i giorni e questo è insostenibile. Sono convinto che il digiuno sia di per sé una attività dal grande potere “spirituale” ma che non è necessario perseguire per ottenere ottimi risultati nella pratica del viaggio astrale.
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E' anche vero che esercitarsi a stomaco pieno riduce drasticamente le probabilità di avere un'esperienza extracorporea cosciente, quasi azzerandole oserei dire. Per questo quando ci si applica non si deve necessariamente patire la fame, ma neanche sentirsi con lo stomaco pieno. Se ti applichi dopo i pasti, ad esempio dopo cena, fai in modo di non mangiare troppo pesante e comunque fai passare alcune ore prima della pratica. L'ideale è trovarsi in uno stato di “normalità”, in cui non stai soffrendo la fame ma che se qualcuno ti offrisse un piccolo e delizioso snack non lo rifiuteresti. Se pensi di poter sopportare il digiuno e di riuscire a concentrarti e a rilassarti con lo stomaco “brontoloso” puoi anche provarci di tanto in tanto, con i dovuti accorgimenti e le dovute cautele. Se lo fai poi fammi sapere se hai avuto riscontri positivi, mi interessa conoscere cose che magari di persona ho difficoltà a sperimentare, infatti trovo molto difficile, personalmente, concentrarmi avendo digiunato completamente. Non che io sia una persona che mangia a sproposito distruggendo il mio corpo fisico, anzi, ma digiunare è semplicemente una pratica con cui non ho molta confidenza. Se invece non hai alcuna intenzione di digiunare ma ti applichi in un momento della giornata in cui solitamente hai una leggera fame, cerca di sopportarla per quanto possibile. Anzi, più che sopportarla, non dargli peso... non pensarci, semplicemente. Vedrai che quando comincerai a rilassarti ti sentirai bene e non penserai più a quel leggero languorino. Se proprio la fame diventa insopportabile, puoi placarla mangiando un piccolo frutto e nulla di più.
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Già un solo frutto può bloccare una fame spietata anche se inizialmente ti si aprirà lo stomaco e ti verrà voglia di svuotare il frigorifero. Basta resistere avendo fiducia nel fatto che se lo farai la fame si arresterà completamente. Un altro consiglio che posso darti è quello di bere un bel bicchiere di acqua a temperatura ambiente prima della pratica ed evitare (sempre prima della pratica intendo) l'assunzione di bevande eccitanti che contengono caffeina o teina che, non è un mistero per nessuno, non conciliano di certo il rilassamento. Cerca di calibrare, durante la giornata, la giusta dose di carboidrati, vitamine, e proteine. Nell'arco della giornata non puoi permetterti di non assumere tutte e tre queste fonti di energia. Cerca di mangiare in maniera variegata alimenti che contengano carboidrati (pane e pasta), alimenti che contengano proteine (verdura, pesce, carne), alimenti che contengano vitamine (frutte e verdure). Per quanto riguarda l'assunzione dei carboidrati, è preferibile scegliere pane e pasta integrali. Lo so che sembra strano, ma la farina integrale (e non raffinata) ha molti più principi nutritivi utili all'organismo. Il pane che compriamo tutti i giorni dal fornaio spesso e volentieri contiene carboidrati raffinati che non sono affatto salutare. Non che siano velenosi, non intendo dire questo, ma è comprovato che i carboidrati raffinati non vengono quasi mai digeriti completamente e nella maniera dovuta dallo stomaco e soprattutto non contengono quei principi attivi che naturalmente hanno e sono stati tolti in seguito alla raffinazione. Così come anche lo zucchero raffinato e il sale raffinato. Un nutrizionista serio e qualificato te lo potrebbe confermare. Ricorda sempre che il nutrimento è importante perché quello che
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mangiamo si trasforma in sangue e il sangue viene trasportato in tutto il nostro corpo. Quando si dice che siamo quello che mangiamo non è affatto un modo di dire, ma una parziale verità. Dico parziale perché personalmente credo che noi, in quanto esseri viventi, siamo quello che pensiamo e che facciamo, oltre che quello che mangiamo, ciò non toglie che l'alimentazione sia importantissima. Un altro piccolo consiglio che mi sento di darti è di non mangiare mai alimenti troppo freddi. Puoi immaginare lo stomaco come una specie di calderone che brucia, quanto più ciò che mangi sarà caldo (o quantomeno a temperatura ambiente o comunque non freddo) tanto più sarà facile per il tuo stomaco digerirlo e trasformarlo in energia. So che questo va contro i concetti che stanno alla base di molte diete contemporanee in cui c'è la mania di mangiare freddo e crudo, ma anche se è vero che i cibi cotti perdono un po' delle loro sostanze nutritive, è vero anche che lo stomaco fa fatica a digerire cibi crudi o freddi e alla fin fine quello che ne ricava è meno energia e nutrimento. Ricorda che questi piccoli consigli provengo da una persona a cui sta a cuore la sua salute e non da un esperto sul campo. Le mie dritte si limitano a fare in modo che tu possa alimentarti tranquillamente senza che questo crei problemi alla tua pratica. L'ideale è esercitarsi almeno a due ore di distanza dopo i pasti, questa è una regola inoppugnabile, tutto il resto sperimentalo di persona o rivolgiti a chi ne sa di più. Ripeto: non è nel mio stile trattare argomenti in maniera approfondita su cose in cui non mi reputo un esperto, onde per cui non mi esprimerò su altre questioni come la dieta vegetariana, dieta vegana, se sia meglio non mangiare carne, ecc...
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killer: L'ASPETTATIVA TROPPO ALTA 8°
L'ottavo killer della pratica del viaggio astrale è l'aspettativa troppo alta, ovvero il credere che sia facile avere un'esperienza extracorporea dopo pochi giorni di pratica o, peggio ancora, immediatamente. Tu adesso sai bene che non è così, sei perfettamente consapevole che per compiere un viaggio astrale c'è bisogno di una certa dose di preparazione a livello mentale e soprattutto di tanta pratica, altrimenti non la chiamerei, per l'appunto, la pratica del viaggio astrale ma semmai il metodo istantaneo per compiere un viaggio astrale, che non esiste. Certamente esistono dei metodi e dei “stratagemmi” per accelerare il percorso di apprendimento, ma attualmente non esiste nulla che sia paragonabile ad una sorta di pulsante istantaneo capace di proiettarti fuori dal corpo. La pratica del viaggio astrale mi piace paragonarla ad una palestra mentale che ha bisogno di esercitazione costante, preferibilmente quotidiana, e anche di impegno, pazienza e passione. Guai a pensare che il tutto consista unicamente nel concentrarsi su una determinata tecnica perché, di fatto, non è la tecnica a proiettarti fuori dal corpo, ma la tua mente. La tecnica serve per aiutare il processo di separazione in maniera cosciente e ad “abituare” la mente a questa esperienza, ma non è che se applichi una tecnica hai un viaggio astrale. Non è affatto così, per imparare a compiere un viaggio astrale ci vuole una certa dose di impegno e di esercizio giornaliero e come in tutte le pratiche e le discipline non si può pretendere di ottenere grandi risultati in poco tempo. E' vero che se si segue il giusto metodo si possono ottenere risultati in
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tempi relativamente brevi, ma il percorso di apprendimento è comunque imprescindibile dal tempo e dall'impegno. Chi non vuole capire questo probabilmente non è “qualificato” ad imparare ad avere esperienze extracorporee coscienti. Non mi capita di rado di ricevere email di persone che non ottengono risultati dopo una settimana e già si scoraggiano cominciando a pensare di non essere predisposti all'esperienza o, peggio ancora, che l'esperienza extracorporea sia impossibile. Questa è un'attitudine sbagliata. E' vero che ci sono individui maggiormente predisposti al viaggio astrale, ma se non si ha questa inclinazione naturale c'è solo da impegnarsi un tantino di più e per più tempo. Non ci si può attaccare alle aspettative al punto che se non si ottengono risultati istantanei si cade nel malcontento e nell'insoddisfazione. Dobbiamo essere persone libere. Come ho detto a proposito dello stress, il segreto della felicità e del successo sta nel godere delle belle cose senza esserne strettamente dipendenti e nel darsi degli obiettivi senza esserne attaccati. Una pratica genuina è quella che viene messa in pratica (scusa la ripetizione ma non è casuale) per il puro e semplice piacere di farlo, a prescindere dai risultati. Certo, è ovvio pensare che se ti eserciti è perché vuoi imparare e a compiere viaggi astrali, ma riuscirai ad arrivare a questo obiettivo più serenamente se ti impegni con costanza e determinazione ma senza “soffrire” in mancanza di risultati immediati... quelli arrivano sempre, presto o tardi, se si segue il giusto metodo. L'attaccamento alle aspettative troppo alte è un pericolosissimo killer perché fa scattare un meccanismo mentale molto particolare, per cui se si ottengono risultati allora si è motivati e spronati a fare di più, mentre se ci si esercita per diverso tempo senza esiti positivi allora ci si scoraggia e si
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molla tutto. E' un atteggiamento normale, ma dipendere dagli esiti è un pericoloso autosabotaggio che porta o al fallimento totale, oppure alla dipendenza psicologica. Come vedi qualsiasi cosa tu possa fare sarà sempre controproducente agendo con la classica forma mentis di motivarsi solo nel momento in cui si ottengono risultati. Il percorso di apprendimento della pratica del viaggio astrale è per persone adulte e mature, non certo per i bambini capricciosi che vogliono ottenere tutto e subito. Abituati all'idea del fallimento. Come mi piace ripetere sempre, il fallimento è un risultato utile per arrivare al successo, per non dire indispensabile. Mi rendo conto che non è quanto di più confortante da dire, ma sono fermamente convinto che per arrivare al successo si debba necessariamente passare attraverso una serie di fallimenti. Questa è la verità “scomoda” che spesso i grandi motivatori e i cosiddetti “mental coach” (coloro che per lavoro aiutano le persone a raggiungere i loro obiettivi) tendono a mascherare. Si sente spesso dire che il fallimento non esiste e che esistono solo risultati e da un certo punto di vista è vero, ma le persone tendono a fraintendere questo insegnamento e invece di progredire imparano a nascondere la polvere sotto il tappeto piuttosto che affrontare la realtà e risolvere veramente il problema andando ad agire sulle cause dell'insuccesso. Si tende a confondere il cosiddetto pensiero positivo con l'illudersi che tutto vada bene, mentre il vero significato del pensiero positivo è quello di reagire in maniera concreata ed efficace di fronte al fallimento, e non certo quello di sperare con tutte le forze di non incontrare mai ostacoli nel proprio cammino.
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Se questa è la tua aspirazione, sia nella pratica del viaggio astrale come in tutte le cose della vita, allora sei inesorabilmente destinato al completo insuccesso. Mi sento un po' cinico a dire queste cose ma questa è la verità dei fatti, e se ti rispecchi nell'atteggiamento di chi non sa affrontare con la giusta attitudine l'insuccesso non devi certo sminuirti o sentirti una persona di poco valore, ma devi solo cercare di cambiare il tuo punto di vista nei confronti del fallimento. Il senso di colpa non ti porterà a fare alcun passo avanti. La miglior cosa che tu possa fare è invece prendere consapevolezza del fatto che fallire è spesso necessario ed inevitabile. Se cerchi di evitare il fallimento senza metterti in gioco ti stai sbarrando la strada al successo con le tue stesse mani. Non di meno, se reagisci ad ogni fallimento con un senso di amarezza o di disperazione, allora dovresti seriamente cominciare a porti questa domanda: come mai reagisco in questo modo? Se la vita è un gioco, lo è anche le cose che facciamo. La pratica del viaggio astrale cos'altro è se non un fantastico gioco? Un gioco in cui si può vincere e si può perdere e in cui si ha a che fare con l'avversario più forte e interessante che si possa mai incontrare: se stessi. Non tutte le partite si possono vincere, ma se si perde si accumula esperienza, che sarà poi necessaria a vincere quelle successive. E' così che funziona, ci sono solo due modi di reagire davanti ad un ostacolo e a un fallimento: demoralizzarsi, oppure capire dov'è il problema o il motivo per cui si ha avuto insuccesso e imparare una cosa nuova. I consigli che posso darti per evitare questo killer è innanzitutto comprendere che la pratica del viaggio astrale è un allenamento mentale a lungo termine e non una tecnica del tipo schiaccio il bottone e ottengo risultati istantanei; capire poi che il fallimento serve per fare esperienza ed
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è necessario al successo, ma soprattutto che attaccarsi a delle aspettative troppo alte è un autoinganno che serve solo a rendere le cose più complicate di quello che sono. Godere delle meraviglie dell'esperienza del viaggio astrale senza essere attaccato ne alle aspettative ne all'esperienza stessa... questo è l'atteggiamento del vero praticante con la P maiuscola. Magari inizialmente una certa dose di “ossessione” nel risultato deve esserci ma in ogni caso non puoi far dipendere la tua motivazione da esso ma devi continuare ad avere fiducia nelle tue capacità perché il viaggio astrale è un'esperienza perfettamente possibile per chiunque si impegna e si applica costantemente nel giusto modo.
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killer: NON FARE ATTIVITA' FISICA 9°
Il 9° killer della pratica del viaggio astrale è il non fare attività fisica. Cosa c'entra l'attività fisica con la pratica del viaggio astrale? Apparentemente nulla, e in effetti l'attività fisica non ha strettamente a che fare con essa, tuttavia se si fa una vita troppo sedentaria e completamente priva di movimento, allora questa situazione può diventare un ostacolo in maniera indiretta e un vero e proprio killer della pratica del viaggio astrale. Questo perché alla base di tutto c'è il rilassamento fisico che spesso è difficile da ottenere se l'intera giornata è stata spesa su una sedia senza muovere un muscolo. Così come un'atleta ha bisogno di riposo prima della sua gara per dare il massimo della prestazione, allo stesso modo per raggiungere delle grandi prestazioni a livello mentale c'è bisogno di scaricare la tensione fisica. Non puoi tirare una freccia potente e precisa se prima di rilasciare l'arco non l'hai teso. E' così che funziona. Neanche ci facciamo più tanto caso ma ai giorni d'oggi siamo letteralmente abituati ad una vita sedentaria e spendiamo la maggior parte del nostro tempo seduti. Ecco ad esempio lo stile di vita di un classico impiegato d'azienda: dorme 7-8 ore, per andare a lavoro prende la sua macchina e quindi per tutto il tragitto è seduto, entra in ufficio e si siede davanti al computer per circa 6 ore facendo di tanto in tanto qualche pausa, torna a casa e si rilassa, cena, guarda la televisione spaparanzato in poltrona e poi va a dormire. Mi rendo conto di averla fatta un po' esagerata (ho estremizzato
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volutamente la situazione per enfatizzare la cosa) ma ti sembra che quanto scritto si discosti molto dalla realtà di tante, tantissime persone? Non so te, ma io conosco un sacco di gente che vive in questo modo, senza quasi muovere un muscolo tutto il giorno tutti i giorni. Altro che fare attività fisica, lo stile di vita dell'uomo moderno è quello più sedentario mai esistito di tutti i tempi. Una volta non era affatto così e non a caso oggi il problema dell'obesità è tanto sentito e ha raggiunto picchi inimmaginabili negli ultimi decenni, con tutte le malattie e i disagi che derivano da questa condizione fisica. Probabilmente non è solo colpa di McDonald's (anche se i fast food fanno la loro parte). I nostri avi non avevano tanto il problema di fare attività fisica, in quanto lavoravano nei campi e non avevano certamente tutte le comodità di oggi che ci permettono di fare la maggior parte delle cose standocene seduti. Non che questo sia un male, ben vengano le comodità, ma proprio per il fatto che siamo circondati da tutti questi adagiamenti dovremmo fare qualcosa per non rendere il nostro fisico flaccido e debole, perché è questo che (tra le tante altre cose) comporta uno stile di vita penosamente sedentario come quello che molti di noi hanno in quest'epoca. Il nostro corpo fisico è come se avesse un' intelligenza propria, esso è capace di comprendere i segnali che arrivano dall'esterno, interpretarli a modo suo e agendo di conseguenza. Ad esempio, se si corre per un periodo di tempo piuttosto prolungato il corpo percepisce che ci troviamo in una situazione tale per cui abbiamo bisogno di continuare a correre ancora per molto e quindi rilascerà le endorfine, sostanze che servono a sopportare il dolore fisico. Così come il corpo reagisce al movimento fisico, esso reagisce anche alla completa inerzia. Se passi la giornata a non fare nulla stai mandando un segnale molto pericoloso al tuo corpo... ovvero che sei morto.
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Se sei morto non hai bisogno, ovviamente, di alcuna sostanza e il corpo di fatto smetterà di produrle. Uno stile di vita che “emula” lo stato di morte porterà i medesimi effetti sul tuo corpo e sul tuo organismo. Lo so, tutto questo suona un po' macabro, in realtà quanto detto puoi anche leggerlo in chiave metaforica, ciò non toglie che è dimostrato come uno stile di vita sedentario possa causare l'insorgere di malattie e disturbi fisici anche gravi. Come ormai avrai capito, molti killer del viaggio astrale sono anche dei killer della salute e della nostra stessa vita! Questo la dice lunga sull'importanza della salute, perché non ha molto senso vivere in un corpo che ci causa solo sofferenza e disagio. Dobbiamo amare e rispettare il nostro corpo fisico anche se è solo un involucro momentaneo; e quest'ultima affermazione è un dato di fatto non solo per chi crede ad una continuità dopo la morte, ma per tutti gli esseri umani visto che in ogni caso il corpo è destinato a morire e a decomporsi. Grave errore e fraintendimento credere che rispettare e preoccuparsi del proprio corpo fisico sia superfluo perché appartenente al mondo materiale. Chi riesce a non identificarsi per davvero con il suo corpo è una persona molto saggia, ma chi non lo rispetta e non fa nulla per mantenerlo in forma e preservarlo è una persona stolta. Il consiglio pratico per evitare la totale mancanza di attività fisica è molto semplice e intuitivo: fai attività fisica :-) Qualunque cosa va bene, purché tu lo faccia idealmente tutti i giorni. Lo so, siamo abituati a pensare che l'attività fisica faccia veramente bene nel momento in cui ci si concede giorni di riposo, e questo però è vero solo in parte perché in realtà il corpo fisico ha bisogno di sentirsi vivo tutti i giorni.
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Fare attività fisica tutti i giorni può sembrare improponibile per la maggior parte delle persone, ma sono sufficienti anche 15 o 20 minuti di esercizi aerobici quotidiani per acquisire una salute di ferro e fare in modo che il nostro corpo si riempia di energia sentendosi vivo tutti i giorni. Forse starai pensando che 20 minuti al giorno di attività fisica siano comunque un investimento di tempo che non tutti possono permettersi, ma anche in questo caso si possono usare dei piccoli “stratagemmi” per fare in modo che questo sia perfettamente possibile e integrabile con la vita di chiunque (o quantomeno con la stragrande maggioranza delle persone). Ad esempio se la sera ti piace guardare la televisione fallo mentre pedali sulla cyclette o corri sul tapis roulant, e se non hai questi strumenti puoi pur sempre fare alcuni esercizi aerobici. Come vedi basta veramente poco per rendere possibile l'impossibile, anche per quanto riguarda queste piccole cose che alla fine, ce ne accorgiamo, non sono poi così piccole quando diventano un'abitudine. Prendere l'abitudine di fare esercizio fisico tutti i giorni è molto salutare e ti porterà ad uno stato di benessere mai sperimentato prima, credimi. Se pratichi già uno sport o una disciplina che richiede sforzo fisico puoi continuare a praticarlo tranquillamente e fare comunque quei 20 minuti di esercizio fisico i restanti giorni. Venti minuti al giorno sono più che buoni ed è inutile cercare di fare di più. Spesso è più efficace un allenamento fisico di breve durata che uno prolungato che porta il corpo allo sfinimento. Questo va contro la corrente di pensiero che allenamenti lunghi e prolungati siano di maggior beneficio rispetto ad allenamenti brevi ma intensi. Al di là del fatto che comunque molto dipende da persona a persona, sicuramente per il corpo fisico è molto più salutare un allenamento breve tutti i giorni che uno intenso solo due o tre volte a settimana e senza fare nulla i restanti giorni.
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Lo sforzo prolungato per ore e senza pause è innaturale e questo è il nostro stesso inconscio a dircelo in maniera subliminale poiché la maggior parte di noi si ribella ad un allenamento del genere (come ad esempio il tipico cardiofitness) quando va in palestra. Già solo il pensiero di correre per ore senza fermarsi è angosciante e se lo facciamo il nostro corpo ne risente, il cuore ci sembra scoppiare, ci manca l'aria, le energie ci abbandonano, ci sembra quasi di svenire, ecc... questi sono tutti segnali che il nostro corpo si ribella ad un trattamento del genere. Non esistono animali in natura che fanno un lungo sforzo fisico prolungato senza fermarsi. Riallacciandomi al discorso fatto sul corpo fisico che è capace di leggere i segnali dall'esterno ed interpretarli a suo modo, nel caso di un esercizio fisico esageratamente prolungato ed intenso, il corpo interpreterà questa situazione come di estremo pericolo, come se stessi scappando (per fare un esempio) da un paese in guerra o fossi un evaso di prigione bracconato da uomini armati. Il corpo riprodurrà i sintomi di una situazione del genere e questo creerà stress invece di scaricarlo. Se già pratichi uno sport va benissimo, ma cerca ugualmente di fare movimento i giorni in cui non ti alleni affatto, possono bastare anche 15-20 minuti di cyclette o anche una passeggiata di salute di mezz'oretta all'aria aperta può andare più che bene :-) Questo non solo ti farà scaricare lo stress accumulato nella giornata, ma ti faciliterà il rilassamento fisico e, non di meno, ti porterà ad un livello di benessere davvero notevole... e scusami se è poco! Importante: se fai attività fisica prima di applicarti (o di dormire) fai passare almeno un paio di ore, altrimenti l'adrenalina che lascia il corpo quando è sottoposto a stress fisico disturberà il rilassamento.
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killer: MANCANZA DI AUTOSTIMA 10°
Questa benedetta autostima viene sempre a galla quando si parla di sviluppare una certa capacità, in questo caso la capacità di compiere un viaggio astrale, e questo non è assolutamente un caso. L'autostima è quell'elemento in grado di spingerci a fare qualcosa che apparentemente è più grande di noi, è l'ingrediente segreto che permette di superare gli ostacoli e di rialzarsi quando si cade a terra, è la benzina che alimenta la voglia di crescere e di migliorare. Se non c'è autostima non c'è nemmeno miglioramento, è per questo che stimarsi diventa un requisito fondamentale per chi intraprende un percorso di sviluppo come può essere la pratica del viaggio astrale. A tal proposito sono state dette tante cose ma voglio darti un mio personale imprinting su cosa penso sia veramente l'autostima, da cosa dipende, come svilupparla in maniera sana ed equilibrata, e soprattutto come mai la mancanza di autostima è uno dei killer della pratica del viaggio astrale. L'autostima è semplicemente la stima che si ha di se stessi. In altre parole, in base a quello che noi pensiamo di essere ci valutiamo in un certo modo, questo valore è l'autostima. Perché una scarsa autostima può essere un killer per la pratica del viaggio astrale? Per il semplice motivo che la pratica del viaggio astrale richiede impegno e costanza, se non si ha abbastanza autostima e fiducia nelle proprie capacità sarà molto difficile per il praticante superare gli ostacoli e riprendersi dai tentativi fallimentari che inevitabilmente ci saranno. Ho parlato di fiducia, e questo è un altro fattore strettamente correlato all'autostima, ma che ha una “sfumatura” leggermente diversa da quest'ultima, essa determina la possibilità di ottenere o meno risultati nella
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pratica del viaggio astrale. Mi riferisco innanzitutto alla fiducia in se stessi. Se si ha la completa fiducia nelle proprie potenzialità e la mancanza di dubbi che il viaggio astrale sia un'esperienza possibile, allora a quel punto si può essere certi che la pratica darà senza ombra di dubbio i suoi frutti. Quanto sto dicendo potrebbe sembrare in contraddizione con quanto affermato altre volte, infatti ho sempre detto che l'esperienza extracorporea è, per l'appunto, un'esperienza e non certo una religione a cui si può o non si può credere. Di fatti è proprio così, le mie parole sono sempre rivolte alle persone intelligenti che vogliono provare l'esperienza di persona lasciandosi alle spalle filosofie, dogmi e credenze. E allora perché parlo di fiducia? Alla fin fine avere fiducia in qualcosa non significa credere in qualcosa senza averne esperienza? In un certo senso è proprio così (anche se questo potrebbe essere motivo di discussione) ma il punto è che non ti chiedo in alcun modo di avere fiducia nel fatto che il viaggio astrale sia qualcosa di “esoterico” o sovrannaturale, ma che semplicemente sia un'esperienza possibile al di là della sua natura. Non è importante quello che credi che il viaggio astrale sia, ma è importante essere convinti che, in quanto esperienza, il viaggio astrale sia possibile ed accessibile a te così come a tutti gli esseri umani. Riesci a cogliere la sottile differenza che c'è tra queste due cose? Comprendi la differenza che c'è tra il credere che il viaggio astrale sia un'esperienza possibile e il credere che il viaggio astrale sia la reale fuoriuscita della coscienza (o mente, o anima, o quello che vuoi) dal corpo fisico? C'è un enorme differenza.
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Per poter sperare di avere un “futuro” come praticanti e provare il viaggio astrale di persona è sufficiente avere fiducia nel fatto che l'esperienza extracorporea sia possibile, e soprattutto avere fiducia nel fatto che sia possibile per se stessi. Questo si riallaccia perfettamente al discorso sull'autostima, perché immagina cosa accadrebbe ad una persona con scarsa autostima che non fa che collezionare tentativi fallimentari nella pratica. Sicuramente perderà fiducia in se stessa e comincerà persino a pensare che il viaggio astrale sia una fandonia. In questo modo entrerà in un pericoloso circolo vizioso in cui le convinzioni non consolidate si trasformano in esperienze fallimentari che a loro volta danno vita a convinzioni ancora più limitanti, che porteranno ad ulteriori fallimenti e così via...
Una volta entrati in questo micidiale loop mentale è davvero difficile uscirne, e questa è la classica situazione che porta le persone a peggiorare sempre di più col passare del tempo. Peggiorare anziché migliorare, infatti, è perfettamente possibile, e non è assolutamente detto che più una persona cresce ed accumula esperienze e più diventa saggia. Questo è vero quando si riesce a comprendere il motivo di un fallimento e
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ci si concentra poi sulla soluzione, ma quando si è vittime della trappola mentale del peggioramento si sprofonda sempre di più nel baratro ed è davvero difficile poi uscirne fuori. Per questo ti ho descritto questa situazione così pericolosa, se mai ti starai accorgendo di entrarci ne prenderai atto e te ne tirerai fuori ancora prima di cascarci in maniera “definitiva”. Come si dice, prevenire è meglio che curare. Ho messo “definitiva” tra virgolette perché ogni situazione in questa vita, con la giusta dose di impegno e di volontà, può essere riscattata e riportata sulla retta via. Per uscire da questo loop mentale così potente esistono sostanzialmente due modi: essere aiutati da una persona che in buona fede ti apre gli occhi sulla tua situazione, oppure vivere “casualmente” un'esperienza che ti fa cambiare il modo di vedere le cose. Si può anche uscirne da soli ma è più unico che raro poiché una persona “intrappolata” non ha la minima fiducia in se stessa. Invece, più l'autostima di una persona è alta e più sarà per lei difficile entrare nel pericolosissimo circolo vizioso del peggioramento. Concretamente però come si fa ad aumentare l'autostima e a consolidarla in maniera permanente? Beh, questa è la classica domanda da un milione di euro e purtroppo la verità è apparentemente molto meno bella di quanto si possa pensare, perché di fatto non esiste una specie di pulsante per l'autostima. Oggi tutti quanti cercano la soluzione veloce (stile prendo la pillola e via) e magari esistesse un metodo sicuro al 100% in grado di fare arrivare l'autostima alle stelle in maniera istantanea schiacciando un pulsante, ma purtroppo non è così e non potrà mai essere così. L'autostima non può essere costruita ad arte in maniera artificiosa o con delle tecniche, perché essa dipende da una miriade di fattori: da chi siamo,
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da come ci vediamo, da cosa facciamo concretamente, da come ci vedono gli altri, dalle nostre azioni precedenti, da come vediamo il nostro futuro, ecc... In giro si trovano un sacco di tecniche per incrementare l'autostima, ma quanto può durare un'autostima creata artificiosamente da una semplice tecnica? Con questo non dico che tutti i metodi esistenti (come la PNL) per avere fiducia in se stessi siano inutili, anzi, spesso servono a dare quella carica motivazionale utile a spingersi oltre, tuttavia la vera autostima, quella che il tempo non è in grado di scalfire, non nasce da una tecnica. Avere stima di se stessi è una presa di coscienza e la sfida di una vita intera, non un qualcosa che può essere creato all'occasione da un giorno all'altro. Quali consigli pratici potrei quindi mai dare per aumentare l' autostima e diminuire la sfiducia in se stessi evitando il decimo killer della pratica del viaggio astrale che, nella sua forma più grave, può portare alla pericolosa situazione di loop mentale descritta in precedenza? La prima cosa che mi viene da dirti è questa: tu sei una persona buona, pertanto meriti di essere felice e dovresti stimarti per questo! Ti sembra una presa in giro? In realtà sono serissimo. Ricordi il discorso fatto sulla compassione nella prima parte di questo eBook, quando ti ho parlato di come affrontare le tue paure? Se ti ricordi alludevo al fatto che le entità malvagie non esistono e che esistono soltanto esseri viventi vittime della negatività. E' proprio così. Non esistono realmente esseri viventi cattivi in quanto tutti aspirano alla felicità. Il desiderio di felicità primordiale alberga in tutte le forme di vita e tutte le
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azioni (volontarie o involontarie che siano) che quotidianamente facciamo sono un'espressione della ricerca della felicità. Qualunque cosa facciamo, la facciamo “in nome” della felicità. Può un essere che desidera soltanto la felicità essere considerato cattivo? No. Ogni persona ha questo desiderio di felicità che non è altro che l'espressione della bontà fondamentale di ogni essere vivente. Persino un assassino o uno stupratore ha una fondamentale bontà con cui è nato e con cui ha a che fare tutti i giorni che però esprime nel peggiore dei modi, ricercando la felicità attraverso un atteggiamento deviato che reca danno agli altri e a se stessi. Capisco perfettamente che una cosa del genere è difficile da comprendere, ma la bontà fondamentale è una delle grandi verità assolute che esistono da un tempo senza inizio e che rimarranno tali per sempre. Una persona che fa del male agli altri non è una persona cattiva, è solo una persona vittima della negatività e della sua stessa stupidità e confusione mentale, per cui non sa riconoscere ciò che è bene e ciò che è male per lei. In ogni caso ogni sua azione ed ogni suo gesto è dettato dal desiderio di felicità scaturito dalla sua bontà fondamentale, purtroppo quando non se ne è consapevoli si tenderà a fare del male a causa della propria ignoranza. Tutti gli esseri viventi ricercano la felicità e si scostano dalla sofferenza. Anche gli animali, gli insetti, i microbi... Tutti gli esseri viventi ricercano la felicità ed ogni pensiero e azione vengono sempre fatti in nome di essa, anche se spesso inconsciamente. Non è questo già un ottimo motivo per avere grande autostima di sé? Sei un essere che desidera la felicità e sei una persona buona, perdonati ogni azione malevola che ritieni di aver fatto in passato perché era in ogni
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caso “pilotata” dalla tua bontà fondamentale oscurata dall'ignoranza, ma non certo dalla cattiveria. Difenditi da coloro che ti fanno del male ma allo stesso tempo cerca di perdonarli e compatirli perché non sono cattivi ma soltanto inconsapevoli e stupidi. Proprio come te desiderano la felicità e meritano di ottenerla al tuo stesso modo. Voglio farti fare un piccolo esercizio. Mi raccomando, svolgilo perché è molto importante per te. Pensa per un attimo alla persona più spregevole e orribile che ritieni di aver mai conosciuto. Se c'è una persona che odi profondamente, pensa a questa persona (puoi anche farlo nei confronti di un politico che disprezzi particolarmente :-). Chiudi gli occhi e visualizzala. Cerca di comprendere che la persona che stai osservando e che disprezzi non è altro che vittima dell'ignoranza e della negatività. E' una persona che ha fatto del male perché non ha capito che la sua natura è fondamentalmente buona. Mandagli tutto il bene del mondo augurandogli che un giorno possa anche lei essere felice. Adesso apri gli occhi. Questo è senza dubbio uno degli esercizi più difficili da fare in assoluto, ma anche nel caso avessi solamente tentato di farlo, questo già riempirà il tuo cuore di felicità e di autostima. Non ce ne rendiamo conto ma sono proprio quei sentimenti di odio, di invidia, di orgoglio e di superiorità ad essere indici di scarsa autostima. L'autostima non va confusa con la convinzione di essere migliori degli altri, perché questo non è altro che uno scudo protettivo che nasconde una grande debolezza interiore.
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Si sente spesso dire che l'orgoglio è delle persone forti, ma non c'è niente di più falso. L'orgoglio è una maschera che viene messa quando c'è una scarsa autostima di fondo. Chi ha grande stima di sé non ha bisogno di essere orgoglioso o di mostrarsi superiore agli altri. Saper perdonare chi ti ha fatto del male, invece, è indice di grande autostima. Per cui impara a farlo cominciando dal perdonare te stesso. Sei una persona buona che merita di essere felice, così come te anche tutti gli altri poiché anche tutti gli altri hanno questa bontà fondamentale e desiderano la felicità al tuo stesso modo. Cerca di portare sempre con te questa consapevolezza e vedrai che il problema della scarsa autostima non si porrà mai più, neanche nelle situazioni più difficili. Ovviamente ci saranno momenti in cui ti sentirai giù e momenti in cui il mondo sembrerà avercela con te, ma se in questi momenti invece di agire di impulso ti fermi un attimo e riprendi la consapevolezza di quello che sei, vedrai che tornerai a pensare con lucidità e non mostrerai più nemmeno per un attimo la tua debolezza. Se hai scarsa autostima e poca fiducia nelle tue capacità è semplicemente perché non ti conosci ancora bene. La tua natura è perfetta, tienilo sempre a mente Attento però a non fraintendere questo concetto. La tua natura è perfetta ma tu sei pieno di difetti (perdonamelo :-) intendo semplicemente dire che tutti gli esseri viventi lo sono) e devi quindi cercare di migliorarti sempre, rimanendo umile ma al contempo avere la consapevolezza di essere una persona buona e meritevole di essere felice; come te anche tutti gli altri.
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RIEPILOGO DEI 10 KILLER La pratica del viaggio astrale è una vera e propria disciplina. Impegno, costanza, il giusto metodo: sono queste tre cose che determinano il successo in qualsiasi cosa, e la pratica del viaggio astrale non fa eccezione. T ho illustrato gli errori più comuni a cui la gente incappa e i 10 killer della pratica che ostacolano il successo. Ho voluto riproporti qui uno schema che sintetizza i killer del viaggio astrale con annessi i consigli pratici per neutralizzarli. E' importantissimo che tu li legga perché sicuramente coglierai alcuni spunti che ti erano sfuggiti e inoltre li memorizzerai per bene schiarendoti le idee.
1° killer La paura: Questo è senza dubbio l'ostacolo più grande che presto o tardi va affrontato e superato. La paura di morire, di non tornare nel corpo, di incontrare mostri, ecc, sono tutte scaturite dalla paura primordiale di affrontare qualcosa di completamente sconosciuto. E' più che normale avere paura di ciò che non si conosce, soprattutto considerando che stiamo parlando di un'esperienza che in qualche modo ricorda la morte (lasciare il corpo). Non di meno, il viaggio astrale è la porta di accesso ad una realtà differente da quella a cui siamo abituati e se non si è preparati a livello informativo sulle possibilità esistenti in questa dimensione ci si può farsi prendere dalla sprovvista e avere una brutta esperienza.
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Consigli pratici per neutralizzarlo: Neutralizzare è una parola grossa in questo caso perché la paura può scomparire totalmente solo se sostituita dall'esperienza, tuttavia è possibile diminuirla al punto che non sia più un ostacolo insormontabile. - Prendere coscienza del fatto che non si può morire in un viaggio astrale Durante un viaggio astrale il nostro corpo fisico è assopito nel sonno ma è respirante e con tutte le sue funzioni vitali attive, finché il corpo fisico respira il corpo energetico è collegato ad esso in maniera indissolubile. - Prendere coscienza del fatto che il viaggio astrale è un'esperienza naturale che facciamo inconsciamente ogni notte Ogni notte il nostro corpo energetico si distacca (anche disallineandosi di poco) dal corpo fisico, questa è l'idea che mi sono fatto attraverso le mie esperienze. C'è da aver paura di qualcosa che facciamo inconsapevolmente ogni notte? - Prendere coscienza del fatto che in astrale hai un potere immenso Incontrare entità sgradevoli è una possibilità, ma niente e nessuno può farti del male e in quella dimensione hai un potere immenso limitato unicamente da quelli che pensi siano i tuoi stessi limiti. - Prendere coscienza del fatto che non esistono entità malvagie, ma solo esseri vittime della loro stessa negatività Tutti gli esseri desiderano la felicità e sono fondamentalmente buoni. Se incontri entità spregevoli non devi disprezzarle o averne paura ma compatirle perché sono vittime delle loro stesse negatività. L'amore e la compassione sono le energie più potenti dell'universo. - Applicarsi con una lieve luce soffusa Una piccola fonte luminosa che non dia alcun fastidio agli occhi può infondere sicurezza se ti applichi di notte o alla più completa oscurità,
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l'importante è che non sia diretta e che non infastidisca. - Indossare una collana o un bracciale sacro Una collana o un bracciale sacro possono essere molto utili, a patto che per te abbiano un senso e raffigurino un personaggio o anche un simbolo molto importante e di cui hai un amore e un rispetto incondizionato.
2° killer L'eccitazione: L'eccitazione è scaturita da una voglia esagerata ed incolmabile di viaggiare in astrale. Nei rari casi in cui non c'è la paura, spesso e volentieri c'è proprio l'eccitazione . L'eccitazione è una forma eccessivamente amplificata del desiderio che, deve sì esserci, ma che se è troppo non permette ne il rilassamento ne la concentrazione e diventa, per l'appunto, un killer della pratica. Consigli pratici per neutralizzarlo: - Rilassare adeguatamente il corpo fisico Rilassare il corpo fisico allenta le tensioni, placa l'animo e tranquillizza la mente. Il rilassamento va sempre fatto prima di concentrarsi sulla tecnica vera e propria, se ti rilassi adeguatamente l'eccitazione svanirà poco a poco. Esistono diverse tecniche di rilassamento efficaci, sostanzialmente è opportuno controllare il respiro e rilassare ogni parte del corpo. - In caso di tachicardia, visualizzare il proprio cuore Può succedere che l'eccitazione provochi un aumento improvviso del battito cardiaco (tachicardia). E' fondamentale cercare di farlo tonare a battere con regolarità, a tale scopo può essere utile fare profondi respiri e immaginare di inspirare una
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luce splendente che entra dalle narici e va a depositarsi nel cuore, tranquillizzandolo. Una volta che ci si è tranquillizzati si potrà riprendere a respirare in maniera del tutto naturale.
3° killer La noia: Viene spesso sottovalutato il fattore “noia” che invece può essere un killer molto ostico e compromettente. La pratica non può essere noiosa perché è difficile impegnarsi in qualcosa che non si ha piacere di fare, ed essere annoiati sicuramente non favorirà la concentrazione ma semmai la sonnolenza. Consigli pratici per neutralizzarlo: - Rendere la pratica piacevole Non può esserci noia se ti piace applicarti. Si dice che quando le cose si fanno per il puro piacere di farle alla fine si ottengono risultati migliori rispetto che al farle con sacrificio e il senso del dovere. Per rendere la pratica gioiosa e piacevole bisogna scegliere una tecnica che si ha piacere di applicare e in caso modellarla, se necessario, anche combinandola in maniera intelligente con un'altra tecnica. La pratica deve essere piacevole al punto che la fai perché ti piace, prima ancora che per ottenere risultati. - Rilassare adeguatamente il corpo fisico Un buon rilassamento fisico è già di per sé molto piacevole. Se trovi che sia noioso rilassarti evidentemente non sei capace di farlo in maniera efficace. Il rilassamento fisico è prioritario, ancor prima della tecnica vera e propria.
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4° killer L'inquinamento elettromagnetico E' stato dimostrato come le onde elettromagnetiche influenzino la salute degli esseri viventi, anche se a tal proposito ci sono molti dibattiti in corso. Personalmente ne sono convintissimo e credo che l'inquinamento elettromagnetico sia una realtà piuttosto drammatica della nostra epoca. E' importante applicarsi in una stanza cercando di limitare quanto più possibile l'inquinamento elettromagnetico derivato dagli apparecchi elettronici (televisione, computer, ecc...). Consigli pratici per neutralizzarlo: Neutralizzare l'inquinamento elettromagnetico in maniera definitiva è difficile, se non quasi impossibile, al giorno d'oggi che abitiamo in città così fortemente inquinate sotto tutti gli aspetti. Niente paura però, attraverso semplici consigli pratici è possibile limitare l'inquinamento elettromagnetico almeno nella propria stanza in maniera semplice ed efficacie. - Staccare le spine degli apparecchi elettronici Non basta semplicemente spegnere gli apparecchi elettronici per evitare l'inquinamento elettromagnetico, ma è necessario privarli dell'alimentazione, onde per cui stacca tutti gli spinotti prima di applicarti (e prima di dormire, per un sonno salutare) almeno della stanza in cui ti eserciti. - Evitare il cellulare vicino durante la pratica Per molti può sembrare ovvio ma per altri non lo è: il cellulare deve stare assolutamente spento e lontano da te mentre ti applichi. - Applicarsi lungo l'asse nord-sud con la testa rivolta a nord Se è possibile, sarebbe meglio applicarsi (e anche dormire) con la testa rivolta verso il nord magnetico, questo perché i poli magnetici terrestri hanno una certa influenza sul corpo umano (visto che sono campi
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magnetici molto potenti). Quindi prendi una bussola e orienta il tuo letto verso il nord, o comunque fallo quando ti applichi. Non fare una tragedia di questa cosa, se proprio non puoi cambiare la direzione del tuo letto puoi sicuramente compiere lo stesso viaggi astrali. Diciamo che orientare la testa al nord è un buon valore aggiunto alla pratica e se è possibile farlo è meglio, ma non credo sia indispensabile. Se vuoi prova per qualche giorno per vedere se noti un qualche beneficio e poi decidi in base ai risultati.
5° killer Lo stress I ritmi di vita moderni sono accelerati alla massima potenza e molti di noi passano le giornate a correre freneticamente vivendo in costante tensione e accumulando una gran quantità di stress. Inutile dire che lo stress può diventare un bell'ostacolo della pratica poiché aumenta il nervosismo, impedisce la concentrazione e intralcia il rilassamento. Consigli pratici per neutralizzarlo: - Prendere la vita per quello che è So che questo non è propriamente un consiglio pratico e che può sembrare facile a dirsi ma non a farsi, ma nel momento in cui cominciamo a comprendere realmente noi stessi ci rendiamo conto che la vita non è altro che un gioco. Non serve necessariamente credere alla reincarnazione o alla vita dopo la morte per capacitarsene, alla fin fine se ci pensiamo i momenti più belli sono quelli in cui ci dimentichiamo completamente di noi stessi, ad esempio quando siamo immersi in un'attività che ci piace (che sia ballare, giocare, fare uno sport), quando ridiamo con gli amici , quando facciamo l'amore o siamo in compagnia di persone a cui vogliamo bene.
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Quanto più ci concentriamo su noi stessi tanto più ci sarà tensione nella nostra vita e questo non è un buon modo di partecipare al gioco della vita, non perché è peccaminoso o cose del genere ma perché è un modo di vivere che crea infelicità e stress, per l'appunto. Cos'altro è la vita se non un gioco? Che senso ha stressarsi per un gioco? - Scaricare lo stress attraverso un po' di attività fisica Fare una buona attività fisica rilascia lo stress e le tensioni accumulate durante la giornata. - Rilassarsi adeguatamente Un buon rilassamento può essere quello di fare ampi respiri immaginando di inalare dalle narici un'energia pura e luminosa che va a “raccogliere” tutte le tensioni in ogni punto del corpo e tutto lo stress accumulato ed espirando la si espelle (sempre dal naso). - Non farsi amici i falsi rimedi allo stress Ci sono cose che danno l'illusione di alleviare lo stress e di dare tranquillità ma che invece hanno l'effetto opposto. Sono quelli che definisco i falsi rimedi allo stress. I più comuni sono le sigarette e il caffè. Non è mia intenzione fare il bacchettone e dirti che fumare fa male, così come bere tanti caffè al giorno, ma semplicemente metterti in guardia poiché le sostanze come la caffeina e il tabacco danno l'illusione di essere buoni rimedi allo stress ma in realtà hanno un effetto momentaneo che poi peggiora la situazione. Non voglio farti smettere di fumare o farti bere meno caffè, ma soltanto informarti di questo per evitare che tu possa affidarti a questi falsi rimedi per ridurre lo stress.
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6° killer La discontinuità nella pratica Non ci possono essere grandi risultati se non c'è continuità. La pratica del viaggio astrale è paragonabile ad una vera e propria disciplina e tutti sanno quanto sia importante la costanza e l'impegno per ottenere determinati risultati in una pratica. La discontinuità, pertanto, è un vero e proprio killer della pratica stessa. Consigli pratici per neutralizzarlo: - Comprendere che la pratica non è fine a se stessa ma che è un continuo allenamento Spesso si tende a credere che la pratica del viaggio astrale sia un semplice applicarsi ad una tecnica quando se ne ha voglia, mentre invece è una vera e propria disciplina e pertanto c'è bisogno di un costante allenamento. La mente va “allenata” continuamente per renderla ricettiva all'esperienza extracorporea. Non ha senso andare in palestra una volta ogni tanto, allo stesso modo non non ha senso esercitarsi in una tecnica saltuariamente. - Rendere la pratica piacevole Oltre che ad evitare il killer della noia, seguendo questo consiglio si riuscirà a rendere la pratica una piacevole abitudine al punto che ti eserciterai volentieri ogni giorno. Come fare? Leggi i consigli su come combattere la noia, per l'appunto ;-) - Concedersi qualche giorno di riposo ogni tanto Non che esercitarsi sia faticoso, anzi, però è importante ogni tanto mollare la presa e passare una giornata senza neanche pensare alla pratica. Spesso le prime esperienze extracorporee avvengono proprio quando ci si concede una giornata di stop dopo che ci si è allenati quotidianamente per un buon periodo di tempo.
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Questo testimonia come la pratica sia un vero e proprio allenamento a lungo termine. Puoi concederti un giorno di riposo a settimana, ad esempio.
7° killer La cattiva alimentazione L'alimentazione non è un discorso da prendere sotto gamba e non va trattato superficialmente perché la nostra salute inizia da quello che mangiamo e non essendo un esperto nel settore mi sono limitato a dare consigli pratici per fare in modo che essa non sia un killer della pratica. I miei consigli si limitano a questo e se tieni alla tua salute fisica cerca le giuste persone che possano indirizzarti verso un'alimentazione sana e adatta al tuo corpo. Consigli pratici per neutralizzarlo: - Non applicarsi a stomaco pieno Se ti applichi poco dopo i pasti cerca di non riempirti troppo lo stomaco. In ogni caso dovrebbero passare almeno 3 ore dopo i pasti prima di potersi applicare. Se hai troppa fame puoi mangiare un piccolo frutto ma sarebbe meglio evitare. - Durante la giornata cercare di mangiare variegato Al di là della pratica del viaggio astrale, mangiare variegato darà al tuo corpo tutte le sostanza nutritive di cui ha bisogno per essere al massimo delle energie. Non farti mai mancare frutta, verdura e cereali integrali. - Applicarsi digiunando una volta ogni tanto Se te la senti e credi di poterti concentrare e rilassarti a stomaco vuoto allora puoi provare una volta ogni tanto a farlo e vedere se ottieni migliori risultati.
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Il digiuno è una pratica spirituale riconosciuta in molte popolazioni e non escludo che possa avere un effetto benefico sulla pratica. Fallo solo se te la senti, mi raccomando, prendi sempre con le pinze dei consigli così delicati.
8° killer L'aspettativa troppo alta In una pratica in cui la costanza e la pazienza sono tutto, l'aspettativa di ottenere risultati in poco tempo è senza dubbio un pericoloso killer. Una pratica è per l'appunto una pratica, non esistono scorciatoie e ci vuole impegno e tempo per preparare la mente all'esperienza extracorporea. L'aspettativa troppo alta è un autoinganno che non può portare a dei risultati, ma solo a grandi delusioni. Consigli pratici per neutralizzarlo: - Capire che il fallimento è necessario al successo Questa è la mia filosofia di vita, può sembrare un tantino scoraggiante ma ho imparato che un grande successo si ottiene sempre dopo una serie di fallimenti. Non è una regola, nel senso che uno può anche nascere particolarmente dotato in una disciplina o in un qualsiasi altro settore della vita e avere la strada spianata al successo, ma la maggior parte delle volte non è così. Il fallimento è necessario perché è attraverso di esso che si imparano gli errori. Certo, essere guidati da qualcuno più esperto ci aiuta ad evitare quelli più grossolani, ma credere di poter intraprendere una strada senza incappare in ostacoli è illusorio. Non di meno, non intraprendere un percorso per paura di fallire equivale a non percorrere una strada per paura di imbattersi in semafori rossi. La vita è un gioco, la pratica è un gioco... non si può sempre vincere, bisogna accettare i fallimenti con leggerezza e vederli come un'opportunità di crescita e di miglioramento.
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- Capire che la pratica del viaggio astrale è un allenamento che da i suoi frutti a lungo termine Il concetto stesso di fallimento, alla fine, è relativo. Nel momento in cui ti applichi ad una tecnica e non succede nulla (e magari ti addormenti) hai comunque “allenato” la tua mente e fatto un piccolo passo avanti nel percorso che poi ti porterà all'esperienza extracorporea. Può un passo avanti essere considerato un fallimento? Magari hai fallito se il tuo obiettivo era di compiere un viaggio astrale proprio quel giorno, ma dal punto di vista della pratica non hai affatto fallito, anzi, hai fatto un passo avanti verso la meta che vuoi raggiungere. Quando ho parlato della discontinuità ho fatto un esempio, a mio parere, molto calzante in cui ho paragonato la pratica del viaggio astrale ad una palestra. In palestra non si ottengono risultati nel momento in cui ti alleni, ma li vedi solo a distanza di tempo. La stessa cosa vale per la pratica del viaggio astrale. Potranno passare diversi giorni di esercitazione e tecniche varie senza che succeda nulla e quando meno te lo aspetti avrai un'esperienza extracorporea. Più “alleni” la tua mente e più sarai in grado di compiere viaggi astrali. Il tempo che impieghi ad esercitarti è un investimento a lungo termine che non costa fatica e che ti ripaga alla grande.
9° killer Non fare attività fisica Cosa centra l'attività fisica con il viaggio astrale? In maniera indiretta centra eccome, perché una sana e regolare attività fisica aiuta la concentrazione e il rilassamento che come ben sai sono fondamentali nella pratica. Ignorare completamente gli effetti benefici dell'attività fisica è un grosso errore da non sottovalutare.
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Consigli pratici per neutralizzarlo: - Dedicare 15-20 minuti della propria giornata a fare esercizio fisico Che altro consiglio potrei darti, in questo caso, se non dirti di fare attività fisica quotidianamente? Non è assolutamente necessario fare grandi sforzi prolunganti o allenamenti pesanti, anzi, bastano 20 minuti di corsetta al tapis roulant o di cyclette, o anche una semplicissima camminata di mezz'ora all'aria fresca. Questo è quello che intendo per attività fisica quotidiana. Addirittura puoi fare un po' di esercizi di stretching a casa fatti bene, anzi, lo stretching andrebbe fatto sempre prima di ogni allenamento fisico. Aspetta almeno due ore prima di applicarti al viaggio astrale dopo aver fatto attività fisica, altrimenti sarà difficile rilassarti con l'adrenalina in corpo.
10° killer Mancanza di autostima La mancanza di autostima è, senza esagerare, il primo tra le cause di tutti i problemi. Se uno non crede in se stesso non potrà mai fare nulla nella vita perché è già perduto in partenza. Possibile che una persona che ha poca stima di sé sia condannata a perdere? Si, è esattamente così, e non solo, è anche condannata alla sofferenza purtroppo. La buona notizia è che tutti possono avere una grande e genuina autostima, al di là di quello che sono e che fanno in questa vita. Sembra la classica frase fatta che accontenta tutti, me ne rendo perfettamente conto, ma la verità è esattamente questa: quando conosci la tua vera natura te ne innamori all'istante.
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Esistono tanti modi per migliorare se stessi, per sentirsi più sicuri di sé, per sentirsi più forti, più sani, per sentirsi persone migliori, ecc... ma la vera autostima, quella incrollabile, la otteniamo solo se scopriamo chi siamo. La cattiva notizia è che scoprire se stessi è la sfida di una vita intera. Certamente non sono sufficienti i libri o i corsi per riuscirci ma è necessario un sincero interesse verso lo sviluppo spirituale. Anche il viaggio astrale è molto utile in questo senso perché è un'esperienza che aiuta a conoscere la propria vera natura e rende consapevoli di non essere unicamente un corpo fisico. L'autostima non è un qualcosa che può venir fuori schiacciando un pulsante, ecco perché non esistono delle vere soluzioni per chi non si stima affatto (se non conoscere se stessi) ma solo dei consigli per svilupparla in maniera sana ed abbattere questo potente killer della pratica del viaggio astrale e della vita. Consigli pratici per neutralizzarlo: - Comprendere che sei una persona fondamentalmente buona e che merita di essere felice Non esistono persone cattive, perché esistono solo persone che desiderano la felicità. Le persone che identifichiamo come cattive in realtà sono soltanto ignoranti, stupide, oppure deviate mentalmente, ma la loro natura è fondamentalmente buona perché in realtà tutto ciò che vogliono è essere felici per loro stessi e per le persone a cui vogliono bene (o anche solo per se stesse in quei casi di estremo egoismo). Sono semplicemente vittime di una certa negatività che li rende in questo modo. La “negatività” non è altro che una maniera distorta di concepire la realtà che rende infelici se stessi e chi si ha intorno. So che è difficile da comprendere ma ogni azione che svolgiamo, ogni cosa che pensiamo, ogni movimento (anche involontario!) che facciamo è sempre direzionato dal desiderio di felicità e dalla repulsione della
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sofferenza. Forse stai pensando che non sia propriamente vero, che ci sono persone che hanno piacere di stare nella sofferenza come, esempio classico, i masochisti. Ma per sofferenza intendo la mancanza di infelicità e non la sofferenza fisica. Queste persone provano piacere nella sofferenza fisica, il loro desiderio è comunque quello di provare belle sensazioni e non sofferenza (intesa come mancanza di felicità). Persino un suicida decide di porre fine alla sua vita per non soffrire più. Anche la sua decisione è direzionata dalla felicità, seppur estremamente deviata. Un essere vivente non desidera altro che essere felice, tutto il resto è relativo e filtrato dai nostri 5 sensi e dalla nostra percezione di giusto e sbagliato, di bene e male. Con questo non voglio dire che non esiste la cattiveria o la malevolenza, esistono e non sono io a doverlo dire. I giornali ce lo ricordano tutti i giorni attraverso la cronaca nera (e tra l'altro ci convinciamo grazie a loro di vivere in un mondo orribile mentre invece non è affatto così, ma qui entriamo in un altro discorso che evito di affrontare perché ci porterebbe lontani... lontani... lontani...). La cattiverie esistono e sono quei pensieri, quelle azioni, e quegli atteggiamenti che danneggiano le altre persone. Anche una cattiva azione però è direzionata dalla felicità dell'individuo che la compie, ma purtroppo è permeata dalla stupidità e dall'ignoranza, ma non certo dal male. Il male non esiste, abbiamo tutti questa bontà fondamentale che ci direziona verso la felicità. E' solo la stupidità, l'ignoranza, la confusione mentale, la negatività, a generare la sofferenza, non il male. Nessun essere vivente esistito e che mai esisterà nell'universo sarà
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direzionato dal male, in nessun caso, ma sempre dalla felicità; anche in quegli individui particolarmente deviati e vittime di negatività come i serial killer, gli stupratori, i mafiosi, e tutte le figure che siamo abituati a definire come “cattive”. Se dopo aver letto queste parole assapori una certa sensazione di “sollievo” significa che hai ben compreso quanto scritto. Viviamo in un mondo in cui tutti desiderano la felicità, consciamente o inconsciamente, e hanno questa bontà fondamentale che (purtroppo) in alcune persone è coperta e sotterrata dalla loro negatività. Sapere per certezza di essere persone buone non è già un eccellente motivo per avere tanta stima di sé? Sei una persona buona, meriti di essere felice e di stimarti per questo! Se credi di aver fatto in passato delle azioni brutte, perdonatele ora. Il senso di colpa è distruttivo e non serve assolutamente a nulla se non a farti perdere la tua autostima. Perdonati ogni tuo difetto e ogni tua azione che in passato ha procurato problemi a te o ad altri, tenendo sempre a mente che ogni cosa che fai e che hai fatto è direzionata dalla tua bontà fondamentale e dal tuo desiderio di felicità che è sempre presente in ogni istante della tua vita. Non fraintendere però, non è che da oggi in poi puoi permetterti di fare quello che vuoi perché sei sempre giustificato dalla tua bontà fondamentale :-) Non c'è spazio per la felicità quando attorno a te crei un danno perché l'energia che si mette in circolo torna sempre indietro al suo mittente, ricordatelo. Semplicemente quando credi di aver danneggiato qualcuno o qualcosa perdonatelo e cerca di non farlo mai più. Allo stesso modo cerca di perdonare e compatire coloro che ti hanno fatto del male in passato o che continuano a farlo. Se odi una persona ricorda sempre che questa persona è buona esattamente come te e desidera la felicità al tuo stesso modo, se si è comportata male è perché è una vittima e non va disprezzata, ma semmai compatita.
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Provare odio è un potente veleno per te ancor prima per la persona per cui lo provi. So di aver straparlato ma questa è una cosa che mi sta molto a cuore e che credo vada compresa fino in fondo e non in maniera superficiale perché può essere veramente il punto di svolta verso il riconoscimento di se stessi e, quindi, verso la scoperta di una natura buona e perfetta che è impossibile non stimare. La vera autostima nasce da qui. - Comprendere la differenza tra l'autostima e il senso di superiorità Spesso siamo abituati ad identificare la vera autostima con il senso di superiorità o con la “spacconeria”. Non c'è niente di più lontano dalla realtà. C'è una bella differenza tra l'essere in pace con se stessi ed avere fiducia in quello che si è nelle proprie potenzialità e atteggiarsi in maniera tale da sembrare così dall'esterno. Una persona con una perfetta autostima non ha bisogno di mostrarla agli altri o di renderla nota, mentre una persona insicura sa nel profondo di non stimare se stessa e quindi si mette questa maschera appariscente per nasconderlo. Se questa persona conoscesse la sua vera natura si renderebbe conto che dietro quella maschera protettiva c'è qualcosa di molto più bello e prezioso ma di cui non è consapevole. Non di meno, se una persona si sente realmente superiore agli altri perché magari si vede particolarmente brava, bella, intelligente, o con delle qualità spiccate che non vede riflettere negli altri, quella persona prova un autostima deviata e non verso la sua natura ma su quello che crede di essere. Questo si chiama egocentrismo. - Accettarsi per quello che si è senza rinunciare a migliorarsi In quanto esseri umani dobbiamo riconoscere di essere pieni di difetti e di
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imperfezioni nonostante la nostra natura fondamentalmente buona e perfetta. Accettiamoci per quello che siamo e allo stesso tempo non rinunciamo a migliorare noi stessi. Nei classici libri di sviluppo personale viene accentuato il valore del miglioramento, mentre nei libri di spiritualità si parla spesso del valore della rinuncia e dell'accettazione. Questi valori apparentemente contrapposti andrebbero integrati per avere una perfetta e genuina autostima. Sembra paradossale, ma è possibilissimo integrare questi due valori così importanti quali la voglia di migliorarsi e l'accettazione di se stessi. Se ti stanno a cuore delle aspirazioni materiali o personali devi rimboccarti le maniche e fare qualcosa per raggiungere i tuoi obiettivi, allo stesso tempo mentre prosegui la tua strada devi accettarti già per quello che sei; questo è un ottimo modo per integrare il miglioramento personale con quello spirituale, ovvero l'accettazione di se stessi. In poche parole, accettati per quello che sei ora senza rinunciare all'aspirazione di migliorarti. Non cadere nella trappola di credere che si possa essere felici solo nel momento in cui hai quello che desideri, perché puoi essere felice in questo stesso momento e per sempre in quanto tutto dipende dalla tua mente. Se capisci questo senza rinunciare a perseguire i tuoi obiettivi comincerai a comprendere di non aver bisogno assolutamente di nulla per amarti e stimarti.
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CONCLUSIONI Probabilmente almeno uno di questi 10 killer sta mettendo i bastoni tra le ruote alla tua pratica quotidiana, ma non scoraggiarti per questo... rimboccati le mani e cerca di individuare tutti gli errori che commetti, focalizzandoti sulle possibile soluzioni (non a caso ti ho dato dei consigli pratici che puoi mettere in atto oggi stesso). Se vuoi imparare veramente l'arte del viaggio astrale non puoi permetterti di ignorare questi 10 killer. Individua quelli che stanno ostacolando la tua pratica e segui i consigli che ti ho dato. Probabilmente se ti sei applicato fino ad ora senza ottenere risultati, adesso avrai capito dove stai sbagliando e potrai organizzare la tua pratica e la tua giornata in maniera efficace. Non metterti paura dalla mole di informazioni e di “regolette” da rispettare per una buona pratica, ma comincia mettendo in atto quei piccoli consigli che non ti costa particolare sacrificio mettere in atto. Inizia dalle cose strettamente pratiche e semplici. Voglio metterti in guardia da un altro potentissimo killer che non ho inserito nella lista ma con cui avrai costantemente a che fare: il giudizio interiore. Cosa è il giudizio interiore? E' quella vocina che giudica continuamente quello che fai e quello che sei, a volte pompandoti alla massima potenza e a volte buttandoti giù facendoti sentire una nullità. Probabilmente sai di cosa sto parlando. Il giudizio (o giudice) interiore non è altro che quel chiacchiericcio continuo che spesso e volentieri ci giudica e ci blocca. Preparati, perché questa vocina interiore si manifesterà durante la pratica e in certi momenti della giornata dicendoti oppure .
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Per non autosabotarti la prima cosa da capire è che molto spesso questa vocina nasce dai condizionamenti che abbiamo avuto da piccoli, quando ad esempio ci sgridavano per aver fatto un guaio o un torto ai nostri genitori (e si sa quanti casini si fanno da piccoli :-). I bambini infatti tendono ad essere condizionati pesantemente dai giudizi. Se, ad esempio, un bambino piccolo fa una stupidaggine, il genitore gli dirà e il bimbo non avendo la facoltà di capire che quella frase è riferita a quel preciso momento in quella precisa situazione, penserà di essere uno stupido in senso assoluto. E' da lì che nasce quella vocina interiore. La seconda cosa da capire per evitare di essere sabotati dal giudice interiore è che fa parte di noi e la sua funzione è benevola nei nostri confronti e non vuole altro che proteggerci, onde per cui non va disprezzata ma compresa. Se non ci fosse il giudice interiore sarebbe un disastro, quindi ringraziamo i nostri genitori e le persone adulte che ci hanno cresciuti in questo modo. E' inutile odiare una parte di se stessi, va semplicemente compresa. Allo stesso tempo bisogna capire che il giudice interiore in molte situazioni non ci serve più e dobbiamo lasciarlo da parte. Una metafora interessante del giudice interiore è quella che lo rappresenta come una sorta di mamma fin troppo premurosa che diventa oppressiva e rompiscatole. Il giudice interiore vuole proteggerti ad ogni costo (a volte in maniera aggressiva e a volte in maniera manipolativa) ma devi prendere la consapevolezza di essere una persona adulta capace di decidere e ragionare con la sua testa. Non combattere contro questa vocina rompiscatole perché vuole proteggerti però lasciatela scivolare addosso quando diventa superflua ed è inutile spesso starla a sentire. Stai attento a riconoscere il giudice interiore perché ti capiterà a volte di svegliarti la mattina e di sentirti giudicato per quello che stai facendo. Non dargli ascolto ma pensa a quello che è meglio per te e che tu desideri.
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Detto questo, ti invito a rileggere l'eBook anche non per intero ma concentrandoti su quelli che hai individuato come possibili killer che stanno uccidendo la tua pratica e di seguire subito i consigli per neutralizzarli. Se dovessi sintetizzare in poche parole la quintessenza di tutto quanto detto fino ad ora probabilmente ti direi di avere fiducia in te stesso. Il viaggio astrale esiste in quanto esperienza e tu meriti di sperimentarlo se è quello che desideri. Non aggrapparti alle aspettative, prendi la pratica e questa stessa vita per quello che è: un gioco meraviglioso. Mentre ti dedichi alla pratica vivi le tue giornate, ridi, scherza, se c'è da piangere piangi, se c'è da sorridere sorridi, prenditi anche in giro e prendi un po' in giro anche questo mondo che non è brutto come vogliono farci credere ma soltanto un po' goffo. Siamo esseri pieni di difetti, è inutile nasconderlo, ma la nostra natura è perfetta; focalizziamoci su di essa senza rinunciare a migliorarci e ad ammettere le nostre debolezze e le nostre “deficienze”. Non vediamo il marcio dove non c'è, siamo tutti buoni e meritiamo tutti la felicità allo stesso modo. Non prendiamo le cose troppo sul serio, stiamo soltanto giocando. Non rinunciamo a fare del bene in questa vita, meritiamo tutti la felicità e abbiamo tutti la stessa natura. Non rinunciamo alle nostre aspettative terrene, godiamo del piacere e delle bellezze della vita senza esserne attaccati. Non rinunciamo a migliorarci e anche a prenderci in giro, siamo goffi e pieni di difetti ma la nostra natura è perfetta. Non rinunciamo a ricercare l'essenza delle cose, sarà la verità a liberarci e a renderci felici. Matteo ViaggioAstrale.net
[email protected]
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