numero doppio LUGLIO/AGOSTO 2010 – OshoTimes + I Fiori dell’Eternità € 16,50 Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abbon. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Varese
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libertà e responsabilità
stare in piedi da solo
una bella novità in rete
tutto osho per te!
www.osho.com
la fragranza, la visione momenti di luce con osho
ssere buddha è un tuo diritto di nascita. La questione non è imitare qualche buddha – ce ne sono stati a migliaia – non hai bisogno di imitare nessuno. Devi trovare il tuo buddha. Lo porti con te fin dalla nascita, forse l’hai fatto per molte vite, ma non hai mai guardato dentro. Quest’idea del risvegliarsi significa risvegliarti nel tuo centro, così da poter vedere la tua autentica natura. Essere un buddha è la tua natura. Nel momento in cui ti rendi conto di chi sei, comincerai improvvisamente a danzare, a cantare, in un’ebbrezza divina: hai trovato la fonte di tutta la vita, hai trovato la connessione con il cosmo. Non sei più imprigionato nel corpo, hai trovato la porta per uscire dalla prigione e dissolverti nell’esistenza. OSHO
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Un buddha, io? sempre un certo effetto sentire Osho che ripete – e lo fa spesso! – che ognuno di noi è un buddha per diritto di nascita...
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La prima reazione può essere una specie di “Ma come è buono... ma quanto mi ama...” che però a fermarsi lì diventa di fatto solo un modo per evitarlo. C’è anche il: “Ah, be’... se Osho dice che sono un buddha, allora mi rilasso... tanto sono già un buddha: mica devo fare nulla!”. Ma presto ci si accorge – se va bene! – che non funziona proprio proprio così! Certo Osho ci ama: il suo rapporto con tutta l’esistenza è amore. E anche rilassarsi è fondamentale: comprendere il vecchio detto Zen che “seduto in silenzio, senza far nulla... l’erba cresce e la primavera arriva da sola”. Solo che manca qualcosa... o meglio c’è qualcosa di troppo! Fra noi e il nostro buddha ci siamo di mezzo noi: i nostri problemi, le nostre abitudini, le nostre paure, la nostra poca voglia di prenderci la totale responsabilità di chi siamo... ecco forse è qui il punto: abbiamo davvero voglia – o meglio il coraggio! – di impegnarci a essere dei buddha?
Ma quando qualche volta in meditazione siamo riusciti veramente ad andare dentro e abbiamo trovato una pace, una luce, una ricchezza, un’immensità che ci hanno portato a realizzare anche solo per un attimo: “Ah, ma allora è questo che Osho vuol dire”. O quando magari questo nostro buddha interiore lo incontriamo – basta anche una volta sola – nella vita di tutti i giorni... be’, allora la voglia cresce – e il coraggio si trova! – e si prova e si riprova a raggiungere sempre più spesso questo buddha... che poi siamo noi. Ecco perché abbiamo voluto unire a questo numero della rivista il libro I Fiori dell’Eternità, tratto da una serie di discorsi in cui ogni sera Osho, attraverso la meditazione Gibberish e LetGo, guida gli ascoltatori in questa emozionante... “caccia al buddha”! E siamo sicuri che voi, i nostri lettori, lo amerete tanto quanto noi...
sommario 03_ Osservatorio Terra 06_ Libertà e responsabilità Stare in piedi da solo
10_ Una buona ragione per stare all’Osho Resort. di Tarika
12_ Trovare la porta... ce n’è davvero bisogno?
14_ News e centri dove meditare... 22_ Shiv Sutra: Anando presenta alcuni estratti da un’inedita serie di discorsi di Osho
25_ Oroscopo di Luglio 26_ Oroscopo di Agosto 27_ Tutto Osho in rete... tutto per te Più di 200 titoli di Osho in rete
osservatorio
Da mondi senza donne e senza compassione a un mondo senza chiese radurre I Fiori dell’Eternità è stata davvero un’avventura, a molti livelli. A parte i voli poetici nel mondo dello Zen, Osho mi ha tenuta incollata alla sedia, come se stessi leggendo un avvincente romanzo o un giallo mozzafiato, totalmente conquistata dalla ricchezza della sua esperienza di vita e dalla sua audace e oltraggiosa franchezza che non guarda in faccia nessuno e non fa compromessi nemmeno con la massima autorità spirituale mai scesa sulla Terra, Gautama il Buddha. Ma la cosa che mi ha colpito di più, soprattutto dando uno sguardo al mondo in cui viviamo, è il suo racconto degli scandali nel mondo dei monaci orientali (chi pensava che in Oriente fossero tutti santi?) e la loro visione delle donne, per di più religiose, le monache. Spunti amari e difficili da ingoiare, ma fondamentali per comprendere quanto male le religioni organizzate e strutturate, anche le meno dogmatiche, hanno fatto e stanno ancora facendo all’umanità; quanto danno le ideologie religiose di ogni tempo hanno fatto al mondo e all’intelligenza degli uomini e delle donne. A volte ci piacerebbe pensare che queste cose oramai fanno parte di un lontano passato e naturalmente ci auguriamo che il risveglio della consapevolezza sia come una grande epidemia che pervaderà presto tutto il mondo, guarendo ferite secolari e a volte millenarie. Ma pur mantenendo viva la fiducia, ritengo che i passi da fare siano ancora molti, anche se effettivamente qualcosa, nel grande marasma generale di una crisi globale, sta cambiando, se non altro molte pietre
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che coprivano nefandezze sono state rimosse e mostrato le verità che nascondevano; anche se a volte fa male, rendersi conto dell’amara realtà di certe situazioni a volte è un passo inevitabile… e più questa diventa una certezza acquisita – non solo dalle frange intellettuali, ma anche dalle masse – e meglio è… Ad esempio il ruolo e l’atteggiamento della chiesa che mai mi stancherò di indicare come responsabile di grandi disastri umani, sociali, epocali. E solo una presa di coscienza dall’interno potrà veramente cambiare qualcosa… anche se a vedere come vanno le cose questo qualcosa dovrebbe essere lo scioglimento della chiesa stessa! Nei giorni successivi alla traduzione dei Fiori, mi sono imbattuta in alcuni articoli che trattavano temi in qualche modo affini e ne ho scelti due, tratti da riviste e giornali internazionali. Buona lettura! Marga
Mondi senza donne Mi trovavo in Arabia Saudita e presi un tè e pasticcini con un gruppo di istruite e sofisticate giovani professioniste locali. Chiesi loro come mai non erano turbate dal vivere in una nazione dove i diritti delle donne sono calpestati, uno stato chiuso e autarchico più simile a un antico club per soli uomini che non a una nazione moderna. Mi dissero, in atteggiamento alquanto difensivo, che il regno si sta evolvendo al suo passo, anche se può sembrare troppo lento a degli osservatori esterni. Ma come potevano donne di tale levatura, in gamba e di successo a ogni LUGLIO 2010
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livello, sentirsi a casa nella loro
condizione subordinata? Mi arrovellavo su questo punto quando all’improvviso ebbi una rivelazione: in quanto donna di estrazione cattolica stavo facendo esattamente la stessa cosa… Anche io ho fatto parte di un club per soli uomini, ricchi e cooptati, chiusi a ostrica dietro ai loro muri e in atteggiamento di diniego nei confronti della modernità. Anche io sono rimasta a far parte di una società autocratica che ha represso le donne e ignorato la loro evoluzione nel mondo secolare. Mi resi conto di come gli uomini di chiesa hanno permesso al regno della nostra religiosità di decadere e rimanere aggrappato a rituali misogini e fuori moda, ciechi al beneficio di dare il benvenuto all’intelligenza femminile, al talento e al cuore delle donne nella loro antica confraternita. Circoscrivendo e restringendo sempre più l’universo femminile, l’Arabia Saudita ha portato il codice morale islamico a degli estremi che non sono certo stati prescritti da Maometto; la chiesa cattolica ha portato il suo codice morale e la sua ortodossia a degli estremi che certo non sono stati ordinati da Gesù. Nel Nuovo Testamento Gesù è circondato da donne forti e non ha mai detto che nessuna donna – che sia sua madre o una prostituta – debba essere trattata come un cittadino di seconda classe. La negazione della donna è il cuore dell’indifferenza malintenzionata e criminale della chiesa nei confronti del benessere dei ragazzini e delle ragazzine che si trovano nelle mani dei preti. Nella sua cover story su Newsweek, Lisa Miller ha espresso molto chiaramente il pericolo di continuare a marginalizzare il ruolo delle donne in una chiesa che ha oramai perso la grazia di dio e che ha Maria come centro della sua storia e fondazione: “Nella multinazionale cattolica e
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romana, i top manager vivono e lavorano, come hanno fatto per un migliaio di anni, evitando non solo il matrimonio, ma ogni forma di intimità con le donne… senza contare il fatto che si privano di ogni possibilità di familiarizzare con quell’esperienza disordinata, ma primaria e terrena, di avere una famiglia e dei figli”. Non c’è da meravigliarsi che essendosi chiusi completamente alle donne e a tutto ciò che è materno, abbiano trattato i bambini abusati come “effetti collaterali”, un sacrificio necessario per salvare la faccia di Madre Chiesa! E i peccati dei cosiddetti “padri” continuano a saltar fuori. Poche settimane fa la Associated Press ha rivelato la sua scoperta più recente che punta il dito direttamente sul cardinale Joseph Ratzinger: una citazione da una sua lettera in latino in cui controbatte la richiesta di spretare un prete californiano che ha inflitto molestie sessuali a bambini. Grande paladino e difensore del Vaticano, l’arciconservatore Ratzinger – ora Papa Benedetto XVI – è sempre stato molto duro con i dissidenti, ma con i molestatori si è sempre mosso in modo cauto e pieno di misericordia. La diocesi di Oakland nel 1981 aveva chiesto la spretatura di Padre Stephen Kiesle. Il prete non aveva nemmeno fatto domanda di appello e fu condannato a tre anni con la condizionale nel 1978, per aver legato e abusato di due ragazzini in un locale della chiesa. Nel 1982 la diocesi di Oakland ricevette una risposta laconica dal Vaticano; fu solo nel 1985 che finalmente il “rottweiler di dio” prese in mano il caso e le preoccupazioni del vescovo californiano. Spedì una lettera in cui si raccomandava di dare al trentottenne pedofilo “quanta più possibile cura paterna” e di tenere in considerazione la sua giovane età. Ratzinger avrebbe dovuto preoccuparsi maggiormente della giovane età delle
vittime del prete… questo intendo per mancanza di cura materna… Come in questo, in tanti altri casi, la prima preoccupazione sembra essere semplicemente quella di proteggere la chiesa dagli scandali. Freddamente e oltraggiosamente il futuro papa disse al vescovo di Oakland di tenere in considerazione il “bene della chiesa universale” prima di spretare il prete, anche se il vescovo aveva informato Roma del fatto che lo scandalo sarebbe stato certo più grande se il prete non fosse stato punito. Mentre il Vaticano prendeva tempo, chiedendo alla diocesi di rispedire i documenti riguardanti il caso, dicendo che forse erano andati persi, Kiesle lavorava come volontario, di nuovo insieme ai ragazzi, in una chiesa a nord di Oakland. La AP ha riportato anche che persino dopo che il prete fu effettivamente spretato, nel 1987, continuò a lavorare come volontario tra i bambini della diocesi di Oakland, nonostante le ripetute lamentele agli ufficiali ecclesiastici, sempre ignorate. Il Vaticano deve rendersi conto che la sua risposta belligerante, piena di risentimento e paranoica nei confronti del grande scandalo non funziona anche se ora la chiesa ha annunciato di voler collaborare con la giustizia e il papa avrà alcuni incontri con le vittime: è troppo poco e troppo tardi. La chiesa che nel corso dei secoli ha insegnato ai bambini, me inclusa, a distinguere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, è la prima a non saperlo, quando si tratta di bambini: molti crimini sono stati occultati sotto il tappeto e i molestatori sono stati protetti, facendo sì che potessero molestare nuovamente, e tutto per il “bene della chiesa universale”. E questo è davvero un peccato mortale… Le chiese hanno avuto scismi teologici, questo è uno scisma emotivo: il papa è moralmente compromesso, parola di cattolica… Maureen Dowd, NYT, 10/4/2010
osservatorio
La dottrina cristiana e la deumanizzazione Un rapporto innovativo e lungimirante, che ha come tema le radici della dominazione cristiana sulle popolazioni indigene e le loro terre, è stato pubblicato qualche settimana fa dal Foro Permanente sulle questioni indigene delle Nazioni Unite. La rappresentante nordamericana del Forum, Tonya Gonnella Frichner, avvocato, fondatrice dell’American Indian Law Alliance (Alleanza legale amerindia), ha presentato uno studio preliminare sulla “Dottrina della Scoperta” e il suo impatto storico sulle popolazioni indigene, focalizzandosi particolarmente su come essa sia entrata a far parte delle leggi statunitensi. “La prima cosa che tutte le popolazioni indigene condividono è l’esperienza di essere stati invasi da persone che ci hanno trattato senza compassione perché ci consideravano sub-umani”, ha dichiarato la Frichner, che appartiene all’Onondaga Nation degli indiani Irochesi. “La deumanizzazione porta alla seconda cosa che tutte le popolazioni aborigene hanno in comune: essere trattati sulla base della convinzione che coloro che hanno invaso i nostri territori hanno diritto di padronanza o dominio sulle nostre esistenze e pertanto hanno il diritto di prendere, dare e disporre delle nostre terre, dei nostri territori e risorse senza il nostro permesso o il nostro consenso”. La Frichner sostiene che le violazioni dei diritti umani sofferte dalle popolazioni indigene possono essere fatte risalire alla Dottrina della Scoperta e alla sua cornice interpretativa che sono state usate per cinque secoli per impossessarsi delle terre native. La Dottrina è stata citata anche a proposito di casi di disputa sulla terra dalla Corte Suprema degli Stati Uniti risoltisi a sfavore della nazione indiana, come il caso del 1955 Tee Hit Ton
Indians contro gli Stati Uniti e il caso del 2005 La città di Sherril contro la Oneida Indian Nation di New York. La Dottrina della Scoperta faceva parte dei mandati vaticani sin dal XV secolo, le famose bolle papali, che attribuivano ai monarchi cristiani il diritto di impossessarsi delle terre e dei territori che avevano “scoperto”. Il preteso diritto di dominio sulle popolazioni native era basato sulla convinzione che le popolazioni non cristiane fossero “selvaggi incivili e pagani” con diritti limitati o inesistenti sulla terra. La Dottrina della Scoperta del Vaticano era basata sulla premessa che tutte le terre non cristiane appartenessero a nessuno perché non vi viveva nessun cristiano e nessun signore e monarca cristiano ne aveva ancora acquisito il dominio. Quando le monarchie cristiane come la Spagna e la Francia ne acquisirono il diritto di dominio, quel dominio fu trasferito ai successori politici nel corso dei secoli. “I diritti degli indiani alla loro terra, nella legislazione statunitense non sono mai stati niente di più che il permesso di occuparle, spesso concesso dai bianchi”, dice Frichner. C’erano teologi che non erano d’accordo sul fatto che la scoperta cristiana garantisse automaticamente il diritto di dominio su terre non cristiane e la questione fu dibattuta a lungo al principio del XVI secolo in Spagna, ma sempre senza la partecipazione degli indigeni, continua Frichner, e il dibattito spesso concerneva il fatto se gli aborigeni fossero o non fossero umani. “Chiaramente ora abbiamo preso parte al dibattito, dichiarando di essere esseri umani! E comunque per più di cinque secoli la Dottrina della Scoperta e la deumanizzazione sono state
istituzionalizzate e questo è il contesto del lavoro che stiamo facendo nella dichiarazione dei diritti delle popolazioni indigene presso le Nazioni Unite”, continua. Lo studio è focalizzato sulla storia degli USA e puntualizza che la Dottrina della Scoperta fu ufficialmente incorporata nella regolamentazione statunitense delle questioni indigene nel 1823 da una sentenza della Corte Suprema. Un’altra sentenza identificò nella scoperta del territorio Usa da parte della Gran Bretagna la sorgente del diritto al dominio: una carta reale consegnata a Giovanni Caboto nel 1496, autorizzava Caboto e i suoi figli a cercare “isole, nazioni e regioni di pagani e infedeli prima d’allora sconosciute a gente cristiana”. Frasi dal simile linguaggio sono state citate come basi delle sentenze che hanno garantito agli Usa il diritto supremo di dominio sulle terre e popolazioni indiane. Frichner sostiene che il rapporto è un primo passo nell’indagine sull’influenza generale della Dottrina della Scoperta in quanto sorgente chiave delle violazioni dei diritti umani dei nativi. Uno studio più esteso fornirà l’opportunità di comprendere che tutte le difficoltà che le popolazioni indigene stanno affrontando ora sono radicate nell’ “arrogazione di un popolo del diritto di dominio su un altro”. Frichner ha detto che la cornice legale discriminatoria che esiste ancor oggi è direttamente legata alla Dottrina della Scoperta che ha avuto come risultato l’esproprio e l’impoverimento degli indigeni e l’estrazione indiscriminata di risorse dalle loro terre. Valerie Taliman, Indian Country Today, 5/2010
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Stare in piedi da solo Un rispetto profondo della tua responsabilità e libertà!
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mato Osho, secondo me la situazione è la seguente: tu ci sei e noi non ci siamo, o per essere più precisi, tu non ci sei più e noi ci siamo ancora. Sembra che il rapporto maestrodiscepolo sia in realtà la gentilezza da parte tua di descrivere, in termini elogiativi, quello che essenzialmente è la nostra incapacità di ascoltare ciò che dici. E lo fai più spesso, più chiaramente e con molto più amore di quanto tutti gli altri discepoli della storia abbiano mai ricevuto. Se da qualche parte in questo processo sorge un problema, può essere solo nostro: irrefutabilmente, innegabilmente e totalmente nostro. Osho, prenderci la responsabilità di noi stessi invece di proiettare le nostre aspettative su di te, non è forse questo il primo vero passo? La responsabilità è sempre il primo passo della libertà. Scaricare le tue responsabilità sulle spalle altrui è come gettar via la possibilità di essere liberi. Non puoi dividere le due cose, sono inseparabilmente unite. E l’intera responsabilità ricade sul 6 OSHO TIMES
discepolo, il maestro è solo un agente catalitico, un pretesto. Ma per accettare le responsabilità ci vuole coraggio: tutti vogliono la libertà, nessuno vuole la responsabilità. E il problema è che vanno sempre insieme. Se non vuoi responsabilità, finirai per essere uno schiavo, in un modo o nell’altro. La schiavitù può essere anche spirituale, che è il peggior tipo di schiavitù possibile. La schiavitù politica, quella economica, sono superficiali, puoi ribellarti molto facilmente. Ma la schiavitù spirituale è così profonda che non ti viene neppure l’idea di ribellarti, per la semplice ragione che questa schiavitù esiste perché l’hai voluta tu. Altre schiavitù vi sono imposte, le potete gettar via, sono chiaramente contro di voi. Questa schiavitù, la schiavitù spirituale, non sembra essere contro di te, appare come un’immensa consolazione: la responsabilità di te stesso è stata presa in carico da qualcuno capace di sostenerla, adesso non hai più bisogno di preoccuparti. Ma insieme con la responsabilità hai perso anche la libertà. E ogni aspettativa è un legame, prima o
poi ti porterà alla frustrazione. È destinata a trasformarsi in frustrazione: nessuna aspettativa può essere soddisfatta perché nessuno si sente obbligato a soddisfare le tue aspettative, ha già le proprie aspettative. Il rapporto maestro-discepolo non è basato su aspettative. Le aspettative sono il veleno che distrugge tutte le altre relazioni. Il tuo amore diventa odio appena sorge un’aspettativa. L’amicizia diventa ostilità. Basta il potere dell’aspettativa per trasformare tutta la bellezza in qualcosa di brutto. Ma tutta la tua vita è colma di aspettative. La tua mente non sa far altro. E così quando arrivi da un maestro la tua mente porta le sue aspettative, le sue abitudini, la sua vecchia routine. E c’è gente che pretende di essere un maestro. Questo deve essere il criterio. Se qualcuno è pronto a soddisfare le tue aspettative, allora non è un maestro, ti sta solo sfruttando. Nessun maestro può dire: “Soddisferò tutte le tue aspettative”. Può solo dire: “Distruggerò tutte le tue aspettative”. Perché fino a quando non saranno distrutte le tue aspettative, la tua vec-
maestro&discepolo
chia mente marcia non potrà essere distrutta. Le tue vecchie abitudini che stanno soffocando la crescita del tuo essere non potranno essere rimosse. Il maestro autentico non si prende alcuna responsabilità. È molto strano, saresti portato a pensare altrimenti, che un maestro compassionevole debba accettare le tue aspettative e tentare di soddisfarle. In realtà, solo a un ciarlatano – al massimo a un insegnante – può piacere l’idea di essere un salvatore, un profeta, un messia. Solo qualcuno che sta approfittando della tua debolezza può dirti: “Basta che credi in me e sarai salvo”; diventa cristiano e ti salverai, diventa un hindu e ti salverai, lascia tutte le tue responsabilità a Krishna o a Cristo e sarai salvato. Sembra molto a buon mercato, molto semplice, non perdi nulla e guadagni tutto. Ecco perché un uomo come Gesù ha potuto dire: “Io sono il pastore e voi siete le mie pecorelle”. E neppure una sola persona si alzò in piedi a confrontarlo: “Cosa stai dicendo? Stai insultando la nostra umanità. Tu sei il pastore e noi solo delle pecore!”. Ma per
duemila anni nessun cristiano ha mai alzato la mano e detto: “Non sono pronto a diventare una pecora”; per il semplice motivo che è pronto a essere umiliato, perché Gesù sta dicendo: “Se sei una delle mie pecore ti salverò. Non devi far altro che essere una pecora”. Nessuno pensa che riducendo a pecore gli esseri umani, non li stai salvando, li stai distruggendo. Stai distruggendo la loro integrità, stai distruggendo la loro autostima e ne stai facendo degli schiavi. E il compenso è un paradiso promesso dopo la morte. Nessuno torna indietro a dire se questi salvatori stanno aiutando qualcuno o se hanno solamente truffato, mentito, approfittato e distrutto la dignità umana. E tu eri contento, perché loro si prendevano tutte le responsabilità. Non era un cattivo affare, dovevi solo essere una pecora, un credente. Devi solo essere un seguace. Non devi essere te stesso, devi essere solo un’ombra. Non devi percorrere la tua strada, da solo; devi seguire delle impronte. Per secoli, fin proprio dall’inizio dell’umanità, ci sono state persone che
si sono approfittate delle debolezze umane. Una delle maggiori debolezze è che l’uomo vuole le cose gratis. E se il paradiso è disponibile semplicemente credendo all’esistenza di dio – o che il salvatore che segui è quello giusto – tu non stai perdendo nulla e guadagni tutto. Puoi anche non ottenere nulla, ma se non altro puoi vivere nella speranza... Tutti i tuoi leader religiosi ti hanno continuato a dare speranze. Karl Marx diceva che la religione è l’oppio dei popoli, ma non analizzò mai a fondo la questione. Cos’è l’oppio esattamente? È la speranza. Ti danno speranza. Sono pronti a darti tutto gratis. Basta che tu abbia fede, dia loro tutte le responsabilità. E non sei consapevole che nel momento in cui dai loro le tue responsabilità, hai ceduto loro anche la tua libertà. E loro sono interessati alla tua libertà. Non ti parlano della libertà. Non dicono: “Cedi la tua libertà” perché nessuno cederebbe loro la libertà. È una faccenda molto astuta, loro chiedono: “Dacci le responsabilità di te stesso” e le responLUGLIO-AGOSTO 2010
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sabilità sembrano essere un peso, così è meglio se qualcun altro è pronto a prendersele. Ma tu non sei consapevole del fatto che insieme alle responsabilità sparisce anche la tua libertà. Diventi uno schiavo. L’intera umanità è schiava di diversi tipi di persone, ma la schiavitù è la stessa. Un maestro autentico non prenderà su di sé alcuna responsabilità. Ecco perché un vero maestro non avrà mai un gran seguito, perché chi seguirà mai un uomo che non è pronto a prendersi la responsabilità di te, che non ti dà nessun oppio, nessuna speranza? Al contrario si prende tutte le tue speranze e tutte le tue droghe, tutto il tuo oppio, e tenta di renderti il più possibile pulito, puro, innocente e vuoto. Il vero maestro ti dà la libertà. Sostiene che tu devi essere libero, totalmente libero. Tu hai paura della libertà. Considera il meccanismo della mente. Tu non vuoi la libertà. Se guardi in profondità, vedrai le tue paure. Tu hai paura della libertà perché significa che devi stare in piedi da solo, sulle tue gambe. E le persone hanno davvero paura di stare da sole, pensano che essere in due… ci sono molti proverbi in India che in diversi modi dicono che due persone sono meglio di una sola. Perché? Sei da solo e la solitudine crea ogni tipo di paura, perché incominci ad affrontare l’esistenza direttamente. Devi aver visto le persone che camminano da sole in strada, iniziano a parlare da sole, tanto per dare l’illusione che qualcuno è insieme a loro. Vivevo in una casa affiancata da una stradina, molto poco frequentata e di notte molto buia. E vi ho visto gente parlare tra sé e sé, ad alta voce, e mi aveva sorpreso, cosa stava succedendo? Non solo uno, ma chiunque passasse camminava veloce e parlava ad alta voce. Uno dei miei insegnanti viveva in fondo a quella strada. Una notte lo fermai nel mezzo di quella strada buia. Lui diceva: “No, per favore, no, 8 OSHO TIMES
non qui! Non disturbarmi qui. Puoi venire a casa mia, o ne parleremo domani mattina, ma questo non è un posto dove fermarsi”. Io dissi: “Quando sono qui io, non sei da solo”. Lui disse: “Tu non capisci... non farmi perder tempo e non disturbarmi”. Gli dissi: “Devi darmi una risposta: perché cominci a parlare quando entri in questa strada? Con chi stai parlando?”. Lui disse: “Con chi? Va bene un qualsiasi interlocutore immaginario. Inizio a salmodiare un mantra, il gayatri mantra, mi dà coraggio. E corro veloce, perché la strada non solo è deserta, ma si sa che ci sono anche i fantasmi”. Perché la gente ha paura di stare da sola? E se stai con qualcuno ciò che ottieni sono solo due solitudini, non c’è alcuna ragione perché tu debba avere meno paura. Dovresti avere più paura, la solitudine è raddoppiata. Prima avevi l’abitudine di dormire nella tua stanza da solo. Adesso anche tua moglie dorme lì: due solitudini, è più pericoloso! E poi cominciano ad arrivare i bambini e ognuno porta un altro pezzo di solitudine. Ma la gente è contenta che adesso non è più da sola. Il solo essere in una folla non vuol dire che la tua solitudine sia sparita. È ancora lì. La situazione è la stessa quando dai la responsabilità a qualcuno: pensi che la responsabilità sia sparita, che sia in mani altrui. Non è possibile. Tu devi essere responsabile. Senza responsabilità tu non esisti. Solo i morti non hanno alcuna responsabilità. Da vivo... più sei vivo e più sei responsabile. Più sei vivo e più hai bisogno di libertà: per agire, per creare, per essere. Perché hai paura? Hai paura perché sembra che tu sia troppo piccolo e le cose che per secoli ci hanno indicato come mete sono troppo grandi. Ora, un piccolo essere umano... e la meta è il paradiso. Lui non conosce
la strada. Non sa nulla del paradiso, neppure se esiste o no. Lo hanno impaurito con l’inferno, deve evitare l’inferno. Non sa cosa gli venga richiesto. Come può evitarlo? Perché non sa cosa sia l’inferno, dove sia. Se lo conosci, puoi evitarlo. Naturalmente siete stati appesantiti con mete così grandi, frutto di fantasia, che dovete cedere la vostra responsabilità a qualcuno che finge. Ero a Surat e stavo da un amico musulmano. C’è una piccola setta di musulmani, i Khojas, sono la setta musulmana più ricca. Mentre stavo là venni a sapere di uno strano rituale; questo perché Surat è il loro quartier generale, il loro capo religioso vive a Surat. Tu devi dare... quando qualcuno muore, indica nel testamento che cinque lakh, cinquecentomila rupie, vengano date al prete, perché il prete ha una linea diretta con dio, senza passare attraverso nessun centralino, niente! Tu dai i soldi al prete, il prete ti dà una ricevuta e la ricevuta è messa in tasca al morto, quando viene sepolto. Dovrà mostrare la ricevuta a dio e avrà immediatamente cinque lakh di rupie in contanti, una semplice transazione finanziaria. E la gente continua a farlo! E il sacerdote capo deve essere uno degli uomini più ricchi del paese, perché tutto quel denaro finisce nelle sue tasche. Questo continua a succedere nel ventesimo secolo, tra gente istruita. Ci sono stati salvatori che si sono proclamati gli unici figli di dio. Ci sono stati profeti che avevano la pretesa di aver portato al mondo l’ultimo messaggio di dio: dopo di loro non ne sarebbe arrivato nessun altro, “questa è l’ultima edizione del messaggio di dio”. E l’umanità sembra essere in un tale stato di schiavitù che continua a tollerare tutta questa gente senza metter in dubbio le cose basilari. Si racconta che Guru Nanak si tro-
maestro&discepolo
vasse ad Hardwar nel periodo in cui la gente offre sacrifici agli antenati morti e per questo offre cibo ai corvi, migliaia di corvi: gli antenati arrivano sotto forma di corvi per prendere il cibo. Io dico: “Questa è una buona idea, ma nessun corvo può averla avuta”. Ma l’adorazione e il cibo ottenuti dai corvi sono secondari. C’è un mediatore, un prete, che prega gli dèi di mandare gli antenati. È a causa delle sue preghiere che i corvi arrivano e non corvi comuni; sembrano come gli altri, ma per i credenti sono gli antenati. Nanak vide quanto succedeva. E disse: “Mio dio, questo è fantastico! Stanno arrivando persone morte secoli fa”. Si diresse verso un pozzo vicino a dove questa cerimonia stava avendo luogo: le persone devono fare abluzioni e compiere certi rituali di preghiera. Così si lavò e cominciò a tirare su acqua dal pozzo e a spargerla sulla strada. Si riunì una folla e gli fu chiesto: “Cosa sta succedendo? Cosa stai facendo?”. Lui sudava, tirando su acqua dal pozzo e buttandola sulla strada. E disse: “Niente, sto solo irrigando i miei campi in Punjab. Se questi rituali rendono possibile attraversare le barriere del tempo, centinaia di secoli... si tratta solo di centinaia di miglia e io sono lontano e al momento non ci posso andare. E questo è il momento giusto di irrigare i campi”. Gli dissero: “Devi essere pazzo. L’acqua versata qui non riesce a raggiungere i tuoi campi”. Lui rispose: “I corvi stanno mangiando i dolci e questi possono raggiungere i vostri genitori morti e la mia acqua non riesce a percorrere solo poche miglia?”. Se ti guardi intorno ci sono imbroglioni pronti a prendersi tutte le tue responsabilità: di questa vita, di vite passate, di vite future. Tutto quello che dovete fare è credere in loro, seguirli, ciecamente. La cecità è stata finora il fondamento stesso della religione. Per questo
tutte le religioni mi sono contro, perché dico che sulla cecità non si può fondare nulla. Ci vogliono occhi. C’è bisogno di occhi migliori, di una maggiore visione interiore. E per questo devi prenderti l’intera responsabilità della tua vita. Il maestro può aiutarti e anche quell’aiuto, ricordati, non è come ogni altro aiuto. L’aiuto è simile a quando il sole sorge e i fiori si aprono. I raggi del sole non vanno da ogni fiore e bussano alla porta: “Alzati, per favore, è ora”. Non è che suona la sveglia e tutti gli uccelli si destano e cominciano a cinguettare. Nessuno glielo ordina... è solo una sincronicità. Quando sorge il sole, qualcosa comincia ad accadere agli uccelli, una gioia particolare, una certa vitalità, un certo eccitamento, un canto che vuole uscire. Un pavone vuole danzare, aprendo la sua coda con tutti i colori dell’arcobaleno. I fiori si svegliano all’improvviso e la notte è finita, è il momento di aprire i petali e diffondere il profumo nella brezza mattutina. Il sole non fa nulla direttamente. La sua presenza è sufficiente e in sua presenza qualcosa inizia ad accadere. L’aiuto del maestro è esattamente uguale: non deve fare qualcosa direttamente, perché questo sarebbe interferire. Questo sarebbe entrare nel tuo dominio territoriale, sarebbe un crimine contro di te. Anche se la sua intenzione è buona, lui non può entrare nel tuo essere, può solo essere presente. E se tu sei aperto, se tu sei disponibile – e questa è la tua responsabilità; essere aperto, disponibile, ricettivo – allora senza sforzo da parte del maestro, nel discepolo iniziano a succedere delle cose. Il maestro non fa nulla, la sua presenza è un agente catalitico. Tu dici: “Osho, tu ci sei e noi non ci siamo, o, in altre parole, tu non ci sei e noi ci siamo”. Entrambe le affermazioni sono vere in maniere diver-
se. Per quanto riguarda l’ego, voi ci siete e io no. Per quanto riguarda l’essere universale, io esisto e voi no. E tutto il problema è che l’incontro è possibile in due maniere. Se il maestro fa finta, allora è esattamente come voi. E fra di voi c’è un tipo di comunicazione, perché lui è un ego e anche voi siete un ego. Lui soddisfa il vostro ego, voi soddisfate il suo, è uno scambio reciproco. Oppure la seconda possibilità è che il maestro non esista come ego, anche voi dovrete diventare un non–ego. Allora è possibile la comunione. Solo allora il rapporto maestro-discepolo comincia a esistere. È un fiore raro, molto raro... fiorisce solo una volta ogni tanto. L’altro tipo di comunicazione la trovi anche al mercato, disponibile ovunque. Ci sono insegnanti a migliaia, ogni religione ne produce. E ci sono studenti che continuano a pensare di essere dei discepoli e accumulano solo conoscenza. Il discepolo deve sviluppare il suo essere, non ha nulla a che fare con la conoscenza. Non vi siete mai accorti che esistono persone con le quali vi sentite come se la vostra energia venisse risucchiata? Non volete incontrarli, sono dei parassiti. E ci sono delle persone che amate incontrare, perché quando le incontrate vi sentite più vitali, più soddisfatti, la vostra energia è più alta di prima. Così esistono persone che hanno un essere e se incontrate una persona che ha un essere vi sentite nutriti. E ci sono persone che non hanno un essere, sono come buchi neri, a stare con loro ti senti risucchiato. L’insegnante e lo studente hanno un tipo di comunicazione, ma è superficiale perché consiste solo di parole. Il maestro e il discepolo hanno una comunione. Non è fatta di parole, ma di un trasferimento di essenza, uno scambio di energia vitale. TRATTO DA:
Osho, The Osho Upanishad #19
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una buona ragione per stare all’Osho Resort di Tarika
Tarika ha una lunga esperienza nel campo della terapia, conduce workshop al Meditation Resort di Pune, in Italia – a Miasto e Leivi ad esempio – e in vari centri di Osho nel mondo. Per date e informazioni sul suo lavoro: www.free4being.com
anti anni fa, non so dirti quanti, potrebbero essere dieci o di più, un uomo – seppi poi che era un businessman che si era ritirato dall’attività dopo aver fatto molti soldi – venne da me al Meditation Resort per una sessione individuale e mi disse che sarebbe stata l’unica perché stava per partire; dopo un paio di giorni, con mia sorpresa, me lo vidi arrivare di nuovo: aveva prenotato un’altra sessione e di nuovo mi disse che stava per partire; la cosa andò avanti per un bel po’: prenotava e ogni volta diceva che sarebbe stata l’ultima! Dopo un bel po’ di sessioni – 10 OSHO TIMES
la mia curiosità cresceva – ricordo di avergli chiesto: “Non capisco cosa sta succedendo, continui a dire che stai per partire e ogni volta ti rivedo nuovamente”. E lui mi disse con molta sincerità: “Ti sembrerà strano… di fatto vorrei veramente andare via da qui, ma tutte le volte che penso di andar via da questo posto mi viene in mente che prima vorrei capire... sono un uomo d’affari, so come si fa a far soldi e ne ho fatti di affari nel mondo, con ottimi risultati! Non ci sono ragioni per cui questo affare che è il Resort possa funzionare. Come fa a esistere un posto come questo? Non ha alcun tipo di radicamento, niente che faccia pensare a un affare intelligente; per questo devo restare per vedere e scoprire come mai funziona: per me è interessante scoprire come funziona... e perché funziona!”. Quell’uomo gira e rigira si fermò per quasi tre anni e poi prese il sannyas e divenne un discepolo di Osho. Non so cos’altro fece per cercare di scoprire come funziona questo “business”. Tutto quello che si faceva qui per lui non aveva alcun senso, diceva che la stragrande maggioranza delle cose che accadevano al Resort non hanno niente a che vedere con le normali regole degli affari: avevano a che fare con l’intenzione delle persone di cambiare e di andare verso qualcosa di più grande del mondo materiale. E ancora adesso penso che questo sia vero. Le persone hanno voglia di guardare nel passato quali erano le ragioni/motivazioni tradizionali per vivere
e di trovare qualcosa di ancora più profondo. Non penso che sia cambiato molto da allora… Sono stata molto toccata da quest’uomo, è stato in grado di “spiegare” dal punto di vista degli affari e del business la singolarità di questo Resort. Questo posto non dovrebbe funzionare. Lavoriamo gratuitamente, nessuno ha la possibilità di far carriera, nel senso che non c’è chi sta in alto e chi sta in basso nella scala gerarchica, come succede nel mondo degli affari e del lavoro, eppure dopo anni e anni il tutto continua a funzionare, anche se sono tanti anni che Osho ha lasciato il corpo: è proprio una grande storia! Questa persona continua a tornare al Resort, la incontro con una certa regolarità. Si vede proprio che è un uomo d’affari, ma mi fa piacere incontrarlo. Personalmente continuo a tornare al Resort perché quando ho guardato Osho per la prima volta ho sentito che non sapevo che cosa stavo guardando… ero abbastanza intelligente per comprendere che non riuscivo a capire cosa mi stesse accadendo. Lui era un uomo che parlava una lingua che io comprendevo, ma accanto a questo c’era qualcosa che... mi ha preso, non riuscivo a capire cosa fosse, ma mi ha preso! E ancora cerco di capire cosa è accaduto. Trentun’anni dopo continuo a cercare di capire… ecco perché continuo a tornare! Tutte le mie comprensioni passano attraverso questa non comprensione!
al resort
Penso che riguardi l’essere parte di un mistero, qualcosa che va oltre la mia consapevolezza e capacità di conoscere; e così mi ritrovo costantemente di fronte allo sconosciuto, al nuovo, che è l’interesse più grande che ho! Mi accade anche rispetto alla psicologia – che è un modo per conoscere cose e situazioni e scoprire cosa è accaduto – mi accorgo che dopo quarant’anni di studio ancora non ne ho la minima idea. Posso mettere etichette alle cose, fare diagnosi, sono anche molto brava a volte, posso anche aiutare la guarigione di alcuni processi, ma c’è tutto un altro livello che resta aperto; non sappiamo perché facciamo quello che facciamo, perché ci evolviamo in un certo modo... e Osho mi aiuta spesso in questo, nel trovare alcune risposte, ma è comunque ancora un mistero! Ed è per questo che sono qui e non guardo altrove, so di sicuro che ci sono altri posti dove potrei andare e stare, ma non sento la spinta di andare in qualche altro posto per cercare quello che ho qui. Ce l’ho proprio qua nel cortile di casa mia e non capisco perché andare a cercare in giro da qualche altra parte. E un’altra cosa: per me il Resort è Osho. Sì, assolutamente! Può cambiare nome migliaia di volte nell’arco degli anni, ma per me non fa alcuna differenza! Per me è sempre e ancora Osho! È come in quel primo momento: non ha importanza l’esterno, ma devo scoprire, devo sapere... so che non devo
più cercare di sapere… ma devo vivere tutto ciò, vivere questo mistero! Vedo le cose che accadono qui… e piano piano restano sempre con me nella mia vita. Venendo a lavorare qui sostengo questo sistema e questo Resort e finché avrò salute lo farò… finché mi è possibile farlo è un modo di offrire e condividere ed è per questo che torno. Non penso proprio di smettere; magari il mio modo di condividere avrà aspetti diversi, magari guiderò meno workshop, ma condividerò in altro modo, non lo so ancora come, ma per adesso guidare i gruppi è il mio modo di condividere, e di restituire quello che ho ricevuto in questa vita. Mi piace anche di più adesso perché – l’età, la maturità – sono meno disturbata dagli avvenimenti intorno a me, dalle emozioni, dalle relazioni, e così posso mettere la mia energia nelle cose veramente importanti. Non dico che tante cose non siano significative, ma altre persone devono vivere quelle situazioni… non io, io non devo più. Sono felice di essere parte di questo Meditation Resort. E sto facendo le stesse cose nel mondo, sempre nei centri di Osho. Il mio lavoro è portare la voce di Osho, non ho mai smesso: far sentire brani di Osho nei miei workshop… ne ho bisogno e la gente ne ha bisogno, l’ho fatto dappertutto: questa è come una nave scuola. E comunque sono qui solo per due mesi… sento che il mio corpo comincia a risentire dell’inquinamento che c`è in India e due mesi vanno bene per
me. Sto invecchiando anch’io... ma il feeling è bellissimo, un senso di soddisfazione, di pienezza… Devo prendermi cura di me stessa perché non ho più quarant’anni, sono già sessanta... per cui devo veramente occuparmi di me, ma finché posso darò il mio contributo e sono veramente felice di essere qui, ora! (da un’intervista raccolta da Bali)
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Osho, l’oscurità sembra così profonda, i miei occhi sono coperti da una nebbia sottile, la mia mente è rumore senza fine – ad eccezione dei momenti in cui sono con te – e turbina in vortici senza fine. La luce è presente, ma sembra così lontana in tutta questa oscurità. A volte mi chiedo se ce la farò. Amato Maestro, non riesco a trovare la porta. Non preoccuparti. Non occorre che trovi la porta, perché sei già fuori dalla porta! Non sei mai stato all’interno, è solo che credi di esserci. Esistenzialmente, sei sempre fuori. Nel momento in cui comprendi di essere fuori – è solo un’idea credere di essere all’interno – quella luce lontana non è più lontana: sei tu. E l’oscurità che ti circondava non esiste più. 12 OSHO TIMES
Ma la cosa fondamentale è rendersi conto di essere già fuori dalla porta; non c’è modo per te di esserne all’interno. È ciò che stavo dicendo: osservare, essere testimoni, non è parte della mente e non può esserlo. La mente non può essere un testimone. La mente è oscurità. La mente è il problema e la soluzione è semplicemente fuori dalla porta, in attesa che tu riconosca di non essere all’interno, ma all’esterno. Se sei un testimone imparziale che osserva il contenuto della mente, arriva il momento in cui, all’improvviso, diventi consapevole del tuo essere sempre stato fuori: perfino nelle notti oscure non sei mai stato all’interno. Su di te discende una gioia così piena di delizia che ti è esistenzialmente impossibile rientrarci. È un bene che non trovi la porta, altrimenti finiresti per entrarci!
Non c’è alcuna porta. La mente resta all’interno, tu resti all’esterno. Né la mente può uscire, né tu puoi entrare. Tuttavia, si può essere attaccati alla mente senza che esista alcuna porta. Si può essere identificati con la mente senza che esista alcuna porta. Hai semplicemente dimenticato te stesso. Nulla è perduto, non manca nulla, non c’è nulla da trovare. Devi solo ricordarti: un semplice ricordarsi – le cose più semplici sono difficilissime, questo è vero – e questa è la cosa più semplice. Nessun problema ti appartiene. Per ciò che ti riguarda, nessun problema può entrare in te, ma tu puoi identificarti con qualcosa che non è te. Ricordo una storia. La casa di un uomo andò in fiamme. La casa era in fiamme e per costruire quel bellissimo palazzo l’uomo aveva impiegato una vita di sforzi. Migliaia di persone accorsero, ma non c’era nulla da fare. L’incendio era diventato gigantesco. Potete capire quell’uomo: gli occhi gli si riempirono di lacrime. Tutta la sua vita stava bruciando di fronte a lui. Poi all’improvviso arrivò suo figlio, correndo e disse: “Papà, perché ti preoccupi? Ieri abbiamo venduto la casa. Tu eri fuori… ma la casa è venduta. Ora qualcun altro deve piangere e disperarsi, non tu! E ne abbiamo ricavato un gran profitto”. Subito l’uomo si asciugò le lacrime e divenne un semplice spettatore, per nulla diverso da tutti gli altri che stavano guardando. L’identità, l’invisibile identità – “È la mia casa” – non c’era più. Non c’era più dolore, non c’era più infelicità, non c’era più alcun problema. E l’uomo era veramente felice, in un certo senso: “Adesso possiamo costruire una casa migliore”. Si sentì sollevato; la casa bruciava e lui si sentiva sollevato… A quel punto arrivò correndo il secondo figlio. Disse: “È vero che abbiamo negoziato la vendita, ma le carte non sono state firmate e il denaro non è stato pagato. Pertanto è la nostra casa
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che sta bruciando e voi la guardate come se foste spettatori!”. Di nuovo sgorgarono le lacrime e di nuovo il suo cuore era spezzato. E nulla era visibilmente mutato: la casa bruciava, l’uomo era ritto lì, immobile… ma quelle persone, portando i loro messaggi, cambiavano ogni cosa! Quando si identificava, lui bruciava con la casa! Quando si disidentificava era sollevato e non aveva alcun legame con la casa… era di qualcun altro. La sola cosa da ricordare è che tu sei già fuori e per come stanno le cose non c’è modo per te di essere all’interno. Puoi credere, puoi immaginare… tuttavia, rimarrai all’esterno. Seduto sui gradini della tua casa, cerchi di trovare la porta per uscirne. Non la troverai mai, non c’è: l’intero cielo è a tua disposizione. Devi solo alzarti e camminare in qualsiasi direzione, non c’è alcun bisogno di aprire nessuna porta. Ma il tuo attaccamento e la tua identificazione sono legati alla mente, che è all’interno e che non può uscire. Non può esistere alla luce. La situazione è questa: l’essere testimoni è sempre all’esterno e non può mai entrare all’interno; può esistere solo alla luce, non può esistere nell’oscurità. La mente è sempre all’interno, può esistere solo nell’oscurità, non può esistere alla luce. Tra queste due cose tu sei vittima di un’identificazione, un attaccamento ed è quello a creare tutti i tuoi guai. Pertanto, ricorda solo questo: tu sei all’esterno. Se non riesci a farlo tutto in una volta, fallo lentamente, un po’ alla volta. Quando è presente la rabbia, osservala e vedrai che la rabbia è all’interno e tu sei all’esterno. Quando il padre di Gurdjieff morì, lui aveva solo nove anni. Il padre era povero; chiamò Gurdjieff vicino a sé e gli disse: “Non ho nulla da darti in eredità. Sono povero e anche mio padre era povero, ma mi diede una cosa che ha fatto di me l’uomo più ricco del
mondo, anche se all’esterno sono rimasto povero. Posso solo darti quella stessa cosa. È un consiglio. Forse sei troppo giovane e forse non riuscirai a metterlo in pratica ora come ora, ma ricordalo. Quando sarai in grado d’agire in base a questo consiglio, mettilo in pratica. Il consiglio è semplice. Te lo ripeterò e poiché sto morendo, ascoltalo con attenzione e ripetimi ciò che ti ho detto, così posso morire soddisfatto per averti trasmesso il messaggio che forse è stato trasmesso di padre in figlio per secoli!”. Il messaggio era semplice. Il padre disse: “Se qualcuno ti insulta, ti infastidisce, ti irrita, digli semplicemente: ‘Ho ricevuto il tuo messaggio, ma ho promesso a mio padre che risponderò solo tra ventiquattro ore. So che sei in collera, l’ho compreso… tra ventiquattro ore verrò a risponderti’. E fai la stessa cosa in ogni occasione: lascia un intervallo di ventiquattro ore”. Il ragazzo di nove anni ripeté ciò che il padre aveva detto e il padre morì; ma poiché il momento era così grave, il messaggio rimase in lui. Dopo che lo ebbe ripetuto, il padre disse: “Bene. La mia benedizione sia con te, ora posso morire in pace”. Chiuse gli occhi e morì. Gurdjieff, sebbene avesse nove anni, iniziò a mettere in pratica ciò che gli era stato lasciato. Se qualcuno lo insultava, lui diceva: “Verrò tra ventiquattro ore e ti risponderò, perché l’ho promesso a mio padre morente. Ora come ora non ti posso rispondere”. Qualcuno poteva colpirlo e lui diceva: “Ora puoi picchiarmi, ma io non ti posso rispondere. Tra ventiquattro ore verrò e ti risponderò, perché l’ho promesso a mio padre morente”. In seguito disse ai suoi discepoli: “Quel semplice messaggio mi ha trasformato totalmente. La persona mi picchiava, ma io non reagivo in quel momento, per cui non si poneva altro problema che non fosse l’osservare. Non dovevo fare nulla: in quel momento la persona mi stava picchiando,
io dovevo solo essere uno spettatore. Per ventiquattro ore non c’era nulla che potessi fare. E osservare l’altro ha creato in me una nuova forma di cristallizzazione. Dopo ventiquattro ore potevo vedere con maggior chiarezza. Mentre mi picchiava era impossibile vedere con chiarezza; i miei occhi erano colmi di rabbia. Se avessi risposto in quel momento, avrei fatto a pugni con quell’uomo, lo avrei colpito e tutto sarebbe stata una reazione inconscia. Ma dopo ventiquattro ore, potevo pensarci su con maggior calma, più quietamente. O lui aveva ragione – avevo fatto qualcosa di sbagliato ed era giusto picchiarmi, insultarmi, me lo meritavo – oppure era totalmente in torto. Se aveva ragione, non c’era nulla da dirgli, se non andare a ringraziarlo. Se aveva torto marcio… non c’era alcun motivo per andare a litigare con un uomo così stupido da agire con tanta fallacia. Non aveva senso, era una perdita di tempo: non si meritava alcuna risposta”. Pertanto, nel giro di ventiquattro ore tutto si acquietava e affiorava chiarezza. E con quella chiarezza e quell’osservazione cosciente del momento, Gurdjieff mutò e divenne uno degli esseri più unici vissuti in quest’epoca. E questo fu il fondamento primo dell’intera cristallizzazione del suo essere. Tu sei sempre all’esterno. Osserva semplicemente. La mente è sempre all’interno. Non identificarti con lei. Disidentificato, diventerai sempre più lucido e la mente morirà da sola. La morte della mente e la nascita dell’osservazione sono l’inizio della tua evoluzione. E la luce non sarà più lontana: è luce! L’oscurità se ne sarà andata, poiché tu sei luce, l’oscurità non ti potrà circondare. Ecco perché dico che l’osservazione attenta e consapevole non è una tecnica, è la tua natura. Ricordalo semplicemente. TRATTO DA:
Osho, The Path of the Mystic # 12
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non si vive di solo pil osa augureresti a un amico? Di diventare sempre il più ricco possibile, anno dopo anno, oppure di godere di una buona salute, avere un bel lavoro, buoni amici e la possibilità di vivere in un ambiente sano? A fare questo esempio è il professor Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, per far capire le ragioni del dibattito che sempre più mette sotto accusa l’attenzione esclusiva da parte di politici, media e (alcuni) economisti per il Prodotto interno lordo (che “deve” sempre continuare ad aumentare) e ne denuncia la profonda inadeguatezza a essere il parametro che misura il benessere di una nazione. Il professor Giovannini, ha partecipato, come esponente dell’ OCSE
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(Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ai lavori della Commission on the Measurement of economic Performance and Social Progress (Commissione sulla misurazione della performance economica e del progresso sociale) promossa dal presidente francese Sarkozy e guidata dai premi Nobel Alfred Stiglitz, Amartya Sen e Jean Paul Fitoussi. Pur senza arrivare alla definizione di un nuovo indicatore che sostituisca il Pil, gli esperti della commissione hanno identificato una serie di aree che influenzano il benessere delle persone: la salute, la conoscenza, il benessere materiale, il lavoro, le relazioni interpersonali, la capacità di vivere nella società, l’am-
...c’è un’app! olte novità nel mondo di Osho, in rete... e non solo!
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Della possibilità di consultare e fare ricerche su oltre 200 raccolte di discorsi (in inglese) di Osho semplicemente registrandosi su www.osho.com/library ne abbiamo già parlato a pagina 27. Un’altra novità “telematica” arriva con una app gratuita per l’iPhone che ti permette di mandare agli amici come postcard – anche in Twitter – una scelta di 10 immagini tratte dai Tarocchi Zen di Osho, con la frase di Osho corrispondente. Un bel modo di far conoscere Osho ai tuoi amici
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o anche solo di far conoscere loro i suoi Tarocchi Zen, che proprio a Giugno vengono ristampati in italiano in un nuova edizione interamente riveduta e corretta. Anche senza iPhone, comunque, si può avere un assaggio dei tarocchi Zen su osho.com! Un’altra novità... ce l’hai già tra le mani! Allegato al numero di Luglio/Agosto dell’Osho Times trovi un nuovo libro della nostra collana non_solo_magazine, che presenta in italiano opere inedite di Osho scelte fra quelle di sicuro maggior interesse per un pubblico esigente quale quello dei nostri
biente. E inoltre dimensioni quali l’equità e la sostenibilità. D’altra parte il padre stesso del Pil, Simon Kuznets, presentandolo nel 1934 al Congresso Usa, dichiarava: “Il benessere di una nazione non può essere facilmente desunto da un indice del reddito nazionale”. Si arriva al paradosso che “Il terremoto di Haiti farà aumentare il Pil mondiale... un dramma terribile in termini statistici viene registrato come un successo”. Il problema è che “non sappiamo misurare i cambiamenti di qualità, misuriamo solo le spese” ha concluso Fitoussi. Qualcosa su cui riflettere anche nella nostra “microeconomia” di tutti i giorni. Per approfondire: www.stiglitz-sen-fitoussi.fr
abbonati... e che difficilmente verrebbero pubblicate da case editrici che necessitano di grandi tirature! Hai tutta l’estate, quindi, per gustarti I Fiori dell’Eternità leggendo il libro e sperimentando le sue implicite (ma non troppo!) proposte… e in sintonia col titolo del libro, un “augurio” da Osho: Se un seme ha iniziato a germogliare, la primavera non è lontana: presto dove non c’era nulla ci saranno bellissimi fiori, di un’incredibile fragranza. E allora arrivederci a Settembre, con un Osho Times che tratterà, fra l’altro di nuove tecniche di consapevolezza, teen-ager, condizionamenti sulla morte, come accorgersi dei tanti doni che l’esistenza ci sta facendo, affrontare le sfide, comunicazione cuore a cuore... e tante, tante altre cose! Un numero da non perdere... ti sei ricordato di rinnovare l’abbonamento?
Shunyo & Anando
osho times news
Informazioni su
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Shunyo
Anando
Presso Osho Miasto (SI) Tel 0577 960133
[email protected] : 9 – 11 Luglio Passione per la Meditazione * 4 – 8 Agosto 5 Giorni di Trasformazione (con Anando) 11 – 12 Settembre Meditazione Intensive * 14 – 19 Settembre
Presso OshoLeivi (GE), Chetana Tel 347.944.5514
[email protected] : 3 – 4 Luglio L’Alchimia delle Emozioni 14 – 15 Agosto Ferragosto con noi * (con Shunyo e Marco) 19 – 26 Agosto Training di Costellazioni Familiari l (con Svagito)
Osho Meditation Training
17 – 18 Luglio L’Arte e La Scienza Della Meditazione Aramengo (Asti), Tel 0141.909422
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25 Luglio – 1 Agosto Vacanze con una Differenza * (con Anando) Valfabbrica (PG) Tel 075.901.0158
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* Con musica dal vivo di
Veet Marco
25 Luglio – 1 Agosto Vacanze con una Differenza * (con Shunyo e Marco) Valfabbrica (PG) Tel 075.901.0158
[email protected] 4 – 8 Agosto 5 Giorni di Trasformazione (con Shunyo) Osho Miasto (SI)
per info:
[email protected] cell. 3397707975
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abbracci virtuali na telefonata della mamma fa lo stesso effetto di un suo abbraccio live! Lo ha dimostrato uno studio americano che ha posto 60 ragazzine in una situazione di stress e ha poi monitorato la loro risposta ormonale a un vero abbraccio materno e a una telefonata della mamma: la voce materna ha prodotto la stessa quantità dell’ormone che controlla lo stress, l’ossitocina, del vero abbraccio. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings della Royal Society B. Alle ragazzine, tra i sette e i dodici anni, è stato chiesto di improvvisare un discorso e poi risolvere una serie di addizioni davanti a un pubblico di estranei. L’esperienza ha naturalmente mandato i loro battiti cardiaci e i loro livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, alle stelle. Le ragazzine erano state suddivise in tre sottogruppi: il primo aveva le mamme presenti che
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subito dopo la performance hanno dato loro un vero abbraccio o messo loro il braccio intorno alle spalle. Il secondo gruppo ha ricevuto una telefonata della mamma, mentre al terzo è stata sottoposta la visione del film La marcia dei pinguini, selezionato in quanto film emotivamente neutro. L’ossitocina, un ormone che si crede fortemente associato ai legami affettivi e che allevia gli effetti del cortisolo, è salita nel gruppo uno e due agli stessi livelli. Mentre per il gruppo che guardava il film non si è affatto mossa. “Si credeva che l’ossitocina che va in circolo durante i legami affettivi richiedesse il contatto fisico” ha detto il dottor Leslie Seltzer dell’università del Wiscounsin-Madison, che ha condotto la ricerca “ma è chiaro da questi risultati che la voce materna può avere lo stesso effetto di un abbraccio, anche se la madre non è presente fisicamente”.
omeopatia? rande scalpore nei mesi scorsi in Inghilterra per la richiesta della conferenza dei giovani iscritti alla British Medical Association che i rimedi omeopatici non siano più a carico del Servizio Sanitario Nazionale, in quanto la loro efficacia non è provata. E anche in Italia si è cominciato a discuterne: “Ci sono migliaia di studi in tutto il mondo, pubblicati anche sul The Lancet (la più autorevole rivista medica inglese) che confermano l’efficacia della medicina omeopatica” dice Simonetta Bernardini, presidente della SIMO, Società italiana di medicina omeopatica, e presto alla guida del primo Ospedale di Medici-
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na Integrata, in provincia di Grosseto, in cui opereranno anche omeopati, fitoterapisti e agopuntori. Nel nostro paese ci sono circa 10.000 medici omeopati (sono 20.000 quelli esperti in Medicina complementare) anche se ancora non esiste una legge nazionale che disciplini il settore (nel 2002 si è semplicemente riconosciuta l’omeopatia come “atto medico”). Solo la Regione Toscana ha integrato omeopatia, agopuntura e fitoterapia nel Sistema sanitario regionale prevedendo prestazioni ambulatoriali dietro pagamento di un ticket. Il fatto che si ricorra sempre più a una medicina non convenzionale, meno mirata esclusivamente al sintomo e
Ricerche precedenti avevano suggerito che era necessario il contatto fisico per produrre ossitocina in circostanze stressanti, ma erano state condotte su roditori, e quindi escludevano il potere umano del linguaggio! Altre ricerche hanno suggerito che persino il feto nel grembo – almeno nelle fasi più avanzate della gravidanza – è in grado di riconoscere la voce della madre, ma è ancora incerto se questo abbia un impatto emotivo. Sembra sempre che la scienza scopra un po’ l’acqua calda… tutti conosciamo l’effetto calmante (o a volte irritante!) della telefonata di una persona a cui siamo emotivamente legati, quando ci troviamo in situazioni stressanti. E, mamme a parte, che la comunicazione affettiva umana non è solo fisica lo dimostrano già le infinite reti sociali su internet dove il contatto fisico a volte non è ancora mai accaduto! Forse, a piccoli passi, la scienza arriverà a comprendere un po’ di più della complessità, raffinatezza e sottigliezza dei legami umani…
più “dolce”, è sicuramente un dato positivo e può aiutare a raggiungere una maggiore consapevolezza del proprio corpo. D’altra parte, la mancanza di regolamentazione e standard di qualifiche può lasciar spazio a una pericolosa approssimazione da parte di alcuni operatori. Per chi si interessa di omeopatia può essere utile il libro Unicismo Omeopatico, Tecniche Nuove editore. L’autore Azima V. Rosciano, medico e con anche esperienza di meditazione, presenta l’omeopatia classica, cioè: “La sola e vera omeopatia creata dal dr. Hannemann alla fine del ‘700”. E inoltre evidenzia l’importanza della meditazione: “Poiché l’omeopatia non cura il sintomo, ma l’uomo in toto che abbiamo davanti a noi, nasce l’esigenza, che era insita nei vecchi
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maestri di omeopatia, di conoscere se
stessi per poter meglio curare gli altri, poiché non vi è separazione tra noi e il resto degli umani, più conosco me stesso, più conosco gli altri. I vecchi
maestri come Hannemann, Kent, Paschero etc... avevano tutti una base di approccio spiritualistico-religioso che li portava a sondare l’animo umano nel profondo”.
ciò che ogni ragazza dovrebbe sapere... esteggiato da poco il cinquantesimo e arrestare – si dice che abbia mananniversario (lo scorso 9 maggio, dato più di 4000 persone in galera – per caso il giorno della festa della chi volesse insegnare alle donne quali mamma) della pillola anticonceziona- fossero e come usare i mezzi contracle… e questa è una storia che parla di cettivi. E sembra fosse particolarscienza, ovviamente di sesso, ma è mente orgoglioso del fatto che 15 di anche il racconto di una saga sul dirit- quelle persone si fossero suicidate to all’informazione. “dalla vergogna”! Le donne americane avevano già ini- Uno dei suoi target era Margaret Sanziato a limitare le dimensioni delle loro ger, un’infermiera titolare di una famiglie già da prima che la pillola rubrica di educazione sessuale per un facesse il suo ingresso sulla scena: già giornale di sinistra, The Call, dal titodal 19esimo secolo il tasso di fertilità lo “Ciò che ogni ragazza dovrebbe precipitò grazie a preservativi e irriga- sapere”. Quando Comstock riuscì a tori vaginali, il più famoso e bizzarro far bandire la sua rubrica il giornale dei quali era un modello della Natio- pubblicò uno spazio vuoto con su nal Syringe che grazie a un pezzo scritto: “Ciò che ogni ragazza aggiuntivo (in dotazione) poteva esse- dovrebbe sapere: NIENTE per ordire usato anche per annaffiare i fiori. ne delle autorità”. Ciò che mancava ancora era la capa- La Sanger dovette affrontare un procità di comprendere e discriminare ciò cesso penale per “oscenità sessuali“ e che realmente funzionava e ciò che no, scappò in Europa per evitare la galera. in altre parole l’informazione, forte- Furono proprio i tribunali che infine mente ostacolata da forze oscuranti- garantirono alle donne il diritto di ste. C’era infatti (anche allora!) chi avere accesso ai mezzi di contraccesosteneva che l’unico zione e all’informazione. mezzo che funziona è la castità e un potente croCerto le cose sono camciato della campagna biate, ma la contracceper la purezza sessuale, zione e il controllo delle Anthony Comstock, si nascite sono ancora per fece forte dello slogan molti un tabù o comun“Non possono usare que un argomento scotl’autocontrollo?”. tante e controverso, a Comstock riuscì a ottecausa delle ingerenze nere dalle autorità di religiose nella vita delle New York di concederpersone... di Comstock gli il potere di censurare MARGARET SANGER ce ne sono ancora tanti!
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Per un elenco dei Centri di Osho in Italia e nel Mondo: www.osho.com/centers Per gli aggiornamenti sulle attività dei Centri di Osho in Italia: www.oshoamici.it
2010 N.170 t i m e s LUGLIO -AGOSTO
Il mensile dedicato allʼarte della meditazione Registrazione Tribunale di Varese n. 934 del 2.9.2008 Direttore Resp.: Walter Volonté Sede legale, direzione, redazione e amministrazione: Associazione Oshoba, Via Morazzone 5, 21049 Tradate tel 0331 810042 Stampato presso: C.S.R. Via di Petralata 157, Roma Grafica: Shola Carletti www.sholacarletti.com Arretrati su: www.oshoba.it Pubblicità: tel 0331 841952
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Shiv Sutra Anando ci presenta alcuni estratti da una serie di discorsi di Osho particolare e molto interessante... quando ad esempio parla dell’identificazione, della felicità etc. Anando è l’autrice del libro La forza del sì – Imparare ad accettare se stessi e gli altri per ritrovare armonia, equilibrio e la propria energia vitale, Urra Editore, e ha creato anche meditazioni guidate, disponibili su CD.
Ho
curato l’edizione inglese di una serie di discorsi in hindi che Osho tenne quando arrivò per la prima volta a Pune, nel 1974. Non erano mai stati pubblicati in inglese prima d’ora e sono davvero meravigliosi. Osho parla della felicità in un modo completamente nuovo. Quella che di solito chiamiamo felicità – dice – è solo un modo per diventare insensibili alle nostre pene e al nostro dolore. Diventiamo incoscienti con il sesso, l’alcool o la droga, ad esempio, per non sentire la sofferenza dalla nostra vita. Osho sottolinea come – ironicamente – per raggiungere la nostra cosiddetta felicità, siamo persino disposti a perdere quel poco di consapevolezza che abbiamo. Tutto quel che vogliamo, continua Osho, è sbarazzarci del dolore e della sofferenza, ma nessuno è pronto a liberarsi della felicità. Eppure, il giorno in cui saremo pronti a cer-
care la libertà anche dalla felicità, nella nostra vita accadrà una vera e propria rivoluzione: la rivoluzione della consapevolezza. Solo allora raggiungeremo uno stato di beatitudine autentica e permanente. Osho ci parla a lungo della meccanica del desiderio e definisce la mente un “mantra di desiderio”, a cui rimaniamo incatenati. Anche se i nostri desideri non sono rivolti ad altro che a conseguire un po’ di felicità, in qualche modo, diventano il nostro inferno, perché portano con sé infelicità. Quella che chiamiamo felicità non è altro che uno sfondo, un contrasto alla nostra sofferenza, non qualcosa di separato. Osho spiega in dettaglio come tagliare l’identificazione con la mente e tutti i suoi attaccamenti e le sue infatuazioni, rivolgendoci verso l’interno, alla scoperta dell’unico luogo in cui possiamo trovare la vera beatitudine. Anando
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Il 13 e 14 novembre a Milano guiderà, insieme a Siddho e Chetana, l’evento “Liberi di Essere”. Per informazioni www.oshoba.it
Le persone che frequenti ti influenzano, o meglio, stai attento alle persone che frequenti perché ti fanno diventare quello che vogliono. Dal momento che la folla ti dà un colore, tu diventi il colore della folla. Se la folla, la massa che ti circonda è arrabbiata, sentirai la rabbia nascere dentro di te. Se la massa piange e si lamenta, inizierai a piangere anche tu. Se la folla è felice, dimenticherai tutti i tuoi problemi e diventerai felice come la folla. Osserva quel che accade quando entri nella casa di un morto. Se molte persone stanno piangendo, improvvisamente scoprirai di avere anche tu voglia di piangere. Forse penserai di essere una persona compassionevole,
il ricercatore
piena di gentilezza e amore, o penserai che le tue lacrime stiano esprimendo la tua partecipazione al loro dolore. Ma non è così. Ti è arrivata la notizia quando eri a casa, da solo, e non ti eri affatto sentito in quel modo. Anzi, forse avevi addirittura pensato: “Va bene, nascita e morte accadono di continuo”. Molto probabilmente, invece di rattristarti per la morte di quella persona, avevi provato un certo fastidio: “Ora mi tocca andare lì e fare le condoglianze. Come se non avessi niente di meglio da fare! Perché è morto proprio oggi? Ho talmente tante cose da fare”. Forse avevi pensato proprio questo. Ma appena entrerai in casa di quella persona, ritrovandoti in mezzo a tanta gente in lutto, inizierai a sentirti diversamente. Ti sentirai nello stesso modo in cui si sente quella folla di persone, ma non è un sentimento che vale molto. Proprio qui sta il pericolo. Quella gente ti sta “colorando”. Stai attento. La partecipazione al dolore che assorbi da quelle persone non ti arriva dal cuore. Avrai notato che anche le persone che di solito sono infelici e addolorate, diventano improvvisamente felici in mezzo alla folla rumorosa di Holi, il festival dei colori e della celebrazione. Anche loro si mettono a ballare, a cantare, gettando ai passanti polvere colorata, pieni di gioia. Cosa succede a queste persone, che di solito nemmeno sanno cosa sia la gioia? Queste stesse persone se ne vanno sempre in giro come zombi e adesso si mettono a ballare! Cosa mai sta accadendo loro? Ancora una volta è la folla ad averle colorate. Il ricercatore deve prestare attenzione alla folla. Deve cercare la propria voce, la propria espressione. Da sempre, la folla ti manipola, ti istiga. La folla ti fa diventare quel che vuole. Perché? Perché non sei consapevole della tua individualità e la perdi immediatamente a ogni occasione. Sei sempre pronto a perderla. Quan-
do vai a dormire, la perdi nel sonno; quando ti svegli, la perdi al risveglio: quando sogni, la perdi nei sogni. Se la gente è felice, tu diventi felice, se la gente è triste, tu diventi triste. Ci sei, oppure ti lasci sempre influenzare dagli altri? Hai una tua vita, un tuo centro, oppure no? Quel centro è il tuo essere: risveglia il tuo essere!
Quella che tu chiami “felicità” esiste solo quando sei inconsapevole, de-sensibilizzato. L’alcool è uno dei modi per perdere te stesso. Chi beve si perde nell’inconsapevolezza. Tutte queste cose ti fanno annegare nell’inconsapevolezza, ti fanno diventare sempre più inconscio. Lo sei già abbastanza – la tua consapevolezza è davvero pochissima – eppure sei disposto a perderla del tutto al minimo pretesto. È sorprendente: sei felice solo quando riesci a perdere anche quel poco di consapevolezza che hai! È impossibile trovare qualcuno più stupido di te. Perdi la tua consapevolezza e solo allora dici: “Sono felice!”. Perché accade? Perché quel barlume di consapevolezza, per quanto minimo, ti fa sentire le difficoltà della vita. Diventi consapevole della tua vita e questo ti rende ansioso. Ti rende consapevole del fatto che sei inconsapevole. E questo piccolo raggio di consapevolezza rivela l’oscurità che hai dentro, che è profonda. Vuoi distruggere quel barlume per non ricordare l’oscurità. È un po’ come quel proverbio che dice: ”Se ti sbarazzi del bambù, non dovrai preoccuparti di suonare il flauto di bambù”. Quindi bevi alcool, ti droghi, ti metti in politica, o ti perdi nella folla – ti perdi in qualunque cosa, ovunque – pur di dimenticare te stesso. In Occidente gli psicologi consigliano alle persone di dimenticarsi di sé stesse se vogliono rimanere sane. In Oriente i maestri spirituali affermano che puoi essere sano solo se sei sve-
glio. Sono due affermazioni radicalmente opposte, ma entrambe sono molto significative. Lo psicologo occidentale accetta il tuo presente stato e si assicura soltanto che tu sia in grado di vivere in questo stato presente, normale… che in qualche modo tu riesca a vivere la tua vita. Ha ragione, dice: “Dimentica te stesso in qualche modo. Una maggior consapevolezza è pericolosa perché se cominci a vedere troppe cose diventerai ansioso. E non c’è niente di giusto nella vita, è tutto un caos, quindi la cosa migliore da fare è chiudere gli occhi ed essere felice. Che bisogno c’è di accorgerti dei tuoi problemi?”. In Oriente invece, i maestri non accettano il tuo stato presente, dicono: “Sei malato, sei pazzo, non hai bisogno di trovare la pace come prima cosa. Anche se all’inizio la tua ansia crescerà e ti sentirai ancora più disturbato, non importa, perché proprio grazie a questo ti trasformerai e nella tua vita accadrà una rivoluzione”. A chi è malato di cancro, per cui non esiste una cura, accade lo stesso: gli danno la morfina perché aiuta a dimenticare il dolore. Ma i maestri in Oriente dicono che la morfina non può trasformare la vita. Aiuta le persone a svegliarsi. La trasformazione è possibile e ora come ora le persone non vivono al massimo delle proprie potenzialità. Non sono arrivate nemmeno alla prima tappa del viaggio. Stanno sul ciglio del sentiero. Stanno sulla soglia, non sono ancora entrate. È possibile raggiungere la beatitudine suprema, ma non nello stato di sonno profondo in cui ti trovi adesso. Comprendi la differenza tra felicità e beatitudine. Felicità è quando persino il piccolo raggio di consapevolezza che abita dentro di te viene messo a dormire e non ti rendi più conto della tua sofferenza. Beatitudine – anand – e quando quel piccolo raggio di consapevoLUGLIO-AGOSTO 2010
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lezza si trasforma in un grande sole e l’oscurità scompare totalmente. La felicità è negativa: è insensibilità al dolore: hai mal di testa e prendi un’aspirina. Quella è felicità, non beatitudine. L’aspirina ti rende soltanto insensibile al dolore, ti rende un po’ inconscio, inconsapevole del dolore. Sei malato, sei infelice, la vita è piena di problemi. Allora ti ubriachi e tutto sembra andare bene. Un barbone entra in un’osteria e quando se ne va inizia a cantare. Compri la felicità a costo di perdere quel debole barlume di consapevolezza che hai. Ma queste cose non ti porteranno mai beatitudine, perché felicità è soltanto dimenticare il dolore, mentre beatitudine è il ricordo del tuo essere. Beatitudine non significa dimenticanza di qualcosa, ma ricordo totale di qualcosa, è il ricordo totale. Kabir la chiama surati, ricordo totale. I sutra che sto per leggere ti condurranno al ricordo totale, quindi stai attento: tieniti alla larga da tutto quello che ti rende insensibile o inconscio. Ed esistono così tanti modi facili per diventare inconscio che non ne sei nemmeno consapevole. Sei così preso dal loro incantesimo che nemmeno te ne rendi conto. C’è chi impazzisce per il cibo e continua a mangiare. Forse non è il tuo caso, ma ci sono persone che usano il cibo al pari dell’alcool. Troppo cibo dà sonnolenza. Più mangi e più hai sonno. Se digiuni durante il giorno, di notte farai fatica a dormire. Il cibo ti intorpidisce, chi mangia tutto il giorno cerca di dimenticare attraverso il cibo. E poi ci sono quelli che hanno il trip dell’ambizione. Non si fermano finché non hanno guadagnato dieci milioni di dollari; e chi ci arriverà, quando questo accadrà sarà oramai diventato pazzo: giorno e notte, dall’alba al tramonto, non importa, ha solo una cosa in testa, quei dieci milioni! Dedica tutta l’anima a quella cifra. Nient’altro gli interessa. I suoi occhi sono ipnotizzati 24 OSHO TIMES
Per essere felice, sei disposto a perdere la tua consapevolezza. La beatitudine è possibile solo quando sei consapevole…
dai milioni e comincerà a preoccuparsi solo nel momento in cui ci sarà riuscito. A quel punto, all’improvviso, si renderà conto che non è servito a nulla. Ora ha i milioni, cosa resta da fare? Perché le persone si perdono in attività tanto stupide come il fare e disfare nodi? Per evitare di incontrare se stesse. Questi sono tutti trucchi per evitare te stesso. Altrimenti, dovrai incontrarti faccia a faccia. Se non sei un tipo ambizioso, se non ti interessa vincere le elezioni e diventare presidente, fare politica, se non sei ossessionato dal denaro, come farai a evitare di incontrare te stesso? Arriva un momento in cui dovrà accadere. E hanno tutti una paura tremenda di incontrare se stessi: il solo pensiero li fa tremare di paura. Senti tanto parlare di quanto è importante conoscere se stessi, il proprio essere. Ma se osservi attentamente come ti comporti, vedrai che stai facendo di tutto per evitarlo. I buddha dicono: “Quando incontri te stesso, la beatitudine suprema, il nettare supremo discende su di te”. Kabir dice: “Nuvole di nettare tuonano e il nettare piove su di te”. Ma questo accade solo alla fine. All’inizio dovrai attraversare tanto dolore e sofferenza perché dovrai distruggere tutte le menzogne che ti sei creato in questa vita e in altre vite. E la distruzione di
ciascuna menzogna causa sofferenza. Infrangere ogni inganno farà male, perché ciascun inganno ti ha dato un’illusione di dolcezza, un torpore confortevole, una sorta di incoscienza, e ora distruggerli tutti… ma senza distruggerli non raggiungerai mai quello stato in cui nuvole colme di nettare e beatitudine pioveranno su di te. Se dai uno sguardo riavvicinato alla vita delle persone troverai che al novanta per cento viene sprecata in sogni vuoti e inutili. Sogni di ricchezza, sogni di potere, sogni di conquistare il mondo. Ma se anche si avverassero, cosa ci guadagneresti? Nella profondità del sonno ogni cosa scompare. Non hai alcuna percezione, alcuna coscienza, né del dentro né del fuori. Sei come una roccia, profondamente addormentato. Guarda in che stato di caos si trova la tua vita: solo dopo esserti fatto una bella dormita, al tuo risveglio puoi dire di sentirti riposato. Pensaci. In che inferno vivi se sei felice solo nell’oblio del sonno, nell’incoscienza? Il resto della tua vita sarà pieno di dolore e di sofferenza. Ti senti a tuo agio e appagato dopo una bella dormita e dormire non vuol dire altro che essere inconsapevoli. Ma hai ragione: per te è abbastanza, perché la tua vita non è altro che una lunga storia di preoccupazioni, tensioni, ansie, tormenti. Se in una situazione del genere riesci a riposarti anche un pochino, ti sembrerà già di aver raggiunto il massimo. E invece non hai trovato proprio niente. Sonno è quando non esiste nulla, né il mondo interiore né il mondo esteriore, è quando tutto scompare nell’oscurità. Certo, ti senti riposato, ma a che ti è servito riposare se al mattino seguente ti ritrovi nella stessa routine? L’energia che hai recuperato nel riposo della notte ti servirà solo a creare nuova tensione, nuove preoccupazioni. Ogni notte ti riposi e ogni giorno continui a creare nuova tensione. TRATTO DA:
Osho, Shiv Sutra
Oroscopo
1 – 31 luglio 2010
di Janani
Luna Nuova: 11 luglio ore 19:42 GMT a 19º Cancro
Ariete
21 marzo - 19 aprile
Toro
[email protected] – 338/6320411
Luna Piena: 26 luglio ore 01:38 GMT a 3º Acquario
20 aprile - 20 maggio
Gemelli
21 maggio - 21 giugno
Giove e Urano nel tuo segno ti sollecitano a mostrare la tua voglia di cambiamento. Non farai grandi scelte, ma sarai propositivo e le tue idee troveranno molte conferme. Venere ti darà un fascino speciale, facilitandoti nella realizzazione degli obiettivi più difficili. Non dimenticarti che per un successo più ampio hai bisogno di una maggiore collaborazione: ricercala e chiedila con spontaneità.
Ci sono obiettivi che durante la primavera hai valutato attentamente e a Luglio potrai incontrare persone che ti offriranno contatti e informazioni utili per lo sviluppo della tua professione. Non avere fretta di migliorare la tua realtà o di cambiare lavoro, lascia che gli eventi ti diano una maggiore chiarezza. Spesso le situazioni fortunate nascono dalla serenità interiore.
Fino a metà Luglio potresti avere ancora le idee confuse sulla direzione da prendere soprattutto nel lavoro, ma tutto si chiarirà: Saturno entrerà in Bilancia e inizierà a darti concrete possibilità di realizzare le tue aspettative. Intanto migliora le tue competenze e prenditi cura dei dettagli. Quando le situazioni inizieranno a muoversi, tutto sarà veloce e immediato, ma nulla di ciò che conosci andrà perduto.
Cancro
Leone
Vergine
22 giugno - 22 luglio
Il 2010 è un anno rivoluzionario. L’insicurezza nasce dalla tua estrema sensibilità, ma qualcosa di profondo sta venendo alla luce: spirito d’iniziativa, coraggio, scelte immediate; sono tutti doni che Giove ti sta offrendo. Luglio sarà un tempo di crescita: ci saranno responsabilità maggiori che dovrai assumere alla fine del mese, ma sarai pronto a farlo. Osserva quello che hai costruito, riconoscilo e potenzialo.
23 luglio - 22 agosto
A Luglio avrai varie opportunità per essere apprezzato. Anche se non vedi ancora i frutti del tuo lavoro, essi stanno nascendo. Nei mesi scorsi hai cambiato alcune collaborazioni, o ti sei dedicato ai dettagli della tua professione. Rallentare ti è servito per vederti all’opera nelle piccole cose. Ricorda che nel piccolo esiste il grande. Giove ti offrirà occasioni diverse, forse anche in un paese straniero.
23 agosto - 22 settembre
Marte nel tuo segno ti rende attivo ma anche impaziente. La tua energia è pronta ad agire con determinazione. Molte situazioni bloccate ti hanno dato la possibilità di vedere quello che si è completato. Hai molte iniziative in mente e nell’estate potrai svilupparle. Non avere fretta, ciò che è appena nato richiede attenzione e cura particolare. Avrai anche l’appoggio economico per puntare in alto.
Bilancia 23 settembre - 23 ottobre Scorpione 24 ottobre - 21 novembre Sagittario
22 novembre - 21 dicembre
L’evento più importante dell’estate è l’ingresso stabile di Saturno nel tuo segno che avverrà il 22 Luglio. Il pianeta delle scelte si trova a proprio agio nella Bilancia e ti aiuterà a esprimere le tue qualità migliori, ma dovrai essere pronto a rischiare, a uscire dall’indecisione per dar forma alle tue aspirazioni. Del resto ti sei preparato a lungo e ora che sei vicino al traguardo, non voltarti indietro.
Un’estate grandiosa, ricca di esperienze che accresceranno sia le tue competenze che il tuo successo. Luglio sarà il mese migliore dell’estate: viaggi di lavoro o vacanze, incontri e contatti originali, ti forniranno idee che svilupperai in futuro. Alcuni eventi ti porteranno in luoghi affascinanti e rompere la routine sarà l’esperienza che ti porterà lontano, là dove non avresti mai immaginato di arrivare.
Molti dei tuoi progetti si stanno realizzando, potrai contare su una ricca creatività e su azioni efficaci che ti daranno ottimi risultati: raccoglierai i frutti dell’attività che hai svolto con diligenza e impegno. L’ingresso di Giove e Urano in Ariete ti daranno entusiasmo e sintonia con persone che hanno le tue stesse idee. Segui un programma preciso e mantieni un buon livello di comunicazione.
Capricorno 22 dicembre - 19 gennaio
Acquario 20 gennaio - 18 febbraio
Pesci
Il mese inizierà in modo tranquillo e avrai il tempo necessario per portare avanti i tuoi obiettivi. Lo sforzo che hai fatto per accrescere il tuo lavoro ha dato i suoi frutti e ci sarà un periodo di stabilità lavorativa e finanziaria. Dal 20 di Luglio, si presenteranno esigenze nuove e maggiori responsabilità, forse un ruolo diverso; le stelle ti chiedono di guardare al futuro con una visione d’avanguardia.
Periodo produttivo, in linea con le tue aspirazioni. Conta su Giove e Urano favorevoli che ti regaleranno successo in molte forme. Dovrai programmare le tue attività per soddisfare i numerosi e molteplici impegni. Passerai dal lavoro alle questioni famigliari, dall’ascolto all’organizzazione di molte persone, sarai in sintonia con la tua natura eclettica e originale. Metterti in gioco sarà il filo conduttore del mese.
Sarà un mese tranquillo, proprio come piace a te. Alcuni pianeti che ti hanno trascinato in un vortice di eventi, hanno lasciato il tuo segno e ti sei ritrovato, quasi senza accorgerti, in un’atmosfera serena, senza più preoccupazione. Avvertirai questo senso di ottimismo aumentare dal 20 Luglio in poi e comprenderai il valore di quello che hai acquisito, contando sul tuo coraggio di cambiare e sulla disciplina interiore.
19 febbraio - 20 marzo
Oroscopo
1 – 31 agosto 2010
di Janani
Luna Nuova: 10 agosto ore 03:09 GMT a 17º Leone
Ariete
21 marzo - 19 aprile
Toro
[email protected] – 338/6320411
Luna Piena: 24 agosto ore 17:06 GMT a 1º Pesci
20 aprile - 20 maggio
Gemelli
21 maggio - 21 giugno
Ci saranno incontri e sarà facile condividere sia i sentimenti che gli interessi, stabilendo obiettivi importanti. Saturno è entrato nel tuo segno opposto: la Bilancia, rendendoti concreto e desideroso di progetti nuovi. Tu ami l’indipendenza e Saturno, il pianeta della responsabilità, ti aiuterà a comprendere quello che vuoi veramente creare. Non avere paura di amare poiché hai la capacità di essere felice.
Agosto potrebbe riservarti qualche momento di insicurezza, che rifletterà una tensione interiore, o il desiderio di dare e ricevere dall’amore attenzione e sostegno. È bene seguire le indicazioni del cuore, ma attento a non agire d’impulso. Tu tendi a “possedere” l’altro e questo atteggiamento a lungo andare potrebbe privarti di spontaneità. Sviluppa invece un’attitudine leggera, fatta di curiosità e gioco.
Un’estate importante per i sentimenti... e in amore sai dare il meglio di te. Le stelle ti porteranno a riflettere su che cosa sei disposto a vivere. Dopo la solitudine o i cambiamenti che Saturno ti ha portato, una parte di te è disponibile a nuovi incontri e un’altra teme il rapporto. È bene rilassarti e agire con naturalezza. Valuta le esperienze fatte e inizia dall’amicizia, per te l’amore ha qui le sue radici.
Cancro
Leone
Vergine
22 giugno - 22 luglio
Forse durante i mesi passati hai fatto scelte importanti: un matrimonio, una convivenza o un figlio. Agosto è un tempo adatto al relax e ad apprezzare i tuoi risultati. Plutone dal tuo segno opposto, il Capricorno, ti aiuterà a chiudere un capitolo di vita e aprirne un altro. Le stelle ti consigliano di non rifiutare nuove opportunità. Sei consapevole di quello che desideri: questa chiarezza ti aiuterà a capire cosa fa per te.
23 luglio - 22 agosto
In amore come nel lavoro le stelle ti stanno preparando a relazioni meno esaltanti ma più stabili. Tutto sarà facile, gli astri ti suggeriscono di essere sensibile, attento alle esigenze delle persone vicine. Marte, che per alcuni mesi ti ha creato ansia e tensioni, sarà calmo ma ti regalerà profondità nei sentimenti. L’amore potrebbe nascere o rinascere anche in modo imprevedibile.
23 agosto - 22 settembre
Ti sentirai alleggerito dagli impegni e dalle responsabilità. Giove ti porterà benessere ed espansione sentimentale. Dopo gli alti e bassi dei mesi scorsi, in amore vivrai un periodo positivo. La forza che metti nei sentimenti è sempre discreta ma molto profonda. Il sorriso e l’intesa affettiva ti accompagneranno e nonostante qualche incertezza, l’amore ti catturerà con il suo buonumore..
Bilancia 23 settembre - 23 ottobre Scorpione 24 ottobre - 21 novembre Sagittario
22 novembre - 21 dicembre
Il transito di Saturno sul Sole, che riguarda i nati nella prima decade del segno, ti porterà a una presa di coscienza delle tue esigenze individuali e a un’analisi attenta delle relazioni. Sentirai l’urgenza di chiarire, cambiare o evolvere tutto ciò che non ti appaga più nel rapporto con gli altri. Per aiutarti in questa trasformazione Venere e Marte ti guideranno con sensibilità e fermezza ad attuare i cambiamenti che riterrai necessari.
Dovrai far fronte a molti impegni, col rischio di dedicare poco tempo all’amore... e tu vivi di sentimenti anche se spesso li rinchiudi nel tuo animo. Ti sembrerà di essere in un vortice di vitalità e le paure, o i tuoi abissi, saranno lontani. Venere e Marte ti offriranno un insolito desiderio di allegria che saprai far emergere in ogni situazione. Sarà un mese di relax e amore. Attento alla gelosia, non isolarti, comunica!
Facilità e leggerezza saranno i doni degli astri. Agosto sarà un mese di ottima intesa sentimentale. Un’energia di benessere ti accompagnerà aumentando le tue conoscenze anche con persone differenti dal tuo ambiente di vita. Il tuo modo di comunicare sarà attento alle esigenze delle persone care. Le stelle ti suggeriscono di condividere le tue idee per non creare negli altri dubbi o aspettative.
Capricorno 22 dicembre - 19 gennaio
Acquario 20 gennaio - 18 febbraio
Pesci
Plutone, il pianeta della trasformazione, si trova ai primi gradi del tuo segno e lentamente porterà in superficie le esigenze racchiuse nel tuo cuore. Avrai il desiderio di lasciarti alle spalle tutto quello che ti opprime. Anche le tue relazioni risentiranno del transito di Plutone. Valuterai quello che in amore non ti soddisfa e con una consapevolezza decisa inizierai a liberarti da paure, limiti o disagi.
L’amore sarà il fattore costante dell’estate. Lavoro e amicizie ruoteranno intorno a te con vivacità, ma i sentimenti resteranno saldi e ben radicati. Ti potrai concedere tutto quello che nei mesi precedenti hai dovuto limitare o rinviare: intimità, divertimento e leggerezza saranno i doni da offrire a chi ami. Potrebbe esserci un viaggio piacevole che ti darà l’occasione per ritrovare la gioia di vivere nella luce piena dell’amore.
Il consiglio delle stelle è di muoverti con delicatezza. Giove ti ha reso audace e hai superato molte barriere. Ora sei sicuro di te stesso e, forse, stai facendo progetti per il futuro. Bene, ma è meglo procedere con calma, assicurandoti se sei disposto a realizzare quello che pensi. Lasciati condurre dalle situazioni: osserva, sperimenta e poi scegli. L’equilibrio sarà perfetto e ogni decisione risulterà in armonia con te.
19 febbraio - 20 marzo
in rete
tutto Osho
...tutto per te La nuova biblioteca on-line
www.osho.com/library ti offre più di 200 titoli di Osho (le raccolte dei suoi discorsi) e adesso l’accesso è totalmente gratuito!
ti
sei mai chiesto cosa dice Osho su Einstein? Sull’astrologia? Sul rapporto genitori figli? Sul paradiso? Sul quinto chakra? Sull’alimentazione o sul digiuno? O magari hai voglia di vedere di cosa tratta in particolare un libro di Osho, e leggerne qualche pagina... o anche tutto! O dare un’occhiata alle brevi descrizioni dei titoli disponibili – tutte le trascrizioni dei discorsi in inglese e le traduzioni man mano disponibili dei discorsi in hindi – e vedere quali ti possono interessare maggiormente. O scoprire qual è l’ordine cronologico dei discorsi. Adesso puoi soddisfare facilmente ogni tua curiosità di questo tipo. Dopo una semplice registrazione online ti si apre un universo di scoperte, saggezza e umorismo praticamente infinito.
Considera che Osho, in un lasso di tempo di 35 anni, ha risposto a migliaia di domande di persone di ogni tipo, classe sociale e provenienza, ha spiegato e interpretato centinaia di sutra, riesaminando ogni tradizione nella storia della consapevolezza umana per adattarla all’uomo contemporaneo: permettendoci la scoperta di un filo conduttore che passa attraverso la storia dell’umanità fino a ognuno di noi in questo momento. Un mistico “spiritualmente scorretto” che demolisce nei minimi dettagli, una a una, le nostre “vacche sacre”. E ci mostra con compassione e senso dell’umorismo tutte le nostre follie, lasciandoci con la scelta unicamente umana che è quella di crescere, invece che semplicemente invecchiare. E al contempo Osho ci avverte: “Ricordatevi sempre che qualsiasi cosa vi dica, potete prenderla in due modi. Potete accettarla in virtù della mia autorità: deve essere vero perché
io l’ho detto. In questo caso andrete incontro alla sofferenza e non crescerete. Qualsiasi cosa dica, ascoltatela, sperimentatela nella vostra vita, osservate come funziona e giungete alle vostre conclusioni. Potrebbero essere uguali alle mie e potrebbero non esserlo. Non saranno mai esattamente le stesse, perché ognuno di voi è un essere unico. Le mie conclusioni non devono diventare le vostre. Dovete cercare di capirmi, cercare d’imparare, ma non accumulate conoscenza dalle mie parole: non dovete accettare le mie conclusioni per quanto riguarda il vostro essere. solo così il vostro corpo-mente crescerà. Il mio messaggio non è una dottrina, non è una filosofia. Il mio messaggio è un’alchimia, una scienza della trasformazione”. I libri (per ora solamente in inglese) non si possono scaricare, ma è possibile stampare o copiare brani. C’è anche una sezione per rintracciare i titoli che nel tempo sono cambiati e un utile manualetto (si scarica in pdf) che guida passo passo in tutte le sezioni e le potenzialità della biblioteca. LUGLIO-AGOSTO 2010
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www.oshoba.it dal catalogo oshoba rale basato sulla libertà da compromessi, da rituali e da appartenenze; una voce limpida che ci scuote dall’ottusità, da qualsiasi ortodossia, e ci spinge a un percorso di maturazione e a un confronto personale, passionale, totalizzante e diretto con la realtà, fuori e dentro di noi... così da abbandonare qualsiasi finzione. –––––––––––––––––––––––––
che di guarigione. La base della sua arte è il pianoforte che in “Touch of spirit” viene arricchita da orchestrazioni sinfoniche e paesaggi eterei, che disegnano uno scenario rilassante e rigenerante. Chi lo ha già apprezzato nei suoi precedenti album, troverà in questa novità una maturazione compositiva che si esprime nella leggerezza di ogni singolo brano, creato per nutrire il cuore. –––––––––––––––––––––––––
Quindi esistenza e felicità dovrebbero essere addirittura sinonimi. Allora, perché la maggior parte delle persone afferma di non essere felice? Cos’è che ci impedisce di sentirci gioiosi? Questo libro di Osho ci aiuterà a capire le cause della nostra infelicità e a ritrovare la gioia dentro di noi. –––––––––––––––––––––––––
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O SHO SEME DELLA RIBELLIONE VOL. 3 NUOVA EDIZIONE - pp 212
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Commenti agli insegnamenti di Gesù così come sono stati registrati dall’apostolo Tommaso. Osho estrapola questi commenti dalla visione ristretta in cui il cristianesimo li ha contenuti, fondendo la saggezza che da essi traspare con la più ampia esperienza di evoluzione della consapevolezza, propria alle tradizioni mistiche e misteriche dell’Oriente. Il volto di Gesù che ne esce è universale: un essere che ha effettivamente partecipato alla Verità della vita nella sua essenza, condividendo le intime intuizioni che si schiudono di fronte a chiunque giunga a fondersi con il cuore dell’Universo. Ventun discorsi raccolti in tre volumi, sono disponibili anche i precedenti due volumi: SEME DELLA RIBELLIONE VOL. 1 (L 303 € 12,00) – VOL. 2 (L 304 € 12,00) –––––––––––––––––––––––––
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Una profonda esplorazione dei miti, delle finzioni e delle paure che impediscono di sperimentare liberamente uno degli eventi più potenti, e peraltro inevitabile, della nostra esistenza: “Si dovrebbe accogliere la morte con gioia, è uno dei più grandi eventi della vita. Nella vita esistono solo tre grandi eventi: la nascita, l'amore e la morte. La nascita, per tutti voi è già accaduta, non potete farci più nulla. L'amore è una cosa del tutto eccezionale, accade solo a pochissime persone ed è del tutto imprevedibile. La morte, invece, accade a tutti: non la si può evitare. È la sola certezza che abbiamo; dunque accettala, gioiscine, celebrala, godine nella sua pienezza.” Osho –––––––––––––––––––––––––
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Dagli stessi autori di “Healing ragas” vol. 1 e vol. 2, due raga creati per essere ascoltati la sera o durante la notte. I movimenti del primo raga, “Jhinjhoti”, sono lenti e costanti, senza progressioni veloci, per non alterare il carattere romantico di questo classico indiano. Il secondo raga, “Darbari”, ha invece movimenti che lo rendono più adatto alla meditazione e come sottofondo musicale per dare tranquillità. Registrato dal vivo nell'Osho Resort di Pune, ma con la qualità del suono di un album da studio, è ideale sia per chi ama la magia della sera che per momenti di intimità. –––––––––––––––––––––––––
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un processo, serve a ricordarsi un linguaggio che la maggior parte di noi ha dimenticato: la lingua con cui comunicare con il proprio corpo, per parlargli e ascoltarne i messaggi; una pratica molto conosciuta nell'antico Tibet. La mente e il corpo non sono due entità separate, bensì un tutt'uno profondamente interconnesso. La mente può influenzare le condizioni del corpo, così come le condizioni del corpo possono influenzare la mente. –––––––––––––––––––––––––
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compagnati da suoni naturali, ricreano atmosfere gentili e delicate capaci di rilassare al primo ascolto. Le onde del mare, il cinguettio degli uccelli, il canto dei gabbiani e la morbidezza dell'acqua di un ruscello, completano il viaggio interiore che ci offre questo album. Perfetto per reiki, massaggio, meditazione, sessioni di rilassamento e per creare “atmosfera”. –––––––––––––––––––––––––
affrontarla. Questo libro ci aiuta a comprendere l’origine delle paure e trovare il coraggio per farvi fronte. Per raggiungere questo scopo, Osho ci insegna a gioire di ciò che è nuovo, accettandolo senza riserve, e a rifuggire ciò che già conosciamo, i vecchi schemi che non si adattano più al nostro modo d’essere, ma che tratteniamo perché ci rassicurano e ci fannno sentire protetti. Il coraggio puo’ manifestarsi nella vita quotidiana di ognuno di noi. Il libro comprende anche alcune tecniche di meditazione e alcuni esercizi che Osho ha ideato per aiutare le persone ad affrontere le proprie paure. –––––––––––––––––––––––––
evoluzione della coscienza, all’amore si è legata la meditazione: un processo interiore che porta l’individuo alla percezione diretta, dentro di sé, di quella stessa forza vitale che l’incontro con l’altro scatena. In questo modo diventa difficile, se non impossibile, perdersi nel riflesso che l’altro comunque è, e rimane. –––––––––––––––––––––––––
À VIT NO
O SHO MAL D’AMORE
pp 208 € 13,00 (cod. L 179)
D EUTER ATMOSPHERES
O SHO IL CORAGGIO
Deuter ci regala una nuova serie di brani musicali profondi e amorevoli. Tastiere, voci, archi e chitarra, ac-
Coraggio non è assenza di paura, dice Osho, in realtà è la “totale” presenza della paura, con il coraggio di
CD cod. M 174 € 17,50
pp 224 € 17,00 (cod. L 172)
L’amore è in sé una vera e propria mutazione, ma poiché ci trova impreparati difficilmente questa mutazione accade, e l’amore diventa sfogo, compensazione, richiesta di sicurezze, paura di perdere la persona amata, possesso e bisogno, e mille altri incubi. È forse per questo che nelle grandi tradizioni orientali, nelle quali l’amore è stato vissuto come importante strumento naturale di
T ERRY O LDFIELD SPIRIT OF THE RAINFOREST CD cod. M 2074 € 17,50
Terry Oldfield ripropone uno dei suoi primi bestseller, con cui ha messo in musica il legame indissolubile che unisce l'uomo alla natura, che lo circonda e lo accoglie. Nasce dall'armoniosa miscela delle note di flauto alto, LUGLIO-AGOSTO 2010
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soprano e di pan, tastiere e percussioni, insieme a voci dei Nativi e suoni naturali della foresta pluviale. Una tela ideale sulla quale chi ascolta è libero di dipingere i propri sogni più belli. Due lunghi brani da ascoltare per rilassarsi, meditare o semplicemente lasciarsi trasportare dalle melodie, godendo della preziosa ricchezza del suono e della bellezza della vita. –––––––––––––––––––––––––
Premio Nobel Rabindranath Tagore) e risponde alle domande dei meditatori. Kabir è un mistico, saggio e poeta vissuto in India nel XV o secolo. Amatissimo, da 500 anni i suoi versi sono cantati, recitati e, più di recente, letti da milioni di persone in tutta l’India. Analfabeta, orfano – nessuno sa se fosse musulmano o indù – per tutta la vita è rimasto un semplice tessitore. Osho mette in luce la semplicità, la bellezza e l’incisività delle sue parole insieme alla profondità del suo insegnamento. –––––––––––––––––––––––––
aver affascinato il mondo musicale con i viaggi spazio/temporali di Sacred memories of the future , Immortality ed Eons of dignity , il gruppo dei Cybertribe ha creato una collezione di brani ancora più sensuali, adatti sia alla danza che al semplice ascolto in stile lounge cafè. Per continuare il percorso spirituale attraverso una musica per “l'anima”. –––––––––––––––––––––––––
inevitabile, sempre più pressante nel mondo contemporaneo, in costante invecchiamento. Osho sdrammatizza e spezza schemi interpretativi, invitando a cogliere questa sfida della vita, non come rassegnazione e principio di fallimento, ma come opportunità per evolvere, proprio valorizzando la vitalità e le esperienze fatte in gioventù. La cura che Osho propone ha sempre e solo un nome: meditazione. Qui dettagliata in pagine di toccante chiarezza. –––––––––––––––––––––––––
O SHO MEDITAZIONE, MOTIVAZIONE E MANAGEMENT pp 216 € 12,00 (cod. L 445)
À VIT NO
O SHO ESTASI IL LINGUAGGIO DIMENTICATO
C YBERTRIBE TRIBAL CAFÈ
O SHO LA MEZZA ETÀ
Osho commenta alcuni dei versi più belli di Kabir (tradotti in inglese dal
Musica world/fusion sulle orme della cultura aborigena australiana. Dopo
Intuizioni e spunti, esercizi e tecniche per aprirsi a una stagione della vita
pp 304 € 14,00 (cod. L 84)
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OSHO TIMES
CD cod. M 2075 € 17,50
pp 192 € 13,50 (cod. L 776)
Il mondo del lavoro, nel quale si vive circa un terzo della propria vita, richiede oggi l’uso di qualità che ancora vengono date per scontate, o sminuite nel loro valore, quale l’intuito, la percezione del proprio centro interiore, il sentire, la consapevolezza. Svilupparle è però ancora lasciato al singolo, anche se usarle facilita di molto la propria vita attiva: quindi è una responsabilità che sarebbe bene inserire nel proprio vissuto quotidiano. –––––––––––––––––––––––––
la vetrina continua con centinaia di altri titoli su
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relazioni
un invito al silenzio Amore & odio ...verso un amore che non ha opposti “L’amore è una tua qualità intrinseca. Nasce con te, proprio come l’odio. Quello che ti insegno è: sii consapevole...” DVD Durata 106 min. cod. L 18 € 18,00 Infinito Records Ed.
L’innocenza è pura intelligenza Un cuore capace di provare meraviglia “Nel mondo innocenza e intelligenza sono state divise...viste in maniera diametralmente opposta...” DVD Durata 99 min. cod. L 82 € 18,00 Infinito Records Ed.
Discorsi di Osho registrati dal vivo, selezionati tra le mi gliaia che ha tenuto in pubblico, di fronte a un’audience internazionale di ricercatori e amici. Non sono “insegnamenti”, né una filosofia da immagazzinare come conoscenza, piuttosto sono parte di un grande esperimento per creare un silenzio interiore nell’ascoltatore.
ASCOLTARE QUESTI DISCORSI È UNA MEDITAZIONE Ha un senso la vita? Non vi darò un altro sogno... DVD Durata 100 minuti cod. L 2053 € 18,00 Infinito Records Editore
Giusto o sbagliato? Non puoi essere sicuro di ciò che fai perché non sei ancora sicuro di ciò che sei DV D Durata 105 minuti cod. L 170 € 18,00 Infinito Records Ed.
NOVITÀ Su un unico CD audio in formato MP3 una serie di 10 discorsi di Osho dedicata allo Yoga di Patanjali. “Lo Yoga non è una religione né una filosofia. Ha a che fare con la totalità del tuo essere, con le tue radici. Con Patanjali impariamo a conoscere le leggi supreme dell’essere: le leggi della sua trasformazione... Per
questo definisco lo Yoga una scienza.” Yoga: the mystery beyond mind, Infinito Records ed. CD audio MP3 Durata: 16 ore cod. L 21 € 16,50 I discorsi sono in inglese, tradotti in italiano nel libro Yoga della comprensione interiore, Mondadori ed. promo libro+CD solo €221,50 invece di 26,00
“Che senso ha la bellezza? Vedi un tramonto, rimani ammutolito, è così bello, ma un cretino qualsiasi potrebbe chiedere: ‘Che senso ha?’ E tu non avresti una risposta. E se non ha senso, allora perché elogiare senza ragione la bellezza? Un bellissimo fiore, o un bellissimo dipinto, o una bellissima musica, una bellissima poesia, non hanno alcun senso. Non sono ragionamenti che possano dimostrare qualcosa, né sono mezzi per raggiungere un fine. E la vita è fatta solo di cose che non hanno senso. Lasciatemelo ripetere: la vita è fatta solo di cose che non hanno alcun senso, che non hanno alcun significato, nel senso che non hanno nessuna meta, non ti portano da nessuna parte, non ottieni niente da esse. In altre parole, vivere è significativo di per sé...” OSHO
“Nella tua inconsapevolezza dividi la vita in due, in giusto e sbagliato. La tua suddivisione è arbitraria. Pertanto quello che pensi sia giusto lo fai, e quello che pensi sia sbagliato non lo fai. Ma ciò che è sbagliato è una parte indivisibile di ciò che è giusto, quindi prima o poi si vendicherà. Inizierai a sentirti in colpa perché hai fatto questo e non quello, perché hai scelto questo e non quello, che forse era la cosa giusta. Non puoi essere sicuro di ciò che fai perché non sei ancora sicuro di ciò che sei. L’essere viene prima, e, una volta che l’essere è stato realizzato, ogni azione è giusta, non importa più quello che fai. Pertanto la mia enfasi non è sull’azione. La mia enfasi è sull’essere: scopri il tuo essere. Prima devi essere, poi l’azione giusta OSHO viene di conseguenza.”
Tutti e 6 i DVD di questa pagina possono esser visti sia in italiano che in versione originale inglese Trova la tua voce interiore e poi seguila senza paura
Serie completa di 9 discorsi di Osho dedicati allo Zen ora disponibile su un unico CD in formato MP3. “All’improvviso diventi consapevole di una musica che ti circondava da sempre... il tuo cuore pulsa allo stesso ritmo del cuore del tutto”. Ancient Music in the Pines CD audio MP3 Durata: 13 ore cod. L 812 € 16,50
I discorsi sono in inglese tradotti in italiano nel libro L’Antico Canto dei Pini edizioni Psiche promo libro + CD solo € 26,50 invece di 31,50 ATTENZIONE: per tutti i CD MP3 verifica che il tuo impianto audio sia compatibile con questo formato.
“Ovunque ti porterà, là c’è la meta della tua vita, là si trova il tuo destino. È soltanto là che troverai soddisfazione, appagamento. È solo là che fiorirai.” DVD Durata 103 minuti cod. L 132 € 18,00 Infinito Records Editore
Una storia d’amore con l’esistenza Da qualche parte l’oceano della vita ti sta chiamando... “...la tua sete di felicità ne è la prova. Se sai dove stai andando, allo stesso tempo saprai anche da dove provieni, perché è lo stesso luogo...” DVD Durata 140 minuti cod. L 61 € 18,00
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“Come darti un assaggio della meditazione, è stata la ragione fondamentale del perché ho parlato per più di 35 anni. Potrei andare avanti a parlare in eterno. Non importa cosa dico. L’unica cosa che importa è 31 OSHO TIMES OTTOBRE 2007 31 che ti do la possibilità di essere silenzioso, cosa che all’inizio tu trovi difficile fare per conto tuo”. Osho
meditazioni attive di meditazioni attive di Osho sono tecniche che partono da dove si trova la mente dell’uomo d’oggi, cioè dall’azione, per arrivare dove il silenzio, la pace, il rilassamento, possono succedere spontaneamente. Queste meditazioni attive, oltre ad aprire nuovi spazi interiori, sono pure divertenti, durano generalmente un’ora e sono
le
facilitate da apposite musiche che, oltre a creare il giusto sostegno, ne scandiscono le varie fasi. Si possono fare da soli o in gruppo. Per poterne valutare pienamente le proprietà si consiglia di fare la stessa meditazione per almeno tre giorni consecutivi, e poi se apprezzata continuare arrivando almeno a cicli di 21 giorni.
MEDITAZIONE DINAMICA: la tecnica più essenziale di Osho e la più famosa, pulisce l’inconscio e alleggerisce dai pesi interiori. È la meditazione attiva del mattino; la giornata avrà tutto un altro sapore. Molto energetica. Istruzioni in videoclip mpeg. (cod. M 01) MEDITAZIONE KUNDALINI: ideale al tramonto. Scuotersi, danzare, restare immobili… e il silenzio diventa uno spazio interiore naturale. La meditazione “più amata dagli italiani” divertente e potente. Libera l’energia, allenta le tensioni. Con videoclip. (cod. M 04) MEDITAZIONE NATARAJ: la danza come meditazione, ovvero “perdersi per ritrovarsi”. Nella prima parte di 40 minuti la danza a occhi chiusi è totale. Nel silenzio e immobilità che seguono la danza diventa interiore. Istruzioni in videoclip mpeg. (cod. M 02) MEDITAZIONE NADABRAHMA: tranquilla tecnica tibetana usata per centrarsi (ideale anche nelle convalescenze); mezz’ora di suoni a labbra chiuse e una serie di lenti movimenti ci aiutano a percepire noi stessi come pura energia. Istruzioni in videoclip mpeg. (cod. M 03) MEDITAZIONE WHIRLING: la tradizionale danza roteante dei Sufi. Si ruota su se stessi con gli occhi aperti per 45 minuti e poi ci si ferma. Perdendosi totalmente nel vorticare si può scoprire il proprio centro… (cod. M 273) MEDITAZIONE MANDALA: è una tecnica estremamente attiva. Crea un cerchio di energia che porta a centrarsi in se stessi in modo naturale. Molto energetica. Con videoclip. (cod. M 1590)
MEDITAZIONE NO DIMENSIONS: di origine gurdjieffiana è divisa in 3 fasi, la prima di mezz’ora con movimenti nelle 4 direzioni è seguita da 15 minuti di whirling e da 15 minuti di silenzio. (cod. M 584)
MEDITAZIONE GOURISHANKAR: dopo 15 min. di respirazione particolare e 15 min. di osservazione della luce, il magico entra nella vita di tutti giorni come per incanto. Con videoclip. (cod. M 272)
MEDITAZIONE CHAKRA SOUNDS: con l’uso di suoni particolari e nella giusta sequenza si armonizzano e si esplorano i 7 chakra. Con videoclip. (cod. M 590) Su cassetta anche la versione guidata. (cod. M 15)
MEDITAZIONE NO MIND (cod. M 14) MEDITAZIONE MYSTIC ROSE (cod. M 17)
ISTRUZIONI ALLEGATE
DUE MEDITAZIONI DISPONIBILI SOLO SU CASSETTA
MEDITAZIONE CHAKRA BREATHING: per diventare consapevoli dei 7 chakra ed energizzarli usando diversi tipi di respirazione. Con videoclip. (cod. M 05) Su cassetta anche la versione guidata. (cod. M 06)
tutte le istruzioni le trovi su www.oshoba.it e nel libro Meditazione: la Soglia Interiore € 6,20
LE MEDITAZIONI SONO DISPONIBILI SU CD VENDUTI PER CORRISPONDENZA DA OSHOBA A € 17,50 CAD.
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