Analisi Armonico Melodica Op. 53 N. 2 Mendelssohn

January 11, 2022 | Author: Anonymous | Category: N/A
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ANALISI ROMANZA SENZA PAROLE OP. 53 N. 2, F. MENDELSSOHN

Presentiamo un’analisi armonico-melodica della romanza senza parole op. 53 n. 2 di Felix Mendelssohn, in Mib maggiore. Possiamo suddividere la romanza in tre sezioni (A, B, A’). Procediamo analizzando ciascuna di esse in dettaglio.

Sezione A Chiamiamo “Sezione A” le prime 20 battute della romanza. Ha senso suddividere tale sezione in due periodi, della durata di 8 e 12 battute, di cui il secondo è equivalente al primo con l’aggiunta di un finale. In entrambi i periodi rimaniamo nella tonalità d’impianto di Mib maggiore. Prevale lo schema armonico I-II-V-I-VI-I-IV-V. Nel primo periodo la voce superiore ha la funzione di melodia, mentre la parte di riempimento armonico viene svolta dalla mano sinistra. Osserviamo come nella prima frase, della durata di 4 battute, il pezzo sia piuttosto statico dal punto di vista armonico (al massimo un accordo per battuta), mentre nella seconda frase (le successive 4 battute) vengano utilizzati più accordi per battuta, specialmente sotto forma di rivolti. L’ictus del pezzo è di tipo anacrusico, ovvero il primo inciso viene eseguito nel tempo debole (a metà del secondo movimento); esso è formato da 3 crome ed una semiminima puntata che si susseguono cromaticamente in senso ascendente. La prima semifrase è composta dalla ripetizione di tale inciso per 2 volte, a distanza di un intervallo di quarta. La seconda semifrase è composta invece da 9 crome ed una semiminima; essa è in contrasto con la prima sia dal punto di vista dinamico (da un crescendo passiamo a un decrescendo), sia per il profilo melodico. Nella seconda frase troviamo un nuovo inciso, sempre a metà del secondo movimento della prima battuta, differente dal primo per il salto di sesta ascendente eseguito nel passaggio dalla prima alla seconda croma, simile invece al primo per la scelta ritmica. Due di questi incisi identici costituiscono la prima semifrase, seguita da una seconda nuovamente differente dalla prima sia dal punto di vista ritmico che dinamico. Il primo periodo termina con un terzo rivolto sull’accordo di dominante della tonalità. Il secondo periodo differisce dal primo solo per le ultime 5 battute: esse costituiscono la chiusura della prima sezione, e come tali, hanno la funzione di aumentare la tensione del pezzo attraverso l’uso di modulazioni transitorie nelle tonalità di do minore e fa minore, prima di tornare e concludere la sezione nella tonalità di impianto con una cadenza perfetta II-I (4,6)-V-I. A battuta 21, a causa dei nuovi ruoli assunti dalle varie voci passiamo alla

Sezione B

Tale sezione va da battuta 21 a battuta 48. Analogamente al caso precedente ha senso suddividere la sezione in 3 periodi della durata di 8, 8 e 12 battute. Il primo periodo a sua volta è suddivisibile in due frasi, della durata di 4 battute ciascuna. Nella prima di esse viene introdotto un nuovo tema dalla voce superiore in contrappunto con frammenti del primo tema eseguiti dal basso. Esso consiste in una serie ascendente di appoggiature di semiminima (nel primo caso minima) a cavallo di battuta. La sua conclusione consiste in una terzina di crome antecedenti l’ultima appoggiatura. A livello armonico avviene una prima modulazione, confermata da una cadenza perfetta V I 4-6 (nelle battute 23-25), alla tonalità di Sib minore. La seconda frase è caratterizzata da un pedale di dominante al basso, accompagnato da una progressione melodica di arpeggi di crome (con appoggiatura nella prima croma del terzo movimento di ciascuna battuta) alla voce superiore, con cambi di accordo nel terzo movimento di ogni battuta. Il primo periodo, come accaduto nel primo della sezione A termina nella dominante della nuova tonalità (allo stato fondamentale). Il secondo periodo è caratterizzato da uno scambio di funzioni tra voce superiore e basso: è infatti evidente fin dalla prima battuta del nuovo periodo come il basso assuma un ruolo principale, mentre la voce superiore imiti la stessa melodia usata dal basso nelle 4 battute precedenti. Come avvenuto in precedenza, suddividiamo il nuovo periodo in due frasi della durata di 4 battute ciascuna. Nella prima di esse avviene una modulazione alla tonalità di Mib minore, confermata due volte dalla cadenza perfetta V-I. Lo schema ritmico del basso consiste nell’alternanza di gruppi di 3 crome seguiti una volta da semiminima puntata e successivamente da 6 crome. La voce superiore svolge un evidente ruolo di accompagnamento, e di risposta al basso nell’ultima battuta della prima frase. La seconda frase si presenta con uno scambio di ruoli: la voce superiore svolge il ruolo del basso, delle battute precedenti, e viceversa. Dal punto di vista armonico si ha una nuova modulazione alla tonalità di Sib minore, evidenziata dallo schema V-I-IV-I-V-I. A battuta 37 entriamo infine nell’ultimo periodo. Esso non è altro che una riproposizione della prima frase del precedente periodo, seguita da una coda conclusiva di 4 battute; è infatti il basso ad avere nuovamente un ruolo principale. Le novità riguardano la modulazione alla tonalità di Lab minore (nella prima frase di 4 battute), Mib minore (seconda frase di 8 battute). Lo schema ritmico delle due frase è sostanzialmente identico a quello della frase sopracitata con una distinzione per il finale di 4 battute, che altro non è che un prolungamento dello schema di battuta 44 e 45. Dal punto di vista armonico prevale uno schema I-V-I-IV-V-IV-I-V-I. Con un’ulteriore modulazione passiamo, all’inizio di battuta 49, alla

Sezione A’ Come spesso accade nelle romanze senza parole, la sezione A’ ha la funzione di ripresa della

sezione A. Tale sezione è suddivisibile in 2 periodi della durata di 12 e 8 battute, ed una coda conclusiva di 9 battute. Entrambi i periodi sono una riproposizione, nella tonalità di Mib maggiore, di periodi appartenenti alle sezioni precedenti. In particolare il primo di essi coincide perfettamente con il secondo della sezione A, mentre il secondo, nonostante non avvengano modulazioni, è la riproposizione del primo della sezione B. Analizziamo infine la coda finale: essa consiste in un pedale di tonica al basso. Le voci centrali svolgono la funzione di accompagnamento, tramite l’alternanza di gruppi di 3 terzine di crome. La voce superiore ha infine una funzione puramente melodica. Dal punto di vista armonico viene seguito lo schema I-IV-I-V-I-V-I.

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